con fiducia, in cammino - madonna del pilastrello · 2017-03-04 · notiziario 6 la giornata...

Con fiducia,in cammino

IN QUESTO NUMERO

Che tempo farà?

Card. Scola sul terrorismoAnno LXXXVIII -

Numero 1 - Gennaio 2017

Squilla gennaio 2017 stampa_La Squilla aprile 2016 09/01/17 09:15 Pagina 1

TRA LE GUGLIE2

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Il cardinale Scola ha presieduto in Duomo laVeglia e la Messa della Notte di Natale, sot-tolineando la necessità di vivere paziente-

mente la testimonianza: «È questo il modo incui potremo superare l’immane tragedia delterrorismo» «La gloria del Signore è la luce vera che illuminaogni uomo e la Notte santa». Notte di Natale,nella quale, in un Duomo gremito di migliaia fe-deli, il Cardinale ha presieduto la Veglia di pre-ghiera che, con i suoi tradizionali Salmi, la Let-tura dal profeta Isaia, l’ambrosianissima“Esposizione del Vangelo secondo Luca” disant’Ambrogio, ha preceduto la S. Messa.Umanità che è sacramento, segno e strumento

della sua divinità. Per questo la contempla-zione dell’Incarnazione del Figlio di Dio è cen-trale per ogni cristiano. Eppure – quasi a «con-trappunto» alla storia della salvezza – furono isuoi, per primi, a non accogliere il Signore. «IlNatale, dunque, ci mette davanti alla grandedecisione della nostra esistenza, al “caso serio”della vita: accogliere o rifiutare Colui che vieneper donarsi alla nostra piccolezza. Infatti, Gesùassume la nostra carne, a un tempo grande efragile, continuamente minacciata dal male,come stiamo costatando anche in questi dolo-rosissimi giorni, per offrirci la possibilità di en-trare nella vita beata».Continua su: www.incrocinews.it

VERSO IL 25 MARZOVisita di Papa Francesco,un “ROL” in ogni parrocchia. Si chiamano ROL e sono i Responsabili Or-ganizzativi Locali. La Diocesi di Milano, che sista occupando della realizzazione della visitadel Santo Padre Francesco in programma aMilano e nelle terre ambrosiane il 25 marzo2017, ne cerca uno per ogni parrocchia.

6:14 AM – 25 Dic 16 @angeloscola «Porsi e opporsialla violenza, soprattutto a quella compiuta in nomedi Dio» 7:24 AM – 24 Dic 16 @angeloscola «Dopo la Suavenuta appaiono i fiori» 3:49 PM – 15 Dic 16 @angeloscola Missione nonè una strategia, ma l’esplodere di un cuore grato cheha ricevuto gratuitamente il dono della fede #visita-scola

Scola: «La nascita di Gesù apre per tuttila possibilità di una rinascita»

Scene di vita diocesana

La photogallery


LA PAROLA DEL PARROCO3

Che tempo farà?Uno sguardo sul nuovo anno dalle benedizioni delle famiglie

ABresso non ci sono molte vie conabitazioni monofamiliari e labenedizione delle famiglie può avvenireanche con un tempo da lupi. Un

vantaggio innegabile dato dai nostri palazzoni:entri e lasci fuori qualsiasi tempo, bello o bruttoche sia.Il “tempo che fa” nelle famiglie che visitiamoinvece lo si percepisce bene e tocca il cuore diun prete: anche i ragazzi che ci accompagnanolo percepiscono al volo. Ogni famiglia ha la suastoria, certo, ma si possono individuare nuvolee schiarite che dicono “il tempo che fa” anche alivello sociale.Una prima nota di tempo in miglioramento èdata dal lavoro. Se era gelo fino a due anni fa,qualche raggio di sole tra i nuvoloni lo scorsoanno, quest’anno ci sono decise schiarite.Certo, non per tutti i settori, non in tutte lesituazioni, ma qualcosa di più luminosol’abbiamo visto nel cielo delle nostre case.Restano al freddo coloro che non hannoqualifiche professionali: il “io so far tutto”equivale a “non so far niente”. Decisamentemeglio per chi ha una solida formazione, unabuona esperienza e una ragionevoleadattabilità. E ai chierichetti diciamo subito:“Fratellino, studia e preparati alla vita conimpegno e onestà”. Ricette di sempre e semprevalide per affrontare le intemperie della vita.Altre note sono decisamente al brutto. Abbiamorilevato tanta diffidenza nell’aprire la porta:diffidenza non verso il prete -se non in qualchemisura- ma verso il mondo “là fuori” in generale.Un mondo che è percepito come minaccioso,che insidia le poche sicurezze e il pocobenessere che ci sono rimasti, a cui siamotenacemente aggrappati. Tuoni e fulmini sul“governo”: con questa espressione si intendeun forte disgusto verso un’intera classedirigenziale, sia politica, sia economica, sia

culturale, che è letta come distante anni lucedalla faticosa complessità della vita e che sitrastulla con le parole e la ricchezza. C’è sordorancore contro di essa, a torto o a ragione; unsordo rancore che non opera distinzioni. Larabbia dei poveri, quando si scatena, puòdistruggere tutto: col rischio che ricostruiscanoa proprio vantaggio i più furbi e i più potenti,rimasti astutamente nell’ombra. La storiainsegna.E poi altrettanta tempesta verso gli stranieri “cheormai sono più degli italiani” come dicequalcuno. Inutile ribattere che in Italia siaggirano intorno all’8%; e che il vero pericolonon viene da loro, ma dalla miseria che li spingequa. L’astio è sordo. Non è razzismo: inmoltissimi di noi, è paura davanti allacomplessità del fenomeno migratorio, spessonon seriamente compreso e peggio ancoragestito. Ci sono responsabilità storiche enormida parte dei governi di Paesi dell’Europa chenon vogliono aprire gli occhi. E con essi ilcervello, il cuore e il portafoglio. E la tensionesociale si scarica sui migranti, dimenticando chemolti di noi sono giunti a Bresso per i loro stessimotivi, anzi spesso meno drammatici.Altre nuvole nere si vedono nelle fragilità affettivedi molte famiglie, che portano a dolorosefratture e pasticciate conseguenze che ricadonoinnanzitutto sui ragazzi. Il loro dolore, noi adulti,dobbiamo ascoltarlo bene prima di collocarcicome adolescenti su pendii affettivi scivolosi. Sì,qui c’è davvero brutto tempo.Su questi scenari è arrivato ancora il Natale:Gesù non si intimorisce dei travagli della storia edegli umori degli uomini. Continua a venire, aoffrire il suo abbraccio, e a chiederci di costruirecon responsabilità un mondo più buono e piùumano. In questo senso il tempo che farà nelnuovo anno dipenderà anche da noi.

