consiglio comunale del 12 ottobre 2010 · causa civile rac n. 270/2000 edil pinna/comune di nuoro....

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COMUNE DI NUORO ____________ CONSIGLIO COMUNALE DEL 12 OTTOBRE 2010 Legenda: ... = Frase incompleta (...) = Parola o frase non comprensibile (***) = Registrazione interrotta I.D.N . S.n.c. Istituto Dattilografico Nuorese di Uscidda Agostina & Co. Sede legale: Via Mannironi, 125 /FAX 0784/203726 Sede operativa: Via Nonnis, 41 0784/264048 – FAX 0784/260636 08100 – N U O R O E-MAIL: [email protected] Servizi di resocontazione stenotipica in simultanea

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Page 1: CONSIGLIO COMUNALE DEL 12 OTTOBRE 2010 · CAUSA CIVILE RAC N. 270/2000 EDIL PINNA/COMUNE DI NUORO. ASSESSORE DAGA Presidente, signor Sindaco, signori Assessori, signori Consiglieri,

COMUNE DI NUORO ____________

CONSIGLIO COMUNALE

DEL

12 OTTOBRE 2010

Legenda: ... = Frase incompleta (...) = Parola o frase non comprensibile (***) = Registrazione interrotta

I . D . N . S.n.c. Istituto Dattilografico Nuorese

di Uscidda Agostina & Co. Sede legale: Via Mannironi, 125

����/FAX 0784/203726 Sede operativa: Via Nonnis, 41

���� 0784/264048 – FAX 0784/260636 08100 – N U O R O

E-MAIL: [email protected]

Servizi di resocontazione stenotipica in simultanea

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INDICE DEGLI INTERVENTI

• PRESIDENTE 4 • SINDACO 4 • PRESIDENTE 4 • CONS. BARBAGLI 4 • CONS. MONTESU 5 • PRESIDENTE 5 • CONS. MANCA (CIC) 5 • PRESIDENTE 6

PUNTO UNO O.D.G.: RICONO-SCIMENTO DEBITO FUORI BI-LANCIO DERIVANTE DALLA SENTENZA N. 595/2010 (DITTA EREDI MONNI FRANCESCO). 6

PUNTO DUE O.D.G.: RICONO-SCIMENTO DEBITO FUORI BILANCIO SENTENZA TRIBU-NALE DI NUORO 467/2010 IN CAUSA CIVILE RAC N. 373/2000 IMPRESA GIORGI ANTONIO E C SNC/COMUNE DI NUORO. 6

PUNTO TRE O.D.G.: RICONO-SCIMENTO DEBITO FUORI BI-LANCIO SENTENZA TRIBUNALE DI NUORO 690/2010 IN CAUSA CIVILE RAC N. 474/1999 FAL-LIMENTO IMPRESAR/COMUNE DI NUORO. 7

• ASS. DAGA 7 • PRESIDENTE 7 • CONS. CARRONI 7 • CONS. SPANU 8 • PRESIDENTE 9 • ASS. DAGA 9

• CONS. GUCCINI 9 • PRESIDENTE 9 • ASS. DAGA 10 • PRESIDENTE 15 • CONS. BARBAGLI 15 • CONS. DEIARA 16 • PRESIDENTE 17 • SINDACO 17 • PRESIDENTE 19 • CONS. MANCA (CIC) 19 • CONS. PORCU 20 • CONS. PIRISI 21 • PRESIDENTE 22 • CONS. MONTESU 22 • PRESIDENTE 23 • CONS. MONTESU 23 • PRESIDENTE 24 • CONS. MONTESU 24 • PRESIDENTE 26 • CONS. MONTESU 26 • PRESIDENTE 28 • CONS. SODDU 28 • PRESIDENTE 29 • CONS. SODDU 29 • CONS. MANCA (CIC) 30 • PRESIDENTE 32 • CONS. SAIU 32 • PRESIDENTE 35 • CONS. SAIU 35 • CONS. SPANU 36 • PRESIDENTE 36 • CONS. DEIANA 36 • ASS. DAGA 39 • CONS. MANCA (CIC) 41 • PRESIDENTE 42 • RAGIONIER POLIMENE 42

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• PRESIDENTE 42 • CONS. MANCA (CIC) 42 • SEGRETARIO 42 • CONS. MANCA (CIC) 43 • SEGRETARIO 44 • PRESIDENTE 44 • CONS. MANCA (CIC) 44 • PRESIDENTE 49 • CONS. DEIARA 49 • PRESIDENTE 49 • CONS. CARBONI 49 • PRESIDENTE 52 • CONS. MELONI 52 • CONS. SAIU 53 • PRESIDENTE 53 • CONS. SAIU 54 • CONS. MANCA (CIC) 55 • CONS. USULA 56 • PRESIDENTE 56 • CONS. USULA 57 • CONS. CANU 58 • CONS. PINTORI 59 • CONS. PATTERI 60 • PRESIDENTE 61 • SINDACO 61 • PRESIDENTE 62

PUNTO CINQUE O.D.G.: APPRO-VAZIONE VERIFICA EQUILIBRI DI BILANCIO E RICOGNIZIONE SULLO STATO DI ATTUAZIONE DEI PROGRAMMI ESERCIZIO 2010 AI SENSI DELL'ART. 193 DEL D.LGS. 267/2000. 63

• ASS. DAGA 63 • PRESIDENTE 70 • CONS. TUPPONI 70 • PRESIDENTE 70 • CONS. SAIU 70 • PRESIDENTE 71 • CONS. MELONI 71 • PRESIDENTE 71

• CONS. BARBAGLI 71 • PRESIDENTE 71 • CONS. MANCA (CIC) 71 • PRESIDENTE 75 • CONS. MANCA 75 • RAGIONIER POLIMENE 78 • PRESIDENTE 80 • CONS. SAIU 80 • PRESIDENTE 86 • CONS. SAIU 86 • PRESIDENTE 87 • CONS. MANCA (CIC) 87 • PRESIDENTE 88 • CONS. MELONI 88 • CONS. PINTORI 92 • CONS. MONTESU 94 • PRESIDENTE 98 • CONS. CARBONI 98 • PRESIDENTE 101 • CONS. BAGIELLA 101 • ASS. DAGA 105 • PRESIDENTE 106 • ASS. DAGA 106 • CONS. MANCA (CIC) 106 • CONS. MONTESU 108 • CONS. MELONI 109 • CONS. CANU 109 • CONS. SEDDONE 110 • PRESIDENTE 110

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Il PRESIDENTE, constatata la presenza del numero legale dei Consiglieri,

dichiara valida e aperta la seduta.

PRESIDENTE

Dobbiamo fare due comunicazioni: una io e una il Sindaco, in successione.

La prima, che faccio io, è quella di chiedere un minuto di silenzio per le vittime,

per i nostri militari morti in Afghanistan.

La seconda la farà, invece, il Sindaco.

SINDACO

Colleghi Consiglieri, intervengo per chiedere e associarmi alla richiesta del

Presidente del Consiglio per il rispetto di un minuto di silenzio, in relazione a una

lettera ricevuta dal Sindaco Moratti, il 16 settembre, nella quale venivamo informati

che il Comitato 8 Ottobre 2001 - Per Non Dimenticare organizzava a Milano una

commemorazione per le 118 vittime dell'incidente aereo di Linate.

A questa celebrazione veniva invitato il Comune di Nuoro.

Noi abbiamo comunicato al Sindaco Moratti la nostra impossibilità a

presenziare ma assicurando che la vicinanza, rispetto al momento che si celebrava,

l'avremmo assicurata chiedendo al Consiglio il rispetto di un minuto di silenzio, anche

in ricordo di Antonella Sanna, nostra concittadina, che in quella disgrazia aerea perì.

Il Consiglio osserva un minuto di silenzio.

PRESIDENTE

Chiede di parlare il Consigliere Barbagli.

CONSIGLIERE BARBAGLI

Prima di iniziare i lavori vorrei comunicare al signor Sindaco - credo che lo farà

con molta attenzione - che mi è giunta notizia che nonostante questo Consiglio più

volte abbia chiesto alla Regione Sarda di stabilizzare gli operai forestali, viceversa la

Regione voglia portare al cantiere di Nuoro altri operai che non appartengono a

questa città.

Chiaramente io sono d'accordo che tutti debbono lavorare ma le priorità e gli

impegni che noi avevamo stabilito in quelle riunioni di Consiglio, a favore degli operai

forestali della città di Nuoro, gradirei venissero confermati non da noi che abbiamo

fatto una battaglia insieme a loro, bensì dalla Regione Sarda.

Questa mia comunicazione non tarderò certamente, se la Regione fa orecchie

da mercante, a trasformarla in interrogazione con tutto il gruppo, dove chiedo anche

il coinvolgimento di tutti i Consiglieri, perché si tratta di dipendenti nuoresi che da 15

anni stanno facendo precariato e vengono scavalcati da altri soggetti che anche loro

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hanno il diritto.

Ma in considerazione del fatto che noi abbiamo ceduto delle aree a favore di

coloro che prestano il loro servizio per la nostra comunità, gradirei che lei, signor

Sindaco, si facesse interprete di questa mia comunicazione.

CONSIGLIERE MONTESU

Noi come gruppo del P.D.L. vorremmo esprimere in quest'aula la solidarietà al

magistrato della Procura della Repubblica di Cagliari, Paolo De Angelis, e la

preoccupazione per l'ondata di attentati che sta interessando importanti esponenti

della vita pubblica in tutta la Sardegna.

Il gesto vigliacco di cui è stato oggetto la famiglia del dottor De Angelis non è

purtroppo un episodio isolato, ma si inserisce in un contesto che vede in aumento gli

attacchi di stampo terroristico ai danni dei rappresentanti delle istituzioni nell'isola, in

particolare di quelli che vivono quotidianamente in prima linea il loro ruolo pubblico,

vale a dire i Sindaci e i magistrati.

E' necessario fermare sul nascere questa spirale di violenza, espressione di un

disagio sociale cui non possiamo permettere di incanalarci in forme che rischiano di

deteriorare la qualità della vita e la sicurezza dei cittadini e di compromettere le

prospettive di sviluppo della Sardegna.

Sempre come gruppo del P.D.L. vorremmo esprimere e stringerci intorno agli

amici della C.I.S.L. per gli inqualificabili atti di assalto squadrista alla sede nazionale

del sindacato, evento che fa seguito all'attacco personale - eventi, perché sono di

oggi anche altri due attacchi - a Raffaele Bonanni, subito a Torino nemmeno un

mese fa.

Come lo stesso Bonanni ebbe a dire in diversi suoi incontri: la C.I.S.L. paga il

fatto di essere un sindacato che tratta, si siede ai tavoli, discute e non si sottrae alla

necessità di modernizzare il paese.

Siamo sicuri che questa organizzazione sindacale non si lascerà spaventare dai

massimalisti, che si annidano nel sindacato, nella politica e nel giornalismo.

In attesa che tutte le forze politiche finalmente battano un colpo per capire se

stanno con la democrazia sindacale o con gli estremismi violenti il gruppo del P.D.L.

al Comune di Nuoro, senza se e senza ma, dicono ad alta voce: oggi più che mai

siamo tutti cislini.

PRESIDENTE

Do la parola al Consigliere Manca.

CONSIGLIERE MANCA (CIC)

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Chiedo scusa ma ho ancora necessità di comunicare al Consiglio intero che la

mancata risposta alla richiesta di atti perdura incessantemente.

Non ho nessuna notizia, mentre invece ho risposta su una richiesta di atti

relativa al piano economico di gestione, al PEG finanziario, di cui si parla nella

relazione dei revisori dei conti e leggo a tutto il Consiglio la risposta.

"In risposta alla sua richiesta di cui all'oggetto con la presente si comunica che

la stessa non può essere accolta.

Si fa presente che il piano esecutivo di gestione nella sua parte contabile è in

fase di approvazione da parte della Giunta Comunale.

A oggi pertanto quanto da lei richiesto è solo un documento di lavoro e come

tale provvisorio".

Trattandosi di un documento che viene citato dai revisori dei conti nella loro

relazione immagino che sia un documento di lavoro per i revisori dei conti, un

documento di lavoro per l'Amministrazione Comunale e un documento non secretato

per i Consiglieri Comunali.

Chiedo di avere risposte su quest'ultimo atto e su tutti gli altri atti che ho chiesto

abbondantemente oltre i trenta giorni, che rispettosamente ho atteso.

Neanche queste norme primarie di democrazia sono state superate, come dire:

che lasciando perdere l'ironia del lacrimatoio, come falsa promessa anche questa

post-elettorale, forse è meglio ironizzare poco e darci gli atti a disposizione di chi

vuole leggere, studiare e fare qualcosa per questa città.

Attendo davvero con solerzia le risposte che ho chiesto gentilmente ed

educatamente in termini di regolamento, in termini di legge, così come attendo una

risposta per oggi del fatto che c'è un PEG in giro che pare non sia disponibile per i

Consiglieri Comunali, di cui si fa cenno nei temi da trattare oggi all'ordine del giorno.

PRESIDENTE

Se non ci sono altri interventi inviterei l'Assessore Daga a presentare i punti

all'ordine del giorno.

PUNTO UNO ALL'ORDINE DEL GIORNO: RICONOSCIMENTO DEB ITO

FUORI BILANCIO DERIVANTE DALLA SENTENZA N. 595/2010 (DITTA EREDI

MONNI FRANCESCO).

PUNTO DUE ALL'ORDINE DEL GIORNO: RICONOSCIMENTO DEB ITO

FUORI BILANCIO SENTENZA TRIBUNALE DI NUORO 467/2010 IN CAUSA

CIVILE RAC N. 373/2000 IMPRESA GIORGI ANTONIO E C S NC/COMUNE DI

NUORO.

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PUNTO TRE ALL'ORDINE DEL GIORNO: RICONOSCIMENTO DEB ITO

FUORI BILANCIO SENTENZA TRIBUNALE DI NUORO 690/2010 IN CAUSA

CIVILE RAC N. 474/1999 FALLIMENTO IMPRESAR/COMUNE D I NUORO.

PUNTO QUATTRO ALL'ORDINE DEL GIORNO: RICONOSCIMENTO

DEBITO FUORI BILANCIO SENTENZA TRIBUNALE DI NUORO N . 747/2010 IN

CAUSA CIVILE RAC N. 270/2000 EDIL PINNA/COMUNE DI N UORO.

ASSESSORE DAGA

Presidente, signor Sindaco, signori Assessori, signori Consiglieri, prima di

illustrare il punto all'ordine del giorno una breve comunicazione a integrazione di

quella che ho fatto nel precedente Consiglio Comunale, sempre in tema di costi della

politica.

Il penultimo Consiglio, come ben sapete perché vi ho informato, è costato tra i

4.000 euro e i 5.750 euro; mi sono dimenticato di comunicarvi che a questo va

aggiunto il costo relativo al verbale che è pari a 2.400 euro, cioè più si parla, più

viene stenotipato e più aumenta questo costo.

Non è una questione di bavaglio! Consigliere Soddu, mi lasci finire!

Mi premeva comunicare al Consiglio i costi della politica perché da un lato si fa

una battaglia contro i costi della politica, è bene rendere trasparenti i dati contabili dei

costi della politica.

(INTERVENTO FUORI MICROFONO DEL CONSIGLIERE SODDU) .

ASSESSORE DAGA

Glieli pago io, Consigliere Soddu, non è un problema!

PRESIDENTE

Consigliere Soddu, lasci stare! Abbiamo capito il suo intervento.

ASSESSORE DAGA

Questo fa parte della trasparenza.

PRESIDENTE

Sta parlando l'Assessore. Vuole intervenire sulla comunicazione?

Do la parola al Consigliere Carroni.

CONSIGLIERE CARRONI

Signor Presidente, signor Sindaco, colleghi Consiglieri, mi dispiace dover

intervenire in modo dissenziente rispetto ad alcune cose che dice il mio amico Tore

Daga.

Vorrei precisare un aspetto che mi sembra di non poco conto.

Mentre per un verso evidentemente apprezzo il suo sforzo di rendere

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assolutamente trasparente l'operato della Giunta, in questo caso anche in relazione

ai costi del Consiglio Comunale, vorrei precisare che a mio avviso esiste una

differenza di sostanza tra i costi cosiddetti della politica e i costi di una sana

Amministrazione.

Ora vorrei dire che probabilmente il costo di una seduta e il costo di un verbale

può apparire a taluno eccessivamente elevato, credo che la più importante assise

cittadina, cioè il Consiglio Comunale abbia il dovere, l'obbligo di esprimersi nelle

forme, nei modi ritenuti più idonei e che se un Consigliere o tutti i Consiglieri

dovessero sentire la necessità di intervenire ripetutamente a chiarimento, a

sostegno, per approfondire delle questioni, credo che questo sia un nostro preciso

dovere di Consiglieri, poiché rappresentiamo qua la città e noi non stessi e direi

parzialmente i nostri partiti di appartenenza.

Consentitemi questo riferimento alle istituzioni: do più valore all'istituzione, che

l'appartenenza di ciascuno di noi al proprio partito.

Mentre per un verso, Tore, apprezzo il tuo riferimento, la tua chiarezza

espositiva, per un altro vorrei dire che una cosa sono i costi della politica, un'altra

cosa sono i costi dell'Amministrazione, che sono il prezzo dovuto da parte di tutti noi

all'esercizio di una democrazia.

La democrazia non è una cosa facile, ha i suoi tempi e modi; credo che tutti noi

responsabilmente a questo dobbiamo essere chiamati, a dare il nostro migliore

contributo per far sì che questa città cresca, migliori, esca da questa situazione di

grande difficoltà, sottolineata da tutti noi o da diversi Consiglieri nei recenti Consigli

Comunali.

Non confondiamo, però, i due aspetti, andiamo semmai a razionalizzare - e lo

vedremo negli sviluppi successivi dei lavori del Consiglio e della Giunta - la spesa

laddove è necessario, mentre questo mi sembra un atto dovuto, qualcosa che tutti

noi dobbiamo ai cittadini.

Credo che nessuno di noi voglia perdere tempo, voglia intervenire a vanvera,

anzi sono convinta che anche laddove esista una dialettica alcune volte magari

accesa, tutto questo sia originato dalla volontà credo di tutti noi di dare un contributo

al dibattito, affinché le decisioni che noi andiamo ad assumere siano le più meditate e

noi ci auguriamo le più giuste per la città.

Chiedo scusa, Tore, è con amicizia questa sottolineatura.

CONSIGLIERE SPANU

Ho ben poco da aggiungere rispetto a quello che già ultimamente ha detto la

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collega Carroni.

Pongo una domanda, ma la pongo all'Assessore Daga: sono i costi della

politica o sono i costi della democrazia? Perché secondo me a questi livelli siamo a

livello di costi di democrazia che non può essere soppressa con meri numeri, come

intanto viene fatta.

Mi viene anche il dubbio che magari l'idea di riprendere l'intervento anche

questa volta derivi semplicemente dal fatto che l'altra volta il giornalista di turno ha

preso il suo intervento e l'ha messo sul giornale.

Può darsi, quindi, che sia un pochettino di malattia di protagonismo da parte

dell'Assessore.

PRESIDENTE

Do la parola all'Assessore Daga.

ASSESSORE DAGA

Consigliere Spanu, lungi da me dall'essere - lo dico in senso bonario -

protagonista; a me non interessa che il giornalista riporti le mie affermazioni, lo

dicevo perché il Consiglio ha chiesto nelle scorse riunioni un po' di trasparenza.

Lungi da me anche nel voler limitare la parola all'assise o limitare la

democrazia.

Mi limitavo semplicemente a riportare dei dati contabili perché questo è stato

chiesto da questa assise e così ho fatto.

Tutto qua; nessuna mania di protagonismo, mi creda!

PRESIDENTE

Si è prenotato il Consigliere Guccini.

CONSIGLIERE GUCCINI

Giusto per intenderci su un aspetto, giacché ho ascoltato l'intervento dei

colleghi Consiglieri: non credo, con tutta la stima che posso avere nei confronti

dell'Assessore Daga, che l'Assessore Daga sia nella condizione al limite di poter dire

a questa assise quanto può parlare o quanto non può parlare.

Ha semplicemente detto quelli che sono i costi della politica in un determinato

aspetto, per un determinato frangente; l'abbiamo saputo, ne prendiamo atto, del

resto lui non ha le prerogative per togliere la parola a nessuno, quindi chiunque può

fare il proprio intervento, non è in gioco né la democrazia né la libera espressione

delle persone e continuiamo così.

PRESIDENTE

L'Assessore Daga può illustrare i punti all'ordine del giorno.

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ASSESSORE DAGA

"Riconoscimento debito fuori bilancio derivante dalla sentenza n. 595/2010";

ometterò i nomi, come d'accordo nel precedente Consiglio Comunale.

"Con sentenza n. 595/2010, depositata in data 8 giugno 2010, non passata in

giudicato, esecutiva, il Tribunale di Nuoro ha definito il giudizio promosso contro il

Comune di Nuoro, costituitosi a mezzo del legale di fiducia Avvocato Priamo Siotto,

dai seguenti signori: eredi...

Il giudizio attiene alla richiesta di risarcimento dei danni a uno stabile di

proprietà dei signori, cagionati da infiltrazioni di liquami provenienti da un collettore

fognario realizzato dal Comune, che attraversa la via Ortobene;

CHE per effetto della suddetta sentenza il Comune di Nuoro è stato condannato

al pagamento delle seguenti somme: risarcimento danni 34.846,89 euro, oltre a

interessi, come da sentenza, per un totale di 35.543,83; rimborso spese legali 7.947

euro, oltre a spese generali di IVA pari a 11.157 euro;

CHE pertanto il Comune risulta debitore dell'importo complessivo di 46.701,41

euro, nei confronti degli eredi;

PRESO ATTO che il Giudice ha contestualmente condannato la società

Assitalia a corrispondere al Comune l'importo complessivo di 24.833 euro;

CHE le spese di registrazione della sentenza che gravano sul Comune

ammontano complessivamente ad euro 1.510;

CHE la suddetta sentenza, sebbene non ancora passata in giudicato,

costituisce titolo esecutivo;

CONSIDERATO che il debito sopradescritto rientra nella previsione di cui

all'Art. 194, comma primo del Decreto Legislativo 267/00, ai sensi del quale

dev'essere obbligatoriamente riconosciuto;

DATO ATTO che il pagamento delle somme agli aventi diritto sarà effettuato

dal dirigente competente con la massima celerità, al fine di evitare gli aggravi

conseguenti alle procedure esecutive;

ACQUISITI i pareri favorevoli del dirigente del settore lavori pubblici e del

dirigente del settore finanziario ai sensi dell'Art. 49, Decreto Legislativo 267/00, che

si allegano,

D E L I B E R A

di riconoscere, per quanto in narrativa, ai sensi dell'Art. 194, comma primo, lett.

A, Decreto Legislativo 267, il debito derivante dalla sentenza esecutiva non definitiva

del Tribunale di Nuoro n. 595/2010, per la complessiva somma di 48.211,41 euro, di

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cui 46.701,41 euro nei confronti della ditta e 1.510 euro per la registrazione della

sentenza.

Queste sentenze verranno coperte con fondi propri.

- Di dare il presente atto all'organo di revisione contabile;

- di dare atto che il rendiconto recante il debito fuori bilancio in argomento verrà

presentato alla Sezione Enti Locali della Corte dei Conti, per il referto di cui all'Art. 13

del Decreto Legge 22 dicembre 81, n. 786, convertito dalla Legge 26 febbraio 1982

n. 51;

- di inviare il presente atto alla Procura della Corte dei Conti;

- di rendere la presente, stante l'urgenza, immediatamente eseguibile;

- di dare mandato al settore economico-finanziario di eseguire il presente

provvedimento".

Passiamo alla sentenza successiva: "riconoscimento debito fuori bilancio,

sentenza Tribunale di Nuoro n. 467/2010, in causa civile n. 373/2000, impresa...".

Anche qui ometto i nomi.

"PREMESSO che con sentenza 467/2010, pervenuta al protocollo 33624 del

7/7/2010, il Tribunale di Nuoro ha definito in primo grado il giudizio tra il Comune di

Nuoro convenuto e l'impresa citata in questa delibera, in qualità di mandataria

dell'Associazione Temporanea di Imprese costituita unitamente.

E alle imprese che sono attrici della predetta sentenza risulta che il giudizio

radicato dall'impresa ha avuto ad oggetto pretese creditorie relative al contratto

d'appalto dei lavori, repertorio 5457 del 27 febbraio 96 e al successivo atto di

sottomissione, repertorio 5857 del 21/12/00, concernente l'edificazione del palazzetto

dello sport.

In accoglimento della domanda proposta dall'impresa il Comune di Nuoro è

stato condannato a pagare all'impresa attrice le seguenti somme: 3.109.266,13 euro,

comprensivi di: 1.851.558,95 euro, a titolo di risarcimento del danno, euro

518.643,96, a titolo di rivalutazione e di 739.063,22 euro a titolo di interessi dal

16/03/98, 42.681,60 euro comprensivi di spese di lite, IVA e cassa forense a titolo di

rimborso spese legali, 1.248 euro per spese della perizia, poste a carico del Comune

di Nuoro.

A tale somma si deve aggiungere l'imposta di registro e di bollo per un importo

di euro 77.555,24.

La suddetta sentenza, sebbene non passata in giudicato è esecutiva.

RITENUTO che il debito menzionato integri la fattispecie dell'Art. 194, comma

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primo, Decreto Legislativo 267/00, ai sensi del quale dev'essere obbligatoriamente

riconosciuta la legittimità;

DATO ATTO che l'impegno e la liquidazione della spesa predetta troveranno

copertura finanziaria;

ACQUISITI i pareri favorevoli del dirigente del settore affari generali, del

dirigente settore lavori pubblici e del dirigente settore economico-finanziario ai sensi

dell'Art. 49, Decreto Legislativo 267/00;

VISTI gli Artt. 42 e 194 del Decreto Legislativo 267/00,

D E L I B E R A

- di riconoscere, per quanto in narrativa, ai sensi dell'Art. 194, comma primo,

lett. A, Decreto Legislativo 267, la legittimità del debito di euro 3.153.195,73,

derivante dalla sentenza del Tribunale di Nuoro n. 467/2010 a favore dei soggetti di

cui in premessa e per le ragioni ivi indicate, oltre a 77.555,24 euro a titolo di imposta

di registro e di bollo, per un totale complessivo di 3.230.750,97 euro;

- di dare atto che agli effetti del predetto provvedimento giudiziario esecutivo il

Comune di Nuoro è debitore nei confronti dell'impresa, in qualità di mandataria

dell'Associazione Temporanea di Impresa costituita unitamente alle imprese, della

complessiva somma di 3.230.750,97 euro, oltre a interessi sino alla data di effettivo

pagamento;

- di dare atto inoltre che alla liquidazione della somma a favore degli aventi

diritto si provvederà con determinazione del dirigente competente, a valere sul

capitolo 16863;

- di trasmettere la presente deliberazione per l'esecuzione del dispositivo al

settore economico-finanziario, al settore affari generali e al settore dei lavori pubblici;

- di inviare il presente atto alla Procura Regionale della Corte dei Conti;

- di conferire al presente provvedimento, con separata votazione, con voti

unanimi, stante l'urgenza, immediata esecutività.

Riconoscimento debito fuori bilancio sentenza Tribunale di Nuoro 690/2010,

causa civile n. 474/99". Ometto anche qui i nomi.

"PREMESSO che con sentenza n. 690/2010, pervenuta al protocollo 37343 del

2/8/2010, il Tribunale di Nuoro ha definito in primo grado il giudizio tra il Comune di

Nuoro, convenuto, e il fallimento della ditta menzionata.

Dalla predetta sentenza risulta che il giudizio radicato dal curatore fallimentare

ha avuto ad oggetto pretese creditorie relative al contratto di appalto dei lavori,

repertorio 5235 del 27/9/93, concernente l'edificazione di una scuola elementare nel

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rione Ugolio.

In accoglimento della domanda proposta dal fallimento della ditta menzionata il

Comune di Nuoro è stato condannato a pagare le seguenti somme: 314.504,92 euro

a titolo di risarcimento del danno comprensivi di rivalutazione e di interessi.

Euro 10.530 comprensivi di spese di lite, IVA e cassa forense a titolo di

rimborso e spese legali; 3.655,53 euro per spese di perizia a carico del Comune di

Nuoro.

Per un totale complessivo di 328.690,45 euro.

A tale somma si deve aggiungere un'imposta di registro e di bollo per un

importo di euro 9.439, per un totale complessivo di 338.129,45 euro.

La suddetta sentenza, sebbene non è passata in giudicato, è esecutiva.

RITENUTO che il debito menzionato integri la fattispecie dell'Art. 194, comma

primo, Decreto Legislativo 267/00, ai sensi del quale dev'esserne obbligatoriamente

riconosciuta la legittimità;

DATO ATTO che l'impegno e la liquidazione della spesa predetta troveranno

copertura finanziaria nel capitolo 16869, 16856 e 16857;

ACQUISITI i pareri favorevoli del dirigente settore affari generali, del dirigente

settore lavori pubblici e del dirigente settore economico-finanziario ai sensi dell'Art.

49, Decreto Legislativo n. 267/00;

VISTI gli Artt. 42 e 194, Decreto Legislativo 26/2000,

D E L I B E R A

di riconoscere per quanto in narrativa, ai sensi dell'Art. 194 comma primo, lett.

A, Decreto Legislativo 267/00, la legittimità del debito di euro 328.690,45, derivante

dalla sentenza del Tribunale di Nuoro, n. 467/2010, a favore dei soggetti di cui in

premessa e per le ragioni ivi indicate, oltre a euro 9.439 a titolo di imposta di registro

e di bollo, per un totale complessivo di euro 338.129,45 euro;

- di dare atto che agli effetti del predetto provvedimento giudiziario esecutivo il

Comune di Nuoro è debitore nei confronti del fallimento della ditta menzionata nella

delibera, per la complessiva somma di euro 338.129, oltre a interessi, sino alla data

di effettivo pagamento;

- di dare atto inoltre che alla liquidazione della somma a favore dell'avente

diritto si provvederà con determinazione del dirigente competente, a valere sul

capitolo 16869 per euro 106.742,11, del bilancio di previsione 2010; capitolo 16869,

residui passivi 2009 del bilancio 2010, per euro 100.000, capitolo 16856 bilancio di

previsione 2010 e 111.597,13 euro, poi capitolo 16857, bilancio di previsione 2010

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euro 19.790,21;

- di trasmettere la presente deliberazione per l'esecuzione del dispositivo al

settore economico-finanziario, al settore affari generali, al settore lavori pubblici;

- di inviare il presente atto alla Procura regionale della Corte dei Conti;

- di conferire al presente provvedimento, con separata votazione, con voti

unanimi, stante l'urgenza, immediata esecutività".

Ultima delibera: "riconoscimento debito fuori bilancio sentenza Tribunale di

Nuoro 747, in causa civile n. 270/00", ometto anche qui il nome della ditta.

"PREMESSO che con sentenza n. 747/2010 pervenuta al protocollo 41832 del

9/09/2010, il Tribunale di Nuoro ha definito in primo grado il giudizio tra il Comune di

Nuoro convenuto e l'impresa citata nella delibera.

Dalla predetta sentenza risulta che il giudizio radicato dall'impresa ha avuto ad

oggetto: 'pretese creditorie relative al contratto d'appalto repertorio 5700 del

10/03/98, concernente il lavoro di costruzione della chiesa parrocchiale San

Domenico Savio, secondo intervento'.

In accoglimento della domanda proposta dall'impresa citata in delibera, il

Comune di Nuoro è stato condannato a pagare le seguenti somme:

- euro 18.870,79 a titolo di risarcimento del danno, comprensivi di rivalutazione

e di interessi.

- euro 6374,16, comprensivi di spese di lite, IVA e cassa forense a titolo di

rimborso spese legali a favore dell'impresa citata nella delibera, poste a carico del

Comune di Nuoro per due terzi;

- euro 5840,64, comprensivi di spese di lite, IVA e cassa forense, a titolo di

rimborso spese legali a favore della società;

- euro 498,21 per spese di perizia a carico del Comune di Nuoro per due terzi.

Per un totale complessivo di euro 31.583,80.

A tale somma si deve aggiungere l'imposta di registro e di bollo per un importo

di 560 euro e per un totale complessivo quindi di 32.143,80.

La suddetta sentenza, sebbene non passata in giudicato, è esecutiva.

