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La Scuola dei Linguaggi e i territori della ME Alberto Parola Università di Torino

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Intervento di Alberto Parola al convegno "Media Education e cittadinanza", 15 dicembre 2011 Cecina

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Page 1: Convegno Cecina - Intervento Alberto Parola

La Scuola dei Linguaggi e i territori della ME

Alberto ParolaUniversità di Torino

Page 2: Convegno Cecina - Intervento Alberto Parola

C’è chi corre, c’è chi frena …

Lisbona è vicina, la tecnologia scappa, la scuola è inadeguata, gli insegnanti si devono aggiornare, il web non è libero … etc …

2020

2011

Non possiamo rincorrere la tecnologia, dobbiamo capire i fallimenti dell’e-learning,

la scuola va bene così com’è … etc …

Page 3: Convegno Cecina - Intervento Alberto Parola

Imputati alzatevi!

• Gli adulti, come sempre, faticano a comprendere atteggiamenti e comportamenti dei giovani.

Ad esempio:

– i ragazzi trascurano davvero l’atto interpretativo e comprensivo legato a un messaggio?

– sono davvero meno attenti alle sfumature di una comunicazione autentica?

• Internet li rende (più) stupidi? (vedi Carr, 2011)

Page 4: Convegno Cecina - Intervento Alberto Parola

Adulti inadeguati?

I giovani sono davvero così “competenti” a gestire la complessità di:

● strumenti,• codici, • livelli, • linguaggi,• rappresentazioni?

Gli adulti sono adeguati a supportarli?

Page 5: Convegno Cecina - Intervento Alberto Parola

Distanze e presenze• I concetti di distanza e presenza non rappresentano

più stati distinti di “essere in situazione” …

• Si può parlare di “riconfigurazione prossemica” della relazione con l’altro?

• Oggi è possibile immaginare, come spesso accade, relazioni vicine/distanti e distanti/presenti?

• Dai “non-luoghi” alla sensazione di presenza in relazione all’attesa di un messaggio …

Page 6: Convegno Cecina - Intervento Alberto Parola

L’assenza/presenza della mente e del corpo

Il web oggi ci pone al cospetto di molte (troppe) ambiguità …… ci disorienta, … ma ci fa anche riflettere

sulla nostra comunicazione che, solitamente, fa da sfondo alla nostra esistenza, troppo “scontata” per rifletterci su.

Page 7: Convegno Cecina - Intervento Alberto Parola

L’urgenza dell’educazione ai media

• Da un punto di vista educativo, uno degli obiettivi più rilevanti è quello di trasformare l’inconsapevolezza dei soggetti in formazione (a livello cognitivo e meta-cognitivo, ma anche emotivo) in riflessioni autonome, maggior attenzione, partecipazione e senso critico, nonché nuove modalità di “vedere il mondo” e di “essere al mondo”.

• La potenza degli strumenti di comunicazione “a distanza”, se non elaborata e compresa a fondo dai ragazzi, può divenire una nuova forma di inconsapevolezza circa il ruolo del corpo nella conoscenza dell’altro e, in sostanza, un nuovo e indefinito disagio.

Page 8: Convegno Cecina - Intervento Alberto Parola

Riconfigurazione della relazione con l’altro da sé

• Ad esempio, nei social media ritroviamo forme nuove di seduzione (attrarre a sé) e di empatia (condivisione dei vissuti)

• Possiamo ipotizzare che rappresentino elementi contrapposti che si contendono il primato espressivo e il “contorno identitario” dell’individuo?

Page 9: Convegno Cecina - Intervento Alberto Parola

Esempi di usi “curiosi” di Facebook

• Sei un tipo riservato o racconti tutti i fatti tuoi sulla tua bacheca?• Sei un taggatore compulsivo? Perché le mie foto non te le tieni sul tuo cellulare, per favore?• Fai gli auguri di compleanno a tutti i 3650 tuoi amici?• Ogni quanti minuti cambi l’immagine del tuo profilo?• Quando vai a un concerto, lo ascolti o scatti 1000 foto che “tagghi” su Fb?• Sei amico della “Campagna per la protezione di …?• Quante “frasi celebri” proponi ogni giorno su Fb?• Pensi che interessi a qualcuno se, appena alzato, nel tuo “stato” scrivi “Oggi piove, ma quando spunta il

sole?” Pensi che qualcuno ti possa aiutare?• Oppure scrivi “Ma quant’è difficile innamorarsi sul serio”? Una domanda un po’ più semplice da formulare

non ce l’avevi?• Ti diverte pubblicare post del tipo “Ti abbandona solo chi non ci teneva davvero” con un orsacchiottino blu

che accompagna questa memorabile frase?• Perché la notte, anziché condividere 15 inutili post consecutivamente, non vai a dormire così ti riposi un

po’? • Quante ore della tua giornata passi su Farmville? Questa benedetta “pecora nera” gira ancora per la tua

fattoria ?