Il prevosto don Angelo


LA NOSTRA COMUNITÀ4

Riposano in Cristo

CASTELLI Magda di anni 86PIETROSANTO Orazio Alfredo di anni 55TENINI Paola di anni 88AGNELLI Noemi di anni 75GHIDINI Rosina di anni 88MEZZA Maria Teresa di anni 76

SANCRICCA Clorinda di anni 90MAMBRINI Alberto di anni 87SAVINO Giuseppe Mario di anni 80ZELIOLI Paolina di anni 87PIVA Angelo di anni 72MIGOTTI Valter di anni 80INTROZZI Lino di anni 77

Legati del mese di gennaio

2 ore 9 GALIMBERTI Alice7 ore 9 SAVINI Luigi e ORIANI Maddalena e Francesca

ore 18.30 CAVENAGO Pia e Rosa 9 ore 9 BOTTINI Carolina e GRANELLI Carlo

11 ore 9 ROSSONI Giuseppe e COMOTTI Pierina13 ore 9 DONZELLI Chiara e Suor Chiara14 ore 9 PEDRETTI Angelo, DONZELLI Giulia, Aldo e Iride

ore 18.30 CARROZZI Giulio e Maria16 ore 9 LECCHI Edoardo e CAPRA Rosa19 ore 9 Famiglie SANDRINI e SAGGIORO21 ore 9 RECALCATI Luigi e TAGLIABUE Clementina

ore 18.30 CAVENAGO Carlo e Antonietta23 ore 7 RECALCATI Pietro24 ore 9 RIBOLDI Ugo e Carlo26 ore 7 BIADOLLA Antonia

ore 9 BROGGINI Alberto, Pierina e Angela30 ore 9 LONGHINI Achille e CONTI Maria

Legati del mese di febbraio

3 ore 7 TAGLIABUE Natale e RISI Mariaore 9 CINISELLI Pietro e TAGLIABUE Angela

11 ore 9 Famiglia BIANCHI Giuseppe, 13 ore 7 DONZELLI Pierina e LIBANORE Bruno18 ore 9 BIANCHI Edoardo e FUMAGALLI Ines

ore 18.30 DONZELLI Angelo e LECCHI Letizia, RIBOLDI Lucia e Carlo

Per verificare il calendario 2017 dei legati i parenti - qualora non l’avessero già fattogli scorsi anni - passino in Segreteria Parrocchiale (lun-ven h. 17.30-19.00).

Nel 2016 sono scaduti i legati 25ennali di: COSTARDI GIULIO e MANENTI ADELAIDE; STRADA INNOCENTE e SAVINO VITTORIO; COMOTTI PIERINA e ROSSONI GIUSEPPE.

Se le famiglie intendono rinnovarlo, parlino col parroco.

Sposati nel Signore----------

Rinati al fonte battesimaleFERRARIO Gabriel FERRARIO Samuel FILOSA Eva Luna FONTANA Ludovica LOMBARDO Elena LOSAPIO Pietro SINDONI Domenico


NOTIZIARIO5

BATTESIMI, MATRIMONI E FUNERALI NEL 2016

Nella parrocchia SS. Nazaro e Celso

2016 2015 2006

BATTESIMI 67 71 79MATRIMONI 17 21 29FUNERALI 101 117 111

Nella parrocchia Madonna della Misericordia

2016 2015 2006


Nella parrocchia San Carlo

2016 2015 2006


Questi dati non sono una novità: sono già stati evidenziati e ampiamente commentati du-rante la visita pastorale del mese di novembre. Ma restano amari perché non dicono nientedi buono sul futuro della nostra città. Non si può certo esortare ad un generico “sposatevi efate figli!”: occorre investire su stili di vita meno intrappolati dal consumismo, su politiche so-ciali meno individualisticamente (e ideologicamente) pensate, su scenari economici chevanno ben oltre il pareggio di bilancio, su politiche famigliari che riconoscono il valore pre-zioso di famiglie stabili e sicure. Non è fantascienza: è questione di responsabilità.

La redazione de La Squillaaugura a tutti un 2017di pace e di solidarietà


NOTIZIARIO6

LA GIORNATA MONDIALE DEL MIGRANTE E DEL RIFUGIATO 201715 gennaio 2017

Dal Messaggio del Santo Padre Francesco per la 103ª Giornata Mondiale del Migrante e delRifugiato 2017:

Cari fratelli e sorelle! Le migrazioni, oggi, non sono un fenomeno limitato ad alcune aree delpianeta, ma toccano tutti i continenti e vanno sempre più assumendo le dimensioni di unadrammatica questione mondiale. Non si tratta solo di persone in cerca di un lavoro dignitosoo di migliori condizioni di vita, ma anche di uomini e donne, anziani e bambini che sono co-stretti ad abbandonare le loro case con la speranza di salvarsi e di trovare altrove pace e si-curezza. (....) Come rispondere a tale realtà?Prima di tutto rendendosi consapevoli che il fenomeno migratorio non è avulso dalla storiadella salvezza, anzi, ne fa parte. A esso è connesso un comandamento di Dio: «Non mole-sterai il forestiero né lo opprimerai, perché voi siete stati forestieri in terra d’Egitto» (Es 22,20); «Amate dunque il forestiero, perché anche voi foste forestieri nella terra d’Egitto» (Dt10, 19). Tale fenomeno costituisce un segno dei tempi, un segno che parla dell’opera prov-videnziale di Dio nella storia e nella comunità umana in vista della comunione universale. Pursenza misconoscere le problematiche e, spesso, i drammi e le tragedie delle migrazioni,come pure le difficoltà connesse all’accoglienza dignitosa di queste persone, la Chiesa in-coraggia a riconoscere il disegno di Dio anche in questo fenomeno, con la certezza chenessuno è straniero nella comunità cristiana, che abbraccia «ogni nazione, razza, popoloe lingua» (Ap 7, 9). Ognuno è prezioso, le persone sono più importanti delle cose e il valoredi ogni istituzione si misura sul modo in cui tratta la vita e la dignità dell’essere umano, so-prattutto in condizioni di vulnerabilità, come nel caso dei minori migranti.

Dal campo profughi di via Clerici


NOTIZIARIO7

Per il secondo anno consecutivo il 15 gennaio 2017 la nostra Comunità Pastorale, insiemea tutta la Chiesa, celebrerà la giornata mondiale del Rifugiato e del Migrante. Vivremo i va-lori che questa giornata richiama con momenti conviviali che ci aiuteranno anche a coglieree gustare il messaggio che Papa Francesco ha scritto per l’occasione. In particolare, nelmessaggio del Papa c’è un’importante riflessione che faremo risuonare in questa festa: nes-suno è straniero nella comunità cristiana. Durante la giornata ci saranno molti appunta-menti. Ore 11.30: S. Messa nella chiesa dei Santi Nazaro e CelsoOre 13: Pranzo presso l’oratorio San Giuseppe in via Galliano. Ilprimo verrà offerto dall’oratorio, mentre si chiede alle famiglie di por-tare i secondi e i dolci che saranno poi condivisi. Essendo coinvoltefamiglie di vari Paesi (Romania, Egitto, Sudamerica, Senegal e altriancora) avremo la possibilità di conoscere e gustare i sapori delmondo!Ore 15: Spettacolo comico di Adrian, della Chiesa Rumeno Orto-dossa, che ci intratterrà con le sue molteplici e sorprendenti capa-cità.Ore 15.30: Spettacolo di Mohamed Ba, attore e drammaturgo tea-

trale senegalese, “Nonnumeri ma persone”.Un viaggio a ritroso nella nostra storia per ri-scoprire le radici comuni. Lo spettacolo sarà of-ferto dall’associazione Kirikú, che gestisce labottega che opera nel campo equo solidale.Ore 16.30: Merenda per tutti.Dunque una giornata speciale da non perdere!Vi aspettiamo numerosi!Per le iscrizioni: [email protected] o chiamare l’associazione Centro Incontro333/3083008 - 02/6108755

Mohamed Ba

Cinecircolo di Bresso 2016-2017

Proiezione del film Fuocoammare, giovedì 19 gennaio2017, ore 21, presso il Cinema Teatro San Giuseppe.A seguire, dibattito con Ilaria Sesana sulla situazione dei ri-chiedenti asilo in Italia.


NOTIZIARIO8

Gruppi famigliari INCONTRO APERTO A TUTTI

L’AMORE NEL

MATRIMONIO AMORIS LAETITIA CAP 4

Incontro con Padre Piero Ottolini Esperto di pastorale famigliare

Sabato 14 h.17.30 in oratorio s Giuseppe

5 GIORNATE NEL SEGNO DELLA

MISERICORDIA

DOM 15 GEN MIGRAZIONI DOM 29 GEN FAMIGLIA DOM 5 FEB VITA SAB 11 FEB MALATO DOM 19 FEB SOLIDARIETÀ

Durante le s. Messedi sabato 14 ricordiamo

DON GIANFRANCO RADICEad un anno dalla morte.