RITENUTO che il debito menzionato integri la fattispecie dell'Art. 194, comma

primo, decreto legislativo 267/00, ai sensi del quale dev'esserne obbligatoriamente

riconosciuta la legittimità;

DATO ATTO che l'impegno e la liquidazione della spesa predetta troveranno

copertura finanziaria nel capitolo 16869 del bilancio 2010;

ACQUISITI i pareri favorevoli del dirigente settore affari generali, del dirigente

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settore lavori pubblici e del dirigente settore economico-finanziario, ai sensi dell'Art.

49, decreto legislativo 267/00;

VISTI gli Art. 42 e 194 del decreto legislativo 26/00

D E L I B E R A

- di riconoscere per quanto in narrativa, ai sensi dell'Art. 194, comma primo,

lettera A decreto legislativo 267/00, la legittimità del debito di 31.583,80, derivante

dalla sentenza del Tribunale di Nuoro n. 467/2010, a favore dei soggetti di cui in

premessa e per le ragioni ivi indicate, oltre a 498,21 euro a titolo di imposta di

registro e di bollo, per un totale complessivo di euro 32.143,80;

- di dare atto che, agli effetti del predetto provvedimento giudiziario esecutivo, il

Comune di Nuoro è debitore nei confronti dell'impresa della complessiva somma di

euro 32.143,80, oltre ad interessi sino alla data di effettivo pagamento;

- di dare atto inoltre che alla liquidazione della somma a favore dell'avente

diritto si provvederà con determinazione del dirigente competente, a valere sul

capitolo 16869 del bilancio 2010;

- di trasmettere la presente deliberazione, per l'esecuzione del dispositivo, al

settore economico-finanziario, al settore affari generali, al settore lavori pubblici;

- di inviare il presente atto alla Procura regionale della Corte dei Conti;

- di conferire al presente provvedimento, con separata votazione e con voti

unanimi, stante l'urgenza, immediata esecutività".

Grazie per l'attenzione.

PRESIDENTE

La parola al Consigliere Barbagli.

CONSIGLIERE BARBAGLI

Mi dispiace che ci sia l'Assessore Daga che, come ogni volta succede per i

debiti fuori bilancio è lui che li deve illustrare, però non è il tecnico, io vorrei fare delle

domande alla struttura.

PRESIDENTE

C'è il dottor Palli.

CONSIGLIERE BARBAGLI

Questi debiti fuori bilancio li propone la struttura finanziaria, però nel merito

sono i lavori pubblici, comunque io pongo la domanda, poi qualcuno risponderà.

Leggo all'interno della camicia di delibera che sono dei risarcimenti danni per

cui questa Amministrazione deve liquidare queste cifre andate a giudizio.

Ma risarcimento danni per che cosa? cioè per chi? Qual è il motivo per cui

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questa Amministrazione viene citata?

Questo è riconoscimento fuori bilancio Edil Pinna, una; la seconda è quella

dell'Impresar; poi non riesco ancora ad identificare la scuola edificata nel rione di

Ugolio, dove noi stiamo pagando i danni.

Questo è per trasparenza degli atti, per trasparenza di quello che votiamo, per

trasparenza di tutto; noi guardiamo solo i costi della politica però non i costi della

trasparenza Assessore.

Ripeto non ce l'ho con lei, però qui non c'è mai nessuno che risponda.

Camicie di delibera nude e crude, punto e basta, però vorrei capire cosa sono

chiamato a votare, per liquidare che cosa, risarcimenti danni di chi? per colpa di chi?

CONSIGLIERE DEIARA

Signor Presidente, signori Assessori, colleghi Consiglieri, sono già intervenuto

la volta precedente sui debiti fuori bilancio, ho denunciato il rischio che tutti noi

corriamo a furia di riconoscere ogni volta in corsa valangate di debiti.

Ho addirittura fatto alcune proposte operative.

Chiederei, visto che l'aula ne ha pieno diritto, che quantomeno la struttura

presenzi quando i Consiglieri intervengono e magari evidenziano criticità su questioni

importanti come quelle che stiamo andando a trattare.

Ad esempio non vedo il dirigente del settore affari generali, avrei voluto fargli

alcune domande, le faccio a lei signor Segretario Generale.

Faccio specifico riferimento in questo intervento al caso - faccio nomi e cognomi

visto che sono dati pubblici - della causa dell'impresa Antonio Giorgi e più.

Causa datata anche questa, che ha avuto un iter complesso e per tale iter oggi

ci ritroviamo a riconoscere un debito fuori bilancio, l'ennesimo, di più di 3 milioni di

euro.

Questo debito ha una sua "tracciabilità".

Ciò che io vorrei chiedere oggi all'aula è questo: io sono in possesso, come tutti

quelli che hanno avuto modo di richiedere atti, di una lettera che è stata protocollata

dall'impresa in data 14 novembre 2006.

Tale lettera credo che possa essere tranquillamente anche letta in aula.

In questo documento l'impresa Giorgi chiedeva all'Amministrazione Comunale

un incontro per valutare l'ipotesi di avviare una trattativa per addivenire magari ad

una transazione bonaria, posto che la relazione tecnica del perito del Tribunale dava

torto all'Amministrazione Comunale.

L'impresa, avendo praticamente certezza di vittoria, ha preferito in maniera

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diplomatica chiedere un incontro all'Amministrazione allora in essere, per venire a

conclusione di un'operazione annosa, che se fosse stata valutata positivamente

avrebbe ad oggi limitato decisamente le spese.

Quando io parlo di limitazione di spesa lo faccio a ragion veduta citando quelle

che sono le spese presenti nella delibera oggi presentataci dall'Assessore Daga e

dichiarando, senza difficoltà ad essere smentito, che avremmo potuto chiudere

questa operazione, tolti i costi che sono maturati per interessi, per spese varie, ad

euro 1.700.000 nell'anno 2006.

Oggi ci ritroviamo a riconoscere un debito che sale a tre milioni e mezzo a

quanto pare - chiederò che della cosa signor Sindaco possa accertarsene - per

inerzia da parte dell'Amministrazione, della struttura.

In attesa che probabilmente Dio provvedesse con qualche miracolo abbiamo

tirato alla lunga tanto da essere arrivati oggi a 3.600.000 euro.

Se questo non dovesse essere, cioè se le parole e i documenti che io posso

riprodurre all'aula dovessero essere ritenuti leggeri da parte dell'Amministrazione,

pongo alla vostra attenzione un'altra ipotesi.

Siccome credo che si voglia ricorrere in appello, l'ipotesi è che si possa

avanzare una richiesta legittima dell'Amministrazione all'impresa - in questo caso

spero che questa Amministrazione, a differenza dell'altra, voglia incontrare l'impresa

- dove l'Amministrazione possa proporre di poter accedere ad una fideiussione a

garanzia nei confronti dell'impresa, fintanto che non si accerta nel giudizio d'appello e

magari si avanzi una proposta di rateizzazione del debito, qualora, come io purtroppo

immagino, questo debito debba essere onorato da parte di questa Amministrazione.

Questo è l'ennesimo caso, signor Sindaco, di un vecchio modo di fare politica,

dove probabilmente i problemi era meglio metterli da parte, tanto c'era qualcun altro

che se ne sarebbe fatto carico.

Questo qualcun altro è lei insieme a noi.

Io oggi, come ho fatto la volta precedente, starò responsabilmente in aula a

riconoscere il debito fuori bilancio, perché è un dovere che noi abbiamo, ma mi porrò

in maniera propositiva perché si abbia modo, in qualche maniera, di trovare o cercare

di trovare soluzione utili a che i danni, fatti purtroppo, ricadano nella minor maniera

possibile sulla città.

PRESIDENTE

Prima di dare la parola al Consigliere Manca vuole intervenire il Sindaco.

SINDACO

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Consigliere Deiara colgo la sua sollecitazione, perché evidentemente è volta a

limitare i danni per tutte queste sentenze che nell'ultimo periodo, negli ultimi anni

comunque ci hanno condannato ad un esborso di ingenti somme e a paralizzare,

perlomeno in parte, il nostro bilancio.

Io però, che sono favorevole all'istituto della transazione, vorrei ricordarle che si

cerca di addivenire ad una soluzione bonaria quando non si ha certezza di stare dalla

parte della ragione.

Ove invece si abbia la convinzione - ovviamente non personale, non dettata dal

fatto che la mattina ci si alza e si ritiene di aver ragione rispetto all'impresa Giorgi o

agli eredi Pinna o altri, parlo per quanto riportato in queste sentenze che oggi

dobbiamo riconoscere - in quelle situazioni è anche giusto andare in causa e far

valere le proprie ragioni.

Nel 2006 l'offerta di incontro, la proposta di addivenire ad una transazione non

era stata colta dall'Amministrazione e se non è stata accolta in quel periodo

evidentemente quell'Amministrazione riteneva di poter tranquillamente andare alla

sentenza di primo grado con tranquillità.

Così non è stato e siamo stati condannati a pagare oltre 3 milioni di euro e noi

di quelli ci dobbiamo far carico.

Abbiamo evidentemente lavorato per ricostruire tutta la vicenda che viene da

molto lontano, come lei ben sa e la Giunta ha deciso di ricorrere, di presentare

appello.

Abbiamo anche fatto delle valutazioni su quella che era stata la consulenza di

parte.

Il consulente a cui avevamo chiesto di affiancarci nel primo grado di giudizio

abbiamo deciso di sostituirlo con un consulente diverso, che riteniamo abbia le

qualità professionali, peraltro riconosciute sul livello regionale, per dirci se prima di

presentarci davanti al giudice dobbiamo invece cercare una composizione bonaria

della vicenda, o se invece, come sostenuto da altri, il Comune nella vicenda del

vecchio palazzetto è parte lesa e quindi bisogna andare con una consulenza di parte

più adeguata, se mi passa l'espressione, a sostenere il secondo grado di giudizio.

Rispetto al metodo che lei suggerisce io sono assolutamente d'accordo, credo

però che vada valutato caso per caso.

Noi in questa situazione, prima di arrivare alla sentenza di secondo grado,

avremo l'esatta cognizione di quella che è la situazione, la consapevolezza di quella

che è la soluzione migliore da perseguire: quella della transazione, oppure quella di

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andare in giudizio e far valere le ragioni dell'Amministrazione.

PRESIDENTE

Ha chiesto di parlare il Consigliere Manca.

CONSIGLIERE MANCA (CIC)

Signor Presidente, signori presenti tutti, soltanto alcune delucidazioni.

Posto che stiamo andando avanti in maniera incerta per quanto riguarda la

sistemazione degli atti, qualche giorno fa ho stampato le copie delle camicie di

delibera - e parlo soltanto di queste ultime quattro - e alla voce del finanziamento per

quanto riguarda questi debiti fuori bilancio vi era una riga dritta sia in un primo foglio

che nel secondo.

Posto che invece qualche giorno dopo sono comparsi alcuni documenti,

migliorativi evidentemente, dei quali prendo atto, credo che non possiamo come

Consiglieri Comunali andare ogni giorno sul sito per verificare gli atti, perché stiamo

inseguendo qualcosa che non possiamo inseguire.

Gentilmente le ribadisco quindi di avere un percorso certo di consegna degli

atti.

Detto questo leggevo insieme all'Assessore la camicia di delibera e ad un punto

specifico l'Assessore legge che finanzieremo, e parlo della delibera con sentenza

595, con fondi propri dell'Ente.

Invece nei fogli che ho, che sono quelli presi dal sito Intranet, si dice che

finanzieremo con i fondi propri di cui al capitolo 16857 del bilancio 2010.

E' stata una dimenticanza nella lettura? vorrei avere conferma.

Invece per quanto riguarda la sentenza n. 373, sempre l'Assessore legge che

finanzieremo con il capitolo 16863; io però leggo nei fogli che ho - sempre da stampa

del sito Intranet - tutt'altra cosa, leggo che finanzieremo con il capitolo 16863 per

l'importo di euro 3.095.000 e al capitolo 16857 per la differenza.

Sono due cose sulle quali vorrei avere un chiarimento: qual è esattamente il

capitolo di cui stiamo parlando? perché io leggo due documenti diversi.

Ancora chiedo gentilmente: dal momento che non abbiamo il PEG; dal

momento che leggo nella relazione dei revisori di un PEG finanziario; dal momento

che mi viene detto con una lettera che ho letto in aula che questo PEG finanziario

non mi può essere dato perché è un PEG di lavoro della struttura; non potendo

accedere ai capitoli per vedere come sono colmi di denari, avrei necessità di

chiedere che mi venga data risposta in aula, gentilmente dalle persone che hanno la

responsabilità e la competenza, quali sono i capitoli presso si quali noi ci rivolgeremo

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per finanziare questi debiti, quanto sono colmi, quanto c'è, qual è l'importo che ad

oggi c'è disponibile.

In modo tale da poter fare una valutazione nel merito al momento in cui

deciderò di fare il mio intervento sulla questione in oggetto.

CONSIGLIERE PORCU

Un saluto a tutti i presenti. Condivido pienamente la linea politica che il Sindaco

e la Giunta vuole adottare nei confronti della sentenza che riguarda il palazzetto dello

sport.

Senza dubbio ritengo che l'Amministrazione Comunale con quella sentenza è

sicuramente parte lesa.

Oggigiorno ci troviamo ad approvare uno strano debito fuori bilancio.

La settimana scorsa erano debiti fuori bilancio di opere che venivano eseguite,

che sono state fatte, perché non possiamo negare che a fronte di un esproprio

l'Amministrazione Comunale ha realizzato infrastrutture, ha fatto sì che alcuni nostri

concittadini potessero realizzarvi le proprie case.

Oggi in alcune di queste sentenze, invece, ci troviamo a dover approvare,

nostro malgrado, dei debiti fuori bilancio per cose non fatte.

Così per il palazzetto dello sport, dove l'Amministrazione Comunale ha resistito

a fronte di richieste, che non so se siano legittime oppure meno, da parte

dell'impresa che aveva vinto l'appalto e che aveva iniziato l'opera.

Però permettetemi da tecnico, dovrei spogliarmi del fatto di essere tecnico però

mi dico: quanto era l'appalto? Oggigiorno noi andiamo a pagare per quattro pilastri, e

meno male non ci sono espropri perché sono stati formalizzati, per non avere un

palazzetto stiamo spendendo la bellezza di 3.500.000, per cose non fatte!

Assessore, premetto che l'assolvo in pieno, non è certamente un qualcosa

legato al settore finanziario, al settore finanziario arriva dopo svariati passaggi.

Qui mi trovo ad avere il parere contabile favorevole da parte dei lavori pubblici.

Sarei curioso di sapere quant'è l'appalto, perché la Legge 64 con cui era stato

finanziato il palazzetto dello sport mi pare fosse intorno ai 3/4 miliardi.

Oggi ci ritroviamo a dover pagare il doppio solamente per avere una decina di

pilastri, che sono anche brutti a vedersi.

Idem come sopra per la scuola sotto via Verdi, che con un finanziamento della

Falcucci dovevamo realizzare.

Invece anche lì ci troviamo a pagare un debito per cose che non sono state

ultimate, che non sono state fatte e per giunta tenere una struttura che è

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dell'Amministrazione Comunale, dove noi per anni non abbiamo neanche potuto

operare, perché essendoci una causa non potevamo neanche utilizzare eventuali

altri finanziamenti per poterla ultimare.

Quando leggo: sentenza 747, a titolo di risarcimento 18.000 euro, compresi

rivalutazioni, interessi e così via, per spese legali 12.000 euro; ma chi è che è andato

a resistere per 18.000 euro e ne abbiamo speso 12.000 in spese legali?!

Quanto era il danno precedentemente? Non sto accusando la struttura però

non è possibile che non ci si arrivi prima, non ci si fermi prima per qualche riserva

che magari aveva fatto l'impresa di 5/6/10 milioni di lire e oggi ci ritroviamo a pagare

il doppio non solo come rivalutazione interessi e risarcimento danno, ma anche con

spese legali triplicate.

Sono perfettamente d'accordo con lei signor Sindaco quando dice che noi

attueremo il metodo della transazione.

Mi auguro sul serio che questa Amministrazione sia in prima linea per quanto

riguarda i metodi transattivi, dopo avere valutato con gli uffici passo per passo, atto

per atto, se ci sono i mezzi per ricorrere è chiaro che si deve ricorrere, ma quanto

meno cercare di non andare a spendere soldi inutilmente in cause che poi ci arrivano

sempre come delle mazzate in determinati periodi dell'anno e non riusciamo ad

utilizzare i soldi per fare quei finanziamenti, per fare sul serio delle opere per la

nostra comunità.

Io non mi tirerò neanche stavolta indietro, approverò questi debiti che sono

riconosciuti con queste sentenze, però per quanto riguarda il problema del

palazzetto, che è una bella somma, sono perfettamente in linea con quanto lei signor

sindaco poc'anzi ha detto e con quanto ha deciso la sua Giunta.

Rimango però in attesa di conoscere, sempre per motivi di trasparenza

Assessore, da parte dell'ufficio settore lavori pubblici, che cosa riguardano questi

risarcimenti, a che cosa sono dovuti, cos'è che abbiamo fatto noi di danno, che

danno abbiamo arrecato, almeno in due di queste sentenze.

CONSIGLIERE PIRISI

Potrei anche non intervenire perché l'intervento che ha fatto il Consigliere Porcu

più o meno era quello che dovevo fare io.

L'intervento del Sindaco anticipa quello che credo anche il Consigliere Porcu

intendeva riportare; l'impugnazione della causa Giorgi è chiaro che non ci trova...

nessuno né in questo Consiglio e neanche in città.

Si sente parlare di questa sentenza di oltre tre milioni di euro ed è veramente

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uno scandalo che noi dobbiamo risolvere con ciò che dice il Sindaco e riportarla nelle

sedi opportune.

Volevo chiedere alla struttura e all'Assessore: per quanto riguarda la sentenza

Monni non riesco a trovare la data, almeno nella delibera, poi non so magari mi

sfugge, ma non l'ho trovata.

Vorrei sapere di che anno è la sentenza Monni.

PRESIDENTE

La parola al Consigliere Montesu.

CONSIGLIERE MONTESU

Il mio non sarà un intervento sullo specifico, anche perché di fronte alle

sentenze dei Giudici c'è solo da ubbidire, come si suol dire.

Sarà piuttosto un ragionamento su quella che è la situazione generale che

stiamo cercando di gestire.

Sono residui attivi incerti, previsioni irrealistiche, debiti fuori bilancio che

arrivano da tutte le parti, alienazioni di beni immobili, problematiche, cause in corso e

sentenze in arrivo.

Nuoro, signor Sindaco, rischia di precipitare nel disastro finanziario più grande

della sua storia.

La nostra autonomia finanziaria è catastrofica, dipende in tutto e per tutto dai

trasferimenti correnti.

La rigidità strutturale del bilancio non permette alcun margine di operatività;

l'ammontare dei mutui e prestati è in evoluzione costante verso il peggio.

Non riusciamo a programmare il benché minimo intervento e/o investimento,

ma le cose peggiori, come faceva rilevare qualche Consigliere di maggioranza,

vengono dalla gestione degli atti.

Gestione degli atti che denota in maniera chiara e inequivocabili un insufficiente

controllo dei procedimenti che merita un'attenzione diversa da quella finora dedicata.

Pone cioè un problema di struttura non più rimandabile, perché la carenza o

mancanza di controllo sugli atti sembra essere diventata una prassi.

Adagiarsi sul fatto che questi debiti vengano da lontano e che quindi noi non

abbiamo responsabilità, non serve a nulla e non giustifica certi atteggiamenti.

La tendenza ad aumentare le spese correnti ignorando la situazione è benzina

sul fuoco, appare un'azione sbagliata che rischia di farci precipitare nel baratro.

Le alienazioni di beni immobili fatta solo per creare entrate irrealizzabili non

fanno cassa né tanto meno prospettiva.

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Occorre farla con ben altra volontà, con ben altra impostazione e profondità,

scegliendo i beni giusti, coinvolgendo per esempio qualche società di

cartolarizzazione.

La via delle alienazioni è corretta ma bisogna percorrerla seriamente, i mutui e i

prestiti generano interesse da pagare, le alienazioni no.

PRESIDENTE

Mi è sembrato che stesse già partendo con altro argomento.

CONSIGLIERE MONTESU

Lei è prevenuto Presidente.

Se mi vuole dare lei un foglio leggo anche il suo.

PRESIDENTE

Io non do nessun suggerimento, il mio compito è far sì che si parli

sull'argomento all'ordine del giorno.

CONSIGLIERE MONTESU

Le ho detto che non entro tanto nello specifico, cerco di capire dove si sta

calando questa realtà.

Se noi non abbiamo creato i debiti, non stiamo facendo molto per ammorbidire

l'impatto, a volte ho l'impressione che qualcuno voglia lasciare il banchetto così

com'è.

Abbiamo la sensazione che vogliamo conservare una fonte di incarichi per

Avvocati, che a molti di loro - non a tutti per fortuna - permette e assicura un certo

provento.

Qualche Consigliere particolarmente attento l'altra seduta a questi dettagli, in

virtù anche dei suoi trascorsi, faceva notare che erano sempre gli stessi e sempre

dello stesso gruppo politico.

Lo stesso dicasi delle opere pubbliche: una cerchia ristretta di persone gestisce

la torta, senza aver mai risposto minimamente delle tante distorsioni che sono state

perpetrate nel tessuto cittadino.

Anche loro, come gli Avvocati, sempre gli stessi, sempre dello stesso gruppo,

sempre più vicini all'Assessorato più conteso e al suo Assessore di turno.

Producono incompiute, molti problemi legali, tante varianti con parcelle da

capogiro certe volte.

In città li chiamano i professionisti delle cause perse e della creatività

incompiuta o compiuta male.

Gli Assessorati ai Lavori Pubblici e alle Grandi Manutenzioni sono diventati la

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Mecca, per loro si combattono le più feroci battaglie politiche.

Nel nuovo supercomune Nuoro Provincia questi Assessorati sono stati gestiti

da decenni sempre dallo stesso gruppo.

Gruppi senza grandi numeri, ma con grandi appetiti, peraltro sempre soddisfatti.

Abbiamo un'eredità pesante, questa Amministrazione ha imboccato, volente o

nolente, la strada della continuità con Zidda, la discontinuità tanto proclamata in

campagna elettorale non si è vista.

Parlare di Supermario, caro Sindaco Bianchi, non è ragione sufficiente per

marcarne la discontinuità, perlomeno politica.

Se alza lo sguardo vede che i seggi sono occupati dalle stesse persone; lei

stesso qualche ruolo non marginale con Supermario l'ha avuto.

L'unica discontinuità si registra nell'autonomia dell'Ente, con Zidda era

autonomo, con lei mi sembra di meno.

Con lei stiamo andando verso un progetto di supercomune gestito dalla

Provincia...

PRESIDENTE

Consigliere Montesu si attenga al punto all'ordine del giorno.

CONSIGLIERE MONTESU

Credo sia collegabile all'ordine del giorno perché anche la strategia per uscirne,

signor Presidente, è importante.

Dicevo: è aumentata l'influenza del vicino di casa, un vicino condannato

inequivocabilmente dal voto di questa città, un vicino di casa che lei sta dando la

maglia del vincitore dopo avere perso in questa città.

Avete iniziato scambiandovi Assessori e Consiglieri per trovare contrappesi ed

equilibri interni, ora fate anche gli esecutivi insieme, formate i gruppi interassessoriali.

Chissà se anche noi parteciperemo alla spartizione del tesoretto che aveva

messo su in campagna elettorale forse per pagare qualche debito.

Intanto tra una cosa e l'altra la interrogo anche sull'acqua che lui ha conferito ad

Abbanoa dopo che siete stati cacciati tutti per eccesso di debiti.

Qualche responsabilità sul disastro di Abbanoa ce l'avete.

Quella di Nuoro è una situazione esplosiva che richiederebbe una volontà di

cambiamento e una strategia di svolta condivisa con questo Consiglio non con la

Provincia.

La via che gli è stata dettata non porterà lontano, il suo ispiratore politico è noto

per altre cose.

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Se le notizie diffuse sono vere il conto del debito potrebbe essere molto salato.

Diceva l'Assessore Daga che ci sono oltre 70 cause di espropri, forse è meglio

parlare di occupazione d'urgenza ma è tradotto in esproprio.

Questa situazione insomma rischia di diventare un fardello economicamente

pesantissimo per l'Amministrazione Bianchi e per quelle che a lui seguiranno.

Deriu non ci darà le risorse di cui avremo bisogno.

Dicevo che richiederebbe una risposta forte, che non può che partire

dall'istituzione della commissione proposta dal Consigliere Spanu, io la chiamerei

commissione di garanzia e trasparenza, che esamini le delibere della Giunta, le

determine della dirigenza, la gestione degli atti, gli appalti, oltre alle vicende che

stanno determinando debiti fuori bilancio che non riguardano l'indennizzo dei terreni

espropriati, ma anche i risarcimenti causati dal mancato completo degli atti.

Nella mezza seduta del 30 settembre, purtroppo pagata per intero Assessore

Daga, volevo intervenire nella parte finale ma siamo andati a casa per la partita.

Rimanendo ad ascoltare ho potuto cogliere l'attivismo di diversi tuttologi, che

usano il tempo a loro disposizione per porre l'accento sugli interventi dei loro colleghi

di opposizione, anziché dare qualche contributo sull'ordine del giorno.

Ma il bello della vicenda è che qualcuno di questi Consiglieri accusa gli altri di

parlare per parlare, quando il suo mestiere è di parlare in quest'aula, non fa altro che

parlare.

Qualcuno deve imparare ad essere più rispettoso e attinente alla sostanza delle

cose; dev'essere più attento alla sostanza piuttosto che perdersi in lezioncine

lessicali tese ad impressionare un'assemblea che considera ignorante e incolta,

un'assemblea che ha il buon senso di ascoltare tutti, anche chi non lo merita.

Il rigore e la coerenza non sono un optional, sono un indice di serietà.

Il cambiamento a volte è sintomo di intelligenza, ma il più delle volte è la prova

tangibile dell'inaffidabilità.

Sicuramente il giro delle sette chiese, la ricerca estenuante della propria utilità.

Certi altri interventi mi hanno ricordato quelle vecchie comari di paese che

regolavano i loro rapporti interpersonali attendono la mal capitata sulla finestra di

casa, possibilmente al piano rialzato, per scaricargli secchiate di sporcizia nell'intima

convinzione che sporcando gli altri alleviasse la loro.

Qui non siamo alle secchiate....

PRESIDENTE

Si avvii alle conclusioni grazie.

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CONSIGLIERE MONTESU

Signor Sindaco, nelle sue varie conclusioni si è dato uno stile che non mi piace.

L'altra volta si è molto preoccupato della fonte di quelle che, insieme ad un duo

di Consiglieri, definisce il compitino che leggo in Consiglio e del mio presunto

cosiddetto "ghostwriter".

Io signor Sindaco il compitino, quello che lei non è autorizzato a correggere né

a dare voti, lo faccio a casa e non vado a prenderlo negli esecutivi promiscui in

Provincia.

Non so se lo fate perché vi dà fastidio quel che dico o perché in questo modo

pensate di intimorirmi, so che in quest'aula viene praticato anche questo.

E' evidente comunque che non mi conoscete bene. Voglio comunque

tranquillizzarvi tutti, lo scrivo per non perdere il (...) in quest'aula, con tutte le colonne

di disturbo sistemico che avete, è facile.

Il mio ispiratore, sfortunatamente per voi, è più di uno, sono per l'esattezza ben

224.

Tanti quanti i voti che ho preso per essere eletto in questo Consiglio, tanti

quanto ne hanno preso insieme i Consiglieri colonna - 224 appunto - che parlano

senza mai saltare un giro, chiedono e votano per due occupando il doppio del mio

tempo.

Capisco il duo ma lei signor Sindaco, oltre a ricercare il bene comune....

PRESIDENTE

Concluda Consigliere.

CONSIGLIERE MONTESU

... con i cittadini, è chiamato per ruolo ad esprimere opinioni e a fare sintesi

politica.

Per favore lo faccia, ne guadagneremo tutti.

Accusare la gente nelle sue conclusioni quando nessuno può replicare non mi

sembra corretto.

Impari a fare il cronometrista, Consigliere!

Sto parlando come Capogruppo.

PRESIDENTE

Concluda, Consigliere Montesu.

CONSIGLIERE MONTESU

Sto parlando come Capogruppo.

PRESIDENTE

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Lo deve dichiarare, non è che lo dichiara il Consigliere Saiu.

CONSIGLIERE MONTESU

Va bene, lo sto dichiarando.

Se lo vuole fare nessuno glielo impedisce, il regolamento le dà il modo di

intervenire quando vuole, per il tempo che vuole ma, per favore, si iscriva a parlare.

Il regolamento, anche se spesso le violentate, non l'autorizza a interrompere gli

altri che parlano, se vuole parlare allontanandosi dalla sintesi politica lo faccia nel

dibattito.

Mi ha detto con tono di persona che sta parlando di scuole che crollano, che la

scuola di via Gramsci non è crollata per problemi di manutenzione e che io non sono

addentro a questi problemi.

Gli è sfuggito un piccolo particolare: ho letto le dichiarazioni del responsabile

scolastico e di problematiche di manutenzione me ne sono occupato per 38 anni.

In quanto alle sue conoscenze credo vadano riviste, lei non sa probabilmente

che esistono diversi tipi di manutenzione.

Lei verosimilmente non conosce né la manutenzione pre-elettiva, né la

manutenzione preventiva, conosce poco la manutenzione a evento, ma sicuramente

conosce meglio la manutenzione a nastro e transenna, che consiste nell'isolare

l'evento con apposite transenne e con nastro bianco e rosso, da togliere alle calende

greche, dimenticando il ripristino dell'evento.

Quanto alla mia marginalità nel P.D.L. le consiglio di occuparsi della sua nel

P.D., visto il muoversi del dirimpettaio di palazzo che sta relegando lei al ruolo di

"dischente".

Lei è più giovane di me e con qualche ambizione in più e la sua marginalità,

signor Sindaco, potrebbe costare più della mia.

PRESIDENTE

Consigliere Montesu, si attenga all'ordine del giorno, se no devo toglierle la

parola.

CONSIGLIERE MONTESU

Ha ragione lei, mi occupo delle cose nuoresi e per più di 40 anni mi sono

dedicato al mio lavoro di fabbrica, come si dice: ho pensato a lavorare.

In questi anni non ho mai avuto il tempo di tenere rapporti privilegiati con gli

esponenti istituzionali, né del mio, né di altri partiti.

Sono però rispettoso delle sue prerogative istituzionali e lascio a lei o a chi per

lei interloquire con l'ex Assessore Asuni e con i Sottosegretari e i Ministri.

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Mi limito, come faccio in questo Consiglio, a difendere sempre, dovunque e con

chiunque le prerogative di Nuoro e della sua provincia e dei suoi abitanti prima di

tutto, anche quando qualcuno distratto da questi ambienti li mette in discussione.

Con le modifiche introdotte allo statuto potrà finalmente nominare chi dovrà

occuparsi dei problemi della scuola e dell'università.

Mi domandavo cosa succederà, visto che il dirimpettaio, tanto amato dalla città,

che oltre a avere un Consigliere Comunale del suo Gabinetto, ha dato la delega

all'università a un altro Consigliere.

PRESIDENTE

Chiedo se ci sono altri interventi.

Do la parola al Consigliere Soddu.

CONSIGLIERE SODDU

Saluto il Sindaco, gli Assessori, i Consiglieri e tutti i presenti.

Io non posso che assumermi le responsabilità oggi andando a votare e ad

approvare questi debiti fuori bilancio, però non posso non fare delle considerazioni,

non affrontare delle considerazioni a voce alta.

Il riferimento e l'argomento che voglio toccare nello specifico è il palazzetto

dello sport.

Chi mi ha preceduto ha parlato di un debito anomalo perché generalmente

siamo abituati ad assumerci dei debiti, per avere acquistato delle aree, magari non

aver formalizzato i documenti per tempo, però paghiamo per avere comprato una

cosa.

Noi oggi invece, assumendoci questo debito, dobbiamo pagare per non avere

avuto niente in cambio.

E io lo chiedo al Sindaco, all'Assessore al Bilancio, non so a chi e chi mi potrà

dare risposta, però la risposta non dico che aiuterebbe il mio voto, ma mi aiuterebbe

meglio a capire il perché di questo debito.

Quando è stato aggiudicato l'appalto l'impresa, per effetto di un verbale, ha dato

luogo ad un inizio lavori.

A questo inizio lavori sono susseguite una serie di operazioni, di dialoghi

costruttivi o meno tra l'impresa e la committenza.

