convocazione il bridge al cinema consiglio federale nuovo ... · due bicchierini di caffè. un mini...

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Quello che tutti i bridgisti italiani devono sapere… A cura dell’istruttore: Michele Leone Convocazione Consiglio Federale 22/09/2014 Convocazione del C.F. del 4/10/2014 alle ore 8,30 presso la sede della FIGB a Milano in Via Washington 33, con il seguente Ordine del giorno: 1) Comunicazioni del Presidente 2) Delibere d'urgenza del Presidente e deli- bere del Consiglio di Presidenza del 19 set- tembre 2014. 3) Calendario Agonistico 2015. 4) Campagna tesseramento 2015. 5) Seconda nota di variazione Bilancio 2014. 6) Progetto Moto Club / Open Beach - Con- venzione Comune di Milano. 7) Attività Settore Insegnamento. 8) Pratiche Amministrative. 9) Iscrizioni e Affiliazioni. …il nostro parere: Mamma mia! In una mattinata quante decisioni devono prendere i nostri Consiglieri, Sergio Mar- chionne (Fiat) in confronto è un pivello. O forse tutto è già stato deciso? Ecco, tranquilli cari bridgisti, è proprio così. I Consiglieri contano poco, le decisioni vengono prese dal consiglio di Presiden- za, a loro non resta altro che subire e approvarle o, in alternativa, dare le di- missioni. C’è da dire che ad alcuni Consiglieri – i filoroniani per intenderci, eletti in accordo agli ordini del grande capo (grazie ai piz- zini elettorali contenenti l’elenco dei con- siglieri quaquaraquà da votare) – sta be- ne così. Questa è la FIGB 2012-2016. Il Bridge al Cinema Nuovo spot FIGB Riportiamo il comunicato FIGB pubblicato sul sito federale in data 17/09/2014. Il Bridge al Cinema Uno spettacolo imperdibile ci attende al cinema. Dal 18 settembre sarà in programmazione il nuovo spot dedicato al Bridge, per tre/quattro settimane in onda su mille schermi sparsi per tutto il territorio nazio- nale. Per questa straordinaria opportunità rin- graziamo il Concessionario pubblicitario Cinematografico Movie Media. Contattato dalla Federazione, per il secondo anno consecutivo ha dimostrato interesse verso il nostro Sport della mente e messo gratui- tamente a disposizione lo spazio. Tre protagonisti: lo spot, le Associa- zioni, i tesserati Parliamo innanzi tutto del nuovo spot, frutto della passione per il Bridge e dell’esperienza internazionale nel campo del marketing e della comunicazione della dr.ssa Simonetta Veltroni. Con il supporto del suo gruppo di Allievi, Simonetta ha creato una pubblicità accattivante e mo- derna, la cui arma vincente è mostrare una persona che ha una marcia in più, ri- velando solo alla fine che il merito è del Bridge. Il filmato era già stato proiettato in anteprima durante la conferenza “Si può fare”: L’ultima immagine riporta l’indirizzo del sito federale. E' qui che giungeranno gli spettatori incuriositi, ed è qui che inizia il ruolo delle Associazioni. Infatti, è fondamentale che gli interessa- ti abbiano da subito l'occasione di incon- trare il Bridge sul territorio. Pertanto, chie- diamo a chiunque stia organizzando un corso di inserire nell'apposita sezione di "Associazione on line" tutte le informazioni sulle attività in programma. E poi? Fra una lezione e l’altra toccherà ai tesserati più esperti accogliere nel no- stro mondo i nuovi Allievi. Con questi pre- supposti, è assicurato il lieto fine. (nessuna firma) Il link del filmato: http://tinyurl.com/qxdylbz …il nostro parere: Il nostro parere sullo Spot Lo spot è carino, buona pure l’idea... an- che se forse i giovani manco sanno cos'è il bridge e potrebbero non capirlo. Una banale superficialità: l’impiego del vassoio marchiato Heineken, con sopra i due bicchierini di caffè. Un mini conflitto, poiché ad un primo impatto pare si voglia proporre la nota birra… poi emerge il caf- fè (?). (non crediamo alla pubblicità occulta a favore della Heineken - per il limitato numero di visioni previste, il circuito Ci- nematografico Movie Media è presente in circa un migliaio di sale cinematografiche – sicuramente uno spot impresentabile per un’azienda multinazionale, realizzato, occorre rimarcarlo, da allievi attori come esercitazione). Molto probabilmente se il marketing Hei- neken avrà occasione di vedere questo spot chiederà gentilmente alla FIGB di non proiettarlo nelle sale cinematografi- che. Hanno poi pagato i diritti alla Hei- neken? Il Comunicato FIGB Non è tanto il filmato, il motivo princi- pale di questo nostro articolo, quello 1

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Quello che tutti i bridgisti italiani devono sapere… A cura dell’istruttore: Michele Leone

Convocazione Consiglio Federale

22/09/2014 Convocazione del C.F. del 4/10/2014 alle ore 8,30 presso la sede della FIGB a Milano in Via Washington 33, con il seguente Ordine del giorno:

1) Comunicazioni del Presidente 2) Delibere d'urgenza del Presidente e deli-bere del Consiglio di Presidenza del 19 set-tembre 2014. 3) Calendario Agonistico 2015. 4) Campagna tesseramento 2015. 5) Seconda nota di variazione Bilancio 2014. 6) Progetto Moto Club / Open Beach - Con-venzione Comune di Milano. 7) Attività Settore Insegnamento. 8) Pratiche Amministrative. 9) Iscrizioni e Affiliazioni.

…il nostro parere:

Mamma mia! In una mattinata quante decisioni devono prendere i nostri Consiglieri, Sergio Mar-chionne (Fiat) in confronto è un pivello. O forse tutto è già stato deciso? Ecco, tranquilli cari bridgisti, è proprio così.

I Consiglieri contano poco, le decisioni vengono prese dal consiglio di Presiden-za, a loro non resta altro che subire e approvarle o, in alternativa, dare le di-missioni. C’è da dire che ad alcuni Consiglieri – i filoroniani per intenderci, eletti in accordo agli ordini del grande capo (grazie ai piz-zini elettorali contenenti l’elenco dei con-siglieri quaquaraquà da votare) – sta be-ne così. Questa è la FIGB 2012-2016.

Il Bridge al Cinema Nuovo spot FIGB

Riportiamo il comunicato FIGB pubblicato sul sito federale in data 17/09/2014.

Il Bridge al Cinema Uno spettacolo imperdibile ci attende al cinema. Dal 18 settembre sarà in programmazione il nuovo spot dedicato al Bridge, per tre/quattro settimane in onda su mille schermi sparsi per tutto il territorio nazio-nale. Per questa straordinaria opportunità rin-graziamo il Concessionario pubblicitario Cinematografico Movie Media. Contattato dalla Federazione, per il secondo anno consecutivo ha dimostrato interesse verso il nostro Sport della mente e messo gratui-tamente a disposizione lo spazio. Tre protagonisti: lo spot, le Associa-zioni, i tesserati Parliamo innanzi tutto del nuovo spot, frutto della passione per il Bridge e dell’esperienza internazionale nel campo del marketing e della comunicazione della dr.ssa Simonetta Veltroni. Con il supporto del suo gruppo di Allievi, Simonetta ha creato una pubblicità accattivante e mo-derna, la cui arma vincente è mostrare una persona che ha una marcia in più, ri-velando solo alla fine che il merito è del Bridge. Il filmato era già stato proiettato in anteprima durante la conferenza “Si può fare”: L’ultima immagine riporta l’indirizzo del sito federale. E' qui che giungeranno gli spettatori incuriositi, ed è qui che inizia il ruolo delle Associazioni. Infatti, è fondamentale che gli interessa-ti abbiano da subito l'occasione di incon-trare il Bridge sul territorio. Pertanto, chie-diamo a chiunque stia organizzando un corso di inserire nell'apposita sezione di "Associazione on line" tutte le informazioni sulle attività in programma. E poi? Fra una lezione e l’altra toccherà ai tesserati più esperti accogliere nel no-stro mondo i nuovi Allievi. Con questi pre-supposti, è assicurato il lieto fine. (nessuna firma)

Il link del filmato: http://tinyurl.com/qxdylbz

…il nostro parere:

Il nostro parere sullo Spot Lo spot è carino, buona pure l’idea... an-che se forse i giovani manco sanno cos'è il bridge e potrebbero non capirlo. Una banale superficialità: l’impiego del vassoio marchiato Heineken, con sopra i due bicchierini di caffè. Un mini conflitto, poiché ad un primo impatto pare si voglia proporre la nota birra… poi emerge il caf-fè (?). (non crediamo alla pubblicità occulta a favore della Heineken - per il limitato numero di visioni previste, il circuito Ci-nematografico Movie Media è presente in circa un migliaio di sale cinematografiche – sicuramente uno spot impresentabile per un’azienda multinazionale, realizzato, occorre rimarcarlo, da allievi attori come esercitazione). Molto probabilmente se il marketing Hei-neken avrà occasione di vedere questo spot chiederà gentilmente alla FIGB di non proiettarlo nelle sale cinematografi-che. Hanno poi pagato i diritti alla Hei-neken?

Il Comunicato FIGB Non è tanto il filmato, il motivo princi-pale di questo nostro articolo, quello

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che da più fastidio è lo spacciare un semplice e discutibile spot pubblicitario - di 34 secondi - come un abile e incisiva azione federale, accuratamente studiata, per risolle-vare le sorti del bridge italiano, che tra l’altro pretende di coinvolgere associazioni, tessera-ti, esperti e altri. Ma avete visto mai! Nel comunicato FIGB si parla di:

● “Spettacolo imperdibile ci attende al cine-

ma”.

● “Straordinaria opportunità”.

● “Frutto della passione per il Bridge e

dell’esperienza internazionale nel campo del

marketing e della comunicazione”.

● “Arma vincente”.

● “E' qui che giungeranno gli spettatori incu-

riositi”.

● “Con questi presupposti, è assicurato il lie-

to fine”.

Amen!

