corteccia nucleo corteccia arco nucleare zonula capsula anteriore lamella zonulare epitelio...
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Corteccia
Nucleo
Corteccia
Arconucleare Zonula
Capsula anteriore
Lamella zonulare
Epitelio capsulare anteriore

non accomodato
accomodato
6 m
33 cm



PATOLOGIA DEL CRISTALLINOPATOLOGIA DEL CRISTALLINO
ANOMALIE DELLA TRASPARENZA;
ANOMALIE DI FORMA E/O DI POSIZIONE;

CLASSIFICAZIONE DELLA CATARATTACLASSIFICAZIONE DELLA CATARATTA
La cataratta è classificata in base ai seguenti parametri:La cataratta è classificata in base ai seguenti parametri:
ETÀ DI INSORGENZA
ETIOLOGIA
MORFOLOGIA
MATURITÀ

EPIDEMIOLOGIAEPIDEMIOLOGIA
Nei Paesi meno industrializzati come Africa, Asia, America Latina
la cataratta è di gran lunga la maggiore causa di cecità (AV<1/20).
Si stima che circa 12-15 milioni di individui, per la maggior parte
residenti nelle aree sopra citate siano ciechi a causa della cataratta.
Nei Paesi meno industrializzati come Africa, Asia, America Latina
la cataratta è di gran lunga la maggiore causa di cecità (AV<1/20).
Si stima che circa 12-15 milioni di individui, per la maggior parte
residenti nelle aree sopra citate siano ciechi a causa della cataratta.
Nei Paesi più industrializzati è la seconda causa di cecità legale
dopo la retinopatia diabetica.

Prevalenza della cecità da cataratta nell’ambito della popolazione di ciechi
Adattata da:D’Ermo F, Moriconi S. La cataratta. In: La cecità in Italia, problemi epidemiologici, preventivi e riablitativi.
Commissione CNR per lo studio della cecità in Italia, CIC Ed. Int. 1989:17-31
Adattata da:D’Ermo F, Moriconi S. La cataratta. In: La cecità in Italia, problemi epidemiologici, preventivi e riablitativi.
Commissione CNR per lo studio della cecità in Italia, CIC Ed. Int. 1989:17-31
Paesi in via di sviluppo Paesi Occidentali
HymalayaHymalaya 70.0%70.0%
Etc..Etc..
TongaTonga 68.4%68.4%
India (1979-80)India (1979-80) 66.8%66.8%
NepalNepal 66.8%66.8%
Nord-EgittoNord-Egitto 41.0%41.0%
GhanaGhana 39.0%39.0%
Sud-TunisiaSud-Tunisia 34.8%34.8%
IsraeleIsraele 31.6%31.6%
Inghilterra (1955-62)Inghilterra (1955-62) 22.6%22.6%
Canada (1964)Canada (1964) 15.0%15.0%
USA (1979)USA (1979) 1.2%1.2%
Italia (1984)Italia (1984) 23.0%23.0%

Studi epidemiologici sulla cataratta senile sono ormai
numerosi e sempre più frequenti in letteratura.
Purtroppo i dati raccolti sono talora difficilmente
confrontabili, a causa delle differenze esistenti nelle
metodologie diagnostiche e classificative utilizzate,
che influiscono notevolmente sui risultati dello studio,
per quanto statisticamente corretto esso sia.
Studi epidemiologici sulla cataratta senile sono ormai
numerosi e sempre più frequenti in letteratura.
Purtroppo i dati raccolti sono talora difficilmente
confrontabili, a causa delle differenze esistenti nelle
metodologie diagnostiche e classificative utilizzate,
che influiscono notevolmente sui risultati dello studio,
per quanto statisticamente corretto esso sia.

CLASSIFICAZIONE ETIOLOGICA della CATARATTACLASSIFICAZIONE ETIOLOGICA della CATARATTA
CAT. SENILE SOTTOCAPSULARE NUCLEARE CORTICALE
CAT.TRAUMATICA
FERITA PERFORANTE BULBARE CONTUSIONE BULBARE RADIAZIONI INFRAROSSE E IONIZZANTI SHOCK ELETTRICO
CAT. METABOLICA
DIABETE IPOGLICEMIA GALATTOSEMIA MALATTIA DI FABRY MALATTIA DI WILSON
1
2
3

