consulenza finanziaria le prospettive del settore … · crisi. il nostro paese ... dei mercati...

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CONSULENZA FINANZIARIA MERCATO LE PROSPETTIVE DEL SETTORE Un business in evoluzione Le nuove direttive europee, la quotazione dei fondi e l'atteggiamento più positivo dei risparmiatori spingono verso la consulenza indipendente. Ma le criticità non mancano... LUCA SILVESTRINI N el mondo degli inve- stimenti le cose stanno cambiando. Lentamen- te, in maniera quasi impercetti- bile, ma in una direzione precisa, quella della consulenza. Secon- do l'Osservatorio Gfk-Eurisko Prometeia sul risparmio delle famiglie del 2012, il 30% dei ri- sparmiatori intervistati avrebbe accettato volentieri di accollarsi i costi di una consulenza finanzia- ria. E l'Osservatorio del 2014, ag- giunge altri dati che confermano la tendenza. L'evoluzione della tecnologia digitale, si legge nel rapporto disegna nuovi spazi e nuove forme di dialogo e di inte- razione con il consumatore, non solo per piccole pattuglie di early user. Multicanalità è un termine (quasi) del passato, la moltipli- cazione dei canali di contatto, la loro frammentazione non inte- ressa al consumatore che cerca un armonico sistema integrato di relazione e connessione. E il consumatore finanziario vuole trovare nella gestione del rispar- mio la semplicità e l'utilità imme- diata delle interfacce tecnologi- che trae spunto per chiedere al sistema della gestione del suo denaro altrettanta facilità, com- prensibilità, utilità immediata. INVESTITORE DIGITALE Ma la tecnologia a cui le famiglie si stan- no abituando non disegna - secondo le analisi dell'Osservatorio - unosce- nario di virtual fìnance. Siamo anco- ra molto lontani da un futuro in cui la finanza sarà 100% digitale. Anche le generazioni X e Y presenti sul mer- cato italiano pensano - come i loro padri, i più maturi baby boomer - a una finanza nei prossimi anni molto integrata fra fisicità e virtualità. Il ca- pitale umano e relazionale, la simbo- logia dei luoghi della finanza, è e re- sterà importante e fondamentale, in partìcolar modo per l'area del rispar- mio e la consulenza sugli investi- menti. Ci saranno ovviamente spazi per una razionalizzazione e una ri- progettazione della componente fi- sica delle reti (si pensi alle chiusure degli sportelli bancari), ma anche gli spazi fisici potranno trovare un loro rilancio importante, seriprogettati e calibrati sulle esigenze del mercato dei prossimi anni. Il 2013 è stato un anno ancora caratterizzato da un'ele- vata fragilità, ma con segnali di lenta uscita dalla fase più profonda della crisi. Il nostro paese - segnala l'Os- servatorio - ha visto una flessione importante dell'attività economica e una fragilità dei consumi, mentre il quadro finanziario, pur nelle incer- tezze create dal processo di tapering negli Usa, è migliorato in maniera si- gnificativa, con rendimenti positivi sui mercati azionari e un'ulteriore ri- duzione degli spread dei titoli gover- nativi italiani rispetto al bund. PROPENSIONE AL RISPARMIO In questo contesto, la propensione al risparmio delle famiglie italiane è aumentata di quasi 1 punto percen- tuale nel 2013, avvicinandosi nuova- mente ai livelli medi dell'Area Euro. La previsione contenuta nell'Osser- vatorio 2014 ipotizza che la propen- sione al risparmio potrebbe cresce- re per tutto il triennio di previsione, anche quando il reddito disponibile tornerà ad aumentare, riportando- si vicino ai livelli del 2009. Perdure- rebbe - in questo caso - la tendenza in corso all'aumento della quota di reddito risparmiata come risposta di natura precauzionale, in uno sce- nario ancora molto debole del mer- cato del lavoro, e con l'obiettivo di ripristinare il valore della ricchezza, finanziaria e immobiliare, erosa du- rante la lunga crisi. I maggiori flus- si di risparmio dovrebbero inoltre contribuire alla crescita delle attività finanziarie, stabilizzandone la dina- mica che nel prossimo triennio po- trebbe approssimarsi al 4 per cento medio annuo. Nel 2013, nonostante la profonda crisi economico-finan- 3.2 Baneapinanza « Maggio 2013 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato 06/06/2014 Pag.12 Banca Finanza - 6 giugno 2014 - consulenza finanziaria (diffusione:10000, tiratura:15000)

