corriere mercantile 20.11.13

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us a fortissimo rischio di paralisi anche oggi in tutta la città, dopo il “black out” di ieri, in una giornata che ha visto esplo- dere a palazzo Tursi una protesta senza precedenti dei lavoratori di Amt. Dal pri- mo pomeriggio e fino alla serata di ieri, in- fatti, la sala rossa è stata “occupata” dai la- voratori che hanno fatto irruzione in aula interrompendo la seduta del consiglio co- munale nel giorno in cui si sarebbe dovu- ta votare la delibera di indirizzo sulle so- cietà partecipate del Comune. Ma, anche se la votazione è stata rinviata, il sindaco Mar- co Doria ha confermato la volontà di non ritirare il provvedimento. Ed è soprattutto nei confronti di Doria che si sono concen- trati ieri gli attacchi dei lavoratori, pronti a replicare oggi lo sciopero, con azioni anche più clamorose, nonostante la precettazio- ne del Prefetto che, sollecitato dal Sindaco, ha tentato ieri sera un’inutile mediazione. Doria, dal canto suo, ha commentato du- ramente quanto avvenuto, parlando di «fatti gravissimi» ma non ha ancora sciol- to i nodi sul futuro di Amt, mentre emer- ge una lunga sequenza di sprechi all’inter- no di Atp, che è sull’orlo del fallimento. ALLE PAGINE 2, 3, 4, 5 E 7 B punta il nome di Remo Pertica, ex condirettore di Finmeccanica e og- gi amministratore delegato del Siit e vice presidente di Selex Es, il distretto tecnologico dei sistemi intelligenti in- tegrati, per la presidenza della Fonda- zione Carige. A proporre la sua candi- datura sarà il gruppo dei diciassette consiglieri di indirizzo, la maggioran- za, nella riunione del consiglio di in- dirizzo che si riunirà domani proprio per designare il successore di Flavio Repetto. SERVIZIO A PAGINA 17 S REGIONE BATTUTA UN’ALTRA VOLTA Caccia, arriva l’ennesimo stop dal Consiglio di Stato SERVIZIO A PAGINA 9 GENOA Colpo di scena: Rosati lascia dopo cinque mesi NUOVO MISTER Samp, arriva Mihajlovic Domani sarà al lavoro Tutti sotto esame SERVIZI ALLE PAGINE 25, 28 E 29 SERVIZI ALLE PAGINE 26 E 27 Aula occupata a Tursi tra urla e spintoni. Fallisce la mediazione del prefetto. Oggi ancora agitazioni Amt: ieri la rissa, lo sciopero continua Doria: «Fatti gravissimi», tutta la città resta a piedi. Gli sprechi clamorosi di Atp LA PROPOSTA I “ribelli” hanno scelto il nome per la presidenza Fondazione Carige, spunta il nome di Remo Pertica QUOTIDIANO INDIPENDENTE FONDATO NEL 1824 POSTE ITALIANE SPED. IN A.P. D.L. 353/2003 (CONV. L. 46/2004) ART. 1 C. 1, DCB GENOVA www.corrieremercantile.it EDIZIONE DI GENOVA VENDUTO IN ABBINAMENTO CON “LA STAMPA” A 1,30 CON “IL CALCIO DEI GIOVANI” A 1,60 Anno 190 - N. 275 Mercoledì 20 Novembre 2013 Il Lotto Martedì 19 Novembre 2013 45 67 Superenalotto Numero Jolly Montepremi totale € 14.471.875,27 Montepremi del concorso € 1.613.551,30 Ai 9 con 5 € 26.892,53 Ai 561 con 4 € 437,42 Ai 23.662 con 3 € 20,59 Superstar 10 e Lotto 1 4 5 18 25 27 29 36 46 47 48 50 56 64 67 68 69 71 85 88 14 15 39 47 53 76 JACKPOT € 12.858.323,97 Nessun 6 Nessun 5+1 BARI 47 71 36 49 25 CAGLIARI 56 50 48 32 27 FIRENZE 69 4 35 2 72 GENOVA 27 46 69 36 38 MILANO 29 67 42 46 12 NAPOLI 88 48 82 56 44 PALERMO 64 68 86 11 20 ROMA 5 25 4 83 55 TORINO 29 85 39 53 45 VENEZIA 18 1 40 84 2 NAZIONALE 86 54 65 4 50 9 7 7 1 8 2 7 8 1 9 0 0 7 3 1 1 2 0

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Page 1: Corriere mercantile 20.11.13

us a fortissimo rischio di paralisi ancheoggi in tutta la città, dopo il “black out”

di ieri, in una giornata che ha visto esplo-dere a palazzo Tursi una protesta senzaprecedenti dei lavoratori di Amt. Dal pri-mo pomeriggio e fino alla serata di ieri, in-fatti, la sala rossa è stata “occupata” dai la-voratori che hanno fatto irruzione in aulainterrompendo la seduta del consiglio co-munale nel giorno in cui si sarebbe dovu-ta votare la delibera di indirizzo sulle so-cietà partecipate del Comune. Ma, anche sela votazione è stata rinviata, il sindaco Mar-co Doria ha confermato la volontà di nonritirare il provvedimento. Ed è soprattuttonei confronti di Doria che si sono concen-trati ieri gli attacchi dei lavoratori, pronti areplicare oggi lo sciopero, con azioni anchepiù clamorose, nonostante la precettazio-ne del Prefetto che, sollecitato dal Sindaco,ha tentato ieri sera un’inutile mediazione.Doria, dal canto suo, ha commentato du-ramente quanto avvenuto, parlando di«fatti gravissimi» ma non ha ancora sciol-to i nodi sul futuro di Amt, mentre emer-ge una lunga sequenza di sprechi all’inter-no di Atp, che è sull’orlo del fallimento.