La committenza - queste sono le informazioni che ho, poi correggetemi se

sbaglio - nella fase di esecuzione chiede all'impresa: l'elaborazione e la consegna di

alcuni calcoli riferiti alla staticità e alla resistenza della struttura, l'adeguamento di

questi calcoli al subingresso di in nuove normative. Poi gli chiede di occuparsi dei

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calcoli della tensostruttura, per i quali l'impresa si rende disponibile, suggerendo

prima un professionista.

Sto zitto, se no paghiamo nel mentre! Quindi sto zitto così non registriamo!

PRESIDENTE

Per cortesia chiedo silenzio anche tra il pubblico, nell'ultima fila del pubblico

magari.

Per cortesia, non si sente niente!

CONSIGLIERE SODDU

Deve ascoltarmi anche il Sindaco, lascio libertà al Sindaco di continuare, ma

preferisco essere ascoltato.

Prenderò atto di questo gesto e deciderò poi di votare anche diversamente.

Comunque il ragionamento che voglio portare a compimento è questo: quando

abbiamo valutato il bilancio tra le poste relative alle entrate sono stati individuati i

crediti nei confronti di ex Sindaci.

Questo ad evidenziare la pessima gestione amministrativa, quindi colpa nella

gestione amministrativa e per effetto di questa colpa l'Amministrazione si rivale su

quei cattivi gestori, su quei cattivi padri di famiglia e ne esige dei crediti.

Mi chiedo: in tutta questa partita, a fronte di un debito di 3 milioni e mezzo,

maturato per 4 pilastri messi in croce, che oggi probabilmente non potremmo

neanche più riutilizzare...

Stavo anche pensando, tra le altre cose: ma è possibile che questi pilastri li

possiamo mettere in funzione? E' possibile che quei 9 milioni di euro che

l'Amministrazione Comunale ha per la realizzazione di un nuovo palazzetto dello

sport possano essere spesi su questi pilastri e mettere a frutto quindi questi pilastri?

Credo che questi pilastri siano andati anche a male, sono esposti alle

intemperie e sicuramente il ferro è ammalorato.

Mi viene da pensare che pagheremo 3 milioni e mezzo di euro e ne dovremmo

spendere altri per bonificare l'area, su cui abbiamo esercitato quell'intervento.

Quindi qua non abbiamo finito la partita e a fronte di questo dico:

l'Amministrazione Comunale è stata individuata quale responsabile per pagare dei

danni a un'impresa ed è corretto, siamo stati individuati noi, dobbiamo onorare il

debito, ma ora la partita è nostra.

Abbiamo pensato di individuare i responsabili?

Dentro questa partita ci sono dei consulenti che sono stati anche pagati per non

avere prodotto niente e mi chiedo: questi signori consulenti possono essere chiamati

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in causa e pagare loro?

Così come noi stiamo chiamando, per effetto di una sentenza, i Sindaci a

pagare per i loro errori.

Allora sulla stessa logica è possibile che il direttore dei lavori, l'ingegnere capo,

l'ingegnere dirigente del Comune possano essere chiamati in causa per pagare dei

danni?

Onoriamo i danni; noi dobbiamo rispettare l'impresa.

Lungi da me l'intenzione di far fallire una ditta.

Oggi approviamo anche un debito fuori bilancio e c'è scritto: "fallimento"; quella

sarà una delle cause che avrà portato un'impresa al fallimento.

Lungi da me l'intenzione di far fallire una ditta, paghiamo il debito, però

sappiamoci costruire intorno una corazza, in modo da non ripetere questi errori.

Quando nominiamo i consulenti... Spero che - e non ho dubbi, come ha detto il

Sindaco - il consulente che è stato nominato dall'Amministrazione abbia competenze

tali da garantire la difesa dell'Amministrazione, ma credo che oggi la difesa

dell'Amministrazione l'Amministrazione la debba intraprendere riferendosi ai suoi

consulenti, a coloro che sono stati, secondo me, i protagonisti di una beffa e di un

danno per concludere con un'incompiuta.

Anticipo naturalmente il voto a favore, perché onorare i debiti fa parte delle

prerogative di tutti i Consiglieri, soprattutto debiti per effetto di una sentenza; su

questo non ho dubbi.

Mi piacerebbe avere delle risposte e capire se davvero l'Amministrazione ha

intenzione di perseguire e di individuare eventualmente i responsabili.

CONSIGLIERE MANCA (CIC)

Presidente, intanto sono ovviamente in attesa delle risposte, ma non c'è

problema per questo.

Avevo necessità di fare anche delle altre domande perché intendo sviscerare

dal mio punto di vista il problema, in modo tale da poter ragionevolmente esprimere

le mie valutazioni e le mie interpretazioni di voto.

Questo lo farò soltanto dopo che avrò avuto le risposte nei tempi dovuti, non ci

sono problemi.

Per evitare poi ripetizioni preferisco ancora una volta fare ancora qualche

domanda, in modo tale da poter avere una risposta, se è possibile, completa ed

esaustiva.

Nella fattispecie quando noi abbiamo discusso dei debiti fuori bilancio per

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espropri è stata riportata in camicia di delibera la ragione dell'esproprio e la pubblica

utilità di quell'esproprio.

Io nelle camicie di delibera, di cui parliamo oggi, nelle quattro sentenze non

vedo da nessuna parte la prova tangibile, corretta dell'utilità e per utilità ovviamente

non si intende soltanto in termini di arricchimento immobiliare per esempio, ma anche

in termini di riduzione di spesa per un'opera.

Qua non leggo niente di tutto questo, quindi attendo una giustificazione che

possa essere utile per dire: esprimiamo un voto possibile favorevole per superare

questo problema, però superiamolo con cognizione di causa. Cioè, facciamo in modo

che la nostra Amministrazione paghi questo.

La domanda che ponevo era questa.

Ancora una domanda, però, relativamente alla sentenza 467, della quale leggo

che avanziamo debiti per 518.643,96 euro a titolo di rivalutazione e 739.063,22 euro

a titolo di interessi.

La domanda che pongo è questa: ma noi come Amministrazione non abbiamo

avuto una pubblica utilità da quest'opera? Non abbiamo avuto la possibilità di

acquisire un bene, pubblico che sia?

Stiamo pagando delle rivalutazioni e degli interessi, oltre che il danno.

Questa è una domanda che pongo ovviamente al Segretario e naturalmente

spero di potermi avvalere anche della consulenza dei revisori, per poter capire se

queste due somme, in particolare - ma così potrei anche chiedere paritaria domanda

per altre situazioni di questi debiti fuori bilancio, questa volta non per espropri e non

per gli anni 80 - se questi due debiti in particolare possono essere inseriti in quegli

specifici capitoli di bilancio, di cui attendo di conoscere l'entità.

Detto questo, chiedo anche al Segretario se nell'ipotesi possa esserci davanti a

queste sentenze, una possibilità di grosso rischio di danno erariale, in modo tale che

tutti noi, i Consiglieri Comunali dobbiamo saperlo per tempo, dobbiamo saperlo

prima, dobbiamo sapere quale tipo di posizione dobbiamo assumere nei confronti

della responsabilità che adesso è in capo a noi, in passato era in capo ad altri, però

nel momento in cui siamo...

PRESIDENTE

Concluda.

CONSIGLIERE MANCA (CIC)

Sto facendo la domanda, poi l'intervento lo farò dopo.

PRESIDENTE

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Ma è una domanda di quattro minuti! Le domande si possono fare, però

bisogna essere succinti nelle domande!

CONSIGLIERE MANCA (CIC)

Ho dato spiegazioni. E quindi attendo, se è possibile, una risposta complessiva.

PRESIDENTE

Le domande si possono fare. Vi prego, quando fate le domande, di essere i più

succinti possibili!

Ho già detto io al Consigliere, per tutti quanti, quando si fanno le domande di

essere più succinti.

Le domande si possono fare, ma se poi diventano...

Voi del pubblico non potete parlare per niente!

Se avete dei dubbi abbiamo anche messo anche nella porta...

Non ci sono i vigili questa volta perché sono impegnati in città per il problema

che abbiamo avuto col temporale.

Do la parola al Consigliere Saiu.

CONSIGLIERE SAIU

La ringrazio, signor Presidente. Prendo la parola per la seconda volta

evidentemente sui debiti fuori bilancio.

Ci apprestiamo ad affrontare una categoria diversa rispetto a quella in

discussione la volta scorsa, cioè debiti che non possono essere coperti mediante il

ricorso al mutuo alla Cassa Depositi e Prestiti.

E' dunque un adempimento che richiede un tipo di intervento e di osservazione

politica diversi.

E io offro al dibattito di questa sera, devo riconoscere in verità pacato e molto

attento al merito della vicenda, due elementi: uno di forma e uno di merito.

Il riconoscimento dei debiti fuori bilancio è un adempimento proprio del

Consiglio Comunale, quasi un adempimento obbligato, anzi togliamo il "quasi", il

Consiglio Comunale deve regolarizzare quella situazione di patologia determinata dal

debito fuori bilancio; ecco perché il ruolo del Consiglio Comunale non è un ruolo

marginale, perché la responsabilità del riconoscimento di questi debiti è del Consiglio

e dunque dei Consiglieri che voteranno.

Ecco perché il passaggio in aula è fondamentale ed ecco perché i Consiglieri

Comunali non possono essere trattati alla stregua di un branco di utili idioti deputati

solo ad alzare la mano.

Apprezzo in questo senso gli interventi dei tanti Consiglieri che mi hanno

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preceduto della maggioranza e dell'opposizione e che hanno chiesto chiarimenti su

quello che poi si va a votare.

E un chiarimento lo chiedo anch'io, perché nella lettura delle delibere, ne

prendo una a caso, quella relativa alla sentenza 595, si legge, scritto a penna nella

camicia di delibera che "si fa riferimento ai capitoli 16857, 16869", così come nelle

altre si fa riferimento per il reperimento delle somme che andranno a pagare questi

debiti fuori bilancio a dei capitoli di bilancio.

Io sono andato a cercare nel bilancio di previsione questi capitoli e ho cercato.

Dopo aver cercato molto mi sono accorto che i capitoli nel bilancio di previsione

non ci sono.

Il bilancio di previsione è un bilancio per interventi e allora cosa sto votando io

stasera?

Cioè: se nella delibera che viene sottoposta a votazione del Consiglio si fa

riferimento al capitolo di bilancio e non all'intervento, come facciamo a sapere io e gli

altri 39 Consiglieri evidentemente cosa andiamo a votare stasera?!

Assessore Daga, questo secondo me è un aspetto relativo alla trasparenza

amministrativa, sul quale meglio ci dovremmo concentrare, piuttosto che su quanto ci

costano al centesimo verbi e preposizioni.

Quindi se fosse possibile avere una risposta in questo senso dall'Assessore, a

me evidentemente, ma poi ai Consiglieri che voteranno credo sia indispensabile.

L'altra valutazione attiene invece al merito di quello che andiamo a votare:

3.200.000 euro per un palazzetto che non c'è, per quattro pilastri; spese legali pari a

12.000 euro per un risarcimento danni di 18.000 euro e mi riferisco alla sentenza Edil

Pinna.

Oggi noi paghiamo - faccio riferimento a due delle quattro sentenze che si

trovano alla base delle delibere di riconoscimento dei debiti fuori bilancio - a pagare i

danni delle cattive Amministrazioni che ci hanno preceduto.

Il Consigliere Deiara diceva prima che il contenzioso con l'impresa Giorgi è

risalente, ma non così tanto e ha citato - mi corregga se sbaglio - una lettera del

2006, in cui l'impresa Giorgi chiedeva un incontro alla pubblica amministrazione di

allora, governata da un signore, espressione di un partito, i Democratici di Sinistra,

che si chiama Mario Zidda al quale mi sembra di capire che attribuisce o si vorrebbe

attribuire la volontà di non incontrare l'impresa Giorgi e invece di arrivare a giudizio,

con i risultati disastrosi, cioè questi 3.200.000 euro.

Ora mi chiedo: l'allora Capogruppo del Partito del Sindaco, cioè l'allora

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Capogruppo dei Democratici di Sinistra dov'era? Che faceva? Contava così poco

l'opinione del Consigliere Bianchi che il Sindaco Mario Zidda non la dovesse

prendere in considerazione?! Questo mi sembra di capire sia oggi.

Se oggi si dice che la colpa è di Mario Zidda che non è voluto andare in

giudizio, due sono le cose: o tu eri d'accordo con Zidda oppure tu eri in disaccordo

con Zidda, ma la tua opinione non contava nulla perché Zidda non la teneva in

considerazione.

Su questo bisognerebbe cercare di fare chiarezza, perché se è vero che magari

il Consigliere Deiara poteva essere preso meno in considerazione perché giovane,

perché è socialista, dall'allora Sindaco, mi preoccupa in po' che venisse preso così

poco in considerazione l'allora Capogruppo del partito del Sindaco, un signore che

peraltro poi è stato candidato dal centrosinistra e che oggi guida l'Amministrazione

Comunale.

Oggi ci venite a dire che si cambierà rotta, che arriveremo o che proveremo a

percorrere la strada delle transazioni. Meno male! Però le transazioni si pagano.

Con quali soldi le pagheremo noi queste transazioni?

Spero non coi proventi delle alienazioni dei beni immobili, Assessore Daga,

perché se forse il benefattore Deriu ci darà 1 milione e mezzo per la Comunità

Montana ho qualche dubbio sul fatto che dagli altri immobili che abbiamo in

programma di alienare noi ricaveremo qualcosa.

Ecco perché io rilancio qui adesso l'idea che il Consigliere Spanu ha proposto a

nome del Popolo Della Libertà la scorsa volta, cioè una commissione apposita che

valuti la situazione dei debiti fuori bilancio, una situazione che valuti

complessivamente la situazione dei debiti fuori bilancio, così che noi evitiamo di

arrivare al 30 settembre ogni anno con qualche nuova sorpresa.

Una volta tracciato chiaramente il quadro di quello che ci aspetta

complessivamente, perché oggi i nostri interventi sono per tappare buchi, se noi

riuscissimo a avere un quadro completo della situazione, credo che questa

Amministrazione Comunale, le casse del Comune di Nuoro e la città intera ne

avrebbero un qualche vantaggio.

Se è vero, come è vero, che da 1 milione e 7 che potevamo pagare qualche

anno fa, oggi ne dobbiamo pagare 3 milioni e 2, poi la differenza alla fine dei conti la

pagano i cittadini.

Voi dite che questa Amministrazione cambierà rotta.

Per carità, non metto in dubbio la buona fede di nessuno, però ho qualche

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difficoltà a credere a un'affermazione di questo tipo. Mi avvio alle conclusioni.

Ho qualche difficoltà a credere perché questa Amministrazione e il suo

rappresentante, il primo cittadino, sono molto bravi a scaricare la croce addosso a

qualcun altro, che sia Berlusconi, che sia Cappellacci, che sia Supermario, come lo

chiamate adesso, però molto meno bravi ad assumersi le proprie responsabilità.

Credo che questa Amministrazione invece stia perpetrando gli stessi errori delle

Amministrazioni che ci hanno preceduto e i cui errori noi li paghiamo adesso.

Mi riferisco evidentemente alla mancata contabilizzazione - e lo faccio per la

terza volta consecutiva in questo Consiglio, perché sono convinto delle mie ragioni -

faccio riferimento alla mancata contabilizzazione di quei 2.100.000 euro, riferiti alle

spese legali.

Mi permetto di ricordare, lo faccio prima di tutto a me stesso, che ai fini della

nascita dell'obbligazione è sufficiente l'assunzione dell'incarico, tant'è che noi oggi

discutiamo debiti fuori bilancio e cosa facciamo?

Riconosciamo contabilmente, quindi regolarizziamo da un punto di vista

contabile un'obbligazione pecuniaria già perfezionatasi, esattamente quello che si

dovrebbe fare con i debiti relativi alle parcelle pregresse a cui fa riferimento una

nota...

PRESIDENTE

Si avvii alle conclusioni, per cortesia.

CONSIGLIERE SAIU

Mi avvio alle conclusioni. A cui fa riferimento la nota del dottor Rosu.

Bravi, bravissimi a dire che cambieremo rotta; bravi, bravissimi a dire che voi

non siete come Zidda.

Al di là dei proclami e delle enunciazioni di principio, al di là delle buone

intenzioni che certamente...

Al Sindaco non gliene frega proprio niente di quello che dicono i Consiglieri, che

siano di maggioranza o che siano di opposizione!

PRESIDENTE

Concluda, sono oltre dieci minuti!

CONSIGLIERE SAIU

Ritengo sia un atteggiamento irrispettoso, però il Sindaco non è la prima volta

che ci abitua ad atteggiamenti di questo tipo e quindi ne prendiamo atto e andiamo

avanti.

Oggi riconosciamo la cattiva Amministrazione dei nostri predecessori, ho paura

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che fra qualche tempo questo Consiglio Comunale, mi auguro con una maggioranza

diversa, sarà costretto a riconoscere la vostra cattiva Amministrazione.

CONSIGLIERE SPANU

Pensavo oggi di non intervenire perché quello che avevo da dire l'ho già detto

l'altra volta e quindi non sono una persona che ama ripetere le stesse cose.

Vorrei solo precisare che la definizione di una commissione d'indagine non è

mia, è così nel Testo Unico, ma nessuno vuole indagare per andare a fondo, almeno

per quanto mi riguarda, e cercare responsabilità, ma c'è bisogno di capire

esattamente qual è lo stato dei conti del Comune.

Questa almeno è la mia ferma volontà ed è per quello che ho proposto questa

commissione in accordo con gli altri membri della minoranza.

Relativamente invece alla causa con l'impresa Giorgi avrei necessità di capire,

perché mi è stato riferito dal Sindaco che c'è la volontà di andare in appello.

Non ho capito se nel frattempo che si va in appello si paga o no, perché vorrei

capire se si vuole eccepire, cioè se si vuole chiedere la sospensione dell'esecutività

di questa sentenza o meno.

Questo mi sembra un elemento decisivo anche per le esigenze della definizione

di questa controversia.

PRESIDENTE

Ha chiesto di parlare il Consigliere Deiana.

CONSIGLIERE DEIANA

Signor Sindaco, Presidente del Consiglio, colleghi Consiglieri e Assessori,

credo che non ci siano dubbi sul fatto che siamo al cospetto di sentenze esecutive,

cioè di una fattispecie di scuola in presenza della quale abbiamo un debito fuori

bilancio che siamo obbligati a riconoscere.

Peraltro quando riconosciamo il debito fuori bilancio individuiamo anche il

mezzo finanziario di copertura.

Sarebbe troppo semplice riconoscere ma non individuare la copertura del

debito, il che lo facciamo indicando il capitolo che evidentemente sta dentro

l'intervento.

Peraltro dobbiamo anche avere la capacità di scindere il dovere e la connessa

responsabilità che abbiamo noi oggi, di riconoscere il debito fuori bilancio, dalla

responsabilità di chi l'ha determinato e in ordine a comportamenti gestionali e in

ordine a comportamenti politici, rispetto ai quali l'Amministrazione avrà modo e

tempo evidentemente per far valere eventuali responsabilità di suoi dipendenti o di

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suoi professionisti in ordine ai quali individua evidentemente delle responsabilità.

Peraltro credo che siccome ne stiamo riconoscendo anche abbastanza di debiti

fuori bilancio, esattamente quelli che alla data odierna ci sono, è bene evitare di

avere l'illusione di riconoscere i debiti che non ci sono ancora, come quelli di cui si

vagheggia da qualche seduta, relativi alle spese legali.

Quando viene conferito un incarico legale si presume una spesa e quella spesa

trova copertura all'atto del conferimento dell'incarico.

Poiché l'incarico legale ha una durata che non è ragionevolmente prevedibile,

quindi ha anche un costo, è evidentemente del tutto legittimo che l'Amministrazione

assolve gli obblighi contabili quando in ragione della spesa presunta al momento del

conferimento dell'incarico individua la copertura, che è quello che esattamente si fa.

Per cui quando e se dovessero intervenire situazioni tali da integrare fattispecie

di ulteriori debiti fuori bilancio questa Amministrazione, come sta facendo in questa

occasione, evidentemente assolverà ai suoi doveri.

Questo anche tenendo conto che appunto dobbiamo scindere fra chi ha

generato il debito e chi oggi lo deve riconoscere.

Tuttavia voglio dire che rispetto anche a tale manchevolezze e a tante

inadeguatezze delle Amministrazioni che hanno governato questa città, che spesso

costituiscono motivo, soprattutto per taluni Consiglieri dell'opposizione, per esprimere

censure particolarmente gravi forse anche in ordine alle contiguità che noi

assicureremo a quelle Amministrazioni, voglio dire questo molto pacatamente: da

quando c'è stata l'elezione diretta del Sindaco si è costruita una coalizione di

centrosinistra che ha vinto tutte le elezioni e che evidentemente l'elettorato ha

ritenuto meritevole di fiducia in ordine al governo della città, nonostante le

manchevolezze e inadeguatezze, anche in misura maggiore di chi invece si è

alternativamente proposto a governare questa città.

Questo è avvenuto anche quando la città ha subito l'onta della gestione

commissariale; evidentemente il governo del centrosinistra con tutti i suoi limiti, con

tutti i suoi difetti, con tutti i suoi torti ha avuto agli occhi dell'elettorato ragioni superiori

ai torti, tant'è vero che l'elettorato a questo quadro politico continua a dare fiducia,

evidentemente ritenendo che la proposta alternativa di governo sia meno

apprezzabile.

Quanto al debito fuori bilancio all'impresa Giorgi, su cui si è maggiormente

concentrato il dibattito, voglio fare due valutazioni: una di merito e una un po' più

generale.

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Mi pare che, leggendo più fugacemente gli atti, l'impresa abbia chiesto la

risoluzione del contratto perché ha evidenziato l'impossibilità di realizzare l'opera per

colpa dell'Amministrazione, nello specifico carenze progettuali.

Il Giudice ha riconosciuto la fondatezza di questa domanda, riconoscendo la

colpa dell'Amministrazione e soprattutto anche in ordine all'ammontare del

risarcimento del danno.

Ora mi pare che al cospetto di una vicenda che è comunque molto controversa

sia del tutto opportuno che l'Amministrazione interponga appello.

Naturalmente occorre che l'appello venga coltivato adeguamento e in sede

legale e in sede tecnica, perché anche ammesso e non concesso che si

riconoscesse ancora la colpa dell'Amministrazione c'è sicuramente il problema del

quantum.

Mi pare di capire che in ordine al danno patito dall'impresa ci sia uno

scostamento significativo fra l'ammontare determinato dal C.T.U. e quello invece

proposto dall'Amministrazione.

In ragione delle valutazioni che faremo sul nuovo consulente si tratterà di

valutare se è opportuno, pur avendo interposto appello, valutare l'opportunità di

addivenire ad una transazione.

Certo ciò che occorre è che il contenzioso lo si curi con una diligenza forse

superiore a quella che c'è stata in questa occasione in primo grado.

Oltre il merito della vicenda io però vorrei fare una considerazione un po' più

generale sulla politica di infrastrutture della città, una considerazione che sorge in

qualche misura proprio da questa vicenda.

Il palazzetto è stato pensato ai primi degli anni 90, lo si è poi progettato,

abbiamo visto che l'affidamento dei lavori è del 96, quattro anni dopo è iniziato il

contenzioso e in quattro anni si sono costruiti quattro o cinque pilastroni arrugginiti.

Questo credo sia di per sé, al di là degli esiti dell'appello, al di là delle

responsabilità che poi l'Amministrazione valuterà in che misura accertare in capo ai

suoi dipendenti e in capo ai professionisti incaricati, un fatto molto desolante.

Anche perché circa 14 anni dopo abbiamo 3 milioni di euro da pagare e quattro

pilastri da buttare.

Tuttavia, siccome in tutti questi anni vicende come quelle del palazzetto ce ne

sono state diverse in questa città, forse sarebbe opportuno valutare se davvero le

politiche, in materia anche di programmazione dei lavori pubblici, non debbano

essere un po' più rivalutate in relazione alla capacità non solo del Comune, ma direi

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del sistema città di tollerare la realizzazione di opere di tal fatta.

Siccome incompiute ne abbiamo avute tante e spesso anche quando

tardivamente si sono concluse hanno prodotto opere che non sono state utilizzate in

modo adeguato, io mi permetto oggi di valutare se non sia il caso di immaginare una

politica di infrastrutturazione maggiormente orientata alla cura e alla manutenzione

del patrimonio immobiliare esistente.

Se penso allo stato in cui versano le nostre scuole e i nostri impianti sportivi,

dico che non dobbiamo privarci della possibilità di costruire nuove opere, ma non

possiamo trascurare così tanto, come si è trascurato in tanti anni invece, la cura e la

manutenzione del patrimonio e dei beni che sono destinati a assicurare servizi

essenziali: l'istruzione e lo sport.

ASSESSORE DAGA

Intervengo per rispondere ad alcune domande, così do alcuni suggerimenti per

facilitare la lettura del bilancio.

Nella voce di bilancio 201082 - 802 per intenderci - titolo II, funzione 1, servizio

08, intervento 2, troviamo tutti i capitoli che abbiamo incontrato nella lettura delle

delibere.

Quindi le risorse sono allocate in questa voce di bilancio.

Si tratta, Consigliere Manca, di sentenze relative al risarcimento danni. Che

nella lettura ci siano state alcune dimenticanze, io mi sono limitato a leggere le

delibere che mi hanno dato gli uffici.

Per quanto riguarda la commissione d'indagine - non ho capito quante

commissioni d'indagine si vogliono creare per verificare i conti del Comune - non lo

so, ma vi posso dire che per quanto attiene il lavoro che sta facendo la Giunta le

cause sono state oggetto di valutazione, sono 350, di cui 70 per espropri.

C'è un corposo dossier che è stato oggetto di attenzione da parte del

Consigliere Carboni, mi ha sollecitato, mi ha dato dei suggerimenti per avere questo

dossier, che poi sarà oggetto di analisi da parte del Consiglio.

Io più che preoccuparmi del milione e mezzo che ci dovrà dare Deriu - tra l'altro

c'è un impegno che questo si verifichi - sono preoccupato dei sette milioni di euro

che ci deve la Regione.

Anche questo è altrettanto verificato perché c'è una comunicazione della

Regione, che non riuscirà ad assolvere al trasferimento delle risorse in conto

capitale.

A me preoccupa più quello, perché se non ci danno i sette milioni qua ce ne

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andiamo a casa tutti.

La città sta male.

Non mi dedico ai voli pindarici o alle analisi fuori tema di taluni Consiglieri,

perché francamente ho sentito alcuni interventi che sono andati fuori tema e mi è

venuto anche difficile decodificarne l'assunto.

Di certo dobbiamo parlare non di Abbanoa o di tesoretto, ma di debiti fuori

bilancio.

Il debito fuori bilancio va onorato, va riconosciuto.

Noi abbiamo sentenze che non sono passate in giudicato per cui, come diceva

giustamente il Sindaco, si stanno intraprendendo tutte quelle strade, tra l'altro

suggerite dalla maggioranza dei Consiglieri, per vedere se noi possiamo difendere le

nostre ragioni di credito e le nostre ragioni in generale.

Per talune di queste vi posso garantire, soprattutto per quanto riguarda quella

che è stata citata da gran parte di voi, c'è un contesto nebuloso che noi vogliamo

assolutamente chiarire.

Chiarire, come diceva giustamente il Consigliere Soddu, il perché si è venuto a

manifestare questo debito e cosa ci ha portato. Ha detto bene il Consigliere Soddu:

cosa ci ha portato a questo debito?

Noi vogliamo far chiarezza e abbiamo iniziato, quella ventata di novità che

qualcuno di voi ha sbeffeggiato c'è nei fatti, perché proprio su disposizioni precise del

capo della maggioranza stiamo approfondendo tutte queste sentenze e tutto ciò che

le ha originate.

Per quanto riguarda ciò che mi ha chiesto il Consigliere Barbagli lei ha ragione,

come ha ragione la maggior parte dei Consiglieri, noi stiamo purtroppo dibattendo su

sentenze che sono remote, alcune di queste sono del 1993, io mi ricordo che nel 93

lavoravo a Sassari, ero seduto della mia scrivania a Sassari, per cui figuratevi!

Sono sentenze vecchie, remote, alle quali però noi siamo chiamati a rispondere

e qui vengo anche ad un altro appunto fatto dal Consigliere Spanu.

Per la sentenza oggetto dell'ampio dibattito come vogliamo rispondere?

Innanzitutto abbiamo chiesto la sospensiva però, siccome dobbiamo essere

responsabili e previdenti, noi accantoniamo determinate risorse, una parte di queste

che, nel caso in cui saremmo chiamati a rispondere dal giudice, avremmo

accantonato delle risorse per onorare quel debito.

Intraprenderemo anche la strada della transazione e tutte quelle strade che

sono state suggerite da questo Consiglio.

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La domanda però che faccio a questo Consiglio - e non è retorica - io mi chiedo

se dobbiamo onorare i debiti oppure dare retta alle cassandre e quindi non onorare

questi debiti, portare avanti un atteggiamento da Santa Inquisizione e mandare in

malora questa città.

Io preferisco un senso di responsabilità, un atteggiamento responsabile,

preferisco onorare i debiti e, laddove è possibile, intraprendere tutte le strade per

cercare di difendere le nostre ragioni, ove è possibile naturalmente.

CONSIGLIERE MANCA (CIC)

Avevo posto dei quesiti ben precisi, siccome l'Assessore Daga ha letto degli atti

che sono difformi da quelli che io ho a disposizione, superiamo questo aspetto

altrimenti entriamo in un vespaio e non voglio assolutamente entrarvi in questa fase,

ma chiedo al Segretario se i dati che leggo, quelli che ha detto l'Assessore Daga, di

dare atto che il debito di euro 34.846,89 si finanzierà con i fondi propri.

Leggo anche però che la proposta di deliberazione per il riconoscimento dei

debiti spetta al responsabile del servizio competente per materia.

Ho chiesto anche se per quanto riguarda la sentenza Giorgi - così la chiariamo

subito - nella camicia di delibera che ho ci sono due capitoli di bilancio indicati,

l'Assessore ne ha letto uno solo, io penso che sia stata una dimenticanza, ma vorrei

accertarmi...

Altra cosa: ho chiesto di conoscere, visto che non ho avuto il PEG gentilmente,

qual è l'esatta somma depositata su quel capitolo.

Dico questo e mi permetto se allungo un secondo... ma non è l'intervento che

faccio dopo che ho sentito tutte le voci e se c'è bisogno avrei piacere di sentire

anche, con venti minuti di sospensione, il Presidente del revisore dei conti se è

possibile, altrimenti posso aspettare anche in aula e sentire un parere personale,

come revisore ovviamente intendo.

Do la spiegazione perché c'è una strana discontinuità tra ciò che afferma, che

legge e non legge l'Assessore e va bene, tra ciò che c'è scritto e tra ciò che c'è

scritto negli equilibri di bilancio a fonte del responsabile del servizio mi pare nella

relazione tecnica.

Ci sono tre cose, tutte e tre completamente diverse.

Mi preoccupa questo, mi preoccupa e non poco, mi preoccupa sapere bene,

essere convinto che quello che sto votando sarà un voto responsabile e non un voto

che non tiene conto di quanto letto.

Mi dispiace, Presidente attendo davvero di chiarire questi aspetti prima del mio

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intervento perché spiegherò...

PRESIDENTE

Consigliere Manca lei le domande le ha fatte, io posso sollecitare le persone a

dare le risposte, se le risposte poi non arrivano non è che andiamo all'infinito con le

domande!

Il Presidente Polimene vuole dare qualche risposta.

RAGIONIER POLIMENE

Non ho ben capito cosa vuole sapere il Consigliere Manca.

Le dico quello che ho capito io: lei vorrebbe sapere quali capitoli prevedono la

copertura di questo debito.

Nella relazione tecnica rilasciata dal settore finanziario, che probabilmente

avete tutti - la mia era una domanda, spero di sì - non esiste una numerazione di

pagina.

In ogni caso laddove si parla dell'impresa Giorgi euro 3.230.750,97, questa è

quella che ho io, le modalità di finanziamento sono: utilizzo fondi dell'alienazione

fabbricati; utilizzo rimborsi da sentenze; utilizzo fondi alienazione terreni, aree.

Probabilmente ce l'avrà anche lei.

Il numero del capitolo non glielo so dire, ma ha poca importanza, quello che è

importante è il contenuto dei vari capitoli.

PRESIDENTE

Consigliere Manca vuol fare altre domande?

CONSIGLIERE MANCA (CIC)

Un chiarimento che serve a tutti.

PRESIDENTE

Non può proseguire all'infinito.

