corso di formazione per il conseguimento dellabilitazione al prelievo programmato del capriolo...
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Corso di formazione per il conseguimento Corso di formazione per il conseguimento dell’abilitazione al prelievo programmato del dell’abilitazione al prelievo programmato del
capriolocapriolo
““Conoscenza ai Conoscenza ai fini gestionali”fini gestionali”
Foto di: Andrea BarghiFoto di: Andrea Barghi
A cura diA cura di
Sandro Nicoloso e Lilia OrlandiSandro Nicoloso e Lilia Orlandi
Fauna_CorsoCap4a_rev0Fauna_CorsoCap4a_rev03_a3_a
GESTIONE DELLA POPOLAZIONEGESTIONE DELLA POPOLAZIONE
CONOSCENZA 1° LIVELLOCONOSCENZA 1° LIVELLOdi specie e popolazione:di specie e popolazione:
Definizione OBIETTIVIDefinizione OBIETTIVI
Vocazionalità biologicaVocazionalità biologica
Vocazionalità agro-Vocazionalità agro-forestaleforestale
Distribuzione degli animali Distribuzione degli animali
STUDIO DELLA VOCAZIONALITA’ DEL STUDIO DELLA VOCAZIONALITA’ DEL TERRITORIOTERRITORIO
Prevede due livelli di analisi in progressionePrevede due livelli di analisi in progressione:
VOCAZIONALITÀ BIOLOGICAVOCAZIONALITÀ BIOLOGICA, integrando i diversi , integrando i diversi parametri ambientali, è uno strumento in grado di parametri ambientali, è uno strumento in grado di quantificare la potenzialità faunistica del territorio nei quantificare la potenzialità faunistica del territorio nei confronti di una certa specieconfronti di una certa specie
VOCAZIONALITÀ AGRO-FORESTALEVOCAZIONALITÀ AGRO-FORESTALE, analizzando , analizzando parametri ambientali ed antropici, è uno strumento parametri ambientali ed antropici, è uno strumento capace di integrare le esigenze biologiche delle capace di integrare le esigenze biologiche delle popolazioni animali con quelle dettate dalle attività popolazioni animali con quelle dettate dalle attività antropiche ottimizzando la scelta di strategie antropiche ottimizzando la scelta di strategie gestionaligestionali
Km
5 10
0
20002000199199
55
19919900
E’ la definizione E’ la definizione delle aree con delle aree con
presenza/assenza presenza/assenza attraverso la attraverso la raccolta di raccolta di
informazioni informazioni (osservazioni (osservazioni
dirette, dirette, investimenti, segni investimenti, segni di presenza, ecc…)di presenza, ecc…)
La distribuzione è un La distribuzione è un parametro variabile nel tempo parametro variabile nel tempo
L’unità di L’unità di riferimento è la riferimento è la
maglia maglia chilometricachilometrica
STUDIO DELLA DISTRIBUZIONE DELLA STUDIO DELLA DISTRIBUZIONE DELLA POPOLAZIONEPOPOLAZIONE
Segni di presenzaSegni di presenzaTracce:Tracce: gli animali, camminando sul fango o sulla neve lasciano caratteristiche impronte gli animali, camminando sul fango o sulla neve lasciano caratteristiche impronte degli zoccoli; nel capriolo è praticamente impossibile determinare il sesso degli animali degli zoccoli; nel capriolo è praticamente impossibile determinare il sesso degli animali dall’esame delle impronte. Fino ad un certo periodo è possibile differenziare quelle dei dall’esame delle impronte. Fino ad un certo periodo è possibile differenziare quelle dei piccolipiccoli Escrementi (o “fatte”):Escrementi (o “fatte”): sono costituiti da un insieme di elementi di forma sub-ovale sono costituiti da un insieme di elementi di forma sub-ovale (vagamente cilindrica) di colore bruno (la colorazione può variare molto in funzione delle (vagamente cilindrica) di colore bruno (la colorazione può variare molto in funzione delle stagioni e del regime alimentare). Le dimensioni sono circa 10-15 mm di lunghezza e 7-stagioni e del regime alimentare). Le dimensioni sono circa 10-15 mm di lunghezza e 7-10 mm di diametro 10 mm di diametro Morsi sulla vegetazione:Morsi sulla vegetazione: specialmente nel periodo invernale è possibile osservare il specialmente nel periodo invernale