condizione sociale della famiglia a viterbo
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la famiglia in Provincia di ViterboTRANSCRIPT
la Famiglia a ViterboSPUNTI PER UNA RIFLESSIONE BASATA SUI DATI
di Alberto Castori – ricercatore
COSA INTENDIAMO PER FAMIGLIAuna definizione tecnica
Solitaria famiglia formata da una sola persona.
Il Gruppo di Cambridge fondato da Peter Laslett ha delineato cinque tipi di famiglie, ormai riconosciute e utilizzate da tutti i sociologi a livello mondiale
Nucleare è una famiglia formata dalla coppia coniugale con o senza figli o da un
singolo genitore con figli;
Estesa famiglia formata da una sola unità nucleare e uno o più parenti
conviventi;
Multipla famiglia formata da due o più unità nucleari;
Senza struttura coniugale famiglia priva di un’unità coniugale (vi sono solo persone che convivono);
Il Gruppo di Cambridge fondato da Peter Laslett ha delineato cinque tipi di famiglie, ormai riconosciute e utilizzate da tutti i sociologi a livello mondiale
COSA INTENDIAMO PER FAMIGLIAla definizione dell’ISTAT
Un insieme di persone legate da vincoli di matrimonio,parentela, affinità, adozione, tutela o da vincoliaffettivi, coabitanti ed aventi dimora abituale nellostesso comune.
Una famiglia può essere costituita anche da una solapersona.
Alcune tendenze nazionali in attoDAL RAPPORTO ISTAT 2014
Il quadro di riferimento nazionale
Rapporto Istat 2014
Si vive sempre più a lungo ma resta bassa la propensione ad avere figli. Nel 2012 la speranza di vita alla nascita è giunta a 79,6 anni per gli uomini e a 84,4
anni per le donne (rispettivamente superiore di 2,1 anni e 1,3 anni alla media
europea del 2012).
Allo stesso tempo il nostro Paese è caratterizzato dal persistere di livelli molto bassi
di fecondità, in media 1,42 figli per donna nel 2012 (media Ue28 1,58).
Si accentua l’invecchiamento della popolazione.
La vita media in continuo aumento, da un lato, e il regime di persistente bassa
fecondità, dall’altro, ci hanno fatto conquistare a più riprese il primato di Paese con il
più alto indice di vecchiaia del mondo: al 1° gennaio 2013 nella popolazione
residente si contano 151,4 persone di 65 anni e oltre ogni 100 giovani con meno di 15 anni.
Il quadro di riferimento nazionale
Rapporto Istat 2014
Le coppie con figli sempre meno numeroserappresentano appena il 34,6 per cento del totale delle famiglie.In particolare, a seguito della contrazione della nuzialità e della fecondità, sonole coppie coniugate con figli a diminuire più rapidamente. Nel periodo 2007-2013 sono scese dal 37,3 al 32,6 per cento. La forma familiare più tradizionaleche, ancora 20 anni or sono era maggioritaria, rappresenta oggi meno di unafamiglia su 3.
Invece, le coppie senza figli sono in aumento e hanno raggiunto il 29,3 percento sul totale delle famiglie.
Il quadro di riferimento nazionale
Rapporto Istat 2014
Crescono le famiglie unipersonalihanno superato i 7,5 milioni, arrivando a rappresentare il 30,2 % delle famiglie italiane. Il 48,7 % delle persone che vivono sole sono anziani di 65 anni e più (l’11,1 % ha più di 85 anni).
La crescita delle famiglie unipersonali si deve anche all’aumento dei singlenon vedovi (4,4 milioni nel 2013 un milione in più rispetto al 2007).
