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Strumenti attuali di cooperazione Internet:WIKI,intelligenza collettiva…nuovi modi di manipolare dati e informazioni.
Lezione Frontale
Cosa vedremo e perche’Nuovi strumenti di lavoro cooperativo (social work), come
• wiki (wikispace)
importanti perché• Strumenti di lavoro a distanza• Espressione del nuovo modo per utilizzare gli strumenti:
• finalmente davvero per risparmiare tempo e per annullare le distanze
• Molto utilizzati anche per condividere risultati di ricerca (anche tesi) e per conservare dati e raccogliere informazioni
Nota: i link sono collegati quindi rimandano alle informazioni on line
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wiki
• Cos’è un wiki?• Qui una bella presentazione (magari un po’ datata per
alcuni link…)• Guardate soprattutto, nella slide «other uses of
wikis», la voce «presentation media»
http://meredith.wolfwater.com/cil06/
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Definizione e storia
• Def: insieme di aree di lavoro condivise tra utenti, che possono inserire, modificare e condividere informazioni e file di tutti i formati
• Molto utili in progetti, se si devono condividere documenti, ecc ecc
• http://slategroup.uchicago.edu/2006presentations/wiki.pdf
• Honolulu shuttle (“veloce veloce”, in hawaiano)• Il primo realizzato da Ward Cunningham
(wikiwikiweb)
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Definizione e storia
Link: http://c2.com/cgi/wiki?WelcomeVisitors
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Usare l’intelligenza collettiva
• Concetto vecchio:– alla base dei fondamenti della programmazione
informatica… vedere RIUSABILITA’… perché sprecare tempo a rifare quel che già è fatto?
– Saggezza popolare: due teste pensano meglio di una…– Il wiki è una base di dati, o, più ancora, una base di
conoscenza cui tutti contribuiscono
• Non è necessario essere esperti:– Basta conoscere alcune sintassi di base (simili
all’HTML) per collaborare
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Piattaforme per creare WIKI
• Decine di differenti soluzioni• Le 5 principali: Google Docs; MediaWiki; Pbw Wiki;
Socialtext; Wikispaces
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Google DOCS (1)
• GOOGLE DOCS soluzione web-based per documenti,
presentazioni, fogli di calcolo e moduli.
• Non classificato ufficialmente come wiki, ma di fatto
strumento per la collaborazione online.
• Un documento creato in Google Docs può essere condiviso
con 200 persone, ma solo dieci utenti possono modificarlo
nello stesso momento.
• Per utilizzarlo occorre avere account google
http://docs.google.com/
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Google DOCS (2)
• Possibilità di utilizzare offline la suite scaricandola sul PC o
Mac.
• Per utilizzare Google Docs non c'è bisogno di possedere
conoscenze tecniche
• è gratuito
• Ogni utente può archiviare al massimo 5.000 documenti di
testo e presentazioni e 1.000 fogli di calcolo.
http://docs.google.com/
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SOCIALTEXT (1)
• SOCIALTEXT wiki professionale web-based
• Il layout del wiki è composto da moduli organizzabili
in maniere differenti attraverso il drag&drop.
• servizio per i cellulari
• immagini e video possono essere inseriti nel wiki.
http://www.socialtext.com/
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SOCIALTEXT (2)
• I wiki di SocialText possono essere pubblicati su
Internet «incollando» il codice HTML nella propria
pagina web.
• Si possono ricevere le notifiche sugli
aggiornamenti del wiki tramite email o feed RSS.
• E’ a pagamento (ma il costo non è eccessivo).
http://www.socialtext.com/
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MediaWIKI (1)
• MediaWiki è l'unico wiki tra quelli presentati non
web based: non ci si può registrare e iniziare a usare il
proprio wiki
• MediaWiki è un vero e proprio software.
• E’ open-source ed è uno dei wiki più flessibili (forse il più
flessibile).