è possibile osservare il morso del capriolo sui giovani getti o sulle gemme di cespugli o piccoli alberelli. I morsi morso del capriolo sui giovani getti o sulle gemme di cespugli o piccoli alberelli. I morsi degli ungulati si differenziano da quelle dei roditori per la forma particolare a scalpello degli ungulati si differenziano da quelle dei roditori per la forma particolare a scalpello determinata dall’assenza di incisivi e canino sull’arcata superiore). Non è certa determinata dall’assenza di incisivi e canino sull’arcata superiore). Non è certa l’attribuzione al capriolo nel caso in cui ci siano altri ungulati selvatici nell’area di l’attribuzione al capriolo nel caso in cui ci siano altri ungulati selvatici nell’area di indagine indagine Fregoni:Fregoni: scortecciamento di piccole piante a partire da circa 10-20 cm da terra fino a circa scortecciamento di piccole piante a partire da circa 10-20 cm da terra fino a circa un metro di altezza; frequenti a partire dal tardo inverno e osservabili per tutta l’estate, un metro di altezza; frequenti a partire dal tardo inverno e osservabili per tutta l’estate, sono prodotti dai maschi con il ripetuto sfregamento del palco su arbusti o piccoli alberelli sono prodotti dai maschi con il ripetuto sfregamento del palco su arbusti o piccoli alberelli del diametro massimo di 3-4 cm. Hanno un significato visivo ed olfattivo per la marcatura del diametro massimo di 3-4 cm. Hanno un significato visivo ed olfattivo per la marcatura dei territori dei territori Raspate:Raspate: asportazione del cotico erboso o della lettiera del sottobosco; prodotte dai asportazione del cotico erboso o della lettiera del sottobosco; prodotte dai maschi raspando ripetutamente il terreno con le zampe. Come i fregoni hanno un maschi raspando ripetutamente il terreno con le zampe. Come i fregoni hanno un significato visivo ed olfattivo per la marcatura dei territorisignificato visivo ed olfattivo per la marcatura dei territori
Abbaio:Abbaio: secca vocalizzazione emessa sia dai maschi che dalle femmine che può secca vocalizzazione emessa sia dai maschi che dalle femmine che può assumere significati diversi. I maschi li utilizzano frequentemente durante la fase assumere significati diversi. I maschi li utilizzano frequentemente durante la fase gerarchica per segnalare la propria presenza e per indicare il proprio rango sociale, le gerarchica per segnalare la propria presenza e per indicare il proprio rango sociale, le femmine (e in altre occasioni i maschi) li utilizzano per esprimere allarme femmine (e in altre occasioni i maschi) li utilizzano per esprimere allarme
Segni di presenzaSegni di presenza
Sovrapposizione tra potenzialità della
popolazione e attuale distribuzione
GESTIONE DELLA POPOLAZIONEGESTIONE DELLA POPOLAZIONE
CONOSCENZA 1° LIVELLOCONOSCENZA 1° LIVELLOdi specie e popolazione:di specie e popolazione:
Definizione OBIETTIVIDefinizione OBIETTIVI
Vocazionalità biologicaVocazionalità biologica
Vocazionalità agro-Vocazionalità agro-forestaleforestale
Distribuzione degli animali Distribuzione degli animali
GESTIONE DELLA POPOLAZIONEGESTIONE DELLA POPOLAZIONE
CONOSCENZA 2° LIVELLO CONOSCENZA 2° LIVELLO di specie e popolazionedi specie e popolazione
Scelta delle STRATEGIEScelta delle STRATEGIE
consistenza e densitàconsistenza e densità
parametri strutturali parametri strutturali
caratteristiche dinamichecaratteristiche dinamiche
ecologia e ecologia e comportamento….comportamento….
CONSISTENZACONSISTENZA
E’ iE’ il numero di animali presenti nella l numero di animali presenti nella popolazione. E’ un parametro difficilmente popolazione. E’ un parametro difficilmente
definibile con precisione, specialmente per gli definibile con precisione, specialmente per gli animali che hanno abitudini crepuscolari e animali che hanno abitudini crepuscolari e
vivono in ambienti boscati. vivono in ambienti boscati.