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CONSULENZA FINANZIARIA

MERCATO LE PROSPETTIVE DEL SETTORE

Un businessin evoluzioneLe nuove direttive europee, la quotazione dei fondi el'atteggiamento più positivo dei risparmiatori spingono versola consulenza indipendente. Ma le criticità non mancano...

• LUCASILVESTRINI Nel mondo degli inve-

stimenti le cose stannocambiando. Lentamen-

te, in maniera quasi impercetti-bile, ma in una direzione precisa,quella della consulenza. Secon-do l'Osservatorio Gfk-EuriskoPrometeia sul risparmio dellefamiglie del 2012, il 30% dei ri-sparmiatori intervistati avrebbeaccettato volentieri di accollarsi icosti di una consulenza finanzia-ria. E l'Osservatorio del 2014, ag-giunge altri dati che confermanola tendenza. L'evoluzione dellatecnologia digitale, si legge nelrapporto disegna nuovi spazi enuove forme di dialogo e di inte-razione con il consumatore, nonsolo per piccole pattuglie di earlyuser. Multicanalità è un termine(quasi) del passato, la moltipli-cazione dei canali di contatto, laloro frammentazione non inte-ressa al consumatore che cercaun armonico sistema integratodi relazione e connessione. E ilconsumatore finanziario vuoletrovare nella gestione del rispar-mio la semplicità e l'utilità imme-diata delle interfacce tecnologi-che trae spunto per chiedere alsistema della gestione del suodenaro altrettanta facilità, com-prensibilità, utilità immediata.

INVESTITORE DIGITALE Ma latecnologia a cui le famiglie si stan-no abituando non disegna - secondole analisi dell'Osservatorio - uno sce-nario di virtual fìnance. Siamo anco-ra molto lontani da un futuro in cui lafinanza sarà 100% digitale. Anche legenerazioni X e Y presenti sul mer-cato italiano pensano - come i loropadri, i più maturi baby boomer - auna finanza nei prossimi anni moltointegrata fra fisicità e virtualità. Il ca-pitale umano e relazionale, la simbo-logia dei luoghi della finanza, è e re-sterà importante e fondamentale, inpartìcolar modo per l'area del rispar-mio e la consulenza sugli investi-menti. Ci saranno ovviamente spaziper una razionalizzazione e una ri-progettazione della componente fi-sica delle reti (si pensi alle chiusuredegli sportelli bancari), ma anche glispazi fisici potranno trovare un lororilancio importante, seriprogettati ecalibrati sulle esigenze del mercatodei prossimi anni. Il 2013 è stato unanno ancora caratterizzato da un'ele-vata fragilità, ma con segnali di lentauscita dalla fase più profonda dellacrisi. Il nostro paese - segnala l'Os-servatorio - ha visto una flessioneimportante dell'attività economica euna fragilità dei consumi, mentre ilquadro finanziario, pur nelle incer-tezze create dal processo di tapering

negli Usa, è migliorato in maniera si-gnificativa, con rendimenti positivisui mercati azionari e un'ulteriore ri-duzione degli spread dei titoli gover-nativi italiani rispetto al bund.

