corso nazionale per allenatori terzo grado · provato a spiegare qual è la metodologia generale...
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Corso Nazionaleper
Allenatori Terzo GradoDecima Edizione
PROJECT WORK
Analisi di una settimana di lavoro in 1.Bundesliga Femminile:
SC POTSDAM
Candidato: Andrea Ebana
FEDERAZIONE ITALIANA PALLAVOLOAREA SVILUPPO E FORMAZIONE
SETTORE TECNICO
A mio nonno,
che mi ha aperto le porte della palestra...
Andrea Ebana • Corso Nazionale per Allenatori di Terzo Grado • Federazione Italiana Pallavolo 1
.........................................................................INTRODUZIONE! 3
..........................................CAPITOLO 1: il contesto di lavoro ! 5
..................................................................1.1 IL CLUB: SC POTSDAM! 5
............................................1.2 LO STAFF (O SQUADRA INVISIBILE)! 7
..................................................................1.3 LA SQUADRA VISIBILE! 9
...................1.4 BREVE PRESENTAZIONE DELLA 1.BUNDESLIGA! 11
..................................CAPITOLO 2: LA PROGRAMMAZIONE! 15
.......................................................................................2.1 LE TRE Q! 15
..................2.2 APPLICAZIONE DELLE “TRE Q” AL SC POTSDAM! 18
2.3 SPIEGAZIONE DI QUANTO GIAʼ SVOLTO: IL PRE-SEASON DEL ......................................................................................................SCP! 23
.....................CAPITOLO 3: IL MICROCICLO SETTIMANALE! 26
..........................................................3.1 SCELTA DEL MICROCICLO! 26
.......................................................................3.2 COME LAVORIAMO! 28
.......................3.3 APPLICAZIONE SUL MICROCICLO 21/10 - 27/10! 31
.....................................................3.3 LA SETTIMANA IN PALESTRA! 37
..................................................CAPITOLO 4: CONCLUSIONI! 50
........................................................................BIBLIOGRAFIA! 53
..................................................................LETTURE DI BASE! 54
.............................................................SITOGRAFIA DI BASE! 54
...................................................................RINGRAZIAMENTI! 55
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INTRODUZIONE
Qualche mese fa, tra le montagne di Cavalese, ho avuto il privilegio di ascoltare per due ore,
senza interruzioni, le parole di un allenatore speciale. Quel pomeriggio, Dan Peterson
sorprese, stupì, incantò,in altre parole ci contagiò: e lo fece così bene che ricordo ancora
nitidamente gli occhi lucidi miei, di qualche collega, perfino di qualche docente alla fine del suo
intervento. Ci raccontò, tra le tante cose, della sua prima lezione di basket, e della mossa con
cui il suo allenatore fece nascere dentro di lui il fuoco sacro: quel fuoco sacro che non riuscì a
nascondere, a casa, lasciando increduli i suoi genitori. Il fuoco sacro della passione. E disse la
frase più bella che un allenatore possa dire: “Voglio che i miei giocatori escano ogni giorno dalla
palestra con la stessa passione che io avevo quel giorno”. Di definizioni dell’allenare ne ho
sentite a centinaia, in questi anni in cui ho deciso di intraprendere questo avventuroso
percorso, ma mai nessuna mi è sembrata così sintetica, calzante, contagiosa come quella.
Potrei dire molte cose sulle diecimila parole che seguono. Potrei dire che ho descritto, giorno
dopo giorno per una settimana il lavoro del SC Potsdam, club per cui lavoro, che partecipa alla
I. Bundesliga Femminile, ossia la massima serie tedesca. Potrei dire che prima di fare questo ho
reputato necessario illustrare con un cappello introduttivo le peculiarità di questa realtà e del
campionato a cui prende parte (capitolo I), e che prima di scendere nel dettaglio della
settimana, ho reputato necessario descrivere la programmazione della stagione intera, divisa
nei suoi mesocicli (capitolo II). Ancora, potrei dire che prima di descrivere gli allenamenti, ho
provato a spiegare qual è la metodologia generale che di solito adottiamo (prima parte del
capitolo III), per poi applicarla al microciclo scelto (seconda parte del capitolo III) e trarre le
conclusioni. Potrei dire tutto questo, e spero che questi passaggi, nel corso del lavoro, si
delineino con chiarezza, appaiano evidenti nelle righe che ho scritto.
C’è qualcosa però che spero possa trasparire in modo altrettanto vivido: non sta nelle righe, ma
spero tra le righe si possa leggere, e spero che, aggirandosi tra grafici a torta, istogrammi, dati
statistici e pagine di allenamento, possa trasparire.
E’ quella passione di cui ci ha parlato Dan Peterson in quel pomeriggio d’estate: quella che mi
ha dato la spinta per cominciare ad inseguire palloni tra le palestra di provincia, e quella che mi
spinge, ogni giorno, a non smettere di inseguire nuovi palloni, o forse nuovi obiettivi. Quella
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che, prima ancora delle dita di chi scrive che batton sulla tastiera, è la vera responsabile delle
parole che da qui in poi seguono.
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CAPITOLO 1: IL CONTESTO DI LAVORO
Prima di cominciare a parlare di “pallavolo” , come di qualunque altro argomento, è bene, a mio
modo di vedere, provare a dare delle linee generali riguardo all’ambito lavorativo in cui si
opera. E’ bene, in altre parole, “contestualizzare”. In questo capitolo, per questa ragione,
intendo fare una breve panoramica a breve, medio ed ampio raggio del contesto operativo in cui
sto lavorando, così da fornire al lettore i mezzi necessari per una migliore comprensione dei
temi che verranno trattati successivamente.
1.1 IL CLUB: SC POTSDAM
Il SC Potsdam è un club tedesco che opera nell’omonima cittadina ,a 20 km circa da Berlino,dal
1990 . Essa è una polisportiva, vale a dire un tipo di società che permette agli iscritti di
cimentarsi in più discipline: alcuni sport sono praticati a livello professionistico (pallavolo,
atletica leggera, bob), ed altri a livello dilettantistico (basket, football americano, nuoto,
badminton). Inoltre , essendo molto radicato nel territorio, il SCP1 si occupa molto dell’impatto
sociale dello sport, e per questo,secondo un manifesto etico ratificato al momento della sua
formazione, formula numerose proposte di collaborazione riguardanti sia lo sport infantile (con
asili, scuole materne e scuole elementari), sia lo sport per anziani (di carattere rieducativo), sia
lo sport per disabili (arrivando in alcuni casi a risultati di eccellenza assoluta, quali ad esempio
le ultime medaglie conquistate nel nuoto alle Para-Olimpiadi di Londra 2012).
Per quanto concerne la pallavolo, il club è al suo terzo anno in 1. Bundesliga Frauen (ossia la
massima serie femminile tedesca): dopo un periodo iniziale in cui questo sport era svolto solo a
carattere dilettantistico e giovanile, c’è stato un vero e proprio boom di iscritti e di risultati
dopo l’anno 2000, che ha portato a poco a poco sino alla promozione in massima serie,
assumendo così tutti i crismi dello sport professionistico. Nel suo primo anno di 1.Bundesliga
(stagione 2011/12), il SCP ha ottenuto la salvezza, mentre la seconda stagione è coincisa con un
miglioramento dei risultati che ha portato sino ai quarti di finale dei playoff-scudetto.
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1 Sigla con la quale, da ora in avanti, chiamerò il SC Potsdam.
L’intento per l’anno a venire è quello di confermare la strada di crescita intrapresa sia a livello
sportivo, sia a livello societario, sia a livello giovanile (dove il SCP sta finalizzando un percorso
che porterà al club il riconoscimento di Bundestutzpunkt2).
A livello di strutture, il SCP gioca le gare ufficiali presso la MBS Arena,un palasport che ha una
capienza di circa 3000 spettatori, dove vengono anche sostenute le sedute di allenamento sia
mattutine sia pomeridiane. Per quanto concerne le sedute di pesi, si può utilizzare la sala pesi
all’interno della struttura stessa, sia altre due sale pesi nella vicina palestra di atletica leggera (a
seconda della tipologia di lavoro svolto). L’edificio è difatti collocato nel mezzo di un campus
sportivo scolastico che può vantare anche altre strutture adatte ad altri sport (esempio: calcio,
football americano, pallamano, atletica leggera, nuoto) e fruibili dal SCP.
Un’immagine dell’interno della MBS Arena, campo di gara ufficiale del SC Potsdam.
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2 Centro Federale Nazionale Giovanile. In Germania al momento ci sono 4 Bundestutzpunkt e il SCP mira ad
essere il quinto.
1.2 LO STAFF (O SQUADRA INVISIBILE)
Come introduzione a questo paragrafo, credo non ci sia nulla di meglio che un omaggio di Gian
Paolo Montali, che nel suo “Scoiattoli e Tacchini”3 spiega:
“A vincere non è mai solo la squadra che va in campo la domenica: ce n’è un’altra, e non si vede
mai: è la squadra delle riserve, degli assistenti, degli allenatori, dei preparatori atletici, dei
medici, dei massaggiatori, dei magazzinieri, dei dirigenti, degli impiegati che si occupano di
organizzare le trasferte, del management che lavora dietro le quinte. Quella che io chiamo
squadra invisibile”4
Sono fortemente convinto che le parole di Montali non siano pura retorica: per questa ragione
ogni giorno cerco un modo per passare nella sede del club, parlare con gli impiegati, con il
management, fare una telefonata allo staff medico. Nel mio lavoro vedo ogni giorno che questa
“squadra invisibile” non è qualcosa di superfluo, ma qualcosa di assolutamente necessario,
quanto quella visibile. Stando ai numeri forniti ancora da Montali, “all’incirca più del 70% della
risorsa umana in una organizzazione sportiva non gioca nè scende in campo”.5
A tal proposito reputo questo capitolo non un cappello del presente lavoro, ma un ingranaggio
sostanziale per la comprensione del lavoro stesso.
Ciò premesso, vado a presentare l’organizzazione del SCP relativa alla squadra di I.Bundesliga
•Alberto Salomoni, primo allenatore del SCP a partire dalla stagione 2011/12, ha già
ottenuto qui una salvezza ed una qualificazione ai playoff. In precedenza assistente di Lee He
Wan6 e di Giovanni Guidetti7 con la Nazionale Tedesca Femminile, e in 1.Bundesliga già
allenatore di USC Braunschweig, Bayer Leverkusen e Koepenicker SC, prima di
Andrea Ebana • Corso Nazionale per Allenatori di Terzo Grado • Federazione Italiana Pallavolo 7
3 Gian Paolo Montali, Scoiattoli e Tacchini, Rizzoli, Milano 2006
4 Ibidem, pp. 73-74
5 Ibidem, pag. 75
6 Lee He-Wan, Seoul 1956- Leverkusen 2011, è stato Head Coach della Nazionale Femminile Tedesca dal 1999 al
2006
7 Giovanni Guidetti, Modena 1972, è tuttora allenatore della Nazionale Femminile Tedesca (dal 2006) e del
Vafikbank Istanbul.
un’esperienza italiana triennale con Chieri Volley (A1), Junior Volley Casale (B1) e Florens
Vigevano (B1).