PERCORSO VERSO IL

MATRIMONIO

CRISTIANO

Info e iscrizioni in segreteria parrocchiale

INIZIO : DOMENIC A 15 gennaio

INCONTRI GENITORI 2017

TU SEI UN BENE PER ME

MARTEDI' 10 GENNAIO – Ore 21,00 Oratorio San Giuseppe – Via Galliano 6 Tu sei un dono per me: ripartire da uno sguardo di stima. Incontro con Luca Doninelli Giornalista e scrittore MARTEDI' 17 GENNAIO – Ore 21,00 Oratorio San Giuseppe – Via Galliano 6 Tu sei un bene originale: anche una storia sbagliata è sempre una storia di salvezza Incontro Con Don Claudio Burgio Cappellano Istituto penale minorile “C. Beccaria” MMARTEDÌ 24 GENNAIO - Ore 21,00Oratorio San Giuseppe – Via Galliano 6 Tu sei voluto: l’esperienza dell’accoglienza Testimonianza di una famiglia di Associazione Cometa

REGALI DI NATALE 2016

Ci sono stati 54 donatori, 156 destinatari, importo raccolto € 8.540.

I fondi sono inviati ad associazioni operanti in loco per sostenere il cammino soprattutto di minori:

€ 4.575 in Bolivia e € 3.965 in Rep. Domenicana. Grazie a tutti!


NOTIZIARIO 3aETÀ

9

Gruppo parrocchiale Terza EtàProgramma attività mese di Gennaio

“La pace ti nascenel cuore

e si diffonde nell ’ariaDal messaggio del Presidente della Repubblica

Carlo Azeglio Ciampi - 31 dicembre 2000

A tutti un sereno 2017Se vivi la LIBERA ETA’, ti invitiamo a venire, il giovedì dalle ore 15.00 alle ore 17.00 circa,ci incontriamo in oratorio per vivere momenti di amicizia con proposte ricreative e cultu-rali, con alcune uscite per visitare luoghi significativi del nostro territorio:

Per il mese di gennaio abbiamo preparato questo programma:

Giovedì 12: Ore 15 TombolataGiovedì 19: Ore 15 Pomeriggio enigmisticoGiovedì 26: Ore 15 Scopriamo Milano

Inoltre si ricorda che tutti i mercoledì alle ore 15.00, chi vuole, può partecipare ai lavori amaglia e in stoffa a favore dei nostri missionari.Tutti gli incontri e le attività si svolgono nell’oratorio San Giuseppe di via Galliano, 6.

Il Gruppo Missionario Lavori ha contribuito alle Missioni con il suo lavorodi maglia e stoffa raccogliendo lungo tutto il 2016 € 3.075.

Grazie di cuore a chi ci è stato vicino!


COMMISSIONE AFFARI ECONOMICI10

Una volta aperto il tetto abbiamo trovato…

Cosa sta accadendo sopra le nostre teste

Il cantiere della chiesa è sempre in movimentodi Roberto Cassamagnaghi a nome della Commissione degli Affari economici parrocchiale

Ilavori proseguono con nonpoche sorprese Infatti abbiamoscoperchiato tutta la chiesa,che ora è protetta dai teli in

cima al ponteggio e da un sotto-stante cellophane di sicurezzaposato direttamente sulle travi dilegno. Questo lavoro di rimozione totaledelle tegole, sottotegole e della li-stellatura (vedi foto 1) si è resonecessario per valutare lo statocomplessivo della struttura por-tante primaria e secondaria inlegno che abbiamo scopertoavere diverse situazioni “critiche”(vedi foto 2).Infatti mentre la parte di chiesa direcente costruzione (abside e

Foto 1: la struttura portante



transetti di inizio 1900) ha una travatura inbuono stato, lo stesso non si può dire perla parte vecchia e storica della chiesa (na-vata centrale), cioè quella che va dall’in-gresso fino al campanile. Qui infattiabbiamo notato che alcune capriate e traviportanti sono danneggiate da diverse infil-trazioni d’acqua e non solo recenti (anni dal1900 in avanti) ma anche di un periodo an-tecedente.Inoltre abbiamo trovato che molte travisono piene di fori di tarli o di animaletti checomunque hanno creato dei danni. Gli spe-cialisti hanno dato gran parte della colpa aipiccioni, che in tantissimi anni di nidifica-zione hanno coperto di guano molti legni,danneggiandoli.I dati di queste analisi ci verranno confer-mati a breve da una ditta specializzata, ap-positamente incaricata, che con ondeultrasoniche e prove sclerometriche haanalizzato tutta l’orditura del tetto. Sonostate fatte anche indagini per determinarela resistenza e l’elasticità del legno, nonchéla sua datazione storica.Appena in possesso di questi dati (10/12

gennaio 2017) provvederemo alla sostitu-zione di tutti i legni che ci verranno segna-lati.Nel frattempo, con il benestare della so-printendenza, abbiamo deciso di sostituiretutti i travetti che dalle terzere vanno finoallo sporto di gronda della parte vecchiadella chiesa, in modo da poter posare ilnuovo assito su una struttura il più possibilesana, omogenea e a intervalli regolari.Anche gli intonaci e le sigillature dei mat-toni lungo il coronamento del tetto sonomolto ammalorati e dovremo intervenire inmaniera intensiva per riparare e sistemarequeste parti alte delle murature.Intanto abbiamo appaltato il nuovo para-fulmine con varie discese nei rispettivi poz-zetti disperdenti e anche il sistema diantivolatili nella cella campanaria in mododa vietarne, con impulsi elettrici specifici,qualsiasi accesso.Per questo cantiere i prossimi giorni di gen-naio saranno decisivi per scelte e decisionitecniche definitive a cui seguirà un’intensaoperatività delle imprese coinvolte nei la-vori.

Foto 2: una situazione critica scoperta



Pagamenti al 31/12/2016 La Ca’ inizio lavori € 63.800,00 Wall&Wall dispositivo umidità - 1 rata - € 8.763,00 AEI di Perego - Acconto parafulmine € 6.100,00 La Ca’ avanzamento lavori € 62.150,00 Wall&Wall dispositivo umidità - 2 rata - € 8.763,00 Geom. Franco Colombo € 10.972,15

Totale pagamenti € 160.548,15 Offerte per il tetto della chiesa (dicembre ‘16) NN € 200,00 NN € 600,00 fSGM € 30,00 fT € 50,00 fS € 200,00 fG € 100,00 fG € 100,00 fP € 100,00 fC € 50,00 TF € 50,00 L. € 50,00 NN € 1000,00 NN € 500,00 NN € 500,00 fG € 1500,00 fG € 500,00 NN € 50,00 fP € 150,00 NN € 300,00 CS € 50,00 NN € 1000,00 Lavori 3a età € 600,00 NN € 5000,00 NN € 1000,00 NN € 250,00 NN € 5000,00 NN € 50,00 NN € 60,00 NN € 1500,00 NN € 2000,00 NN € 170,00 fF € 1000,00 fG € 200,00 NN € 150,00 NN € 150,00 NN € 100,00 NN € 250,00 NN € 200,00 NN € 100,00 NN € 50,00 NN € 50,00 NN € 600,00 NN € 50,00 NN € 150,00 Una parrocchiana € 50,00 GeA € 200,00 NN € 100,00 fS € 200,00 NN € 100,00 fT € 50,00 NN € 220,00 NN € 1000,00 NN € 1000,00 NN € 100,00 NN € 500,00 NN € 850,00 II DEL MESE € 7.350 BONIFICI € 6.310 TOTALE MESE DI DICEMBRE € 43.790 GRAZIE! Totale offerte € 85.000



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Avere a cuore la tua Chiesa significa anche l’attenzione ai suoi aspetti economici.

