consiglio comunale di cesena - 29 giugno 2009

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Consiglio Comunale 29/06/09 1 CONSIGLIO COMUNALE SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2009 CONSIGLIERE ANZIANO, Rita RICCI : grazie Segretario, dichiaro aperta la seduta del primo consiglio comunale di questa legislatura. Do il benvenuto a tutti i consiglieri, al Sindaco, agli Assessori e ai tanti cittadini intervenuti che ringrazio. Dovrei dare innanzitutto due comunicazioni, la prima riguarda una richiesta pervenuta dal consigliere Guiduzzi di registrazione video della seduta odierna, quindi do comunicazione ai consiglieri che questo oggi si effettuerà. Seconda comunicazione riguarda il materiale che la Segreteria ha preparato per tutti i consiglieri, una cartellina, che è possibile ritirare dalla Monica, se Monica alza la mano, così tutti possono riconoscerla, cartellina che contiene tutte le credenziali e password per accedere ai servizi informatici di posta elettronica, al sito internet riservato e al computer che è nella saletta dei consiglieri di maggioranza e di minoranza. Questa cartellina è possibile ritirarla da ciascun consigliere presso la Monica; all’interno ci sono dei moduli che vanno firmati e restituiti. Fatte queste due comunicazioni, io avrei bisogno di procedere con la nomina degli scrutatori. Come sapete, in base al nostro Regolamento, gli scrutatori sono minimo tre, due di maggioranza, uno di minoranza, chiedo se ci sono volontari, Balzoni volontario, Brighi, volontario che ringrazio; c’è qualcuno della minoranza? Cappelli, grazie. Abbiamo costituito anche gli scrutatori. LLE/CONS11

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Verbale del Consiglio Comunale di Cesena tenutosi il 29 giugno 2009,

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CONSIGLIO COMUNALE SEDUTA DEL 29 GIUGNO 2009

CONSIGLIERE ANZIANO, Rita RICCI : grazie Segretario, dichiaro aperta la seduta del primo consiglio comunale di

questa legislatura. Do il benvenuto a tutti i consiglieri, al Sindaco, agli Assessori e ai tanti cittadini intervenuti che ringrazio.

Dovrei dare innanzitutto due comunicazioni, la prima riguarda una richiesta pervenuta dal consigliere Guiduzzi di registrazione video della seduta odierna, quindi do comunicazione ai consiglieri che questo oggi si effettuerà.

Seconda comunicazione riguarda il materiale che la Segreteria ha preparato per tutti i consiglieri, una cartellina, che è possibile ritirare dalla Monica, se Monica alza la mano, così tutti possono riconoscerla, cartellina che contiene tutte le credenziali e password per accedere ai servizi informatici di posta elettronica, al sito internet riservato e al computer che è nella saletta dei consiglieri di maggioranza e di minoranza. Questa cartellina è possibile ritirarla da ciascun consigliere presso la Monica; all’interno ci sono dei moduli che vanno firmati e restituiti.

Fatte queste due comunicazioni, io avrei bisogno di procedere con la nomina degli scrutatori. Come sapete, in base al nostro Regolamento, gli scrutatori sono minimo tre, due di maggioranza, uno di minoranza, chiedo se ci sono volontari, Balzoni volontario, Brighi, volontario che ringrazio; c’è qualcuno della minoranza? Cappelli, grazie. Abbiamo costituito anche gli scrutatori.

LLE/CONS11

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1) Consultazioni elettorali del 6 e 7 giugno 2009. Esame delle condizioni di eleggibilità dei consiglieri

CONSIGLIERE ANZIANO Rita RICCI : Apriamo quindi i lavori con il primo punto all’ordine del giorno. Il primo punto

all’ordine del giorno prevede, in base all’articolo 41 del Decreto Legislativo 267, che nella seduta immediatamente successiva alle elezioni, il consiglio, prima di deliberare su qualsiasi altro oggetto, esamini la condizione degli eletti e quindi che non ci siano condizioni di ineleggibilità e incompatibilità, fermo restando che i consiglieri hanno presentato una dichiarazione circa il possesso di questi requisiti, darei lettura dei consiglieri eletti, che troviamo a pagina 8 della documentazione che è pervenuta presso le abitazioni di ciascuno, i consiglieri sono:

Ricci Rita, Turchi Pierpaolo, Lattuca Enzo, Venturi Enzo, Pullini Andrea, Landi Fabrizio, D’Altri Silvia, Balzoni Alen, Macchini Marco, Panzavolta Enrico, Marchi Matteo, Bandini Valeria, Biguzzi Mara, Brighi Matteo, Biondi Alice, Piazza Luciano, Zittignani Maria Grazia in sostituzione di Baredi Maria Elena, Pagni Cinzia in sostituzione di Piraccini Ivan, Macori Italo, Marcatelli Tommaso, Cappelli Riccardo, Formica Domenico, Baronio Gustavo, Manzo Giuseppe, Luigi Di Placido, Celletti Antonella, Franchini Diego, Ferrini Luca, Prati Antonio, Guiduzzi Natascia.

Diamo atto che i consiglieri comunali Zittignani e Pagni assumono la carica di consigliere a seguito di surroga e non a seguito di proclamazione fatta dall’ufficio centrale ed per questo motivo che non sono in questo momento presenti in aula ma lo saranno successivamente una volta che avremo approvato questa delibera.

A questo punto, io darei la parola ai consiglieri, se qualcuno ha rilievi da fare in merito; se nessuno chiede la parola per questa delibera, possiamo procedere direttamente al voto. Prego.

Diciamo che il voto è palese, cioè per alzata di mano, quindi Segretario possiamo procedere, vero?

Chi è favorevole a questa delibera: direi, che se non vado errata, il voto è unanime.

Facciamo una controprova: chi è contrario: nessuno chi si astiene: nessuno direi che questa delibera è approvata all’unanimità. Mettiamo ai voti anche la immediata esecutività: chi è favorevole: mi sembra che si ripeta la votazione precedente; facciamo al controprova: chi è contrario: nessuno chi si astiene: nessuno benissimo. Chiedo ora ai consiglieri Pagni e Zittignani di accomodarsi in aula e diamo

loro il benvenuto. LLE/CONS 11

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2) Elezione del Presidente e del Vice Presidente de l Consiglio Comunale

CONSIGLIERE ANZIANO Rita RICCI : passiamo al secondo punto all’ordine del giorno che è l’elezione del

Presidente e del Vice Presidente del Consiglio Comunale. Visti gli articoli 27, 28 dello Statuto Comunale, visti gli articoli 39 e 40 del

Decreto Legislativo 267 del 2000, siamo a chiamati a procedere all’elezione del Presidente e del Vice Presidente del Consiglio Comunale.

Preciso che, al termine degli interventi che i consiglieri vorranno fare, saranno fatte due votazioni distinte con successione temporale distinta per scrutino segreto.

A questo punto do la parola ai consiglieri per designazione ed interventi. Chiedo scusa, per l’ultima precisazione, per quel che riguarda gli interventi, non essendo stato possibile effettuare la conferenza dei capigruppo, ci atteniamo a quello che è previsto nel nostro Regolamento, si prevede un intervento per ciascuno consigliere per ogni argomento di una durata massima di cinque minuti ed eventuale intervento successivo per dichiarazione di voto. Chiedo sobrietà anche nell’uso del tempo.

Se qualcuno vuole intervenire, chiede la parola. Consigliere Landi prego. CONSIGLIERE LANDI (Gruppo PD) : salve a tutti, congratulazione ai neo-eletti e ben ritrovati ai consiglieri della

precedente legislatura, come Partito Democratico, noi, alla presidenza del Consiglio, indichiamo come nominativo Rita Ricci.

CONSIGLIERE ANZIANO Rita RICCI : prego consigliera Celletti. CONSIGLIERA CELLETTI (Lega Nord Romagna) : buona sera a tutti, come Lega Nord, io propongo alla presidenza del

Consiglio il consigliere dell’UDC Prati. CONSIGLIERE ANZIANO Rita RICCI : prego consigliere Ferrini, a lei la parola. CONSIGLIERE FERRINI (Gruppo PRI) : buongiorno, anch’io mi associo alle congratulazioni fatte dal forse futuro, non

so se già capogruppo del Partito Democratico, anche noi ci associamo alla candidatura proposta da Antonella Celletti per Lega Nord dell’elezione del consigliere Prati.

CONSIGLIERE ANZIANO Rita RICCI : prego consigliere Macori. CONSIGLIERE MACORI (PdL) : noi avremo preferito che la presidenza di questo consiglio fosse stata

riconosciuta alla minoranza, ma ci rendiamo anche conto che la presidenza

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degli organi istituzionali deve spettare alla maggioranza, per cui noi siamo d’accordo nell’indicazione che è stata data sulla presidenza della Sig.ra Rita, apprezziamo le doti della Rita e siamo sicuri che sarà la presidente di tutto il consiglio.

CONSIGLIERE ANZIANO Rita RICCI : grazie consigliere Macori. Ci sono altri interventi? Non vedo mani alzate,

chiedo scusa, consigliere Prati, prego. CONSIGLIERE PRATI (Unione di Centro) : imbarazzato in questo senso che non mi aspettavo questa designazione da

alcuni colleghi, comunque, vorrei iniziare prima di tutto ringraziando tutti coloro che sono qui presenti, colleghi, presidente che presiede ora il consiglio comunale, il Sindaco, e quindi tutti i colleghi che sono in questo consesso.

Dicevo così scherzosamente prima con alcuni, io CONSIGLIERE ANZIANO Rita RICCI : chiedo scusa consigliere Prati, si sente molto poco… Consigliere Prati : sono entrato in consiglio comunale qualche tempo fa quando era Sindaco un

Lucchi e ci ritorno dopo alcuni anni in cui è Sindaco un altro Lucchi e quindi una coincidenza di questo. Per quanto ci riguarda come Unione di Centro, il nostro discorso è molto semplice, noi riteniamo, dato che non sta scritto da nessuna parte che il presidente di consiglio debba essere di maggioranza, poi sono i voti quelli che alla fine fanno la differenza, che il presidente del consiglio potesse essere anche di minoranza per un discorso di apertura dato che l’attuale Sindaco nella campagna elettorale ha sempre detto che il suo mandato sarà caratterizzato dal coinvolgimento e dall’apertura verso tutti, quindi ci aspettavamo questa apertura e purtroppo, anche con il modo a cui si è arrivati, perché tutti noi viviamo in questa città, è da diversi giorni che sulla stampa circolano i nomi non soltanto del presidente ma anche del vice presidente e spartizione di commissioni, ecco quindi credo che per qualsiasi persona, per qualsiasi membro di questo consesso apprendere dalla stampa, non per colpa della stampa, perché come sui problemi della magistratura, c’è sempre qualcuno che passa la notizia, quindi la colpa non è assolutamente della stampa, e quindi noi oggi siamo qui a ratificare un qualcosa che è già stato deciso altrove e credo che questo venga a sminuire un po’ il compito dei consiglieri comunali, cioè i consiglieri comunali che sono stati eletti dai loro elettori, dai partiti e quant’altro, per fortuna, abbiamo ancora la preferenza per le elezioni comunali, quindi i cittadini hanno potuto scegliere anche all’interno dei vari partiti sui candidati, poi ci troviamo in questo consesso che il massimo istituzionale per quanto riguarda un Comune in cui in pratica ci troviamo a ratificare quello che è già stato deciso altrove.

Io ringrazio gli amici che hanno voluto fare il mio nome, non era certamente una cosa concordata anche perché alla mia età, politica ne ho fatta, anche se ultimamente da vent’anni non ero più in politica, però la fine che fanno queste candidature lo sappiamo tutti, quindi da un certo punto di vista mi rammarico

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anche che sia stato fatto il mio nome, però, come ho detto, quando sono sceso in campagna elettorale, alla mia età, ormai non è che siano delle bocciature, la mia esperienza lavorativa l’ho fatta da tempo e quindi, a questo punto, l’ho fatto solo ed esclusivamente per un servizio alla nostra cittadinanza quindi anche cose che si sono lette stamattina sui giornali che qualcuno non vorrebbe accettare cose che non sono remunerative in attesa di, credo che siano solo ed esclusivamente fantasia, credo che alla mia età non si sia in cerca di qualche gettone di presenza. Grazie.

CONSIGLIERE ANZIANO Rita RICCI : grazie consigliere Prati. Se ci sono altri interventi, diamo la parola. Se non ci

sono altri interventi, partiamo con le dichiarazione di voto. D’accordo? Si, non ci sono altri interventi, prego consigliera Celletti per la dichiarazione di voto.

CONSIGLIERA CELLETTI (Lega Nord Romagna) : la ringrazio Dott.ssa Ricci, in questo momento presiede quindi come

consigliera anziana, il ragionamento che alcune forse di opposizione, in particolare, la Lega Nord ha fatto in questo ambito non toccano minimamente la persona di Rita Ricci che io conosco piuttosto bene per averla avuto come collega nella scorsa legislatura e devo dire ha la mia massima stima per la sobrietà, per la culturale, per la politica equilibrata ecc. quindi non inficia assolutamente, non riguarda la persona che anzi vi dirò io pensavo e auspicavo di vedere, se il Sindaco Lucchi come avesse vinto le elezioni, come è successo, l’avrei vista benissimo in giunta perché l’ho vista soprattutto sui temi della scuola, dell’infanzia ecc. molto attenta in tutte le commissioni che abbiamo fatto durante la scorsa legislatura, quindi se volete, quando sulla stampa sono apparsi i nomi come fosse cosa fatta, mi sono alquanto stupita perché io avrei pensato un ruolo in giunta per Ricci e le hanno ritagliato questo ruolo evidentemente un po’ una prigione se vogliamo, perché ricordiamoci e lo ricordo ai colleghi dell’opposizione, il ruolo della presidenza del consiglio è un ruolo di garanzia del corretto rapporto fra esecutivo e assemblea, è un ruolo che addirittura deve vedere privilegiato il ruolo dell’assemblea nel rapporto fra minoranza e maggioranza e quindi è un ruolo molto difficile che quindi è anche una gabbia politica diciamo perché come è successo qualche volta in passato così certe dichiarazioni politiche tirate fuori così forse vanno fatte appunto da presidenti del consiglio probabilmente non danno le stesse garanzie all’opposizione di quello che ci aspetterebbe, bene.

Per quale motivo abbiamo pensato? In fondo, lo stesso consigliere Biondi, il caro collega che è rimasto fuori da questa tornata elettorale nel 2004 disse al Sindaco Conti che già aveva avuto una maggioranza ben più schiacciante dell’attuale, disse ma all’opposizione deve andare la presidenza del consiglio, perché così è stato in passato, c’è stato un cambiamento, noi la rivendichiamo, perché chiediamo una garanzia in più. Non successe così la scorsa volta, pensavamo che con le profferte di discontinuità che ha detto in campagna elettorale l’amico Sindaco Lucchi ci fosse una specie di apertura, apertura che, invece, noi naturalmente non abbiamo visto ed anzi non siamo neppure stati coinvolti né pubblicamente nella scelta, per esempio, nel 2004, si fecero delle riunioni informali dei cosiddetti capigruppo che ancora non erano capigruppo in

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realtà insediati, dove si parlò inter pares delle cariche che sarebbero state date che è una cosa legittima perché c’è sempre un equilibrio tra le forze politiche.

Questo non è stato fatto neppure questa volta, noi ci siamo trovati addirittura spiattellati dalla stampa quali erano i nomi, ribadisco, non c’è nulla assolutamente nulla contro l’amica Ricci, perché io apprezzo moltissimo, però qui non c’è stato neppure nessun segno di discontinuità ed è almeno curioso, una valutazione che danno certi amici colleghi dell’opposizione che ci dicono ma, in fondo, sono solo incarichi di controllo, non danno alcun benefit, questo è scritto nero su bianco, cioè che cosa c’è di più importante in un’assemblea, in un posto di eletti se non la garanzia del controllo sull’esecutivo? questi sono gli incarichi più importanti in assoluto, più benefit del controllo, più benefit della trasparenza, più benefit di rispondere di quello che fa l’esecutivo e vedere cosa fa l’esecutivo di fronte ai nostri elettori, io credo che non ci sia gettone di presenza, né altro benefit che valga tanto, quindi gli organismi di controllo probabilmente l’ingenuità di alcuni che non lo vede, ma gli organismi di incarico di controllo sono fondamentali in una istituzione assemblearistica. Perfetto.

Per quale motivo noi abbiamo proposto Prati? Proprio perché l’amico Prati ci dà tutte le garanzie, la garanzia della esperienza che, secondo me, è fondamentale soprattutto in un’assemblea, soprattutto in politica, soprattutto nelle istituzioni, l’esperienza, ci dà la garanzia dell’equilibrio, perché il suo è un partito, forse come piace al nostro neo-Sindaco, della politica non urlata a volte, ci dà la garanzia di conoscere le prassi e ci dà la garanzia, in quanto gruppo che sta al centro ed è comunque di opposizione, che vengono osservate tutte quelle regole che noi come opposizione chiediamo.

Per queste motivazioni e solo per queste noi abbiamo avanzato la candidatura Prati che ci onora, che ci onorerebbe se accettasse proprio per le ragioni che io ho appena detto, grazie.

CONSIGLIERE ANZIANO Rita RICCI : grazie consigliera Celletti. Ci sono altre dichiarazioni di voto? Prego, Macori. CONSIGLIERE MACORI (PdL) : io ribadisco quanto ho asserito prima, mi scuso con la presidente per averla

chiamata per nome, ma è una mia cattiva abitudine che cercherò di correggere sin da subito, ripeto la dichiarazione che ho fatto prima, anzi, vorrei invitare tutta l’opposizione a votare unanimemente per il presidente perché noi consideriamo il presidente presidente di tutti, noi siamo sicuri che svolgerà questo ruolo con la massima equità, con il massimo equilibrio.

CONSIGLIERE ANZIANO Rita RICCI : grazie consigliere Macori. Ci sono altre dichiarazioni di voto? Prego Guiduzzi. CONSIGLIERA GUIDUZZI (Gruppo “Cesena 5 Stelle”) : volevo dire che anch’io penso che la presidenza del consiglio debba essere

assegnata alla minoranza a garanzia di imparzialità e controllo come diceva la collega Celletti e sosterrò la candidatura di Prati.

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CONSIGLIERE ANZIANO Rita RICCI : grazie consigliera Guiduzzi. - lontano dal microfono… non è una cosa personale assolutamente CONSIGLIERE ANZIANO Rita RICCI : grazie. Prego, se mi dice il nome? Pagni, mi scusi ma ancora non ci

conosciamo proprio bene tutti, abbiate un po’ di pazienza. CONSIGLIERA PAGNI (Italia dei Valori) : anche noi dell’Italia dei Valori abbiamo individuato nella Sig.ra Ricci la

persona appropriata a ricoprire il ruolo di presidente del consiglio. CONSIGLIERE ANZIANO Rita RICCI : grazie consigliera Pagni. Prego consigliere Landi. CONSIGLIERE LANDI (Gruppo del PD) : naturalmente siamo in dichiarazione di voto, il nostro massimo sostegno alla

candidatura della Rita Ricci e, anzi, mi fa piacere che, anche nei banchi dell’opposizione, ci siano stati degli apprezzamenti sia sulla figura della persona della consigliera Ricci e sia della professionalità ed equilibrio politico che ha saputo dimostrare nella precedente legislatura. Sotto questo profilo, penso che non ci debbano essere problemi, penso che nessuno possa contestare questo e sicuramente l’esperienza gioca anche dalla sua parte.

D’altra parte il ruolo di garanzia, presumo, anzi, sono certo che ci sarà nessun tipo di problema sulla garanzia, come abbiamo sempre dimostrato anche nella precedente legislatura con un presidente del consiglio che faceva parte del Partito Democratico, mai una volta c’è stato un sbilanciamento a favore della maggioranza per opportunismo di tipo politico. C’è sempre stato un ruolo, una coscienza del proprio ruolo di garanzia.

Noi vogliamo uscire da questo meccanismo di suddivisione dei ruoli e carica da una parte e l’opposizione, carica alla maggioranza. Vorrei anche ricordare alla Celletti che non è mai successo in consiglio comunale che sia stata data la presidenza all’opposizione, si riferisce a un caso dove ci sono state le dimissioni di un consigliere da parte del gruppo della maggioranza.

CONSIGLIERE ANZIANO Rita RICCI : grazie consigliere Landi. Prego Ferrini. CONSIGLIERE FERRINI (Gruppo PRI) : noi stiamo adesso votando solo ed esclusivamente per il presidente o anche

per il Vice Presidente, quindi sono due votazioni separate, quindi sono due designazioni separate? Ho capito, perché siccome il consigliere Landi ha detto adesso non ci saranno divisioni tra maggioranza e opposizione per le cariche…aspettiamo di sentire la designazione per il Vice Presidente, perché non avevo capito questo…

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CONSIGLIERE LANDI (Gruppo del PD) : posso replicare? CONSIGLIERE ANZIANO Rita RICCI : si, le votazioni sono distinte e le designazioni anche distinte. Ha chiesto la

parola il consigliere Di Placido, l’emozione gioca, prego consigliere Di Placido, eppure ci conosciamo bene.

CONSIGLIERE DI PLACIDO (Gruppo PRI) : si, abbastanza. Grazie presidente, io chiedo scusa a lei, ai colleghi e ai

membri della giunta per il mio ritardo purtroppo dovuto per cause di forza maggiore.

Io dichiaro e ribadisco, come Gruppo Repubblicano, la nostra richiesta che la presidenza vada a un rappresentante delle minoranze. Se è vero, come ha dichiarato già il neo Sindaco, in queste prime settimane di mandato, che questa nuova giunta e nuovo Sindaco si caratterizzeranno anche per una serie di discontinuità con il passato tipo, per esempio, maggiore rapporto e un maggiore dialogo e confronto con le opposizioni, ebbene noi facciamo questa richiesta perché crediamo che il primo vero segnale concreto di maggiore disponibilità al dialogo e confronto potrebbe essere sicuramente quello di concedere la presidenza all’opposizione soprattutto quando all’interno dell’opposizione c’è una persona seria, credibile con una storia politica di tutto rispetto che sicuramente garantirebbe l’imparzialità e l’equità dello svolgimento delle funzioni del consiglio comunale.

Ribadisco anch’io che non c’è nulla di personale con il nome che è stato designato, ci mancherebbe altro, qui stiamo ragionando solamente in termini di opportunità politica.

Devo dire che è quanto meno curioso che l’opposizione tutta non provi almeno all’inizio, salvo poi non ottenerlo, a chiedere in maniera unita la presidenza dell’opposizione, e suona abbastanza curioso che ci si rimetta subito a quella che è l’indicazione ovvia e naturale della maggioranza. Naturalmente, per capire qualcosa di più, aspetteremo anche l’indicazione della vice presidenza che ci farà capire perché una parte dell’opposizione non ha neanche provato all’inizio a chiedere, insieme a tutti noi, che la presidenza vada all’opposizione, ma questi sono problemi che ci risolveremo a livello di opposizione.

E’ bello avere questa platea e fa piacere che ci siano anche i giornalisti, perché questi sono alcuni segnali politici che credo vadano assolutamente sottolineati.

Per cui concludo dicendo che noi ribadiamo la nostra proposta prima di tutto generale, cioè vorremo una risposta anche politica da parte della maggioranza sulla opportunità o meno che ella ravveda di dare il primo segnale di discontinuità forte di questa legislatura assegnando all’opposizione la presidenza.

Nel caso ci fosse possibilità di un dialogo su questo confronto e quindi un primo segnale concreto e reale al di là delle parole di discontinuità e di disponibilità, ovviamente abbiamo già indicato un nome che noi crediamo assolutamente credibile, quindi da quel punto di vista lì non ci sarebbe nessun

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tipo di problema. Aspettiamo un’eventuale indicazione da parte della maggioranza. Grazie.

CONSIGLIERE ANZIANO Rita RICCI : bene. Grazie consigliere Di Placido. Dichiarazione di voto per il consigliere

Prati, prego. CONSIGLIERE PRATI (Unione di Centro) : da parte mia non c’è assolutamente nulla nei confronti di Rita Ricci che

conosco da tempo e che apprezzo, questo è un voto politico, non è un voto specifico e via dicendo e quindi da come è maturato, l’ho detto anche prima e quindi non sto a ripetermi, per quanto mi riguarda io mi asterrò e quindi voterò scheda bianca, ma questo non vuole dire che Rita Ricci poi, una volta eletta, non sia il presidente di tutti, di tutto il consiglio, così come il Sindaco Lucchi credo che sia fuori dubbio che sia il Sindaco di tutti, al di là delle posizioni politiche che ognuno di noi può avere, credo che questo sia, almeno per me, scontato. Io con il Sindaco Lucchi, personalmente, queste cose le ho già dette, ma anche nei confronti di Rita vorrei che il discorso fosse estremamente chiaro e limpido, cioè la mia astensione è nel modo in cui è maturata, l’ho detto prima non voglio ripetermi, questa decisione, solo per questo.

CONSIGLIERE ANZIANO Rita RICCI : grazie consigliere Prati. Se non ci sono altre dichiarazioni di voto, sto

andando lentamente proprio per vedere le mani alzate, mi devo esercitare ancora a questa attenzione, se non ci sono altre dichiarazioni di voto, ricorderei le modalità con le quali votiamo.

In questo caso, il voto è segreto, perdonate, leggo, è previsto in base al nostro Statuto che l’elezione del presidente del consiglio si compia nella prima adunanza e ha la necessità di una maggioranza dei due terzi dei consiglieri assegnati nelle prime due votazioni, maggioranza assoluta negli scrutini successivi. Io credo che siano già state distribuite le schede che sono questo foglio bianco con il timbro del Comune. Chiederei agli scrutatori di attivarsi, di stare pronti, ciascuno esprime una preferenza nella scheda che è stata consegnata, la chiude, la mette nell’urna, Monica passa con l’urna, una volta che l’urna sarà piena, sarà completata gli scrutatori saranno chiamati qui al tavolo dove c’è l’urna per fare lo scrutino. Grazie.

Gli scrutatori hanno brillantemente compiuto il loro lavoro, do lettura del

risultato di questa votazione a scrutino segreto. I candidati erano : Ricci e Prati, Ricci ha ottenuto 24 voti, Prati 5, 2 sono le schede bianche.