ALLE PAGINE 2, 3, 4, 5 E 7

B

punta il nome di Remo Pertica, excondirettore di Finmeccanica e og-

gi amministratore delegato del Siit e

vice presidente di Selex Es, il distrettotecnologico dei sistemi intelligenti in-tegrati, per la presidenza della Fonda-zione Carige. A proporre la sua candi-datura sarà il gruppo dei diciassetteconsiglieri di indirizzo, la maggioran-za, nella riunione del consiglio di in-dirizzo che si riunirà domani proprioper designare il successore di FlavioRepetto.

SERVIZIO A PAGINA 17S

� REGIONE BATTUTA UN’ALTRA VOLTA

Caccia, arriva l’ennesimo stop dal Consiglio di StatoSERVIZIO A PAGINA 9

GENOA

Colpo di scena:Rosati lasciadopo cinque mesi

NUOVO MISTER

Samp, arriva MihajlovicDomani sarà al lavoroTutti sotto esame

SERVIZI ALLE PAGINE 25, 28 E 29

SERVIZI ALLE PAGINE 26 E 27

Aula occupata a Tursi tra urla e spintoni. Fallisce la mediazione del prefetto. Oggi ancora agitazioni

Amt: ieri la rissa, lo sciopero continuaDoria: «Fatti gravissimi», tutta la città resta a piedi. Gli sprechi clamorosi di Atp

LA PROPOSTA � I “ribelli” hanno scelto il nome per la presidenza

Fondazione Carige, spuntail nome di Remo Pertica

QUOTIDIANO INDIPENDENTE FONDATO NEL 1824

POSTE ITALIANE SPED. IN A.P. D.L. 353/2003 (CONV. L. 46/2004)ART. 1 C. 1, DCB GENOVA

www.corrieremercantile.it

EDIZIONE DI GENOVAVENDUTO IN ABBINAMENTOCON “LA STAMPA” A € 1,30CON “IL CALCIO DEI GIOVANI” A € 1,60

Anno 190 - N. 275Mercoledì 20 Novembre 2013

Il Lotto Martedì 19 Novembre 2013

45 67Superenalotto Numero Jolly

Montepremi totale € 14.471.875,27 Montepremi del concorso € 1.613.551,30

Ai 9 con 5 € 26.892,53Ai 561 con 4 € 437,42Ai 23.662 con 3 € 20,59

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10 e Lotto 1 4 5 18 25 27 29 36 46 47

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BARI 47 71 36 49 25

CAGLIARI 56 50 48 32 27

FIRENZE 69 4 35 2 72

GENOVA 27 46 69 36 38

MILANO 29 67 42 46 12

NAPOLI 88 48 82 56 44

PALERMO 64 68 86 11 20

ROMA 5 25 4 83 55

TORINO 29 85 39 53 45

VENEZIA 18 1 40 84 2

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LE DICHIARAZIONI � Il Sindaco critica i comportamenti dei lavoratori ma non scioglie i nodi che riguardano il futuro di Amt

Doria duro: «Fatti gravissimi»«C’è un problema di pienezza delle funzioni democratiche»

“RIVOLTA” � Protesta senza precedenti nella sala rossa invasa da circa 500 persone

Amt, la furiadei lavoratoritravolge Tursi

ESPLODE LA RABBIA IN SALA ROSSA

IN VALBISAGNO IL BUSDEI CONSUMATORI

Lo hanno chiamato «il bus dellasperanza»: è quello che oggi met-teranno a disposizione degli abi-tanti della Valbisagno alcune asso-ciazioni di consumatori, in previ-sione del nuovo sciopero “selvag-gio” dei dipendenti di Amt. FurioTruzzi, presidente di Assoutenti, haannunciato ieri l’inziativa. Il busfarà servizio nella vallata, che non èservita dalla ferrovia, dalle 7 alle 10e dalle 16 alle 20.