• Tutta le energie spese per le impostazioni iniziali sono
ripagate dalle possibilità di controllo.
http://www.mediawiki.org
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MediaWIKI (2)
• Basta avere conoscenze di PHP e di MySQL per creare
wiki eccezionali.
• MediaWiki è il software su cui è basata Wikipedia.
• offre le funzionalità standard tipiche delle altre
piattaforme wiki: eccellente capacità di revisione,
notifiche degli aggiornamenti delle pagine via email e
feed RSS, possibilità di impostare template.
http://www.mediawiki.org
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pbwiki
• PBwiki offre gratuitamente la maggior parte delle
funzionalità.
• Limiti: capacità di modifica del wiki estendibile a soli tre
utenti e presenza di annunci pubblicitari sul wiki. La ricerca
o il servizio di statistiche non sono disponibili per la versione
gratuita
• PBWiki offre poche personalizzazioni.
• Possono essere impostati diversi livelli di accesso, dalle
cartelle fino alle singole pagine
http://www.pbwiki.com
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pbwiki
• Eccellente capacità di revisione, notifiche degli
aggiornamenti delle pagine via email e feed RSS,
possibilità di impostare i template, editor WYSIWYG,
backup semplificato e salvabile in formato ZIP.
• Il prezzo di PBWiki varia in base al tipo di piano scelto
(Business, Academic, Personal).
• Per gli account Academic e Personal il prezzo è fisso su
base annuale.
http://www.pbwiki.com
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wikispaces
• Probabilmente il miglior wiki per principianti
• è allo stesso tempo un'ottima piattaforma per le
organizzazioni più complesse.
• molto intuitivo, semplice
• la versione gratuita è integrata da annunci pubblicitari.
• Limiti: non è molto flessibile.
• sia nella versione gratuita che a pagamento si hanno le
stesse caratteristiche standard dei wiki
http://www.wikispaces.com/
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wikispaces
• controllo delle revisioni, notifiche degli aggiornamenti via
email o feed RSS, editor WYSIWYG, backup semplificato e in
formato ZIP, personalizzazione dei template solo per le
versioni a pagamento, così come per le funzionalità di
controllo degli accessi ai contenuti.
• parte da una versione gratuita, supportata da annunci
pubblicitari, e arriva a costare 8.000 dollari all'anno per le
organizzazioni di livello aziendale.
http://www.wikispaces.com/
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Creare un wiki con wikimedia(istruzioni su http://www.mediawiki.org/wiki/MediaWiki)
• Per chi non è esperto, la parte più difficile è l’installazione. Occorre installare:
• IIS o Apache (Win o Linux)• Php o Perl• MySql, Posgres o MsSQL (c’è un db sotto!)• E poi mettere tutto il contenuto, scaricato da
www.mediawiki.org, nella cartella della root del webserver creato.
• Su linux generalmente non si hanno problemi, ma con Windows è un’altra storia…
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Alternativa per Windows:
• Scaricate WAMP dal sito http://www.wampserver.com/en/
• Contiene già (per Windows) il server Apache, MySql e Php
• E poi mettere tutto il contenuto, scaricato da www.mediawiki.org, nella cartella della root del webserver creato.
• Successivamente dovrete impostare alcune proprietà nel file LOCALSETTING.php
• Ma il tutto è illustrato molto bene su mediawiki all’indirizzo:
http://www.mediawiki.org/wiki/Manual:LocalSettings.php
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mediawiki
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Download di mediawiki
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Mediawiki… e poi?
