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TRIBUNALE ORDINARIO DI LUCERA
CONSULENZA TECNICA DI UFFICIO
Relazione ed Allegati
Relativa al:
PROCEDIMENTO DI ESECUZIONE IMMOBILIARE
Promosso da:
BANCA NAZIONALE DEL LAVORO
( Creditore procedente )
Contro:
( Debitore )
REG. GEN. ESECUZIONI N.148/2013
Ill.mo Giudice dell’Esecuzione
Dott.ssa MARI Filomena
Consulente Tecnico D’Ufficio
Dott. Arch. SACCO Michele
ufficio: via monti, 9 - 71017 Torremaggiore – FG
tel/fax: 0882070178 – cel 3496108185
e.mail: [email protected]
Indice
p. 3 Premessa
3 Elenco quesiti del Giudice dell’Esecuzione
11 CONSULENZA TECNICA DI UFFICIO
12 Atto di pignoramento
13 Conformità normativa della documentazione acquisita
(ex art. 567 cod. proc. civ.)
14 Operazioni peritali
15 Formazione del lotto
16 UNICO LOTTO: APPARTAMENTO
17 Risposte ai quesiti del Giudice
17 Individuazione del bene oggetto di pignoramento
17 Regolarità del bene pignorato sotto il profilo urbanistico ed
edilizio
20 Verifica della dotazione di attestato di qualificazione
energetica
21 Identificazione catastale
21 Verifica di conformità catastali
22 Descrizione dell’immobile e stato di conservazione
26 Dotazioni condominiali
26 Stato di possesso
26 Storico ventennale
31 Stima del bene immobile pignorato
33 Comunicazioni alle parti (ex art. 195, 3º comma c.p.c.)
p. 34 Deposito della relazione di consulenza tecnica in Cancelleria
35 ALLEGATI: elenco documenti in copia
1) Comunicazione di inizio attività peritali
2) Rinvio inizio attività peritali
3) Verbale di sopralluogo
4) Elaborati grafici rappresentativi del rilievo geometrico e
fotografico dello stato di fatto
5) Richiesta di rilascio di copie e atti presso l’U.T.C. di Poggio
Imperiale
6) Concessione Edilizia n.10/96
6.1) Stralcio relazione tecnica illustrativa (C.E. .10/96)
7) Variante n.37/99 alla C.E. n.10/96
8) Richiesta di rilascio di visura e piantina catastale presso
l’Agenzia del territorio della Provincia di Foggia
9) Visura e planimetria catastale del bene immobile
10) Atto di compravendita - Nota di trascrizione
11) Attestazione di certificazione energetica (all. copia del
documento d’identità)
12) Attestazione di invio alle parti della relazione di
consulenza
3
Premessa
Il sottoscritto Arch. Michele SACCO, iscritto all’Ordine degli Architetti,
Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della provincia di Foggia al n. 937,
avente studio in Torremaggiore (FG) alla Via Monti n. 9, con decreto del 04
febbraio 2014, è stato nominato Consulente Tecnico di Ufficio nella
procedura esecutiva Reg. Gen. Esec. Imm. n. 148/13, prestando il
giuramento di rito in data 09/12/2014.
Elenco quesiti del Giudice dell’Esecuzione
Il Giudice dell’Esecuzione, dott.ssa Filomena MARI, al fine di procedere alla
stima del bene pignorato, formulava i seguenti quesiti:
Quesito numero 1.
CONTROLLI la corrispondenza tra il bene pignorato e la titolarità in capo al
debitore esecutato, verificando, a tal fine, la completezza della
documentazione relativa alle iscrizioni e trascrizioni prodotta dal creditore
procedente e accerti se essa riguardi tutti i beni pignorati e sia relativa a
tutti i proprietari che si sono succeduti nel ventennio anteriore alla
trascrizione del pignoramento fino a risalire ad un atto di provenienza del
debitore o di un suo dante causa anteriore ai suddetti venti anni,
comunicando immediatamente all’ufficio le eventuali carenze riscontrate
e ciò anche sulla scorta della eventuale relazione notarile; accerti quindi
per ogni lotto formato se la proprietà appartenga al debitore o ai debitori
ed eventualmente per quale quota, indicando i nomi dei comproprietari.
Quesito numero 2.
PROVVEDA l’esperto, esaminati gli atti del procedimento ed eseguita ogni
altra operazione ritenuta necessaria, previa comunicazione scritta a
mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno al debitore ed al/ai
creditore/i procedente/i della data e del luogo di inizio delle operazioni
peritali e previo altresì accesso all’immobile:
a) alla esatta individuazione dei beni oggetto del pignoramento ed alla
formazione, ove opportuno, di uno o più lotti per la vendita, identificando i
nuovi confini e provvedendo, previa autorizzazione del Giudice, ove
4
necessario, alla realizzazione del frazionamento, allegando alla relazione
estimativa i tipi debitamente approvati dall’Ufficio Tecnico Erariale;
b) all’elencazione delle pratiche edilizie svolte relative all’immobile, alla
verifica della regolarità dei beni sotto il profilo edilizio ed urbanistico e
della loro agibilità; in caso di esistenza di opere abusive, all’indicazione di
ciò che è stato sanato o dell’eventuale sanabilità in applicazione del
combinato disposto degli artt. 46, comma 5 del D.P.R. 6 giugno 2001, n.
380 e 40, comma 6 della L. 28 febbraio 1985, n. 47, nonchè dei relativi
costi, assumendo le opportune informazioni presso gli uffici comunali
competenti;
c) alla verifica della dotazione di attestato di qualificazione energetica
ovvero di certificazione energetica e provveda all’allegazione della stessa
ex art. 6, comma 3 d.lgs n. 192/2005, come modificato dall’art. 2 d.lgs n.