ANNAMARIA COLUCCIA

na rabbia dura, senza colori e sen-za tentennamenti, che travolge lasala rossa come mai era successo nel-la storia del consiglio comunale. Èquella dei lavoratori di Amt e di altresocietà partecipate del Comune -Aster e Amiu - esplosa ieri pomerig-gio a Palazzo Tursi, dopo che già dalmattino lo sciopero “selvaggio” dei la-voratori dell’azienda di trasportopubblico aveva appiedato i genovesiche viaggiano in bus. E a nulla sonoserviti i tentativi di neutralizzare laprotesta con la convocazione in ex-tremis dal Prefetto, lunedì sera, e conl’allestimento, ieri, di dueschermi per seguire i lavoridel consiglio comunale an-che nel cortile inferiore di Pa-lazzo Tursi. La furia, chechiede certezze e risposteche ancora non arrivano,esplode quasi subito dopol’arrivo dei lavoratori di Amtche raggiungono il Comunecon cortei partiti dalle diver-se rimesse. Il consiglio comu-nale è iniziato solo da 16 minuti (alle14.16), quando i lavoratori “sfonda-no” a forza le barriere fisiche e uma-ne che presidiavano l’ingresso alla sa-la rossa - dove i posti a sedere eranogià stati occupati da altri lavoratori esindacalisti - urlando “Buffoni!”, “Buf-foni!” e sfoderando striscioni, conscritte come “Sindaco Doria rispettagli accordi”, “Amiu non si tocca”, Norispetto accordo no bus”, e maglietteche, allineate, compongono la parola“Vergogna”. Pochi minuti dopo il pre-sidente del consiglio comunale, Gior-gio Guerello, sospende i lavori che, difatto, non riprenderanno più. Passa-no pochi attimi, infatti, e quella chesembrava una “normale” invasionediventa una vera occupazione dellasala rossa, perché lavoratori e sinda-calisti invadono anche gli spazi nellaparte dell’aula riservata a consigliericomunali e giunta, mentre negli spal-

U

ti riservati al pubblico e nelle due tri-bune laterali la pressione dei manife-stanti aumenta. Alla fine sono circa500 le persone che occupano la salarossa, mentre fuori, nell’atrio e neicorridoi di Tursi, ce ne sono altre 400circa, e durante l’irruzione e dopo, so-no i sei i vigili urbani che restano con-tusi. «Vi avevamo avvisato che la pa-zienza dei lavoratori era finita - tuo-na con l’altoparlante Andrea Gatto,della Faisa - Assumetevi la responsa-bilità delle vostre scelte e decidete delnostro destino». In aula ci sono mol-ti assessori, ma il sindaco Marco Do-ria per quasi due ore non si vede.«Chiedo agli uffici di richiamare ilSindaco» interviene Guido Grillo, delPdl, mentre dal pubblico chiedono, inmusica, «Marco Doria dove sei?» e at-taccano soprattutto i consiglieri del

Pd, e in particolare il capogruppo Si-mone Farello, accusati di essere a fa-vore della privatizzazione di Amt. «Adesso stiamo in silenzio così nonavete la scusa per non fare il vostrolavoro - propone con l’altoparlanteMichele Monteforte della Filt Cgil -Fate l’appello, nessuno vi farà del ma-le»: ma, vista l’eccezionalità della si-tuazione, l’appello dei consiglieri co-munali viene fatto in modo anomalo,con un’impiegata che gira fra i banchiper segnare le presenze. Alle 15.30Guerello riprende la parola per direche «lavorare con l’aula occupata èdifficile se non impossibile», ma nonrissce a continuare, mentre qualcunogli urla «Vai con Checco Zalone a fa-re il film! », alludendo alla sua recen-te esperienza cinematografica. Alle 15.51, finalmente, arriva il Sin-daco: Guerello gli dà la parola ma l’in-tervento di Doria viene interrotto ri-petutamente da urla, insulti e richie-ste di dimissioni. «Quello che dico èquello che avrei detto se si fosse svol-ta la discussione sulla delibera» pre-mette Doria che ripete cose già dettepiù volte in questi giorni a lavoratorie sindacalisti, e non dà risposte defi-nitive su quello che ai lavoratori sta a

cuore: la patrimonializzazione el’eventuale privatizzazione di Amt. Leinterruzioni si susseguono: riesce ariportare un po’ di calma AntonioBobbio, dipendente di Aster e delega-to della Cgil, che chiede di fare silen-zio per ascoltare il Sindaco, ma durapoco. Il Sindaco è visibilmente irrita-to, ma non modifica la scaletta delsuo intervento, se non per battibec-care con qualcuno che lo interrompedagli spalti del pubblico. «La rovinadell’Italia siete voti!» urlano i lavora-tori, e quando, alle 16.35, il Sindacoesce dall’aula, devono intervenire i vi-

Insulti e richieste di dimissioni alSindaco, spintoni e inseguimenti.E slitta la delibera sulle partecipate

Doria arrivadopo quasi

2 ore

Domaniforse nuovo

consiglio

Tensione alle stelleDORIA INSEGUITO QUANDO ESCE DALL’AULA

Il momento di maggiore tensione vissuto ieri nel lungo pomeriggioin sala rossa, c’è stato quando il sindaco Marco Doria si è allontana-to dall’aula, dopo aver concluso il suo intervento e dopo aver parla-

to per alcuni minuti con alcuni lavoratori che occupavano la sala.Quando il Sindaco si è diretto verso una porta d’uscita, infatti, un

gruppo di lavoratori che erano entrati in aula, nella parte riservata aconsiglieri e assessori comunali, ha cercato di seguirlo e solo l’in-

tervento dei vigili urbani, di alcuni impiegati e anche di qualche sin-dacalista, è riuscito a fermarli, mentre il berretto di qualche vigile

urbano veniva lanciato in aria. L’occupazione della sala rossa èdurata fino alle 21 circa di ieri sera quando, dopo la mediazione falli-

ta del Prefetto, i lavoratori di Amt hanno deciso di abbandonarePalazzo Tursi, pronti a ritornare

