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COMUNE DI PESCARA
CITTA' DI PESCARAMedagl~a d'oro al Merito C ivite
COPIA
VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE
Oggetto: CONSIGLIO COMUNALE STRAORDINARIO DEL 12.01.2012 "CELEBRAZIONE DELL' 85A ANNIVERSARIO DElltUNIFICA=ZIONE DEI COMUNI DI CASTELLAMARE ADRIATICO E PE=SCARAn
Seduta del 12-01-12 Deliberazione N. 1
l'anno duem~ladodici il giorno dodici del mese di gennaio aUe ore 11.17 f previaconvocazione e con l'osservanza delle formalità d; legge, si è riunito, nella consueta sala delPa~azzo Municipale, il Consiglio Comunale, in sessione Straordinaria in seduta PubbJica sottola presidenza di DE CAMILLIS ROBERTO con l'assistenza del Segretario Generale Dott.FOGLIA PASQUALE~ coadiuvato dal Praf. ADDARIO LUIGI ...verbalizzante~
Risuftano presenti ed assenU ~ISfndaco e i Consiglieri come da elenco che segue:
Avv. ALBORE MASCIA LUIGI P FUSILLI GIANLUCA PALESSANDRINI MARCO P DEL VECCHIO ENZO PSOSPIRI LORENZO A DI PIETRANTONIO MORENO PCHIAVAROLI FEDERICA A CORNELI FLORIO PFOSCHI ARMANDO P MASCI CARLO ABERGHELLA VINCENZO P SANTILll GIOVANNI AO'INCECCO VINCENZO P VOLPE AM EDEO ARANIERI RENATO P DI PINO SALVATORE PLERRI DOMENICO P BRUNO GIUSEPPE PSALVATI ANDREA A MAMBELLA MARCO AMARINUCCI LIVIO P DI MARCO MICHELE -pCAROLI ADElE P SULPIZIO ADElCHI PPASTORE MASSIMO P DI NISIO FAUSTO PDI lUZIO AUGUSTO P Dott. DI BIASE LICIO PARCIERI MASTROMATTEI P DOGALI VINCENZO PDANIELASABATINI ANTONIO P PIGNOLI MASSIMILIANO ABLASIOlI ANTONIO P DI NOI VINCENZO PBALDUCCIALBERTO A DIIACOVO GIOVANNI PDtANGELO CAMILLO P DE CAMILLIS ROBERTO PDIODATI GIULIANO A ACERBO MAURIZIO AMARCHEGIANI PAOLA A
Consiglieri presenti n. 29 Consig(ieri assenti n. 12.
Sono inoltre presentiANTONELLI, SANTILLI~ DEL TRECCO~ FILIPPELLO, RENZETTI. RICOTIAt SECCIA,SERRAIOCCO
Il Presidente accerta che i Consiglieri presenti sono in numero sufficiente per deliberare.Sono presenti gli scrutatori Sigg.:
1
Il Presidente dopo aver proceduto all'appello dei consiglieri in aula, apre laseduta del Consiglio Comunale con l'argomento iscritto all'Ordine del giornoavente ad oggettot
' uCelebrazione 85° Anniversario dell'unificazione deiComuni di Castellammare Adriatico e Pescara~n.Uditi gri interventi riportati nell'allegato documento redatto daUa ditta incaricata etra questi quelli del Sindaco Avv. Luigi Albore Mascia ed il Presidente dellaProvincia di Pescara Dott. Guerina Testat il Presidente, alle ore 12.25, chiude laseduta di Consiglio comunale straordinario~Durante la discussione sono entrati consiglieri:Mambella, Chiavaroli, Salvati,Batducci, Pignoli, Marchegiani.Pertanto, i Consiglieri presenti sono passati da n. 29 a n~35
2
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Città di PescaraMedaglia d '0':0 al merito civile
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CITTA' DI PESCARA
CONSIGLIO COMUNALE S'OLENNEDEL 12 GENNAIO 2012
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Celebrazione 85° Anniversario dell'unificazionedei Comuni di Castellammare Adriatico e Pescara.
Registrazlone e trascrizione a cura di SPRAY RECORDS - Viale Kennedy 52/7 - Moscufo (PE) - Te!. 085.975031- [email protected]
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Roberto DE CAMILLIS, Presidente del Consiglio Comunale
Procediamo all'appeUor grazie.
Sono presenti 29 ConsigHeri, la seduta è vafida, dichiaro ufffciaimente aperta questa seduta del
Consiglio Comunale solenne.
Registrazione e trascrizione a cura di SPRAY RECORDS - VJale Kennedy 52/7 - Moscufo (PE) - Te!. 085.975031 - fnfo@sprayrecords,ìt'"" 2
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"Celebrazione 850 Anniversario dell'unificazionedei Comuni di Castellammare Adriatico e Pescara."
Registrazione e trascrizione a cura di SPRAY RECORDS - Viale Kennedy 52/7 ..•Moscufo (PE) - TeL 085.975031 - [email protected]
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~ ~.- .... -' .Provincia celebrerà Irlstauzione deH'Amminjstrazione Provinciale di-.,
Roberto DE CAMILLIS, Presidente del Consiglio Comunale
Innanzitutto voglio rjvolgere un caloroso ed affettuoso saluto a tutte le autorità presenti, voglio
salutare il signor Sindaco e tuttj f Consiglieri ComunaJi presenti e assenti.
~ con autentica soddisfazjone e grande orgogHo che ho colto l'invito di alcuni ConsigHeri, prìmo fra
tutti Armando Foschi, di celebrare raso Anniversario della nascita del Comune di Pescara con un
Consiglio Comunale solenne.
Nel pomeriggio di oggi, poi, la
Pescara.
Due avvenimenti che, stigmatizzati dallo stesso atto pubblico sulla Gazzetta Ufficjale deJl'11 gennaio
1927 e reso esecutivo il giorno successivo, hanno profondamente definito il territorio deU'odierno
Comune di Pescara.
È noto come Castellammare e Pescara da tempo mostravano il desiderio di costituire un un~co
Comuner dopo che atavfche scissioni avevano condotto le due cittadine a scontri, finanche di
carattere rstrtuzionale.
~due Comuni erano aHa ricerca dell'unità, ed erano chiaramente portavoci di questa aspirazjone due
personaggi i quaH, sia pure a diverso titoto, si adoperarono per la realjzzazione di essa, Gabriele
D'Annunzio da una parte. il quale aveva in diverse circostanze sollecitato lo stesso Mussolinì affinché
avvenisse runificazione, e Gfacomo Acerbo da~l~a~tra,il quale aveva lavorato presso i Mrnrsteri per
realizzare il medesimo fine.
L'occasJone giunse quando il regime decise di costituire nuove Provincer dunque l'opportunità di
fondere i due Comuni e creare la quarta Provjncia divenne una speranza realizzabile.
Così nacque la grande Pescara come aveva previsto Vfttorio Emanuele li, pronunciando la
memorabUe frase dafrinterno della pjazzafortel iiOh che bel sito per una grande città commercia/e,
Pescara giovane e moderna 11, che però avrebbe rrvendicato con orgoglio una storia miUenaria che
non può essere dimenticata e né deve essere negata.
Allo scopo di meglio comprendere i sentimenti dei quali erano pervasf gli animi di co~oro che
coaivavano la grande speranza e l'aspettativa~ desidero riportare jntegralmente ~a risoluzione
congiunta presentata da Carmine Fusillir Sindaco di Casterlammare, del 30 novembre 1918.