PROPENSIONE AL RISPARMIOIn questo contesto, la propensioneal risparmio delle famiglie italiane èaumentata di quasi 1 punto percen-tuale nel 2013, avvicinandosi nuova-mente ai livelli medi dell'Area Euro.La previsione contenuta nell'Osser-vatorio 2014 ipotizza che la propen-sione al risparmio potrebbe cresce-re per tutto il triennio di previsione,anche quando il reddito disponibiletornerà ad aumentare, riportando-si vicino ai livelli del 2009. Perdure-rebbe - in questo caso - la tendenzain corso all'aumento della quota direddito risparmiata come rispostadi natura precauzionale, in uno sce-nario ancora molto debole del mer-cato del lavoro, e con l'obiettivo diripristinare il valore della ricchezza,finanziaria e immobiliare, erosa du-rante la lunga crisi. I maggiori flus-si di risparmio dovrebbero inoltrecontribuire alla crescita delle attivitàfinanziarie, stabilizzandone la dina-mica che nel prossimo triennio po-trebbe approssimarsi al 4 per centomedio annuo. Nel 2013, nonostantela profonda crisi economico-finan-

3.2 Baneapinanza « Maggio 2013

La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato

06/06/2014 Pag.12Banca Finanza - 6 giugno 2014 - consulenza finanziaria(diffusione:10000, tiratura:15000)

ziaria che ha investito le famiglie, gliinvestimenti si sono indirizzati pre-valentemente verso gli strumenti dirisparmio gestito e assicurativi perdiversi fattori: l'andamento positivodei mercati finanziari, la maggioreemersione della percezione del ri-schio di credito, sia di emittenti pub-blici che privati, che ha spinto gliinvestitori alla ricerca di una mag-giore diversificazione, i cambiamen-ti nelle politiche di offerta degli in-termediari finanziari e, non ultimo,la sempre maggiore attenzione deiregolatori alla correttezza dei com-portamenti nella fase di distribuzio-ne dei prodotti finanziari. La ripresadel risparmio gestito, secondo i cu-ratori dell'Osservatorio, è importan-te non solo in termini di volumi diraccolta netta, quanto per il miglio-ramento del grado di diversificazio-ne dei portafogli finanziari delle fa-miglie che ha determinato, anchegrazie all'inserimento di strumenticon una maggiore componente di in-vestimento azionario. Ma il successodel risparmio gestito in termini di vo-lumi non deve ingannare. Come os-servano i curatori, il comparto degliinvestimenti continua a non sedurrelarga parte del suo mercato poten-ziale. Investire appare oggi meno dimoda che in passato. La colpa può si-curamente in parte essere attribui-

ta a una graduale contrazione dellerisorse finanziarie delle famiglie eal pessimismo che ci ha accompa-gnato in questi anni di crisi finan-ziaria, ma il progressivo attenuarsidell'interesse del mercato è in parteanche attribuibile a una modesta ca-pacità dell'offerta finanziaria di par-lare la lingua delle persone, dei suoiclienti. La passione per gli investi-menti - evidenzia l'Osservatorio - èrimasta diffusa soprattutto fra i seg-menti con maggiori risorse finanzia-rie: affluent e clienti del private ban-king. Ma il bisogno di trovare unarisposta alla propria gestione del ri-sparmio resta forte su quote moltopiù ampie di popolazione. Ma que-sto mercato potenziale che dispo-ne di risorse finanziarie (si parla diportafogli superiori ai 10 mila euro)fa fatica a includere, spontaneamen-te e senza efficaci stimoli da partedell'offerta, l'investimento fra le so-luzioni possibili per la gestione delsuo risparmio.

CAMBIO DI PASSO II succes-so del risparmio gestito in questoscenario appare dunque dovuto,principalmente, a una proposizionedi prodotti del risparmio gestito ainvestitori che già avevano in porta-foglio altri prodotti di risparmio ge-stito (8%). Al di fuori di questa pat-

DISPONIBILITÀSecondo l'Osservatorio Gfk-Eurisko Premetela sulrisparmio delle famiglie, il 30% dei possibili investitoriaccetterebbe volentieri di pagare una consulenza finanziariapersonalizzata. Manca in questo campo un'offerta adeguataalle disponibilità dei risparmiatori con piccoli-medi capitali.