311/2006; in mancanza, rediga certificazione energetica dell’immobile
secondo gli indici di prestazione energetica previsti dal D.M. 26.06.2009 in
forza dell’art. 2 ter d.lgs 192/2005 ed indichi le spese necessarie per
l’adeguamento del bene alla disciplina sul risparmio energetico;
d) all’identificazione catastale dell’immobile, previo accertamento dell’esatta
rispondenza dei dati specificati nell’atto di pignoramento con le risultanze
catastali, indicando altresì gli ulteriori elementi necessari per l’eventuale
emissione del decreto di trasferimento ed eseguendo, previa
autorizzazione del G.e. ed indicazione dei relativi costi, le variazioni che
fossero necessarie per l’aggiornamento del catasto, ivi compresa la
denuncia al N.C.E.U. in relazione alla legge n. 1249/39, oltre ad acquisire
la relativa scheda ovvero predisponendola ove mancante; provveda, in
caso di difformità o mancanza di idonea planimetria del bene, sempre
previa autorizzazione del G.E. ed indicazione dei relativi costi, alla sua
correzione o redazione;
e) alla verifica della conformità tra le planimetrie catastali degli immobili
pignorati e lo stato dei luoghi; all’indicazione, in caso di difformità, i costi
dell’adeguamento delle planimetrie alla stato dei luoghi, evidenziando
eventuali scostamenti tra i costi attuali a carico della procedura e i costi
dell’aggiudicatario a seguito dell’emanazione del decreto di
trasferimento; all’adeguamento, in caso di difformità, delle planimetrie allo
stato dei luoghi, previa specifica autorizzazione del G.E..
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Quesito numero 3.
REDIGA quindi, in fascicoletti separati, limitatamente ai soli beni oggetto
del pignoramento, tante relazioni di stima quanti sono i lotti individuati,
indicando, in ciascuna di tali relazioni:
l’esatta elencazione ed individuazione dei beni componenti il lotto,
mediante indicazione della tipologia di ciascun immobile, della sua
ubicazione (città, via, numero civico, piano, eventuale numero interno),
degli accessi, dei confini e dei dati catastali, delle eventuali pertinenze e
accessori, degli eventuali millesimi di parti comuni: ciascun immobile sarà
identificato, in questa parte nella relazione, da una lettera dell’alfabeto e
gli accessori dalla medesima lettera con un numero progressivo;
la descrizione analitica di ciascuno dei beni compresi nel lotto (un
paragrafo per ciascun immobile, ciascuno di essi intitolato “DESCRIZIONE
ANALITICA DEL” (appartamento, capannone ecc.) e la lettera che
contraddistingue l’immobile nel paragrafo “identificazione dei beni
oggetto della stima”), indicando la tipologia del bene, l’altezza interna
utile, la composizione interna; ed indicando poi in formato tabellare, per
ciascun locale, la superficie netta, il coefficiente utilizzato ai fini della
determinazione della superficie commerciale, la superficie commerciale
medesima, l’esposizione, le condizioni di manutenzione; nei medesimi
paragrafi il perito indicherà altresì le caratteristiche strutturali del bene (tipo
di fondazioni, solai, copertura, manto di copertura, scale, pareti esterne
dell’edificio), nonché le caratteristiche interne di ciascun immobile (infissi
esterni, infissi interni, tramezzature interne, pavimentazione, porta
d’ingresso, scale interne, impianto elettrico, impianto idrico, impianto
termico, precisando per ciascun elemento l’attuale stato di manutenzione
e per gli impianti, la loro rispondenza alla vigente normativa e in caso
contrario, i costi necessari al loro adeguamento);
indichi altresì le eventuali dotazioni condominiali (es. posti auto comuni,
giardino ecc.);
lo stato di possesso degli immobili, precisando se occupati dal debitore
(indicando, in tal caso, quale sia l’utilizzo dell’immobile: es. abitativo,
lavorativo ecc.) o da terzi e, in tal caso, a che titolo; ove essi siano
occupati in base ad un contratto di affitto o locazione, verifichi la data di
registrazione, e la scadenza del contratto, la data di scadenza per
l’eventuale disdetta, l’eventuale data di rilascio fissata o lo stato della
causa eventualmente in corso per il rilascio; si precisa che in caso di
indicazioni non esaustive su tale punto, sarà disposta integrazione della
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perizia senza ulteriore compenso; non sarà inoltre liquidato alcunché sino
alla acquisizione dei suindicati elementi;
i vincoli ed obblighi giuridici gravanti sul bene, distinguendo e indicando in
sezioni separate quelli che resteranno a carico dell’acquirente e quelli che
saranno invece cancellati o regolarizzati dalla procedura, indicando, per
questi ultimi, i costi a ciò necessari; il perito dovrà in particolare ed in ogni
caso pronunciarsi esplicitamente, in senso affermativo o negativo, sulla
esistenza dei seguenti oneri e vincoli:
per i vincoli che resteranno a carico dell’acquirente:
domande giudiziali (precisando se la causa sia ancora in corso ed in che
stato) ed altre trascrizioni;
atti di asservimento urbanistici e cessioni di cubatura;
convenzioni matrimoniali e provvedimenti di assegnazione della casa
coniugale al coniuge;
altri pesi o limitazioni d’uso anche di natura condominiale (es. oneri reali,
obbligazioni propter rem, servitù, uso, abitazione, assegnazione al
coniuge, ecc.);
l’esistenza di un usufrutto, tenendone conto nella valutazione del bene;
per i vincoli ed oneri giuridici che saranno cancellati o regolarizzati al
momento della vendita a cura e spese della procedura:
iscrizioni;
pignoramenti ed altre trascrizioni pregiudizievoli;
eventuali difformità urbanistico-edilizie;
eventuali difformità catastali;
altre informazioni per l’acquirente, concernenti:
l’importo annuo delle spese fisse di gestione o manutenzione (es. spese