Sono un po’ a disagio, ma devo proclamare, mantenendo la giacca di Consigliere Anziano, che questo consiglio comunale ha eletto me presidente dell’assemblea.

Se il protocollo me lo consente, Segretario, vorrei esprimere un

ringraziamento a questa assemblea, non nascondo una commozione che spero di vincere, una commozione, un’emozione che spero di vincere.

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Egregio Sindaco, gentili consiglieri e consigliere, assessori e cittadini presenti, oggi molti presenti, e mi auguro che così siate anche nelle prossime sedute, sono molto lusingata e sono sinceramente grata per il grande onore che mi concedete di presiedere e rappresentare questo Consiglio Comunale a cui partecipo dal giugno 2004. Sono anche intimorita e lo sentite dalla voce dall’onere che consegue alla fiducia in me riposta e fin da ora assicuro tutto l’impegno possibile per uno svolgimento dignitoso e proficuo di questo ruolo nel rispetto di ciascuna e ciascuno di voi.

Colgo l’occasione per salutare e ringraziare chi mi ha autorevolmente preceduto, la prof.ssa Ines Briganti, nella certezza che l’operatività impressa con il suo lavoro –applausi- rappresenterà per me un contributo prezioso per procedere e per complimentarmi con lei per lo stile e la serenità con cui ha condotto i lavori nella legislatura precedente.

Permettetemi ora anche un riferimento personale, un ringraziamento particolare alla mia famiglia di origine, dove, fin da bambina, ho respirato i valori fondamentali della democrazia, onestà, lealtà, solidarietà e profondo rispetto per le idee di ciascuno, famiglia dove l’elaborazione del lutto, dell’esperienza del campo di concentramento vissuta come privazione dell’identità personale è sfociata in un amore per la vita e in un profondo rispetto per le idee e le libertà di ciascuno in un pluralismo quotidianamente praticato.

Con spirito di innovazione e di collaborazione, il nostro dovere è quello di cogliere i bisogni espressi dalla nostra città, di rispondere al meglio alle esigenze materiali e morali, di rendere i cittadini protagonisti delle scelte che li riguardano. Credo molto alla partecipazione come mezzo per giungere alle scelte migliori e maggiormente condivise ma anche ad una partecipazione come fine che rende sostanziale la responsabilità collettiva e il senso di appartenenza, la democrazia e che riempie di contenuto la ricerca e la costruzione del bene comune.

Esemplifico, stiamo attraversando una crisi economica e non solo, ma mi limito a questa citazione perché più evidente, che significa perdita di posti di lavoro, gravi difficoltà a trovare lavoro per i giovani che si affacciano per la prima volta alla ricerca di un’occupazione, tocchiamo con mano l’aggravarsi di situazioni di indigenza per le famiglie afflitte da una povertà che mette a dura prova anche la sola sussistenza elementare, ecco che allora il Consiglio Comunale, questa assise che oggi si è formalmente costituita, il massimo organo di rappresentanza della città, ecco è proprio qui che noi siamo chiamati ad onorare questo compito non appiattendoci sulle posizioni e sulle scelte che saremo chiamati a fare ma esprimendole al meglio e traducendole poi in proposte e progetti per la nostra città.

Tutto ciò deve concretizzarsi nella chiarezza dei ruoli e delle responsabilità, una distinzione questa affermata dall’ordinamento delle autonomie locali, tra gestione, indirizzo politico e controllo; come sapete, compete al Sindaco e la giunta la responsabilità sul piano esecutivo, ma al Consiglio spettano fondamentali funzioni di indirizzo e di controllo politico-amministrativo con competenze esclusive rispetto ad alcuni atti fondamentali per la vita dell’ente.

E qui abbiamo imparato, e mi rivolgo soprattutto a chi con me ha vissuto almeno l’ultima legislatura, come l’esercizio di queste importanti funzioni siano strettamente legate ad un forte impegno rivolto in primo luogo a un riferimento

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continuo ai nostri cittadini, avendo come referente, come interlocutore anche quel mondo dell’Associazionismo, mondo straordinario e particolarmente ricco nel nostro territorio, che tanto contribuisce a promuovere partecipazione e coesione sociale, ma penso anche ai Quartieri dei quali abbiamo ripetutamente discusso nell’ultimo anno di legislatura, per garantire al meglio questa forma di partecipazione.

In secondo luogo, il nostro impegno sarà rivolto a promuovere, attraverso il lavoro delle commissioni e delle eventuali consulte, quell’apporto critico costruttivo nei confronti dell’operato della giunta che può dare origine a nuovi elementi di indirizzo politico e creare i presupposti per le funzioni di controllo.

Terzo, ma non ultimo per importanza, impegno, sviluppare uno stretto rapporto collaborativo con la struttura organizzativa e con tutta la macchina comunale.

Come ben sapete, sono stata eletta in quanto candidata in una lista di partito, ma la militanza in una ben precisa parte politica non sarà d’ostacolo nella ricerca di quel equilibrio che la carica di presidente ha il dovere di esercitare costantemente affinché ciascuno possa pienamente esercitare il diritto, dovere di rappresentanza conferitogli dai cittadini.

Riconosco che la presidenza del consiglio, oltre che impegnativo ruolo di garanzia, è ruolo istituzionale importante a cui è assegnato una funzione di raccordo, di interlocuzione istituzionale tra Consiglio Comunale e organi esecutivi dell’ente. Non sarà vissuta da me come una carica puramente onorifica, ma attiva, presente e vivace.

Credo che voi mi abbiate eletto con questa intenzione da cui derivano doveri ben precisi, pertanto assumo fin da ora nei confronti del Consiglio Comunale e di tutta la cittadinanza, l’impegno di avviare e di mantenere un rapporto di stretta collaborazione con il Sindaco, con gli assessori, con i presidenti delle commissioni, con i capigruppo di tutte le forze politiche rappresentate in questo consiglio. Fondamentale e costante sarà pure il rapporto con i Dirigenti e Funzionari dell’amministrazione al fine di predisporre al meglio lo svolgimento dei lavori del Consiglio e delle commissioni stesse.

A questo proposito lancio subito un invito a me e a tutti voi, a riflettere sulla programmazione dei lavori del Consiglio e delle commissioni consiliari in modo che l’attività risulti sempre più utile e concreta nei tempi e nei modi sperimentando nuovi metodi, usando nuove tecnologie concorrendo a dare anche in questo caso un segnale positivo ai cittadini, un segnale di efficacia e sobrietà e insieme di visibilità e accessibilità. A questo proposito, vi comunico che inizierò da subito con l’attivarmi perché le registrazioni delle sedute del Consiglio Comunale siano fatte costantemente siano pubblicate sul sito del Comune così come, mi sembra, nell’ultimo consiglio comunale della legislatura precedente, avevamo approvato.

Ricordo a questo proposito di questa visibilità e accessibilità trasparenza e sobrietà un pensiero di Munier che mi è particolarmente caro e che dice: “Immagino una umanità e una società in cui camminando per strada voltato l’angolo incontri un altro e continui con lui senza alcuna meraviglia la sua conversazione interiore”, mi rendo conto che è una sfida ambiziosa ma anche una sfida entusiasmante.

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Auguro a tutti voi e a me stessa un buon lavoro, avrò bisogno e confido sull’aiuto di tutti per promuovere collegialità e rendere sempre più efficace e trasparente il lavoro di questo Consiglio. Grazie mille.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : procediamo con la elezione del Vice Presidente. A questo punto, darei la

parola ai gruppi per le proposte di designazione, per interventi e procediamo quindi i nostri lavori.

Se qualcuno vuole intervenire mi fa segno, perfetto, consigliere Macori, prego.

CONSIGLIERE MACORI (PdL) : il Popolo delle Libertà propone per questa carica Gustavo Baronio, collega

più anziano di partecipazione a questo consiglio del nostro gruppo, ne ha le competenze e le capacità.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : grazie consigliere Macori. Attenderei altre alzate di mano che non vedo..

prego consigliere Di Placido. CONSIGLIERE DI PLACIDO (Gruppo PRI) : grazie Presidente. Pensar male si fa peccato, ma ci si indovina spesso, come

recitava l’adagio di un famoso politico italiano, in ossequi alla linea che abbiamo tenuto prima, cioè quella di proporre un candidato espressione dell’opposizione quanto più congiunta possibile, siamo arrivati alla determinazione anche, visto che non è stato possibile affrontare l’argomento della presidenza all’opposizione, allora i gruppi di opposizione, che non si riconoscono nel Popolo delle Libertà che ha già in maniera chiara pronunciato la sua proposta, si ritrovano nella proposta di vice presidenza nella persona di Natascia Guiduzzi della lista civica “Cesena 5 Stelle”. Grazie.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : grazie consigliere Di Placido. Non ho altri iscritti. Prego consigliere Marchi. CONSIGLIERE MARCHI (Gruppo PD) : come Partito Democratico, convergiamo nella proposta di Gustavo Baronio

del quale abbiamo avuto modo di apprezzare la capacità, l’equilibrio, la competenza e la sua massima disponibilità che ha sempre dato nella scorsa legislatura gestendo lo stesso ruolo di Vice Presidente del Consiglio Comunale.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : grazie consigliere Marchi. Non ho altri iscritti a parlare, se non ci sono altri

iscritti a parlare…Prati prego… CONSIGLIERE PRATI (Unione di Centro) : intervento e dichiarazione di voto

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PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : intervento e dichiarazione di voto? Consigliere Prati : Credo che non ci sia bisogno di fare tanti commenti, quello che ho detto

prima a proposito dell’elezione del Presidente del Consiglio, puntualmente si è verificato, quindi lo sconcerto di trovarci qui così a ratificare accordi già fatti fra il Popolo della Libertà e il PD, credo che sia davanti agli occhi di tutti, quindi non c’è bisogno di fare dietrologie, non c’è bisogno di fare niente, quelli che si sono scandalizzati su qualcosa che è stato detto ieri mattina, credo che poi i fatti abbiano confermato questa sensazione che c’era ed è qualcosa di più di una sensazione.

Io ritengo di poter dire che per quanto riguarda il voto mi assoccio a quanto detto dal collega Di Placido. Solamente non ho niente nei confronti del consigliere Baronio, anche se potrei avere qualcosa, perché ricordiamo tutti…la questione delle elezioni politiche come è andata nei confronti del UDC c’è una posizione, non diciamo quella della PDL in cui a tutti a costi volessero che ci fossimo sciolti al loro interno, noi abbiamo una posizione ben precisa a livello nazionale che abbiamo mantenuto in queste elezioni politiche anche a livello locale.

Mi piace ricordare che a commento dell’elezione del Sindaco a Forlì nel ballottaggio, il Sen. Bettamia si è affrettato a dire che l’UDC a livello regionale, Casini ha già fatto un accordo con Errani, per le prossime tornate elettorali e si vede che qui, a Cesena, avendo paura di questo e dando per vero questa notizia, si sono affrettati a fare loro un accordo con il PD, perché questo la risultanza che ci troviamo ad avere oggi. Ne prendiamo atto.

Noi siamo un partito di centro, come abbiamo detto, abbiamo dei valori, quindi non intendiamo annacquarli con qualcun altro che non condivide questi valori, questi ultimi giorni, credo, che ne abbiano dato un’esperienza e quindi per questo noi stiamo al centro, portiamo avanti la nostra politica e qui prendo l’occasione per fare gli auguri a Rita per la sua elezione a Presidente del Consiglio e quindi la nostra azione politica in proseguo sarà sempre e comunque quella di fare le cose a favore della nostra città e dei nostri cittadini indipendentemente da chi vengono fatte delle proposte.

Noi proposte ne faremo, il nostro programma non è stato un programma elettorale, ma un programma di contenuti e quindi su questo ci misureremo in futuro. Grazie.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : grazie consigliere Prati. Ci sono interventi? Celletti. Dichiarazione di voto,

quindi siamo passati alle dichiarazioni di voto, prego consigliera Celletti. CONSIGLIERA CELLETTI (Lega Nord Romagna) : la ringrazio Presidente, adesso non mi sbaglio più, Presidente; è stato

chiesto sulla stampa oggi che cosa vogliono PRI, Lega e UDC e 5 Stelle? non vogliono niente di più che venga riportata nella sede istituzionale nella trasparenza più assoluta e nella chiarezza più assoluta soprattutto nel rapporto con i cittadini quelli che sono gli incarichi, quelli che sono i ruoli di maggioranza

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e di opposizione dei vari gruppi rappresentati con più sostenitori, con meno sostenitori ma tutti pari inter pari, tutti con la stessa dignità. Allora alla Lega men che meno agli altri partiti, ma comunque non posso parlare per gli altri, alla Lega non interessano minimamente i ruoli di potere, non interessano nomine, non interessano cariche, ma interessa la buona amministrazione, interessa la trasparenza. E allora quello che abbiamo denunciato, il collega Franchini ed io sulla stampa, il nostro partito che è stato quello di un, è una bruttissima parola, inciuccio ma se vogliamo chiamarlo diversamente, chiamiamolo incontro bilaterale fra i due maggiori gruppi, quello di maggioranza e quello di opposizione, ebbene questa è la prova provata, è già dal 20, no, ancora prima, ancora prima che circolano questi nomi e detto fatto come diceva il collega Di Placido, pensar male qualche volte ci si pende, i nomi sono stati quelli, allora qual è stato il nostro ruolo? Quello di far vedere ai cittadini che cosa è successo in questi incontri bilaterali e che obiettivamente avevamo ragione noi, quindi ho già spiegato prima che nei confronti della collega Ricci va il massimo, massimo rispetto e la massima riconoscenza, così come, con il collega Baronio che è stato un amico durante la scorsa legislatura, però, noi vogliamo dimostrare che si può fare anche altro, che ci si può sedere a un tavolo tutti assieme e, per questo, invitiamo la maggioranza e soprattutto il Sindaco Lucchi a tenerne conto per il proseguo dei lavori istituzionali e a dare pari dignità a tutte le opposizioni.

E crediamo anche con la candidatura che io sostengo, la candidatura avanzata dall’amico Di Placido della new entry di questo Consiglio, che un segnale di discontinuità sarebbe stato apprezzabile. Ha detto giustamente il capogruppo del PdL che, in fondo, questi ruoli non hanno la minima importanza, no, io non credo che non abbiano la minima importanza, io credo che abbiano importanza e quindi magari l’hanno data al collega Baronio, dicendo intanto non ha la minima importanza, no, noi crediamo che non ha una minima importanza e quindi sosteniamo questa candidatura, la sosteniamo con cognizione di causa e pensiamo anche che sarebbe un bel segnale da dare sia da parte della maggioranza che dall’opposizione, a cambiare le carte in tavola, a essere creativi, anticonformisti, andare controcorrente e trovare un nome diverso di cui si era parlato sui giornali, che si era deciso nei corridoi e che a noi non stava bene, grazie.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : benissimo. Grazie, consigliera Celletti. Prego consigliere Macori per

dichiarazione di voto. CONSIGLIERE MACORI (PdL) : faccio una dichiarazione di voto con una piccolissima chiosa, bisognerebbe

che ci convincessimo tutti che le elezioni sono finite, le urne sono chiuse, un risultato è venuto fuori. A me sembra che sia il momento di cominciare a lavorare, mi sembra anche che, cioè perlomeno riterrei che questo Consiglio alla città, alle persone che sono presenti, non credo che interessi, il gradimento per questo tipo di ragionamenti sia poi così elevato, credo anche che un discorso con il resto della minoranza, quindi il discorso dell’opposizione debba essere fatto ma, secondo me, non è questo né il luogo né il momento,

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comunque la nostra dichiarazione di voto è conforme alla dichiarazione che abbiamo fatto prima a proposito di Gustavo Baronio.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : molto bene. grazie consigliere Macori. Non vedo altre mani alzate, prego

consigliere Landi. CONSIGLIERE LANDI (Gruppo PD) : io spero che nell’intervenire, nel dire che condivido alcune affermazioni fatte

dal consigliere Macori, ci sia allarmismo, diciamo che il Partito Democratico converge sulla figura di Gustavo Baronio, siamo nel solco della tradizione, per tradizione il Consiglio Comunale di Cesena ha una presidenza espressione della maggioranza, per tradizione, anche questo non è segnato da nessuna parte, noi diamo il nostro voto favorevole a un consigliere comunale espressione della minoranza relativamente alla vice presidenza.

Certo, avremo preferito che l’opposizione fosse unita, avesse trovato una convergenza su una persona singola, ma vedo che qui è anche difficile discutere in questa maniera qui, perché qui siamo veramente di fronte alle opposizioni e noi ci troviamo visibilmente in difficoltà, preferire l’uno, preferire l’altro, allora su questo profilo qui, senza che la Guiduzzi ne abbia male, ci mancherebbe, però Gustavo Baronio era stato Vice Presidente prima, ha dimostrato quelle poche volte, perché il nostre Presidente è stato sempre molto presente, equilibrio, ha dimostrato garanzia per tutti i gruppi consiliari e questa è la funzione prioritaria che deve svolgere il Vice Presidente qualora deve sostituire il Presidente e quindi non vedo come possiamo, ci imponete questa scelta qua, una scelta che va su una persona, e ripeto, la Guiduzzi non ne abbia male perché ci mancherebbe, per cui ribadisco quello che hanno detto altri, si fanno valutazioni politiche e si pensa che una persona possa rappresentare meglio quel ruolo di un’altra persona.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : grazie consigliere Landi. Prego Ferrini per dichiarazione di voto. CONSIGLIERE FERRINI (Gruppo PRI) : grazie Presidente e i miei migliori auguri. Ma su questa vicenda della vice

presidenza, lo dico al consigliere Landi e anche a chi mi ha preceduto, io trovo un pochino particolare il dibattito che mi ha preceduto, perché c’è una sorta di malcelato imbarazzo che invece non dovrebbe esserci, perché in fondo il Partito Democratico ha ottenuto ciò che voleva, perché ha ottenuto la presidenza di Rita Ricci e dall’altra parte ha detto convergiamo sul nominativo di qualcuno che proviene dall’altra parte, quindi qual è l’imbarazzo a un certo punto? l’imbarazzo a un certo punto lo dovrebbe avere qualcuno da questa parte, perché secondo la politica come dovrebbe essere e che noi abbiamo denunciato anche durante la campagna elettorale, noi abbiamo già previsto quello che sarebbe successo e cioè che il pericolo di un’opposizione che, spesso e volentieri, si accompagni e faccia da compagno di strada a questa maggioranza era concreto, lo era prima delle elezioni, anche se il consigliere Macori si ricorda che sono chiuse le urne ma noi non possiamo non riscontrare

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quello che è un trait d’union tra quello che è stato prima delle elezioni e quello che sta avvenendo dopo le elezioni. Io credo che potesse essere quella della elezione della presidenza e della vice presidenza un buon momento nel quale le opposizioni, ripeto, non è neanche tanto un problema del Partito Democratico che io comprendo dal suo punto di vista che voglia avere, cerchi un interlocutore dall’opposizione, ma è il problema è che si poteva trovare all’interno della minoranza e delle opposizioni un momento nel quale trovarsi d’accordo e convergere i propri voti sia sulla presidenza che sulla vice presidenza. Purtroppo, questo non è avvenuto perché ci sono stati dei contatti privilegiati e ripeto i contatti privilegiati, se il Sindaco li ha fatti o se qualcuno per lui li ha fatti, sono dei contatti che noi avevamo già previsto e continueremo a prevedere, ma se qualcuno, in questa opposizione, in questo consiglio comunale, lo dico anche, visto che prima ci si è rivolto ai cittadini, lo voglio dire anch’io ai cittadini, se qualcuno crede che ci debba essere una vera opposizione, che non sia mai una opposizione preconcetta, ma che sia un’opposizione che valuta le cose e le scelte, che non creda qualcuno di questo consiglio comunale di avere una vocazione maggioritaria, visto che va tanto di moda ultimamente, come opposizione, perché l’opposizione non si vede soltanto se i numeri sono sei a due, sei a tre o quello che è, si vede sulle cose, si vede sulle scelte, e noi aspettiamo, così come avevamo già previsto che sarebbe avvenuto per presidenza e vice presidenza, al varco il pericolo, scusate, spero non essere ulteriormente querelato, ma il pericolo dell’inciuccio è una parolina che ha utilizzato credo per la prima volta D’Alema, quindi penso che si possa utilizzare anche in questo contesto, quindi il pericolo dell’inciuccio che ripeto fa comodo sicuramente al Partito Democratico perché per cui c’è una corsia preferenziale, ma non credo faccia comodo invece all’opposizione, sappiate anche voi cittadini che qualcuno qui a presidiare il fortino ci sarà, anche se ha dei numeri più limitati, noi siamo qui a presidiare.

Dico soltanto una cosa, Presidente, che non c’entra molto, ma devo assolutamente dirla perché, di qui in avanti, spero per i prossimi cinque anni, se la salute me lo consentirà o prima se avverrà quello che io auspico, terminerò tutti i miei interventi in consiglio di qualunque argomento si tratti, richiamando un pochino il costume che fu di quel grande che era Catone il censore, vedete, io, in questi giorni, e concludo Presidente, insieme a qualcun altro ho ricevuto una bella querela per aver detto la verità, di aver detto ai cittadini che cosa è successo, tant’è che l’attuale Sindaco addirittura si era associato a una richiesta di dimissioni di qualche vertice, bene, Catone, speriamo che si associ non alla querela ma a questa richiesta, Catone, quando concludeva i suoi discorsi, lo saprete tutti, chiudeva sempre con Carthago delenda est”, di qualunque cosa si parlasse lui richiamava l’attenzione al fatto che Cartagine doveva essere distrutta, di lì in avanti, l’impero romano ha avuto la sua massima espansione, quindi io terminerò sempre tutti i miei interventi, finché qualcuno non si dimetterà dal vertice di ACER con questa frase: E… Morgagni si deve dimettere. Vi ringrazio.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : grazie consigliere Ferrini. Una lunga dichiarazione di voto, ampia; non vedo

altre mani alzate, datemi una mano, no, non ce ne sono.

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Procederei con il comunicare quali sono le modalità di questa ulteriore votazione, è sempre una votazione con scrutino segreto, vi è stata consegnata la scheda, nella scheda dovete apporre il nome del candidato prescelto per la vice presidenza, Monica passerà sempre con l’urna per raccogliere le schede, chiedo agli scrutatori di essere pronti per lo scrutino delle schede non appena saranno state raccolte.

Possiamo dare anche in questo caso il verdetto della votazione: due erano sempre i candidati, Baronio e Guiduzzi, Baronio ottiene 23 voti, Guiduzzi 5, le schede bianche sono tre, quindi proclamo Vice Presidente il consigliere Baronio.

Per questa delibera, ci viene chiesta l’immediata esecutività, facciamo la immediata esecutività e poi le do la parola… scusate, mi dicono che è il contrario, abbiate pazienza, prego.

CONSIGLIERE BARONIO (PdL) : vorrei ringraziare tutti, anche quelli che hanno votato scheda bianca e che

hanno votato Guiduzzi, perché anch’io ritengo che il ruolo del presidente e quindi anche di conseguenza quello del vice presidente sono ruoli di garanzia. Sono un po’ deluso perché siccome ero vice presidente l’altra volta mi aspettavo di diventare presidente, perché se no si va indietro, invece, purtroppo, abbiamo capito dai contatti che c’erano stati che l’amministrazione voleva tenersi la presidenza.

Io credo che adesso parlare di accordo che c’è stato, io credo che sia una legittima … a quello che è successo avere dei contatti con l’amministrazione, con il Sindaco, questi contatti mi risulta che ci siano stati anche con l’opposizione che qualcuno abbia rifiutato di avere questo tipo commissione, questo tipo di garanzia, mi risulta questo.

In ogni caso, io credo che sarebbe stato opportuno, come è successo con Ines Briganti votare tutti insieme il Presidente. Stamattina ho telefonato alla Ines, la quale diceva che gli dispiaceva molto non essere qui perché deve fare la nonna, ma secondo me anche perché gli avrebbe proprio stretto il cuore, perché l’impegno e la passione che lei ha dato in questi cinque anni sono esemplari e conoscendo la Rita Ricci credo che anche lei, allo stesso modo, darà lo stesso impegno e la stessa passione, per cui io prevedo che come la scorsa legislatura se faccio tre consigli comunali sarà già molto, volevo tranquillizzare che il fatto di essere vice presidente non porta nessun compenso, mentre invece sappiamo che per il presidente un compenso c’è, ma del resto l’impegno è diverso.

In ogni caso, io credo che dipenda dal Presidente del Consiglio, quindi anche dal Vice Presidente, riuscire a dare uno stile che abbiamo sempre avuto in questi anni di rispetto fra maggioranza e opposizione che, magari, mi augurerei questo stesso stile riuscisse ad essere anche in altri consessi in cui noi, come cittadini, non lo vediamo, un rispetto per gli altri, per l’altro partito. Io presumo che l’equilibrio della Presidente riuscirà ad arrivare a dare questo.

Ciò detto, siccome sono stato citato dall’amico Prati, una piccola battuta me la dovete consentire. Io non ho niente contro Tonino Prati, anzi, credo di avere fortemente contribuito al fatto che lui sia qui, perché se volete ne parliamo dopo, quindi io credo di avere dato una grossa mano a Tonino Prati e credo che

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questa stessa mano che io ho dato a Tonino Prati la darò a tutti i consiglieri e tutti quelli che me la chiederanno, perché fare politica è disponibilità, fare politica è ascolto. Io credo che tutti quelli che sono stati eletti hanno avuto un mandato dai cittadini, dovranno continuare ad ascoltare i cittadini e perché no anche ascoltare gli altri consiglieri con lo stesso rispetto che va dato a una politica che va fatta con stile, non con una politica urlata. L’opposizione sarà netta, noi faremo opposizione ma quando farò le veci di Presidente del Consiglio, lo farò per tutti, grazie.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : grazie Vice Presidente e a seguito di questa nomina, chiedo anche a lei la

massima collaborazione perché effettivamente l’obiettivo è quello di un perseguimento del bene comune della partecipazione massima, grazie.