tuglia ci sono praterie di potenzialema questo non appare attivabile at-traverso le logiche tradizionali dellaproposizione del risparmio gestito.Lo studio evidenzia l'urgenza peril risparmio gestito di un significa-tivo cambio di passo: nei linguag-gi, nella proposizione (più vicinaai progetti di vita delle personeche ai mercati), nella consulen-za - sia di alto profilo che low cost- per inserire proposte e soluzio-ni in quel quadro di comprensi-bilità e utilità che oggi appare laprincipale richiesta dei clienti.Secondo i curatori dell'Osservato-rio l'evoluzione della composizionedelle attività finanziarie delle fami-glie nel prossimo triennio dovreb-be risentire degli effetti positivi do-vuti all'uscita dalla recessione. Inuno scenario nel quale l'andamentodei mercati finanziari potrebbe con-tinuare a essere ancora mediamen-te positivo, consolidandosi il per-corso della ripresa internazionale,dovrebbe manifestarsi una lentaerosione degli strumenti più liqui-di in portafoglio, a favore della quo-ta di investimenti di medio e lungotermine. All'interno degli investi-menti di medio e lungo termine,dovrebbe proseguire la tendenzain corso alla riduzione della deten-zione diretta di titoli, sia pubblicisia privati, a favore di prodotti dirisparmio gestito, fondi comuni eprodotti assicurativi e pensionisti-ci, la cui quota sulle attività finan-ziarie potrebbe crescere nell'oriz-zonte di previsione di circa 3 puntipercentuali, raggiungendo quasiil 29% del totale. Tale andamentoconfermerebbe la tendenza in attoda parte delle famiglie di progres-sivo contenimento dell'investimen-to diretto in titoli pubblici italiani,che ha raggiunto livelli particolar-mente bassi di rendimento, da unlato, e che ha manifestato una mag-giore necessità di essere diversi-ficato dopo la fase acuta della cri-si del debito pubblico, dall'altro.Per i prossimi anni, vi potrebbero

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CONSULENZA FINANZIARIA

quindi essere le basi per iniziare acolmare quel gap strutturale ver-so i maggiori paesi europei, Ger-mania e Francia in particolare, chevede le famiglie italiane fortemente"sotto assicurate" e poco impegna-te in piani di investimento di lungotermine, previdenziali e non, anchetenendo conto che stanno emer-gendo dal lato della domanda esi-genze di sempre maggiori coper-ture assicurative e pensionistiche.Gran parte di questo cambiamen-to - conclude l'Osservatorio - è ogginelle mani dell'industria finanzia-ria nel suo complesso, soprattuttonella sua componente distributiva,che ha tutti gli strumenti necessa-ri per interpretare e rendere possi-bile questa evoluzione, ma l'obiet-tivo finale è raggiungibile solo conl'apporto di tutti gli attori coinvolti,a cominciare anche dalla maggio-re attenzione che a livello istituzio-nale dovrebbe essere dato a questocambiamento in un'ottica di lungotermine.

IL CONFLITTO DI INTERESSI Unnodo irrisolto è il conflitto di interes-se. «Beh, molte norme ormai im-pongono di dichiararlo. E, al di làdella legge, in ultima analisi è l'eti-ca del promotore e della sgr che fala differenza. Ho visto società pro-dotto con commissioni di volatili-tà che mascherano commissioni diperformance con benchmark, dicia-mo così, addomesticati e sim indi-pendenti che fanno fìnta di esserlo»,dice Scelzo. «Ma ci sono anche pro-motori e operatori bancari onesti evalidissimi, e sono la maggioranza.Bisogna smetterla di sparare controgli istituti di credito: non tutti sonouguali, non sono la fonte di tutti imali,...». Lei però si è sempre schie-rato contro la dipendenza del rispar-mio gestito dalle banche... «Sì, mabisogna fare delle distinzioni, altri-menti a furia di criticare si rischial'effetto Tafazzi, sa quel personag-gio interpretato da Giacomo (del trioAldo, Giovanni e appunto Giacomo)che entrando in scena si martellacon una bottiglia, non ricordo esat-tamente in quale parte del corpo».