Facciamo dire due parole al Segretario che voleva intervenire, poi faccia

ulteriori osservazioni e il suo intervento insieme.

Lei ha fatto tante domande, se le risposte non sono arrivate ne prenda atto.

SEGRETARIO

Per quanto riguarda queste differenti versioni mi meraviglia molto, io ho delle

delibere che vengono regolarmente depositate, che vengono firmate, quindi non so

cosa possa essere successo in merito alla versione diversa che ha lei, questo non lo

so, adesso lo accertiamo.

Per quanto riguarda il discorso dei capitoli lei chiede la capienza di quei capitoli.

Intanto chiariamo il discorso che poneva anche in il Consigliere Saiu, che

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giustamente ha ricordato: io non trovo i capitoli in bilancio, perché il bilancio non

riporta capitoli ma riporta interventi.

C'è da aggiungere però un particolare: l'intervento racchiude all'interno vari

capitoli.

Cioè un unico intervento può essere composto da più articoli: uno, due, tre,

dieci, venti.

Il capitolo addirittura poi può essere scomposto in articoli e questo non lo

inventiamo noi ma è riferito a quelli che sono lì.

Per cui se lei vuole che noi le diamo il riferimento all'intervento, quella è una

precisazione da parte dell'Amministrazione, che ha riportato, correttamente secondo

me, i capitoli, proprio perché le sta dicendo: guarda che all'interno di quell'intervento i

capitoli che utilizzo sono questi, per un importo pari a X.

Tutto qui. Sapere quant'è la capienza dell'intervento? Penso che su questo

basti andare a vedere il bilancio, poi c'è il dottor Palli, io non sono in grado di

dirglielo.

Sto cercando di darvi una risposta, non sto assolutamente né sminuendo né... è

una giusta perplessità alla quale stiamo rispondendo.

Dopodiché non ho capito l'altra domanda Consigliere Manca.

CONSIGLIERE MANCA (CIC)

L'altra domanda era relativa soprattutto in virtù del fatto che si tratta di beni che

non sono di pubblica utilità.

PRESIDENTE

Adesso lei fa un'ulteriore domanda, però la prego di continuare nel suo

intervento perché non possiamo proseguire con una cosa infinita.

CONSIGLIERE MANCA (CIC)

Mi scusi, mi ha chiesto che domanda avevo fatto.

Alla fine della mia domanda aspetto la risposta.

PRESIDENTE

Consigliere Manca, io non le posso consentire di fare 50 mila ping pong perché

non è possibile.

CONSIGLIERE MANCA (CIC)

Avevo chiesto se i soldi della rivalutazione - e parlo delle grosse cifre - e i soldi

relativi anche agli interessi, possano essere allocati in quei capitoli di bilancio di cui si

è detto e non si è detto prima.

Siccome su quattro sentenze leggo che questi oneri: "utilizzo fondi alienazioni

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aree" c'è dappertutto, vorrei sapere quanto c'è in questo fondo e in questi fondi.

SEGRETARIO

Consigliere Manca, le nostre delibere sono corredate da un parere tecnico per

quanto riguarda la regolarità tecnico-amministrativa; sono corredate poi da un altro

elemento, che è quello dell'attestazione di copertura finanziaria.

Io non credo che abbia preso fischi per fiaschi, quello che le posso garantire,

Consigliere Manca, è che lì c'è una firma che attesta che quel capitolo ha la

disponibilità per poter far fronte a quella spesa.

Questo glielo posso garantire.

Se non dovesse essere così le assicuro che chi ha messo quella firma si

assume una grossa responsabilità.

Più di questo non le posso dire!

PRESIDENTE

La parola al Consigliere Manca.

CONSIGLIERE MANCA (CIC)

Intanto preannuncio che parlo come Capogruppo.

Per qualche Consigliere distratto, ma che non sa neanche leggere

probabilmente, non che non ha voglia di leggere, lo aiuto io questa volta a capire

come nella camicia di delibera c'è un dato, l'Assessore ne legge un altro e nella

relazione tecnica dell'ufficio c'è un altro dato.

Sto venendo incontro a tutti quei Consiglieri che purtroppo non hanno avuto il

tempo materiale di leggere e questo ovviamente comporta qualche difficoltà.

Capitolo che parla di utilizzo rimborsi da sentenze, 467, però a questo punto se

sono domande utilizzerò il mio tempo...

Allora mi risponde dopo.

PRESIDENTE

Consigliere Manca lei parla come Capogruppo e ha venti minuti di tempo.

Le domande possono essere inserite all'interno.

Se togliamo il tempo delle domande le mancano dieci minuti, ha già parlato

dieci minuti in più.

CONSIGLIERE MANCA (CIC)

Se vuole possiamo anche fare che me ne sto a casa e così siete tutti tranquilli,

ma non funziona così, questo giro sarà diverso.

PRESIDENTE

Accetti una piccola battuta.

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CONSIGLIERE MANCA (GIC)

Ci mancherebbe altro, accetto la battuta.

Ci sono tre cose tutte diverse e questo lo dico a salvaguardia di chi non ha

avuto tempo, e modo probabilmente, di leggere gli atti.

Quello che non apprezzo è la metodologia della gestione politica dei debiti.

Siamo arrivati sempre in aula per dire: "debiti per espropri degli anni 80", questa

volta arriviamo ai debiti per espropri degli anni 2000, non per espropri per danni e per

sentenze varie.

A questo punto stiamo passando ad un'altra tipologia di debiti, che sono non

un'assoluta novità, ma un preannuncio di una novità che rimarrà in campo.

Per quanto riguarda per esempio il palazzetto dello sport ereditiamo un debito

di gestione della passata Amministrazione, laddove tutti, la gran parte delle persone

eravamo qua.

Non si può nascondere nessuno, l'ha detto bene il Consigliere Saiu che il

Capogruppo dei DS era a fianco al Sindaco a sostenere le azioni del Sindaco e se

non le ha sostenute allora è meglio che adesso che cambia rotta lo dichiari

pubblicamente: "sto cambiando rotta", perché le dichiarazioni del precedente

Sindaco non l'ho apprezzato sulla gestione dei debiti, intendo dire questo.

Adesso noi per quelle colonne, quei pilastri con il ferro arrugginito, ci dovremmo

indebitare per buttarli giù e sarà un altro debito che aggiungiamo anche un po' alla

beffa.

Non so i proprietari di quell'area che cosa faranno, che è un altro capitolo.

Quindi noi ereditiamo nella gestione dei debiti fuori bilancio per cause diverse

da espropri una pessima gestione, perché questo di fatto è.

Di fatto ereditiamo un'opera incompiuta, ereditiamo un danno, perché stiamo

pagando e stiamo facendo pagare i cittadini, ereditiamo oneri per buttare giù la

piccola opera fatta, affatichiamo i lavori del Consiglio, affatichiamo le casse

dell'Amministrazione Comunale e soprattutto non vedo nell'azione di questa

Amministrazione, che dice essere nuova rispetto alle posizioni precedenti della

passata legislatura, quale sarà l'azione concreta che ci porterà a salvare la città da

quest'ulteriore onere, ho difficoltà a capirlo.

Naturalmente immagino che tutta la maggioranza sappia cosa sta facendo,

perché la non adozione di questo debito rappresenterebbe comunque un'assunzione

di responsabilità, in qualunque direzione si vada, che si vada verso il riconoscimento

o che non si vada obbligatoriamente - perché non è obbligatorio - verso il

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riconoscimento.

E questa responsabilità ce la assumeremo tutti noi, c'è un'ulteriore

responsabilità: quella del danno erariale.

Mi sarei aspettato un pronunciamento ma lo chiedo al Segretario, al Presidente

dei revisori, chiedo che pubblicamente ci dicano se è possibile che noi stiamo

tranquilli, perché se io devo stare tranquillo, con tre voci di tipo diverso sullo stesso

capitolo non sono tranquillo.

Perché dicevo che la gestione di questi debiti deve cambiare rotta? non

possiamo più fare debiti per espropri perché li dobbiamo pagare subito, allo stesso

tempo però stiamo facendo una serie di opere dove il contenzioso sta marciando in

maniera incredibile.

Speriamo di sbagliarmi, io mi auguro di sbagliarmi, mi auguro che questa

Amministrazione nei contenziosi sviluppi abilità e capacità di mediazione per fare in

modo che questa città non arrivi - come già mi pare, a detta di tutti, sia arrivata

attraverso questa gestione economica di debiti - al capolinea.

Sento ancora che cambieremo e io auspico il cambiamento, auspico una nuova

gestione di questi debiti.

Per esempio auspico una maggiore chiarezza per quanto riguarda questi debiti.

Auspicavo un'istruttoria migliore per capire come sono arrivati questi debiti, in

che modo sono arrivati, come hanno fatto ad arrivare sino a questo punto.

Non sto cercando le responsabilità, ma vado dicendo che dovremmo occuparci

anche di quelle, perché ha detto bene prima un altro Consigliere: qua ci sono delle

responsabilità e noi su queste responsabilità oggi ci dovremo assumere l'impegno

nei confronti della città di sanare questa cosa per vedere che cosa fare dopo.

Non ho ancora capito che cosa avete intenzione di fare dopo.

E' anche vero quanto diceva un Consigliere prima: la città vi ha dato il mandato

di questa gestione e voi ne siete i responsabili sino in fondo e dovrete assolutamente

essere responsabili in ogni azione, compresa questa: dare alla città la credibilità che

quello che state facendo è effettivamente per il bene di questa città e non

continuando ad impegnare la città dal punto di vista oneroso ed economico, perché ci

rimane solo da fare qualche fotografia.

Contenziosi ne abbiamo in abbondanza, stanno arrivando, arriveranno al

dunque e a quel punto non potremmo dire: debiti degli anni 80, espropri agli anni 80,

arriveremo ai contenziosi ai 2000 e stiamo arrivando ai contenziosi del 2010.

Questo è quello che ci sta aspettando, ma mi auguro che sviluppiate capacità

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migliori di quelle che dite oggi non hanno avuto nella passata legislatura.

Questo sto facendo, sviluppare capacità mediatrici.

Io non sono convinto e dico, Presidente dei revisori dei conti, che gli interessi e

le somme per rivalutazione non siano solvibili con pagamenti attraverso questi canali,

attraverso questi capitoli di bilancio.

Non abbiamo vantaggi dal punto di vista amministrativo, nel senso che non

abbiamo opere, abbiamo da pagare danni e ancora aggiungiamo soldi che secondo

me sono dovuti alla responsabilità di chi ha commissionato l'opera.

Questo è un impegno importante che questa Amministrazione deve assumere e

lo deve assumere nella sostanza di chi è stato chiamato a governare.

Per questo io sarò assolutamente a fianco a loro.

Dovremo guardare attentamente, con questa Amministrazione, tutte le volte nel

profondo delle cose che andiamo a valutare e a decidere.

Non ho nessun problema a dire che responsabilmente mi rimetto anche alle

varie firme che ho visto stasera nella camicia di delibera.

Immagino persone autorevoli, persone capaci, persone competenti, però

essendo un pochino distante da questa tipologia di materia mi permetto di avere

qualche perplessità, non sulla persona ma su questo tipo di azione.

Non vorrei mai trovarmi davanti ad un danno erariale, l'ho già detto la volta

scorsa ma lo replico questa volta in maniera anche più veemente: vorrei lasciare in

eredità a questa città non un danno erariale.

Vorrei lasciare a questa città una diversità di azione riconosciuta, vorrei lasciare

a me stesso, nel momento in cui prendo questa decisione, non l'incombenza di

cadere in un danno che lascia eredità pesanti a chi vive a fianco a me nella vita

quotidiana.

E questo io non lo posso fare, non lo farò perché non ho avuto i chiarimenti

dovuti, non lo farò perché leggo tre cose diverse in tre pagine diverse sempre sulla

stessa notizia.

Non riesco ancora ad avere chiarezza per quanto riguarda i capitoli di bilancio e

quanto c'è dentro quei capitoli di bilancio non me l'avete detto nonostante l'abbia

chiesto tre volte.

Voglio sapere esattamente nel capitolo di bilancio maggiormente utilizzato qual

è la somma allocata oggi, perché io immagino che chi ha proposto questa delibera,

nel momento in cui ha scelto quel capitolo di bilancio l'ha fatto tecnicamente e

responsabilmente e quindi tecnicamente e responsabilmente sa quanto c'è in quel

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fondo.

Non ho avuto il PEG, non ho avuto il PEG finanziario, non riesco a capire dove

posso cercarli, se no me li sarei cercati io, non avrei disturbato la quiete

dell'assemblea.

Mi sarei cercato quel capitolo di bilancio e avrei visto che c'erano 5 milioni di

euro - sto facendo un esempio - così sarei stato tranquillo.

Ma non avendo il PEG non ho potuto farlo e quindi sto chiedendo soccorso per

me e per tutti quelli che come me hanno interesse alla discussione di un tema così

delicato come quello di oggi, per capire esattamente qual è il livello di responsabilità

che ci dobbiamo assumere.

Io preferisco chiarirmelo, se altri invece vogliono comunque fidarsi, sono

assolutamente legittimati a farlo ed io sarò rispettosissimo di quello che faranno e di

quello che deciderà l'assemblea. Non avrò assolutamente nessun tipo di problema.

Di fatto però attendo ancora qualche risposta, attendo ancora qualche

chiarimento.

Se c'è bisogno, Presidente, chiedo venti minuti di sospensione perché meritano,

venti minuti di sospensione, tanti mal di testa e tanta eredità pesante dietro di noi.

Chiarire questo significa pensare che questa città può ancora pagare debiti fuori

bilancio, che non è al capolinea.

Vuol dire che questa città ha ancora una capacità di indebitamento e voi e noi

insieme saremo responsabili delle nostre azioni e questa capacità di indebitamento

possiamo sì indebolirla ma non possiamo fiaccarla definitivamente, altrimenti vuol

dire che non questa Amministrazione, non questa Giunta, ma vuol dire che al

capolinea è arrivata la città.

PRESIDENTE

Mi pare che nell'ambito del suo intervento ci sia una richiesta di sospensione,

quindi io non posso che mettere in votazione questa richiesta di sospensione.

Mi sembra abbastanza chiara la motivazione, io l'ho capita.

CONSIGLIERE MANCA (CIC)

Ho chiesto di poter interloquire con il Presidente per chiarire questo aspetto,

per quanto riguarda la possibilità di andare a vedere purtroppo esborsi per quanto

riguarda un danno erariale.

Quindi se è possibile chiarirlo in aula tanto di guadagnato, se è possibile

chiarirlo insieme anche ai Consiglieri sia dell'opposizione, sia della maggioranza che

avessero voglia di chiarire questo aspetto un pochino particolare, facciamolo, se no

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pazienza.

PRESIDENTE

Pongo in votazione la proposta di sospensione formulata dal Consigliere

Manca.

Votazione: respinta a maggioranza.

Proseguiamo, c'è l'intervento del Consigliere Deiara.

CONSIGLIERE DEIARA

Nell'intervento precedente, a seguito anche della replica...

PRESIDENTE

La prego di essere molto veloce perché lei è già intervenuto.

CONSIGLIERE DEIARA

Nel pare o nel dire le cose?

PRESIDENTE

Nell'intervento, perché lei è già intervenuto.

CONSIGLIERE DEIARA

Infatti non è un intervento, devo solo chiedere questo e la struttura del dottor

Palli c'è.

Io nel mio intervento, anche a seguito poi della replica opportuna del signor

Sindaco, ho chiesto che la struttura rispondesse in merito alla possibilità e

all'opportunità di convocare l'impresa alla quale proporre un'ipotesi di fideiussione a

garanzia del debito, questo in modo che questa Amministrazione desse garanzia

all'impresa di escussione del credito.

E, tramite la fideiussione, l'Amministrazione, in caso di ricorso in appello,

potesse con serenità, visto che il signor Sindaco attende il parere del nuovo

consulente, attendere il giudizio ed eventualmente chiedere una sospensiva che dia

respiro all'Amministrazione stessa, senza vessare nuovamente l'impresa, avendo

due garanzie: l'una per l'Amministrazione e l'altra per l'impresa stessa.

PRESIDENTE

Do la parola al Consigliere Carboni.

CONSIGLIERE CARBONI

Noi anche oggi ci troviamo a riconoscere in un'aula distratta e agitata i debiti

fuori bilancio.

Noi dobbiamo riconoscere i debiti fuori bilancio e questo non è in realtà a mio

avviso, come ho detto da tempo, un obbligo per il Consiglio Comunale.

Il Consiglio Comunale, assumendosi ovviamente tutte le responsabilità del

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caso, può votare in senso contrario.

E' ovvio che le responsabilità sono tali per cui questo è un comportamento che

per chi governa l'Amministrazione è privo di senso e però oggi noi proprio per questa

ragione siamo qui a votarli.

Nel merito le perplessità che io nutro su due delle sentenze che noi oggi stiamo

votando, per le quali stiamo riconoscendo i debiti sono così elevate, così pesanti,

così profonde, che se mi trovassi a decidere d'altro, probabilmente assumerei atti

amministrativi gravi, per tutte e due le sentenze.

I rilievi compiuti da chi mi ha preceduto nell'intervenire della maggioranza, quelli

tecnici, sono tecnicamente fondati ma se ne potrebbero aggiungere di altro genere,

di genere di tipo giuridico e noi oggi qui non lo facciamo perché ci vogliamo bene.

Abbiamo lo sguardo sul passato quando parliamo di debiti fuori bilancio, sotto il

profilo della formazione del debito.

E' obbligo per il futuro, in relazione a quei debiti, per chi ci amministra, per chi

governa la città approfondire il tema delle responsabilità, nel senso che - e sarò

preciso - senza commissione d'inchiesta si vada a accertare, in relazione alle

sentenze, se vi è la necessità di fare atti amministrativi conseguenti alle sentenze di

primo grado. Questo è un obbligo per chi sta gestendo la città.

Abbiamo lo sguardo rivolto al passato, quando discutiamo di queste sentenze e

di questi debiti fuori bilancio, perché controvertiamo sull'essere vicini o lontani,

essendo Capogruppo dei D.S., al Sindaco Mario Zidda.

E' un discorso specioso, inutile, perché tutti noi avevamo altre funzioni e la

confusione delle funzioni a fini propagandistici serve a poco.

Perché chi era in Consiglio sa bene che per quanto un Consigliere Comunale

fosse informato non poteva intervenire su quelli che sono atti propri, del Sindaco e

dei dirigenti.

Io quindi non vado a fare la difesa d'ufficio dell'ex Capogruppo dei D.S., ma gli

dico oggi che le responsabilità che oggi noi possiamo verificare, nel suo interesse

innanzitutto, devono essere verificate ed è necessaria la massima attenzione nel

gestirle, proprio in ragione della necessità di tutelare il Sindaco, gli Assessori e i

dirigenti.

Credo che questo lo farà e stiamo ancora parlando del passato, stiamo facendo

propaganda sul passato, o tentando di fare propaganda sul passato, attardandoci

quindi rispetto a temi che possono essere guardati vedendo il passato o vedendo il

presente.

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Abbiamo la reiterazione della polemica relativa ai crediti nei confronti degli

Avvocati, che è un'inezia, se proprio vogliamo dircelo, rispetto alle possibilità

dannose delle cause pendenti.

E però anche questo tema dev'essere affrontato in modo piuttosto serio; lo dico

senza né spocchia professionale, né atteggiamento elitario o corporativo di alcun

tipo.

Non credo che sia nelle funzioni di una commissione consiliare, nella possibilità

tecnica di una commissione consiliare prendere i fascicoli di trecento cause e dei

connessi provvedimenti e valutare quale sia su quelle cause la posizione debitoria

del Comune di Nuoro.

Questo fatto avrebbe come implicazione che se sono dieci Consiglieri, dieci

Consiglieri dovrebbero stare qui per i prossimi cinque anni chiusi, cioè se si prendono

l'impegno stanno chiusi in una stanza e li paghiamo pure ma restituiscono i soldi se

non tornano con un risultato efficace.

Controlleremo i controllori e gli diremo: no, qui hai sbagliato, paga; sei stato qui

chiuso cinque anni a valutare quei fascicoli di cui hai capito quello che potevi capire.

Quindi il tema per il futuro è: analizzato il report delle cause, fateci dare i risultati

tecnici da chi è tecnicamente competente a farlo, fare una previsione - fermo

restando che prevedere il risultato delle cause è un po' come andare dal chiromante -

farci dare un ragionevole stato dell'arte e proiettare nel tempo l'attività

dell'Amministrazione al fine di premunirsi di fronte all'emergere di sentenze

sfavorevoli.

Ma questo è compito che dev'essere affidato ai dirigenti nel loro rapporto con gli

Avvocati e rispetto a cui l'attività dei Consiglieri Comunali può essere di solo

supporto.

Questo è lo stato dell'arte per i debiti fuori bilancio e per quello di cui discutiamo

oggi, fuori dalla propaganda.

Sulle questioni che alcuni toccano, relative alla posizione di questa

Amministrazione che per il futuro si proietta, si propone, badate: ma voi pensate

veramente e seriamente che noi abbiamo fatto un atto di affidamento per sempre

nelle mani del Sindaco, nelle mani degli Assessori, nelle stesse nostre mani e il

discorso sia chiuso qua? Il problema è che noi, come maggioranza, noi come

Consiglio dovremmo discutere e quando ci libereremo delle discussioni sul passato e

inizieremo ad affrontare temi importanti che ci riguardano e questioni che sono in

corso, probabilmente se riusciremmo ad arginare chi ritiene di poter parlare sempre

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solo facendo propaganda, vedrete che ci sono dei temi complessi su cui è investita la

nostra responsabilità, non quella di Ziccu, non quella di Annico Pau, non quella di

Soru; la nostra, dei Consiglieri Comunali di oggi, su cui ci dovremmo misurare tutti.

Cerchiamo di arrivare a discutere di quei temi.

Abbiamo passato, mi dispiace essere intervenuto, ore a parlare di debiti fuori

bilancio, quando su quei debiti si poteva dire semplicemente: la sentenza relativa

all'impresa Giorgi è brutta e pericolosa, va impugnata, stiamo anche attenti

all'impugnazione, stiamo attenti a come impugniamo e verifichiamo che non ci sbuchi

nel frattempo altro danno.

Dobbiamo affrontare temi e procedimenti amministrativi in corso, su cui grazie a

Dio avremo modo di scontrarci.

Non sulla posizione che fu di questo o di quello, ma su quello che dobbiamo

fare oggi, che faremo domani e che faremo noi.

Lascio poi la questione, ormai diventa logora, la questione delle battute, delle

ripicche, dei discorsi, degli interventi, avviamoci a discutere di cose serie, c'era un

vecchio moto: chi ha filo da tessere, tesserà, vediamo tutti cosa siamo in grado di

fare e di dire, sulle questioni concrete però.

PRESIDENTE

Se non ci sono altri interventi chiudiamo la discussione e passiamo alle

dichiarazioni di voto.

Bene, passiamo alle dichiarazioni di voto.

CONSIGLIERE MELONI

Intervengo per annunciare il voto favorevole del mio gruppo, ma per significare

anche alcune cose: non ho voluto fare l'intervento nella discussione, perché pensavo

che la stessa dovesse vertere o avrebbe dovuto comprendere l'analisi e basta del

perché si era arrivati a questo punto con i debiti fuori bilancio.

Io a inizio legislatura mi sono illuso quando ho sentito dai banchi

dell'opposizione che sarebbe stata la loro, della minoranza intendo, una opposizione

costruttiva.

Così non è e lo voglio spiegare perché.

Non è arrivata una proposta alternativa al riconoscimento dei debiti fuori

bilancio e come questi sarebbero stati eventualmente pagati.

Se c'è una proposta alternativa se ne può discutere e parlare, nessuno è

portatore del verbo, nessuno dice che noi siamo nel giusto, vero è che il nostro

compito è il riconoscimento del debito fuori bilancio.

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A questo siamo tenuti, ma a questo, lo ripeto ancora una volta, sarebbe stato

tenuto anche un altro eventuale Sindaco non eletto oggi nella minoranza, che fa le

sue filippiche, ma la rinvito Presidente, compri questo lacrimatoio perché io sono

stanco di queste lacrime.

Io gliel'ho già annunciato che sarà una legislatura ... Le voglio dire che non

voglio più assistere a scene di questo tipo, dove si parla di tutto e di più.

Oggi l'argomento era il riconoscimento dei debiti fuori bilancio; qualcuno, e mi

dispiace che non sia in aula, è andato a sindacare, lo citava adesso il Consigliere

Carboni, ma ha dimenticato di dire che qualcuno qua ha citato anche i Lavori Pubblici

nella gestione precedente, che erano i soliti noti, è un'offesa grandissima al

sottoscritto che ricopriva l'incarico di Assessore, ma agli uffici che hanno fatto bandi

regolari e se qualcuno ha elementi a disposizione vada dalla magistratura, altrimenti

la smetta di blaterare in aula.

Anche con i discorsi scritti, non è una vergogna farsi scrivere un discorso,

persino a Berlusconi e a Cappellacci glielo scrivono, non è una vergogna quando il

contenuto è fatto di cose intelligenti, non di cose sorpassate a volte anche dalla

discussione.

Mi fa specie perché non so che cosa è successo, nella scorsa legislatura i debiti

fuori bilancio li leggevo io, li illustravo io in aula, chissà perché per otto-dieci debiti

fuori bilancio in un ora ce la cavavamo, qua c'è un tentativo di ostruzionismo

spaventoso, dilungare e dilatare i tempi perché noi non approviamo niente, noi non

andiamo avanti con il nostro programma, per poter dire che il Sindaco non ha fatto le

dichiarazioni programmatiche entro quella data specificata, svegliamoci e teniamo

conto di questo fatto.

Altrimenti è un insulto a quella così definita democrazia, ma anche a quelle

persone che ci hanno eletto.

Noi qua spesso e volentieri stiamo mistificando e stiamo perdendo tempo.

Ribadisco il mio voto favorevole e quello del mio gruppo.

CONSIGLIERE SAIU

Signor Presidente, io prima di effettuare le dichiarazioni di voto vorrei sapere se

è possibile avere alcuni chiarimenti dal ragionier Polimene, sarà una cosa di un

minuto.

PRESIDENTE

No, lei faccia le domande, ma io non do la parola.

Sono dichiarazioni di voto.

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CONSIGLIERE SAIU

Un Consigliere Comunale non può rivolgersi al Presidente del collegio dei

Revisori per avere chiarimenti su quello che io definisco un imbroglio!

Cioè, signor Presidente, lei vuole che io rimanga nella mia convinzione, cioè

che noi oggi approviamo e finanziamo questi debiti fuori bilancio con un imbroglio?!

PRESIDENTE

Non dica di queste frasi, di queste frasi è responsabile.

Di queste frasi è responsabile!

CONSIGLIERE SAIU

Signor Presidente, lei vuole che in questo Consiglio Comunale si consumi un

imbroglio ai danni della città?! Questa è una sua responsabilità.

Prendo atto che io non posso interloquire con il ragionier Polimene e allora

faremo così: siccome sono convinto di avere ragione, pongo delle domande retoriche

a cui evidentemente, neanche quei Consiglieri che hanno fretta di votare qualcosa

che non sanno, potrà contraddirmi.

Allora l'Assessore Daga faceva riferimento all'intervento 2010802, come

riferimento nel quale trovare le somme per pagare i debiti in discussione, che sono

debiti, ragioner Polimene lei non mi risponderà, però la prego di fare attenzione

ugualmente affinché io possa avere conforto quanto meno dalla sua espressione, se

quello che dico è vero o meno.

Questo intervento fa riferimento al titolo...

Le ho chiesto di stare attento, non è mia abitudine chiedere a comando!

Francamente insomma mi sembrava una reazione del tutto spropositata rispetto

a un invito cortese e garbato.

Le chiedo quindi ragionier Polimene, quantomeno di confortare quello che io

ritengo almeno con quella che possa essere l'interpretazione del suo viso.

I debiti derivanti dal risarcimento del danno vanno ricompresi nella spesa

corrente o in quella in conto capitale? Secondo me nella spesa corrente.

Invece viene citato l'intervento 2010802 quale fonte di finanziamento che è

inserito nel titolo II, spesa in conto capitale, ce l'ha detto l'Assessore Daga.

Come si chiama, a cosa fa riferimento l'intervento 2010802? A espropriazioni,

cioè questo Consiglio Comunale oggi approverà o regolarizzerà, riconoscerà debiti

fuori bilancio pagati con somme che vengono iscritte non al titolo

I dove dovrebbero trovarsi, ma al titolo II.

Perché qua c'è l'imbroglio? Questo è un imbroglio, voi state imbrogliando sui

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conti perché il titolo I vale ai fini...

PRESIDENTE

Consigliere Saiu, io adesso la sto ammonendo, dopodiché sono costretto a

toglierle la parola.

Ha un minuto di tempo per chiudere.

CONSIGLIERE SAIU

Questo è un imbroglio perché viene riconosciuto al titolo secondo una spesa

che va ricondotta al titolo I, e perché non viene ricondotta al titolo I? Perché se no il

bilancio è in disequilibrio. Cioè, questi che sono debiti che derivano da risarcimento

danni vengono considerati come debiti che invece devono essere pagati con somme

relative a espropriazioni, e anche se voi siete nervosi, spazientiti, scocciati magari

dagli interventi di qualche Consigliere che magari ci vuole vedere chiaro, io qui lo

dico e lo riaffermo, qui in questa sede e in tutte le altre che quello che noi oggi stiamo

votando è un imbroglio ai danni della città, perché voi potrete continuare ad andare

sui giornali a dire che è tutto in ordine e a posto, che è colpa di mamma Regione che

con ci dà i 7 milioni di euro, però voi qui truccate i numeri.

Per queste ragioni il gruppo del Popolo della Libertà non parteciperà al voto,

perché questa è una roba che non si può votare!

CONSIGLIERE MANCA (CIC)

Ho provato a chiarire alcuni aspetti tecnici, ma anche in questo caso sento una

cosa e gli organi preposti ne sentono un'altra, che dire? Sono sconcertato! Secondo

me dopo che leggono il verbale magari scoprono che: sì, però dopo... possiamo

discutere all'infinito così.

Ci sono dei documenti che parlano molto chiaro.

Su tre documenti, che sono la voce dell'Assessore, che sono la camicia di

delibera, che sono poi gli atti della relazione tecnica fatti dal responsabile del

finanziario, non c'è una situazione che è uguale, è sovrapponibile.

E questo mi lascia molto incerto.

Ho posto tutta una serie di quesiti, ma a microfono, e quindi a verbale non c'è

un'affermazione che dice: questo è il capitolo dedicato, questi sono i fondi.

Ho ascoltato il Consigliere Saiu che dice quali devono essere le risorse da

impegnare per quanto riguarda il pagamento di questi debiti.

Mi pare inequivocabile la sua affermazione dal mio punto di vista, ovviamente.

Immagino che non l'abbia inventata, immagino che l'abbia studiata a fondo, per

cui con il fatto che anche stamattina ci siamo sentiti per discutere su questo

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argomento, e che abbiamo condiviso, e che io condivido, bene, neanche in questo

caso una rassicurazione per il Consiglio, neanche una parola di aiuto, neanche una

parola che ci chiarisca se per caso stiamo prendendo una cantonata, perché può

essere che la stiamo prendendo noi!

Ma nel caso contrario questa città, non questa Giunta, è davvero al capolinea.

Io questo non lo voglio, io mi auguro che voi votiate questi debiti fuori bilancio.

Mi auguro perché il grande senso di responsabilità che vi contraddistingue è

che vi contraddistinguerà, anche a dispetto delle mancate risposte che non avete

ascoltato, non avete ascoltato neanche le risposte perché non ce ne sono state o

non sono state sufficienti.

Mi auguro che tutta la maggioranza sia stata rassicurata dagli organi interni di

discussione e dalle riunioni di maggioranza, che hanno chiarito a tutti i Consiglieri,

anche quelli che non hanno propria questa materia e che hanno avuto tutte le

spiegazioni perché quello che stanno andando a votare sia davvero un alto senso di

responsabilità e non un grave senso di irresponsabilità, mi auguro che tutti i

Consiglieri che voteranno siano davvero convinti di non lasciare nessuna pesante

eredità a questa città e ai propri figli, perché poi quando ci ritroveremo non vorrei

sentire dire: non ho ascoltato, non ti ho dato retta, ho preferito seguire le sirene di chi

cavalca debiti e non lascia tracce per questa Amministrazione futura di quello che

vorrà fare, per quanto riguarda l'azione politica e neanche l'azione pratica, anche sul

piano delle responsabilità.