(Fotoservizio Paolo e Luciano Zeggio)

iudica «gravissimo» quello che èsuccesso ieri pomeriggio in consi-glio comunale, annuncia la volontà diportare avanti, comunque, l’iter delladelibera di indirizzo sulle società par-tecipate del Comune, ma non scioglieancora i nodi che riguardano il futu-ro di Amt, riguardo alla patrimonia-lizzazione e alla eventuale vendita aiprivati. Le parole e l’atteggiamentodel sindaco Marco Doria non cam-biano, durante il consiglio comunalee poi in Prefettura, dopo l’incontrocon i rappresentanti sindacali e con ivertici di Amt. «È chiaro che quella dioggi (ieri-ndr) non è stata una sedutadi consiglio comunale ma un’assem-blea con persone che hanno decisoche la discussione del consiglio co-munale non ci fosse» spiega Doria in

Gaula, ribadendo poi che la delibera inquestione - quella di indirizzo sullepartecipate - non è una delibera sulleprivatizzazioni, ma «una deliberache ha l’obiettivo di garantire serviziai cittadini e che chiede alle aziendedi fare piani industriali che dianoprospettive alle aziende». E «non c’ènessun motivo per ritirare questa de-libera» afferma, spiegando, però, cheverrà discussa «quando in città la cisarà di nuovo la pienezza delle fun-zioni democratiche». E a chi gli chie-de se l’amministrazione potrebbechiedere di far sgomberare la salarossa con la forza, nel caso in cui i la-voratori di Amt decidessero di occu-parla, che «l’aula del consiglio comu-nale non può essere occupata ad ol-tranza, perché quella lì il consiglio

comunale si riunisce e discute». Pa-role dure, che riserva anche aun’eventuale replica dello scioperoselvaggio di Amt di ieri: «Non aiute-rebbe la soluzione dei problemi»commenta, dopo aver spiegato poiche l’amministrazione comunale fa-rà ancora una serie di approfondi-menti per verificare la possibilità dipatrimonializzare Amt - ipotesi pre-vista già dall’accordo sindacale del 7maggio scorso - e mentre continua anon sbilanciarsi sulla eventuale pri-vatizzazione dell’azienda: «Il mioobiettivo è quello di tenerla in piedi»ripete. A quali condizioni si vedrà. Eanche sui tempi della decisione nonsi sbilancia: «Bisogna decidere quan-to prima». Di più non è dato sapere.[a.c.]

Il sindaco Marco Doria ha confermatola volontà di portare avanti la discussadelibera sulle partecipate del Comune

Mercoledì20 Novembre 2013In Primo Piano2

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IMMAGINI DALLA PROTESTA � Nel loggiato anche il decano dei fotoreporter Giorgio Bergami, stirpe di tramvieri

Un padre con figlio e biberon«Ma quale futuro ci aspetta...»

ALTA TENSIONE � Sei vigili feriti in aula, poi in serata si scioglie l’occupazione

Sciopero avanti tuttaOggi nuova paralisiIl prefetto precetta ma la protesta non si smorzae c’è chi pensa di bloccare con i mezzi l’intera città

inisce che si ricominciadaccapo. «Alla quattrotutti in rimessa e decidiamocosa fare, se qualcuno vuo-le dormire qui...», dice almegafono con voce ancorarobusta Andrea Gamba, Filt-Cgil. A chi rumoreggiaspruzzando urla di diffi-denza replica Andrea Gatto,Faisa: «E si che ora qui con igiornalisti e la Digos dicia-mo quello che faremo...».Ore 20,30 sala rossa, finedell’occupazione, parantesidella tensione che si smorzanella notte per riattizzarsi

Fprima che sia alba: nessunopernotta a Tursi («domani èun’altra giornata dura, biso-gna pur dormire», è il chiac-chiericcio del sottofondo). Quindi. Sciopero ad ol-tranza, un’altra giornata dichoc e disagi per la città equi (meteo a parte) non cipiove. La sopresa sarà laforma della protesta, sicura-mente eclatante. L’idea èche usciranno dalle rimessecon i bus e magari sbarre-ranno la città. L’epilogo, ampiamenteprevedibile, della giornata

certifica il fallimento dellatrattativa in Prefettura. Ta-volo allestito di corsa a Pa-lazzo Spinola per mollare lapressione fisica su Tursi epoi abbandonato dai sinda-cati. «Dopo un’ora e rotta dinulla», dice un delegato. Iltempo di imboccare la serache da Palazzo Spinola ilprefetto Giovanni Balsamofa sapere che anche per do-mani gli autisti diAmt devono rite-nersi precettati.Ma visto l’effettoche oggi ha fatto ilprovvedimentopare un sempliceatto d’ufficio ver-gato a conclusionedi una giornatache ha visto scar-dinare porte e ritie lasciato la città su una de-riva drammaticamente ine-dita e agitata da correnti didirezione indecifrabile. Po-teva finire molto peggio. Al-la fine tranne i sei cantunèammaccati dalla pressione espazzati come birilli umani,la pentola a pressione hasbuffato scampoli di tensio-ne, emotivamente gravi mafisicamente innocui. Mille eduecento a Tursi, sopra,sotto in mezzo, nella sala,