A questo punto, possiamo procedere con il voto per quel che riguarda la immediata esecutività di questa delibera che riguarda le due cariche, sia quella di presidente che di vice presidente. Possiamo procedere con il voto:

chi è favorevole alzi la mano: mi pare di cogliere una unanimità facciamo una controprova : chi è contrario: nessuno chi si astiene: nessuno perfetto. Grazie mille. LLE/CONS 11

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3) Giuramento del Sindaco ai sensi dell’art. 50, 11 ° comma, D. Lgs. n.267/2000

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : possiamo procedere con il punto 3 del nostro ordine del giorno. Il punto 3 del

nostro ordine del giorno è il giuramento del Sindaco ai sensi dell’art. 50, comma 11 del Testo Unico degli Enti Locali.

Il Sindaco presenta formale giuramento davanti alla cittadinanza, qui ampiamente rappresentata, per questo invito il Sindaco ad alzarsi in piedi con la fascia e a pronunciare il giuramento solenne con la formula di rito, prego Sindaco.

SINDACO LUCCHI : giuro di essere fedele alla Repubblica, di osservare lealmente la Costituzione

e le leggi dello Stato, di adempiere ai doveri del mio ufficio nell’interesse dell’amministrazione per il pubblico bene.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : grazie Sindaco e auguri di buon lavoro. LLE/CONS11

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4) Denominazione gruppi consiliari e comunicazione capigruppo PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : passiamo al punto 4 dell’ordine del giorno che riguarda denominazione dei

gruppi consiliari e comunicazione del capogruppo. A seguito delle elezioni amministrative del 6-7 giugno, do lettura per presa

d’atto da parte del Consiglio di quelli che sono i gruppi consiliari che si sono costituiti e delle designazioni che sono pervenute all’ufficio dei capigruppo.

Gruppo Partito Democratico: capogruppo Landi Fabrizio. Gruppo Popolo della Libertà: capogruppo Macori Italo. Gruppo Repubblicano: capogruppo Di Placido Luigi. Gruppo Lega Nord: capogruppo Celletti Antonella. Gruppo La sinistra per Cesena: capogruppo Zittignani Maria Grazia. Gruppo Italia dei Valori: capogruppo Pagni Cinzia. Gruppo Unione di Centro: capogruppo Prati Antonio. Gruppo Cesena 5 Stelle: capogruppo Guiduzzi Natascia. E con questo abbiamo concluso il punto 4 dell’ordine del giorno. LLE/CONS 11

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5) Comunicazione dei componenti della giunta PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : punto 5 dell’ordine del giorno prevede la comunicazione dei componenti della

giunta ai sensi dell’art. 46 del Testo Unico degli Enti Locali che prevede che il Sindaco dia comunicazione al Consiglio nella prima seduta successiva alle elezioni dell’avvenuta nomina dei componenti della giunta, do la parola al Sindaco per appunto la comunicazione della composizione della nuova giunta.

SINDACO: lo scorso 18 giugno ho provveduto alla nomina della giunta, do quindi lettura

della composizione della stessa e delle deleghe assegnate: Vice Sindaco: Carlo Battistini, assessore Risorse, politica del personale, le

deleghe sono quelle al bilancio, politica complessiva delle entrate, controllo di gestione, società partecipate, risorse tributarie e patrimoniali, sistema informativi, politiche del personale.

Baredi Maria, detta Elena, è assessore alla formazione istruzione, nello specifico, le deleghe sono alla pubblica istruzione, ai servizi educativi e per l’infanzia, alla formazione professionale e continua, alla lotta alle disuguaglianze, alle politiche giovanili, alle iniziative di pace e solidarietà.

Simona Benedetti, assessore alle politiche per il benessere dei cittadini, le deleghe nello specifico sono il welfare di comunità e famiglia, sanità, politiche dell’integrazione, volontariato.

Daniele Gualdi è assessore alla cultura, le deleghe sono quelle relative alla cultura, alle istituzioni culturali, Istituzione Biblioteca Malatestiana e Fondazione R. Serra, al teatro, allo sport e all’università e ricerca.

Maura Miserocchi, assessore ai Lavori Pubblici, le deleghe sono relative ai lavori pubblici, manutenzione continua e diffusa della città, alla sicurezza degli edifici ed impianti, alla viabilità e mobilità, ai quartieri.

Lia Montalti, assessore alla sostenibilità ambientale, le deleghe riguardano la qualità ambientale e lo sviluppo di nuove fonti energetiche e progetti europei.

Orazio Moretti, assessore alle politiche di qualificazione urbana, le sue deleghe riguardano la programmazione e attuazione dei piani urbanistici, lo sviluppo produttivo e residenziale del territorio, l’economia del territorio, industria e artigianato, commercio e sistema agro-alimentare.

Ivan Piraccini, assessore alla promozione delle sicurezze e le sue deleghe riguardano le politiche per le sicurezze e Polizia Municipale, la Protezione Civile, i servizi demografici.

Al Sindaco rimangono le deleghe relative alla Programmazione, al controllo strategico, alla macro organizzazione degli uffici e dei servizi, all’innovazione, semplificazione e trasparenza, alla Segreteria Generale, alla partecipazione, alla comunicazione e al turismo.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : grazie Signor Sindaco. Credo di interpretare l’intenzione di tutti quanti

facendo gli auguri più sinceri alla giunta che sta iniziando il suo percorso. LLE/CONS 11

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6) Presentazione delle linee programmatiche di mand ato 2009-2014

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : passiamo al punto 6 dell’ordine del giorno che prevede la presentazione delle

linee di mandato per il periodo 2009-2014. Do, in questo caso, la parola al Sindaco per la presentazione delle linee

programmatiche quale strumento-guida delle azioni e delle progettualità dell’ente locale in relazione al mandato amministrativo.

Prego Sindaco, a lei la parola. SINDACO: approfitto dell’occasione per salutare le consigliere e consiglieri comunali, 19

dei quali di prima nomina, gli assessori, i dipendenti comunali presenti per ragione di servizio e per una positiva vicinanza al nuovo consiglio, tutti i cittadini che hanno scelto di essere con noi in questo importante momento, tra questi, alcuni già consiglieri, assessori ed ex Sindaci di questo Comune, saluto anche i rappresentanti dell’informazione locale.

Il Consiglio Comunale è il luogo del confronto nel quale attivare, anche per il futuro, una competizione di idee finalizzata alla concretizzazione di un progetto equilibrato di città, in grado di garantirci una coesione sociale come quella alla quale siamo abituati, un forte senso di appartenenza basato sui valori di cittadinanza condivisi e diffusi. Perché ciò accada serve che ci sentiamo impegnati in una comune battaglia, prima di tutto, di carattere culturale, all’interno della quale possano trovare sempre piena dignità, giusti spazi di confronto e chiara rilevanza, le passioni e le professionalità che i consiglieri sapranno e vorranno esprimere.

Si tratta di un modus operandi che attraverso i forti valori di dialogo contenuti nella nostra Costituzione, ci consentirà di mettere nel giusto risalto la volontà comune di garantire attenzione agli interessi della città. Per questo sento in me e so che così è per l’intera maggioranza consiliare forte l’impegno a garantire porte aperte e spazi di dialogo in tutte le sedi e in tutte le occasioni alle forze politiche sociali che vorranno perseguire questo stesso obiettivo, ma anche ai Parlamentari locali, ai consiglieri regionali e provinciali, a tutte le rappresentanze istituzionali che, con noi, hanno il diritto e dovere di concorrere al bene di Cesena.

Ci caratterizzeremo per il rispetto del programma elettorale, ma anche per la capacità di garantire valore continuo a tre parole-chiave: ascolto, dialogo, soluzioni, che in se raccolgono il meglio di un percorso costante e virtuoso di confronto con la città, con i presidenti di consigli di quartiere, con le strutture associative del volontariato a tutti i livelli, con i singoli cittadini, anche riunitisi in comitati spontanei e temporanei di interesse.

A queste parole, se ne aggiungerà un’altra: sobrietà, che caratterizzerà il nostro modo di essere e l’utilizzo degli strumenti messici a disposizione dalla collettività ma anche nel dialogo con la città e con le forze politiche.

Non ci sentirete mai gridare, ci sentirete piuttosto difendere le nostre scelte, ma sempre avendone spiegato le ragioni ed avendole fatte giungere solo al temine di un necessario, utile e trasparente percorso di confronto con la città.

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E’ doveroso che l’assise odierna, che segna l’avvio di un confronto, al quale spesso ci dovremo rifare nei prossimi cinque anni per identificare le coordinate del nostro agire all’interno del Consiglio Comunale, parte da un punto fermo. Per noi questo punto fermo è il rispetto del programma con il quale mi sono presentato alla città, sostenuto da una solida coalizione, che parte da un chiaro giudizio di premessa sulla nostra città.

Cesena ha vissuto un lungo periodo di sviluppo sociale ed economico favorito dalla stabilità amministrativa e dal buon governo. La città è profondamente cambiata grazie alla realizzazione di una rete avanzata di servizi per i cittadini e delle grandi infrastrutture urbane sino alla costituzione del polo universitario. Un processo di modernizzazione che, sebbene mai concluso, ha certamente portato Cesena al rango di città regionale, una città culturalmente vivace che ha saputo fin qui affrontare le sfide economiche grazie ad un tessuto imprenditoriale dinamico, in un contesto sociale solido ed integrato.

Oggi, occorre aprire un nuovo ciclo di progresso, lo impone la crisi economica mondiale che sta toccando regioni sviluppate come la nostra, lo impone la crisi energetica ambientale, alla cui soluzione siamo tutti chiamati a concorrere per garantire un futuro alle nuovi generazioni e lo impongono le nuove domande sociali con l’invecchiamento della popolazione, il riemergere del problema della casa, l’inedita presenza di immigrati nel nostro territorio, la precarietà e la bassa qualificazione che caratterizza una parte importante delle attività economiche.

Dobbiamo essere consapevoli che la profonda crisi che stiamo attraversando può far saltare qualsiasi programma amministrativo, al di là delle nostre intenzioni, per questo, occorre tenere ben saldo il timone mettendo al primo posto la solidarietà e di sostegno alle persone in difficoltà.

Nelle ultime legislature, pur continuando a dedicare risorse importanti ai servizi sociali e alla cultura, sono stati realizzati forti investimenti sulle infrastrutture per la mobilità, per la riqualificazione degli spazi pubblici e per le opere legate alla cultura e all’università portando la città a un buon livello di efficienza, di qualità e di vivibilità.

Oggi è quindi possibile, necessario rivolgere la nostra attenzione soprattutto alle domande sociali e alle criticità dando un nuovo orientamento alle scelte amministrative. Per avviarci su questo indirizzo strategico, indico i temi e gli obiettivi prioritari che poniamo al centro del programma per Cesena.

Difesa della solidarietà sociale: fino ad oggi, questo è stato un punto di forza della nostra società, grazie alla presenza di un sistema di piccole e medie imprese, agricole, artigianali, commerciali e turistiche e di alcune solide aziende di media dimensione pienamente integrate sul territorio che hanno garantito una significativa diffusione della ricchezza prodotta.

La stabilità della popolazione, il buon governo della città hanno consentito di dare una risposta avanzata alle domande sociali delle fasce più deboli, oggi, la crisi economica di cui non avvertiamo ancora per intero la portata purtroppo mette in discussione questo modello aprendo inedite domande di sostegno e di servizi a cui lo Stato e gli enti locali sono chiamati a rispondere in un contesto di crescente difficoltà della finanza pubblica. Da qui l’assoluta necessità di unire le forze con un rinnovato patto di solidarietà tra le pubbliche amministrazioni, le

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imprese con le loro associazioni, il mondo del lavoro, le associazioni con finalità sociali, il sistema del volontariato e dell’associazionismo, le istituzioni religiose impegnate nel sociale, obiettivi specifici del patto di solidarietà dovranno essere la casa per le fasce sociali più deboli, oggi escluse da questo diritto, con un ruolo più attivo della pubblica amministrazione anche nella gestione urbanistica. Il sostegno alle famiglie con persone con disabilità e agli anziani non autosufficienti e comunque alle famiglie in difficoltà economica, le politiche rivolte all’integrazione dei lavoratori immigrati che lavorano regolarmente nel nostro Comune e alle loro famiglie, facilitando l’accesso ai servizi; al rispetto delle regole della nostra democrazia si deve accompagnare il riconoscimento dei fondamentali diritti di cittadinanza e di libertà religiosa. Una rinnovata attenzione ai giovani e agli adolescenti a cui va ridata fiducia nel futuro, per prevenire comportamenti di devianza con un sostegno specifico alle agenzie educative fondamentali: scuola e famiglia in particolare.

L’impegno a mettere in atto modalità più efficienti per il controllo del territorio favorendo l’interazione tra le diverse forze di Polizia e aumentando il decorro degli spazi di ritrovo e di socializzazione e delle aree verdi.

La sostenibilità ambientale, faro di tutte le scelte; di fronte ai cambiamenti climatici, che mettono in pericolo il futuro del nostro pianeta, ogni comunità deve assumere le proprie responsabilità, affrontando tutti gli aspetti legati al consumo di energia e ai suoi effetti in termini di salute, di inquinamento ambientale, di peso sullo sviluppo economico e sociale.

Cesena è oggi nelle condizioni di iniziare il suo lungo percorso verso l’autosufficienza energetica seguendo l’esempio di altre piccole medie città europee. Per favorire questo processo virtuoso, occorre lavorare su diversi obiettivi, tra questi la riduzione dei consumi attraverso il miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici e delle reti, la riduzione e la razionalizzazione degli spostamenti in auto. Occorre aumentare l’investimento sul trasporto pubblico, completare la rete ciclo-pedonale, in alternativa nuovi parcheggi in centro, con l’attivazione di quelli già programmati, si potrà iniziare una graduale riduzione dei parcheggi all’interno delle mura per creare nuovi spazi pedonali, limitando ulteriormente l’accesso delle auto nel centro storico.

Un forte sviluppo del verde naturale a bassa manutenzione nella città, nelle frazioni, lungo le strade e i corsi d’acqua, per accrescere significativamente la massa arborea in grado di assorbire il Co2, per migliorare il clima urbano.

La crescita culturale della comunità sui temi dell’energia, dell’ambiente, della mobilità sostenibile, lo sviluppo di nuove fonti energetiche ampliando il ruolo di organismi pubblici già esistenti o con la costituzione di una nuova società a partecipazione pubblica dedicata al risparmio energetico, allo sviluppo di nuove fonti rinnovabili, per fare di Cesena una realtà sempre più autosufficiente e ambientalmente sostenibile.

Nella politica ambientale ed energetica, rientra anche una gestione avanzata dei rifiuti in grado di raggiungere i traguardi fissati a livello europeo. L’obiettivo prioritario è la riduzione alla fonte dei volumi prodotti e l’aumento della quota da recuperare, riducendo al minimo lo smaltimento in discarica pur senza ricorrere alla termovalorizzazione. Sulle modalità di raccolta e sui sistemi di riciclo si devono adottare le soluzioni più efficaci ed innovative, aperti alla

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sperimentazione ma senza scelte pre-costituite, tenendo conto delle caratteristiche del territorio e dei costi che si trasferiscono sulle tariffe.

Per garantire uno sviluppo sostenibile, deve essere portato all’approvazione entro la legislatura il piano strutturale del Comune di Cesena, come è previsto dalla Legge Regionale 20 del 2000. Il nuovo piano strutturale comunale, assumendo gli obiettivi ambientali prima detti, dovrà prevedere l’assoluta priorità alle politiche di riqualificazione urbana, essendo il territorio un bene finito e non riproducibile, un forte rilancio della politica della casa, dando priorità agli interventi che possono garantire una quota rilevante di abitazione a basso costo, sia per la vendita che per l’affitto, destinata a soddisfare le fasce più deboli della popolazione, ponendo come criterio per l’assegnazione degli alloggi il bisogno reale dei richiedenti. La riqualificazione della viabilità sia in città che nelle frazioni privilegiando gli spazi a pedoni, ciclisti, mezzi pubblici e arredo verde. Un progetto prioritario sarà la riqualificazione della Via Emilia sia nel tratto urbano per diventare il grande viale della città che in quello esterno.

Un ulteriore passo nella riqualificazione urbanistica nella valorizzazione culturale ed economica del centro storico, dopo la Grande Malatestiana da completare e il progetto già presentato per il recupero del Foro Annonario, assume priorità la riqualificazione ad uso pedonale di Piazza della Libertà, vera cerniera tra la zona del Teatro in forte fase di rivitalizzazione e il cuore commerciale di Cesena.

La tutela del paesaggio agrario del territorio cesenate evitando un’ulteriore proliferazione di nuove case in pianura ed in collina, prive di legami con la conduzione agricola, una particolare attenzione sarà rivolta alla riqualificazione dei corridoi ecologici a partire dal Fiume Savio, e dagli altri corsi d’acqua minori e al tema del verde urbano con la creazione di boschi-filtro e percorsi ciclo-pedonali di riscoperta del territorio.

La ricerca della sostenibilità ambientale di tutti i nuovi insediamenti puntando al risparmio energetico, all’incentivazione delle costruzioni eco-compatibili, al recupero della risorsa idrica, alla corretta gestione dei rifiuti. Una speciale attenzione alla manutenzione continua e diffusa della città.

Cesena ha un duplice ruolo territoriale da svolgere, da una parte deve valorizzare tutte le realtà e le eccellenze esistenti nel comprensorio, svolgendo una forte azione di collaborazione con i distretti industriali del Rubicone, con l’area turistica della Costa e con le realtà della collina e della montagna, per rendere più efficiente e competitivo l’intero territorio cesenate attraverso un più forte coordinamento delle politiche territoriali dei servizi. D’altra, deve sviluppare con le altre città capoluogo e con le province, le politiche di Area Vasta in ambito romagnolo nel campo della sanità, della ricerca universitaria, dell’innovazione tecnologica, delle grandi infrastrutture, della logistica, del turismo, della cultura e dello spettacolo che non possono più essere pensati in una logica localistica, ma devono trovare risposte di alto livello in una pianificazione condivisa tra le principali città e le province romagnole.

Allo stesso tempo, Cesena deve porsi a confronto con le realtà europee più avanzate, utilizzando standard e modalità di controllo della propria crescita adeguati a tale ambizioso obiettivo.

Per questo, una particolare attenzione riguarderà i temi della sanità e della scuola, che sono fondamentali per la vita dei cittadini, poiché il piano

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sociosanitario della regione Emilia Romagna introduce il principio della separazione delle funzioni e rilancia il ruolo di programmazione dei Comuni, Cesena dovrà garantire anche in futuro all’interno della nostra Azienda Sanitaria la centralità delle politiche di welfare e l’ottimizzazione delle scelte di Area Vasta nella sanità, favorendo processi di integrazione che, grazie alle aziende distinte di Cesena e Forlì, possono puntare su una qualità costante dell’offerta ospedaliera, per questo la scuola è, a nostro parere, luogo prediletto per la formazione degli individui sin dai primi anni di vita in cui i bambini, le bambine iniziano a frequentarla, la centralità delle politiche educative deve essere considerata come un investimento necessario capace di produrre cultura, senso civico e pratica pedagogica per la qualità della vita dell’intera comunità.

La vivacità imprenditoriale costituisce uno dei pilastri economici e sociali del nostro territorio, che ha favorito una diffusione della ricchezza, la crescita dell’occupazione, in particolare, quella femminile, sostenuta anche dal forte investimento pubblico e privato sui servizi, ha fino ad oggi garantito benessere e coesione sociale. Diversi fattori pongono però a rischio questo modello positivo di sviluppo che la crisi economica in atto sta mettendo a dura prova, l’invecchiamento dei produttori, le difficoltà generalizzate di una situazione alla quale è necessario porre rimedio.

Pur consapevoli dei limiti di competenza dei Comuni nel governo dei processi economici, indichiamo le seguenti priorità per la nostra città: si deve creare un circolo virtuoso tra università, ricerca applicata e imprese, concentrando un impegno con le diverse agenzie, Ser.In.Ar., Centuria, Macfrut, Romagna Innovazione, per facilitare il contatto tra mondi oggi troppo distanti. Vanno costruite politiche per valorizzare i giovani che si formano nei nostri corsi universitari, favorendo il loro inserimento nel sistema economico locale. Oggi, troppo spesso, esportiamo i nostri talenti, domani li dovremo attrarre per restare competitivi nel mondo. Pensiamo in particolare allo sviluppo del settore dell’informazione, della comunicazione, l’information technology, e delle energie rinnovabili, facilitando un insediamento di nuove imprese innovative.

Fare di Cesena una vera città universitaria sviluppando attività di ricerca dei dipartimenti accanto a quella già consolidata della didattica, dobbiamo porci l’obiettivo dell’insediamento in Romagna dei dipartimenti che hanno il controllo della spesa per la ricerca per radicare docenti, dottorandi e dottori in ricerca rendendo produttiva la presenza dell’università nel nostro territorio.

Serve rivedere criticamente le politiche per le aree produttive a partire dagli strumenti operativi che hanno dimostrato a Cesena una bassa efficacia con costi eccessivi non escludendo un immediato intervento sull’attuale piano regolatore di riallocazione e attuazione di alcuni comparti. Va rivisitata l’esperienza di consorzi di imprese che in passato hanno dato risultati migliori in termini di efficienza e di costi tenendo conto delle diverse condizioni legislative per l’acquisizione e la gestione delle aree. I nuovi insediamenti dovranno essere concepiti secondo criteri di sostenibilità ambientale, garantendo prezzi competitivi per le imprese che si devono insediare e va privilegiato un insediamento delle imprese che possono portare innovazione nel sistema economico cesenate.

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Vanno evitati insediamenti dispersivi e ripetitivi attraverso un forte coordinamento urbanistico tra i Comuni del comprensorio e la provincia, va sostenuta la nostra filiera agro-alimentare fondamentale per la nostra economica e per la socialità del Cesenate.

Occorre promuovere la cultura della legalità della sicurezza nei luoghi di lavoro che partendo da un ruolo attivo degli enti locali e dell’azienda sanitaria coinvolge gli imprenditori, enti pubblici, professionisti, contribuendo a fare divenire senso comune condiviso la garanzia dell’incolumità e del benessere dei lavoratori.

Vanno attuate politiche di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro per favorire l’occupazione femminile e di conseguenza l’elevazione del reddito delle famiglie, sollecitando l’impegno di tutte le parti sociali.

Va mantenuto l’investimento nel settore culturale che ha contraddistinto la nostra città. Cesena, città della cultura, non è soltanto un obiettivo di progresso e promozione sociale, ma anche una concreta opportunità economica se consideriamo i tanti settori di produzione culturale oggi attivi a Cesena, la significativa crescita del turismo, lo sviluppo di attività commerciali collegate.

Gli enti locali, e mi avvio a concludere, hanno vissuto profonde trasformazioni negli ultimi vent’anni in termine di competenze, di ridefinizione di ruoli e di responsabilità, complessità e complicazioni normative e legislative, sovrapposizione di responsabilità tra i diversi enti, difficoltà di bilancio e carenza di personale nei settori più delicati.

Tutto questo ha creato disagio in molti settori, difficoltà nel dare risposte efficaci in tempi ragionevoli. Spesso la riposta burocratica a queste difficoltà è stata l’attenzione alla procedura e alla forma piuttosto che all’obiettivo e al contenuto dell’atto amministrativo. Per dare motivazione, snellezza e certezza all’attualità comunale, che sono decisivi per realizzare gli obiettivi esposti in questo programma occorre dare un deciso orientamento al progetto nell’attività amministrativa valorizzando le molte professionalità e competenze che costituiscono un patrimonio fondamentale del nostro Comune, procedere a una forte semplificazione dei regolamenti ad un efficace coordinamento delle diverse autorità che intervengono nel procedimento amministrativo, semplificare, qualificare il rapporto con i cittadini con un ampio ricorso ai moderni strumenti di comunicazione e, in particolare, si dovranno mettere a punto le carte dei servizi in parallelo al nuovo sviluppo del government, rafforzare il ruolo dei Quartieri che hanno garantito per tanti anni una funzione democratica di presidio del territorio favorendo la partecipazione diretta dei cittadini alla vita amministrativa della città. Con i Quartieri sarà possibile sviluppare processi innovativi di programmazione partecipata, di verifica della qualità dei servizi e della trasparenza delle procedure comunali.

Coinvolgere il mondo del volontariato, dell’associazionismo in tutte le sue diverse espressioni, sociali, culturali, religiose, sportive, ricreativi, di aiuto internazionale, per fare di Cesena una grande comunità solidale sempre più democratica e moralista.

Insieme ai temi dell’efficienza, dell’efficacia, della partecipazione, è sempre più diffusa l’esigenza che il Comune si impegni sul terreno della trasparenza e dell’etica pubblica dando piena attuazione alla Carta dei Valori e realizzando un sempre maggiore coinvolgimento dei cittadini a partire dalla fase di formazione

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delle scelte, anche attraverso la semplificazione dell’accesso agli strumenti tradizionali e innovativi di consultazione diretta.

Nella sua opera di governo, nel suo impegno per l’attuazione di questi indirizzi programmatici, la nuova amministrazione intende confrontarsi apertamente, approfonditamente con tutti i gruppi consiliari e i singoli consiglieri comunali, e valuterà con grande attenzione e doverosa disponibilità al dialogo ogni proposta che perverrà dalle forze politiche di maggioranza e di minoranza, nella convinzione che serva alla città un confronto non precostituito che valorizzi idee e capacità di proposta. La nuova amministrazione intende, dunque, contribuire nel pieno rispetto delle competenze di ciascun organo istituzionale alla ulteriore qualificazione dell’attività consiliare e alla valorizzazione di tale attività nel rapporto con la cittadinanza.

Vi ringrazio per l’attenzione. PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : grazie Sindaco. Intervento corposo e pieno di spunti, a questo punto,

apriamo il dibattito. Chi chiede di intervenire? Il consigliere Macori. Chiedo scusa, preciso solo per dovere di ordine che ci riferiamo per quello che riguarda durata degli interventi sempre all’articolo 32, comma 2, comma 5 del nostro Regolamento, cioè un intervento a ciascuno consigliere per argomento e quindi per delibera e dichiarazione di voto per il gruppo; chiedo anche qui sobrietà nell’uso del tempo, grazie.