La seconda domenica di ogni mese siamo invitati ad una particolare generosità.

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Se vuoi tenere la discrezione del bene come suggerisce il Vangelo:

“Non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra” (Mt 6,3)

CON UN BONIFICO BANCARIO

IBAN: IT 38 T 05216 32620 0000 000 18880 Parrocchia dei santi Nazaro e Celso

CREDITO VALTELLINESE AG. DI BRESSO indicando “Lavori tetto chiesa ”

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Se hai una ATTIVITÀ la tua offerta è interamente deducibile dal reddito d’impresa.

Se sei una PERSONA FISICA la tua donazione ti consente una detrazione d’imposta

del 19 % dell’onere sostenuto.

Rivolgiti in parrocchia per il contributo e riceverai la ricevuta fiscale.

Su un grande cartellone in fondo alla chiesa vedi l’avanzamentodei contributi: ogni tegola colorata corrisponde a € 8 offerti alla parrocchia

FOTO aff econ foto chiesa Se ogni famiglia

della nostra parrocchia (tot. 5100)

offrisse 10 euro al meseper i 5 mesi di lavoro,avremmo già raccolto la somma necessaria:ce la possiamo fare,

insieme!


CONSIGLIO PASTORALE14

Le priorità fondamentali:cura dei profughi, attenzione alle giovani coppie, vigore per le comunità educanti

La seconda fase della Visita Pastorale: nella Comunità Pastorale

Le indicazioni sintetiche del Vicario episcopaledalla segreteria del CP

Afine no-vembre siè svolta las ec ond a

fase, quella locale,della Visita Pastora-le. Lo svolgimento: ilVicario episcopaledella zona VII, mons.Piero Cresseri, si èincontrato con real-tà significative dellanostra ComunitàPastorale per unosguardo diretto, oltre le relazioni conse-gnategli. Per l’incontro è stata scelta la par-rocchia della Madonna della Misericordia,

che concludeva il suo prezioso (e oneroso)servizio di chiesa giubilare proprio in queigiorni.

Don Cresseri ha in-contrato alcune per-sone che servono iprofughi e gli stra-nieri nel Centro In-contro, il Gruppo Al-batros, da decenniluogo di fraternitàper i diversamenteabili, alcune cate-chiste dell’iniziazionecristiana e gli adole-scenti che iniziavanole Giornate di frater-nità. Un incontro che


CONSIGLIO PASTORALE15

ha riassunto la molteplice vita dell’intera co-munità pastorale e ha rappresentato tutti,come ben si è visto nella celebrazionesemplice e feriale dell’Eucaristia. Dopocena, l’incontro con il Consiglio Pastorale:un racconto locale dei tre punti chiave indi-viduati per rendere il Vescovo e i suoi col-laboratori consapevoli di cosa accade nel-le nostre parrocchie. Ecco allora le decli-nazioni bressesi: sul “Campo è il mondo”(“La comunità civile ed ecclesiale sa tutto ilbene che si fa verso poveri, stranieri, pro-fughi? Pur con tutti i limiti e le sfide aper-te…”); sulla famiglia (“Quella della famiglia ècome una vocazione sopita: come risve-gliarla, curarla se ferita, stimolarla alla testi-monianza, sostenerla?”); e infine la nascitae i primi passi della Comunità Pastorale (“Te-ner viva la specificità locale e lavorare per unasobrietà pastorale che permetta a tutti unbuon cammino cristiano senza dispersividoppioni, nel confronto continuo tra laici epreti”).Il Vicario episcopale ha apprezzato la qua-lità del lavoro che facciamo: è una bella cosache ogni tanto qualcuno ce lo dica. E ci haincoraggiato a una assemblea parrocchia-le che racconti i primi passi fatti insieme ele sfide che ci aspettano. E a individuare pun-ti chiave su cui concentrare discernimentoe azione pastorale: da quanto gli abbiamo

raccontato si trattadello sviluppo del la-voro con poveri,stranieri e profughi;sul prendersi a cuo-re i passi delle gio-vani coppie; e ridarevigore alle comunitàeducanti, strategicascelta per la curadelle nuove genera-zioni.Sarà il tema che af-fronteremo nei pros-

simi Consigli Pastorali, e che consegnere-mo nella terza fase della visita al Vicario ge-nerale nei prossimi mesi.


VITA DELLA COMUNITÀ16

Ai fedeli della Chiesa Ambrosianae a tutti gli abitanti della cittàmetropolitanae delle terre di Lombardia

“In questa città io ho un popolo numeroso” dice il Signore (At 18, 10)

Carissimi, Papa Francesco viene aMilano il 25 marzo 2017, solen-nità dell’Annunciazione dellaBeata Vergine Maria, per il mini-

stero che gli è stato affidato di confermarenella fede i suoi fratelli (Lc 22, 32).In questa terra, laboriosa fino alla frenesia eforse incerta fino allo smarrimento, gene-rosa fino allo sperpero e forse intimorita finoallo spavento, sentiamo il bisogno e do-mandiamo la grazia di essere confermati inquella fede che gli Apostoli ci hanno tra-smesso e che attraversa i secoli fino a noi.Ci incamminiamo verso l’evento della visitapapale con il desiderio che non si riduca aesperienza di una emozione intensa e pas-seggera: sia piuttosto una grazia che con-forti, confermi, orienti la nostra fede, nelnostro cammino verso la Pasqua, in pre-ghiera con Maria, e offra ragioni e segni perla speranza di tutti gli uomini e le donnedella nostra terra.Aspettiamo la visita di Papa Francescoquale compimento della “visita pastoraleferiale” in atto nella nostra diocesi, che sipropone di intuire il passo che il Signore cichiede per continuare a irradiare la gioia delVangelo: sarà pertanto utile riprendereEvangeli gaudium e la Lettera PastoraleEducarsi al pensiero di Cristo, perché siamaggiormente conosciuta e approfonditae perché diventi realmente “anima” dellavita delle comunità, attraverso proposte dipreghiera, per esempio in momenti di pro-lungata adorazione, iniziative di formazione,

per esempio in occasione di catechesi peradulti e della predicazione speciale nei qua-resimali. Siamo in cammino per custodiree far risplendere i tratti di una Chiesa umile,disinteressata e beata, come Papa Fran-cesco stesso ha raccomandato alla ChiesaItaliana, nel Convegno ecclesiale di Firenze.Ci prepariamo a ringraziare il Papa per ildono del Giubileo straordinario della Mise-ricordia annunciato in Misericordiae vultus.Avremo cura che l’abbondante effusione digrazie, sperimentata da molti, continui aportare frutto nel vivere il sacramento dellariconciliazione nelle nostre chiese e nellechiese penitenziali (in coerenza con quantoci chiede il Papa nella lettera apostolica Mi-sericordia et misera, in cui sono richiamatianche altri aspetti importanti del camminosuccessivo al Giubileo). A questo propositosarà opportuno che in ogni chiesa sianodecisi e pubblicati orari di presenza assi-curata del confessore e potrà essere frut-tuoso che il sacramento della confessionesia celebrato anche in forma comunitaria,come ha sperimentato il clero in Duomo, inoccasione della festa di san Carlo. A nes-suno manchi mai l’offerta della misericor-dia del Padre che rigenera la vita e nutre lasperanza.Dobbiamo insistere sulla conversione mis-sionaria delle nostre comunità e la respon-sabilità della testimonianza di cui deve farsicarico ogni battezzato. “Ho un popolo nu-meroso in questa città” rivela il Signore al-l’apostolo scoraggiato (cfr At 18,10). I passi



