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CORSO CREARE CON IL LEGNO

RICICLARE IL LEGNO

A CURA DI IMPARARE FACILE ON LINE

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A cura di IMPARARE FACILE ONLINE

Tutti i Diritti riservati

Indice Argomenti

1. IL LEGNO, IL MIGLIOR AMICO DELL'UOMO

2. LEGNO COME RIFIUTO

3. RICICLARE LE PEDANE 4. COME TI RICICLO LE CASSETTE DELLA FRUTTA

5. I NODI

6. IL CONTENUTO D'ACQUA NEL LEGNO

7. I VARI UTILIZZI DEL LEGNO

8. CARATTERISTICHE GENERALI DEL LEGNO

9. CARATTERISTICHE FISICHE DEL LEGNO

10. DERIVATI DEL LEGNO

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IL LEGNO, IL MIGLIOR AMICO DELL’UOMO

Da quando l’uomo ha abbandonato le caverne, intorno al 10.000

a.C., il materiale principale adoperato per costruire la propria

dimora è stato il legno, per la sua flessibilità, insieme alla pietra,

per la sua durabilità. Lavorato per innalzare capanne o palafitte,

ma anche per intagliare utensili, semplici slitte per il trasporto,

contenitori e sculture, il legno diventa materia prima per ruote e

carri nell’antica Babilonia, intorno al 3.000 a.C.

Alla fine del Neolitico risale il primo uso del legno nella nautica,

con rozze imbarcazioni ricavate da tronchi scavati.

L’introduzione del calafataggio, ovvero l’impermeabilizzazione

del legno mediante bitume, tecnica introdotta dagli antichi

Sumeri, favorì il diffondersi della navigazione lungo i grandi

fiumi e per mare intorno al 3.500 a.C. Gli Egizi navigavano sul

Nilo a bordo di grandi barche a vela, oltre a utilizzare il legno

per l’arredamento, mentre i Fenici aprivano nuove rotte

commerciali in tutto il Mediterraneo.

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Proprio il diffondersi del commercio rese necessaria la

creazione degli imballaggi, cioè dei contenitori per il trasporto

e l’immagazzinamento delle merci.

Di bene in legno

I primi imballaggi erano ceste di vimini intrecciato, fiasche

ricavate da pellame animale, anfore e vasi di terracotta, sacche

in tessuto, orci in bronzo, contenitori in vetro.

Per carichi più pesanti, il legno era il materiale più diffuso,

trasportando i beni in slitte e casse in legno di vario tipo e

dimensione.

Alle anfore, assai diffuse per il trasporto di olio e vino,

succedono le botti in legno, introdotte dai Celti e diffuse dalla

Gallia Cisalpina a tutto il Mediterraneo in epoca romana.

Il pallet, la classica pedana in legno per la movimentazione delle

merci nota anche come pancale o bancale, è invece giovanissimo.

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Fu introdotto dall’esercito statunitense nella Seconda Guerra

Mondiale, partendo dalla constatazione che le merci erano molto

più facili da spostare e immagazzinare se sistemate su pedane di

legno, che provvedevano anche a un adeguato isolamento da

terra.

A ciascuno il suo

Le merci viaggiano ancora oggi, in larga misura, entro imballaggi

in legno. Ecco un gioco a squadre che aiuterà a distinguerli per

funzione d’uso.

Identikit dell’imballaggio in legno

L’imballaggio è un oggetto che ha la funzione di contenere,

sostenere e proteggere un bene durante il suo trasporto,

spostamento o immagazzinamento. Il legno, per le sue

caratteristiche, è ancora oggi ampiamente impiegato nella

produzione di imballaggi, che si dividono principalmente nei

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seguenti tre tipi (sebbene ne esistano anche altri, tra cui quelli

in sughero come i tappi):

Imballaggi industriali

Gli imballaggi industriali possono avere svariate forme e

dimensioni e sono generalmente utilizzati per contenere e

trasportare beni destinati alle aziende produttrici.

