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Comunicazione e tecnologie Modulo 9 Piano Nazionale di Formazione degli Insegnanti sulle Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione Ins. Landi Giusi e Landi Elisabetta

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Page 1: Comunicazione e tecnologie Modulo 9 Piano Nazionale di Formazione degli Insegnanti sulle Tecnologie dellInformazione e della Comunicazione Ins. Landi

Comunicazione e tecnologie

Modulo 9

Piano Nazionale di Formazione degli Insegnanti sulle Tecnologie dell’Informazione e della

Comunicazione

Ins. Landi Giusi e Landi Elisabetta

Page 2: Comunicazione e tecnologie Modulo 9 Piano Nazionale di Formazione degli Insegnanti sulle Tecnologie dellInformazione e della Comunicazione Ins. Landi

Scopo del moduloComprendere:

Come cambia il modo di comunicare con l’uso delle TIC

Il rapporto tra l’interfaccia grafico-testuale di un prodotto di comunicazione multimediale e l’efficacia della comunicazione

Quali strumenti e metodi sono più efficaci per produrre comunicazioni multimediali

Page 3: Comunicazione e tecnologie Modulo 9 Piano Nazionale di Formazione degli Insegnanti sulle Tecnologie dellInformazione e della Comunicazione Ins. Landi

9.1. La comunicazione

9.1.1.Il modello generale

9.1.2.I codici

9.1.3. La semiologia

9.1.4.Linee guida per una comunicazione efficace

9.2. I linguaggi

9.2.1. Il concetto allargato di testo

9.2.2. Le specificità dei linguaggi

9.3. La comunicazione multimediale

9.3.1. La struttura logica

9.3.2. L’integrazione di più codici

9.3.3. Comunicare via Internet

9.3.4. Caratteristiche dei diversi media

9.4. La dimensione relazionale e psicologica

9.4.1.Lavorare con atteggiamenti cooperativi, sviluppare capacità di progettazione

Modulo 9 – Comunicazione e tecnologie

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La comunicazione è un fenomeno complesso che si articola in varie componenti tra loro dinamicamente

connesse

Gli scopi per cui si comunica Le persone coinvolte nella comunicazione (emittente e

ricevente) Il contesto entro cui si comunica I segni e i linguaggi usati per comunicare Le informazioni che si scambiano nella comunicazione I media (il canale o contatto) attraverso cui si comunica

9.1.1. Il modello generale

indice

Gli elementi essenziali della comunicazione - 1

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La forma emotiva (riferita alle modalità oggettive con cui

l’emittente si pone in rapporto al contenuto) referenziale (riferita al contesto) conativa (orientata verso il destinatario da parte

dell’emittente che gli vuol far compiere delle azioni attraverso il messaggio inviato)

metalinguistica (finalizzata alla verifica, da parte di emittente e ricevente, della comunanza di codici utilizzati e quindi della interpretazione del messaggio)

fatica (finalizzata a mantenere il contatto attraverso i diversi canali e mezzi fra emittente e ricevente)

estetica (riferita alla forma del messaggio)

9.1.1. Il modello generale

Gli elementi essenziali della comunicazione - 2

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Tutti gli elementi descritti sono fondamentali per la riuscita della comunicazione.

Il messaggio presuppone l’utilizzo di un codice (il sistema di regole) e di un linguaggio che devono essere conosciuti sia dal mittente che dal destinatario altrimenti la comunicazione

non ha effetto

indice

9.1.1. Il modello generale

Emittente – destinatario - messaggio

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Il codice è un sistema di regole che deve

essere conosciuto dai protagonisti della comunicazione.

Un sistema di segni/simboli

regolato da codici specifici forma un

linguaggio.

indice

9.1.2. I codiciCodici e linguaggi

CODICI E LINGUAGGI DELLA COMUNICAZIONE

Codici del CORPO

Codici della PAROLA

Codici dell’IMMAGINE

Codici del SUONO

LINGUAGGI DEL CORPO

mimicadanza……

LINGUAGGI DELLA PAROLA

scrittastampataregistrata………

LINGUAGGI DELL’IMMA-GINE

graficapittoricafotograficacinematograficatelevisivadigitale…….