condominiali ordinarie);
eventuali spese straordinarie già deliberate ma non ancora scadute;
eventuali spese condominiali scadute non pagate negli ultimi due anni
anteriori alla data della perizia;
eventuali cause in corso;
la valutazione separata di ciascun lotto, indicando distintamente e in
separati paragrafi i criteri di stima utilizzati, le fonti delle informazioni
utilizzate per la stima, il valore al mq. ed il valore totale; esponendo altresì
analiticamente gli adeguamenti e le correzioni della stima, precisando tali
adeguamenti in maniera distinta per lo stato d’uso e manutenzione, lo
stato di possesso, i vincoli ed oneri giuridici non eliminabili dalla procedura,
nonché per eventuali costi di sanatoria (v. infra), spese condominiali
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insolute, la necessità di bonifica da eventuali rifiuti anche, tossici o nocivi,
altri oneri o pesi; determini dunque il valore finale del bene (lotto),
prefigurando le due eventuali diverse ipotesi: a) in cui gli oneri di
regolarizzazione urbanistica o catastale o per la bonifica da eventuali rifiuti
siano assunti dalla procedura; b) ovvero siano lasciati interamente a
carico dell’acquirente. In particolare, trattandosi di immobile abusivo
stabilisca se sia condonabile in base alla legislazione di volta in volta
vigente (tenendo conto della data dell’abuso e del termine previsto per la
presentazione della domanda9 ovvero sanabile ex art. 36 del T.U. edilizia,
D.P.R. 380/01 (accertamento di conformità) mediante rilascio di un
permesso in sanatoria, indicando i relativi costi, se trattasi di irregolarità
non condonabile o non sanabile stabilisca, quale prezzo base il valore
dell’area su cui insiste il fabbricato abusivo detratti i costi di abbattimento e
rimozione ovvero il suo valore d’uso ovvero utilizzi motivatamente un altro
criterio che tenga conto del fatto che trattasi di immobile abusivo
suscettibile di essere abbattuto (v.artt. 30, 31, 33, 34, 35 e 37 del T.U.
edilizia, D.P.R. 380/001);
nel caso si tratti di quota indivisa, fornisca altresì la valutazione della sola
quota, tenendo conto della maggior difficoltà di vendita per le quote
indivise, precisi infine se il bene risulti comodamente divisibile,
identificando, in caso affermativo, le parti che potrebbero essere separate
in favore della procedura, tenendo conto delle quote dei singoli
comproprietari e provvedendo anche alla determinazione degli eventuali
conguagli in denaro.
Quesito numero 4.
ALLEGHI il perito a ciascuna relazione di stima fotografie esterne ed interne
dell’immobile, nonché la planimetria dello stesso, copia del titolo abilitativo
edilizio e atti di sanatoria e la restante documentazione necessaria:
depositi in particolare, ove non in atti, copia dell’eventuale contratto di
locazione e verbale delle dichiarazioni del terzo occupante;
ALLEGHI altresì gli avvisi di ricevimento delle raccomandate di cui al
punto 2 (avvisi di inizio operazioni peritali).
Quesito numero 5.
DEPOSITI l’originale della perizia in Cancelleria, completa dei relativi
allegati.
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Quesito numero 6.
DEPOSITI altresì il supporto informatico (floppy disk o cd), in tre esemplari
distinti contenenti ciascuno i seguenti files:
a. file contenente la perizia relativa al singolo lotto, con l’epurazione
nell’intero testo delle generalità del debitore (indicaz.: Perizia);
b. file contenente la planimetria relativa al singolo lotto (indicaz.: Planim);
c. file contenente le fotografie del singolo lotto (indicaz.: Foto).
Quesito numero 7.
Fissi l’inizio formale delle operazioni peritali nel luogo dallo stesso prescelto
in una data che deve cadere entro 20 giorni dall’assunzione dell’incarico,
avvisando i creditori, il debitore e, ove possibile, il terzo occupante a
mezzo fax o raccomandata a/r, depositando unitamente alla relazione la
documentazione attestanti l’avvenuta comunicazione.
Quesito numero 8.
DEPOSITI in Cancelleria l’originale della perizia almeno 45 giorni prima
dell’udienza fissata col provvedimento di nomina, assieme ad una copia
epurata delle generalità del debitore.
Quesito numero 9.
INVII, contestualmente a tale deposito, copia della perizia ai creditori
procedenti ed intervenuti, nonché al debitore (anche se non costituito) a
mezzo fax, posta o (preferibilmente) e-mail, e alleghi all’originale della
perizia una attestazione di aver proceduto a tali invii.
Quesito numero 10.
INTERVENGA all’udienza ex art. 569 c.p.c. per rendere chiarimenti verbali
ovvero scritti 8qualora siano particolarmente complessi) sulle eventuali
osservazioni inviategli dalle parti almeno 15 giorni prima della predetta
udienza.
Quesito numero 11.
Acquisisca direttamente presso i competenti Uffici l’attuale certificato di
destinazione urbanistica e le mappe censuarie, i documenti mancanti che
siano necessari o utili per l’espletamento dell’incarico, anche in copia
semplice, con particolare riferimento all’atto di provenienza in favore del
debitore esecutato (qualora non già in atti), con esclusione dei certificati
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delle trascrizioni ed iscrizioni relative agli immobili pignorati, della relazione
notarile e dei documenti che devono essere necessariamente prodotti dal
creditore procedente a pena di decadenza; all’uopo lo autorizza ad
eccedere ad ogni documento concernente gli immobili pignorati, ivi
compresi documenti relativi a rapporti di locazione, in possesso di Pubblici
Uffici (come, ad esempio, il Comune, l’Ufficio del Registro, la Conservatoria
dei Registri Immobiliari, l’Ufficio del Territorio ecc.) o del Condominio,
nonché ad estrarne copia, non trovando applicazione, nel caso di specie,
i limiti di cui al T.U. sulla privacy.