Testualmente:
nll Consiglio Comunale
considerato che le città di Caste/Jammare Adr;atico e Pescara materialmente formano un solo centrodi popolazione, e che fa loro unione sotto una sola Amministrazione determinerebbe
indiscutibifmente il loro rapido progresso7 sia dal punto di vista edilizio che da queJJo amministrativo,
commerciale ed industriale
DELIBERA
Far pratica presso il Governo del Re affinché decreti che il Comune di Castellammare Adriatico, in
unione con quello di Pescars1 formino una sola città da denominarsi Aterno, demandando aJJa Giunta
Municipale il compito di concretare, d'accordo con quello di Pescara, le condizioni della fusione, nelle
quali dovrà prevalere jJ criterio della più completa comunanza di tutti gli interessi materiali e morali. 7'
E ancoral
di saggezza e di accorgimento proclama il Sindaco di Castellammare, l/daremo un
nobilissimo esempio deliberando oggi la tanto invocata fusione dei due çomuni limitrofir cheverrebbero così a formare una sola grande città al/a qua/el ;spirandoci alle nostre gloriose primitive
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origini romaner potrà darsi il nome di Aterno.
Aterno sarà infatti un'unica città marittimaJ che compendi l'animo della Regione: ne riassuma le
caratteristiche, e ne raccolga le energie per lanciarla, risolutamente sul mare, alla conquista della
ricchezza e della fama. n
A questo punto lascio la parola al Consigliere Licio Di Biase che, come sapretel ha una funga
mjlitanza nella storia di questa cittàl e ha più volte riportato sui suoi scritti e sui Ubril appunto~ la storia
di Pescara. .....•...
Grazie.
Licio DI BIASE
Buongiorno a tutti~ saruto il Sindaco, il Presidente del Consig~iol le Autoritàl i Consiglier~ Comunali e
gli Assessori.
lo sono onorato oggi di jntervenire per relazionare~ fare una re~azione su questo evento~ un evento
che IIAmministraztone Comunale di Pescara -ha iniziato a rjcordare ne11997~ ne parlavo prima con iJ
Consigliere Armando Foschil molto sensibile, come ,in questa circostanza, alla riproposizione di
attenzjoni e celebraz;oni, di quesU eventi importanti per la nostra città.
Dicevor nel 1997, in occasjone de~ 700 annrversario, io Assessore alla Cultura, proposi
all'Amministrazione di riprendere una vecchia tradizrone che era quella di rileggere gli eventi della
nostra città, organizzammo una grand,ssima manifestazione, mi ricordo, con grande passione vi
aderì l'Onorevole Nino Sospiri che si diede motto da fare per ricordare quegli avvenimentil e Gosi poi
nel 75Q anniversarior con l'allora Prestdente Augusta Di Luzio, neW80° anniversario ho pubbHcato un
saggio Interamente su questa vicenda.
Vedetel perché è importante ripercorrere la storia di una città?
È importante perché serve a capire da dove proveniamol ci sono delle città jn questa Regione la cui
storia è fmmediatamente leggibfle, e molte volte questo modo di leggere direttamente la storia,
attraverso i monumenti, attraverso gli edifici storicil attraverso i reperti archeologicil favoriscono
determinate città rispetto alla nostr~1
lo jn questi ultimi tempi sto facendo un approfondimento delle vicende che hanno portato alla nomina
de L'Aquila come capoluogo di questa Regione, e non mi sono soffermato soltanto sulla lettura delle
vicende degli anni '69 e '701 ma sono andato a riJeggere anche il dibattito degli annt, deUa fine degli
anni J40, dopo ~arinascita del nostro paese, e vi devo dire che uno degli elementi che pesò a favore
de L'Aquìla e contro Pescara fu che L~Aquila era la città storicamente più rmportante della nostra
città.
Ma perché lo era?
Perché aveva il casteHo~ aveva le cattedrafi, aveva tutta una serie di elementi storici identitari molto
importanti t e sicuramente~ non sarà stato l'elemento che ha determinato Ja nomina de L'Aquila a
capoluogo, ma sicuramente, sicuramente, su questa cosa prossimamente scriveremo qualcosal
sicuramente è stato un elemento che ha favorito la scelta de LtAquBa a svantaggio di Pescara, pur
essendo Pescara a quel tempo la città più moderna, aperta, con una realtà comunicativa mofto
importante.
Allora ecco perché ho voluto far questo esempio, per capire rimportanza da una parte della
riscoperta delfa propria storiar e dall'aJtra part~ della salvaguardia dei propri elementi identjtari.
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Registrazione e trascrizjone a cura di SPRAY RECORDS - Viale Kennedy 52/7 - Moscufo (PE) - Te!. 085.975031 - [email protected]
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Perché molte volte io mi accanisco per il mosaico romano, che sta lì da oltre dieci annil sotto un
cumulo d! sabbia?
Perché è un elemento importante che testimonia come Pescara nel periodo romano, nel periodo
imperìale, era un porto importante, e quindi storicamente pjù importante de LlAquilal storicamente
morto più importante de L'Aquila.
Pensate se avessimo conservato la Piazzaforte, forte eJemento identitario, io sono canvjnto che a
quet punto la battaglia per il capoluogo sarebbe stata di diverso tenore. '- ~.
Ho voluto fare questo esempio per far capire l'importanza a volte anche nelfa con temporaneità deUa
riscoperta della storia e soprattutto della salvaguardia degli elementi identitari che ci appartengono.
E veniamo oggi a questa vicendai già il Presidente nella sua re~azione introduttiva ha parlato de~Je
vicende più importanti, perché si giunge al 126 - ·27, alla fusione tra Pescara e Castellammare,
anche se poi come vedremo non si tratterà di una fusione, ma di una annessione di Castellammare a
Pescara?
E lo dimostreremo con fatti ed atti abbastanza indipendenti, voi sapete, io sono casteUammarese, per
~cui potrei essere trascinato ~nun vortice campaniJistjco, ma ho sempre evitato di dare questa lettura
agli eventi.
Nel 1806 - 1807, quindi centoventi annr prima di questo eventor Pescara e Castellammare SI
scindonol la r,forma francese del Regno deUe Due Sicilre produsse una serie di sconvolgimenti a
livello amministrativor e Castellammare che non stava in una condizione otbmale all'interno di quel
modello amministrativo di quel tempo) c:era il Decurionato, che sarebbe come il ConsigUo Comunale,
che era composto da trenta membri, per Statuto, quindìci di Pescara, cinque di Villa del Fuoco e dieci
di Castellammare, e il Camerlengo, ovvero il Sindaco~ doveva essere per Statuto di Pescara.
Che cosa accadde aWinizio deWOttocento?
Che Castellammare era morto prù riccat molto più popolosa di Pescara, per cui i castellammaresi
pagavano più tasse, però essendo jn minoranza all'interno del Decurionato, per cui non crera una
logica politica ma una logica territoria~e, queHe risorse venivano spese a vantaggio di Pescara e df
ViUa del Fuoco.
Nel 1807 alla luce della riforma del Regno, Castellammare ne approfittò e si scisse da Pescara, e
nacquero non due Comuni, Castellammare e Pescara, ma addirittura tre Comuni~ tn questo nostro
territorio, il Comune di CastelJammare a nord del fiume, il Comune dì Pescara - Villa del Fuoco e il
Comune d; San Silvestro che aveva anche aWinterno Fontanelle.
