concorrenza, interoperabilità e software libero (open source) · anche qui viene imposta licenza...
TRANSCRIPT
© 2
008
Car
lo P
iana
– C
C b
y-sa
3.0
Concorrenza, interoperabilità e Software Libero (Open source)
ovvero: “Non chiederti cosa puoi fare tu per l'antitrust,
ma cosa l'antitrust può fare per te”
Carlo Piana, Avvocato, Free Software Foundation EuropeSamba TeamOpenoffice.orget al.
http://www.piana.eu
© 2
008
Car
lo P
iana
– C
C b
y-sa
3.0
Di cosa parleremo oggi● La Corte di Giustizia delle Comunità Europee ha emesso una
sentenza fondamentale per i rapporti tra l'antitrust e diritti di privativa su beni intellettuali (copyright, brevetti, segreto)
● In particolare, il caso Microsoft e le lezioni che il caso ci offre● Ma a noi che ce ne cale?
© 2
008
Car
lo P
iana
– C
C b
y-sa
3.0
Concetti fondamentali: Software Libero● AKA “open source”● Un sistema di distribuzione del software basato su licenze
che consentono le 4 libertà:– di usare il software per ogni scopo– di studiare e adattare il software– di redistribuire il software– di rilasciare miglioramenti (modifiche) del software
● La principale licenza di Software Libero è la GNU GPL (75% ca. dei progetti)– copyleft forte– obbligo di rilasciare il codice sorgente
© 2
008
Car
lo P
iana
– C
C b
y-sa
3.0
OK, ma che c'entra il F/LOSS● Il Software Libero è l'unica forma di concorrenza vitale in
molti campi:– Sistema operativo (GNU/Linux, MacOS/Darwin)– Browser – Workgroup client/server (Samba)
● Il software libero è oggetto principale delle tattiche dell'operatore principale
● Il software libero è facile obiettivo di legislazioni pro-brevetti software e pro-DRM, che potrebbero eliminare gran parte della concorrenza
© 2
008
Car
lo P
iana
– C
C b
y-sa
3.0
Concetti Fondamentali: Antitrust● Nasce alla fine dell'800 negli Stati Uniti (Sherman Act, 2 Luglio
1890)● Previene i fallimenti del mercato, sia sotto forma di “cartelli”
(= trust) che di abuso di posizione dominante, monopolization (es.: caso Standard Oil)
● Natura necessariamente politico-economica, oltre che legale, ispirata alla “rule of reason”
© 2
008
Car
lo P
iana
– C
C b
y-sa
3.0
●Posizione dominante● Art. 82 Trattato● ECJ: “Una posizione di forza economica goduta da
un'impresa che le consente di impedire che venga mantenuta sul mercato un'efficace concorrenza concedendole il potere di comportarsi in maniera sostanzialmente indipendente dai suoi concorrenti, dai suoi clienti e in ultima analisi dai consumatori”.
© 2
008
Car
lo P
iana
– C
C b
y-sa
3.0
Perché è importante una legislazione antitrust?● Se in un paese ci sono due panettieri, nessuno dei due potrà
fare il pane peggio dell'altro o farlo pagare di più, tranne:– Se i due si mettono d'accordo– Se uno è in posizione tale da fregarsene dell'altro
● Più prodotti, prezzo inferiore, maggiore innovazione
© 2
008
Car
lo P
iana
– C
C b
y-sa
3.0
Cosa è meglio?● Monopolista
– Ha interesse a massimizzare i ricavi, vendendo al prezzo che gli consente tale risultato (curva del monopolista)
– Vende quanto basta a ciò– Tende a non investire in
innovazione, o a controllarne il rilascio
● Imprenditore in concorrenza– Ha interesse a
minimizzare i prezzi, tendenti al costo marginale
– Ha pressione dai concorrenti per migliorare i prodotti
– Ha poco potere
© 2
008
Car
lo P
iana
– C
C b
y-sa
3.0
Concorrenza vs. privativa industriale?● La privativa crea monopoli, dunque è (in teoria) contraria alla
concorrenza● Ma vi può essere concorrenza tra “piccoli monopoli”● Sia il diritto della concorrenza che i diritti di privativa tendono