Più frequentemente si parla di Più frequentemente si parla di ““consistenza consistenza minima accertataminima accertata””. Questa informazione si . Questa informazione si ottiene attraverso censimenti sul campoottiene attraverso censimenti sul campo
E’ il numero di animali in funzione della superficie di riferimento. E’ il numero di animali in funzione della superficie di riferimento. Come per la distribuzione, l’unità territoriale di riferimento è il Come per la distribuzione, l’unità territoriale di riferimento è il
kmkm22 e quindi si definisce come e quindi si definisce come
n° capi/100 han° capi/100 ha
DENSITA’DENSITA’
DENSITA’DENSITA’Unità di gestione vocataUnità di gestione vocata
Densità Densità media 20 media 20 capi/100 hacapi/100 ha
DENSITA’DENSITA’Unità di gestione poco vocataUnità di gestione poco vocata
Densità Densità media 10 media 10 capi/100 hacapi/100 ha
DENSITA’DENSITA’
Superficie tot. = 2000Superficie tot. = 2000
In quale Unità di In quale Unità di Gestione vivono più Gestione vivono più
animali?animali?
Consistenza = 400 capiConsistenza = 400 capi
Densità = 20 capi/kmDensità = 20 capi/km22
Proviamo a Proviamo a guardarle guardarle
dall’alto………dall’alto………
Superficie tot. = 4000Superficie tot. = 4000
Densità = 10 capi/kmDensità = 10 capi/km22
DISTRIBUZIONE OMOGENEADISTRIBUZIONE OMOGENEA
DISTRIBUZIONE NON DISTRIBUZIONE NON OMOGENEAOMOGENEA
Deve essere valutata anche in funzione della specie a seconda Deve essere valutata anche in funzione della specie a seconda che si sfrutti lo spazio in modo omogeneo oppure noche si sfrutti lo spazio in modo omogeneo oppure no
DENSITA’DENSITA’
Uso omogeneoUso omogeneo
(comportamento individuale)(comportamento individuale)Uso non omogeneoUso non omogeneo
(comportamento gregario)(comportamento gregario)
Due parametri hanno particolare importanza per la definizione della densità:
DENSITA’DENSITA’
PERIODO Deve tenere conto delle variazioni durante l’anno
in seguito a natalità, mortalità, emigrazione ed
immigrazione, distribuzione delle
risorse. E’ di solito riferita alla fine dell’inverno e
prima dei parti
TIPO DI SUPERFICIE Può essere riferita
alla superficie boscata, a quella totale o a quella
vocata per la specie
Densità su superficie boscata e Densità su superficie boscata e totaletotale
giornogiorno nottenotte
In funzione delle densità ottimali degli animali si può In funzione delle densità ottimali degli animali si può parlare di:parlare di:
DENSITA’DENSITA’
DENSITA’ BIOLOGICADENSITA’ BIOLOGICAmassima densità di massima densità di animali in un certo animali in un certo
territorio, superata la territorio, superata la quale compaiono segni quale compaiono segni di decadimento fisico di decadimento fisico
all’interno della all’interno della popolazionepopolazione
DENSITA’ DENSITA’ AGRO-FORESTALE AGRO-FORESTALE
massima densità di massima densità di animali in un certo animali in un certo
territorio superata la territorio superata la quale si verificano danni quale si verificano danni “intollerabili” alle colture “intollerabili” alle colture
agro-forestali e/o alla agro-forestali e/o alla vegetazione naturalevegetazione naturale
0
20
40
60
80
100
120
140
160
180
f ond. t t+1 t+2 t+3 t+4 t+5 t+6 t+7 t+8 t+9 t+10 t+11 t+12 t+13 t+14 t+15 t+16 t+17 t+18 t+19 t+20