nel loggiato, nell’atrio. Tute,pettorine, divise che a ve-derle dall’alto parevano untappeto spruzzato a casac-cio di colori vivi. Amt, Atp,Aster, Amiu, pure delega-zioni dei metalmeccanicidella Fiom e dei portualidella Culmv. E poi trecentoe rotti a Corvetto sotto il di-luvio ad avviare il rondò percinturare la piazza mentre aPalazzo Spinolainiziava l’incontroinutile con il pre-fetto e il sindaco.Lì, a fianco deitranvieri, si sonoradunati altri an-cora. Fumogeni etamburi. Anarchi-ci, autonomi, unsedicente gruppocomunista controle privatizzazioni, ragazzicon i birilli requisiti dal can-tiere stradale a interdire lacircolazione. Tutto e niente.Polizia e carabinieri a vigila-re immobili, automobilistesclerate, andature senzasenso di marcia e poi unafiumana di impiegati, ragaz-zotti, pensionati a guardaresotto gli ombrelli gli autistidi quei bus che ieri sera eravano attendere. E oggi pure.[a. f.]

Giorgio Bergamidecano dei fotore-porter. Sotto padre efiglio a Palazzo Tursi

gili urbani, qualche impiegato e qual-che sindacalista per fermare i lavora-tori che tentano di inseguirlo. La se-duta viene sospesa di nuovo, per nonriprendere più nel corso della giorna-ta. Se ne riparlerà probabilmente do-mani ma, siccome i lavoratori di Amtrestano in sala rossa più dei consi-glieri comunali, a un certo punto siventila la possibilità che l’ammini-

ANDREA FERRO

el giorno tra i più plumbei della mu-nicipalità con l’assedio al palazzo eal sindaco, con lavoratori della stessastirpe accomunati nello sfondamentodei riti e in quello fisico dei cantunè,loro fratelli, posti a protezione di unfortino di burro, si condensano storieed emozioni. Flash di vita, sequenzesgranate di uno stesso filone dramma-tico e, drammaticamente, vivo. Angeloe Christian Pischedda, padre e figlio,40 e (quasi) 3 anni. Pannolini di lotta edi tenerezza, la bandiera blu della Fai-sa attorcigliata allo zainetto del bibe-ron. «Ho portato il bimbo in manife-stazione perché non sapevo a chi la-sciarlo», dice nel giardino della buvetteal cambio del Pampers. Prima Christian

N

se l’era dormita sullo scalone indiffe-rente al frastuono e al sindaco che par-lava in tv e tutti lo fischiavano. «Sonoqui anche per lui, perché in Italia siparla di Berlusconi e della Cancellierima non dei problemi delle famiglie»,spiega Pischedda, da 4 anni in Amt, au-tista alla rimessa di Cornigliano, già ca-mionista, casa e famiglia a Sestri. «Infondo Doria paga colpe non sue, mi fa-re pure un po’ pena - commenta - Han-no deciso tutto a Roma; vogliono darele aziende a Busitalia che è delle Ferro-vie per sbaraccare le aziende, svilire ilservizio, faranno quello e ci riusciran-no. Andate a chiedere cosa succede aFirenze. Nessuno ne parla perché là c’èRenzi». «I francesi li hanno fatti scap-pare perché volevano tagliare la gentenegli uffici, quelli sì che ci capivano,

A Corvettoparalizzatoil nodo

Fumogeni,tamburie birilli

strazione chieda un intervento persgomberare l’aula a forza, mentre ilPd e il Sindaco censurano quanto èaccaduto. Si vocifera anche di contat-ti in corso fra Presidente del consiglioe Sindaco con Prefetto e Questore main serata i lavoratori decidono spon-taneamente di andarsene. Pronti atornare quando si ridiscuterà la deli-bera.

questi invece ci fanno paura», aggiun-ge.Altro flash. Un signore dall’aria mitee il braccio ingessato fotografa dal log-giato la massa di tranvieri che ascoltala diretta tv. Il 30 giugno 1960 pocolontano da Tursi, a De Ferrari, avevaimmortalato la rivolta contro Tambro-ni, camionette e fiamme, immaginiseppiate ma di una memoria nitidissi-ma. È Giorgio Bergami, 76 anni, decanodei fotoreporter: a Tursi lo calamitanola cronaca e l’affetto. «Mio padre eratranviere, pure i miei fratelli, stavamoa San Quirico - racconta -. Oggi, in fon-do è peggio di 50 e passa anni fa. Si di-fendono il lavoro, la pensione, il futu-ro, diritti che allora non erano in di-scussione. Sarebbe stato impensabilevedere i tranvieri assediare Tursi. Pur-troppo oggi è un giorno triste per lapolitica, è stata sconfitta anche se Do-ria mi sembra una persona perbene».Gli chiediamo come pensa che finirà.Risponde che «non credo che ci saran-no incidenti, non so però, dovrannotrovare un accordo...».