Badate bene, che le responsabilità in questo momento non sono né del Capo

del Governo, né del Capo della Regione, sono le nostre.

Stasera ho avuto modo di apprezzare anche con grande sentimento di

educazione come a dispetto della sigla che uno porta in alto sopra la testa, parlano

allo stesso modo, la città ci ha dato il mandato.

Bene, continuate a governare, noi vi staremo vicino, vi sosterremo laddove è

possibile; in questo caso non vogliamo portare la città al capolinea, dove la state

portando voi, al momento del voto uscirò dall'aula.

CONSIGLIERE USULA

Chiedo, visto che per due volte o altre due tre volte che sono intervenuto ho

dovuto interrompere quello che intendevo dire, di poter parlare, se è possibile un

minuto in più, molto probabilmente, non so quanto ci metterò, ma non ho parlato

prima né come Capogruppo, né come Consigliere.

PRESIDENTE

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Non si può formulare.

CONSIGLIERE USULA

Va bene, parte il tempo allora.

Voglio intervenire per esprimere un voto su un argomento che conosco

pochissimo, se pochi mesi fa qualcuno mi avesse parlato di debiti fuori bilancio non

avrei saputo dire di che cosa si trattava.

Da un po' di settimane sento parlare di debiti fuori bilancio e comincio a farmi

un'idea, ma voglio parlare, voglio esprimere la mia dichiarazione di voto senza spirito

polemico, assolutamente, non è nelle mie intenzioni oggi.

Quello che mi chiedo è: se mio padre mi avesse detto che doveva pagare

qualche cosa che non era stato preventivato di pagare, avrei detto: come mai devi

pagare queste cose qua? A distanza di tempo mi metti in una situazione debitoria, a

me figlio mi metti in una situazione debitoria, in una situazione attuale devo pagare

qualche cosa per cui ti sottraggo qualcosa che oggi altrimenti avrei potuto spendere

per altro; per quanto riguarda il Comune, per esempio avrei potuto spendere per

scuole, per impianti sportivi, per strade, per l'illuminazione, per la segnaletica

stradale, avremo occasione di parlarne presto di questi argomenti.

No, dobbiamo mettere mano al portafoglio del Comune e spendere per un

debito che è stato accumulato evidentemente per comportamenti non preventivati,

per un qualche cosa, per azioni di cui non si capiva esattamente quale sarebbe stata

la ricaduta futura.

Quindi c'è comunque una responsabilità su questa cosa.

Non si tratta di poche centinaia di migliaia di euro, che sarebbero tanti, si tratta

di milioni e milioni di euro.

Per questo oggi io dico che non posso votare a favore, un po' perché conosco

poco l'argomento, ma anche perché non voglio, essendo anche un Consigliere

neoeletto, non sento alcuna responsabilità di quello che è stato fatto sinora, anche

perché qua dentro ci sono 30, 40% di Consiglieri Comunali che erano qua la scorsa

legislatura e anche le altre, quindi la responsabilità la lascio solo a loro.

Io voglio dire questo, voglio uscire da qui e poter dire ai cittadini: ho votato, non

mi sono assunto la responsabilità di pagare per un debito di cui non mi sento

assolutamente responsabile.

Chiedo, ed è per questo anche che sono d'accordo con la proposta del

Consigliere Spanu, per una commissione, una commissione che non vuole essere

una commissione indagatoria o una commissione che vuole puntare il dito,

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sottolineare chissà quali responsabilità anche legali, ma fare una denuncia politica

sul comportamento che ha portato a questa situazione debitoria.

Questo credo che una commissione possa e debba farlo, una commissione che

poi dica ai cittadini dopo un mese o due mesi: noi siamo debitori come Comune di

questa cifra perché abbiamo sbagliato in questo e quest'altro, anche per poter

comunicare meglio con i cittadini.

Cioè prendiamoci la responsabilità, per questo dicevo agli inizi che non c'è

nessuno spirito polemico.

Andiamo ad assumerci la responsabilità di quello che è stato fatto finora; oggi

dobbiamo pagare milioni di euro perché abbiamo sbagliato e abbiamo sbagliato in

queste cose, hanno sbagliato le Amministrazioni precedenti?

Evidentemente ci ritroveremo e ci stiamo prendendo in questo modo un

impegno a che così non sia in futuro.

Una commissione cioè che faccia, che produca un documento che sia anche un

deterrente per i comportamenti futuri.

Cioè io non vorrei che fra quindici anni i prossimi Consiglieri Comunali, che si

ritroveranno seduti qua debbano in qualche modo assumersi la responsabilità di

assolvere a un debito fuori bilancio che noi come Amministratori oggi stiamo

andando magari a determinare. Questo è quello che chiedo.

Una commissione non ha uno spirito indagatorio, ma una commissione che

abbia semplicemente l'obiettivo di produrre un documento politico per chiedere scusa

ai cittadini per avere sottratto oggi dei soldini che avrebbero fatto molto comodo per

altre opere molto più importanti, che pagare debiti evidentemente non preventivati,

che siamo stati incapaci di preventivare.

Mi astengo.

CONSIGLIERE CANU

Mi rincresce molto che i Consiglieri dell'opposizione abbandonino l'aula dopo

avere esternato tutte le loro perplessità.

Tengo a sottolineare un sano e sacro principio di tutti noi che siamo stati eletti e

che partecipiamo a questi lavori, la responsabilità, la responsabilità è quella anche di

stare in aula, magari di pronunciarsi, di esprimere un voto contrario, un voto

favorevole, un'astensione o meno.

Quanto poi a tutti gli inviti, ripeto, c'è stata l'invocazione dell'istituzioni di una

commissione quasi di probiviri, quella che dovrebbe garantire e tutelare, sorvegliare

l'operato che noi stiamo andando ad affrontare e stiamo andando in qualche modo a

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liquidare, tenuto conto poi che noi già in quattro mesi, da quando ci siamo insediati

come nuovi, vecchi, Amministratori così, si sta cercando appunto di onorare quelle

che sono delle scadenze che sono previste, quello poi di invocare il fatto che questi

debiti dovessero essere evasi nel mese di aprile, purtroppo per tutta una serie di

circostanze condizionate da altre circostanze, da altre occasioni, ci hanno portato a

dover approntare e abbiamo affrontato, discusso e polemizzato, abbiamo espresso in

qualche modo, ma non possiamo esprimerlo abbandonando quest'aula qui.

Quanto al fatto poi di cercare quelle che sono quindi le responsabilità è già la

nostra una responsabilità, la responsabilità che ci stiamo assumendo è proprio quella

di cercare di risalire, perché affannosamente stiamo cercando appunto anche di

liquidare questi debiti fuori bilancio, sia che si tratti di sentenze passate in giudicato,

sia che si tratti di contenziosi ancora aperti, anche perché, ripeto, il Comune, questa

Amministrazione sta già pensando di opporsi con un atto quindi in appello.

Però mi risulta questo.

Non capisco perché debba essere invocata la cittadinanza che deve criticarci

su questa cattiva Amministrazione.

Non vedo perché la cittadinanza deve fungere da parapioggia, da scudo

umano, quando noi per questa cittadinanza, perché crediamo appunto nei nostri

cittadini così, stiamo, nonostante queste difficoltà che ci sono oggettive, di natura

economico-finanziario, cercando di garantire a questa nostra cittadinanza quelli che

sono i servizi o qualcuno si può lamentare del fatto che non abbiamo garantito anche

per quest'anno gli asili per i nostri bambini?

O che non abbiamo provveduto a porre manutenzioni legate anche allo stato di

logorio anche degli stessi immobili?

Come ho detto quindi in premessa annuncio il voto favorevole da parte del

Gruppo del PD.

CONSIGLIERE PINTORI

Intervengo per dichiarazione di voto, annunciando il voto favorevole del gruppo

di Sinistra Ecologia e Libertà, allo stesso tempo annuncio la mia indisponibilità a fare

parte di qualsiasi commissione di indagine su quelli che sono i debiti fuori bilancio,

perché evidentemente chi propone questo non ha avuto anche l'ardire di considerare

che qui c'è una maggioranza che governa e che sa quello che sta governando e

come e quando portare all'attenzione di questo Consiglio gli ordini del giorno e nella

fattispecie la questione dei debiti fuori bilancio.

E quando c'è il conforto dei Revisori dei conti, quando c'è l'illustrazione tecnica

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dell'apparato, quando c'è la relazione tecnica dell'Assessore, tutto ciò deve bastare

per darci quel conforto ragionevole perché le cose possano essere deliberate e

consentire a questa città di poter ottenere quello che è stato trascritto nel programma

di una maggioranza che comunque è stata eletta e che si è assunta questa

responsabilità.

Detto questo, vorrei precisare solo alcuni punti rispetto all'intervento del

Consigliere Usula, per chiarire appunto che questi debiti intanto noi non li stiamo

determinando, ma stiamo riconoscendo quello che ci è pervenuto dal passato.

E dal passato ci sono pervenuti gli effetti degli espropri, degli espropri di

territorio, di terreni che appartenevano a privati, sui quali poter costruire, edificare,

servizi utili alla città.

Parlo di strade, di scuole, di asili e di quant'altro, case popolari e quant'altro.

Sto dicendo che ciò di cui stiamo discutendo tutta la sera e dalla scorsa seduta

consiliare, non stiamo facendo altro che riconoscere quello che è un Tribunale

comunque ha dato mandato ai Consigli di poter deliberare in merito, quindi abbiamo

anche questo conforto.

Gli espropri, ripeto, non sono un esproprio proletario come oggi qualcuno

vorrebbe intendere, magari fosse così! Non è così, cioè si tratta di poter utilizzare

terreni privati, di poter su questi edificare servizi utili per la città, quindi noi non stiamo

determinando nessun debito fuori bilancio, ma stiamo riconoscendo quello che ci è

sopragiunto dal passato.

Sono debiti che sopravvengono dagli anni 70, 80 e qualcuno anche dagli anni

90.

Comunque il nostro dovere, il nostro obbligo oggi è quello di deliberare in

merito.

Quindi ripeto, il gruppo di SEL vota favorevole a questo ordine del giorno.

CONSIGLIERE PATTERI

Preannuncio il voto favorevole.

Vorrei dire soltanto una cosa: se astenermi al voto potesse servire a limitare al

Comune di pagare queste somme, l'avrei fatto volentieri e avrei esortato tutti quanti a

farlo.

Però non è così. E' vero come diceva il Consigliere che non è nostra

responsabilità il debito che oggi noi abbiamo, però è nostra responsabilità cercare di

portare avanti questa Amministrazione.

Se questi debiti non verranno onorati ovviamente non ha ragione di esistere

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questa Amministrazione.

Purtroppo ho notato che già da diversi Consigli si continua imperterriti a perdere

del tempo su delle cose che riguardano il passato e che non si può far niente per

cambiarle, con interventi, cavilli, peli nell'uovo su cose che non esistono, che bisogna

mandare vanti, perché, come ha detto prima il Consigliere Carboni, noi ci dobbiamo

confrontare sul futuro, sul presente e sul futuro, e questa città ha veramente bisogno

che ci confrontiamo al più presto possibile perché i problemi sono tanti.

Quindi chiudo velocemente dicendo che do il mio voto favorevole per il

riconoscimento di questi debiti e mi auguro in futuro che non ve ne siano altri, non lo

so, comunque cercare di porre rimedio a queste situazioni.

PRESIDENTE

Chiedo se ci sono altri interventi.

Presidente, io sto facendo rispettare il regolamento.

Intervenga sugli equilibri allora.

Cosa vuole che le dica?!

Diamo la parola al Sindaco.

SINDACO

Colleghi Consiglieri, io non ho voluto interferire sulla discussione che comunque

è stata sicuramente molto interessante e voglio fare però una precisazione

brevissima ovviamente sulle cose che diceva il collega Paolo Manca.

Lo faccio quasi per fatto personale, anche se ovviamente non è un fatto

personale, nel senso che sono stato tirato in ballo non tanto nel merito delle cose che

oggi noi portiamo a votazione, ma rispetto al ruolo dell'ex Capogruppo dei Ds che io

conosco molto bene, quindi siccome lo conosco bene, voglio intervenire per

precisare due cose.

Anche perché credo che fra l'altro le affermazioni di Paolo siano, non so, mi

sembrano frutto di un equivoco.

Io non ho assolutamente da vergognarmi di essere stato un fedele e leale

sostenitore della Giunta di Mario Zidda, peraltro fra l'altro considero anche

abbastanza inelegante parlare oggi di super Mario, insomma l'ho sentito dire dell'ex

Sindaco, ho sentito dire dell'ex Sindaco super Mario, parliamo di persone che sono

assenti e quindi credo che un po' di educazione e di garbo ce lo dobbiamo imporre,

perlomeno per rispetto verso...

Non sei stato tu, forse mi sono distratto, chiedo scusa invece a Cosimo Soddu

perché quando lui interveniva ovviamente sapete tutti che c'è stato, si è abbattuto su

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Nuoro un nubifragio e quindi in quel momento ricevevo delle informazioni rispetto a

quelli che sono stati i problemi nella città.

Torno alla questione del sostegno leale alla Giunta di Mario Zidda.

Io sono stato un fedele sostenitore di quell'Amministrazione, ma essere un

fedele sostenitore non vuol dire essere in maggioranza senza il proprio cervello, vuol

dire sostenere la maggioranza ma assumere anche posizioni differenti e divergenti.

A me negli ultimi cinque anni è capitato perlomeno qualche volta, mi è capitato

quando abbiamo ragionato di questioni ambientali, quando abbiamo ragionato ad

esempio su come venivano gestite le cause legali.

Io sono stato firmatario e sostenitore di una risoluzione del Consiglio Comunale

che invitava la precedente Amministrazione a farsi interprete in più occasioni di

quanto facesse dell'istituto della transazione.

Quando poi sono intervenuto inizialmente non ho detto che quella Giunta ha

sbagliato a non accogliere la lettera che ha letto Deiara del 2006, ho detto che

l'Amministrazione avrà valutato con i suoi tecnici interni e probabilmente con il

consulente di parte di allora, che era giusto andare a vedere cosa diceva il Giudice.

Io oggi e la mia Giunta ci siamo orientati diversamente, il che non vuol dire

sconfessare cinque anni di sostegno a Mario Zidda, significa anche alla luce delle

esperienze precedenti fare valutazioni diverse.

Le stiamo facendo, questo non vuol dire che noi oggi siamo qui a parlare male

di chi c'era prima di noi, o a riconosceglierne responsabilità, francamente io questo

accostamento dell'ex Capogruppo degli ex D.S. a questa vicenda non ce lo vedo,

insomma.

PRESIDENTE

Consigliere Mannironi, non può intervenire, adesso si vota.

Lei si legga il regolamento, nelle dichiarazioni di voto, dove c'è scritto che

intervengono i Capigruppo.

Gliela dico, se vuole, Art. 51.

Come voi sapete la discussione e le dichiarazioni di voto vengono fatte su tutti e

quattro i punti complessivamente, mentre le votazioni vengono fatte sul singolo

punto.

Per cui dobbiamo procedere alla votazione del primo punto all'ordine del giorno.

Pongo in votazione il punto uno all'ordine del giorno.

Esito della votazione: favorevoli 24, astenuti 3.

Votazione: approvato a maggioranza.

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Pongo in votazione l'immediata esecutività del punto.

Esito della votazione: favorevoli 24, astenuti 3.

Votazione: approvata a maggioranza.

Pongo in votazione il punto due all'ordine del giorno.

Esito della votazione: favorevoli 24, astenuti 3.

Votazione: approvato a maggioranza.

Pongo in votazione l'immediata esecutività del punto.

Esito della votazione: favorevoli 24, astenuti 3.

Votazione: approvata a maggioranza.

Pongo in votazione il punto tre all'ordine del giorno.

Esito della votazione: favorevoli 24, astenuti 3.

Votazione: approvato a maggioranza.

Pongo in votazione l'immediata esecutività del punto.

Esito della votazione: favorevoli 24, astenuti 3.

Votazione: approvata a maggioranza.

Pongo in votazione il punto quattro all'ordine del giorno.

Esito della votazione: favorevoli 24, astenuti 3.

Votazione: approvato a maggioranza.

Pongo in votazione l'immediata esecutività del punto.

Esito della votazione: favorevoli 24, astenuti 3.

Votazione: approvata a maggioranza.

PUNTO CINQUE ALL'ORDINE DEL GIORNO: APPROVAZIONE VE RIFICA

EQUILIBRI DI BILANCIO E RICOGNIZIONE SULLO STATO DI ATTUAZIONE DEI

PROGRAMMI ESERCIZIO 2010 AI SENSI DELL'ART. 193 DEL D.LGS. 267/2000.

Invito l'Assessore Daga a illustrare il punto all'ordine del giorno.

ASSESSORE DAGA

Grazie Presidente, Signor Sindaco, colleghi della Giunta e colleghi Consiglieri...

PRESIDENTE

E' un punto importante all'ordine del giorno, chiedo la cortesia di fare un po' di

silenzio.

ASSESSORE DAGA

... nel corso di questa seduta di Consiglio Comunale introdurremo e

presenteremo la relazione sullo stato di attuazione dei programmi e

contemporaneamente diamo atto al momento attuale del permanere degli equilibri di

bilancio.

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Non posso esimermi dall'evidenziare come le principali attività svolte

dall'Esecutivo da giugno ad oggi sono frutto di uno sforzo responsabile della classe

dirigente che ha vinto le ultime competizioni elettorali e che oggi guida

responsabilmente la città.

Infatti in questi pochi mesi ci siamo adoperati affinché i primi nove mesi

dell'anno fossero coerenti alle azioni messe in campo sulla base dei programmi e

degli obiettivi contenuti nel bilancio di previsione 2010, scritto però solo in parte da

questa maggioranza in quanto come ho già affermato nella relazione del bilancio di

previsione, la responsabilità dei principali atti contabili che abbiamo affrontato ci

appartiene in quanto affidata solamente con le elezioni di metà anno.

Nonostante il fardello di questa responsabilità, abbiamo comunque intrapreso

tutte le strade per raccogliere il testimone e condurre Nuoro attraverso scelte

ragionevoli, responsabili, sobrie e rigorose verso il traguardo rassicurante

dell'equilibrio di bilancio e non del dissesto, cercando per quanto possibile di

rispettare i rigidi vincoli del patto di stabilità.

Ribadendo quanto già affermato nel bilancio di previsione, non è stato facile e

sicuramente non lo sarà anche in futuro gestire le poche risorse finanziarie dell'Ente

e contemporaneamente assicurare l'erogazione dei servizi alla persona.

La congiuntura economica nazionale connessa alle politiche economiche fiscali,

del tutto discutibili del Governo centrale, nonché l'inadempimento della Regione

Autonoma della Sardegna in merito ai trasferimenti in conto capitale che sono dovuti

a questa città, hanno fatto rilevare una diminuzione nel trend del entrate rispetto alle

previsioni.

Viceversa, l'andamento delle uscite si mantiene in linea con le previsioni del

bilancio corrente.

Per quanto attiene questa posta di bilancio, la spesa corrente, l'Esecutivo ritiene

necessario fin dai prossimi bilanci incidere in modo importante e rigoroso su tale

posta per ridurre le diseconomie e i parassitismi che si annidano nella stessa, in

modo tale da imprimere una vera svolta nella gestione dei denari pubblici.

In tal modo l'Esecutivo riuscirà a liberare ulteriori risorse da destinare

all'erogazione dei servizi, soprattutto quelli più rilevanti, e rendere finalmente

efficiente ed efficace la spesa.

Comunque occorre affermare che i buoni propositi non saranno sufficienti se le

politiche di applicazione delle regole del patto non saranno riviste e se non vi sarà un

rinnovato rilancio dello stato sociale a livello generale.

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Ciò in quanto le istanze dei cittadini aumentano in modo esponenziale e la

Giunta Comunale, come tutte le Amministrazioni locali, senza adeguate risorse potrà

intervenire ancora per poco, affinché possa essere garantito lo svolgimento delle

funzioni essenziali e il completamento delle azioni messe in campo.

Le difficoltà incontrate sono tante, sono tuttora tante, tuttavia oggi possiamo

dare atto del permanere degli equilibri di bilancio grazie a una manovra che seppure

ardua si è resa necessaria.

Pertanto la delibera che si porta all'attenzione del Consiglio scaturisce da

un'attenta e responsabile analisi della situazione finanziaria dell'Ente, ove il settore

finanziario effettua un puntuale monitoraggio dell'andamento dei programmi di spesa

e di entrata, verificando la loro attendibilità, veridicità ma soprattutto certifica la loro

sostenibilità economica monetaria e finanziaria anche in rapporto ai fatti nuovi

intervenuti nel corso dell'esercizio, ivi compreso il riconoscimento dei debiti fuori

bilancio affrontati stasera, e il mantenimento dei limiti di spesa imposti dal patto di

stabilità.

E' nota infatti a proposito di obbligazioni nate negli esercizi precedenti, è il caso

dei debiti fuori bilancio, l'importante variabile relativa al riconoscimento di questi per

sentenze esecutive pari a circa 6 milioni di euro.

Tale variabile è divenuta una spiacevole costante, per la quale

l'Amministrazione, analizzando le varie voci di bilancio, cercherà di percorrere tutte le

stradi possibili per onorarli, ma soprattutto per studiare anche scelte alternative che

evitino l'ingessatura del bilancio, quindi pregiudichino la realizzazione dei futuri

programmi dell'Ente.

Infatti l'Esecutivo in modo fermo, deciso e responsabile ha ritenuto opportuno

difendere il futuro di questa città e presidiare la coesione sociale della nostra realtà,

anche attraverso scelte coraggiose poiché talvolta è utile perseguire tutte le strade

possibili, persino quelle impossibili, e non essere considerati vigliacchi e codardi, per

non essere considerati come coloro che sono buoni a crogiolarsi nelle critiche e

incapaci di trovare soluzioni ai problemi reali dell'oggi.

Questa maggioranza e questo Esecutivo preferiscono l'impegno alla latitanza,

l'assunzione delle responsabilità alla vigliaccheria, la ragione alla critica sterile ed

improduttiva, ma soprattutto preferiscono i fatti alla liturgia della parola.

Per questo motivo l'Esecutivo ha deciso di portare avanti una manovra di circa

7 milioni e mezzo, rinviando alla successiva manovra di assestamento una ulteriore e

più completa verifica sull'accertamento delle entrate e delle relative uscite.

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Le risultanze contabili alla luce della manovra correttiva confermano il

tendenziale rispetto dei vincoli nella misura in cui però i trasferimenti in conto capitale

della Regione Autonoma della Sardegna e il programma delle alienazioni dovessero

realizzarsi nei tempi e nei termini preventivati.

Diversamente, come ho ribadito nel bilancio di previsione, il rischio di non

rispettare il patto di stabilità potrebbe essere reale e le conseguenze che ne

deriverebbero sarebbero devastanti per il tessuto sociale locale.

La manovra correttiva attuata da questo Esecutivo in soli novanta giorni, se per

taluni potrebbe apparire frettolosa e insufficiente, per molti rappresenta l'unica strada

sostenibile e ragionevole per stare dentro il patto di stabilità, diversamente

l'alternativa che piace molto ad alcune cassandre sarebbe la crisi della democrazia e

la fine della coesione sociale.

L'Esecutivo però, responsabilmente ha deciso per il bene della città attraverso

le seguenti azioni:

A) recupero dell'evasione tributaria, questo fenomeno nel suo complesso mina il

prodotto interno lordo della nostra città, infatti lo stesso comprende una quota di

prelievo sommerso evaso - mi si passi il termine - che secondo le nostre previsioni,

verificate le maggiori previsioni di entrata, ammontano a circa un milione di euro, di

questo gli uffici hanno provveduto ad elaborare avvisi per il 45% dell'importo che si

prevede di accertare per l'esercizio in corso.

Tale importo è pari a 450 mila euro, lo stesso finanzierà in parte spese per

sentenze esecutive.

B) recupero dei proventi da sanzioni amministrative, il cui importo previsto per il

2010 ammonta a 2 milioni 692 mila euro, pari ai ruoli inviati a Equitalia.

Al fine di non pregiudicare gli equilibri di cassa, il 50% di tale risorsa garantirà la

copertura del fondo svalutazione crediti.

Lo scopo di questo fondo è solo quello di fronteggiare le previste perdite sui

crediti in bilancio, cioè in maniera coerente al principio della prudenza che ci impone

di tenere conto dei rischi e delle perdite di competenza dell'esercizio, connessi ai

crediti che potrebbero essere inesigibili.

Viceversa, per quanto attiene l'altro 50%, questo garantirà la copertura

finanziaria di entrate a destinazione vincolata.

C) recupero di proventi della gestione patrimoniale. Quindi sono stati previsti

maggiori incrementi pari a 400 mila euro, prudenzialmente stimati così, e costituiti da

ruoli resi esecutivi per canoni non pagati e per il rimborso dovuto dalla Agenzia

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Regionale per l'Edilizia Abitativa, ex IACP, percepiti dalla stessa, per gli immobili di

proprietà dell'Ente e ubicati in via Martiri della Libertà.

Recupero delle somme dovute all'Ente in virtù di sentenze in formula esecutiva

- ogni tanto ne vinciamo qualcuna - per le quali l'ammontare previsto delle entrate è

pari a 912 mila euro.

Nel corso di questo esercizio si prevede di vendere beni patrimoniali pari a 3

milioni 126 mila euro, così come dettagliatamente riportato nella delibera relativa al

programma delle alienazioni che abbiamo già visto e verificato col bilancio di

previsione.

Questi andranno a finanziare in parte i debiti fuori bilancio, ciò al fine di non

incidere ulteriormente sull'indice di indebitamento dell'Ente.

Poi abbiamo deciso di accendere un mutuo con la Cassa Depositi e Prestiti per

circa due milioni di euro.

Con il bilancio di previsione 2010, discusso il 28 settembre ultimo scorso,

l'Esecutivo ha predisposto un bilancio che guarda più alle cose presenti e future,

certamente per alcuni converrebbe che noi si guardasse solo ed esclusivamente al

passato, ciò al fine di alimentare meramente il proprio esercizio della retorica, invece

la maggioranza e l'Esecutivo hanno preferito guardare al passato in modo costruttivo,

facendo tesoro solo dei valori consolidati, senza trascinarsi le problematiche, o se si

preferisce i fantasmi o, peggio ancora, i pozzi avvelenati.

L'unica cosa responsabile che l'Esecutivo ha voluto fare dal momento del suo

insediamento è stata quella di prendere il testimone di una Giunta che a torto o a

ragione ci ha rappresentato, piuttosto che consegnare ad un Commissario prefettizio

questo Ente.

Insomma, il Sindaco Bianchi ha preferito guidare una coalizione che sia in

grado di guardare al domani e impegnarsi per assicurare alla città un futuro

sostenibile e condiviso.

Tutti noi siamo consci che non sarà facile costruire un nuovo futuro perché il

cammino che ci aspetta sarà caratterizzato da numerose difficoltà che solo pochi

avranno il coraggio di affrontare con responsabilità, altri invece preferiranno la

polemica sterile e riduttiva al sano e proficuo confronto.

Il bilancio di previsione che abbiamo sottoposto all'attenzione di questa Assise è

la stessa manovra sugli equilibri di bilancio, sono stati concepiti sulla base di alcuni

principi fondamentali: la ricerca della responsabilità, del rigore e della ragionevole

sobrietà; la ricerca dell'equilibrio finanziario, attuando una rigorosa selezione della

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spesa e attenendoci soprattutto scrupolosamente ai limiti fissati dalle normative

vigenti in materia di patto di stabilità. Infine il mantenimento degli standard dei servizi

sociali esistenti al dicembre 2009 anche per tutto il 2010, rivolgendo lo sguardo alle

persone più deboli e dedicando a queste tutti i nostri sforzi.

Pertanto l'impegno che intendiamo garantire per il 2010 sarà quello di

concentrarsi sul mantenimento e sullo sviluppo di servizi offerti dal Comune, senza

gravare sulle tasche dei cittadini, anche se questo sarà difficile e comporterà forse il

mancato rispetto del patto, ipotesi questa che ad aprile, in origine era concreta, ma lo

era ancora di più ed era realistica a giugno.

A questa Amministrazione però l'onere gravoso di scongiurare tale evento il

quale per il momento sembrerebbe allontanarsi dalle più nefaste previsioni, grazie

alla manovra che abbiamo portato avanti? Questo è probabile, sarà sufficiente

questa manovra? Forse, non lo sappiamo.

Al momento una cosa è certa, che a priori non possiamo saperlo, ma di una

cosa saremo certi a posteriori e convinti, ossia che questa Amministrazione almeno

ha posto in campo tutte le sinergie necessarie pur di non essere additati come

irresponsabili, nichilisti, disfattisti, pessimisti e inconcludenti.

Al momento gli equilibri sembrerebbero darci ragione e nonostante i numerosi

debiti fuori bilancio ipotechino il nostro futuro per circa 6 milioni e 220 mila euro, la

manovra sembrerebbe confortare gli impegni che dovranno essere assunti per

onorare i debiti e per permetterci il rispetto del patto.

Dunque ai sensi dell'Art. 193 del Decreto Legislativo 267/2000 presentiamo gli

equilibri di bilancio, la ricognizione degli stessi evidenzia che al settore finanziario

non è pervenuta alcuna segnalazione su fatti che possono pregiudicare gli equilibri di

bilancio, così come evidenziato anche dalla relazione dei Revisori dei conti.

Le sentenze esecutive relative ai debiti fuori bilancio e riconosciute dal

Consiglio ai sensi dell'Art. 194 del TUEL, sono state oggetto di verifiche che hanno

ricongiunto alla data del 27 settembre 2010 i dati della gestione provvisoria

dell'esercizio 2010 con le previsioni di entrata e spesa desunte dal progetto di

bilancio 2010 in fase di approvazione del Consiglio Comunale.

L'equilibrio dei conti sembrerebbe essere assicurato dagli accertamenti e dagli

impieghi, che risultano rispettati.

L'Ente dunque attualmente non risulta strutturalmente deficitario, fermo

restando che l'Esecutivo da oggi fino alla fine dell'esercizio metterà in campo tutte le

iniziative necessarie per una severa gestione economica e finanziaria del bilancio,

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tant'è vero che per quanto attiene la parte corrente questa evidenzierebbe un totale,

per le poste delle entrate, superiore alle poste relative alla spesa, che lascerebbe

prevedere un possibile avanzo di parte corrente di circa 3 milioni e 400 mila euro.

Per quanto riguarda la gestione finanziaria è presumibile un avanzo di circa 3

milioni di euro, tenuto conto della presumibile applicazione della quota di avanzo

vincolata al fondo svalutazione crediti.

Quanto rappresentatovi conferma attualmente l'equilibrio finanziario, inoltre

ratifica lo stato di attuazione di tre importanti obiettivi: l'attenta valutazione della

complessa situazione contabile e gestionale dell'Ente; la ricognizione del patrimonio

immobiliare comunale; l'avvio dello sportello unico del contribuente.

Concludendo, la Giunta, considerato il momento contingente dovuto

all'assunzione della responsabilità della guida della città e quindi anche del bilancio,

come centro nevralgico di tutte le decisioni, a metà anno, valutato l'intervento di

regole più restrittive per la gestione del patto di stabilità: preso atto dell'annoso

problema dei debiti fuori bilancio e preso atto dei mancati trasferimenti in conto

capitale da parte della Regione Autonoma della Sardegna, ha preferito

responsabilmente e ragionevolmente gestire le emergenze affidandosi anche alle

disposizioni economico-gestionali predisposte dal servizio finanze.

Ciò poiché il tempo è tiranno ed impone il rispetto di importanti scadenze

amministrative e contabili, che non possono essere eluse, tanto meno subordinate ai

formalismi, che in un momento particolare come questo rischierebbero di gravare

sull'economia della città e sul già fragile tessuto sociale.

Vado a leggere la delibera o la do per letta, Consiglieri?.

Leggo il dispositivo:

"D E L I B E R A

- di dare atto del permanere degli equilibri di bilancio sia in conto competenza

che in conto residui e dello stato di attuazione dei programmi per l'esercizio 2010

così come risultati dai prospetti allegati e dalla relazione del Dirigente del settore

finanziario alla data del 27 settembre 2010;

- di non adottare di conseguenza alcun provvedimento rivolto a ristabilire

l'equilibrio della gestione di competenza e di quella dei residui;

- di allegare alla presente per farne parte integrante e sostanziale i seguenti

documenti: stampa contabile, equilibri generali di bilancio, quadro generale

riassuntivo, stato di attuazione dei programmi, la relazione intermedia di gestione

relativa allo stato di attuazione dei programmi, relazione del responsabile servizio

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70

bilancio e del dirigente del settore finanziario, parere espresso dal collegio dei

Revisori dei conti.