anni
n°
capi
Popolazione senza prelievi
Incremento di popolazioneIncremento di popolazione
Punto di flessoPunto di flesso
Massima densità biologicaMassima densità biologica
0
20
40
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f ond. t t+1 t+2 t+3 t+4 t+5 t+6 t+7 t+8 t+9 t+10 t+11 t+12 t+13 t+14 t+15 t+16 t+17 t+18 t+19 t+20
anni
n°
capi
Popolazione senza prelievi
Popolazione con prelievo
Prelievo
Incremento di popolazioneIncremento di popolazione
Massima densità biologicaMassima densità biologica
Massima densità agro-forestaleMassima densità agro-forestale
Quote di prelievo annualeQuote di prelievo annuale
0
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40
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f ond. t t+1 t+2 t+3 t+4 t+5 t+6 t+7 t+8 t+9 t+10 t+11 t+12 t+13 t+14 t+15 t+16 t+17 t+18 t+19 t+20
anni
n°
capi
Popolazione senza prelievi
Popolazione con prelievo
densità biologicadensità biologica
densità obiettivodensità obiettivo
MONITORAGGIO DI POPOLAZIONEMONITORAGGIO DI POPOLAZIONE
STRUTTURA DI POPOLAZIONESTRUTTURA DI POPOLAZIONE
PROPORZIONE PROPORZIONE SESSI (PS)SESSI (PS)
E’ il rapporto tra E’ il rapporto tra n° maschi e n° maschi e n° femminen° femmine
E’ la distribuzioneE’ la distribuzione degli individui della degli individui della popolazione in classi di sesso e di età espressa in popolazione in classi di sesso e di età espressa in
percentuale.percentuale.
PROPORZIONE PROPORZIONE CLASSI DI ETA’ (PC)CLASSI DI ETA’ (PC)
E’ la ripartizione E’ la ripartizione percentuale delle percentuale delle
classi di etàclassi di età
Sia la PS che la PC dipendono da natalità, mortalità, Sia la PS che la PC dipendono da natalità, mortalità, emigrazione che intervengono in modo differenziato sulle emigrazione che intervengono in modo differenziato sulle diverse classi di sesso ed età. Ambedue danno indicazioni diverse classi di sesso ed età. Ambedue danno indicazioni
importanti sulla dinamica di popolazione, cioè la sua importanti sulla dinamica di popolazione, cioè la sua evoluzione nel tempo. evoluzione nel tempo.
PROPORZIONE SESSI
La PS alla nascita è circa 1:1; in una popolazione La PS alla nascita è circa 1:1; in una popolazione complessiva dipende dalla diversa azione dei complessiva dipende dalla diversa azione dei
fattori di mortalità ed emigrazione sui maschi e fattori di mortalità ed emigrazione sui maschi e sulle femminesulle femmine..
Nelle classi adulte c’è solitamente uno Nelle classi adulte c’è solitamente uno squilibrio a favore delle femmine ma squilibrio a favore delle femmine ma
solitamente si attesta attorno a solitamente si attesta attorno a 1 maschio/1.5 femmine1 maschio/1.5 femmine
e raramente si supera il rapporto e raramente si supera il rapporto 1 maschio/2.5 femmine1 maschio/2.5 femmine
STRUTTURA DI POPOLAZIONE
Teoricamente si possono distinguere tante classi di Teoricamente si possono distinguere tante classi di età quanti sono gli anni di vita della specie (età quanti sono gli anni di vita della specie (PIRAMIDI PIRAMIDI
DI ETA’); DI ETA’);
Più frequentemente, si distinguono le classi di età Più frequentemente, si distinguono le classi di età riconoscibili con sicurezza sul campo con riconoscibili con sicurezza sul campo con
l’osservazione. l’osservazione.