LINGUAGGI DEL SUONO

registrato su nastro o su discodigitalizzato……..

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9.1.2. I codiciCodici forti e deboli

indice

codici forti

non lasciano spazioall’interpretazione

personale (massimo dell’arbitrarietà)

Esempio

linguaggio verbale Il vocabolo della lingua

italiana fiore non ha nulla che richiami

l’oggetto

linguaggio matematico

codici deboli

Codici meno rigidi che lasciano più spazio

all’interpretazione soggettiva

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indice

9.1.3. La semiologiaParole chiave -1

 corrisponde al materiale utilizzato per comunicare, diverso per ogni linguaggio (nel linguaggio verbale è il mezzo fonico o grafico -le lettere dell’alfabeto-, nelle immagini sono

linee e colori, nel gesto sono i movimenti… )

Linguaggio

Codice

Significante

Significato

Sistema di regole che deve essere conosciuto dai protagonisti della comunicazione. Conoscere un codice

significa saper interpretare i segni nelle due componenti di significato e significante

Sistema di segni/simboli regolato da un codice specifico

l’immagine mentale, il contenuto che sta alla base del significante. Il significato del segno può assumere valore di denotazione (l’interpretazione più stretta, più letterale del segno stesso) o di connotazione (c’è un legame assai più ampio tra significato e significante, si dà un’interpretazione

soggettiva al segno in questione).

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9.1.3. La semiologiaParole chiave - 2

Segno

Codifica

Simbolo

Per codifica si intende l’operazione di passaggio dal significato al significante; per decodifica l’operazione di

passaggio dal significante al significato.

E’ fatto di significante e significato. Nel segno c’è un rapporto arbitrario tra significato e significante. Lettere dell’alfabeto, numeri, note musicali… Non c’è alcun rapporto di necessità tra le lettere (i segni) che formano la parola A L B E R O e l’oggetto in

questione.

 Ciò che sta al posto di qualcos’altro secondo un rapporto di analogia,

un rapporto di necessità tra significato e significante. La bilancia rappresenta la giustizia, la colomba la pace. I simboli quindi sono

molto più universali dei segni

A L B E R O =

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9.1.3. La semiologiaSegno, significante,

significatoFerdinand de Saussurre (1857-1913), agli inizi del 900, ha posto le basi della

linguistica moderna nel suo “Corso di Linguistica Generale” con l’esposizione teorica del concetto Significante/Significato.

il rapporto tra Significante e Significato è arbitrario

S O L E

Il rapporto tra il Significante e il Significato è simile al rapporto che c’è

fra la parte anteriore e la parte posteriore di una medaglia; non sono

in alcun modo divisibili, ma sono diversi e distinti.

immagine mentale del

sole

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9.1.3. La semiologiaSegno, significante,

significato

Possiamo affermare che in ogni testo verbale c'è il significante e il significato. I testi devono essere coerenti e coesi, corretti, cioè, sia a livello di significato che a livello di significante. La coesione riguarda la

dimensione sintattica, il rapporto tra i segni del testo; la coerenza riguarda la dimensione semantica, il rapporto realtà-testo. A livello del

significato c'è l'ulteriore distinzione tra testi connotativi denotativi e pragmatici. indice

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9.1.4. Linee guida per una comunicazione efficace

indice

Elementi per una comunicazione efficace

Per una comunicazione efficace occorre tener conto di vari elementi:

lo scopo (informativo, ludico, formativo..) il target (bambini, adulti, specialisti…, la quantità di

persone…) l’informazione (scelta dei contenuti) la forma (emotiva, conativa, metalinguistica) i tempi il linguaggio da utilizzare (verbale, iconico, filmico,

sonoro, audiovisivo…) le tecnologie disponibili

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9.1.4. Linee guida per una comunicazione efficace

Elementi per una comunicazione efficace

Esercitazione

Esercitazione 1: riempire la tabella che presenta alcune situazioni comunicative e ipotizzarne altre riflettendo sugli elementi della comunicazione.

indice

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SITUAZIONE 1:si è fatto un viaggio pessimo e si sente l’esigenza di raccontarlo a qualcuno

SITUAZIONE 2:Non si conosce la strada. Bisogna chiedere le informazioni necessarie per arrivare in piazza