che le comunità decidono durante la visitapastorale devono orientare il cammino ditutti verso il campo che è il mondo, con leopere di misericordia e le parole che ne ri-velano l’origine e il senso. L’Arcivescovoporterà il Santo Chiodo per le strade delladiocesi durante le Via Crucis di Quaresimaper accompagnarsi alle comunità in cam-mino nel segno della Pasqua, con l’annun-cio dell’amore fino alla fine che conforma aisentimenti e alla mentalità di Cristo, alpunto da rendere possibile essere miseri-cordiosi come è misericordioso il Padre.Nessuno deve lasciarsi rubare la gioia del-l’evangelizzazione (EG 83), che diventaconversazione quotidiana, educazione allafede nelle famiglie, pratica ordinaria negliaffetti, nel lavoro, nella festa. Un “popolonumeroso” ha bisogno del Vangelo e que-sta nostra città lo invoca con segni e lin-guaggi molteplici.

Il programma della visita di Papa France-sco è stato pubblicato: l’intensità di quellagiornata rivela l’affetto del Papa e il suo de-siderio di raggiungere tutti, e noi tutti vo-gliamo prepararci a ricambiare l’affetto e afarci raggiungere dalla sua parola. Vogliamo

tutti essere presenti, non pretendendo ilprivilegio di essere i primi, i vicini, i preferiti,ma desiderando la grazia di essere bene-detti dentro il popolo numeroso che que-sta città esprimerà in quell’occasione.

Il Consiglio Episcopale Milanese

L’elaborazione del logo è partita tenendocome punto di riferimento la frase biblicadegli Atti degli apostoli, scelta dal cardi-nale Angelo Scola come titolo della visitadi Papa Francesco alle terre ambrosiane:“In questa città io ho un popolo nume-roso, dice il Signore” (At. 18,10). L’idea dipopolo è rappresentata nel logo dallemani che si tendono verso il Papa. Maniche sono anche ali angeliche, ali delle co-lombe della pace, ma che nel loro insiemeraffigurano il profilo del Duomo. Un profiloche ricorda anche le montagne che carat-terizzano le zone nord della Diocesi diMilano. Il popolo, i fedeli, dalla terra conle loro mani aperte vanno verso il SantoPadre, che - nella parte superiore del logotutti abbraccia. L’abbraccio del Papa di-venta anche un sorriso.

E la composizione delle dueparti del logo delinea - alcentro - una croce. In questologo è raffigurata l’osmosi trala città e il Papa. «Abbiamovoluto rendere al massimo lasemplicità auspicata da Fran-cesco, togliendo dal logoogni riferimento all’apparatoliturgico - commentano Attuse Pitoni -. Tutta Milano, quellareligiosa e quella laica, tendele proprie mani, che rappre-sentano anche il Duomo, alPapa, che abbraccia, sorridee dona speranza e pace atutti».

Il logo della visita del Papa a Milano



L’incanto del Natale

Quest’anno nella chiesa dei santi Nazaro e Celso

Una fredda ma intensa serata di meditazione dei cori della nostra città

dalla Commissione “Elevazione musicale cori di Natale”


COLORI DEGLI ORATORI19

Gli adolescenti bressesi a Trieste

Da una magnifica città di confine

Momenti di gioia e di incontro e di conoscenza di una storia dai toni in chiaroscuro

dalla Redazione


COLORI DEGLI ORATORI20

Viaggio dei 18-19enni in BavieraSulle orme dei giovani cristiani antinazisti della Rosa Bianca (Weiße Rose)

dalla Redazione


NON SOLO SPORT21

Quando vincere non è tutto. Il potenziale educativo dello sport

Cosa potrebbe (dovrebbe) insegnare la pratica sportiva ai nostri figli?

di Luca Grion

Lo sport è una scuola di vita che habisogno di volontà e consapevo-lezza, impegno e determinazione;può rappresentare una preziosa

agenzia educativa al servizio del bene co-mune, ma non è affatto scontato che lo siadavvero. Troppo spesso la pratica sportivaè associata all’idolatria della vittoria e delsuccesso: come non perdere il sensoumano del gioco? Quali virtù coltivare percrescere adulti nello sport e nellavita? Sono alcune delle domande acui risponde Luca Grion, docente diFilosofia morale all’Università diUdine, nonché Presidente dell’Isti-tuto Jacques Maritain di Trieste, nelsuo articolo sul numero di novembredi Aggiornamenti Sociali.Pubblichiamo il paragrafo dedicatoa “Sport e vita: un nesso non scontato”. Cosa potrebbe (dovrebbe) insegnare lapratica sportiva ai nostri figli? Innanzitutto a riconoscere e ad apprezzareil senso della fatica. A generazioni alle qualimolto è offerto senza sforzo, risulta pre-zioso far conoscere il sapore dei risultaticonquistati con sudore e tenacia. Questalezione, poi, può essere trasferita nell’am-bito delle relazioni amicali e affettive, dellamaturazione della propria vocazione pro-fessionale, della conquista di ciò che piùsta a cuore. Ciò che vale davvero richiedeimpegno e dedizione, ma regala anche legioie più grandi.In secondo luogo, la pratica sportiva do-vrebbe insegnare a vincere senza arro-ganza. A vincere, dunque - o quanto menoa provarci -, ma a vincere bene. Lo sport

insegna a lottare onestamente per metterea frutto i propri talenti; se si hanno le capa-cità per conseguire risultati importanti ègiusto lavorare sodo per realizzarli, go-dendo della soddisfazione di aver espressoappieno le proprie capacità ma evitando discadere nell’arroganza. In questo contestol’umiltà si rivela una virtù preziosa, capacedi moderare gli slanci di un’ambizione che,se non governata, ci porta inevitabilmente

fuori strada.In terzo luogo lo sport può inse-gnare a non identificarci coi nostrierrori, a perdere senza umiliazione.Anche se falliamo, non siamo deifalliti, così come se perdiamo nonsiamo dei perdenti; possiamo sem-pre girare pagina e ricominciare.Vinto è chi si arrende alle sconfitte,

non chi fallisce. Un vecchio adagio ricordache la sconfitta insegna molto più della vit-toria; è il paradosso dell’umano: cresciamonella sofferenza, cercando la felicità. Qualepalestra migliore dello sport per capirlo?Questo è infatti il bello dello sport: dopoogni sconfitta si può provare di nuovo, rin-novando la sfida con maggiore compe-tenza e determinazione.Infine dallo sport possiamo imparare ilsenso della giustizia e il valore dell’onestà.Fair play - gioco corretto, gioco leale - nonsignifica solo “stare alle regole”, ma capirneil senso: è nelle regole e grazie alle regoleche si dischiude lo spazio del gioco, entroil quale mettiamo liberamente alla prova lenostre migliori capacità. Le (buone) regolesono infatti un veicolo di libertà, perché cimettono nelle condizioni di conseguire ciò

Luca Grion


NON SOLO SPORT22

che più amiamo. Essere liberi -e questo vale per l’atleta, perl’uomo e per il cittadino - nonsignifica sciogliere i legami checi stringono agli altri, ma rico-noscere e rinsaldare i vincolibuoni. Questo è ciò che gu-stiamo quando cogliamo il va-lore del “gioco di squadra”:qualcosa in più rispetto alla ne-cessità di attenersi al regola-mento.È il sentimento di pienezza cheaccompagna la sfida condi-visa; il piacere di sacrificarsi perun obiettivo comune, pur nonessendosi scelti (perché il piùdelle volte non si scelgono ipropri compagni). Anche nellavita, in fondo, accade questo.Succede in famiglia, dove non si scelgonoi parenti, nelle molte comunità di cui si fa

parte, laddove ciò che unisce è il progettocomune per cui si lavora assieme.