Prego consigliere Macori. CONSIGLIERE MACORI (PdL) : il mio sarà intervento e dichiarazione di voto. Ho voluto parlare subito dopo il

Sindaco, così voglio dare modo alla gente che sono in questa sala di intervenire e dimostrare tutte le loro capacità, comunque, a parte le polemiche, non è il momento di polemica, il Popolo delle Libertà non può dare il suo consenso alle linee programmatiche 2009-2014 che lei ha espresso Signor Sindaco, soprattutto, cioè non solo per il fatto che la sua idea sulla riqualificazione urbana e sul ri-addensamento della città che noi consideriamo assolutamente deleteria il cui progetto quando prenderà forma, procurerà, dal nostro punto di vista, dei gravi danni economici, dei pesanti danni economici, alle attività economiche del centro urbano e del centro storico, portandosi dietro un conseguente abbassamento della qualità della vita.

Non solo perché riteniamo che sia stato poco considerato il concetto della sussidiarietà, quel lavoro grande che le associazioni del volontariato possono esprimere proprio in difesa delle famiglie più deboli, delle fasce più deboli della nostra cittadinanza, direi anzi che, a questo proposito, anche per uscire dalla generosità delle affermazioni, una proposta potrebbe essere, anzi noi proporremo una revisione dei Regolamenti per l’accesso alle abitazioni, per l’accesso all’asilo-nido che tenga conto anche delle criticità rappresentate dai cittadini italiani.

Diciamo non possiamo dare il suo voto perché mi sembra che il discorso sulla sicurezza venga un po’ eluso, che è una richiesta, un’esigenza dei nostri concittadini, mi sembra che sia un pochino poco dichiarare di favorire il coordinamento fra le forze politiche e il recupero del decoro delle aree verdi e

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dei punti di ritrovo, direi che è rimasta nella nebbia il problema riguardante il rapporto della città con gli immigrati, il problema riguardante la moschea e tutti gli interrogativi inquietanti che per certi versi attorno alla moschea gravitano.

Ci sembra anche che nel suo intervento venga poco preso in considerazione il problema riguardante i rapporti Comune - Hera e prossima liberalizzazione, anzi ci sembra che lei ipotizzi addirittura un ulteriore intervento pubblico per quello che riguarda il risparmio energetico, per quello che riguarda le fonti alternative, proprio in un momento in cui la Corte dei Conti, se non vado errato, in questi giorni ha dichiarato che le amministrazioni comunali dovrebbero uscire dal mercato dei servizi, non tanto neanche per il fatto che viene non considerata quella che mi sembra essere una richiesta, un’esigenza di molti nostri concittadini, che viene manifestata in maniera orizzontale, che è quella della regione Romagna, ma soprattutto non possiamo darle il voto, perché, dal nostro punto di vista, viene minimizzato l’aspetto della crisi che stiamo attraversando, della forte crisi che stiamo attraversando. Il Sole 24 Ore di cinque giorni fa dichiarava che la regione Emilia Romagna è la regione che subirà, che ha subito e che sta subendo l’impatto più forte della crisi attuale; la cassa di integrazione … ordinaria della provincia di Forlì è passata dalle 73 mille ore del periodo gennaio-marzo 2008 alle 374 mille ore dell’uguale periodo del 2009, a queste ore, sono da aggiungere qualche decina di migliaia di ore sulle quali devono intervenire gli enti bilaterali, sia quelli del commercio, sia quelli dell’artigianato; le imprese cancellate nel primo trimestre del 2009 dalla Camera di Commercio sono 392, cioè questi non sono segnali di crisi, questa è una crisi forte che stiamo vivendo in questo momento e questa crisi forte che stiamo vivendo in questo momento ha bisogno di risposte forti, le persone, che stanno attraversando questa fase, hanno bisogno di non sentirsi abbandonate dal Comune. A questo proposito, non sarebbe male che l’amministrazione emulasse l’esperienza che sta facendo, che ha fatto il Comune di Sogliano al Rubicone, che ha stipulato una polizza con una compagnia di assicurazione per venire incontro alle esigenze di questa fascia di persone.

Dicevo questi sono i motivi per i quali il Popolo delle Libertà non può approvare il suo piano programmatico.

Poi voglio aggiungere alcune cose, Signor Sindaco. Le parole contengono energia, lei durante la sua campagna elettorale, nell’intervista che ha rilasciato il 21 di questo mese, in quello che ha scritto e in quello che ha letto qualche minuto fa, per essere uno che fa il proclamo per il risparmio energetico, di energia ne ha consumata tanta, io le auguro di avere altrettanta riserva perché le occorrerà tutta questa energia per uscire, noi siamo convinti che per uscire da questa fase di emergenza o ne usciamo tutti insieme o non se ne esce affatto. Lo abbiamo sostenuto prima e durante tutta la campagna elettorale, così come abbiamo assicurato, prestando il fianco a una serie di critiche pretestuose, attacchi pretestuosi, che sembra che non abbiano mai fine, così abbiamo assicurato che non avremo condotto una azione di opposizione come è stata fatta negli anni precedenti, la politica contro a prescindere non fa parte delle nostre corde, non ci siamo e non vogliamo stare su queste cose qui, il Popolo delle Libertà ha la capacità progettuale di suggerire iniziative, di fare progetti che vadano nella direzione di quello che tutti noi qui auspichiamo: il raggiungimento di un bene comune.

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Dicevo siamo assolutamente consapevoli, lo dicevamo prima, che il verdetto elettorale vi ha consegnato il diritto e il dovere di governare e quindi di fare le scelte che riterrete le più idonee, però, proprio per quel ragionamento che a lei, Signor Sindaco, è così caro, quello del cambio di passo, noi le chiediamo di prendere in considerazione il fatto che sì le istituzioni sono la casa di tutti, così come il Consiglio Comunale rappresenta tutta la città, sia quel 52% che vi ha votato, sia quella parte che ha votato noi consegnandoci un’azione di controllo e di stimolo della maggioranza e proprio in funzione di questo concetto noi vi chiediamo di esprimere, di sottolineare il valore dell’azione che questo Consiglio Comunale può portare avanti facendo in modo che in questo Consiglio Comunale fosse a conoscenza delle delibere, per conoscere, ripeto, per approfondire e per dibattere quanto la giunta intende fare, quanto la giunta intende proporre alla città.

Aggiungiamo un’altra proposta che ci sembra interessante, ci piacerebbe che almeno una, due volte all’anno, il Consiglio Comunale discutesse di temi o di progetti esclusivamente presentati dalla minoranza, so che questo viene anche fatto in tante altre parti, credo che potrebbe essere un valido esempio di come intendiamo il concetto di ascolto, del dialogo e del confronto, perché sono queste le parole-chiave che lei ha usato in tutta la sua campagna elettorale e continua a usare, sulle quali però noi per la verità siamo assolutamente d’accordo con lei.

Noi pensiamo che un atteggiamento di questo tipo propositivo ci aiuti a fare uscire Cesena dalla fase di declino che ha caratterizzato questi ultimi dieci anni, siamo convinti in questa maniera di assolvere completamente quello che è il mandato che i nostri elettori ci hanno dato, quello di assistere le fasce più deboli, famiglie più deboli, quello di sostenere l’economia, quello di garantire una sicurezza maggiore, quella di intervenire a proposito della sburocratizzazione della macchina amministrativa, quello di rivedere i rapporti con Hera.

Ecco, a questo proposito, per concludere, Signora Presidente, io dico che tutto questo che ho appena finito di indicare, noi come Popolo della Libertà intendiamo un serio ed effettivo cambiamento della città, noi lo faremo e lo faremo senza concedere sconti ed assolutamente inflessibili per quello che riguarda la difesa dei principi dei valori che contraddistinguono il nostro patrimonio ideale, verificando nel contempo che l’ascolto, il dialogo e il confronto in questa sede abbiano piena ed ampia applicazione. Grazie.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : grazie consigliere Macori. Prima di dare la parola alla consigliera Zittignani

che l’ha chiesta, io, se siete d’accordo, farei una proposta, avevo parlato di una contingentazione dei tempi, ma mi rendo conto che la vastità dell’argomento non ci consente di stare dentro a questi tempi, se voi siete d’accordo farei una proposta che è quella di non limitare i tempi, eventualmente se i gruppi riescono a limitare qualche intervento, valutate voi, però, prego? Cinque minuti mi sembra che siano veramente pochi, va bene se vogliamo stare nei dieci minuti ad intervento per consigliere, direi che sono d’accordo. La ringrazio consigliere Macori. Ha perfettamente ragione e mi dispiace non averne tenuto conto prima, scusatemi.

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Prego consigliera Zittignani. CONSIGLIERA ZITTIGNANI (La Sinistra per Cesena) : è ovvio che noi voteremo le linee programmatiche per il mandato 2009-2014,

è ovvio perché sono le linee che abbiamo concordato per l’alleanza di questa coalizione di centrosinistra che governerà questa città nei prossimi cinque anni.

Abbiamo condiviso da subito la marcata attenzione per l’ambiente, l’obiettivo, seppure a scadenza non breve, di una autosufficienza energetica che non è solo l’ineludibile risposta alla riduzione e all’esaurimento delle fonti energetiche, è una risposta ai cambiamenti climatici ma è anche un modo per riavviare, per dare un nuovo motore all’economia del nostro territorio.

Così come ci vede d’accordo sulla riqualificazione urbana, ma non voglio fare l’elenco, anche perché pensavo veramente che dovessi parlare cinque minuti, comunque non mi sembra il caso di fare l’elenco delle cose su cui siamo d’accordo, sarebbe veramente una perdita di tempo. D’altra parte, l’elenco del programma delle linee programmatiche che il Sindaco ci ha appena letto, sono un insieme di buoni propositi e di criteri che da oggi questa giunta e il Sindaco dovranno riempire di contenuti con l’azione politica quotidiana di governo della città.

I contenuti che ci aspettiamo sono quelli che sono il programma della nostra lista e che cerco di riassumere nel modo più breve possibile ma sottolineando quelli che ci sembrano assolutamente non marginali. Prima di tutto l’attuazione di politiche di ridistribuzione del reddito e di solidarietà verso le fasce più deboli della popolazione, con un aggiornamento, una rivisitazione non solo dei servizi sociali che non sono certamente da privatizzare ma da rivedere, e anche una rivisitazione delle tariffe dei servizi alla persona che a nostro parere dovrebbe essere applicate non tanto sul reddito dell’anno precedente ma su quelli attuali perché molti disoccupati e cassi integrati non erano tali l’anno scorso.

Una promozione dell’occupazione dei giovani ma anche la rioccupazione dei meno giovani che sono stati espulsi dalla produzione in questo momento di forte crisi economica di cui non si vede la soluzione ma di cui si aspetta il peggioramento in questo secondo semestre 2009 a detta almeno degli economisti che studiano questi fenomeni.

Una grande attenzione alla sanità, ai processi derivanti dalle scelte di Area Vasta, ora più che mai, questi procedimenti devono essere studiati e approfonditi e suggeriremo al Sindaco e alla giunta di dotarsi di un gruppo di esperti medici, ma anche perché no, esperti dell’organizzazione della sanità pubblica, perché possano essere di supporto prima di tutto al Sindaco e all’assessore competente, ma anche alla conferenza sanitaria territoriale perché possa veramente svolgere il suo compito e la sua funzione di programmazione nel campo della sanità.

La partecipazione. La partecipazione dei cittadini alle scelte dell’amministrazione ci sembra veramente una cosa da promuovere, già qualcosa l’amministrazione passata aveva incominciato ma aveva appena incominciato attraverso i Quartieri, il nuovo regolamento dei Quartieri ma anche attraverso il bilancio partecipativo a promuovere appunto la partecipazione dal basso. Ci fa ben sperare che questo sia un tema a cuore di questa amministrazione quando abbiamo visto che questa delega il Sindaco l’ha tenuta

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per se, così come ci fa veramente piacere che un altro dei temi che ci stanno a cuore, l’istruzione e le politiche giovanili, non me ne vogliono gli altri assessori, ma siano stati dati all’assessore espressione della nostra Lista, questo ci tranquillizza molto.

Tutte queste cose sono importanti ma prima ancora di questo, di tutto quello che ho detto, quello che il Sindaco chiama, cito, lo devo leggere perché lo cita alla lettera “Il rispetto delle regole della nostra democrazia” e subito dopo “il riconoscimento dei fondamentali diritti di cittadinanza e di libertà religiosa”, per noi vuol dire che il Comune, questo Comune che la maggioranza dei Cesenati ha voluto amministrato da una giunta di centrosinistra, quindi su dei valori universali che sono democrazia, uguaglianza, libertà, attui tutte le misure che sono in suo potere per contrastare l’aumento delle disuguaglianze che invece sta caratterizzando la nostra società, quella nazionale, ma anche quella locale. Già prima che scoppiasse questa crisi, lavoratori, pensionati, socialmente emarginati, ma anche piccole imprenditori avevano visto ridotto il loro reddito e la riduzione dei trasferimenti e dei tagli molto pesanti nei bilanci pubblici hanno ulteriormente diminuito il loro reddito reale, quindi il loro potere d’acquisto. Se è vero come è vero che democrazia è quell’ordinamento sociale che tratta le questioni nell’interesse della maggioranza e non solo di pochi, dobbiamo dedurre che purtroppo i margini di democrazia, in questo periodo, si sono ancora ridotti.

Molte quindi sono le speranze che noi riponiamo nell’operato di questa giunta, pur nella consapevolezza dei limiti di potere e di risorse che il Comune ha, ma sono anche tanti i provvedimenti che questa giunta può prendere a costo zero per dare delle risposte e per dare un riconoscimento a quelli che sono chiamati poi i diritti fondamentali, un esempio per tutti, dare finalmente un luogo di culto ai numerosi nostri concittadini che ancora non ce l’hanno e che lo aspettano da anni.

Naturalmente, le nostre aspettative non saranno solamente un’attesa che quel che vogliamo si realizzi, ma si tradurranno in proposte che sottoporremo al consiglio comunale o alla giunta quando è di competenza della giunta.

La prima proposta, che voglio già anticipare oggi, sarà quella di richiedere un consiglio comunale aperto sulla crisi che sta dilagando anche nel nostro territorio, già Macori l’ha detto, mi fa piacere che lo dica, speriamo che Berlusconi non gli chiuda la bocca quando dice qualcosa che condivido, dicevo questa crisi vede già decine di imprese che hanno dovuto fare ricorso al fondo di solidarietà per il reddito, più di mille lavoratori in cassa integrazione, precari che al 30 di giugno non vedranno rinnovati i contratti semestrali, imprese che c chiudono e altre imprese che non chiudono ma che hanno ridotto l’orario di lavoro per i propri dipendenti e soprattutto non hanno commesse. Questa crisi, io credo, noi dovremo prendere coscienza di questa crisi, delle sue dimensioni e davvero un confronto aperto con i lavoratori, gli imprenditori, sentendo dalla voce dei loro rappresentanti quali sono i problemi e vedere assieme a loro se l’ente locale può trovare il modo di sollevare le famiglie e le imprese in qualche modo dalla situazione in cui si trovano, avviando delle dinamiche che possano portare a questo obiettivo, quando non possono intervenire direttamente ovviamente.

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E’ uno strumento quello del consiglio comunale aperto che io mi auguro che utilizzeremo spesso, perché è uno dei modi che noi consiglieri comunali che rappresentiamo e che dobbiamo e che vogliamo rappresentare al meglio i concittadini che ci hanno dato la loro fiducia, dicevo è uno strumento che ci consente di rimanere vicino ai cittadini e sopratutto di non correre il rischio dell’autoreferenzialità.

A questo punto, io direi che ho un pensiero per tutti i consiglieri comunali che erano qui nella legislatura passata che non ci sono più, in particolare, non me ne vogliano gli altri, a Davide Fabbri di cui tutti sentiremo la mancanza per l’impegno civile che ha sempre dimostrato nei vent’anni di presenza in questo consiglio comunale e soprattutto rivolgo un augurio ai colleghi qui presenti, quelli nuovi e quelli meno nuovi e alla giunta e al Sindaco perché svolgono un lavoro per la collettività il più proficuo, il più trasparente possibile. Grazie a tutti.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : grazie consigliera Zittignani. Io non ho altri iscritti a parlare. Colgo l’occasione

in questo momento per dare la possibilità a chi vuole intervenire di comunicare che farò tesoro di indicazioni che ho sentito in merito a consigli comunali tematici e a consigli comunali aperti, grazie.

Avevo visto una mano, consigliera Pagni, prego. CONSIGLIERA PAGNI (Italia dei Valori) : si sente? Io ho il terrore che non si senta… Un programma politico è una

tradizione di valori, pensieri, analisi PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : chiedo scusa se interrompo, se vuole avvicinare un pochino il microfono

forse sentiamo meglio Consigliera Pagni : re-inizio, allora un programma politico è una traduzione di valori, pensieri,

analisi in azioni concrete, noi dell’Italia dei Valori abbiamo collaborato alla stesura di quel programma che abbiamo valutato come nuovo e coraggioso, che abbiamo fortemente sostenuto perché privo di semplici dichiarazioni di intenti. In ogni sua parte analizza argomenti e propone interventi anch’essi nuovi e coraggiosi.

Oggi, siamo chiamati ad esprimerci in merito alle linee programmatiche 2009-2014, appena enunciate dal Signor Sindaco, Paolo Lucchi, linee che riportano fortemente a quel programma.

Siamo certi che sarà un mandato impegnativo e noi dell’Italia dei Valori lavoreremo affinché il giudizio della comunità si traduca in un consenso generale. Nei …di cinque anni saremo costantemente chiamati a …, programmare, controllare, e soprattutto a valutare azioni attuate per la realizzazione di queste linee continuando però a progettare il futuro della nostra città insieme ai cittadini.

Questa è la democrazia partecipata che noi dell’Italia dei Valori vogliamo, convinti come siamo che questo principio sia una straordinaria quanto

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principale risorse politica per una città chiaramente complessa in continuo divenire che dovrà affrontare un periodo di forte crisi economica.

Fatta questa premessa, affermo che da parte nostra, da parte dell’Italia dei Valori, la collaborazione sarà certa, propositiva e fattiva.

Nel valutare positivamente l’individuazione di questi obiettivi che lei prima ha enunciato, consideriamo anche le modalità di intervento appena espresse come modalità efficienti ed efficace. Non potendo affrontare per mancanza di tempo, punto per punto le sue enunciazioni, mi soffermerò solo su alcune di queste.

Un numero sempre più ampio di cittadini presenta difficoltà di varia natura per precarizzazione o perdita di lavoro, e sempre più cittadini per eventi diversi passano da condizione di autonomia alla necessità di un sostegno o di sostegni. La famiglia è il perno del vivere sociale, aumentano i bisogni e quindi saranno necessarie risposte nuove, flessibili, mi auguro, non in urgenza, anche se i dati molto probabilmente ci portano a considerare anche interventi di urgenza. Ed è proprio in questo contesto legato all’efficienza ed efficacia dei servizi che credo a lei prema e lavorerà per questo, che si svilupperà il tema di una vera sussidiarietà, che si attuerà avvicinando al cittadino e alle famiglie tutte le funzioni che riguardano in primis la tutela dei loro diritti e quindi anche la risposta ai loro bisogni.

Le politiche del welfare non sono solo il sistema di protezione sociale garantito dallo Stato e finanziato dalla fiscalità generale, ma anche dalle scelte mirate della nuova amministrazione comunale che dovrà investire parte delle proprie risorse su progetti precisi. Ciò, oltre che rappresentare una conquista di civiltà e di cittadinanza, sarà una premessa necessaria per creare condizioni di sviluppo, crescita sociale ma soprattutto crescita economica nella tutela dei diritti di ognuno.

Apprezziamo il fatto che tale politiche scelte dovranno caratterizzarsi per una forte integrazione tra settori di intervento, tra soggetti istituzionali e sociali, privato sociale, il volontariato, insomma quel patto di solidarietà di cui lei ha tanto parlato anche in campagna elettorale dove il Comune assume, assumerà un forte ruolo di regia, di orientamento, di promozione e non dimentichiamoci anche di verifica.

Apprezziamo l’attenzione che lei ha per un forte problema, il problema della casa, che attraversa molte categorie di cittadini e fasce di età, gli esiti di chance sono per le famiglie in difficoltà economiche diffuse per l’alto costo degli affitti che pesano sui salari bassi, una ridotta autonomia dei nostri giovani, difficoltà per le giovani coppie e forse futuri problemi di sovraffollamento. Ritengo, Signor Sindaco, che sulla politica della casa vadano fatte analisi e proposte puntuali coinvolgendo le diverse strutture che nella nostra città si occupano di casa al fine di un piano propositivo di nuova residenzialità pubblica, ma anche di un censimento dello stato di conservazione degli immobili già realizzati inoltre dei compiti che ciascun soggetto ha istituzionale o non che si occupa del settore.

Altro punto, che noi dell’Italia dei Valori riteniamo fondamentale per il futuro della città è la cultura. Oltre al … per il benessere dei cittadini, la cultura rappresenta il campo su cui agire per lo sviluppo economico, … e l’inclusione sociale. Andranno valorizzate e protette le realtà esistenti tradizionali del territorio mi riferisco ad asilo-nido, scuola materna e scuola di base, non a caso

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ho usato il termine protette, la scuola, in questo momento, si trova in una grave difficoltà.

Forte nelle linee programmatiche, che lei ha appena esposto, sono richiami all’importanza dell’università e la formazione di eccellenza che rappresentano nell’area fondamentale quello sviluppo di una città ma c’è l’esigenza di un miglior coordinamento fra i soggetti e fra questi il territorio al fine di trovare adeguate motivazioni, risorse e sostegni per valorizzare la presenza di studenti, docenti e ricercatori.

Per l’insediamento dei dipartimenti in Romagna, se vogliamo che Cesena si affermi come luogo di ricerca e innovazione, sostegno al protagonismo giovanile in particolare incentivare il collegamento del lavoro intellettuale al mondo delle imprese favorendo le innovazioni tecniche, scientifiche, in particolare quelli che riguardano l’ambiente, non entro in merito a quel punto sull’ambiente, perché lo condividiamo totalmente quindi diciamo … per mancanza di approvazione ma proprio per un adeguamento totale ai punti che lei ha esposto.

Per quanto concerne lo sviluppo economico del territorio, è sacrosanta l’affermazione che ormai giunge da più parti per la quale anche le imprese hanno bisogno di maggiore qualità e che si dovrà reggere in primis sul fare sistema nel favorire idee nuove, positivo pertanto anche il punto relativo a un rinnovamento della pubblica amministrazione volta a superare gerarchie di generazioni burocratiche, fuoriuscendo anche da logiche puramente aziendalistiche incapaci di cogliere le diversità e le specifiche necessità dell’azione e del ruolo di un ente pubblico. semplificazioni si, con regole trasparenti, non demagogiche e quindi facilmente applicabili, senza sconti però per nessuno. Nuove regole vissute dalla comunità come un patto etico, morale, tra i cittadini.

Esiste una comunità se tutti sono disponibili a rinunciare a una parte del loro interesse specifico in nome della ricerca dell’interesse generale, nelle piccole come nelle grandi cose, trasparenza e certezza delle norme quindi e della loro applicabilità e al contempo certezza del loro rispetto e delle sanzioni per chi questo rispetto non intende assicurare.

Sinceramente, Signor Sindaco, in qualità di capogruppo dell’Italia dei Valori, le auguro un buon lavoro, così come lo auguro a tutti gli assessori e a tutti noi consiglieri. Lo dobbiamo ai cittadini, lo dobbiamo alla città, grazie.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : grazie consigliera Pagni. Prego consigliere Prati. CONSIGLIERE PRATI (Unione di Centro) : sulle linee programmatiche che lei Signor Sindaco ci ha presentato, volevo

fare alcune considerazioni. Certamente, come qualche altro collega ha espresso, la crisi che ci sta attanagliando è senz’altro forte e forse per qualcuno al di sopra delle aspettative.

Io credo che, al di là della fiducia a cui siamo giornalmente richiamati, comunque questa crisi forse avrà ancora qualcosa da riservarci di brutto, vorrei sbagliarmi ma credo che non siamo certamente sulla strada di avere invertito la tendenza. Potrà avere qualche dato meno pesante ma non più, se la

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produzione, il PIL diminuisce del 20-21 come qualche mese fa, oggi è al 19, non è che sia un più, è un meno sempre e comunque, quindi le difficoltà ci sono, non voglio ripetermi, la disoccupazione aumenta e quant’altro, quindi una crisi difficile che sta attanagliando anche il nostro territorio a cui noi tutti, io credo, dobbiamo porre attenzione e fare possibilmente fronte comunque.

Le linee strategiche e programmatiche che sono state presentate dal mio punto di vista non è che entrino nei problemi, sono linee strategiche dentro le quali ci può stare di tutto, quindi non è che siano entrati nel programma nella descrizione del punto per punto come intervenire e quindi qualche cosa credo vada la pena di dire anche sugli interventi che in questa relazione si possono intravedere.

Sul discorso del rilancio della politica della casa, noi l’abbiamo detto in campagna elettorale ma non perché era campagna elettorale, noi riteniamo che sia assolutamente necessario fare un piano straordinario per l’edilizia economica popolare. La politica, per qualche verso lo ammette anche lei, il piano regolatore attuale non ha dato i frutti sperati, il passaggio dai PEEP alla perequazione, ci mette nella situazione in cui siamo, in cui oggi non abbiamo aree da destinare a questo settore, quindi secondo noi va fatto uno sforzo in questa direzione per dare quelle risposte che oggi, purtroppo, non si possono dare, non solo come Comune ma anche gli stessi enti preposti, infatti, una delle questioni sul famoso problema ACER si giustifica, perché i Comuni non hanno messo a disposizione le aree. Questo credo che sia un problema, così come anche il discorso dell’affitto, la Società dell’Affitto, secondo noi, va potenziata e vanno trovati alcuni strumenti per utilizzare questo strumento, scusate il bisticcio di parole, affinché si possa veramente mettere a disposizione anche abitazioni con questo sistema.

Un altro discorso che riguarda un suo passaggio, la proliferazione delle case in campagna, in collina, qui verrebbe da dire con una battuta, si chiude la stalla quando i buoi sono usciti, però, credo che si sia passati da una situazione in cui in campagna potevano costruire “un po’ tutti”, anche chi non c’entrava niente come i cavoli a merenda, ma ad una situazione attuale in cui non si può più piantare un chiodo, io credo che questa situazione vada verificata, addirittura su servizi per le aziende agricole, oggi, non è possibile fare degli accorpamenti, quindi fare delle strutture che siano valide e rispondenti a quelle che sono le necessità attuali, quindi anche in questo caso, credo che qualcosa debba essere fatto.