•Andrea Ebana, lo scrivente, secondo allenatore del SCP a partire dalla stagione 2012/13. In
passato ho lavorato in Italia nei campionati regionali piemontesi e, a livello internazionale, ho
partecipato ad uno stage con la Nazionale Finlandese Maschile di Mauro Berruto8 nell’estate
2006, e sono stato selezionatore dell’Universiteè Nancy II per i campionati universitari
francesi nel 2010.
•Flavio Rocca, scoutman e assistente allenatore del SCP a partire dalla stagione in corso,
vanta esperienze nei campionati nazionali e regionali italiani ed è alla sua prima esperienza
internazionale.
•Heinz Rieger, preparatore atletico, pluridecorato nei medaglieri olimpici in diverse
discipline (bob e atletica leggera) con le nazionali della DDR. La sua preparazione risente in
modo nevralgico delle tante esperienze da lui vissute in precedenza.
•Lo staff medico si compone invece di tre persone: Ulli Meyer, fisioterapista e massaggiatore
sempre presente in palestra; Anja Neudert, la quale si occupa prevalentemente di protocolli
riabilitativi sugli infortuni più gravi; Henning Leunert, medico sociale del club, che si
occupa di diagnosi ed eventuali operazioni chirurgiche ortopediche.
•Lo staff manageriale attorno alla squadra si compone principalmente di tre figure (oltre a tutti
coloro che lavorano in sede per il SCP): Eugen Benzel, Team -Manager ; Toni Rieger,
direttore sportivo; Peter Rieger, direttore generale;
Andrea Ebana • Corso Nazionale per Allenatori di Terzo Grado • Federazione Italiana Pallavolo 8
8 Mauro Berruto, Torino 1969, è stato Head Coach della Nazionale Maschile Finlandese dal 2005 al 2010. Oggi è
Head Coach della Nazionale Maschile Italiana.
1.3 LA SQUADRA VISIBILE
Dopo aver presentato lo staff, procediamo ora con una breve panoramica delle atlete che
compongono il roster del SCP per la stagione in corso, così da avere informazioni di carattere
anagrafico (età, nazionalità) su cui basare le nostre considerazioni future.
Atleta Ruolo Nazionalità Anno di Nascita
MURI Elisa Palleggiatrice Italia 1984
ENGEL Doreen Palleggiatrice Germania 1982
FRESCO Lucia Opposto Argentina* 1991
DOERFLER Josephine Opposto Germania 1987
CUTUK Bernarda Centrale Croazia* 1991
RADZUWEIT Kathy Centrale Germania 1982
SAJDOVA Nikol Centrale Rep.Ceca 1988
RADOSOVA Nikola Schiacciatrice Slovacchia* 1992
JELIC Nikolina Schiacciatrice Croazia 1991
RIVERO Jessica Schiacciatrice Spagna* 1994
GRUENDING Lisa Schiacciatrice Germania* 1992
RUHL Lisa Libero Germania 1988
DREBLOW Sophie Libero Germania 1998
N.B.:Le giocatrici la cui nazionalità è contrassegnata con l’asterisco sono convocate con
regolarità dalle loro rappresentative nazionali in competizioni internazionali (Campionati
Europei, Qualificazioni Mondiali,Campionati Mondiali Under 23).
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Sulla scorta di questi dati possiamo dare qualche informazione di carattere generale:
•La squadra si compone di sei giocatrici di nazionalità tedesca e di sette di nazionalità
straniera.
•Nella squadra si contano sette nazionalità differenti (Germania, Slovacchia, Croazia,
Argentina, Italia, Rep.Ceca, Spagna). La lingua ufficiale in cui lo staff si rapporta alla squadra
è per questo l’Inglese.
•L’età media della squadra è di 24,07 anni.
•Vengono regolarmente convocate con le rispettive nazionali per manifestazioni
internazionali cinque giocatrici. Le loro tempistiche di preparazione in periodo Pre-Season
risentiranno dunque di qualche variazione rispetto a quelle del gruppo squadra. 9
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9 Quando nei capitoli successivi parlerò di Macrociclo di Preparazione Pre-Season, mi riferirò a quanto eseguito
dal gruppo-squadra senza giocatori convocati in nazionale.
1.4 BREVE PRESENTAZIONE DELLA 1.BUNDESLIGA
Regolamento e Svolgimento
La 1.Bl10 è il massimo campionato tedesco e vi prendono parte 11 squadre. Dopo una Regular
Season in cui tutte le squadre si scontrano in gara di andata e ritorno, il regolamento prevede
che:
•la squadra XI classificata retroceda in II.Bundesliga
•le squadre I-II-III-IV-V-VI classificata entrino direttamente nel tabellone playoff ai quarti di
finale
•le squadre VII-VIII-IX-X classificate si scontrino tra loro in un doppio incrocio (VII-X e VIII-
IX) al fine di promuovere le due vincenti nel tabellone playoff dei quarti di finale.
•la vincente dei playoff sia Campione di Germania
•Le due finaliste si qualifichino per la Champions League, III e IV classificate si qualifichino
per la Coppa Cev, V classificata si qualifica per la Challenge Cup.
Il regolamento, durante la Regular Season , prevede un’assegnazione dei punteggi identica a
quella del campionato italiano.
I dati statistici 11
Prima di cominciare a parlare di programmazione della stagione 2013/14, è bene fare ancora
una ultima premessa riguardo alla stagione precedente (2012/2013). Prima del raduno della
stagione in corso, infatti, lo staff ha sostenuto una settimana di lavoro volto a prendere in esame
i dati statistici generali relativi alla stagione passata, sia per analizzare a fondo quelli del SCP,
sia soprattutto per confrontare questi dati con quelli relativi alle migliori quattro squadre della
1.Bundesliga.
Andrea Ebana • Corso Nazionale per Allenatori di Terzo Grado • Federazione Italiana Pallavolo 11
10 Sigla con cui da ora in avanti definiremo la I.Bundesliga.
11 Relativi alla stagione 2012/2013, in quanto non siamo provvisti di dati sufficienti per quanto riguarda la stagione
corrente.
Questa disamina ha permesso da un lato di valutare i punti di forza della nostra squadra, e da un
altro, sicuramente più importante a livello di programmazione, di evidenziare i punti deboli. In
questa sede mi limiterò, per ragioni di spazio e di coerenza con il tema del lavoro, a prendere in
esame i dati più generali tra quelli visti, ossia i dati relativi ai punti vinti e persi per set delle
squadre sopra elencate12.
Il primo schema che propongo è relativo alla media dei punti fatti , per set, dalle prime quattro
squadre, e successivamente della stessa analisi rivolta al SC Potsdam:
Fig.1: Media punti fatti per set dalle prime quattro squadre del campionato
Fig.2 : Si può qui vedere come il SC Potsdam ha siglato i suoi punti durante la stagione
Servizio Errore Avv. Muro Attacco
54%
11%
27%
8%
Servizio Errore Avv. Muro Attacco
55%
12%
25%
8%
Andrea Ebana • Corso Nazionale per Allenatori di Terzo Grado • Federazione Italiana Pallavolo 12
12 Tutte le analisi che esporrò in questa sezione sono a cura di Flavio Rocca, scoutman SC Potsdam 2013/14, sulla
base dei dati della stagione 2012/13 fornitici dagli scoutman di ogni squadra.
Da queste statistiche si può evincere che per quanto riguarda il modo di siglare i punti nel set, i
dati del SC Potsdam sono abbastanza vicini rispetto a quelli delle migliori quattro: difatti, il
SCP sigla il 55% dei punti per mezzo dell’attacco (media prime quattro: 54%); a muro il SCP
mette a segno il 12% dei suoi punti per set (media prime quattro: 13%); addirittura è uguale il
dato relativo ai punti fatti al servizio, in quanto sia il SCP sia le prime quattro squadre si
attestano all’8%; infine, gli errori avversari consegnano alle prime quattro squadre di 1.BL , in
media, il 27% dei loro punti per set, mentre al SCP il 25%.
Relativamente a questi dati, dunque, non parrebbe esserci grande differenza tra il SCP e le
prime quattro squadre: più interessante è invece la stessa analisi compiuta sui punti persi per
set:
.Fig.3 : Si può qui vedere come le prime quattro squadre, in media, han perso i loro punti
nel corso di un set.
Fig.4 : Si può qui vedere come il SCP, in media, ha perso i suoi punti nel corso di un set.
ServizioRicezioneErrore AttaccoAttacco MuratoAlzata
3%
24%
27%19%
27%
ServizioRicezioneAttacco erratoAttacco MuratoAlzata
3%
23%
33%
17%
23%
Andrea Ebana • Corso Nazionale per Allenatori di Terzo Grado • Federazione Italiana Pallavolo 13
Anche qui quasi tutti i dati non presentano grandi differenze: l’unica che balza all’occhio è
quella relativa agli errori in attacco, in quanto il SCP si attesta al 33% a fronte del 27% della
media delle prime quattro squadre (circa 3 errori in attacco a set per SCP, circa 2,4 per le prime
quattro).
Questo risulta essere il dato generale più rilevante di questo campionato: il SCP non ha avuto
una buona gestione dell’errore in attacco.
Questo confronto statistico ha portato dunque lo staff a provare a lavorare, soprattutto nel
periodo di pre-campionato, sulla gestione dell’errore in attacco: vedremo nel corso del lavoro
se questa scelta ha dato i frutti sperati.
Andrea Ebana • Corso Nazionale per Allenatori di Terzo Grado • Federazione Italiana Pallavolo 14
CAPITOLO 2: LA PROGRAMMAZIONE
“Il tempo è un nemico: quindi un avversario da attaccare e sconfiggere arrivando prima”13
Avvicinandoci al nocciolo della questione, passiamo alla programmazione generale della
stagione, parlando sia degli obiettivi, sia delle modalità e dei tempi in cui si intende
raggiungerli. In altre parole, dopo l’enunciazione degli obiettivi stagionali, andremo a vedere
da vicino la composizione del “Macrociclo” stagionale 2013/2014, e la conseguente
distribuzione del “peso specifico” di ogni singolo elemento di allenamento (tecnico, tattico,
fisico) nel corso dello stesso.
In tutto questo, come dalla citazione ad inizio capitolo e ripetuta quasi ossessivamente dal
nostro Head Coach, il tempo è un nemico: non basta riuscire a fare quanto ci prefissiamo,
bisogna riuscirlo a fare in tempo utile per arrivare prima degli altri dove vogliamo arrivare.