APPROFONDIAMO23

È tempo di correttivi per Borse connesse con l’economia reale

Meccanismi ingovernabili che generano speculazione

Che il Pil non misuri il benessere diun Paese abbiamo iniziato a ca-pirlo. Ma vi sono anche altri para-metri che incidono sullo stato di

fiducia dei cittadini e dei governi che ur-gono di riforme. È tempo di valutare l’inci-denza nella vita sociale dei vari indici diBorsa (Dow Jones, Nasdaq, Ftse/Mib ecc.)i cui movimenti ogni dì, direttamente o in-direttamente, entrano nelle nostre casecausandoci sbalzi d’umore e paure per ilfuturo. Andamenti con fluttuazioni che pa-iono sempre più incomprensibili e capacinel giro di poche ore di far evaporare mi-liardi di valore. Questi mercati muovonoenormi capitali con meccanismi che paionoingovernabili, tanto da poter mettere in crisiintere economie e aree geopolitiche; non acaso la Bce ha dovuto istituire meccanismidi copertura per evitare che eccessi spe-culativi sui titoli di Stato mettessero a ri-schio la stabilità dell’Eurozona. Sonoancora connessi con l’economia reale?Probabilmente oggi è davvero venuto iltempo di pensare l’impensabile, cioè di ri-formare i meccanismi dei mercati regola-mentati, perché non è più concepibile chela speculazione possa mettere a rischio lastabilità dei governi e decidere le sorti diaziende indipendentemente dal loro verovalore. Non si tratta certo di imbrigliare la libertàeconomica, ma di riportarla al suo ruolo diservizio per il bene comune e non perpochi o altre finalità. Perché la vita delle co-munità vale più delle Borse. Occorre resti-

tuire agli amministratori delle aziende quo-tate sane la possibilità di pianificazioni in-dustriali e finanziarie di medio-lungoperiodo sfuggendo alla “maramalda” spe-culazione “mordi e fuggi” e agli attacchidegli esorbitanti fondi globali e multinazio-nali che esercitano un’influenza eccessiva edistorsiva sulla concorrenza. Qualche cor-rettivo va trovato almeno per delimitare glieccessi destabilizzanti di aleatorietà quoti-diana delle azioni quotate.Negli USA qualcuno ha già pensato a pos-sibili novità depositando alla Sec il progettodi un mercato Ltse (Long Term Stock Ex-change) destinato alle aziende che hannobisogno di capitali “pazienti”. Le resistenzedel sistema sono enormi, ma sappiamoche prima o poi il tempo porta a matura-zione ciò che oggi pare improponibile. Occorre un cambio culturale per iniziare aragionare su come riportare le Borse al lororuolo comunitario uscendo da un artefattosistema più simile a una Las Vegas globale.Nel mondo che cambia anche la Borsa,così, non può restare.(tratto da Avvenire - pagina economica)

di Alberto Mattioli


APPROFONDIAMO24

«Porsi e opporsi alla violenza,soprattutto a quella compiuta in nome di Dio»

Il Cardinale Scola nella Messa di Natale

Nella Messa del giorno di Natale, il Cardinale ha presieduto in Duomol’Eucaristia, richiamando il dovere della testimonianza coraggiosa difronte agli attentati e al terrorismo

di Annamaria Braccini

«Lunga è la scia di attentati ter-roristici che ha tragicamenteinsanguinato quest’anno, finoall’ultimo a Berlino, anche

l’Europa. Che posizione assumere, comecristiani, di fronte a questa minaccia che in-cide profondamente nelle nostre vite?».«La prima istintiva reazione è la paura cheè, appunto, lo scopo del terrorismo, subitodopo, la richiesta di un rafforzamento dellemisure di sicurezza. Ma la sicurezza non ètutto. Ecco perché diventa essenzialel’educazione, la cultura e la testimonianza.Occorre contestare l’ideologia jihadista,ponendosi e opponendosi a essa. Comecristiani, il nostro modo di porci è innanzi-

tutto annunciare Gesù Cristo, la tenerezzacoinvolgente di questo Dio Bambino: dob-biamo farlo con più vigore e meno com-plessi. Gesù non ha aspettato che lecondizioni oggettive del suo tempo miglio-rassero, ma ha generato un soggettonuovo nella storia».In Duomo, è il cardinale Scola a dare vocealle domande che - forse mai come in que-ste ore che dovrebbero essere di gioia e diserenità - sono nel cuore di tutti. Per laMessa nel giorno del Natale del Signore,aperta sulle note dell’”Adeste Fideles” e dai12 Kyrie delle Solennità ambrosiane, sonomoltissimi i fedeli riuniti in Cattedrale, perquel «Bambino che irradia la gloria di Dioconducendoci, passo dopo passo, a rico-noscere la Sua divinità. Luce del Dio chenon ci lascia mai». Tra la gente anche unarappresentanza dei detenuti di Opera chehanno donato, come è ormai tradizione, leOstie per la Celebrazione.Si vive, così, il Natale che è «dono straor-dinario e immeritato, autentica povertàche nobilita noi uomini», sottolinea l’Arci-vescovo riferendosi ai pastori: «Colpisceche i primi a cui viene dato l’annuncio dellanascita del Salvatore sono i pastori, gentepovera, di periferia, spesso invisa almondo cittadino. Essi non hanno niente,mondanamente parlando, da opporre aldono così straordinario della salvezza, ep-


APPROFONDIAMO25

pure si muovono, perché l’autentica po-vertà permette di comprendere bene, men-tre spesso noi siamo poco coscienti dellanostra dignità». Eppure, il Signore non ciabbandona, sempre ci abbraccia nelle no-stre fragilità, ci avvolge, nel nome del-l’amore che tutta la Trinità ci porta. Da quigli interrogativi dolorosi e fondamentali, piùche mai in questi giorni: «Perché, per lagioia di questo bimbo, destinato alla croce,io non cambio, vinto nella durezza del miocuore?». «Qualcosa è mutato in questomondo dopo la Resurrezione di Cristo?». Chiara la risposta del Cardinale che parla,appunto, di giorni di dolore e smarrimentoper gli attentati terroristici di fronte ai qualioccorre porsi come cristiani innanzituttoannunciando Gesù. «Nel nostro porci c’ègià anche l’op-porci. L’opporci a ogni vio-lenza soprattutto a quelle compiute nelnome di Dio, come Papa Francesco non sistanca di richiamare. E al tempo stessol’opporci anche al sistema economico chefa sì che, come Paesi occidentali, chiu-diamo gli occhi di fronte ai Paesi che fo-mentano il discorso estremista, nellasperanza che si tratti - appunto - soltantodi un discorso. No, non sono solo parole,sono fatti. E morti, la maggior parte deiquali fuori dall’Europa. Troppo tempo ab-biamo già perso svendendo le nostre con-vinzioni, la libertà religiosa in primis, per ilnostro, moderno, piatto di lenticchie. E orala minaccia è globale».In questa doppia presadi posizione sta il con-tributo più vero chepossiamo offrire -scandisce ancoraScola - «ai nostri fratellimusulmani che, nellalarghissima maggio-ranza, guardano sgo-menti quanto staavvenendo, ma sten-