SITUAZIONE 3:un padre rimprovera il figlio

SITUAZIONE 4:

scopo della comunicazione

A chi è rivolta

Contenuto del messaggio

Forma utilizzata

Tempi

Tipo di linguaggio

Tecnologie disponibili

9.1.4. Linee guida per una comunicazione efficace

Elementi per una comunicazione efficace

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siamo nella ‘civiltà dell’immagine’

saper compiere azioni di codifica/decodifica delle varie tipologie testuali

conoscere la ‘grammatica’ e la ‘sintassi’ di queste tipologie testuali

testo verbale testo iconico testo verbo-iconico ipertesto/ipermedia)

9.2.1. Il concetto allargato di testo

indice

Distinguere tra le varie tipologie testuali

Concetto di testo

testo verbale

manifesti, quadri, fotografie, fumetti che hanno ognuno una

propria logica di funzionamento e regole specifiche

non solo ma anche

Che noia

!

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TESTO VERBALE TESTO ICONICO

Logica di tipo sequenziale (la lettura procede in modo lineare, trattando una sola situazione per volta)

Logica di tipo connessionistico(i costituenti sono mostrati simultaneamente, vengono trasmessi molteplici messaggi contemporaneamente)

Si può utilizzare facendo riferimento alla comunità sociale dei parlanti la stessa lingua

Il linguaggio è molto più universale

Si utilizzano segni che destano meno interesse, tuttavia stimolano a una riflessione maggiore

Il testo iconico attira maggiormente l’attenzione

Differenze tra testo verbale e testo iconico

9.2.1. Il concetto allargato di testo

Testo verbale – testo iconico

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TESTO VERBALE + TESTO ICONICO = TESTO VERBO ICONICO

La comunicazione diventa sicuramente più efficace: si uniscono la chiarezza e la forza del linguaggio verbale alla suggestione dell’immagine.

 Esempi di testo verbo-iconico (immagine fissa e parola scritta) il manifesto

il fumetto

il testo informatico.

9.2.1. Il concetto allargato di testo

Testo verbo-iconico

Che noia

!

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9.2.1. Il concetto allargato di testo

Ipertesto

Ipertesto

Link

Un testo che permette una lettura non lineare di un documento creato con un calcolatore. Un insieme di

componenti testuali fra i quali sono possibili dei collegamenti (link).

Unità informativa di base dell’ipertesto

Collegamenti tramite i quali si può passare da un nodo all’altro  

Nel 1965 che Theodor Nelson conia il termine ipertesto. L’obiettivo è quello di poter disporre on-line di tutta la letteratura mondiale, realizzando una specie

di biblioteca universale non limitata ad uno spazio fisico.

Nodo

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La trasmissione delle informazioni, infatti, ha sempre seguito un paradigma lineare, adottando una struttura sequenziale per collegare tra loro le informazioni.

Il nostro pensiero, invece, non ha una struttura lineare, ma va avanti per associazioni di idee. In tal modo gli ipertesti si avvicinano molto al modo di ragionare della nostra mente.

9.2.1. Il concetto allargato di testo

Ipertesto

Navigazione

Lettura di un ipertesto. L’utente può navigare tra i collegamenti scegliendo liberamente i propri

percorsi. Non esiste un ordine prestabilito: è l’utente che costruisce il suo percorso. Attraverso i link si può accedere ad un'altra parte del documento stesso o ad un altro documento. La lettura non è sequenziale,

ma permette infiniti percorsi personalizzati. Leggere un ipertesto significa muoversi attraverso il

testo in modo attivo

TESTO ambiente sequenziale

IPERTESTO Ambiente non sequenziale con possibilità di personalizzazione dei percorsi.

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9.2.1. Il concetto allargato di testo

Ipermedia

Multimedialità

Utilizzo di vari media

Ipertestualità

Ipermedia Possiamo così definire un ipermedia come un assemblaggio di vari media

(il libro, la voce, la musica, le immagini fisse, i filmati..) in un ambiente

ipertestuale

Possibilità di personalizzazione dei percorsi

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9.2.1. Il concetto allargato di testo

Ipermedia

IPERTESTO

MULTIMEDIA

IPERMEDIA

Ambiente non sequenziale

Ambiente che utilizza ilinguaggi dei diversi mezzi di

comunicazione.

