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Corso di Sociologia della Scienza Vittorio Ancarani

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Page 1: Corso di Sociologia della Scienza Vittorio Ancarani

Corso di Sociologia della Scienza

Vittorio Ancarani

Page 2: Corso di Sociologia della Scienza Vittorio Ancarani

Cosa è una Istituzione?

• In modo generico possiamo dire che essa è un gruppo organizzato, una associazione che persegue uno scopo in modo sistematico, seguendo procedure stabilite, dividendo il lavoro tra i membri e vincolandoli a rispettare certe norme di comportamento a seconda delle situazioni. In questo senso il significato di istituzione coincide con quello di organizzazione.

• Tuttavia i sociologi aggiungono un altro elemento qulificante alla nozione di istituzione che la differenzia dalla semplice organizzazione: Una istituzione è un gruppo una associazione che svolge funzioni socialmente rilevanti ed è valutata positivamente da vari settori della socetà i quali le forniscono legittimazione, sostegno politico e, qualche volta, anche economico. La scienza è istituzione in questo senso.

Page 3: Corso di Sociologia della Scienza Vittorio Ancarani

Cosa è un Ruolo?

• Il ruolo è l’insieme delle norme e delle aspettative che convergono su di un individuo in quanto occupa una determinata posizione in una rete più o meno strutturata di relazioni sociali, ovvero in un sistema sociale. Norme ed aspettative provengono dagli individui che occupano posizioni sociali collegate a quelle del soggetto. Esse hanno carattere esterno, in varia misura obbligante e costrittivo. Sono suscettibili di diverse interpretazioni, e a seconda della situazione possono essere in varia misura rispettate od ignorate.

Page 4: Corso di Sociologia della Scienza Vittorio Ancarani

Scienza Amatoriale

• Istituzioni.

– Accademie scientifiche

• Organizzazione sociale.

– Riviste scientifiche

– “Peer review”

• Organizzazione cognitiva.

– Filosofia naturale

Page 5: Corso di Sociologia della Scienza Vittorio Ancarani

Scienza Accademica

• Istituzioni

– Università

• Organizzazione sociale

– Professore scienziato

– Ethos della ricerca

– Ricompense di carriera legate alla produzione scientifica.

– Seminari, laboratori, istituti.

– Formazione più o meno sistematica di nuovi scienziati.

– Organizzazioni disciplinari.

• Organizzazione cognitiva

– Discipline scientifiche.

– Scienza di base.

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COSA E’ UNA NORMA SOCIALE?

• La natura delle norme è di essere nello stesso tempo prescrittive e descrittive. Le norme indicano come funziona una istituzione e, nello stesso tempo, come dovrebbe funzionare. Una norma è intrinsecamente rilevante in termini valoriali, dal momento che incorpora uno standard etico, ed egualmente in quanto elemento empirico-descrittivo. Dal momento che una norma rapprersenta un essere ed un dover essere, essa è stata considerata un’entità relativamente stabile poiché, quando essa è disattesa e il suo essere non regge completamente, il

suo dover essere è ritenuto ancora come valido.

Page 7: Corso di Sociologia della Scienza Vittorio Ancarani

DEVIANZA E CAMBIAMENTO NORMATIVO (1)

• La disobbedienza alle norme viene concettualizzata come devianza e, quando sono imposte sanzioni, esse sono viste come rafforzamento della norma in questione (Merton). La devianza implica la violazione di una norma, lasciando intatta la norma, mentre quando avviene un mutamento normativo è la regola stessa che muta.

Page 8: Corso di Sociologia della Scienza Vittorio Ancarani

DEVIANZA E CAMBIAMENTO NORMATIVO (2)

• In quali condizioni il dover essere di una norma è soggetto a mutamento? Se un comportamento non è coerente con le norme ma viene effettuato da una maggioranza o da persone di status elevato è difficile che possa venire qualificato come deviante. Si apre una fase di tensione (dissonanza) sociale e cognitiva. La disonanza può risolversi attraverso: 1) l’eliminazione del nuovo comportamento attraverso proibizioni o l’abbandono volontario o forzato da parte degli individu; 2) mediante la modificazione delle norme esistenti, così che il nuovo comportamento viene integrato nella struttura normativa.

Page 9: Corso di Sociologia della Scienza Vittorio Ancarani

ROBERT K. MERTON (1942)La struttura normativa della scienza (1)

• Communalism: I risultati della ricerca sono di pubblica proprietà e devono essere accessibili a tutti. I ricercatori devono considerare i loro risultati come un contributo al fondo comune di conoscenze della comunità scientifica. I risultati dovono essere pubblicati il più presto possibile perchè i colleghi li possano utilizzare rapidamente.

• Universalism: La valutazione della ricerca si deve basare esclusivamente su criteri oggettivi ed impersonali senza alcun pregiudizio di nazionalità, razza, genere, caratteristiche personali, ecc.

Page 10: Corso di Sociologia della Scienza Vittorio Ancarani

ROBERT K. MERTON (1942)La struttura normativa della scienza (2)

• Disinterestedness: Il ricercatore deve essere distaccato emozionalmente dal suo oggetto di studio e perseguire la ricerca della verità senza remore. I risultati della ricerca non devono essere influenzati da interessi extra-scientifici (politici, economici, religiosi).