Quesito numero 12.
Sospenda le operazioni peritali in caso di impossibilità di accedere
all’immobile, e avverta il giudice ed il creditore procedente, ai fini della
nomina di custode giudiziario.
Quesito numero 13.
Riferisca immediatamente al giudice di ogni richiesta di sospensione del
corso delle operazioni peritali, informando contestualmente la parte che
l’esecuzione potrà essere sospesa solo con provvedimento del giudice su
ricorso della medesima parte, cui aderiscono tutti gli altri creditori.
Quesito numero 14.
Formuli tempestivamente eventuale istanza motivata di rinvio della udienza
in caso di impossibilità di osservanza del termine di deposito (provvedendo
altresì alla notifica alle parti del provvedimento di rinvio9, con
l’avvertimento che in caso di tardivo deposito della perizia o di immotivata
richiesta di proroga in sede di liquidazione si procederà alla riduzione di
un quarto del compenso e non si terrà conto, nel calcolare il compenso,
del periodo successivo alla scadenza ex art. 52 del D.P.R. 115/2002 (T.U.
spese giudiziarie).
Quesito numero 15.
Autorizza il perito all’utilizzo del mezzo proprio.
Quesito numero 16.
Autorizza, fin d’ora, il C.T.U. ad avvalersi dell’opera di un fabbro e
dell’assistenza della forza pubblica (segnatamente i Carabinieri della
Stazione del Comune ove si trova l’immobile) per accedere nell’immobile
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periziando qualora il debitore ovvero un terzo occupante senza titolo
opponibile ne impediscano senza giustificato motivo l’accesso; dispone
altresì che il C.T.U. prima dell’accesso con il fabbro e la forza pubblica dia
notizia al debitore o al terzo occupante che al momento dell’accesso
verrà forzata la porta d’ingresso.
In assolvimento al mandato assegnato, il sottoscritto C.T.U. produce la
seguente “Relazione di Consulenza Tecnica” così organizzata:
atto di pignoramento immobiliare;
conformità normativa della documentazione acquisita;
operazioni peritali;
formazione del lotto;
risposte ai quesiti del giudice;
stima del bene immobile pignorato.
Fanno parte della presente relazione i documenti in copia allegati.
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CONSULENZA TECNICA DI UFFICIO
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ATTO DI PIGNORAMENTO IMMOBILIARE
Con l’atto esecutivo di pignoramento immobiliare del 31.07.2013 rep.
561/2013, trascritto il 24.09.2013 ai NN. 7607/6163, in persona del legale
rappresentante pro tempore avv. D’ARCANGELO Massimo che rappresenta
e difende la BANCA NAZIONALE DEL LAVORO S.P.A., con sede legale in
Roma alla via V. Veneto n.119 (C.F. e P.IVA 09339391006), veniva ingiunto,
dall’Ufficiale Giudiziario del Tribunale di Lucera, al sig. ,
) e residente
in Poggio Imperiale (Fg) alla via G. Di Vittorio n.2, di astenersi da qualsiasi
atto che possa sottrarre alla garanzia del credito il seguente immobile:
appartamento sito nel Comune di Poggio Imperiale (Fg) alla via G.
Di Vittorio n. 2 composto di tre vani e accessori al piano terra con
annessi veranda e cortile di proprietà esclusiva e riportato nel
Catasto Fabbricati del predetto Comune al foglio 12, particella 760
subalterno 13, categoria A/2, classe 2, vani 4.5, sup. catastale mq
97.
13
CONFORMITÁ NORMATIVA DELLA DOCUMENTAZIONE ACQUISITA (ex art. 567
cod. proc. civ.)
Dall’esame degli atti depositati, il sottoscritto ha potuto accertare che il
bene pignorato consiste esclusivamente in beni per i quali la
documentazione di cui all’art. 567 cod. proc. civ. risulta presente,
completa ed idonea.
Nello specifico tale documentazione è stata prodotta mediante
certificazione notarile ipo-catastale ventennale della dott.ssa RESSA Maria
Carmela, Notaio in Padova.
Lo scrivente precisa che i dati catastali (cfr. allegato n. 9: visura catastale)
sono coerenti con i riferimenti riportati nel verbale di pignoramento ad
individuazione del bene pignorato.
Tanto accertato, il sottoscritto ha ritenuto di poter procedere secondo i
quesiti formulati dal Giudice.
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OPERAZIONI PERITALI
premessa Lo scrivente C.T.U. aveva comunicato alle parti
attraverso a/r e p.e.c. che il giorno lunedì 29 dicembre 2014 alle ore 11.00
avrebbe dato inizio alle attività peritali. Senonché, a seguito di richiesta di
rinvio dell’inizio delle operazioni peritali da parte del Sig.
per “impegni lavorativi improcrastinabili e precedentemente
assunti”, il sottoscritto C.T.U., come indicato nelle comunicazioni scritte
inviate alle parti (cfr. allegato n. 2 : rinvio inizio attività peritali), concordava
di differire le operazioni peritali al giorno 05 gennaio 2015 alle ore16.00.
sopralluogo L’accesso all’immobile pignorato avveniva alle ore
16.00 in data 05 gennaio 2015, come da appuntamento fissato a mezzo
raccomandata.
Presso l’immobile pignorato, sito in via G. Di Vittorio n.2, era presente il sig.
e il suo nucleo familiare, che, senza alcuna
opposizione, hanno permesso al sottoscritto CTU di visionare i locali
dell’unità immobiliare, di verificare lo stato dei luoghi e di effettuare i rilievi di
rito, anche fotografici.
Le operazioni peritali si sono svolte regolarmente e alla fine delle stesse si è
redatto apposito verbale (cfr. allegato n. 3 : verbale di sopralluogo).