Ambiente che utilizza i linguaggi dei diversi mezzi di

comunicazione con possibilità di personalizzazione

dei percorsi.

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E’ importante progettare un buon ipermedia. E' quindi  fondamentale progettare bene tutte le fasi che precedono

la realizzazione informatica vera e propria dell'ipermedia

9.2.1. Il concetto allargato di testo

Ipermedia

Fase quadro

Schema complessivo dell’ipermedia: delimitazione dell’argomento, stesura della mappa

concettuale, scelta del linguaggio da adottare, considerazione dei tempi e delle tecnologie

disponibili…

Realizzativa

Ideativo-propositiva

Reperimento e predisposizione di strumenti e materiali

Chiarisce le linee generali dell’ipermedia gli obiettivi e l’argomento, il destinatario

Revisione finale

Organizzativa

Realizzazione del prodotto

il prodotto viene valutato rispetto a quanto era stato definito durante la fase

ideativo-propositiva

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9.2.1. Il concetto allargato di testo

Ipermedia

UN ESEMPIO:un insegnante deve preparare delle lezioni sulla

poesia utilizzando le nuove tecnologie

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9.2.1. Il concetto allargato di testo

Ipermedia

Mappa concettuale

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9.2.1. Il concetto allargato di testo

Ipermedia

indice

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9.2.2. Le specificità dei linguaggi

Obiettivo fondamentale del linguaggio verbale è quello di far conseguire la capacità di usare, in modo sempre più significativo, il codice verbale, e quindi di comunicare correttamente in lingua nazionale a tutti i livelli.

Bisogna, cioè, saper leggere e produrre testi scritti a fini diversi.

I testi di ogni tipo, prodotti o letti, si possono raggruppare in tre grandi categorie:

indice

Il linguaggio verbale

Testi denotativo-razionali

testi persuasivi, regolativi, pratico-strumentali…Testi pragmatico-sociali

testi che hanno il fine di connotare: esprimere, cioè, impressioni e stati d'animo. Il testo di tipo

connotativo più completo, è il racconto, nel quale si ha la “fabula” e le “scene” o “unità

espressive”, che sono nuclei fortemente connotativi.

testi che hanno lo scopo di informare: cronache, relazioni, descrizioni di ogni tipo…

Testi espressivo-estetico-letterari

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9.2.2. Le specificità dei linguaggi

Il linguaggio verbale

Il narrare

Il descrivere

Dati strutturati nel tempo

L’argomentare

In ogni testo si possono trovare:

Dati strutturati nello spazio

Dati strutturati secondo rapporti logici

Per approfondire queste tematiche puoi visitare il sito impariamo a scrivere

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9.2.2. Le specificità dei linguaggi

Il linguaggio iconico

I campi

FI FIGURA INTERAIl personaggio si vede per intero

PA PIANO AMERICANODalle ginocchia in su

PM PIANO MEDIODalla vita in su

PP PRIMO PIANODalle spalle in su

PPP PRIMISSIMO PIANOSi vede solo il volto

DT DETTAGLIOSi vede solo un particolare del

corpo

L’inquadrat

ura

Ogni linguaggio si basa su una sua grammatica e una sua sintassi.

Nel testo iconico i costituenti sono mostrati simultaneamente. Si tratta di un linguaggio molto più universale di quello verbale e molto più in grado di attirare

l’attenzione.

Per comprenderlo occorre conoscere alcuni elementi fondamentali che lo strutturano.

Campo medioSotto i 30 m

Campo lungoOltre i 30 m

Campo lunghissimoFino all’orizzonte

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9.2.2. Le specificità dei linguaggi

Il linguaggio iconico

Luci e ombre

linee orizzontali (danno un senso di calma e

silenzio)

linee curve (danno un senso di movimento,

fretta)

linee verticali/oblique (danno un senso di tensione

verso l’alto)

Anche la distribuzione delle masse deve essere fatta

secondo scelte opportune

Linee e masse

Luce di tagliofrontale

controlucediffusa

danno all’immagine una connotazione ogni volta diversa

I colorii colori caldi (danno un senso di luminosità, allegria e calore)

i colori freddi (danno un senso di tristezza, lontananza,

malinconia)

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9.2.2. Le specificità dei linguaggi

Linguaggio verbo-iconico: il fumetto

Il fumetto, insieme al cinema, ha fatto da ponte tra il linguaggio verbale e il linguaggio iconico.