• Organized Scepticism: Il ricercatore deve avere un atteggiamento critico, non solo verso il lavoro degli altri ma anche del proprio. Possibili errori, dubbi o punti deboli della propria ricerca devono essere manifestati apertamente ed il ricercatore deve essere il critico più inflessibile di se stesso

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R.K. MertonLivelli analitici

Società ‘at large’

Valori societali

Comunità scientifica

Ethos della scienza

Conoscenzescientifiche

Page 12: Corso di Sociologia della Scienza Vittorio Ancarani

R. K. Merton (1957).Il sistema delle ricompense nella scienza.

Contributo o scoperta

Riconoscimento

Reputazione

Ricompense

Più produttività

Page 13: Corso di Sociologia della Scienza Vittorio Ancarani

Valutazione dei risultati scientifici (1).La norma mertoniana dell’universalismo.

• I risultati scientifici dovrebbero essere valutati usando criteri impersonali e obiettivi e non dovrebbero essere influenzati da caratteristiche riguardanti l’autore.

• Di conseguenza, le carriere scientifiche dovrebbero essere aperte al talento; tutti dovrebbero avere eguali opportunità di ottenere riconoscimento e ricompense adeguate alla qualita della propria prestazione di ruolo.

• Merton vede il funzionamento di questa norma come un requisito funzionale all’avanzamento della conoscenza scientifica.

Page 14: Corso di Sociologia della Scienza Vittorio Ancarani

Valutazione dei risultati scientifici (2).Il particolarismo nella scienza.

• Influenza di caratteristiche funzionalmente irrilevanti (non attinenti all’attività scientifica) quali età, religione, genere, razza.

• Influenza connessa all’affiliazione scientifica dello scienziato quali il prestigio del dipartimento nel quale ha ricevuto il dottorato, o dell’istituzione nella quale lavora, oppure a precedenti riconoscimenti scientifici e di carriera.

• Altre caratteristiche personali irrilevanti come maniere personalità o vedute politiche.

Page 15: Corso di Sociologia della Scienza Vittorio Ancarani

Politica della ricerca: La dottrina di Vannever Bush. Science: The Endless Frontier (1945)

• E’ responsabilità del governo garantire il finanziamento della ricerca, soprattutto di base, perchè essa fornisce le nuove conoscenze scientifiche che possono tradursi in prosperità, salute e sicurezza per la nazione - Utilitarismo

• Il finanziamento alla ricerca deve essere attribuito solo in base al merito scientifico giudicato da coloro che hanno la necessaria competenza professionale per farlo - Autonomia

• Il miglior modo per promuovere ricerca industriale è lasciare le imprese private libere di valutare quali risultati della ricerca di base siano suscettibili di essere sfruttati per scopi commerciali - Laissez-faire

Page 16: Corso di Sociologia della Scienza Vittorio Ancarani

Modello lineare del rapporto scienza-tecnologia-innovazione.

Scienza di baseScienza

applicataSviluppo

tecnologico

Nuovi prodotti eprocessi

Page 17: Corso di Sociologia della Scienza Vittorio Ancarani

Visione ‘tradizionale’ o ‘standard’ (positivista) della scienza

• Distinzione netta tra osservazioni e teorie. L’obiettività della conoscenza è assicurata dal controllo che le prime esercitano sulle seconde.

• Convinzione che tutte le scienze, in ogni ambito ed in ogni epoca, impiegano un unico metodo razionale, ciò almeno fin tanto che ottengono successi.

• Credenza che la scienza proceda nel senso di un progresso cumulativo di conoscenze.

• Le scienze procedono verso una scienza unificata. Le conoscenze convergono verso un tutto coerente.

Page 18: Corso di Sociologia della Scienza Vittorio Ancarani

Quattro modelli per la dinamica della scienza (Callon, 1995)

• Scienza come conoscenza razionale.

• Scienza come sistema sociale competitivo.

• Scienza come sistema socio-culturale.

• Scienza come actor-network o sistema di ‘traslazioni’ esteso.

Page 19: Corso di Sociologia della Scienza Vittorio Ancarani

Sei domande circa la dimensione sociale e cognitiva dello sviluppo scientifico (Callon, 1995).

• Di cosa consiste la produzione scientifica?• Chi sono gli attori, quali le loro competenze?• Perchè procede la scienza?• Come si arriva al consenso?• Quale forma di organizzazione sociale per la

scienza?• Come sono descritte le dinamiche generali della

scienza?

Page 20: Corso di Sociologia della Scienza Vittorio Ancarani

Le quattro tesi del ‘Programma forte’(D. Bloor, 1976)

• La sociologia della conoscenza scientifica deve essere causale, cioè interessata alle condizioni che determinano credenze e conoscenze.

• Deve essere imparziale rispetto a verità e falsità, razionalità e irrazionalità, successo o fallimento. Entrambi i termini di queste dicotomie richiedono una spiegazione.

• Deve essere simmetrica come tipo di spiegazione. Gli stessi tipi di causa devono spiegare sia credenze vere che false.

• Deve essere riflessiva. I suoi modelli di spiegazione devono essere applicati alla stessa sociologia

Page 21: Corso di Sociologia della Scienza Vittorio Ancarani

Mode 1 Mode 2

• Contesto accademico.• Contesto disciplinare.

• Omogeneità di siti ed organizzativa.

• Estesa autonomia.• Controllo di qualità

dei pari (‘peer reviw’).

• Contesto applicativo.• Contesto

transdisciplinare.• Eterogeneità di siti ed

organizzativa.• Responsabilità sociale.• Controllo di efficienza

e di utilità.