L’architettura grafica

Corso di Disegno dell’ArchitetturaProf. Valeria Macrì

INTRODUZIONE AL DESIGN GRAFICO

1. Grafica e comunicazione visivaLa storia della comunicazione visiva, in senso lato, risale alla notte dei tempi. Quando il cacciatore preistorico osservava le impronte d’un animale, era di fatto sulla pista di un segno grafico, e, grazie a questi segni, egli s’immaginava l’animale che li aveva lasciati .

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L’elemento grafico può essere un segno, come una lettera dell’alfabeto, o appartenere a un sistema più ampio, come ad esempio quello dei segnali stradali. Insieme, questi elementi grafici (i tratti di un disegno o i punti di una fotografia) formano una immagine.

LA GRAFICA È L’ARTE DI CONCEPIRE PROGETTI DI ESPRESSIONE VISIVA.

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Un segno non è un’immagine. Le immagini grafiche s ono più che illustrazioni dei soggetti che abbiamo visto o imma ginato. Sono segni che cambiano il senso secondo il contest o in cui si vengono a posizionare .

Spesso vengono associate parole e immagini; le une possono dominare le altre, o ognuna può assumere significato abbinandosi all’altra.In alcune immagini

grafiche particolar-mente sofisticate,è la precisione delle parole che serve a dare un significato esatto a un’immagine ambigua .

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Il contesto determina sia il senso grafico che il modo di leggere il messaggio.

Il Logo I LOVE NEW YORKI LOVE NEW YORK – che mescola un pittogramma con segni alfabetici - trasmette un messaggio che si basa sull’accettazione generale del significato e dell’uso. (stereotipo)

Noi comprendiamo in effetti l’implicazione dell’immagine stereotipata del cuore in questo contesto. In un libro di scienze naturali l’immagine di un cuore non ha più questo significato e non è più la metafora dell’amore.

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Essi si proponevano di dare voce all’espressione tipografica tramite le dimensioni, lo spessore e la posizione delle lettere, cercando di andare al di là della semplice trasmissione di un messaggio per conferire alla propria espressione un carattere unico .

Una volta scritta, la parola, in quanto forma del discorso, perde ogni espressione e accento che permette la voce. Alcuni tipografi contemporanei e i loro precursori, i futuristi , hanno cercato di superare questo limite.

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Il messaggio veicolato nelle immagini e nei segni alfabetici non esprime le idee dell’autore, ma serve soltanto a soddisfare l’ esi genza precisa di un cliente. Benché la sua forma possa essere determinata o modificata da lle preferenze o dai pregiudizi del grafico, il messaggio deve passare in una forma conosciuta e comprensibile da parte del pubblico a cui si rivolge.

Ad esempio, si osservi l’uso di caratteri speciali nei manifesti di alcuni film. Si tratta di modi d i scrivere che sono loghi: l’idea del Padrino come burattinaio, i grattaciel i nella scritta Manhattan, la sensuale bocca rossa con il sanguinante ma non trop po verosimile, -grafico, appunto- titolo The Rocky horror picture show sono esempi della capacità della grafica di dare co n pochi, sintetici segni, non solo una.idea generale del soggetto, ma a nche di renderlo attraente e intrigante.P

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E’ la prima differenza essenziale tra la grafica o il design grafico, e l’arte in quanto tale (anche se la maggior parte dei pionieri di questo ambito disciplinare sono stati essi stessi anche degli artisti).Al contrario dell’artista, il grafico lavora con l’obbiettivo della riproduzione industriale.Una volta ricevuto l’incarico, si passa ad elaborare il concetto lavorando sulla carta o sullo schermo di un computer, di solito in gruppo, e frequentemente sotto la direzione di un direttore artistico. Le proposte presentate al cliente sono spesso modificate prima che la forma definitiva sia pronta per essere spedita in tipografia con le necessarie istruzioni per la sua realizzazione.

Locandine per il seminario Grafica & musica

Barbara Kruger 1999

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La professione del grafico nasce solo alla metà del XX sec. ; prima i pubblicitari e i loro agenti si avvalevano dei servizi di “cartellonisti”. Questi specialisti erano artisti visuali, che ideavano l’immagine; i tipografi si occupavano dell’organizzazione del testo. Questi illustratori fornivano a volte dei disegni molto definiti, a volte semplici schizzi; dunque c’era la necessità anche di ritoccatori, di calligrafi, tutti operatori che si occupavano dei ritocchi finali sui bozzetti prima della stampa.