LA QUOTAZIONE DEI FONDI Ric-cardo Ambrosetti C'è un tema chevorrei evidenziare, ovvero la spin-

ta di Borsa Italiana verso la realizza-zione di una piattaforma generale diquotazione fondi e la controspintadell'industria del gestito, in partico-lare estera.

Se avrà successo la creazione diun mercato di scambio libero suifondi di investimento allora cam-bieranno completamente i modellidi supporto al risparmiatore nellascelta degli stessi: varrà meno l'ap-proccio distributivo, emergerà congrande forza la necessità di modellidi consulenza che permettano di di-stricarsi nell'enorme universo fondidisponibili.

Un po' come accade nella sceltatitoli azionali, modelli di consulenzaallocativa, di selezione, di tradingpotrebbero trovare lo sviluppo danoi tanto atteso.

IL SONDAGGIO Ma è davverocosì? Come è andato il mercato del-la consulenza? Quali sono le critici-tà? Come vengono gestiti i rapporticon la clientela? BancaFinanza hasvolto un sondaggio tra gli operato-ri, ai quali ha posto alcune domande:

Asset under advice: di quantosono cresciute le masse in consu-lenza?

Rapporti con i clienti: l'investito-re è più disposto a pagare la consu-lenza indipendente?

Remunerazione: quali sono lepolitiche di remunerazione e comecambieranno nella prospettiva dellenovità regolamentari europee (Mi-fid2,UCiTSV...)?

Prospettive di medio periodo:quali sono le prospettive per medioperiodo (2014- inizio 2015) riguardoalla consulenza?

CASSA LOMBARDA

INATTIVITÀSOnO CONSULENZACRESCIUTE DEL 6,6%

RispondePaolo Vistalli,direttore generaledi Cassa Lombarda

Asset under ad-vice Cassa Lombar-da fin dall'introduzio-ne della normativaMifid ha offerto allaclientela il servizio di

consulenza di portafoglio. Dal 2012la banca ha introdotto anche un ser-vizio di consulenza a pagamento.A marzo 2014, di fronte a una cre-scita complessiva delle masse del3,4% rispetto alla fine del primo tri-mestre 2013, gli asset sotto consu-lenza a pagamento sono invece cre-sciuti del 6,6%.

Rapporti con i clienti In unoscenario caratterizzato da continuicambiamenti e da una crescentecomplessità nell'orientare i propriinvestimenti, la clientela riconosce,in modo sempre più apprezzabile, ilvalore e la qualità della consulenzaprestata come condizione essenzia-le per il raggiungimento dei propriobiettivi. Va tuttavia tenuto presenteche la recente introduzione di unacommissione periodica ha rappre-sentato una novità che i clienti stan-no gradualmente accogliendo a con-ferma del riconoscimento del valoredel servizio prestato.

Remunerazione D nostro servi-zio Private advisory si articola sutre livelli differenziati per i contenu-ti dei servizi dedicati., ai quali corri-sponde una remunerazione rispetti-vamente pari a 0,10%, 0,30% e 0,70%.Anche per il nuovo scenario nor-mativo che si sta profilando, CassaLombarda sta concentrando le pro-prie risorse sull'ingresso di profes-sionisti specializzati nella consulen-za di alto livello, sulla piattaformatecnologica e sulla propria architet-tura aperta. In relazione alla qualitàdelle soluzioni che saranno propo-ste e dell'evoluzione regolamenta-re, la banca potrà valutare diversi in-terventi, anche in materia di pricing,soprattutto sul primo livello. Ciò po-trà avvenire solo in un contesto nelquale l'intero mercato si muova inquesta direzione.

Prospettive di medio periodoIn un istituto specializzato nel priva-te banking, i referenti della clientelagiocano un ruolo chiave nell'offertadel servizio di consulenza evoluta.Cassa Lombarda quindi continua ainvestire sia nella formazione dellerisorse esistenti, sia nell'acquisizio-ne di nuove figure professionali alta-mente qualificate. Riteniamo, infatti,che la consulenza evoluta rappre-senterà una delle componenti chia-ve nel private banking del prossi-mo futuro.