tano ad articolare un’alternativa chiara,scaricando troppo spesso la responsabilitàsoltanto sulle condizioni, pure oggettive, diingiustizia economica e sociale. Ricordia-moci che la luce “splende nelle tenebre ele tenebre non l’hanno vinta”. Questa luceche è con noi è quella del Dio vicino».Perquesto, nella gioia del Natale che non fini-sce, come testimoniano tutte le Liturgie diquesti giorni, l’invito è a rafforzare la nostrafede. Questo l’auspicio dell’Arcivescovoche, in conclusione, torna - dopo averletto, come accade oggi in tutte le chiesedella Diocesi, l’annuncio ufficiale del grandedono della visita del Papa «di cui non dob-biamo perdere i frutti» - sui temi della si-tuazione attuale «Tutti dicono dobbiamofare la nostra vita normale ed è certo così,ma la vita comporta delle gerarchie e, pernoi cristiani, celebrare il Natale e l’Eucari-stia domenicale è il modo più importanteper esprimere bene la nostra vita. Saràquesta la strada che sconfiggerà, allalunga, anche la barbarie». E, prima dellabenedizione papale con l’indulgenza ple-naria - “per facoltà ottenuta da sua santitàFrancesco” -, ancora un pensiero: «Supe-riamo qualche piccolo dissapore in fami-glia con forme semplici di perdono ecoinvolgiamo anche i bambini in questafesta, insegnando loro almeno il segno dicroce e qualcosa di Gesù». http://www.chiesadimilano.it/news


OLTRE IL CAMPANILE26

Spese militari in crescita. Nel 2017 oltre 23 miliardi

Difesa

L’Osservatorio: in dieci anni aumento del 21%. Rapporto Milex: acquisti sovradimensionati per pubblicizzare l’exportbellico. L’Italia superpotenza navale?

di Luca Liverani

Crescono le spese militari in Italia: ol-tre 23 miliardi di euro per il 2017,il 21% inpiù in dieci

anni, con una per-centuale sul Pil pas-sata dall’1,2all’1,4%. Anche gra-zie ad acquisti di armamenti - jet F35, car-ri armati Centauro, elicotteri Mangusta 2, 8navi militari - sovradimensionati rispettoalle esigenze nazionali: lo scopo è pro-muovere la vendita di quei modelli all’este-

ro. Spese a prova di crisi, che porteranno laMarina militare italiana ad avere un arsena-

le navale pari a quel-lo della Gran Breta-gna e superiore auna potenza nu-cleare come la Fran-cia. Sono i dati che

emergono dal primo Rapporto annuale Mi-lex, realizzato dall’Osservatorio sulle spesemilitari italiane. L’Osservatorio, iniziativa indipendente diesperti del Movimento nonviolento nell’am-

bito delle attività di Rete italiana per il di-sarmo, punta a “depurare” il bilanciodella Difesa da voci “non militari” - comele spese per i Carabinieri impiegati per l’or-dine pubblico - ma integrandolo conquelle in conto ad altri dicasteri. Come lemissioni all’estero pagate dal ministero de-gli Esteri. O i nuovi armamenti (25% del-la spesa militare) acquisiti dal ministerodello Sviluppo economico, che nel 2017userà l’86% dei suoi fondi (3,4 miliardi) perarmi. Più della stessa Difesa (2,3 miliar-di). Dall’analisi di Milex, dunque, emerge unquadro assai diverso da quello che ancheieri ha fatto dire al ministro della Difesa Ro-berto Pinotti che «negli ultimi anni le risorseper le Forze armate sono continuamen-te diminuite e solo quest’anno siamo riu-sciti a invertire la tendenza». Per Pinotti ilrapporto tra Pil e Difesa «è dell’1,15%».


OLTRE IL CAMPANILE27

Dunque 23,4 miliardi«non è tanto e sonosoldi spesi bene» Il Rap-porto, presentato ierialla Camera da France-sco Vignarca ed EnricoPiovesana, rileva per il2017 un aumento deicosti per il trasporto ae-reo di Stato (gli “aereiblu”), che salgono a25,9 milioni, una volta emezzo i 17,4 milioni del2016. L’Osservatorio ricordache, nonostante lamozione in Parlamen-to del 2014 che impe-gnava il governo a dimezzare il budgetper l’acquisto del supercaccia F35, «la Di-fesa non ha operato alcuna modifica, senon una dilazione delle acquisizioni e ilbudget è anzi aumentato da 13 a 13,5 mi-liardi». Servono davvero 90 nuovi caccia? La spie-gazione di questi e altri ordini di grandi di-mensioni starebbe nel documento con cuila Difesa ha ottenuto a ottobre il sì all’ac-quisto di carri armati ruotati Centauro 2 del-la Iveco-Oto Melara: «La produzione esten-siva di sistemi per il cliente nazionale è il pre-requisito di referenza indispensabile a ogniopportunità di vendita all’estero». Allo stes-

so modo un rapporto riservato al Parlamentodel 2014 di ex alti ufficiali dell’Aeronautica edex dipendenti Alenia affermava che «l’F35 èun progetto da superpotenza sproporzionatoper le esigenze strategiche del nostro Pae-se. Significativo che né Francia né Germa-nia partecipano al programma». La Marina nel 2015 ha ottenuto l’ok dal Par-lamento per l’acquisto di una seconda por-taerei, la “Trieste”, oltre a sette fregate: 5,4miliardi a carico dello Sviluppo economico.Mezzi da impiegare, afferma la Marina,«per il soccorso umanitario, il controllo deiflussi migratori, la tutela ambientale». Tratto da Avvenire del 24/11/2016


RECENSIONI28

uomini, allora gli altri cosa sono? Si prega,si piange, si alza lo sguardo in alto. Laddo-ve il mondo è vasto e insieme stretto, pic-colo. Non si vede la fine, non si tocca conmano la realtà delle cose: finché qualcunosi apre e si ricorda di essere vicino a quel-la che chiamano umanità. Stringersi intor-no a un mare tanto bello quanto minaccio-so, fotografare cose, persone, parole, far par-lare il silenzio, dire meno cose possibili. Cosìil documento diventa testimone muto per noi

e per la nostra sottra-zione di senso. Eppu-re Samuele, che ha 12anni, crescerà in queiluoghi. E noi lo aiutere-mo. O forse lui aiuterànoi a migliorare. Con ilcinema del futuro, cheguarderà a fondo lecose e ne lascerà an-dare i percorsi più im-pervi. Il cinema del“vero”, quello che cer-ca la verità e spacca larealtà fino all’invisibile. Il film-documentario èstato premiato conl’Orso d’oro a Berlino eha ricevuto numerosialtri riconoscimenti intutto il mondo.

La proiezione del film si inserisce nell’ambi-to delle iniziative per la Giornata mondiale delmigrante e del rifugiato, ed è realizzata in col-laborazione con il Centro Incontro di Bres-so. Alla serata interviene la giornalista IlariaSesana, autrice di inchieste e approfondi-menti di attualità legati al sociale.

