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UNIVERSITÀ DI PISA FACOLTÀ DI INGEGNERIA Corso di Studio in INGEGNERIA delle TELECOMUNICAZIONI Informazioni e programmi degli insegnamenti ANNO ACCADEMICO 2006/2007 http://www.tlc.ing.unipi.it

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UNIVERSITÀ DI PISA FACOLTÀ DI INGEGNERIA

Corso di Studio in INGEGNERIA delle TELECOMUNICAZIONI

Informazioni e programmi degli insegnamenti

ANNO ACCADEMICO 2006/2007

http://www.tlc.ing.unipi.it

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INDICE PREFAZIONE PRESENTAZIONE della LAUREA TRIENNALE PRESENTAZIONE della LAUREA SPECIALISTICA

1. GLI ORGANI E LE COMMISSIONI DEL CORSO DI STUDIO Il Consiglio Aggregato del Corso di Studio Il Presidente Le Commissioni

2. LE PERSONE I Docenti La Presidenza del Corso di Studio Il Coordinamento didattico I Rappresentanti degli studenti

3. LE STRUTTURE DI RIFERIMENTO Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione: Elettronica, Informatica, Telecomunicazioni Centro di Servizi Informatici della Facoltà di Ingegneria Centro Bibliotecario

4. L’OFFERTA DIDATTICA I periodi I crediti L’organizzazione didattica I Percorsi di Eccellenza Il manifesto della Laurea Triennale Il manifesto della Laurea Specialistica Il tirocinio: modalità di attivazione e svolgimento La laurea: modalità per il conseguimento del titolo

5. I PROGRAMMI DEGLI INSEGNAMENTI DELLA LAUREA TRIENNALE Campi Elettromagnetici (Prof. Giuliano MANARA) Circuiti per Telecomunicazioni (Prof. Stefano DI PASCOLI) Compatibilità Elettromagnetica (Prof. Agostino MONORCHIO) Comunicazioni con Mezzi Mobili (Prof. Ruggero REGGIANNINI) Economia ed Organizzazione Aziendale (Dott.ssa Antonella MARTINI – Ing. Francesco MUSTO – Prof.ssa Luisa PELLEGRINI) Elaborazione e Trasmissione delle Immagini (Prof. Giovanni CORSINI) Elettronica (Prof. Giuseppe IANNACCONE) Elettrotecnica (Prof. Marco RAUGI) Fisica Generale I (Prof. Giovanni BATIGNANI) Fisica Generale II (Prof. Pier Luigi BRACCINI) Fondamenti di Informatica (Prof. Luca SIMONCINI) Matematica I (Prof. Massimo GOBBINO) Matematica II, prima parte: Algebra Lineare (Dott. Marziano DOZIO) Matematica II, seconda parte: Calcolo Numerico (Dott.ssa Lidia ACETO) Matematica III (Prof. Vieri BENCI) Microonde (Ing. Emanuele SALERNO)

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Misure su Apparati di Telecomunicazione (Ing. Francesco PIERI) Progetto e Simulazione di Reti di Telecomunicazioni (Ing. Rosario GARROPPO) Progetto e Simulazione di Sistemi a Microonde (Prof. Agostino MONORCHIO) Progetto e Simulazione di Sistemi di Telerilevamento (Prof. Marco DIANI) Progetto e Simulazione di Sistemi di Trasmissione (Prof. Filippo GIANNETTI) Reti di Telecomunicazioni (Prof. Stefano GIORDANO) Segnali e Sistemi, prima parte: Segnali determinati (Prof. Fabrizio BERIZZI) Segnali e Sistemi, seconda parte: Segnali aleatori (Prof. Marco DIANI) Sistemi di Elaborazione (Ing. Giuseppe LETTIERI) Sistemi di Telecomunicazione, prima parte: Comunicazioni Elettriche (Ing. Antonio D’AMICO) Sistemi di Telecomunicazione, seconda parte: Trasmissione Numerica (Prof. Michele MORELLI) Sistemi di Telerilevamento (Prof. Fabrizio BERIZZI) Tecniche e Sistemi di Elaborazione dei Segnali (Prof. Franco RUSSO) Telematica (Ing. Michele PAGANO) Teoria dei Fenomeni Aleatori (Prof. Fulvio GINI)

6. I PROGRAMMI DEGLI INSEGNAMENTI DELLA LAUREA SPECIALISTICA Antenne e Propagazione (Prof. Paolo NEPA) Compatibilità Elettromagnetica (Prof. Agostino MONORCHIO) Comunicazioni a Larga Banda (Prof. Marco LUISE) Comunicazioni con Mezzi Mobili (Prof. Ruggero REGGIANNINI) Comunicazioni Elettriche (Prof. Aldo N. D’ANDREA) Comunicazioni Ottiche (Prof. Filippo GIANNETTI) Dispositivi ottici ed a microonde (Prof. Agostino MONORCHIO) Elaborazione e Trasmissione delle Immagini I (Prof. Giovanni CORSINI) Elaborazione e Trasmissione delle Immagini II (Prof. Giovanni CORSINI) Elettronica delle Telecomunicazioni (Ing. Francesco PIERI) Ingegneria del Teletraffico (Prof. Stefano GIORDANO) Microonde (Prof. Giuliano MANARA) Misure su Apparati di Telecomunicazione (Ing. Francesco PIERI) Prestazione di Reti Multimediali (Ing. Michele PAGANO) Progetto e Simulazione di Reti di Telecomunicazioni (Ing. Rosario GARROPPO) Progetto e Simulazione di Sistemi a Microonde (Prof. Agostino MONORCHIO) Progetto e Simulazione di Sistemi di Telerilevamento (Prof. Marco DIANI) Progetto e Simulazione di Sistemi di Trasmissione (Prof. Filippo GIANNETTI) Sicurezza nelle Reti (Ing. Michele PAGANO) Sistemi di Radiocomunicazione (Prof. Ruggero REGGIANNINI) Sistemi Operativi (Prof. Giuseppe ANASTASI) Tecnica Radar I (Prof. Enzo DALLE MESE) Tecnica Radar II (Prof. Enzo DALLE MESE) Telematica (Ing. Michele PAGANO) Teoria della Decisione e della Stima (Prof. Lucio VERRAZZANI) Trasmissione Numerica (Prof. Marco LUISE – Prof. Michele MORELLI)

7. DOPO LA LAUREA SPECIALISTICA

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PREFAZIONE

Il settore delle telecomunicazioni è indicato in ambito internazionale come un settore trainante dell'economia nei prossimi anni. Nelle sue diverse articolazioni (trasmissione numerica, telematica e sistemi multimediali, reti di telecomunicazione, collegamenti satellitari, radiomobile, radar, telerilevamento, elaborazione dati, si-stemi ottici e a microonde) esso rappresenta la direzione di sviluppo di gran parte dell’innovazione tecnologica, fornisce molti strumenti di base per l'ammodernamento delle imprese e rappresenta un canale fondamentale per la nascita di nuove attività nell'ambito della piccola e media industria. Rappresenta inoltre un'area di sviluppo ad alto contenuto tecnologico, di scarso impatto ambientale e per sua stessa natura altamente decentrabile sul territorio. Il Corso di Laurea in Ingegneria delle Telecomunicazioni è nato a Pisa presso la Facoltà di Ingegneria nell'an-no 1989/1990 come percorso quinquennale. Dall’anno 2001 è stato attivato il Corso di Laurea Triennale del Nuovo Ordinamento, mentre nell’anno accademico 2002/2003 è stato attivato il Corso di Laurea Specialistica.

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PRESENTAZIONE della LAUREA TRIENNALE Il Corso di Laurea in Ingegneria delle Telecomunicazioni si propone di formare tecnici con preparazione di li-vello universitario, qualificati anche per svolgere attività di supporto alla ricerca e per recepire e gestire l’innovazione, adeguandosi all’evoluzione scientifica e tecnologica. L’attività dell’Ingegnere delle Telecomunicazioni si esplica principalmente nei settori dei Sistemi di Trasmis-sione, dell’Elaborazione dei Segnali, dei Sistemi Radar e di Telerilevamento, delle Reti e dei Servizi di Tele-comunicazioni, dell’Elettromagnetismo Applicato, con compiti di progettazione, collaudo, controllo, direzione tecnica, programmazione, sia di risorse tecniche che di personale. Il Corso di Laurea in Ingegneria delle Telecomunicazioni è articolato in due curricula: un Curriculum Applica-tivo ed un Curriculum Generale. Il Curriculum Applicativo risponde alle esigenze precedentemente descritte, mentre il Curriculum Generale fornisce le conoscenze teoriche necessarie per affrontare senza debiti formativi la laurea di secondo livello. La preparazione di un Laureato di primo livello in Ingegneria delle Telecomunicazioni (Curriculum Applicati-vo) avrà riguardo, da un lato, alle prospettive di inserimento nell’industria manifatturiera (degli apparati per rice-trasmissione, per reti di telecomunicazioni, per telematica, per sistemi radar e di radiolocalizzazione, per sistemi ottici e a microonde) e, da un altro lato, all’inserimento negli enti di esercizio e servizi (pianificazione e gestione di sistemi e reti di telecomunicazioni, gestione di sistemi radio e di telediffusione, controllo del traffi-co aereo, terrestre e marittimo, telerilevamento aereo e spaziale, monitoraggio ambientale, laboratori che fanno ampio uso di elaborazione dei segnali e delle immagini e delle tecnologie elettromagnetiche). In entrambi i casi una crescente interdisciplinarietà caratterizza le attività dei laureati: essi devono costante-mente confrontare le soluzioni tecniche con le conseguenti implicazioni economiche e sovente sono diretta-mente coinvolti in attività con forti contenuti gestionali, quali la produzione, l’esercizio e la manutenzione. Tenuto conto che gli obiettivi formativi del corso si conseguono in tre anni, il Laureato di primo livello potrà presentarsi sul mercato del lavoro in età relativamente giovane rispetto agli ingegneri in possesso della Laurea Specialistica. I Laureati in Ingegneria delle Telecomunicazioni devono:

conoscere adeguatamente gli aspetti metodologico-operativi della matematica e delle altre scienze di base ed essere capaci di utilizzare tale conoscenza per interpretare e descrivere i problemi dell’Ingegneria delle Telecomunicazioni;

conoscere adeguatamente gli aspetti metodologico-operativi delle scienze dell’ingegneria in generale e in modo approfondito quelli dell’Ingegneria delle Telecomunicazioni, per poter identificare, formu-lare e risolvere i problemi, utilizzando metodi, tecniche e strumenti aggiornati;

essere capaci di utilizzare tecniche e strumenti per la progettazione di componenti, sistemi e processi; conoscere adeguatamente gli aspetti funzionali e di gestione (Network Management) dell’Internet at-

tuale e delle reti di prossima generazione; essere capaci di condurre esperimenti e di analizzarne e interpretarne i dati; essere capaci di comprendere l’impatto delle soluzioni ingegneristiche nel contesto sociale e fisico-

ambientale; conoscere i contesti aziendali e la cultura d’impresa; conoscere i contesti contemporanei; essere capaci di comunicare efficacemente in lingua inglese; possedere gli strumenti cognitivi di base per l’aggiornamento continuo delle proprie conoscenze.

L’attività dell’Ingegnere delle Telecomunicazioni si esplica con compiti di progettazione, collaudo, controllo, programmazione sia di risorse tecniche che di personale, principalmente nei settori sotto elencati:

Sistemi di Trasmissione (Comunicazioni wireless e cellulari) Reti di Telecomunicazioni (Internet e reti su fibra ottica) Elaborazione dei Segnali (Audio, video e immagini) Elettromagnetismo Applicato (Antenne, propagazione radio, microonde) Sistemi di Telerilevamento (Radar, meteorologia)

I Laureati in Ingegneria delle Telecomunicazioni svolgeranno attività professionali in diversi ambiti, quali la progettazione assistita dal calcolatore, la produzione, la gestione ed organizzazione, l’assistenza alle strutture tecnico-commerciali, sia nella libera professione che nelle imprese manifatturiere o di servizi e nelle ammini-strazioni pubbliche. I principali sbocchi professionali si hanno:

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nelle industrie manifatturiere di apparati di Telecomunicazioni, quali telefoni cellulari, sistemi radar, modem, router, sistemi radiomobili, sistemi satellitari e sistemi di elaborazione di segnali ed immagini (Italtel, Siemens Telematica, Ericsson, Nokia, Alcatel, Alenia Spazio, Selex, Elsag Bailey, Telespazio, TELECOM Lab., Contraves, Selex Communications, Galileo Avionica, A-genzia Spaziale Italiana, European Space Agency);

nelle imprese di servizi (RAI, Telecom Italia, TIM, Vodafone, Infostrada, Wind, Tiscali); negli enti pubblici e studi professionali interessati al monitoraggio, alla protezione ambientale e

alla compatibilità elettromagnetica (ARPA, Protezione Civile, Ministero dell’Ambiente, Agenzia Spaziale Italiana, European Space Agency);

nelle aziende di servizi telematici e di sistemi multimediali (Kataweb, Neticos, Intecs, Metawa-re);

nelle industrie che producono componenti per radiocomunicazione (Ericsson, Siemens, Fracarro Radioindustrie, Kathrein, Rhode & Schwartz);

nelle attività di supporto alla ricerca (Università, enti di ricerca pubblici e privati, divisioni ricerca e sviluppo delle imprese).

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PRESENTAZIONE della LAUREA SPECIALISTICA La rilevanza industriale delle Telecomunicazioni, nel più ampio settore dell’Ingegneria dell’Informazione, esi-ge che l’allievo Ingegnere Specialista operante in questo ambito professionale abbia, oltre ad una solida prepa-razione di base nelle discipline matematiche, fisiche, economico-organizzative, elettroniche ed informatiche, una approfondita conoscenza della scienza delle comunicazioni, della teoria dei segnali e del loro trattamento, dei sistemi di trasmissione, delle reti e dei più avanzati servizi di telecomunicazioni, dei sistemi di telerileva-mento, delle tecniche di elaborazione numerica di segnali e immagini, di elettromagnetismo applicato. Il profi-lo professionale risultante corrisponde ad un insieme di attività industriali e di esercizio riguardanti la pianifi-cazione, la progettazione, lo sviluppo e la gestione di sistemi per la trasmissione, la distribuzione e l’elaborazione delle informazioni, quali ad esempio: sistemi per servizi di telecomunicazioni in grado di inte-grare i tradizionali servizi telefonici, telematici e di trasmissione dati con servizi diffusivi radio e TV che diver-ranno progressivamente multimediali ed interattivi; sistemi di telerilevamento per il controllo del traffico aere-o, navale e terrestre, per l’acquisizione di dati meteorologici, per il monitoraggio ambientale; sistemi di telemi-sura; reti di telecomunicazioni cablate e non, integrate nelle tecnologie e nei servizi in grado di utilizzare por-tanti eterogenei quali cavo, fibra ottica, trasmissione via radio sia terrestre che satellitare; elaborazione di im-magini, sistemi ottici ed a microonde. Tra le grandi aree di sviluppo in questo settore professionale si ricordano i sistemi radiomobili, la televisione digitale terrestre e satellitare, la ricezione diretta da satellite, le reti a larga banda, l’elaborazione di immagini per la diagnostica medica e per il monitoraggio ambientale, le tecnologie delle microonde, le antenne intelli-genti e le metodologie per la compatibilità elettromagnetica. Per soddisfare pienamente alle esigenze professionali appena esposte, la Laurea Specialistica è articolata su quattro differenti percorsi di studio (curricula):

Sistemi di Trasmissione: l’attività in questo settore riguarda lo studio dei sistemi wireless e cellulari, dei si-stemi su cavo e su fibra ottica, degli apparati di bordo per i satelliti e per le relative stazioni di terra. Sono inol-tre tenute in considerazione le tecniche di modulazione e demodulazione, di codifica e decodifica, i metodi di equalizzazione del canale e di sincronizzazione che consentono, una volta completato il collegamento, il trasfe-rimento dell’informazione in forma numerica. Elaborazione dei Segnali e Telerilevamento: in questo ambito vengono analizzati i metodi e le tecniche di e-laborazione con applicazione alla codifica del segnale audio e video, al trattamento dei segnali radar e sonar, all’estrazione di informazioni da immagini biomedicali o da telerilevamento, al riconoscimento di configura-zioni. I sistemi di telerilevamento operano sull’ambiente per la localizzazione di oggetti fissi o in movimento (controllo del traffico aereo, navale e terrestre), per l’acquisizione di dati meteorologici, per il monitoraggio dell’inquinamento terrestre e atmosferico, per la individuazione di risorse geologiche, per la rivelazione e la sorveglianza di rischi naturali. Reti di Telecomunicazioni: i corsi di questo settore forniscono i concetti elementari necessari a comprendere l’architettura, i componenti ed i servizi delle moderne reti a commutazione di pacchetto, cella e circuito. Viene presentata inoltre l’evoluzione tecnologica che ha portato alla definizione di una rete Internet di nuova genera-zione capace di trasferire informazioni multimediali con qualità del servizio differenziata. Oltre alla rete tele-fonica tradizionale ed alla rete Internet vengono presentate le reti LAN, le reti cellulari e le reti satellitari. Si affronta inoltre lo studio della rete ISDN, della rete B-ISDN (basata sul modo di trasporto ATM) e delle fun-zioni di rete per telefonia a pacchetto (Voice over IP). Alla trattazione teorica di tali argomenti vengono affian-cate attività di laboratorio e di simulazione. Elettromagnetismo Applicato: l’attività in questo settore riguarda lo studio della propagazione delle onde elet-tromagnetiche nello spazio libero e nelle guide d’onda. In particolare rappresentano oggetto di studio i sistemi di irradiazione (antenne), le tecniche a microonde per la realizzazione di ponti radio terrestri e via satellite, lo studio dei problemi di compatibilità elettromagnetica, i dispositivi elettronici e gli apparati (amplificatori, mixer, oscillatori) per l’elaborazione dei segnali a microonde, le antenne intelligenti e la componentistica a ra-diofrequenza per la realizzazione delle reti wireless.

Il Laureato Specialista in Ingegneria delle Telecomunicazioni è essenzialmente un ingegnere sistemista, con il compito precipuo di ideare a livello logico-funzionale il complesso sistema di telecomunicazione e di definire le specifiche di progetto dei singoli sottosistemi; il suo compito è quindi fondamentalmente quello di innovare sistemi e prodotti di telecomunicazioni spesso caratterizzati da problematiche interdisciplinari (trasmissione, reti, informatica, telematica, elaborazione dei segnali, elettromagnetismo applicato). Dovrà inoltre avere cono-scenze di base sui componenti elettronici ed ottici, nonché su hardware e software degli apparati, per potersi

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avvalere nella successiva fase di sviluppo e ingegnerizzazione del progetto delle competenze specifiche degli Ingegneri Elettronici ed Informatici, con i quali sarà chiamato a collaborare. Oltre a quanto sopra specificato, i Laureati Specialisti in Ingegneria delle Telecomunicazioni devono:

conoscere approfonditamente gli aspetti teorico-scientifici delle discipline matematiche e fisiche e delle altre materie di base dell’ingegneria, con particolare riguardo a quelli dell’Ingegneria delle Tele-comunicazioni, nella quale sono capaci di identificare, formulare, e risolvere anche in modo innovati-vo, problemi complessi che possono richiedere un approccio interdisciplinare;

essere capaci di ideare, pianificare, progettare e gestire sistemi, processi e servizi complessi e/o inno-vativi;

essere capaci di ideare e realizzare prototipi di sistemi sui quali condurre esperimenti di elevata com-plessità, nonché di analizzarne e interpretarne i dati;

essere capaci di comprendere l’impatto delle soluzioni ingegneristiche nel contesto sociale e fisico-ambientale;

essere capaci di recepire le esigenze della pubblica amministrazione con riferimento allo sviluppo di reti e servizi innovativi interni e rivolti al cittadino ed alle imprese del territorio;

conoscere i contesti aziendali e la cultura d’impresa; conoscere i contesti contemporanei; essere capaci di comunicare efficacemente in lingua Inglese; possedere gli strumenti cognitivi di base per l’aggiornamento continuo delle proprie conoscenze.

I Laureati del Corso di Laurea Specialistica svolgeranno attività professionali in diversi ambiti, quali quelli dell’innovazione e dello sviluppo della produzione, della progettazione avanzata, della pianificazione e della programmazione, della gestione di sistemi complessi, dell’organizzazione e assistenza alle strutture tecnico-commerciali, sia nella libera professione che nelle imprese manifatturiere o di servizi e nelle amministrazioni pubbliche. I Laureati Specialisti potranno trovare occupazione:

nelle industrie manifatturiere delle telecomunicazioni con compiti primariamente di progettazione e di sviluppo, oltre che di produzione, controllo e collaudo, programmazione e direzione tecnica;

nelle aziende fornitrici di servizi di telecomunicazione a livello nazionale e locale; negli enti locali, su scala regionale e urbana, e negli studi professionali interessati al monitoraggio e

alla protezione ambientale; nelle aziende di servizi telematici e di sistemi multimediali; nelle industrie che producono componenti dedicati al DSP (Digital Signal Processing) per le teleco-

municazioni; nelle industrie che producono componenti a microonde, antenne, e che operano nel settore della com-

patibilità elettromagnetica; nell’attività di ricerca (Università, uffici studio e ricerca di enti pubblici e privati, nel settore ricerca e

sviluppo delle imprese); nelle scuole (Istituti Tecnici e Professionali).

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1. GLI ORGANI E LE COMMISSIONI DEL CORSO DI STUDIO

IL CONSIGLIO AGGREGATO DEL CORSO DI STUDIO1 Il Consiglio Aggregato del Corso di Studio in Ingegneria delle Telecomunicazioni si è costituito il 22 aprile 2002 con l’aggregazione dei consigli del Corso di Diploma Universitario, del Corso di Laurea quinquennale e del Corso di Laurea triennale in Ingegneria delle Telecomunicazioni. In data 3 luglio 2003 allo stesso Consi-glio di Corso di Studio si è aggregato anche il Consiglio di Corso di Laurea Specialistica in Ingegneria delle Telecomunicazioni. Il Consiglio Aggregato del Corso di Studio in Ingegneria delle Telecomunicazioni è composto da: - Docenti garanti del Corso di Laurea: Batignani Giovanni, Braccini Pier Luigi, Dalle Mese Enzo, Giannetti Filippo, Giordano Stefano, Gobbino Massimo, Iannaccone Giuseppe, Luise Marco, Manara Giuliano, Monor-chio Agostino, Pagano Michele, Petronio Carlo, Reggiannini Ruggero, Simoncini Luca, Vaglini Gigliola. - Docenti garanti del Corso di Laurea Specialistica: Corsini Giovanni, D’Andrea Aldo Nunzio, Dalle Mese En-zo, Giannetti Filippo, Giordano Stefano, Luise Marco, Manara Giuliano, Mengali Umberto, Monorchio Ago-stino, Nepa Paolo, Reggiannini Ruggero, Verrazzani Lucio. - Altri docenti afferenti al Corso di Studio: Aceto Lidia, Anastasi Giuseppe, Benci Vieri, Berizzi Fabrizio, Cei Fabrizio, D’Amico Antonio Alberto, Diani Marco, Di Pascoli Stefano, Dozio Marziano, Garroppo Rosario, Gini Fulvio, Greco Maria Valerina, Lettieri Giuseppe, Lombardini Fabrizio, Lottici Vincenzo, Martini Anto-nella, Martorella Marco, Morelli Michele, Moretti Marco, Musto Francesco, Pellegrini Luisa, Pieri Francesco, Procissi Gregorio, Raugi Marco, Russo Franco, Salerno Emanuele. - Coordinatrice didattica: dott.ssa Mancini Barbara. - Segretario del Corso di Studio: dott. Antonio Colicelli - Rappresentanti degli studenti: Baldini Matteo, Carnuccio Maria Concetta, Di Martino Marco, Erittu Federico, Mannoni Andrea, Medico Giulio, Salvatore Alfredo, Valenza Alessandro. Spetta al consiglio del Corso di Studio: a) organizzare e coordinare le attività di insegnamento per il conseguimento del titolo accademico relativo al Corso di Laurea; b) esaminare ed approvare i piani di studio proposti dagli studenti per il conseguimento del titolo accademico; c) sperimentare nuove modalità didattiche, nei limiti previsti dalle disposizioni di legge; d) avanzare proposte di professori a contratto, ai fini della programmazione didattica della facoltà; e) approvare la relazione annuale sull’attività didattica del Corso di Laurea, contenente anche una valutazione complessiva dei risultati conseguiti e della funzionalità dei servizi didattici disponibili; f) avanzare richieste per il potenziamento e l’attivazione dei servizi didattici; g) presentare al Consiglio di Facoltà le proposte relative alla programmazione ed all’impiego delle risorse di-dattiche disponibili al fine di pervenire, con razionale ed equilibrato impegno dei docenti, alla individuazione di una efficace offerta didattica; h) formulare per il Consiglio di Facoltà proposte e pareri in merito alle modifiche statutarie attinenti al Corso di Laurea, alla destinazione dei posti in organico di professore di ruolo e di ricercatore, alla richiesta di nuovi posti in organico di professore di ruolo e di ricercatore, alla chiamata di professori di ruolo per gli insegnamen-ti impartiti nel Corso di Laurea; i) deliberare il regolamento didattico del Corso di Laurea; l) approvare il regolamento di funzionamento del Corso di Laurea; m) deliberare, a richiesta degli interessati, sul riconoscimento degli studi compiuti e dei titoli conseguiti. IL PRESIDENTE 2 Il Presidente del Corso di Studio in Ingegneria delle Telecomunicazioni è il Prof. Giuliano Manara. E’ stato eletto il 3 luglio 2003, in seguito all’aggregazione del preesistente Consiglio di Corso di Studio con il Consi-glio della Laurea Specialistica. Spetta al Presidente del Corso di Studio: a) convocare e presiedere il consiglio, coordinandone l’attività e provvedendo alla esecuzione delle relative de-liberazioni;

1 Università di Pisa, Statuto, art. 27, www.unipi.it/ateneo/documenti/statuto.doc_cvt.htm 2 Testo cit., art. 28

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b) adottare provvedimenti di urgenza su argomenti afferenti alle competenze del consiglio sottoponendoli allo stesso, per ratifica, nella prima adunanza successiva; c) partecipare alle riunioni del comitato di presidenza della facoltà, se istituito; d) predisporre la relazione annuale sull’attività didattica; e) sovrintendere alle attività del Corso di Studio e vigilare, su eventuale delega del Preside, al regolare svolgi-mento delle stesse; f) proporre al Preside la commissione per il conseguimento del titolo accademico e nominare, su proposta dei professori ufficiali, le commissioni per gli esami dei singoli insegnamenti. LE COMMISSIONI Presso il Corso di Studio sono attive le seguenti commissioni: La Commissione Didattica Paritetica 3 La commissione ha funzioni analoghe a quelle previste per le commissioni didattiche di Facoltà di cui all'art. 26 dello Statuto: in particolare esprime parere sulla programmazione didattica annuale e sulla compatibilità tra i crediti assegnati alle attività formative e gli obiettivi formativi del Corso di Studio determinati nel regolamen-to didattico di Ateneo e di Corso di Laurea. La Commissione ha il compito di individuare, impostare ed otti-mizzare gli obiettivi didattici del CdS, coordinare i programmi dei singoli corsi e valutare possibili ottimizza-zioni del processo formativo. La Commissione didattica paritetica è presieduta dal Presidente del Corso di Stu-dio, Prof. G. Manara, ed è composta dai rappresentanti degli studenti nel Consiglio di Corso di Studio (M. Bal-dini, M.C. Carnuccio, M. Di Martino, F.Erittu, A. Mannoni, G. Medico, A. Salvatore, A.Valenza) e da un pari numero di docenti garanti (G. Batignani, G. Corsini, F. Giannetti, F. Gini, S. Giordano, M. Gobbino, M. Luise, M. Pagano). Su invito del Presidente partecipa alle sedute anche la Coordinatrice didattica dott.ssa B. Mancini. La Commissione Piani di Studio La Commissione studenti si pone quale interfaccia tra il corpo studentesco ed il Consiglio del Corso di Studio. Compito principale della Commissione è l’istruzione delle domande degli studenti al Consiglio, cui spetta la delibera finale. La Commissione che istruisce le richieste relative alla Laurea Triennale è composta dai docenti P. Nepa e M. Pagano; la Commissione che istruisce le richieste relative alla Laurea Specialistica è composta dai docenti M. Greco e M. Morelli. Quest’ultima in particolare si occupa di valutare la situazione debiti/crediti per i laureati di primo livello che richiedono di accedere alla Laurea Specialistica provenendo sia da Corsi di Laurea dell’Ateneo che da altre sedi universitarie. La Commissione Rapporti con l’Esterno La Commissione Rapporti con l’Esterno ha il compito di mantenere i contatti con il mondo del lavoro, gli enti di servizio pubblici e privati, le associazioni industriali e gli ordini professionali, gli studenti e le loro famiglie. In particolare cura i contatti con le aziende e le associazioni operanti nel settore delle telecomunicazioni, per organizzare i tirocini e le attività connesse alla preparazione della tesi, come testimoniano le numerose conven-zioni stipulate. La Commissione che cura gli aspetti legati alla Laurea Triennale è composta dai docenti F. Gi-ni, S. Giordano, R. Reggiannini, dalla Coordinatrice didattica dott.ssa B. Mancini, e dai rappresentanti degli studenti A. Mannoni, A. Salvatore e M. Baldini. La Commissione che cura gli aspetti legati alla Laurea Specia-listica è composta dai docenti G. Manara, A. Monorchio, L. Verrazzani, dalla Coordinatrice didattica dott.ssa B. Mancini, e dai rappresentanti degli studenti M. Di Martino, A.Valenza e F. Erittu. La Commissione Orientamento e Tutorato La Commissione Orientamento e Tutorato opera per dare informazioni a studenti delle scuole superiori tramite incontri organizzati presso la Facoltà, le scuole superiori o nell’ambito dei Saloni dello Studente (organizzati a livello di Ateneo) e agli studenti immatricolati, all’inizio di ogni anno accademico, per illustrare nel dettaglio gli insegnamenti e i programmi e presentare il corpo docente e di supporto. Inoltre, segue gli studenti già iscrit-ti prevedendo incontri mirati di approfondimento, e provvede al servizio di assistenza in itinere, con lo scopo di offrire agli studenti un punto di riferimento per risolvere eventuali dubbi relativi alla scelta e ai contenuti dei percorsi didattici. La Commissione è composta dai docenti F. Berizzi, A. D’Amico, F. Lombardini e V. Lottici, dalla Coordina-trice didattica dott.ssa B. Mancini, e dai rappresentanti degli studenti M.C. Carnuccio, A. Mannoni, M. Baldini e F. Erittu.

3 Testo cit., art. 27.3

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La Commissione di Autovalutazione La Commissione di Autovalutazione ha il compito di monitorare l’andamento del Corso di Studio da un punto di vista qualitativo, per garantire una erogazione efficacia ed efficiente della didattica e dei servizi di supporto. Si avvale di procedure definite dall’Ateneo (ad es. per la rilevazione della soddisfazione degli studenti attraver-so la distribuzione di questionari di valutazione) e dalla CRUI (per il processo di autovalutazione). La Com-missione ha curato la compilazione del formulario relativo alla richiesta di Accreditamento regionale, sia per Laurea Triennale che per la Laurea Specialistica, e la stesura del Rapporto di Autovalutazione previsto dal mo-dello CampusOne della CRUI per l’accreditamento del Corso di Studio. La Commissione della Laurea Trien-nale è composta dai docenti F. Berizzi, G. Manara, R. Reggiannini, dalla Coordinatrice didattica dott.ssa B. Mancini e dal Segretario del CdS dott. A. Colicelli. La Commissione della Laurea Specialistica è composta dai docenti G. Corsini, M. Diani, M. Luise, R. Reggiannini, dalla Coordinatrice didattica dott.ssa B. Mancini e dal Segretario del CdS dott. A. Colicelli. La Commissione Orario La commissione ha il compito di armonizzare l’orario delle lezioni del Corso di Studio con l’orario della Fa-coltà. E’ composta dai docenti R. Garroppo, A. Monorchio, dalla Coordinatrice didattica dott.ssa B. Mancini, e dal rappresentante degli studenti G. Medico. La Commissione Laboratorio La commissione ha il compito di monitorare e supportare le attività di laboratorio degli insegnamenti propri del Corso di Studio, gestendo i fondi per le attività di laboratorio assegnati al Corso di Studio. E’ composta dai do-centi M. Diani, R. Garroppo, F. Giannetti, e dai rappresentanti degli studenti M. Di Martino, G. Medico e A. Valenza. La Commissione Rapporti Internazionali La Commissione Rapporti Internazionali mantiene i legami già consolidati con le Università estere, prevalen-temente operanti nei paesi dell’Unione Europea e degli Stati Uniti, e si attiva per stabilire nuovi contatti con Università estere di particolare interesse per il settore delle telecomunicazioni. La Commissione mira a favorire la mobilità degli studenti nell’ambito dei programmi Socrates\Erasmus; definisce i criteri di riconoscimento degli esami sostenuti all’estero (programmi, CFU). E’ composta dai docenti S. Giordano, F. Gini e A. Monor-chio.