L’abbattimento casuale realizzato sugli animali L’abbattimento casuale realizzato sugli animali adulti, o la valutazione degli animali investiti, può adulti, o la valutazione degli animali investiti, può
permettere di costruire le piramidi di età che offrono permettere di costruire le piramidi di età che offrono informazioni importanti sulla dinamica di popolazione informazioni importanti sulla dinamica di popolazione
PIRAMIDE DI POPOLAZIONEPIRAMIDE DI POPOLAZIONEcapriolocapriolo
0-10-1
1-21-22-32-3
3-43-4
4-54-5
5-65-6
6-76-7
7-87-8
8-98-9
9-109-10
10-1110-11
11-1211-12
FEMMINEFEMMINE MASCHIMASCHI
Capitale Capitale riproduttivo riproduttivo femminilefemminile
Capitale Capitale riproduttivo riproduttivo
maschilemaschile
incremento incremento femminilefemminile
incremento incremento maschilemaschile
Rapporto sessi Rapporto sessi alla nascita 1:1alla nascita 1:1
PIRAMIDE DI POPOLAZIONEPIRAMIDE DI POPOLAZIONEcapriolocapriolo
0-10-1
1-21-22-32-3
3-43-4
4-54-5
5-65-6
6-76-7
7-87-8
8-98-9
9-109-10
10-1110-11
11-1211-12
FEMMINEFEMMINE MASCHIMASCHIRapporto sessi Rapporto sessi alla nascita 1:1alla nascita 1:1
MORTALITA’ PIU’ ALTA MORTALITA’ PIU’ ALTA NEI MASCHINEI MASCHI
LA PIRAMIDE SI LA PIRAMIDE SI “SBILANCIA” A FAVORE “SBILANCIA” A FAVORE
DELLE FEMMINEDELLE FEMMINE
CLASSI DI ETA’CLASSI DI ETA’capriolocapriolo
00
1122
33
44
55
66
77
88
99
1010
1111
FEMMINEFEMMINE MASCHIMASCHI
Femmine Femmine adulteadulte
Maschi Maschi adultiadulti
Maschi Maschi giovanigiovaniPiccoli maschiPiccoli maschi
Femmine sottiliFemmine sottiliPiccoli femminaPiccoli femmina
PIRAMIDE DI POPOLAZIONEPIRAMIDE DI POPOLAZIONE
0-10-1
1-21-22-32-3
3-43-4
4-54-5
5-65-6
6-76-7
7-87-8
8-98-9
9-109-10
10-1110-11
11-1211-12
FEMMINEFEMMINE MASCHIMASCHI
POPOLAZIONE CON GROSSI INCREMENTIPOPOLAZIONE CON GROSSI INCREMENTI
Molti piccoli e Molti piccoli e giovani in giovani in
rapporto agli rapporto agli adulti…adulti…
PIRAMIDE DI POPOLAZIONEPIRAMIDE DI POPOLAZIONE
0-10-1
1-21-22-32-3
3-43-4
4-54-5
5-65-6
6-76-7
7-87-8
8-98-9
9-109-10
10-1110-11
11-1211-12
FEMMINEFEMMINE MASCHIMASCHI
POPOLAZIONE CON SCARSI INCREMENTIPOPOLAZIONE CON SCARSI INCREMENTI
Pochi piccoli e Pochi piccoli e giovani in giovani in
rapporto agli rapporto agli adulti…adulti…
E’ il numero di piccoli per femmina e si indica come E’ il numero di piccoli per femmina e si indica come rapporto tra n°piccoli e n°femmine. rapporto tra n°piccoli e n°femmine.
Viene calcolata su tutte le femmine di età > 1 annoViene calcolata su tutte le femmine di età > 1 anno
Maturità sessuale delle femmine:Maturità sessuale delle femmine:- 13° - 14° mese di età in aree collinari ed inverni miti- 13° - 14° mese di età in aree collinari ed inverni miti- 25° - 26° mese di età in aree montane con inverni - 25° - 26° mese di età in aree montane con inverni rigidirigidi
NATALITA’NATALITA’
Numero di piccoli nati: Numero di piccoli nati: • Parto normale : Parto normale : 2 piccoli /femmina (da 1 a 3)2 piccoli /femmina (da 1 a 3)• Primipare :Primipare : 1 solo in piccolo in genere1 solo in piccolo in genere
Valori di riferimento sulla natalità Valori di riferimento sulla natalità (piccoli/femmina)(piccoli/femmina)
Ambienti a bassa Ambienti a bassa vocazionalitàvocazionalità 0,35-0,70,35-0,7
Ambienti a media Ambienti a media vocazionalitàvocazionalità 0,75-1.00,75-1.0
Ambienti a buona Ambienti a buona vocazionalitàvocazionalità 1.1-1.31.1-1.3
NATALITA’NATALITA’
Studio sulla riproduzione delle femmine di Studio sulla riproduzione delle femmine di capriolocapriolo
