COMUNICARE E DIVULGARE LE CONOSCENZE ETNOBOTANICHE

AI GIORNI NOSTRI

Maria Laura Colombo Dip. Scienza e Tecnologia del Farmaco

Trend e limiti della comunicazione scientifica dei prodotti della salute

Savigliano 22 maggio 2017

Etnobotanica

http://www.memidex.com/ethnobotany

Il termine “Etnobotanica” è composto da due parti: etno + botanica. “Etno” deriva dal greco antico: ἔθνος (éthnos) “un insieme di popolazioni, un popolo ed anche una nazione” “Botanica” deriva dal greco antico: botἄn “studio del Regno Vegetale e dei Funghi”

Tradizione

Tradizióne - dal lat. traditio -onis, propr. «consegna, trasmissione», der. di tradĕre «consegnare»

Trasmissione nel tempo, da una generazione a quelle successive, di memorie, notizie, testimonianze; anche le memorie così conservate: t. orale o scritta (in etnologia, si definisce t. orale l’insieme delle testimonianze del passato – racconti storici, miti, poesie, formule sacre, ecc. – trasmesse di bocca in bocca, di generazione in generazione, considerate una delle fonti fondamentali per gli studî etnologici).

Tratto da: Enciclopedia Treccani

Economic botany – rivista scientifica

Society for Economic Botany Società scientifica

Il congresso annuale della Society for Economic Botany nel 2017 si terrà a Bragança, Portogallo. Da 10 anni è attivo un Accordo Erasmus fra il CdL in Tecniche Erboristiche dell’Università di Torino, sede di Savigliano, ed il CdL in Fitofarmacia e Plantas Aromaticas e Medicinais dell’Instituto Politécnico de Bragança, Portogallo.

1. “... plants used by primitive and aboriginal people.” (Harshberger 1896)

2. “... interrelationship of primitive man and plants.” (Jones 1941) 3. “... interaction of man and the plant world.” (Jones 1957 cited in Griffin 1978) 4. “... direct interrelationships between humans and plants.” (Ford 1978) 5. “... the complete registration of the uses of and concepts about plant life in primitive societies.” (Schultes 1992) 6. “... complex relationships of plants ... to present and past societies.” (Berlin 1992)

Accezioni diverse del termine “Etnobotanica” date da Autori diversi

ECONOMIC BOTANY - Ethnobotany and Economic Botany: Subjects in Search of Definitions - B.C. Bennett – (2002) Encyclopedia of Life Support Systems (UNESCO – EOLSS, Paris)

8. “... human evaluation and manipulation of plant materials, substances, and phenomena, including relevant concepts, in primitive or unlettered societies.” (Von Reis and Schultes 1995) 9. “... the science of people’s interaction with plants.” (Turner 1995) 10. “... the study of the interactions of plants and people, including the influence of plants on human culture.” (Balick and Cox 1996) 11. “... all studies which concern the mutual relationships between plants and traditional peoples.” (Cotton 1996)

7. “... is probably best regarded as a field of biocultural inquiry, independent of any specific paradigm, yet rooted in scientific epistemology.” (Balée 1994)

ECONOMIC BOTANY - Ethnobotany and Economic Botany: Subjects in Search of Definitions - B.C. Bennett – (2002) Encyclopedia of Life Support Systems (UNESCO – EOLSS, Paris)

The founding father of Ethnobotany as an academic discipline is considered Richard Evans Schultes (1915-2001). Schultes, an Harvard trained botanist, spent years documenting the indigenous use of plants in the Americas especially in the Amazon and was the mentor of many other scholars who have since contributed to the discipline.

Am-Euras. J. Bot., 1 (2): 38-45, 2008 http://petergiovannini.com/

Ponman B.E., Busmann R.W. (2012) Medicinal Plants and the Legacy of Richeard E. Schultes. The William L. Brown Center at the Missouri Botanical Garden

La Etnobotanica a livello accademico

Until the first half of the 20th century, Ethnobotany was a merely descriptive endeavour and ethnobotanists were compiling long list of plant species and descriptions of their uses.

Ethnobotany has also become increasingly important in applied conservation projects that take in account both social and environmental aspects, i.e. both biodiversity and people.

AA. VV. (2015) Conducting and Communicating Ethnobotanical Research. A Methods Manual. MedPlant: Phylogenetic Exploration of Medicinal Plant Diversity European Project.