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2. LE PERSONE

I DOCENTI I docenti degli insegnamenti del nuovo ordinamento sono: Dott.ssa Lidia Aceto Calcolo Numerico (IIa parte Matematica II) Ricercatore Universitario, presso il Dipartimento di Matematica Applicata "U. Dini" . Settore scientifico disciplinare: Analisi Numerica (cod. MAT/08). Telefono: 0502217037 Fax: 0502217021 Email: [email protected] Prof. Giuseppe Anastasi Sistemi Operativi. Professore Associato, presso il Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione: Elettronica, Informatica, Tele-comunicazioni. Settore scientifico disciplinare Sistemi di Elaborazione delle Informazioni ING-INF/05 Telefono: 050 2217559 Fax: 050 2217600 Email: [email protected] Sito Web: http://www.ing.unipi.it/~d8149 Prof. Giovanni Batignani Fisica Generale I. Professore Ordinario, presso il Dipartimento di Fisica "E. Fermi" . Settore scientifico disciplinare: Fisica Spe-rimentale (cod. FIS/01). Telefono: 0502214243 Fax: 0502214317 Email: [email protected] Prof. Benci Vieri Matematica III Professore Ordinario, presso il Dipartimento di Matematica Applicata "U. Dini" . Settore scientifico disciplinare: Analisi Matematica (cod. MAT/05). Telefono: 0502219458 Fax: 0502217021 Email: [email protected] Prof. Fabrizio Berizzi Segnali e Sistemi (primo modulo: Segnali Determinati), Sistemi di Telerilevamento. Professore Associato, presso il Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione: Elettronica, Informatica, Tele-comunicazioni. Settore scientifico disciplinare: Telecomunicazioni (cod. ING-INF/03). Telefono: 050 2217535 Fax: 050 2217522 Email: [email protected] Sito Web: www.ing.unipi.it/~d8150 Prof. Pier Luigi Braccini Fisica Generale II. Professore Ordinario, presso il Dipartimento di Fisica "E. Fermi". Settore scientifico disciplinare: Fisica Sperimentale (cod. FIS/01). Telefono: 0502214911 Fax: 0502214317 Email: [email protected]

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Prof. Giovanni Corsini Elaborazione e Trasmissione delle Immagini, Elaborazione e Trasmissione delle Immagini I-II. Professore Ordinario, presso il Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione: Elettronica, Informatica, Tele-comunicazioni. Settore scientifico disciplinare: Telecomunicazioni (cod. ING-INF/03). Telefono: 050 2217551 Fax: 050 2217522 Email: [email protected] Ing. Antonio Alberto D'Amico Comunicazioni Elettriche (Ia parte Sistemi di Telecomunicazione) Ricercatore Universitario, presso il Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione: Elettronica, Informatica, Te-lecomunicazioni. Settore scientifico disciplinare: Telecomunicazioni (cod. ING-INF/03). Telefono: 050 2217574 Fax: 050 2217522 Email: [email protected] Prof. Nunzio Aldo D’Andrea Comunicazioni Elettriche. Professore Ordinario, presso il Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione: Elettronica, Informatica, Tele-comunicazioni. Settore scientifico disciplinare: Telecomunicazioni (cod. ING-INF/03). Telefono: 050 2217631 Fax: 050 2217522 Email: [email protected] Prof. Enzo Dalle Mese Tecnica Radar I, Tecnica Radar II Professore Ordinario, presso il Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione: Elettronica, Informatica, Tele-comunicazioni. Settore scientifico disciplinare: Telecomunicazioni (cod. ING-INF/03). Telefono: 050 2217547 Fax: 050 2217522 Email: [email protected] Prof. Marco Diani Segnali e Sistemi (secondo modulo: Segnali Aleatori), Progetto e Simulazione di Sistemi di Telerilevamento. Professore Associato, presso il Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione: Elettronica, Informatica, Tele-comunicazioni. Settore scientifico disciplinare: Telecomunicazioni (cod. ING-INF/03). Telefono: 050 2217532 Fax: 050 2217522 Email: [email protected] Sito Web: www.ing.unipi.it/~d7952 Ing. Stefano Di Pascoli Circuiti per Telecomunicazioni. Professore Associato, presso il Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione: Elettronica, Informatica, Tele-comunicazioni. Settore scientifico disciplinare: Elettronica (cod. ING-INF/01). Telefono: 050 2217636 Fax: 050 2217522 Email: [email protected] Dott. Marziano Dozio Algebra Lineare (Ia parte Matematica II).

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Assistente, presso il Dipartimento di Matematica Applicata "U. Dini" . Settore scientifico disciplinare: Geometria (cod. MAT/03). Telefono: 0502217035 Fax: 0502217021 Email: [email protected] Ing. Rosario Giuseppe Garroppo Progetto e Simulazione di Reti di Telecomunicazioni. Ricercatore Universitario, presso il Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione: Elettronica, Informatica, Te-lecomunicazioni. Settore scientifico disciplinare: Telecomunicazioni (cod. ING-INF/03). Telefono: 050 2217621 Fax: 050 2217522 Email: [email protected] Sito Web: netserv.iet.unipi.it/~garroppo/ Prof. Filippo Giannetti Comunicazioni ottiche, Progetto e Simulazione di Sistemi di Trasmissione. Professore Associato, presso il Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione: Elettronica, Informatica, Tele-comunicazioni. Settore scientifico disciplinare: Telecomunicazioni (cod. ING-INF/03). Telefono: 050 2217548 Fax: 050 2217522 Email: [email protected] Sito Web: www.iet.unipi.it/~filippo Indirizzo: Dipartimento Ingegneria dell' Informazione, Via G.Caruso - 56122 Pisa Prof. Fulvio Gini Teoria dei Fenomeni Aleatori. Professore Associato, presso il Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione: Elettronica, Informatica, Tele-comunicazioni. Settore scientifico disciplinare: Telecomunicazioni (cod. ING-INF/03). Telefono: 050 2217550 Fax: 050 2217522 Email: [email protected] Prof. Stefano Giordano Ingegneria del Teletraffico, Reti di Telecomunicazioni. Professore Associato, presso il Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione: Elettronica, Informatica, Tele-comunicazioni. Settore scientifico disciplinare: Telecomunicazioni (cod. ING-INF/03). Telefono: 050 2217539 Fax: 050 2217522 Email: [email protected] Sito Web: 131.114.9.85/staff/giordano.html Prof. Massimo Gobbino Matematica I. Professore Associato, presso il Dipartimento di Matematica Applicata "U. Dini" . Settore scientifico disciplinare: Analisi Matematica (cod. MAT/05). Telefono: 0502217038 Fax: 0502219451 Email: [email protected] Sito Web: www.ing.unipi.it/~d9199 Prof. Giuseppe Iannaccone Elettronica.

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Professore Associato, presso il Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione: Elettronica, Informatica, Tele-comunicazioni. Settore scientifico disciplinare: Elettronica (cod. ING-INF/01). Telefono: 050 2217677 Fax: 050 2217522 Email: [email protected] Sito Web: www.ing.unipi.it/~d8666 Ing. Giuseppe Lettieri Sistemi di Elaborazione. Ricercatore Universitario, presso il Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione: Elettronica, Informatica, Te-lecomunicazioni. Settore scientifico disciplinare: Sistemi di Elaborazione delle Informazioni (cod. ING-INF/05). Telefono: 050 2217649 Fax: 050 2217600 Email: [email protected] Prof. Marco Luise Comunicazioni a Larga Banda, Trasmissione Numerica. Professore Ordinario, presso il Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione: Elettronica, Informatica, Tele-comunicazioni. Settore scientifico disciplinare: Telecomunicazioni (cod. ING-INF/03). Telefono: 050 2217662 Fax: 050 2217522 Email: [email protected] Sito Web: www.iet.unipi.it/~luise Prof. Giuliano Manara Campi Elettromagnetici, Microonde. Professore Ordinario, presso il Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione: Elettronica, Informatica, Tele-comunicazioni. Settore scientifico disciplinare: Campi Elettromagnetici (cod. ING-INF/02). Telefono 050 2217552 Fax 050 2217522 Email: [email protected] Dott.ssa Antonella Martini Economia ed Organizzazione Aziendale Ricercatore, presso il Dipartimento di sistemi elettrici e automazione Settore scientifico disciplinare: ingegneria economico-gestionale (cod. ING-IND/35). Telefono 050 2217361 Fax 050 2217333 Email: [email protected] Sito Web: www2.ing.unipi.it/~d9760/ Prof. Agostino Monorchio Compatibilità Elettromagnetica, Dispositivi Ottici ed a Microonde, Progetto e Simulazione di Sistemi a Micro-onde. Professore Associato, presso il Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione: Elettronica, Informatica, Tele-comunicazioni. Settore scientifico disciplinare: Campi Elettromagnetici (cod. ING-INF/02). Telefono: 050 2217542 Fax: 050 2217522 Email: [email protected] Sito Web: www.ing.unipi.it/homepages/agostino.monorchio Prof. Michele Morelli Trasmissione Numerica (IIa parte Sistemi di Telecomunicazione); Trasmissione Numerica.

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Professore Associato, presso il Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione: Elettronica, Informatica, Tele-comunicazioni. Settore scientifico disciplinare: Telecomunicazioni (cod. ING-INF/03). Telefono: 050 2217614 Fax: 050 2217522 Email: [email protected] Ing. Francesco Musto Economia e Organizzazione Aziendale. Docente esterno, libero professionista. Telefono: 050 2217511 Fax: 050 2217522 Prof. Paolo Nepa Antenne e Propagazione. Professore Associato, presso il Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione: Elettronica, Informatica, Tele-comunicazioni. Settore scientifico disciplinare: Campi Elettromagnetici (cod. ING-INF/02). Telefono: 050 2217571 Fax: 050 2217522 Email: [email protected] Ing. Michele Pagano Prestazione di Reti Multimediali, Sicurezza nelle Reti, Telematica. Ricercatore Universitario, presso il Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione: Elettronica, Informatica, Te-lecomunicazioni. Settore scientifico disciplinare: Telecomunicazioni (cod. ING-INF/03). Telefono: 050 2217575 Fax: 050 2217522 Email: [email protected] Sito Web: 131.114.9.85/staff/pagano.html Prof.ssa Luisa Pellegrini Economia ed Organizzazione Aziendale Professore Associato, presso il Dipartimento di sistemi elettrici e automazione Settore scientifico disciplinare: ingegneria economico-gestionale (cod. ING-IND/35). Telefono 050 2217303 Fax 050 2217333 Email: [email protected] Sito Web: psa1.dsea.unipi.it:8080/Portale_DSEA/personale/Members/pellegrini Ing. Francesco Pieri Elettronica delle Telecomunicazioni, Misure su Apparati di Telecomunicazioni. Ricercatore Universitario, presso il Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione: Elettronica, Informatica, Te-lecomunicazioni. Settore scientifico disciplinare: Elettronica (cod. ING-INF/01). Telefono: 050 2217661 Fax: 050 2217522 Email: [email protected] Sito Web: www.ing.unipi.it/~d9523 Prof. Marco Raugi Elettrotecnica. Professore Ordinario, presso il Dipartimento di Sistemi Elettrici e Automazione. Settore scientifico disciplinare: Elettrotecnica (cod. ING-IND/31). Telefono: 050 2217325 Fax: 050 2217333 Email: [email protected]

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Prof. Ruggero Reggiannini Comunicazioni con Mezzi Mobili, Sistemi di Radiocomunicazione Professore Ordinario, presso il Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione: Elettronica, Informatica, Tele-comunicazioni. Settore scientifico disciplinare: Telecomunicazioni (cod. ING-INF/03). Telefono: 050 2217663 Fax: 050 2217522 Email: [email protected] Prof. Franco Russo Tecniche e Sistemi di Elaborazione dei Segnali. Professore Ordinario, presso il Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione: Elettronica, Informatica, Tele-comunicazioni. Settore scientifico disciplinare: Telecomunicazioni (cod. ING-INF/03). Telefono: 050 2217645 Fax: 050 2217522 Email: [email protected] Sito Web: 131.114.9.85/staff/russo.html Ing. Emanuele Salerno Microonde Ricercatore, presso Istituto di Scienza e Tecnologie dell'Informazione “A Faedo”– Area della ricerca CNR di Pisa Telefono: 050 3153137 Fax: 050 3152810 Email: [email protected] Sito Web: www1.isti.cnr.it/~salerno Prof. Luca Simoncini Fondamenti di Informatica. Professore Ordinario, presso il Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione: Elettronica, Informatica, Tele-comunicazioni. Settore scientifico disciplinare: Sistemi di Elaborazione delle Informazioni (cod. ING-INF/05). Telefono: 050 2217667 Fax: 050 2217522 Email: [email protected] Prof. Lucio Verrazzani Teoria della Decisione e della Stima Professore Ordinario, presso il Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione: Elettronica, Informatica, Tele-comunicazioni. Settore scientifico disciplinare: Telecomunicazioni (cod. ING-INF/03). Telefono: 050 2217545 Fax: 050 2217522 Email: [email protected] Sito Web: www.ing.unipi.it/~d2988

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LA PRESIDENZA DEL CORSO DI STUDIO La sede degli uffici del Presidente del Corso di Studio, Prof. Giuliano Manara, e del Vicepresidente, Prof. Marco Luise, è presso il Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione: Elettronica, Informatica, Telecomuni-cazioni, via Caruso, 16 - 56122 Pisa. Tel. 050 2217 552/662 Fax 050 2217522 Email: [email protected]

Email: [email protected] IL COORDINAMENTO DIDATTICO La Coordinatrice didattica del Corso di Studio è la dott.ssa Barbara Mancini, il cui ufficio è situato presso il Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione: Elettronica, Informatica, Telecomunicazioni, via Caruso, 16 - 56122 Pisa. Orario di ricevimento: Martedì e Giovedì dalle ore 11:00 alle ore 13:30. Tel. 050 2217 564 Fax 050 2217 522 Email: [email protected] LA SEGRETERIA DEL CORSO DI STUDIO Il segretario del Corso di Studio è il dott. Antonio Colicelli, il cui ufficio è situato presso il Dipartimento di In-gegneria dell'Informazione: Elettronica, Informatica, Telecomunicazioni, via Caruso, 16 - 56122 Pisa. Orario di ricevimento: Dal Lunedì al Venerdi dalle ore 10:00 alle ore 13:00. Tel. 050 2217 563 Fax 050 2217 522 Email: [email protected] I RAPPRESENTANTI DEGLI STUDENTI I rappresentanti degli studenti attualmente in carica sono: Sig. Matteo BALDINI Email: [email protected] Sig.ra Maria Concetta CARNUCCIO Email: [email protected] Sig. Marco DI MARTINO Email: [email protected] Sig. Federico ERITTU Email: [email protected] Sig. Andrea MANNONI Email: [email protected] Sig. Giulio MEDICO Email: [email protected] Sig. Alfredo SALVATORE Email: [email protected] Sig. Alessandro VALENZA Email: [email protected]

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3. LE STRUTTURE DI RIFERIMENTO

Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione: Elettronica, Informatica, Telecomunicazioni Direttore: Prof. Bruno Neri Sede: Via Caruso - 56122 Pisa Telefono 050-2217511 Fax 050-2217522 http://www.iet.unipi.it Centro di Servizi Informatici della Facoltà di Ingegneria Via Giunta Pisano, 28 - 56126 Pisa Telefono e Fax 050-553594 Presidente: Prof.ssa Gigliola Vaglini Direttore Operativo: Dott.ssa Daniela Dorbolò Orario di apertura: dal lunedì al venerdì dalle ore 8.30 alle ore 19.00 il sabato dalle ore 8.30 alle ore 12.30 E-mail: [email protected] http://www.ing.unipi.it/sifi Centro Bibliotecario Via Diotisalvi, 2 - 56126 Pisa Telefono 050 2217010 Fax 050 2217002/03 Presidente: Prof. Giuseppe Forasassi Direttore Operativo: Dott.ssa Edite Moscatelli Orario di apertura: dal lunedi al giovedì ore 8.30 -23.00 venerdì ore 8.30 -19.00 sabato ore 9.00 - 13.00 E-mail: [email protected] http://biblioteca.ing.unipi.it

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4. L’OFFERTA DIDATTICA

I PERIODI Nell’anno accademico 2006/2007 le lezioni si svolgeranno in due periodi di 12 settimane ciascuno, indicati-vamente secondo il seguente calendario: I° periodo: dal 2 ottobre 2006 al 23 dicembre 2006. II° periodo: dal 26 febbraio 2007 al 4 aprile 2006 e dal 12 aprile 2007 al 26 maggio 2007. Gli appelli di esame saranno sette, di cui tre nel periodo gennaio-febbraio 2007, tre nel periodo maggio-luglio 2007 e uno a settembre 2007. Sono previsti due appelli straordinari, riservati a studenti fuori corso e con sola prova orale (con prova scritta già effettuata, qualora prevista), da tenersi nei mesi di novembre/dicembre 2006 e aprile 2007. I CREDITI Il carico di lavoro dello studente viene pesato attraverso i crediti. Il credito formativo universitario (CFU) è la misura del volume di lavoro di apprendimento, richiesto ad uno studente in possesso di adeguata preparazione iniziale, per l'acquisizione di conoscenze ed abilità nelle attività formative previste dall’ordinamento didattico del Corso di Studio. Ad ogni credito corrispondono 25 ore di lavoro complessivo per lo studente, che com-prende sia le lezioni e le esercitazioni in aula e in laboratorio (attività frontali), sia lo studio individuale, sia al-tri tipi di attività formative come il tirocinio. La quantità media di lavoro di apprendimento svolto in un anno da uno studente impegnato a tempo pieno negli studi universitari è convenzionalmente fissata in 60 crediti. Ad ogni attività formativa è associato un certo valore in crediti, che vengono acquisiti con il superamento di un esame o con altra forma di verifica del profitto, e non sostituiscono il voto. Secondo la regola generale stabilita dalla Facoltà, i crediti assegnati alle attività frontali hanno la seguente cor-rispondenza: per lezioni o esercitazioni svolte in aula, un credito comporta 8,3 ore in aula e 16,6 ore di studio individuale; per le esercitazioni sperimentali svolte in laboratorio un credito comporta 12,5 ore in laboratorio e 12,5 ore di studio individuale. In questo modo un corso di 12 crediti corrisponde a 100 ore di didattica frontale, uno di 6 crediti a 50 ore. L’ORGANIZZAZIONE DIDATTICA Il Corso di Studio in Ingegneria delle Telecomunicazioni ha recepito e attuato, fin dall’approvazione, la nuova organizzazione didattica prevista dalla riforma degli studi universitari, articolata su due livelli in serie. Per que-sto il Corso di Studio in Ingegneria delle Telecomunicazioni si ispira ai seguenti criteri: flessibilità dei percor-si, modularità degli insegnamenti, spendibilità dei crediti ed armonizzazione degli studi a livello europeo. Il Corso di Laurea Triennale è costituito da due curricula che si distinguono al terzo anno, dopo un biennio comune: il Curriculum Generale ed il Curriculum Applicativo. Il Curriculum Generale, oltre ad un notevole approfondimento delle discipline fisico-matematiche e di quelle ingegneristiche di base, fornisce agli studenti una conoscenza approfondita delle discipline caratterizzanti l’Ingegneria delle Telecomunicazioni non immediatamente finalizzata alle applicazioni, ma mirata all’acquisizione dei principali fondamenti logici e metodologici. E’ consigliato a coloro che intendono prose-guire gli studi conseguendo anche la Laurea Specialistica. Il Curriculum Applicativo, accanto ad una buona formazione generale nella matematica, nella fisica e nelle di-scipline di base dell’ingegneria, fornisce adeguate capacità applicative nelle discipline caratterizzanti l’Ingegneria delle Telecomunicazioni. Prevede un periodo di formazione all’interno di industrie del settore (ti-rocinio) ed è consigliato a coloro che intendono entrare nel mondo del lavoro subito dopo il conseguimento della laurea. Lo studente che intenda completare la sua preparazione con il successivo corso biennale della Laurea Speciali-stica in Ingegneria delle Telecomunicazioni può farlo senza alcun debito formativo se ha seguito il Curriculum Generale, ovvero con un debito di 36 CFU se ha seguito il Curriculum Applicativo. A parziale compensazione dei 36 CFU il Consiglio di Corso di Studio potrà riconoscere alcuni insegnamenti professionalizzanti dello stesso Curriculum Applicativo (tipicamente 18 CFU). Il Corso di Laurea Specialistica si articola su quattro curricula che si distinguono al secondo anno: Reti di Te-lecomunicazioni, Sistemi di Trasmissione, Elaborazione del Segnale e Telerilevamento, Elettromagnetismo Applicato.

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IL PERCORSO DI ECCELLENZA 1) Nella Laurea Triennale A partire dal corrente anno accademico gli studenti particolarmente meritevoli possono seguire, all’interno dei corsi di laurea triennale e di laurea specialistica, un Percorso di Eccellenza (P.E.). Le attività del Percorso di Eccellenza, che consente di ottenere un attestato finale aggiuntivo al diploma di Laurea, hanno come obiettivo l’integrazione della formazione individuale attraverso l’ampliamento della cultura generale, l’ approfondimen-to delle conoscenze tecnico-scientifiche e l’accrescimento delle abilità professionali. Per il corso di laurea in Ingegneria delle Telecomunicazioni, il P.E. prevede attività formative per complessivi 18 CFU. Le attività sono svolte a partire dal secondo semestre di ogni anno accademico e sono attività didatti-che frontali (lezioni, seminari) e pratiche (laboratori, programmazione, progetti, stage) con modalità conformi al Regolamento Didattico d’Ateneo. Le attività del P.E. sono soggette a verifica con giudizio finale di idoneità. L’ammissione al primo anno del P.E. della laurea triennale è subordinata al possesso da parte dell’allievo di determinati requisiti che vengono accertati in sede di Prova di Ingresso. In particolare, in detta Prova, l’allievo deve aver riportato una votazione maggiore o uguale all’ottanta per cento del voto di riferimento, inteso come media aritmetica dei migliori dieci punteggi registrati a livello di Facoltà nella prova dell’anno corrente. L’allievo che intenda seguire il P.E. è tenuto a presentare domanda individuale indirizzata al consiglio di corso di laurea in Ingegneria delle Telecomunicazioni, entro il 1° marzo 2007. Il corso di laurea ammette al P.E. tutti gli allievi che hanno presentato domanda e in possesso dei requisiti suddetti. Per la permanenza nel P.E. gli allievi: 1) devono aver completato in tempo utile le attività previste dal manifesto del corso di laurea; 2) devono avere conseguito una votazione media complessiva nelle attività di profitto previste dal manifesto non inferiore a 27/30; 3) non devono avere conseguito una votazione inferiore a 24/30 in alcuna prova; 4) devono aver acquisito l’idoneità nelle verifiche con giudizio finale del P.E. La media complessiva dei voti è ponderata sui crediti. Nel calcolo della media, il punteggio 30 e lode è assimi-lato a 30. Eventuali attività che non prevedono votazione non sono considerate nel calcolo della media, ma so-no considerate ai fini del completamento delle attività nei tempi definiti. Conseguono l’attestato finale gli allievi che completano il P.E. rispettando i requisiti di permanenza e superano l’esame di laurea nei tempi previsti dalla Disciplina dei P.E. di Ateneo. Un allievo può presentare domanda di ammissione al P.E. anche al secondo anno. All’atto della domanda l’allievo deve essere in possesso dei requisiti per il mantenimento del P.E. del primo anno (compresa l’idoneità nelle verifiche con giudizio finale del P.E. del primo anno). Non è consentito invece l’ingresso nel P.E. al terzo anno di corso. 2) Nella Laurea Specialistica Il PE prevede attività formative per 9 CFU ogni anno, per complessivi 18 CFU. Le attività sono svolte a partire dal secondo semestre di ogni anno accademico e possono prevedere attività didattiche frontali (lezioni, semina-ri..) e attività pratiche (laboratori, programmazione, progetti, stage..) con modalità conformi al Regolamento Didattico d’Ateneo. L’ammissione al primo anno del P.E. della Laurea Specialistica è subordinata al possesso da parte dell’allievo della Laurea triennale ottenuta con percorso di eccellenza triennale, oppure della Laurea triennale ottenuta entro l’ultimo appello utile dell’ultimo anno di corso con votazione di 110/110 o 110/110 e lode. Per l’ammissione al primo anno, l’allievo è tenuto a presentare domanda individuale indirizzata al Consiglio di Corso di Laurea Specialistica in Ingegneria delle Telecomunicazioni, entro il primo marzo dell’anno accade-mico di immatricolazione. Il corso di laurea ammette al P.E. tutti gli allievi che hanno presentato domanda e in possesso dei requisiti sud-detti. Il possesso dei requisiti per il mantenimento è verificato dal Consiglio di Corso di Laurea Specialistica all’inizio del secondo semestre di ogni anno. Per la permanenza nel P.E. gli allievi: 1) devono aver completato le attività previste dal manifesto del corso di laurea per l’anno precedente; 2) devono avere conseguito una votazione media complessiva nelle attività di profitto previste dal manifesto per l’anno precedente non inferiore a 27/30; 3) non devono avere conseguito una votazione inferiore a 24/30 in alcuna prova; 4) devono aver acquisito l’idoneità nelle verifiche con giudizio finale del P.E. La media complessiva dei voti è ponderata sui crediti. Nel calcolo della media, il punteggio 30 e lode è assimi-lato a 30. Eventuali attività che non prevedono votazione non sono considerate nel calcolo della media, ma so-no considerate ai fini del completamento delle attività nei tempi definiti.

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Non è prevista l’ammissione al P.E. direttamente al secondo anno di corso.

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IL MANIFESTO DELLA LAUREA TRIENNALE PRIMO ANNO Fondamenti di Informatica (12 CFU*– 1° per.) [ING-INF/05] Matematica I (12 CFU – 1° per.) [MAT/05] Matematica II (12 CFU – 1° e 2° per.)** [MAT/03, MAT/08] Sistemi di Elaborazione (12 CFU – 2° per.) [ING-INF/05] Fisica Generale I (12 CFU – 2° per.) [FIS/01] SECONDO ANNO Elettrotecnica (9 CFU - 1° per.) [ING-IND/31] Fisica Generale II (6 CFU – 1° per.) [FIS/01] Segnali e Sistemi (12 CFU – 1° e 2° per.)*** [ING-INF/03] Economia e Organizzazione Aziendale (6 CFU – 1° per.) [ING-IND/35] Elettronica (12 CFU – 2° per.) [ING-INF/01] Campi Elettromagnetici (12 CFU - 2° per.) [ING-INF/02] Prova di Conoscenza della Lingua Inglese (3 CFU) TERZO ANNO Reti di Telecomunicazioni (6 CFU – 1° per.) [ING-INF/03] Attività a scelta dello Studente # (12 CFU) Prova Finale (6 CFU) Curriculum Generale Matematica III (12 CFU – 1° per.) [MAT/03, MAT/05] Circuiti per Telecomunicazioni (6 CFU – 2° per.) [ING-INF/01] Teoria dei Fenomeni Aleatori (6 CFU* – 2° per.) [ING-INF/03] Tecniche e Sistemi di Elaborazione dei Segnali (12 CFU* – 1° per.) [ING-INF/03] Curriculum Applicativo Sistemi di Telecomunicazione (12 CFU – 1° e 2° per.)**** [ING-INF/03] Sistemi di Telerilevamento (6 CFU – 1° per.) [ING-INF/03] Microonde (6 CFU – 2° per.) [ING-INF/02] Misure su Apparati di Telecomunicazione (6 CFU***** – 2° per.) [ING-INF/01] Tirocinio (6 CFU) * di cui 3 CFU di laboratorio per l’acquisizione di abilità informatiche ** insegnamento integrato composto da due moduli: Algebra Lineare, 1° per., 6 CFU, e Calcolo Numerico, 2° per., 6 CFU (sono

previsti esami distinti per i due moduli) *** insegnamento integrato composto da due moduli: Segnali Determinati, 1° per., 6 CFU, e Segnali Aleatori, 2° per., 6 CFU

(l’esame è unico) **** insegnamento integrato composto da due moduli: Comunicazioni Elettriche, 1° per., 6 CFU, e Trasmissione Numerica, 2° per.,

6 CFU (sono previsti esami distinti per i due moduli) ***** di cui 2 CFU di laboratorio # Scelte consigliate per il Curriculum Generale Compatibilità Elettromagnetica (6 CFU – 1° per.) [ING-INF/02] Elaborazione e Trasmissione delle Immagini (6 CFU – 1° per.) [ING-INF/03] Telematica (6 CFU – 2° per.) [ING-INF/03] # Scelte consigliate per il Curriculum Applicativo Orientamento Sistemi di Trasmissione Progetto e Simulazione di Sistemi di Trasmissione (6 CFU+ – 2° per.) [ING-INF/03] Comunicazioni con Mezzi Mobili (6 CFU – 2° per.) [ING-INF/03] Orientamento Elaborazione dei Segnali e Telerilevamento Progetto e Simulazione di Sistemi di Telerilevamento (6 CFU+ – 2° per.) [ING-INF/03] Elaborazione e Trasmissione delle Immagini (6 CFU – 1° per.) [ING-INF/03] Orientamento Reti di Telecomunicazioni Progetto e Simulazione di Reti di Telecomunicazioni (6 CFU+ – 2° per.) [ING-INF/03] Telematica (6 CFU – 2° per.) [ING-INF/03]

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Orientamento Elettromagnetismo Applicato Progetto e Simulazione di Sistemi a Microonde (6 CFU+ – 2° per.) [ING-INF/02] Compatibilità Elettromagnetica (6 CFU – 1° per.) [ING-INF/02] + di cui 2 CFU di laboratorio PRECEDENZE TRA ESAMI [tra parentesi gli esami propedeutici consigliati] Campi Elettromagnetici [Elettrotecnica, Fisica Generale II] Circuiti per Telecomunicazioni [Elettronica] Compatibilità Elettromagnetica [Campi Elettromagnetici, Segnali e Sistemi] Comunicazioni con Mezzi Mobili [Sistemi di Telecomunicazione] Elaborazione e Trasmissione delle Immagini [Segnali e Sistemi] Elettronica [Elettrotecnica] Elettrotecnica [Fisica Generale I] Fisica Generale I [Matematica I] Fisica Generale II [Fisica Generale I] Matematica III [Matematica I e II] Microonde [Campi Elettromagnetici, Sistemi di Telecomunicazione] Misure su Apparati di Telecomunicazione [Elettronica, Campi Elettromagnetici, Sistemi di Telecomunicazione] Progetto e Simulazione di Reti di Telecomunicazioni [Sistemi di Telecomunicazione] Progetto e Simulazione di Sistemi a Microonde [Campi Elettromagnetici] Progetto e Simulazione di Sistemi di Telerilevamento [Sistemi di Telecomunicazione] Progetto e Simulazione di Sistemi di Trasmissione [Sistemi di Telecomunicazione] Reti di Telecomunicazioni [Segnali e Sistemi] Segnali e Sistemi [Matematica I, Elettrotecnica] Sistemi di Elaborazione [Fondamenti di Informatica] Sistemi di Telecomunicazione [Segnali e Sistemi, Campi Elettromagnetici] Sistemi di Telerilevamento [Campi Elettromagnetici, Sistemi di Telecomunicazione] Tecniche e Sistemi di Elaborazione dei Segnali [Segnali e Sistemi] Telematica [Reti di Telecomunicazioni] Teoria dei Fenomeni Aleatori [Segnali e Sistemi]

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IL MANIFESTO DELLA LAUREA SPECIALISTICA PRIMO ANNO Comunicazioni Elettriche (12 CFU – 1° per.) [ING-INF/03] Ingegneria del Teletraffico (9 CFU* – 2° per.) [ING-INF/03] Elettronica delle Telecomunicazioni (6 CFU – 1° per.) [ING-INF/01] Antenne e Propagazione (9 CFU** – 2° per.) [ING-INF/02] Teoria della Decisione e della Stima (12 CFU** – 1° per.) [ING-INF/03] Trasmissione Numerica (12 CFU** – 2° per.) [ING-INF/03] SECONDO ANNO Attività a scelta dello studente # (6 CFU) Prova finale (24 CFU) Cinque moduli a scelta fra i seguenti di cui almeno 3 appartenenti allo stesso curriculum (per complessivi 30 CFU): Curriculum Reti di Telecomunicazioni Telematica (6 CFU – 2° per.) [ING-INF/03] Prestazioni di Reti Multimediali (6 CFU – 2° per.) [ING-INF/03] Progetto e Simulazione di Reti di Telecomunicazioni (6 CFU*** - 2° per.) [ING-INF/03] Sicurezza nelle Reti (6 CFU – 1° per) [ING-INF/03] Curriculum Sistemi di Trasmissione Sistemi di Radiocomunicazione (6 CFU – 1° per.) [ING-INF/03] Comunicazioni con Mezzi Mobili (6 CFU – 2° per.) [ING-INF/03] Comunicazioni a Larga Banda (6 CFU – 1° per.) [ING-INF/03] Progetto e Simulazione di Sistemi di Trasmissione (6 CFU*** - 2° per.) [ING-INF/03] Comunicazioni Ottiche (6 CFU – 1° per.) [ING-INF/03] Curriculum Elaborazione del Segnale e Telerilevamento Elaborazione e Trasmissione delle Immagini I (6 CFU – 1° per.) [ING-INF/03] Elaborazione e Trasmissione delle Immagini II (6 CFU – 1° per.) [ING-INF/03] Tecnica Radar I (6 CFU – 1° per.) [ING-INF/03] Tecnica Radar II (6 CFU – 2° per.) [ING-INF/03] Progetto e Simulazione di Sistemi di Telerilevamento (6 CFU*** - 2° per.) [ING-INF/03] Curriculum Elettromagnetismo Applicato Microonde (6 CFU – 1° per.) [ING-INF/02] Dispositivi Ottici ed a Microonde (6 CFU – 2° per) [ING-INF/02] Compatibilità Elettromagnetica (6 CFU – 1° per.) [ING-INF/02] Progetto e Simulazione di Sistemi a Microonde (6 CFU*** - 2° per.) [ING-INF/02]

* Di cui 3 CFU di laboratorio per l’acquisizione di abilità informatiche ** Di cui 2 CFU di laboratorio per l’acquisizione di abilità informatiche *** Di cui 2 CFU di laboratorio # Scelte consigliate: Misure su Apparati di Telecomunicazioni (6 CFU*** – 2° per.) [ING-INF/01] Sistemi Operativi (6 CFU – 2° per.) [ING-INF/05] PRECEDENZE TRA ESAMI [tra parentesi gli esami propedeutici consigliati] Comunicazioni a Larga Banda [Comunicazioni Elettriche, Trasmissione Numerica] Comunicazioni con Mezzi Mobili [Comunicazioni Elettriche, Trasmissione Numerica] Comunicazioni Ottiche [Comunicazioni Elettriche, Trasmissione Numerica] Dispositivi Ottici ed a Microonde [Antenne e Propagazione] Elaborazione e Trasmissione delle Immagini I [Teoria della Decisione e della Stima] Elaborazione e Trasmissione delle Immagini II [Teoria della Decisione e della Stima, Elaborazione e Trasmissione delle Immagini I] Microonde [Comunicazioni Elettriche, Antenne e Propagazione] Prestazioni di Reti Multimediali [Ingegneria del Teletraffico, Telematica] Progetto e Simulazione di Reti di Telecomunicazioni [Comunicazioni Elettriche, Ingegneria del Teletraffico] Progetto e Simulazione di Sistemi di Telerilevamento [Comunicazioni Elettriche, Teoria della decisione e della Stima] Progetto e Simulazione di Sistemi di Trasmissione [Comunicazioni Elettriche,Trasmissione Numerica] Sicurezza nelle Reti [Telematica] Sistemi di Radiocomunicazione [Comunicazioni Elettriche, Trasmissione Numerica]

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Tecnica Radar I [Comunicazioni Elettriche, Teoria della decisione e della Stima] Tecnica Radar II [Teoria della decisione e della Stima, Tecnica Radar I] Trasmissione Numerica [Comunicazioni Elettriche]

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IL TIROCINIO: MODALITÀ DI ATTIVAZIONE E SVOLGIMENTO

Gli studenti che seguono il Curriculum Applicativo della Laurea Triennale sono tenuti a svolgere un tirocinio in un’azienda o in un ente esterno del settore delle Telecomunicazioni, sotto la guida di un tutor aziendale e di un tutor accademico (docente del Corso di Laurea). In alternativa, il tirocinio può essere svolto nei laboratori dell’Università; in tal caso il tutor aziendale è sostituito da un tutor accademico. Per essere in grado di intra-prendere l’attività di tirocinio, lo studente deve trovarsi nella condizione di dover sostenere non più di tre esa-mi fra quelli previsti dal proprio piano di studi. Lo svolgimento del tirocinio consente il riconoscimento dei corrispondenti 6 CFU che equivalgono a 150 ore di impegno effettivo; lo studente può contestualmente preparare l’elaborato finale, al quale sono assegnati 6 CFU (150 ore), ed estendere l’esperienza fino a 300 ore complessive, pari ad un impegno che va da un mese e mezzo a tre mesi. Il tirocinio è un’attività finalizzata all’acquisizione di competenze professionali che viene valutata sulla base del giudizio dei due tutor, contestualmente all’elaborato finale realizzato dallo studente. Il Corso di Studio dispone di un elenco di aziende del settore, presso cui poter svolgere il tirocinio, convenzio-nate con il Dipartimento di Ingegneria della Informazione oppure con l’Ateneo. Per attivare il tirocinio dovrà inoltre essere predisposto un progetto formativo che riporti gli obiettivi formativi e i dati delle parti coinvolte (studente, tutor accademico, tutor aziendale). Le modalità di svolgimento e la documentazione necessaria sono disponibili sul sito web del Corso di Studio alla pagina http://www.tlc.ing.unipi.it.