E così i bridgisti italiani, tutti contenti e co-glionati per l’ennesima volta. Uno spot miracoloso… per i nostri dirigenti federali. Certe frasi oramai non si sentono più neanche nelle peggiori trasmissioni pub-blicitarie delle TV commerciali e, a dire il ve-ro, non si sono mai viste manco nei comuni-cati delle passate gestioni federali. Ora avete capito benissimo perché il comuni-cato è privo di firma. E’ così straordinario che nessuno osa firmarlo, anche se sappiamo benissimo da quale mente umana proven-gono le enfatizzazioni imbonitrici sopra de-scritte. No, non ci siamo proprio! Più che uno Spot ci vuole uno Stop; i bridgi-sti italiani non ne possono proprio più delle chiacchiere, vogliono fatti concreti (vedi Fe-derazione francese).

Tornei di Rastignano 2014

Bologna: 6-7 settembre 2014

Si è svolta a Bologna, nella sede del Centro Congressi Unaway di San Lazzaro di Savena,

la settima edizione del Torneo di Bridge di Rastignano. Sull’esito di questo importante evento bridgistico, parlano i numeri:

● 96 le squadre

partecipanti al torneo Open di sabato 6 set-tembre, record assoluto per l’Emilia.

La formazione del team Cambiaghi: Roberto Cambiaghi, Arturo Franco, Claudio Minaldo e Mario Matteucci.

● 120 le coppie partecipanti al torneo a Coppie Miste di do-menica 7 settembre. Sul podio: 1° BASSI BARBARA ULIVAGNOLI GINO 67,782° LICURSI ANNA FOGEL PAOLO 62,043° SORRENTINO MARIANNA BECHINI GIANLUCA 61,15 Molti i partecipanti, di alto livello tecnico, giunti anche da diverse regioni limitrofe all’Emilia Romagna. Perfetta l’organizzazione che ha previsto nei minimi dettagli tutto quanto necessario per la migliore riuscita del torneo. In sintesi, un successo, e questo principalmente dovuto alla grande passione e dinamicità dell’Ing. Andrea Delpozzo, neo Consigliere Federale.

Ing. Andrea Dalpozzo

Il torneo a squadre di Rastignano è attual-mente il più importante torneo nazionale di bridge, organizzato in compìeta autonomia dalla ASD Bridge Rastignano e, udite udite, senza alcun contributo federale.

Ulteriori dettagli sul sito : http://www.rastignanobridge.it/

Anche noi abbiamo partecipato a questa grande festa del bridge italiano. Rinnoviamo i

nostri più sinceri e vivissimi complimenti agli organizzatori. Numerosissimi i commenti po-sitivi in facebook.

L’ing Dalpozzo è stato intervistato dal Laura Camponeschi (neapolitanclub.altervista.org/), di seguito riportata (solo la prima parte):

Allora Andrea, ci racconti 'luci e ombre' della VII edizione del Torneo di Rastignano? Cominciamo dagli aspetti positivi....

Per sei anni abbiamo convissuto con l’ombra di una sede che, edizione dopo edizione, si mostrava sempre meno idonea ad ospitare la continua crescita dell’evento. Dalle 56 squadre del 2008 siamo arrivati ad 82 nell' edizione 2013. Crescita rallentata dai limiti strutturali della sede del circolo che, per quanto bella ed accogliente, richiedeva l’installazione di strutture aggiuntive che non potevano però garantire adeguato confort ai partecipanti. Quest’anno abbiamo superato i limiti strutturali trasferendo il torneo al Centro Congressi Unaway di San Lazzaro di Savena, una location modernissima che ritengo ideale per il bridge e che consente di ospitare, comodamente, fino a 150 squadre. E‘ una struttura monopiano di oltre 2300 mq, accessibile ai disabili, insonorizzata, dotata di impianti meccanici e tecnologici all’avanguardia, è vicina all’autostrada ed ha un parcheggio privato capace di oltre 250 posti auto. Al suo fianco c’è poi l’omonimo hotel quattro stelle capace di oltre 150 stanze, dove abbiamo organizzato la cena del sabato sera, anch’esso dotato di altri 250 posti auto riservati.

Insomma, le condizioni ottimali per cominciare una nuova avventura che ci ha permesso di raggiungere il record di 96 squadre. Pensa che sarebbero state anche di più (il venerdì mattina erano 101) se alcuni amici non avessero avuto degli imprevisti e se non ci fossero state concomitanze con altri eventi analoghi. E non dimentichiamo poi il coppie miste della domenica: 120 coppie alla prima edizione con altri eventi in contemporanea penso siano un buon risultato. Nel complesso permettimi di dire, ed i commenti dei partecipanti lo testimoniano, tante luci e pochissime ombre cui porremo sicuramente rimedio nell’edizione 2015.

Se un aspetto negativo può essere rilevato in questo evento di sicuro successo, possiamo dire che sono mancati i 'Big', sia i campioni stranieri che le stelle italiane. Come mai? Forse la partecipazioni dei grossi nomi non rientra nella politica degli organizzatori?

La contemporaneità, spero occasionale, con il Cavendish di Monaco ci ha tolto alcuni giocatori che venivano abitudinariamente da noi, ma abbiamo comunque visto ai nastri di partenza Arturo Franco, Andrea Buratti, Mario D’Avossa, Maurizio Pattacini, Bobo Cambiaghi, Furio di Bello, Matteo Montanari, e tanti altri giocatori di primissimo piano a livello nazionale. Nelle edizioni precedenti non dimentichiamoci poi di Alfredo

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Versace (vincitore nel 2011), Gianfranco Facchini, Valerio Giubilo, Arrigo Franchi, Massimo Lanzarotti, Leonardo Cima ed altri tra cui le nazionali femminili Simonetta Paoluzi e Margherita Chavarria. In futuro speriamo che ci siano più Big fermo restando che Rastignano vorrebbe rimanere una festa dei bridgisti e non un invitational. Se poi alla festa parteciperanno anche tanti Big, noi li aspettiamo a braccia aperte per avere l’onore di incontrarli. Sappiamo che partiamo battuti ma la soddisfazione di poterci giocare contro secondo me è superiore alla delusione di una sconfitta annunciata. E poi vuoi mai che ti capiti di batterli…chi riuscirà in questo avrà qualcosa da raccontare ad amici e nipoti per un pò di anni. Per certo dai tavoli da gioco la sfida si sposterà a sera ai tavoli del ristorante e lì la sfida per loro sarà sicuramente più impegnativa.... Dai roumors di Facebook, vedi per esempio un post di Norberto Bocchi, sembra che la squadra Lavazza stia valutando di calendarizzare Rastignano per il 2015. Che dire? Sarebbe splendido. Aspettiamo la conferma.

Quanto costa l'organizzazione di un evento di questo tipo e come hai affrontato tutte le spese?

I costi vivi dell’evento (comprensivi di montepremi) su due giorni si avvicinano ai 30.000 euro. Da questi sono esclusi i costi di organizzazione, promozione e coordinamento che svolgo principalmente in prima persona solo per passione e che mi impegnano in media un paio di ore al giorno per tutto l’anno. Non dimentichiamo il contributo di tutti i soci dell’Associazione Bridge Rastignano che mi supportano costantemente nell’organizzazione e che nei giorni dell’evento contribuiscono a titolo gratuito all’allestimento e smantellamento delle sale. Le spese vengono coperte in parte dalle iscrizioni (circa il 40%) e le altre con contratti di pubblicizzazione di marchi commerciali. Quest’anno abbiamo trovato un main sponsor come Allianz Bank (rappresentata dal Financial Advisor Giulio Maimura), ma lasciami ricordare anche gli altri il cui ruolo è comunque fondamentale per la riuscita dell’evento: Iconsulting Spa, Casalini e Co Srl, Novatek Srl, Techno Hse Engineering Srl, Scavitalia Srl, Tambaro Costruzioni, AA Coperture Srl, Ediscavi Srl, Progeco Srl e Dalferro Srl, nonché il Gruppo Mercatone Uno. Andando a vedere le locandine delle edizioni precedenti vedrai che con molti degli sponsor di quest’anno si è creata una vera e propria fidelizzazione (Mercatone Uno, AA Coperture e Novatek sono stati anche main sponsor). Loro ci hanno creduto. Speriamo di averli ripagati. Ma il bello, secondo me, deve ancora venire.

Dopo il successo di quest'anno, sicuramente stai già lavorando alla prossima edizione del Torneo di Rastignano: come sarà?

Per ora direi che sarà sempre su due giorni e che manterremo la stessa formula pur non escludendo adattamenti per migliorarla se

necessario. Lavoreremo in particolare sul coppie miste dove per me ci sono ampi margini di crescita. Deve avere una sua identità e non essere una sorta di consolation del giorno dopo. Per valorizzarlo lo abbiamo fatto su tre turni e 33 mani. Il misto è un campionato molto gradito e le tante coppie venute da lontano solo per quello ne sono testimonianza. La sede sarà sempre il Centro Congressi Unaway di San Lazzaro di Savena (Bologna). Per ora abbiamo solo calendarizzato la data (5 e 6 settembre) ma penso non ci saranno problemi a rinnovare l’accordo. Vorremmo inserire qualche evento parallelo, non necessariamente bridgistico, ed al riguardo il sodalizio che si è creato con il mondo del rally potrebbe essere un’opportunità. Bridge e motori?? Perché no! Ci piacerebbe poi organizzare anche una visita guidata al centro storico di Bologna da farsi la domenica mattina in modo che giocatori ed eventuali accompagnatori possano trovare un’alternativa ai tavoli da gioco. La notorietà dell’evento meriterebbe poi un ulteriore ritocco al montepremi (quest’anno 9000 euro per lo squadre e 3500 per il coppie) ma qui dipende principalmente dalla campagna sponsorizzazioni. Per fare tutto questo l’ideale sarebbe avere un importante main sponsor con cui condividere le varie fasi dell’evento (dalla preparazione delle locandine, alla promozione dell’evento sui “media”, all’allestimento delle sale). Penso che ne avrebbero un grosso ritorno di immagine. Per certo superiore allo sforzo che dovrebbero sostenere.

Oltre che organizzatore dell'evento di Rastignano, dall'aprile scorso sei anche membro del Consiglio Federale della FIGB. A te è spettato l'onere e l'onore di sostituire Guido Ferraro. Come stai vivendo questa nuova esperienza? Ci racconti qualcosa del tuo incarico come consigliere federale? Come vedi la situazione del bridge italiano?