Al Cinema San Giuseppe Giovedì 19 gennaioOre 21

In Fuocoammare Gianfranco Rosi rac-conta di Samuele, adolescente di 12 anniche va a scuola e ama tirare con la fion-

da. Simone vive su una terra circondata dalmare: l’isola di Lampedusa, dove negli ulti-mi venti anni sono approdati migliaia di mi-granti in cerca di libertà...A Lampedusa Rosi si è fermato più di unanno, elaborando unaconoscenza che diven-ta materiale da far cre-scere, su cui costruiresensazioni, immagina-zioni, fare alternative divero. «Fuocoammare» èciò che ripete una si-gnora anziana a Sa-muele, ricordando il tem-po del dopoguerra: «Sisparava, c’era il fuocosul mare». E una canzo-ne parte e si spande at-traverso l’etere, annun-ciata da un generosospeaker, che porta aiutoe soccorso ai marinai allargo. Per molto tempo, l’isolaè testimone muta di fat-ti e avvenimenti. Uominie persone sono osservati in una quotidianitàmodesta e spicciola. C’è aria di tempo an-dato, di atmosfere difficili da cogliere, poi al-l’improvviso arrivano le cure mediche da af-frontare, l’occhio pigro che fa i capricci, il me-dico che visita il bambino con pazienza, me-todo, passione. Poi arrivano anche i “mi-granti”, che abitano i barconi in ogni spaziopossibile, anche quelli terribili sotto il livellodel mare, dove l’aria è irrespirabile e la rea-zione diventa negazione di libertà. Uomini, donne, bambini: ma se questi sono

Fuocoammareun film di Gianfranco Rosi


CINETEATRO SAN GIUSEPPE29

Cinema Teatro San GiuseppeVia Isimbardi, 30 - Bresso - Tel. 02/66 50 24 94

Programma di gennaio

**CINEFORUM STEVE JOBSGiovedì 12 ore 21.00

*FILM IL GRANDE GIGANTE GENTILEVenerdì 13 Sabato 14 ore 21.00

Domenica 15 ore 15.00 - 17.30

**CINEFORUM FUOCOAMMAREGiovedì 19 ore 21.00

*FILM SINGVenerdì 20 Sabato 21 ore 21.00

Domenica 22 ore 15.00 - 17.30

**CINEFORUM IL FIGLIO DI SAULGiovedì 26 ore 21.00

*FILM da programmareVenerdì 27 Sabato 28 ore 21.00

Domenica 29 ore 15.00 - 17.30

Il programma potrebbe subire variazioni non dipendenti dalla nostra volontà


CALENDARIO LITURGICO30

GENNAIO 2017


FARMACIE DI TURNO31

GUARDIA FARMACEUTICA DALLE ORE 19.30 ALLE ORE 8.30DEL GIORNO SUCCESSIVO

GENNAIO 2017 (Bresso - Cormano - Cusano)a cura della Farmacia Rivolta - Cormano

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DomenicaLunedìMartedìMercoledìGiovedìVenerdìSabatoDomenicaLunedìMartedìMercoledìGiovedìVenerdìSabatoDomenicaLunedìMartedìMercoledìGiovedìVenerdìSabatoDomenicaLunedìMartedìMercoledìGiovedìVenerdìSabatoDomenicaLunedìMartedìMercoledìGiovedìVenerdìSabatoDomenicaLunedìMartedìMercoledìGiovedìVenerdì

MORETTI - Cusano M.GIUGLIANO - Cusano M.COMUNALE N°1 - BressoDEL CORSO - Cusano M.FORNASÉ - CormanoBAIO - BressoCOMUNALE N°5 - BressoPALTRINIERI - Cusano M.SCOTTI - BressoSORRENTINO - CormanoRIVOLTA - CormanoCOMUNALE N°3 - BressoCOMUNALE - Cusano M.MODERNA - BressoTESTI - Ospitaletto di CormanoCOMUNALE N°4 - BressoMORETTI - Cusano M.COMUNALE N°5 - BressoBRUSUGLIO GIUGLIANO - Cusano M.COMUNALE N°5 - BressoDEL CORSO - Cusano M.FORNASÉ - CormanoRIVOLTA - CormanoCOMUNALE N°2 - BressoPALTRINIERI - Cusano M.SCOTTI - BressoSORRENTINO - CormanoBAIO - BressoCOMUNALE N°3 - BressoCOMUNALE - Cusano M.MODERNA - BressoTESTI - Ospitaletto di CormanoCOMUNALE N°5 Bresso MORETTI - Cusano M.COMUNALE N°5 Bresso BRUSUGLIO GIUGLIANO - Cusano M.COMUNALE N°1 Bresso DEL CORSO - Cusano M.FORNASÉ - Cormano

Viale Matteotti, 2Via C. Sormani, 89Via Roma, 87Piazza Trento e Trieste, 4P.zza Bernini, 1/AVia Vittorio Veneto, 5/DVia Vittorio Veneto, 26Via Cooperazione, 20Via A. Manzoni, 14Via Gramsci, 44Via Caduti della Libertà, 10Via Piave, 23Via Ticino, 5Via Vittorio Veneto, 51Via XXIV Maggio, 14Via Papa Giovanni XXIII, 43Viale Matteotti, 2Via Vittorio Veneto, 26Via V. Veneto, 27 - BrusuglioVia C. Sormani, 89Via Vittorio Veneto, 26Piazza Trento e Trieste, 4P.zza Bernini, 1/AVia Caduti della Libertà, 10Via A. Strada, 56Via Cooperazione, 20Via A. Manzoni, 14Via Gramsci, 44Via Vittorio Veneto, 5/DVia Piave, 23Via Ticino, 5Via Vittorio Veneto, 51Via XXIV Maggio, 14Via Vittorio Veneto, 26Viale Matteotti, 2Via Vittorio Veneto, 26Via V. Veneto, 27 - BrusuglioVia C. Sormani, 89Via Roma, 87Piazza Trento e Trieste, 4P.zza Bernini, 1/A


I NUMERI DELLA COMUNITÀ32

Direttore: Don Angelo Zorloni Redazione: Ambrogio Giussani - Luca BaraggiaWalter Baraggia - Flavio Campetti - Valentina VillaDario Landreani - Francesco Boso

Foto: Autori vari Copertina: Realizzazione grafica a cura della redazione

Autorizzazione del Tribunale di Milano n. 405 del 18-11-1978Grafiche Baraggia s.r.l. - Via Ornato, 14 - MILANO - Tel. 02.6425737 - Fax 02. 66104118 - e-mail: [email protected]

Direttore: ANGELO ZORLONI

Orario Confessioni Parrocchia SS. Nazaro e Celsoferiali: ore 8.45 - 9.30sabato: ore 16-19

Indirizzovia Roma, 12 - 20091 Bresso

www.madonnadelpilastrello.it.e-mail: [email protected]

Numeri utiliPrevosto - don Angelo ZorloniOrari segreteria parrocchiale: dal lun. al ven. 17.30 - 19Oratorio - don Andrea CarrozzoCarabinieri BressoVigili del FuocoCroce RossaAmbulanzaServizio di guardia medicaComunePolizia LocaleOspedale BassiniAcliAssociazione Centro sociale anzianiAVISBiblioteca ComunaleCasa dell’AnzianoCentro della FamigliaCentro di ascolto CaritasCinema-Teatro San GiuseppeParrocchia San CarloParrocchia Madonna della Misericordia

02 610 08 82

02 610 17 6802 610 89 51

11502 610 73 68

11802 34567

02 614 55102 614 554 00

02 5799.102 66 50 10 72

02 610 72 3602 614 00 95

02 614 55 34902 66 50 30 7002 66 50 34 39

366 489234302 66 50 24 94

02 614 26 6002 610 09 96

Orari delle SS. Messe in BressoSS. NAZARO E CELSO - feriali: ore 7 (escluso il sabato) - 9sabato e vigiliari: ore 18.30festivi: ore 7.30 - 9 - 10.15 - 11.30

Santuario della Madonna del Pilastrellosabato e vigiliari: ore 17.30

SAN CARLO - feriali: ore 8 - 18.30sabato e vigiliari: ore 19festivi: ore 8.30 - 10.30 - 19

MADONNA DELLA MISERICORDIA - feriali: ore 17.30sabato e vigiliari: ore 17.15festivi: ore 10 - 17.30

Chiesa di San Francesco - feriali: ore 9 (escluso il sabato)sabato e vigiliari: ore 18.30festivi: ore 11,15


con fiducia, in cammino - madonna del pilastrello · 2017-03-04 · notiziario 6 la giornata...

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