Mercoledì20 Novembre 2013 In Primo Piano 3

Andrea
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dare risposte ai lavoratori.Dovrebbe assumersi qualcheresponsabilità in più, anchea costo di attirarsi antipatiein maggioranza».

Andrea Carpi e RobertoMagri hanno esternato il ma-lumore dei lavoratori più

giovani, eppure giàdisillusi. «Entrambi,nel 2013, abbiamo vi-sto i nostri stipendidecurtati di 300, qua-si 400 euro - così Car-pi, 26 anni -. Temoche nel pomeriggio,davanti a Tursi, la si-tuazione possa dege-nerare. Al tempostesso, però, mi au-

guro che anche i lavoratoridi Aster e Amiu prendanouna posizione forte nei con-fronti di una possibile priva-tizzazione». «Non prevedonessuna buona notizia in ar-rivo dai nostri amministrato-

naccettabili forme di lotta chevanno a colpire l’utenza violando

di fatto il diritto costituzionale di liberacircolazione delle persone» pur «tenen-do conto della situazione di fortetensione che in questi giorni si è creataintorno alle ipotesi di privatizzazionedel trasporto pubblico genovese da

n filo rosso, dalle 4 di ierimattina, ha virtualmente

unito le rimesse Amt di Cor-nigliano e Sampierdarena apalazzo Tursi. Sciopero sel-vaggio doveva essere e scio-pero è stato, in attesa delladiscussione in consiglio co-munale sulla delibera di pri-vatizzazione dell’aziendadel trasporto pubblico. Ri-sultato: traffico di Genovacompletamente paralizzato,con i motori dei bus freddi, egli animi dei lavoratori, alcontrario, caldi.

QUI CORNIGLIANO - «Di-spiace aver creato un similedisagio senza preavviso, mala gente è dalla nostra parte,lo dimostrano le 30mila fir-me raccolte in pochi giorni»,ha spiegato Carmelo Lupisdalla rimessa di via San Gio-vanni d’Acri. «I problemi no-stri sono gli stessi degliutenti; problemi cheun’eventuale privatizzazioneandrebbe soltanto a peggio-rare». La logica del profitto«comporterebbe un drasticotaglio alle linee meno fre-quentate, magari quelle colli-nari, andando a penalizzareulteriormente gli utenti logi-sticamente già svantaggiati».

In attesa del corteo chedalle 12 avrebbe marciatoverso il Comune, il persona-le di Amt ha allargato lebraccia ed “addobbato” imezzi con striscioni inequi-vocabili: “Scusateci: il colpe-vole è a Tursi”, recitava unodi questi. E nel mirino deicontestatori è finito ancora ilsindaco Marco Doria, reo «dinon aver mantenuto le pro-messe dello scorso maggio -la posizione di Santo Puglie-se, della segreteria Cisl -. Ab-biamo pagato per lavorare,per pareggiare il bilancio, ri-nunciando a soldi e ferie; ilSindaco si era impegnato aripatrimonializzare l’azien-da, ma piuttosto che mante-nere l’impegno ha avuto ilcoraggio di chiederci un ul-teriore bagno di sangue peril 2014. Evidentemente èostaggio del Partito Demo-cratico, non è in grado diprendere decisioni, non sa

U

ri - ha continuato Magri, 28anni -. Eppure, qui, Doria hapreso parecchi voti. Campa-gna elettorale completamen-te disattesa, questo mi paresia un dato di fatto. In seianni che lavoro per Amt, maiuno sciopero o una manife-stazione per chiedere un mi-sero euro in più. Ci mobili-tiamo solo per non rimetter-ci ulteriormente».

QUI SAMPIERDARENA -Atmosfera calda, esasperatama determinata, si è respira-ta anche nella rimessa di viaFillak. Andrea Gamba (Filt-Cgil) ha inquadrato con pes-simismo la forma e la so-stanza della delibera: «Sipercepisce tanta confusione,non solo tra i lavoratori, levere vittime della situazione,ma tra gli stessi amministra-tori. L’augurio - hacontinuato Gamba -è che il futuro diAmt venga discussoinsieme a quellodelle altre parteci-pate; in caso contra-rio, ed un po’ mali-ziosamente, pense-rei che l’intento siadividere il frontedegli oppositori alleprivatizzazioni». «Ci sentia-mo traditi da Doria - ha fattoeco Giuseppe Gulli, segreta-rio della Uil Trasporti -. IlPrefetto ci ha chiesto altre48 di tregua, in attesa di in-quadrare l’evolversi della si-

tuazione: noi abbiamo ripo-sto che non escludiamo nul-la, nemmeno uno scioperoad oltranza. Purtroppo, lamancanza di fiducia nei con-fronti dei nostri interlocuto-ri istituzionali andrà a mina-re anche le trattative future.Di certo, non accetteremopiù un percorso al buio».