Ma immagine e testo nel fumetto interagiscono in modo tale che il linguaggio risultante non è la semplice somma dei primi due

Si tratta di un linguaggio autonomo, nuovo, del tutto originale

Che noia

!

Anche la vignetta ha una sua grammatica e una sua sintassi

“Struttura narrativa formata dalla sequenza progressiva di pittogrammi (vignette), in cui possono inserirsi elementi di

struttura fonetica”Definizione di fumetto di Roman Gubern (“Il linguaggio dei comics”-Milano Libri

Ed.)Gubern distingue nel fumetto:

le unità significative Le singole vignette o pittogrammi

le microunità significative

le macrounità significative

Tutti gli elementi che compongono la vignetta e la caratterizzano

Il rapporto tra le vignette che è stabilito in vari modi

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9.2.2. Le specificità dei linguaggi

Linguaggio verbo-iconico: il fumetto

• Il montaggio• Le dimensioni della pagina• Il colore• Lo stile del disegnatore

• i collegamenti:Logici

- spazio bianco - appoggiature - cartigli - freccette

Spaziali - zoomata - ingrandimentoTemporali - flash back - flash forward - montaggio paralleloRapporto

tra vignette

Grammatica della

vignetta

Inquadrature• campi• linee di contorno delle

vignette• nuvolette• metafore• onomatopeee• linee cinetiche

Un esempio

Per approfondire visita il sito

impariamoascrivere

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9.2.2. Le specificità dei linguaggi

Linguaggio audiovisivo-cinetico

Il linguaggio audiovisivo-cinetico si poggia sull'inquadratura e sul montaggio.

Le inquadrature vengono disposte in successione in modo da formare scene e sequenze. Le inquadrature si richiamano tra loro per relazione

di causalitàdi analogia/contrasto di forma, contenuto, ritmo, colori....di spaziodi tempo (non necessariamente in ordine cronologico).

Fondamentale è anche la transizione cioè l’elemento di passaggio da un'inquadratura all'altra (dissolvenze, stacchi netti, variazioni cromatiche...)

 

indice

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9.3.1. La struttura logica

Abbiamo già detto che nella comunicazione è importante scegliere i contenuti adeguati al target e organizzarli nel modo migliore. Questo vale anche per la

comunicazione multimediale.

Per realizzare un buon ipermedia è necessario avere ben chiaro il destinatario del lavoro saper organizzare i contenuti secondo una logica ipertestuale.

E’ opportuno far uso di mappe concettuali, strumenti che "visualizzano" la struttura delle conoscenze, obbligano a riflettere sui

percorsi del ragionamento e sui collegamenti tra i concetti.

esempio di mappa concettuale

Si possono costruire mappe concettuali disegnando semplicemente su un foglio o su una lavagna oppure si possono realizzare cartelloni con

foglietti di carta incollati e collegati tra loro da fili. I foglietti rappresentano i nodi, i fili rappresentano i collegamenti tra i nodi.

indice

Contenuti adeguati al target e loro organizzazione spaziale e temporale

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FASI DI LAVORAZIONE

Pianificazione (fase quadro): si scelgono gli obiettivi e l’argomento, identificando il destinatario

Preparazione (fase ideativo-propositiva): si preparano e si organizzano i contenuti. Si progettano i vari elementi compositivi e la loro disposizione nei singoli nodi. Si organizza la sequenza o le relazioni tra nodi e si stende la mappa concettuale

Realizzazione (fase organizzativa e realizzativa): in questa fase si procede alla realizzazione informatica dell’ipermedia sulla base della mappa non dimenticando indici, glossari, illustrazioni appropriate e inserite in funzione comunicativa

Verifica (revisione finale): in questa fase si prova l’ipermedia per verificarne l’efficacia

E’ possibile realizzare un ipermedia anche ricorrendo all’uso di un software non dedicato, come Word o Power Point.