Alle ultime elezioni ero candidato per la lista di Bobo Cambiaghi e nonostante si sia persa la presidenza, Guido era stato eletto consigliere ed io secondo degli esclusi. La scomparsa di Guido Ferraro ha lasciato un grande vuoto nel bridge nazionale ed internazionale. E’ stato un grande giocatore: io non non ho avuto la possibilità di conoscerlo bene, me lo hanno descritto tutti anche come una grande persona. Di lui ricordo i commenti in Bridge Rama ai campionati di Salsomaggiore. La sua competenza e la sua ironia erano tali che la gente ne usciva entusiasta.

Per quanto riguarda la realtà federale posso dirti che è un ambito molto diverso, forse anche troppo distante, da quello delle realtà locali. Da oltre 10 anni sono nel consiglio direttivo dell’Associazione Bridge Rastignano, sono stato Consigliere Regionale Emilia Romagna per più mandati. Ho quindi una discreta esperienza nell’ambito locale mentre a livello Federale mi ritengo un neofita ed in questi primi mesi sto cercando di capire come funzionano le cose. Pur facendo parte della cordata di

opposizione, al momento, mi sono messo a disposizione del presidente Medugno per dare un contributo fattivo ad un bridge nazionale purtroppo da qualche anno in recessione. L’eredità lasciata dalle gestioni precedenti non è stata delle migliori, ma ad oggi non si può ancora parlare di ripresa. Spero che nel breve si introducano tutti quei rinnovamenti necessari ad invertire la rotta e riportare gli iscritti ai numeri che competono ad una nazione come la nostra. In questo momento cominciano a sentirsi segnali di sofferenza dalle Associazioni: io, che vivo quotidianamente una realtà importante, ne sono diretta testimonianza, e su questo aspetto dovremo lavorare sodo.

Per dover di cronaca, segnaliamo che la FIGB ha sponsorizzato il torneo di Milano (30.000 euro, il torneo di Messina (29.000) e il torneo di Roma (55.000), rispettivamente con i se-guenti esiti: un Flip, un grande Flop e il soli-to Flap. Al torneo di Rastignano, la FIGB, non ha dato un bel nulla.

Ci vuole un bel coraggio Vero che siamo in Emilia, comunque sia, per certi avvenimenti ci vogliono uomini di gran coraggio, ma non solo. A nostro parere, il principale organizzatore del torneo di Rasti-gnano è un folle (non ce ne voglia l’Ing. Del-pozzo – si stiamo proprio sparlando di lui!). Ma come cavolo si fa ad organizzare un tor-neo simile senza un adeguato Comitato D’onore come quelli indicati nelle locandine dei tornei internazionali FIGB? Cos'e Pazz...!

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La locandina del torneo di Rastignano ripor-tava solo l’intestazione del’ASD organizzatri-ce, e veniamo al dunque. Per cortesia, risparmiateci l’elenco di questi Comitati D’Onore, è evidente che non servo-no assolutamente a nulla, i tornei di bridge sono sempre stati organizzati senza la pub-blicazione di questi inutili prospetti. Se si vuole ringraziare qualcuno, è sufficiente una semplice lettera.

Societario 2014

Risultati: Squadre libere La squadra di Francesco Angelini ha vin-to i Campionati Campionati Italiani per Società Sportive 2014 - categoria Open. AI secondo posto si classifica Val di Magra (Stefano Caiti, Giuseppe Calotta, Rosario Patané, Maurizio Pattacini, Claudio Pochi-ni, Enza Rossano, Antonio Vivaldi, Mauri-zio Zaffino) ed al terzo posto Reggio Emi-lia (Ezio Fornaciari, Carla Gianardi, Ales-sandro Gandoglia, Giovanni Donati, Ivan Camerini, Mauro Basile, Annalisa Rosetta, Marilina Vanuzzi).

Squadre Signore Nella categoria Women ha vinto la squa-dra TOP ONE: Monica Aghemo, Gianna Arrigoni, Debora Campagnao, Margherita Chavarria, Antonella Nova, Giuliana Pe-derzoli, Francesca Piscitelli e Vera Taglia-ferri.

Che belle spremute con i Simultanei Gran Prix

Vi informiamo che nei G.P. la FIGB si kukka ben due euro a cranio. In termini pratici, se un circolo fa 10 tavoli, 80 euro vanno alla Federazione. Assurdo! Questi i dati di partecipazione al 28-09-14.

- Simultanei GP del giovedì sera:

52.600 COPPIE

- Simultanei GP della domenica:

20.150 COPPIE

Incasso complessivo:

291.000 Euro

(vedere grafico in ultima pagina). Sino ad ora, per il solo 2014, i bridgisti italia-ni hanno regalato alla FIGB circa 291.000 Euro, rinunciando ai premi e al sostegno del proprio circolo. In compenso hanno ottenuto molti punti brodo e tante categorie farlocche. Considerando che ogni simultaneo costa alla FIGB, a dire tanto, due Euro, emerge chia-ramente che i bridgisti italiani sono i più spremuti al mondo e… per ottenere cosa? Il Presidente FIGB, G. Medugno, in un filma-to girato in campagna elettorale, sosteneva che il bridgista italiano già versa la quota di tesseramento - la più alta al mondo – in cambio di nulla, in termini di servizi, come dire: ve stanno a rubà li sordi!

Link del filmato: http://tinyurl.com/obvr67g

Ora, oltre all’esosa quota di tesseramento, per i bridgisti italiani aggiungiamoci anche le spese sostenute per i simultanei, più tutto il resto.

Rinnoviamo i circoli con i simultanei G.P.

Ipotizziamo un torneo simultaneo GP di dieci tavoli, tanti punti brodo ai partecipanti e… 80 euro alla FIGB. Cento tornei l’anno fanno 8.000 euro, in cinque anni sono 40.000 euro, un bel gruzzoletto che finisce nelle casse del-la FIGB. - nulla di male, sia ben chiaro, la Federazione va sostenuta - tuttavia, visto che da anni questo ente disumano non com-bina assolutamente nulla di quello che real-mente dovrebbe fare, diciamo che per le ASD è giunta l’ora di utilizzare queste risorse per altri scopi e/o progetti mirati alla ristrut-turazione del circolo e al rilancio del bridge a livello locale. Continuare a sperare in “mam-ma FIGB” è da pivelli, basta fare il conto di quanto avete versato in tutti questi anni e con quali risultati.

Con quelle cifre si possono fare tante cose. Un circolo che vuole innovarsi può benissimo realizzare una sala informatica per giovani, liberi di fare al PC quel che gli pare: giochi, mail, ricerche, ecc. , inserendo ovviamente anche corsi di bridge e allenamenti in BBO; una buona pubblicità, ed ecco un primo gruppo di 20 giovani. Il resto viene da se. Presidenti e consiglieri di club datevi da fare.

Pubblicato il Bilancio 2013

Il Bilancio FIGB 2013 è reperibile a questo link: http://tinyurl.com/pcnxgpl L'esercizio si chiude con una perdita di € 31.043,00 su un bilancio complessivo pari a € 3.131.691,00. Non siamo sufficientemente competenti per esprimere un valido giudizio, tuttavia, siamo coscienti del fatto che gli specialisti dei bilan-ci sono in grado di spostare numeri e voci a loro piacimento. Emerge comunque tutta una serie di situa-zioni complessivamente negative, già am-piamente descritte nelle nostre riviste dei mesi precedenti, a partire dai costi della di-sastrata nuova sede di via Washington. Alcu-ne voci di spesa ci sembrano alquanto in ec-cesso. Va respinto il tentativo di imputare le attuali difficoltà economiche della FIGB alla lieve riduzione dei tesserati e delle ASD, invece, come più volte da noi segnalato, tali difficoltà sono per lo più strutturali e dovute ai ben noti sprechi, a tutti i livelli. Abbiamo preso in esame alcuni voci del bi-lancio:

I contributi alle ASD Dall’editoriale del Presidente FIGB (BDI apri-le-giugno 2014):

Nella chiusura di esercizio del 2013 una voce che mi preme sottolineare con parti-colare attenzione è quella dei contributi destinati alle Associazioni. L’ammontare totale di questa voce sfiora € 200.000,00, cifra mai registrata in passato, ripartita tra l’iniziativa Porte Aperte al Bridge, la Deli-bera che prevede il contributo del 50% a tutte le ASD che abbiano incrementato la loro attività rispetto al 2012 e il contributo previsto per chi riesca a mantenere alme-no il 60% degli Allievi rispetto all'anno precedente.

Nel bilancio d’esercizio FIGB 2013: 2013-2012

Voce di bilancio corredata dalla seguente no-ta: Tra i costi più significativi del bilancio 2013 vi è certamente la voce Contributi alle ASD che

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vedono un incremento che passa da € 68.000,00 a ben €181.000,00. Questa vo-ce è di fatto rappresentata dalle scelte politi-che intraprese dal Consiglio Federale. Ricor-do le iniziative incentivanti al recupero di tesserati, a premiare quelle Associazioni che abbiano registrato un aumento di attività su-periore al 50% rispetto al 2012 o abbiano mantenuto il numero di allievi pari o superio-re al 60% sempre rispetto all'anno preceden-te.

…il nostro parere:

Beh, sono 181mila e non 200mila euro, come indicato nell’intervista del Presiden-te riportata su BDI, comunque, possono pure scrivere 400mila euro, ma se non pubblicano un dettagliato elenco delle ADS coinvolte… sorry, siamo assoluta-mente liberi di non credere. Per noi questo è un parametro critico che va assolutamente chiarito nel rispetto del-le attività di tutte, e sottolineiamo tutte, le ASD. Ora, anche se non esiste più la tanto decantata rubrica “La FIGB risponde”, e poiché sappiamo che il Presidente “non-risponde” o, decanta la situazione a suo modo, qualcuno chieda a qualche vice-presidente federale (ne abbiamo tre!) quali ASD hanno ricevuto questi contributi e a che titolo. Il continuare a non pubbli-care questi dati non è certo indice di tra-sparenza. Non ci possono essere ASD di serie “A” e di serie “B”. Il Presidente di una qualsiasi ASD dovrebbe rifiutarsi di compiere ulte-riori versamenti alla FIGB in assenza di questo elenco. Non ci possono essere Presidente e Consiglieri federali furbi che devolvono fondi alle loro benamate asso-ciazioni per progetti non-dichiarati alla luce del sole o fumosi. E poi, sinceramen-te fateci capire, quali progetti? E chi valu-ta questi progetti? Si effettuano eventuali verifiche presso circoli? Se c’è da imparare qualcosa che lo sappiano tutti i responsa-bili delle ASD. Si vogliono forse privilegia-re certi Presidenti per fini elettorali?