CAT. TOSSICA
STEROIDICLORPROMAZINAAMIODARONEMIOTICI
CAT. SECONDARIA (COMPLICATA)
UVEITE ANTERIOREMALATTIE EREDITARIE RETINICHE E VITREORET.MIOPIA ELEVATA
CAT. SECONDARIA AD INFEZIONI MATERNE
ROSOLIATOXOPLASMOSIMALATTIA CITOMEGALICA
ALTRE CATARATTE
FARMACI IN GRAVIDANZASINDR. DI DOWNSINDR. DI WERNERDISTROFIA MIOTONICACAT. EREDITARIAETC..
4
5
6
7

CLASSIFICAZIONE MORFOLOGICA DELLA CATARATTACLASSIFICAZIONE MORFOLOGICA DELLA CATARATTA
CAPSULARE1
SOTTOCAPSULARE2
NUCLEARE3
CORTICALE4
LAMELLARE5
SUTURALE6

Zonulareparziale
Zonularecomplet
a
ZonulareParzialment
edoppia
Zonularedoppia
Cataratta totale
Cataratta
corticale
Cataratta
nucleare
Centrale puntiform
e
Polare anteriore
Polare posteriore
Piramidale
FusiformeBipolare

ALTRI PARAMETRI DI CLASSIFICAZIONEALTRI PARAMETRI DI CLASSIFICAZIONE
MATURITÀMATURITÀ
CAT. IMMATURA CAT. MATURA CAT. INTUMESCENTE CAT. IPERMATURA CAT. MORGAGNANA
ETÀ DI INSORGENZA
CONGENITA INFANTILE GIOVANILE PRESENILE SENILE
1
2









CATARATTA CONGENITA
interessamento mono o bilaterale, densità e morfologia della cataratta, patologie associate a carico del segmento ant. e post. (opacità corneali, microftalmo, glaucoma, vitreo primario iperplastico persistente, corioretinite, retinopatia rubeolica), funzione visiva (presenza o meno di fissazione centrale, nistagmo, strabismo)
ricerca delle possibili cause (infezioni o assunzione di farmaci in gravidanza, cat. ereditaria )
ANAMNESI FAMILIARE:
ESAME CLINICO OCULARE:
va posta particolare attenzione alle patologie associate (rosolia, difetti metabolici o biochimici, ritardo mentale)
ESAME CLINICO GENERALE:








CATARATTA CONGENITA INDICAZIONI CHIRURGICHE
Cataratta bilaterale avanzata intervento entro poche settimane dalla nascita
Cataratta monolaterale sia la cataratta matura che un’afachia monolaterale non corretta favoriscono l’insorgenza di AMBLIOPIA
Cataratta bilaterale immatura intervento procrastinato in base all’acuità visiva

TECNICHE CHIRURGICHE
CORREZIONE dell’AFACHIA
Cat. Bilaterale
Correzione con lenti a tempiale e successivo impianto secondario di IOL a 6-7 anni
Cat. monolaterale Lente a contatto corneale Ambliopia!
ASPIRAZIONE SEMPLICE : mediante 2 cannule o 1 cannula unica per infusione-aspirazione
LENSECTOMIA: l’intero cristallino, comprese le capsule ant. e post., veniva rimosso con gli strumenti da vitrectomia. Questa tecnica sostituiva l’aspirazione semplice e poteva avvenire o tramite un’incisione limbare o via pars plana
NON SI PUÒ IMPIANTARE UNA IOL subito a causa del futuro accrescimento del bulbo oculare
FACOASPIRAZIONE: attuale tecnica chirurgica di scelta. Sacco capsulare lasciato in situ.










CATARATTA nell’ ADULTO
2. ESAME CLINICO del pz:
L’estrazione della cataratta è dettata da:
1. MIGLIORAMENTO dell’ ACUITÀ VISIVA
2. INDICAZIONI MEDICHE (glaucoma facolitico, glaucoma da chiusura d’angolo, pat. retinica non trattabile per l’opacità dei mezzi etc..)
3. INDICAZIONI ESTETICHEESSENZIALI :
1. ANAMNESI generale e oculare
ACUITÀ VISIVAESAME BIOMICROSCOPICO con lampada a fessura



Lente intraocula
re
Lente a
contatto
Lente a
tempiale

I O LI O L L A CL A C L E N T E
L E N T E

TECNICHE CHIRURGICHE
l’ intero cristallino è rimosso con un criodo.Numerosi svantaggi: impossibilità di impianto in camera post. per l’assenza della capsula post., maggiore incidenza di complicanze per perdita di vitreo e di rotture o distacchi retinici
la capsula posteriore è lasciata in situ con conseguente impianto in camera posteriore.Svantaggi: più difficile da eseguire e quindi elevata incidenza dicomplicanze, opacizzazione della capsula post. in molti casi e necessità di un trattamento YAG-laser
un ago cavo di titanio, attivato da un meccanismo ad ultrasuoni, vibra lungo l’asse longitudinale emulsionando la sostanza cortico-nucleare che viene aspirata dal sacco capsulare .
ESTRAZIONE INTRACAPSULARE:
ESTRAZIONE EXTRACAPSULARE:
FACOEMULSIFICAZIONE:
1
2
3