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LA LAUREA: MODALITÀ PER IL CONSEGUIMENTO DEL TITOLO

Laurea Triennale La prova finale per il conseguimento del titolo, corrispondente a 6 CFU, ha lo scopo di consentire una valuta-zione del grado di maturità tecnica e di autonomia operativa in campo professionale raggiunta dall’allievo, ol-treché le abilità e le capacità conseguite. Essa consiste nella discussione di un elaborato, attinente le materie del Corso di Laurea, realizzato in modo originale sotto la supervisione di uno o più relatori, tra i quali almeno uno appartenente al Corso di Laurea. L’argomento dell’elaborato, proposto dallo studente e dai relatori, deve essere approvato preventivamente dal Presidente del Corso di Laurea. L’elaborato, che può essere compilato anche in lingua Inglese, viene esaminato dalla Commissione di Laurea e concorre a determinare il voto finale insieme al curriculum degli studi. Nella valutazione sarà presa in considerazione, oltre la qualità del lavoro svolto, la ca-pacità di sintesi e la qualità della presentazione (in forma scritta ed orale) effettuata dal candidato. Nel caso in cui lo studente abbia effettuato un tirocinio in azienda o nei laboratori dell’Università (Curriculum Applicativo), l’elaborato consiste in una relazione sulle attività professionali svolte nel corso del tirocinio ed è realizzato sotto la guida dei tutori accademico ed aziendale. La richiesta preliminare di discussione dell’elaborato finale, che dovrà essere firmata dai relatori, e le modalità per la compilazione, sono disponibili sul sito web del Corso di Studio alla pagina http://www.tlc.ing.unipi.it. Tale domanda deve essere inoltrata alla Segreteria del Corso di Studio almeno due mesi prima dell’appello di laurea. Laurea Specialistica La prova finale per il conseguimento del titolo, corrispondente a 24 CFU, prevede la predisposizione di una tesi di laurea, attinente le materie del Corso di Laurea Specialistica ed elaborata sotto la supervisione di più re-latori, i primi due dei quali devono essere professori ufficiali o ricercatori confermati della Facoltà. Il primo relatore deve appartenere al Corso di Laurea Specialistica. La tesi può essere compilata in lingua inglese. L’attività di tesi può essere svolta presso i laboratori dell’Università, o in casi particolari presso laboratori in-dustriali o di enti di ricerca pubblici o privati. L’argomento della tesi, proposto dallo studente e dai relatori, de-ve essere approvato preventivamente dal Presidente del Corso di Laurea Specialistica. Nella valutazione della prova finale sarà presa in considerazione, oltre alla qualità del lavoro svolto, la capacità di sintesi e la qualità della presentazione in forma scritta ed orale delle attività svolte. La richiesta preliminare di discussione della tesi, che dovrà essere firmata dai relatori, e le modalità per la compilazione, sono disponibili sul sito web del Corso di Studio alla pagina http://www.tlc.ing.unipi.it. Tale domanda deve essere inoltrata alla Segreteria del Corso di Studio almeno sei mesi prima dell’appello di laurea.

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I PROGRAMMI DEGLI INSEGNAMENTI della LAUREA TRIENNALE

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CAMPI ELETTROMAGNETICI (12 CFU)

Docente: Giuliano MANARA

Numero totale di ore di lezione (L): 55 Numero totale di ore di esercitazione (E): 45

Prerequisiti: Conoscenze delle tecniche di analisi dei circuiti a parametri concentrati in regime impulsivo e sinusoidale. Buona conoscenza del calcolo fasoriale e vettoriale. Conoscenze di base del calcolo differenziale ed integrale. Operatori differenziali. Obiettivi: Il corso si propone di far acquisire agli allievi conoscenze sulle proprietà generali dei campi elet-tromagnetici e sulle modalità di propagazione delle onde elettromagnetiche in mezzi con diverse caratteristiche materiali. Vengono inoltre introdotte metodologie per lo studio della propagazione di onde elettromagnetiche su supporti fisici, quali ad esempio cavi coassiali e guide d’onda. Infine, vengono definiti i parametri principali delle antenne in ricezione e trasmissione, con il fine di analizzare le caratteristiche di un collegamento radio. Programma di massima: EQUAZIONI DI MAXWELL: Equazioni di Maxwell nel dominio del tempo e della frequenza. Relazioni co-stitutive. Condizioni di continuità e al contorno. (L: 6; E: 4) PROPAGAZIONE DI ONDE ELETTROMAGNETICHE NEI MEZZI MATERIALI: Onde piane nel dominio del tempo e della frequenza. Polarizzazione di un’onda piana. Mezzi dispersivi. Velocità di fase e velocità di gruppo. Riflessione e rifrazione di onde piane alla superficie di separazione fra due mezzi diversi. (L: 8; E: 5) ENERGIA ASSOCIATA AD UN CAMPO ELETTROMAGNETICO: Teorema di Poynting nel dominio del tempo. Teorema di Poynting nel dominio della frequenza. (L: 3; E: 4) TEORIA CIRCUITALE DELLE LINEE DI TRASMISSIONE: Analisi nel dominio del tempo e della frequen-za. Costanti primarie e secondarie di una linea. Tensione e corrente lungo una linea. Impedenza d’ingresso di una linea di trasmissione, coefficiente di riflessione e rapporto d’onda stazionaria. Linee con piccole perdite. Adattamento di una linea al carico. Carta di Smith e suo uso. (L: 10; E: 12) PROPAGAZIONE GUIDATA: Discussione dei risultati che derivano dalla trasversalizzazione delle equazioni di Maxwell. Modi trasversi elettromagnetici (TEM). Modi trasversi elettrici (TE) e trasversi magnetici (TM). Propagazione e cut-off in guida. Guide d’onda rettangolari. Cenni sulle cavità risonanti. (L: 10; E: 6) ANTENNE E PROPAGAZIONE LIBERA: Potenziali elettromagnetici. Dipolo elettrico elementare. Teorema di dualità. Dipolo magnetico elementare. Spira elementare. Antenne filiformi in trasmissione. Antenne marco-niane. Teorema delle immagini. Parametri caratteristici di un’antenna in trasmissione: impedenza d’ingresso, altezza efficace, diagramma d’irradiazione, direttività, guadagno, efficienza d’irradiazione. Teorema di reci-procità. Altezza efficace in ricezione, area efficace. Circuito equivalente di un’antenna in ricezione.(L: 12; E: 8) COLLEGAMENTI RADIO: Formula del collegamento fra due antenne. Collegamenti per riflessione ionosfe-rica. Collegamenti via satellite. (L: 6; E: 6) Testi di riferimento: G. Manara, A. Monorchio, P. Nepa, Appunti di Campi Elettromagnetici, SEU, Pisa. G. Manara, A. Monorchio, P. Nepa, Esercizi di Campi Elettromagnetici, Edizioni ETS, Pisa. G. Conciauro, L. Perregrini, Fondamenti di onde elettromagnetiche, McGraw-Hill Libri Italia srl, Milano. G. Franceschetti, Campi Elettromagnetici, Boringhieri. Modalità di svolgimento dell’esame: Prova scritta e prova orale. Modalità di iscrizione all’esame on-line sul sito web http://servizi.ing.unipi.it/hamasy

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CIRCUITI PER TELECOMUNICAZIONI (6 CFU)

Docente: Stefano DI PASCOLI

Numero totale di ore di lezione (L): 30 Numero totale di ore di esercitazione (E): 20

Propedeuticità consigliate: Elettronica, Elettrotecnica, Sistemi di Elaborazione, Segnali e Sistemi. Prerequisiti: Trasformate di Fourier e Laplace, Diagrammi di Bode, Elettronica ed Elettrotecnica di base, e-lementi di reti logiche. Obiettivi: il corso espone le tecniche principali usate per realizzare radioricevitori e trasmettitori per segnali analogici e digitali. Definisce i parametri fondamentali per definirne e misurarne le prestazioni. Si analizzano i blocchi principali, anche dal punto di vista circuitale, con cui sono realizzati i sistemi di radiotrasmissione. Il corso è completato dall’esposizione dello schema di massima di applicazioni tipiche. Programma di massima: RADIOTRASMISSIONE: Lo spettro elettromagnetico, il rumore ed i disturbi. I parametri fondamentali: cifra di rumore, indici di distorsione. (L: 3; E: 2) RICEVITORI: ricevitore diretto, ricevitore a singola e a doppia conversione, ricevitore low IF, ricevitore omo-dina. Frequenza immagine e rumore nei circuiti elettronici. Controllo di ampiezza e frequenza. Mixer. Filtri.(L: 5; E: 6) TRASMETTITORI: amplificatori di potenza lineari e non lineari, modulazione ad alto e basso livello. (L: 2) MODULATORI E DEMODULATORI: rivelatore di inviluppo, rivelatore sincrono, modulatori e demodulatori di frequenza, modulatori e demodulatori digitali. (L: 9; E: 5) ANELLI AD AGGANCIO DI FASE (PLL): teoria di base, sintesi di frequenza, ricostruzione di portante, mo-dulazione e demodulazione di fase e frequenza. (L: 7; E: 4) TELEVISIONE IN B/N ED A COLORI: principio di funzionamento schema a blocchi. (L: 4; E: 3) Testi di riferimento: Leon W. Couch II, Digital and analog communication systems, Prentice Hall (trad. It, Fondamenti di Teleco-municazioni, Apogeo). Dispensa del docente: Note sui PLL, SEU, Pisa. Dispensa del Prof. Aldo Grattarola dell’Università di Genova, Il segnale televisivo (scaricare da si-rio.iet.unipi.it ), per gentile concessione. Modalità di svolgimento dell’esame: Prova scritta ed orale. Iscrizione all’esame on-line sul sito web http://servizi.ing.unipi.it/hamasy .

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COMPATIBILITÀ ELETTROMAGNETICA (6 CFU)

Docente: Agostino MONORCHIO

Numero totale di ore di lezione (L): 35 Numero totale ore di esercitazione (E): 15

Prerequisiti: Conoscenze delle tecniche di calcolo del campo elettromagnetico acquisite nel corso di Campi Elettromagnetici e di analisi acquisite nel corso di Segnali e Sistemi. Obiettivi: Il corso analizza gli aspetti fondamentali della compatibilità elettromagnetica. Vengono forniti agli allievi strumenti atti alla determinazione di soluzioni robuste, dal punto di vista della compatibilità, nel proget-to di sistemi elettronici ad alta frequenza. Particolare attenzione viene inoltre rivolta alle attrezzature e ai meto-di per la verifica, o sperimentale o mediante simulazione numerica, del rispetto di normative predisposte da organismi nazionali e internazionali. Ulteriori attività di apprendimento: Attività di misure in laboratorio, ulteriore attività sperimentale presso laboratori esterni. Programma di massima: INTRODUZIONE: L’ambiente elettromagnetico. Concetti di interferenza elettromagnetica (EMI) e di compa-tibilità elettromagnetica (EMC). Condizioni di compatibilità e di interferenza, immunità e suscettibilità. (L: 3) SORGENTI DI INTERFERENZA: Disturbi condotti e disturbi radiati. Disturbi a banda larga e a banda stretta. Disturbi coerenti e incoerenti. Banda equivalente impulsiva. Caratterizzazione delle principali sorgenti di inter-ferenza condotta e radiata. Disturbi impulsivi: scarica elettrostatica, fulmine, impulso nucleare. (L: 6, E: 4) SCHERMI ELETTROMAGNETICI: Schermi metallici continui. Efficacia schermante. Schermi sottili. Schermi multistrato. Aperture in schermi metallici. Schermi discontinui: reti, superfici metalliche forate, fessu-re, guarnizioni. Schermi ferromagnetici. (L: 6, E: 4) NORMATIVE E METODOLOGIE DI MISURA: Principali normative civili e militari. Norme per la sicurezza umana in presenza di campi elettromagnetici. Standard di misura. Misure di disturbi radiati e condotti. Sonde di misura per i campi elettromagnetici e antenne standard. Celle TEM. Cabine schermate. Camere semianecoi-che ed anecoiche. Camere riverberanti. Siti di prova all’aperto. Line Impedance Stabilization Network-LISN. Cenni ai filtri per disturbi condotti. (L: 8, E: 3) DIAFONIA: Linee di trasmissione multiconduttore. Modelli circuitali per l’accoppiamento induttivo e capaci-tivo. Eliminazione del cross-talk mediante cavi schermati e mediante cavi intrecciati. Configurazioni circuitali robuste. Disposizione dei componenti circuitali. Messa a terra di sistemi. (L: 12, E: 4) Testi di riferimento: Appunti del corso disponibili in formato .pdf al sito www.ing.unipi.it/homepages/agostino.monorchio. C.R. Paul, Introduction to Electromagnetic Compatibility, John Wiley & Sons, 1992 (per consultazione). Modalità di svolgimento dell’esame: Prova orale. Iscrizione all’esame on-line sul sito web http://servizi.ing.unipi.it/hamasy .

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COMUNICAZIONI CON MEZZI MOBILI (6 CFU)

Docente: Prof. Ruggero REGGIANNINI

Numero totale di ore di lezione (L): 36 Numero totale di ore di esercitazioni e laboratorio (E): 14

Propedeuticità consigliate: Segnali e Sistemi, Comunicazioni Elettriche, Trasmissione Numerica. Prerequisiti: Conoscenze di base sui sistemi di telecomunicazione e sulla teoria delle antenne acquisite dagli insegnamenti di Comunicazioni Elettriche, Trasmissione Numerica e Campi Elettromagnetici. Obiettivi: Il corso ha lo scopo di presentare allo studente una panoramica delle principali problematiche rela-tive alle radiocomunicazioni terrestri con mezzi mobili. Inizialmente si forniscono alcune nozioni sulla feno-menologia della propagazione elettromagnetica nell’atmosfera, con particolare attenzione alla modellistica della propagazione per cammini multipli. Successivamente si illustrano i tipi principali di accesso multiplo (a divisione di frequenza, di tempo e di codice). Si trattano quindi le reti radiomobili cellulari, ponendo l’accento sugli aspetti progettuali inerenti sia alla scelta del tipo di segnalazione e di accesso, sia alla pianificazione ter-ritoriale della rete. Vengono infine illustrate le caratteristiche dei principali sistemi radiomobili cellulari di se-conda e terza generazione. Programma di massima: tecniche di accesso multiplo: Accesso multiplo a divisione di frequenza (FDMA) e di tempo (TDMA). Tecni-che di espansione spettrale e di recupero del segnale. Accesso multiplo a divisione di codice (CDMA) di tipo sincrono e asincrono. (L: 3; E: 1) MODELLISTICA DEL CANALE RADIOMOBILE: Canali selettivi nel tempo ed in frequenza. Banda ed in-tervallo di coerenza di un canale. Modelli deterministici e statistici a breve, medio e lungo termine, stazionari e non stazionari. (E: 5; E: 2) sistemi di radiocomunicazione con mezzi mobili: Concetto di rete cellulare. Panoramica dei sistemi radiomobi-li cellulari analogici e digitali. Cluster di celle e tecniche di riuso di frequenza. Interferenza da accesso multi-plo. Densità geografica di utenti e capacità della rete. Confronto tra le capacità di rete ottenibili con le diverse tecniche di accesso multiplo. Cenno ai servizi offerti dalle reti radiomobili cellulari. (L: 8; E: 6) SISTEMI CELLULARI DI SECONDA E TERZA GENERAZIONE: Il sistema GSM. Elementi costituenti la rete GSM (stazione mobile, stazione radio base, centro di controllo, centro di commutazione). Caratteristiche del segnale radio: codifica di sorgente e di canale, modulazione e accesso, modellistica del canale. Cenni al si-stema americano IS-95. Architettura della rete UMTS. Assegnazione delle frequenze. Modalità di accesso FDD-CDMA e TDD-CDMA. (L: 13; E: 5) SISTEMI DI RADIODIFFUSIONE TERRESTRE E RETI WIRELESS: Cenni agli standard DVB-T, IEEE 802.11 e IEEE 802.16. (L: 7) Testi di riferimento: T. S. Rappaport, Wireless Communications, Prentice-Hall, 1996. H. Holma and A. Toskala, WCDMA for UMTS – Radio Access for Third Generation Mobile Communications, Wiley, 2000. Materiale integrativo fornito dal docente. Modalità di svolgimento dell’esame: Prova orale. Iscrizione all’esame on-line sul sito web http://servizi.ing.unipi.it/hamasy .

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ECONOMIA ED ORGANIZZAZIONE AZIENDALE (6 CFU)

Docente: Antonella MARTINI – Francesco MUSTO – Luisa PELLEGRINI

Numero totale di ore di lezione (L) 31 Numero totale di ore di esercitazione (E): 19

Obiettivi: L’obiettivo didattico generale del corso consiste nel presentare i principali modelli e strumenti di gestione e organizzazione d’impresa. Dalla frequenza del corso gli studenti dovranno trarre una maggiore ca-pacità di comprensione dei criteri e delle modalità secondo le quali, all’interno delle imprese – e in particolare in quelle di telecomunicazioni - si prendono decisioni e si organizzano le attività. Prerequisiti: Funzioni e loro rappresentazione grafica. Programma di massima: PARTE 1: IMPRESA, ORGANIZZAZIONE E STRATEGIA SISTEMA AZIENDA ED AMBIENTE: VISione economica delle aziende (introduzione ai concetti base). Microeco-nomia: la produzione ed i costi; il mercato: la domanda e l’offerta; il prezzo. Complessità dell’ambiente ester-no all’azienda (mercato-materie prime). Mercato globale. Strategia di mercato e di prodotto. (L:5; E:3 ) ORGANIZZAZIONE: fattori di competitività: innovazione, flessibilità, costi e qualità. Variabili organizzative. Tipologie di strutture. Evoluzione delle forme di organizzazione. Modelli per le aziende di telecomunicazioni. I flussi delle informazioni in azienda. Architetture di sistemi informativi integrati. Processo informativo di ge-stione “Customer Centered”. Il caso delle aziende di telecomunicazioni (L:5 ; E:2 ) LA GESTIONE DELLA PRODUZIONE E DELLA QUALITÀ: Organizzazione della produzione e management opera-tivo. Tecniche di programmazione e di controllo della produzione. Programmazione operativa (scheduling e sequencing). Tecniche di PERT e GANTT (cenni). Il Just in Time. Attività di supporto alla produzione. Il Total Quality Management ed il PM (Project Management). Gli strumenti del PM (PERT, GANTT, Stati Avanzamento, ecc.). Esempi di PM in campo spaziale e delle telecomunicazioni (L:4; E:2 )

PARTE 2: I SISTEMI DI RILEVAZIONE E CONTROLLO BILANCIO ED ANALISI: il concetto di economicità; il modello contabile e il ruolo della contabilità esterna; il bilancio d’esercizio; stato patrimoniale e conto economico riclassificati; l’analisi di bilancio (L: 10; E: 5) CONTABILITÀ ANALITICA: il ruolo della contabilità interna; i principali sistemi di rilevazione dei costi; il con-trollo di gestione (L: 1; E: 2)

PARTE 3: I SISTEMI DI DECISIONE ANALISI DEGLI INVESTIMENTI: le scelte di investimento; il concetto di attualizzazione, i metodi di valutazione Discounted Cash Flow ed i loro limiti (L: 4; E: 3) DECISIONI DI BREVE TERMINE: la classificazione dei costi; la dinamica dei costi, le principali decisioni: break even, mix, introduzione nuovo prodotto, accettazione ordine e make or buy. (L: 2; E: 2) Testi di riferimento: Lo strumento di riferimento è costituito dal sito dei docenti dove è possibile scaricare i file contenenti il mate-riale fornito (slide, dispense, domande di studio, esercizi, soluzioni) e dove vengono inserite le comunicazioni riguardanti il corso. G. Bellandi, Economia e Gestione dell’Impresa, UTET, 1993. Ray H. Garrison, Eric W. Noreen, Programmazione e Controllo – Managerial Accounting per le Decisioni A-ziendali, McGraw-Hill, 2004. Modalità di svolgimento dell’esame: L’esame consiste in una prova orale preceduta dallo svolgimento di esercizi in forma scritta che costituiranno oggetto di successiva discussione con i docenti. Iscrizione all’esame on-line sul sito web http://servizi.ing.unipi.it/hamasy .

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ELABORAZIONE E TRASMISSIONE DELLE IMMAGINI (6 CFU)

Docente: Giovanni CORSINI

Numero totale di ore di lezione (L): 34 Numero totale di ore di esercitazione (E): 16

Prerequisiti: Conoscenze di base di analisi, sintesi, di segnali come impartite nel corso di segnali e sistemi. Obiettivi: Il corso ha lo scopo di presentare allo studente i principali metodi di analisi, sintesi, codifica ed ela-borazione numerica di immagini. Inizialmente, dopo aver introdotto le nozioni di base legate alle problemati-che dell’analisi e sintesi di immagini multidimensionali ed ai modelli di sistemi di elaborazione delle immagini vengono illustrati i metodi di miglioramento della qualità e di filtraggio. Si passa poi ad introdurre i metodi di analisi automatica con particolare riferimento ai problemi di classificazione. Ulteriori attività di apprendimento: Sono previste esercitazioni al calcolatore per lo sviluppo di programmi per l’elaborazione di immagini in ambiente MATLAB. Programma di massima: INTRODUZIONE: Grandezze radiometriche e fotometriche. La percezione della luce e dei colori. Modelli di rappresentazioni dei colori. (L: 2) RAPPRESENTAZIONE DI SEGNALI MULTIDIMENSIONALI: Richiami sulla trasformata di Fourier di se-gnali bidimensionali continui. Il campionamento di funzioni bidimensionali. Interpolazione. Quantizzazione. Rappresentazione in forma matriciale e vettoriale di un immagine. Rappresentazione di immagini numeriche mediante sviluppo su basi di funzioni ortonormali: le principali trasformate (2D-FT, DCT, DST, la trasformata di Haar e di Karhunen-Loève). Processi stocastici continui e discreti multidimensionali. (L: 10, E: 5) Metodi per il miglioramento della qualità di una immagine: Trasformazioni del contrasto e della dinamica: e-spansione, trasformazioni non lineari, equalizzazione dell’istogramma. Trasformazioni geometriche. Il filtrag-gio spaziale: filtri passa-basso e passa-alto, tecniche per la messa in risalto dei contorni, filtraggio del rumore. Progetto di filtri nel dominio della frequenza. Il filtro a mediana. (L: 8, E: 5) RESTAURO DI UNA IMMAGINE: Modelli di distorsione. Filtraggio inverso. Il filtro di Wiener bidimensio-nale. Restauro cieco. (L: 3, E: 1) Analisi ed interpretazione automatica di immagini: Rivelazione del contorno (Operatori gradiente e Laplacia-no). La trasformata di Hough. Operatori morfologici: chiusura ed apertura. Descrizione delle regioni (momenti e tessitura). Metodi per la segmentazione di un’immagine in regioni. Criteri per il raggruppamento (clustering) in classi. Algoritmi a minima distanza. Metodi di classificazione di tipo statistico. (L: 8, E: 3) CODIFICA DI IMMAGINI: Cenni ai principali metodi di compressione. Lo standard JPEG per la codifica di immagini fisse e quello MPEG per la codifica di segnali video. (L: 3, E: 2) Testi di riferimento: K. Jain, Fundamentals of Digital Image Processing, Prentice-Hall, 1989. Appunti dalle Lezioni Modalità di svolgimento dell’esame: Prova orale. Iscrizione all’esame on-line sul sito web http://servizi.ing.unipi.it/hamasy .

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ELETTRONICA (12 CFU)

Docente: Giuseppe IANNACCONE

Numero totale di ore di lezione (L): 68 Numero totale di ore di esercitazione (E): 32

Prerequisiti: Conoscenze di Matematica I e II, Elettrotecnica, Teoria dei Segnali I. Obiettivi: Il corso ha lo scopo di presentare allo studente una panoramica delle principali tematiche inerenti l’elettronica analogica e digitale. Programma di massima: INTRODUZIONE: Introduzione all'elettronica. Semiconduttori estrinseci ed intrinseci. (L: 2, E: 0) DISPOSITIVI ELETTRONICI: diodo a giunzione, diodo zener, transistore a giunzione, transistore a effetto di campo a giunzione (JFET), MOSFET: funzionamento qualitativo, regioni di funzionamento, caratteristiche corrente-tensione, analisi in continua e modello per i piccoli segnali. (L: 8, E: 3) CONFIGURAZIONI ELEMENTARI DI AMPLIFICATORI A BASSA FREQUENZA: Amplificatori con BJT: progetto e analisi. Configurazione a emettitore comune e a collettore comune. Amplificatori multistadio. Amplificatori differenziali. Amplificatori con FET: progetto e analisi. (L: 9, E: 3) SIMULAZIONE NUMERICA DI CIRCUITI ELETTRONICI: Il programma di simulazione di circuiti elettro-nici SPICE. (L: 1, E: 6) CIRCUITI CON AMPLIFICATORI OPERAZIONALI: Nozioni di base sugli amplificatori operazionali e sul-la loro analisi. Amplificatore invertente, non invertente, sommatore, integratore, convertitori I-V e V-I. Non-idealità degli amplificatori operazionali. (L: 5, E: 0) RISPOSTA IN FREQUENZA DEI CIRCUITI ELETTRONICI. Calcolo dei limiti di banda di un circuito elet-tronico e progettazione di un amplificatore a partire dalle specifiche. Filtri realizzati con operazionali. (L:10, E: 4) REAZIONE: Concetto di reazione e proprietà degli amplificatori in reazione (L: 4, E: 3) OSCILLATORI E CIRCUITI A SCATTO: Criterio di Barkhausen. Oscillatori a rete di sfasamento e a ponte di Wien, oscillatori basati sul teorema dei tre punti, oscillatori di Colpitts e di Hartley. Oscillatori al quarzo. Compatori, generatori di forma d'onda e monostabili. (L: 9, E: 4) ALIMENTATORI: Schemi a blocchi. Raddrizzatori e filtri raddrizzatori. Regolatori serie, regolatori monolitici e loro impiego. (L: 5, E: 2) CIRCUITI DIGITALI CMOS: porte elementari e complesse, comportamento statico e dinamico. Sintesi di una rete combinatoria CMOS. Dimensionamento dei transistori. (L: 9, E: 4) CIRCUITI DIGITALI COMBINATORI E SISTEMI SEQUENZIALI: Decodificatori, buffer, codificatori, multiplexer, comparatori, latch, flip-flop, timer. Memorie ROM, RAM statiche e dinamiche. (L: 6, E: 3) Testi di riferimento: J. Millmann, A. Grabel, Microelettronica, McGraw-Hill, 1994. D. Sedra, K. C. Smith, Microelectronic Circuits, Oxford University Press, 1998. Modalità di svolgimento dell’esame: Consegna degli esercizi con SPICE assegnati durante il corso. Prova scritta e prova orale. Ulteriori informazioni: homepage del docente http://www.ing.unipi.it/~d8666

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ELETTROTECNICA (9 CFU)

Docente: Marco RAUGI

Numero totale di ore di lezione (L): 39 Numero totale di ore di esercitazione (E): 36

Prerequisiti: Conoscenze dei principi dell’elettromagnetismo (Fisica Generale I) e della soluzione di equazio-ni differenziali (Analisi Matematica). Obiettivi: Il corso tratta argomenti della teoria dei circuiti con l’approfondimento necessario per l’allievo in-gegnere delle Telecomunicazioni al fine di effettuare l’analisi delle reti elettriche lineari a regime periodico e aperiodico. Programma di massima: CIRCUITI RESISTIVI: Principi fondamentali. Principi di Kirchhoff. Teorema di Thevenin, Norton. Metodo del tableau, delle correnti di maglia e delle tensioni nodali. Generatori dipendenti. (L: 9; E: 10) CIRCUITI IN REGIME SINUSOIDALE. Rappresentazione delle grandezze sinusoidali. Metodo fasoriale. Re-lazione V-I su L, R, C. Induttori mutuamente accoppiati. Potenza ed energia. Teoremi sulla potenza. Risposta in frequenza. Circuiti risonanti. (L: 11; E: 9) CIRCUITI IN REGIME PERIODICO NON SINUSOIDALE. Analisi armonica delle grandezze periodiche. Calcolo dei circuiti lineari alimentati con generatori di grandezze periodiche non sinusoidali. Potenza. (L: 3; E: 2) CIRCUITI IN REGIME APERIODICO. Soluzione nel dominio del tempo. Trasformata di Laplace. Circuiti L-trasformati. Antitrasformazione. Risposta dei circuiti del primo e secondo ordine. (L: 6; E: 6) FUNZIONE DI TRASFERIMENTO. Poli e zeri. Stabilità. Diagrammi di Bode. (L: 3; E: 3) CIRCUITI A DUE PORTE. Matrici a parametri Z, Y, h, T. Connessioni di reti due porte in serie, in cascata, in parallelo. (L: 4; E: 4) IL TRASFORMATORE. Circuiti Magnetici. Circuito equivalente del trasformatore ideale e reale. (L: 3; E: 2) Testi di riferimento: M. Raugi, Lezioni di elettrotecnica, SEU, Pisa, 2002. F. Bertoncini, Esercizi di Elettrotecnica, SEU, Pisa, 2002. Modalità di svolgimento dell’esame: Prova scritta e prova orale.