2.1 LE TRE Q
Prima di programmare la stagione, organizzare Macrocicli, Mesocicli e Microcicli, è bene
definire quelle che possiamo chiamare “le tre Q”:
- Quello che vogliamo fare
- Quanto tempo abbiamo per farlo
- Quali sono i mezzi che utilizzeremo
Una volta stabilite le risposte a queste richieste di definizione, allora la programmazione
stagionale non sarà che una logica conseguenza:
•Quello che vogliamo fare: significa darsi un obiettivo stagionale. Credo che il “quello che
vogliamo fare” qui definito sia un obiettivo fortemente pratico, radicato, reale, condiviso. Per
Andrea Ebana • Corso Nazionale per Allenatori di Terzo Grado • Federazione Italiana Pallavolo 15
13 Gian Paolo Montali, Scoiattoli e Tacchini, Rizzoli, Milano 2006, pag. 73.
dirla assieme alla lezione di Roberto Esposito che ho avuto il piacere di seguire a Cavalese14,
un obiettivo S-M-A-R-T: un obiettivo Specifico, Misurabile, Accessibile, Realistico, da
raggiungere nel Tempo. E qui ci colleghiamo alle altre due “q”, perchè è proprio il Tempo la
chiave di volta di una programmazione stagionale.
•Quanto Tempo Abbiamo: una volta stabilito dove vogliamo arrivare, è bene sapere quanto
tempo abbiamo per farlo. Se da Torino voglio arrivare a Roma in mezz’ora, probabilmente
sono un visionario. Se da Torino voglio arrivare a Roma in tre ore, probabilmente ho qualche
opportunità di farcela. Tutto quello che devo fare è programmare lo spostamento nei minimi
dettagli, scegliere i mezzi che prenderò: non arriverò di certo a Roma a cavallo in tre ore, e
neanche in automobile, e dovrò dunque prendere un aereo. Ma non troverò un aereo sotto
casa, e allora dovrò organizzare una serie di altre cose: e qui ci colleghiamo alla terza, ed
ultima , Q.
•Quali mezzi utilizzeremo: stabilito che per arrivare da Torino a Roma prenderemo l’aereo,
non mancano le faccende da sbrigare. Dovremo comperare on-line un biglietto, dovremo
avere in tasca un documento d’identità valido, dovremo recarci all’aeroporto in tempo: in
tutto questo, dovremo sperare di non trovare ingorghi sulla strada per l’aeroporto, ed , in
questa malaugurata ipotesi, aver pronto un “piano B”. Tutti questi aspetti non sono
accessori all’obiettivo, perchè se uno solo di questi viene a mancare, io non arriverò a Roma:
non arriverò a Roma con la carta d’identità scaduta, e non arriverò a Roma se non avrò fatto il
check-in in tempo. E non arriverò a Roma non per mancanza di obiettivo, o per mancanza di
tempo: non ci arriverò per mancanza di programmazione. Fallirò il mio obiettivo per
mancanza di programmazione, scarsa attenzione ad aspetti che invece poi si riveleranno
fondamentali.
Per tradurre tutto ciò in linguaggio pallavolistico (perchè in fondo a nessuno interessa se
arriveremo a Roma, in questa sede) mi servo ancora una volta di Gian Paolo Montali , che
esprime il concetto in maniera chiarissima:
“Tutti i nostri sforzi confluiscono nella corsa per arrivare alla meta in un tempo preciso che non
ammette deroghe. La parola d’ordine è: attaccare il tempo. Ma per attaccare il tempo ci vogliono
Andrea Ebana • Corso Nazionale per Allenatori di Terzo Grado • Federazione Italiana Pallavolo 16
14 Roberto Esposito, autore de “La Responsabilità Sociale nelle Organizzazioni Sportive”, ha parlato durante la
lezione tenuta a Cavalese in occasione del “Corso Nazionale per Allenatori di Terzo Grado FIPAV”, di obiettivi
SMART.
idee chiare su ogni singolo dettaglio del progetto: dalla strategia, alla tattica, alla loro
applicazione sul campo,dalla gestione motivazionale allo studio dell’avversario. (...)E la
vittoria dipenderà dal rigore con cui verranno rispettati quei piani, dal coraggio, dall’altruismo
e dalla coesione che dimostreranno gli uomini tra loro”.15
Andrea Ebana • Corso Nazionale per Allenatori di Terzo Grado • Federazione Italiana Pallavolo 17
15 Gian Paolo Montali, Scoiattoli e Tacchini, Rizzoli, Milano 2008, pp.72-73
2.2 APPLICAZIONE DELLE “TRE Q” AL SC POTSDAM
Come, nella pratica, possiamo applicare questa “teoria delle tre Q” alla stagione del SCP?
Andiamo a vedere:
Quel che vogliamo fare, ossia gli Obiettivi Stagionali:
Come abbiamo detto in precedenza, il SCP, pur essendo da poco tempo nell’elite della
pallavolo tedesca, è un club in crescita: dopo una salvezza ed un approdo ai quarti di finale, è
evidente che l’obiettivo della stagione 2013/2014 sia quello di migliorare quanto fatto sinora. in
termini pratici, essendosi classificato all’ottavo posto in Regular Season nella scorsa stagione, il
SCP vuole raggiungere una posizione migliore nella stagione in corso (obiettivo minimo).
Questo permetterebbe di guardare alla griglia dei playoff da una posizione più privilegiata, ed
eventualmente inseguire l’obiettivo massimo, ovvero la qualificazione alle semifinali scudetto.
Per quanto concerne gli obiettivi individuali, invece, trattandosi di una squadra dall’età media
sicuramente non alta (24,07 anni), l’intento è quello di far crescere, assieme alla squadra, il
livello singolo dei giocatori sia da un punto di vista tecnico, sia tattico, sia mentale e sia fisico,
con la ferma convinzione che l’accrescimento del livello dei singoli e di quello di squadra sono
direttamente proporzionali e , di più, reciproci.
Quanto tempo abbiamo, ossia la Programmazione:
Il giorno del raduno pre-campionato è stato fissato per il 14 agosto 2013. La stagione potrebbe
verosimilmente chiudersi nei primi giorni di Aprile: o almeno questo è quanto avverrebbe se
venisse centrato l’obiettivo minimo ma non quello massimo. Come arco temporale terremo
dunque presente il tempo che intercorre tra il 14/08/2013 e il 15/04/2014.
Propongo qui un Macro Ciclo stagionale composto da 5 Mesocicli che ora andiamo ad
analizzare con maggiore dovizia di particolari:
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Mesociclo Composto da Periodo
Mesociclo 1: Pre-Season
n.9 Microcicli Settimanali
dal 14/08/2013 al 12/10/2013
Mesociclo 2: Season First
n.8 Microcicli Settimanali
dal 14/10/2013 al 07/12/2013
Mesociclo 3:Pit Stop
n.4 Microcicli Settimanali
dal 09/12/2013 al 05/01/2014
Mesociclo 4:Season Second
n.8 Microcicli Settimanali
dal 07/01/2014al 11/03/2014
Mesociclo 5:Playoff
Dai 2 agli 8 possibiliMicrocicli Settimanali
dal 16/03/2014 ad eliminazione dalla griglia
Questa suddivisione può apparire certamente particolare, soprattutto per quanto concerne il
Mesociclo 3, che chiamiamo Pit Stop. Il calendario della I.BL 2013/14 impone però una scelta
di questo genere poichè il SCP giocherà l’ultima partita dell’anno solare 2013 il 07/12, e
ritornerà in campo solo il 09/01/2014.
Quali mezzi utilizzeremo, ossia i tipi di lavoro e la loro distribuzione
I tipi di lavoro che andremo ad utilizzare durante l’anno si possono dividere in grandi aree
d’intervento, o meglio componenti. Per definirle mi avvalgo della definizione data sul Manuale
dell’Allievo Allenatore16:
La Componente Tecnica: obiettivo del gioco, dinamica del punteggio, identificazione dei
ruoli, criteri di organizzazione delle competenze;
La Componente Tattica: comportamenti tattici codificabili e monitorabili (finta, lettura
situazionale,anticipazione motoria,opzione);
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16 Manuale Allievo-Allenatore Primo Livello Giovanile, a cura di Marco Mencarelli (con la collaborazione di Mario
Barbiero, Alessandro Bruni, Luca Cristofani, Francesco De Angelis, Giuseppe Dimichino, Oscar Maghella, Marco
Paolini, Paolo Pasqualoni, Carmelo Pittera, Delio Rossetto, Michele Ruscello, Michele Zanin), Calzetti Mariucci
Editore, Ferriera di Torgiano (PG) 2012,pp.85
La Componente Fisica: espressioni di forza prevalenti, dinamiche di contrazione
caratteristiche del movimento tecnico, incidenza dei sistemi bioenergetici implicati,
identificazione di aspetti correlati con il variare dei livelli di qualificazione.
A questo proposito mi piace molto la distinzione fatta poche pagine più avanti, all’interno del
concetto di “tecnica”, tra componenti tecnico esecutive e componenti tecnico tattiche17,
laddove le prime riguardano il movimento tecnico ottimale per il trattamento della palla o per il
movimento in campo, e le seconde riguardano il rapporto caratteristico esistente tra tecniche
utilizzate nei vari fondamentali e dinamiche di punteggio.Questa visione non è molto distante
da quella che ripete, piuttosto spesso, il nostro capo allenatore (che a sua volta cita Lee Hee
Wan) quando dice che “prima viene la tecnica individuale, poi la tecnica applicata sulla tattica,
poi la tattica di squadra”, in una piramide dove la prima è la base e l’ultima il vertice. La tecnica
individuale, e la tecnica applicata alla tattica (che potremmo paragonare rispettivamente alla
“componente tecnica esecutiva” e alla “componente tecnico tattica” di cui sopra) sono
condizioni necessarie per l’adozione di una tattica di squadra, che senza di esse dunque non
potrebbe esistere.
Se queste sono le aree d’intervento, quali sono i mezzi che abbiamo per intervenire? Per
definirli, utilizzo una tabella proposta da Mario Barbiero18, che parla di:
Andrea Ebana • Corso Nazionale per Allenatori di Terzo Grado • Federazione Italiana Pallavolo 20
17 Ibidem, pag.87
18 Mario Barbiero ha proposto questa descrizione alla Decima Edizione del Corso per Allenatori di Terzo Grado
Fipav di Cavalese 2013
SEQUENZE TIPOLOGIA ESERCIZI CARATTERISTICHE
TECNICHE Analitici, acquisizione delle tecniche
Medio-bassa intensità, alta qualità del gesto
SITUAZIONALI Analitici e sintetici, applicazione delle
tecniche nelle singole situazioni
Inserimento progressivo di variabili
situazionali
CONDIZIONALI Analitici e Sintetici, stabilizzazione delle
tecniche
Intervento delle capacità organico-
muscolari
TATTICHE Globali, applicazione delle tecniche nelle situazioni di gioco
Scelta delle tecniche da utilizzare in gioco
E’ dunque evidente già da questa classificazione che le componenti non vengono quasi mai
allenate in modo isolato: quasi sempre almeno due di questi ingredienti vanno a confluire in un
sistema integrato.