Alle 12 è partita la marciaattraverso via Cantore, Dine-gro e via Gramsci, destina-zione Tursi. «Un’azienda co-me Amt, per funzionare, de-ve in primis tagliare glisprechi - ha proposto untranviere che ha preferitomantenere l’anonimato -.Perché non defiscalizzare ilgasolio, andandolo a pagare70 centesimi al litro invecedi 1,40 euro, nel momento incui ne consumiamo 14 mi-

lioni di litri all’an-no? Mandiamo lecarrozzerie a Cara-sco, le pompe diiniezione a Brescia,i cambi a Firenze; lecompetenze le ab-biamo, perché nongestire con forze in-terne la manuten-zione? I servizio of-ferto è fatiscente,

non si può chiedere alla gen-te di lasciare la macchina acasa per affidarsi ad una si-mile azienda pubblica. Che abreve, forse, pubblica nonsarà più».

LUCA MEREU

«I problemi nostrisono gli stessidegli utenti». Poitutti in piazza.Traffico in tilt

NELLE RIMESSE � La rabbia dei lavoratori sfocia in un lungo corteo

«Scusateciil colpevoleè Tursi»

CONSUMATORI � «Inaccettabili forme di lotta che violano il diritto costituzionale di libera circolazione dei cittadini»

Adircons: «Rimborsiper gli utenti.Pronti alle cause»

pagato in anticipo e non usufruito».L’associazione chiede pertanto «l’inter-vento del Comune per organizzare lemodalità di restituzione “collettiva” deldovuto e informa di avere già incarica-to i propri consulenti legali di valutarele azioni opportune, anche davanti allaMagistratura». Adircons ritiene comun-que «che sia necessario trovare conurgenza una soluzione agli annosiproblemi, sia strutturali sia di bilancio,di Amt che preveda la garanzia del suomantenimento pubblico, anche attra-verso ipotesi di “tasse di scopo” o di“azionariato popolare”».

parte dell’Amministrazione comunale»:questo il giudizio di Adircons (che inLiguria unisce le associazioni Federcon-sumatori, Altroconsumo, Confconsu-matori, Movimento Consumatori eSportello del Consumatore) sullosciopero selvaggio Amt. Adirconsricorda che il rapporto dell’utente conAmt Genova è regolato da un contrattodi diritto privato basato sullo scambiotra prezzo e servizio. «Dal momentoche l’azienda di pubblico trasporto nonha oggettivamente erogato il servizio,spetta al consumatore il rimborso dellaquota giornaliera dell’abbonamento già

Un bagnodi sangue

per il 2014

StriscionicontroDoria

«Promesseelettorali

disattese»

«Mobilitatiper non

rimetterci»

NEL CUORE DELLA PROTESTA

Fra gli autistiTANTA DELUSIONE E MOLTA AMAREZZA

Dopo una notte passata a discutere su come affrontare la lotta delgiorno dopo, ieri mattina all’alba è scattata la protesta dei lavoratori

di Amt contro la delibera sulle aziende partecipate della giunta comu-nale. Autobus fermi e cortei per la città: un mix che ha letteralmente

mandato ko la già precaria viaiblità genovese. I lavoratori di Amt han-no detto di essere dispiaciuti di «aver creato un simile disagio senzapreavviso, ma la gente - hanno sottolineato ieri - è dalla nostra parte,lo dimostrano le 30 mila firme raccolte in pochi giorni». Una vicinan-

za con i genovesi rimarcata anche in alcuni striscioni esposti suimezzi. Uno di questi, per esempio, diceva “Scusateci: il colpevole è a

Tursi”. Gli autisti hanno puntato il dito soprattutto contro il sindacoMarco Doria. «Molti di noi l’hanno votato - raccontavano ieri mattina i

lavoratori - La sua campagna elettorale però è stata completamentedisattesa». (Fotoservizio Paolo e Luciano Zeggio)

SANTOPUGLIESE

«Serve disdire l’ac-cordo con Fs per ilbiglietto integrato.Doria deve decide-re»

GIUSEPPEGULLI

«Possiamo andareavanti ad oltranza. È

l’indecisione a contrad-distinguere la condotta

di questa giunta».

ANDREA CARPI

«Ho 26 anni, sono inAmt da 3 anni emezzo, e sono già arischio, senzagaranzie sul futuro»

CARMELOLUPIS

«I nostri mezzi hanno inmedia 13 anni, 6 in più

rispetto alla media europea.Sono più vecchi di quelli

della nettezza urbana»

Mercoledì20 Novembre 2013Cronaca4

Andrea
Evidenziato
Page 5: Corriere mercantile 20.11.13

Qualche disagio per i pen-dolari del ponente che han-no dovuto fare i conti conla cancellazione del convo-glio che parte da Voltri alle6.25 in direzione Recco. Lacausa? Il capotreno si è am-malato e la comunicazione

è arrivata quandoormai era troppotardi per la sua so-stituzione. I viag-giatori hanno do-vuto attendere unquarto d’ora per iltreno successivo,che per ovviare al-l’imprevisto si èfermato anche nel-le stazioni - non

previste normalmente - diBogliasco, Pieve Ligure, Pon-tetto e Sori.