In sintesi, l’idea è buona, tuttavia, questo tipo di finanziamento alle ASD, così come ora applicato dai nostri vertici federali, non va assolutamente bene, meglio elimi-narlo del tutto, le ASD si possono aiutare in ben altri modi.

I tre Vice-Presidenti

Troppo comodo fare il Vice-Presidente senza dare le dovute risposte ai bridgisti. Forse dovremmo invitarli a qualche “talk-show”.

☺☺ ☺☺

Nel 2013 nel 2012

+ 10 % L'organico federale, ripartito per categoria, non ha subito, rispetto al precedente eserci-zio, nessuna variazione:

Quasi un terzo delle risorse federali sono de-volute ai costi del personale. Più volte è stato fatto notare che siamo nettamente in so-prannumero rispetto al numero di tesserati (18.000 circa) e nei confronti di altre federa-zioni europee e USA. Nel gennaio 2013, tramite la rubrica “La FIGB risponde”, abbiamo posto una precisa domanda ai responsabili FIGB:

Domanda: Buongiorno, Si può gentilmente conoscere quanti sono i dipendenti FIGB regolarmente assunti, in abbinamento a un dettagliato mansio-nario? Michele Leone Risposta: I dipendenti assunti a tempo indetermina-to sono sedici: quindici a Milano ed uno a Roma. Coprono settori quali: segreteria genera-le, anagrafico, gare, contabilità, insegna-mento, IT, arbitri e giustizia sportiva. LA FEDERAZIONE RISPONDE

Ah, con piacere apprendiamo che nessuno si occupa dei bagni. Battuta a parte, è una risposta assurda, per non dire comica, che tuttavia evidenzia come gli standard qualitativi del nostro ente fede-rale siano ben al disotto della norma, e quin-di del tutto inaccettabili. Assunzioni e compi-ti di tutto il personale devono essere descritti e motivati in chiaro. Nei giorni nostri, nessu-na azienda potrebbe operare senza la defini-zione di questi parametri. La FIGB, tuttavia, non è un’azienda privata ma un ente che ha l’ulteriore l’obbligo, per statuto, di rendere conto ai suoi associati. Collaborazioni (*) Le collaborazioni invece sono passate da € 60.492 a € 138.926 con un aumento del 130% circa. La solita domanda: davvero tut-te necessarie queste collaborazioni? Jobs Act e articolo 18 Attenzione! Le normative sul lavoro molto probabilmente subiranno, nel breve medio

termine, modifiche sostanziali (vedi Jobs Act e articolo 18) che potrebbero avere un im-patto anche nella gestione del personale del-la nostra struttura federale.

…il nostro parere:

Alla FIGB sono in tanti? Pazienza! Si sentono voci pessimistiche e il richiamo a interventi drastici in merito agli esuberi di personale presso la FIGB, in quanto non più economicamente sostenibili. Al riguardo, come già da noi scritto l’anno scorso, chiariamo il nostro parere. Nessun dipendente dovrà essere mandato a casa, se si accerterà del personale in esubero, si dovrà affidare a questi lavora-tori altre mansioni, previo eventuale corso di formazione, se necessario. Come in un tipico stato di crisi aziendale, per legge scatta lo STOP a consulenti e a contratti di collaborazioni vari. Poi, ov-viamente, occorre ridurre i numerosi sprechi, dalle trasferte inutili a tutto il re-sto.

☺☺ ☺☺

Il rilancio di Forza Italia

Il rilancio di Forza Italia 21/09/2014 Berlusconi: ora forze nuove in partito. Silvio Berlusconi, alla Scuola di formazione politica di FI a Sirmione (Bs), sprona il parti-to a tornare allo "spirito del '94". "Dopo 20 anni di battaglie in molti di noi, an-che se non in tutti, c'è stanchezza" e " meno passione". Resta però l'entusiasmo, afferma Berlusconi. Ora "Forza Italia ha bisogno di forze nuove". Di sè dice: "C'è una bandiera che si chiama Renzi e una mezza bandiera, Berlusconi: utilizziamola ancora. Sarebbe bel-lo avere un esercito azzurro con una bandie-ra, un vecchietto e tanti giovani"

Pare che la FIGB si sia pre-cipitata ad inviare questa

foto al Berlusca.

Anche se noi nel bridge, a dire il vero,

abbiamo l’opposto.

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II Edizione

Si svolgerà allo stadio Olimpico, una sede di tutto rispetto, la seconda edizione del Torneo Internazionale a Squadre “Città di Roma”, sponsorizzato(?) dall’industriale farmaceutico Francesco Angelini. Alla prima edizione hanno partecipato 88 squadre, un numero nettamente inferiore alle aspettative. Quest’anno gli organizzatori puntano ad ottenere una maggiore parteci-pazione (squadre romane in particolare) mi-gliorando nettamente la distruzione dei pre-mi a favore delle squadre meno titolate, gra-zie alla formazione di minigironcini di 8 squadre ciascuno, che saranno in competi-zione sino all’ultimo minuto al fine di aggiu-dicasi il premio di 500 euro.

Contributo FIGB Delibera C.F. n. 29/2014 L’organizzazione del Torneo Angelini che a-vrà luogo a Roma presso lo Stadio Olimpico da 10-12 ottobre 2014, fino all’importo mas-simo di 55.000 euro comprensivi del mon-tepremi, al lordo delle entrate.

MONTEPREMI (confronto col 2013)

Classifica Girone A 2014 2013

1 5.000 6.000 2 4.000 4.500 3 3.200 3.500 4 2.400 2.500 5 2.000 2.000 6 1.800 1.900 7 1.700 1.800 8 1.600 1.700 9 1.500 10 1.300 11 1.100 12 1.000 13 900 14 800 15 700 16 600

Girone B

Girone B

Girone C

2014 2013 2013 1 1.500 1.600 800 2 1.400 1.200 700 3 1.300 1.000 600 4 1.200 800 460 5 1.100 600 420 6 1.000 600 7 900 500 8 800 500 9 700 10 600 11 560 12 540

Premi speciali (sono rimasti invariati) 1a squadra Mista: 400 Euro 1a squadra Ladies: 400 Euro 1a squadra Seniores: 400 Euro 1a squadra Juniores: 400 Euro 1a squadra Allievi: 400 Euro

NOVITA’ Gironi da 8 squadre

Alla 1a squadra classificata di ogni gironcino:

500 Euro

Formula di Gioco Completamente cambiata la formula di gioco rispetto a quella del 2013. Le Squadre potranno essere composte da sei giocatori effettivi, più un eventuale Capitano non giocatore. Non saranno ammessi nomi di fantasia per la denominazione delle squadre partecipanti.

Torneo Allievi In contemporanea al tornei dei big, sabato 11 0ttobre si terrà un torneo mitchell riserva-to agli allievi (buona idea).

Occhiali con microtelecamera

Sono disponibili in commercio gli occhiali con microtelecamera nascosta, domanda: I Bridgisti possono indossare questi oc-chiali?

Secret Glasses Sport

Occhiali con microtelecamera nascosta Descrizione Ecco a voi un vero e proprio portento della tecnologia che non vi deluderà! Secret Glasses Sport: occhiali con mi-crotelecamera nascosta, registrazione audio e video! Questi stupendi occhiali rappresentano pro-prio quello che state cercando! Sarà perfetto indossarli mentre si fa sport - di qualsiasi tipo - come andare in bicicletta, in moto, sugli sci, praticare snowboard, pa-rapendìo, softair o ancora durante la corsa, il trekking, addirittura l'arrampicata e molto altro! Con questi singolari occhiali potrete finalmente immortalare tutti i vostri momenti migliori, con assolute praticità di utilizzo, ve-locità d’azione e libertà nei movimenti! Allo stesso tempo anche una semplice passeggia-ta in mezzo alla natura, nel vostro tempo li-bero, non sarà più la stessa cosa grazie a questi occhiali! E non finisce qui! Potreste infatti sfoggiare le vostre abilità di detective, o semplicemente fare delle riprese personali a qualsivoglia persona e/o situazione, senza alcuna remora. A nessuno verrà mai in mente che - all’interno di quello che sembra soltanto un comunissimo paio di occhiali - si nasconde in realtà una piccolissima videocamera, con un

altrettanto minuscolo sistema di registrazione video ed una scheda di memoria, all’interno della quale è possibile salvare i filmati girati in maniera impercettibile!

Gli occhiali incorporano, infatti, una micro-camera munita di sensore CMOS a colori ad elevata risoluzione, con microfono e microre-gistratore digitale dotato di alloggiamento per scheda di memoria micro SD espandibile fino a 16GB! La registrazione parte con un click, registre-rete ciò che i vostri occhi vedono! Specifiche tecniche: - Formato video: AVI - Registrazione video e audio - Risoluzione video: 720*480 - Formato foto: JPEG - Risoluzione foto: 1280*960 - Velocità di registrazione: 30fps - Dimensioni: 150x50x38 mm (piegati) - Connessione al pc tramite cavetto USB, non necessita di alcun driver - Memorizza su memoria micro sd card, di-mensione massima 16gb (micro sd non com-presa) - Alimentazione tramite batteria ricaricabile al litio integrata. - USB: 2.0 - Alimentazione: ricaricabile Li-polymer Bat-tery

…il nostro parere:

Possono essere utili per registrare le pro-prie carte e quelle del morto, l’attacco, la giocata, il comportamento degli avversari al tavolo (frasi comprese), altro. Ora questi occhiali sono in commercio a prezzi più che accessibili, intorno ai 30 euro.

3 Riproponiamo il quesito:

i bridgisti possono indossare

questi occhiali durante il gioco?