Qualche genialità …• “Sono riuscito a metter la caffettiera elettrica sul gas”. Grazie abbiamo capito.• “Eccomi, in partenza per Londra” Fra cinque minuti parte l’aereo”. Grazie, stavo appunto per chiederti

dove fossi finito …

Page 10: Convegno Cecina - Intervento Alberto Parola

Esempi di usi sociali “più utili” di Facebook

• Condividere un video televisivo di un programma andato in onda ieri.

• Esprimere (e condividere) una tua opinione.• Far ascoltare una canzone che ti ha colpito molto o è colonna

sonora del tuo passato (o del tuo presente).• Informare qualcuno che domani c’è un evento da non perdere.• Ricordare un grande della letteratura, uno scienziato, un

magistrato ucciso dalla mafia etc…, insomma qualcuno che ha lasciato un segno …

• Entrare in un gruppo in cui si discute di cose importanti.• Decidere di «partecipare» perché credi nei valori espressi da

alcuni tuoi “amici”.• …

Page 11: Convegno Cecina - Intervento Alberto Parola

I social media, espressione di:• sé (legittimazione, individuazione in un dato contesto spazio-temporale,

…);• conferma (e richiesta di conferma) della propria identità;• smania di raccontare e raccontarsi;• disagio (con casi estremi);• desiderio di cambiamento;• condivisione (e di senso di appartenenza);• dinamiche comunicative nuove (e perciò anche spiazzanti);• esercizio espressivo (anche solo di stile);• voglia di “leggerezza” (gioco, svago …)• bisogno di “capricci seduttivi”• messa alla prova della propria e altrui empatia• rinvio ad azioni “reali”• “luoghi di integrazione” …

Page 12: Convegno Cecina - Intervento Alberto Parola

Le responsabilità dell’educatore• Gli obiettivi della ME devono

necessariamente tenere conto di un’evoluzione di una modalità differente di approcciare all’altro.

• Ed è proprio in un contesto di “complessità comunicazionale” che la responsabilità dell’educatore si fa sempre più improrogabile, alla ricerca di una giusta distanza tra “etica dello svelamento” e “salvaguardia dell’immaginario” dei minori e di una rinnovata attenzione per i ragazzi che ogni giorno si misurano con la realizzazione di desideri, l’inseguimento di ideali e la costruzione della propria identità.

Page 13: Convegno Cecina - Intervento Alberto Parola

Media e formazione: quale relazione?

• I media come veicolo di divertimento e cultura

• I media come supporto didattico

• I media come oggetto di studio

• I media come strumento di scrittura

• I media come contesto formativo

Page 14: Convegno Cecina - Intervento Alberto Parola

Gli assi culturali

1. L’asse matematico

2. L’asse scientifico-tecnologico

3. L’asse storico-sociale

4. L’asse dei linguaggi

Page 15: Convegno Cecina - Intervento Alberto Parola

Le 8 competenze chiave di Lisbona

1. Imparare ad imparare

2. Progettare

3. Comunicare

4. Collaborare e partecipare

5. Agire in modo autonomo e responsabile

6. Risolvere problemi

7. Individuare collegamenti e relazioni

8. Acquisire ed interpretare l’informazione

Page 16: Convegno Cecina - Intervento Alberto Parola

Un passo in più: le competenze “mediali”

• Lettore: quali sono gli “elementi linguistici” che caratterizzano un dato messaggio?

• Scrittore: perché l’autore ha scritto “questo” messaggio? Sono in grado di produrre messaggi mediali? Se sì, in che modo? Con quali strumenti e tecniche?

• Critico: da quale punto di vista e da quali valori è ispirato questo messaggio?

• Fruitore: sono veramente interessato a fruire di questo messaggio? Posso fare scelte consapevoli di fruizione?

• Cittadino: che effetto ha questo messaggio sulla (mia) società?

Page 17: Convegno Cecina - Intervento Alberto Parola

Un glossario comune?Nuovi metodi?

• Cos’è una “competenza”?• Cos’è una “competenza mediale”?

• Cos’è una “pratica”?• Cos’è una “pratica mediaeducativa”?• Cos’è una “buona pratica

mediaeducativa”?

• È davvero così importante “certificare” quel “complicato cespuglio” di “conoscenze, abilità, competenze”?

• Quanto è importante puntare sui “metodi didattici” e sui “metodi di ricerca”?