Giungono al consumo domestico quelli contenenti

elettrodomestici, cristalli, sculture, ecc, mentre altri terminano

la loro vita nel circuito della produzione e della distribuzione.

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Imballaggi ortofrutticoli

Sono impiegati nelle fasi di raccolta, confezionamento,

immagazzinamento, trasporto e vendita di frutta e verdura.

Destinati principalmente a mercati generali e centri di grande

distribuzione (super e iper-mercati), giungono in parte anche ai

venditori al dettaglio (negozi di frutta e verdura o alimentari in

genere) e più raramente entrano nelle case dei consumatori

finali di frutta e verdura (la cassetta di fragole acquistata al

mercato).

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Pallet

Il pallet, l’imballaggio di legno più diffuso in circolazione, anche

conosciuto come pedana o bancale, è una piattaforma di legno

con dimensioni compatibili per lo spostamento con carrelli a

forche, i cosiddetti “muletti”.

È usato dalle aziende per l’immagazzinamento, lo spostamento e

il trasporto di merci e carichi di tutti i generi.

Di legno è meglio

Per millenni, il legno è stato adoperato per gli imballaggi.

Scopriamone i motivi scientifici, approfondendo le qualità di

questo materiale.

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Il legno vive!

Il legno è composto da fibre di cellulosa unite fra loro da lignina.

La cellulosa è una fibra molto resistente da cui si ricava

principalmente carta e cartone, ma anche cellophane e rayon. La

lignina è una sostanza molto complessa che serve alla pianta per

trasportare acqua e nutrimento, acquisire robustezza e

resistenza agli urti, flessibilità e capacità di contrastare l’azione

di microorganismi esterni. Quando cresce, l’albero diventa più

grosso, aumenta cioè di diametro. Questo sviluppo avviene per

strati che crescono fra la parte più interna e quella più esterna,

la corteccia.

L’albero cresce mediamente di uno strato o anello per anno:

contando gli anelli è possibile stimare in modo attendibile l’età

della pianta.

Dal legno si ricava la polpa, principale ingrediente della carta. La

presenza di lignina, sensibile alla luce, fa ingiallire la carta.

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Inoltre, il legno è ancora usato come materiale per l’edilizia e

come combustibile.

LEGNO COME RIFIUTO

Non è detto che il cassonetto sia l’unico destino dei rifiuti.

Scopriamo quali sono le altre opzioni.

Rifiuti? No, grazie.

Il primo passo per raggiungere una migliore gestione dei rifiuti è

sicuramente quello di produrne di meno. La spinta al consumismo,

con un sempre maggior ricorso a prodotti usa e getta, va

sicuramente arginata. Il primo passo da compiere è perciò la

Prevenzione: consumare meno, scegliere i prodotti anche in base

al loro impatto sull’ambiente, al tipo di imballaggio, alle loro

componenti riciclabili.

Consumare meno significa allungare la vita ai prodotti:

riparandoli, ad esempio, oppure scambiandoli o cedendoli a chi ne

ha bisogno.

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Dobbiamo insomma cercare di guardare alla natura, dove gli

scarti di un organismo diventano la risorsa di un altro, secondo la

logica del Riutilizzo.

La Rigenerazione è invece l’insieme delle attività e dei processi

che, a partire da materiali di scarto, crea nuovi prodotti dello

stesso materiale.

IL VIAGGIO DEL LEGNO

Dove vanno a finire casse e bancali in legno quando non sono più

utilizzabili? Scopriamolo visitando una piattaforma di raccolta

del legno.

Destinazione legno

In molte piazze d’Italia si tengono ancora oggi i mercati

generali, con vendite di ortofrutta e alimentari in genere. È

facile, a mercato finito, trovarsi di fronte a imballaggi di legno

lasciati al suolo.