Val Rendena (TN) Val Rendena (TN)
19981998 Femmina adultaFemmina adulta201201
Catturati inverno 1999Catturati inverno 1999
Femmina 296Femmina 296 Maschio 256Maschio 256
1° ANNO DI INDAGINE1° ANNO DI INDAGINE
2° ANNO DI INDAGINE2° ANNO DI INDAGINE
19991999
Piccolo indeterminatoPiccolo indeterminato
Muore durante la prima estateMuore durante la prima estate
Femmina adultaFemmina adulta201201
3° ANNO DI INDAGINE3° ANNO DI INDAGINE
20002000
Piccolo maschioPiccolo maschio Muore durante la prima estateMuore durante la prima estate
Femmina adultaFemmina adulta201201
Femmina adultaFemmina adulta296 (figlia 201)296 (figlia 201)
Piccolo Piccolo indeterminatoindeterminato
RIASSUMENDO…RIASSUMENDO…
19981998
Piccolo maschioPiccolo maschio
Femmina adultaFemmina adulta201201
19991999 20002000
Piccolo Piccolo indeterminatoindeterminato
Piccolo femminaPiccolo femminaPiccolo maschioPiccolo maschio
N° parti per anniN° parti per anni
19981998
19991999
20002000
201201 921921 981981941941 991991
?? ?? ??
??
E’ la diversa incidenza di morte sulle varie classi di E’ la diversa incidenza di morte sulle varie classi di sesso ed età espressa in percentuale (%) rispetto al sesso ed età espressa in percentuale (%) rispetto al
totale degli individuitotale degli individui
MORTALITA’MORTALITA’
Viene riferita a: Tempo e CausaViene riferita a: Tempo e Causa
MASCHI GIOVANI: nomadismo ed inesperienza;MASCHI GIOVANI: nomadismo ed inesperienza;MASCHI ADULTI: perdita delle precauzioni durante la MASCHI ADULTI: perdita delle precauzioni durante la
fase gerarchica, gli scontri della fase territoriale, le fase gerarchica, gli scontri della fase territoriale, le conseguenze successive alle fatiche riproduttive;conseguenze successive alle fatiche riproduttive;
FEMMINE ADULTE: cause connesse alla riproduzione;FEMMINE ADULTE: cause connesse alla riproduzione;PICCOLI per condizioni meteorologiche avversePICCOLI per condizioni meteorologiche avverse
Esempio di mortalità differenziata annuale sul Esempio di mortalità differenziata annuale sul capriolo in una popolazione naturale ed in capriolo in una popolazione naturale ed in
equilibrio con predatori naturali (lince e lupo)equilibrio con predatori naturali (lince e lupo)
MORTALITA’MORTALITA’
PICCOLI 50 %PICCOLI 50 %
GIOVANI 20-30%GIOVANI 20-30%
ADULTI 5-10 %ADULTI 5-10 %
VECCHI 15-20 %VECCHI 15-20 %
0-10-1 1-21-2 2-32-3 3-43-4 4-54-5 5-65-6 6-76-7 7-87-8 8-98-9 9-109-10 10-10-1111
11-11-1122
Sono parametri difficilmente Sono parametri difficilmente valutabili e dipendono in valutabili e dipendono in
particolare modo dalla densità particolare modo dalla densità della nostra popolazione e di della nostra popolazione e di
quelle limitrofequelle limitrofe
EMIGRAZIONE e IMMIGRAZIONEEMIGRAZIONE e IMMIGRAZIONE
EMIGRAZIONE …
…IMMIGRAZIONE
Le misure biometriche (peso vivo, peso vuoto, Le misure biometriche (peso vivo, peso vuoto, lunghezza dell’animale, lunghezza del lunghezza dell’animale, lunghezza del
metatarso, misure craniometriche, ecc.) metatarso, misure craniometriche, ecc.) permettono di conoscere indirettamente lo stato permettono di conoscere indirettamente lo stato
di salute della popolazione. La valutazione di salute della popolazione. La valutazione dell’accumulo dei grassi (grasso perirenale, dell’accumulo dei grassi (grasso perirenale,
midollo osseo, ecc.) permette di conoscere lo midollo osseo, ecc.) permette di conoscere lo stato nutrizionale degli individui. Il n° di stato nutrizionale degli individui. Il n° di
