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Con la partecipazione di: Tavernicoli

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Con la partecipazione di:Tavernicoli

Libereinvetta è il nome del progetto nato dalla condivisione di idee e pensieri riguardo iltema della violenza nei confronti delle donne. Abbiamo conosciuto direttamente edindirettamente storie di giovani donne abusate sia psicologicamente che fisicamente,racconti che ci hanno toccato e che abbiamo cercato di “rielaborare” attraverso ciò che ciha sempre accompagnate: la montagna. Il binomio donna-montagna ci mostrasoprattutto carattere, dignità, forza e determinazione. Siamo certe che la montagna siauna “maestra di vita” come spesso si dice, perché capace di insegnare ad affrontare laquotidianità, fin da piccoli. E allora, può la montagna aiutare tutte quelle donne che sitrovano in un momento di difficoltà, a sentire il silenzio delle loro emozioni, ad ascoltarese stesse dinnanzi a cime innevate, immensi pascoli o sontuosi ghiacciai? Noi crediamo disì. La montagna può sostenere anche chi non l’ha mai conosciuta per davvero. Lamontagna è teatro di collaborazione, sostegno e amore: donne e uomini, qui, possonoconvivere imparando a riconoscersi l’un l’altro. Le donne, dopotutto, possono e devonoessere libereinvetta.

Abbiamo iniziato a scattare qualche foto, ora ne abbiamo diverse. Sono foto di donneche esprimono la loro libertà in montagna. Sono scatti pensati e realizzati per far si cheognuno possa stimolare una propria riflessione nell’osservazione e nell’analisi delconcetto di libertà. Tutte sono contraddistinte dalla presenza di un oggetto rosso, ilcolore della lotta contro la violenza verso le donne.

Libera di … poter essere fragile e ritrovare la forza

per rialzarsi e continuare il cammino.

Libera di … poter essere se stessi in

ogni luogo.

Libera di … scegliere i legami che reputiamo importanti per la nostra vita.

Libera di … stringere legami forti per vivere

intensamente la propria femminilità.

Libera di … poter decidere l’abbigliamento che più ci

fa star bene in qualsiasi momento

Libera di … scegliere quale percorso intraprenderee trovare vie alternative per superare le difficoltà della vita.

Libera di … poter guardare la realtà da un’altra prospettiva.

Libera di … poter arrivare in cima egodere delle bellezze del percorso fatto.

Libera di … ammirare nuovi obiettivi.

Libera di … poter vivere ruoli diversi.

Libera di … crearsi diversi ponti.

Libera di … sognare.

Libera di … poter andare contro corrente.

Libere di … AMARE l’altro senza timore.

Il 1° ottobre 2016 verrà organizzata una gita sociale con la collaborazione di più CAI: un pomeriggio per condividere, ed esplorare le varie opinioni di ognuno o semplicemente per “respirare” insieme la libertà che tanto vorremmo essere propria di tutti. Questo lo vorremmo fare su una cima di casa, perché si può imparare a stare bene senza attraversare l’intero arco alpino! Sperando di poter trovare in voi un supporto vi ringraziamo tutti ;)

Priscilla, Fabiana e Lara

1° OTTOBRE 2016Ore 14.45 ritrovo presso l’Alpe di Carella

Ore 15.00 partenza verso il CornizzoloOre 17.30 concerto folk con i Tavernicoli + apericena

Mostra fotografica itinerante presso il rifugio M. Consigliere S.E.C.

Durante la giornata indossate un indumento rosso a sostegno della lotta contro la violenza verso le donne

Iscrizioni valide fino a lunedì 26 settembre 2016 presso le sezioni C.A.I. di Cantù, Erba e GiussanoPartecipazione gratuita per i soci C.A.I., € 6,00 per i non soci (costo assicurazione)

In caso di maltempo l’evento sarà rimandato a data da definirsi

Con la partecipazione di:Tavernicoli