Anora, nel corso dell'Ottocento, ra prima metà delrOttocento, queste realtà vivono con grandi
tensionil perché i pescaresi non avevano accettato di buon grado questa scissione e inv.ece i
caste~lammaresi, che era soltanto la zona collinare a quel tempo, i casteUammaresi invece volevano
una loro vita autonoma per spingere verso un progresso che era ~egato soprattutto al turjsmo e ad
un'agricoltura sempre più fiorente.
Che cosa accadde? Perché si cominciò a riparlare dell'unità d'~talia?
Cl fu una vicenda, una vjcenda molto importante~ che quesfanno è stata oggetto anche di ri~ettura~
l'Unità d~rtal1a.
L'Unità d'ltalta ha sconvolto la nostra realtà, cosi come l'Unità d'ltalìa ha sconvolto tra l'altro anche, e
poi ne parferò, la Costa Adriatjca, e che cosa accadde con l'Unita d'ltaHa?
Due fattori, primo fattore1 arrivò ~aferrovial con la stazione, che si fermò nerla zona pianeggiante di
Registrazione e trascrIzione a cura di SPRAY RECORDS .••Viale Kennedy 52/7 - Moscufo (PE) - Tel. 085.975031 •• [email protected]
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Casterlammare, l'attuale Pescara Centrale, e che cosa determinò questa stazione?
Determinò l'espansione, una crescjta urbana incredibile, della zona pianeggiante, fino a quel tempo
totalmente coperta di pini, con terre coltivate) senza abitazioni e priva di qua!siasi insediamento
urbano.
La stazlone dal 1863 produsse quindi l'espansione nella zona pianeggiante, una espansione che
dopo venti anni costrinse l'allora Sindaco Leopoldo Muzii a fare un Piano Regolatore.
Ma dall'altra parte che cosa accadde?-~, ' ,
J pescaresi l come ha .letto prima la frase di Vittorio Emanuele il Presidente, i pescaresi non vedevano
l'ora dl buttare giù le mura della Piazzaforte~ e dopo venti anni circa ci rruscironol quindi diciamo che
daWUnìtà d~ltalia aJ 1880 le due città assumono dinamiche di sviluppo territoria~e totalmente diverse
rispetto aJle caratteristiche della prima metà dell'Ottocento: Castellammare sj svìluppa nella parte
pianeggiante, tant'è che lo sviluppo diventa talmente impetuoso che nel 1882 il Municipio viene
spostato dalla zona cotlinare alla zona pianeggiante. nell'attuale sede del Conservatorioi e invece
Pescara comincia un'espansione oJtre i perimetrr della Piazzaforte.
Ecco, queste vicende, queste situazioni, vanno chiaramente a modificare rassetto urbanot
Castellammare che si avvicina al fiume, ormai il congiungimento comincia ad essere veramente nelle
cosel tant'è che nel 1882 fu propdo Gabriele D~Annunzio a scrivere un arHcolo dfcendo llspero che un,
giorno n'nasca la mia Aterno".
Ecco, qutndi anche D'Annunzio da11882 comincja ad auspicare questa riunificazione deUe due città
con il nome di Aterno,
E si apre il dibattito, tra la fine dell'BOa e rinizio de~ 1900 c'è un fervido dibattito sull'esigenza della-
fusione delle due ctttà e sull'esigenza di rlcostltuire un'unica città, Aterno, ma qual era· il vero
problema, anche all'inizio de11900?
Nel 1910r per esempio, il Deputato Gjuseppe Mezzanotte di Chieti fa una proposta di legge cheprevede Ja fusione delle due città, la nascita del nuovo Comune con il nome di Aterno, e Hprob~ema
era ~nquale Provincia dovesse essere collocato Hnuovo Comune, perché?
Perché Pescara apparteneva alla Provincia di Chieti, e Castellammare alla Provincia di Teramol e
nessuna delle due Province voleva rinunciare alta vicinanza al fiumel e quindi era un aspetto molto
jmportante, tant'è che dopo questa proposta di legge di Mezzanotte del 1910 si scatenò il putiferio,
anche gli avvocati teramani protestarono contro ridea di inserire il neo Comune Aterno nella
Provincia df Chieti.
Ecco, quindij tra la fine deJllBOO e l'inizio def 1900, con questa nuova dinamica di svUuppo territoria~e
deUe due città, Castellammare che riempie ~azona pianeggiante1 e Pescara che comincia ad uscire
fuori dal perimetro della Piazzaforte~ abbattuto, si apre questo dibattito, un dibattito intenso, a
proposito di legge Mezzanotte, come ha detto prima il Presidente nel 1918 i due Comuni fanno
questo ordine del giorno congiuntol e altri provvedlmenti seguirannol altre iniziative, quindi siamo in
una fasel addirittura prima del Fasc~smo, quindi è un dibattito che poi il Fascismo porterà a
concretizzazìone, ma era un dibattito che tra la fine deWaOO e l'inizio del t900 aveva caratterìzzato
quindi questa nostra realtà,
Che cosa accade con il Fasc~smo?
Già nel 1924 fJ Regime voleva ist~tujre nuove Province e qujndi s, era messa in moto la dfnamica
della nascrta del nuovo Comune, deHa fusrone tra Pescara e Castellammare, ma anche nel 1924 H
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problema era sempre fegato alla Provincia in cui doveva essere collocato questo nuovo Comunel e
addirittura si giunse ad una proposta di questo genere: il nuovo Comune Aterno doveva essere
aggregato aUa Provincia di ChietiT però alcuni Comuni che appartenevano alla Provincia di Chieti
dovevano passare alta Provincia di Teramo.
Nel J24 ci fu il dentto Matteotti, il delitto Matteotti che bloccò il Reg~met quindi questo problema del
riassetto amministrat~vo deH'ftaJìa fu messo da partet discorso che venne ripreso nel 126, e aJlora
adesso giungiam~~ad un momento molto imp~rta~.t~.
Nef '26 si apre un dibattito, r'rdea è, quella di costituire il nuovo Comune daUa fusione tra Pescara e
Castellammare ma con il nome Aterno, e una Provincia~ si comincia a par~are della nuova Provincia,
che secondo alcuni doveva Gh~amarsj Provincra dell'Adriatico, secondo altri Provincia di Aterno,
quindi ormai si era capito che per risoivere il pro~lema delJa funzione bisognava risorvere Hproblema
della Provjnc~al perché se non si istituiva una nuova Provincta diffjcilmente si poteva giungere alla
fusione di queste due realtà.
Vogrio soffermarm i sulla figura di DJAnnunzio e sulla figura di Giacomo Acerbo.
D1Annunzio' fece questo articolo nel '1882, poi fece una lettera con telegramma, se non sbaglio
intorno al 24, per sol~ecitare Mussolini affinché attivasse questa procedura per la fusione perché
voleva la sua Aterno.
Invece Giacomo Acerbo devo dke che è stato il vero uomo derrapparato ministeriale, cioè colui che
ha seguito passo passo il processo dl aggregazione dei due Comuni e di Istituzione çella Provincia.
Che cosa accadde?
Fino ad ottobrel fino a,d ottobre del '26 il nuovo Comune aveva nella legge, era indicato come Aterno
il nome da dare a questo nuovo Comunel e la Provincia, jn due testi, Provinc,a dell'Adriatico, e
un'altra Provincia doveva essere Provincla di Aterno, ma che cosa è successo?