Veniva al contempo rilasciata dall’esecutato, a mia richiesta, copia
dell’atto di provenienza del bene.
annotazione Al momento del sopralluogo lo scrivente C.T.U.,
già in possesso di piantina catastale del bene pignorato da me
reperita, rilevava che l’unità immobiliare del sig.
risultava unita con “altra u.i.u.” e che risultavano abitate
dall’esecutato congiuntamente al suo nucleo familiare.
15
FORMAZIONE DEL LOTTO
Il bene immobile pignorato è un appartamento con annessa veranda e
cortile di proprietà che risulta essere identificato dai seguenti dati catastali:
particella 760 e subalterno13 riportati al N.C.E.U. al foglio 12 del
Comune di Poggio Imperiale (FG) (cfr. allegato n. 9 - planimetria
catastale).
Tale bene immobile risulta essere di proprietà per la quota di 1/1del sig.
(FG) C.F.
L’atto di pignoramento riguarda un unico bene indivisibile e vendibile in un
unico lotto che viene denominato, unico lotto:appartamento.
16
UNICO LOTTO: APPARTAMENTO
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RISPOSTE AI QUESITI DEL GIUDICE
INDIVIDUAZIONE DEL BENE OGGETTO DI PIGNORAMENTO
Trattasi di un appartamento, posto al piano terra (rialzato), con annessi
veranda e cortile di proprietà esclusiva che risulta censito al Catasto
Fabbricati del Comune di Poggio Imperiale (FG) via G. Di Vittorio n.2 (cfr.
allegato n. 9: visura catastale).
REGOLARITÁ DEL BENE PIGNORATO SOTTO IL PROFLILO URBANISTICO ED
EDILIZIO (provvedimenti autorizzativi rilasciati)
Lo scrivente, relativamente alla regolarità urbanistica del bene pignorato,
ha esperito indagini presso Ufficio Tecnico Comunale del Comune di
Poggio Imperiale (FG) al fine di acquisire la documentazione utile circa la
sussistenza di pratiche edilizie e/o istanze di sanatoria.
Le risultanze hanno evidenziato che l’appartamento è stato legittimato da
quanto segue:
Concessione Edilizia n.10 del 1996 (cfr. allegato n. 6: concessione
edilizia n.10/96);
Variante n.37 del 27dicembre 1999 alla C.E. n.10/96 (cambio di
destinazione d’uso: da commerciale a residenziale) (cfr. allegato
n. 7: variante n.37/99).
18
legittimità urbanistica Lo stato di fatto non è conforme all’ultima
autorizzazione presentata e protocollata all’U.T.C. di Poggio Imperiale:
variante n.37 del 27dicembre 1999 alla C.E. n.10/96; sull’immobile
pignorato sussistono interventi in parziale difformità (modifiche interne ed
esterne) che sono stati realizzati in maniera “abusiva o irregolare” cioè non
conformi alle leggi che disciplinano gli interventi edilizi (T.U. Edilizia - D.P.R.
380/01).
dichiarazione di agibilità In riferimento all’unità immobiliare non è
stato possibile estrarre detta certificazione, in quanto presso l’U.T.C. non
risultava prodotta istanza per il rilascio di tale certificato.
annotazione Si potrà inoltrare regolare richiesta di agibilità
(artt. 24 e 25 D.P.R. 380/01) anche a seguito delle opere che si
andranno a sanare.
opere abusive e loro sanabilità Sono state rilevate lievi difformità
edilizie (non corrispondenza tra lo stato di fatto dell’appartamento ed il titolo
edilizio) sia esterne che interne al bene immobile, così riassunte in elenco:
1. all’esterno:
la realizzazione di una veranda con uno vano chiuso da una
componente vetrata e serramentistica, destinato a ripostiglio-
deposito;
2. all’interno:
opere murarie finalizzate alla fusione dell’appartamento con
altra u.i.u. ed all’ampliamento della zona giorno;
opere murarie con funzionalità di arredo (ripostiglio in
muratura all’ingresso).
Tali opere risultano realizzate in assenza di titolo autorizzativo; queste sono
suscettibili di sanatoria avendo determinato la creazione di volumi e di
superfici non assentite (non autorizzate da un procedimento
dell'amministrazione comunale chiamato titolo abilitativo), rendendo
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applicabile quanto previsto dall’art. 36 del D.P.R. 380/2001e s.m.i. circa
l’accertamento di conformità.
La pianta dell’appartamento, qui rappresentata in fuori scala, serve a evidenziare
lo stato di fatto attuale risultante dalle modifiche edilizie apportate
Il sottoscritto, sentito il Dirigente dell’U.T.C. di Poggio Imperiale, ritiene che la
veranda potrà essere sanata mediante presentazione di una D.I.A. onerosa
in sanatoria (art.37 D.P.R. 380/2001) con allegata una relazione asseverata
sottoscritta da un tecnico abilitato e con costi presunti così stimati:
20
per la sanzione minima amministrativa (comma 1 - art. 37 DPR
380/2001) e diritti di segreteria da versare al Comune di di Poggio
Imperiale:
________________________________________________circa € 616,00
per le opere edili relative alle modifiche e al ripristino della
distribuzione interna:
_______________________________________________circa € 2100,00
per la messa in opera di un nuovo ingesso, nuova tramezzatura e di
una nuova recinzione esterna a delimitazione della parte di cortile di
proprietà esclusiva del bene pignorato:
_______________________________________________circa € 3000,00
per nuovi allacci contatori alle reti di energia elettrica ed
idrico/fognante:
_______________________________________________circa € 1600,00
per D.I.A. in sanatoria istruita da un tecnico abilitato:
_______________________________________________circa € 1500,00
TOTALE € 8816,00
VERIFICA DELLA DOTAZIONE DI ATTESTATO DI QUALIFICAZIONE ENERGETICA
(CLASSE ENERGETICA)
L’immobile non risulta corredato di certificazione energetica. Sulla base di
questo il sottoscritto ha provveduto alla redazione dell’ Attestato di
Certificazione Energetica (A.C.E.) (cfr. allegato n.11).