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NATIXIS GLOBAL ASSETMANAGEMENT

LLBENCHMARKE IL CLIENTE,NON IL MERCATO

RispondeAntonio Bottillo,amministratoredelegato per l'Italiadi Natixis global assetmanagement

Asset under ad-I vice Natixis sta pro-seguendo un trend

I di sviluppo che vedein crescita sia le masse gestite, cheil team che opera in Italia. Il totaledegli asset si è più che triplicatodal 2010 e lo staff è raddoppiatonegli ultimi tre anni.

Rapporti con i clienti Ritengoche gli investitori siano sempre piùalla ricerca di soluzioni che sap-piano rispondere adeguatamentealle loro necessità attuali e future.Gli investitori non cercano e nonhanno bisogno di nuovi prodotti,ma di un rapporto consulenziale inchiave di pianificazione finanziaria.Abbiamo condotto diverse analisia livello internazionale che eviden-ziano la crescente importanza delruolo del consulente o promotorefinanziario nel guidare e aiutare ilcliente nella costruzione del por-tafoglio più adeguato alle proprieesigenze. Se i professionisti degliinvestimenti riusciranno ad affron-tare questa sfida con successo, an-che gli investitori italiani sarannodisposti a pagare adeguatamenteper un vero servizio di consulenza.

Remunerazione Crediamo cheuna consulenza professionale deb-ba essere adeguatamente remu-nerata. Se l'indipendenza dovràessere pagata dal cliente, vi saràspazio, alle dovute condizioni ditrasparenza, per una remunera-zione dello sforzo commerciale. Ilnostro gruppo si è attrezzato pervenire incontro a entrambi i mo-delli creando classi specifiche.

Prospettive di medio periodoRiteniamo estremamente interes-sante il passaggio che si sta profi-lando verso un modello basato sullaconsulenza pura. Il consulente deveavere i mezzi per costruire la solu-

zione più adatta al proprio cliente eciò passa non solo dalla conoscenzadei prodotti, ma anche dalla com-prensione profonda del propriocliente, delle sue aspettative, dellasua propensione e tolleranza al ri-schio. Proprio in quest'ottica il no-stro gruppo sta investendo moltonella formazione e nell'informazio-ne alle reti partner. A tal proposito,ci siamo organizzati in modo dafornire strumenti concreti ai no-stri clienti per arrivare a costruireportafogli durevoli attraverso lapiattaforma Durable portfolio con-struction (www.durableportfolios.it) che si basa su semplici concettichiave: considerare il rischio comefattore centrale nella propria assetallocation; massimizzare la diversi-ficazione non solo a livello geogra-fico e settoriale ma anche tra assetclass e tipologie di investimento;considerare strategie alternative acontenimento del rischio; utilizzarein modo più efficace le asset classtradizionali; rimanere coerenti coni propri obiettivi. Il benchmark nondeve essere il mercato, ma il clientestesso, con le sue necessità e i suoiobiettivi di lungo periodo.

RUSSELLINVESTMENTS

PASSAGGIO GRADUALEAL MODELLOANGLOSASSONE

RispondeThomas Schneider,directorper l'Italiadi Russell Investments

Asset under

ft •advice Nel 2013,fl nell'area geografica^È Emea, i nostri Aum^ B sono cresciuti di• • oltre 8 miliardi di

dollari. Questo risultato è dovuto,certo, al favorevole andamento deimercati, che ha contribuito sia allacrescita delle masse in gestione maanche alla formazione di un moodpositivo. Ma un peso l'ha avuto an-che il posizionamento di Russell cheaffianca i propri partner in strategiecommerciali condivise, supportan-doli con soluzioni d'investimentomulti-asset in architettura apertaorientate a raggiungere gli obiettividegli investitori.