È successo che qualche mese prima Giacomo Acerbo era stato nominato Barone di Aterno, aveva
avuto' questa onorificenza) i pescaresi a quer punto cominciarono ad avere dei dubbi ctrca la
giustezza delta indicazjone def nome della nuova città in Aterno, perché avrebbero visto questo quasi
come un impero di Giacomo Acerbo, tanfè che alcuni giornalisti de iill Mattino" di Napoli, con
Scarioglio in prima fila, biasimarono questa cosa, cioè di indicare con il nome di Aterno il nuovo
Comune~ perché era stato nominato Barone dr Aterno Giacomo Acerbo,
Che cosa accadde?
Che a fine ottobre~ fine ottobre, una delegazione di pescaresi si reca da D'Annunziol pare che Questa
de~egaz~onel in cui c1era Il Podestà di Pescaral il segretario del partito Fascista di Pescara pjù iJ,
Segretario Comunale Luise~ si sono recati prjma da DtAnnunzio e poj da Mussolini.
Il risultato qual è stato?
Che H 6 dicembre del 126, quando il Governo ha approvato il provvedimentoJ il nome de~ nuovo
Comune era Pescara, così come la Provincia è stata ,istituita, la Provinc~a di Pescara.
Della Provincia di Pescara parleremo questa sera, saluto jJ Presidente deUa Provjncia, nella Sala
della F~gliadi Jorio, in un incontro con jl professar Colapietra, perché la Provincial è chiarol è stata
una ~stituzione artificiale ma quasi per dare una collocazione al nuovo ComuneJ che altrimenti non si
riusciva a trovare la quadratura del cerchio.
Come ha detto il Presidente, H 2 gennaio il provvedimento venne carato nef Regio Decretol r11
gennaio f.u pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, esecutivo il 12 gennaio, ecco perché no~celebriamo il
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12 gennajo il compleanno della città di Pescara.
Ecco prima dj chiudereI un uaìmo piccolo· particolare perché è importanter Ilanno success~vo, nel
1928, e per circa venti annr, il Comune di Spoltore fece parte del Comune di Pescara, era una specie
di frazione del Comune di Pescara.
Dico questo anche per soUecitare altre riflessioni che in questo periodo si stanno facendo sulla
grande Pescara.
Vedete Pescara è stata una grande realtà, p~r duemila anni, sulla_.c~sta adriatica, è stato uno dei
quattro luoghi più importanti, Venezia. Ancona, Bar[, Pescara.
Oggj Pescara, che durante il periodo del Regno delle Due SiciHe era il secondo porto del Regno delle
Due Sicifie dopo Palermo per movimento portuale, ha perso anche questa importante funzione.
Allora rileggere la stor181 riJeggere il passato serve a capire che cosa siamo stati, che cosa abbiamo
smarrao, ma soprattutto per capire meglio dove dobbiamo andare.
Grazie.
Roberto DE CAMILL1S, Presidente del Consiglio Comunale
Grazie at Consigliere Di Biase, adesso fa parola in rappresentanza della maggioranza. il Consjgliere
Di Luzjo. prego.
Augusta DI LUZ/O
Grazie Presidente.
È inevitabile che gn intet\lénti che si susseguiranno avranno delle ripetizioni su quanto già detto dal
Presidente e dar collega e storico LiclO Di Biase, però si potrebbero affrontare questi argomenti simili
da angolazioni diverseJ e io questo cercherò di fare.
Dunque, sono trascorsi 85 anni daUa pubblicazione suUa Gazzetta Ufficiale della decisione
governativa e dar famosi te~egrammi che DJAnnunzio e Mussolini inviarono aJ Sindaco di Pescara e
al Sindaco di CasteUammare con i quali si comunicava l'elevazione di Pescara a capoluogo di
Provincia.
CtÒ comportava~ come g~à stato ripetutamente detto, l'unificazione dei due Comuni, quello di
Pescara, a sud dell'omonimo fiume, in Provincia di Chieti, e il Comune di Castellammare a nord del
fiumel in Provincia di Teramo.
Questa risoruzione fu anche il risultato di una trattativa, come già stato riGordato~fra le due com unità,
durata anni.
Già nel 1924 il Sottosegretario aHa Presidenza del Consiglio dei Ministri, Giacomo AcerbOJ portò con
sé a Roma Gabriele D'Annunzio e le due delegazioni delle due cittadine, e le portò presso il Capo del
Governol e ottennero in quella circostanza la promessa della unificazione e remissione del relativo
decreto.
Nej corso delle trattative fra le due cittadine, era anche stato stabilito allo scopo di non far torto a
nessuno, di chiamare la nuova città con il nobile ed antlco termine di Aterno, volontà questa, come si
è visto, poi disattesa dal Decreto Governativo, in quanto si tenne conto detla storia delle due città.
l'una Castellammare era comune solo da 120 annir I~anral Pescara aveva legato il suo nome persino
a grandi personaggi del ·500 come Francesco Ferrante dlAvaJosl != soprattutto la moglie di costui~
Vittoria Colonna, Marchesa dì Pescara. appunto, grande poetessa e ,musa di Michelangelo.
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E come si sa la storia, così come ranzranità, fa grado, e per questo Pescara prevalse su
CasteUammare nonostante la maggiore consistenza dal punto di vista delta popolazione df
quest'uttima cittadina.
È jmportante inoltre rilevare come a mio parere volontariamente, e direi anche opportunamente, sia
nel telegramma di D'Annunzio che in quello di Mussolini non si faceva alcun riferimento ad un
particoJare importante e comunque noto, che cioè il Comune di CastefJammare veniva unito, come
rjcordava Di BiaseJ a quello di Pescara, dùnque sopp~,esso. .-•..
Tutto ciò provocò da una parte il giubilo dei pescarest e del Sindaco Ferrugia, ma anche un
atteggiamento di freddezza e di rassegnata, formale, accettazione dei castellammaresi1 e del loro
commissario Gustavo De Landerset.
In realtà non poco peso ebbe il fatto che D'Annunzio era pescareset e che il nome di Pescara fu
voluto proprio dal Vate, nonostante come dicevo poc'anzj gli accordi precedenti.
In reaJtàl con la decisior:Je deJ Governo di unire a Pescara ti Comune di CasteUammare,
sopprimendolo, e con la decisione di chìamare la nuova città Pescara, si riproposero quegli
antagonismi campanHistici che avevano caratterizzato per decenni i rapporti tra ~e due cittadine,,
antagonismi così m irabHmente direj anche amorevofmente descritU da D~Annunzio in una delle
Noverle deUa Pescaral dal titolo l/La guerra del ponte".
L'amarezza degli abitantj di Castellammare durò per qualche tempOi ma poi ta consapevolezza
subentrata di far parte di un Comune più grande e importante, inoltre elevato al rango dì capoluogo
di Provincia, rappresentò un eccel~ente viatico alla rassegnazione e alla nascita di un nuovo
sentfmento dì or.gogUo.
Bisogna anche dlre che per tranquillizzare gli animi mofto fecero ì giornall del tempo~ il trGiomaled'Italia}' ad esempio pubblicò un articolo nell'aprile del '27, dopo due o tre mesi nel quale Sf
descriveva 51 l'esultanza di Pescara per raccordo, ma si diceva anche che Pescara stringeva
Castellammare in un amplesso d'amore.