9.3.1. La struttura logica

Contenuti adeguati al target e loro organizzazione spaziale e temporale

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9.3.1. La struttura logica

Produrre semplici ipermedia

Esercitazione 1: realizzare un semplice ipermedia (anche attraverso l’uso di un software non dedicato come Word o PowerPoint) seguendo le varie fasi di lavoro

Esercitazione

indice

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9.3.2. L’integrazione di più codici

indice

In un ipermedia vi è sempre l'integrazione di codici comunicativi diversi.

Immagini, filmati, testi, animazioni, suoni... devono essere inseriti nel modo opportuno, utilizzando tecniche specifiche

per dare efficacia alla comunicazione multimediale.

Per esempio, occorre prevedere:

•testi brevi •presenza di bottoni di rientro o avanzamento sequenziale •presentazione della mappa concettuale sottostante •una guida per la navigazione •compatibilità di stile tra gli elementi grafici e il resto

Page 38: Comunicazione e tecnologie Modulo 9 Piano Nazionale di Formazione degli Insegnanti sulle Tecnologie dellInformazione e della Comunicazione Ins. Landi

testi immagini

suoni

animazioni

Buona impaginazione e buon aspetto grafico del testo, stile adatto all’età, correttezza scientifica, presenza di link, testi

brevi

Comunicazione efficace

non fastidiose o lunghe e lente, ma ben integrate a

testi e immagini

sottofondi musicali non fastidiosi, testi orali

complementari a testi e immagini

Buona qualità dell’immagine per

aspetto grafico e buon uso dell’immagine

9.3.2. L’integrazione di più codici

presenza di pulsanti di navigazione semplici da intuire e di

una guida alla navigazione

comprensione

presenza di mappe e di un glossario, presenza di

schemi o altro per facilitare la comprensione

pulsanti

indice

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9.3.3. Comunicare via Internet

Ma Internet non è solo una superstrada dell’informazione per arrivare velocemente a ogni libro e a ogni biblioteca del mondo

Internet è anche comunicazione e socializzazione tramite modi e forme del tutto nuovi.

indice

Internet

Internet è la “rete delle reti” con la sua struttura reticolare,

abbraccia praticamente l’intero pianeta.La comunicazione tramite Internet elimina spazi e

distanze, ci rende tutti abitanti di un unico villaggio

globale,superando i riferimenti convenzionali legati allo spazio

e al tempo.

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9.3.3. Comunicare via Internet

Tipologie di comunicazione via Internet

Comunicazione sincrona (in tempo reale)

CHAT

VIDEO-CONFERENZA

Il termine (chiacchierata) indica una comunicazione in tempo reale. Poiché è una scrittura veloce, i testi che appaiono sullo schermo, si presentano con tutti gli errori di battitura. Si usano, inoltre, per

velocizzare la comunicazione, abbreviazioni di vario genere.

Si tratta di un collegamento a distanza sincrono in modalità audio-video. La caratteristica è quella di riprodurre le

tecniche della comunicazione in presenza.

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9.3.3. Comunicare via Internet

Tipologie di comunicazione via Internet

Comunicazione asincrona (in tempo differito)E-MAIL

MAILING-LIST

Sono i messaggi spediti tramite posta elettronica. Il dialogo è un po’ più formalizzato di

quello delle chat, perché si ha più tempo per rivedere il messaggio. Al messaggio possono

essere allegati anche file. (lista di discussione) Utilizza la posta elettronica.

Basta iscriversi a una mailing-list e i messaggi inviati arriveranno a tutte le caselle postali

degli iscritti.

NEWSGROUP

FORUM

Un newsgroup è molto simile a una bacheca pubblica dove le persone leggono, inseriscono e

rispondono ai vari messaggi. Sono divisi per argomenti.