Il discorso del rafforzamento del ruolo di Cesena come capo comprensorio, ecco, noi l’abbiamo detto anche in campagna elettorale, in questi ultimi anni, ci sembra che il Comune di Cesena non abbia svolto quel ruolo che gli compete di capo comprensorio. C’è stato il discorso della provincia, sembra che ci siamo accontentati del trattino Forlì-Cesena e poco altro, non abbiamo ottenuto nessun decentramento e in un certo senso in questo periodo è venuto a mancare secondo noi quel ruolo di capo comprensorio, quindi da un certo punto di vista l’affermazione che qui viene fatta che il Comune di Cesena si deve riappropriarsi di questo ruolo, riteniamo che vada in questa direzione.

Il discorso del piano sanitario e quindi del ruolo anche qui importante che ha il Comune di Cesena in questa materia. Noi riteniamo che anche qui bisogna riuscire ad avere un ruolo importante nei confronti dell’ASL e di non accettare

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supinamente quello che viene proposto. Io non vorrei essere profeta di sventura, ma dopo il 118, le sensazioni sono anche quelle che il trauma center possa prendere altri lidi, come il 118 e seguito anche dalla neurochirurgia, vorrei essere, come ho detto prima, smentito su queste cose, però, i segnali che ci sono in giro vanno in questa direzione.

Il discorso per quanto riguarda i rapporti con l’università, certamente, ci sono troppi enti, io ne aggiungerei un altro, i tecno-poli finanziati dalla regione, qui abbiamo questa strana situazione in cui Romagna Innovazione che è finanziata dalle Fondazioni delle Casse di Risparmio di Forlì in modo preponderante e da Cesena, svolgono un certo tipo di attività che la stessa di Tecnopoli, Tecnopoli è finanziato dalla regione, la regione non finanzia la Romagna Innovazione, in pratica, abbiamo due poli, due strutture che fanno lo stesso mestiere, lo stesso lavoro di rapporti con le imprese e tutto quello che ci sta dietro, con il fatto che da una parte c’è l’ente pubblico che non viene finanziato dai privati, dalle Fondazioni, dall’altra parte, abbiamo le Fondazioni che non sono finanziate dalla regione, allora io credo che questa situazione non possa durare, andare avanti in questo modo. Lo stesso discorso può dirsi anche per Centuria, Centuria Rit, oggi si chiama, Rit perché? perché è entrato dentro il discorso della ceramica di Faenza, e abbiamo avuto in questi ultimi tempi anche la possibilità che Centuria è stato creato nel nostro comprensorio, nel nostro Comune e dover sviluppare in particolare il settore agro-alimentare ci venga espropriato per dedicarsi al discorso delle ceramiche, anche questo è una preoccupazione che c’è sul nostro territorio, quindi queste strutture che noi abbiamo creato in tempi non molto lontani e che oggi vediamo in qualche modo scipparci.

Un altro discorso riguarda il discorso di Cesena città universitaria, noi siamo d’accordo che Cesena debba svilupparsi, non accontentarsi di quello che è oggi, abbiamo tre Facoltà più altri corsi, 10, 11, e via dicendo, non mi dilungo su questo, noi su questo facciamo una proposta molto forte dal nostro punto di vista, che si faccia veramente una città universitaria con un campus universitario nella zona del ex Mercato Ortofrutticolo, abbiamo una zona che è proprietà del Comune, quindi non c’è bisogno di andare ad interessare altre proprietà, quindi noi riteniamo che in quella zona, come Forlì ha fatto il campus universitario nel ex ospedale civile di Forlì, questo possa essere fatto a Cesena nella zona del ex Mercato Ortofrutticoli. Certamente, siamo consapevoli che ci vorrà del tempo, a fare la Secante ci abbiamo messo 40 anni, però, riteniamo che disegnare anticipatamente per la prospettiva futura la nostra città, in questo senso, sia estremamente positivo, perché abbiamo alcuni esempi poi di come la nostra città si è espansa in questi ultimi periodi che non hanno dato la possibilità di ampio respiro, un esempio per tutti, nella zona dov’è Hera, precedente Amga, dove c’è andata l’ATR, sono due aziende sovrapposte che non hanno possibilità di sopravvivere assieme, infatti, l’ex Hera è attualmente andato nella zona industriale per creare un’altra zona di espansione ATR lì con i mezzi sovrapposti che li parcheggia anche negli spazi adiacenti alla Montefiore e quant’altro.

Così come, sempre anche in questa logica, il discorso che è stato fatto con il centro di Pievesestina per quanto riguarda la sanità, è stato fatto in un contesto, in un quadrifoglio di svincoli fra autostrada, E45 che, secondo me, non ha un

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gran senso per un futuro sviluppo, così come fu allora il discorso dell’ospedale civile in una zona in cui oggi non c’è possibilità di fare parcheggi e quant’altro, quindi tutte queste situazioni, io credo che debbano essere viste con una logica più lungimirante.

Il discorso del Novello, anche qui, è un problema che lo tratteremo però si configura in una soluzione, anche qui, in cui andremo a sovrapporre appartamenti su appartamenti, dalla parte a sud abbiamo il Quartiere Europa, anche qui, altri appartamenti, cioè c’è tutta una situazione che non dà respiro alla nostra città.

Un altro discorso riguarda che lei dice, rivedere criticamente le politiche delle aree produttive, ecco, anche questo è un grosso problema, noi, in campagna elettorale, qualcuno diceva che era propaganda politica perché dicevamo che nel nostro Comune ci sono 200-300 milioni di soldi pronti da imprese da investire, qualchedun altro ha detto addirittura che sono 500, ecco, io credo che su questo debba essere messo mano con il discorso della semplificazione. E’ uno dei punti che secondo noi dovrebbe essere affrontato per primo, perché? perché non ci sono interventi dei Comuni da fare, da tirare fuori dei soldi, sono interventi di privati, si tratta solo di creare e di avere una semplificazione amministrativa che vada in questo senso.

Per quanto riguarda il discorso dei Quartieri, anche qui, il discorso dei quartieri, sappiamo qual’è la legge, lei, Sindaco, rimarca ancora, dice che questo è possibile andare avanti, io non sono giurista, non lo so, però, noi facciamo una proposta, quella della democrazia deliberativa con i forum deliberativi, che dà la possibilità ai cittadini di partecipare e in qualche modo decidere, quindi il discorso della semplificazione amministrativa è una posizione prioritaria.

Il discorso della sicurezza, non è che io voglia fare polemica, quello che in questi giorni abbiamo visto sui giornali, lo spostamento a Cesenatico di agenti che sono addetti a Cesena, io mi ricordo, Signor Sindaco, in campagna elettorale, lei venne una sera in un’emittente televisiva con un documento se anche gli altri candidati lo volevano sottoscrivere dove si chiedeva la parificazione con Forlì e l’adeguamento dell’organico che era carente, quindi posti non coperti, allora, o delle due l’una, direbbe un mio collega che è mio amico che è stato seduto in questi banchi o era la prima proposta che lei ci invitava di sottoscrivere affinché venissero completati gli organici, oggi, mi sembra che, è quello che ho letto sulla stampa, sarà poi diversamente, dove si dice che se anche gli agenti vanno a Cesenatico, noi non ne risentiamo.

Un altro discorso, sempre così a mo’ di esempio, è il discorso sempre di Hera, non per quanto riguarda le tariffe e via dicendo che noi abbiamo detto in campagna elettorale e via dicendo, però anche qui mi risulta e su questo ho approfondito il discorso, che Hera oltre a questo discorso delle tariffe, sta intralciando molto anche la possibilità di quelli che sono investimenti nella nostra zona, cioè nell’area del Savio c’è una condotta che deve essere fatta, da Borello fino a Torre del Moro, che sono due anni che Hera ha la pratica in mano, qui c’è una possibilità di fare questa condotta, pagata da tutte le aziende che hanno interesse in quella zona, quindi Hera non ci deve mettere un soldo, il Comune non ci deve mettere un soldo, sono due anni che si sta spingendo, poi l’assessore Miserocchi credo che di questo ne sappia qualcosa, come altre

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situazioni sempre intralciate da Hera, ci sono nella zona di Calabrina dove abito, nella zona di Case Castagnoli, Calisese e quant’altro. Io credo che non sia possibile che società partecipate dal nostro Comune in cui noi siamo soci, siamo i proprietari gli enti locali, ci troviamo di fronte a queste situazioni, che, anziché essere un’agevolazione per i Comuni è un intralcio in cui si vanno ad intralciare anche enormi investimenti che i cittadini hanno messo a disposizione. Credo che anche questo, la campagna elettorale è finita, questi sono problemi reali che ci sono di fronte.

Nella sua conclusione, Signor Sindaco, dà alcune linee, quando dice che l’amministrazione intende confrontarsi apertamente, approfonditamente con tutti i gruppi consiliari, i singoli consiglieri comunali, valuterà con grande attenzione doverose disponibilità al dialogo ogni proposta che perverrà dalle forze politiche di maggioranza e minoranza, ecco …questo serva alla città e quant’altro. Noi siamo convinti che il dialogo, il rapporto fra tutti debba essere utilizzato nella più larga misura possibile.

Noi collaboreremo nel momento in cui verranno fatte delle proposte, faremo delle proposte anche noi, sempre per il bene e lo sviluppo della nostra città, quindi questa è la nostra posizione, vedremo di volta in volta, sulle cose che vengono proposte, quale sarà la posizione che noi prenderemo.

E’ anche vero e siamo consapevoli della nostra situazione, del nostro peso, siamo consapevoli che qui c’è una maggioranza, il PD da solo ha la maggioranza assoluta, quindi non è che noi abbiamo la pretesa di imporre qualcosa, però, riteniamo che nel dialogo, un dialogo costruttivo fra le varie forze che siedono in questo consiglio comunale si possano trovare delle soluzioni affinché la nostra città possa proseguire e possa svilupparsi ulteriormente per il bene di tutti i nostri cittadini, grazie.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : grazie consigliere Prati. Vado lentamente, perché io non ho iscritti a parlare,

anzi solleciterei i consiglieri, se vogliono intervenire, di fare un cenno in maniera che evitiamo anche questi momenti forse un po’ morti. Prego consigliere Di Placido.

CONSIGLIERE DI PLACIDO (Gruppo PRI) : Presidente, grazie. Colgo l’occasione per rinnovare a lei il buon lavoro, così

come a tutti i componenti della giunta con i quali credo, anzi sono certo, avremo visioni differenti nel corso di questi anni, confido avremo anche visioni comuni, ovviamente non ci sarà mai una valutazione personale ma la valutazione sarà sempre ed esclusivamente politica. Così come buon lavoro va anche al neo-Sindaco Paolo Lucchi con il quale abbiamo condiviso una campagna elettorale, io credo, stimolante per la città e che credo e spero lascerà uno strascico positivo anche in quest’aula in questi cinque anni.

Io farò qualche considerazione non riprendendo tutti i punti che il Sindaco ha citato nelle sue linee programmatiche perché questo vorrebbe dire per quello che mi riguardare rubare moltissimo tempo e anche perché poi ci siamo confrontati in campagna elettorale su molti di questi temi e sicuramente i medesimi saranno oggetto di discussione e di confronto anche nei mesi a venire.

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Qualche considerazione, però, la vorrei fare partendo da qualche considerazione politica che credo tocchi a me come rappresentante di una forza politica soprattutto di opposizione.

La prima valutazione è che quello che ci divide fondamentalmente è il giudizio di premessa con il quale il Sindaco ha cominciato il suo discorso cioè il buon governo che ha garantito lo sviluppo del nostro territorio, questa è la prima visione che ci divide, perché noi crediamo che al di là del giudizio che si possa dare sul maggiore o minor livello di buon governo il nostro territorio, in questi ultimi anni, si sia sviluppato molto meno di quello che avrebbe dovuto e di quello che avrebbe potuto. Noi abbiamo detto, anche in campagna elettorale, che l’obiettivo fondamentale doveva essere, per quello che riguarda noi, e cercheremo di pungolare il Sindaco da questo punto di vista, doveva essere la ricerca della creazione di ricchezza, dobbiamo dire ci preoccupa che la ricchezza e la lotta alla burocrazia siano agli ultimi posti di questo programma di mandato che ci ha illustrato il Sindaco oggi, mentre invece noi crediamo che dovrebbero essere le due architravi sulle quali costituire l’attività amministrativa. Noi crediamo che un vero buon governo sia quello che garantisce vera ricchezza da poter poi distribuire anche soprattutto per le politiche sociali, siccome crediamo che questo non sia stato, per questo motivo ci eravamo candidati a governare la città, dal momento che i cittadini ci hanno dato fiducia ma non tanto da poter governare questa città, noi continueremo a battere su questo argomento.

Io credo che sempre esulando da qualsiasi giudizio di tipo personale, questa giunta abbia una maggiore debolezza rispetto alla giunta che noi ci siamo appena lasciata alle spalle, dal punto di vista politico, lo dico ancora una volta e non personale, non foss’altro perché le forze rappresentate nella giunta del 2004 erano numericamente almeno il doppio di quelle che non siano rappresentate in questa giunta, che è una giunta composta esclusivamente da rappresentanti del Partito Democratico e dell’Italia dei Valori… e di Sinistra per Cesena, chiedo scusa, non ho capito ancora molto bene, Sinistra per Cesena, devo dire che anche l’apertura alla società civile che il Sindaco avevano manifestato sarebbe stata una delle caratteristiche della sua giunta, credo si sia dispiegata poco in questa composizione ed è per questo siccome noi crediamo che questa debolezza della giunta sia anche dovuta a una scarsa rappresentatività della società civile, è per questo che noi invitiamo caldamente il Sindaco a rapportarsi molto anche con le opposizioni, perché rapportarsi con le opposizioni vuol dire anche rapportarsi con quella fetta di città che lui non rappresenta con la sua giunta e che però crediamo dal punto di vista numerico, qualitativo, politico e dei contenuti che meriti di essere rappresentata e che meriti di avere un’interlocuzione.

Ci ha lasciato perplessi qualche scelta ovviamente sulla quale possiamo solamente, al momento, avanzare qualche ipotesi, poi, sarà l’attività di questa giunta che ce la manifesterà in maniera chiara, ci è sembra per esempio strano il cambio che si è fatto l’avvicendamento che c’è stato per quelle che riguarda le politiche urbanistiche, non capiamo se questo sia un giudizio di valore su quello che sono state le politiche urbanistiche degli ultimi anni, quindi se su queste ci sarà una discontinuità o se il cambiamento alle politiche urbanistiche sia motivato da qualche altra ragione che al momento non ci percepiamo, salvo la

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preoccupazione che indichiamo, pur augurando all’assessore competente il massimo delle fortune, la preoccupazione di aver accorpato elementi così importanti come quelli legati allo sviluppo economico, all’urbanistica, in un unico assessorato ci preoccupa, perché, siccome crediamo che queste siano stati due degli elementi deboli dell’amministrazione passata, credevamo che questi meritassero due assessori molto forti e quindi tutto il contrario di quello che invece è stato, cioè un accorpamento anche qui ovviamente non è un giudizio sull’assessore che crediamo possa comunque essere in grado di svolgere e di gestire le sue deleghe nella migliore maniera possibile.

Per quello che riguarda ascolto, dialogo e soluzioni, Signor Sindaco, noi siamo abituati per nostra formazione politica e culturale, ad ascoltare, a dialogare e a proporre soluzioni. Vorremo, però, sgombrare il campo, una volta per tutte, e speriamo di non doverci tornare più, ma nel caso fosse necessario lo faremo, dalla convinzione che qualcuno potrebbe avere che i Repubblicani staranno relegati in un angolino in questo consiglio comunale e delegheranno ad altri la rappresentanza dell’opposizione, noi crediamo di avere per storia e per contenuti anche per tradizione di questa città tutte le carte in regola per farlo per cui ci dichiariamo sin da adesso, ovviamente, disponibili al confronto e alle soluzioni pur nella massima distinzione dei ruoli tra maggioranza e opposizione, il che non vuol dire incomunicabilità, ma non vuol dire neanche accordi sottobanco di qualsiasi tipo, proprio perché è uscita qualche provocazione giornalistica oggi che rispediamo ovviamente al mittente con un sorriso e niente più, vorremo dire che il primo banco di prova, Signor Sindaco, del confronto dell’ascolto, del dialogo, e ricerca delle soluzioni si manifesterà nella nomina delle nomine negli enti partecipati dal Comune che lei dovrà fare nei prossimi mesi, questo, non perché c’è qualcuno che ambisca a qualche posto in questo ente, in qualsiasi tipo di ente, ma perché partiamo dal presupposto e dalla convinzione che per quanto la sua maggioranza abbia ottenuto il 51 e rotti percento dei voti, probabilmente non è solamente in seno alla sua maggioranza che ci sono persone per bene, brave, professionali, e qualitativamente adatte a poter ricoprire dei ruoli negli enti partecipati, quindi il compito di un’opposizione deve anche essere quello di segnalare le persone giuste così come anche quella di segnalare la propria condivisione sulle nomine che vengono fatte dalla maggioranza sperando però che ci siano nomine che cadono un po’ meno dall’alto, così come invece purtroppo c’è già stato un primo caso oggi in quest’aula, ma che siano nomine sulle quali si dialoga e si partecipa veramente. Noi siamo pronti, da questo punto di vista, al massimo confronto, al massimo dialogo, ovviamente questo comporta anche in ossequio alla trasparenza che noi offriamo e che chiediamo ovviamente in cambio, che quelle degli enti partecipati sia un argomento che non tratteremo solamente per quello che riguarda le nomine, ma che tratteremo anche e il prima possibile dal punto di vista politico perché io non concluderò tutti i miei interventi come farà il mio collega Ferrini con la frase che lui prima ha detto, però, visto che stiamo parlando di enti partecipati, colgo l’occasione per ribadire anch’io la richiesta di dimissioni del presidente di ACER che è un problema politico sul quale, Signor Sindaco, io gradirei che lei si esprimesse per capire se ci dobbiamo aspettare una querela anche da parte sua in quanto “proprietario” in parte di ACER oppure se lei si schiererà con noi o partecipando alle spesi legali oppure

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dichiarando in maniera quanto meno chiara che è iniziato un nuovo corso anche per quello che riguarda gli enti partecipati del Comune di Cesena nei quali lei insieme a noi vuole cominciare a vederci più chiaro di quello che non sia stato nel passato anche grazie al Vice Sindaco che è competente al ramo.

Qualche accenno invece ai temi e sarò breve, Presidente, per quanto possibile. La prima considerazione che voglio f are è che durante la campagna elettorale, come candidato sindaco, sono stato più volte accusato di fomentare paure che non esistevano argomentando che c’era nella nostra città un forte bisogno di sicurezza. Sono stato più volte accusato anche da lei di fare strumentalmente e ideologicamente una battaglia per acquistare voti, bene, siamo felici di vedere che forse qualcosa è cambiato e che forse anche lei si è un po’ ravveduto, perché notiamo che tra gli assessorati ce n’è uno alle sicurezze che prima non esisteva e che oggi esiste, per il quale lei addirittura ha pensato di dovere scomodare un rappresentante delle Forze dell’Ordine ad ulteriore segnale che, effettivamente, un problema di sicurezza in questa città c’è, perché altrimenti non si sarebbe dedicato un assessorato solamente a questo, come non credo lo si sarebbe dedicato esclusivamente alla Polizia Municipale, perché avrebbe avuto poco senso. C’è quindi un problema di sicurezza che noi abbiamo denunciato anche durante la campagna elettorale, sarebbe bene che si uscisse dal teatrino della maggioranza e della minoranza e che qualcuno dichiarasse senza il timore di dover essere per questo giudicato sull’attività amministrativa passata, ma si valutasse che il problema della sicurezza è stato per troppi anni sottovalutato nel nostro territorio, che non basta mandare una lettera al ministro per chiedere a gran voce un riequilibrio territoriale, che non è stato fatto dalla politica cesenate che invece dovrà essere fatto da domani in poi che coinvolga anche il posto di Polizia di Cesenatico e che quindi coinvolga quel bisogno di sicurezza che i cittadini di Cesena sentono sempre di più come un problema vero.

Ci sono altri problemi sui quali noi saremo molto attenti, così come siamo stati in campagna elettorale, che è quello per esempio della casa, allora, Signor Sindaco, il problema non è come dice lei nelle sue linee programmatiche che bisognerà tenere come punto di riferimento, cito testualmente, il bisogno reale dei richiedenti, perché io parto dal presupposto che noi il bisogno reale dei richiedenti lo abbiamo già come criterio fondamentale e che non stiamo dando delle case soprattutto per quello che riguarda l’edilizia residenziale pubblica a chi non ne ha veramente bisogno, allora, il criterio vero non è quello del bisogno reale dei richiedenti, noi sappiamo benissimo quali sono i richiedenti e il reale bisogno che hanno, il problema vero di questi anni è che l’edilizia residenziale pubblica non si è potuta costruire perché non sono state adottate delle procedure urbanistiche che hanno fatto sì, ammesso che sia vero quello che dice il presidente di ACER, che ci siano 10 milioni pronti per l’edilizia residenziale pubblica e che lui deve investire in titoli spazzatura piuttosto che tenerli sotto il materasso, non sa cosa fare, perché quei 10 milioni non sono al momento utilizzabili, perché non ci sono ancora gli strumenti urbanistici adatti per costruire delle case di edilizia residenziale pubblica. Allora lo strumento è molto semplice, al di là delle perequazioni, ci sono dei terreni di proprietà comunale, si faccia un bando su quei terreni di proprietà comunale nei quali il principale criterio sia il prezzo di vendita, il prezzo di affitto finale di queste case

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popolari. Un bando chiaro, un bando trasparente, visto che i terreni sono a disposizione, volendo, ci sono.

Altro problema è quello di Hera, lei Sindaco cita la possibilità di diminuire la partecipazione in Hera per favorire l’autosufficienza energetica, io credo che il problema sia politico e sia più ampio, noi non dobbiamo pensare a diminuire la partecipazione in Hera per favorire l’autosufficienza energetica, noi dobbiamo pensare più globalmente perché questo ci tocca e ci compete come amministratori, che cosa fare del nostro rapporto di Hera? Cioè se continuare ad essere presenti in una società nella quale non riusciamo ad incidere per nulla e che rischiamo tra due anni, quando sarà avviato definitivamente il processo di liberalizzazione anche nei servizi pubblici, e che rischiamo che non sia in grado di stare sul mercato con tutte le conseguenza negative che questo avrà anche sul bilancio del nostro Comune. Il problema non è ridurre la partecipazione, perché vogliamo l’autosufficienza energetica, il problema è se mantenere ancora questa partecipazione perché al momento il Comune di Cesena, così come tante realtà, purtroppo, in questa società, non conta nulla ! tanto meno i suoi rappresentanti ma conta il management di questa multi utility che ormai propone e dispone. Questa è la valutazione politica che non siamo riusciti a fare fino in fondo la scorsa legislatura e che crediamo e possiamo essere fatto da questo punto di vista.

Un’altra cosa chiara che abbiamo detto sulla quale lei fa melina Signor Sindaco, è quella delle nuove modalità di raccolta dei rifiuti, allora noi dovremo dire quanto prima possibile in maniera chiara, in questo consiglio comunale, se riteniamo il porta a porta una soluzione fattibile, coerente per il nostro territorio o meno, che sia si, o che sia no, noi dobbiamo uscire da questa impasse che ha fatto sì che praticamente tutte le realtà attorno a noi abbiano cominciato a sperimentare questo sistema e l’unica realtà cenerentola che non si decide ma non si decide neanche per il no, non pretendo che decida per il si, come chiederei io, ma che non si decida neanche per il no a casa nostra dove continuiamo a dire che favoriremo la raccolta differenziata, la vogliamo aumentare e qualche cosa vediamo che è stata fatta di Hera, ma riusciremo a pronunciarci sulla volontà o meno di fare il porta a porta? Riusciremo a discutere anche qui in maniera dialogante, in maniera partecipata avendo dei conti e dei numeri sotto gli occhi per capire se veramente come qualcuno dice questo comporterà dei costi più alti per i cittadini? Sempre ammesso che i cittadini non siano comunque disponibili a pagarli? Visto che tutti gli studi dicono che se sono più alti all’inizio, nel medio lungo periodo poi sono più bassi e lo provano tante realtà italiane che hanno sperimentato questa pratica.

Un’altra cosa che ci preoccupa, Signor Sindaco, sono le prospettive urbanistiche di questa città. Ne avrei tante da dire, le dico molto velocemente, se il piano strutturale del quale lei parla e ha già parlato in campagna elettorale, deve diventare quello che fu il piano strutturale presentato dalla IUUV, cioè Istituto Urbanistica Università di Venezia, ormai dieci anni fa, che prevedeva una città di un certo tipo, parlava addirittura di azzardo progettuale e che poi fu completamente stravolto dal piano operativo facendo pensare a molti cittadini che uno si fossero buttato via dei soldi, e due, si fossero buttati via anche degli anni, allora io l’invito a riflettere sulla possibilità di non ragionare sul piano strutturale se il piano strutturale deve prefigurare delle scelte di lungo periodo

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che poi non vengono minimamente realizzate ma di ragionare immediatamente su un piano urbanistico operativo che accorciando anche le troppe lunghezze nelle politiche urbanistiche cesenati di questi ultimi anni, riesca a soddisfare quelle che sono le esigenze che per troppi anni non si sono soddisfatte, vedi aree produttive sulle quali ormai non mi soffermo più, perché è come sparare sulla Croce Rossa e anche riguardo alla Croce Rossa noi abbiamo qualche volta qualche sussiego.