Dividendo nel corso dei Mesocicli, ed applicandolo praticamente al macrociclo stagionale del
SCP, ecco un grafico della distribuzione dei lavori:
Fig. 5: Grafico della distribuzione delle tipologie di lavoro nei Mesocicli
Nel Mesociclo 1 (Pre-Season) la percentuale di lavoro fisico sarà del 40%, mentre quella di
lavoro tecnico e tattico sarà, ciascuna, del 30%: questa è una grossa differenza dalla passata
Fisico Tecnico Tattico
0
15
30
45
60
%M1 %M2 %M3 %M4 %M5
Andrea Ebana • Corso Nazionale per Allenatori di Terzo Grado • Federazione Italiana Pallavolo 21
stagione, in cui la squadra aveva svolto una percentuale di lavoro tattico molto bassa a fronte di
un lavoro tecnico e fisico molto alte (questa differenza si deve al fatto che la rosa della scorsa
stagione era in gran parte nuova e aveva bisogno di un lavoro tecnico più dettagliato e di un
tempo maggiore di adattamento ai sistemi proposti dal nostro preparatore atletico).
Nel Mesociclo 2 (Season First) abbiamo un lavoro fisico e tecnico situati al 30% del totale,
mentre una parte tattica più consistente al 40%: questo perchè il numero di gare da giocare è
alto, e dunque si deve spendere più tempo nelle fasi globali di allenamento e nello studio
dell’avversario. La stessa cosa avverrà poi nel Mesociclo 4.
Nel Mesociclo 3 (Pit Stop), invece, si ricomincerà a lavorare più dal punto di vista fisico e
tecnico (40 %) per “mettere benzina” in vista della seconda parte della stagione, e correggere
quanto migliorabile dal punto di vista della tecnica individuale per poi inserirlo in un contesto
tattico (20%).
Infine, nel Mesociclo 5 (Playoff), il lavoro fisico sarà solo quello necessario alla “freschezza”
che le gare richiedono. La grossa percentuale è data dal lavoro tattico (60%) dello studio
dell’avversario e dei nostri sistemi di gioco, senza tralasciare però una parte tecnica importante
per poter applicare proprio quel tipo di sistemi (30%).
Andrea Ebana • Corso Nazionale per Allenatori di Terzo Grado • Federazione Italiana Pallavolo 22
2.3 SPIEGAZIONE DI QUANTO GIA’ SVOLTO: IL PRE-SEASON DEL SCP
“In una squadra il comodo è sempre in agguato”19
Il Meso-ciclo Pre Season (la cui periodizzazione è analizzata in modo più dettagliato
nell’Allegato A), è stato improntato da subito con un taglio non solo fisico e tecnico, ma anche
tattico, per le ragioni descritte nel capitolo precedente. Per questo le richieste alla squadra
sono state “alte”, sia dal punto di vista fisico, sia dal punto di vista dei risultati: si sono giocate
ben 17 gare (quasi l’equivalente di una Regular Season), distribuite tra Germania, Polonia e
Rep.Ceca, in cui si è chiesto di fare risultato.
Dovessimo sintetizzare in una frase le richieste fatte nel nostro Pre-Season, possiamo dire che
abbiamo tentato da subito di sconfiggere “il comodo”, il “torrente di scuse che addormenta la
squadra in una sorta di comodo sonno”20.
Dal punto di vista statistico, proviamo invece a tornare indietro di qualche pagina: nei dati
riguardanti la stagione scorsa, avevamo notato che un problema fondamentale della squadra alla
voce “punti persi” era l’errore in attacco21, in cui ci si attestava a 3 errori per set. Se prendiamo
in esame le ultime quattro partite di pre-campionato giocate con lo starting-six22, vediamo che
il numero di errori in attacco per set va migliorando, attestandosi sui 2,28 e che quindi il lavoro
sta dando i frutti sperati:
Andrea Ebana • Corso Nazionale per Allenatori di Terzo Grado • Federazione Italiana Pallavolo 23
19 G. Bergamaschi, F. De Giorgi, Pensieri per allenare e motivare una squadra, Scuola di Palo Alto, Milano 2010,
pag. 64
20 Ibidem, pag.65
21Ivi, paragrafo 1.4.
22 Al “Potsdamer VolleyMaster Tournament”
Fig. 6: Media di attacchi errati per set nella stagione scorsa e in nel Pre-Season
Per quanto concerne invece il “peso” delle fasi, abbiamo visto che la nostra squadra sigla il 54%
dei suoi punti in Fase Break Point,23 mentre il 46% in Fase Cambio Palla24.
Fig. 7: Come il SCP ha siglato i suoi punti, peso delle fasi nel Pre-Season
Questo ultimo dato preso in considerazione, pur nella sua genericità, ha avuto il merito di farci
andare ad indagare più a fondo nella nostra fase Cambio Palla. Inoltre, si è stabilito che qualora
fosse stato confermato, insieme ai suoi dettagli (spartizione degli errori nei vari fondamentali),
Season 2012/2013 Pre-Season 2013/14
Attacchi =
0 0,8 1,5 2,3 3,0
54%46%
Break PointCambio Palla
Andrea Ebana • Corso Nazionale per Allenatori di Terzo Grado • Federazione Italiana Pallavolo 24a
23 Intendendo per Fase Break Point tutto ciò che accade dal colpo di battuta della nostra squadra sino al termine
dell’azione
24 Intendendo per Fase Cambio Palla tutto ciò che accade dal colpo di battuta della squadra avversaria sino al
termine dell’azione
si sarebbe proceduto ad un lavoro più spiccatamente mirato ad un miglioramento della Fase
Cambio Palla.
Andrea Ebana • Corso Nazionale per Allenatori di Terzo Grado • Federazione Italiana Pallavolo 25
CAPITOLO 3: IL MICROCICLO SETTIMANALE
Dopo aver ampiamente descritto in linea generale come è stata programmata la stagione, si può
finalmente puntare dritto al Microciclo da prendere in esame. In questo capitolo procederò ad
una elencazione delle fasi che di norma guidano il nostro lavoro settimanale, per poi applicarle
praticamente al Microciclo di lavoro scelto, descrivendo quest’ultimo in modo dettagliato nella
composizione delle sue sedute di allenamento.
3.1 SCELTA DEL MICROCICLO
La settimana che prenderemo in esame è quella che va dal 21/10/2013 al 27/10/2013.
Rifacendomi alla suddivisione in Mesocicli precedentemente mostrata25, ci troviamo all’interno
del Mesociclo 2 (Season First), e più specificatamente nella sua seconda settimana.
MESOCICLO 2, SEASON FIRST ( dal 14/10/2013 al 7/12/2013)
MicroCiclo
MicroCiclo
MicroCiclo
MicroCiclo
MicroCiclo
MicroCiclo
MicroCiclo
MicroCiclo
dal 14/10 al 19/10
dal 21/10 al 27/10
dal 28/10 al 02/11
dal 04/11 al 09/11
dal 11/11 al 16/11
dal 18/11 al 23/11
dal 25/11 al 30/11
dal 02/12 al 07/12
La nostra stagione è cominciata con la partita del 19/10, ossia la nostra prima giornata di
campionato (ma la seconda per tutti gli altri, dal momento che nel primo turno il SCP ha
osservato il turno di riposo dovuto al numero dispari delle compagini iscritte), in cui abbiamo
sconfitto il USC Muenster per 3-0. Nel giorno 20/10 è stato concesso un giorno di riposo, e il
rientro in palestra è stato fissato per il 21/10, quando si ricomincerà a lavorare in vista della gara
esterna del 27/10 contro il Allianz MTV Stuttgart.
Va subito detto, come premessa, che si tratta per noi di una settimana atipica, dal momento che
in 1.BL di solito la gara si disputa di sabato, mentre in questa occasione verrà giocata di
Andrea Ebana • Corso Nazionale per Allenatori di Terzo Grado • Federazione Italiana Pallavolo 26a
25 Nel paragrafo 2.2 di questo lavoro
domenica (con conseguente variazione del lavoro settimanale). Normalmente, difatti, la nostra
settimana è così strutturata:
Giorno Mattino Pomeriggio
Lunedì Seduta Pesi Palla
Martedì Palla Palla
Mercoledi OFF Palla
Giovedi 2 gruppi intervallati: Pesi/Palla
Seduta Video +Palla
Venerdì OFF Seduta Video +Palla
Sabato Rifinitura GARA
Domenica DAY OFF DAY OFF
Mentre, in questa settimana, si lavorerà come segue:
Giorno Mattino Pomeriggio
Lunedì OFF Palla
Martedì Seduta Pesi Palla
Mercoledi Palla OFF
Giovedi Seduta Pesi Seduta Video +Palla
Venerdì Palla (solo per i ricevitori) Seduta Video +Palla
Sabato OFF Viaggio
Domenica Rifinitura GARA
Si è dunque lasciata mezza giornata in più di riposo dopo la gara del sabato precedente (il
lunedì mattina è “off”) , spostando la prima seduta di pesi il Martedì Mattina. La seconda seduta
di pesi si svolgerà invece normalmente il giovedì mattina, così come le sedute video si
svolgeranno come di consueto il giovedì e venerdì pomeriggio. Il mercoledì l’allenamento sarà
sostenuto di mattina e il sabato verrà interamente occupato dal viaggio, piuttosto lungo (7 ore
di bus).
Andrea Ebana • Corso Nazionale per Allenatori di Terzo Grado • Federazione Italiana Pallavolo 27
3.2 COME LAVORIAMO
Prima di entrare nel dettaglio del nostro Microciclo settimanale e vedere quello che facciamo
sul campo, occorre una premessa sul modo di lavorare che adottiamo.
Dividiamo il nostro lavoro in quattro fasi:
FASE ZERO, ANALISI DEI DATI SULLA NOSTRA SQUADRA: in questa fase , chiamata
fase zero proprio in quanto preliminare e necessaria per iniziare ogni altro lavoro, si vanno ad
analizzare i dati statistici sulla nostra squadra. Solo da qui può partire un processo di
“costruzione” della settimana di allenamento, in quanto dopo questa disamina abbiamo
indicazioni più precise sul lavoro da svolgere, sul dove porre l’accento, sul come distribuire le
tipologie di lavoro. Questa fase di solito si va poi a riflettere concretamente nei primi 2/3
allenamenti della settimana, in cui ci occupiamo più di noi stessi che degli avversari.