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Si tratta di cassette e pallet che, se trattati come comuni

rifiuti, rischiano di finire in discarica, occupando spazio e

marcendo lentamente, inutilizzati.

Grazie all’operato di “Rilegno”, tutti questi imballaggi oggi

vengono raccolti da chi gestisce i rifiuti per conto dei Comuni,

con i quali Rilegno ha stretto accordi. I cittadini possono invece

servirsi delle stazioni ecologiche comunali. Il legno

accuratamente separato viene caricato a bordo di automezzi e

trasportato sino alle Piattaforme. Ce ne sono circa 380 in tutta

Italia e raccolgono annualmente circa 2.000.000 tonnellate di

legno. Le aziende possono portare direttamente i loro rifiuti di

imballaggio di legno a queste piattaforme: è un servizio gratuito

garantito da Rilegno.

Una corteccia speciale

Dall’albero al tappo di bottiglia: perché riciclare sughero è

importante.

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Anche il sughero è legno

La quercia da sughero è un grande albero centenario che cresce

nell’area del Mediterraneo, in particolare in Portogallo, Francia

Meridionale e Corsica, Spagna, Nord Africa e Italia, soprattutto

in Sardegna. Dalla corteccia di questa maestosa pianta si ricava

il sughero, un legno particolarmente elastico dalle fibre ricche

d’aria. Per questo è usato come isolante termico e acustico,

anche in edilizia. Per la sua leggerezza lo troviamo spesso

impiegato nelle calzature, ma l’uso principale è ancora per la

produzione industriale di tappi da vino.

Come il legno, il sughero è materia viva, capace di gestire in

modo ottimale gli scambi fra il vino e l’aria circostante,

favorendo i processi d’invecchiamento e rendendo il vino ancora

più pregiato.

Il sughero è raccolto manualmente nelle sugherete. Per un primo

raccolto, chiamato “decortica”, bisogna aspettare che la quercia

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raggiunga una circonferenza di almeno 60 cm, cosa che avviene

solitamente intorno ai 25-30 anni d’età della pianta.

La prima decortica produce un sughero di qualità non sufficiente

per la produzione di tappi.

La quercia richiede pazienza: la decortica successiva va compiuta

almeno 9 anni dopo, ma per il sughero da tappi bisognerà

attendere la terza, dopo altri 9 anni!

Da questo momento in poi, la quercia produce ottimo sughero per

circa un secolo e mezzo, equivalente a 15 o 16 decortiche.

L’Italia del legno

La mappa geografica dei luoghi del legno in Italia.

Il paese dei boschi

L’Italia è il paese del mare, del sole e… dei boschi. Questi ultimi

crescono di circa 100.000 ettari l’anno, per un totale di circa 10

milioni di ettari.

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Questo è dovuto al progressivo abbandono dei terreni destinati

all’agricoltura e al pascolo, specie nelle zone montagnose, che

lascia spazio alla crescita di nuovi alberi. Praticamente un terzo

dell’Italia è coperto da boschi, pari al 5% degli alberi europei. Il

65% delle foreste è di proprietà privata, mentre il resto

appartiene ai singoli Comuni.

La ricchezza di boschi non è tuttavia sufficiente a coprire le

necessità dell’industria del legno. I distretti industriali del

mobile e dell’arredamento si concentrano in poche regioni:

nel Triveneto (Veneto, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto

Adige), Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Marche, Toscana,

Puglia. Si tratta in larga parte di piccole e medie imprese che

contano per il 6% sul totale dell’industria manifatturiera italiana.

Da legno a Ri-legno

Riciclare legno fa bene all’economia e all’ambiente.