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FISICA GENERALE I (12 CFU)

Docente: Giovanni BATIGNANI

Numero totale di ore di lezione (L): 48 Numero totale di ore di esercitazione (E): 54

Prerequisiti: Geometria euclidea nel piano e nello spazio, trigonometria. Calcolo vettoriale. Studi di funzione, derivate ed integrali. Obiettivi: Il corso si propone di addestrare gli studenti all’utilizzo delle metodologie fisiche, tramite lo studio dei fenomeni sperimentali e delle principali leggi della Meccanica classica, dell’elettrostatica e della magneto-statica. Programma di massima: MECCANICA CLASSICA: Grandezze fisiche: scalari e vettori. Unita’ di misura. Errori di misura e propaga-zione degli errori. Sistemi di coordinate cartesiane e polari. Elementi di calcolo vettoriale. Punto materiale, legge oraria, traiettoria, velocita' ed accelerazione. Il moto rettilineo uniforme e il moto uniformemente acce-lerato. Moto armonico e smorzato esponenzialmente. Moto parabolico. Moto circolare uniforme. Velocita' an-golare, accelerazione angolare. Definizione di sistema di riferimento. Sistemi di riferimento inerziali. Velocita' relativa ed accelerazione relativa (relativita' galileiana). La forza come azione fra corpi. Il principio di inerzia di Galileo (prima legge di Newton). La legge fondamentale della meccanica (seconda legge di Newton) ed il principio di azione e reazione. Le forze fondamentali della natura: gravitazionale (alla superficie terrestre e non), elettrostatica (di Coulomb). La carica elettrica; la carica elettrica fondamentale. Le forze nel contatto fra corpi: forze elastiche ed anelastiche, forze vincolari, attrito statico, dinamico e viscoso, spinta idrostatica (prin-cipio di Archimede). Moto in sistemi accelerati e le forze apparenti. Sistemi discreti e continui: densita' di mas-sa di volume, superficiale e lineare. Il centro di massa e la prima equazione cardinale. La quantita' di moto e la sua conservazione. Teorema dell'impulso. Urti. Principio del motore a reazione. Lavoro di una forza. Ener-gia cinetica e teorema dell'energia cinetica (o delle forze vive). Potenza. Forze conservative ed energia poten-ziale. Energia potenziale gravitazionale, elastica ed elettrostatica. Conservazione dell'energia. Momento delle forze e momento angolare. Conservazione del momento angolare. Quantizzazione del momento angolare: co-stante di Plank e l'atomo di idrogeno secondo Bohr. Il corpo rigido: energia cinetica di traslazione e di rotazio-ne: momento di inerzia. Teorema di Steiner (o degli assi paralleli). Momento angolare di un corpo rigido. II equazione cardinale. (L: 26; E: 28) ELETTROSTATICA E MAGNETOSTATICA: Carica elettrica e densita' di carica elettrica. Campo elettrico di una distribuzione di cariche. Moto di una particella carica in un campo elettrico. Linee di forza del campo elettrico, flusso elettrico. Legge di Gauss ed applicazioni. Conduttori in equilibrio elettrostatico. Teorema di Coulomb. Differerenza di potenziale e circuitazione del campo elettrostatico. Potenziale elettrico dovuto a distribuzioni discrete o continue di cariche. Come ricavare il campo elettrico a partire dal potenziale. Capacita' e condensatori. Energia immagazzinata in un condensatore e densita' di energia elettrica. Condensatori con dielettrici. Cenni alle cariche di polarizzazione elettrostatica. Legge di Gauss modificata. Corrente elettrica e densita' di corrente. Conservazione della carica ed equazione di continuita'. Legge di Ohm, resistivita' e condu-cibilita'. Modello della conduzione elettrica. Potenza dissipata in un resistore. Circuito RC e suo bilancio ener-getico. Le calamite ed i campi magnetici. Definizione operativa di campo magnetico. La forza su un filo retti-lineo in un campo magnetico e la forza di Lorentz. La legge di Biot-Savart, II legge di Laplace ed applicazio-ni. Legge di Ampere ed applicazioni. Il campo magnetico in un solenoide. Forze e momenti su una spira per-corsa da coirrente in un campo magnetico. Il momento magnetico di una spira e momento delle forze su un momento magnetico in un campo uniforme. Applicazione: il principio di funzionamento del motore elettrico. Dipolo magnetico e cenni alla magnetizzazione dei materiali. Flusso magnetico. (L: 22; E: 26) Testo di riferimento: SERWAY, Principi di Fisica, 2ª ed., Edi SES, 1999 oppure SERWAY-BEICHNER, Fisica per Scienze e In-gegneria, 3ª ed., Edi SES, 2003. Modalità di svolgimento dell’esame: Prova scritta (da superare con >18/30) e prova orale.

Ulteriori informazioni: homepage del docente http://www.ing.unipi.it/~d9199

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FISICA GENERALE II (6 CFU)

Docente: Pier Luigi BRACCINI

Numero totale di ore di lezione (L): 30 Numero totale di ore di esercitazione (E): 20

Prerequisiti: corso di base di meccanica e di elettromagnetismo nel vuoto (equazioni di Maxwell in forma in-tegrale). Obiettivi: le basi dell’elettromagnetismo nel vuoto e nella materia. Programma di massima: LE EQUAZIONI DI MAXWELL NEL VUOTO. Ricapitolazione: la carica elettrica ed i campi. La forza di Lorentz e la misura dei campi. Conservazione della carica. Le eq. di Maxwell in forma integrale. (L: 2) CAMPI SCALARI E VETTORIALI. Gradiente, divergenza, rotazione, operatore “nabla”. Le equazioni di Maxwell in forma locale. (L: 3; E: 3) IL CAMPO ELETTROSTATICO IN PRESENZA DI CONDUTTORI. Il problema generale dell’elettrostatica. Capacità e condensatori. (L: 2; E: 1) I DIELETTRICI. Generalità sui corpi dielettrici. Esempi di fenomeni di polarizzazione statica. Meccanismi di polarizzazione. Cariche di polarizzazione. Il vettore polarizzazione P. Relazione fra P ed E. Divergenza di P e cariche di polarizzazione. Cariche di polarizzazione nell’interno ed alla superficie dei corpi dielettrici. Il vetto-re D. Il teorema di Gauss per il vettore D. Relazioni fra D ed E La costante dielettrica. Condizioni al contorno per E e per D. (L: 4; E: 3) IL MAGNETISMO NELLA MATERIA. Il campo B macroscopico in presenza di corpi magnetizzabili. Mec-canismi di magnetizzazione statica. Correnti di magnetizzazione. Il vettore magnetizzazione M. Circuitazione M e correnti di magnetizzazione. Correnti di magnetizzazione nell’interno ed alla superficie dei corpi. Il vetto-re H. Circuitazione di H. Relazione fra M e H. Relazioni fra B e H. La permeabilità magnetica. Condizioni al contorno per B e per H. Ferromagnetismo. (L: 4; E: 2) LE EQUAZIONI DI MAXWELL NELLA MATERIA. Equazioni di collegamento fra E e D e fra B ed H. Di-pendenza dalla frequenza delle costanti dielettriche e magnetiche. Onde e.m. monocromatiche nei materiali. Il teorema dell’energia: lavoro sulle cariche, energia e densità di energia del campo, il vettore di Poynting. (L: 6; E:5)

PROPAGAZIONE TRASMISSIONE E RIFLESSIONE DELLE ONDE. Dielettrici e conduttori. Onde sta-zionarie. Modi. I principi della propagazione guidata. La costante dielettrica complessa. Attenuazione e assor-bimento. Plasmi e frequenza di plasma. (L: 4; E: 3) ELEMENTI DI OTTICA. Ottica geometrica. Riflessione e rifrazione. Principio di Huygen e principio di Fer-mat. Lenti. Strumenti ottici. Formazione delle immagini. (L: 5; E: 3) Testi di riferimento: E. Irodov, Le basi dell’elettromagnetismo, ETS, Pisa, testo che contiene anche numerosi esercizi. Libri utili: W.N. Cottingham., Electricity and Magnetism, Cambridge. I classici trattati sull’elettromagnetismo di Stratton e di Jackson contengono quasi tutti gli argomenti con mag-giori approfondimenti e ampliamenti. Saranno anche distribuiti appunti riguardanti argomenti specifici. Modalità di svolgimento dell’esame: Prova scritta e prova orale.

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FONDAMENTI DI INFORMATICA (12 CFU)

Docente: Luca SIMONCINI

Numero totale di ore di lezione (L): 50 Numero totale di ore di esercitazione (E): 25 Numero totale di ore di laboratorio (Lab): 36

Obiettivi: Il corso si propone di illustrare i principi e le tecniche della programmazione, attraverso l’analisi del problema da risolvere, l’individuazione dei tipi di dato e degli algoritmi migliori per esso, attraverso un proces-so metodico di analisi e sintesi, che privilegi la correttezza dei programmi sviluppati. Vengono analizzati alcu-ni aspetti dei linguaggi di programmazione ad alto livello con l’obiettivo di porre i fondamenti per un inqua-dramento generale dei principali concetti e costrutti. Come linguaggio di riferimento si utilizza il C++ per la sua ampia diffusione in ambito produttivo ed industriale nel settore delle telecomunicazioni. Infine si danno cenni sulla rappresentazione delle informazioni sia numeriche che non numeriche all’interno del calcolatore e sulla aritmetica del calcolatore. Al fine di consentire un approfondimento delle abilità informatiche, è prevista un’attività di laboratorio consi-stente nella programmazione in linguaggi di uso comune nell’ambito delle telecomunicazioni, anche diversi dal C++, per un totale di 3 CFU. (Lab: 36). Programma di massima: Sviluppo di un programma. Il linguaggio C++. La sintassi del C++. Tipi fondamentali. Istruzioni semplici, strutturate e di salto. Ingresso e uscita dei dati. Funzioni. Ricorsione. Puntatori e riferimenti. Array. Stringhe. Strutture e unioni. Tipi funzione e puntatori a funzione. Argomenti default e overloading. Dichiarazioni di og-getti e funzioni e dichiarazioni typedef. Memoria libera. Liste semplici e multiple. Operazioni sulle liste. Alberi binari e visite. Visibilità e moduli. Regole di visibilita’. Alcuni algoritmi comuni. Cenni sulla complessita’ di algoritmi. Tipi di dato astratti. Classi. Tipi classe e oggetti classe Visibilita’ a livello classe. Operazioni su og-getti classe. Modularita’ e ricompilazione. Funzioni globali. Costruttori e distruttori. Ulteriori proprietà delle classi. Tipi di dato comuni: tipi pila e tipi coda. (L: 45; E: 21) Rappresentazione dell’informazione. Rappresentazione di testi e figure. Le basi di numerazione. Rappresenta-zione dei numeri all’interno dei calcolatori. Rappresentazione di unsigned. Rappresentazione di integer in mo-dulo e segno ed in complemento a due. Aritmetica su unsigned e su integer in complemento a due. Rappresen-tazione dei double e cenni sull’errore indotto da rappresentazione e aritmetica. (L: 5; E: 4) Testi di riferimento: Domenici, G. Frosini, Introduzione alla Programmazione ed Elementi di Strutture Dati con il Linguaggio C++, Franco Angeli, Milano. P. Corsini, G. Frosini, Note su Organizzazione di un Calcolatore e Rappresentazione dell’Informazione, SEU, Pisa. Modalità di svolgimento dell’esame: Prova scritta e prova orale. Modalità di iscrizione all’esame scritto via web http://servizi.ing.unipi.it/hamasy.

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MATEMATICA I (12 CFU)

Docente: Massimo GOBBINO

Numero totale di ore di lezione (L): 50 Numero totale di esercitazione (E): 50

Prerequisiti: Manipolazione algebrica di espressioni. Risoluzione di equazioni e disequazioni elementari. Funzioni trigonometriche elementari: seno, coseno, tangente. Piano cartesiano. Obiettivi: Il corso ha lo scopo di introdurre lo studente all’utilizzo delle principali tecniche del calcolo diffe-renziale e del calcolo integrale per funzioni di una o più variabili. Programma di massima: PRELIMINARI: Insiemi e operazioni tra insiemi. Numeri naturali, interi, razionali, reali. Massimo, minimo, estremo inferiore e superiore di un sottoinsieme dei numeri reali. Funzioni tra insiemi. Funzione inversa. Fun-zioni e funzioni inverse elementari. Grafico di una funzione. Interpretazione grafica di equazioni e disequazio-ni. Principio di induzione. (L: 5; E: 5) LIMITI: Successioni di numeri reali. Principali teoremi sui limiti di successioni e criteri per calcolarli. Succes-sioni monotone. Sottosuccessioni. Limiti di funzioni. Limiti notevoli. Cambio di variabile nei limiti. Linguag-gio degli infinitesimi. Utilizzo del teorema di de l’Hopital e della formula di Taylor per il calcolo di limiti. Successioni per ricorrenza. (L: 10; E: 10) SERIE: Definizione di serie. Condizione necessaria per la convergenza di una serie. Criteri di convergenza. Assoluta convergenza. Serie di potenze e raggio di convergenza. Serie di Taylor. Calcolo esplicito della som-ma di serie particolari. (L: 4; E: 4) FUNZIONI: Continuità e teoremi sulle funzioni continue. Derivabilità e teoremi per il calcolo delle derivate. Relazioni tra monotonia e segno della derivata. Massimi e minimi. Studio di funzione e applicazioni. (L: 8; E: 8) CALCOLO DIFFERENZIALE IN PIÙ VARIABILI: Nozione di limite per funzioni di più variabili. Derivate parziali, differenziale, gradiente e loro interpretazione geometrica. Derivate successive e teorema di inversione dell’ordine di derivazione. Massimi e minimi liberi e vincolati. Moltiplicatori di Lagrange. (L: 7; E: 7) INTEGRALI: Integrale di funzioni limitate su intervalli limitati. Teorema fondamentale del calcolo integrale. Primitiva di una funzione. Integrali per parti e per sostituzione. Integrazione delle funzioni razionali. Integrali impropri. (L: 6; E: 6) CALCOLO INTEGRALE IN PIÙ VARIABILI: Integrali doppi: riduzione al calcolo di due integrali semplici mediante sezioni. Integrali tripli: formule di riduzione per sezioni e per colonne. Coordinate polari, cilindriche, sferiche e loro utilizzo per il calcolo di integrali. Calcolo di aree, volumi, baricentri mediante integrali multipli. Lunghezza di una curva e integrali di funzioni lungo curve. Area di una superficie. (L: 5; E: 5) EQUAZIONI DIFFERENZIALI: Problema di Cauchy. Equazioni del primo ordine a variabili separabili. E-quazioni lineari del primo ordine. Equazioni lineari di ordine qualunque a coefficienti costanti, omogenee e non omogenee. (L: 5; E: 5) Testi di riferimento: M.Ghisi, M. Gobbino; Schede di Analisi Matematica, SEU, Pisa. M.Ghisi, M. Gobbino; Esercizi di Analisi Matematica, SEU, Pisa. M.Ghisi, M. Gobbino; Prove d’esame di Analisi Matematica, SEU, Pisa. Modalità di svolgimento dell’esame: Prova scritta e prova orale. Maggiori dettagli saranno forniti all’inizio del corso. Ulteriori informazioni: homepage del docente http://www.ing.unipi.it/~d9199

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MATEMATICA II (12 CFU)

PRIMA PARTE: ALGEBRA LINEARE (6 CFU) Docente: Marziano DOZIO

Numero totale di ore di lezione (L): 32 Numero totale di ore di esercitazione (E): 18

Prerequisiti: Matematica I Programma di massima: NUMERI COMPLESSI: Rappresentazioni dei numeri complessi; funzione esponenziale; teorema fondamenta-le dell’algebra; fattorizzazioni di polinomi in una indeterminata. (L: 3; E: 2) ALGEBRA LINEARE: Spazi vettoriali e dipendenza lineare; rango; determinante; algebra matrici; algebra matrici quadrate; sistemi lineari: metodi di Gauss e del rango; applicazioni lineari; autovalori, autovettori e au-tospazi; polinomio caratteristico; esistenza di basi di autovettori e diagonalizzabilità di matrici. (L: 16; E: 10) SPAZI VETTORIALI CON PRODOTTO SCALARE E HERMITIANO: Ortonormalizzazione; coefficienti di Fourier; proiezione ortogonale; spazio ortogonale; matrici ortogonali e unitarie; diagonalizzazione di matrici simmetriche reali e hermitiane. (L: 5; E: 2) GEOMETRIA AFFINE ED EUCLIDEA: Vettori; sistemi di riferimento e coordinate; rappresentazioni para-metrica e cartesiana di rette e piani; relazioni tra due sistemi di riferimento; norma, distanza, ortogonalità, pro-dotto scalare; rappresentazione cartesiana di circonferenze, sfere e coniche. (L: 8; E: 4) Testo di riferimento: Dispense del docente (COPISTERIA SPEEDY, Via S. Lorenzo, 10/B, Pisa). Modalità di svolgimento degli esami: Prova scritta e prova orale.

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MATEMATICA II (12 CFU)

SECONDA PARTE: CALCOLO NUMERICO (6 CFU) Docente: Lidia ACETO

Numero totale di ore di lezione (L): 30 Numero totale di ore di esercitazione (E): 20

Prerequisiti: I contenuti dei corsi di Matematica I e di Algebra Lineare. Obiettivi: Il corso ha l’obiettivo di illustrare, sia da un punto di vista teorico che implementativo, alcuni algo-ritmi numerici per risolvere problemi la cui soluzione esatta è difficile da calcolare. In particolare, la maggior parte dei metodi numerici sono descritti al fine di determinare un’approssimazione delle soluzioni di problemi classici: sistemi lineari, equazioni non lineari, autovalori, approssimazioni polinomiali, integrali definiti. Programma di massima: MATLAB: Nozioni di base per la manipolazione di vettori e matrici. Built-in functions. Script files e function files. Istruzioni di controllo. Comandi per la grafica. (L: 2; E: 2) ANALISI DELL’ERRORE: Rappresentazione in base dei numeri reali. Numeri di macchina. Troncamento e Arrotondamento. Errori di rappresentazione. Operazioni con i numeri di macchina. Cancellazione numerica. Condizionamento di un problema. Stabilità di un algoritmo. (L: 2; E: 2) RICHIAMI di ALGEBRA LINEARE: Autovalori ed autovettori. Trasformazione di matrici per similitudine. Localizzazione degli autovalori: teoremi di Gerschgorin. Norme di vettori e di matrici. (L: 2; E: 2) SISTEMI LINEARI: Condizionamento del problema. Metodi diretti: sistemi lineari con matrice triangolare; metodo di eliminazione di Gauss; strategia del pivoting; fattorizzazioni LU, LLT e QR. Metodi iterativi: co-struzione dei metodi; condizioni di convergenza; criteri di arresto. Metodi iterativi classici: Jacobi e Gauss-Seidel. (L: 7; E: 4) EQUAZIONI NON LINEARI: Convergenza e ordine di convergenza di una successione. Metodo di bisezione. Metodo delle secanti. Metodo di Newton. Metodi iterativi stazionari ad un punto: teorema di convergenza loca-le; ordine di convergenza. Criteri di arresto. Equazioni algebriche: successione e teorema di Sturm. Metodo di Newton per l’approssimazione di uno zero di un polinomio. Algoritmo di Ruffini-Horner. Condizionamento degli zeri di un polinomio. (L: 6; E: 4) AUTOVALORI: Metodo delle potenze. Metodo di Givens. Matrici di Hessenberg. Metodo QR per il calcolo di autovalori. (L: 2; E: 2) INTERPOLAZIONE ED APPROSSIMAZIONE: Interpolazione polinomiale: esistenza ed unicità del polino-mio interpolante. Formula di Lagrange. Differenze divise e polinomio interpolante nella base di Newton. Erro-re nella interpolazione polinomiale. Interpolazione di Hermite. Errore. Interpolazione mediante funzioni spline. Approssimazione polinomiale: metodo dei minimi quadrati nel discreto. (L: 4; E: 2) INTEGRAZIONE NUMERICA: Formule di quadratura di tipo interpolatorio. Errore e grado di precisione. Formule di Newton-Cotes. Formule di Newton-Cotes generalizzate: formula dei trapezi e di Simpson. Polino-mi ortogonali. Formule di quadratura di tipo gaussiano: nodi, pesi, errore. (L: 5; E: 2) Testi consigliati: Dispensa di Calcolo Numerico (disponibile on-line alla pagina: http://docenti.ing.unipi.it/~d10561). J. F. Epperson. Introduzione all’Analisi Numerica, McGraw-Hill, 2003. L. Brugnano, C. Magherini, A. Sestini. Calcolo Numerico, Master, Università & Professioni, 2005. Modalità di svolgimento degli esami: Prova orale. Ulteriori informazioni: homepage del docente http://www2.ing.unipi.it/~d10561

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MATEMATICA III (12 CFU)

Docente: Vieri BENCI

Numero totale di ore di lezione (L): 50 Numero totale di ore di esercitazione (E): 50

Prerequisiti: I contenuti dei corsi di “Matematica I” e “Algebra Lineare”. In particolare: numeri reali e com-plessi, calcolo differenziale ed integrale in una e più variabili, formula di Taylor, spazi vettoriali, applicazioni lineari, determinante, prodotti scalari ed hermitiani. Obiettivi: Sviluppo delle basi matematiche su cui appoggiano strumenti di calcolo di fondamentale importanza per le applicazioni ingegneristiche: integrali di linea e superficie, equazioni differenziali, funzioni di variabile complessa, formula dei residui, sistemi dinamici. Programma di massima: RICHIAMI. Limiti, derivazione, integrazione. (L: 3; E: 3) FORME DIFFERENZIALI E ANALISI VETTORIALE. Integrali curvilinei e superficiali, formule di Stokes. Divergenza e rotore. Differenziale, chiusura ed esattezza di una forma. (L: 8; E: 8) FUNZIONI IMPLICITE. Massimi e minimi vincolati, metodo dei moltiplicatori di Lagrange. Teorema delle funzioni implicite. (L: 4; E: 4) EQUAZIONI DIFFERENZIALI. Equazioni a coefficienti costanti, enunciato del teorema di esistenza e unici-tà, sistemi, cenni sullo studio qualitativo delle soluzioni. Equazioni alle differenze. (L: 8; E: 8) SERIE DI FUNZIONI. Richiami sulle serie numeriche. Tipi di convergenza di serie di funzioni. Operazioni sulle serie di funzioni. Funzioni analitiche reali. (L: 4; E: 4) VARIABILE COMPLESSA. Funzioni analitiche complesse. Raggio di convergenza. Esponenziale complessa. Equazioni di Cauchy-Riemann, formula di Cauchy. Singolarità isolate, sviluppo di Laurent, formula dei resi-dui. (L: 13; E: 13) SISTEMI DINAMICI. Sistemi dinamici continui e discreti. Punti stazionari e orbite periodiche. Cenni alla teo-ria della stabilità. Mappa di Poincarè. Fenomeni di biforcazione. Cenni alla teoria del caos. Analisi di alcuni esempi notevoli: equazione del pendolo, equazione logistica, equazioni di Volterra, mappa del panettiere, map-pa logistica. (L: 10; E: 10) . Testi di riferimento: Vari testi per ciascuno degli specifici argomenti saranno indicati sulla home page del docente. Modalità di svolgimento dell’esame: Prova scritta e prova orale.

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MICROONDE (6 CFU)

Docente: Emanuele SALERNO

Numero totale di ore di lezione (L): 35 Numero totale di ore di laboratorio (Lab): 15

Prerequisiti: Conoscenza delle leggi fondamentali dell’elettromagnetismo e della propagazione delle onde e-lettromagnetiche in strutture guidanti e nello spazio libero. Obiettivi: Il corso ha lo scopo di mettere gli studenti in grado di comprendere le caratteristiche base della pro-pagazione guidata dei segnali con frequenza nella gamma delle microonde, e dei più comuni dispositivi e me-todi per la loro generazione, trattamento e misura. Programma di massima: PROPAGAZIONE GUIDATA: Richiami sulle guide d’onda rettangolari e circolari. Parametri caratteristici della propagazione in guida. Struttura e parametri caratteristici di altre strutture guidanti: linee a microstriscia, triplate, stripline, slotline. (L: 8; Lab: 2) COMPONENTI PASSIVI A MICROONDE: Caratterizzazione dei dispositivi mediante la matrice di diffusio-ne. Proprietà della matrice di diffusione. Terminazioni adattate, cortocircuiti variabili, adattatori di impedenza, attenuatori, sfasatori, isolatori, derivazioni in guida, circolatori, accoppiatori direzionali, T ibrido e T magico, anello ibrido in microstriscia. Cavità risonanti rettangolari e cilindriche. Fattore di merito. Ondametri ad assor-bimento ed a trasmissione. Risonatori dielettrici. (L: 15; Lab: 2) COMPONENTI ATTIVI A MICROONDE: Klystron reflex. Magnetron. Klystron amplificatore. TWT. Cenni sui componenti attivi allo stato solido. (L: 5) ANTENNE A MICROONDE: Principio di funzionamento di un’antenna ad apertura. Antenne a tromba, die-lettriche, a lente e a riflettore parabolico. Cenni sulle antenne in microstriscia. (L: 4; Lab: 1) MISURE A MICROONDE: Cenni sull’errore e l’incertezza nella misura. Misure di impedenza. Misure di po-tenza. Misure di frequenza. Misure di spettro. Misura dei parametri di diffusione. Struttura e utilizzo dell’analizzatore di reti vettoriale. (L: 3; Lab: 10) Testi di riferimento: Appunti e materiale forniti dal docente. R.E. Collin, Foundations for Microwave Engineering, McGraw Hill, 1992. D.M. Pozar, Microwave Engineering, Wiley, 1998. T. Laverghetta, Modern Microwave Measurements and Techniques, Artech House, 1988 Modalità di svolgimento dell’esame: Prova orale. Iscrizione all’esame on-line sul sito web http://servizi.ing.unipi.it/hamasy.

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MISURE SU APPARATI DI TELECOMUNICAZIONE (6 CFU*)

Docente: Francesco PIERI

Numero totale di ore di lezione (L): 33 Numero totale di ore di laboratorio (Lab): 25

Prerequisiti: Fondamenti di teoria dei circuiti e di teoria dei segnali; conoscenza dei componenti elettronici di base (transistori, amplificatori operazionali, porte logiche, registri, contatori ecc.). Obiettivi: Gli obiettivi formativi del Corso sono: i) illustrare la terminologia ed i principi delle misure elettri-che ed elettroniche; ii) descrivere il principio di funzionamento e l’architettura dei più diffusi strumenti elettro-nici analogici e numerici, individuando le principali cause di errore nel loro utilizzo e le relative contromisure. Programma di massima: Introduzione: Definizione di misura. Campioni. Precisione, accuratezza, errore, incertezza. Effetti perturbatori dell’inserzione. Standard primari, secondari e di lavoro. Standard di frequenza, di tensione, di resistenza. (L: 3) strumenti elettromeccanici: Principio di funzionamento e costituzione; strumenti in DC e in AC. (L: 4) SISTEMI di condizionamento del segnale: Raddrizzatori. Amplificatori differenziali per strumentazione. Con-vertitori corrente tensione e resistenza tensione. Amplificatori logaritmici ed esponenziali. Porte di campiona-mento e tenuta. (L: 2) STRUMENTI numerici: Convertitori AD e DA. Voltmetri numerici. Convertitori AD a contatore, ad appros-simazioni successive, flash, a bilanciamento continuo, a singola e doppia rampa, integratori. Multimetro digita-le. (L: 6; Lab: 4) Oscilloscopi: Tubi a raggi catodici: struttura, pilotaggio, distorsioni, risposta in frequenza. Basi dei tempi e lo-ro sincronizzazione. Amplificatori per oscilloscopi. Oscilloscopi numerici. Sonde. Impiego e applicazioni dell’oscilloscopio. (L: 4; Lab: 8) Generatori di forme d’onda e di segnale: Caratteristiche dei generatori da laboratorio e loro applicazioni. Sinte-tizzatori di frequenza analogici e digitali. (L: 4; Lab: 6) MISURE DI FREQUENZA E DI SFASAMENTO: Frequenzimetro analogico, misure mediante contatori. Strumenti e tecniche per effettuare misure di sfasamento. (L: 4) Analizzatori di spettro a scansione e in tempo reale. (L: 4; Lab: 2) SISTEMI AUTOMATICI DI MISURA. (L: 2; Lab: 5) Testi di riferimento: D.Buchla, W.MCLachlan, Applied Electronic Instrumentation and Measurement, Maxwell Macmillan Interna-tional Eds., New York, 1992. C. F. Coomb, Jr., Electronic Instrument Handbook, McGraw-Hill, New York, 1995. Materiale fornito dal Docente, reso disponibile via Internet. Modalità di svolgimento dell’esame: Prova orale, previa iscrizione. Conferma della partecipazione all’orale mediante appello nominale prima dell’inizio dell’esame: i candidati che non risulteranno presenti verranno depennati dalla lista. È prevista una verifica delle conoscenze relative ai CFU di laboratorio. * di cui 2 CFU di laboratorio

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PROGETTO E SIMULAZIONE DI RETI DI TELECOMUNICAZIONI (6 CFU*)

Docente: Rosario G. GARROPPO

Numero totale di ore di lezione (L): 33 Numero totale di ore di laboratorio (Lab): 24

Prerequisiti: Conoscenze dei concetti base delle reti a commutazione di pacchetto e dei protocolli TCP e IP. Obiettivi: Gli obiettivi del corso sono di mostrare sperimentalmente problematiche e soluzioni relative all’instradamento del traffico in una rete a commutazione di pacchetto, e di descrivere le architetture dei nuovi servizi multimediali sviluppati per le reti IP. Inoltre il corso, mediante l’uso di strumenti di misura e di simula-zione (CAMAD), si prefigge l’obiettivo di trasferire agli allievi la sensibilità necessaria per il dimensionamen-to, la progettazione, la gestione e il controllo delle reti a commutazione di pacchetto. Programma di massima: MISURE SU RETI A COMMUTAZIONE DI PACCHETTO. Richiami sulla pila protocollare TCP/IP, Stru-menti per la valutazione sperimentale delle prestazioni di reti IP: Netperf e analizzatori di protocollo, Tecniche per l’individuazione di malfunzionamenti delle reti, Funzionamento delle applicazioni Ping e Traceroute.(L: 2; Lab: 2) INSTRADAMENTO IN RETI IP. Dispositivi per internetworking, Tecniche di instradamento, Routing statico, dinamico, distribuito e gerarchico, Algoritmi Link State e Distance Vector, Classi di indirizzi in reti IP, Sub-netting, Domini di routing, Caratteristiche dei router multiprotocollo, Configurazione base dei router, Progetto di un piano di indirizzi in una rete IP, Configurazioni di routing statico, Protocolli di routing RIP e OSPF e loro caratteristiche operative, Configurazione di una rete di router basata sui protocolli RIP e OSPF, Analisi speri-mentale del funzionamento dei protocolli RIP e OSPF, Analisi dei Link State Database OSPF. (L: 9; Lab: 4) ARCHITETTURE PER SERVIZI MULTIMEDIALI SU IP: Introduzione ai servizi MoIP (Multimedia over IP), Standard per servizi MoIP, Funzionalità delle entità dell’architettura H.323, Segnalazione H.323, Architet-tura e segnalazione SIP, Trasporto delle informazioni audio-video su reti IP: i protocolli RTP e RTCP, Proble-matiche di qualità del servizio nelle architetture MoIP, Prove sperimentali con apparati H.323 e SIP.(L: 11; Lab: 6) CONCETTI BASE DI SIMULAZIONE: Simulazione ad eventi discreti: concetti base, Generatori di numeri casuali, Tecniche per la generazione di osservazioni di distribuzioni note ed empiriche, Analisi dei risultati di una simulazione: Intervalli di confidenza e problema dei transitori. (L: 4) STRUMENTI DI SIMULAZIONE: Descrizione del CAMAD NS2, Organizzazione di uno script per NS2, E-secuzione della simulazione e della sua visualizzazione con NAM, Descrizione degli oggetti Nodo, Link, A-gent, Application e Eventi del simulatore NS2, Costruzione di un modello di simulazione, Impostazioni ottime dei parametri di simulazione e interpretazioni corrette dei risultati di simulazione, Acquisizione di dati numeri-ci su NS2: monitoraggio delle code di trasmissione e creazione dei file Trace, Valutazione delle prestazioni di un sistema a coda M/D/1/K: verifica sperimentale degli effetti dei transitori e stima degli intervalli di confiden-za dei parametri prestazionali. (L: 4; Lab: 6) PROTOCOLLO TCP: Agenti TCP nel simulatore NS2, Studio degli algoritmi base del protocollo TCP, Pro-blematiche relative al prodotto Banda-Ritardo, Analisi funzionale degli algoritmi TCP Tahoe e TCP Reno, Confronto delle prestazioni di diverse implementazioni del TCP (Old Tahoe, Tahoe, Reno, New Reno, con SACK etc.) in differenti condizioni di lavoro. (L: 3; Lab: 6) Testi di riferimento: Mario Baldi, Pietro Nicoletti, Internetworking – Seconda Edizione, Ed. McGraw-Hill, 2004 J. Banks, J.S. Carson, B.L. Nelson, Discrete-Event System Simulation, Ed. Prentice Hall,1996 J. Davidson, J. Peters, Fondamenti di Voice over IP, Ed. McGraw-Hill, 2000 R. G. Garroppo, Appunti di Progetto e Simulazione di reti di Telecomunicazioni: Network Simulator vers. 2 e sue Applicazioni, SEU, Pisa, 2005 Materiale integrativo fornito dal docente

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Modalità di svolgimento dell’esame: Prova orale e sperimentale con simulatore NS2 e analizzatore di protocollo. Iscrizione all’esame on-line sul sito web http://servizi.ing.unipi.it/hamasy * di cui 2 CFU di laboratorio

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PROGETTO E SIMULAZIONE DI SISTEMI A MICROONDE (6 CFU*)

Docente: Agostino MONORCHIO

Numero totale di ore di lezione (L): 33 Numero totale di ore di laboratorio (Lab): 24

Propedeuticità consigliate: Campi Elettromagnetici. Prerequisiti: Conoscenze delle tecniche di analisi e di calcolo del campo elettromagnetico acquisite nel corso di Campi Elettromagnetici. Obiettivi: Il corso ha lo scopo di introdurre gli allievi ad alcune metodologie di progetto assistito dal calcolato-re di sistemi a microonde. Vengono dapprima descritti i metodi numerici più frequentemente utilizzati nella realizzazione di programmi commerciali per l’analisi e la sintesi di sistemi a microonde. Infine, gli allievi sono chiamati a finalizzare alcuni strumenti software del tipo suddetto al progetto di dispositivi comunemente im-piegati nella sezione a radiofrequenza di sistemi per telecomunicazioni. Ulteriori attività di apprendimento: Attività di progettazione presso il centro di calcolo mediante CAD commerciali, verifica sperimentale del progetto tramite misure in laboratorio di alcuni prototipi di antenne e circuiti a microonde. Programma di massima: INTRODUZIONE ALLA PROGETTAZIONE ASSISTITA DAL CALCOLATORE. Preprocessing e po-stprocessing. Analisi full-wave. (L:2) METODI DI SIMULAZIONE ELETTROMAGNETICA. Il Metodo dei Momenti. Il Metodo degli Elementi Finiti (FEM). Analisi modale (Mode Matching). Il metodo delle differenze finite nel dominio del tempo (Finite Difference Time Domain, FDTD). Metodi a raggi: ottica geometrica, teoria geometrica della diffrazione. Ottica fisica. Teoria fisica della diffrazione. Metodi numerici ibridi. (L:20) PROGETTO DI CIRCUITI A MICROONDE. Discontinuità in guida d’onda e in circuiti a microstriscia. Reti di adattamento. Giunzioni a microonde di uso più comune. Cavità risonanti. Filtri a microonde. (L:5, Lab:12) SISTEMI RADIANTI. Progetto di alcuni tipi specifici di antenne (filari, a microstriscia, a riflettore). Adatta-mento di antenne. Valutazione delle prestazioni di una antenna nell’ambiente operativo. Stima della copertura radio in ambienti complessi. (L:4, Lab:12) SINTESI ED OTTIMIZZAZIONE. Ottimizzazione multiparametrica. Metodi classici. Metodi evoluzionari ba-sati su algoritmi genetici. (L:2) Testi di riferimento: Appunti e materiale forniti dal docente. R.E. Collin, Foundations for Microwave Engineering, McGraw Hill, 1992. D.M. Pozar, Microwave Engineering, Wiley, 1998. Modalità di svolgimento dell’esame: Esecuzione di un progetto di un componente o di un dispositivo a microonde concordato con il docente. Prova orale basata sulla parte teorica del corso e sulla presentazione del progetto finale dello studente. Iscrizione all’esame on-line sul sito web http://servizi.ing.unipi.it/hamasy. * Di cui 2 CFU di laboratorio.