Non c’è un cenno alle politiche di viabilità per cui non capiamo se le politiche di viabilità che noi consideriamo e buona parte della città consideriamo cervellotiche siano da valutare positivamente, quindi si proseguirà su questa strada, c’è una genericità tutto sommato preoccupante sulla cultura e non si dice se la sanità in questo territorio va bene così o è troppo politicizzata e quindi bisogna cominciare a mettere mano anche alla sanità e soprattutto non si dice una cosa importante che è quella che era stata votata poi anche nell’ultimo consiglio comunale, che ha ripreso anche la Presidente poc’anzi, e cioè di pubblicizzare quanto più possibile le sedute del consiglio comunale, cioè le nostre sedute e quelle delle commissioni consiliari perché questo è il vero primo esempio di ascolto, dialogo e soluzione, perché molte volte rischiamo di parlare tra di noi, c’è qualche giornalista, purtroppo non c’è il pubblico che c’è oggi e sono ottimista di natura ma non so se ci sarà lo stesso pubblico le prossime volte, allora il primo vero strumento per riavvicinare i cittadini, che negli ultimi anni, ahimè, si sono allontanati dalla pubblica amministrazione a Cesena, è quello di fare in modo non so real time, ma poco più che real time loro riescono a sapere di cosa stiamo discutendo e quali posizioni abbiamo preso. Questo è il primo vero esempio di ascolto e dialogo, per cui Signor Sindaco, nella totale distinzione delle parti, noi le offriamo la nostra disponibilità a dialogare e a confrontarsi e diciamo altrettanto chiaramente che noi le offriremo il massimo della disponibilità al dialogo e al confronto ma saremo prontissimi a denunciare quando questo dialogo, questo confronto non ci sarà o quando lei decidesse di attivare, di avviare questo confronto con una parte e non con un’altra parte. Noi su questo saremo molto attenti perché crediamo di rappresentare una parte importante della città, la vogliamo rappresentare fino in fondo con il senso della responsabilità che la nostra cultura e la nostra tradizione ci affida, grazie.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : grazie consigliere Di Placido, non avevamo concordato i tempi per cui oggi

tenuto conto anche dell’argomento che è estremamente ampio, anzi io mi scuso ancora con il consigliere Macori per averlo un po’ contingentato un po’ troppo, recupererà. Non ho altri iscritti a parlare, prego consigliera Celletti.

CONSIGLIERA CELLETTI (Lega Nord Romagna) : grazie, io userò, penso, poco tempo perché già alcuni consiglieri che mi

hanno preceduto hanno toccato argomenti e d’altra parte ci vorrebbero forse ore per fare una disanima attenta dell’intervento del Sindaco Lucchi.

Allora vediamo nelle linee programmatiche che un breve paragrafo liquida la gestione Conti della città, poi una frase lapidaria, oggi occorre aprire un nuovo ciclo di progresso e siamo d’accordo perché Conti ci ha lasciato una città piena di problemi, apparentemente ma solo apparentemente, questo è il refrain della

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città bella, la città amica, la città dove si vive bene, si, qualcuno vive bene, qualcuno, molti sono tranquilli, ma altrettanti non lo sono. Di segnali di degrado ce ne sono tanti e li avverte, secondo me, molto bene anche il neo Sindaco Lucchi, tra le righe della sua relazione, delle sue linee programmatiche si sente molto pressante la preoccupazione di far fronte a queste problematiche, ma non troviamo soluzioni. Lui chiede, ha chiesto prima soluzioni, progetti, anche all’opposizione, le valuteremo ecc., ma il primo a dover presentare dei progetti e delle soluzioni è il Sindaco, su un programma di progetti e soluzioni si vota un sindaco, il nostro programma e non avevamo certamente candidato sindaco ma già il candidato sindaco nostro aveva dato soluzioni ai problemi della città che ha delineato anche Lucchi, ma noi ne avevamo dati altrettanto e, tra l’altro, ringraziamo, poi dopo ne parlerò più estesamente, ma ringrazio il Sindaco Lucchi, perché dal nostro programma ha preso uno dei punti fondamentali, cioè l’assessorato alla sicurezza che non era presento in nessuno dei volantini dei programmi che lei ha distribuito generosamente alla popolazione ma era ben presente nel nostro programma al primo punto, assessorato alla sicurezza, grazie, grazie e poi ne parlerò più estesamente.

Noi l’abbiamo detto in campagna elettorale, l’abbiamo detto durante la scorsa legislatura in tutte le sedi, forse l’abbiamo anche un po’ urlato ma d’altra parte bisogna che la gente ci senta no, che c’è uno scontento generalizzato, che molti obiettivi non sono stati centrati, sicurezza come abbiamo detto, il piano del traffico, non ho sentito dire niente su questo piano del traffico, ne ha accennato il collega Di Placido, il welfare, l’ambiente, la riqualificazione urbanistica, insomma ce n’è della carne al fuoco, ma ribadisco, nelle linee programmatiche, io non trovo un progetto, una soluzione, non dico su tutti, ma su alcuni dei problemi fondamentali e la Lega Nord alcuni problemi fondamentali li ha messi invece a fuoco, ne ha parlato, ha chiesto che venissero date soluzioni: sicurezza per prima cosa, immigrazione per seconda cosa, regolare, irregolare, è molto diverso il problema, islamizzazione del territorio.

Allora sulla sicurezza noi diciamo, certo, benissimo l’assessorato, nostro progetto prioritario, lo ribadisco, però, pubblicamente, lei, Signor Sindaco, lo ha ricordato credo prima il collega Prati, ha dichiarato che l’insicurezza a Cesena è solo percepita e non reale, contraddicendo anche fra l’altro le associazioni di categoria, contraddicendo le segnalazioni anche della stessa Polizia ecc., ha detto che non crede in questi comitati civici disarmati che possono venire incontro alla sicurezza locale dei quartieri, aiutando i cittadini in situazioni di difficoltà, eppure nel pacchettino, quello che io chiamai pacchettino sulla sicurezza, modestissimo pacchettino sulla sicurezza che presentò in scadenza il Sindaco Conti, c’erano anche questi assistenti civici, tipo non il vigile ma non ne sentiamo parola, nessuno ne parla più.

Non contano, Signor Sindaco, solo gli uomini, più uomini, siamo d’accordo, ma non contano solo quelli, conta l’impronta che un’amministrazione dà alla città. Se io consento il degrado, se io consento la sciatteria, se io consento i graffiti, se io consento gli abusivismi, se io consento le persone in racket che chiedono la carità, se io consento tutti quegli abusi che succedono in questa città, come anche in altre città, e non prendo dei provvedimenti strutturali e non di facciata, ecco, allora sì che … non servono gli uomini, serve la cultura alla sicurezza da parte di una buona amministrazione.

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Vediamo poi le ordinanze assunte dalla passata legislatura quindi lei non ha nessuna responsabilità e la vedremo invece all’opera l’ordinanza che era carente anche per quel che riguarda il racket di quelli che chiedono la carità agli angoli delle strade, negli incroci, addirittura quell’ordinanza lì non si è stati capaci di prendere in maniera qualificata e generale. Allora qui c’è veramente un problema di cultura alla sicurezza della città.

Passiamo all’immigrazione. Il problema, il fenomeno dell’immigrazione che è diventato veramente strutturale ma che è comunque un problema molto grosso, che sarà il problema nei prossimi anni, il problema vero delle città nei prossimi anni, soprattutto, apro la parentesi, a fronte della crisi che spesso è stata ricordata e giustamente è stata ricordata in quest’aula, ecco, non sono stati assunti in questa città in dieci anni, perché il fenomeno ha un inizio ben preciso, non sono stati assunti provvedimenti tali da creare una reale integrazione con l’immigrazione che può se vuole integrarsi, che può se vuole integrarsi, e quindi essere tessuto vero di una cittadinanza cesenate, di una italianità forte, ma non sono stati presi neanche provvedimenti seri nei confronti della clandestinità soprattutto quando è utilizzata dal lavoro nero, quando è utilizzata dal caporalato, neppure su questo fronte, neppure sulla questione della sicurezza e questo è un problema che la gente sente, lei ha detto di essere un sindaco che sta tra la gente, ma la gente gliene avrà parlato di questo problema, le avrà parlato di quello che succede per le strade, o non gliene ha parlato dell’occupazione abusiva, di come certe zone vivano questo degrado, zone centrali della città, non le parlo di periferie degradate e io non voglio neanche sentir parlare di periferie degradate, perché per la Lega Nord non devono esistere periferie degradate, la periferia deve avere la stessa valutazione del centro storico, deve essere riqualificata, deve essere curata soprattutto nella questione sicurezza, perché è lì che si sente di più lo scontro, si sente di più il disagio tra nuovi arrivati e residenti. Quindi lotta alla clandestinità ma lotta anche agli abusi che ci sono e li conosciamo tutti, trasparenza si chiama il nostro obiettivo e regole severissime per tutti, italiani, non italiani, immigrati regolari e soprattutto irregolari.

Non ho sentito parlare, Signor Sindaco, di un problema molto grosso che è stato al centro e continuerà ad essere al centro della nostra politica che è la questione dell’islamizzazione del territorio e della moschea abusiva che è sorta in una nostra zona artigianale con delle modalità che veramente hanno destato non poche preoccupazioni e non solo a Cesena.

Io ho visto la frase con cui lei liquida questo problema, ho letto questa frase circa il rispetto delle regole della democrazia e io ci aggiungerei e del vivere civile, si deve accompagnare riconoscimento dei fondamentali diritti di cittadinanza e di libertà religiosa, ci mancherebbe altro, noi non abbiamo mai negato i diritti di libertà religiosa, ma c’è un altro problema generalizzato in Italia e sopratutto in questa regione, che è la più colpita da questo problema e dai nostri territori, oltre all’assessorato alla sicurezza, forse, una commissione sull’immigrazione, sull’islamizzazione del territorio ci sarebbe stata bene, proprio per studiare questo fenomeno che è un fenomeno, badi bene, noi non siamo dei fanatici, la Lega Nord non è fatta di fanatici visionari che vedono dei problemi dove non ci sono, basta leggere i giornali, basta vedere quale attenzione danno gli organismi internazionali, gli organismi europei, gli

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organismi italiani, all’estero su questo problema che non deve essere messo da parte come un non problema perché non si sa, non si hanno risorse anche di tipo cognitivo per risolverlo.

Poi c’è il welfare. Cambio argomento, vede, mi interrompa quando occupo troppo tempo, lei parla di difesa della solidarietà di età quale primo punto di argomento welfare, ecco, ci dispiace che non abbia messo al primo punto la tutela della famiglia invece, la famiglia, la famiglia, Signor Sindaco, la famiglia è oggi più che mai al centro di ogni azione amministrativa, perché la famiglia è il primo posto dove si riesce a stemperare anche questioni di disagio, di grande disagio anche lavorativo, è la famiglia su cui si fondano tutti i pilastri del welfare, dell’educazione, del benessere sociale, è il primo ammortizzatore sociale la famiglia, quindi proprio in una situazione di grave crisi come quella in cui siamo, la prima cosa è andare incontro alle famiglie, soprattutto alle giovani coppie, perché dalla famiglia e mi ripeto ma è molto importante questa visione delle cose ed è significativo che nelle sue linee programmatiche la famiglia venga ricordata solamente come tutela alla famiglia che abbia dei disabili al suo interno, ma questo è una cosa direi marginale ma naturale, noi dobbiamo tutelare tutte le famiglie, soprattutto quelle delle giovani coppie, perché se no qui, ahimè, perdiamo la nostra società, perdiamo la nostra civiltà, perdiamo le nostre tradizioni, questo è il problema vero.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : consigliera Celletti, se può avviare a conclusione, grazie. certo, e quindi anche la politica della casa, politica della casa soprattutto per

le giovani coppie a favore dei residenti più stabilmente e da più tempo e per le giovani coppie della città e poi il territorio e l’ambiente, vado molto di fretta.

Noi siamo d’accordo che il territorio vada salvaguardato e che ci sia anche un ripensamento delle trasformazioni urbanistiche, dell’occupazione di cemento del territorio, siamo d’accordo con questa politica, ma si potrà fare? è così sicuro che dalla sua parte politica questo tipo di innovazione, di rivoluzione, sulla mancata occupazione del territorio da parte del cemento, sulla mancata cementificazione del territorio saranno così d’accordo? E qui ci sarebbe tanto da dire, poi la qualità del costruito, la conservazione, la valorizzazione del territorio, delle tradizioni, dei luoghi, questo non l’abbiamo sentito, il centro storico, che necessita di attenzioni particolari, perché è luogo più autentico della storia di un luogo.

Allora passiamo a un recupero di questi nuclei antichi che non sia come il restauro di piazza Amendola, mi scusi, Signor Sindaco, ma io l’ho detto a Conti, lei non è responsabile, ma quel recupero di piazza Amendola per me è un falso storico come la regia di Knosso, una fontana che non ha nulla a che spartire con la nostra cultura, è un nouveau, è una invenzione, non è un recupero reale del nucleo storico, della tradizione della nostra tradizione.

Ma buona amministrazione, caro Sindaco, vuol dire anche cura continua, pulizia, manutenzione degli spazi pubblici, per evitare il degrado, perché i cittadini li possono frequentare.

E poi il PRIM, io non ho sentito dire niente sul PRIM, sul PRIM guardi dovremo costruire altroché consigli aperti, commissioni, perché questo piano

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del traffico veramente così non va! E i comitati cittadini che lei ha detto di voler così attentamente studiare e dialogare con loro, salvo poi prendere delle decisioni anche che vanno in contrasto con la loro volontà, ne sanno molto, hanno molto da dire.

Mi dispiace di non potere parlare dei parcheggi, perché ne avrei tanto da dire e della sanità, attenzione al Laboratorio di Area Vasta. Insomma, c’è moltissimo carne al fuoco -finisco- e io non ho visto, non ho letto progetti, soluzioni, indicazioni che mi dicano verso quale strada lei, Signor Sindaco, e la sua giunta vogliate andare. Io non ho capito, ho visto belle parole, bellissime parole, forse, anche, in molti casi condivisibili, ma di concreto, di sostanza, ce n’è ben poca e quindi caro Sindaco noi siamo dell’opposizione, guarderemo quello che fate, se farete cose che condividiamo le appoggeremo, vi aiuteremo anche, ma non si aspetti da noi buonismo, attendismo, duttilità, bontà d’animo, no, non è nel nostro carattere, noi diremo le nostre cose, se urleremo un po’, poi ci zittiremo, ma d’altra parte, la voce dell’opposizione fa sempre più fatica ad uscire nella propaganda del regime, che aleggia sempre su questo Palazzo, e quindi, Signor Sindaco, buon lavoro e attenzione a quelle che sono queste parole che io ho detto, perché sono parole che ho sentito dire dalla gente di Cesena, quindi sono solo io un testimone oculare di quelli che sono i bisogni di Cesena, grazie.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : grazie consigliera Celletti. Non ho altri iscritti a parlare. Prego consigliera

Guiduzzi. CONSIGLIERA GUIDUZZI (Gruppo “Cesena 5 Stelle”) : innanzitutto volevo far notare che ho mantenuto degli impegni che mi ero

presa in campagna elettorale facendo riprendere la seduta del consiglio, come avevo già dichiarato. La farò riprendere oggi e tutte le volte successive in cui il consiglio verrà convocato. Sarò brevissima.

Volevo dire che non mi piace votare a favore o a sfavore di una dichiarazione di intenti, quale può essere quella della linea programmatica per il 2009-2014, quale rappresentante dei cittadini che mi hanno datola fiducia, mi riservo di valutare di volta in volta l’operato dell’amministrazione.

Veglierò, in maniera molto attenta, sull’operato di questa amministrazione, denunciando tutte quelle attività che non andranno a tutelare la salute e gli interessi dei cittadini.

Auguro alla Presidente e al Signor Sindaco e a tutti i miei colleghi buon lavoro.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : grazie consigliera Guiduzzi. Consigliere Landi prego. CONSIGLIERE LANDI (Gruppo PD) : il nostro intervento è sicuramente più agevole degli interventi fatti da parte

dell’opposizione, abbiamo delle linee programmatiche che oggi ha presentato il Sindaco che noi abbiamo condiviso fin da subito, molti di noi hanno partecipato e l’hanno aiutato nello sviluppo di questo programma e lo hanno sostenuto sia all’interno dell’organo di partito che come sostegno al candidato Paolo Lucchi.

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Io non voglio rintracciare tutte le varie scelte che sono state fatte e le linee programmatiche di questo documento, anche eventualmente in replica a quello che ho sentito adesso che effettivamente non so oggi sono particolarmente perplesso da certe posizioni perché io vedo all’interno del documento e mi riallaccio ad alcune considerazioni fatte dall’opposizione, vedo sviluppati molti dei punti che sono stati indicati come sottaciuti da parte dell’opposizione stessa.

Ribadisco ancora, poi, ci ritornerò in seguito, che, da parte nostra, c’è un apprezzamento da parte nostra, da parte del Partito Democratico al confronto, non abbiamo nessun timore, l’abbiamo anche manifestato in alcune occasioni alla fine del consiglio precedente di questa apertura al dialogo; il dialogo, il confronto per noi, se è un dialogo e un confronto fatto per il bene della città deve sempre avvenire, può essere forte, può essere anche permanente, ma sicuramente se l’ottica che abbiamo in fondo è il bene della città, sicuramente, qualcosa di buono ne verrà, però, nello stesso tempo, rivendichiamo anche il nostro onere e onore di governare, quindi delle scelte della politica dell’amministrazione comunale di Cesena le facciamo noi. Le facciamo noi nel senso che ne parliamo, ne discutiamo, ci confrontiamo, però spetta a noi fare le scelte della politica amministrativa e sotto questo profilo, voglio dire anche che questo è secondo me un aspetto sul quale mi volevo incentrare, il piano di mandato del nostro Sindaco è proprio questa sapiente calibratura fra quello che è la continuità con le amministrazioni precedenti e la capacità invece di innovare, cioè di dare delle risposte in linea con le esigenze, le problematiche della nostra città.

Questo è fondamentale da parte nostra. Non lo dico per salvare l’acqua sporca e il bambino, entrambe le cose, lo dico perché crediamo noi fermamente in questa questione qua, proprio perché qui si esprime proprio quella che è la peculiarità di molte delle considerazioni fatte dai banchi dell’opposizione io le trovo considerazioni di carattere generale, un pochino per partito preso, mentre, invece, secondo me, dobbiamo calarci di più sulla realtà del nostro territorio, il nostro territorio ha una forte coesione sociale, ha un sistema di associazioni, di imprese, di famiglie che è molto legato, questo, effettivamente, ha portato uno sviluppo del nostro territorio, ma ha avuto anche altre funzioni, una funzione prettamente culturale, secondo me, che ha come fondamento il fatto che si deve ricercare in maniera unita la soluzione al problema. Questo qui è fondamentale e secondo me all’interno di questo sviluppo dei vari punti della relazione programmatica come filo rosso io vedo questo, questo rilancio della coesione sociale del nostro territorio, rilancio di coesione sociale fra le imprese, rilancio della coesione sociale delle associazioni forti nel nostro territorio, di volontariato e non di volontariato, rilancio delle persone che si mettono a disposizione del bene pubblico e questo diciamo come tratto indelebile.

L’altro aspetto che, secondo me, caratterizza questo è il forte coraggio perché vengono date delle risposte che noi riteniamo di tipo innovativo, mi rivolgo al collega Di Placido che ho ascoltato con piacere, perché ho visto che si è calato come è il suo stile di partito Repubblicano, anche nei temi concreti, quindi nella disponibilità a trattare i temi concreti, da noi ci sono delle aperture molto forti all’interno di queste linee programmatiche, il Sindaco fa delle aperture di confronto e di discussione, apre dei canali veramente molto forti, cioè e questo è l’invito alla minoranza di prendere, di cogliere l’occasione in

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maniera trasparente e non strumentale questo qui, secondo me, questa deve essere un pochino la linea.

Prima veniva citato, quando si parlava della presidenza e della vice presidenza, il discorso del fatto che noi dobbiamo dimostrare un qualcosa a voi e relativamente una disponibilità nei vostri confronti, ma, secondo me, sono proprio su queste tematiche qua che invece dobbiamo confrontarci, sono questi il succo della questione.

Dopodiché, anch’io ritorno un pochino indietro e entro nel merito delle questioni. Ritengo che aver centrato come punti prioritari i problemi derivati dalla crisi a livello nazionale e delle persone che sono più in difficoltà, credo che sia importassimo, perché proprio per quella premessa che facevo prima, è questo qui uno di quei punti che rischia di scardinare quella coesione sociale che nel nostro territorio c’è, perché è facile avere coesione sociale quando tutto va bene, quando c’è ricchezza da distribuire nel territorio, diventa più difficile quando questa ricchezza viene a mancare e si crea necessariamente una competizione fra soggetti che sono nel territorio e l’elemento culturale, che io trovo anche nella scelta ambientale, è una reazione forse a quelle forme di egoismo, di individualismo che si potrebbero venire a creare in questi casi qua, anche questo qui quindi, oltre che una scelta di tipo programmatico, una scelta forte di tipo culturale.

Detto questo, dicevo prima, una battuta soltanto senza fare polemica, in maniera molto pacata, sul discorso delle elezioni, io ho visto che maliziosamente è stato un pochino riportato il dato elettorale, il dato elettorale, gli elettori ci hanno premiato, ci hanno premiato proprio per questo, perché abbiamo saputo coniugare in maniera perfetta quello che era il sistema, la continuità di un sistema precedente con quello abbiamo proposto a livello di innovazione, innovazione che sta sotto il profilo delle scelte, ma innovazione anche nel metodo. Una innovazione nel metodo, una innovazione dove noi il confronto lo abbiamo cercato, l’ascolto, il dialogo, il confronto li abbiamo cercati fin da subito, sempre in maniera costante, in maniera quasi snervante delle volte, snervante nel senso di faticosa.

Posto questo, in questa ottica qua, vorrei rilanciare un altro discorso, sono fermamente convinto che dobbiamo andare alla ricerca di maggiori luoghi istituzionali per questo confronto proprio per non fare delle affermazioni fine a se stesse, e proprio il Partito Democratico in questo senso qua si impegna, fa un impegno forte nei confronti dell’opposizione in questo senso qua, mettiamoci a un tavolo, rivediamo le regole che gestiscono il consiglio comunale e le commissioni consiliari, vediamo come diceva prima il consigliere Macori di creare dei consigli di tipo tematico, delle commissioni di approfondimento di tipo tematico dove possiamo sviluppare i nostri progetti e vedere che cosa ne viene fuori insomma.

Questo qui da parte nostra è un’offerta che viene messa sul tavolo, dall’altra parte, chiedo però anche all’opposizione, chiaramente, che sarà difficile questo, ma è a proposito, meno strumentalizzazione, perché si è avuto la sensazione nell’ultima legislatura di interventi finalizzati e anzi di interventi anticipati sugli stessi giornali, cioè tutto strumentale a una sorta di perenne campagna elettorale, io vorrei dire usciamo da questa campagna elettorale, mettiamoci a discutere, siamo politici, è chiaro che la campagna elettorale è in noi stessi e

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dobbiamo sempre farla, però secondo me c’è un momento in cui può passare in secondo piano e questo è il momento giusto per arrivare alle scelte concrete. Questo è, perché era veramente mortificante vedersi fiumi, fiumi di interpellanze, noi riteniamo anche in senso strumentale, finalizzati ad andare sui giornali. Sono d’accordo, è uno strumento dell’opposizione, ci mancherebbe, non sto facendo l’antidemocratico, non è questo, però, uno sforzo da parte nostra creare maggiori momenti di tipo istituzionale secondo me può portare uno sforzo da parte vostra di rivedere certi atteggiamenti politici.

Con questo io finisco e faccio tanti auguri al Sindaco e alla giunta neo-eletta e a tutti noi, grazie.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : grazie consigliere Landi. Se non ci sono altri interventi, eventuali

dichiarazioni di voto, darei la parola al Sindaco, Prati prego CONSIGLIERE PRATI (Unione di Centro) : siccome alcuni hanno fatto dichiarazione di voto nell’intervento, le

dichiarazioni di voto si fanno dopo l’intervento del Sindaco ? dovrebbe essere così…

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : si, dichiarazione di voto, però questi sono contingentati nei tempi, ok. La

replica al Sindaco. SINDACO: intanto ringrazio i consiglieri capogruppo per gli interventi, perché devo dire

che nella gran parte degli interventi secondo me si individua un filo positivo e propositivo che ci porta finalmente ad uscire per la quasi totalità dei casi dalla campagna elettorale, alla fine dirò altro naturalmente rispetto a questo, però, credo che vado rilevato come gli interventi abbiano cercato di individuare punti importanti dimenticando una parte del confronto elettorale, perché credo che sia evidenti a tutti come i Cesenati abbiano scelto la maggioranza e come questa maggioranza abbia il diritto-dovere di governare e di fare delle proposte e di confrontarsi anche con le minoranze su queste proposte.

Credo che in tutti vi sia in fondo la consapevolezza di come stiamo vivendo una fase particolarmente difficile, una fase difficile dal punto di vista economico e dal punto di vista sociale. Su questo non ho bisogno di approfondire troppo, però credo che dobbiamo avere la certezza della necessità di muoverci in questo caso per affrontare la crisi economica e sociale, io non dimentico mai i due risvolti della crisi che da un lato riduce la redditività delle imprese, ne mette in difficoltà una parte, dall’altro lato riduce le opportunità, le occasioni di lavoro per molti Cesenati con la necessità di valutare anche i risvolti sociali di una crisi difficile come questa e noi abbiamo bisogno di ragionare allo stesso tempo di un progetto di città e degli strumenti di tenuta in questa fase così difficile della nostra città.