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IDENTIFICAZIONE CATASTALE
Il sottoscritto, inoltre, al fine di reperire altre informazioni utili circa l’unità
immobiliare, oggetto di stima, ha esteso le ricerche presso l’Agenzia del
Territorio di Foggia, estraendo copia delle visure e planimetrie catastali.
Il bene immobile pignorato è un appartamento che risulta essere
identificato dai seguenti dati catastali:
Tabella 1.
Dati e planimetria catastale: Catasto Fabbricati - Ufficio Provinciale di Foggia
Foglio P.lla Sub Categoria Classe Consistenza Sup.cat. Rendita
12 760 13 A/2 2 4,5 vani
97 mq
89 mq
(escluse
aree
scoperte)
Euro
383,4
7
VERIFICA CONFORMITÁ CATASTALI
In seguito al sopralluogo del 05 gennaio 2015 effettuato sull’immobile
pignorato, lo scrivente C.T.U. ha avuto modo di verificare quanto segue
rispetto alla descrizione contenuta nell’atto di pignoramento:
non conformità tra i dati catastali e la planimetria dell’unità
immobiliare.
22
Si è esposto, in apposita planimetria (infografica), l’effettivo stato dei luoghi
con indicate le opere irregolari eseguite (cfr. disegno pag.19).
Dal punto di vista normativo e per necessità documentale (dichiarazione di
conformità dei dati catastali) si ha l’obbligo dell’aggiornamento catastale.
Questo problema è risolvibile affidando ad un tecnico abilitato la procedura
di “variazione catastale” da consegnare con la procedura DOCFA all’Ufficio
Provinciale dell’Agenzia del Territorio (catasto).
annotazione Tale variazione catastale deve essere
preceduta da previa autorizzazione dell’U.T.C. (D.I.A. in sanatoria –
art.37 D.P.R. 380/2001).
I costi presunti per la redazione di rilievi, disegni e procedura DOCFA sono
stimati in:
circa € 600,00 comprensivi di spese d’ufficio.
DESCRIZIONE DELL’IMMOBILE E STATO DI CONSERVAZIONE
generalità Il bene pignorato è un’appartamento per civile abitazione
facente parte di un fabbricato condominiale sito a Poggio Imperiale (FG) ed
ubicato tra le vie Salandra e Giuseppe Di Vittorio; il predetto fabbricato,
edificato fra il 1996 ed il 1999, è costituito da un piano interrato a garage e
da tre piani fuori terra: piano terra(rialzato), piano primo e piano secondo; il
fabbricato ha una destinazione d’uso residenziale.
L’accesso all’ appartamento è indipendente ed è posto sul lato nord del
fabbricato e precisamente in via Giuseppe Di Vittorio n.2; per mezzo di un
cancello in ferro ci si introduce in un cortile (area scoperta pavimentata), di
cui una porzione utile per il parcheggio della macchina.
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Foto del fabbricato da via G.Di Vittorio n.2
Da questo spazio per mezzo di una scala esterna si arriva in uno spazio
sistemato a veranda da dove per mezzo del portone di ingresso blindato si
accede all’appartamento.
Foto della scala esterna - via G.Di Vittorio n.2
24
schema e caratteristiche dell’immobile L’appartamento si compone di:
1. un soggiorno
2. stanza pluriuso (ex-cucina)
3. due camere da letto
4. un bagno.
struttura (tipologia della struttura portante dell’edificio e degli orizzontamenti)
La struttura portante è antisismica ed è costituita da travi di fondazione
rovesce e pilastri in elevazione in cemento armato; i solai sono in latero-
cemento e le strutture portanti orizzontali sono costituite da travi a spessore
di solaio e ribassate (cfr. le indicazioni dell’allegato n.6.1: stralcio rel. tecn.ill.-
rif. C.E. n.10/96).
finiture Il rivestimento esterno del fabbricato è in mattoni “faccia a
vista” mentre l’appartamento pignorato è rivestito con lastre di pietra locale.
In corrispondenza delle aperture sono stati previsti degli architravi in pietra.
All’interno, le pareti divisorie sono intonacate e tinteggiate, mentre nel
bagno sono parzialmente rivestite con piastrelle in monocottura di ceramica
smaltata. La pavimentazione è in grès ceramico. La porta d’ingresso
principale è blindata mentre quelle interne sono in legno tamburato, gli
infissi esterni sono in pvc, tapparelle anch’esse in pvc e inferriate di sicurezza.
impianti L’appartamento è provvisto di impianti tecnologici di acqua,
fogna, luce e gas, allacciati alle reti pubbliche. L’impianto di riscaldamento,
del tipo autonomo, ha terminali del tipo a radiatori. L’impianto elettrico è del
tipo sottotraccia (incassato).
stato di manutenzione L’appartamento pignorato in esame è
complessivamente ben conservato. Internamente le condizioni di
manutenzione e conservazione sono di buon livello; le finiture cosi come gli
impianti tecnologici sono di tipo medio-economico.
Non sono visibili segni di infiltrazioni d’acqua nelle parte bassa delle murature
interne (vs esterno).
25
conteggio superficie commerciale 1
Facendo riferimento alle
convenzioni fornite dall’Agenzia del Territorio, la superficie commerciale
dell’appartamento, comprensiva delle pertinenze esclusive, risulta pari a:
Scommerciale abitazione
= 99,00 mq
Tabella 2.