FASE UNO, ANALISI DEI DATI SULLA SQUADRA AVVERSARIA: per mezzo delle
statistiche e dei video in nostro possesso 26, lo staff va ad analizzare i dati relativi agli avversari
della giornata successiva (vedremo nel dettaglio come applicandolo al Microciclo scelto).
FASE DUE, STUDIO CON LA SQUADRA DELLA SQUADRA AVVERSARIA: per mezzo
di sedute video con la squadra e fogli gara distribuiti a ciascuna delle atlete, andiamo a
“studiare” l’avversario insieme alla squadra, di modo che gli allenamenti della seconda parte
di settimana, più improntati alla preparazione gara, siano corredati da un bagaglio di nozioni
sufficiente a comprendere l’obiettivo delle esercitazioni proposte. Solitamente il tipo di
studio che facciamo si compone di:
- studio delle rotazioni: perchè come afferma Mauro Berruto, “Il match della domenica non è
contro una sola squadra, ma contro 6. Ogni rotazione ha proprie caratteristiche, propri punti
Andrea Ebana • Corso Nazionale per Allenatori di Terzo Grado • Federazione Italiana Pallavolo 28
26 in Germania esiste una piattaforma di condivisione gestita dalla DVL (lega pallavolo tedesca) , sulla quale è
obbligatorio caricare gli scout e il video della partita di campionato entro 24 ore dal termine della stessa.
di forza e punti deboli.”27 Si van ad esaminare dunque i compiti di ricezione, si effettua lo
studio del palleggiatore e la sua gestione degli attaccanti.
- studio delle direzioni d’attacco avversarie: analisi di ogni schiacciatore avversario in base al tipo di palla che gioca ed alle direzioni principali e secondarie dei suoi attacchi.
FASE TRE,IN PALESTRA: lavoro sulla base delle fasi precedentemente elencate. Come già
detto in precedenza, la fase 0 si va ad applicare concretamente alla prima parte di settimana,
mentre le fasi 1 e 2 vanno a riflettersi maggiormente nella seconda parte di settimana.
Per intenderci, ecco un grafico che spiega una distribuzione del lavoro da questo punto di vista:
Fig. 8 : Grafico della distribuzione del lavoro nel corso della settimana
Lavoro su di noi Lavoro su avversari
0
20
40
60
80
Lun Mar Mer Gio Ven
Andrea Ebana • Corso Nazionale per Allenatori di Terzo Grado • Federazione Italiana Pallavolo 29
27 Mauro Berruto, La preparazione del Match, tratto dal materiale didattico del sito www.allenatoridipallavolo.org
Come si può ben vedere nella prima parte di settimana la percentuale di lavoro sulla nostra
squadra è nettamente maggiore di quella svolta sull’avversario. Il mercoledì è solitamente il
giorno in cui le due tipologie di lavoro si incontrano, col risultato che in questa giornata la
seduta di allenamento è un mix dei due lavori, in cui sia si va a correggere qualche situazione
relativa alla nostra squadra, sia si va ad effettuare un primo lavoro, abbastanza generico,
sull’avversario. Nel finale di settimana, invece, il focus si pone sulla preparazione della gara del
week-end, anche grazie alle sedute video ed all’applicazione sul campo dei concetti esaminati in
queste ultime. Per concludere, possiamo dire che quasi sempre questa tipologia e distribuzione
del lavoro rimangono tali e quasi indipendenti dal risultato della gara precedente: che si vinca o
che si perda, si va avanti nel lavoro, fedeli alla convinzione che “la vittoria e la sconfitta sono
abili impostori”.28
Andrea Ebana • Corso Nazionale per Allenatori di Terzo Grado • Federazione Italiana Pallavolo 30
28 G. Bergamaschi, F. De Giorgi, Pensieri per allenare e motivare una squadra, Scuola di Palo Alto, Milano 2010,
pag. 75 . Chiaramente nell’analisi dei nostri dati, a prescindere dal risultato, l’impatto della gara precedente è
fondamentale.
3.3 APPLICAZIONE SUL MICROCICLO 21/10 - 27/10
Vediamo ora come applicare le fasi sopra elencate sulla settimana presa in esame da vicino.
ANALISI DEI NOSTRI DATI: I dati visti nel paragrafo 2.3, relativamente al nostro pre-
campionato, ci avevano dato alcune indicazioni. In primis, avevamo visto che il lavoro sulla
gestione dell’errore in attacco, cominciava in Pre-Season a dare i suoi frutti (gli errori si eran
ridotti a 2,28 a set), ma nella prima gara di campionato gli errori in attacco per set sono tornati
ad essere 3, e dunque bisogna, a maggior ragione, procedere in quella direzione:
Fig 9: vedi fig.6 con in aggiunta la prima gara stagionale
In secundis, era suonato un campanello d’allarme circa la nostra fase cambio palla, dal
momento che i punti siglati in questa fase erano inferiori a quelli siglati in fase break. Questo
dato è stato confermato dalla statistica della nostra prima gara, obbligandoci ad andare a
esaminare in maniera più dettagliata il nostro sistema cambio palla. Dopo questa analisi
abbiamo visto che, in Fase Cambio Palla, i nostri errori si sono suddivisi come segue:
Season 2012/13 Pre-Season SCP-USC Muenster
Attacchi =
0 0,8 1,5 2,3 3,0
Andrea Ebana • Corso Nazionale per Allenatori di Terzo Grado • Federazione Italiana Pallavolo 31
Fig.1o: Come si suddividono i nostri errori nella Fase Cambio palla della prima gara.
Ben il 57% dei nostri errori in Fase Cambio Palla è costituito da errori diretti in ricezione,
mentre gli errori in attacco costituiscono il 43% del totale (24% di errori in attacco dopo
ricezione da sommare al 19% di attacco in fase di transizione). La nostra efficienza in attacco (in
fase Cambio Palla) è per di più decisamente bassa (19%), e la nostra percentuale di ricezione
positiva (contrassegnata con il + e il #) è al 48%, dato sicuramente migliorabile. Andando a
scavare ancora più a fondo, abbiamo visto però che il nostro attacco dopo ricezione negativa
(contrassegnata con ! e -) non è invece un punto particolarmente debole. Difatti, dopo
ricezione negativa l’ efficienza è al 44%, perfino meglio di quella avuta dall’attacco dopo
ricezione positiva (35%), e molto migliore di quella degli avversari della prima giornata ( 25%).
Fig 11: in questo grafico si nota come il nostro attacco dopo ricezione negativa vanti sia più
efficiente di quello dopo ricezione positiva
Ricezione Attacco dopo Ricezione Attacco in Transizione
24%
19%57%
Dopo Ricezione #+ Dopo Ricezione !-
% Efficienza Attacco Side Out
0 12,5 25,0 37,5 50,0
Andrea Ebana • Corso Nazionale per Allenatori di Terzo Grado • Federazione Italiana Pallavolo 32
Questi dati vanno ad indicarci che, nei primi giorni della settimana, in cui lavoreremo sulla
nostra squadra:
•Dovremo avere un occhio di riguardo su tutto il sistema Cambio Palla (che come abbiamo
visto è deficitario sotto più aspetti);
•Dovremo lavorare ad una diminuzione del numero di ace subiti (perchè la maggior parte
degli errori commessi in fase Cambio Palla sta proprio negli errori in ricezione);
•Poichè l’attacco dopo ricezione negativa ha una una buona percentuale di efficienza, prima
di pensare all’aumentare la qualità di ricezione è bene incominciare dal non subire ace per
poi continuare su questa strada di “correzione” durante l’azione;
• Dovremo proseguire nel lavoro di gestione dell’errore in attacco
ANALISI DEI DATI AVVERSARI: Il lavoro che facciamo riguardo all’Allianz MTV
Stuttgart è in primo luogo uno studio dei dati29 relativi alle prime due giornate di campionato
30, confortato poi da un controllo a video di quanto la statistica ci suggerisce. Da questo
studio, andiamo a trovare i punti forti e i punti deboli dell’AMS31, e in un secondo momento
andremo ad effettuare uno studio della distribuzione avversaria per rotazione e delle direzioni
d’attacco principali e secondarie di ciascun attaccante. Il dato che più ci ha messo in allarme,
riguardo all’AMS, è una fase di transizione molto efficace (36%): controllando poi a video,
abbiamo notato che è effettivamente una squadra che fa del sistema muro/difesa/
contrattacco il suo punto forte, dal momento che ha caratteristiche difensive molto
importanti e rigioca il contrattacco in maniera molto veloce e intelligente, sbagliando
pochissimo sia in termini di errori (2 in 2 gare), sia in termini di attacchi murati (4 murate in 2
gare), e in più disturba la difesa avversaria o gioca sul muro avversario per poter ricostruire
l’azione (il 10% di attacchi + o ! ).
Andrea Ebana • Corso Nazionale per Allenatori di Terzo Grado • Federazione Italiana Pallavolo 33
29 Tutti i dati a cui faccio riferimento da ora in poi sull’Allianz MTV Stuttgart sono raccolti dalla piattaforma
ufficiale di Lega e ricontrollati dal nostro scoutman Flavio Rocca
30 Non ha ancora effettuato il turno di riposo
31 Sigla con cui da ora in avanti nominerò la ALLIANZ MTV STUTTGART
Per contro, anche l’AMS non ha una buona fase Cambio Palla, riferendoci solo alla prima palla
dopo ricezione: in ricezione commette molti errori (12) e “colpi /”32 (18) e il suo primo attacco
dopo ricezione vanta un’efficienza piuttosto bassa (18%).
Fig.12: in questo grafico relativo all’Allianz Mtv Stuttgart si può notare come l’efficienza in
attacco dopo transizione sia il doppio di quella dell’attacco dopo ricezione
Questi dati ci confermano che i temi su cui abbiamo deciso di lavorare dopo aver analizzato i
dati sulla nostra squadra posson esser decisivi già da questa partita: dovremo essere più bravi
dell’AMS in fase Cambio Palla, aggiungendo però a quanto previsto un buon lavoro sulla
transizione, che si deve concretizzare ancora una volta nella gestione degli errori gratuiti
soprattutto in attacco, aspetto in cui la compagine avversaria è invece molto ferrata.
STUDIO DEI DATI CON LA SQUADRA : Avviene per mezzo di due sedute video. Nella
prima prevalentemente andiamo a vedere, rotazione per rotazione:
-la linea di ricezione (competenze, punti deboli)
-lo studio del palleggiatore (come da protocollo in Allegato D)
-le caratteristiche principali della fase break point e transizione di ogni rotazione (dove e come
effettuano il servizio, come murano e difendono, qual è l’attaccante di riferimento, che tipo di
combinazioni usano, se esse differiscono da quelle di primo attacco dopo ricezione)
Attacco dopo Ricezione Attacco in transizione
% Efficienza attacco AMS
0 10,0 20,0 30,0 40,0
Andrea Ebana • Corso Nazionale per Allenatori di Terzo Grado • Federazione Italiana Pallavolo 34
32 Nella codifica di Data Volley indichiamo così la ricezione che torna al mittente
Questo lavoro (corredato di “match-schedule”33 consegnato a ciascuna atleta), unito alla seduta
video del giorno successivo in cui si studiano le direzioni d’attacco principali, è molto utile per
la nostra organizzazione di gioco in Fase Cambio Palla ma soprattutto in Fase Break Point e
Transizione per le scelte da effettuarsi riguardo al servizio e alla correlazione muro-difesa.