a consentire di avere prodotti migliori disponibili a un maggior numero di persone
● Solo in casi eccezionali sono contrapposti
© 2
008
Car
lo P
iana
– C
C b
y-sa
3.0
Il caso Magill● Un imprenditore crea un prodotto nuovo (lista di programmi
TV con spiegazioni trame ecc.)● La televisione rifiuta di concedere licenza per il copyright e il
database dei programmi● Decisione della Corte
– Essential facility– Necessaria per nuovo prodotto non già esistente– Caso eccezionale– Licenza obbligatoria
© 2
008
Car
lo P
iana
– C
C b
y-sa
3.0
Il caso IMS Health● Struttura “a mattoni” di rappresentazione di dati di vendita
settore farmaceutico● Standard “de facto” per la presentazione di tali dati● Anche qui viene imposta licenza obbligatoria● La decisione lascia aperta la possibilità che in altri casi vi sia
la ricorrenza di “circostanze eccezionali”
© 2
008
Car
lo P
iana
– C
C b
y-sa
3.0
Circostanze “eccezionali”● Indispensabilità (es. contrario: reverse engineering)● Ingiustificato rifiuto● Emergenza nuovo prodotto● Rischio di eliminazione della concorrenza● Tutte? Altre? § 319 – 712
© 2
008
Car
lo P
iana
– C
C b
y-sa
3.0
Il caso Microsoft (interoperabilità). La “Decisione Monti”● Standard “de facto” per comunicare con altri PC (client,
server) in ambiente Workgroup (§697)● Rifiuto di rivelare informazioni di interoperabilità
(protocolli, specificazioni)● Abuso di posizione (super)dominante ● Condanna a rilasciare informazioni complete e tempestive sui
propri protocolli sotto condizioni RAND (art. 5)● Vendita accoppiata di Windows Media Player (ne
accenneremo)
© 2
008
Car
lo P
iana
– C
C b
y-sa
3.0
Protocolli e specifiche● Protocollo:
– Lo scopo di un protocollo è regolare l'interoperabilità– Un accordo (sequenza, semantica) tra due parti in
comunicazione (es. un server e un client PC) su come le comunicazioni debbano procedere tra di essi
– Normalmente divengono standard industriali:● TCP/IP: Transmission Control Protocol / Internet Protocol● MIT Kerberos: Securrzza, autenticazione
– Documentati in forma di “specifiche”● Specifiche:
– Una descrizione del protocollo a livello concettuale che regola in modo più o meno dettagliato ciò che il prodotto software deve conseguire
© 2
008
Car
lo P
iana
– C
C b
y-sa
3.0
Implementa\zione● Il codice che effettivamente “gira” sul computer● Per assicurare l'interoperabilità non occorre conoscere i
dettagli dell'implementazione, anzi, spesso è dannoso● Spesso si crea un'implementazione di riferimento (reference
implementation) di tutti o di parte dei protocolli (test case) per dimostrare in pratica come i protocolli debbono funzionare, ma normalmente il codice di questi non viene utilizzato dalle singole implementazioni (anche per problemi di copyright)
● Nel caso Microsoft sono stati richiesti dettagli sui protocolli e sulle specifiche, non sull'implementazione– Quando Microsoft ha offerto il codice sorgente invece
della documentazione, si è opposto un radicale rifiuto, anche a riceverlo in aggiunta
© 2
008
Car
lo P
iana
– C
C b
y-sa
3.0
Concetti Fondamentali: Interoperabilità● Capacità di un sistema di scambiare informazioni o servizi
con altri sistemi in maniera più o meno efficiente● Si basa su standard, interfacce, convenzioni● Vari gradi, es:
– Intraoperabilità (es: traduzione, conversione di formati, utilizzo di middleware)
– Interoperabilità degradata, perdita di informazioni o di servizi (es: conversione da Rich Text a testo semplice).