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il Bridge Club Petrarca non ci sta

Dal sitoweb dell’ASD Petrarca (Napoli):

Cambiamo Rotta

In data 20 settembre 2014 si è riunita l'as-semblea straordinaria dei soci con diritto di voto del Bridge Club Petrarca, a cui ha pre-senziato il 100% dei soci. Da tale riunione è emersa la volontà di non rinnovare l'affiliazione del nostro sodalizio alla Federazione Italiana Gioco Bridge, ben consapevoli dei disagi che questa decisione potrebbe arrecare ai soci agonisti della no-stra prestigiosa associazione. Le motivazioni di tale scelta si riassumono nella difficoltà a rei azionarci con gli organi istituzionali regionali e nazionali. Abbiamo tentato di ricucire i difficili rapporti a livello regionale, ma le incomprensioni purtroppo permangono e hanno avuto pesanti ricadute sulla nostra attività. Ci siamo sinceramente attivati per ridiscute-re e cercare di comporre le problematiche di carattere locale sia direttamente con gli or-gani regionali sia attraverso un confronto con quelli nazionali, ma senza significativi riscontri. Le problematiche di cui parliamo sono risa-pute nel nostro ambiente bridgistico e sono state fin qui sopportate per amore del gio-co, ma oggi non ce la sentiamo più di barat-tare la nostra serenità e il nostro senso di giustizia col desiderio di partecipare alla vita agonistica regolamentata da istituzioni che ci appaiono distanti, o addirittura ostili. PER QUESTE MOTIVAZIONI IL BRIDGE CLUB PETRARCA CAMBIA ROTTA Pertanto: 1) L'organizzazione dell' attività sociale ri-parte, per l'anno agonistico 2014-2015, con un rinnovato entusiasmo e si rivolge a tutti i giocatori uniti dalla passione per il bridge, e che come noi vogliono praticare questo sport in una cornice più serena e distesa. 2) Tutti i soci del Bridge Club Petrarca che intendano rinnovare l'affiliazione alla FIGB per l'anno 2015 dovranno farlo tramite altro sodalizio. 3) Per i mesi residui del 2014 il nostro soda-lizio rimarrà regolarmente affiliato alla FIGB per permettere ai nostri soci agonisti di par-tecipare ai campionati federali di società. Per cui la nostra attività che ripartirà ad ot-tobre 2014 sarà costituita unicamente da "eventi sociali" a cui potranno partecipare tutti i bridgisti, compreso e soprattutto quel-li tesserati alla FIGB. Potranno, infatti, con-

tinuare regolarmente a partecipare alle no-stre attività, diventando gratuitamente soci aderenti del Bridge Club Petrarca oppure essendo invitati da un socio. Con tale requi-sito la partecipazione ai nostri tornei non costituirà alcun illecito sportivo sia conside-rando le norme FIGB sia quelle CONI. 4) Inevitabilmente decadranno dalle varie divisioni nazionali tutte le coppie e le squa-dre dei Campionati di società a partire dall' anno 2015, mentre tutti i diritti acquisiti dai giocatori (coppie e squadre) nei campionati liberi rimarranno in piedi. 5) I nostri tornei saranno comunque diretti secondo il codice internazionale di gara. 6) Inseriremo regole per garantire la corret-tezza e l'etica di gioco che saranno assicura-te da un' attenta vigilanza degli organizzato-ri. Restiamo a disposizione di tutti i soci che volessero apportare contributi e suggeri-menti in relazione a questo cambio di rotta che intraprendiamo con rammarico, consa-pevoli che si chiude un' era di successi, ri-conoscimenti e prestigio. L'entusiasmo c'è stato e rimane per il nuovo progetto che se opportunamente sostenuto potrebbe diven-tare qualcosa di più grande tenuto conto che in Italia non siamo gli unici che hanno vissuto e stanno vivendo con estremo disa-gio la vita federale. Chiediamo a tutti com-prensione e collaborazione, e ringraziamo tutti quelli che fin qui hanno creduto nel nostro progetto e che si sono impegnati per dare lustro all' associazione.

Il team del bridge Club Petrarca

I commenti su facebbok

Gruppo: "Rinnoviamo la FIGB

Franco Caviezel E' veramente una notizia cla-morosa. Che succede? 1 ottobre

Maria Rachele Di Domenico Temo sia il primo di una lunga serie!

Niccolò Fossi a me pare che finalmente un cir-colo ha tirato fuori le palle anche se mi piace-rebbe saperne di piu

Anna Greco Ragazzi c'è poco da dire : i bridgisti del Petrarca o scelgono di pagarsi l'elegante e curata sede di Via Orazio da cui si ammira uno dei panorami più belli del mondo o scelgono di sostenere quella di via Washington a Milano. Naturalmente hanno scelto la prima più vicino casa e molto più bella.

Alfredo Versace Oggi pure l'Universita del bri-dge ha "cambiato rotta" ci siamo trasferiti da quella che è stata forse la sede più prestigiosa e storica del bridge romano. Tanti tentativi di tenere aperto questo circolo negli ultimi anni sono falliti..le spese da sostenere sono troppe e per poter assicurare ai nostri associati tutti i migliori servizi ci siamo trasferiti all'Accademia del bridge di. Riccardo e Laura Vandoni.Una fusione che peraltro promette bene ma che

comunque dovrebbe far pensare..oggi è quasi impossibile per le associazioni riuscire ad orga-nizzare una scuola bridge ben organizzata con maestri preparati tecnicamente ed umanamen-te, organizzare tornei diretti dai migliori arbitri federali in una sede elegante come il bridge meriterebbe. Il bridgista e' anche stanco e non ha più grande passione e lo dico con cognizione di causa infatti all'apertura dell'Università ( ave-vamo appena vinto i mondiali a Bali)ho fatto un corso per agonisti ad un prezzo veramente po-polare..erano piu di quindici anni che non face-vo lezione in un circolo..mi aspettavo il pienone ed invece soltanto una quarantina di persone e di agonisti veri che fanno i campionati a Salso-maggiore ..pochissimi.!! Parecchi anni fa. in-sieme a Fabio Rosati (corso pubblicato pure su Bridge d'Italia)mandammo via la gente..tanta fu l'affluenza .e non era nemmeno una sede adat-ta .Si era creato un gruppo fantastico da dove poi uscirono giovani che finirono in nazionale juniores,nazionale femminile. Oggi non è' più così anche se a Roma abbiamo parecchi giovani che giocano( iniziative del tipo "percorso dei campioni " o "corso under 35 " non possono che fare bene al bridge).Avere la fortuna di mi-surarsi quotidianamente con campioni e leg-gende del calibro di Benito Garozzo, Lorenzo Lauria e tanti altri grandi giocatori ..sarà per questi ragazzi un bel trampolino di lancio! 2 ottobre

Luigi Pastore Patetici come sempre i tentativi della Buzzatti di sminuire i costi di un'affiliazio-ne che anche i sassi sanno essere molto alti. Nemmeno la testimonianza di coloro che questa situazione vivono a Napoli sulla loro pelle la smuove di un centimetro. Il problema eviden-ziato da Versace con la consueta eleganza è sotto gli occhi di tutti: la crisi economica, il so-vraffollamento dei calendari, l'ostinazione nel mantenere una struttura elefantiaca anche nell'attività che dovrebbe essere solo amatoriale costano molto di più di 350 euro al mese. Il fu-turo, volente o nolente la Buzzatti, vedrà un'at-tività amatoriale vasta e capillare i cui proventi saranno totalmente riversati in loco ed un attivi-tà agonistica limitata ma qualificata gestita dal-la Federazione in cui ci sarà posto per il profes-sionismo, la qualità degli arbitri, le conferenze dei campioni. Questo avverrà non per la vittoria di questo o quel partito ma semplicemente per-chè il "mercato" da sempre punisce chi fa il passo più lungo della gamba.

Antonio Annunziata Quindi, se ho inteso bene, il futuro del bridge é il torneo di circolo con le vecchiette e i pensionati? Allettante prospettiva ...

Maria Rachele Di Domenico Antonio Annunzia-ta a Bergamo nonostante la fusione di due as-sociazioni " virtuose" i tornei più frequentati sono quelli di Santa Caterina età media over 70 ( media che io con i miei quasi 60 abbasso no-tevolmente) mio marito, molto spiritoso, il mer-coledì mattina mi chiede:" oggi vai a giocare alla Baggina?" e i milanesi sanno cosa intende

Luigi Pastore Ma caro Antonio tutti i luoghi di promozione vanno bene ma solo le ASD posso-no fare da incubatrici, per un periodo di tempo che per il bridge è considerevole, ai nuovi iscrit-ti. E gli affitti costano, le bollette costano e questo compito meritorio dovrebbe essere il primo ad essere salvaguardato anche perché la storia ha dimostrato che è l'unico vincente.

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Michele Leone CLUB PETRARCA (NAPOLI) F0605 – - 135 tesserati di cui 48 Agonisti - 61 Tornei Federali (1262 copie), - 61 Simultanei GP (850 coppie) Sino ad ora ha versato alla FIGB poco meno di 5.000 € . Entro fine anno saranno circa 7.000 € (ottenendo probabilmente altrettanti punti bro-do). Poi giustamente come asserisce Niccolò c’è la quota di riaffiliazione, la quota di tesseramento agonisti/ordinari e tutto ciò che i bridgisti spen-dono per i campionati. I bridgisti italiani pagano la quota di tessera-mento più cara al mondo. Quota che è stata raddoppiata da RONA nel 2002 senza ottenere alcun beneficio (Tutti zitti. I bridgisti italiani al-lora dormivano!). Al riguardo, riporto un inte-ressante filmato (medugno: servizio inadegua-to) a questo link:

https://www.youtube.com/watch?v=ySJtoK4vixA

Mauro Calzavara Questa decisione non significa che vogliono smettere di giocare a bridge, ma che vogliono giocare a costo inferiore. Chi vuole partecipare a campionati si può iscrivere ad al-tra asd. Manifestazioni sociali non sono aperte a tutti, e quindi non penso rientrino tra le manife-stazioni proibite ai soci figb (altro bell'esempio di libertà applicata col metodo corporativo caro all'Italia fascista).

Lino Lucarella Una scossa tellurica, di solito se-guite da altre di varia intensità, si sveglierà l'e-lefante? per adesso nessun commento ufficiale. Le quote sono tutte comunque alte perché so-steniamo i costi di una ferrari quando bastereb-bero delle utilitarie per spostare in città in modo sicuramente più confortevole più utenti.