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PROGETTO E SIMULAZIONE DI SISTEMI DI TELERILEVAMENTO (6 CFU*)

Docente: Marco DIANI

Numero totale di ore di lezione (L): 33 Numero totale di ore di esercitazione (E): 24

Prerequisiti: Segnali e Sistemi. Obiettivi: L’insegnamento si propone di illustrare il principio di funzionamento ed i criteri di progetto di si-stemi per il telerilevamento. Vengono introdotte le tecniche per simulare tali sistemi e presentati gli algoritmi per l’elaborazione dei dati. Un nucleo di 2 CFU e’ dedicato ad attività di laboratorio. Ulteriori attività di apprendimento: sono previste attività di laboratorio che prevedono l’impiego del calco-latore per 1) la simulazione di sistemi per telerilevamento, 2) l’analisi di dati telerilevati. Gli algoritmi, imple-mentati dagli allievi in linguaggio MATLAB, verranno utilizzati per elaborare dati reali acquisiti da sensori multispettrali ed iperspettrali. Programma di massima: INTRODUZIONE: Classificazione dei sistemi di telerilevamento. Sistemi di telerilevamento attivi e passivi: sistemi a microonde ed elettro-ottici. Principali applicazioni. (L: 2) RICHIAMI DI RADIOMETRIA: Cenno alla principali grandezze radiometriche: Energia radiante, flusso ra-diante, irradianza e radianza. Flusso di fotoni. Radiatori ideali: la teoria del corpo nero: legge di Planck, legge di Stefan-Boltzmann e di Wien. Radiatori ideali: il corpo grigio, l’emissività. Proprietà ottiche della materia: riflettanza, emittanza e trasmittanza, legge di Kirchhoff. Propagazione dell’energia e.m. in un mezzo: legge di Lambert-Bouguer, estinzione, diffusione ed assorbimento. Il sole come sorgente di radiazione e.m. Esercita-zione: introduzione a MATLAB. Esempi di calcolo radiometrico. (L: 3; E: 3) MODELLI PER LA RADIAZIONE E.M. RICEVUTA DAL SENSORE: principali finestre spettrali utilizzate per il telerilevamento. La firma spettrale. Modello per la radiazione al sensore per le bande VIS, NIR, SWIR e TIR. Codice MODTRAN per la simulazione della radiazione al sensore. (L: 7; E: 3) ELABORAZIONE DEI DATI: Tecniche per la visualizzazione delle immagini multispettrali: RGB, CIR, a falsi colori. Analisi statistica dei dati. Vettori di v.a.: il modello gaussiano. Analisi preliminare dei dati median-te lo scatterogramma. Studio ed implementazione su calcolatore degli algoritmi di cui sopra. (L: 5; E: 3) CLASSIFICAZIONE: Schema di principio di un sistema di classificazione. Estrazione delle caratteristiche (fe-ature extraction): selezione di bande ed analisi delle componenti principali (PCA). Il fenomeno di Hughes nei dati iperspettrali. Classificazione senza supervisione (clustering): l’algoritmo k-means. Classificazione con su-pervisione: criteri MAP, MV ed a minima distanza. Creazione di mappe tematiche a partire da dati telerilevati Thematic Mapper (TM) ed AVIRIS. (L: 10; E: 9) RIVELAZIONE IN DATI TELERILEVATI: Il problema della rivelazione in dati multidimensionali. Il caso dei dati iperspettrali: rivelazione di anomalie e rivelazione di oggetti aventi una firma spettrale nota. Il caso di sequenze di immagini: rivelazione di bersagli in movimento. (L: 6; E: 6) Testi di riferimento: R. A. Schowengerdt, Remote Sensing: models and methods for image processing, II Ed., Academic Press, 1997. J. A. Richards, X. Jia, Remote Sensing Digital Image analysis: An introduction, III Edition, Springer, 1999. R. G. Driggers, P. Cox, T. Edwards, Introduction to Infra-Red and Electro-Optical Systems, Artech-House, 1998.

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Modalità di svolgimento dell’esame: Prova pratica seguita da una prova orale. La prova pratica ha lo scopo di verificare le capacità acquisite dallo studente nell’attività di laboratorio. Sono previste prove scritte in itinere (facoltative) in sostituzione della prova orale. Iscrizione all’esame on-line sul sito web http://servizi.ing.unipi.it/hamasy . * di cui 2 CFU di laboratorio

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PROGETTO E SIMULAZIONE DI SISTEMI DI TRASMISSIONE (6 CFU*)

Docente: Filippo GIANNETTI

Numero totale di ore di lezione (L): 21 Numero totale di ore di esercitazione (E): 29

Prerequisiti: Conoscenza dei sistemi di trasmissione e delle principali tecniche di modulazione/accesso. Fon-damenti di propagazione radio e su cavo. Conoscenza di componenti, apparati elettronici e strumentazione di misura per telecomunicazioni. Fondamenti di programmazione. Obiettivi: L’insegnamento illustra i criteri di progetto di un sistema di trasmissione, sia via radio che su fibra ottica, e descrive le tecniche più utilizzate per la valutazione delle sue prestazioni, con particolare riferimento alle tecniche basate sulla simulazione numerica. Vengono inoltre proposti alcuni esempi significativi di dimen-sionamento di un sistema di trasmissione. Un nucleo di 2 CFU fra quelli assegnati all’insegnamento è dedicato ad attività di laboratorio. In particolare, sono previste esercitazioni di laboratorio su segnali e sistemi di tra-smissione, ed anche esercitazioni al calcolatore con l’uso di programmi specifici per il progetto, la simulazione e lo studio di sistemi di trasmissione. Programma di massima: PROGETTO DI UN SISTEMA DI TRASMISSIONE: Criteri e parametri per la valutazione delle prestazioni di un sistema di trasmissione: banda, efficienza spettrale, rapporto segnale rumore, efficienza energetica, pro-babilità di errore, sensibilità. Limite di Shannon. Distanza di tratta. Modelli di radio propagazione in ambiente urbano. Link budget di un radio collegamento. Attenuazione in un collegamento su cavo coassiale ed in fibra ottica. Calcolo di link budget per collegamenti satellitari utilizzando Excel e MATLAB. Cavi coassiali: caratte-ristiche e prestazioni. Calcolo del rapporto segnale rumore e della BER per un ricevitore a più stadi. Progetto di un collegamento satellitare. Calcolo della copertura di un sistema cellulare. Codici per correzione di errore. Fuori servizio e relativa probabilità. Dimensionamento ed analisi di collegamenti di tipo radiomobile e satelli-tare utilizzando MATLAB. Misure su segnali modulati effettuate tramite il software LabView. Dimensiona-mento di un collegamento in fibra ottica. Calcolo di un link budget ottico utilizzando Excel. (L: 10; E: 14) SIMULAZIONE DI UN SISTEMA DI TRASMISSIONE Rappresentazione di segnali modulati tramite invi-luppi complessi. Schema a blocchi funzionale di un sistema di trasmissione numerico. Modellizzazione di un canale di propagazione tramite equivalenti in banda base: canale AWGN, canale con errori di frequenza e fase, canale con amplificatore lineare, fading piatto lognormale, fading piatto di Rayleigh, canale dispersivo nel tempo (selettivo in frequenza). Modello semistazionario per un canale tempo variante. Algoritmi per la simula-zione di variabili aleatorie (uniformi, Gaussiane, discrete). Registri LFSR per la generazione di sequenze bina-rie pseudo-casuali. Calibrazione di un generatore di rumore Gaussiano in una simulazione. Implementazione numerica dei filtri di sagomatura degli impulsi. Perdite per implementazione. Procedura automatica di rialline-amento: falso allarme e mancato riconoscimento. Simulazione di un errore di campionamento. Stima della pro-babilità di errore tramite il metodo Monte Carlo. Media, varianza e intervalli di fiducia per la stima della pro-babilità di errore. Accuratezza nella misura della probabilità di errore in un sistema numerico con il metodo Monte Carlo. Struttura di un programma di simulazione di un sistema numerico e criteri di arresto di una simu-lazione. Stima della probabilità di errore con il metodo Importance Sampling. Stima della probabilità di errore con i metodi Semianalitico e Tail Extrapolation. Programmi di simulazione di un sistema numerico. Simula-zione di un sistema CDMA. Simulatori di sistemi numerici sviluppati in ambiente LabView. (L: 11; E: 15) Testi di riferimento: F. Giannetti, Appunti di Progetto e Simulazione di Sistemi di Trasmissione, (dispensa fornita dal docente). E. Amodei, A. D’Andrea, F. Giannetti, Guida alle Esercitazioni Sperimentali di Comunicazioni Elettriche, E-dizioni ETS, Pisa, 1996. Leon W. Couch II, Digital and Analog Communication Systems, 6th ed., Prentice Hall, New Jersey, 2001. Materiale fornito dal docente su CD. Materiale fornito via Internet: www.iet.unipi.it/~filippo Modalità di svolgimento dell’esame:

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Prova pratica di laboratorio seguita da una prova orale. Iscrizione all’esame on-line sul sito web http://servizi.ing.unipi.it/hamasy . * di cui 2 CFU di laboratorio

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RETI DI TELECOMUNICAZIONI (6 CFU)

Docente: Stefano GIORDANO

Numero totale di ore di lezione (L): 36 Numero totale di ore di esercitazione (E): 14

Obiettivi: Il modulo fornisce i concetti elementari necessari a comprendere l’architettura, gli elementi compo-nenti ed i servizi offerti dalle moderne reti a commutazione di pacchetto, cella e circuito. Vengono trattate in particolare le architetture della rete telefonica, delle reti ottiche di trasporto SDH e WDM, della rete ISDN, del-la rete ATM e delle reti MPLS. Sono inoltre introdotte le reti LAN, le reti radiomobili cellulari e le reti satelli-tari. Il corso è rivolto a presentare le principali tecnologie di rete e e l’architettura di Internet cercando sempre di evidenziare non solo le problematiche del piano dati ma anche egli aspetti del piano di controllo e del piano di gestione della rete. Programma di massima: GENERALITÀ SULLE RETI di telecomunicazioni. Introduzione all’ internetworking; Topologie logiche e fisiche; Architettura ISO-OSI e TCP/IP; Multiplazione statistica e deterministica; Commutazione di messag-gio, di pacchetto e di circuito; Throughput e ritardo in una rete di telecomunicazioni; Natura delle sorgenti e requisiti prestazionali; servizi connection-less e connection-oriented; Commutazione di pacchetto a circuito virtuale e datagram (L: 5; E: 3) LE RETI DI TRASPORTO: Mezzi trasmissivi; La gerarchia digitale plesiocrona (PDH); Struttura della trama T1 ed E1; Segnalazione associata al canale ed allineamento di trama nei sistemi E1 e T1. Il sistema SONET e la gerarchia digitale sincrona (SDH); Componenti fondamentali di una rete ottica di trasporto ADM, DXC, Ri-generatori; Sincronizzazione in reti plesiocrone e sincrone. Le reti D-WDM. Tecniche di automatic protection switching (L: 5; E: 4) LE RETI TELEFONICHE: Architettura dei commutatori multistadio. La condizione di Clos. La formula di Lee. Il time slot interchanger, la matrice spaziale a divisione di tempo. Routing gerarchico e dinamico non ge-rarchico. Le reti IDN. La segnalazione a canale comune SS#7. Cenni sui servizi di Rete Intelligente; Traffico nelle reti a commutazione di circuito; Formula B di Erlang (L: 4) LA RETE ISDN Generalità e architettura di rete. I servizi ISDN. Interfacce BRI e PRI; codifica AMI mod. e 2B/1Q; Trama all’interfaccia S/T ed U; Accoppiatore ibrido direzionale; Cancellatore d’eco; Attacco d’utente (L:2) LE RETI CELLULARI: La rete AMPS, la rete GSM, le reti cellulari satellitari (L: 3) RETI A COLLEGAMENTO DIRETTO. Nodi di rete; Link Logici e Link Fisici. Comunicazione seriale sin-crona ed asincrona; Alternative d’accesso xDSL; Codifiche elementari: NRZ, NRZI, Manchester, Manchester Differenziale e 4B/5B; Framing BSC, DDCMP, PPP, HDLC; Error Detection: Parità bidimemensionale, Che-cksum, CRC; Trasmissione affidabile: ARQ Stop and wait, Sliding Window, Concurrent Logical Channels. Reti ad accesso multiplo: Aloha, Slotted-Aloha, CSMA, CSMA/CD; la rete Ethernet e lo standard IEEE 802.3, la rete Token Ring la rete FDDI; reti wireless; CSMA/CA; IEEE 802.11. (L: 7; E: 2) RETI DI COMMUTATORI: switching e forwarding; Datagram, Virtual Circuit (PVC, SVC), Source Routing; Self-learning Bridge; Extended LAN, Algoritmo Spanning Tree, Virtual LAN; Cenni sulla rete X.25 e la rete Frame Relay; Dispositivi per l’internetworking: Repeater, Bridge, Router, Gateway. (L: 2; E: 1) RETI ATM: Il modo di trasporto ATM. Formato della Cella, VPI/VCI, Segmention and reassembly, Adapta-tion Layers AAL3/4 ed AAL5, Trasporto di ATM su SDH, Pure ATM (TAXI). ATM LAN Emulation. Classi-cal IP over ATM, Cenni su MPOA. Architetture di commutazione (cross-bar switches, Knockout switch, switch a memoria condivisa); Input Queueing, HoL Blocking; Output Queueing Speed-up factor. (L: 2; E: 1) INTERNETWORKING: Indirizzi IP; Il formato del pacchetto IP, frammentazione, ARP, DHCP, ICMP. Tun-neling. Interior Gateway protocols; Algoritmi e protocolli di Routing intradominio: Distance Vector (RIP) e Link State (OSPF), Algoritmo di Djikstra, Metriche; Subnetting e Supernetting; Class Less Interdomain Rou-ting, Routing interdominio: BGP-4; (L: 4; E: 2) RETI MPLS: LSR, Inoltro basato sulla destinazione, Instradamento esplicito, Traffic engineering; Reti private Virtuali Label Stacking (L: 2; E:1) Testo di riferimento: Per la parte di reti a commutazione di cella e pacchetto: Larry Peterson Bruce Davie, Computer Networks, 3rd Edition, Morgan Kaufmann, 2003 (Cap.1-4). Per la parte di telefonia digitale, reti cellulari e satellitari:

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Alberto Leon-Garcia Indra Widjaja, Communication Networks: Fundamental concepts and key architectures, 2nd Edition, Mac Graw Hill, 2003 (Cap.4). Copia dei lucidi presentati a lezione forniti dal docente in formato pdf (A.A. 2006/2007) Registrazione completa delle lezioni mediante impiego di Tablet-PC ed accesso al server di e-learning del cor-so. Modalità di svolgimento dell’esame: Prova orale. Iscrizione all’esame on-line sul sito web http://servizi.ing.unipi.it/hamasy .

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SEGNALI E SISTEMI (12 CFU)

Primo Modulo: SEGNALI DETERMINATI Docente: Fabrizio BERIZZI Numero totale di ore di lezione (L): 30 Numero totale di ore di esercitazione (E): 20

Secondo Modulo: SEGNALI ALEATORI Docente: Marco DIANI Numero totale di ore di lezione (L): 30 Numero totale di ore di esercitazione (E): 20

Prerequisiti: Matematica I, Matematica II. PRIMA PARTE: SEGNALI DETERMINATI Obiettivi: L'insegnamento ha lo scopo fondamentale di illustrare le tecniche di analisi e sintesi dei segnali a tempo continuo e discreto, di tipo periodico e non periodico, basate sulla trasformata di Fourier. Tali concetti vengono utilizzati per fornire le nozioni elementari di analisi dei sistemi monodimensionali a tempo continuo e discreto, con particolare enfasi sulle applicazioni nel campo dell’elaborazione del segnale per i sistemi di tele-comunicazione. Programma di massima: SEGNALI e SISTEMI A TEMPO CONTINUO: La trasformata continua di Fourier (TCF) e relativi teoremi. L'integrale di convoluzione. La funzione di Dirac. Trasformata continua di Fourier generalizzata. Formule di Poisson. Trasformata continua di Fourier di segnali periodici. Sviluppo in serie di Fourier di un segnale perio-dico. Relazione durata-banda di un segnale. Densità spettrali di potenza e di energia. Funzioni di autocorrela-zione. Teorema di Wiener-Kintchine. Proprietà dei sistemi monodimensionali. Risposta impulsiva e risposta in frequenza di un sistema lineare e stazionario. Distorsioni di ampiezza e fase. Filtri ideali. (L: 16, E: 8) CAMPIONAMENTO DI SEGNALI Campionamento ideale di un segnale a tempo continuo. Interpolatore cardinale, di ordine zero e lineare. Cam-pionamento naturale e a tenuta. (L: 6, E:4) SEGNALI E SISTEMI A TEMPO DISCRETO: Trasformata discreta di Fourier (TDF) e relativi teoremi. Ap-plicazioni: calcolo della TCF di un segnale passa-basso, filtri numerici, interpolazione numerica. (L:8, E:3) Testi di riferimento: L. Verrazzani, G. Corsini, Teoria dei segnali - Segnali determinati, Edizioni ETS, Pisa. M. Luise, G. Vitetta, Teoria dei Segnali, 2a edizione, McGraw-Hill Italia. M. Luise, G. Vitetta, A. D’Amico, Teoria dei Segnali analogici, McGraw-Hill Italia. A.V. Oppenheim, A.S. Willsky, S.H. Nawab, Signals and Systems, Prentice Hall. SECONDA PARTE: SEGNALI ALEATORI Obiettivi del corso: L'insegnamento introduce i principali temi della teoria della probabilità, delle variabili aleatorie e dei processi stocastici. Il suo scopo è quello di far acquisire allo studente familiarità con la descri-zione probabilistica di fenomeni non deterministici e mostrare le potenzialità della teoria dei processi aleatori nelle applicazioni di interesse per un ingegnere delle telecomunicazioni. Programma di massima: ELEMENTI DI TEORIA DELLA PROBABILITÀ: Concetto di esperimento casuale. Definizione assioma-tica di probabilità e sua interpretazione come limite della frequenza di presentazione. Probabilità congiunta e probabilità condizionata, indipendenza statistica. Teoremi di Bayes e della probabilità totale. Esperimenti com-posti: il problema delle prove ripetute. Esercizi. (L:6, E: 4) VARIABILI ALEATORIE: Definizione di variabile aleatoria. Funzioni di distribuzione e densità di probabi-lità. Definizione delle distribuzioni più comuni: gaussiana, uniforme, esponenziale negativa, Poisson, Ra-yleigh ecc.Valor medio e varianza. Momenti di ordine superiore. Indici di posizione e dispersione. Funzioni di una variabile aleatoria. Sistemi di variabile aleatorie. Funzioni di distribuzione e di densità di probabilità con-giunta e condizionata. Analisi dell’istogramma. Correlazione e covarianza. Vettori aleatori. Vettori Gaussiani e loro proprietà . (L: 14, E: 10) PROCESSI STOCASTICI: Definizione di processo stocastico. Statistiche di ordine N-esimo. Funzione di autocorrelazione e di autocovarianza. Processi stazionari in senso lato ed in senso stretto. Densità spettrale di potenza. Trasformazioni lineari e non lineari di processi casuali. Il concetto di ergodicità. Processi gaussiani. Applicazioni: filtro adattato, rumore termico, segnale telegrafico casuale. (L: 10, E: 6)

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Testi di riferimento: M.Ciampi, G. Del Corso, L. Verrazzani: Teoria dei segnali (Segnali Aleatori), ETS, PISA H. Hsu, Probabilità variabili casuali e processi stocastici, Collana Schaum’s, McGrawHill, 1998. A. Papoulis, Probabilità Variabili Aleatorie e Processi Stocastici, Boringhieri, 1973. Y. Viniotis, Probability and Random Processes for Electrical Engineers, McGraw Hill, 1998. Lucidi delle lezioni forniti dal docente.

Modalità di svolgimento dell’esame: Prova scritta e prova orale – Ammissione alla prova orale con votazione minima di 16/30 - Nessun vincolo su salto di appelli in caso di esito negativo. Iscrizione all’esame on-line sul sito web http://servizi.ing.unipi.it/hamasy .

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SISTEMI DI ELABORAZIONE (12 CFU)

Docente: Giuseppe LETTIERI

Numero totale di ore di lezione (L): 60 Numero totale di ore di esercitazione (E): 40

Prerequisiti: Fondamenti di Informatica. Obiettivi: L'insegnamento ha lo scopo di fornire le basi concettuali e metodologiche per comprendere le prin-cipali funzioni dei sistemi di elaborazione. Si propone inoltre di descrivere l'organizzazione di un calcolatore ai vari livelli: il livello della logica digitale (reti combinatorie e sequenziali), il livello del linguaggio macchina, il livello del sistema operativo. Programma di massima: RETI COMBINATORIE: Le porte AND, OR, NOT, NAND, NOR; decodificatore, multiplato-re/demultiplatore, sommatore, ROM; le porte a tre stati e le loro applicazioni. Modalità di descrizione, tratta-zione algebrica e sintesi ottima delle reti combinatorie. (L: 12, E: 8) RETI SEQUENZIALI: Modelli funzionali, modalità di descrizione e modelli implementativi. Reti asincrone: I flip-flop SR, D latch e D edge-triggered; le memorie RAM. Reti sincronizzate: modelli di Mealy e di Moore; i registri. (L: 8, E: 4) ARCHITETTURA E ORGANIZZAZIONE DI UN CALCOLATORE: Blocchi funzionali. Formato delle i-struzioni e modi di indirizzamento. Principali istruzioni. Programmi. Sottoprogrammi. Bus. Memoria centrale e memoria cache. RAM statiche e dinamiche. Interfacce. Interruzioni. Bus Mastering. L'esempio del PC IBM: i processori Intel x86, tipi di RAM in commercio. I bus PCI e USB. Periferiche. (L: 20, E: 14) MODULI DI PROGRAMMA: Assemblatore, Collegatore, Caricatore rilocatore. Corrispondenza tra C e Assembler. (L: 5, E: 4) SISTEMI OPERATIVI: Unix: il nucleo, le primitive, i processi, il file system, comandi di base. (L: 15, E: 10) Testi di riferimento: Andrew S. Tanenbaum, Architettura dei Computer, un approccio strutturato, UTET Libreria, 2000 (Edizione italiana del testo Structured Computer Organization, 4th Edition. Prentice-Hall). Giacomo Bucci, Architetture dei calcolatori elettronici, Mc Graw Hill, 2001 Lucidi delle lezioni forniti dal docente. Modalità di svolgimento dell’esame: Prova scritta e prova orale.

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SISTEMI DI TELECOMUNICAZIONE (12 CFU)

PRIMA PARTE: COMUNICAZIONI ELETTRICHE (6 CFU) Docente: Antonio Alberto D’AMICO

Numero totale di ore di lezione (L): 31 Numero totale di ore di esercitazione (E): 19

Prerequisiti: Segnali e Sistemi, Campi Elettromagnetici, Elettronica. Obiettivi: L’insegnamento riguarda i concetti e le problematiche fondamentali relative ai sistemi di comunica-zioni via radio e su fibra ottica; in particolare, sono illustrati i principali metodi di modulazione, sia analogici che numerici, le architetture degli apparati ricetrasmittenti e le relative prestazioni. Il corso mira allo sviluppo di una serie di capacità pratiche nella progettazione e nel dimensionamento di sistemi di comunicazione con particolare attenzione al link budget. Programma di massima: IL RUMORE NEI SISTEMI DI COMUNICAZIONE: Sorgenti di rumore. Modelli di rumore. Temperatura equivalente di rumore. Cifra di rumore. Formule di Friis. Rumore d’antenna. Rumore di un cavo coassiale. (L: 5; E: 4) RADIOCOMUNICAZIONI: Spettro RF. Radiopropagazione. Equazione del radiocollegamento in spazio libe-ro. Sistemi satellitari. Footprint di un satellite. Antenna parabolica. Convertitore LNB. Link budget per un col-legamento satellitare. Propagazione in ambiente urbano. Architettura e capacità di un sistema cellulare. Riuso di frequenza. Accesso multiplo FDMA e TDMA. Ricevitore supereterodina. Caratteristiche di un radioricevito-re: sensibilità e selettività. (L: 8; E: 4) TECNICHE DI MODULAZIONE: Segnali e sistemi passa-banda. Sistemi a modulazione di ampiezza (AM, DSB, SSB, VSB). Sistemi a modulazione d’angolo (PM, FM). Il PLL. (L: 7; E: 4) SISTEMI NUMERICI: Codifica PCM. Rumore di quantizzazione. Trasmissione numerica binaria in banda ba-se. Ricevitore a filtro adattato per trasmissioni binarie. Probabilità di errore per trasmissioni binarie. (L: 4; E: 3) TRASMISSIONI SU FIBRA OTTICA: Struttura di una fibra ottica. Propagazione in fibra ottica. Dispersione e attenuazione. LED e LASER. Fotorivelatori. Limite quantistico. Sensitività. Sistemi ottici WDM. Amplificato-ri ottici. (L: 7; E: 4) Testi di riferimento: Leon W. Couch II, Digital and Analog Communication Systems, 6th edition,. Prentice Hall, New Jersey, 2001. Simon Haykin, An Introduction to Analog and Digital Communications, John Wiley and Sons, New York, 1989. M. Luise, Sistemi di Trasmissione su fibra ottica, Ed. ETS, Pisa, 1996. Materiale fornito via Internet sulla Homepage del docente: www.iet.unipi.it/~filippo Modalità di svolgimento dell’esame: Prova scritta e prova orale.

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SISTEMI DI TELECOMUNICAZIONE (12 CFU)

SECONDA PARTE: TRASMISSIONE NUMERICA (6 CFU) Docente: Michele MORELLI

Numero totale di ore di lezione (L): 35 Numero totale di ore di esercitazione (E): 15

Prerequisiti: Segnali e Sistemi, Comunicazioni Elettriche. Obiettivi: L’insegnamento tratta argomenti specifici della trasmissione numerica, spaziando dalle nozioni di base, quali le tecniche di mo-demodulazione e co-decodifica, le metodologie di analisi e valutazione delle pre-stazioni dei sistemi trasmissivi, fino alla descrizione delle principali caratteristiche di sistemi di comunicazione attualmente operanti nelle reti terrestri, sia di tipo fisso che mobile. Programma di massima: TRASMISSIONE NUMERICA PAM IN BANDA BASE: Richiami su strategia ottima di ricezione per tra-smissione su canale Gaussiano bianco. Interferenza intersimbolica e condizione di Nyquist. Progetto dei filtri di trasmissione e ricezione. Probabilità di errore sul simbolo e sul bit. Diagramma ad occhio. (L: 8; E: 5) TRASMISSIONE NUMERICA IN BANDA PASSANTE: Modulazioni PSK e QAM. Densità spettrali di po-tenza. Demodulazione coerente. Codifica differenziale e mappatura Gray. (L: 7; E: 5) TECNICHE DI CODIFICA: Codici FEC a blocco. Struttura del codificatore e del decodificatore. Calcolo delle prestazioni con decodifica hard e soft. Codici FEC convoluzionali. Struttura del codificatore e del decodificato-re di Viterbi, sia di tipo hard che soft. Calcolo delle prestazioni. (L: 8; E: 5) TRASMISSIONE SU CANALI AFFETTI DA FADING: Modello del canale radiomobile. Fading di Rayleigh e di Rice. Canali piatti e selettivi in frequenza. Banda Doppler. Diversità di trasmissione e ricezione. Il codice spazio-tempo di Alamouti. (L: 8; E: 0) TECNICHE DI ACCESSO MULTIPLO: Accesso multiplo a divisione di frequenza (FDMA) e di tempo (TDMA). Trasmissioni multiportante e algoritmo a riempimento di acqua. (L: 4; E: 0) Testi di riferimento: U. Mengali e M. Morelli, Trasmissione Numerica, McGraw-Hill, 2001. J. Proakis, Digital communications, McGraw-Hill, 1995. Materiale didattico distribuito del docente. Modalità di svolgimento dell’esame: Prova scritta seguita da una prova orale. Iscrizione all’esame tramite moduli disponibili presso il Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione.

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SISTEMI DI TELERILEVAMENTO (6 CFU)

Docente: Fabrizio BERIZZI

Numero totale di ore di lezione (L): 37 Numero totale di ore di esercitazione (E): 13

Prerequisiti: Matematica, Campi elettromagnetici, Segnali e sistemi. Obiettivi: Il corso tratta argomenti relativi ai sistemi per l’osservazione e la misura a distanza. Il corso si pro-pone di fornire agli studenti le nozioni teoriche di base per comprendere il funzionamento dei principali sensori attivi usati per il telerilevamento e la descrizione dei principali apparati utilizzati a tale scopo. Lo studente do-vrà conseguire gli strumenti di base per la progettazione di massima e l’analisi delle prestazioni di tali sistemi. Programma di massima: INTRODUZIONE AI SISTEMI DI TELERILEVAMENTO (tlv): Generalità sui sist. di TLV. I sistemi di TLV basati su reirradiazione e.m. . Classificazione dei sist. TLV. I sist. di TLV a microonde. I sist. di TLV ottici e ad infrarossi (cenni). (L: 2) IL FILTRO ADATTATO (fa): Teoria del FA. FA ad un impulso Radio Frequenza (RF), FA ad un treno d’impulsi a coerente. (L: 3; E: 3) I SISTEMI RADAR: Storia del radar. Principio di funzionamento. Classificazione dei radar, Equazione classi-ca del radar. Equazione del radar per bersagli estesi. Radar ad impulsi. Radar coerente. Radar ad onda continua (CW) non modulati e modulati in frequenza (FM-CW). I radar a compressione d’impulso. (L: 16; E: 5) SCATTEROMETRI E RADAR ALTIMETRI: Principi di funzionamento. Tecniche di elaborazione del segna-le ricevuto. Schemi a blocchi. Criteri di progettazione. Applicazioni in ambiente marino. Dimensionamento di massima dei sistemi (L: 4; E: 2) RADAR AD APERTURA REALE (RAR): Principio di funzionamento. Ricostruzione dell’immagine. Schema a blocchi. (L: 2) RADAR AD APERTURA SINTETICA (SAR) Definizione. Geometria del sistema. Principio di funzionamen-to. Algoritmi di ricostruzione delle immagini. Speckle nelle immagini SAR. Criteri di progetto. Esempi di di-mensionamento di massima. (L: 12; E: 3) Testi di riferimento: F. Berizzi, E. Dalle Mese, I sistemi di telerilevamento attivi a microonde, Libro multimediale F. T. Ulaby, R.K.Moore, A.K. Fung, Microwave remote sensing: Active and Passive, Volume II: Radar remote sensing and surface scattering and emission theory, Artech House, 1986. Modalità di svolgimento dell’esame: Prova orale. Iscrizione all’esame on-line sul sito web http://servizi.ing.unipi.it/hamasy .

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TECNICHE E SISTEMI DI ELABORAZIONE DEI SEGNALI (12 CFU)

Docente: Franco RUSSO

Numero totale di ore di lezione (L): 42 Numero totale di ore di esercitazione (E): 33 Numero totale di ore di Laboratorio (Lab): 36

Prerequisiti: Elementi di calcolo matematico e teoria dei segnali. Obiettivi: L’insegnamento tratta i principali temi dell’elaborazione numerica dei segnali di interesse per l’Ingegneria delle Telecomunicazioni. Il suo scopo è quello di far acquisire allo studente familiarità con le tec-niche di analisi e sintesi dei segnali e dei sistemi tempo discreti e con alcuni metodi di progetto. Programma di massima: SEGNALI E SISTEMI DISCRETI MONODIMENSIONALI. Definizioni e proprietà. Rappresentazione nel dominio della frequenza. Trasformazioni continuo-discrete e discreto-continue. Trasformazioni nell’ambito del tempo discreto. Interpolazione e decimazione a passi multipli. Segnali passa-banda. (L: 8; E: 6; Lab: 6) TRASFORMATA DI FOURIER DISCRETA (DFT). Definizioni e proprietà. Convoluzione e correlazione cir-colari, lineari e sezionate. Trasformata di Fourier evolvente e sue applicazioni. Algoritmi per la trasformata di Fourier veloce (FFT). Applicazioni. (L: 8; E: 5; Lab: 6) ANALISI E SINTESI DEI SISTEMI DISCRETI MONODIMENSIONALI. Trasformata z. Impiego della tra-sformata z e delle equazioni alle differenze finite per lo studio dei sistemi discreti. Sintesi di sistemi discreti con risposta impulsiva finita (FIR) o infinta (IIR). (L: 10; E: 9; Lab: 9) FILTRI FIR. Proprietà. Progetto di filtri FIR: metodo delle finestre, dei minimi quadrati, di tipo iterativo, di campionamento della risposta in frequenza. Applicazioni e strutture realizzative di filtri FIR. (L: 8; E: 3; Lab: 3) FILTRI NUMERICI IIR. Strutture IIR del primo e del secondo ordine. Metodi di progetto indiretto da modelli analogici: invarianza all’impulso unitario ed all’impulso rettangolare, risoluzione numerica delle equazioni dif-ferenziali, trasformazione bilineare. Metodo di progetto diretto: minimizzazione dell’errore quadratico medio: Applicazioni e strutture realizzative di filtri IIR. (L: 8; E: 10; Lab: 12) Testi di riferimento: Appunti delle lezioni ed esercitazioni. M. Bellanger, Digital processing of signals. Theory and practice, John Wiley & Sons, 1986. A. Oppenheim, R.W. Scharfer, Elaborazione numerica dei segnali, Franco Angeli, 1981. Boaz Porat, A course in digital signal processing, J. Wiley & Sons, 1997. Modalità di svolgimento dell’esame: Prova scritta e prova orale. Iscrizione all’esame tramite moduli disponibili presso il Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione almeno due giorni prima della data dell’appello.