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Il bello del riciclo

Cosa succede al legno raccolto in tutta Italia grazie alle

piattaforme e al sostegno di Rilegno? Triturato o macinato per

occupare meno spazio, è caricato su idonei mezzi di trasporto e

condotto alle industrie del riciclo, al Nord Italia. Qui il legno

viene ulteriormente ripulito e macinato finemente

meccanicamente, fino a togliere ogni impurità, ottenendo i chips,

piccole scaglie di legno. È un processo che non impiega sostanze

pericolose o nocive, garantendo il massimo rispetto per

l’ambiente. Inoltre il legno trattiene nelle proprie fibre

l’anidride carbonica che ha assorbito quando era parte di un

albero.

Il processo di riciclo non libera questo gas in atmosfera, cosa

che invece succederebbe in caso di combustione, contribuendo

perciò a limitare l’effetto serra.

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Il processo di riciclo dei chips ha come risultato il pannello

truciolare, largamente utilizzato, una volta nobilitate le pareti

esterne, per fabbricare mobili e arredi, ma non solo.

Facciamo i conti con gli imballaggi

Conosciamo meglio il pallet ed esercitiamoci con la geometria.

L’importanza della forma

Con il termine imballaggi s’intendono tutti i contenitori atti a

trasportare o immagazzinare un bene. Gli imballaggi in legno sono

fra i più antichi al mondo, data la disponibilità e facilità di

lavorazione della materia prima.

Ancora oggi gli imballaggi in legno sono diffusi in tutto il mondo,

anche perché si possono riciclare in modo economico e

rispettoso dell’ambiente.

L’imballaggio di legno più diffuso è il pallet, anche noto come

pedana o bancale.

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Si tratta di una piattaforma in legno rialzata mediante piedini,

facilmente sollevabile e spostabile dalle “forchette” dei carrelli

elevatori. Il pallet permette di poggiare le merci su una

superficie stabile e isolata dal terreno, oltre a essere

facilmente impilabile senza sprechi di spazio.

Siccome è un prodotto “giovane”, diffusosi dopo la seconda

guerra mondiale, la sua standardizzazione ha ancora margini di

miglioramento. In Europa è diffuso il pallet EUR-EPAL, che

misura 800x1200 mm. Queste dimensioni consentono di occupare

in modo ottimale gli spazi dei più comuni mezzi di trasporto,

mentre sono critiche per il trasporto in container

intercontinentali.

Per resistenza, durabilità, facilità di movimentazione (può

essere inforcato da tutti e quattro i lati), economicità e facilità

di riciclaggio, il pallet in legno è destinato a tenerci compagnia

ancora a lungo.

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RICICLARE LE PEDANE

Il pallet è una struttura in legno che si presta molto bene per il

riciclo creativo grazie al suo potenziale multifunzione. Inoltre

ha una struttura molto resistente e ha una forma adattabile a

diversi usi, basta utilizzare le assi che lo compongono in piena

creatività. Le soluzioni sono tantissime. Il pallet va scomposto e

ricomposto in base alla funzione che vogliamo realizzare, se poi

aggiungiamo fantasia e un pizzico di fai da te allora le soluzioni

si moltiplicano notevolmente. Ecco come riciclare un pallet

seguendo l’istinto e lasciando libero sfogo alla fantasia.

Come riciclare un pallet, arredamento interno

Una soluzione molto semplice ma efficace è il suo utilizzo in

posizione orizzontale: il pallet può subito diventare un tavolino

da soggiorno, fisso o mobile, se vengono montate ruote o meno.

Oppure potrebbe diventare il supporto per il materasso, al posto

delle doghe classiche in legno, basta solo unire più elementi ed

ecco un letto singolo o matrimoniale molto originale.

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Possono diventare, divani, poltroncine, basta impilare i pallet

fino all’altezza desiderata e poi ricoprire le sedute con dei

cuscini.

Le soluzioni si moltiplicano se si sfrutta anche il pallet in

verticale: con l’aiuto di qualche piccolo strumento, come trapano,

seghetti e chiodi, si possono costruire anche scaffali, scarpiere,

mensole, librerie, da sistemare in un’intera parete. I pallet

possono diventare complementi d’arredo in grado di arricchire

l’ambiente domestico: appendiabiti, portagioielli, portavasi,

fioriere.