IN PALESTRA : Come già asserito in precedenza, nella prima parte della settimana si
punta il focus non tanto sulla squadra avversaria, ma sulla nostra . In questa settimana questa
fase durerà sino all’allenamento del mercoledì, che verrà svolto a questo proposito in orario
mattutino. Difatti, il riposo pomeridiano serve appunto a “spezzare” la settimana in due
tronconi, ed il secondo, che inizia dal giovedì si comporrà di un lavoro prevalentemente
improntato sulla preparazione della gara con l’AMS. A questo si aggiungano due sedute di
pesi guidate dal nostro preparatore atletico.
Prima di andare a descrivere che cosa svolgiamo, nella pratica, in palestra, è a mio avviso utile
fare una ricognizione degli obiettivi che in questa settimana si vogliono perseguire, dividendoli
in funzione della fase a cui sono inerenti , alla componente a cui fanno riferimento34 e alle
sequenze utilizzabili in allenamento per raggiungerli:
Andrea Ebana • Corso Nazionale per Allenatori di Terzo Grado • Federazione Italiana Pallavolo 35
33 Allegato B
34 Nella fase Break Point parlerò solo di tattica, perchè gli obiettivi settimanali non sono inerenti alla tecnica
esecutiva dei fondamentali relativi alla fase break-point, Va detto però che che per ciascuno degli obiettivi la
componente di tecnica esecutiva è comunque ritenuta fondamentale. Se la tecnica esecutiva non è buona, non si
hanno le basi per un approccio tattico, come già detto in precedenza.
FASE Obiettivi Componente Sequenze di allenamento
FASE CAMBIO PALLA
-diminuire gli errori in ricezione
- gestione dellʼerrore in
attacco
- Tecnica Esecutiva - Tecnico-Tattico
-Tattica
- Tecniche- Situazionali- Condizionali- Tattiche
FASE BREAK POINT
- impostazione di una “strategia” di
gara funzionale alla distribuzione ed alla tipologia di attacchi
dellʼAMS (in che zona servire, come muoversi a muro ed
in difesa, come ricostruire)
- Tattica - Condizionali- Tattiche
TRANSIZIONE
-gestione dellʼerrore in contrattacco
- attaccare disturbando lʼavversario
(proprio come fan gli avversari)
- correlazione muro/difesa sul
contrattacco avversario
-Tecnica Esecutiva- Tecnico-Tattica
- Tattica
- Tecniche- Situazionali- Condizionali- Tattiche
Non dimentichiamo infine l’allenamento della componente fisica, i cui obiettivi sono
principalmente di:
Obiettivo Tipologia di Lavoro
Prevenzione
-protocollo di core stability-lavori preventivi per arti superiori e inferiori con lʼausilio di theraband
Potenziamento-lavoro con sovraccarichi per potenziamento arti superiori
ed inferiori
Andrea Ebana • Corso Nazionale per Allenatori di Terzo Grado • Federazione Italiana Pallavolo 36
3.3 LA SETTIMANA IN PALESTRA
Siamo finalmente arrivati al cuore della nostra settimana operativa. Alla luce di quanto detto
sinora (circa i dati, gli obiettivi, il tempo a disposizione e le tipologie di sequenze adoperate)
esaminiamo, giorno per giorno, il lavoro svolto, con un focus particolare sulla seduta del
Lunedì.
Lunedì 21 ottobre 2013
Note preliminari:
Orario: 18-20
La squadra riprende l’attività dopo la gara del sabato precedente: contiamo in palestra 12
elementi, con unica assente Lucia Fresco (convocata in nazionale). Nessuna giocatrice deve
svolgere lavoro differenziato.
Obiettivi della seduta:
Tema Tecnico Tattico Fisico
Principale-Ridurre gli errori diretti in ricezione
-Correggere situazioni-tipo nella fase Cambio Palla
- Resistenza alla forza rapida
specifica in campo (ad alta intensità
esecutiva)
Secondario
-Evitare lʼerrore in attacco, disturbando
lʼavversario
- Registrare la transizione in fase
Cambio Palla-Prevenzione
Andrea Ebana • Corso Nazionale per Allenatori di Terzo Grado • Federazione Italiana Pallavolo 37
Descrizione Grafica:
OrarioTempo parziale
Esercitazione Descrizione Obiettivi
18:0020ʼ
Riscaldamento guidato dal fisioterapista
Mobilità articolare, stretching, lavoro con theraband e
swissball
-Prevenzione (obiettivo fisico
secondario)
18:2010ʼ
Alzate di contrattacco (Analitico Completo)
Dopo un lancio, ogni giocatrice effettua una alzata di palla
alta in bagher o palleggio verso le zone 4 e 2 (con
conseguente copertura).
-Riscaldamento gesto tecnico-Precisione dellʼalzata di
contrattacco per la transizione
(obiettivo tattico secondario)
18:3010ʼ Palla a coppie
Palleggio, bagher, “abc” a coppie
(i palleggiatori lavorano a parte su alzata in
posto 4)
-Riscaldamento gesti tecnici
18:4010ʼ
“3 vs 3” da seconda linea (Sintetico Individuale)
Quattro terne si affrontano: valgono tutti i colpi,eccetto lʼattacco da prima linea. Il pallone è
inserito dai tecnici. Segue pausa di 2ʼ
- Riscaldamento gesti tecnici
- Riscaldamento salto
- Controllo del gesto tecnico in
attacco per evitare lʼerrore
(obiettivo tecnico
secondario)
Andrea Ebana • Corso Nazionale per Allenatori di Terzo Grado • Federazione Italiana Pallavolo 38
OrarioTempo parziale
Esercitazione Descrizione Obiettivi
18:5025ʼ
Fase play senza punteggio (Globale Tecnica)
Team B batte sempre, team A riceve sempre.
Rotazioni bloccate.
1a palla:battuta di B ed azione
conseguente2a palla: freeball ad
A3a palla: palla ad A per attacco di palla
alta.
Si devono completare tutte le
rotazioni
- Correzione di situazioni tipo in
fase Cambio Palla (obiettivo tattico
primario)- Registrazione
della fase transizione di
Cambio palla,con seconda e terza
palla in particolare (obiettivo tattico
secondario) e distinzione di situazione di “azione +” o “azione -”
- Ritmo alto:appena cade una palla entra la
successiva (obiettivo fisico
primario)
19:1525ʼ
Fase play con punteggio (Globale di Verifica)
Stesso esercizio.
Punteggio: 17-17
Punteggio parallelo: ogni 2 errori di team
A (in ricezione o attacco) le costano la ripetizione della
rotazione
Si devono completare tutte le
rotazioni
-Stessi obiettivi di cui sopra
-Lʼinserimento del punteggio apporta
lʼelemento competitivo
-Inoltre, lʼinserimento del punteggio
parallelo permette il lavoro sulla
riduzione degli errori in ricezione e
attacco (obiettivi tecnici primario e
secondario)
19:4010ʼ
Ripetizioni Extra di Ricezione Due ricettori in zone 6 e 5 ricevono i servizi della macchina sparapalloni
Il palleggiatore esegue alzate dopo ricezione
- Ridurre errori in ricezione (obiettivo tecnico primario)
- Competenze in fase Cambio Palla (obiettivo tattico primario)
Andrea Ebana • Corso Nazionale per Allenatori di Terzo Grado • Federazione Italiana Pallavolo 39
OrarioTempo parziale
Esercitazione Descrizione Obiettivi
19,50(10ʼ)
Defaticamento guidato dal fisioterapista
-Corsa leggera-Stretching finale
-Prevenzione (Secondario Fisico)
Descrizione del lavoro e note finali:
La seduta incomincia con un protocollo di prevenzione individualizzato ed un riscaldamento
guidati dal preparatore (obiettivo fisico secondario) di circa 20’. Il primo contatto con la palla
avviene alle 18,20, con delle alzate di contrattacco (importanti in fase di transizione, così che si
strizza l’occhio all’obiettivo tattico secondario), seguite da un riscaldamento dei gesti tecnici a
coppie e del salto tramite un “3VS3” da seconda linea (in cui si lavora sulla gestione dell’errore
in attacco, obiettivo tecnico secondario). L’esercitazione globale tecnica, dunque senza
punteggio, viene svolta a ritmo intenso (resistenza alla forza rapida in campo,obiettivo fisico
primario), per 6’ circa, ma nelle pause viene corredata da correzioni di natura tecnica esecutiva
sui temi tecnici del giorno. L’esercitazione globale con punteggio è anch’essa svolta a ritmo
intenso, ma poggia sulle richieste situazionali e tattiche della fase Cambio Palla e di
conseguenza le correzioni andranno in questa direzione. Le dinamiche di punteggio (sia
primario sia parallelo) richiedono una grande attenzione ai temi tecnico-tattici proposti (come
da tabella qui sopra), e inoltre inseriscono, già ad inizio settimana, una componente agonistica
pressante. La seduta si chiude con 10’ di ripetizioni extra di ricezione per tre giocatori (utili a
perseguire gli obiettivi riguardanti la ricezione), a cui segue un piccolo protocollo di
defaticamento.
Martedì 22 ottobre 2013
Orario di allenamento: 10-11,30
Si effettua una seduta pesi di una durata di 90’ circa: l’obiettivo è il potenziamento degli arti
superiori ed inferiori , e viene perseguito con un lavoro submassimale personalizzato con i
sovraccarichi guidato dal preparatore atletico sulla base dei dati forniti dai test eseguiti ad inizio
stagione.
Andrea Ebana • Corso Nazionale per Allenatori di Terzo Grado • Federazione Italiana Pallavolo 40
35
Orario di allenamento: 18-19,30
L’allenamento serale risente, inevitabilmente, del lavoro con i pesi svolto al mattino. Si tratta di
una seduta breve in cui la parte di riscaldamento è uguale a quella del lunedì: in seguito si
effettua una fase globale tecnica senza punteggio in fase di transizione (perseguendo gli
obiettivi settimanali inerenti a questa fase), intervallata da delle finestre di 10’ di battuta-
ricezione, volte ad un lavoro tecnico sulla ricezione ( perseguendo l’obiettivo settimanale di
riduzione degli errori).