Ma reffetto più importante provocato dalla unificazione dei due Comuni sia dal punto di vista storico
che geografico, fu quello senza dubbio di non permettere più at fiume Pescara di essere un confine,
lo era stato per millenn i confine~ iJ fiume Pescara, aveva divjsQ nell'antichità i Marrucinj dai Vestini, le
terre Longobarde dj Penne da quelle di Chieti, e fe rispettive Diocesi, aveva diviso l'Abruzzo in
Abruzzo Ulteriore ed Abruzzo Citeriorel e successivamente la Provincia di Teramo da quella di
Chieti.
Dal 1927 il fiume Pescara perse tale funztone frontalieraj e non divise pjù nulla e nessuno.
Gli anni rmmediatamente successivi atr'unjficazione~ furono anni di grande fermento, soprattutto
urbanistico ed ediliziol occorreva cioè dotare infatti la grande città dei palazzi e degli uffici comunali e
provinciaJi, palazzi che fossero caratter,zzati da monumentalità e grandiosità.
Sono proprio di questo periodo le reaUzzazioni del Palazzo del Governo, quella del Palazzo
Comunale, def Liceo Ciassicoi della Camera di Commercio. il Palazzo delle ~ostel rhotel Excelsior
Palace Riviera, oggi Esplanade, e tant~ altri.
E fu proprio in quei tempi che Ettore lanni, il grande giornalista d~Vastol direttore de ttJ/ Corriere della
Sera"l
scrisse un volume dal titolo i/Rapsodia abruzzesen, in cui descrive la sua terra dtAbruzzo
celebrandone le bellezze, e giunto a Pescara scrive: uEccoci a Pescara, tutta in fermento di
grandezza} che sarà domani la terza città adriatica fra Ancona e Bari", fu ottimo profeta lo lanni dej
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destini di Pescaral e per questo lo si è voluto ricordare dieci anni fa, in occasione del 75° di questo
avvenimentol con una lastra di marmo all'ingresso della sala cons~liare.
Pescara tutta in fermento di grandezza~ una frase che ci inorgogliscel ma che non cj arricchirebbe se
non facessimo una riflessione sul termine grandezza, è forse la grandezza di una città un dato
meramente dimensionale e quantitatlvo?
O solo una crescjta senza sviluppo?
O-af co~ntrario rinsieme di una molteplicità di elementi che costituiscono ,emblemi del suo grado di....
civiltà?
Lo sviluppo di una città deve contemplare fl naturale ancoraggio aUe proprie radici storiche e culturali,
deve porre vigile attenzione ai bisogn.i dei cittadini ed alta qualità della vita associatar deve porre
attenzione alla sostenibilità del progresso, alla promozione sociale e culturale, ai senso della
solidarietà e della giustizia socia!e.
~ dunque grande un nucleo urbano in costante espansione?
NOl ma una città che diviene contemporaneamente strumento mater~ale di vrta e luogo di
progettuaHtà del pensrero e simbolo di comunione, di scopi e di valori sì.
La città va costruita con le opere, ma anche con le iniziatrvet le ideel i valorij gH ideali df ciascuno.
In questo senso va intesa la frase Pescara tutta ln fermento di grandezza.
Per tutto questo siamo noj tutti chiamati ad agire ed operare.
Grazie.
Roberto DE CAMILLIS, Presidente del Consiglio Comunale
Grazie al Consigljere Di LUZfO.
In rappresentanza della Minoranza, la parola è concessa al Consigliere Di Pietrantonio, prego.
Moreno DI PIETRANTONIO
Graziel grazie Presidente, signor Stndaco, coUeghr ConsigHeri. Assessori, saluto te autorità presenti,
io voglio dare anche a n9me dell'opposizione un contributo a questa celebrazione, a questa giornata
per rJcordare la nascita della nostra città.
Ma storici come Licio Di Biase e anche gli interventi che mi hanno preceduto hanno ampiamente
iUustrato, e quindi vorrei dare un piccolo ulteriore contributo ma per poi riaUacciarmi, e credo che
questo sia ormai il tempo in CUf le celebrazioni debbano essere non fini a se stesse ma legate e
attualizzate ai tempi, purtroppo drammaticil che viviamo.
Noi viviamo una situazione~ una crisi economica che rischia di minare alle fondamenta il nostro
vivere jnsieme~ questo Jo sappiamo tuttit stjamo attraversando un perjodo davvero djfficiHssimo e
credo che anche queste giornate, anche la commemorazione, le cetebrazjoni di eventi cosl
importanti che tanto han no dato allo sviluppo dej nostrt territori, in questo caso deUa nostra città I
possano essere utirì per poter pensare, facendo tesoro di queUa che è la storia, a quello che è il
presente e soprattutto per poter immaginare 11 nostro futurol che purtroppo in questo momento e in
questa fase vediamo abbastanzal come dire, nebu~oso.
Alcuni cenni storrci, ma per poter trovare poi spunto su qualche elemento che può Jn qualche modo
dare qualche input 'per cercare dr migUorarla la nostra sjtuazione~ e delta nostra amatjssima città.
,La Provincia d~ Pescara è nata con ristituzione della città di Pescara, si dfceva prima, nel J27l il
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percorso è stato lento e reso difficile dalle rivantà che contrapponevano due borghi che
costituiscono rattua~e territorio comunale dj Pescaral queUo di Pescara Provincia dì Chieti e quello di
Castellammare Adriatico in Provincia di Teramo.
E djco anche che la novrtà storica che portò alla concreta rottura di equHibri dei nostrj territori non fu
tanto diciamo Itunione di due cittadine che per affrontare la modernità necessariamente sarebbero
arrivate alta inevitabìle fusione, ma fu la realizzazione proprio della Provincia di Pescara ..
Nel 1807 infatti Castellammare AdriaticQ sulfa sponda nord del fiume che allora contava circa 1.500. , • • • I " •. ,. ..' ' . ., ' • ~,.. • ...• ., ~'.-,. .. ~.. ' .-' •..~ ~ ••. -' .: ' • .., ,. i. r~..- '
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abitanti diventa Comune autonomo aggregato ar circondario di Città Sant'Angelo.
La divisione su problematica soprattutto perché i! nuovo Comune di Castellammare Adriaticot
sponda settentrionale del fiumel non intendeva farsi carico di nessuno dei debiti delta vecchia
Amministrazione dell'Università di Pescara, inoltre si creò un problema di immagine per i1Comune di
Pescara, sponda meridionale del fiume, che ospìtava una intera guarnìgione delVesercito che, allo
stesso tempQ~ vedeva ridursi ì1proprio ruolo a liveUo localel e per questi motivi il Comune di Pescara
spingeva per la riunificazione dei due Comuni.
Solo nel XX Secolo, con '0 sviluppo economico delle due città, la rivalità tra le due sponde def fiume
venne meno, ed ~niziarono a collaborare per promuovere iniziative di sviluppo tra cui il
potenziam'ento del porto, primo elemento attuale.
,Determinante per ]a fusione dei due Comuni fu una lettera che Gabriele D'Annunziol nota ormai a
tuttil che il 16 maggio del J24 scrisse a Mussolini, nella quale chiedeva l'unione detle due cìttà e la
nomina a capoluogo di Provincia della città di Pescara che si concretizzò dopo 110 anni di divisione,
il 2 gennafo del 1927.
Alcuni cennt sull~orig[ne di Pescara, la prima forma di ente territor~ale df Pescara risale addirittura al
Primo secolo dopo Cristol quando riceve dai romani la denominazl0ne di Ostia Terni, porto sul fiume
Aternol il più vicino a Roma, per sa~pare verso oriente.