Per farlo servono però, io credo, valori di riferimento forti, non solo risposte di carattere tecnico, ma servono valori di riferimento molto forti, i nostri, quelli che abbiano indicato all’interno del programma che sono ripetuti e ribaditi all’interno

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del documento programmatico, sono i valori di solidarietà sociale, sviluppo equilibrato, pieno diritto di cittadinanza e lotta alla disuguaglianza, e a questi si aggiunge un elemento e cioè la volontà di allontanare le paure per tutti che riguarda tutti i cittadini, devo dire che in questo caso le paure sono diventate il leitmotiv di alcuni partiti nazionali, a me pare, in particolare del governo, e credo che le paure vadano allontanate soprattutto nelle giovani generazioni. Se n’è ragionato più volte, ma questa generazione, quella che inizia ad avere ruolo anche all’interno di questo consiglio comunale, per fortuna, con molti giovani che si sono approcciati in maniera positiva alla politica, la prima generazione che a memoria d’uomo si possa ricordare che non ha le stesse certezze positive, che le generazioni che l’hanno preceduta avevano, mio nonno era certo che mio babbo avrebbe avuto una condizione di vita sociale, economica di formazione un po’ migliore della sua e così è stato, così è stato per mio babbo rispetto a me, io non ho le stesse certezze per i miei figli e credo che questo dato debba accomunarci e metterci nelle condizioni di capire come le difficoltà vadano affrontate in maniera completamente diversa rispetto al passato aumentando anche il nostro senso di responsabilità personale e politica, su questo accettiamo la competizione di idea, anzi la rilanciamo, la riteniamo di renderla uno degli elementi decisivi del confronto, lo dicevo non solo individuando gli strumenti tecnici che pure sono importanti, ma entrando completamente nel merito del ruolo del consiglio comunale, il consiglio comunale non è solo chiamato a individuare strumenti tecnici che diano risposta ai problemi dei cittadini, della città, ai progetti di sviluppo, il consiglio comunale è chiamato prima di tutto ad individuare i valori attorni ai quali fare crescere la città, il progetto di città e a me pare che nel corso dei prossimi anni dovremo lavorare soprattutto attorno a questo, aspetto per questo, dirò una cosa alla fine che ci siano le condizioni da costruire assieme, evidentemente il primo ruolo compete al Presidente del consiglio comunale, compete ai gruppi consiliari, ma allo stesso modo con altrettanta evidenza una parte del ruolo compete al sindaco e alla giunta, mi auguro che siano molte le occasioni nelle quali si possa discutere dei valori di riferimento, del progetto di sviluppo di questa città, non soffermandoci solamente sulle singole risposte tecniche, quelle alle quali si dà grande spazio quando, me lo si permetta, con le interrogazioni, con i singoli interventi su un problema particolare, si cerca di avere una risposta assolutamente parcellizzata invece di un problema di carattere più generale, noi corriamo il rischio spesso di perdere il progetto di insieme e a me pare che invece su questo in particolare dovrà lavorare questo consiglio comunale, anche perché qui dentro ci sono passioni, professionalità, capacità che noi dobbiamo utilizzare al massimo livello, non solo entrando nel merito delle singole questioni, alle quali, certo, dobbiamo mantenere grande attenzione, ma questo è a dir il vero il ruolo della giunta, a me sembra assolutamente necessario che il consiglio comunale lavori sul progetto di insieme della città e attorno a questo, lo dicevo, accettiamo la competizione sulle idee, a dir il vero, proponiamo, chiediamo che ci siano scelte di carattere politico che vadano esattamente in questa direzione.

Faccio notare una cosa che dal dibattito è completamente sfuggita, c’è una grande attenzione alle notizie di stampa e l’attenzione ogni tanto corre il rischio di essere solamente in una direzione, la giunta ha già convocato due tavoli,

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l’uno con le organizzazioni economiche e l’altro con i sindacati dei lavoratori con il mondo della rappresentanza dei consumatori, per discutere in un caso dei problemi, delle potenzialità delle opportunità di sviluppo in una fase così difficile del nostro sistema economico e nell’altro per affrontare la crisi economica giocata nell’ambito delle difficoltà per i singoli cittadini che hanno perso lavoro, non solo quelli che risultano dalle indagini ma anche quelli che, in quanto precari, spesso non risultano dalle indagini, ma comunque non hanno più lavoro, per giocarla nell’ambito delle difficoltà delle famiglie, nell’ambito delle difficoltà tra generazioni, abbiamo convocato questi due tavoli esattamente in questa logica e cioè all’interno della volontà di volerci confrontare con la città prima di tutto sul progetto di carattere generale e per poi entrare nel merito delle scelte concrete, tanto che proporremo a quei tavoli di iniziare a ragionare dei percorsi di rafforzamento di questa situazione così difficile da un lato, ma dall’altro lato, inizieremo anche a discutere dei progetti di carattere tecnico.

Vi invito a ragionare di questo, perché tacciare, così come è stato fatto, questa giunta di una certa chiusura, dell’incapacità di rapporto con la società civile, fingere che solo qualcuno abbia orecchi per ascoltare quel che dicono i cittadini, in questo caso è come minimo assolutamente inesatto e credo che nelle prossime settimane la sfida lanciata anche, in questo caso, alle rappresentanze sociali e economiche, ci metterà nelle condizioni di dimostrarlo molto concretamente.

Siamo usciti come avete visto immediatamente dal confronto, Landi, su questo, ha fatto un ragionamento molto chiaro, che mi convince moltissimo, tra l’individuazione degli elementi di continuità e di discontinuità con la giunta precedente. Io credo, questo è il giudizio di premessa che abbiamo inserito all’interno del programma elettorale, che la precedente giunta abbia lavorato bene, producendo una città equilibrata, ma portandoci oggi ad avere una città e una società che ci pone quesiti completamente diversi rispetto al passato, ai quali vanno dato risposte completamente diverse, non una logica di continuità o di discontinuità ma una logica tutta politica e di politica amministrativa in grado di metterci nelle condizioni di rispondere al meglio ai quesiti che ci vengono posti dai cittadini e non solo quesiti di carattere tecnico, anche quesiti di carattere valoriale che io credo abbiano la stessa forza.

Dicevo che ci apriamo alla città e l’abbiamo fatto non negando mai la crisi economica. La crisi sta toccando pesantemente anche il nostro territorio, sta toccando tutta l’Emilia Romagna, sta toccando tutta l’Italia e, a dir il vero, io credo che rispetto a questo, ci sia un giudizio comune tra il consigliere Macori e il sottoscritto, ma devo dire con tutta probabilità, il giudizio mette assieme la gran parte del consiglio comunale sapendo bene che gli elementi di base quelli con i quali noi ci confrontiamo con una certa onesta su questo tema, sono completamente diversi rispetto a quelli nazionali, oggi, guardavo un po’ di dati su una pericolosa indagine come quella che la Banca d’Italia ha prodotta sull’Emilia Romagna, e dico che è pericolosa, perché secondo il Presidente del Consiglio, questa indagine e le indagini di carattere nazionale si sarebbero dovute pubblicare nelle pagine economiche dei giornali al massimo e si sarebbe dovuta evitare di diffondere una preoccupazione che invece tocca la gran parte degli italiani. Allora a me pare dobbiamo partire da questi dati che sono dati da ascolto da un lato e che dall’altro lato, attorno a questi dati, quelli che non

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negano la difficoltà, dobbiamo cercare di costruire un modello che ci metta nelle condizioni di tenere in una fase socialmente, economicamente difficile come questa e che dall’altro lato creino strumenti concreti, lo dico mettendo subito le mani avanti su un tema, al nostro bilancio mancano 3,5 milioni di euro, non garantiti dall’ICI che il governo, dopo averlo promesso, ricordate le dichiarazioni del ministro Tremonti immediatamente successive all’abolizione totale dell’ICI con il nuovo governo in carica da pochi giorni, che ci mettono oggi nelle condizioni di avere dubbi e difficoltà sulla tenuta del nostro bilancio, ma vale per tutti i bilanci italiani nel corso dei prossimi mesi, eppure, noi avremo bisogno rispetto a questo di avere grandi certezze, di garantirle ai cittadini, di trasmetterle ai cittadini, allora l’invito che vale per la maggioranza come esattamente per l’opposizione, è rispetto a questo avere onesta intellettuale e di riconoscere che in questo non c’è chi sta da una parte del consiglio comunale e chi sta dall’altra ma di come ci sono esigenze dei cittadini che non possono essere negate, anche quelle vanno ascoltate allo stesso modo e di come gli strumenti di risposta anche concreta ai cittadini siano messi a rischio da queste scelte.

Ne aggiungo un’altra che riguarda la nostra economia in generale, il Comune di Cesena garantisce pagamenti al sistema delle imprese in 45 giorni, tempi molto rapidi e credo che di questo ne dobbiamo essere tutti orgogliosi e vada dato merito alla struttura, ai meccanismi tecnici adottati e approntati nel corso di questi anni, è di ieri o del giorno prima non lo ricordo, la dichiarazione della Presidente di Confindustria, la quale si dichiara preoccupatissima per il fatto che invece il governo sta rallentando ad arte, dice lei, non io, i pagamenti in questo caso la somma è di oltre 60 miliardi di euro che lo Stato dovrebbe rigirare al sistema delle imprese, ma ancor più, al sistema delle autonomie, delle regioni e questo metterà in crisi questa parte virtuosa che, sino ad ora, noi abbiamo garantito con sforzo della struttura che certamente rappresenta un esempio che nel corso dei prossimi mesi potremo non essere in grado di confermare.

Questa somma di valori a che cosa fa riferimento per quel che ci riguarda? Anche qui, il documento programmatico è un atto di carattere ufficiale, faccio alcuni riferimenti che pare consentano l’approfondimento del dibattito, intanto politiche della casa, sono molto d’accordo su come le politiche della casa sono state proposte nel corso del dibattito, dico anche, in questo caso rispondo al consigliere Prati che, al di là delle scelte che abbiamo fatto noi sino ad oggi, che si sono fatte a Cesena, e anche al di là di quelle che abbiamo scritto all’interno del programma come coalizione del centrosinistra, domani, non fra un mese, fra un anno, domani l’Assemblea Legislativa Regionale dovrebbe approvare, io credo che ci siano i numeri e le condizioni, un provvedimento che contiene semplificazione dal punto di vista della costituzione dei percorsi urbanistici, la riforma delle leggi 19 e 20 per chi ha memoria dei numeri delle leggi di riferimento, ed in particolare conterrà un indirizzo di forte facilitazione per le politiche di carattere sociale sul tema della casa. usciamo, come regione Emilia Romagna, da un dibattito, che lo ricordate, tre mesi fa, che accompagnava il governo che sembrava avere individuato l’uovo di Colombo per risolvere i problemi della casa ed entriamo nel merito di una serie di soluzioni che i Comuni, in particolare, a livello locale potranno applicare con facilità. Lo dico,

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sapendo bene, anche qui aggiungo un numero e mi perdonerete che le politiche nazionali rispetto alla casa sono equivalenti a zero, su questo accetto la sfida, il governo ha impegnato per le politiche per la casa 550 milioni che sono gli stessi che il governo Prodi aveva messo a disposizione delle regioni non più tardi di un anno e mezzo fa, e per il resto, le politiche della casa del governo sono uguali a zero, e quindi dico per fortuna c’è un impegno da parte nostra, un impegno forte da parte della maggioranza, una disponibilità, un impegno da parte delle opposizioni, una legge regionale che in questo ci metterà nelle condizioni di lavorare in maniera diversa rispetto al passato, però, vale la pena che ci diciamo le cose per come stanno.

Credo che abbiano fatto bene, in questo caso, le consigliere Zittignani e Pagni, che hanno fatto interventi dei quali condivido la totalità delle cose dette, a dedicare grande attenzione al tema dell’istruzione, della solidarietà e della sanità, metto assieme questi tre grandi valori che sono stati un riferimento forte dei governi che si sono succeduti a Cesena a partire dagli anni 70 per arrivare sino ad oggi, perché credo che lì ci sia l’esemplificazione di quella somma di valori generali che citavo all’inizio, e perché lì ci sia una sfida che riguarda noi evidentemente ma che riguarda in questo caso la maggioranza e l’opposizione allo stesso modo, perché è dal di lì che possiamo fare passare la ripresa di un diritto di cittadinanza, della voglia di costruire un diritto di cittadinanza che deve toccare la gran parte dei cittadini.

Si diceva delle politiche urbanistiche. Voglio in questo rassicurare il consigliere Di Placido, la mia idea quando all’interno del programma abbiamo proposto di fare il piano strutturale poi il piano operativo, così come è previsto dalle normative regionali, tra parentesi, se non cambiano le normative, d’obbligo bisogna fare prima il piano strutturale e poi il piano operativo comunale, è di fare corrispondere esattamente i due strumenti, uno strumento di carattere generale disegna il futuro della città e l’altro lo strumento attraverso il quale il disegno generale della città deve trasformarsi in scelte operative concrete. La mia idea è esattamente che le due cose corrispondono, che non ci sia discrasia, perché su questo il consigliere Di Placido ha ragione, dovesse capitare una cosa diversa, daremo intanto l’idea di non avere un progetto di città vero da un lato, ma dall’altro lato, oltre a utilizzare male le risorse pubbliche ci metteremo anche nelle condizioni di perdere una grande occasione di confronto con la città e, secondo me, il piano strutturale è una grande occasione di confronto sullo sviluppo della città, non solo legata alle questioni di carattere urbanistico, ma legata in particolare al modello di città che vogliamo costruire, qui ci stanno naturalmente i temi di carattere ambientale, i temi legati al trasporto, ci sta la viabilità, ci sta la possibilità di continuare ad avere in questa città, periferie che, in realtà, non sono periferie, ma i vetri rotti così come le definiscono le Forze dell’Ordine e cioè periferie con piena dignità nelle quali continua la vita sociale, nelle quali sono presenti i bar, nelle quali sono presenti le parrocchie, nelle quali sono presenti le associazioni di volontariato e sportive, e credo che noi all’interno del piano strutturale di questo prima di tutto dovremo discutere e che il piano operativo non potrà che essere la conseguenza di tutta questa scelta.

Si diceva di politiche di supporto allo sviluppo imprenditoriale, il tema è uscito in più di un intervento, io dico che noi dovremo garantire soprattutto supporto

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alle imprese impegnate nell’innovazione tecnologica, quelle che stanno già scommettendo sul futuro, quelle che investendo oggi rischiano più delle altre, ma si mettono già nelle condizioni di essere pronte a ripartire quando l’economia ripartirà, e che a questo dovremo alla luce del sole senza nasconderci soprattutto mettendo assieme le imprese che garantiscono la tenuta del sistema occupazionale, creare assieme, sulla base di valori condivisi con il consiglio comunale, dei percorsi privilegiati, perché abbiamo bisogno che le imprese che sono in grado di investire lo possano fare il più rapidamente possibile e lo possano fare con certezze assolute.

Dicevo prima che mi sarei riservato qualche valutazione politica, provo a farle. Dicevo prima che la campagna elettorale è finita, quindi mi scuso in anticipo se si dovesse avere l’impressione che faccia anch’io alcune valutazioni che tengono lo sguardo rivolto all’indietro, non voglio farlo e dicevo che me ne scuso. Noto alcuni passaggi, il primo, in campagna elettorale, in questo caso la cito, si è visto credo con tutta evidenza come le forze che garantivano l’opposizione all’interno del precedente consiglio comunale non abbiano un progetto politico, si sono presentate l’un contro l’altro armati almeno tre candidati ed evidentemente non c’è un progetto politico, almeno non c’è un progetto politico comune tra le forze politiche che si fanno carico dell’attuale governo, questo è un primo elemento di giudizio, perché mentre la coalizione di centrosinistra si è ripresentata pur con forme leggermente diverse, determinate dal cambiare di alcune condizioni all’interno delle forze politiche, esattamente composta come era fatta nel passato mandato amministrativo, e non perché siamo fermi come dei paracarri, ma semplicemente perché evidentemente quella condivisione politica è la stessa condivisione politica che abbiamo oggi. La stessa cosa non si può dire delle forze di opposizione, le forze di opposizione in qualche caso noi abbiamo fatto da spettatori, non so bene se felici o scontenti ma in qualche caso abbiamo fatto da spettatori, hanno continuato durante tutta la campagna elettorale a evidenziare le differenze di carattere programmatico politico e questo è un dato, credo che questo sia un dato difficilmente criticabile.

Secondo tema, la difficoltà di dialogo all’interno delle forze di opposizione prosegue, è proseguita oggi in consiglio comunale, è proseguita negli ultimi 20 giorni di campagna elettorale, qualcuno mi fa notare che questa cosa sarebbe nell’interesse della maggioranza, in realtà, ritengo di no, perché l’interesse della maggioranza sarebbe di aprire da subito linee di dialogo, sentirsi sfidata delle opposizioni ma se le opposizioni, così come è capitato molto sulle pagine dei giornali in queste settimane sgridano al proprio interno e non sempre su temi di carattere amministrativo, anche su tema di carattere personale, evidentemente si identifica una difficoltà di dialogo che prosegue.

Per noi il dialogo al quale ci avete sfidato tutti, il tema l’ho lanciato io per primo, sarà possibile a dir il vero, sarà più facile quando smetteranno le tensioni, le risse all’interno delle opposizioni e noi non vogliamo sceglierci una parte di opposizione, ma, certamente, oggi, il fatto che ci sia una difficoltà all’interno delle opposizioni, ci mette nelle condizioni di nuovo di fare da spettatori, noi non vogliamo fare gli spettatori, perché siamo stati eletti, scelti, selezionati dai cittadini per governarla questa città e quindi per essere i protagonisti del governo della nostra città, lo dico al consigliere Ferrini, me lo

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permetta, che citava prima nel passaggio di elezione del presidente, vice presidente del consiglio un malcelato imbarazzo che toccherebbe le fila della maggioranza, beh, gli faccio notare che, forse, se vuole leggo anche i virgolettati, ma, in questo caso, poiché ho capito che non sempre i giornali e le cose che avete detto rispettano le cose che ai giornali si dichiarano, non leggo i virgolettati, però faccio notare che tra la dichiarazione del capogruppo del Partito Repubblicano, giudizio su questa amministrazione, su questa giunta, devo dire, se me lo permette, consigliere Di Placido, assolutamente ingeneroso, e le dichiarazioni di oggi del Segretario del Partito Repubblicano, c’è una certa differenza, mi viene da dire che forse l’imbarazzo, in questo caso, dovrebbe essere all’interno del Partito Repubblicano, se vuole lei forse non ha letto, Ferrini con attenzione gli articoli poi glieli faccio vedere con una certe precisione, bene, allora credo che in questo caso l’imbarazzo non debba essere di nessuno, semplicemente se il confronto di carattere politico è aperto, se è un confronto nel quale non si sta chiusi nella propria trincea, si esce dalla trincea, si esce soprattutto dalla trincea costruita durante la campagna elettorale, che non serve alla città e alla quale dobbiamo dare risposte assolutamente diverse rispetto al passato.

Rispetto al ruolo delle istituzioni di garanzia, non sono intervenuto nel dibattito di elezione di Rita Ricci e di Gustavo Baronio alla presidenza e vicepresidenza del consiglio, faccio notare che le stesse dichiarazioni con le quali si è richiesto che il consiglio comunale fosse presieduto dalle forze di opposizione, ecc. ecc., le ho sentite nel corso di questi anni più volte, non le ho sentite più a livello nazionale, dal 94, quando il primo governo Berlusconi scelse di smettere, se ho sbagliato sull’anno me ne scuso in anticipo, di avere un presidente di uno dei due rami di Parlamento di garanzia e scelse che i presidenti di entrambi i rami del Parlamento fosse espressione della maggioranza, allora gli stessi elementi di garanzia vanno, secondo me, costruiti, è chiaro che il quadro politico è molto cambiato rispetto ad allora, ma c’è qualcuno, anche all’interno di questo consiglio, che faceva e fa riferimento a forze che erano allora rappresentate all’interno della maggioranza.

Allora, io ritengo che Rita Ricci e Gustavo Baronio abbiano tutte le caratteristiche per garantire tutto il consiglio comunale e a questo dobbiamo rifarci sapendo bene, se lo permettete, che in questo ho apprezzato molto le cose che diceva Rita Ricci nel suo intervento, tra le altre cose, vale la pena, se il consiglio comunale deve avere anche quella funzione che io dicevo all’inizio, posso sbagliarmi, ma certamente, mi pare che quella sia la funzione vera per la quale i cittadini ci hanno scelti a stare all’interno di questa sala, se così vogliamo che sia, con tutta probabilità vale la pena che assieme diamo strumenti di gestione, di organizzazione del consiglio un po’ diverse rispetto a quelle del passato, cioè ci mettiamo nelle condizioni di differenziare molto la parte di dialogo sul progetto di sviluppo della città.

Vado a concludere, a noi tocca di governare la città, abbiamo bisogno di farlo stando molto attenti da un lato, sbagliando il meno possibile, facendo delle scelte si sbaglia, ascoltando molto, dialogando molto con la città, abbiamo bisogno di farlo evitando però il confronto sulle caricature, faccio un esempio, me lo permettete, la descrizione del nostro centro storico e non solo per l’inaugurazione di Piazza Amendola, il nostro centro storico è un centro storico

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profondamente cambiato a partire dagli anni 70, questo centro storico, la Rocca, la Val d’Oca, negli anni 70 era identificato come un punto pericoloso, poco rassicurante dai cittadini, chi stava in centro storico viveva in una zona che era ritenuta non certamente la miglior zona della città, dal 70 ad oggi, il centro storico è profondamente cambiato ed è cambiato non sulla base di scelte casuali, ma sulla base di scelte amministrative molto forti, allora continuare a descrivere il nostro centro storico come pericoloso, sporco, non frequentato dai Cesenati, con una rete commerciale in difficoltà come anche oggi ho sentito, ebbene, permettetemi è disegnare una caricatura, abbiamo uno dei migliori centri storici della Romagna, frequentato da coloro che arrivano da città vicine alla nostra che dicono di venire a Cesena perché il centro storico di Cesena è certamente il migliore, abbiamo una rete commerciale costituita da più di 400 negozi che non calano, e i commercianti, immagino sia noto a tutti, se apre un’attività in un centro storico, lo fanno anche valutando che in quel centro storico sia qualificato e consenta loro di avere un vantaggio di carattere economico.

Parliamo della funzione del centro storico, del suo collegamento con il resto della città e di come valorizzare il centro storico e il resto della città, non disegniamo la caricatura del centro storico, perché non serve a nessuno.

In quanto alle proposte, mi pare di averne individuate 3 / 4 di carattere operativo, provo a dare delle risposte. La prima consigliera Zittignani, proposta di un consiglio aperto sulla crisi, io sono molto d’accordo, credo che dovremo prevedere nei prossimi mesi, dopo che i due tavoli operativi, quello di confronto con il sistema delle imprese e quello di confronto con il sistema di rappresentanza dei lavoratori e dei cittadini, ci avrà messo nelle condizioni di avere avviato con loro anche un primo percorso di carattere tecnico cooperativo, correremo altrimenti il rischio secondo me di fare un consiglio comunale nel quale rimaniamo alle petizioni di carattere generale mentre abbiamo bisogno di aggiungere anche percorsi pratici nei confronti dei cittadini, allora siccome la sua proposta mi convince moltissimo, è, tra l’altro, la proposta con la quale si esemplifica la non difficoltà economica e sociale, potrebbe essere che il consiglio si svolga, questa la proposta che faccio alla Presidente e ai capigruppo, appena terminata la prima fase di lavoro dei tavoli operativi che credo termineranno in una fase importante già alla fine dell’estate, quindi il consiglio potrebbe essere convocato alla ripresa autunnale tra settembre e ottobre, più settembre che non ottobre.

Consigli comunali almeno su una proposta di minoranza, la proposta del consigliere Macori, condivido lo stile, credo anche che debba essere inserito per un passaggio che faceva Rita Ricci e che ho fatto anch’io, all’interno di una visitazione dell’autorevolezza del consiglio comunale che ci metta nelle condizioni di far sì che il consiglio comunale sia ancor più autorevole rispetto al passato e abbia un’organizzazione che consenta di fare passaggi importanti come quelli che lei propone che mi paiano assolutamente sensati in questa logica, in una logica nella quale il consiglio comunale rispetto al passato assume anche un ruolo leggermente diverso.

Ripresa del consiglio comunale, la proposta della consigliera Guiduzzi, che ringrazio per averci dimostrato oggi che tecnicamente non è impossibile, mi è già capitato nel parlarne con lei, l’ho detto pubblicamente, di confermare questa

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stessa volontà e di inserire le immagini del consiglio comunale, perché no delle commissioni consiliari, all’interno del portale del sito visto del Comune e la stessa Presidente del consiglio rispetto a questo si è assunta un impegno di fronte al consiglio, credo che semplicemente dobbiamo passare all’operatività che non è un’operatività fatta di solo una telecamera, è un’operatività fatta di un metodo di apertura, di diffusione, di esemplificazione del funzionamento del consiglio comunale della quale abbiamo bisogno tutti.

Credo che in questo caso ci stia anche la possibilità di utilizzare in maniera diversa le piattaforme che sono garantite da Internet, è l’ultima cosa che voglio dire, in questo c’è anche un riferimento alle cose che diceva il consigliere Di Placido, abbiamo bisogno di usare meglio il sito internet del Comune, io sto imparando ad usarlo in queste settimane e devo dire che ha una marea di informazioni, delle quali io non ero a conoscenza ma forse non ne sono a conoscenza neanche i cittadini e forse molti dei consiglieri comunali, forse almeno quelli nuovi, e dall’altro lato abbiamo bisogno di utilizzare le piattaforme le più innovative, penso a facebook, penso alle piattaforme che consentono di trasmettere le immagini, tutto ciò che ci mette nelle condizioni di aumentare i processi di trasparenza da un lato e dall’altro lato di garantire una maggiore partecipazione dei cittadini, di quei cittadini di ormai tutte le fasce anagrafiche, che utilizzano internet come uno strumento oltre che di dialogo anche come informazione continua e su questo noi abbiamo bisogno di essere assolutamente all’avanguardia.

Avremo le condizioni per esserlo, se ci metteremo nelle prossime settimane, nei prossimi mesi a ragionare dei valori di carattere generale all’interno del consiglio, degli strumenti concreti attraverso i quali rendere operativi, avendo la certezza, la garanzia che alla fine sempre ai cittadini dobbiamo rispondere e che quindi anche gli strumenti che ci mettono nelle condizioni di favorire la capacità di arrivare prima in maniera più chiara, in maniera più precisa sulle risposte, sono strumenti che portano un vantaggio certamente alla amministrazione, che è stata scelta dai cittadini, ma io credo all’intero consiglio comunale, grazie.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : ringraziamo il Sindaco e apriamo le dichiarazioni di voto se ci sono, ribadisco

però che in questo ci limitiamo ai cinque minuti massimi di intervento per gruppo. Prego consigliera Celletti.

CONSIGLIERA CELLETTI (Lega Nord Romagna) : sarebbero tantissime le cose da dire dalle parole molto stimolanti del neo

Sindaco e potremo chiamare il campione del pensiero unico, perché volete una Cesena, un’opposizione che non parli alla stampa, che la stampa non dica quello che deve dire, che non si facciano interpellanze perché dobbiamo badare ai problemi macro ma non alle buche nelle strade, quelle che preoccupano i cittadini, all’illuminazione che non va, alla situazione di degrado, qui dobbiamo ricordarci dove siamo, siamo in consiglio comunale, siamo stati eletti da dei cittadini, anche per trasmettere in questa sede istituzionale le loro problematiche che, a volte, sono anche minori, rispetto ai grandi principi ma d’altra parte sono molto importanti per quelli che li vivono.