Come riciclare un pallet, mobili da giardino

Usando le assi, scomponendo e ricomponendo il pallet fino a

plasmare la propria creatività si possono costruire dei mobili per

arredare il giardino. Si possono creare anche delle cassette per

l’orto domestico. Si può lasciare il materiale allo stato grezzo

oppure levigarlo, verniciarlo, ecc. E se provassimo a costruire un

giardino verticale?

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Basta costruire una struttura rettangolare con le assi disposte

in maniera incrociata e fissarla alla parete del balcone o del

terrazzo. Sugli spazi creati si potranno appendere i vasi con le

piantine.

Con il riciclo creativo del pallet non solo riusciamo a risparmiare

ricavando numerose idee con il fai da te ma diamo anche una

mano concreta all’ambiente

Le pedane in legno utilizzate per trasportare i prodotti nei

magazzini sono di grande ispirazione per creativi e amanti del fai

da te. Di seguito troverete alcune idee divertenti e facili da

realizzare per riciclare le pedane in legno e ricreare il vostro

angolo country chic.

Si possono realizzare delle sedute di vario genere, meglio

comunque proteggersi con dei cuscini.

http://www.slownoodle.com/2010/08/pallet-project.html

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…….o un divano…………

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…..delle semplici scale……..

……. o un ufficio completo…….

http://www.decoist.com/2012-02-24/office-design-from-recycled-pallets-at-brandbase-in-amsterdam/

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……. e perché no…… una casa intera!!!!!!!!

Ma vediamo cosa possiamo fare nel ns. piccolo!!!

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COME RICICLARE UN PALLET E TRASFORMARLO IN UN

TAVOLINO

I pallet, o bancali, possono essere trasformati in mille modi:

possono essere ad esempio usati come base per dar vita a un

tavolino che, all’occorrenza, si può trasformare in un

comodissimo puff! Ecco come fare!

Per procurarvi il bancale potete andare al mercato oppure

aguzzare la vista: spesso vengono abbandonati all’uscita del

supermercato.

Prima di iniziare i lavori indossate dei guanti spessi per evitare

di rovinare le vostra manicure (e sopratutto per evitare di

infilzarvi delle scegge di legno nelle vostre mani!)

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Con la carta vetrata a grana grossa passate la superficie del

pallet in modo da levigare e smussare gli angoli rovinati del

pallet.

Procuratevi quindi al cementite e, con un ampio pennello,

distribuitela su tutta la superficie del pallet: in questo modo

bloccherete la polvere, renderete il tavolo più resistente e

preparerete il bancale al colore che avete scelto.

Prima di procedere con il colore, dovrete aspettare che la

cementite asciugi e ci vorranno almeno 6 ore.

Passate quindi lo smalto per colorare il vostro pallet: dovrete

quindi ripete l’intera operazione (cementite e colorazione) con

due piani di legno della stessa misura del pallet che serviranno

da top e da fondo per il vostro tavolino.

Con una pistola distribuite il silicone adesivo sulle assi di legno e

incollatevi un piano di legno colorate: con viti e rondelle fissate

le ruote ai quattro angoli del tavolino.

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Montate quindi la parte superiore del tavolino utilizzando

sempre il silicone adesivo: lasciate asciugare il silicono e il vostro

tavolino è pronto!

Volete trasformarlo in un puff su cui appoggiare le vostre

stanche gambe? Dovrete solo trovare un cuscino con i colori che

si abbinino all’arredamento della vostra casa!

….qualche altra soluzione…

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Altre soluzioni di come riutilizzare un pallet.

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COME TI RICICLO LE CASSETTE DELLA FRUTTA

Ci sono diversi modi per ridare vita alle classiche cassette di

legno per la frutta o d’altro, arredando e dando un tocco di

originalità alla nostra casa e facendo contemporaneamente un

grosso favore all’ambiente, ovvero a noi stessi!