PRESIDENTE

Dichiariamo aperta la discussione.

Chi vuole intervenire si deve prenotare.

CONSIGLIERE TUPPONI

Una domanda.

PRESIDENTE

Una domanda molto succinta. La invito a fare domande molto brevi.

CONSIGLIERE TUPPONI

E' chiaro. Una domanda al settore finanziario, rappresentato in questo momento

dal dottor Palli.

Vorrei sapere da lei e dall'ufficio finanziario cosa è stato trasmesso al Ministero

del Tesoro circa la situazione dell'Ente sul patto di stabilità a giugno, nel

monitoraggio semestrale.

E a oggi vorrei sapere se siamo dentro il Patto di stabilità o fuori.

PRESIDENTE

Chiedo se ci sono altri interventi, se no passiamo alle dichiarazioni di voto.

Consigliere Tupponi non si risponde così, non siamo al question time! Palli avrà

la parola quando gliela darò io, fino a prova contraria.

Chiedo se ci sono altri interventi.

CONSIGLIERE SAIU

Signor Presidente, vorrei sapere...

PRESIDENTE

E' un intervento o una domanda anche la sua?

CONSIGLIERE SAIU

Una domanda, l'unica di tutta la sera.

PRESIDENTE

Non siamo al Consiglio Comunale, siamo a Rischia Tutto, si fanno le domande

e basta!

CONSIGLIERE SAIU

E cosa vinciamo?! Sarò brevissimo, prometto che ne farò una soltanto, al

ragionier Polimene, se è possibile, in qualità di Presidente del collegio dei revisori.

Sono sostanzialmente quelle domande che io volevo porre prima e che

comunque sono attuali anche in sede di equilibri di bilancio.

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Se io chiedessi trenta secondi della sua pazienza e di quella del Consiglio, è un

peccato di lesa maestà?

PRESIDENTE

No, trenta secondi si possono dare tranquillamente. L'importante è che siano

trenta secondi.

CONSIGLIERE SAIU

Ragionier Polimene volevo chiederle quello che avrei voluto chiederle prima, se

mi è data la possibilità di spiegarcelo adesso.

Cioè: se l'iscrizione delle spese relative al risarcimento dei danni, quindi quelle

relative ai quattro debiti fuori bilancio che abbiamo approvato prima, cioè l'intervento

20.10.802 sia corretto iscriverle al titolo II, spese in conto capitale, o se invece non

fosse stato più corretto iscriverle al titolo I, cioè spese correnti.

PRESIDENTE

Grazie, la domanda è chiara.

CONSIGLIERE MELONI

Una domanda doverosa: vorrei sapere se questa sia stata una domanda

concordata nell'andito fra il dottor Polimene e il Consigliere Saiu.

Sto chiedendo se è una domanda concordata nell'andito, punto e basta!

PRESIDENTE

Scusate, per cortesia! Ci sono altri interventi per la discussione?

CONSIGLIERE BARBAGLI

Chiederei dieci minuti di sospensione, Presidente, perché ho necessità di

consultarmi col gruppo, veramente urgente.

PRESIDENTE

Pongo in votazione la proposta di sospensione formulata dal Consigliere

Barbagli.

Votazione: approvata.

Alle ore 20 e 05 la seduta viene momentaneamente sospesa.

Alle ore 20 e 45 il SEGRETARIO procede all'appello dei Consiglieri; è presente

il numero legale, la seduta prosegue.

PRESIDENTE

Chiedo se c'è qualcun altro che chiede di intervenire.

Interviene il Consigliere Manca.

CONSIGLIERE MANCA (CIC)

Certamente risulta davvero intrigante come davanti al programma di bilancio del

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28 settembre discutiamo gli equilibri al 30 e li spostiamo alla data odierna.

Diventa complicato fare una valutazione di quello che è lo stato di attuazione

dei programmi.

Speravamo che i programmi del bilancio fossero i programmi di questa

Amministrazione ma, come è stato dimostrato in aula al momento del bilancio, di

programmi non se n'è capito niente.

Lo ricordo a chi non avesse la memoria, ma quel bilancio parlava di programmi

mischiando gli Assessorati, mischiando le carte, facendo estrema confusione, non

rispettando le designazioni e le deleghe del Sindaco e non rispettando neanche i

settori.

Pensavo che quel tipo di comunicazione, che non era una denuncia ma era

soltanto un tentativo per fare ravvedere un po' chi si doveva occupare di queste

cose, che fosse stata una cosa transitoria e ho avuto l'impressione che ci fosse stato

nell'arco di qualche giorno il tentativo di migliorare questa cosa.

Se dobbiamo parlare degli equilibri di bilancio e dello stato di attuazione dei

programmi mi sarebbe piaciuto farlo conoscendo prima di tutto i programmi e in

seconda battuta conoscendo lo stato di attuazione.

Naturalmente alla fine dell'anno o quando ci sarà il bilancio consuntivo, noi

sicuramente adotteremo tutti gli strumenti per dire che gli obiettivi sono stati tutti

centrati, meravigliosamente centrati.

E allora anziché avere un'Amministrazione che si dibatte in mille difficoltà,

troveremo un'Amministrazione virtuosa che centra tutti gli obiettivi.

Pensavo, leggendo le relazioni sullo stato di attuazione dei programmi, di

scoprire già i principi di virtuosismo di questa Amministrazione, almeno l'embrione

del virtuosismo, però continuo a sentire che ci sono difficoltà, che la Regione non ci

dà i denari, che lo Stato non ci dà i danari.

Nel frattempo però non sappiamo neanche, di quel poco che abbiamo, cosa

vogliamo farne.

Leggo quattro o cinque comunicazioni di quattro su cinque settori: sempre le

stesse cose, per cui ripeterò sempre le stesse cose.

Voglio capire: ma se stasera per caso avessi una domanda da fare a uno degli

Assessori, signor Sindaco, che faccio?

Se voglio sapere qualcosa per quanto riguarda i servizi sociali, mi dovrò

rivolgere ad altra persona, considerato che già nella relazione precedente c'era

segnata un'altra persona?

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Se chiedo ai nuovi Assessori - parlo di nuove figure di Assessori e parlo

dell'Assessore Floris, dell'Assessore Sulas: non ha avuto neanche la possibilità di

sbagliare perché non ha scritto niente, né prima né adesso, sono sicuro che si rifarà

abbondantemente; speriamo che sia in pieno allenamento, ma se i maestri sono

quelli che avete individuato ho paura che zoppicherà presto anche lui.

Quindi praticamente, visto che qua si fa analisi sulle persone che parlano e non

su quelle che stanno zitte, beh, io non posso fare che altrimenti: le persone che

hanno fatto un minimo di relazione, possiamo analizzare almeno quelle e

immaginavo che dopo quello che ho letto per quanto riguarda l'Assessore allo Sport,

che avrebbe coinvolto le società, avrebbe coinvolto i settori sportivi per quanto

riguarda i bandi - li avrebbe coinvolti, immagino che lo farà - oggi invece leggo che i

bandi sono pronti.

Spero che siano pronti subito domani, se sono pronti sono pronti, mettiamoli in

campo, rendiamoli pubblici e andiamo avanti.

E' sorprendente e però una sorpresa finalmente è positiva e bisogna darne atto

che ci sia una sorpresa positiva.

Se stiamo parlando di infrastrutture, le infrastrutture bisogna farle produrre.

Leggo che nel programma del settore c'è scritto che il patrimonio - l'ho sentito prima

dall'Assessore Daga - dovrà produrre utili.

Lo diceva la Corte dei Conti, ce l'ha detto tante volte la Corte dei Conti per la

verità, ce l'hanno detto anche tante volte i revisori dei conti, però ancora non ci

siamo.

Abbiamo ancora in deroga dal 2008 la piscina, io non immagino che sia la

piscina di un amico o di amici, perché se fosse così è normale che sia in deroga, ma

so che non è così e allora mi immagino che a breve noi avremo questo il bando, ma

lo avremo di tutte le strutture perché siamo in deroga con tutte. Altrimenti devo

pensare diversamente.

Detto questo però, per non dover parlare di quelli che purtroppo sono presenti,

mi sarebbe piaciuto conoscere qual è la politica dell'agro.

Io la politica dell'agro non la conosco, non conosco che cosa vuole fare

l'Assessore che si occuperà dell'agro e non conosco qual è il programma per questa

città.

Certo che col bilancio che abbiamo dobbiamo navigare a vista, dobbiamo

navigare sulle emergenze, dobbiamo navigare sul quotidiano perché mi pare che il

bilancio che abbiamo - ce lo raccontava l'Assessore Daga - non ci fa guardare molto

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lontano.

Quindi mi immaginavo come questa città possa muoversi in mezzo a queste

difficoltà guardando a una programmazione di prospettiva e di proiezione futura.

La trovo difficile, quindi non ci resta che sostenere l'azione di questa

amministrativa in questo momento, perché questa è l'unica azione che possiamo

fare.

Siccome però purtroppo l'azione è veramente molto ristretta, allora su che basi

ci confrontiamo? Non abbiamo elementi di valutazione, non abbiamo atti per valutare,

non ci dicono niente le relazioni degli Assessori.

Ma le relazioni sullo stato di attuazione dei programmi: quali programmi? qual è

l'interfaccia di questa Amministrazione con i settori, per esempio? Con i dirigenti?

Non abbiamo il PEG: come facciamo a dare in mano ai dirigenti un'azione?

Magari scopriremo anche in questo caso che avremo c'entrato tutti gli obiettivi,

tutti, sicuro, e scopriremo anche che il controllo di gestione darà una premialità.

Ma per non allontanarci dal tema anche nelle piccole cose mi chiedo di quella

premialità regionale per quanto riguarda i rifiuti.

Considerato che sono sparite le risorse e comunque sono state utilizzate

diversamente le risorse per il risparmio TARSU, almeno questi 67 mila euro di

premialità, che è una cosa dovuta alla città, ma per ricordarlo dovremmo cercare di

utilizzarle restituendole alla città e ai cittadini virtuosi, perché altrimenti la Regione,

matrigna com'è, ce li riporta via.

E allora dovremmo ricercare capi d'accusa nei confronti di altri. Sto suggerendo:

quei 67 mila euro non li abbiamo tolti dal ruolo Tarsu ancora, togliamoli! Sarà anche

un euro in meno ai cittadini, però noi li dobbiamo utilizzare quei denari, pochi.

Anche perché non vedo tagli di spesa sui cavalli, che bestia nera questi cavalli!

Meno male abbiamo fatto scendere la Comandante dal cavallo!

PRESIDENTE

Ora ci sono le visite gratuite.

CONSIGLIERE MANCA

Finalmente vedo un cambio di destinazione d'uso per quanto riguarda l'ostello -

lo scrivete voi, non lo dico io: c'è scritto che verrà utilizzato, comunque mi auguro che

l'area dell'ostello verrà utilizzata per il ricovero di questi animali.

E quindi noi stiamo passando da un ostello a una stalla!

Certo che un'azione la devo affermare positiva e per questo ringrazio il Sindaco,

perché ho letto dalla stampa che ci sarà una rimodulazione dei dirigenti e questa la

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ritengo un'azione positiva, concordo.

Dispiace però che abbiamo speso tanti soldi per far insegnare ad andare a

cavallo la Comandante e adesso ce l'abbiamo da un'altra parte.

Santa pazienza, con tutto quello che non abbiamo, sprechiamo anche in questo

modo, però tant'è che si può sbagliare e ci si può correggere: l'abbiamo fatta

scendere da cavallo, portiamo i cavalli alla stalla e così forse sarebbe il caso di

smetterla, forse in questa difficoltà dovremmo mostrare un certo virtuosismo.

Non miglioriamo niente, in compenso facciamo fatica a trovare i denari per fare

il tempo pieno. Era una promessa elettorale, la ricordo bene, un impegno elettorale;

però non è stato detto che quell'impegno chi lo doveva assolvere l'avrebbe assolto

nell'immediato.

Eppure si parlava che il valore di far fare il tempo pieno alle scuole - perché

altrimenti qua dobbiamo chiamare qualcuno, forse la Gelmini da qualche parte

dev'essere che sta dormendo, la vorrei risvegliare perché se anche il tempo pieno

per quanto riguarda la città ha responsabilità di quel livello, iniziamo a scrivere tutti

insieme opposizione e maggioranza e scriviamo che anche questo dato...

PRESIDENTE

Sta parlando come Capogruppo?

CONSIGLIERE MANCA

Sì.

Per il tempo pieno io non ho nessuna relazione, non vedo atti che riguardino il

tempo pieno. Mi auguro che tra le pieghe del bilancio che non ho potuto osservare ci

siano anche i denari per il tempo pieno.

Non so quando inizierà, non so quando potremo preannunciare, allora io non

sto facendo una critica e non la voglio fare, voglio fare una proposta: troviamo

qualche euro per questo tempo pieno?

Facciamo in modo che qualche euro che stiamo sprecando nelle piccole cose

che ho detto lo diamo e facciamo in modo che il tempo pieno porti i vantaggi di posti

di lavoro, porti i vantaggi per i genitori che lavorano mattina e sera e faccia vivere ai

ragazzi e ai bambini un'esperienza serena di vita scolastica?

Questo è un altro tipo di proposta, una cosa che si può tentare con piccole

risorse, non stiamo parlando di mega cifre. Con le poche risorse che abbiamo.

Io dico con le poche risorse che abbiamo, non i conti di quello che ci vuole, con

le poche risorse che abbiamo noi.

Rimane un tema che purtroppo è stato toccato poco anche in questa fase ed è

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il tema dell'università.

Io so che come Amministrazione vi state muovendo, ne sono sicuro che state

elaborando qualche progetto e credo che in questo progetto si possa trovare qualche

momento di incontro per parlarne in aula, per parlarne con tutte le forze sociali, che

sono pure quelle dell'Amministrazione e dei Consiglieri.

Credo che il tema dell'università poteva essere un argomento che anche nel

breve termine poteva dare non delle risposte, ma certamente preannunciare una

proiezione futura e un ragionamento.

Abbiamo poche novità in campo, poche novità; le poche novità che abbiamo in

campo guardiamole, non possiamo stare ad aspettare il famoso tavolo tecnico del

2008. Non è mai nato.

Proviamo a farne uno noi adesso, proviamo a progettarlo, proviamo a mettere

in campo tutte le risorse umane e mentali che possano dire qualcosa sull'università.

Per tornare alla situazione relativa agli equilibri di bilancio e al patto di stabilità,

non leggo da nessuna parte in tutto questo che ci è stato dato che il patto di stabilità

è stato rispettato.

Leggo alcune cose però - e mi permettano i revisori, è una piccola osservazione

che volevo fare, ma non un'osservazione di ordine critico, perché l'uso della parola è

una cosa intrigante e interessante, però vista la relazione tecnica del Responsabile

del servizio finanziario, dal quale si evince che non risultano atti, questo è semplice

perché se non risultano atti, così come non ne risultano per lo stato di attuazione dei

programmi e noi esaminiamo solo quelli, è come che io posso mettere in un cassetto

qualsiasi documento e non esaminarlo: non me ne sono arrivati.

Abbiamo bisogno quindi di capire se gli atti da tutti i settori sono arrivati, se gli

Assessori hanno fatto una relazione e non è arrivata la relazione perché noi non

l'abbiamo.

Noi stiamo esaminando gli atti che abbiamo a disposizione e quindi di tutti quelli

che non abbiamo, che non abbiamo ricevuto, non abbiamo la possibilità di dire

niente, giustamente.

Come dire: se non portavano niente noi avremmo approvato gli equilibri di

bilancio e lo stato di attuazione dei programmi senza documenti come stiamo

facendo.

Santa pazienza! Ci vuole davvero grande forza a darvi credibilità. Ci vuole

davvero grande entusiasmo a pensare che voi trasformerete la città partendo da

questi contenuti, permettetemi che davvero un piccolo sforzo in più si poteva fare.

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Però non ne ho visto prima all'atto del bilancio, e, Assessore, mi creda, io la

vedo la sua grande buona volontà, il suo grande entusiasmo e sono sicuro che lei è

destinato a fare bene.

Di fatto oltre a quell'apertura di credito - e mi fa piacere che tutta la sua

maggioranza le stia dando credito - gliene vorremmo dare anche noi, ma non con

questo stile, non con questo percorso, noi vorremmo dare credito laddove ci sono

elementi di valutazione che questo credito ci fa pensare che a breve le cose

cambieranno.

Però purtroppo peggiorano di giorno in giorno, lo capisco bene che state

valutando e state facendo l'attività amministrativa dell'emergenza; è tutto emergenza,

compreso l'acquazzone di oggi purtroppo e devo dire che questo non facilita le cose

e non le facilita a nessuno.

Di fatto però, per la parte in cui dovremmo discutere per facilitarci le cose,

anche qui ce le complichiamo, ce le complichiamo negli atti.

Stasera ho visto uno scenario di discussione, di fibrillazione che - l'ho detto

nell'intervento precedente - mi genera grande preoccupazione.

Quando io leggo e sento che per quanto riguarda i debiti fuori bilancio, come ha

detto il Consigliere Saiu, noi allochiamo in un capitolo di spesa o in un settore, un

intervento, allora mi chiedo: ma è davvero un disastro se in corsa cambiamo

qualcosa che può essere migliorata? Non è un disastro, lo facciamo.

Se per caso c'è un errore formale, materiale e lo cambiamo, santa pazienza,

ma non credo che siate ancora diventati dei superman, siete degli uomini come tutti

gli altri e questo può succedere!

Se anziché piangerci addosso sulle risorse che la Regione non ci sta ancora

dando - e lo ripeto, io sono disponibile a combattere questa stessa battaglia sulle

richieste perentorie - però se neanche nella parte che ci compete, quella nostra,

quella personale di questo Consiglio troviamo una sintesi perché la collocazione di

quelle somme finisca davvero nella sua collocazione reale, beh qua mi vengono i

dubbi di una sana Amministrazione oppure di un'Amministrazione che invece sta

facendo un po' di carte diverse da quelle che dovrebbe fare.

E questo non ci viene incontro in niente.

Ho chiesto prima di essere rassicurato se quegli interessi e quelle somme di

rivalutazione potessero finire esattamente dove le abbiamo fatte finire, non mi è stato

risposto, non sono stato rassicurato.

Non vorrei essere costretto a uscire dall'aula anche questa volta, per non avere

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le risposte della tranquillità che un chiarimento legittimi davvero che se io non voto

questo bilancio o questi equilibri, non lo voto né per una ragione tecnica, posso

votarlo per una ragione politica, ma che mi diano la certezza che quello che sto

facendo è in tutta coscienza assicurato dai tecnici che hanno tutte le abilità per darci

il conforto corretto.

RAGIONIER POLIMENE

Io voglio fare mio l'inizio dell'intervento del Consigliere Manca. Diventa

complicato e ha ragione: abbiamo approvato il giorno 29 alle 5 del mattino, il 30

dovevamo fare questi equilibri, che non sono delle previsioni ma sono degli

accertamenti e quindi è complicato oggettivamente.

Se ci mettiamo nell'ottica della complessità della situazione perché il bilancio è

andato avanti etc., dobbiamo dare un giudizio che tenga conto dei tempi.

Io già dissi in occasione di bilancio che più che gli equilibri davo una data che

era il 30 novembre, lo dissi perché era facilmente intuibile che gli equilibri che erano

a ridosso del bilancio, poche ore, non ci potevano dare certi risultati in qualche

maniera.

Tuttavia noi abbiamo come collegio fatto una relazione che teneva conto - per

quanto è possibile - di tutto quello che nelle entrate era dimostrabile come

accertamento.

Abbiamo visto tutti i ruoli emessi, devo dare atto al dottor Palli che si è messo a

girare nelle varie stanze per portarci questi ruoli, perché non è che li ha lui, li ha ogni

settore che li emette.

E quindi quelle entrate che noi abbiamo certificato, può essere sfuggita qualche

piccola cosa però complessivamente sono certificate; saranno poi riscosse?

Questo è un altro discorso, non appartiene a me e credo che non appartenga a

nessuno dato che i ruoli, una volta emessi, rappresentano titolo giuridico per dire che

quello è un accertamento, non c'è altro.

Al di là dei ruoli ci sono delle comunicazioni che il Comune fa per chiedere a

Mario Polimene: "devi pagare tanto"; quello è un accertamento.

Però è ovvio che un discorso che trae origine dal diventa complicato, deve

tenere conto delle difficoltà.

Precedentemente, nel dibattito sul riconoscimento dei debiti fuori bilancio,

nessuno ha detto a quei Consiglieri nuovi che la responsabilità non è di chi vota, la

responsabilità è di chi non vota perché nel caso che questo in Consiglio Comunale

non ci fosse un'approvazione, un riconoscimento dei debiti, andreste a pagare voi,

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ogni Consigliere.

Quindi anche lì, anche sotto il profilo didattico qualcuno doveva dire: guardate

che le cose stanno così perché i debiti fuori bilancio vanno in ogni caso approvati,

salvo quello che è stato detto - e giustamente - da qualcuno: rivalersi, ove ricorrano

le condizioni, su chi ha posto in essere atti che non doveva porre in essere o che li

ha posti in essere ma in maniera sbagliata.

Il Consigliere Saiu ha posto un argomento interessante, me l'ha posto anche

fuori e io ho detto: ne parliamo.

Probabilmente per alzata di mano, delle mie mani, ha significato per qualcuno

che stavo dando il consenso a questo discorso.

Qual è il problema sollevato dal Consigliere Saiu? Paghiamo un debito che non

è di espropri, con entrate che invece non sono legittime per pagare quel debito.

E' vero che noi abbiamo una condanna per una questione che è di danno, nei

confronti di un'impresa o di un gruppo di imprese, adesso non ricordo.

Faccio anche presente che il collegio sindacale per la legge del 2002 non vede

le delibere di riconoscimento di debiti fuori bilancio prima che il Consiglio le approvi,

ma le vede dopo, in uno con la Corte dei Conti; anzi dobbiamo vigilare che queste

delibere vengano mandate alla Procura della Corte dei Conti.

Il problema che il Consigliere Saiu ha sollevato è interessante ed è per questo

motivo che dovrebbe essere approfondito, perlomeno.

Una sentenza come quella che abbiamo esaminato, in ogni caso però trae

origine da qualcosa di lavori pubblici.

Cioè, attenzione: a volte la giovanile esuberanza fa dire delle espressioni su cui

poi probabilmente uno si può anche ricredere.

Però non c'è dubbio che non è facile dire che questo è un debito che va pagato

o va pagato là. Non è così semplice, anche perché poi nella caterva di sentenze per

espropri è così tanta la familiarità con questo tipo di sentenze che forse uno manco

va a vedere se è per danno, se è per altro. Prende tutto e mette in qualche maniera

in un certo capitolo.

Quindi io sono del parere che dopo questa seduta di Consiglio Comunale e fino

al 30 novembre, che sarà l'ultimo giorno in cui questo Consiglio può decidere tante

cose, questo approfondimento va fatto. E' mio impegno anche.

Io non faccio i bilanci, li certifico per quanto è possibile. Vede, Consigliere

Manca, se le cose a me non le danno io non certifico niente! Io non sono il poliziotto

che gira per le stanze degli uffici a cercare cose per vedere cosa c'è.

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E' ovvio che c'è un rapporto di buon vicinato con la struttura, soprattutto con la

struttura finanziaria che è il referente principale del lavoro del collegio sindacale.

Però io voglio dire che dati i tempi, che giustamente vengono riconosciuti

strettissimi, è giusto porre questi problemi, è giusto dargli una risposta.

Non cade il mondo se quello che può capitare oggi allocando meglio questi

debiti, non possa capitare pari pari da qui al 30 novembre.

Ragazzi, si tratta di un mese e venti giorni, non è manco la fine dell'anno, è il 30

novembre. Questo è il mio punto di vista.

Un'ultima cosa: poiché c'è stata un'insistenza anche sulla stampa per quanto

riguarda i debiti che derivano dal lavoro degli Avvocati, ripeto: il lavoro degli Avvocati

va sicuramente riconosciuto, è un costo per l'Amministrazione.

Tuttavia - e qualche Avvocato in sala lo sa meglio di me - quando l'Avvocato

porta una parcella non è detto che quella sia una cosa definitiva, a volte ci sono

anche delle trattative.

L'altro giorno, leggendo quella sfilza di sentenze, c'era una sorta di coro da

stadio quando c'era qualche nome.

Noi dobbiamo fare queste verifiche, non possiamo dire: "caro Avvocato, tu mi

chiedi tanto e io te li do; no, io non ti do niente".

Ecco da cosa derivava la mia insistenza nel dire: vogliamo le parcelle che non

ci sono - perlomeno non tutte - vogliamo esaminarle una per una e dopo sì che

quello diventa un debito pagabile. Attualmente non lo è.

Comunque ognuno può rimanere ovviamente della propria opinione, però sotto

il profilo strettamente contabile le cose mi sembra che stiano così.

PRESIDENTE

Ringrazio il Presidente Polimene.

Chiede di intervenire il Consigliere Saiu.

CONSIGLIERE SAIU

In apertura del mio intervento mi permetto di convenire con quanto ha detto il

ragionier Polimene e complimentarmi per la sua educazione e il garbo che ha saputo

usare nel replicare a un'insinuazione, quella che avrebbe riguardato un ipotetico

accordo fra me e lui sulle domande da porre.

E, mi creda, per un ragazzo di trent'anni questa è una lezione di educazione

sicuramente molto più qualificante di chi invece insinua ignobilmente un sospetto.

Inizierei il mio intervento - premetto, Presidente, che io parlo in qualità di

Capogruppo, sto utilizzando il tempo che viene concesso al Capogruppo - col dire

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alcune cose su quest'atto che è sottoposto all'attenzione del Consiglio Comunale.

Non mi soffermerò sui ritardi con i quali noi arriviamo ad approvare quest'atto,

perché sono nelle cose: situazioni di emergenza, un bilancio di previsione dell'anno

scorso approvato con quasi dieci mesi di ritardo, quindi una verifica sugli equilibri che

non può essere fatta a 48 ore.

Queste cose ce le siamo già detti.

Visto che discutiamo di quest'atto, però, dobbiamo cercare di capire se questo

bilancio è in equilibrio, visto che parliamo degli equilibri di bilancio.

Ritengo che questo sia un bilancio non in equilibrio e lo dico per chiarezza nei

confronti di tutti quei Consiglieri che non resistono alla tentazione di fare la

"lezioncina" all'opposizione, che non resistono alla tentazione di dire come

l'opposizione dovrebbe essere costruttiva, lo spiego soprattutto a loro, quali sono le

ragioni per le quali noi battagliamo così sugli atti di bilancio, sul bilancio di previsione,

sugli equilibri e sui debiti fuori bilancio.

Noi lo facciamo non perché smaniamo dalla voglia di vedere il Commissario e

quindi di vedere a casa questo Consiglio Comunale, anche se io ho già detto l'altra

volta che forse preferirei un Commissario a questa Amministrazione, ma lo facciamo

per denunciare quella che secondo noi è una chiara, palese manifestazione di cattiva

Amministrazione.

Passerò brevemente a illustrare le ragioni per le quali io ritengo che questo sia

un bilancio non in equilibrio.

Non dimentichiamo intanto che l'atto che oggi discutiamo è fondamentale nella

vita del Consiglio Comunale, perché andiamo a verificare lo stato di attuazione dei

programmi, inteso come rapporto finanziario fra lo stanziamento globale, cioè le

spese, stanziamento autorizzato dal Consiglio in sede di approvazione del bilancio di

previsione 2010 e il corrispondente volume degli impieghi.

_Nell'Art. 193 del Testo Unico sugli Enti Locali si legge al comma secondo che

"con periodicità stabilita dal regolamento di contabilità dell'Ente Locale, comunque

almeno una volta entro il 30 settembre, l'organo consiliare provvede con delibera a

effettuare la ricognizione dello stato di attuazione dei programmi. In tale sede

l'organo consiliare dà atto del permanere degli equilibri generali di bilancio e in caso

di accertamento negativo adotta contestualmente i provvedimenti necessari".

Ora noi cosa andiamo a verificare con la delibera che viene sottoposta alla

nostra attenzione oggi? Lo stato di attuazione dei programmi fissati con i bilanci di

previsione 2010, approvato in data - ditemi se sbaglio - 28 settembre? No, 29

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settembre, eravamo già oltre la mezzanotte.

Andiamo ad approvare quello? No. Questi equilibri di bilancio e la verifica dei

programmi fanno riferimento non alle previsioni relative al bilancio 2010 - parlo

dell'Art. 193 del Testo Unico degli Enti Locali - ma relativamente ai dati della gestione

provvisoria.

Sarei curioso, per esempio, di capire se ci troviamo di fronte a una palese

violazione della norma legislativa oppure no.

Approfitto del mio intervento per porre una domanda al ragioner Polimene, poi

ovviamente lei, quando vorrà, potrà rispondere nel corso del dibattito.

E' sorprendente quindi da un lato che noi effettuiamo una verifica rispetto non a

quello che si prevede nel bilancio, ma rispetto alla gestione provvisoria; è altresì

singolare che leggiamo la relazione relativa allo stato di attuazione di ben cinque

Assessorati.

Qui la penso forse in maniera un po' diversa dal Sindaco che avrei voluto

vedere eletto, cioè da Paolo Manca, perché non mi meraviglio della mancata

presenza di cinque relazioni, ma della presenza di cinque relazioni.

Nel parere che viene reso dal collegio dei revisori si dice chiaramente che

manca il piano economico di gestione.

La verifica dei programmi su cosa viene fatta, se non sul piano economico di

gestione?

Paradossalmente gli Assessori che nulla scrivono sullo stato di attuazione dei

programmi, sulle prospettive di intervento sono da apprezzare perché, non

disponendo di notizie certe sulle risorse attribuite o da attribuire, cioè il PEG, se ne

guardano bene da formulare attendibili considerazioni sullo stato di attuazione dei

loro programmi.

Anche qui ci sarebbe da capire, ragionier Polimene, se quanto dichiarato sia

effettivamente attendibile, posto che manca uno strumento fondamentale come il

piano economico di gestione.

C'è un altro aspetto che a me fa un po' sorridere e cioè: pensare che noi

approviamo gli equilibri di bilancio e il legislatore ci dice che li approviamo per

verificare come vanno le cose che noi avevamo pensato nel bilancio di previsione.

Questa Amministrazione riesce, nell'impresa record, a scrivere gli equilibri di

bilancio prima del bilancio stesso, perché all'interno delle relazioni tecniche

approvate dagli uffici leggiamo: "si deve evidenziare che le verifiche di seguito

elencate sono state effettuate ricongiungendo alla data del 27 settembre 2010 i dati

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desunti dalla gestione provvisoria dell'esercizio 2010, con le previsioni di entrata e

spesa desunte dal progetto di bilancio in fase di approvazione"; come in fase di

approvazione?!

Cioè, gli equilibri di bilancio dovrebbero verificare l'equilibrio di un bilancio di

previsione e invece non verificano niente, o niente di quello che richiede la legge.

Non c'è una verifica degli equilibri di bilancio, addirittura questa è una vera e

propria capacità, quasi che foste dei maghi: mettere in piedi una verifica prima che

venga in essere l'atto da verificare.

Cioè noi ci troviamo di fronte alla...

Presidente, posso chiedere un po' di silenzio?! Presidente, se fosse attento,

potrei chiedere un po' di silenzio?!

PRESIDENTE

Mi stavano comunicando una cosa, abbia pazienza, l'ho ascoltata per nove

minuti!

CONSIGLIERE SAIU

Non richiamavo la sua attenzione, magari quella degli altri Consiglieri o

quantomeno il rispetto al silenzio!

Ci sono alcuni aspetti che mettono qualche dubbio.

Arriviamo adesso alle ragioni per le quali io personalmente, ma i colleghi credo

in larga parte dell'opposizione condividono, per le quali riteniamo che questo sia un

bilancio fortemente in disequilibrio.

La prima ragione l'abbiamo anticipata prima: lei ha parzialmente risposto,

ragionier Polimene, dicendo che è una questione da approfondire.

Credo che sia un chiarissimo esempio, invece, di cattiva Amministrazione,

credo che non sia una svista quella di inserire una fonte di finanziamento relativa alle

spese per il risarcimento dei danni in un intervento relativo alle spese in conto

capitale, cioè gli investimenti, nel titolo II.

Nel titolo II - mi dica se sbaglio - c'è l'intervento 20.10.802: "espropriazioni etc.

etc.".