FACOEMULSIFICAZIONE
VANTAGGI SVANTAGGI
taglio piccolo
cicatrizz.più breve
minore astigmatismo
stabilizzazzione più rapida dello stato refrattivo
maggior incidenza di complicanzedurante l’apprendimento
possibilità che nucleo-corteccia e vitreo si mescolino con difficoltà nell’aspirazione
rischio di danno all’iride
impossibilità di utilizzo in caso di sclerosi nucleare avanzata
costo dell’attrezzatura







COMPLICANZE
PreoperatoriePreoperatorie
•Scarsa collaborazione del paziente•Scarsa dilatazione pupillare•Patologie corneali•Pseudoesfoliatio•Miopia elevata e lassità zonulare•Sinechie anteriori e posteriori•Camera anteriore bassa• Perforazione retinica da iniezione retrobulbare

COMPLICANZEIntraoperatorieIntraoperatorie
Rottura della capsula con perdita di vitreo: • Distorsione pupillare• Prolasso irideo• Sdr da contatto vitreale• Uveite• Distacco retinico• Edema maculare cistoide cronico
Estrazione incompleta della cataratta
Lussazione del cristallino o di suoi frammenti in camera vitrea
Complicanze emorragiche coroideali: Emorragia espulsiva Distacco di coroide emorragico
Rottura della capsula

COMPLICANZE
Postoperatorie precociPostoperatorie precoci
•INFEZIONI (da 1 a 3 casi su mille)•Prolasso irideo •Cheratopatia striata e complicanze corneali•Pervietà della ferita•Ipoema•Blocco pupillare•Ptosi palpebrale•Astigmatismo elevato•Ipertono,Ipotono
•INFEZIONI (da 1 a 3 casi su mille)•Prolasso irideo •Cheratopatia striata e complicanze corneali•Pervietà della ferita•Ipoema•Blocco pupillare•Ptosi palpebrale•Astigmatismo elevato•Ipertono,Ipotono

COMPLICANZE
Postoperatorie TardivePostoperatorie Tardive
•Opacizzazione della capsula posteriore (da 10 a 35%)•Edema maculare cistoide (Sdr di Irvine-Gass)•Distacco retinico•Epitelizzazione•Bozza filtrante•Sindrome da contatto vitreale•Sindrome da prolasso vitreale•Sindrome “UGH”•Sindrome del tramonto, IOL lussata in camera vitrea





ANOMALIE DI POSIZIONE : ECTOPIA LENTIS (dislocazione del cristallino)
1. Sindrome di Marfan : e’ presente nell’ 80 % dei casi una dislocazione verso l’ alto, bilaterale, simmetrica e non progressiva del cristallino. In alcuni casi il cristallino e’anche piccolo e sferico (microsferofachia)
2. Sindrome di Weill-Marchesani: la microsferofachia e’ il carattere principale; una dislocazione verso il basso può verificarsi tra i 10 e i 25 anni di età
3. Omocistinuria: dislocazione verso il basso del cristallino, con perdita dell’ accomodazione per danno zonulare
4. Iperlisinemia: è presente microsferofachia
5. Ectopia lentis familiare: non è associata a difetti sistemici.
6. Aniridia: a volte è associata ad ectopia lentis
A. EREDOFAMILIARE

B. ACQUISITA
1.Trauma: È la causa più comune
2.Macroftalmo: dovuto a miopia elevata o buftalmo
3.Tumori uveali anteriori
4. Ciclite cronica
5. Cataratta ipermatura
6. Sifilide






ANOMALIE DI FORMA DEL CRISTALLINO
6. MICROSFEROFACHIA: piccolo e sferico, si riscontra nelle sindr. di MARFAN, WEILL-MARCHESANI, IPERLISINEMIA
1. COLOBOMA: può essere associato a quello irideo e coroideale
2. LENTICONO ANTERIORE: deformazione conica anteriore della porzione centrale, di diametro 3-4 mm
3. LENTICONO POSTERIORE: rara anomalia del periodo neonatale o infantile ; protuberanza circolare o ovale della zona assiale posteriore , di 2-7 mm di diametro
4. LENTIGLOBO: deformazione emisferica generalizzata
5. MICROFACHIA: diametro inferiore alla norma; reperto isolato o in pz con sindr. di LOWE