Donatella Buzzatti Ben venga una federazione che si occupa di gestire l'attività sportiva e promozionale, e liberalizza l'attività sociale, co-me in fondo era 50 anni fa. Bisognerebbe però smantellare una struttura che prevede 16 di-pendenti, tarata (forse) su 100.000 associati e ridurre drasticamente il numero ridicolo di cam-pionati. Non hanno mantenuto la promessa di ridurli, peggio: starnazzate sul blog sulla scarsa selettività dei campionati a coppie? e allora ti propino anche i societari a coppie, così i super-campioni produrranno mani per trentanni di BDI. Il sistema usuale di conteggio non ti va bene? ti propino il campionato a IMP. Non vuoi fare agonismo: non c'è problema, avrai un bel campionato per ordinari. Fin qui, d'accordo; ma non mischiamoci le beghe locali, con contorno di ripicche.

Lino Lucarella Le beghe saranno locali ma i ri-flessi sono comunque a livello nazionale. Ma se siamo tutti d'accordo su una diversa federazio-ne quale è la strada da seguire? continuare a parlare al vento o provare a fare qualcosa? Il Bridge Petrarca involontariamente ha aperto una strada. In molti si dovrebbe riflettere sull'opportunità di nuova ripartenza. Ci sono personalità in giro, anche nel consiglio federale, in grado di cogliere il messaggio? Giorgio De Blasi Un'altra nota: sono anni che sostengo che bisogna promuovere due nuove strutture, 1) La lega dei circoli 2) i gruppi spor-tivi che possono essere direttamente affiliati alla FIGB e ospitati anche in numero superiori a 1 nello stesso circolo. L'Associazione resterebbe una struttura diversa dotata di 1) Sede 2)

Strumentazioni 3) Arbitri 4) Scuola 5) Numero minimo di soci affiliati (a mio avviso non inferio-ri a 80/100

Donatella Buzzatti Giorgio De Blasi un rapido ed urgente cambio di rotta. sarà solo una coinci-denza, ma certo il proliferare delle asd dopo l'istituzione del societario ha di gran lunga peg-giorato la situazione. L'attuale consiglio si è tro-vato in eredità due problemi (sede costosa e personale in esubero) che non mi pare cerchi di risolvere. Sulla sede mi baso su quanto scritto qua, è probabile che ormai andarsene sarebbe ancora più costoso o che in realtà il costo non sia così esoso. Per il resto, nulla vieta che in uno stesso circolo ci siano più asd. A Catania per anni è stato così, poi il societario ha portato a una seconda (convivium) essa pure ospite del Circolo del bridge, poi per beghe interne sono anche là nate altre ASd...siamo pur sempre ita-liani, e la nostra litigiosità e faziosità certo non aiuta.

Lino Lucarella Donatella Buzzatti insomma fini-sci per dare ragione al colonnello e quindi che sia necessario chiudere per riaprire in modo più snello. Molti imprenditori a volte riaprono e poi chiudono

Davide Picone Buon Giorno a tutti. Sono il Compagno (bridgistico) di Valeria Sculli che ha aperto questa discussione. Vorrei fare alcune precisazioni su quanto scritto sinora. Ringrazio Anna Greco che parla del più bel pa-norama del mondo. Forse un po' esagerato! Con queste aspettative chi non conosce Napoli si aspetterà uno scenario dipinto con oro zec-chino. Naturalmente il panorama è molto bello e per vederlo basta digitare su "Google imma-gini" la parola Napoli. Ne allego una foto alla fine. Per quanto riguarda le spese del Circolo, invece vi ha detto il vero. La quota associativa del Bridge Club Petrarca è di € 20 annui. Stiamo parlando di un circolo di 350 mq coperti, con giardino annesso. Prezzo medio per la zona del-le locazioni € 10 al mq. Il Circolo pertanto si mantiene con una forte riduzione dei premi, quattro tornei di bridge a settimana, tre tornei di burraco a settimana, sporadicamente fittiamo la sala per feste, battesimi, ed altro. Pertanto i nostri bridgisti si permettono un circolo a costo zero. I non soci fino ad oggi hanno usufruito della stessa struttura pagando il torneo 1 euro in più. Ma vorrei che sia chiaro che la nostra scelta non ha niente a che vedere con il rispar-mio delle quote federali. Infatti al mancato ver-samento di quest’ultime corrisponderà un au-mento dei premi e un risparmio per gli agonisti.

Il Petrarca non ne avrà alcun giovamento eco-nomico. Per rispondere ad Antonio Annunziata, vorrei dire che i problemi da lui riportati come motivo della nostra decisione, mi sembra non siano nemmeno dei veri problemi. Il Malcontento che si respira in Campania è dovuto a ben altro, e non voglio qui riportarlo per non innescare un'altra polemica. Tra l'altro vorrei anche riba-dire che, da ora in poi, ai nostri tornei sociali possono partecipare tutti i soci del bridge Pe-trarca e i loro invitati, anche se tesserati alla F.I.G.B. con altra associazione, senza commet-tere alcun illecito sportivo.

Francesco Ferrari Non hai però detto quali sono i motivi di questo distacco dalla FIGB, economi-ci balla poco, i simultanei bastava tagliarli, sembra una sorta di "ripicca" contro la FIGB ma noi non sappiamo per cosa. Fossi socio da voi sarei obbligato ad iscriverer-mi da un'altra parte (facevate il societario?) pur continuando magari a pagare la tessera da voi e venendo a giocare il torneo petrarca. A Napoli non credo ci sia un bel ambiente brid-gistico, ho visto il flop clamoroso del torneo "nazionale" e le sentenze della giustizia sportiva per beghe tra di voi. é un peccato

Pietro Martorelli ... le associazioni che si stacca-no dalla figb dovrebbero fare rete creando di comune accordo un calendario di tornei e cam-pionati di bridge open senza oneri di affiliazione e ammenicoli vari ...

Niccolò Fossi magari...io spero infatti che altri circoli abbiano le palle per seguire questo e-sempio e ribellarsi a questi salassi continui ed esagerati

Michele Leone Lino Lucarella, sui simultanei si è scritto di tutto, la formula tuttavia è quella. Per costi e punti vale quanto ha scritto pocanzi Laura Tidone. Alla FIGB il simultaneo non costa più di un euro. Assurdi i regali alla WBF e EBL per i mondiali. I simultanei hanno reso l’inquadramento cate-goriale federale … vera spazzatura. Il colmo è che paghiamo del personale per la gestione di questi inutili cassonetti. Ora si possono imbastire numerosi percorsi al-ternativi. Abbattere le quote d’iscrizione dei si-multanei o, in alternativa, lasciare l’intero rica-vato ai circoli. Questo è l’aiuto concreto che la FIGB può dare alle ASD, il resto sono tutte pal-le. Dire che piacciono i simultanei perché danno la possibilità di verificare i diagrammi delle mani, non ha senso. Qualsiasi circolo può realizzare il diagramma delle mani per i suoi tornei locali (nel 2002 lo si faceva in Olona per i tornei mitchell del lunedì). Volendo si possono anche prelevare dal mio sito le mani dei simultanei degli anni scorsi, con i relativi diagrammi, e rimetterle in pista. Nel 1988 addirittura prelevavo da internet le mani più rilevanti dei mondiali, e al termine del tor-neo, dibattito tecnico su licita & giocata. E qui è il circolo che deve darsi da fare. Un paio di anni fa ho pure proposto di dare gli stessi punti anche a chi partecipa ai tornei loca-li. Se i bridgisti giocano per i punti… acconten-tiamoli. A tutti partecipanti un minimo di pun-teggio (es.: due punti). Si possono trovare altre soluzioni, ma i nostri attuali vertici preferiscono lasciare tutto come

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prima… e ne stiamo subendo le conseguenze. Ora più di un circolo si sta svegliando.

Donatella Buzzatti fare o non fare i simultanei è una scelta, non un obbligo. Togliamo i punti legati alla sola partecipazione, e toglieremo l'a-spetto più deleterio. Cambiamo anche i criteri delle classifiche giocatori, senza togliere al prin-cipiante o alla signora Tonina la gioia di diven-tare terza fiori. A me è piaciuta molto l'ipotesi in un altro post di Oscar Sorgato.

Donatella Buzzatti Lino Lucarella credo che siamo tutti d'accordo su almeno due cose: la struttura federale è elefantiaca e va ridotta: certo licenziare non è facile nè semplice, ma provarci è obbligatorio. I campionati sono trop-pi e si ammazzano l'un l'altro: su questo vorrei che qualcuno meno analfabeta informatico di me organizzasse un sondaggio tra i presidenti delle Asd. Gli altri problemi sono, penso, meno urgenti e comunque alla promozione, ad esem-pio, già ci pensano, poi, ovvio, tutto si può fare più e meglio. Pretendere o pensare che debba-no o possano dirimere beghe locali e problemi interni alle asd mi pare eccessivo.

Antonio Cuccorese Sono un "petrarchino" e condivido la scelta fatta dal consiglio direttivo. Aggiungo alcune riflessioni personali. Sono da circa 20 anni istruttore FIGB, ed ogni anno ver-so l'obolo di € 150 per l'iscrizione all'albo. Per diverso tempo mi si chiedeva anche, a mie spe-se, la partecipazione a stages di aggiornamento professionale per poter insegnare, ora almeno quello non più. Ebbene, in tutto questo tempo, ho potuto lavorare nella mia città solo col mon-do bridgistico sommerso, quello della gente non giovanissima che non si sente e non ambisce a diventare prima picche, ma che desidera diver-tirsi e passare del tempo con gli amici in alle-gria, pensando un po' con le carte in mano. Di corsi ufficiali nei circoli o nelle scuole nulla. Ma se io non sono stato proprio messo in condizio-ne di cimentarmi, altri miei colleghi per quel poco che lo hanno fatto, hanno tirato fuori il nulla a livello di nuove leve e giovani. Insom-ma, un disastro, che si è riflettuto sui tornei locali sempre più poveri di presenze e facce nuove, mentre tutto intorno la gente invecchia-va, moriva o scopriva BBO. In controtendenza, fiorivano millemila campionati di ogni genere, con le new entry dei regionali e del societaro (folle innovazione, che mi ha costretto a spo-starmi da Napoli a Messina o Palermo, andata e ritorno in un giorno, a costi che non equivalgo-no certo a un caffè),. con gli eterni simultanei a vendere, mediante la banca dei punti rossi, ca-tegorie di prestigio in cambio di danaro. A mio avviso l'errore più grande si è fatto nel momen-to in cui si è voluto travestire da sport il più bel gioco e passatempo del mondo, tirando dentro il Coni. Si, perchè il bridge è solo un gioco di carte, il più bello e affascinante, ma tale doveva restare. Perchè quando era solo un gioco, c'e-rano si i Garozzo e i Forquet che vincevano bermuda e olimpiadi a ripetizione, ma c'erano anche i circoli pieni di gente. Di quella gente di livello medio (ma che gioca ancora molto me-glio dei prima picche nati dai punti rossi, caro Antonio Annunziata), messi in fuga dalla politica "agonismo a tutti i costi" della Figb. Quella gen-te che io vado da anni raccattando e recupe-rando, che obbligava chi una volta organizzava tornei nei circoli, a raccogliere iscrizioni preven-tive, per non doverla rispedire a casa. Un volta, tanto tempo fa, esisteva qualche campionato

italiano senza infinite trafile di qualificazione, e c'erano affollatissimi tornei nazionali a coppie e squadre. Che bello il "Città di Napoli" di una volta al Castel dell'Ovo con oltre 200 coppie iscritte !!! E c'erano quei bei mitchelloni locali settimanali di una trentina di tavoli. Oggi tutto questo è stato disintegrato per dare spazio all'agonismo più sfrenato. Per trovarci, oltretut-to, con i nostri campioni veri che non giocano più per l'Italia, e o restano a casa o vanno a rinforzare altre nazioni. "Tiemp bell' e na vota, tiemp bell addò state. Vuje c'avite lassate. Ma pecchè nun turnate ?".