Noi prendiamo somme da questo intervento, che viene dedicato alle

espropriazioni, per finanziare debiti che invece vengono in essere a causa di

risarcimenti di danni a cui è condannato il Comune.

Lei ha detto che fra i debiti fuori bilancio c'è una certa familiarità, è vero, però

c'è anche una differenza sostanzialissima fra quei debiti che noi possiamo contrarre,

facendo ricorso al mutuo della Cassa Depositi e Prestiti, quelli di espropriazione e

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questi, che invece non possono essere finanziati mediante il mutuo, ma attraverso il

reperimento di risorse all'interno del bilancio.

Non è quindi una cosa da niente, cioè non è una distrazione; questo è

ovviamente il mio punto di vista.

Credo che l'inserimento di questa cifra, di queste somme, nelle spese correnti

determinerebbe evidentemente uno squilibrio profondo del bilancio nella parte

corrente.

Prima ho parlato di imbroglio; non so se sia il vigore giovanile, l'inesperienza,

però sono profondamente convinto che si tratti di un chiarissimo esempio di cattiva

amministrazione, un chiarissimo esempio di una volontà di nascondere la realtà dei

fatti a questo Consiglio e alla città.

Questo è un primo episodio, il più grave, quello che abbiamo tirato fuori stasera,

però ce ne sono altri.

La previsione è relativa al piano delle alienazioni, si prevede di incassare oltre 3

milioni di euro dalle alienazioni di beni immobili.

In verità con buona approssimazione possiamo pensare di ricavare 1 milione e

mezzo di euro, proprio quel milione e mezzo di euro che il benefattore Deriu darà

all'Ente Locale Comune, per avere l'immobile della Comunità Montana.

Come se peraltro al Comune di Nuoro quell'immobile non servisse; come se

noi, per esempio, non pagassimo un lauto canone di locazione per ospitare gli uffici

dei vigili urbani.

Cioè questo Comune è ospite, pagando un lauto canone di locazione, di un

immobile di un privato, poi si trova nella disponibilità di un immobile, rispetto al quale

non dovrebbe pagare il canone di locazione e decide di venderlo.

Questa non è roba che ha fatto Berlusconi, non è roba che ha fatto Cappellacci,

non è roba che ha fatto Mario Zidda, questa è roba che state facendo voi!

Da un lato vengono indicate in bilancio somme spese che andrebbero indicate

in un titolo diverso; vengono ottimisticamente previste in bilancio somme che

verosimilmente non vedremo, se non per una parte.

A proposito, ma questo milione e mezzo, com'è che noi siamo arrivati a questa

valutazione per quel bene immobile? Siamo sicuri che quella sia la valutazione

migliore possibile?

Non è una domanda retorica, la risposta a questa domanda è fondamentale ai

fini di una corretta amministrazione.

Se poi ci fosse un acquirente, magari privato, certo in quel caso la selezione del

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contraente sarebbe esposta alle regole dell'evidenza pubblica, disposto a pagare di

più, questo Comune starebbe rinunciando...

Ho difficoltà a parlare col brusio, signor Presidente!

PRESIDENTE

Invito a limitare ancora il brusio.

CONSIGLIERE SAIU

Ci sono entrate che vengono spostate, ci sono previsioni di spesa che definire

ottimistiche è veramente farvi un'enorme cortesia; ci sono immobili la cui valutazione

sfugge quantomeno a criteri di logicità e congruità quantomeno personali e poi c'è il

capitolo relativo alle spese legali.

Ora sulle spese legali - lo ribadisco qui una volta di più - abbiamo un fantasma

che aleggia in quest'aula, perché c'è un dirigente del Comune di Nuoro che dice:

guardate...

Se il Consigliere Carboni vuole birra e patatine...! Vogliamo chiedergli se gli

occorre qualcosa?!

PRESIDENTE

Mi sembra che sia abbastanza tranquilla la situazione.

Consigliere Saiu, vada avanti.

CONSIGLIERE SAIU

No, lo chiedevo! L'ho visto impegnato lungamente questa sera in chiacchiere fra

il pubblico.

Ho perso il filo.

PRESIDENTE

Questi secondi in cui ha perso il filo non glieli conto.

CONSIGLIERE SAIU

Li risparmiamo!

C'è una situazione di disequilibrio palese, chiara, evidente, una cattiva

amministrazione che sta nei numeri, nelle pagine di questo bilancio e credo anche,

da parte di questa maggioranza, una volontà pervicace di fare finta che i problemi

non esistano.

Ecco qual è il problema delle spese legali: c'è un dirigente che dice che ci sono

2.100.000 da pagare.

La formazione della spesa in un bilancio pubblico passa per quattro fasi.

La prima fase è quella dell'impegno; cioè, se noi attribuiamo un incarico legale a

un professionista dobbiamo intanto impegnare la somma.

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Ora, a fronte di una richiesta di 2.100.000 euro del dottor Rosu, nel bilancio di

previsione vengono impegnati 70.000 euro.

In quella nota si parla, a dire il vero, di incarichi pregressi, cioè roba vecchia,

incarichi già dati, verosimilmente facciamo riferimento allo sforamento, rispetto a

somme già impegnate; ecco perché ritengo che noi in questo caso ci troviamo di

fronte assolutamente a un'ipotesi di debito fuori bilancio, che rientra peraltro nella

quinta fattispecie indicata nell'Art. 194, però si fa finta di niente.

Quasi tutti fanno finta di niente.

Ci dice qualcosa in proposito, invece, il settore competente, perché il servizio

affari legali, relativamente alla gestione del contenzioso giudiziale nella relazione

dice: "il raggiungimento degli obiettivi dipende dal finanziamento degli appositi

capitoli di bilancio, in misura tale da far fronte alle rilevanti spese legali pregresse.

Sinora non è stato possibile, nonostante le ripetute segnalazioni, disporre delle

somme occorrenti".

Ancora una volta l'Amministrazione ci dice che noi abbiamo bisogno di denaro

per far fronte a debiti che dovremo pagare.

Facciamo finta che i debiti non ci siano, questi 2.100.000 euro, facciamo finta

che le entrate saranno di 3 milioni quando già sappiamo che forse saranno di 1

milione e mezzo...

PRESIDENTE

Consigliere Saiu, si avvii alle conclusioni.

CONSIGLIERE SAIU

Spostiamo le poste di bilancio da un titolo all'altro, con totale dispregio della

disciplina legislativa, e l'opposizione dovrebbe anche responsabilmente votare a

favore o astenersi su una roba del genere? E' impensabile!

Una considerazione brevissima, signor Presidente, rispetto a quanto detto

dall'Assessore Daga con riferimento alla commissione proposta dal Popolo Della

Libertà.

PRESIDENTE

Purché sia breve.

CONSIGLIERE SAIU

Lei, Assessore Daga, ha detto che è in corso un approfondimento da parte del

capo della maggioranza; a chi si riferisce, a Deriu?

Si riferiva a Bianchi. Un approfondimento del capo della maggioranza, adesso

ci conforta essere Bianchi, con la sua maggioranza.

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PRESIDENTE

Concluda.

CONSIGLIERE SAIU

A proposito di aperture di credito, questo è il ruolo che voi riconoscete

all'opposizione?

Se noi dobbiamo verificare la situazione dei debiti fuori bilancio ci dite: signori

cari, ce la facciamo fra di noi, che bisogno c'è del vostro intervento?

Tanto si vede con quale trasparenza state amministrando la cosa pubblica!

Un momento altissimo del dibattito - chiudo davvero, Presidente - è stato poi

quando, da parte di un Consigliere del P.D. che adesso non vedo seduto, mi è

sembrato, se non avessi saputo che era un Consigliere del P.D., di avere sentito le

parole di Berlusconi.

PRESIDENTE

Consigliere Saiu, per cortesia chiuda l'intervento.

CONSIGLIERE SAIU

A un certo si è detto: noi siamo stati votati, siamo stati votati non solo questa

volta ma pure le altre.

Cosa volete?! Se noi abbiamo il consenso elettorale, ci è consentito fare

qualsiasi cosa.

Credetemi, ho avuto dei dubbi profondi: non è che la prossima volta invece che

votare P.D.L. voto Deiana e voto P.D.?! Perché sembrava di sentire proprio

Berlusconi!

PRESIDENTE

La ringrazio, Consigliere Saiu.

CONSIGLIERE SAIU

Presidente, mi scusi, chiudo in trenta secondi.

PRESIDENTE

Il tempo è iperscaduto.

CONSIGLIERE SAIU

La domanda è: avete amministrato bene? No, non avete amministrato bene per

niente; ecco la ragione per la quale questa città, in particolare l'opposizione vi

richiama alle vostre responsabilità e sono vostre.

PRESIDENTE

Do la parola al Consigliere Manca.

CONSIGLIERE MANCA (CIC)

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Chiedo la verifica dei presenti in aula.

Il SEGRETARIO procede all'appello dei Consiglieri; è presente il numero legale,

la seduta prosegue.

PRESIDENTE

Invito i Consiglieri ad accomodarsi e il pubblico ad essere rispettoso, quindi a

non esprimere in queste forme i loro sentimenti.

Do la parola al Consigliere Meloni.

CONSIGLIERE MELONI

Ha ragione il Consigliere Manca, perché anch'io stavo notando l'assenza degli

Assessori in aula, mi dispiaceva molto, ma poi abbiamo visto che era dettato più che

altro dall'ormai certificato tentativo di allungare i lavori all'alba, è chiaro che la gente

va a mangiarsi come un minimo un panino, perché poi gli Assessori sono tornati e

sono tutti qua presenti.

Detto questo, mi corre l'obbligo chiedere scusa all'aula per un termine utilizzato

prima, però, caro Consigliere Saiu, io non sono una persona ignobile, né faccio atti

ignobili.

Quello che è emerso in quest'aula stasera sta dimostrando che io non avevo

tutti i torti, anzi avevo ragione, ho solo espresso un termine, "concordato", che non

era giusto perché, come ha detto il Presidente Polimene, lei in modo ignobile -

questo sì ignobile - nell'andito ha chiesto se poteva fargli questa domanda.

Quello è un modo ignobile perché ci si confronta nell'aula e non nell'andito.

Per favore, io non ho interrotto nessuno!

PRESIDENTE

Consiglieri, per cortesia!

Consigliere Saiu, si accomodi tranquillamente e facciamo parlare il Consigliere

Meloni.

CONSIGLIERE MELONI

Il clima chiaramente si arroventa sempre perché si va alle ore tarde e si fa di

tutto perché questo avvenga.

Ha ragione il Consigliere Manca, che apprezzo per la sua lealtà, però è forse

anche molto disinformato, perché non sa che cos'è avvenuto in questi anni, quali

sono le opere che stiamo portando a termine, quelle che stanno per essere

collaudate o che sono state collaudate.

Chiaramente lo dovrebbe sapere, anche perché nel suo gruppo ha il Presidente

del gruppo che ha fatto l'Assessore ai Lavori Pubblici e avrebbe dovuto spiegargli

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che i lavori hanno bisogno di tempo per la loro esecuzione.

I tempi sono contrattuali, ma noi, a parte il mercato, non abbiamo opere dove

abbiamo rescissioni di contrattuali in atto, ma siamo riusciti a sanarne tante: Sedda

Ortai e non voglio citarne altre, noi abbiamo risolto tante situazione che sono state

portate a termine.

Credo quindi che le sarà molto molto difficile elencare delle incompiute, ma

sono opere che si stanno svolgendo all'interno dei tempi contrattuali, fra i quali le

voglio citare anche la piscina di Farcana che lei ha citato.

E' vero, lei voleva sapere quali erano le politiche dell'agro, ma sa benissimo che

qua ci sarà una seduta in cui il Sindaco farà le sue dichiarazioni programmatiche e in

cui tutti gli Assessori di questa maggioranza esporranno il loro programma.

Questo non è ancora avvenuto e forse sarebbe già avvenuto se non ci fosse

stato l'ostruzionismo dell'opposizione, che ha impedito che ci fossero più Consigli

Comunali, ma che ha portato fino all'alba la discussione sterile e inutile.

Capisco un'opposizione che voglia essere costruttiva quando ci sono cose che

non vanno, ma sentire che ci sono dei bilanci falsi no.

A queste persone voglio ricordare che i bilanci e tutte le delibere vanno alla

Procura della Corte dei Conti, che è l'unico ente abilitato a dire se è una cosa è falsa

o giusta, non certo gente che, per pseudopreparazioni anche di tipo tecnico, viene

qua in modo lungimirante a sancire e a pontificare.

Non si vuole che si parli di Regione matrigna. Perché non ce lo dobbiamo dire

che la Regione è matrigna, perché è governata del centrodestra? Dobbiamo dircelo.

Abbiamo una situazione di disagio totale per cui le nostre imprese stanno

morendo.

E' inutile parlare del Patto di Stabilità, io personalmente sono andato da un

Assessore di quella Giunta a dire: a Nuoro ci sono imprese che hanno maturato tre

stati di avanzamento e la Regione per rimanere nel Patto di stabilità non sta

accreditando i soldi per pagare le imprese, che a loro volta non pagano gli operai o li

pagano parzialmente.

Cosa ve ne fate del fatto di stare dentro il Patto di Stabilità? Intraprendete

qualche azione politica come hanno fatto altre regioni d'Italia per fare sì che questo

non avvenga, però il fatto è che le nostre aziende stanno chiudendo ed alcune hanno

maturato tre stati di avanzamento con cifre considerevoli da incassare e sono nella

condizione di licenziare gli operai.

Allora sì che rimane l'incompiuta, ma non per causa della dirigenza di questo

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Comune.

Non mi voglio addentrare sui cavalli e cavallini e ostelli vari che lei ha citato, ma

è un leitmotiv che lei ha da parecchio tempo questo dell'ostello, lo sta menando dalla

vecchia legislatura.

Le voglio ricordare che l'ostello è nato proprio con la dirigenza del suo

Presidente di gruppo, quindi dovrebbe anche informarla di che cos'è avvenuto e di

che cosa non è avvenuto.

Io dico che le cose sono a posto, che l'ostello sarà ultimato come è stato già

ultimato, ci sono stati dei problemi, sono stati risolti e oggi l'ostello può essere

consegnato non certo per diventare una stalla.

Università. E' chiaro che questa Amministrazione si propone di parlare con la

gente, il Sindaco lo sta già dimostrando.

Non abbiamo ancora formalizzato il contratto di quartiere, ma il nostro Sindaco

sta andando a tutte le riunioni, sta ricevendo la gente, sta incontrando tutte le

associazioni di categoria, si sta facendo portatore e attore dei messaggi alla Giunta,

all'esecutivo.

Quindi non possiamo certo accusare questo Sindaco e questa maggioranza

che se ne stanno fregando, perché l'università penso che interessi a questa

maggioranza, ma penso che interessi anche a questa opposizione.

Consigliere Saiu, penso che lei sia preveggente forse, ci sta già annunciando

cosa avverrà il 30 novembre.

Non so che cosa avverrà, mi auguro che cosa possa avvenire, non che cosa

avverrà, non ne ho certezze, so che abbiamo ereditato una situazione difficile.

La Giunta ha fatto quello che doveva fare.

Le voglio ricordare qualche frase di qualche persona a lei molto vicina, che mi

ha detto: "Assessore Meloni, spenda di meno che stiamo spendendo troppo", a suo

tempo.

E' una frase rimasta storica in quest'aula perché quella Giunta stava lavorando,

nel bene e nel male, ma stava lavorando e ha lavorato e i risultati lo stanno a

testimoniare.

E' la concomitanza di una serie di cose che ha permesso che il sistema si fosse

bloccato.

Si è bloccato il sistema perché non ci sono i trasferimenti da parte della

Regione.

Capisco che la Regione debba e voglia stare all'interno del Patto di Stabilità, ma

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se questo significa la morte per i nostri Comuni e per le nostre imprese non ci sto più;

qualche azione di rivolta e di rivalsa va fatta.

Voi non fate altro che criticare che l'Amministrazione non fa; nessuno che

spenda una parola per dire quello che avviene a livello del Governo centrale, dei suoi

trasferimenti non dati e della Regione dei trasferimenti non dati.

La Regione ha già decretato molte opere pubbliche e, nonostante maturati gli

stati di avanzamento certificati, non dà i soldi alle imprese.

Di questo voi che avete i contatti con gli Assessori regionali fatevene portatori,

perché a noi pare che non ci ricevano.

E' una cosa che non mi auguro, non so se se l'augura lei, Consigliere Saiu! Se

lei vuole bene a questa amministrazione non dovrebbe augurarselo manco lei!

Lei ha anche detto: "nascondere la realtà dei fatti sugli introiti, (vedi Comunità

Montana)".

Non mi addentro in queste cose, mi appello solamente alla trasparenza

dell'Assessore che ha illustrato il bilancio, una trasparenza che si prestava anche a

attaccare le minuzie, tant'è che personalmente gli ho detto: sei stato eccessivamente

trasparente.

Questo può dare luogo, a un'opposizione che non vuole costruire ma vuole

distruggere, ad un attacco, come è avvenuto, che però è molto sterile.

Voi non potete augurare a questa Amministrazione di non essere trasparente,

perché il nostro Assessore è stato anche troppo trasparente.

Bilancio falso; boh, io non so! Se so che l'Amministrazione fa un bilancio falso ci

sono degli organismi ai quali mi posso rivolgere tranquillamente, facendo una

semplice denuncia.

Appartengo ad un'Amministrazione che sta falsificando i bilanci? Siccome

voglio bene a questa città, i bilanci sono falsi, quindi vuol dire che questa città non

cresce, che questa città sta mistificando, allora io lo denuncio.

Vedo che le denunce ancora non sono state fatte.

Spese legali. Anche qua penso che abbia già risposto il nostro Presidente

Polimene. Le parcelle, il credito non è accertato finché non viene emessa la fattura.

Mi risulta che non siano state presentate fatture, adesso non so se per

sensibilità degli Avvocati che sanno le condizioni in cui versa questa Amministrazione

o perché ci sono ancora delle cose da accomodare, da dirigere e da rivedere, perché

le parcelle a volte sono esatte, a volte non sono esatte, a volte vengono allungate e a

volte vengono diminuite.

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Questo non lo so, so che ad oggi non è certificato il credito certo nei confronti di

Avvocati e come tale allora non può essere ascritto fra i debiti fuori bilancio.

Certo che lo dico anch'io, lo dico a ogni piè sospinto: noi abbiamo vinto le

elezioni.

Vincere le elezioni significa avere rispetto della volontà del popolo, il popolo ha

detto che questa Amministrazione da parecchi anni sta governando nel bene o nel

male ma sta governando, permettetemi di dirlo almeno in modo sufficiente, altrimenti

l'avrebbe bocciata, come invece sta bocciando posti dove ha amministrato il

centrodestra che ha amministrato male.

CONSIGLIERE PINTORI

Con la presentazione e illustrazione dei dati inerenti gli equilibri di bilancio

dell'esercizio finanziario 2010 l'Assessore Daga, per conto dell'esecutivo e della

maggioranza, segna un altro obiettivo raggiunto, il quale non è un obiettivo qualsiasi

visto che con questa manovra coraggiosa e intelligente si è evitata l'ingessatura del

bilancio e conseguentemente si è evitato di ingessare il programma politico della

coalizione confermata alla guida della nostra città.

Una manovra che guarda al futuro, attingendo dal passato ciò che

costruttivamente da esso proviene nel campo progettuale dei lavori pubblici e

dell'urbanistica, come pure nel campo dei servizi urbani e quelli rivolti alla persona.

Insomma, in questo documento contabile c'è una continuità amministrativa

all'insegna del rispetto del passato per migliorare il futuro.

Tutto è stato possibile anche perché in questi pochi mesi si è riusciti a creare un

team di sinergie politiche e amministrative che ragionevolmente ha saputo anteporre

al pessimismo l'ottimismo, al sospetto la fiducia, alla diffidenza la certezza.

Elementi che hanno alimentato il cosiddetto coraggio consapevole, che ha

consentito di mantenere i servizi esistenti offerti dal Comune senza gravare sulle

tasche dei cittadini.

Davanti a queste decisioni concrete, funzionali agli interessi della nostra città,

lasciamo alla nostra opposizione consiliare la liturgia della parola, così appropriata e

ben definita dall'Assessore Daga nella sua relazione, come pure la polemica sterile e

riduttiva.

Una opposizione che galleggia sopra le nuvole della retorica, convinti di non

dover condividere o ritenersi estranei alle responsabilità sugli effetti del patto di

stabilità malamente gestito dal centrodestra, coscientemente presente sia nel

Governo Centrale, sia in quello Regionale, l'uno facendo ricadere sui Comuni tutto

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l'onere del debito pubblico, l'altro rendendosi inadempiente rispetto ai trasferimenti in

conto capitale a favore degli stessi Comuni.

Queste scelte hanno ovviamente determinato squilibri nei bilanci perché le

spese sono rimaste invariate rispetto alle previsioni mentre le entrate sono diminuite.

Un motivo in più per spingere il nostro Comune a operare un'altra scelta

importante che non può passare inosservata alla minoranza, che è la scelta delle

convenzioni da stipularsi con gli istituti di credito per attivare il meccanismo

dell'anticipato pagamento fatture; dell'assolvimento dei debiti del Comune nei

confronti dei suoi fornitori; dell'incasso dei crediti vantati con la RAS o altri soggetti;

infine la facilitazione all'accesso al credito degli utenti che manifestano la volontà di

acquisto dei reliquati, appartamenti o altri immobili non funzionali.

E' chiaro che le banche non sono opere pie, quello che fanno è sempre ed

esclusivamente a scopo di lucro perché il loro motivo di esistere è vendere denaro,

cioè produrre interessi a loro favore che, come nel caso trattato, il Comune di Nuoro

come altri Comuni dovrà assolvere nel tempo.

L'intervento delle banche in questi frangenti è frutto di scelte consapevoli,

ripeto, relative alla politica finanziaria del Governo Berlusconi, che con il Ministro

Tremonti ha voluto gravare o ha voluto garantire ulteriormente il sistema bancario

italiano di nuove provvigioni certe e sicure.

Quasi un paradosso, quello italiano: da un lato la polpetta avvelenata del patto

di stabilità che ti costringe qui in Italia all'inerzia amministrativa; dall'altro ci sono gli

enti locali con i suoi amministratori, costretti a pagare l'aiuto delle banche per

assolvere alle responsabilità del patto con i cittadini che hanno affidato a loro le sorti

del proprio Comune.

Tutto diventa paradossale quando altri stati europei - partner dell'euro -

affrontano l'attuale bassa congiuntura con investimenti mirati alla crescita sociale e

civile, come gli investimenti sulla ricerca e sui servizi.

Qui da noi invece, gravati da un forte debito pubblico, siamo costretti ad

amministrare una continua emergenza occupazionale e sociale in assoluta solitudine,

in cui sentiamo lo Stato più come guardiamo ed esattore piuttosto che dispensatore

di nuove idee di sviluppo, di servizi e di nuove opportunità di lavoro.

Non è un caso che proprio da Nuoro si è alzata una voce che non può definirsi

sovversiva, che è quella del responsabile degli edili di Confindustria che chiede al

Comune, a tutti i Comuni, di forzare il patto di stabilità perché i soldi ci sarebbero, ma

rimangono bloccati per le assurde regole del patto di stabilità, che richiama anche

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quanto già avevo richiesto in una precedente seduta consiliare, cioè di considerare

con il coinvolgimento dell'ANCI la possibilità di adeguare il patto di stabilità alle reali

capacità di ciascun Comune di rispettare i margini economici in esso contenuti.

Il richiamo della Confindustria per noi amministratori comunali è un ulteriore

stimolo per ribadire la necessità di un intervento economico straordinario dallo Stato,

dalla Regione, per liberare i Comuni che attanagliati dai debiti fuori bilancio, di fatto

amministrano condizionati fortemente da fatti e avvenimenti ereditati da altre

Amministrazioni vigenti venti o trent'anni fa.

Alleviare i Comuni di questi pesi finanziari significa, almeno per il Comune di

Nuoro, di stare tranquillamente dentro i vincoli del patto. Ma così non è.

Il nostro Comune con coraggio e responsabilità si è fatto promotore di alcune

manovre che nonostante tutto ci promettono ancora di stare sopra i binari dei vincoli;

essi sono così riassunti: il recupero dell'evasione tributaria; il recupero delle sanzioni

amministrative; il recupero dei proventi patrimoniali; il recupero di somme a seguito di

sentenze esecutive; la vendita di beni patrimoniali e, dulcis in fundo, un mutuo dalla

cassa depositi e prestiti.

Manovra questa non gradita ai rappresentanti della destra perché toglie loro la

possibilità di continuare con la solita solfa di una maggioranza incapace e

inconcludente.

Una destra che si avvale dell'ostruzionismo per ostacolare il regolare

svolgimento democratico del dibattito consiliare stravolgendone le regole; nonostante

le critiche contenute nei loro lunghi interventi non si palesano comunque alternative

alle proposte della maggioranza, anzi tutto è fine a se stessa, cioè a quella capacità

di appesantire il dibattito e portarlo all'inconcludenza di cui la destra è paladina.

Quindi, signor Assessore e signor Sindaco, questi equilibri sono conformi alle

aspettative della città.

Ne colgo l'impegno, il lavoro e il buon senso necessario nel continuare a

garantire i servizi alla persona, compresi quelli a domanda individuale, i quali meno

degli altri giustificherebbero una loro interruzione senza validi e indispensabili

motivazioni.

CONSIGLIERE MONTESU

Signor Presidente, il Consigliere Meloni ha richiamato l'importanza del patto di

stabilità per la Regione, praticamente per la Regione il patto di stabilità ha la stessa

importanza che ha per il Comune, perché è importante anche per la Regione

rispettare il patto di stabilità.

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Quanto al giudizio della Corte dei Conti, se ci sarà su questo bilancio e su

questi equilibri, la sua valutazione, Consigliere Meloni, è uguale e identica alla stessa

probabilità che ha la valutazione del Consigliere Saiu, per cui se avrà ragione il

Consigliere Saiu o avrà ragione lei, lo stabilirà la Corte dei Conti.

Quello che sta facendo oggi è soggetto a giudizio, aspettiamo questo giudizio

se ci sarà.

L'eredità pesante lei non l'ha ereditata, l'ha creata, lei l'ha creata, in quello che

oggi stiamo gestendo lei le mani in pasta ce le ha messe e il biscotto ce l'ha

inzuppato molto.

Avete lavorato molto e in qualche caso è meglio che vi siate fermati, o meglio vi

hanno anche fermato, come il caso del progetto INAM o ex INAM.

Sul voto che vi premia, caro Assessore, qualche cosa c'è da dirla e

probabilmente durante questa legislatura la diremo, parleremo dei cantieri di Pratza

de Janas aperti in campagna elettorale; parleremo anche, se ne avremo occasione,

delle assunzioni temporanee fatte dalle partecipate; parleremo dei costi COCOCO

con le agenzie interinali; se ce ne daranno la possibilità ne parleremo.

Vorremo vedere quindi se questo è un premio per un voto meritato e per la

politica che è stata fatta oppure se può avere altre provenienze o altri sponsor.

Il mantenimento degli equilibri fissati in sede di approvazione del bilancio di

previsione e la verifica dello stato di attuazione dei programmi, vista la quasi

contemporaneità degli atti - come diceva il revisore, ragionier Polimene - è una

verifica quasi inutile che ci fa perdere solo tempo, crea costi all'Assessore Daga.

Nello specifico stiamo verificando che gli accertamenti delle risorse iscritte

qualche settimana fa nei primi tre titoli delle entrate, siano sufficienti a finanziare le

spese correnti e le quote di capitale per rimborso prestiti e che il finanziamento degli

investimenti iscritti al titolo secondo della spesa siano effettivamente finanziati con le

entrate specifiche che si erano ipotizzate in preventivo e che le medesime si siano

effettivamente concretizzate o realizzate.

Quanto è emerso stasera con l'intervento 20.10.82 dimostra che praticamente

qualche errore c'è stato nella traduzione di questi titoli in questa spese, per cui

aspettiamo fiduciosi anche al 30 novembre, ragionier Polimene, se qualcosa

succederà.

La sovrastima delle entrate ci farà chiudere la gestione corrente con un

disavanzo di competenza, che pur incidendo negativamente sul risultato complessivo

probabilmente riuscirete a camuffare con la panacea dei residui attivi.

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Non penso che farete alcunché neanche al 30 novembre quando dovranno

essere fatti gli assestamenti, come col precedente manderete tutto a residui.

In quest'aula durante questa sessione di bilancio, nella titanica impresa di stare

dentro il patto di stabilità si sono verificati una serie di atti non proprio cristallini, non

solo normativi ma anche contabili, che secondo me offendono anche il buon senso e

mortificano le residue speranze di risanamento finanziario necessarie e invocate da

più parti.

Per ammissione dell'Assessore Daga abbiamo solo per espropri 70 cause

pendenti, che verosimilmente ci porteranno altri debiti fuori bilancio che dovremo

riconoscere.

Secondo gli uffici abbiamo complessivamente oltre 300 cause, comprese le 70

dichiarate dall'Assessore, che producono altrettante parcelle, naturalmente, degli

avvocati.

Se qualcuno aveva qualche dubbio su come certe categorie potessero contare

in una cittadina come la nostra, qualche elemento di risposta ce l'ha.

Questa situazione conflittuale, facendo una valutazione statistica comparativa,

produrrà tendenzialmente una spesa di circa 30 milioni di euro spalmati negli anni in

cui arriveranno le sentenze, verosimilmente durante questa legislatura.

Se arriveranno nei prossimi anni di questa legislatura - e arriveranno - anche

volendoli mettere sotto il tappeto, questo non sarà sufficientemente grande per

contenerli.

Non possiamo fare come è stato fatto finora con la richiesta finanziaria del

dirigente del settore affari generali, dottor Rosu, fatta per chiedere uno stanziamento

in bilancio 2010 di un milione e 650 mila euro per onorare spese e incarichi

pregressi, che è stata classificata come un colpo di sole del dirigente.

Non sarà sufficiente neanche la candida e scarsamente professionale risposta

dell'allora dirigente del settore finanziario, riportata nella relazione tecnica allegata al

bilancio e consegnata ai revisori nei termini e nei modi dovuti, che dichiarava di non

poter iscrivere la domanda nel bilancio per mancanza di fondi.

Questo atteggiamento non sarà possibile perché questa volta ci troveremo di

fronte sentenze di giudici e non richieste di legali fatte tramite il dirigente

responsabile, che seppur legittime, possiamo graduare in barba alla normativa,

almeno nei tempi: basta minacciarli che usciranno dalla lista dei beneficiari.

Non possiamo neanche pensare di gestire tutto a colpi di maggioranza perché

in questo caso bisogna pagare, non votare.

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La mancanza di rispetto dei criteri di contabilità e la palese violazione dell'Art.

194 comma 1 del TUEL, che prevede il riconoscimento della legittimità del debito

contestualmente al finanziamento con procedura d'urgenza e con la sottoposizione al

Consiglio nei tempi brevi, non appena il responsabile del servizio ne è venuto a

conoscenza, non potrà essere elusa.

Qui cari colleghi le fatture ci saranno e saranno pesanti.

La norma che abbondantemente si è violata, dell'iscrizione appena il

responsabile ne viene a conoscenza, dovrà essere applicata dichiarando con

urgenza il riconoscimento.

Dottor Polimene, anche i revisori dovranno prenderne atto, anche se la ricevono

dopo avere scritto la loro relazione; ma soprattutto scriveranno la loro relazione solo

dopo aver letto anche la relazione tecnica del dirigente. Perché, vede, non siamo né

distratti, né del tutto incompetenti.

Se nel bilancio di previsione non aveva la relazione tecnica del dirigente visto e

considerato - come ha affermato lei stesso a una domanda del Consigliere Saiu - che

questo è un atto fondamentale, forse era meglio aspettare la relazione, leggerla e poi

scrivere la vostra relazione.

Mi sembra che si stia giocando tutti a un giochino molto pericoloso, quello di

fare i ciechi dicendo che sono ciechi chi ci vede benissimo.

Qui, cari amici, il colpo di sole l'ha preso il dirigente finanziario che ha omesso

di iscrivere a bilancio preventivo 2010 un fatto di cui aveva saputo e che gli era stato

comunicato regolarmente.

Questi colpi di sole non saranno più sufficienti a tenerci dentro quest'aula.

Nasconderci oggi dietro i colpi di sole non significa niente, stiamo solo allungando

l'agonia, signor Sindaco; da medico lei lo chiamerebbe accanimento terapeutico.

Il giochetto della mancanza di fattura agli incarichi pregressi - non esistono e

sono documentabili - non ci salverà. La fatturazione, lo sappiamo tutti, chiude il

pagamento, non lo determina.