Rapporti con i clienti NegliStati Uniti o in Inghilterra, la tran-sizione da collocamento di pro-dotti finanziari a consulenza inmateria d'investimenti è già a unostadio avanzato. In questi mer-cati, l'investitore è già dispostoa pagare una commissione perl'advisory, perché si è reso contoche in questo modo riesce a otte-nere una migliore qualità di servi-zio e una consulenza più centratasui propri obiettivi (mantenereil proprio stile di vita durante lafase pensionistica, sostenere glistudi dei figli...) piuttosto chesugli obiettivi dei prodotti, comebattere un indice di riferimento.In Italia si è ancora in fase spe-rimentale e non esistono ancoramolti riscontri concreti, ma pensoche assisteremo a comportamentinon dissimili rispetto a quelli deipaesi anglosassoni.

Remunerazione Russell èun asset manager indipendentesenza una propria rete di distri-buzione in Italia: pertanto, nonspetta a noi definire le politichedi remunerazione delle reti odei consulenti finanziari. Dettoquesto, Mifid 2 avrà un impat-to utile alla maggior parte deglioperatori del risparmio gestito.Dal nostro punto di vista, peresempio, cerchiamo di studiaresoluzioni, come il fondo Russellmulti-asset growth strategy, chepermettono ai consulenti di for-nire ai propri clienti una propostad'investimento con "consulenzaintegrata", e di liberarsi dall'an-sia di dover selezionare, gestiree ribilanciare strategie all'internodei portafogli, per concentrarsiinvece sulle esigenze concretedei clienti.

Prospettive di medio periodoII mercato italiano e i vari mer-cati dell'Eurozona si stanno giàattivando per affrontare il temadella consulenza. Pensiamo cheil passaggio sarà graduale, seb-bene sia in fase di accelerazione,perché gli operatori del mercatosono consapevoli di poter tramebeneficio. Russell è già attiva sulmercato italiano mutuando com-portamenti e logiche già applicatein maniera efficiente negli StatiUniti e in Inghilterra.

Maggio 2013 • BancaFinanza 1 5

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CONSULENZA FINANZIARIA

COPERNICO

PAPERLESS E DIGITALEMA IL PROMOTORERESTA CENTRALE

RispondeSaverio Scelzo,presidente eamministratoredelegato di Copernico

Asset under ad-I vice Copernico è1 una sim di consu-

lenza e quindi tutti gli asset sonounder advice. Il 2013 è stato pernoi l'anno migliore di sempre: ilfatturato ha toccato i 6,5 milioni dieuro, il margine operativo lordo hasuperato i 500 mila euro. Seguendouna peculiarità che ci ha caratteriz-zato da sempre abbiamo introdottonel team giovani professionisti dafar crescere e promotori esperti.Adesso siamo oltre 100. Sono buo-ni risultati, in linea con la nostrapolitica che privilegia una crescitalineare, tranquilla.

Rapporti con i clienti Purtrop-po quello italiano è un mercato diofferta: non siamo ancora riusciti afar capire il valore della consulenzafee only. Nel nostro paese mancala cultura finanziaria, la consape-volezza dei propri obiettivi e deipropri diritti. Così il cliente arriva alconsulente quasi per caso, magariper problemi legati al leasing o arapporti di varia natura entrati incrisi con la sua banca o intermedia-rio. Però, se viene comprata bene,il cliente non ha nessun problema apagare l'advisory. Ovviamente biso-gna prima individuare con estremaprecisione lo scopo dell'investimen-to e programmare ogni operazionein funzione di questo.