Etnobotanica: attualmente non solo una disciplina

descrittiva e qualitativa, anche quantitativa con riferimenti statistici

16-05-2017

The species list used in this European assessment, the term ‘medicinal plant’ has been understood in a wide sense to include overlapping uses as herbal teas, spices, food, dietary supplements, and cosmetics, and it is this wider definition that is used in this report.

Allen, D., Bilz, M., Leaman, D.J., Miller, R.M., Timoshyna, A. and Window, J. 2014. European Red List of Medicinal Plants. Luxembourg: Publications Office of the European Union.

Scopo conservazione dell’ambiente, della biodiversità e preservare le conoscenze:

Censimento delle piante “medicinali” usate in Europa

Parlando di “conoscenze etnobotaniche” a quali popolazioni, a quali etnìe solitamente si pensa e ci si riferisce ?

Traditional food is currently undergoing a revival, with increased sales, consumer and regulatory interest.

Vanohonacker et al. (2010) Profiling European traditional food consumers. British Food Journal, Vol. 112 No. 8, pp. 871-886

Attualmente si assiste effettivamente al recupero e alla valorizzazione delle

conoscenze etnobotaniche pregresse acquisite come uso tradizionale

nei Paesi Europei

Traditional and modern herbalism in The Netherlands

Research Report presented as a short paper

drs A.G.M. van Asseldonk

Publisher: Institute for Ethnobotany and Zoopharmacognosy (IEZ), 2001 Rijksstraatweg 158, 6573 DG, Beek/Ubbergen, The Netherlands

(2004)

Pulmonaria officinalis

Pubblicato da Università di Uppsala, 2014

Qualche esempio di divulgazione “più o meno” corretta delle conoscenze

etnobotaniche di piante della nostra flora

Daucus carota

15-05-2017

http://myilifestyle.com/lose-6-pounds-hy-carrot-diet/

http://www.boldsky.com/health/diet-fitness/2012/carrot-diet-most-effective-040112.html

http://www.dailymail.co.uk/health/article-3486184/From-orange-veg-berries-avocado-experts-

reveal-8-skin-superfoods-eat-radiant-complexion.html

In questo caso, si suggerisce invece di incrementare il consumo di carote e altri cibi colorati allo scopo di facilitare l’abbronzatura: “skin superfoods”

Conseguenze da smodata assunzione di carote e altri vegetali rosso/arancione

http://medicinetoday.com.au/dermatology-quiz/woman-orange-coloured-palms

Carotenosi = Carotenemia = Xanthaemia

La carotenemia o xanthaemia è l’eccessiva presenza nel sangue di carotene, dovuta ad un esagerato consumo di carote o altri vegetali contenenti carotene, come ad es. le patate americane dolci (però la varietà rossa).

Borago officinalis borragine

Costituenti chimici di Borago officinalis

Trease G.E., Evans C. W. (1976) Pharmacognosy. Baillière Tindall, Londra

Bruneton J. (1993) Pharmacognosie, Phytochimie, Plantes Medicinales. TEC DOC Paris

I principali costituenti delle foglie e dei fiori sono mucillagini, nitrato di potassio, resine, allantoina ed alcaloidi pirrolizidinici epatotossici (anche se con differente livello di tossicità fra foglie e fiori). I semi sono ricchi di trigliceridi (olio di borragine). Non si trova riscontro, nella letteratura scientifica consultata, della presenza di fitoestrogeni nella borragine.

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/

www.greenme.it – www.riza.it

“La borragine è una piantina molto comune nell'area

mediterranea, da sempre usata sia in cucina che

come rimedio per curare febbre, infiammazioni della

gola, patologie della cute e squilibri ormonali.”

Va dedicata particolare attenzione al miele ottenuto dai fiori di borragine per la possibile presenza di alcaloidi pirrolizidinici

Attenzione al consumo di miele di borragine

http://bellezza.alfemminile.com/forum/fitoestrogeni-soia-borragine-galega-e-seno-fd8468

?

www.anagen.net

“Ma non c'è assolutamente nessun pericolo di una 'overdose di estrogeni' !” I fitoestrogeni stimolano semplicemente la produzione ormonale quando questa è carente - e sono totalmente sicuri e privi di effetti collaterali, al contrario degli ormoni sintetici. In realtà, i fitoestrogeni “non” sono veri e propri ormoni (avete mai sentito di piante con gli ormoni ?!), ma solo sostanze naturali che regolano la produzione ormonale.”

www.mr-loto.it

“I fitoestrogeni contenuti nella borragine hanno la proprietà di stimolare nelle donne la produzione di latte materno. Un tè preparato con le sue foglie può venire impiegato proprio per aumentare la produzione di latte nelle neo mamme.”