– Drop-in replaceability● prendo un oggetto, lo sostituisco con un altro, non noto la
differenza
© 2
008
Car
lo P
iana
– C
C b
y-sa
3.0
Interoperabilità nel diritto europeo● Direttiva Software: interoperabilità, valore in sé● Consente il reverse engineering● Non definisce il livello di interoperabilità, dunque qualsiasi● Nel caso Microsoft: drop-in replaceability
© 2
008
Car
lo P
iana
– C
C b
y-sa
3.0
Un esempio di interoperabiltà “drop-in”
© 2
008
Car
lo P
iana
– C
C b
y-sa
3.0
Perché è importante l'interoperabilità● Efficienza, soprattutto nelle reti (la cui natura è mettere in
comunicazione tutti con tutti al massimo livello)● Concorrenza, riduzione barriere all'entrata (lock-in effect),
riduzione dell'inerzia dell'installato
© 2
008
Car
lo P
iana
– C
C b
y-sa
3.0
Cosa previene l'interoperabilità● Segreto sulle interfacce
– superabile, solo in parte, con il reverse engineering– Samba ne è un esempio
● Brevetti– Gli standard ne sono pieni, i brevetti software sono
incompatibili con il FLOSS● DRM, cifratura
– Sotto le mentite spoglie della “sicurezza dei sistemi” e della “tutela dalla pirateria”
● Multipli standard incompatibili (e alcuni con problemi di brevetti), battaglie sugli standard– Es. Blue Ray vs. HD DVD, ODF vs. OOXML
© 2
008
Car
lo P
iana
– C
C b
y-sa
3.0
La procedura è lunga e lenta● Complaint, segnalazione, azione d'ufficio della
Commissione● Si apre un'investigazione formale● Partecipano terze parti, oltre al soggetto● Statement of Objection (SoO)● Diritto d'udienza (Independent Hearing Officer)● Decisione (cinque anni)● Appello al TPI (anche d'urgenza)● Appello alla Corte di Giustizia
© 2
008
Car
lo P
iana
– C
C b
y-sa
3.0
Caso Microsoft, dove siamo● 2004 Decisione Monti● Giugno 2004: Appello e istanza di sospensione● Dicembre 2004: sospensione non concessa● Febbraio 2005: inizia procedura per compliance● 1 Giugno 2005: “non siamo d'accordo”● Agosto 2005: secondo appello, contesta:
– Lettera 1 Giugno “ci riserviamo il diritto di chiedervi di rilasciare le informazioni sotto condizioni compatibili con il Software Libero (Open Source)
– caso T-313/05
© 2
008
Car
lo P
iana
– C
C b
y-sa
3.0
Caso Microsoft, dove siamo / II● Aprile 2006: Udienza di merito● Giugno/Luglio 2006: Sanzioni confermate ● Ottobre 2006: terzo appello contro sanzioni
© 2
008
Car
lo P
iana
– C
C b
y-sa
3.0
Caso Microsoft/III – La sentenza● 17 Settembre 2007
– La Corte annulla l'art. 7 (Trustee)– Il resto dell'appello è respinto
● Interoperabilità (workgroup server)● Bundling (Windows Media Player)● Sanzioni● Divieto
● Ottobre/Novembre 2007: Microsoft rinuncia all'appello alla Corte di Giustizia e al caso T-313/05 specifico sul Software Libero
● 20 Dicembre 2007: Microsoft e PFIF (Protocol Freedom Information Foundation) firmano un accordo di licenza WSPP
© 2
008
Car
lo P
iana
– C
C b
y-sa
3.0
Cosa c'è in ballo● La possibilità che la concorrenza sia un limite allo
sfruttamento della “proprietà intellettuale”– Notare: in gran parte si tratta di “segreto”, che non cade
nella nozione comune di “PI”– Sentenza: procediamo sul presupposto che sia un diritto
di “PI”● Il concetto stesso di sovranità di uno Stato o di un'unione di
Stati e di stato di diritto● Ricadute su altri settori, come brevetti e DRM
© 2
008
Car
lo P
iana
– C
C b
y-sa
3.0
Alcuni punti pericolosi della difesa Microsoft● Il provvedimento lede la “proprietà intellettuale” di Microsoft
=> gli impegni internazionali dell'UE (TRIPS)● L'operatore dominante verrebbe disincentivato a innovare,
perché gli altri avrebbero...– Free ride, possibilità di clonare i prodotti Microsoft– Insomma, “se anche stiamo abusando, non potete farci
niente”
© 2
008
Car
lo P
iana
– C
C b
y-sa
3.0
Ma attenzione:● La tecnologia di cui parliamo è in larga parte derivata da
standard (protocolli, specifiche) pubblici, quasi sempre software libero (extend & embrace)– SMB/CIFS– LDAP– Kerberos– DCE/RPC– TCP/IP– NTP
● Si tratta di innovazione (progresso, investimento in novità sostanziali) o integrazione dei sistemi, “fine tuning”?
© 2
008
Car
lo P
iana
– C
C b
y-sa
3.0
● “Not secret because valuable, but valuable because kept secret”
© 2
008
Car
lo P
iana
– C
C b
y-sa
3.0
Neanche questo è il punto● Se anche si trattasse di “innovazione” “di valore sostanziale”,
l'interoperabilità è un diritto di per sé● Di chi è il mio computer, di chi è il mio programma, di chi è la
mia rete?● Sono libero di comprare oggi il prodotto X e domani il
prodotto Y?● In cosa il software è diverso dalle sedie a sdraio?● Il mio sedere non ha bisogno di interfacce!