E’ una sorta di comunicazione di gruppo in tempo differito sui più svariati argomenti

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9.3.3. Comunicare via Internet

La pagina web

La pagina web:

editor testuali

editor visuali

si scrive direttamente in HTML e si ha un controllo più diretto delle istruzioni.

permettono di costruire una pagina web in modo efficace e veloce conoscere l’HTML; i più usati

FrontPage DreamWeaver.

un insieme di testi, immagini, animazioni, suoni, filmati, link strutturati secondo regole ben precise di composizione grafica e di costruzione della pagina per renderla fruibile e accessibile agli utenti di

InternetAlla base della pagine web c’è il linguaggio HTML

(HiperText Markup Language)

per scrivere in HTML:

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9.3.3. Comunicare via Internet

La pagina web

Per produrre un ipertesto in HTML occorrono, dunque:

Un editor HTML (visuale o testuale) Un browser (per la visualizzazione su video

e la navigazione) che riceve in ingresso un documento in HTML e lo scrive in uscita sullo schermo (Internet Explorer e Netscape)

indice

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9.3.4. Caratteristiche dei vari media

I media sono i mezzi attraverso cui gli uomini comunicano:

Definire i media

Un mezzo di comunicazione può essere: Monomediale, se utilizza un solo codice espressivo; multimediale, se utilizza i codici espressivi di più media; monodirezionale se la comunicazione avviene solo

dall'emittente al destinatario; bidirezionale se si realizza in entrambi i sensi.

A seconda del numero dei destinatari raggiungibili può essere:

esteso; non esteso.

Per quanto riguarda i tempi, la comunicazione è: sincrona se l'emissione e la ricezione avvengono

contemporaneamente; asincrona se emissione e ricezione non sono contemporanee.

Libro GiornaleRadioTelevisioneTelefonoVideocassetta ComputerCd-rom InternetEcc.

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9.3.4. Caratteristiche dei vari media

Per esempio:

Classificare i media

La televisione è: multimediale perchè utilizza suoni e immagini monodirezionale perchè la comunicazione avviene solo dall'emittente al

destinatario estesa perché raggiunge molti utenti sincrona poichè l'emissione e la ricezione avvengono contemporaneamente.Un libro è: monomediale perchè utilizza la lingua scritta monodirezionale perchè la comunicazione avviene solo dall'emittente al

destinatario esteso perché raggiunge molti utenti asincrona Internet è: multimediale bidirezionale e interattivo esteso perché raggiunge molti utenti Può essere utilizzato in maniera sincrona e asincrona

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9.3.4. Caratteristiche dei vari media

E’ possibile classificare i media a seconda: delle caratteristiche tecniche (media analogici, quelli della seconda e

terza rivoluzione, e media digitali, i media dell’ultima rivoluzione) dei modi di utilizzazione e di comunicazione (comunicazione sincrona e

asincrona)

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Classificare i media

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9.4.1. Lavorare con atteggiamenti cooperativi,

sviluppare capacità di progettazione

La dimensione relazionale delle nuove forme di comunicazione

L’uso delle TIC implica il lavoro di gruppo e la capacità di lavorare con atteggiamenti cooperativi

Si aprono due possibilità: lavorare in gruppo per un progetto comune con

compagni dello stesso istituto lavorare in gruppo per un progetto comune con

studenti di altri istituti, anche molto distanti (tramite chat, e-mail, videoconferenze…): Internet infatti elimina spazi e distanze

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9.4.1. Lavorare con atteggiamenti cooperativi,

sviluppare capacità di progettazione

Possibile percorso

Iniziare con scambi informali per la reciproca conoscenza (utilizzando modalità asincrone di comunicazione)

Poi comunicare attraverso chat e videoconferenze, per la progettazione/costruzione di un lavoro comune.

Si parla di didattica collaborativa

superamento della rigida distinzione dei ruoli tra insegnante/alunno

il docente diventa un facilitatore dell’interazione il computer stesso diventa un facilitatore relazionale superamento del modello trasmissivo della conoscenza il sapere si costruisce insieme in una “comunità di

apprendimento”

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9.4.1. Lavorare con atteggiamenti cooperativi,

sviluppare capacità di progettazione

E’ necessario che i docenti dedichino tempo e attenzione a progettare le attività didattiche.

Il che significa:

condividere finalità educative e metodologia conoscere e controllare le dinamiche di interrelazione stabilire i contenuti organizzare tempi e modi di lavoro prevedere verifiche iniziali, in itinere e finali

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Mappa concettuale

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Leggere e produrre testi scritti con fini diversi

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Il fumetto

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Mappa concettuale

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Presenza di mappe

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