La Bassanini privilegia la sostanza alla forma, lo sapete meglio di me, e la

forma, signori, dice che il debito c'è e va messo a bilancio e pagato nelle forme

previste.

Il fatto che tali atti siano stati fatti in parte o tutti - non lo so - senza che fossero

destinati i relativi finanziamenti, è un'altra mancanza di questo modo di amministrare.

Ciò non può in nessun modo rappresentare una scusante. La realtà è che noi

abbiamo già in questo momento un debito aggiuntivo di 1 milione e 650 mila euro.

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Abbiamo previsioni di entrate che chiamare ottimistiche è eufemistico, abbiamo

un debito rilevante con una capacità di indebitamento limitata e una previsione di

nuovi debiti enorme.

La strada intrapresa mi sembra da irresponsabili, la strategia dello struzzo ha

più probabilità di riuscita della vostra.

Qui davvero occorre mettere mani seriamente al patrimonio per onorare gli

impegni. Queste cifre non le troveremo nei poveracci di Monte Gurtei o del Nuraghe,

vanno cercate altrove, in altri centri più forti che sono alla ricerca di soluzioni.

Dire che venderemo l'ex Comunità Montana alla Provincia quando questa ci è

stata assegnata perché dovevamo eliminare una passività derivante dall'affitto per i

vigili urbani e la stessa Provincia non ha a bilancio alcuna cifra per acquisirla,

significa che non si venderà nulla, almeno per quest'anno e se la vendiamo siamo

esposti a qualche ricorso che potrebbe toglierci la proprietà.

Per cui anche per quell'importo si dovrà trovare la copertura, caro Presidente.

Prendere tardivamente le distanze da Zidda non vi salverà dalle responsabilità

di questa Giunta e di questo Consiglio, è lo stesso che sosteneva Mario Zidda, ha le

stesse identiche responsabilità.

La riconoscenza verso Super Mario non costituisce titolo sufficiente per parlare

di discontinuità, quello che abbiamo visto finora è solo continuità e rinuncia

all'autonomia.

PRESIDENTE

Invito tutti i Consiglieri, quando si rivolgono al Sindaco precedente, di utilizzare

dei termini magari anche un po' più gentili.

E' una forma di rispetto che si deve alle istituzioni. Non lo dico solo a lei, vedo

che si ripete.

CONSIGLIERE CARBONI

Una questione di metodo, importante: questo pomeriggio, mentre ero seduto tra

i banchi del pubblico, un Consigliere in qualche modo ha insultato il Consigliere

Pintori; io ho risposto e sono stato ripreso per avere risposto.

Qualche minuto fa - non molti - dopo essere stato tra l'altro ripreso perché

parlavo a voce bassa nel pubblico, con l'atteggiamento che noi abbiamo già

sperimentato e cioè quando parla il sottoscritto o qualcun altro della maggioranza si

fa gazzarra e poi si chiede l'assoluto silenzio e il rispetto ai Consiglieri di

maggioranza affinché ascoltino in religioso silenzio le complesse elucubrazioni di

alcuni Consiglieri di minoranza, si è verificato che ancora una volta, come metodo,

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parlando il Consigliere Ventura Meloni, chi aveva chiesto religioso silenzio e rispetto

si è provato a interrompere e a fare gazzarra alla mia replica controreplica.

Quindi sostanzialmente il metodo è questo: se parla un Consigliere di

maggioranza è lecito interrompere e disturbare; se parla un Consigliere di minoranza,

rispetto silenzio e grande considerazione perché ci dobbiamo abbeverare dai discorsi

che ci fanno costoro...!

Benissimo, ci abbeveriamo.

E quindi ascoltiamo, abbiamo ascoltato una reprimenda: voi Consiglieri di

maggioranza siete brutti e cattivi perché ci dite che avete vinto le elezioni e che avete

preso più voti e questo significa che non possiamo discutere secondo voi - dicono i

Consiglieri di minoranza - quindi siete brutti e cattivi, siete anche un po' cretini!

Ma siccome io, è vero, ho degli impegni, devo stare molto su facebook, mi

succede di avere una memoria che ha un range corto-medio. In questo range,

ricordo a questo Consiglio che è partito con un Consigliere che ci diceva che aveva

preso la somma di altri due Consiglieri! Ve lo ricordate? E' successo stasera, non

cent'anni fa!

Stasera un genio ha fatto la somma! Almeno una cosa la sappiamo: sa contare.

Si dimentica che almeno uno di questi Consiglieri ha fatto una lista che ha preso

metà dei voti di Forza Italia da solo, con altri gruppi di amici.

Diciamo che non siamo stati totalmente schiacciati da questa potente forza

elettorale, da questa macchina trinciasassi, trinciaurne che doveva schiacciarci; non

ci hanno schiacciato, pazienza!

E poi la questione dei votati torna sempre, perché c'è il Consigliere più votato.

Allora il problema vero è che noi dopo avere affrontato - e lo sappiamo tutti - il

problema dell'ecocentro, abbiamo da affrontare il problema dell'egocentro.

Il problema dell'egocentro sta diventando quasi una patologia della discussione

consiliare.

L'egocentro pone un tema e cioè: qua è meglio che voi andiate commissariati

piuttosto che votare queste oscenità, questi orrendi atti di bilancio che ci proponete,

questi imbrogli, questi falsi in bilancio, queste cose poco cristalline...!

Avete approvato queste cose che avete ottenuto, che avete fatto per poi fluire in

corso di elezioni, come Pratzas de Janas che è iniziata un anno prima delle elezioni;

io non ero in campagna elettorale, qualcun altro sì, forse è andato così bene per

quello, complimenti.

Però qual è il tema? I temi politici sono due, anzi sono tre, ve li accenno e poi

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andiamo avanti, spero.

Montesu, sono contento che senta la mancanza! E' evidente che senti la

mancanza!

Il punto è questo: oggi è stata rimproverata al Consigliere Meloni la questione

dell'ex INAM e io, che ho memoria, ricordo chi aveva fatto la questione all'Assessore

Meloni.

E il Consigliere Meloni mi riconoscerà, credo, ricorderà - perché anche

l'Assessore Meloni ha memoria - che le questioni non vennero dei Consiglieri

dell'opposizione, perché i Consiglieri dell'opposizione - in sardo si usa un termine che

non userò - però diciamo che qualche pennichella schiacciata ci fu sul tema.

E' andata a finire bene per noi perché sono stato bravo! Siamo stati bravi! Io mi

sono fatto un'idea, che legga gli interventi di Luis Moreno!

Il punto politico è che c'è stato un pregresso e questo pregresso ricade su tutti

noi; i debiti ricadono su tutti noi, dobbiamo affrontarli come atti che ci servono per

andare avanti.

Se andiamo sul tema delle responsabilità, dell'inerzia politica, delle azioni fatte,

potremmo esplorare tantissime cose, potremmo vederne tante, però io preferisco

adesso tacere perché so - e lo so - che io li vedrò spuntare con le gambine corte

quando ci sarà da adottare le cosine e magari avremo gente - qualcuno ricorderà -

che quando dovevano passare certe cose si assentava.

Ho memoria sufficiente, poi se volete faccio i dettagli, non stasera.

L'altra questione politica è questa: tutte queste cose vanno bene; cioè noi oggi,

brutti, sporchi e cattivi approviamo bilanci falsi, va bene, è così, volete che vi diciamo

che è così o che vi dica io che è così, perché parlo per me? Io posso per licenza

poetica dirvi anche che è così, perché noi vogliamo andare a votare e a chiudere una

fase.

Di tutte queste cose che andremo ad esplorare poi ci interessa in realtà assai

poco perché siamo assolutamente consapevoli della situazione del Comune e che

dobbiamo andare avanti.

Potete dire tutto quello che volete, alla fine su questo tema alzeremo la mano,

voteremo e si va avanti, si andrà avanti, punto e basta.

Se voi vorrete fare questioni fatele, noi su queste cose andiamo avanti perché

abbiamo da confrontarci noi - a questo punto dico noi - su alcune questioni

importanti.

Lo faremo e probabilmente vedremo formichine che sempre fanno, che a quel

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punto si avvicineranno a fare.

Quindi siamo dei malfattori, è stata detta anche questa frase: malfattori. Chi fa

bilanci falsi è un malfattore perché li fa per fini osceni, innominati.

Credo che la politica non sia il luogo delle vergini vestali, però se guardo -

siccome vedo gente, so cose - giro di vergini ce ne sono poche e soprattutto qualche

volta le vergini salgono sul pulpito e sono ex vergini.

Detto questo votiamo il punto, il nostro gruppo voterà questo punto,

attenderemo che si assicuri alle patrie galere la maggioranza, però vi dico questo: io

credo che noi - ne sono convinto, può darsi che mi sbagli, mi sono sbagliato tante

volte! io e Giuseppe ci sbagliamo sempre - detto questo credo che magari non ci

sbagliamo questa volta e riusciamo a sanare i conti e i deficit del Comune.

Se non ci riusciremo, molto semplicemente se ne accorgeranno tutti perché non

riusciremo a pagare le cose, quando non riusciremo a pagare più le cose ci

arrenderemo e vi diremo: sì, abbiamo sinora fatto di tutto perché questo non

succedesse, oggi è successo, ce ne assumeremo la responsabilità politica.

Fino ad allora spero che in quest'aula si respiri un po' di aria bulgara.

PRESIDENTE

Chiedo se ci sono altri interventi.

La parola al Consigliere Bagiella.

CONSIGLIERE BAGIELLA

Ne approfitto, signor Presidente, signor Sindaco, Assessori e colleghi

Consiglieri, anche per dire che avendo preso meno di 224 voti non ho microfono.

Quindi provvediamo, Presidente, perché mi sento solo senza microfono. Giro

tutta l'aula.

Intanto tranquillizzo il Consigliere Carboni perché io sono affetto da

Diegocentrismo, quindi non ecocentrismo né egocentrismo, ma una forma più

particolare.

Ho sentito tante cose che mi hanno fatto riflettere, alcune onestamente,

esattamente come il Consigliere Meloni, mi hanno indignato e le elencherò dopo.

Parto dall'analisi della situazione politica di questa città, dove c'è un'opposizione

che urla nonostante a più riprese sia stata offerta un'apertura non comune.

Una opposizione che non ha sfruttato un'occasione d'oro per metterci in un

sacco, chiuderci e poi buttarci dentro il mare, probabilmente.

Bastava votare il bilancio di previsione, durava tre mesi, era un bilancio

ingessato, era un bilancio blindato, era un bilancio pieno di debiti, era un bilancio

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pieno di cose che dovevamo per forza fare, che avevamo ereditato etc..

E' stata fatta dal Sindaco, da molti rappresentanti della Giunta, dall'Assessore

Daga etc. questa apertura, dicendo: noi vogliamo governare questa città anche

insieme a voi, non da soli e solamente per prenderci le voci tutte le volte che

entriamo in questo Consiglio, male parole, insulti, dileggio continuo, prove muscolari

di chi ha preso più voti etc..

Io mi riferisco soltanto a un dato: avendo il Sindaco Bianchi preso più di

diecimila voti, a quello mi misuro, evidentemente ne ha preso più di tutti e infatti è

seduto lì.

Io per fortuna ho votato lui e quindi per fortuna ho una persona della quale mi

fido che fa il Sindaco, che ha nominato una Giunta, che ha fatto un'apertura

importante che io non avevo mai sentito fare da nessuno: "se volete provare a

governare insieme a noi...".

Bastava farlo per tre mesi, non per cinque anni, facendo finta di essere non le

vergini vestali che diceva prima Francesco. No, per tre mesi: aiutateci con un bilancio

così ingessato, così bloccato a fare andare avanti le cose, a far funzionare un

Consiglio Comunale come dovrebbe funzionare, in maniera veloce, spedita, che

prende provvedimenti urgenti, che - come ci ha spiegato il ragioner Polimene - fa

suoi i debiti fuori bilancio perché è un obbligo, non una circostanza o un possibilità.

Perché dopo la Corte dei Conti cerca chi non ha votato, cerca chi ha votato

contro i debiti fuori bilancio; ma per questo basta sapere leggere il Testo Unico,

avere un minimo di buon senso, chiarirsi le idee e non avere soltanto voglia di urlare

contro chissà che cosa. Urlare contro e basta.

Urlare contro anche senza logica, mi dispiace, perché non si può nel gire di

mezz'ora questo è un imbroglio e poi fare i complimenti al ragionier Polimene: "lei sì

che ne capisce, ammazzade oh quanto sei bravo!".

Ma se é un imbroglio e poi "ammazzade oh quanto sei bravo", è bravo o non è

bravo?! Io credo di sì perché ho fatto le mie ricerche, ho cercato il ragionier Polimene

nell'Ordine dei gondolieri e non ne fa parte, non c'è, è proprio nell'Ordine dei Sindaci

revisori, quindi abbiamo beccato dall'albo giusto.

Infatti quando ne sento parlare in quest'aula dico: ma farà il gondoliere?

andiamo a vedere; no. Sarà un parrucchiere? no, non c'è neanche nell'Ordine dei

parrucchieri.

Non ho niente né contro i gondolieri né contro i parrucchieri, è uno che fa il

Sindaco revisore e che è seduto lì a fare il suo lavoro, non a fare un'altra cosa.

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E quindi ci arrabbiamo secondo me per niente, perché le schermaglie vere, la

politica vera qua dentro non è ancora iniziata, stiamo semplicemente chiudendo una

fase che viene chiusa obbligatoriamente, e invece arrivano i malloppi scritti che

dobbiamo leggere per forza, che dobbiamo decantare per forza, che dobbiamo urlare

per forza.

Prima che andasse via - e mi dispiace che sia andato via - confrontandomi con

il mio gruppo su una cosa che aveva detto il Consigliere Usula, l'ho chiesta, sono

andato da Emilio e gli ho detto:

"spiegami una cosa: ti nominano all'ospedale di Sassari da domani. Arriva un

paziente che è ammalato da tre mesi, o da sei mesi, ha un tumore e tu gli dici: no, mi

dispiace, io curo soltanto chi si ammala da oggi in poi; mi ha nominato oggi, mica

posso...!"

Noi siamo arrivati qui, supponiamo che abbiamo trovato un paziente che è

ammalato, non è che possiamo fare - visto che abbiamo sentito altro, me la concedo

anch'io una licenza verbale - i fighi e dire: "eh no, noi da oggi in poi dobbiamo

guardare, cosa c'era prima non ci interessa".

Cosa vuol dire?! E' la continuità amministrativa che comunque fa parte come se

fosse un'anima di questa Amministrazione, che ci fossimo noi, che non ci fossimo

noi, che - come ha notato giustamente il Consigliere Deiana - ci siamo noi da sempre

etc..

Va bene, okay, però se troviamo un malato ammalato lo curiamo oppure

diciamo: "e no, che schifo! Noi se ti ammali da oggi ti curiamo, se no non ti possiamo

curare perché siamo arrivati oggi".

No, noi lo curiamo lo stesso e cerchiamo di curarlo avendo rispetto delle

istituzioni.

Le istituzioni non sono soltanto quelle per le quali si chiede di intitolare una via

cittadina. No, le istituzioni sono tutte quelle persone che a qualunque titolo e a

qualunque livello hanno governato e amministrato una città.

E siccome ci sono state per dieci anni, non è il caso di continuare a descrivere il

dottor Mario Demuru Zidda, che è stato il Sindaco di questa città, come se fosse un

pagliaccio che possiamo prendere a scarpate per le strade di Nuoro! No! Ha fatto il

Sindaco di questa città - ha detto bene Ventura - forse nel bene, nel male, ha lasciato

molte cose.

Io a occhio qualcuna me la ricordo: per tutte il Teatro Eliseo; per tutte la casa di

riposo.

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Quindi non è che ha attraversato questa città, ha fatto il bottino e se n'è

scappato; non mi è sembrato questo. E comunque sia è stato il Sindaco di questa

città: dileggiare lui, dileggiare noi; la vedo così, la vedo assolutamente così, non ho

vergogna a dirlo.

Per cui se mi trovo le emozioni per intitolare all'emerito Presidente della

Repubblica Francesco Cossiga una strada di Nuoro, dopo non mi aspetto che uno mi

dica c'è un farabutto che ci ha governato per dieci anni! Se volete rispetto, dovete

dare rispetto alle istituzioni nello stesso modo.

Ed entro in argomento finalmente.

Io non credo di provare disagio per aver trovato solo cinque comparti che

descrivono le loro attività oppure per averne trovato cinque che non le hanno

descritte.

Immagino il lavoro fatto con grande cura sia dalla struttura, ma soprattutto dagli

Assessori, che arrivano qui e iniziano ad affrontare i problemi uno a uno, perché

quando arrivi e ti trovi centro problemi non è che li puoi affrontano tutti e cento

insieme, risolverli tutti e cento allo stesso identico secondo, allo stesso identico

istante.

No, li affronterei un po' alla volta e siccome i tempi i Consiglieri di opposizione li

hanno descritti molto bene, ebbene in quei tempi stretti probabilmente si è fatto in

tempo a prendere in mano le cose urgenti, quei cinque comparti - fatemeli chiamare

così - di questa Amministrazione per poter dire: ecco, su questo abbiamo iniziato a

registrare le cose; sull'altro ci stiamo muovendo, aspettiamo le dichiarazioni

programmatiche.

Voglio chiudere dicendo che la cosa che mi ha infastidito di più, soprattutto per

le dichiarazioni programmatiche che renderà il Sindaco e per quello che è il nostro

programma, è sentire che dai banchi di questo Consiglio Comunale qualcuno si

possa permettere di dileggiare chi dà lavoro in una città che è in ginocchio o forse

anche di più.

A me non interessa chi ha dato lavoro ai nostri giovani; uno dei vostri che si

chiamava Mario Pili quando ha riportato l'acqua nella sua città ha detto: "non mi

interessa da che parte arriva l'acqua, da destra o da sinistra, l'importante è che

Iglesias abbia l'acqua".

Ebbene io posso dire la stessa cosa: a me non interessa da che parte arriva il

lavoro; non mi interessa se il lavoro lo diamo noi come Amministrazione Comunale o

lo danno le amministrazioni che hanno il nostro colore oppure lo danno le A.S.L.

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perché ci sono giovani che non hanno lavoro, che sono appena laureati e stanno

cercando lavoro, oppure stanno cercando di creare cooperative per fare i portinai;

non mi interessa.

Mi interessa che ci siano giovani in questa città che trovano lavoro, perché

questa è una delle priorità. Sul resto mi bastano le poche parole che ha scritto il

ragionier Polimene - e con questo chiudo:

"Considerato che il bilancio di previsione è stato approvato a tre mesi dalla

chiusura dell'esercizio, si appalesa la necessità di una gestione severa...".

Mi fermo qua, non leggo neanche il resto del capoverso. Ci invita ancora una

volta, il collegio dei sindaci, a quello che sappiamo tutti che dev'essere fatto:

spendere poco, cercare più soldi possibili, tapparci il naso e chiudere l'anno.

ASSESSORE DAGA

Rubo proprio trenta secondi, per dire questo: innanzitutto ho ascoltato con

attenzione tutti gli interventi, come ho fatto in tutti i Consigli Comunali, e francamente

ad eccezione di qualche intervento illuminato - lo cito perché merita di essere citato -

come quello di Alessandro Murgia o quello di Marcello Seddone, io francamente da

parte dell'opposizione non ne sentito altri.

Questo mi delude perché io ho fatto un'apertura di credito nei confronti

dell'opposizione, ho accolto gli inviti dell'opposizione, ma da parte dell'opposizione ho

sentito soltanto delle mere critiche fine a se stesse, inutili e riduttive quanto sterili.

Allora, Consigliere Montesu, io mi aspetterei delle proposte; per esempio di

scendere tutti insieme a Cagliari e protestare contro quella Regione matrigna che ci

deve 7 milioni di euro grazie ai quali almeno si può chiudere l'anno.

Oppure possiamo fare come ha fatto il Sindaco di Catania, senatore del PDL,

che ha votato una legge con la quale i debiti fuori bilancio di talune Amministrazioni

amministrate - guarda caso! - dal PDL, sono state sanate con quella legge.

Oppure, citando l'Art. 14 dell'Art. 78, dal comma 14 al comma 18, "per favorire il

rientro del deficit del Comune di Roma, sono introdotti specifici interventi consistenti

in:

- fondo di 300 milioni di euro destinati al Sindaco Alemanno;

- incremento dell'addizionale IRPEF fino allo 0,4 (noi invece l'addizionale IRPEF

non l'abbiamo incrementata);

- istituzione di un'addizionale commissariale di euro uno per tutti quei

passeggeri in transito sugli aeroporti di Roma;

- ancora peggio: introduzione di un contributo di soggiorno a carico di turisti che

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soggiornano negli hotel di Roma fino a un limite massimo di dieci euro".

Queste potrebbero essere le strade, se no tutti insieme l'unica cosa che

possiamo fare è scendere a Cagliari e protestare contro quella Regione matrigna!

Quindi finiamola con la propaganda e facciamo delle proposte pragmatiche.

PRESIDENTE

Se non ci sono interventi, passiamo alle dichiarazioni di voto.

Consigliere Tupponi, lei ha fatto una domanda e io ho invitato a rispondere, non

siamo in commissariato! Risponde l'Assessore. Non può interrogare l'ufficio.

ASSESSORE DAGA

Giuseppe, io peserei le parole perché se è un imbroglio da qui sto andando alla

Procura della Repubblica e dovrai rispondere tu di parecchie cose. Primo.

Secondo: ad aprile eravamo fuori dal patto di stabilità per 739.000 euro; a

giugno, con la ricognizione semestrale, eravamo fuori di 2.400.000 euro; con la

manovra di 7 milioni e mezzo speriamo di rientrare.

Oggi, ho detto, abbiamo fatto una manovra di...

Io non sarei così beato della faccenda, io fossi...

Hai chiesto una risposta, fammi rispondere! Non interloquire perché io ascolto

in silenzio! Tu non puoi interrogare gli uffici, interroghi l'Assessore e l'Assessore ti

risponde.

Ti dico che oggi con la manovra che abbiamo fatto noi siamo dentro il patto,

sempre che la Regione non sia inadempiente per quei 7 milioni di euro; se no

saremo costretti a trovare strade alternative.

Mi aspetterei che per quelle strade alternative, i suggerimenti provenissero da

voi, cosa che stasera invece non c'è stata.

Avete fatto le cassandre, siete buoni a criticare ma non a fare proposte serie.

PRESIDENTE

Non siamo nella fase di dibattito. Basta, passiamo alle dichiarazioni di voto.

Chiedo chi si prenota per fare le dichiarazioni di voto.

CONSIGLIERE MANCA (CIC)

Intanto chiedo scusa al Consigliere Carboni - lo volevo fare anche formalmente

- per il tono che ho usato prima, mi sono fatto un po' trascinare e per questo chiedo

scusa.

Credo che la serata di stasera segni un passaggio importante per questa

Amministrazione; segna un passaggio importante, di riflesso ovviamente, per la città.

Io non credo che replicherò a nessuno dei Consiglieri che mi ha citato o che

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comunque ha ironizzato anche su qualche mia battuta e qualche mio intervento. Però

alcune cose sarà meglio che ce le diciamo in maniera un pochino più chiara.

Stasera ho capito, ma non ce ne voleva molto per capire che il nostro bilancio è

gravemente ammalato. Mi auguro che chi si occupa di malattie non sia qualche

Consigliere che spero abbia i titoli di occuparsi di malattie economiche e di trovare gli

argomenti con la massima severità nell'articolazione e nella gestione del bilancio.

Occuparsi di malattie è una cosa seria e con grande rispetto alcuni argomenti

sono davvero improponibili. Di fatto alcune dichiarazioni non fanno altro che

confermare della severa difficoltà che ha questa Amministrazione - vuoi per eredità

passate, vuoi per l'incertezza della gestione precedente.

Lontano dai nomi e cognomi, tutti noi o quelli che hanno vissuto la passata

legislatura sanno perfettamente a che cosa possono attribuire e che cosa possono

pensare sul piano delle responsabilità.

Ma oggi forse anche questo è un valore che ha un po' il sapore di aria fritta.

Forse oggi bisogna prendere atto che fuori dal patto di stabilità stavamo ad

aprile, le dichiarazioni dell'Assessore purtroppo confermano che siamo fuori dal patto

di stabilità anche a giugno nella fase intermedia, quella di comunicazione al

Ministero, della quale comunque preferirei avere gli atti, che ho chiesto per tempo.

Mi pare di avere colto che purtroppo siamo fuori dal patto anche stasera.

Naturalmente qua nessuno ha da gloriarsi gi questo, ma proprio nessuno, perché

quando usciremo da quest'aula e ci confronteremo con la quotidianità della città

credo che nessuno, opposizione compresa, abbia il sapore della contentezza di una

situazione di questo livello.

Anche perché chi comunque continuerà o chiunque verrà dopo, non troverà

sicuramente la strada in discesa ma troverà soltanto complicazioni.

E' certo che le analisi le dobbiamo però fare e le dobbiamo fare con molta

coerenza. E' certo che in queste analisi dovremo provare a confrontarci.

A volte anche alcuni spunti dell'opposizione che paiono particolarmente critici e

severi rappresentano forse la stessa severità con la quale i revisori dei conti all'ultimo

capoverso dicono e invitano questa maggioranza a gestire con molta severità il

trimestre che si avvicina.

Beh non riesco a capire, perché se lo dicono i revisori e parlano di severità e lo

dicono anche i colleghi del Consiglio, vale la stessa cosa, magari entriamo in un

tema un pochino più specifico, magari entrando nel tema più specifico chiediamo di

fare particolare attenzione.

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Quando io parlo dell'attività di questa Amministrazione, non ne parlo con la

gravità di chi vorrebbe che domani tutto qua fosse finito e si potesse ricominciare da

capo.

Ricominciare da capo significa in ogni caso difficoltà per chiunque arrivi. Non

credo che nessuno abbia la bacchetta magica, non credo che nessuno abbia tutte

queste abilità per sollevare da questo sonno profondo economico la città.

Però una cosa la voglio dire: credo che ci siano responsabilità - come ho detto

altre volte - a tutti i livelli e questi livelli sono le responsabilità che tutti abbiamo

richiamato e che tutti avete richiamato e che tutti appelliamo, però ci sono delle

responsabilità nostre, di Consiglio, ci sono responsabilità di gestione, Assessore.

Nessuno dice che lei non stia facendo la parte dovuta, ma lei non può neanche

pensare che io sia d'accordo con lei quando penso che queste difficoltà che lei ha

non possano essere superate.

Possono essere superate e io mi auguro che lei le superi, non lei

personalmente perché lei mi pare che viva del suo e ne abbia già soddisfazioni

grandissime, ma sicuramente dobbiamo superare la Giunta, il Sindaco, il Consiglio, i

cittadini, questo è quello che noi dobbiamo fare.

Questo però non toglie che dobbiamo metterci il bavaglio, che non dobbiamo

chiuderci gli occhi, che non dobbiamo andare con quella severità di cui ci parlano i

revisori dei conti; non credo neanche che non sia possibile dare a questa città un

briciolo di speranza e non il capolinea.

Credo che si possa fare.

CONSIGLIERE MONTESU

Anche il gruppo del PDL, signor Presidente, voterà come il gruppo di Città in

Comune, noi usciremo dall'aula al momento del voto.

Stasera nello sfogo dell'Assessore Daga abbiamo capito - un po' l'avevamo

intuito - che anche se arrivassero i soldi della Regione, e speriamo che arrivino,

Assessore, perché anche noi vogliamo che arrivino, sarà dura perché, come ha detto

lei, spera di rimanere del patto di stabilità.

In questo caso credo che noi più che una gita a Cagliari, Assessore, avremmo

bisogno di una gita a Lourdes.

Quindi gli elementi di dubbio che noi abbiamo portato in questa sessione di

bilancio non sono perché noi vogliamo uscire dal patto di stabilità, noi vogliamo

rimanerci dentro il patto di stabilità e se lei è stato attento, nei nostri interventi ci sono

le linee che noi siamo disposti anche ad appoggiare.

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Un po' le ha accennate anche lei, perché credo che uno quando va male deve

mettere mano ai gioielli di famiglia, come si suol dire. Per cui quella è la strada seria

e reale per poter uscire da questa situazione.

Come ho detto prima, mettere la polvere sotto il tappeto non ci aiuta. Noi

vogliamo dare un serio contributo a questa Giunta per uscire seriamente dalla

situazione, non per nascondere la situazione.

Per cui la nostra posizione, come ho detto, è quella di uscire dall'aula al

momento del voto.

CONSIGLIERE MELONI

Sarò brevissimo, Presidente. Mi corre l'obbligo, perché io sono una persona

schietta, rispondere al Consigliere Montesu, che ha detto che io le mani in pasta le

ho messe.

Rispondere a un'affermazione di questo tipo e al Consigliere Montesu in

particolare, è come sparare alla Croce Rossa! Permettetemi il termine.

Certo, Consigliere che le ho messe le mani in pasta, le ho messe per portare

finanziamenti alla sua città pagandomi i viaggi a Roma di tasca e non facendomi fare

rimborsi; pagandomi i viaggi a Cagliari di tasca e non chiedendo i rimborsi; ma se

vuole le faccio un piccolo elenco delle cose che ho portato.

Il sottoscritto ha portato, vincendo il primo bando in Sardegna e battendo anche

Cagliari e Oristano, 9 milioni per il palazzetto dello sport; Cagliari ne ha preso 6 e

Oristano 6, noi 9.

Pratzas de janas è il primo progetto in Sardegna, è il punteggio più alto e grazie

a quello stanno lavorando venti persone a Nuoro.

Nuoro è stata la città per prima che in Sardegna ha fatto il piano strategico;

grazie a quel piano strategico per il quale l'Amministrazione ha speso, oggi noi siamo

in condizioni più favorevoli di altre Amministrazioni per ricevere i finanziamenti

comunitari.

Vuole che continui? che le dica che ho portato i soldi del polo intermodale? la

galleria di Prato Sardo? che io ho recuperato i soldi persi della Pedemontana,

portando una cifra superiore a quella originariamente decretata da questo Comune?

E' facile sparare alla croce rossa! Lei non dica più che la gente mette le mani in

pasta, quando non ha elementi a suo suffragio per essere così offensivo.

Il nostro voto sarà favorevole.

CONSIGLIERE CANU

Dichiaro il voto favorevole.

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Accogliamo con vivo interesse l'impegno preso - credo che sia tra le cose più

sensate e costruttive che abbiamo appreso stasera - dal Consigliere Montesu, che

spera, confida molto in questo obolo da parte della Regione per darci una boccata di

ossigeno.

Apprendiamo appunto in questa assise il riconoscimento di una Regione

matrigna, questo è stato oggetto di tutta la discussione, però c'è stata la conferma

appunto di questo rubinetto che deve aprirsi; poi se la saracinesca viene abbassata

può portare solo bene a questa città.

E il bene della città viene portato se tutti quanti noi siamo in grado di

collaborare, e quindi ci offrite la vostra collaborazione perché vantate il fatto di avere

vostri portavoce che sono seduti là in maggioranza.

Credo che sia l'orgoglio di tutti quanti i rappresentanti della Provincia, sia di

maggioranza che di minoranza, lavorare per questo territorio, proprio per i problemi

di questo territorio.

Ringraziamo l'Assessore della sua relazione esaustiva, dell'impegno posto da

un revisore che appunto non fa parte del collegio così, a caso, perché non è iscritto

fra gli Ordini dei parrucchieri, come qualcuno ha già detto; ben venga quella che è la

speranza che è emersa, che è stata dichiarata dai banchi dell'opposizione.

Comunque ribadisco il voto favorevole da parte del PD.

CONSIGLIERE SEDDONE

Comunico che anch'io uscirò fuori dall'aula al momento del voto.

Le ragioni che mi portano a questo dissenso sono le medesime che mi hanno

portato a non votare il bilancio di previsione, per cui mantengo lo stesso

orientamento.

PRESIDENTE

Sono finite le dichiarazioni di voto.

Pongo in votazione il punto cinque all'ordine del giorno

Esito della votazione: favorevoli 24, astenuti 2.

Votazione: approvato a maggioranza.

Pongo in votazione l'immediata esecutività dell'atto.

Esito della votazione: favorevoli 24, astenuti 2.

Votazione: approvato a maggioranza.

Invito i Consiglieri Montesu e Pintori e gli Assessori a presentarsi puntuali

giovedì alle 15 e 30 perché la discussione delle interrogazioni avverrà alle 15 e 30.

LA SEDUTA È SCIOLTA