[d.ronc.]

ltro che oro in bocca. Lamattinata di molti geno-

vesi, ieri, è stata amara, conla sorpresa, davvero pocogradita, dello sciopero sel-vaggio da parte del perso-nale di Amt. «Mi sono sve-gliato alle 5, speravo che aquell’ora gli autobus ci fos-sero - racconta Emanuele -Invece nulla, mi sono dovu-to arrangiare per raggiunge-re San Fruttuoso da Ponte-decimo. Non capisco questemanifestazioni che vanno acolpire chi si reca sul postodi lavoro. Io faccio l’inse-gnante: se non arrivo ascuola chi li tiene i bambi-ni? Li lascio soli? E la cosaancor più grave è che nonviene garantita neppure lalinea che va all’ospedale».Disagi che incido-no anche sul porta-foglio, in una lottatra “poveri” cherende ancora piùcalda l’atmosfera:«Io - spiega Massi-miliano Stanganini- mi sono spostatoa piedi da Quezzi aviale Brigate Parti-giane. Peggio è an-data a mia moglie che perandare a lavorare ha dovu-to prendere il taxi. In prati-ca, visto lo stipendio che

A

percepisce, ha lavorato gra-tis. Credo comunque cheserva più di uno sciopero:

bisognerebbe farneper una settimanadi fila. Bloccare ilPaese, non fare arri-vare la benzina, fa-re mancare i pro-dotti dai supermer-cati: resettare tutto.Battersi affinchécerte persone lasmettano di pensa-re solo ai loro affa-

ri». Per Arion Lini il disservi-zio creato da Amt è statocontenuto: «D’altronde nonè la prima volta che sciope-

rano - osserva - Mi sonomosso a piedi da Principe aBrignole, nonostante sia inpossesso dell’abbo-namento mensile. Iosono dalla parte deilavoratori». Peggio,invece, è andata adAntonio Occioni:«Non sapevo nulla diquesta protesta.Quando sono andatoa prendere l’autobusmi hanno detto chenon circolavano,neppure nelle consuete fa-sce protette. Capisco losciopero, ma tutti abbiamopiù o meno bisogno: se

ognuno fa come vuole lasocietà va a farsi benedire.Tirarla per le lunghe è un

gioco che i sinda-cati fanno dasempre, ma or-mai a mio avvisohanno perso cre-dibilità. Questemanifestazioninon servono anulla, con una po-litica di questostampo si perdetempo e basta».

Giancarlo Botto ha una vi-sione diametralmente op-posta: «Di prima mattinac’era gente che imprecava

alle fermate. Ma i lavoratoridi Amt sono poveri cristiche magari a fine mese nep-pure ricevono lostipendio, mentrealtri hanno pensio-ni da nababbi. Sel’autobus non c’è sipuò prendere il ta-xi o il treno. E co-munque più avantisi andrà e peggiosarà. I politici do-vrebbero mettersiuna mano sulla co-scienza». Per tutta la gior-nata, e in particolare nelleprime ore del mattino, i tre-ni sono stati presi d’assalto.

L’ATTESA VANA ASPETTANDO IL MEZZO CHE NON C’È

Le motivazioni dei lavoratori vengono capite, certo. Ma le modalità del-lo sciopero selvaggio suscitano in molti pendolari genovesi irritazionee rabbia. In molti ieri mattina neppure sapevano della manifestazione diprotesta e si sono trovati spiazzati, impossibilitati nell’andare a scuolao nel raggiungere il posto di lavoro. Neppure le fasce protette sono sta-te garantite e così c’è stato un assalto ai treni. Altri, invece, hanno pre-ferito il ben più caro taxi.

TRA LA GENTE � Assalto ai treni. Per i pendolari del ponente anche un convoglio soppresso

«Sciopero selvaggio?Così colpiscono noi»Per molti mattinata da incubo, con l’amara sorpresa alle fermateLa forma scelta dai dipendenti di Amt fa storcere il naso agli utenti

Inattiva lalinea che vaall’ospedale

È salatala sceltadel taxi

L’odisseadei

viaggiatori

Molti nonsapevano

nulla

Gente cheimpreca

aspettando

Sfiduciadiffusa nella

politica

MASSIMILIANOSTANGANINI

«Mia moglie ha pre-so il taxi: visto lo sti-pendio che percepi-sce si può dire che èandata a lavoraregratis».

ARION LINI

«Mi sono mosso a pie-di da Principe a Brigno-

le nonostante sia inpossesso dell’abbona-mento mensile. Io stocon i dipendenti Amt»

ANTONIOOCCIONI

«Capisco lo sciope-ro, ma tutti abbiamopiù o meno bisogno:se ognuno fa comevuole la società va afarsi benedire»

GIANCARLOBOTTO

«I lavoratori di Amt sonopoveri cristi che magari a

fine mese neppure ricevo-no lo stipendio. Se l’auto-

bus non c’è si può prende-re il taxi o il treno»

EMANUELE

Mi sono svegliato alle 5, spe-ravo che a quell’ora gli auto-bus ci fossero. Non capiscoqueste manifestazioni checolpiscono chi va a lavorare»

Mercoledì20 Novembre 2013 Cronaca 5

Page 6: Corriere mercantile 20.11.13

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