Vedetel questi cenni storici non sono presi a caso, ma hanno un preciso significato obìettivo per
parlare poj anche dei grossi problemi e delJa grande ferita che gronda sangue continuamente ìn
questa citta l che è la chiusura del porto.
Saluto il Commissario Guerina Testa che sta adoperandosi in tutti i modi per cercare di risolvere1 e
aUoral voglio dire, oggi ce1ebriamo la costituzione di questa città ma dobbiamo pensare a quali sono
oggi i grandisslmi problemi che questa città, ripeto, amat;ssima da tutti noi, sta vivendo.
E con un editto dell'Imperatore Carolingeo Ludovico, il fondatore di San Clemente a Casaurìa.
nell'866, iJ vicus prende il nome di Pescara come probabile riferimento alta ricchezza di acque del
fiume, daUe paludi circostanti e dal mare.
La scelta di Pescara come nome unico, per il nucleo urbano che comprendeva le due città trae
dunque giustificazione nella storia.
Ne~ 534 Car~o V Imperatore del Sacro Romano Impero~ re di Spagna, ordina ta costituzione di una
reaie Piazzaforte a Pescara per difendere la costa dall'assalto dei corsari turcheschi e musulmani,
diversamente le poche case che si svilupparono attorno alla chiesa della Madonna dei Sette Dolori e
sull'arenile di Castellammare Adriatico fanno sì che diventi Comune solo nel 1806.
La costituzione della ferrovia del 1863 e la stazione nata a Castellammare Adriatico. con il nome dj
stazjone di Pescara, rappresentano [J momento di decollo di ciò che vediamo oggi.
Ora~ questi brevi cenni storic1 per dire che cosa, e per dare anche un ulteriore senso a questa
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Roberto DE CAMILLIS, Presidente del Consiglio Comunale
Grazie Consigliere Di Pietrantonio.
Prima di andare avanti nei lavori, vo~evo solo comunicare all'aula che a questo ufficio sono .pervenute
le g~ustificazioni per l'assenza del Consigliere Volpe e del Consigliere Sospiri.
Registraztone e trascrizione a cura di SPRAY RECORD5 - Viale Kennedy 52/7 - Moscufo (PE) - Te!. 085.975031 - [email protected] ] 3
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"
Vedo in aula il Presidente della Provincia Guerina Testa, che invito a prendere la parola qui al mio
fianco.
Grazie.
Guerino TESTA, Presidente della Provincia di Pescara
Grazie Presidente, buongiorno a tutti, sa~uto con simpatia e con amicizia tutti i Consiglieri~ gti
Assessori, e il primo c,Uadino dì Pescara, Ilamico Lutgi Albore Mascia, ovviamente tutti i dipendenti.. ., , -
presenti. le Autorità e il pubbnco.
11mio sarà solo un brevissimo saluto perché i ConsigHerlJ il Presidente prima, i Consiglieri che sì
sono succeduti neWarco di questa mattina hanno fatto già interventi di natura storica, molto
importantiJ per ricordare che oggi, il 12 gennaio 2012, è una data importante per la città di Pescara e
per la Provincia di Pescara.
Colgo anche io dalle parole dei Consiglieri quanta strada abbia fatto la città di Pescara. quanta
strada abbia fatto la Provinc~a di Pescara, ma anche oggi è un giorno importante per capire cosa èaccaduto e cosa dovrà accadere nei prossimi anni.
Cosi come ha fatto l'ex Presidente del ConsigHo, lo storico LlCtO Di Bìase, voglio rlcordare e invitare
tutti oggi ad essere presenti aUe 18:00 presso la Sala Figlia di Jorio della Provinc~a di Pescara,
perché ci sarà una pjccofa celebrazione con if Maestro Colapietrar per dpercorrere tutte le tappe
storiche fondamentali e fondanti della nostra Provincia.
Oggi. come ho detto In premessaJ sarà solo un breve saluto, ci tenevo ad onorare questo Consiglio
Comunale che bene ha fatto a ricordare questa data,
lo ovviamente non posso che tratteggiare un dato importanteJ ossia oggi festeggtare gli 85 anni dl un
ente che proprio in questi giorni è all'attenzfone della Camera dei Deputati per sapere quale sia il suo
futuro potrebbe sembrare in un certo senso anacronistico, però due dati voglio ricordare~ il primo
ovviamente che nel '27~ come ha detto bene lo storico e amico Licio Di Biaset è nata questa
Provincia artificiale che ha fatto un po' da cerniera rispetto alle aare tre Provincie già esistenti, e
ritengo che in questi 85 anni~ grazie a tutti i Presidenti che si sono succedutj, la Provincia di Pescara
abbia, e gli esponenti poUtlC~che si sono succeduti in quesU 85 anni, la ProvinCia dl Pescara si sia
ritagliata un ruolo primario alrinterno della _nostra Regione, una Provincia ricca di storial ricca di
monumenti, una Provincia che ha dato i nata'i a personagg~ dj fama non solo nazionale, ma anche
lnternazionale, spesso poco conosciuti, che probabilmente sono stati conosciuti, sono arrrvatf ariaribalta quesfanno, quando noi il 18 luglio scorso facemmo una manifestaz~one, sotto I~andronedella
Provinclal per ricordare tutti gli uomini famosi della nostra città e anche i natrvi degli altri 45 Comunì
della nostra Provincia, che hanno datol sono diventatj famosi.
Dicevo prima che forse potrebbe essere, e ml accingo aUa conclus~one, potrebbe essere
anacronistico oggi festeggiare gli 85 anni non della città di Pescara che; ribadisco~ ha sempre più un
ruolo fondamentare non solo all'interno della nostra Regione ma in tutto rarco adriatico, ma anche di
un ente come quello della Provincja che in questi giorni vedrà e si saprà meglio quale sarà il suo
epllogo, la sua fine, oppure il suo rilancio.
to non VQg~ìoassolutamente oggi qui entrare nel dettaglio deg1i studi che s~sono fatti in questi mesi
se la Provrncia è ancora un ente untife o un ente rnutile, probabilmente al pari di altri enti dovrà
essere ridrsegnata la sua funzione, ritengo che alcune funzioni potrebbero, anzi dovrebbero essere
Reg~strazione e trascr"lzlone a cura di SPRAY RECORDS .•.•Viale Kennedy 52/7 ...•Moscufo (PE) ...•TeL 085.975031 - [email protected]
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potenziate per t1bene dei Comuni e anche della Regione~ però oggi questo discorso non lo posslamo
determinare noil ma verrà determinato presso la Camera dei Deputati, ricordando che la Provincia,
come Ente intermediol è riconosciuto daUa Costituzione Italiana.