Anna Greco Secondo me i tempi sono maturi per un giusto compromesso che venga incontro alle esigenze sia del bridge agonistico che di quello amatoriale. Chi ama l'agonismo è giusto che paghi alla federazione tutti i servizi che questa offre, oggi a mio parere di elevato stan-dard qualitativo. Chi ama il bridge di circolo pa-ga la quota per mantenersi la sede locale ed è ben felice di farlo se al circolo sta bene e si di-verte. Le entrate provenienti dagli agonisti in aggiunta a quelle degli sponsor sostengono e-conomicamente la sede centrale, i bridgisti a-matoriali sostengono le spese delle sedi perife-riche e fanno promozione sul territorio. In que-sto modo non togliamo il piacere a nessuna del-le due categorie di divertirsi. Il problema però qual è: i tempi sono maturi ma una situazione economica disastrosa E R E D I T A T A non consente questo modello secondo me perfetto. Ora io a Donatella Buzzatti vorrei dire che qui nessuno sta crocifiggendo Gianni Medugno e il suo consiglio federale perché lo sappiamo tutti che il problema non lo ha creato lui, anzi qual-che nodo lo ha anche sbrogliato, ma è possibile che dopo due anni e più non si riesce a venire a capo di questa situazione? I bridgisti hanno il diritto di dire: " vi abbiamo votato, vi abbiamo creduto, vi abbiamo aspettato, poco è cambia-to, scusate noi togliamo il disturbo e troviamo un modo più economico di divertirci sempre giocando a bridge" ? Chi sta uscendo dal Pe-trarca non è l'agonista, (lui la tessera se la va a fare altrove) ma è l'ordinario, quella tipologia di bridgista che hai fatto tanta fatica a tirarlo den-tro la federazione e che stanne pur certa non rientrerà più quando avrà assaporato che può continuare a divertirsi a costo zero. Allora Do-natella cosa dobbiamo fare secondo te? Solo perchè non si possono licenziare 16 dipendenti gli ordinari devono comunque continuare a ver-sare tassa senza aver nessun servizio in cam-bio?

Anna Greco Ora Donatella Buzzatti un'ultima domanda : tu che sei così informata a livello federale sai per caso se questi 16 famosi di-pendenti non si possono licenziare per legge o per altri motivi? Perchè se qualche mese fa a-vevo postato a difesa dell'attuale consiglio fede-rale " ma come si fa a licenziare 16 dipenden-ti....chi ci va a parlare con i sindacati...? " Oggi alla luce della lettura del bilancio tanto atteso credo che ci siano condizioni tali e giustificative da poterlo fare, a mio modestissimo parere.

Alberto Noli Tagliare le collaborazioni esterne spesso frutto di clietele in federbridge come in tante altre realtà e' sicuramente la prima cosa da fare. Non penso che il modesto obolo degli ordinari sia determinante sulla scelta di iscriver-si o meno alla federazione. Su vendita punti rossi, simultanei, proliferare di campionati inutili e poco probanti del valore dei giocatori avete già detto tutto, Ci vogliono le forbici!!!

Luigi Pastore Tagliare le collaborazioni proba-bilmente non basta anche se è la prima cosa da fare, gli incentivi, ripeto, gli usano tutte le a-ziende, alcune in condizioni economiche senz'altro peggiori di quelle della FIGB.

Anna Greco Alberto Noli quando parlo di soste-gno economico alle sedi periferiche (asd) da parte degli ordinari, mi riferisco proprio al man-cato incasso da parte della FIGB delle quote di omologazione tornei e simultanei. La tessera va comunque sottoscritta e versata da questi ulti-mi alla federazione ma in misura ragionevole ed in linea con le altre federazioni sportive. 50 eu-ro per una tessera di ordinario è fuori media sia rispetto alle altre federazioni sportive che ri-spetto alle federazioni bridge europee. Quando Donatella Buzzatti dice : "ma il mancato incasso delle quote tornei e simultanei come può cam-biare la vita ad un circolo? " mi viene di rispo-derle che con 350 euro al mese un'asd riesce a fare tantassimo soprattutto in termini di promo-zione sul territorio perchè la scelta delle strate-gie di promozione variano da zona a zona . E' la dirigenza locale che sa cosa può funzionare sul proprio territorio e cosa invece no. Ca-ra Donatella Buzzatti se sono un'asd senza sede o con una sede poco accogliente o addirittura ospitata in altri circolo privati mi spieghi come faccio ad invitare persone con l'intento di farle avvicinare al bridge senza offrire loro un buon servizio?

Anna Greco Ora senza alcun intento di far in-nervosire Francesco Ferrari, questo gruppo non potrà mai rinnovare la povera FIGB con le pro-poste e le idee dei propri iscritti perchè la situa-zione patrimoniale e finaziaria attuale è dram-matica. E non c'è bisogno di lauree, titoli o e-sperienze lavorative per capire che stiamo per fallire.

Mauro Calzavara Il fallimento economico è solo un effetto. La causa è l'invecchiamento della popolazione bridgista. Qualsiasi società in cui le nuove leve non riescono a sostituire le vecchie è destinata al fallimento.

Aldo Biondolillo Nostalgia da “ultimo dei belli”. Prima: sede via C. Menotti, segretaria che ri-spondeva a telefono, giacca per gli uomini, E-TICA ETICA ETICA, valori ecc. Solo RICORDI. Adesso: sede simile e con quei costi; organico simile e con quei costi; collaborazioni extra di ogni tipo. Il ritorno per gli associati?? PUNTI PUNTI PUNTI, se pagare!! Nonostante, non rie-sce a stilare un codice ufficiale (sistema natura-le)da circa vent’anni. Ovvero, linee guida per competizioni di carattere locale, per dirimere questioni ai tavoli che gli arbitri di circolo non sempre riescono a risolvere, dovendosi barca-menare nei meandri di un codice totalmente interpretativo. Non riesce a dotarsi di materiale

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didattico idoneo di supporto agli istruttori; le riviste a tiratura trimestrale ecc. ecc. ecc. L’unica attenzione verso i suoi iscritti è: PAGA-RE PAGARE PAGARE. Pagare per respirare, pa-gare per soggiornare a Salso (per chi può con-viene trasferirsi sic.). Discutibile l’iniziativa “ammaliatrice” di inviare il bando del Campio-nato Italiano di Società a Coppie direttamente ai soci. Così come quella di pretendere il forfait per un Campionato analogo a quello a Squadre, oltre che pretendere di metterci il naso nei cri-teri di selezione. Immaginarsi la FIGC mandare i suoi ispettori negli spogliatoi di Juve e Noceri-na, per chiedere agli allenatori i criteri utilizzati per scegliere la formazione sic. !! Hanno un ruolo i C.T. e le Società in questa federazione? Comunque, senza dilungarmi oltre, credo che le distanze fra vertice e base si siano allungate a dismisura. La percezione sta nella difficoltà sempre più crescente a portare i soci a frequen-tare le ASD.

Roberto Pennisi "UNA SCONFITTA PER TUTTI" Quando all'inizio del corrente anno mi fu chie-sto per motivi anagrafici (quasi 40 anni di mili-tanza) e per il mio "pedigree bridgistico ( diri-genziale più che agonistico...) di presiedere l'assemblea regionale della Campania, accettai per spirito di servizio, in quanto conscio, anche se ultimamente poco presente, di malesseri serpeggianti in Regione nonché di diatribe varie di difficile soluzione. Nel corso dei lavori, presenti anche il Presidente Medugno ed il Segretario Generale Conforti, si evidenziarono tali problematiche ed ,alla fine di accesa discussione, mi fu chiesto di provare una mediazione risolutiva , dopo aver studiato i vari aspetti della lite e sentito le fazioni conten-denti. Mediazione da confermare in presenza del Presidente per sancire ufficialmente una pace duratura. Sono seguiti quindi vari incontri ed un appro-fondimento dei tanti aspetti che avevano de-terminato tale grave problematica, rafforzando-si in me l'idea iniziale che l'unica risoluzione possibile sarebbe stata l'ammissione di colpe reciproche dovute ad antipatie personali e ran-cori progressivi. Non era possibile a mio giudizio individuare il Colpevole e l'Innocente, il Ladro ed il Derubato ma, con sano fair-play, ognuno avrebbe dovuto fare un passo indietro e, dandosi il classico piz-zico sulla pancia, contribuire ad una pacificazio-ne dell'ambiente che sarebbe stata ovviamente oltremodo positiva per l'intera compagine bri-dgistica Regionale, già afflitta di per se da tanti problemi. In quest'ottica si è proceduto fino alle vacanze estive, ma il protrarsi dei tempi, il rinvio dell'in-contro ed altri segnali non mi facevano presu-mere probabile una soluzione che, all'inizio del percorso, sembrava trovare tutti consenzienti. Poi ,ieri sera, rientro al Petrarca per un incontro a squadre e vengo a sapere del "cambio di rot-ta"...! Che dire..., tornando al titolo, UNA SCONFITTA PER TUTTI.