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TELEMATICA (6 CFU)

Docente: Michele PAGANO

Numero totale di ore di lezione (L): 30 Numero totale di ore di esercitazione (E): 20

Propedeuticità consigliate: Reti di Telecomunicazioni. Prerequisiti: Architettura delle reti a commutazione di pacchetto (incluso il livello di rete e il protocollo IP). Obiettivi: Il modulo fornisce i concetti elementari necessari a comprendere l’architettura, gli elementi compo-nenti ed i servizi delle moderne reti a commutazione di pacchetto, con particolare riguardo ai protocolli di tra-sporto, alle architetture per la garanzia della Qualità di Servizio e alle nuove architetture peer-to-peer. Programma di massima: IPV6: Datagramma IPv6, indirizzamento IPv6, migrazione da IPv4 a Ipv6, ICMPv6, MIPv4 e MIPv6. (L: 7; E: 6) MULTICAST: Indirizzi multicast, instradamento multicast, protocollo IGMP. (L: 2; E: 2) PROTOCOLLI DI TRASPORTO: UDP: concetto di porta e formato del segmento. TCP: funzionalità del pro-tocollo e formato del datagramma, macchina a stati finiti del TCP, algoritmi di flow control e congestion control, opzioni del TCP. Protocolli di trasporto per sistemi distribuiti (RPC, SunRPC e DCE). (L: 9; E: 4) ARCHITETTURE PER LA GARANZIA DELLA QUALITA’ DEL SERVIZIO IN RETI IP. Classificazione delle applicazioni e loro requisiti. Politiche di gestione delle code: code con priorità, scheduler, RED, RIO. Ar-chitettura IntServ: classi di servizio, descrizione del traffico e funzioni di policing (Leaky Bucket), protocollo RSVP, limiti di scalabilità. DiffServ: concetto di Per-hop behavior e sua implementazione. (L: 6; E: 4) PRESENTAZIONE DEI DATI: Procedure di marshalling e unmarshalling: formati di rappresentazione dei da-ti, strategie di conversione, standard. Cenni sulle tecniche di compressione. (L: 2; E: 1) NETWORK SECURITY: Principali primitive crittografiche: algoritmi a chiave segreta e a chiave pubblica, funzioni hash. Servizi di sicurezza: segretezza, autenticazione, integrità, distribuzione delle chiavi pubbliche. (L: 2; E: 1) ARCHITETTURA GRID: modello architetturale e principali applicazioni. Reti peer-to-peer. (L: 2; E: 2) Testi di riferimento: Larry Peterson, Bruce Davie, Reti di Calcolatori, Apogeo, 2004. James Kurose, Keith Ross, Internet e reti di calcolatori, McGraw-Hill, 2003. Materiale fornito dal docente. Modalità di svolgimento dell’esame: L’esame consiste della sola prova orale. Iscrizione all’esame on-line sul sito web http://servizi.ing.unipi.it/hamasy .

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TEORIA DEI FENOMENI ALEATORI (6 CFU*)

Docente: Fulvio GINI

Numero totale di ore di lezione (L): 20 Numero totale di ore in di esercitazione (E): 30

Prerequisiti: Conoscenze di base di analisi, di teoria dei segnali determinati, di teoria della probabilità e delle variabili aleatorie, come impartite nei corsi precedenti, in particolare nel corso di Segnali e Sistemi. Obiettivi: L’insegnamento tratta i temi basilari della teoria dei processi aleatori di interesse per l’ingegneria delle telecomunicazioni. Lo scopo è quello di far acquisire allo studente familiarità con la descrizione e l’analisi statistica di fenomeni non deterministici. Tre crediti sono dedicati all’attività di laboratorio informati-co, mirata all’acquisizione di ulteriori conoscenze nell’ambito della simulazione e dell’analisi statistica di fe-nomeni aleatori. A tale attività saranno dedicate otto esercitazioni sperimentali. Programma di massima: VARIABILI ALEATORIE: Momenti ordinari e momenti centrali, skewness e kurtosis e loro utilizzo per la ca-ratterizzazione di variabili aleatorie non gaussiane, funzione caratteristica, teorema dei momenti e suo utilizzo, teorema di De Moivre-Laplace. (L: 2; E: 2) SISTEMI DI VARIABILI ALEATORIE: Complementi sui vettori aleatori. Distribuzioni condizionate e teo-rema di Bayes e teorema della probabilità totale per v.a. continue. Medie e varianze condizionate. Proprietà dei vettori Gaussiani. Generatori di numeri casuali. Analisi dell’istogramma e concetto di scatter-plot.

(L: 6; E: 8) FUNZIONI DI VARIABILI ALEATORIE: Funzioni di due v.a. Teorema fondamentale per le trasformazioni di vettori aleatori. Statistiche ordinate e filtro a mediana. Trasformazioni lineari di vettori Gaussiani. Teorema di Bernoulli (legge dei grandi numeri) e Teorema-Limite Centrale. Misura empirica del valor medio e della va-rianza. Misura della probabilità di eventi. Misura di un segnale costante immerso in rumore additivo Gaussia-no. (L:4; E: 7) PROCESSI STOCASTICI: Complementi sui processi aleatori tempo-continui. Descrizione in potenza. Fun-zione di autocorrelazione (ACF) e densità spettrale di potenza (PSD), teorema di Einstein-Wiener-Khintchine. Processi aleatori parametrici. Il concetto di ergodicità. Misura empirica della funzione valor medio, dell’ACF e della PSD. Trasformazioni lineari e non lineari di processi casuali. Cenni ai processi tempo-discreti. Processi Gaussiani tempo-discreti. Stazionarietà in senso lato e in senso stretto. Definizione di ACF e PSD per processi tempo-discreti. Campionamento di processi tempo-continui. Processo di rumore bianco tempo-discreto. DFT di un processo bianco tempo-discreto. Processo di Markov o autoregressivo del primo ordine, AR(1). Analisi in potenza mediante simulazione delle principali caratteristiche di un processo AR(1). (L: 8; E: 13) Testi di riferimento: M. Ciampi, G. Del Corso, L. Verrazzani, Teoria dei Segnali (Segnali Aleatori), Edizioni ETS, Pisa. F. Berizzi, G. Corsini, F. Giannetti, M. Luise, G. Vitetta, Esercizi di Teoria dei Segnali I, Edizioni ETS, Pisa, 1996. F. Gini, F. Lombardini, Laboratorio di Teoria dei Fenomeni Aleatori, Editrice Tecnico Scientifica, Pisa, 2004 (anche in formato ppt, fornito dal docente). Modalità di svolgimento dell’esame: Prova scritta, prova Matlab e prova orale. Iscrizione all’esame on-line sul sito web http://servizi.ing.unipi.it/hamasy .

* di cui 3 CFU di laboratorio per l'acquisizione di abilità informatiche

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I PROGRAMMI DEGLI INSEGNAMENTI della LAUREA SPECIALISTICA

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ANTENNE E PROPAGAZIONE (9 CFU*)

Docente: Paolo NEPA

Numero totale di ore di lezione (L): 44 Numero totale di ore di esercitazione (E): 11 Numero totale di ore di laboratorio (Lab): 22

Prerequisiti: Conoscenze della teoria delle linee di trasmissione, e dei principi della propagazione e irradia-zione di onde elettromagnetiche. Obiettivi: Descrivere il principio di funzionamento e le principali caratteristiche delle antenne più diffuse nei sistemi di telecomunicazione, negli apparati radar e per il telerilevamento. Illustrare gli aspetti essenziali della propagazione guidata e della propagazione nell’atmosfera anche in presenza di ostacoli. Ulteriori attività di apprendimento: Sono previste esercitazioni di laboratorio che riguarderanno misure su dispositivi a microonde e utilizzo di software per l’analisi della propagazione guidata e della sintesi di antenne. Programma di massima: RICHIAMI: Parametri caratteristici delle onde elettromagnetiche. Polarizzazione delle onde sferiche. Caratte-rizzazione di un’antenna trasmittente o ricevente. (L: 4 E: 1) ANTENNE FILARI: Dipolo corto e dipolo a mezz’onda. Antenna a “V”. Dipolo ripiegato. Antenne a spira e-lementari e risonanti. Avvolgimenti di più spire. Variazione dei parametri caratteristici di un’antenna filare in funzione della sua lunghezza elettrica. Il Metodo dei Momenti per l’analisi di antenne filari. Il teorema delle immagini. Monopoli su piano di massa. Corner reflector. Variazione dei parametri caratteristici di un’antenna filare in funzione della distanza da uno schermo metallico. (L: 10 E: 3 Lab: 8) ALLINEAMENTI DI ANTENNE: Array lineari: Fattore di array e fattore di elemento, array broadside e en-dfire, tapering dell’eccitazione. Array planari. Esempi. Accoppiamento elettromagnetico tra elementi adiacenti di un array. Antenna Yagi-Uda. (L: 10, E: 3 Lab: 6) ANTENNE A MICROSTRISCIA E AD APERTURA: Principio di equivalenza. Antenne a microstriscia: dia-grammi di irradiazione, tecniche di alimentazione e criteri di progetto. Campo irradiato attraverso un’apertura rettangolare o circolare in un piano di massa. Antenne a tromba settoriali e piramidali, in guida d’onda rettan-golare o circolare. Antenne a singolo riflettore parabolico. Antenne a doppio riflettore e in offset. Antenne mul-ti-band per terminali mobili, antenne in guida d’onda fessurata. (L: 10 E: 2 Lab: 6) PROPAGAZIONE GUIDATA: Rappresentazione modale dei campi in una struttura guidante. Relazione di dispersione. Cavi coassiali, guide d’onda, linee a microstriscia, stripline: proprietà e parametri caratteristici.

(L: 5 E: 1 Lab: 1) RADIOPROPAGAZIONE: Propagazione nello spazio libero in condizioni di visibilità ed in presenza di osta-coli; effetti atmosferici. Meccanismi di propagazione: riflessione, trasmissione, diffrazione e diffusione. Fading. Modelli di propagazione in ambiente urbano. Propagazione ionosferica e troposferica. (L: 5., E: 1, Lab: 1) Testi di riferimento: D.M.Pozar, Microwave Engineering, Wiley, 1998 S.R. Saunders, Antennas and propagation for wireless communication systems, Wiley, 1999 A. Paraboni, M. D’Amico, Radiopropagazione, McGraw-Hill Libri Italia srl, Milano, 2002. W.L. Stutzman and G.A. Thiele, Antenna Theory and Design, John Wiley & Sons, 2nd edition, 1999. Modalità di svolgimento dell’esame: Prova orale. Iscrizione all’esame on-line sul sito web http://servizi.ing.unipi.it/hamasy . * Di cui 2 CFU per l’acquisizione di abilità informatiche.

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COMPATIBILITÀ ELETTROMAGNETICA (6 CFU)

Docente: Agostino MONORCHIO

Numero totale di ore di lezione (L): 35 Numero totale ore di esercitazione (E): 15

Prerequisiti: Conoscenze delle tecniche di calcolo del campo elettromagnetico acquisite nel corso di Campi Elettromagnetici e di analisi acquisite nel corso di Segnali e Sistemi. Obiettivi: Il corso analizza gli aspetti fondamentali della compatibilità elettromagnetica. Vengono forniti agli allievi strumenti atti alla determinazione di soluzioni robuste, dal punto di vista della compatibilità, nel proget-to di sistemi elettronici ad alta frequenza. Particolare attenzione viene inoltre rivolta alle attrezzature e ai meto-di per la verifica, o sperimentale o mediante simulazione numerica, del rispetto di normative predisposte da organismi nazionali e internazionali. Ulteriori attività di apprendimento: Attività di misure in laboratorio, ulteriore attività sperimentale presso laboratori esterni. Programma di massima: INTRODUZIONE: L’ambiente elettromagnetico. Concetti di interferenza elettromagnetica (EMI) e di compa-tibilità elettromagnetica (EMC). Condizioni di compatibilità e di interferenza, immunità e suscettibilità. (L: 3) SORGENTI DI INTERFERENZA: Disturbi condotti e disturbi radiati. Disturbi a banda larga e a banda stretta. Disturbi coerenti e incoerenti. Banda equivalente impulsiva. Caratterizzazione delle principali sorgenti di inter-ferenza condotta e radiata. Disturbi impulsivi: scarica elettrostatica, fulmine, impulso nucleare. (L: 6, E: 4) SCHERMI ELETTROMAGNETICI: Schermi metallici continui. Efficacia schermante. Schermi sottili. Schermi multistrato. Aperture in schermi metallici. Schermi discontinui: reti, superfici metalliche forate, fessu-re, guarnizioni. Schermi ferromagnetici. (L: 6, E: 4) NORMATIVE E METODOLOGIE DI MISURA: Principali normative civili e militari. Norme per la sicurezza umana in presenza di campi elettromagnetici. Standard di misura. Misure di disturbi radiati e condotti. Sonde di misura per i campi elettromagnetici e antenne standard. Celle TEM. Cabine schermate. Camere semianecoi-che ed anecoiche. Camere riverberanti. Siti di prova all’aperto. Line Impedance Stabilization Network-LISN. Cenni ai filtri per disturbi condotti. (L: 8, E: 3) DIAFONIA: Linee di trasmissione multiconduttore. Modelli circuitali per l’accoppiamento induttivo e capaci-tivo. Eliminazione del cross-talk mediante cavi schermati e mediante cavi intrecciati. Configurazioni circuitali robuste. Disposizione dei componenti circuitali. Messa a terra di sistemi. (L: 12, E: 4) Testi di riferimento: Appunti del corso disponibili in formato .pdf al sito www.ing.unipi.it/homepages/agostino.monorchio C.R. Paul, Introduction to Electromagnetic Compatibility, John Wiley & Sons, 1992 (per consultazione). Modalità di svolgimento dell’esame: Prova orale. Iscrizione all’esame on-line sul sito web http://servizi.ing.unipi.it/hamasy .

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COMUNICAZIONI A LARGA BANDA (6 CFU)

Docente: Marco LUISE

Numero totale di ore di lezione (L): 40 Numero totale di ore di esercitazione (E): 10

Propedeuticità consigliate: Comunicazioni Elettriche, Ingegneria del Teletraffico, Trasmissione Numerica. Prerequisiti: Oltre alle propedeuticità di cui sopra, lo studente, deve padroneggiare le conoscenze fondamenta-li di probabilità e statistica e di reti di telecomunicazione. Obiettivi: Il corso tratta argomenti connessi agli sviluppi più recenti delle tecniche di comunicazione (princi-palmente a larga banda) sia su portante radio (sistemi di broadcasting digitali, reti locali radio), sia su portante in rame (come i modem in banda vocale e le tecniche xDSL). Sebbene primariamente centrato su aspetti si-stemistici di elaborazione dei dati e del segnale derivanti da criteri di teoria dell’informazione, il corso indulge anche su questioni connesse alle tecnologie realizzative dei vari sistemi. Programma di massima: TEORIA DELL’INFORMAZIONE E TRASMISSIONE: Sorgenti di informazione - Misura dell’informazione ed entropia - Codifiche di sorgente a minima lunghezza - Il canale di trasmissione rumoroso - Teoremi di Shannon per la capacità di canale - La codifica a protezione d’errore: codici Turbo - Codifiche con perdita: JPEG, MPEG, MP3 - Funzione Tasso-distorsione. (L: 19, E: 6) RADIODIFFUSIONE DI SEGNALI TELEVISIVI: Architettura di un sistema DVB-T - Canali selettivi in frequenza - Trasmissione a larga banda per canali selettivi: OFDM - Stima del canale e formato della trama DVB-T - Codifica concatenata - Interlacciamento - Trasmissione gerarchica - DVB-S. (L: 11, E: 2) SISTEMI DI COMUNICAZIONE SU RAME: Caratterizzazione del canale telefonico - Generazioni di mo-dem in banda fonica: Modem half- e full-duplex e standard ITU-T - Trasmissione asimmetrica e facsimile - Caratterizzazione del doppino telefonico - Gli standard xDSL - Capacità del canale Gaussiano colorato - Tra-smissione con tecnica DMT - Algoritmi di allocazione ottima del bit-rate per modulazione DMT. (L:10, E: 2) Testi di riferimento: Appunti tratti dal corso tenuto negli anni precedenti. Materiale fornito dal docente disponibile via Internet al sito http://www.iet.unipi.it/~luise. Modalità di svolgimento dell’esame: Solo prova orale - Nessun vincolo su salto di appelli in caso di esito negativo. Iscrizione all’esame on-line sul sito web http://servizi.ing.unipi.it/hamasy .

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COMUNICAZIONI CON MEZZI MOBILI (6 CFU)

Docente: Ruggero REGGIANNINI

Numero totale di ore di lezione (L): 36 Numero totale di ore di esercitazione (E): 14

Propedeuticità consigliate: Segnali e Sistemi, Comunicazioni Elettriche, Trasmissione Numerica. Prerequisiti: Conoscenze di base sui sistemi di telecomunicazione e sulla teoria delle antenne acquisite dagli insegnamenti di Comunicazioni Elettriche, Trasmissione Numerica e Campi Elettromagnetici. Obiettivi: Il corso ha lo scopo di presentare allo studente una panoramica delle principali problematiche rela-tive alle radiocomunicazioni terrestri con mezzi mobili. Inizialmente si forniscono alcune nozioni sulla feno-menologia della propagazione elettromagnetica nell’atmosfera, con particolare attenzione alla modellistica della propagazione per cammini multipli. Successivamente si illustrano i tipi principali di accesso multiplo (a divisione di frequenza, di tempo e di codice). Si trattano quindi le reti radiomobili cellulari, ponendo l’accento sugli aspetti progettuali inerenti sia alla scelta del tipo di segnalazione e di accesso, sia alla pianificazione ter-ritoriale della rete. Vengono infine illustrate le caratteristiche dei principali sistemi radiomobili cellulari di se-conda e terza generazione. Programma di massima: tecniche di accesso multiplo: Accesso multiplo a divisione di frequenza (FDMA) e di tempo (TDMA). Tecni-che di espansione spettrale e di recupero del segnale. Accesso multiplo a divisione di codice (CDMA) di tipo sincrono e asincrono. (L: 3; E: 1) MODELLISTICA DEL CANALE RADIOMOBILE: Canali selettivi nel tempo ed in frequenza. Banda ed in-tervallo di coerenza di un canale. Modelli deterministici e statistici a breve, medio e lungo termine, stazionari e non stazionari. (E: 5; E: 2) sistemi di radiocomunicazione con mezzi mobili: Concetto di rete cellulare. Panoramica dei sistemi radiomobi-li cellulari analogici e digitali. Cluster di celle e tecniche di riuso di frequenza. Interferenza da accesso multi-plo. Densità geografica di utenti e capacità della rete. Confronto tra le capacità di rete ottenibili con le diverse tecniche di accesso multiplo. Cenno ai servizi offerti dalle reti radiomobili cellulari. (L: 8; E: 6) SISTEMI CELLULARI DI SECONDA E TERZA GENERAZIONE: Il sistema GSM. Elementi costituenti la rete GSM (stazione mobile, stazione radio base, centro di controllo, centro di commutazione). Caratteristiche del segnale radio: codifica di sorgente e di canale, modulazione e accesso, modellistica del canale. Cenni al si-stema americano IS-95. Architettura della rete UMTS. Assegnazione delle frequenze. Modalità di accesso FDD-CDMA e TDD-CDMA. (L: 13; E: 5) SISTEMI DI RADIODIFFUSIONE TERRESTRE E RETI WIRELESS: Cenni agli standard DVB-T, IEEE 802.11 e IEEE 802.16. (L: 7) Testi di riferimento: T. S. Rappaport, Wireless Communications, Prentice-Hall, 1996. H. Holma and A. Toskala, WCDMA for UMTS – Radio Access for Third Generation Mobile Communications, Wiley, 2000. Materiale integrativo fornito dal docente. Modalità di svolgimento dell’esame: Prova orale. Iscrizione all’esame on-line sul sito web http://servizi.ing.unipi.it/hamasy .

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COMUNICAZIONI ELETTRICHE (12 CFU)

Docente: Aldo N. D’ANDREA

Numero totale di ore di lezione (L): 56 Numero totale di ore di esercitazione (E): 48

Prerequisiti: Conoscenze di teoria dei segnali, sia analogici che numerici, e di teoria dei fenomeni aleatori. Obiettivi: Il corso tratta gli aspetti fondamentali della teoria delle comunicazioni e fornisce gli strumenti ido-nei all’analisi ed al progetto dei sistemi di comunicazione, con l’approfondimento e il rigore adeguati alla for-mazione di un ingegnere delle Telecomunicazioni. La prima parte del corso è dedicata alla teoria della infor-mazione, all’analisi spettrale ed alla caratterizzazione dei sistemi rumorosi. La seconda parte tratta invece la numerizzazione dei segnali di sorgente ed i sistemi di comunicazione in banda base, con particolare riferimento al sistema PAM numerico. La terza parte è infine dedicata allo studio dei sistemi di comunicazione passa ban-da ed alla rappresentazione complessa in banda base. Ulteriori attività di apprendimento: Sono previste circa 12 ore di laboratorio, durante le quali lo studente svolgerà attività di esercitazione su alcuni argomenti del corso, utilizzando strumentazione e software realizzati appositamente. Sono inoltre previste 8 ore per lo svolgimento di prove in itinere tendenti a verificare il grado di apprendimento. Programma di massima: INTRODUZIONE: Struttura di un sistema di comunicazione. Generalità sui sistemi analogici e su quelli nu-merici; confronto tra sistemi analogici e numerici. La informazione di una sorgente e il limite di Shannon. (L: 4; E: 2) ELEMENTI DI ANALISI SPETTRALE: Densità spettrale di potenza; teorema di Wiener-Khintchine e sue applicazioni a processi ciclostazionari. (L: 4; E: 5) Il rumore NEI SISTEMI DI COMUNICAZIONE: Bipoli rumorosi; teorema di Nyquist; temperatura di anten-na. Quadripoli rumorosi; temperatura equivalente di rumore; cifra di rumore; formula di Friis. Studio di alcuni sistemi di comunicazione; sistemi radio in visibilità ottica e sistemi su cavo; sistemi con ripetitori. (L: 8; E: 9) NUMERIZZAZIONE DI SEGNALI GENERATI DA SORGENTI ANALOGICHE: Modulazione PCM; mo-dulazione PCM differenziale; modulazione delta e modulazione delta adattativa. (L: 6; E: 4) SISTEMI DI COMUNICAZIONE IN BANDA BASE: Sistemi analogici e sistemi numerici in banda base. La modulazione PAM numerica; la condizione di Nyquist; dimensionamento ottimo dei filtri di trasmissione e ri-cezione; valutazione delle prestazioni. Equalizzazione di canale. (L: 10; E: 10) SISTEMI DI COMUNICAZIONE IN BANDA PASSANTE: Rappresentazione complessa in banda base di segnali e processi. Stazionarietà in senso lato di un processo e del suo inviluppo complesso; Trasmettitori e ri-cevitori per segnali passa banda; equivalente in banda base di un sistema di comunicazione passa banda. (L: 9; E: 6) MODULAZIONI ANALOGICHE PASSA BANDA: Generalità sulle modulazioni di ampiezza. Le modula-zioni AM, DSB, SSB, VSB, QM; demodulazione di segnali modulati in ampiezza; calcolo delle prestazioni. Generalità sulle modulazioni di angolo. Modulazioni di fase, di frequenza e di angolo a banda stretta; demodu-lazione di un segnale modulato di angolo; calcolo delle prestazioni. (L: 9; E: 8) ANELLI AD AGGANCIO DI FASE: Analisi in regime lineare e valutazione delle prestazioni; impiego del PLL come demodulatore di frequenza. Analisi di un PLL con eccitazione a gradino di fase e di frequenza; va-lutazione delle prestazioni. Impiego di un PLL come sincronizzatore di portante. (L: 4; E: 4) Testi di Riferimento: A.D’Andrea, Comunicazioni Elettriche, Edizioni ETS, Pisa. E.Amodei, A.D’Andrea, F.Giannetti, Guida alle esercitazioni sperimentali di Comunicazioni Elettriche, Ed. ETS, Pisa. Modalità di svolgimento dell’esame: Prova scritta e prova orale. Se la maggioranza delle prove di valutazione svolte durante il corso dà esito positi-vo, lo studente è esonerato dal sostenere la prova scritta. Iscrizione all’esame tramite moduli affissi presso il Dipartimento di Ingegneria della Informazione.

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COMUNICAZIONI OTTICHE (6 CFU)

Docente: Filippo GIANNETTI

Numero totale di ore di lezione (L): 31 Numero totale di ore di esercitazione (E): 19

Prerequisiti: Fondamenti di meccanica ondulatoria e propagazione guidata. Conoscenza delle principali pro-prietà dei materiali semiconduttori ed in particolare della struttura a bande dei livelli energetici. Conoscenza del funzionamento di una giunzione PN. Conoscenza delle tecniche di trasmissione numerica e delle relative tecniche di rivelazione del segnale. Obiettivi: Illustrare i concetti di base dei sistemi di trasmissione ottica ed i relativi principi fisici, descrivere il funzionamento dei componenti e degli apparati utilizzati per la trasmissione su fibra ottica presentando lo stato dell’arte delle varie tecnologie, fornire gli strumenti analitici per la caratterizzazione dei segnali ottici e la valu-tazione delle prestazioni dei sistemi ottici, mettere lo studente in condizione di comprendere il funzionamento di un sistema ottico di trasmissione, nonché di progettare e dimensionare una rete di trasmissione su fibra otti-ca. Programma di massima: INTRODUZIONE: Classificazione delle radiazioni elettromagnetiche. Introduzione alla propagazione in fibra. Capacità di una fibra ottica. Stato dell’arte nella tecnologia delle fibre ottiche commerciali. Cavi transatlantici ed intercontinentali. Rete FLAG. Rete Interoute. Confronto fibra-radio. Cenni alle tecniche di posa dei cavi sottomarini. (L: 3) FIBRE OTTICHE: Legge di Snell. Apertura numerica. Angolo di accettazione. Fibra Step-Index (SI). Fibra multimodo (MM). Dispersione intermodale e capacità di una fibra MM-SI. Fibra MM Graded-Index (GI). Ca-pacità di una fibra MM-GI. Determinazione della distribuzione del campo elettromagnetico in fibra. Modi di propagazione. Fibre a mantello depresso. Dispersione cromatica. Risposta in frequenza di un mezzo dispersivo. Fibre a dispersione traslata e a dispersione appiattita. Attenuazione di una fibra. Fenomeni non lineari in fibra. Four Wave-Mixing. Tecniche di realizzazione di una fibra ottica. Raccomandazioni ITU per le fibre ottiche. Data sheet di fibre commerciali. (L: 6; E: 4) SORGENTI: Interazione luce-materia: assorbimento ed emissione. Emissione di un semiconduttore in regime di equilibrio ed equazioni di Einstein. Semiconduttori a gap diretto ed indiretto. Il LED. Tecniche di giunzione di una fibra ottica ad una sorgente luminosa. Eterogiunzione. Tecniche di realizzazione di un LED. Emissione in sistemi a più di due livelli. Il LASER a cavità Fabry-Perot. Aspetti realizzativi di un LASER. Laser mono-modo DFB e DBR. Caratteristica luce-corrente di un LASER. Package di un LASER: funzioni di termoregola-zione e controllo della potenza emessa. Rumore di intensità e di fase. Pilotaggio ON/OFF e chirp di frequenza. (L: 5; E: 4) FOTORIVELATORI: Fotorivelatori. Assorbimento in un semiconduttore. Efficienza quantistica. Responsivity. Fotodiodi PIN e APD. Rumore shot Rapporto segnale-rumore. Fattore di rumore in eccesso. Corrente di buio. Rumore termico in un ricevitore ottico. Stadio frontale con amplificatore ad alta impedenza e con amplificatore a trans-impedenza. (L: 5; E: 4) TRASMISSIONI IN FIBRA: Trasmissioni IM. Ricevitore DD a conteggio di fotoni. Probabilità di errore. Li-mite quantistico. Sensibilità di un ricevitore al limite quantistico. Probabilità di errore per ricevitori ottici in presenza di rumore. Fattore Q. Sensibilità di ricevitori ottici in presenza di rumore. (L: 4; E: 2) AMPLIFICATORI OTTICI: Modalità di impiego degli amplificatori ottici. Amplificatori ottici SLA e EDFA. Cifra di rumore di un amplificatore ottico. Prestazioni di ricevitori con preamplificatore ottico. Amplificatori ottici in cascata. (L: 3; E: 2) PROGETTO DI SISTEMI OTTICI: Gerarchia SONET/SDH. Progetto di sistemi ottici: perdite per attenuazio-ne e per dispersione. Link budget di un collegamento ottico. Sistemi WDM, DWDM, CWDM.. Laser sintoniz-zabili. Multiplatori e demultiplatori ottici. Filtri ottici. Optical add and drop multiplexer (OADM). Data sheet componenti e sistemi per comunicazioni ottiche. (L: 5; E: 3) Testi di riferimento: M. Luise, Sistemi di Trasmissione su Fibra Ottica, Edizioni ETS, 1996. B.E.E. Saleh and M.C. Teich, Fundamentals of Photonics, John Wiley and Sons, 1991. Materiale fornito dal docente su CD. Materiale fornito via Internet: www.iet.unipi.it/~filippo

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Modalità di svolgimento dell’esame: Prova orale. Iscrizione all’esame on-line sul sito web http://servizi.ing.unipi.it/hamasy .

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DISPOSITIVI OTTICI E A MICROONDE (6 CFU)

Docente: Agostino MONORCHIO Numero totale ore di lezione (L) : 32 Numero totale ore di esercitazione (E): 18

Prerequisiti: Conoscenze acquisite nei corsi di Campi Elettromagnetici, Antenne e Propagazione, Elettronica delle Telecomunicazioni. Obiettivi: Illustrare il principio di funzionamento, le specifiche tipiche, i criteri e le metodologie di progetto dei dispositivi ottici e di quelli operanti nella gamma delle microonde e onde millimetriche, con riferimento alle loro applicazioni nei settori dei sistemi di comunicazione e apparati radar più avanzati. Ulteriori attività di apprendimento: Sono previste esercitazioni di laboratorio che riguarderanno misure su dispositivi a microonde e utilizzo di CAD commerciali (Ansoft Designer, HFSS, CFDTD) per l’analisi e il progetto di dispositivi a microstriscia e in guida d’onda. Programma di massima:

ANTENNE PER APPLICAZIONI SPECIFICHE: Antenne multi-banda per i terminali mobili dei sistemi di comunicazione (GSM, UMTS, WLAN). Tecniche di miniaturizzazione di antenne. Antenne in polarizzazione circolare: antenne per sistemi GPS. Antenne ad alte prestazioni per satelliti di telecomunicazione e applicazio-ni radioastronomiche. Il rumore nelle antenne. Reflectarray. Array di antenne a scansione elettronica del fa-scio: architettura di phased array per radar multi-funzione e smart antennas. Antenne a lente e ad onda leaky. Antenne attive integrate. (L: 8, E: 6) COMPONENTI ALLO STATO SOLIDO E TUBI A MICROONDE: Componenti attivi a microonde e onde millimetriche. Amplificatori, oscillatori, mixer, sfasatori. Reti di adattamento. Magnetron, TWT, Klystron Re-flex, Klystron a due cavità. (L: 10, E: 2) FILTRI: Criteri di progetto e tecniche di realizzazione di filri a microonde e onde millimetriche. Filtri a micro-striscia e in guida d’onda. Proprietà radiative di strutture periodiche. Realizzazione di superfici selettive in fre-quenza o in polarizzazione: specchi dicroici, radome selettivi, conduttori magnetici artificiali. (L: 8, E: 8) DISPOSITIVI OTTICI: Ottica quantistica. Ottica elettronica. Fluorescenza ed emissione stimolata. Laser e al-tre sorgenti ottiche. Rivelatori. Fibre ottiche. (L: 6, E: 2) Testi di riferimento: Appunti e materiale forniti dal docente. D.M.Pozar, Microwave Engineering, Wiley, 1998. R.E. Collin, Foundations for Microwave Engineering, McGraw-Hill, 1992. C. Balanis, Antenna Theory and Design, Wiley, 1999. W.L. Stutzman and G.A. Thiele, Antenna Theory and Design, John Wiley & Sons, 2nd edition, 1999. Modalità di svolgimento dell’esame: Prova orale. Iscrizione all’esame on-line sul sito web http://servizi.ing.unipi.it/hamasy .