Tema Tecnico Tattico Fisico
Principale
-Evitare lʼerrore in attacco, disturbando lʼavversario in fase
di transizione
-Correggere situazioni-tipo nel
contrattacco in transizione
-Prevenzione
Secondario-Ridurre gli errori in ricezione
-Correggere situazioni-tipo nella correlazione muro
difesa in transizione
/
Nella prima parte si ricercano dunque, come nell’allenamento precedente, un obiettivo fisico di
prevenzione (con il protocollo guidato dal fisioterapista), e la precisione dell’alzata di
contrattacco, oltre al consueto riscaldamento dei gesti tecnici (palla a coppie e 3vs3 da seconda
Andrea Ebana • Corso Nazionale per Allenatori di Terzo Grado • Federazione Italiana Pallavolo 41
35 Si può vedere l’atleta Elisa Muri nell’esecuzione dello squat (riconosciuto dell’atleta nell’allegato C)
linea). Nell’esercitazione globale-tecnica36 (6vs6),invece, che parte sempre da una difesa su
attacco dei tecnici, si vanno a correggere situazione inerenti al contrattacco sia tecniche
(obiettivo principale tecnico) sia applicate in situazione di gioco (obiettivo principale
tattico), e conseguentemente al muro difesa (obiettivo secondario tattico). In mezzo a
questa fase play, si propongono tre finestre da 10’ ciascuna di battuta ricezione in cui viene
corretta l’esecuzione del gesto-ricezione (obiettivo secondario tecnico) dopo il servizio dei
compagni di squadra (jump float) o della macchina sparapalloni (jump-spin). L’allenamento si
chiude con il consueto protocollo di defaticamento.
Ancora una volta, i temi su cui si lavora sono principalmente mirati ad un miglioramento della
squadra, ma potrebbero tornare utili nella gara a venire.
Andrea Ebana • Corso Nazionale per Allenatori di Terzo Grado • Federazione Italiana Pallavolo 42
36 Stando alla definizione di Mario Barbiero presente nel materiale del corso, 2a parte, pagina 2.
Mercoledì 23 ottobre
Orario: 10-11,30
La seduta del mercoledì è l’ultima su cui si lavora più riguardo alla nostra squadra che a quella
avversaria, ed il tema prescelto è la transizione.
Tema Tecnico Tattico Fisico
Principale
-Evitare lʼerrore in attacco, disturbando lʼavversario in fase
di transizione
-Correggere situazioni-tipo nel
contrattacco in transizione
-Prevenzione
Secondario
- Non effettuare errori tecnici o di posizionamento a muro e in difesa
-Correggere situazioni-tipo nella correlazione muro
difesa in transizione
/
Dopo un riscaldamento individuale con mobilità articolare e theraband (20’), si propone, come
riscaldamento con palla, un circuito di free ball inserita dall’allenatore seguita da alzata: dopo
ogni colpo il giocatore segue la palla, e ogni 10’ viene introdotta una maggiore specificità
(inserimento dei palleggiatori, free ball nella propria zona di competenza, colpo d’attacco).
Dopo questo lavoro, della durata di circa 30’, si effettua una esercitazione globale tecnica: in
quest’ultima , che parte da palla inserita dai tecnici, sia in free-ball (si lavora su un tipo di
“azione +” di transizione), sia in difesa (si lavora su un tipo di “azione -”37). In caso di free ball,
si deve rischiare l’attacco, in caso di contrattacco dopo difesa, la parola d’ordine è: disturbare
l’avversario (con correlazioni di muro difesa in conseguenza alla lettura di queste situazioni). In
questo modo si va a lavorare sugli obiettivi tecnici e tattici, principali e secondari, previsti
(anche in relazione all’ alta qualità del prossimo avversario in transizione).
L’allenamento si chiude con il consueto protocollo di defaticamento.
Andrea Ebana • Corso Nazionale per Allenatori di Terzo Grado • Federazione Italiana Pallavolo 43
37 Come da definizione di M.Barbiero nelle slides del corso (seconda parte, pagina 6)
Giovedì 24 ottobre
Orario: 09,30-10,30
Seduta pesi che ha, come obiettivo principale non il potenziamento ma la prevenzione sugli arti
superiori, le spalle e gli arti inferiori. Le esercitazioni proposte vengono svolte su superfici
differenti (sabbia, circuito con pavimentazioni diverse38), e con l’ausilio di attrezzi come
swissball e loopband elastiche .
Orario: 18-20,15
La seduta del giovedì è la prima improntata principalmente sulla preparazione della gara del
sabato: per questa ragione è preceduta dalla prima seduta video settimanale39, in cui andiamo
ad analizzare assieme alla squadra le rotazioni avversarie. Gli obiettivi della seduta sono:
Andrea Ebana • Corso Nazionale per Allenatori di Terzo Grado • Federazione Italiana Pallavolo 44
38 Si vedono qui in foto le strutture utilizzate, all’interno del campus sportivo nel quale sorge la MBS Arena.
39 Descritta nel paragrafo 3.2 (Studio dei dati con la squadra)
Tema Tecnico Tattico Fisico
Principale
-Ridurre gli errori in ricezione e
migliorare le competenze in
questo fondamentale
-Miglioramento complessivo della
fase ricezione punto
-Prevenzione core stability
Secondario- Gestione dellʼerrore in attacco
-Correggere situazioni-tipo nella correlazione muro
difesa e contrattacco in transizione e
rapportarla a quanto visto a video sugli
avversari
/
Quando scendiamo in campo (18), effettuiamo un protocollo di core stability guidato dal
fisioterapista (obiettivo fisico primario, poichè la prevenzione sugli arti superiori e inferiori è
stato fatta in mattinata). Segue un riscaldamento con palla uguale a quello effettuato lunedì e
martedì con in aggiunta dei cicli di servizio nelle zone decise nella seduta video, prima di
arrivare alla parte finale di allenamento, che descrivo nella tabella sottostante:
Orario Esercitazione Descrizione Obiettivo
18:40 - Fase Play (Globale di verifica)
T2 inserisce consecutivamente
una free ball ed una difesa per giocare
palla alta su Team A. T3 fa lo stesso con
Team B. La squadra che effettua il punto
su entrambe le azioni, guadagna il
“big point”. Vince chi arriva per primo a 3
big points
- Verifica di quanto corretto su noi stessi nei giorni
precedenti riguardo alla fase di transizione da
azione + e azione -.
- Verifica di comprensione di quanto analizzato
a video circa la fase di transizione
avversaria. (obiettivo
secondario tattico)
Andrea Ebana • Corso Nazionale per Allenatori di Terzo Grado • Federazione Italiana Pallavolo 45
Orario Esercitazione Descrizione Obiettivo
19:00Finestra di Battuta/Ricezione a
punteggio (Sintetico di Rendimento)
Battuta-ricezione con linea di
ricezione schierata. I ricettori non possono
effettuare più di 1 errore ogni 8 palloni, altrimenti ripetono il lavoro (la media è di un errore ogni 6 al
momento).
- Evitare di subire ace (obiettivo
tecnico principale)
- Migliorare le competenze dei ricevitori coinvolti
(obiettivo tecnico
principale)
19:10 (per 55ʼ)
Fase Play (Globale di Rendimento)
-Team A batte sempre; Team B riceve sempre.
Rotazioni: bloccatePunteggio iniziale: 15-16 in favore di
Team A. 1a palla: battuta Team B e azione che ne consegue
2a palla: free ball a B
3a palla: Difesa di palla piazzata per A 4a palla: Free Ball a
BOgni azione vale un
punto.Punteggio Parallelo:
ogni 2 errori in ricezione od attacco costano a Team A la
ripetizione della rotazione. Si devono completare tutte le
rotazioni.
- Ridurre gli errori diretti in ricezione
(obiettivo tecnico
principale) e in attacco (obiettivo
tecnico secondario)
- Migliorare complessivamente la fase ricezione punto (obiettivo tattico primario)
- Correlare la nostra fase di transizione a
quella avversaria correggendo le
situazioni migliorabili, sia in caso di “azione +”
sia in caso di “azione
-” (obiettivo tattico
secondario)
L’allenamento si chiude con il consueto protocollo di defaticamento.
Andrea Ebana • Corso Nazionale per Allenatori di Terzo Grado • Federazione Italiana Pallavolo 46
Venerdì 25 ottobre 2013
Orario: 09,30-10,30
Allenamento con obiettivi solamente tecnici: sono presenti i ricevitori (liberi e schiacciatori) ed
i palleggiatori. Su un campo lavorano i ricevitori che effettuano ripetizioni di battuta-ricezione
sia individuali, sia in linea di ricezione ( tecnica esecutiva e tecnica applicata), senza punteggio,
solo con le correzioni dell’allenatore (perseguendo gli obiettivi settimanali a riguardo).
Sull’altro campo lavorano i palleggiatori sulla tecnica di palleggio rovesciato, di alzata di super
in posto 2 e di fast (tecnica esecutiva e tecnica applicata). Rifacendoci allo schema
precedentemente espresso40 , si può dire che su entrambi i campi si effettuano sequenze di
tipo tecnico e situazionale.
Orario: 18,30-20,30
Anche prima di questo ultimo allenamento settimanale (esclusa la rifinitura di domenica
mattina) si effettua una seduta video, stavolta relativa alle direzioni d’attacco principali degli
schiacciatori dell’AMS.
Gli obiettivi della seduta risentono di questa seduta video :
Tema Tecnico Tattico Fisico
Principale
-Ridurre gli errori in ricezione e
migliorare le competenze in
questo fondamentale
-Miglioramento complessivo della
fase ricezione punto in termini di efficacia
-Prevenzione core stability
Secondario
- Tecnica di Muro e di Difesa sulle diverse tipologie dʼattacco avversarie
-Correlazione muro/difesa in riferimento
alle direzioni di attacco avversarie
/
Il riscaldamento guidato dal fisioterapista è uguale a quello effettuato lunedì e martedì
(obiettivo fisico primario), così come uguale è la prima parte eseguita con palla ( alzate di
Andrea Ebana • Corso Nazionale per Allenatori di Terzo Grado • Federazione Italiana Pallavolo 47
40 Ivi, paragrafo 2.2, quali mezzi utilizzeremo.
contrattacco e palla a coppie e “3vs3” da seconda linea). Il nocciolo dell’allenamento è però una
esercitazione di difesa (prima individuale e poi di squadra con l’aggiunta del muro) di 20’ circa
su attacco da plinti (simulando le direzioni viste nella seduta video), che va a toccare gli
obiettivi tecnici e tattici secondari, ed una esercitazione globale così strutturata:
Orario Esercitazione Descrizione Obiettivi
19:30 Fase Play (Globale di Rendimento)
Punteggio di partenza: 24-23 per Team B. Rotazioni bloccate.1a palla: free ball data a Team A. Se vince Team A (24-24) si prosegue con Team B sempre in battuta e Team A sempre in ricezione, sino a chiusura set.La rotazione si ripete se: -team B vince la free ball (25-23)-team A vince la freeball ma perde il mini-set.-team A commette più di un errore diretto in ricezione. Lʼobiettivo per Team A è vincere tutte le rotazioni
- miglioramento complessivo della fase ricezione punto (obiettivo tattico primario)
- riduzione degli errori in ricezione tramite il punteggio parallelo (obiettivo tecnico primario)
- gestione della pressione dovuta al dover mettere palla a terra sulla free ball in un punteggio importante, dal momento che ci avviciniamo alla gara
L’allenamento si chiude con il consueto protocollo di defaticamento.