Prospettive di medio periodoOltre che nella formazione dei gio-vani promotori, nell'ampliamentodella rete di consulenti, con l'obiet-tivo di rafforzare la presenza al Sud,gli investimenti di Copernico riguar-dano anche le tecnologie. A marzoabbiamo lanciato il programma pa-perless, grazie alla firma biometricaper digitalizzare la documentazione.Attraverso un processo complessi-vo di aggiornamento e sviluppo deisistemi informatici interni (grazie

alla partnership con una società spe-cializzata), il progetto permetteràai consulenti i di far sottoscriverecontratti dematerializzati grazie asupporti hardware e a una piattafor-ma di firma grafometrica, anche inmobilità attraverso smartphone etablet, semplificando enormementel'offerta fuori sede. Senza sostitui-re il promotore come più o menoapertamente sta avvenendo con lafirma digitale a distanza. Questoperché per noi il promotore finan-ziario è funzione insostituibile delrapporto con il cliente, che non puòe non deve essere sostituita da unamacchina. Su questo voglio essereestremamente chiaro.

AMBROSETTI ASSETMANAGEMENT

INJUTTII SETTORIC'È GRANDE INTERESSEPER L'ADVISORY

RispondeRiccardoAmbrosetti,presidente e fondatoredi Ambrosetti assetmanagement

Asset under ad-j vice Per il nostromodello attuale,

i basato su incarichiPmo incentivati a performance, il2013 è stato un anno positivo, lega-to a un buon andamento dei mer-cati finanziari e alla nostra capacitàdi creare Alfa rispetto ai mercatisottostanti. Osserviamo un ritornoda parte di investitori privati allarichiesta di consulenza. Il nostromercato principale, quello degliistituzionali, ci risulta molto con-centrato sullo sviluppo di servizi diadvisory, come non mai. La consu-lenza per la banca diventa centrale(cosa mai accaduta) nei progetti diservizio da proporre alla clientela.In primo luogo cercano di recupe-rare, tramite proposizioni di consu-lenza, revenue che vengono persea causa dei divieti normativi futuriad avere rebate da collocamento o,comunque, da rendere trasparenteverso il risparmiatore questo tipodi entrate. In secondo luogo gliistituti di credito hanno bisognodi trovare redditività in attività a

basso assorbimento patrimoniale,e la consulenza è un servizio che sipresta particolarmente a soddisfa-re questa esigenza. Osservazioniin generale valide anche per le retidistributive. Nel sistema c'è unaesplosione di interesse verso laconsulenza finanziaria anche se, almomento, non sembra in generaleriguardare una crescente atten-zione a contenuti a elevato valoreaggiunto.

Rapporti con i clienti La culturafinanziaria italiana è congelata aiconcetti dei primi anni '90. Questoimplica che non sia facile far pagarela consulenza, non tanto perché lagente sia contraria ma perché finoa oggi l'investitore è stato abituatoa sopportare costi occulti. Quindiil problema non è far pagare l'ad-visory ma far pagare in manieratrasparente, tanto che dichiarareal cliente quanto si guadagna dalcollocamento è altrettanto un pro-blema.

Prospettive di medio perio-do Noi siamo sul mercato comeAmbrosetti asset managementsim (Aam) da 11 anni e io dal 1988vivo di consulenza. Quindi possia-mo proporci come testimonianzaconcreta che si può vivere di puraconsulenza. Certo che le normativeapplicate in Italia rendono moltooneroso il processo di consulenzaindipendente se fatto in manieraprofessionale e questo non aiuta lasana crescita di un settore che do-vrebbe rappresentare il punto fortedi tutela del risparmio. Aam oggi èuna Sim di riferimento nel panora-ma domestico, abbiamo superatobrillantemente le recenti verificheBanca d'Italia che ha certificato l'ele-vata cura dei processi e la soliditàstrutturale. Stiamo resistendo allatentazione di rinunciare alla licenza,moda molto presente tra le sim diconsulenza, sperando che il siste-ma evolva già a breve recuperandoparte del gap ventennale a oggi ac-cumulato. In tale contesto protocolliconsulenziali certificati, trasparenza,innovazione e condivisione dei risul-tati, i paradigmi sui quali si reggel'attività Aam, troveranno crescenteapprezzamento consentendo unacrescita della nostra società accom-pagnata alla crescita degli investitoriconsapevoli. •

1 6 Bancapnanza » Maggio 2013

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