Le famiglie di monogenitori non vedovi superano quota 1,5 milioni, con un aumento del 47 % rispetto al 2007.La maggioranza di queste famiglie è costituita da madre con figli: l’83,7 %
coppie con figli34.6
coppie senza figli29.3
unipersonali30.2
Distribuzione delle famiglie italiane
Rapporto Istat 2014
DATI DEMOGRAFICI DI SFONDO
Evoluzione demografica
289036290234
293671
296264298189
299869
304843
309302310913
312038312874
315623
2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013
Natalità e mortalità negli ultimi anni
Nati
Morti
20022003
20042005
20062007
20082009
20102011
2012
2,2202,299 2,334
2,311 2,496 2,499 2,6422,696
2,6452,672
2,644
3,191 3,4803,099 3,362 3,358 3,324
3,527 3,548 3,5673,517 3,745
Nati Morti
Saldo iscritti/cancellati all’anagrafe
3,015
5,730
4,893
3,7683,406
6,384
5,758
3,468
3,077
2,071
4,050
2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012
Composizione della popolazione per fasce d’età
8.4
8.6
10.6
14.2
15.8
13.8
12.1
9.9
5.7
0.8
0-9 anni
10-19 anni
20-29 anni
30-39 anni
40-49 anni
50-59 anni
60-69 anni
70-79 anni
80-89 anni
90-99 anni
16,4
16,1 i minorenni
per ogni 100 ragazzi sotto i 15 anni ci sono 173 anziani sopra i 65 anni di età
Un indice superiore a 50 denota uno squilibriogenerazionale: la componente di anziani (cheincide per 33 dei 52 punti) ci dice che questodisequilibrio è fortemente influenzato dalla quotapiù anziana della popolazione
Indice di vecchiaia
Residenti di nazionalità straniera
23
.71
4
23
.99
1
26
.39
9
29
.59
0
2011 2012 2013 2014
Caratteristiche della famiglia a Viterbo
Anno 2013
le famiglie in Provincia di VT
della popolazione
Numero di componenti medi per famiglia2.50
2.44
2.43
2.41
2.39
2.382.35
2.33
2.32
2.18
2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011
Percentuale di famiglie con 5 componenti e più, negli ultimi censimenti
16.…
9.07
7.09
5.084.22
1971 1981 1991 2001 2011
2011 TASSO DI FECONDITÀ TOTALE ETÀ MEDIA DELLE MADRI AL PARTO
italiane straniere totale italiane straniere totale
ITALIA 1,29 2,37 1,42 32,02 28,44 31,39
LAZIO 1,34 2,33 1,46 32,72 28,6 31,97
Viterbo 1,17 2,24 1,32 32,34 28,21 31,44
Rieti 1,21 2,18 1,32 32,05 27,88 31,33
Roma 1,36 2,29 1,49 33 28,78 32,18
Latina 1,36 2,66 1,48 32,03 28,28 31,49
Frosinone 1,23 2,38 1,31 31,64 27,18 31,16
Persone da 18 a 49 anni per intenzione di avere figli nei prossimi tre anni41.2
21.519.4
8.5 9.3
Certamente no Probabilmente no Probabilmente sì Certamente sì Non indicato
dato regionale - 2009
Stato civile
Anno 2012
Celibi/Nubili39.5%
Coniugati/e50.1%
Divorziati/e2.1%
Vedovi/e8.4%
Coniugati e divorziati sul totale della popolazione52.3% 52.0% 51.3% 50.9% 50.7% 50.1%
1.5% 1.6% 1.7% 2.1% 1.9% 2.1%
2007 2008 2009 2010 2011 2012
Coniugati/e Divorziati/e
separazioni e divorzi ogni mille matrimoni
Dato nazionale
158.3
175.4185.6
195.0203.8
228.0
242.6
265.5
250.4
272.6 272.1 268.1273.7
286.2
296.9
79.7
96.9 99.9 100.9 104.2
114.9123.8
130.6138.6
148.8 151.2160.6
165.4
178.8 180.8
1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009
separazioni divorzi
Matrimoni celebrati, per rito
dati provinciali
490524 543 529
490454 472
983
884828
774
697
580 555
14731408
13711303
1187
10341027
2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012
civile religioso matrioni tot
Il disagio economico
Capacità di far fronte a spese imprevisteQuasi tre famiglie su quattro non risparmiano
Una su due va in crisi se deve affrontare spese non previste
Lazio - anno 2012
famiglie che non riescono a risparmiare72.50%
famiglie che non riescono a far fronte a spese impreviste
50.2
Famiglie che non riescono a far fronte a spese impreviste
dato regionale
2725.7
33.132
38.8
34
40.8
50.2
2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012
Persone affluite al centro di ascolto della Caritas diocesana a Viterbo
219260 280
308358
563
636726 719 696
italiani stranieri
vivono in uno stato di povertà relativa
cioè nell’incapacità di acquisire i beni e i servizi, necessari a raggiungere uno standard di vita minimo accettabile nel contesto di appartenenza
vivono in uno stato di povertà assoluta
stime su dati 2012
Stime del fenomeno nella Tuscia
con una spesa mensile al di sotto della soglia minima necessaria per acquisire il paniere di beni e servizi considerati essenziali
La situazione peggiora al crescere del nucleo famigliare
3.1
5.5
9.4 10.1
23.7
uno due tre quattro cinque o più
incidenza della povertà relativa per numero di componenti
dato nazionale - anno 2012
31.000
viterbesi sono a rischio povertà ed esclusione sociale
vivono in uno stato di deprivazione materiale grave
stime su dati 2012
Istat 2012
L’indicatore sintetico di rischio povertà ci dice che riguarda:
• 23,4% famiglie di soli italiani
• 38,3% famiglie miste
• 56,8% famiglie composte solamente da stranieri
• Famiglia sempre più piccola (aumentano le famiglie monogenitoriali)
• Diminuiscono i matrimoni(soprattutto quelli religiosi)
• Diminuisce il tasso di fecondità e aumenta l’età media al parto (soprattutto tra le italiane)
• Economia di sussistenza (molti anziani)
• dove cresce il disagio sociale (soprattutto per le famiglie numerose e con stranieri)
• e l’incapacità a fare fronte alle spese impreviste
• L’ 11% delle famiglie vive in uno stato di povertà relativa o assoluta
www.sbinterlinea.itAlberto Castori