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Quindi mi dispiace consigliere Landi ma io le devo dire che quando qualcuno o se vedo io qualcosa, per cui presentare un’interpellanza, un’interrogazione come succede dappertutto in tutte le assemblee, io la presenterò senza il problema di dar fastidio al manovratore e alla sua giunta e alla sua maggioranza, che ricordiamolo non è poi così macro come magari qualcuno si aspettava, avete quei due punti in più che vi hanno concesso di non andare al ballottaggio, il ballottaggio chissà cosa avrebbe portato, perché è vero, Signor Sindaco, che forse c’è un po’ più di vivacità di scambio di opinioni nell’opposizione, ma questo che cosa dà? dà l’idea di vitalità e non di un corpo monolitico che guai mai non alza mai la mano per dire no, ma alza sempre la mano per dire si, come un gruppo di bravi soldatini.

Questo la dialettica interna che c’è anche nell’opposizione certamente si sarebbe ricomposta nel momento stesso in cui i cittadini ci avessero portato al ballottaggio, 1 punto 86 ci dividono da questo, non è un’enormità ed è proprio più per questo che noi dell’opposizione ci sentiamo maggiormente responsabili di fronte al tanto elettorato che globalmente ci ha mandato qui, un elettorato che evidentemente non ha premiato la poca lungimiranza della giunta Conti, e lei ha ragione i problemi ci sono, perché la giunta Conti non ha saputo prevedere quale era il futuro di questa città, perché che cosa deve fare una amministrazione? Certo, deve badare alla contingenza e a questo pensano anche i consiglieri di opposizione a segnalare, ma deve prevedere quale sarà la città fra quattro anni, fra dieci anni e quali saranno i bisogni di questa città fra quattro anni, fra dieci anni, ma lei sarà ricordato anche come il Sindaco dei tavoli e a me fa piacere, perché è giusto che l’esecutivo abbia tutti i tavoli possibili ed immaginabili per parlare con tutti, forze …, parlamentari, che spesso sono inutili, e tanti altri tavoli, però il posto dove si fa la Cesena è il consiglio comunale e io spero come lei ha già detto, io la ringrazio, che lei porterà quali sono gli esiti di questi incontri proprio nella sede istituzionale preposta che non sono i tavoli, perché non sono i tavoli che decidono, e non sono neanche i tavoli che eseguono, l’esecutivo esegue però è il consiglio che deve avere la parola.

Per quanto riguarda la casa, scusate, faccio una parentesi sulla legge regionale che andrà domani, se l’abbiamo portata a casa, caro Sindaco, lei lo sa per che cos’è, è perché il governo ha istituito il piano casa e ha costretto le regioni a legiferare entro il 30 giugno, perché se fosse stato per la maggioranza di questa regione portare il nuovo piano urbanistico, il nuovo piano al voto, cioè forse l’avremo visto nella prossima legislatura e forse fra dieci anni, quindi ringraziamo il governo Berlusconi che con il piano casa non solo ha ripristinato i 550milioni di euro, ricordiamoci che Prodi li aveva stanziati non in un momento di crisi, come quella che stiamo vivendo e ha saputo garantire non solo questo ma imposto alle regioni di legiferare su un piano casa sul quale soprattutto la regione Emilia Romagna non aveva legiferato.

Benissimo. Si esce dalla trincea, noi non vediamo l’ora di uscire dalla trincea, però non potete neanche pensare di poterci mettere il silenziatore, noi siamo l’opposizione, facciamo l’opposizione, voi siete la maggioranza, fate la maggioranza e accettate questo dialogo, anche aspro talvolta ma sicuramente per quel che ci riguarda leale e trasparente, grazie.

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PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : grazie consigliera Celletti. Siamo stati nei tempi, mi complimento. Prego

qualcun altro vuole intervenire per la dichiarazione di voto? Non vedo mani alzate, prego consigliere Di Placido.

CONSIGLIERE DI PLACIDO (Gruppo PRI) : grazie Presidente, io eviterò i molti riferimenti al governo nazionale, che

invece ha fatto il Sindaco, perché, se è vero che dobbiamo stare sui problemi di questa città, ebbene allora stiamoci e affrontiamoli.

Farò valutazioni esclusivamente politiche naturalmente perché sono quelle che mi hanno più stimolato della replica del Sindaco, innanzitutto non provi il Sindaco a fare il giochino delle eventuali differenze all’interno dei Repubblicani, perché queste differenze non ci sono, il capogruppo si esprime così come si esprime il Segretario del Partito, entrambi abbiamo detto che c’è un’apertura di credito che vuol dire disponibilità al dialogo, al confronto anche con esponenti dell’opposizione e che stiamo, come nostra consuetudine, a vedere, a cercare di capire se queste dichiarazioni di intenti poi diventeranno concretezze o meno, noi ci metteremo tutto il nostro.

Vorrei dire, tra l’altro, Sindaco che cercare di sottolineare un imbarazzo all’interno dei Repubblicani per le dichiarazioni del capogruppo e del Segretario del partito, francamente da parte sua che sta tacendo su una vicenda vergognosa come quella di ACER, suona un po’ curioso, prima di vedere la pagliuzza negli occhi degli altri, bisognerebbe provare a scorgere la trave nella propria e questo è una delle prime prove nei confronti di dialogo, Sindaco, noi siamo stati querelati e c’è stata fatto una richiesta danni per avere detto che ACER ha buttato via 500 mila euro a seguito di quello, in campagna elettorale, lei aveva chiaramente dichiarato ai giornali, non riporto anch’io il virgolettato perché forse lei dirà che non aveva detto esattamente questo ai giornali, ma a seguito di questo lei aveva detto in maniera più o meno virgolettata che questo comportava automaticamente una richiesta di dimissioni per il CdA di ACER da parte sua, ebbene, siccome la situazione oltre ad non essersi districata, si è ulteriormente intricata e qui ci va di mezzo anche a questo punto l’onorabilità delle persone che vengono querelate per diffamazione, terrei a chiarire per diffamazione, quindi come se avessero detto il falso, allora, si esprima anche lei Signor Sindaco su una società partecipata dal Comune che lei in questo momento rappresenta e nella quale lei prossimamente dovrà nominare i suoi rappresentanti, ci tolga lei dall’imbarazzo di non sapere se il nostro Sindaco ci difende in questa battaglia ed è con noi o sta silente perché come in campagna elettorale ha richiesto le dimissioni e qualcuno ha detto col cavolo, forse teme di richiedere un’altra volta che qualcuno dica per la seconda volta col cavolo, credo che questi debbano essere i veri motivi di imbarazzo sul quale noi comunque, Signor Sindaco, dichiariamo la nostra massima disponibilità non al confronto ma all’azione congiunta, perché credo che questi 500 mila euro siano anche soldi suoi, come soldi nostri e di tutti i cittadini e un bel segnale di vera collaborazione tra maggioranza e minoranza potrebbe proprio essere quella di cominciare a mettere un po’ le mani in ACER e su come è stata gestita fino ad oggi e sembra che questo non provochi troppo imbarazzo e troppa difficoltà per dover andare anche a chiedere conto di quello che ha fatto fino adesso,.

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Se il mio giudizio sulla giunta è stato ingeneroso, io voglio chiedere scusa se qualcuno dei componenti della giunta si è sentito toccato personalmente e questo ovviamente non voleva essere, anche perché con buona parte di loro mi lega anche un rapporto non voglio dire di amicizia, ma sicuramente di profonda conoscenza e questo non voleva essere, le considerazioni che abbiamo fatto sulla giunta riguardavano una debolezza politica della medesima che ci porta ad avere dubbi sulla capacità della giunta stessa di risolvere problemi ormai annosi di questa città.

E l’altra considerazione era che era una giunta, ma questo non deve suonare di offesa per nessuno, perché è solamente una constatazione, era una gi unta che non era aperta alla società civile, nel senso più lato del termine, perché ogni componente di questa giunta ha una sua riconducibilità politica molto evidente e molto chiara. Questo non è una colpa, ci mancherebbe altro, è una considerazione, cioè che noi speravamo che qualche dichiarazione che anche il Sindaco aveva fatto in campagna elettorale avrebbe trovato più concretizzazioni in questa giunta e che si fosse potuto uscire dalla stretta appartenenza ai partiti che fanno parte della coalizione che ha vinto le elezioni, i quali se hanno un consigliere comunale eletto possono aspirare ad avere un posto in giunta, altrimenti non ce l’hanno e questi credo non siano segreti perché poi lo dicono i numeri, lo dice anche la conformazione di questo consiglio comunale, noi speravamo che si uscisse un po’ di più da queste logiche. Non ci si è usciti, punto. Questo è una considerazione che facciamo.

Sulle caricature, mi avvio a conclusione Presidente, sulle caricature, noi accogliamo l’invito del Sindaco a non ragionare per caricature ma a ragionare per concetti, però non vorremo che gli unici che fanno caricature in questa città sono gli esponenti della minoranza perché cercano di sollevare dei problemi che magari altri non sollevano, a me meraviglia Signor Sindaco, vista anche la sua provenienza professionale, provenienza che l’accomuna anche con altri esponenti della sua nuova giunta che lei non veda i problemi del nostro centro storico, non sono io a dirlo che pure sono in … l’operatore, ma sono le associazioni di categoria tutte che l’hanno detto a più riprese sia durante la campagna elettorale, che subito dopo la sua elezione. Allora delle due l’una, o le associazioni di categoria non rappresentano più gli operatori e quindi bisognerà che lei non abbia un grande rapporto con queste associazioni oppure se queste associazioni rappresentano ancora i commercianti, allora qualche problema evidentemente c’è e come caricatura quella di disegnare un centro storico in preda alla delinquenza e alla criminalità, io credo che sia altrettanto una caricatura quella di disegnare un centro storico dove tutto va bene e per il quale addirittura la scelta è di pedonalizzarlo ulteriormente, quindi rendendolo ancora meno fruibile rispetto ad altri centri commerciali che sono a corona del centro storico.

Ultimissima cosa, Presidente, ultimi trenta secondi, io capisco la preoccupazione del Sindaco perché più dibattito e più dialogo c’è in questo consiglio comunale, meglio è per la città e noi siamo d’accordo, però Signor Sindaco non si preoccupi più di tanto delle divisioni eventuali all’interno della minoranza, lei si preoccupi di recepire quelle che sono le proposte che vengono dalla minoranza a prescindere da chi le faccia e a prescindere dal fatto che queste proposte siano condivise, rappresentative di tutta la minoranza o meno,

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come vede già nell’intervento che abbiamo fatto prima, noi abbiamo parlato del porta a porta, abbiamo parlato di Hera, abbiamo parlato di cosa intende fare per la sanità nel nostro territorio, credo che queste non abbiano meno valore solamente perché le hanno citate solo i Repubblicani, credo che siano comunque problemi che noi tutti insieme dobbiamo affrontare, per cui crediamo che sia secondario per lei notare e dover essere a conoscenza del fatto che le minoranze sono più o meno coese, quello che la deve interessare è il lavoro che le minoranze faranno e i contributi che potranno portare all’interno di questo consiglio comunale.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : grazie consigliere Di Placido. La parola al consigliere Prati, prego per la

dichiarazione di voto. CONSIGLIERE PRATI (Unione di Centro) : Presidente, io farei una richiesta di chiarimenti, qualcuno parla seduto,

qualcuno in piedi, non vorrei mancare di rispetto, se riuscissimo a trovare una linea comune, uno che sta seduto non vorrei che fosse considerate maleducato nei confronti di chi sta in piedi. Siccome il Sindaco

Sindaco : io parlerò in piedi per intenderci ecco, se il Sindaco parla in piedi, quindi credo che anche noi dovremo

parlare in piedi o no? mi adeguo, PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : fermo restando che la strumentazione che abbiamo in dotazione non sempre

ci garantisce…attendendo però di avere condizioni più agevoli per poter parlare anche in piedi…

Signor Sindaco, direi alcune considerazioni molto brevi in dichiarazione di

voto, il discorso di coesione sociale e via dicendo in questo momento particolare, certamente è un problema che ci sta particolarmente a cuore e nel nostro programma abbiamo dato ampio spazio a questo tipo di rapporto, partecipazione e coesione sociale e su questo noi ci crediamo fortemente. In questi periodi di crisi, in particolare, i più deboli che hanno più difficoltà su questo, e quindi su questo noi abbiamo fatto anche delle proposte che qui molto succintamente posso ripetere brevemente, cioè noi avevamo fatto un programma dei primi cento giorni, alcune cose specifiche da fare immediatamente, noi abbiamo detto in campagna elettorale che potevano essere fatti anche dalla precedente giunta che è quello dell’incremento del fondo sociale per far fronte alle necessità più urgenti derivanti dalla crisi economica, credo che questo sia un problema di cui abbiamo bisogno e quindi deve essere fatto, così anche il discorso di raddoppiare le risorse destinate ai consorzi fidi, le cooperative di garanzia per un aiuto alle piccole e medie imprese in difficoltà per il credito.

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E’ stato rilevato anche qui che i pagamenti degli enti statali, governo e quant’altro sono in ritardo, io qui non ho da difendere nessuno, perché non faccio parte del governo nazionale e neanche del governo locale, quindi su questo non ho problemi, però, ritengo che queste siano situazioni gravi, cioè il discorso dell’allungamento dei pagamenti da parte degli enti pubblici, l’ASL in particolare, siano problemi seri, quindi, se possiamo dare un aiuto alle piccole medie aziende, affinché si possano finanziare presso il sistema bancario, credo che sia estremamente interessante.

Così come noi proponevamo anche di appaltare tutti quei lavori che sono pronti di importo inferiore ai 500 mila euro, invitando a partecipare le imprese locali, non essendo necessità di fare i famosi concorsi.

Questo, credo, al di là del fatto che anche il Sindaco ha ripreso, di potere avviare quei finanziamenti disponibili della società civile e delle imprese per far sì che l’economia ne abbia un immediato beneficio.

Discorsi tavoli di confronto, certamente vanno bene, però non vorrei che di fronte a questi tavoli che si vanno a creare tutto è nel diritto della giunta e del sindaco, è tutto legittimo, di rapportarsi direttamente con il cittadino. C’è un altro personaggio, non è che vogliamo imitare alcune cose di qualcuno che vuole rapportarsi direttamente con i cittadini, magari saltando il Parlamento, saltando tutto, credo che il Sindaco ha tutto il diritto di rapportarsi direttamente con i cittadini tramite le loro …, però, credo che non dovremo neanche qui esagerare, oppure sono invitati a questi tavoli anche i rappresentanti dei gruppi consiliari e quindi il discorso è un discorso diverso.

Il discorso del confronto, io ho ascoltato e ho letto come ho detto anche nell’intervento precedente, le aperture e quindi il modo di lavoro che viene fatto, siamo aperti al confronto, suggerimenti, andiamo avanti, però, io credo non lo so se Landi voleva dire quello che ha detto letteralmente, che ha detto poi ci confrontiamo però le scelte le facciamo noi, cioè io credo le scelte certamente, la maggioranza ha diritto di fare tutte le scelte che ritiene opportuno, ma nel momento in cui invita al colloquio, al rapporto, alla condivisione dei problemi, delle soluzioni, poi dire le scelte le facciamo noi, se sono scelte condivise, sono scelte condivise. Se da parte dei gruppi di minoranza e chi ci starà su alcuni problemi vengono individuati dei percorsi, delle soluzioni, che sono condivise, non vedo perché poi alla fine le scelte non debbano essere condivise, forse, ho estremizzato prendendo le parole letterali che lei ha detto, quindi, al di là di queste cose, che, però, non sono solo lessicali ma sono anche di sostanza, poi, l’interpretazione, io mi auguro che non sia quella che io ho estrapolato ma sia diversa.

Io ritengo che ci siano le possibilità di lavorare in proseguo, vedremo come la situazione evolve, credo anche che per quanto riguarda la giunta, io non mi sento di dare nessun giudizio in quanto che la giunta è appena insediata e quindi vedremo nel proseguo, non dico di dare delle pagelle, ma quale sarà il lavoro che la giunta andrà a fare e quindi io conosco qualcuno personalmente, esperienze così, però, per quanto riguarda la giunta nel suo senso, credo che la responsabilità sia comunque del Sindaco che ha scelto queste persone, oggi nell’attuale sistema legislativo, il Sindaco ha la responsabilità di scegliere gli assessori e quindi anche la responsabilità degli assessori stessi, quindi su questo non do nessun giudizio.

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Auguro a tutti un buon lavoro, al Sindaco e alla sua giunta e per quanto ci riguarda, per quanto riguarda il mio voto, il voto non può essere certamente un voto positivo, però, aperto a collaborare con le premesse che sono state fatte, vedremo nel proseguo dell’attività del consiglio comunale, se queste premesse potranno realizzate, credo che ne avrà vantaggio tutta la nostra città.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : grazie consigliere Prati. Non ho altri iscritti per le dichiarazioni di voto, se c’è

qualcuno che intende procedere con dichiarazione di voto, altrimenti… prego Marchi

CONSIGLIERE MARCHI (Gruppo PD) : il nuovo corso è alzarsi, la tecnologia non aiuta, io voglio ricondurmi un

attimo a quello che è l’oggetto del voto che ci apprestiamo ad effettuare, che sono le linee programmatiche di questo piano di mandato. Linee programmatiche che riflettono quanto in campagna elettorale abbiamo detto e proposto alla città, ai cittadini, si sono espressi in modo chiaro alle urne. E’ vero sono stati in passato risultati elettorali più ampi e più netti, ma in quanti qua dentro rifiuterebbero un 52% di consenso in un momento di difficoltà europea per l’ala politica di cui facciamo parte.

Quando parlo di noi, in questo caso, mi riferisco a una intera coalizione che si è ritrovata intorno a un programma, che non è nato ex post dopo che si è deciso chi ci stava in coalizione, ma la coalizione anzi è nata intorno a un programma chiaro che pur in fase embrionale che è stato sviluppato insieme, ma ci siamo ritrovati intorno a questo programma. Ci si è ritrovati perché siamo partiti da una base valoriale comune, estremamente forte, estremamente sentita, per cui io non mi stupisco, anzi fa parte delle cose normali che questa sera ci sia un voto dell’opposizione contrario naturalmente a queste linee programmatiche, sarebbe come dire forse incomprensibile il contrario, però, anche perché il mio stupore non vi è, perché partiamo anche da valori diversi, o meglio da parte di valori diversi, naturalmente vi è una parte condivisa, se avessimo una equiparazione totale dei valori non ci presenteremo in diversi schieramenti e con diversi progetti per la città.

Ho parlato di una maggioranza che è nata attorno a un progetto perché? perchè ho sentito parlare di debolezza politica della giunta, una giunta che credo come raramente altre volte è successo, che è espressione quasi pedissequa di quello che la maggioranza esprime, una maggioranza estremamente compatta, proprio per i motivi di cui sopra. Una maggioranza che compattamente ha fatto campagna elettorale, una maggioranza che compattamente ha sviluppato temi che erano il frutto di valori estremamente forti, valori che potremo ricondurre a tante cose che ha detto il Sindaco con parole che per alcuni possono apparire desuete ma che per noi hanno ancora una grande validità, coesione, solidarietà, sostenibilità delle scelte, non solo ambientali ma sociali, un programma che presuppone anche delle scelte da fare, qui voglio chiarire un aspetto al collega Prati, è naturale che quando si parla di obbligo di prendere delle decisioni, ci si riferisce a un onere che vi è per chi è maggioranza in questa città, altra cosa è naturalmente trovarsi a dialogare e concertare quante più cose possibili, voglio però chiarire un aspetto, dialogo

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non vuol dire ricerca incondizionata dell’unanimità, dialogo vuol dire provare a individuare quei valori comuni che possono portare a delle scelte condivise, se nel dialogo dovesse emergere che valori comuni su tal punto non vi dovessero essere, è naturale che poi chi è maggioranza ha l’onere di compiere una scelta, altrimenti, arriveremo al lassismo totale, questo è il senso delle parole utilizzate prima dal mio capogruppo, ma è altrettanto naturale che l’impegno forte è comunque portare avanti tutti gli strumenti, tutti quei momenti comuni di ricerca di valori condivisi, su questo vorrei che fosse fatta chiarezza.

Il quadro che è emerso mi pare più legato a una conflittualità, non per fare i conti in casa d’altri, Di Placido, ma da osservatore che si appresta a svolgere cinque anni di dibattito all’interno di questa sala, mi è parsa una conflittualità alquanto strana rispetto a una compattezza che nella scorsa legislatura era più marcata nell’opposizione e questo è un dato di cui debbo tenere conto nel momento in cui mi appresto ad operare, ma perché? perché rimango, come mi è parso il Sindaco, del resto dell’idea che un’opposizione più unita e compatta sia di maggiore stimolo anche all’attività amministrativa, all’attività della maggioranza, questo non toglie, ripeto, quanto detto finora collega Prati, che non si vadano a ricercare momenti di condivisione comune, assolutamente, non si vogliono fare figli figliastri, però permettimi di dire che è abbastanza evidente appunto questa diversità di approccio e questi assi trasversali all’interno dell’opposizione.

Voglio anche dire una cosa su ACER, per non sviare da un argomento che è nelle corde di tanti noi compresi, il Sindaco si è espresso in campagna elettorale ma si è espresso anche in questi giorni dicendo che per ragioni evidentemente amministrative occorreva aspettare i risultati di Forlì per avviare un’azione comune degli enti pubblici, questo avverrà, era sulla stampa, per cui non mi sembra che si è eluso l’argomento.

Concludo, il Presidente mi ha fatto segno, dicendo che naturalmente il voto del Partito Democratico sulle linee programmatiche di mandato 2009-2014 sarà favorevole.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : grazie consigliere Marchi. A questo punto, mi sembra di non vedere mani

alzate per ulteriori dichiarazioni di voto, per cui io passerei alla votazione di questa delibera. La votazione la facciamo per alzata di mano, quindi palese:

chi è favorevole alza la mano: sono favorevoli il Gruppo PD, il Gruppo Sinistra per Cesena e Italia dei Valori

chi è contrario: sono contrari Lega Nord, PDL, Repubblicani, UDC chi si astiene: si astiene Cesena 5 Stelle. Perfetto. La delibera viene approvata a maggioranza. LLE/CONS11

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7) Commissione Comunale Elettorale. Nomina PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : A questo punto, passiamo all’ultimo punto all’ordine del giorno che è il punto

7 che riguarda la nomina della commissione elettorale comunale. Di questa delibera è relatore il Sindaco, per cui darei a lui la parola per la presentazione.

SINDACO: si, grazie Presidente. L’articolo 41 del Testo Unico 267 del 2000 stabilisce

che il consiglio comunale, nella seduta successiva alle elezioni, elegge nel proprio seno la commissione elettorale composta dal Sindaco, da tre componenti effetti, da tre componenti supplenti, stabilisce anche che nella commissione deve essere rappresentata la minoranza sia tra i tre membri effettivi che tra quelli supplenti.

La commissione si occupa, per chiarirlo, della formazione dell’aggiornamento dell’elenco dei soggetti abilitati all’esercizio di funzione di scrutatore nonché alla nomina degli scrutatori quando sono necessari.

Si segnala che le votazioni saranno due in questo caso evidentemente dovendo nominare sia gli effettivi che i supplenti e che in ciascuna scheda può essere indicato un solo nominativo sia tra gli effettivi che tra i supplenti.

Due alla minoranza e quattro alla maggioranza… PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : bene, grazie Sindaco. Io avevo ricevuto proposte, ditemi se sono confermate,

la proposta era, la espongo direttamente o vuole esporla, mi è stato chiesto di sospendere temporaneamente la seduta per convocare i capigruppo per cinque/massimo dieci minuti, non oltre, tra massimo dieci minuti ci si ritrova qui e si riprende con questa delibera.

Sono convocati i capigruppo nella sala dei gruppi di maggioranza che è qui di fronte che è la più vicina.

In questo momento procediamo con la votazione dei membri effettivi: se la scheda è già stata distribuita, si procede scrivendo il nominativo e poi

chiederei a Monica se, per favore, fa lo stesso giro di raccolta. Chiedo di prepararsi per il lavoro che li attende… la Commissione Elettorale,

si esprime un solo nominativo. Scrutino di questa prima votazione : i votanti sono 30, perché, in questa occasione, il Sindaco non vota, il risultato

è questo: Guiduzzi con 10 preferenze, Balzoni 9, Venturi 9, Biguzzi 1 e una scheda

nulla, per cui risultano eletti in Commissione Elettorale come membri effettivi Guiduzzi, Balzoni e Venturi.

A questo punto, possiamo procedere con stessa procedura per l’elezione dei

membri supplenti. I scrutatori si sono rivelati efficientissimi e li ringrazio per questo lavoro

abbastanza consistente che oggi hanno avuto, permanente adesso vediamo, magari c’è il gettone doppio…

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Allora, do lettura del risultato di questo secondo scrutino: I votanti sono sempre 30, sono stati eletti Lattuca con 9 preferenze, Bandini

con 9 preferenze, Cappelli con 9 preferenze, ci sono tre schede bianche. A questo punto, abbiamo proclamato anche gli eletti supplenti della

Commissione Elettorale. Per questa delibera ci viene chiesto immediata esecutività, per cui chiedo ai

consiglieri tutti quanti di votare la immediata esecutività di questa delibera: chi è favorevole: mi sembra ci sia unanimità chi è contrario: chi si astiene: La delibera viene approvata all’unanimità. Io ringrazio i consiglieri per questa proficua giornata di lavoro. LLE/CONS11

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PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : Avrei due avvisi telegrafici da dare ma fuori verbale. Il primo ricordo chi non ha ancora ritirato la cartellina a cui facevo menzione

all’inizio, la cartellina con username, password, e con un modulo da restituire compilato a Monica;

La seconda comunicazione, sempre fuori verbale, è che venerdì 24 luglio, c’è una finale di torneo di calcetto presso la CISL, in via Boscone a Sant’Egidio e mi chiedono di fare questo a cui è chiesto di partecipare anche agli amministratori pubblici, chi vuole partecipare a questo torneo di calcetto presso la CILS il 24 di luglio deve dare adesione ad Alen Balzoni, alza la mano Alen Balzoni, ecco, la comunicazione l’ho data.

Credo che il prossimo consiglio si farà nella seconda metà di luglio. LLE/CONS11