Ch~udo dicendo che è vero come ricordava ìl Consigliere Di Pietrantonio~ la storia esiste, deve
essere studiata per comprenderla, per capirla, speciaJmente dalle fasce più giovani della nostra
popolazione, ma deve essere anche la base per analizzarel studiare e decifrare megfio il Presidente.•.
e il futu ro. ....,
Oggi il nostro Presidente ci dìce che la città di Pescara sta vivendo. sta convivendo atcune
problematiche fondamentali come quella del fjumel del porto dj Pescara, avete fatto bene a ricordare
come la nostra città sia nata ed abbia tratto la sua forza dal fiume Pescarat ma ritengo, e questo è un
appello accorato che ho fatto I ma che tutti noi stiamo facendo ormai da settimane I anzi da mes~,che
il futuro del porto di Pescara non sarà solamente disegnato dal sottoscritto come CommissarioJ o dal
Stndaco o dalla Regtone~ ma Cf sarà sempre, e dovrà avere sempre un ruolo totale, un gioco di
squadra. perché il porto o if fiume di Pescara non appartengono ad una o ad un'altra
Amm'histrazione, appartengono alla storia, al nostro giacimentol alla nostra cultura, e quindi è una
partita che così come stiamo facendo bene, stiamo giocando bene tutti insieme, io ritengo che la
dobbiamo giocare bene fino alla fine. e penso che il risultato poi giocherà a nostro favore~
Chiudo dìcendo viva Pescaral viva la Provincia di Pescaral e ovviamente ad maiora e buon lavoro.
Roberto DEECAMILLIS, Presidente del Consiglio Comunale
Ringraziamo ~iPresidente Testal e ci avviamo alla conclusione della celebraz,one di questo Consiglio
Comuna~e solenne con J'intervento del Sindaco di Pescara.
Grazre.
Luigi Albore Mascis, Sindaco della città di Pescara
Grazie Presidente.
Saluto ~eAutorità presentit il Presidente del ConsiglioJ gli Assessori, i Cons~gl;eriComunali che per la
maggioranza e per la minoranza, con molta puntualità, e con degli interventi molto dotti hanno dato il. ,
loro contributo autorevole a questo Consiglio Comunale solenne.
Saluto anche i ragazzi delle scuole presenti che sono qui dalle 11:00 e hanno ascoltato tutti gli
interventi del Consiglio Comuna~e Solenne.
Saluto in particolare il nostro coUega Ljcio Di Biase, con il quale mi complimento per la sua mititanza
nella storia pOlitjca di Pescara che non so se g1i ha consentito dt non svo'gere il serviz~o mllìtare,
invecel per lo Stato, questo non Jo so, conosco Liclo da tanto tempo, ma davvero mi complimento
perché mi ha molto colpito questa frase del Presidente del Consiglio Comunaie, con la quale
tributava un giusto omaggio per la sua militanza nella storia della città e nella storia poHtica della
città, al già Presidente del Consiglio Comunale Licio Di Bjase.
Proprio grazie, alla passione per la storia defla nostra città, Licio in questi anni ha contrrbuito con i
suoi studi, con le sue ricerche, trasfuse in interessantissimi testi, che io mr sono anche premurato di
acquistare per farne dono alle persone con le quali mi incontro in sede formale, istituzionale, bhè,
Licio ha contribuito a diffondere le tradizioni e la cultura Pescara, approfondendo poi gli aspetti più
affascinanti det nostro passato, e consentendo alla comunità cittadina ~ntera di riappropriarsi di una
forte consapevolezza della propria memoria storica.
Regisrrazlone e trascrizione a cura di SPR,AY R.ECORDS - V~aleKennedy 52/7 - Moscufo (PE) - Te!. 085.975031 - [email protected] 15 .,~
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Lo dicevo proprio poc'anzi ai microfoni di unlemittente televisival e quindi sottolineare il percorso
lungo che ha condotto Pescara oggi ad essere davvero il centro propulsivot il centro nevralgico della
nostra Regione.
Oggi in qualità di rappresentanti istituzionali della città, tutti noi abbiamo avuto l'onore di celebrare
una ricorrenza che, lo ricordava Lieto e lo ricordavano anche gli altri, segnò un momento
fondamentaJe dal punto dj vista storico per il nostro capoluogol a partire dal 12 genna~o de~ 1927
trovò nella unifjcazione di quei due Comuni fino ad allora separati, quella forza politica, quefla forza:- ., ~ ~. -.
amministrativa, econo~rca, ed insieme quella dimensione territoriale che consentirono alla nuova
Pescara dj avviare un significativo processo d; sviluppo, limitato a~meno nelle prime fasi all'aspetto
urbanistico architettonicoJ ma successivamente poi questo sviluppo si è propagato anche a quello
produttivo, a quello cultura~e~a queHo turistico, insomma, un processo e un percorso di crescita che
si è rivelato inarrestabBe, fortunatamente, fino ai giorni nostri.
11provvedimento del Consiglio dei Ministri che sancì l'unificazione dei Comuni dì Castellammare
Adriatico e di Pescara~ e con il quale contestualmente venne istituita la Provincia di Pescara. come è
noto fu approvato poi alla fine del 1926. ma fu reso esecutivo il giorno 12 gennaio 19277 quindi
proprio oggj, motivo per li quale appunto ra ricorrenza viene celebrata in data odierna~ in
corrispondenza derrS5° anniversario dell'entrata in vrgore dello storico provvedimento governativo.
Ricordo che cinque annj fa celebrammo g[i 80 anni con una seduta solenne, di questo mi
compiaccio, mi rallegro. perché vuoi dire che nonostante il fatto che i Consigli Comunalil le
rappresentanze politiche si avvicendino e si rinnovino, è giusto che comunque si conservi la memoria
deJla storia di Pescara.
AUora, come accennato, da quella data gli storici fanno partire l'avvio del percorso che portò Pescara
ad acquis~re la dimensione della nuova città. dimensione che come è detto, lntesa non solo dal punto
di vista delilestensione territoriale, e poi a diventre un punto di riferimento per llintera Regione
Abruzzo come peraltro ormai da tempo diciamol ben profetizzato da quella frase di Vittorio
Emanuele Il, che colse l'essenza di Pescara, cjoè la sua posizione strategica al centro deUa direttrice
adriatica per l'importanza della stazione ferroviaria, dello sbocco sul mare, destjnato ad accogUere il
porto cittadlnO, per la forte vocazione commerciale di Pescara e per l'intraprendenza e roperosità
della sua classe dirigente.
Ed infattj poi sull'onda della forza propulsiva derivante dalla fusione, fu negli anni immediatamente
successivr che ia cfttà assistette alla realizzazione dei due importanti palazziJ credo lo ricordasse il
Presidente della Provincfa Testal a cui rinnovo i ringraziamenti per il suo intervento. palazzi' che
ancora oggil queUo in cui ci troviamo è uno di questi, ospitano gti uffici del Comune e della Provincia,
ma anche l'importante e l'imponente sede delle Poste Centrali, della Camera di Commerciol ho visto.
vedo il Presidente della Camera di Commercio Becc~ che oggi occupa da Presidente e quindl da
componente detla storia della Camera di Commercio quella sede prestigiosar il Liceo Ginnasio
D'Annunziot presso il qua~e tantl dl noi hanno frequentato le aule e gli orari di studio, la splendida
Cattedrale di San Cetteot sono questi i monumenti più importanti, gU esempi più rilevanti della
ricchezza architettonica e del fervore di opere pubbliche che contraddlstinsero proprio que~periodo
storico.
E aUora per conferrre organrcrtà aUa nuova città e al tempo stesso per favorire l'esplosione delle sue
notevoli potenzialìtà di sviluPPo, venne inviato a Pescara Berardo Montani, non so se qualcuno lo ha
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crtato. lo avrà fatto sicuramente. fu il primo podestà il quale, anche ponendosi a volte in posizione
conflittuale rispetto agJi interessi corporativì locali e ai campanilismi, in qualche modo ancora oggi
presenti come residuo anche positivo di una tradizione storica delle due sponde; quindi. assunse le
importanti decisioni e le scelte strategiche che poi determinarono il futuro assetto urbanistico
pescarese.