embrioni/femmina valutato sulle femmine embrioni/femmina valutato sulle femmine abbattute in autunno, permette di valutare il abbattute in autunno, permette di valutare il
tasso di natalitàtasso di natalità
CARATTERISTICHE CARATTERISTICHE BIOFISIOLOGICHEBIOFISIOLOGICHE
Permette di verificare il numero di Permette di verificare il numero di femmine che stanno si sono accoppiate femmine che stanno si sono accoppiate
con successo la passata stagione con successo la passata stagione riproduttivariproduttiva
Analisi di Utero e Analisi di Utero e OvaieOvaie
1. Rapporti con la vegetazione1. Rapporti con la vegetazione
2.Rapporti con le altre specie2.Rapporti con le altre specie
3.Rapporti con i predatori3.Rapporti con i predatori
CARATTERISTICHE CARATTERISTICHE ECOLOGICHEECOLOGICHE
Rapporti con la Rapporti con la vegetazionevegetazione
1. Uso dell’habitat1. Uso dell’habitat
2. Spostamenti stagionali2. Spostamenti stagionali
3.Sistema riproduttivo3.Sistema riproduttivo
CARATTERISTICHE CARATTERISTICHE ETOLOGICHEETOLOGICHE
Il continuo monitoraggio dei Il continuo monitoraggio dei parametri visti, ci consente di parametri visti, ci consente di
studiare la dinamica di studiare la dinamica di popolazione, cioè l’evoluzione popolazione, cioè l’evoluzione della popolazione nel tempodella popolazione nel tempo
L’INCREMENTO UTILE ANNUO L’INCREMENTO UTILE ANNUO (I.U.A.) è il parametro più (I.U.A.) è il parametro più
importante ai fini gestionaliimportante ai fini gestionali
DINAMICA DI DINAMICA DI POPOLAZIONEPOPOLAZIONE
Indica in percentuale (%) l’accrescimento numerico Indica in percentuale (%) l’accrescimento numerico della popolazione in un anno e si ottiene, a della popolazione in un anno e si ottiene, a
partire dalla consistenza iniziale:partire dalla consistenza iniziale:
INCREMENTO UTILE ANNUOINCREMENTO UTILE ANNUO
ValoriValori di riferimento per l’I.U.Adi riferimento per l’I.U.A(rispetto al totale delle femmine)(rispetto al totale delle femmine)
zone montane con inverni rigidizone montane con inverni rigidi 70 %70 %
zone montane favorevolizone montane favorevoli 80 %80 %
zone di media altitudine con inverni zone di media altitudine con inverni rigidirigidi
100 %100 %
zone ottimali, boschi di querce e poca zone ottimali, boschi di querce e poca neveneve
120 %120 %
I.U.A.= Consistenza + nascite - morti + immigrati - I.U.A.= Consistenza + nascite - morti + immigrati - emigratiemigrati
TASSO D’ACCRESCIMENTOTASSO D’ACCRESCIMENTO
Il calcolo del tasso di accrescimento di una Il calcolo del tasso di accrescimento di una popolazione è molto difficile da valutare con popolazione è molto difficile da valutare con
esattezza in quanto alcuni parametri non sono esattezza in quanto alcuni parametri non sono facilmente calcolabili. Ad esempio l’emigrazione facilmente calcolabili. Ad esempio l’emigrazione e l’immigrazione sono difficilmente stimabili, il e l’immigrazione sono difficilmente stimabili, il numero di piccoli che muore nei primi giorni di numero di piccoli che muore nei primi giorni di vita non sono prevedibili, molti degli animali vita non sono prevedibili, molti degli animali
morti non vengono ritrovati. E’ solo attraverso morti non vengono ritrovati. E’ solo attraverso un continuo monitoraggio nel tempo applicando un continuo monitoraggio nel tempo applicando
le stesse modalità di monitoraggio che è le stesse modalità di monitoraggio che è possibile, nel lungo periodo, conoscere il tasso possibile, nel lungo periodo, conoscere il tasso
di accrescimento di una popolazione. di accrescimento di una popolazione.