“In un decreto emanato dal Ministero della salute si stabilisce che la pianta e tutte le sue parti (foglie, fiori e pianta) sono da considerarsi non ammessi come estratti vegetali per la preparazione di integratori alimentari.”

“In aggiunta la presenza di alcaloidi sembra avere effetto nocivo sul fegato per cui se ne sconsiglia l’assunzione alle donne in gravidanza.”

Piper methysticum - kava

Agli inizi degli anni 2000, il kava-kava è stato associato ad alcuni casi di tossicità epatica, che ne hanno determinato il ritiro dal commercio in numerosi Paesi a partire dal 2001. In Italia il Ministero della Salute, col D.M. 29-05-2002 G.U.Serie Generale n. 141 18-06-2002, ha vietato la vendita di prodotti omeopatici contenti kava-kava. Un altro provvedimento del Ministero della Salute aveva già sospeso la vendita di tutti i prodotti ad uso “erboristico” contenenti kava-kava. Il Ministero della Salute ha inserito Piper methysticum nella lista degli estratti vegetali non ammessi negli integratori alimentari.

AA.VV. (2016 e precedenti edizioni) Smart Drugs. Istituto Superiore Sanità 113-118

Kava “È un’altra radice molto potente che aiuta coloro i quali soffrono di disturbi del sonno. Questo sedativo naturale porta sonnolenza quasi immediatamente. Si consiglia anche per l’ansia e per il nervosismo. Non provoca dipendenza e non ha effetti collaterali, a meno che non si ecceda nel consumo. Si può bere una tisana prima di andare a letto per beneficiare dei suoi effetti. Se lo preferite, potete dolcificarla con un cucchiaio di miele.”

https://viverepiusani.it/

Considerazioni sull’uso di Piper methysticum

Integratori alimentari - pianta non ammessa e ritirata da tutto il mercato europeo dal 2002 e non più riammessa. Farmaco - nella Farmacopea Europea NON è presente la monografia di questa pianta, i documenti dell'EMA riguardo a questa pianta, per adesso sono soltanto dei Draft ed a dicembre 2016 questa bozza di lavoro riportava scritto: "Based on the above-mentioned concerns the HMPC is of the opinion that a European Union herbal monograph on Piper methysticum G. Forst., rhizoma cannot be established." L'EMA stessa intende aspettare per valutare meglio la letteratura su questa pianta, però la strada sembra complicata, anche per un uso come farmaco.

Nell'Assessmente Report viene ribadito: "The HMPC/MLWP concluded that, based in the available data, benefit-risk balance of the oral use of Piper methysticum rhizome for the treatment of anxiety disorders is unfavourable and that the following requirement for the establishment of a European Union herbal monograph on traditional or well-established herbal medicinal products containing Piper methysticum rhizoma is not fulfilled".

https://viverepiusani.it/

In conclusione: come regolarsi ?

Come si è potuto commentare dai pochi esempi riportati, è necessario e doveroso consultare soltanto libri di testo seri e la cui affidabilità sia stata convalidata negli anni. Per poter rimanere aggiornati è anche indispensabile consultare banche dati on-line, alcune sono gratuite. Per poter capire ed essere in grado di interpretare le diverse informazioni che ci vengono date, l’unico rimedio è continuare a studiare . . però consultando fonti affidabili e con spirito critico !

Gallo G. (1917, riediz. 2008) Descrizione ed impiego di 200 piante medicinali della flora pedemontana. Unione Tipografica Editrice Provinciale, Cuneo Mattirolo O., Gallino B., Pallavicini G. (2001, copia anastatica dell’originale 1930) Phytoalimurgia pedemontana. Blu edizioni, Torino Lodi G. (1941 e riediz. successive) Piante officinali italiane. Cooperativa Tipografica Azzoguidi, Bologna Pomini L. (1959) Erboristeria italiana. Ed. Minerva Tecnica, Torino. Negri G. (1974, riediz. della originale del 1923) Erbario figurato. U. Hoepli editore, Milano Boni U. e Patri G. (1976) Le erbe medicinali, aromatiche, cosmetiche. F.lli Fabbri Editori, Milano Viola S. (1979) Piante medicinali e velenose della flora italiana. Ediz. Artistiche Maestretti & Istituto Geografico De Agostini, Novara Gastaldo P. (1987) Compendio della flora officinale italiana. Piccin editore, Padova

Bibliografia essenziale - Etnobotanica relativa alla flora italiana

Grazie per l’attenzione