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ELABORAZIONE E TRASMISSIONE DELLE IMMAGINI I (6 CFU)

Docente: Giovanni CORSINI

Numero totale di ore di lezione (L): 34 Numero totale di ore di esercitazione (E): 16

Prerequisiti: Conoscenze di base di analisi, sintesi, di segnali come impartite nel corso di segnali e sistemi. Obiettivi: Il corso ha lo scopo di presentare allo studente i principali metodi di analisi, sintesi, codifica ed ela-borazione numerica di immagini. Inizialmente, dopo aver introdotto le nozioni di base legate alle problemati-che dell’analisi e sintesi di immagini multidimensionali ed ai modelli di sistemi di elaborazione delle immagini vengono illustrati i metodi di miglioramento della qualità e di filtraggio. Si passa poi ad introdurre i metodi di analisi automatica con particolare riferimento ai problemi di classificazione. Ulteriori attività di apprendimento: Sono previste esercitazioni al calcolatore per lo sviluppo di programmi per l’elaborazione di immagini in ambiente MATLAB. Programma di massima: INTRODUZIONE: Grandezze radiometriche e fotometriche. La percezione della luce e dei colori. Modelli di rappresentazioni dei colori. (L: 2) RAPPRESENTAZIONE DI SEGNALI MULTIDIMENSIONALI: Richiami sulla trasformata di Fourier di se-gnali bidimensionali continui. Il campionamento di funzioni bidimensionali. Interpolazione. Quantizzazione. Rappresentazione in forma matriciale e vettoriale di un immagine. Rappresentazione di immagini numeriche mediante sviluppo su basi di funzioni ortonormali: le principali trasformate (2D-FT, DCT, DST, la trasformata di Haar e di Karhunen-Loève). Processi stocastici continui e discreti multidimensionali. (L: 10; E: 5) Metodi per il miglioramento della qualità di una immagine: Trasformazioni del contrasto e della dinamica: e-spansione, trasformazioni non lineari, equalizzazione dell’istogramma. Trasformazioni geometriche. Il filtrag-gio spaziale: filtri passa-basso e passa-alto, tecniche per la messa in risalto dei contorni, filtraggio del rumore. Progetto di filtri nel dominio della frequenza. Il filtro a mediana. (L: 8; E: 5) RESTAURO DI UNA IMMAGINE: Modelli di distorsione. Filtraggio inverso. Il filtro di Wiener bidimensio-nale. Restauro cieco. (L: 3; E: 1) Analisi ed interpretazione automatica di immagini: Rivelazione del contorno (Operatori gradiente e Laplacia-no). La trasformata di Hough. Operatori morfologici: chiusura ed apertura. Descrizione delle regioni (momenti e tessitura). Metodi per la segmentazione di un’immagine in regioni. Criteri per il raggruppamento (clustering) in classi. Algoritmi a minima distanza. Metodi di classificazione di tipo statistico. (L: 8; E: 3) CODIFICA DI IMMAGINI: Cenni ai principali metodi di compressione. Lo standard JPEG per la codifica di immagini fisse e quello MPEG per la codifica di segnali video. (L: 3; E: 2) Test di riferimento: K. Jain, Fundamentals of Digital Image Processing, Prentice-Hall, 1989. Appunti dalle Lezioni. Modalità di svolgimento dell’esame: Prova orale. Iscrizione all’esame on-line sul sito web http://servizi.ing.unipi.it/hamasy .

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ELABORAZIONE E TRASMISSIONE DELLE IMMAGINI II (6 CFU)

Docente: Giovanni CORSINI

Numero totale di ore di lezione (L): 34 Numero totale di ore di esercitazione (E): 16

Prerequisiti: Conoscenze di base di analisi, sintesi, rivelazione e stima parametrica di segnali come impartite nei corsi di Teoria dei segnali I e II. Obiettivi: Il corso ha lo scopo di presentare allo studente le principali metodologie per la misura a distanza e mappaggio di grandezze fisiche che hanno interesse in problemi diagnostici e di previsione. Vengono illustrati da un punto di vista sistemistico i sensori di tipo optoelettronico e radar approfondendo in particolare gli aspet-ti progettuali della definizione delle specifiche prestazionali. Le metodologie di osservazione vengono presen-tate ricorrendo a modelli concettuali che rappresentano in maniera sintetica sia gli aspetti fisici che quelli tipici dell’elaborazione dei segnali multidimensionali. Ulteriori attività di apprendimento: Sono previste esercitazioni al calcolatore per lo sviluppo di programmi per l’elaborazione di immagini in ambiente MATLAB. Programma di massima: INTRODUZIONE: Lo spettro elettromagnetico. La misura a distanza di grandezze fisiche. Accuratezza della misura e problemi di rappresentazione. (L: 1) Ricostruzione di Immagini o Sezioni da Proiezioni: La trasformata di Radon. Il teorema della proiezione-sezione. Il metodo di retroproiezione. Ricampionamento nel dominio della frequenza. Cenno ai principali me-todi di tomografia. (L: 3; E: 2) IL TELERILEVAMENTO PASSIVO: Richiami di teoria della radiazione. Emissione e riflessione diffusa. So-stanze otticamente attive. Il trasferimento radiativo in atmosfera. Richiami di ottica geometrica e ottica fisica. La risposta impulsiva di un sistema ottico. Funzione di trasferimento e funzione di trasferimento della modula-zione. Aberrazioni. Sistemi optoelettronici: Conversione analogico-numerica. Indici di prestazione: risoluzio-ne, campo di vista, sensitività, potenza equivalente di rumore. Telecamere e termocamere. Sistemi a scansio-ne.(L: 9; E: 3) SENSORI E SISTEMI PASSIVI PER L’OSSERVAZIONE DELLA SUPERFICIE TERRESTRE: Classifica-zione delle piattaforme satellitari. Legge delle orbite, frequenza di passaggio, copertura. Radiometri, spettrora-diometri, scanner multispettrali. (L: 2) Analisi di dati multispettrali: Modello del metodo di misura. Correzione radiometrica. Correzioni degli effetti atmosferici e di riflessione. Stima dei parametri otticamente attivi. E Stima della temperatura superficiale. Si-stemi di coordinate geografiche e metodi di rimappaggio dei dati. Cenno al problema della validazione. Metodi di analisi di sequenze temporali di immagini multidimensionali. (L: 9; E: 5) IL TELERILEVAMENTO ATTIVO: La diffusione dell’energia elettromagnetica da una superficie. Coeffi-ciente di retrodiffusione e superficie equivalente radar. Il Radar ad apertura sintetica. Risoluzione in azimut. Il SAR non focalizzato e quello focalizzato. Risoluzione in distanza. Algoritmi per la ricostruzione di immagini radar ad elevata risoluzione. Compressione in distanza e compressione in azimut. Cenni alle tecniche interfe-rometriche. Parametri di progetto dei sistemi SAR da piattaforma satellitare. Esempi di applicazione per studi oceanografici. (L: 10; E: 6) Testi di riferimento: R.A. Schowengerdt, Remote Sensing: Models and methods for Image Processing, Academic Press, 1997. Appunti dalle Lezioni. Modalità di svolgimento dell’esame: Prova orale. Iscrizione all’esame on-line sul sito web http://servizi.ing.unipi.it/hamasy .

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ELETTRONICA DELLE TELECOMUNICAZIONI (6 CFU)

Docente: Francesco PIERI

Numero totale di ore di lezione (L): 30 Numero totale di ore di esercitazione (E): 20

Prerequisiti: Teoria dei circuiti. Analisi di circuiti con componenti attivi. Teoria delle linee di trasmissione. Fondamenti di comunicazioni elettriche. Obiettivi: Il corso si propone di fornire gli strumenti di base per la progettazione elettronica dei blocchi di un sistema di radiocomunicazione: oscillatori, amplificatori per piccolo segnale ed amplificatori di potenza. In particolare, utilizzando sia la descrizione a parametri Y che quella a parametri S, vengono descritti i diversi cri-teri di progetto (minimo rumore, massimo guadagno, massimo rendimento) in funzione delle specifiche richie-ste dal sistema. Programma di massima: AMPLIFICATORI A RADIOFREQUENZA. Parametri di conduttanza (Y). Componenti attivi per alte fre-quenze. Analisi di amplificatori mediante l’uso dei parametri Y: stabilità, caratteristiche di rumore. Reti di a-dattamento a parametri concentrati. Metodi di sintesi. (L: 10; E: 7) OSCILLATORI A RADIOFREQUENZA. Principio di funzionamento. Criterio di Barkhausen. Analisi e sinte-si. Principali topologie di oscillatore. (L: 4; E: 3) AMPLIFICATORI ED OSCILLATORI PER MICROONDE. Parametri di diffusione (scattering). Transistori per microonde, caratteristiche di rumore. Metodi di sintesi di amplificatori ed oscillatori mediante l’uso dei pa-rametri di scattering. (L: 11; E: 7) AMPLIFICATORI DI POTENZA. Componenti attivi per amplificatori di potenza a radiofrequenza. Principali topologie circuitali ad alta efficienza di conversione. Esempi di progetto. (L: 5; E: 3) Testi di riferimento: H.L.Krauss, C.W.Bostian, F.H.Raab, Solid State Radio Engineering, Wiley. S.Y Liao, Microwave Circuit analysis and Amplifier Design, Prentice-Hall. Modalità di svolgimento dell’esame: Prova scritta e prova orale. Iscrizione all’esame on-line sul sito web http://servizi.ing.unipi.it/hamasy .

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INGEGNERIA DEL TELETRAFFICO (9 CFU*)

Docente: Stefano GIORDANO

Numero totale di ore di lezione (L): 50 Numero totale di ore di laboratorio (Lab): 36

Prerequisiti: Il corso richiede conoscenze di base di reti di telecomunicazioni (a commutazione di pacchetto e circuito), di informatica e di teoria dei fenomeni aleatori Obiettivi: Il modulo presenta i concetti fondamentali relativi alla teoria ed all’ingegneria del traffico nelle reti di telecomunicazioni. Vengono introdotti i processi di Markov a tempo discreto (catene) e quelli a tempo con-tinuo. Viene inoltre presentata la teoria elementare ed intermedia delle code utili alla trattabilità dei modelli fondamentali di sistemi ad attesa e a perdita impiegati per l’analisi di reti a commutazione di pacchetto e di cir-cuito. La trattazione degli indici prestazionali fondamentali viene presentata passando ove necessario a domini trasformati (Laplace, Zeta). Sono infine presentati i teoremi fondamentali per la trattazione di reti di code mar-koviane aperte e chiuse e le reti di tipo BCMP. Il corso presenta inoltre i metodi numerici fondamentali per la trattazione di problemi di analisi delle prestazioni riconducibili a soluzioni basate su approcci markoviani. So-no trattate le tecniche fondamentali per la misura della capacità e/o dell’utilizzazione di singoli link o di interi percorsi in reti a commutazione di pacchetto. Programma di massima: I PROCESSI DI MARKOV A TEMPO DISCRETO (CATENE) : Definizione; Notazione vettoriale; Equazioni di Chapman-Kolmogorov; Classificazione degli stati; Ergodicità della catena; Condizioni sufficienti all’esistenza di una soluzione ergodica; Valutazione delle probabilità di occupazione di stato in regime transi-torio ed in regime asintotico. Principio di conservazione del flusso per la soluzione delle catene di Markov. Sviluppo di funzioni MATLAB per l’analisi dei transitori e delle probabilità di stato asintotiche. (L: 7; Lab: 3) I PROCESSI DI MARKOV A TEMPO CONTINUO: Definizione; Notazione vettoriale; Classificazione degli stati; Equazioni di Chapman-Kolmogorov; Ergodicità del processo; Condizioni sufficienti all’esistenza di una soluzione ergodica; Valutazione delle probabilità di occupazione di stato in regime transitorio ed in regime a-sintotico. Principio di conservazione del flusso per la trattazione dei processi di Markov. Sviluppo di funzioni MATLAB per l’analisi dei transitori e delle probabilità di stato asintotiche. (L: 7; Lab: 2) IL PROCESSO DI POISSON: Processi di sola nascita e di sola morte. Processo di Bernoulli a tempo discreto. Definizione assiomatica del processo di Poisson. Tempo di interarrivo di ordine 1 e di ordine n. Il processo di Poisson come processo di Markov a tempo continuo di sola nascita. Processo di Poisson Troncato. Proprietà di composizione di processi di Poisson indipendenti, proprietà di decomposizione casuale. Processo di Bernoulli TC. (L: 4; Lab: 3) I PROCESSI DI NASCITA E MORTE: Diagramma delle frequenze di transizione, condizioni di ergodicità; valutazione dei momenti di primo e secondo ordine. (L: 4; Lab: 3) GENERALITA’ SULL’ANALISI DEL TRAFFICO IN RETE. Modelli di sistemi stocastici per l’analisi di reti a commutazione di pacchetto e di circuito. Il problema della valutazione delle prestazioni, il problema del di-mensionamento,il problema della gestione delle risorse. Traffico stazionario e ora di punta. TCBH e ADPH. (L: 4; Lab: 2) MODELLI DI TRAFFICO ELEMENTARI. Definizione dell’intensità media di traffico offerto, smaltito, rifiu-tato. Analisi di traffico di chiamata nel caso telefonico e del traffico a pacchetto in reti datagramma ed a circui-to virtuale. (L: 4; Lab: 2) CODE MARKOVIANE: Definizione di coda markoviana, notazione di Kendall, caratteristiche di alcune code markoviane fondamentali (Geo/Geo/1, M/M/Ns, M/M/Ns/0, M/M/1/Nw); Formula B di Erlang, Formula C di Erlang, Formula di Engset. Percentili della distribuzione del numero di utenti in coda. Problemi e relative solu-zioni per il calcolo numerico delle formule Erlang B e Erlang C. Sviluppo di funzioni MATLAB per il calcolo delle probabilità di perdita in code M/M/1/Ns e M/M/Ns/Nw. Soluzione mediante MATLAB di sistemi a coda M/Cox2/1/Nw, M/H2/1/Nw e M/E2/1/Nw. Approccio Matrix-Geometric per la soluzione di Catene di Markov descritte da matrici di Hessenberg a blocchi. Applicazione dell’approccio Matrix-Geometric per lo studio di sistemi a coda M/Cox2/1. (L: 7; Lab: 8) ANALISI DI CODE NON MARKOVIANE: La trattazione di una semplice coda non markoviana: la coda M/G/1; la catena di Markov immersa; analisi della coda in regime asintotico. Code M/G/1 con classi di utenza e con priorità (L: 6; Lab: 3)

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RETI DI CODE: Reti di code markoviane aperte e chiuse. Reti di code acicliche. Teorema di Burke. Teorema di Jackson. Teorema di Gordon-Newell. Algoritmo della convoluzione e approccio Mean Value Analysis per la soluzione delle reti di code di Gordon-Newell. Reti di code BCMP. Indici prestazionali in reti di code marko-viane chiuse e BCMP. (L: 5; Lab: 2) TECNICHE NUMERICHE PER LA SOLUZIONE DI CATENE DI MARKOV: Librerie MATFUN e STATS di MATLAB. Generazione di osservazioni di vv.aa. di Erlang k, iperesponenziale, ipoesponenziale e di Coxn. Grafico quantile-quantile. Decomposizione agli autovalori per il calcolo del transitorio in Catene di Markov. Metodi diretti per il calcolo delle probabilità asintotiche di stato di Catene di Markov. (Lab: 8) MISURE DI TRAFFICO IN RETI IP Differenze tra modello di Jackson ed astrazioni di una rete reale. Ipotesi di indipendenza di Kleinrock. Definizione di percorso, percorso ad n salti, capacità di link e di percorso. Defi-nizioni di banda disponibile, banda allocata o utilizzata, banda ottenibile. Capacità a livello 2 ed a livello 3. Definizioni di Narrow link e tight link. Cenni alle problematiche di misura di throughput per connessioni TCP. Stima di capacità di link mediante tecniche di Variable Racket Size Probing (VPS); Stima della capacità di un percorso mediante tecniche di Packet Pair/Train Dispersion; Stima della banda disponibile su un percorso me-diante Self-loading periodic streams (SLoPS) e Train of Packet Pairs. (L: 2; Lab: 3) Testi di riferimento: M. Ajmone-Marsan, Appunti dalle lezioni del Corso “Teoria del Traffico”. G. Bolch et. Al., Queueing Networks and Markov Chains, Wiley, 1998. W. J. Stewart, Introduction to the numerical solutions of Markov Chains, Princeton Univ. Press, 1994. S. Giordano, Esercizi di Reti di Telecomunicazioni, ETS, 2000. Copia del materiale presentato a lezione fornito dal docente sul sito web del corso in formato pdf (A.A.2006/2007) Registrazione del contenuto completo delle lezioni mediante l’impiego di Tablet-PC ed accesso al server di e-learning del corso Modalità di svolgimento dell’esame: Prova di Laboratorio, Prova Scritta e Prova orale. Solo gli studenti che hanno superato sia la prova scritta che la prova di laboratorio possono sostenere la prova orale. Durante il corso gli studenti possono sostenere 3 prove scritte intermedie: se la maggioranza delle prove di valutazione svolte durante il corso produce un esito positi-vo, lo studente è esonerato dal sostenere la prova scritta. Iscrizione all’esame on-line sul sito web http://servizi.ing.unipi.it/hamasy . * Di cui 3 CFU per l’acquisizione di abilità informatiche.

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MICROONDE (6 CFU)

Docente: Giuliano MANARA

Numero totale di ore di lezione (L): 30 Numero totale di ore di esercitazione (E): 20

Propedeuticità consigliate: Antenne e Propagazione. Prerequisiti: Conoscenza delle leggi fondamentali dell’elettromagnetismo e della propagazione delle onde e-lettromagnetiche in strutture guidanti. Calcolo di parametri in linea di trasmissione mediante la carta di Smith. Obiettivi: Il corso ha lo scopo di far acquisire agli studenti gli strumenti principali per la progettazione di al-cune giunzioni a microonde, nonché illustrare i principi di funzionamento dei componenti e dei dispositivi pas-sivi più frequentemente usati per il trattamento dei segnali con frequenza nella gamma delle microonde. Programma di massima: PROPAGAZIONE GUIDATA: Richiami sulle guide d’onda. Guide d’onda circolari. Potenza trasmessa. Perdi-te di volume e nelle pareti. Coefficiente di attenuazione di un modo. Discontinuità in guida d’onda. Eccitazione di modi in guida d’onda. Accoppiamenti elettromagnetici tramite aperture. Altre strutture guidanti. (L: 6; E: 4) CAVITA’ RISONANTI: Cavità rettangolari e cavità cilindriche. Fattore di merito. Ondametri ad assorbimento ed a trasmissione. Risonatori dielettrici. (L: 4; E: 3) ANALISI DI CIRCUITI A MICROONDE: Impedenze, tensioni e correnti equivalenti. Matrici delle ammet-tenze e delle impedenze. Matrice di diffusione. Proprietà della matrice di diffusione. Autovalori ed autovettori. Connessione di giunzioni a più bocche. Generatori a microonde: potenza progressiva, potenza disponibile, po-tenza utile. Teorema di composizione del ROS. Perdite d’inserzione. Matrice di trasmissione. (L: 5; E: 4) CRITERI DI PROGETTO DI COMPONENTI PASSIVI A MICROONDE: Giunzioni ad una bocca: termina-zioni adattate, cortocircuiti variabili. Uso delle ferriti: effetto Faraday. Giunzioni a due bocche: adattatori di impedenza, attenuatori reciproci, sfasatori fissi e variabili, isolatori ad effetto Faraday ed a risonanza. Giunzio-ni a tre bocche: T serie e T parallelo, circolatori. Giunzioni a quattro bocche: accoppiatori direzionali, T ibrido e T magico, anello ibrido in microstriscia, giunzione ibrida di Riblet. (L: 12; E: 6) MISURE A MICROONDE: Misure di impedenza. Misure di potenza. Misure di frequenza. (L: 3; E: 3) Testi di riferimento: Appunti e materiale forniti dal docente. R.E. Collin, Foundations for Microwave Engineering, McGraw Hill, 1992. D.M. Pozar, Microwave Engineering, Wiley, 1998. Modalità di svolgimento dell’esame: Prova orale. Iscrizione all’esame on-line sul sito web http://servizi.ing.unipi.it/hamasy .

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MISURE SU APPARATI DI TELECOMUNICAZIONE (6 CFU*)

Docente: Francesco PIERI

Numero totale di ore di lezione (L): 33 Numero totale di ore di esercitazione (E): 25

Prerequisiti: Fondamenti di teoria dei circuiti e di teoria dei segnali; conoscenza dei componenti elettronici di base (transistori, amplificatori operazionali, porte logiche, registri, contatori ecc.). Obiettivi: Gli obiettivi formativi del Corso sono: i) illustrare la terminologia ed i principi delle misure elettri-che ed elettroniche; ii) descrivere il principio di funzionamento e l’architettura dei più diffusi strumenti elettro-nici analogici e numerici, individuando le principali cause di errore nel loro utilizzo e le relative contromisure. Programma di massima: Introduzione: Definizione di misura. Campioni. Precisione, accuratezza, errore, incertezza. Effetti perturbatori dell’inserzione. Standard primari, secondari e di lavoro. Standard di frequenza, di tensione, di resistenza. (L: 3) strumenti elettromeccanici: Principio di funzionamento e costituzione; strumenti in DC e in AC. (L: 4) SISTEMI di condizionamento del segnale: Raddrizzatori. Amplificatori differenziali per strumentazione. Con-vertitori corrente tensione e resistenza tensione. Amplificatori logaritmici ed esponenziali. Porte di campiona-mento e tenuta. (L: 2) STRUMENTI numerici: Convertitori AD e DA. Voltmetri numerici. Convertitori AD a contatore, ad appros-simazioni successive, flash, a bilanciamento continuo, a singola e doppia rampa, integratori. Multimetro digita-le. (L: 6; Lab: 4) Oscilloscopi: Tubi a raggi catodici: struttura, pilotaggio, distorsioni, risposta in frequenza. Basi dei tempi e lo-ro sincronizzazione. Amplificatori per oscilloscopi. Oscilloscopi numerici. Sonde. Impiego e applicazioni dell’oscilloscopio. (L: 4; Lab: 8) Generatori di forme d’onda e di segnale: Caratteristiche dei generatori da laboratorio e loro applicazioni. Sinte-tizzatori di frequenza analogici e digitali. (L: 4; Lab: 6) MISURE DI FREQUENZA E DI SFASAMENTO: Frequenzimetro analogico, misure mediante contatori. Strumenti e tecniche per effettuare misure di sfasamento. (L: 4) Analizzatori di spettro a scansione e in tempo reale. (L: 4; Lab: 2) SISTEMI AUTOMATICI DI MISURA. (L: 2; Lab: 5) Testi di riferimento: D.Buchla, W.MCLachlan, Applied Electronic Instrumentation and Measurement, Maxwell Macmillan Interna-tional Eds., New York, 1992. C. F. Coomb, Jr., Electronic Instrument Handbook, McGraw-Hill, New York, 1995. Materiale fornito dal Docente, reso disponibile via Internet. Modalità di svolgimento dell’esame: Prova orale, previa iscrizione. Conferma della partecipazione all’orale mediante appello nominale prima dell’inizio dell’esame: i candidati che non risulteranno presenti verranno depennati dalla lista. È prevista una verifica delle conoscenze relative ai CFU di laboratorio.

* di cui 2 CFU di laboratorio

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PRESTAZIONI DI RETI MULTIMEDIALI (6 CFU)

Docente: Michele PAGANO

Numero totale di ore di lezione (L): 30 Numero totale di ore di esercitazione (E): 20

Propedeuticità consigliate: Telematica, Ingegneria del Teletraffico. Prerequisiti: Architettura delle reti a commutazione di pacchetto, elementi di ingegneria del teletraffico. Obiettivi: il modulo fornisce i concetti elementari necessari per affrontare le problematiche relative alla valu-tazione delle prestazioni delle moderne reti a commutazione di pacchetto, con particolare riguardo ai meccani-smi di inoltro affidabile dell’informazione e alle architetture legate alla gestione di flussi multimediali con ga-ranzie di qualità del servizio. Saranno analizzati sia tradizionali approcci di carattere probabilistico (in relazio-ne all’analisi di eventi rari e alla modellizzazione di funzioni e protocolli di rete) che metodologie basate sull’analisi di worst-case, alla base del dimensionamento di reti IntServ e DiffServ. Programma di massima: MODELLI DI TRAFFICO A LIVELLO DI CELLA E DI BURST: Modello di Anick-Mitra-Sondhi, processi MMPP (Markov Modulated Poisson Process). Modelli per flussi di traffico multimediale. Cenni sulle proprietà di lunga memoria dei traffici multimediali. Concetto di Effective Bandwidth. (L: 7; E: 5) FUNZIONI DI CONTROLLO DEL TRAFFICO: Sistemi ad Accesso Multiplo (slotted Aloha, CSMA/CD). Flow e Congestion Control; analisi di meccanismi di ARQ a finestra; modelli semplificati di una rete con sor-genti TCP e meccanismi di AQM (L: 9; E: 6) NETWORK CALCULUS: Concetti generali: curve di arrivo e di servizio, bound relativi a backlog e delay. Caratterizzazione degli elementi di rete: scheduler, shaper e packetizer. Applicazioni a Internet: architetture IntServ e DiffServ. (L: 7; E: 5) ANALISI DI EVENTI RARI: Cenni sulla Teoria delle Grandi Deviazioni e sue applicazioni allo studio di si-stemi a coda. Tecniche efficienti per la simulazione di Eventi Rari: Importance Sampling e RESTART. (L: 7; E: 4) Testi di riferimento: Ingemar Kay, Stochastic modelling in Communication Systems, SIAM, 2002. Jean-Yves Le Boudec, Patrick Thiran, Network Calculus, Springer Verlag LNCS 2050, 2001. Mischa Schwartz, Broadband Integrated Networks, Prentice Hall, 1996. Materiale fornito dal docente. Modalità di svolgimento dell’esame: L’esame consiste della sola prova orale. Iscrizione all’esame on-line sul sito web http://servizi.ing.unipi.it/hamasy .

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PROGETTO E SIMULAZIONE DI RETI DI TELECOMUNICAZIONI (6 CFU*)

Docente: Rosario G. GARROPPO

Numero totale di ore di lezione (L): 33 Numero totale di ore di laboratorio (Lab): 24

Prerequisiti: Conoscenze dei concetti base delle reti a commutazione di pacchetto e dei protocolli TCP e IP. Obiettivi: Gli obiettivi del corso sono di mostrare sperimentalmente problematiche e soluzioni relative all’instradamento del traffico in una rete a commutazione di pacchetto, e di descrivere le architetture dei nuovi servizi multimediali sviluppati per le reti IP. Inoltre il corso, mediante l’uso di strumenti di misura e di simula-zione (CAMAD), si prefigge l’obiettivo di trasferire agli allievi la sensibilità necessaria per il dimensionamen-to, la progettazione, la gestione e il controllo delle reti a commutazione di pacchetto. Programma di massima: MISURE SU RETI A COMMUTAZIONE DI PACCHETTO: Richiami sulla pila protocollare TCP/IP, Stru-menti per la valutazione sperimentale delle prestazioni di reti IP: Netperf e analizzatori di protocollo, Tecniche per l’individuazione di malfunzionamenti delle reti, Funzionamento delle applicazioni Ping e Traceroute.(L: 2; Lab: 2) INSTRADAMENTO IN RETI IP: Dispositivi per internetworking, Tecniche di instradamento, Routing statico, dinamico, distribuito e gerarchico, Algoritmi Link State e Distance Vector, Classi di indirizzi in reti IP, Sub-netting, Domini di routing, Caratteristiche dei router multiprotocollo, Configurazione base dei router, Progetto di un piano di indirizzi in una rete IP, Configurazioni di routing statico, Protocolli di routing RIP e OSPF e loro caratteristiche operative, Configurazione di una rete di router basata sui protocolli RIP e OSPF, Analisi speri-mentale del funzionamento dei protocolli RIP e OSPF, Analisi dei Link State Database OSPF. (L: 9; Lab: 4) ARCHITETTURE PER SERVIZI MULTIMEDIALI SU IP: Introduzione ai servizi MoIP (Multimedia over IP), Standard per servizi MoIP, Funzionalità delle entità dell’architettura H.323, Segnalazione H.323, Architet-tura e segnalazione SIP, Trasporto delle informazioni audio-video su reti IP: i protocolli RTP e RTCP, Proble-matiche di qualità del servizio nelle architetture MoIP, Prove sperimentali con apparati H.323 e SIP. (L: 11; Lab: 6) CONCETTI BASE DI SIMULAZIONE: Simulazione ad eventi discreti: concetti base, Generatori di numeri casuali, Tecniche per la generazione di osservazioni di distribuzioni note ed empiriche, Analisi dei risultati di una simulazione: Intervalli di confidenza e problema dei transitori. (L: 4) STRUMENTI DI SIMULAZIONE: Descrizione del CAMAD NS2, Organizzazione di uno script per NS2, E-secuzione della simulazione e della sua visualizzazione con NAM, Descrizione degli oggetti Nodo, Link, A-gent, Application e Eventi del simulatore NS2, Costruzione di un modello di simulazione, Impostazioni ottime dei parametri di simulazione e interpretazioni corrette dei risultati di simulazione, Acquisizione di dati numeri-ci su NS2: monitoraggio delle code di trasmissione e creazione dei file Trace, Valutazione delle prestazioni di un sistema a coda M/D/1/K: verifica sperimentale degli effetti dei transitori e stima degli intervalli di confiden-za dei parametri prestazionali. (L: 4; Lab: 6) PROTOCOLLO TCP: Agenti TCP nel simulatore NS2, Studio degli algoritmi base del protocollo TCP, Pro-blematiche relative al prodotto Banda-Ritardo, Analisi funzionale degli algoritmi TCP Tahoe e TCP Reno, Confronto delle prestazioni di diverse implementazioni del TCP (Old Tahoe, Tahoe, Reno, New Reno, con SACK etc.) in differenti condizioni di lavoro. (L: 3; Lab: 6) Testi di riferimento: Mario Baldi, Pietro Nicoletti, Internetworking – Seconda Edizione, Ed. McGraw-Hill, 2004 J. Banks, J.S. Carson, B.L. Nelson, Discrete-Event System Simulation, Ed. Prentice Hall,1996 J. Davidson, J. Peters, Fondamenti di Voice over IP, Ed. McGraw-Hill, 2000 R. G. Garroppo, Appunti di Progetto e Simulazione di reti di Telecomunicazioni: Network Simulator vers. 2 e sue Applicazioni, SEU, Pisa, 2005. Materiale fornito dal docente. Modalità di svolgimento dell’esame: Prova orale e sperimentale con simulatore NS2 e analizzatore di protocollo. Iscrizione all’esame on-line sul sito web http://servizi.ing.unipi.it/hamasy . * Di cui 2 CFU di laboratorio.

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PROGETTO E SIMULAZIONE DI SISTEMI A MICROONDE (6 CFU*)

Docente: Agostino MONORCHIO

Numero totale di ore di lezione (L): 33 Numero totale di ore di laboratorio (Lab): 24

Propedeuticità consigliate: Campi Elettromagnetici. Prerequisiti: Conoscenze delle tecniche di analisi e di calcolo del campo elettromagnetico acquisite nel corso di Campi Elettromagnetici. Obiettivi: Il corso ha lo scopo di introdurre gli allievi ad alcune metodologie di progetto assistito dal calcolato-re di sistemi a microonde. Vengono dapprima descritti i metodi numerici più frequentemente utilizzati nella realizzazione di programmi commerciali per l’analisi e la sintesi di sistemi a microonde. Infine, gli allievi sono chiamati a finalizzare alcuni strumenti software del tipo suddetto al progetto di dispositivi comunemente im-piegati nella sezione a radiofrequenza di sistemi per telecomunicazioni. Ulteriori attività di apprendimento: Attività di progettazione presso il centro di calcolo mediante CAD commerciali, verifica sperimentale del progetto tramite misure in laboratorio di alcuni prototipi di antenne e circuiti a microonde. Programma di massima: INTRODUZIONE ALLA PROGETTAZIONE ASSISTITA DAL CALCOLATORE. Preprocessing e po-stprocessing. Analisi full-wave. (L:2) METODI DI SIMULAZIONE ELETTROMAGNETICA. Il Metodo dei Momenti. Il Metodo degli Elementi Finiti (FEM). Analisi modale (Mode Matching). Il metodo delle differenze finite nel dominio del tempo (Finite Difference Time Domain, FDTD). Metodi a raggi: ottica geometrica, teoria geometrica della diffrazione. Ottica fisica. Teoria fisica della diffrazione. Metodi numerici ibridi. (L:20) PROGETTO DI CIRCUITI A MICROONDE. Discontinuità in guida d’onda e in circuiti a microstriscia. Reti di adattamento. Giunzioni a microonde di uso più comune. Cavità risonanti. Filtri a microonde. (L:5, Lab:12) SISTEMI RADIANTI. Progetto di alcuni tipi specifici di antenne (filari, a microstriscia, a riflettore). Adatta-mento di antenne. Valutazione delle prestazioni di una antenna nell’ambiente operativo. Stima della copertura radio in ambienti complessi. (L:4, Lab:12) SINTESI ED OTTIMIZZAZIONE. Ottimizzazione multiparametrica. Metodi classici. Metodi evoluzionari ba-sati su algoritmi genetici. (L:2) Testi di riferimento: Appunti e materiale forniti dal docente. R.E. Collin, Foundations for Microwave Engineering, McGraw Hill, 1992. D.M. Pozar, Microwave Engineering, Wiley, 1998. Modalità di svolgimento dell’esame: Esecuzione di un progetto di un componente o di un dispositivo a microonde concordato con il docente. Prova orale basata sulla parte teorica del corso e sulla presentazione del progetto finale dello studente. Iscrizione all’esame on-line sul sito web http://servizi.ing.unipi.it/hamasy . * Di cui 2 CFU di laboratorio.