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MEDAssociazione Italiana

di educazione ai media e alla comunicazione

Università

Una ricerca-azione per favorire la realizzazione di percorsi mediaeducativi

Media educator

Tirocinanti

Ente locale

Produzione

Reti di scuoleWeb Tv

Web RadioUSP e USR

Corecom regionale

Extrascuola

TvRadio

Carta stampata

Page 19: Convegno Cecina - Intervento Alberto Parola
Page 20: Convegno Cecina - Intervento Alberto Parola

• Quali risorse ho?• Come mi organizzo?• Sono motivato/a?• Che struttura didattica?• Disciplinarietà o trasversalità?• Curricolarità?• Abilità o/e competenze?• Come e cosa valuto?• Quali priorità?

Nodi

Page 21: Convegno Cecina - Intervento Alberto Parola

Opportunità• Riconfigurazione del ruolo

insegnante• Ri-motivazione alla professione• Collaborazioni sul territorio• Riduzione della differenza

“dentro-fuori” la scuola• Clima degli ambienti di

apprendimento• Classe-redazione• Scuola-editore (che rende

pubblico)• Ridistribuzione delle

valutazioni dei ragazzi

Page 22: Convegno Cecina - Intervento Alberto Parola
Page 23: Convegno Cecina - Intervento Alberto Parola

Percorsi mediaeducativi

Page 24: Convegno Cecina - Intervento Alberto Parola

Perché “scuola dei linguaggi”?

• Leggere e scrivere assumono significati nuovi

• Il problema (e l’opportunità) della formazione degli insegnanti

• L’approccio curricolare ai nuovi linguaggi

• Strategie di ricerca-azione

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Page 27: Convegno Cecina - Intervento Alberto Parola

Monitoraggio sul campo

Ricerche sul campo

Monitoraggioon line

Intesa trapartner

Attività di formazione

Indicatori di qualità

Produzione dicurricoli

Sperimentazione dicurricoli

Ricerche a livelloeuropeo

Ricerche sul campo

Monitoraggi

Attività formative

Produzione di teoria

Produzione di percorsi

Sperimentazione di percorsi

Nuove tecniche Sistema on line

Test di valutazione delle competenze mediali

Preparazione ai percorsi curricolari di ME

Curricolo di ME Insegnanti e studenti universitari

Teseo

Page 28: Convegno Cecina - Intervento Alberto Parola

Territorio

Ente locale

Corecom

Associazionismoe

extrascuola

Autori eproduttori

Scuola

Università

Istanza “laboratoriale”

Centri di culturaLaboratori comunali

Istanza “organizzatrice”

Istanza “didattico-

sperimentale”

Istanza “di controllo”

Ricerche

Istanza“scientifica” e editoriale(Radio, Tv e Stampa)

USP eUSR

Istanza “autorale”

Page 29: Convegno Cecina - Intervento Alberto Parola

L’importanza di valutare e documentari i percorsi

• Solitamente, i percorsi e le attività compiute in classe non sono sistematicamente documentate (non fa parte dei compiti dell’insegnante).

• Nell’ambito della ME è molto importante che l’insegnante diventi “ricercatore”, non solo valutatore dell’allievo, bensì osservatore e narratore del percorso compiuto dalla classe, egli/ella stesso/a incluso/a, avviando buone pratiche di auto-osservazione e costruendo strumenti per la valutazione dell’efficacia dei percorsi e del cambiamento che scaturisce dalle attività svolte.

Page 30: Convegno Cecina - Intervento Alberto Parola

Le dimensioni del curricolo di ME

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Page 31: Convegno Cecina - Intervento Alberto Parola

• Lettore: quali sono gli “elementi linguistici” che caratterizzano questo messaggio?

• Scrittore: perché l’autore ha scritto questo messaggio? Sono in grado di produrre messaggi mediali?

• Critico: da quale punto di vista e da quali valori è ispirato questo messaggio?

• Fruitore: sono veramente interessato a fruire di questo messaggio? Posso fare scelte consapevoli di fruizione?

• Cittadino: che effetto ha questo messaggio sulla società?

Le dimensioni del curricolo di ME

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Page 32: Convegno Cecina - Intervento Alberto Parola

I tre livelli della valutazione (Kirkpatrick)

1. Gradimento

2. Apprendimento (individuare e distinguere conoscenze e abilità)

3. Cambiamento

Molto importante risulta riferirsi agli obiettivi del percorso durante la costruzione degli strumenti di valutazione.

Page 33: Convegno Cecina - Intervento Alberto Parola

CONOSCENZE

a. Conoscere le proprie e altrui modalità di fruizione televisiva connesse ai cartoonb. Conoscere le tecniche utilizzate per catturare l’attenzione.c. Conoscere le possibili connotazioni psicologiche dei personaggi.d. Conoscere alcune tecniche d’animazionee. Conoscere i possibili messaggi veicolati dai cartoon.