In dettaglio i conteggi delle superficie utili ragguagliate (sup. commerciale)
(nel caso in esame è stato utilizzato il coefficiente di ragguaglio pari a 1,00 per tutti
gli ambienti tranne il coefficiente 0,30 per la veranda e il coefficiente 0,15 per il
cortile)
N° Destinazione
Superficie
utile lorda
mq
Coefficiente di
ragguaglio
Superficie
ragguagliata
mq
1 Soggiorno 23,95 1 23,95
2
Camera 1
pluriuso (ex
cucina)
12,65 1 12,65
3
Camera 2
pluriuso
18,05 1 18,05
4 Camera matrim. 19,10 1 19,10
5 Bagno 6,90 1 6,90
6 Disimpegno 8,65 1 8,65
7
Veranda di
pertinenza
esclusiva
12,10 0,30 3,65
8
Cortile di
pertinenza
esclusiva
42,00 0,15 6,30
TOTALE SUP. UTIILE LORDA RAGGUAGLIATA MQ 99,25
TOTALE SUP. UTIILE IN CIFRA TONDA MQ 99
1
Il principio adottato fa riferimento al D.P.R. 23 marzo 1998, n. 138 ( cfr . allegato 2, Manuale
della Banca Dati dell’Osservatorio del Mercato Immobiliare).
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annotazione La SUPERFICIE COMMERCIALE dell’immobile
pignorato e’ formata dalle seguenti voci:
- intera superficie utile lorda (S.U.) dei locali principali, compresi i
muri perimetrali misurati al 100% ed i muri di divisione rispetto ad
altra u.i.u. al 50% della loro superficie effettiva;
- 30% della veranda coperta aventi una superficie fino a 25 mq (10
% per la superficie eccedente i 25 mq);
- 15% del cortile (comprensivo di posto auto scoperto).
DOTAZIONI CONDOMINIALI
Lo scrivente non ha rilevato la sussistenza di formalità, vincoli ed oneri di
natura condominiale opponibili all’acquirente; pertanto, il bene immobile è
gestibile autonomamente e con autonomia funzionale.
STATO DI POSSESSO DELL’IMMOBILE
Al momento del sopralluogo l’immobile risultava detenuto ed occupato, per
uso abitativo, dal sig. unitamente al suo nucleo
familiare.
STORICO VENTENNALE (formalità)
Nei registri immobiliari il bene è attualmente intestato a:
Provenienze All’esecutato il bene oggetto di perizia è così
pervenuto:
1. Atto di compravendita del 25.07.2008, Rep. n. 46823/26283, a rogito
del dott. Renato Di Biase, Notaio in Torremaggiore (FG), , in forza del
27
quale , nato a Lesina il
vendeva l’intera proprietà.
L’atto di compravendita è stato trascritto presso la Conservatoria dei
Registri Immobiliari in data 08.08.2008 ai nn. 7351/5245.
Dalla storico ventennale si rilevano i precedenti proprietari:
2. Atto di compravendita del 06.05.1995, Rep. n. 26910, a rogito del
dott. Renato Di Biase, Notaio in Torremaggiore (FG), , in forza del
quale , ,
acquistava la piena proprietà da , nato a Poggio
Imperiale il 0 , quota di proprietà1/2 e da ,
nato a Poggio Imperiale il , quota di proprietà1/2.
L’atto di compravendita è stato trascritto presso la Conservatoria dei
Registri Immobiliari in data 02.06.1995 ai nn. 3703/2975.
Gravami Il sottoscritto C.T.U. ha potuto accertare , che a carico
dell’unità immobiliare risultano ad oggi iscritte le seguenti formalità.
Iscrizioni
1. Ipoteca volontaria derivante da concessione a garanzia di mutuo.
Iscrizione del 14.03.2000 ai NN. 2742/273 – Atto del 10.03.2000 rep.
34599 – Notaio/Pubblico Ufficiale dott. Di Biase Renato.
A carico:
A favore: Banca Popolare di Bari - Soc. Coop. A.R.L.
Note: Bene in Poggio Imperiale N.C.E.U. fg.12 mapp. 760/11.
28
2. Ipoteca volontaria derivante da concessione a garanzia di
finanziamento.
Iscrizione del 21.09.2007 ai NN. 8407/1495 – Atto del 13.09.2007
rep. 37305/17898 Notaio/Pubblico Ufficiale dott. De Candia
Pasquale.
A carico:
A favore: Banca Popolare di Milano - Soc. Coop. A.R.L.
Note: Bene in Poggio Imperiale N.C.E.U. fg.12 mapp. 760/11.
Debitore non datore di ipoteca risulta:
3. Ipoteca volontaria derivante da concessione a garanzia di mutuo.
Iscrizione del 08.08.2008 ai NN. 7352/1330 – Atto del 25.07.2008
rep. 46824/26284 Notaio/Pubblico Ufficiale dott. Di Biase Renato.
A carico:
.
A favore: Banca Nazionale del Lavoro S.P.A. – Roma
Trascrizioni
4. Domanda giudiziale derivante da accertamento simulazione atti.
Trascrizione del 22.03.2010 ai NN.2455/1834 – Atto del 18.02.2010
rep. 253/2010 Pubblico Ufficiale Rep. Tribunale di Lucera.
A carico:
29
A favore:
.
Note: Voglia il Tribunale dichiarare la simulazione dei seguenti atti:
Atto per Notar Renato Di Biase di Torremaggiore del
25.07.2008 Rep. n. 46821 trascritto a Lucera il 08.08.2008 ai nn.
7351/5245 con il quale il sig.
trasferiva al figlio l’immobile in Poggio
Imperiale N.C.E.U. fg. 12 mapp.760/13; omissis – La formalità
interessa altri beni ed altri soggetti.
5. Atto esecutivo di pignoramento immobiliare.
Trascrizione del 24.09.2013 ai NN.7607/6163 – Atto del 31.07.2013
rep. 561/2013
Pubblico Ufficiale Giudiziario di Lucera.