© 2
008
Car
lo P
iana
– C
C b
y-sa
3.0
Il punto è● Non stiamo parlando di beni ordinari● Esistono interdipendenze naturali● Esistono interdipendenze “innaturali”, create ad arte
– Lock-in effect● La legge sulle privative industriali nasce con i dovuti
contrappesi● La complessità tecnica e lo stravolgimento dei concetti farà
fallire il diritto
© 2
008
Car
lo P
iana
– C
C b
y-sa
3.0
E ancora...● Non possiamo consentire che le imprese dominanti,
imponendo una tecnologia o un prodotto, impongano effetti contrari al diritto, una legge privata (vedi anche DRM)
● La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione (Art. 1 Cost)
● L'iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana (Art. 41 Cost)
© 2
008
Car
lo P
iana
– C
C b
y-sa
3.0
La sentenza● Microsoft ha torto.
– §710: l'impegno di IBM verso la Commissione del 1984 non era sostanzialmente differente da ciò che è stato ordinato dalla Commissione nel precedente caso
– Il rifiuto di negoziare era illecito– sussistono le circostanze eccezionali– Microsoft doveva saperlo, era chiaro anche ad essa che
stava abusando, esiste un chiaro pattern di lock-in
© 2
008
Car
lo P
iana
– C
C b
y-sa
3.0
Alcuni spunti● Blue bubble (§261, passim: multimaster replication):
– Per interoperare a livello “drop-in” occorre conoscere le topologie interne, replicare, clonare (?!?)
● Tipo di interoperabilità necessaria– Unidirezionale, multidirezionale, completa (drop-in, plug-in
replacement)?● De facto standard per interoperabilità, imposto dal client, che
ha il 95% quota di mercato
© 2
008
Car
lo P
iana
– C
C b
y-sa
3.0
Cosa decide la Corte● La Corte decide che le informazioni sono indispensabili● il presente grado di interoperabilità [unidirezionale] non
consente di competere a un livello sufficiente per mantenere una concorrenza.
● Occorre che l'interoperabilità sia “su basi uguali” (“equal footing”) §230
● Non dimostrata la necessità di clonare, anche nella “blue bubble”, §265
● Il fatto di avere una privativa industriale non giustifica di per sé il rifiuto di licenziarle ad altri se ricorrono le circostanze eccezionali secondo Mcgill, IMS Health, oppure altre.
© 2
008
Car
lo P
iana
– C
C b
y-sa
3.0
Alcuni spunti/2● Nuovo prodotto
– Non interamente nuovo prodotto– Anche stesso con altre funzionalità, sviluppi tecnici §647– Incentivo ai concorrenti verso l'innovazione, non del
monopolista §659● L'esistenza di “diritti di privativa” non costituisce di per sé
una giustificata ragione per il rifiuto di negoziare● Il fatto che le informazioni siano segrete è il frutto di una
decisione unilaterale di MS e non può essere una giustificazione per rifiutare l'accesso.
© 2
008
Car
lo P
iana
– C
C b
y-sa
3.0
Sviluppi immediati / 1● Implementazione della Decisione (tre anni di ritardo, multe
inflitte a MS per > 10^9 euro)– Completezza, adeguatezza– Condizioni ragionevoli e non discriminatorie
● Non discriminare = non escludere chi non deve essere escluso● Discriminare un metodo commerciale, imponendo il proprio
schema di licenza, equivale a privare la concorrenza della libertà di competere sui modelli di commercializzazione (proprio quelli che hanno consentito la sopravvivenza di una minima concorrenza).
© 2
008
Car
lo P
iana
– C
C b
y-sa
3.0
Sviluppi immediati / 2● Accordo Microsoft / PFIF
– Manca una licenza sui brevetti– Le condizioni per l'accesso alle informazioni segrete sono
compatibili con il Software Libero, Samba l'userà
© 2
008
Car
lo P
iana
– C
C b
y-sa
3.0
Sviluppi a lungo termine● Principio valido per tutti i protocolli segreti o proprietari
implementati dall'operatore dominante● ECIS ha già presentato un nuovo complaint, riguardante
anche Vista e Longhorn– Openoffice.org sta collaborando
● Opera Software (Browser Internet) ne ha presentato un altro sull'extend/embrace dei protocolli standard (es: CSS).
● Violazione antitrust = Danno ai consumatori (anche imprese, in questo caso)
● Divieto di distribuzione accoppiata (bundling) di prodotti per cui esiste già un mercato separato, a rischio di eliminazione
© 2
008
Car
lo P
iana
– C
C b
y-sa
3.0
Grazie per l'attenzione!
Domande?