Andrea Ebana • Corso Nazionale per Allenatori di Terzo Grado • Federazione Italiana Pallavolo 48
Domenica 27 ottobre
Orario : 10-10,50
La squadra effettua una brevissima seduta di rifinitura sul campo di gara. Dopo aver passato
otto ore sul bus nel giorno precedente, gli obiettivi sono quelli di rimettersi in moto e di
prendere confidenza con il terreno di gioco: si effettua un breve riscaldamento guidato dal
fisioterapista, seguito da palla a coppie e battuta ricezione senza punteggio, per poi tornare in
albergo e trovare la carica giusta per affrontare la gara.
Ore 14:
Arrivo in palestra. Il campo emetterà il verdetto sulla nostra settimana, ma “siamo sempre e
comunque persone, dopo una vittoria e dopo una sconfitta”41
Andrea Ebana • Corso Nazionale per Allenatori di Terzo Grado • Federazione Italiana Pallavolo 49
41 G.Bergamaschi, F. De Giorgi, Pensieri per allenare e motivare una squadra, Scuola di Palo Alto,Milano 2010,
pag.55
CAPITOLO 4: CONCLUSIONI
Dopo la settimana descritta reputo opportuno trarre delle conclusioni: da una parte vorrei
vedere se effettivamente siamo riusciti, durante l’allenamento, a perseguire gli obiettivi che ci
eravamo posti riguardo alla settimana; dall’altra è secondo me utile riassumere la distribuzione
del lavoro avuta durante questa stessa settimana.
Obiettivi:
In fase Cambio Palla e Transizione, come si può vedere in questa tabella ciascuno degli obiettivi
è stato perseguito almeno quattro volte durante la settimana. Riguardo agli obiettivi di fase
Break Point, più inerenti agli avversari e alla strategia da impostare riguardo ad essi, abbiamo
lavorato nei due allenamenti finali della settimana 42:
FASE Obiettivi Quando è stato perseguito
Come è stato perseguito
FASE CAMBIO PALLA
-diminuire gli errori in ricezione
- gestione dellʼerrore in
attacco
-Lunedì, Martedì, Giovedì, Venerdì
mattina e sera- Lunedì, Martedì, Mercoledì, Giovedì
- Sequenze tecniche,
situazionali, condizionali
globali (entrambi gli obiettivi)
FASE BREAK POINT
- impostazione di una “strategia” di
gara funzionale alla distribuzione ed alla tipologia di attacchi
dellʼAMS (in che zona servire, come muoversi a muro ed
in difesa, come ricostruire)
- Giovedì , Venerdì
- Sequenze situazionali, condizionali,
globali - Studio con sedute
video
Andrea Ebana • Corso Nazionale per Allenatori di Terzo Grado • Federazione Italiana Pallavolo 50
42 Come da schema nel paragrafo 3.2 riguardo al lavoro speso su di noi e sull’avversario.
FASE Obiettivi Quando è stato perseguito
Come è stato perseguito
TRANSIZIONE
-gestione dellʼerrore in contrattacco
- attaccare disturbando lʼavversario
(proprio come fan gli avversari)
- correlazione muro/difesa sul
contrattacco avversario
-Lunedì, Martedì, Mercoledì, Giovedì-Martedì, Mercoledì,
Giovedì, Venerdì
- Sequenze tecniche,
situazionali, condizionali
globali (entrambi gli obiettivi)
Distribuzione del lavoro
Guardando invece alla distribuzione del lavoro, abbiamo un monte minuti settimanale di 715’ .
Se guardiamo al tempo dedicato alle componenti (fisica, tecnica, tattica), si suddivide così:
Fig. 13: Distribuzione del lavoro nel corso del Microciclo preso in esame
Fisico Tecnica Tattica
40%
36%
25%
Andrea Ebana • Corso Nazionale per Allenatori di Terzo Grado • Federazione Italiana Pallavolo 51
Se torniamo al grafico relativo alla distribuzione del lavoro nei Mesocicli43, vediamo che si era
prevista una distribuzione del lavoro molto simile a quella qui evidenziata relativamente a
questo mesociclo (si era previsto un 40% di tattico e un tecnico e fisico appaiati al 30%)44 :
dunque, i tempi previsti sono stati rispettati.
Per concludere
Dopo tutte queste considerazioni riguardo ad una settimana di lavoro, viene naturale chiedersi
come poi sia andata a finire. Ebbene, nessun mistero: a Stoccarda siamo stati sconfitti 3 a 1.
Nonostante il tempo passato a preparare la gara non sia stato premiato con una vittoria, trovo
sia anche qui il bello di questo sport:
“Non c’è sport senza sogno, vittoria da rincorrere, coppa da sollevare, record da migliorare.
Non c’è sport senza sconfitta, dubbio, messa in discussione, sfiducia.
Non c’è sport senza quel momento terribile in cui ti rendi conto che hai perso.
Non c’è sport senza quel momento meraviglioso in cui ricominci da zero verso un nuovo
obiettivo”45
Proprio questo, un nuovo obiettivo. Quello che, facendo tesoro degli errori commessi, si va
inseguendo in palestra dal prossimo lunedì. Quello che ho inseguito scrivendo queste pagine .
Andrea Ebana • Corso Nazionale per Allenatori di Terzo Grado • Federazione Italiana Pallavolo 52
43 paragrafo 2.2, quali mezzi utilizzeremo
44 Tenendo ben presente che: il riscaldamento non è conteggiato nei minuti del lavoro fisico,qualora invece lo
conteggiassimo,probabilmente le percentuali sarebbero ancora più vicine a quelle descritte nel paragrafo 2.2;
alcune componenti vanno inevitabilmente a mescolarsi durante le sedute, e dunque i confini non sono così definiti
in alcune esercitazioni.
45 M.Berruto, Andiamo a Vera Cruz con quattro acca, Bradipolibri, Torino 2004, pag. 7
BIBLIOGRAFIA
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• Manuale Allievo-Allenatore Primo Livello Giovanile, a cura di Marco Mencarelli (con la
collaborazione di Mario Barbiero, Alessandro Bruni, Luca Cristofani, Francesco De Angelis,
Giuseppe Dimichino, Oscar Maghella, Marco Paolini, Paolo Pasqualoni, Carmelo Pittera,
Delio Rossetto, Michele Ruscello, Michele Zanin), Calzetti Mariucci Editore, Ferriera di
Torgiano (PG) 2012
•R. Esposito, La responsabilità sociale delle organizzazioni sportive, Coni Servizi, Tivoli 2012
•G. Bergamaschi, F. De Giorgi, Pensieri per allenare e motivare una squadra, Scuola di Palo
Alto, Milano 2010
• M.Berruto, Andiamo a Vera Cruz con quattro acca, Bradipo Libri, Torino 2004
•Materiale didattico “10° Corso Nazionale per Allenatori di 3° grado”, docenti:
De Giorgi F., Cuccarini G., Bellotti S., Barbiero M., Esposito G., Di Mario A.,
Peterson D., Cameli S., Felici F., Montesi B., 9-16 Giugno 2013, Cavalese (TN).
Andrea Ebana • Corso Nazionale per Allenatori di Terzo Grado • Federazione Italiana Pallavolo 53
LETTURE DI BASE
•M. Paolini, Il nuovo sistema Pallavolo, Calzetti-Mariucci Editore, Ferriera di Torgiano
(PG) 2006
•S. Avalle, Considerazioni sulla Tattica: che cosa è, come si usa, quando si usa, Materiale
Didattico CQN Fipav
•G.Volpicella, Il manuale della pallavolo, Idealibri, Milano 1994
•M.Barbolini, Pallavolo: tecnica e tattica nella fase di ricezione-attacco, Complemento
Oggetto, Quarto Inferiore (BO)
•P.Bellotti, Storia del concetto di allenamento, Calzetti-Mariucci Editore, Ferriera di
Torgiano (PG) 2009
•J.Weineck, L’allenamento ottimale, Calzetti-Mariucci Editore, Ferriera di Torgiano (PG)
2009
•T.R. Baechle, R.W. Earle, Manuale di condizionamento fisico e allenamento della forza,
Calzetti-Mariucci Editore,Ferriera di Torgiano (PG) 2010
•DVD della collana “Volley” della Calzetti-Mariucci Editori, degli autori Mencarelli
M., Paolini M., Moretti M., Anastasi A., Di Mario A. e De Giorgi F.
SITOGRAFIA DI BASE
•www.federvolley.it
•www.piemonte.federvolley.it
•www.allenatoridipallavolo.com
•www.preparazionefisica.it
Andrea Ebana • Corso Nazionale per Allenatori di Terzo Grado • Federazione Italiana Pallavolo 54
RINGRAZIAMENTI
Qualche ringraziamento , oltre che di dovere, per quanto mi riguarda è di assoluto piacere.
Ringrazio la FIPAV tutta ed il corpo docenti per l’organizzazione di questo corso, che ho
ritenuto stimolante e molto formativo in ogni suo momento.
Ringrazio il CQR Piemonte, per i sani precetti pallavolistici che mi hanno condotto sino a qui;
Ringrazio Alberto Salomoni, perchè ha scommesso su di me, e continua a farlo;
Ringrazio tutti gli allenatori e i giocatori con cui ho collaborato, e anche tutti quelli contro cui ho
giocato, e al contempo mi scuso con ciascuno di essi per quanto quotidianamente ho rubato loro;
Ringrazio gli amici, per tutto il tempo che ho sottratto loro a causa di questa passione;
Ringrazio CT, perchè un editor così lo vorrebbero tutti;
Ringrazio la persona a cui questa tesi è dedicata: vederla entrare ogni giorno in palestra, ad 83
anni, con la stessa passione, mi fa capire meglio di ogni altra cosa quale sia la missione da
seguire in questo ruolo;
Ringrazio mia madre: quando mi accompagnava ad allenamento, da bambino, probabilmente
non pensava che avrei seguito un pallone come fosse un sogno;
Ringrazio mio padre: il mio critico più feroce ieri, il mio tifoso più vivo oggi: irrinunciabile, in
entrambe le versioni.
Ringrazio Roberta: sta per sposare un filosofo che vuole far l’allenatore e per questo abita a
1000 km di distanza da lei. Corre ogni giorno il rischio di doverlo mantenere: e ne corre uno ben
più grande, quello di amarlo con tutti i suoi difetti.
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