E poi la splendida coflaborazione delrarchitetto Vincenzo Pilotti, professore .delJ'università di Pisa,
che .davver? f.u un pOi il tJorman Foster per citar~ u~ grand~ urb,anistica che ha pianificato"'~" I _. • '. • • , - .-- ••• , " ,.. l''' •• ~ -I-~I • • _,;" _ I •• ,. •
recentemente uno sv(luppo di Londra moderno. Pilotti fu un pOi il Norman Foster che si rese autore di~
un ripensamento del centro di Pescara.
Per dare forma poi a questo progetto, conferendogli anche un forte significato simbolico di prossimità
territoriale, venne individuato come è giusto che fosse proprio il fiume come fattore unificante dei due
siti, quel fiume che frno ad allora era stato considerato come elemento di divi~ione tra le due
municipalità e che invece da quegli anni divenne il punto dì snodo, proprio il luogo intorno al quale
vennero realizzati i principali palazzi rappresentativi che ho appena ricordato, e a partire da~quale si
sviluppò il complesso architettonico del centro cittadino, che pOt dal ponte si ripiegò su Corso Vittorio
Emanuele, su v~a Nicola FabrizJI fino ai giardini pubblici deHa Riviera con affianco la torre de~
municipio che svettava sulla città, quasi come se fosse una sorta di presidio del nuovo ponte di
collegamento tra le due vecch;e municipalità.
A~cune strade di Pescara rmportanti avevano un nome diversoJ via Ponte Rossol ma non soltanto via
Ponte Rosso, anche via Venezia aveva un nome diverso. sarebbe anche interessante Liciot
neWambito di una riscoperta storica, fare come si fa nene grandi clttà storiche, aggjungere
netl'lndicaz~one toponomastica deHe nostre viel aggiungere anche il nome originario di aJcune strade.
Non dimentichiamo che di lì a brevel e precisamente 1'8 novembre del 1928, avvenne un altro
passaggio cruciale per il futuro sviluppo economico e turistico della nostra città, in quanto fu
attrjbuito, fatto fondamentale, '0 dico ai ragazzi, aria municipaHtà df Pescara, Iraeroporto che og91
abbiamo come aeroporto d'Abruzzot che allora invece aveva il nome di Campo di Fortuna di
Pescara, Campo di Fortuna di Pescara, che prima ricadeva nella Provincia di Chieti, e poi
successivamente, per vo~ontà di un grande uomo come Gabriele D'Annunzto. venne denominato
Pasquale Liberi, in onore dell'aviatore abruzzese.
Queste brevi riflessioni dunque ci aiutano a fotografare il momento delrunificazione come crocevia
dello sv;luppo cittadino pescarese. e qujndi un momento come quello odierno, cosl celebrativo) in un
momento come questo, è nostro dovere di ammintstratori ricordare con senso di gratitudine coloro
che contribuirono a far sì che si concretizzassero le aspettative di unificazione delle due municipalità,
che ti fermento dedvante dai movimenti di opinìone diffusi sul territorio sfociasse poi ne~necessari
provvedimenti governativi.
E qulndi oltre arie rappresentanze civiche dell'epoca~ aUe forze politiche, alle Associazioni degli
operatori economici) dobbiamo menzionare doverosamente due figurel che grazie anche al ruolo di
spicco nella vita politica nazionale; ebbero un ruo~o decisivo nei confronti del Governo allora tn
caricaI ai finr della fusione delle due città e dell'Istituzione deUa nostra Prov;nc~a, e mi riferisco, at di
là delle appartenenze, all'Onorevole Giacomo Acerbo e a Gabriele D'Annunz~o.
Quindi. in conc~usione, ritengo che il recupero della memoda storica delle nostre radicil che oggi
abbiamo molto ben condivìso in quesfaufa, la riflessione sulla tenace opera dei nostri predecessori
Registrazione e trascrizione a cura dI SPRAY RECOR.DS - Viale Kennedy 52/7 - Moscufo (PE) - Tel. 085.975031- [email protected]
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per ir migHoramento delle prospettive di crescita deJ terrftorio, attraverso runificazione deUe due
municipalità! e quindi sulla successiva azjone di svituppo infrastrutturale che ne segul e che diede
j'avvio a quello che oggi è Pescara, e cioè un modello alravanguardra di sviluppo urbantstico~
economìcQ e culturale. costituiscano senz'altro un imprescindibile bagaglio morale per tutti noi
amminjstratori cittadinj, che ne abbiamo raccolto l'eredità e it testimone, per rinforzare ulterjormente
le motivazjon~ ed H senso di responsabilità che ci animano! alla guìda del governo cittadino, e al
tempo stesso un monito per favorire jJ superamento di quelle barriere politiche che djvidono e che- .
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impediscono a volte di conseguire, ahinor~ i risurtati ancora più ambiziosi cui aspiriamo per Pescara~
come queUo appunto raggiunto nel 1927 dal nostro territorio.
Ringrazio quindi tuttj i colleghi per i propri interventr~ i presenti per la partecipaz~one, ridò la parola al
Presidente che immagino vorrè provvedere a concludere questa ottima seduta straordinaria del
Consiglio Comunale.
Grazie.
Roberto DE CAMILLIS, Presidente del Consiglio Comunale
Grazie signor Sindaco, ~aringraziamo per il suo intervento.
IC? credo che a questo punto~ oltre che ringraziare tutti quanti voi! Consiglieri Comunali, ~aGiuntal ma
in particolar modo le Autorità presenti, possiamo dichiarare chiusa questa seduta del Consiglio
Comunale So~enne alle ore 12:25.
Grazie a tutti, arrivederci.
Registrazione e trascrizione a cura d~SPRAY RECORDS - Viale Kennedy 52/7 •.•Moscufo (PE) - Te!. 085.975031- [email protected]
Di quanto innanzi si è redatto il presente verbale, che viene firmato dal Presidente, dalSegretario Generate e dal Verbalizzante.
Il suesteso processo verbale di deliberazione verrà sottoposto, previa ~ettura~.alrapprovazione del Consiglio Comunate, in successiva seduta.
IL PRESIDENTEF.to DE CAMILLIS ROBERTO
IL VERBALIZZANTEF.to Prof. ADDARfO LUIGI
il SEGRETARIO GENERALEF.to Dott. FOGLIA PASQUALE
Per copia conforme all'originale.
Pescara, n 15 marzo 2012
IL F NZIONAR E PONSABILE
A seguito di conforme attestazione dell'addetto al pubblicazioni~ si certifica che copiadeHa presente deliberazione è stata pubblicata all'Albo Pretorio dal 15-03-2012 al 30-03-2012 eche contro di essa non sono state prodotte opposizioni.
IL FUNZIONARIO RESPONSABILE
Pescara, li------
SI DICHIARA LA PRESENTE ESECUTIVA a seguito di pubblicazione all'Arba Pretorro per 10giorni consecutivi dal 15-03-2012 senza opposizioni ai sensi e per gli effetti dell'art. 134 - 3°comma - D. Legislativo del 18 agosto 2000 N. 267.
IL FUNZIONARIO RESPONSABILE
Pescara, lì------
COMUNE DI PESCARA
N. __ di prot.
FASCICOLO UFFIC'O
Pescara, lì ---- ...•.••....•..•--..All' Ufficio
All'Ufficio ------------per i provvedimenti dt competenza.
IL FUNZIONARIO RESPONSABILE
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