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Rivista BDI del 2034

Dalla Rivista BDI

Gennaio-Dicembre 2034 (numero unico)

Gli otto iscritti alla federazione si sono ritro-vati nel consueto scenario di Salsomaggiore per i campionati nazionali.

Le due squadre, Milano e Roma, si sono in-contrate con la consueta carica agonistica nonostante l'età media di 86 anni. C'è viva preoccupazione per l'incontro del prossimo anno per le condizioni fisiche di Ermanno Brambotti (diabete, gotta, iperten-sione e vene varicose) e per quelle economi-che di Giulietta Fanfolucci che pare non potrà versare i 400.000 € della tessera annuale. Renato de Rosa

Online il nuovo sito del CONI

Più sport, meno politica Il Coni rinnova e lancia online il proprio nuo-vo sito internet. Nuova grafica e più spazio alle notizie e ai filmati, per un portale inte-ramente "In insourcing". “Credo moltissimo in questo sito – dice il Presidente Malagò -. Si parlerà molto più di sport e meno di politica sportiva perché que-sto è quello che vuole il nostro mondo”.

Comunicato del Consiglio Nazionale CONI

15 Luglio 2014 Nella seduta del Consiglio Nazionale del CONI del 15 luglio, Giovanni Malagò (pre-sidente del Coni), ha ribadito il proprio ap-prezzamento per l’atteggiamento, composto e dignitoso, assunto da Giancarlo Abete dopo l’eliminazione dell’Italia dai Mondiali di calcio in Brasile, sottolineando come il CONI – dopo le sue dimissioni - auspichi una soluzione

largamente condivisa per la nuova Presiden-za. In seguito è stata annunciata la costitu-zione di una commissione per lo studio delle riforme da operare nell’ottica di una raziona-lizzare legata all'organizzazione delle federa-zioni e delle discipline sportive associate, in ossequio a una logica funzionale al conteni-mento dei costi. Recentemente sono stati presentati i dati 2013 relativi all'Antidoping: l’Italia è quinta nel mondo per numero di controlli effettuati e per i casi di positività, il CONI investe due milioni l'anno per queste attività.

…il nostro parere:

Bravo Malagò a sottolineare l’atteggia-mento, composto e dignitoso, assunto da Giancarlo Abete dopo l’eliminazione dell’Italia dai Mondiali. Scusi Presidente, come giudica i dirigenti sportivi che in casi analoghi agiscono in modo completamente opposto?

Mercoledì 6 Febbraio 2013, presso la sede del CONI al Foro Italico, l’Assemblea Elettiva per i rappresentanti delle Discipline Sportive Associate in Consiglio Nazionale ha eletto i seguenti tre candidati: Andrea Mancino (Pre-sidente Federazione Italiana Biliardo Sporti-vo) 6 voti, Sandro Rossi (5 voti), Gianpietro Pagnoncelli (Presidente Federazione Scacchi-stica Italiana). Nel 2009, l’assemblea Elettiva per le Discipli-ne Sportive Associate, aveva eletto come rappresentante l’ex presidente FIGB, G. Ro-na. Il duetto Rona/Petrucci ci ha rovinato.

Andrea Mancino (Rappresentante Discipline Spor-tive Associate – Presidente Federazione Italiana Biliardo Sportivo).

Carina come pubblicità, si può benissimo

adattarla al bridge. 10

“Tu sei troppo bravo”

In una sua recente intervista al mensile De-tails magazine ha dichiarato di non esse-re mai stato espulso da nessun casinò, bensì essere stato solo invitato a giocare ad altri giochi come la roulette o il poker cinese, poichè troppo bravo al blackjack. Ben Affleck, infatti, nell'intervista ammette di aver imparato a contare le carte e di esse-re diventato un giocatore decente di bla-ckjack, ma come è noto il conteggio delle carte non è ben visto dalle case da gioco, in quanto permette al cliente di aver un leggero vantaggio sul banco e quindi di vincere, cosa che i casinò non vogliono ovviamente.

Dunque questo è ciò che accaduto mesi fa presso l'Hard Rock Casino di Las Vegas, solamente interrotto dalla sicurezza che gli si è avvicinata dicendo "Tu sei troppo bra-vo". Dopodiché è stato invitato a giocare ad altri giochi.

…il nostro parere: V’immaginate nel bridge: "Tu sei troppo bravo", rivolto a qualche giocatore Gran Master o giù di li, e quindi … Sembra una corbelleria, tuttavia, una si-mile decisione potrebbe essere presa in considerazione da qualche responsabile di club, al fine di salvaguardare i giocatori di medio/basso livello tecnico che normal-mente frequentano i tornei locali. Stiamo andando oltre? Forse, ma vedia-mo di rinfrescare la memoria ai nostri di-namici responsabili federali su alcuni ar-gomenti tutt’altro che secondari.

“A Bridge vincono sempre quelli”, equiva-lente a dire: “Pagano sempre i soliti”, ed ecco che alla fine questi ultimi non parte-cipano più e se ne stanno in casa. Il dato reale è che, sopratutto nei tornei locali, si perdono adesioni a causa di un inquadramento categoriale talmente sput-tanato, da simultanei e campionati fede-rali vari, che non consentono un’adeguata distribuzione dei premi in accordo al reale livello tecnico dei giocatori in campo.

La FIGB ha stabilito 19 categorie di gioca-tori, tuttavia ai fine della premiazione i club identificano solo gli NC o i terza ca-tegoria, tutte le altre categorie non ven-gono manco considerate… e allora che ci stanno affà?

Bisogna riconoscere che oggi è diventato

più difficile giocare a bridge. Sino a una ventina di anni fa i bridgisti giochicchia-vano tra di loro al club, un bridge soft, senza pretese, oggi, anche a livello loca-le, si fa solo la competizione, e la compe-tizione è dura. E’ rischioso per tutti met-tere dei neo patentati nella pista di Monza durante un G.P. (da non confondersi con i Simultanei G.P. = Grand Prezzo… da pa-gare).

Davvero è una fortuna praticare un gio-co/sport che ci consente di confrontarsi con i migliori giocatori, spesso professio-nisti, anche in ambito locale? Se poi si considera che gli esperti e bravi giocatori, pluridecorati, per saltare in vetta alla clas-sifica usano l’asta in fibra di carbonio - ultimo ritrovato tecnologico - contro con-correnti che usano le primitive aste di le-gno, va bene lo stesso? Aumenta sempre più l’impiego dei sistemi licitativi ultra convenzionati, incredibil-mente e continuamente praticati anche nei tornei di circolo, contrariamente a quanto indicato dalle normative federali applicabili. Non è che il proliferare dei tornei non fe-derali e l’abbandono di molti principianti dipenda anche da quello?

La FIGB delega l’applicazione delle norme agli arbitri, questi ultimi pensano che debba essere la FIGB a prendere una net-ta posizione in merito, morale: entrambi fanno gli gnorri e alla fine il bridge italia-no perde un migliaio di giocatori l’anno, vanificando gli sforzi di club e istruttori - oggi più attivi del solito, con corsi gratuiti - nell’incamerare nuovi addetti. Qui non è un problema di “Porte aperte” ma di “Menti chiuse” con occhi bendati o acce-cati dalla salsomaggiorite cronica, una lenta e deleteria malattia che logora i cir-coli.

Pillole da facebbok

Gruppo: "Rinnoviamo la FIGB"

Renato de Rosa Trovo coppie che "si se-gnano" anche su BBO, giocando di nulla. "Complimenti, ottimo attacco Skype", scrivo in questi casi. Nessuno mai ribatte. A tavolino ricordo una coppia - con prece-denti - che faceva man bassa nei mitchell estivi con percentuali che sfidavano impu-nemente la logica e la statistica. Quando ne parlai, informalmente in un momento di chiacchiera libera, con un arbitro questi mi confessò candidamente: "Lo so, ma non ci posso fare nulla." Cosa fare? Essere o non essere? Denunciare ad ogni minimo sospetto. Com-battere una feroce battaglia trasformando ogni torneo in una Saigon?

Oppure far finta di nulla e prendere lo scam-bio di informazioni avversario come una sfida in più con cui misurarsi? Smettere di giocare? Forse sono discorsi accademici perché il bri-dge sta morendo da solo e con esso i se-gnaioli. Che se la strighino quelli del burra-co...

Segafredo Partner Ufficiale Coni

Maggio 2014 Il caffè dello sport italiano In accordo alla pubblicità, Segafredo è il caf-fè dello sport italiano poiché divenuto par-tner ufficiale del Coni - equivale a dire che la Lavazza non potrà più sponsorizzare la FIGB? Beh, c’è una chance, così com’è oggi la FIGB non rappresenta di certo lo sport italiano.

Sistemazione della nuova sede FIGB

La sistemazione della disastrata sede FIGB di via Washington subisce un altro rinvio.

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In foto, la "camminata interna" per acce-dere alla nuova palazzina FIGB. Oltre al fat-tore estetico, quando piove o in presenza di ghiaccio, il rischio di “andare down” è mol-to elevato.

Milano 22 settembre 2014 Lettera inviata dal Presidente FIGB ai soci del l’ASD Motoclub (piano terra della sede fede-rale)

Gentilissimi Soci In seguito alla mia precedente comunica-zione del 27 febbraio u.s., mi premeva pri-ma di tutto comunicarvi che la Federazione ha dato mandato per la realiz-zazione della "camminata interna", l'opera terminerà a metà del mese di ottobre. Inol-tre mi rendo perfettamente conto che vi siano dei disagi riguardanti lo stato della palazzina, il ritardo degli interventi è dovuto ad un lungo ma fruttuoso lavoro che ha come obiettivo un progetto estremamente Importante che riguarderà la bonifica di tutta l'area di concessione, ed interventi sulla palazzina e sulla facciata esterna, ovviamente previa accettazione del Comune di Milano. Vero-similmente ì lavori potranno partire tra la fine del 2014 e l'inizio del 2015. Sono certo che potrete comprendere la complessità dell'iter legato alla, preparazione, condivi-sione e presentazione di un progetto di tale importanza. Un caro ed affettuoso saluto Il Presidente Federale. Gianni Medugno

The End

Non tenetevi tutto per voi Inviate il link di questa rivista

ai vostri amici bridgisti.

Visitate il sito: www.scuolabridgemultimediale.it

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