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PROGETTO E SIMULAZIONE DI SISTEMI DI TELERILEVAMENTO (6 CFU*)

Docente: Marco DIANI

Numero totale di ore di lezione (L): 33 Numero totale di ore di laboratorio (Lab): 24

Prerequisiti: Segnali e Sistemi. Obiettivi: L’insegnamento si propone di illustrare il principio di funzionamento ed i criteri di progetto di si-stemi per il telerilevamento. Vengono introdotte le tecniche per simulare tali sistemi e presentati gli algoritmi per l’elaborazione dei dati. Un nucleo di 2 CFU e’ dedicato ad attività di laboratorio. Ulteriori attività di apprendimento: sono previste attività di laboratorio che prevedono l’impiego del calco-latore per 1) la simulazione di sistemi per telerilevamento, 2) l’analisi di dati telerilevati. Gli algoritmi, imple-mentati dagli allievi in linguaggio MATLAB, verranno utilizzati per elaborare dati reali acquisiti da sensori multispettrali ed iperspettri. Programma di massima: INTRODUZIONE: Classificazione dei sistemi di telerilevamento. Sistemi di telerilevamento attivi e passivi: sistemi a microonde ed elettro-ottici. Principali applicazioni. (L: 2) RICHIAMI DI RADIOMETRIA: Cenno alla principali grandezze radiometriche: Energia radiante, flusso ra-diante, irradianza e radianza. Flusso di fotoni. Radiatori ideali: la teoria del corpo nero: legge di Planck, legge di Stefan-Boltzmann e di Wien. Radiatori ideali: il corpo grigio, l’emissività. Proprietà ottiche della materia: riflettanza, emittanza e trasmittanza, legge di Kirchhoff. Propagazione dell’energia e.m. in un mezzo: legge di Lambert-Bouguer, estinzione, diffusione ed assorbimento. Il sole come sorgente di radiazione e.m. Esercita-zione: introduzione a MATLAB. Esempi di calcolo radiometrico. (L: 3; E: 3) MODELLI PER LA RADIAZIONE E.M. RICEVUTA DAL SENSORE: principali finestre spettrali utilizzate per il telerilevamento. La firma spettrale. Modello per la radiazione al sensore per le bande VIS, NIR, SWIR e TIR. Codici LOWTRAN e MODTRAN per la simulazione della radiazione al sensore. (L: 7; E: 3) ELABORAZIONE DEI DATI: Tecniche per la visualizzazione delle immagini multispettrali: RGB, CIR, a falsi colori. Analisi statistica dei dati. Vettori di v.a.: il modello gaussiano. Analisi preliminare dei dati median-te lo scatterogramma. Studio ed implementazione su calcolatore degli algoritmi di cui sopra. (L: 5; E: 3) RIVELAZIONE IN DATI TELERILEVATI: Il problema della rivelazione in dati multidimensionali. Il caso dei dati iperspettrali: rivelazione di anomalie e rivelazione di oggetti aventi una firma spettrale nota . Il caso di sequenze di immagini: rivelazione di bersagli in movimento. (L:6; E:6) CLASSIFICAZIONE: Schema di principio di un sistema di classificazione. Estrazione di attributi (feature e-xtraction): selezione di bande ed analisi delle componenti principali (PCA). Il fenomeno di Hughes nei dati i-perspettrali. Classificazione senza supervisione (clustering): l’algoritmo k-means. Classificazione con supervi-sione: criteri MAP, MV ed a minima distanza. Creazione di mappe tematiche a partire da dati telerilevati. Thematic Mapper (TM) ed AVIRIS. (L: 10; E: 9) Testi di riferimento: R. A. Schowengerdt, Remote Sensing: models and methods for image processing, II Ed., Academic Press, 1997. J. A. Richards, X. Jia, Remote Sensing Digital Image analysis: An introduction, III Edition, Springer, 1999. R. G. Driggers, P. Cox, T. Edwards, Introduction to Infra-Red and Electro-Optical Systems, Artech-House, 1998. Modalità di svolgimento dell’esame: Prova pratica seguita da una prova orale. La prova pratica ha lo scopo di verificare le capacità acquisite dallo studente nell’attività di laboratorio. Iscrizione all’esame on-line sul sito web http://servizi.ing.unipi.it/hamasy . * Di cui 2 CFU di laboratorio.

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PROGETTO E SIMULAZIONE DI SISTEMI DI TRASMISSIONE (6 CFU*)

Docente: Filippo GIANNETTI

Numero totale di ore di lezione (L): 22 Numero totale di ore di laboratorio (Lab): 33

Prerequisiti: Conoscenza dei sistemi di trasmissione e delle principali tecniche di modulazione/accesso. Fon-damenti di propagazione radio e su cavo. Conoscenza di componenti, apparati elettronici e strumentazione di misura per telecomunicazioni. Fondamenti di programmazione.

Obiettivi: L’insegnamento illustra i criteri di progetto di un sistema di trasmissione, sia via radio che su fibra ottica, e descrive le tecniche più utilizzate per la valutazione delle sue prestazioni, con particolare riferimento alle tecniche basate sulla simulazione numerica. Vengono inoltre proposti alcuni esempi significativi di dimen-sionamento di un sistema di trasmissione. Un nucleo di 2 CFU fra quelli assegnati all’insegnamento è dedicato ad attività di laboratorio. In particolare, sono previste esercitazioni di laboratorio su segnali e sistemi di tra-smissione, ed anche esercitazioni al calcolatore con l’uso di programmi specifici per il progetto, la simulazione e lo studio di sistemi di trasmissione.

Programma di massima: PROGETTO DI UN SISTEMA DI TRASMISSIONE: Criteri e parametri per la valutazione delle prestazioni di un sistema di trasmissione: banda, efficienza spettrale, rapporto segnale rumore, efficienza energetica, pro-babilità di errore, sensibilità. Limite di Shannon. Distanza di tratta. Modelli di radio propagazione in ambiente urbano. Link budget di un radio collegamento. Attenuazione in un collegamento su cavo coassiale ed in fibra ottica. Calcolo di link budget per collegamenti satellitari utilizzando Excel e MATLAB. Cavi coassiali: caratte-ristiche e prestazioni. Calcolo del rapporto segnale rumore e della BER per un ricevitore a più stadi. Progetto di un collegamento satellitare. Calcolo della copertura di un sistema cellulare. Codici per correzione di errore. Fuori servizio e relativa probabilità. Dimensionamento ed analisi di collegamenti di tipo radiomobile e satelli-tare utilizzando MATLAB. Misure su segnali modulati effettuate tramite il software LabView. Dimensiona-mento di un collegamento in fibra ottica. Calcolo di un link budget ottico utilizzando Excel. (L: 11; E: 16) SIMULAZIONE DI UN SISTEMA DI TRASMISSIONE Rappresentazione di segnali modulati tramite invi-luppi complessi. Schema a blocchi funzionale di un sistema di trasmissione numerico. Modellizzazione di un canale di propagazione tramite equivalenti in banda base: canale AWGN, canale con errori di frequenza e fase, canale con amplificatore lineare, fading piatto lognormale, fading piatto di Rayleigh, canale dispersivo nel tempo (selettivo in frequenza). Modello semistazionario per un canale tempo variante. Algoritmi per la simula-zione di variabili aleatorie (uniformi, Gaussiane, discrete). Registri LFSR per la generazione di sequenze bina-rie pseudo-casuali. Calibrazione di un generatore di rumore Gaussiano in una simulazione. Implementazione numerica dei filtri di sagomatura degli impulsi. Perdite per implementazione. Procedura automatica di rialline-amento: falso allarme e mancato riconoscimento. Simulazione di un errore di campionamento. Stima della pro-babilità di errore tramite il metodo Monte Carlo. Media, varianza e intervalli di fiducia per la stima della pro-babilità di errore. Accuratezza nella misura della probabilità di errore in un sistema numerico con il metodo Monte Carlo. Struttura di un programma di simulazione di un sistema numerico e criteri di arresto di una simu-lazione. Stima della probabilità di errore con il metodo Importance Sampling. Stima della probabilità di errore con i metodi Semianalitico e Tail Extrapolation. Programmi di simulazione di un sistema numerico. Simula-zione di un sistema CDMA. Simulatori di sistemi numerici sviluppati in ambiente LabView. (L: 11; E: 17) Testi di riferimento: F. Giannetti, Appunti di Progetto e Simulazione di Sistemi di Trasmissione, (dispensa fornita dal docente). E. Amodei, A. D’Andrea, F. Giannetti, Guida alle Esercitazioni Sperimentali di Comunicazioni Elettriche, E-dizioni ETS, Pisa, 1996. Leon W. Couch II, Digital and Analog Communication Systems, 6th edition,. Prentice Hall, New Jersey, 2001. Materiale fornito dal docente su CD. Materiale fornito via Internet: www.iet.unipi.it/~filippo

Modalità di svolgimento dell’esame: Prova pratica di laboratorio seguita da una prova orale. Iscrizione all’esame on-line sul sito web http://servizi.ing.unipi.it/hamasy .

* Di cui 2 CFU di laboratorio.

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SICUREZZA NELLE RETI (6 CFU)

Docente: Michele PAGANO

Numero totale di ore di lezione (L): 30 Numero totale di ore di esercitazione (E): 20

Propedeuticità consigliate: Telematica. Prerequisiti: conoscenza dell’architettura e dei protocolli delle reti a commutazione di pacchetto. Obiettivi: Il corso si propone di presentare gli aspetti di base relativi agli algoritmi di crittografia e alle pro-blematiche della sicurezza nelle reti. Più precisamente, verranno affrontati i temi della riservatezza, integrità, autenticazione e distribuzione delle chiavi, illustrando le diverse soluzioni proposte. Saranno inoltre descritte le principali tipologie di attacco da parte di utenti non autorizzati e i possibili approcci per prevenire o quantome-no rilevare tali attacchi. Programma di massima: CONCETTI GENERALI: Cenni su servizi e meccanismi di sicurezza; attacchi alla sicurezza (L: 1; E: 1) BASI MATEMATICHE: Aritmetica Modulare, Aritmetica Polinomiale; Generazione di Numeri Random; Numeri Primi e relativi teoremi; Logaritmi Discreti (L: 4; E: 4) CIFRATURA SIMMETRICA: Cenni sulle tecniche classiche di crittografia; Algoritmo DES e relative varian-ti; standard AES; algoritmi della famiglia RC; problematiche di riservatezza dei dati e di distribuzione delle chiavi (L: 7; E: 5) CRITTOGRAFIA A CHIAVE PUBBLICA: algoritmo RSA e problematiche di riservatezza; crittografia basata sulle curve ellittiche; gestione delle chiavi pubbliche e private (L: 4; E: 2) FUNZIONI HASH: autenticazione dei messaggi e funzioni hash; MD5; HMAC; firma digitale (L: 4; E: 2) APPLICAZIONI PER LA SICUREZZA DELLA RETE: cenni sulla sicurezza nel Web (SSL, TLS e SET) e a livello IP (IPSec); problematiche di sicurezza in reti wireless IEEE 802.11 (L: 6; E: 3) SICUREZZA A LIVELLO DI SISTEMA: tecniche di intrusione e di rilevazione delle intrusioni; sicurezza nei sistemi operativi; virus e relative contromisure; firewall: principi progettuali, architettura e configurazione (L: 4; E: 3) Testi di riferimento: William Stallings, Crittografia e Sicurezza delle Reti, McGraw-Hill, 2003. Materiale integrativo fornito dal docente. Modalità di svolgimento dell’esame: L’esame consiste della sola prova orale. Iscrizione all’esame on-line sul sito web http://servizi.ing.unipi.it/hamasy .

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SISTEMI DI RADIOCOMUNICAZIONE (6 CFU)

Docente: Ruggero REGGIANNINI

Numero totale di ore di lezione (L) 35 Numero totale di ore di esercitazione (E): 15 Propedeuticità consigliate: Segnali e Sistemi, Comunicazioni Elettriche, Trasmissione Numerica. Prerequisiti: Conoscenze di base sui sistemi di telecomunicazione e sulla teoria delle antenne acquisite dagli insegnamenti di Comunicazioni Elettriche, Trasmissione Numerica e Campi Elettromagnetici. Obiettivi: Il corso ha lo scopo di presentare allo studente una panoramica delle principali tecniche di radioco-municazione basate sull’impiego di un satellite, di evidenziarne gli aspetti più rilevanti e quelli maggiormente critici dal punto di vista progettuale, e di fornire infine i criteri di base per il loro dimensionamento. Vengono inoltre illustrate le tecniche di accesso multiplo a divisione di frequenza, di tempo e di codice e le principali applicazioni delle reti satellitari ai servizi (radionavigazione, diffusione di segnali TV, accesso alle reti globali fonia/dati). Si forniscono infine alcune nozioni complementari sulle modulazioni comunemente impiegate nelle applicazioni suddette. Ulteriori attività di apprendimento: Sono previsti seminari di approfondimento di argomenti specifici dell’insegnamento. Numero massimo di ore: 4. Programma di massima: INTRODUZIONE AI SISTEMI DI COMUNICAZIONE VIA SATELLITE: Definizioni e concetti base relati-vi alla dinamica del satellite. Struttura della stazione di terra e del satellite. Caratteristiche dei componenti co-munemente impiegati. Equazioni di collegamento. Effetto dell’interferenza e della pioggia. Progetto di un col-legamento via satellite. (L: 12; E: 6) COMPLEMENTI SULLE TECNICHE DI MODULAZIONE: Modulazioni per sistemi di comunicazione via satellite. Modulazioni di fase e di frequenza. Modulazioni con offset. Modulazioni a fase continua (in partico-lare MSK). Analisi dell’effetto del canale non lineare sul segnale trasmesso. (L: 4) tecniche di accesso multiplo: Accesso multiplo a divisione di frequenza (FDMA). Calcolo del rapporto portan-te-intermodulazione. Accesso multiplo a divisione di tempo (TDMA). Struttura della trama e del burst TDMA. Acquisizione e sincronizzazione della trama. Interfaccia con la rete terrestre. Tecniche di espansione spettrale e di recupero del segnale. Accesso multiplo a divisione di codice (CDMA) di tipo sincrono e asincrono.(L: 12; E: 7) PROPAGAZIONE TERRESTRE E RETI SATELLITARI ORIENTATE AI SERViZI: Ponti radio terrestri. Propagazione elettromagnetica nell’atmosfera. Modelli del canale a cammini multipli. Fading piatto e selettivo e tecniche idonee a ridurne gli effetti. Radiodiffusione di segnali audio e televisivi da satellite. Reti satellitari per la radiolocalizzazione. (L: 7; E: 2) Testi di riferimento: R. Reggiannini, Appunti di Sistemi di Radiocomunicazione, SEU, Pisa, 1996. G. Maral, M. Bousquet, Satellite Communications Systems: Systems, Techniques and Technologies, IV ed., Wiley, 2002. Materiale integrativo fornito dal docente. Modalità di svolgimento dell’esame: Prova orale. Iscrizione all’esame on-line sul sito web http://servizi.ing.unipi.it/hamasy .

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SISTEMI OPERATIVI (6 CFU)

Docente: Giuseppe ANASTASI

Numero totale di ore di lezione (L) 35 Numero totale di ore di esercitazione (E) 20 Prerequisiti: Capacità di programmare con il linguaggio C/C++. Conoscenza dell’architettura di un calcolato-re. Propedeuticità di Informatica e Calcolatori. Obiettivi: Il corso ha lo scopo di illustrare l’organizzazione interna di un sistema operativo multi-programmato, e di presentare i concetti di base e le tecniche per la programmazione concorrente e distribuita. Alla fine del corso lo studente sarà in grado di sviluppare applicazioni concorrenti e/o distribuite. Programma di massima: ORGANIZZAZIONE DEI SISTEMI OPERATIVI. Concetti introduttivi. Gestione dei processi. Gestione della memoria principale. Gestione dei dispositivi di ingresso/uscita. Sistema per la gestione dei file. Sistema di ne-tworking. Interprete dei comandi. Sistemi distribuiti. Esemplificazioni con Windows e UNIX. (L: 24, E: 3). SICUREZZA. Sicurezza di sistema e sicurezza di rete. Controllo degli accessi. Intrusioni e Virus. Auditing. Crittografia a chiave segreta e a chiave pubblica. Segretezza delle comunicazioni. Autenticazione. Integrità. Firme digitali. Distribuzione delle chiavi e certificazioni. Applicazioni sicure (PGP). Firewall. (L: 8, E: 2). PROGRAMMAZIONE CONCORRENTE E DISTRIBUITA. Applicazioni concorrenti. Thread Posix. Appli-cazioni distribuite. Modello client-server e peer-to-peer. Interfaccia socket. Sviluppo di applicazioni concor-renti e/o distribuite. (L: 3, E: 15). Testi di riferimento: A. Silberschatz, P. Galvin, “Sistemi Operativi, VII Edizione”, Pearson Education Italia Appunti forniti dal docente Modalità di svolgimento dell’esame: Prova orale + realizzazione di un progetto. La discussione del progetto avviene preliminarmente alla prova orale. Quest’ultima ha luogo solo se il progetto ha ottenuto una valutazione almeno sufficiente.

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TECNICA RADAR I (6 CFU)

Docente: Enzo DALLE MESE

Numero totale di ore di lezione (L): 35 Numero totale di ore di esercitazione (E): 15

Prerequisiti: Campi Elettromagnetici, Comunicazioni Elettriche, Segnali e Sistemi. Obiettivi: Il corso tratta argomenti relativi ai sistemi per l’osservazione e la misura a distanza. Il corso si pro-pone di fornire agli studenti le nozioni teoriche di base per comprendere il funzionamento di tali apparati. Programma di massima: INTRODUZIONE: Breve storia del radar. Equazione semplificata del radar. Classificazione e nomenclatura essenziale. Rumore termico e clutter. Caratteristiche e prestazioni di alcuni apparati radar. (L: 5; E: 3) RIVELAZIONE DI ECHI RADAR: Il filtro adattato. Il problema della decisione binaria. La rivelazione di e-chi radar. Il rivelatore radar. La rivelazione digitale. (L: 9; E: 5) SCHEMA A BLOCCHI DI UN SISTEMA RADAR: Il radar incoerente: trasmettitore, antenna, ricevitore, pre-sentazione. Il radar coerente: recupero dell’informazione di fase, trasmettitore, ricevitore, ricevitore a doppio canale, applicazioni. (L: 10; E: 2) RADAR A COMPRESSIONE DI IMPULSO: Principi della compressione di impulso. Compressione analogi-ca. Compressione digitale. Schema del ricevitore. (L: 5; E: 5) RADAR AD APERTURA SINTETICA (L: SAR): La geometria dei sistemi SAR. Il principio del SAR. SAR non focalizzato. SAR focalizzato. (L: 6) Testi di riferimento: E. Dalle Mese, Appunti al corso di Teoria e Tecnica Radar: parte 1, Servizio Editoriale Università di Pisa. F. Berizzi, Radar a compressione di impulso, Servizio Editoriale Università di Pisa. G. Galati ed altri, Elementi di Sistemi Radar, Casa Editrice Aracne, Roma. È in fase di preparazione un CD-ROM multimediale che verrà posto in vendita al più presto.

Modalità di svolgimento dell’esame: Prova orale. Iscrizione all’esame on-line sul sito web http://servizi.ing.unipi.it/hamasy .

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TECNICA RADAR II (6 CFU)

Docente: Enzo DALLE MESE

Numero totale di ore di lezione (L): 30 Numero totale di ore di esercitazione (E): 20

Propedeuticità consigliate: Sistemi di telerilevamento. Prerequisiti: Telerilevamento, Campi Elettromagnetici, Comunicazioni Elettriche, Teoria dei Segnali. Obiettivi: Il corso tratta argomenti relativi ai sistemi radar per applicazioni civili e militari. Il corso si propone di fornire agli studenti le nozioni teoriche di base per comprendere il funzionamento dei principali sistemi ra-dar usati per la sorveglianza e la difesa e in fase di studio per applicazioni future. Lo studente dovrà conseguire gli strumenti per la progettazione di massima e l’analisi delle prestazioni di tali sistemi. Programma di massima: L’EQUAZIONE DEL RADAR GENERALIZZATA: Generalizzazione dell’equazione semplificata. Densità spettrale di potenza del rumore. Perdite nei sistemi radar. Dimensionamento di massima di un sistema radar. (L: 2; E: 6) IL CLUTTER: Definizione del clutter. Caratterizzazione del clutter (L: tempo e frequenza). Degrado delle pre-stazioni radar in presenza di clutter. Rivelazione in presenza di clutter. La tecnica MTI. La tecnica MTD. La tecnica CFAR. (L: 8; E: 6) IL RADAR AD ONDA CONTINUA: Principio di funzionamento. Schema a blocchi. Problemi di funziona-mento. Il radar ad onda continua modulato in frequenza (L: FM-CW). (L: 4; E: 4) IL RADAR DI TRACKING: Principio di funzionamento di un radar di tracking. La scelta del sistema di coor-dinate e il modello dinamico del sistema. Tracking angolare. Tracking in distanza. La tecnica TWS (Track-While-Scan) (L: 5) RADAR DI IMMAGINE: Principio di funzionamento e geometria. Modello del segnale ricevuto. Funzione di riflettività. Tecnica di ricostruzione dell’immagine. Focalizzazione dell’immagine. Schema a blocchi di un ra-dar di immagine. (L: 11; E: 4) Testi di riferimento: E. Dalle Mese, Appunti al corso di Teoria e Tecnica Radar: parte 1, Servizio Editoriale Università di Pisa. G. Galati ed altri, Elementi di Sistemi Radar, Casa Editrice Aracne, Roma È in fase di preparazione un CD-ROM multimediale che verrà posto in vendita al più presto.

Modalità di svolgimento dell’esame: Prova orale. Iscrizione all’esame on-line sul sito web http://servizi.ing.unipi.it/hamasy .

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TELEMATICA (6 CFU)

Docente: Michele PAGANO

Numero totale di ore di lezione (L): 30 Numero totale di ore di esercitazione (E): 20

Propedeuticità consigliate: Reti di Telecomunicazioni. Prerequisiti: Architettura delle reti a commutazione di pacchetto (incluso il livello di rete e il protocollo IP). Obiettivi: Il modulo fornisce i concetti elementari necessari a comprendere l’architettura, gli elementi compo-nenti ed i servizi delle moderne reti a commutazione di pacchetto, con particolare riguardo ai protocolli di tra-sporto, alle architetture per la garanzia della Qualità di Servizio e alle nuove architetture peer-to-peer. Programma di massima: IPV6: Datagramma IPv6, indirizzamento IPv6, migrazione da IPv4 a Ipv6, ICMPv6, MIPv4 e MIPv6. (L: 7; E: 6) MULTICAST: Indirizzi multicast, instradamento multicast, protocollo IGMP. (L: 2; E: 2) PROTOCOLLI DI TRASPORTO: UDP: concetto di porta e formato del segmento. TCP: funzionalità del pro-tocollo e formato del datagramma, macchina a stati finiti del TCP, algoritmi di flow control e congestion control, opzioni del TCP. Protocolli di trasporto per sistemi distribuiti (RPC, SunRPC e DCE). (L: 9; E: 4) ARCHITETTURE PER LA GARANZIA DELLA QUALITA’ DEL SERVIZIO IN RETI IP. Classificazione delle applicazioni e loro requisiti. Politiche di gestione delle code: code con priorità, scheduler, RED, RIO. Ar-chitettura IntServ: classi di servizio, descrizione del traffico e funzioni di policing (Leaky Bucket), protocollo RSVP, limiti di scalabilità. DiffServ: concetto di Per-hop behavior e sua implementazione. (L: 6; E: 4) PRESENTAZIONE DEI DATI: Procedure di marshalling e unmarshalling: formati di rappresentazione dei da-ti, strategie di conversione, standard. Cenni sulle tecniche di compressione. (L: 2; E: 1) NETWORK SECURITY: Principali primitive crittografiche: algoritmi a chiave segreta e a chiave pubblica, funzioni hash. Servizi di sicurezza: segretezza, autenticazione, integrità, distribuzione delle chiavi pubbliche. (L: 2; E: 1) ARCHITETTURA GRID: modello architetturale e principali applicazioni. Reti peer-to-peer. (L: 2; E: 2) Testi di riferimento: Larry Peterson, Bruce Davie, Reti di Calcolatori, Apogeo, 2004. James Kurose, Keith Ross, Internet e reti di calcolatori, McGraw-Hill, 2003. Materiale fornito dal docente. Modalità di svolgimento dell’esame: L’esame consiste della sola prova orale. Iscrizione all’esame on-line sul sito web http://servizi.ing.unipi.it/hamasy .

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TEORIA DELLA DECISIONE E DELLA STIMA (12 CFU*)

Docente: Lucio VERRAZZANI

Numero totale di ore di lezione (L): 55 Numero totale di ore di esercitazione (E): 28 Numero totale di ore di laboratorio (Lab): 24

Prerequisiti: Conoscenze sull’analisi dei segnali acquisite nei corsi di “Segnali e Sistemi” e di “Teoria dei Fe-nomeni Aleatori”. Obiettivi: Il corso ha lo scopo di approfondire lo studio dei segnali aleatori e di fornire le basi teoriche su fon-damentali argomenti della teoria delle comunicazioni e della elaborazione dei segnali (Digital Signal Processing) quali: la stima di parametri di un segnale in presenza di rumore, la ricostruzione del messaggio o-riginale contenuto in dati corrotti da rumore (filtraggio lineare ottimo in media quadratica), la stima dello spet-tro di potenza, la modellistica dei processi casuali, i fondamenti della decisione statistica. Programma di massima: RAPPRESENTAZIONE DEI SEGNALI IN FORMA DISCRETA - Spazio dei segnali determinati ad energia finita. Basi di sviluppo. Procedimento di ortonormalizzazione di Gram-Schmidt. Teorema delle proiezioni. Rappresentazione discreta di processi casuali. Teorema di Karhunen-Loeve. Applicazione ai processi gaussiani e bianchi. Dimensione dello spazio dei segnali. (L: 7; E: 2) MODELLI DI PROCESSI CASUALI - Modelli discreti autoregressivi (AR), a media mobile (MA) e ibridi (ARMA). Algoritmo di Levinson-Durbin. (L: 4; E: 3; Lab: 5) ELEMENTI DI TEORIA DELLA STIMA - Proprietà degli stimatori: correttezza, consistenza, efficienza. Sti-ma di parametri costanti: criterio della massima verosimiglianza. Stima di parametri aleatori secondo Bayes: criterio del minimo errore quadratico medio (MMSE) e della massima densità di probabilità a posteriori (MAP). Limite di Cramer-Rao. Stima dei parametri di un segnale nel caso di modulazione lineare e non linea-re. (L: 15; E: 8) STIMA LINEARE OTTIMA IN MEDIA QUADRATICA - Principio di ortogonalità: equazioni di Yule-Walker Ortonormalizzazione dei dati (processo dell’innovazione). Filtraggio, predizione pura, filtraggio e pre-dizione. Il filtro di Kalman scalare e vettoriale. Il filtro di Wiener non causale e causale. (L: 9; E: 6; Lab: 5) STIMA SPETTRALE - Metodo diretto (periodogramma) e indiretto (correlogramma). Metodi non parametrici (di Bartlett, di Welch, di Blackman-Tukey). Metodi parametrici basati sui modelli AR. (L: 10; E: 3; Lab: 8) ELEMENTI DI TEORIA DELLA DECISIONE - Modello di decisione statistica. Criterio di Bayes nel caso binario. Criterio MAP in presenza di rumore additivo, gaussiano e bianco. Criterio di Neyman-Pearson. Filtro adattato per la rivelazione di segnali di forma nota. Concetto di statistica sufficiente: teorema della irrilevanza. Decisione in presenza di rumore colorato: teorema della reversibilità. Ipotesi composte: test UMP, GLRT e di Bayes. (L: 10; E: 6; Lab: 6) Testi di riferimento: L. Verrazzani, La teoria della decisione e della stima nelle applicazioni di telecomunicazione, Edizioni ETS, Pisa 1996. F. Gini, Esercizi di teoria dei segnali II, Edizioni ETS, Pisa, 1996 Modalità di svolgimento dell’esame: Prova scritta e prova orale; durante il corso vengono effettuate due prove di valutazione che, se positive, esone-rano dalla prova scritta finale; la prova scritta è valida per una sessione. Iscrizione all’esame on-line sul sito web http://servizi.ing.unipi.it/hamasy . * Di cui 2 CFU per l’acquisizione di abilità informatiche.

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TRASMISSIONE NUMERICA (12 CFU*)

Docenti: Marco LUISE – Michele MORELLI

Numero totale di ore di lezione (L): 55 Numero totale di ore di esercitazione (E): 28 Numero totale ore di laboratorio (Lab): 24

Prerequisiti: Conoscenze elementari di probabilità, segnali, sistemi e nozioni fondamentali di comunicazioni analogiche e di codifica dell’informazione. Obiettivi: L’obiettivo generale è la conoscenza dei metodi di trasmissione dell’informazione per via digitale. Ciò richiede la comprensione delle le principali tecniche di segnalazione a banda stretta e banda larga e di co-difica di canale, nonché la modellistica e la conoscenza delle distorsioni subite dal segnale durante la trasmis-sione, e dei metodi di rivelazione che tengano conto di queste distorsioni. Programma di massima: TRASMISSIONE A BANDA STRETTA SU CANALE GAUSSIANO: Modulazioni lineari. Demodulazione coerente. Rivelazione a massima verosimiglianza. Condizione di Nyquist. Probabilità di errore. Bound di unio-ne sulla probabilità di errore. Rivelazione differenziale. (L: 10; E: 6) TRASMISSIONE SU CANALE WIRELESS: Propagazione con cammini multipli. Fading selettivo e fading piatto. Probabilità di errore con fading piatto. Ricezione in diversità. Trasmissione in diversità con il metodo di Alamouti. Modello di canale selettivo a linea di ritardo. (L: 7; E: 3) TRASMISSIONE A BANDA STRETTA SU CANALI SELETTIVI: Equalizzatori lineari a spaziatura intera di tipo “zero” forcing” e ad errore quadratico medio minimo. Algoritmo “least mean square”. Equalizzatori a spaziatura frazionata. Equalizzatori a reazione. (L: 8; E: 5) CODIFICA DI CANALE: Generalità sulla codifica di canale - Codici convoluzionali. Diagramma di stato e a traliccio. Distanza libera. Decodifica hard e soft con algoritmo di Viterbi. Probabilità di errore. Cenno alle mo-dulazioni codificate a traliccio. Codici concatenati e rivelazione iterativa (turbo). Codci LDPC e algoritmo di decodifica a scambio di messaggi. (L: 13; E: 6) TRASMISSIONE A SPETTRO ESPANSO Espansione a sequenza diretta o a salto di frequenza – Fattore di spreading – Codici di spreading a massima lunghezza e di Gold – Ricezione del segnale a spettro espanso sul canale Gaussiano – Interferenza a banda stretta – Ricezione su canale multipath con ricevitore a rastrello (rake) – Accesso multiplo a divisione di codice (CDMA) – L’interferenza da accesso multiplo – Confronto con TDM ed FDM (L: 9; E: 4) TRASMISSIONE MULTIPORTANTE: Modulazione multiportante per canali selettivi – Condizione di orto-gonalità tra le sottoportanti – La OFDM – Densità spettrale di potenza del segnale– Ricevitore OFDM – Im-plementazione efficiente di un modem OFDM – Portanti virtuali –Intervallo di guardia e prefisso ciclico con esempi – Equalizzazione per segnali OFDM in ambito frequenziale – Stima del canale con portanti pilota (L: 8; E: 4) Testi di riferimento: U.Mengali - M.Morelli, Trasmissione Numerica, McGraw-Hill Companies, Milano, 2001. S. Haykin, Communication Systems, Wiley, 5th Edition Materiale fornito dai docenti disponibile via Internet al sito http://www.iet.unipi.it/~luise Modalità di svolgimento dell’esame: Prova scritta e prova orale. – Ammissione alla prova orale con votazione minima di 16/30 - Nessun vincolo su salto di appelli in caso di esito negativo Modalità di iscrizione all’esame (prova orale): on-line tramite il sistema Hamasy di Facoltà http://servizi.ing.unipi.it/hamasy/ * Di cui 2 CFU per l’acquisizione di abilità informatiche.

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7. DOPO LA LAUREA SPECIALISTICA Il laureato specialista in Ingegneria delle Telecomunicazioni, oltre a potersi introdurre immediatamente nel mondo produttivo, ha davanti a sé l’opportunità di accrescere la propria formazione accedendo a corsi di studio di livello superiore quali i Master universitari di secondo livello, di durata tipicamente annuale e attivati anno per anno e i Dottorati di Ricerca, di durata triennale. Per i laureati specialisti in Ingegneria delle Telecomunica-zioni sono disponibili ogni anno alcune borse di studio nell’ambito dei corsi di Dottorato di Ricerca, che con-sentono di seguire insegnamenti finalizzati a perfezionare la loro preparazione e di partecipare attivamente alla ricerca universitaria. I Master universitari di secondo livello vengono attivati su proposta di Enti o Aziende esterne e su argomenti di specifico interesse industriale. Il Dottorato di Ricerca in Ingegneria dell'Informazione, istituito presso il Dipartimento di Ingegneria dell'In-formazione: Elettronica, Informatica, Telecomunicazioni dell'Università di Pisa, ha lo scopo di formare nuovi ricercatori nel settore dell'ingegneria elettronica, informatica e delle telecomunicazioni, cioè nell'area culturale, scientifica e tecnologica dell'acquisizione, elaborazione, trasmissione, memorizzazione ed utilizzo dell'infor-mazione. Il programma formativo è ispirato al criterio di fornire ai futuri ricercatori dell'università e del mondo esterno una preparazione di base ed un'apertura metodologica adeguate ad affrontare il continuo processo di innovazione in campo scientifico e tecnico e, ad un tempo, a consentire loro una esperienza diretta di ricerca in ambiti più specifici del settore. Nell’ambito di questo Dottorato di Ricerca sono attivi tre curricula relativi all’Ingegneria delle Telecomunicazioni: Elaborazione del Segnale e Sistemi Radar, Reti di Telecomunicazione, Sistemi di Comunicazione. Ulteriori dettagli sono disponibili sul sito web del Dottorato di Ricerca http://www.iet.unipi.it/dottinformazione/. Presso il Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione: Elettronica, Informatica, Telecomunicazioni dell'Università di Pisa è anche attivo il Dottorato di Ricerca in Telerilevamen-to, che affronta in particolare i problemi connessi alla misura a distanza di parametri ambientali, attraverso l’osservazione condotta da sensori installati su vari tipi di piattaforma (aerea, spaziale, terrestre). Le applica-zioni tipiche riguardano i sistemi di monitoraggio, sorveglianza e controllo che richiedono lo sviluppo di meto-di di analisi ed elaborazione di segnali multidimensionali, l’analisi di modelli matematici di fenomeni fisici complessi, lo sviluppo di modelli elettromagnetici per la simulazione di scenari, e la progettazione di sensori tecnologicamente avanzati. Il Corso di Dottorato è organizzato in collaborazione con il Dipartimento di Elet-tronica e Telecomunicazioni dell’Università di Firenze e con il Southampton Oceanography Center, Southam-pton, Regno Unito.