Molti tra questi cartellonisti erano in grado di r ealizzare da soli un intero manifesto. Vediamo ad es.opere di uno di più famosi artisti dell’affiche italiana fino agli anni trenta, Leonetto Cappiello.P

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Oggi, all’interno delle agenzie, il grafico ha sostituito il cartellonista, e inoltre lavora alla realizzazione sia di riviste che di giornali. L’artista solitario dell’inizio del secolo è ormai integrato in una équipe, e costituisce uno degli anelli della catena dell’industria della comunicazione.

Fino alla fine del XVIII sec. le arti grafiche erano essen-zialmente stampate in bicro-mia. La relazione tra l’immagine e il suo contesto, tra le parti inchiostrate e non, tra spazi positivi e negativi diviene essenziale ad una percezione estetica generale. Le proporzioni, le dimensioni, lo sfondo, il colore e la texture, sono i materiali per il progettografico.P

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In occidente i grafici hanno ereditato l’alfabeto romano, la cui forma si è poco modificata nel corso dei secoli. In origine i caratteri a stampa imitavano le lettere disegnate dagli scribi; in seguito si sono evolute traendo ispirazione dalla geometria delle iscrizioni romane.

Varianti di questi caratteri si sono sviluppate tra i XV e il XX secolo. La progettazione dei caratteri è sempre stata oggetto di dibattito e, a seconda del periodo, tipografi e grafici sono stati influenzati dalle mode e dai progressi tecnici.P

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La grafica ha tre funzioni fondamentali: Il suo primo ruolo è quello di identificare ,di dire questo è questa cosa, o indicare la sua provenienza (insegne di locande, bandiere e scudi, marchi di fabbricazione, marchi di tipografi e stampatori, loghi aziendali, etichette). Un’altra funzione della grafica è quella di informare e insegnare , indicando la relazione tra più oggetti in termini di direzione, di posizione o di scala (carte o mappe, diagrammi, tabelle).Infine, il suo terzo ruolo,

alquanto diverso dagli altri due, è quello di presentare e promuovere (manifesti, pubblicità), con lo scopo di catturare l’attenzione e di imporre un messaggio.P

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Sotto l’influenza delle pressioni commerciali e delle tecnologie di avanguardia, nuove forme di grafica si vanno diffondendo, così anche se gli artisti creano ancora molte immagini, finiscono perriutilizzare molte immagini o idee già esistenti, specie quando si tratta di citazioni di immagini famose; in qualche modo come glistampatori del medioevo riusavano a volontà e per diverse occasioni e necessità le illustrazioni incise su legno.Oggi la rivoluzione elettronica permette di conservare le immagini per riprenderle, manipolarle e riassemblarle secondo un’estetica contemporanea.

Oggi la grafica è parte integrante della cultura e dell’economia dei paesi industrializzati; tuttavia, nonostante i progressi tecnologici che dagli anni ‘60 hanno investito i mezzi di comunicazione, e l’accesso alle immagini, i progressi in questo campo sono sempre derivati dal lavoro di alcuni pionieri indipendenti, nonostante la maggior parte dei pubblicitari lavori in équipe.

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La carta è il supporto più usato: un semplice foglio , stampato su una sola facciata, diviene un volantino o una lettera; piegandolo in due, si ottiene un opuscolo o una brochure di quattro pagine: piegando ancora , su ha un piccolo quaderno, un sedicesimo: assemblando più quaderni, si ha una rivista o un libro . Tutti questi supporti- il manifesto, la brochure, il quaderno, la rivista o il libro- costituiscono la struttura fisica sulla quale il grafico dispone le sue informazioni. Il contenuto della pagina singola, della doppia pagina o del gruppo di pagine viene organizzata per una visualizzazione nell’ambito di un ordine definito allo scopo di costituire una sequenza narrativa conveniente.

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Per finire, ricordiamo i prodotti che una agenzia grafica-pubblicitaria è chiamata a elaborare:

- Logotipi e marchi

- Cataloghi

- Layout per pubblicità

-Studio per linea grafica, immagine coordinata, packaging di prodotti

- Brochure

-Volantini, manifesti e locandine

- Biglietti da visita, carta intestata, buste, ecc.

-Studio di etichette e fascette.P

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