A carico:
A favore: Banca Nazionale del Lavoro S.p.A.
Diritto di enfiteusi Come si evince dalla lettura della visura
catastale (cfr. allegato n.9: visura catastale), l’immobile in oggetto è gravato
da un antico diritto di enfiteusi che, ad oggi, non risulta essere stato
affrancato o usucapito né dall’enfiteuta originario né dall’esecutato. È da
sottolineare, inoltre, che di tale diritto di enfiteusi non viene fatta alcuna
menzione nell’atto di compravendita del 25.07.2008 Rep. n. 46823/26283,
30
a rogito del dott. Renato Di Biase, Notaio in Torremaggiore (FG), , in forza del
quale , vendeva
l’intera proprietà all’esecutato.
Il bene immobile è così intestato:
.
Quota: 1/1 in: diritto dell’enfiteuta
Quota: 1/2 in: diritto del concedente
Quota: 1/2 in: diritto del concedente
affrancazione vincolo relativo all’enfiteusi Nel caso di canoni livellari,
non più corrisposti da oltre venti anni, è necessario stipulare un atto notarile
unilaterale in autentica, «ai soli fini catastali», in cui si attesta con
dichiarazione sostitutiva di atto notorio2
che il canone non è più stato versato
da oltre 20 anni; a questo atto notarile unilaterale segue un’istanza al
Catasto (una regolare voltura catastale) per ottenere la cancellazione del
livello (Enfiteusi).
annotazione Ne consegue che, alla vendita del bene
immobile, il vincolo verrà trasferito insieme al bene.
2
Ai sensi dell’art. 47 del D.P.R. 28 dicembre 2000, n.445.
31
STIMA DEL BENE IMMOBILE
metodo di stima L’approccio metodologico scelto per stabilire il valore
commerciale del bene immobile, è quello sintetico-comparativo che
scaturisce dalle indagini di mercato effettuate (dirette e indirette) attraverso
le quali è stato rilevato un valore unitario a metro quadrato (mq) di superficie
commerciale.
La consultazione di operatori immobiliari e il riscontro con beni similari messi
all’asta hanno consentito di definire un valore medio attestato su 650,00
euro/mq.
Trattandosi nella fattispecie di un immobile a destinazione residenziale, ho
ritenuto opportuno calibrare il valore medio di mercato individuato del bene
immobile.
Pertanto, per la calibrazione del valore medio attestato su 650,00 euro/mq,
ho applicato dei coefficienti di merito in funzione di:
caratteristiche estrinseche: la localizzazione, la posizione, l’ambiente,
l’esposizione, l’accessibilità ai servizi, la viabilità, il livello di
urbanizzazione della zona, ecc.;
caratteristiche intrinseche: la tipologia edilizia e la tecnologia
costruttiva, l’età e lo stato di conservazione, ecc..
Nel caso in esame la ricognizione dei luoghi hanno indirizzato lo scrivente
verso l’attribuzione di un coefficiente pari a 1.5 per le caratteristiche
estrinseche e di un coefficiente pari 0.70 per le caratteristiche intrinseche,
ottenendo in definitiva:
valore unitario di mercato = 650,00 x 1,50 x 0,70 = 682,50 euro/mq;
questo valore in cifra tonda è pari a :
680,00 euro/mq.
32
Da tutte le valutazioni di ordine tecnico-economico riportate ed
argomentate, si determina quanto riportato nella seguente tabella:
Tabella 3
Stima dell'immobile
Valore unitario
Superficie
commerciale
Valore parziale
Appartamento
Foglio 12
P.lla 760, Sub 13
680 euro/mq 99 mq 67.320,00 euro
Tale valore parziale va rettificato per tenere conto di:
detrazione costi di regolarizzazione urbanistica € 8.816,00
detrazione costi di regolarizzazione catastale € 600,00
che sommano € 9416,00
Si desume dunque il seguente valore finale dell’immobile:
67.320,00 € – 9.416,00 € = € 57.904,00
Pertanto il sottoscritto C.T.U. stima il più probabile valore
commerciale dell’immobile, nel suo insieme alle condizioni attuali, in
cifra tonda Euro 57.900,00 (euro cinquantasettemilanovecento/00)
Il Consulente Tecnico d’Ufficio
Dott. Arch. Michele SACCO
33
COMUNICAZIONE ALLE PARTI (ex art. 195, 3º comma c.p.c.)
Il sottoscritto C.T.U. ha trasmesso copia della presente consulenza tecnica
di ufficio composta da relazione, allegati e redatta in un unico volume:
all’ avv. D’ARCANGELO Massimo che rappresenta e difende la
BANCA NAZIONALE DEL LAVORO S.P.A., con sede legale in Roma alla
via V. Veneto n.119 (C.F. e P.IVA 09339391006), attraverso p.e.c. in
data 17 marzo 2015.
al sig. (debitore) attraverso p.e.c. in data 17
marzo 2015.
Torremaggiore, lì 17 dicembre 2015
Il Consulente Tecnico d’Ufficio
Dott. Arch. Michele SACCO
34
INVIO TELEMATICO DELLA CONSULENZA TECNICA D’UFFICIO
Il sottoscritto C.T.U. ha inviato a mezzo posta e.c. la presente consulenza
tecnica di ufficio, composta da relazione, allegati e redatta in un unico
volume, in Cancelleria con queste quantità:
n. 1 copia - originale della perizia;
n. 1 copia - originale della perizia epurata;
n.1 copia – allegati perizia;
n. 1 copia - planimetria del lotto-appartamento (indicaz.:Planimetria);
n. 1 copia - fotografie del lotto-appartamento (indicaz.:Foto).
Torremaggiore, lì 17 dicembre 2015
Il Consulente Tecnico d’Ufficio
Dott. Arch. Michele SACCO