Le cassette in legno della frutta si prestano ad una infinità di

progetti e idee.

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Hanno una versatilità massima e possono essere smontate e

rimontate secondo la destinazione che vogliamo dare. Essendo di

colore neutro, la decorazione su questo tipo di supporto, è

facilitata molto! Tra l'altro, sono bellissime anche allo stato

grezzo (purchè non macchiate).

Prima di tutto dobbiamo procurarci le cassette della frutta,

grandi piccole, piene, alte o basse, tutto di pende da cosa

vogliamo che diventino. Ovviamente più sono belle pulite e

robuste più possiamo sfruttarle, ma non disdegnate anche quelle

messe un po’ maluccio, a volte ci serve solo un pezzo, o magari è

della misura giusta per realizzare qualcosa di “vintage”

dall’aspetto più vissuto.

Se bazzicate per i mercati ne vedrete tante abbandonate dai

venditori di frutta e verdura, ma anche fuori dai supermercati

capita spesso di trovarne accatastate e pronte per essere

buttate.

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Non pensate subito a farne un bel falò perché con le cassette

della frutta si possono fare tantissime cose, alcune anche

davvero strepitose!!

Cosa possiamo farci? Esistono altri mille modi che ciascuno di noi

può inventare!

Quello che vi serve:

Cassette in legno per la frutta

Pinza e martello

Chiodini piccoli e a forma di U (ricavabili dalla stessa

cassetta)

Seghetto robusto

Matita

Per la decorazione

Colori acrilici spray; Se volete personalizzare con delle scritte vi

occorrono anche delle mascherine da stencil (oppure potete

farle voi) e dei colori acrilici.

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Infine tutti i materiali di riciclo: bottoni, fiori delle bomboniere,

piccole applicazioni, oggettini... insomma tutto può essere

materiale da decorazione.

Se vogliamo lasciarla all’aperto dobbiamo ricordarci di usare

vernici resistenti all’acqua, per l’interno userei acrilici che

risultano lucidi o vernici a base d’acqua, leggermente opache, ma

per l’esterno servirà sicuramente una mano o due di flatting da

barche in modo che se dovesse piovere il vostro lavoro non si

sciupi.

Per scurirla se la volete vintage o effetto legno, potete usare il

caffè o il thè, le tonalità e le venature che ne usciranno saranno

davvero strepitose, in questo caso però non passate la cementite

prima.

Levigate la cassetta e poi con un pennello morbido e piuttosto

largo spalmate il vostro caffè una passata sola per volta in modo

da poter scegliere la giusta tonalità.

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Tra una mano e l’altra lasciate asciugare in modo che il colore

tiri e diventi esattamente come sarà da asciutto.

Per prima cosa, se abbiamo già dei pensili, dobbiamo prendere le

misure in modo da realizzare un portavaso che possa starci

dentro. Poi, procediamo sontando la cassetta. Iniziamo a

ricavare i laterali che, per intenderci, sono quelli che hanno i

supporti triangolari. Poi segnamo le misure dei quattro lati e

tagliamo tutti i pezzi che ci servono. Infine non ci resta che

riassemblare la cassetta e decorarla a nostro piacimento!

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Ovviamente non esiste solo la forma rettangolare... Potete

provare anche tutte le possibili variazioni

Ma si possono fare anche piccoli oggetti d'arredo per la casa.

Ad esempio, dalle cassette più robuste ed in legno massiccio (se

abbiamo la fortuna di trovarne), possiamo ricavare delle librerie

originalissime. Ed ancora, aggiungendo delle rotelle, possiamo

farne un carrello portatutto...

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Possiamo ricavarne delle mensole per il bagno... Basta solo un po'

di fantasia e la cassetta della frutta riacquista una nuova vita, e

direi pure, originale e creativa!

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