ABILITÀ

a. Osservare con attenzione i particolari contenuti in uno spezzone di cartone animatob. Sviluppare la consapevolezza delle proprie scelte concernenti i cartoonc. Riflettere sulle proprie modalità di fruizione televisivad. Saper riconoscere alcune tecniche d’animazione.e. Saper motivare le proprie scelte di preferenza dei cartoni animatif. Valutare un cartoon in base ai criteri di gradimento e di arricchimento personaleg. Riflettere sull’incidenza dei cartoon nei propri vissuti personali

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Obiettivi e valutazione

Page 34: Convegno Cecina - Intervento Alberto Parola

Obiettivi e valutazioneCONOSCENZE

a. Conoscere la strategia per analizzare un testo scritto focalizzando l’attenzione sulla situazione iniziale, sulla vicenda, sulle conseguenze e sulla conclusioneb. Conoscere la strategia operativa per sintetizzare un testo e ricavarne le didascalie c. Conoscere gli elementi base di un’immagine digitaled. Conoscere le funzioni di vari strumenti tecnologici: scanner, fotocamera digitalee. Conoscere le fasi per la realizzazione di un cartoon

ABILITA’

a. produrre testi scritti funzionali allo scopob. costruire una sequenza narrativac. individuare e riprodurre le immagini più rappresentative della storia lettad. elaborare dialoghi attinenti alle immaginie. operare scelte sulle inquadrature delle immaginif. realizzare uno story-boardg. utilizzare la tecnica di animazione del découpageh. acquisire immagini tramite la macchina fotografica digitale/videocamerai. scegliere i brani musicali da abbinare alla narrazione

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Page 35: Convegno Cecina - Intervento Alberto Parola

La sperimentazione dei percorsi

• Per verificare che un percorso effettuato sia efficace e che possa sortire davvero effetti sul singolo bambino, a parer nostro, occorre effettuare una prima sperimentazione.

• Per “sperimentazione” intendiamo l’adozione di una strategia sperimentale, effettuando una rilevazione in entrata delle competenze dei bambini, prima dell’inizio delle attività, e in uscita, cioè al termine del percorso stesso.

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Modello mutuato da Le Boterf(Trinchero)

• Risorse mobilitate • Modelli interpretativi • Strategie di azione • Strategie di autoregolazione

Profilo di competenza in uscita per l’area “Fruitore mediale”

RisorseConoscere le possibili strategie di fruizioneConoscere i possibili bisogni e motivazioni che portano all’esposizione ad un particolare medium o genere mediale

Modelli interpretativi Saper riconoscere una strategia di fruizioneSaper riconoscere le strategie che i media mettono in atto per catturare l’attenzione e per dirigere il consumo medialeSaper riconoscere le abitudini personali e famigliari nell’uso dei mediaSaper riconoscere le motivazioni e i meccanismi di soddisfazione dei bisogni alla base di un determinato consumo mediale

Strategie di azione Saper scegliere le modalità del proprio consumo medialeSaper gestire il proprio tempo libero in relazione ai media

Strategie di autoregolazione

Saper riflettere sulla propria “fruizione” di prodotti mediali ed individuare, in modo guidato, i propri errori

Page 37: Convegno Cecina - Intervento Alberto Parola

La sperimentazione “vera e propria”

La differenza tra la prima e la seconda rilevazione ci informa circa l’effetto del percorso e ci indica il cambiamento (se v’è cambiamento, in quale direzione, di che ampiezza), tenendo sotto controllo le altre variabili. Il confronto tra le differenze ci consente di verificare se il cambiamento è davvero dovuto allo stimolo sperimentale e non ad altri fattori.

Test PRE Test POSTIl percorso non viene effettuato

Test PRE Test POSTPERCORSO di ME

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1. Richiesta di collaborazione 2. Incontro preparatorio

3. Condivisone della documentazione

4. Scelta dei percorsi

Chiarimenti

6. Incontro formativoper gli insegnanti

Chiarimenti

5. Laboratorio per i tirocinanti

8. Composizione della squadra7. Messa a punto del piano operativo

9. Costruzione delle prove

Correzioni

10. Costruzione del sito 11. Pre-test delle prove

Correzioni

12. Prove PRE

13. Avvio dei percorsi

Supervisione

15. Chiusura dei percorsi

16. Prove POST

14. Incontro intermedio

Sostegno e riflessioni

17. Incontro conclusivo

Rilancio

18. Matrice

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Grazie per l’attenzione …

[email protected]