• Una volta sviluppato il wiki, dovrete farne l’upload su un server
• Dunque dovrete effettuare anche un DUMP del database per poi riportarlo sul server del vostro provider
• Per altre informazioni su cos’è un wiki, guardate questa presentazione, fatta molto bene:
• http://www.libsuccess.org/index.php?title=What_is_a_Wiki
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Ma non c’è solo il wiki…
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L’informatica d’ufficio (non solo per l’ufficio)
• la tecnologia aiuta ad incrementare e ad ottimizzare le risorse, il contenimento dei costi ed il time managing attraverso: 1. piattaforme cooperative 2. data warehouse e data storage, gestione documentale/knowledge
base 3. VOIP (Skype) 4. Intranet 5. agenda condivisa
• possiamo discutere a lungo sull'utilità di ciascuno degli item elencati e sui vantaggi e sul contributo portato da ciascuno di essi
• Ad ogni modo, se già molti degli argomenti elencati sopra sono sconosciuti ai più, o maleutilizzati, la faccenda si fa più grave quando ci addentriamo nelle nuove tecnologie, ovvero nel concetto di
WEB 2.0
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La bolla dot-com...
... e la diffidenza... molti hanno concluso che la Rete fosse
stata sopravvalutata ma... le bolle portano a crisi che
generano rivoluzioni tecnologiche!
Autunno 2004: Dale Dougherty (vice presidente O'Reilly)
parla di WEB 2.0
• Cos'é? Un nuovo modo di pensare la Rete, un modo
cooperativo, un insieme di principi e procedure.
Cominciamo con un confronto.
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WEB 1.0 vs WEB 2.0
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Il WEB come piattaforma
Abbiamo detto "insieme di principi e di procedure" che collegano un
"sistema solare" di siti che dimostrano tutti o parte di tali principi, a una
distanza variabile dal centro.
Prendiamo l'esempio di GOOGLE:
• inizia come applicazione WEB nativa, non pacchetto in vendita, ma
servizio per cui i clienti pagavano direttamente o indirettamente
• attenzione: richiede una competenza che altri (es. Netscape,
Netscape Navigator, il primo web browser grafico di successo della
storia dell'Informatica) non hanno mai richiesto: la gestione dei
database. Google non è semplicemente un insieme di strumenti
software ma un database specializzato.
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Una piattaforma batte sempre un’applicazione?
Possiamo dire di SI'
Le piattaforme Microsoft hanno sempre battuto le applicazioni dei concorrenti. Pensate a:
Excel vs Lotus 1-2-3
Internet Explorer vs Netscape Navigator...
Stavolta, però, lo scontro è tra due piattaforme che realizzano paradigmi completamente diversi (es. Microsoft vs Apache):
Quale piattaforma o, meglio, quale paradigma è più adatto per cogliere le opportunità future?
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Un esempio illuminante: i BLOG
BLOG: una home page personale in formato di diario (non necessariamente organizzato in modo cronologico)
Il Blog ha realizzato la "saggezza delle folle".
Altro esempio: gli RSS.• consente di "abbonarsi" ad una pagina, collegandola
all'interno delle proprie e ricevendo gli aggiornamenti ogni volta che questa viene aggiornata. Un feeed RSS è una fonte di informazioni aggiornata.
contributi degli utenti: chiave per il dominio nell'era WEB 2.0
Qualche esempio: Amazon, ebay, Wikipedia, Flickr, Cloudmark, Facebook
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L’architettura partecipativa
Oggi molti sistemi sono progettati per incoraggiare la partecipazione.
La lezione chiave è che gli utilizzatori aggiungono valore. Pochi,
però, lo faranno volontariamente. Ecco perché le società che
seguono il modello WEB 2.0 impostano sistemi per l'aggregazione
dei dati degli utenti e per la costruzione di valore come effetto
laterale dell'utilizzo ordinario dell'applicazione.
(un altro esempio: slideshare)
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I social network
social network (LinkedIn, Facebook …)
Una parte del WEB 2.0 sfrutta l'intelligenza collettiva, mentre la
blogosfera è l'equivalente del chiacchiericcio mentale costante:
la voce che tutti sentiamo nella nostra testa.
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L’importanza dei dati
Ogni applicazione significativa su Internet è supportata da un database specializzato: il web crawl di Google, la directory di
Yahoo, il database di Amazon, ecc...Ma i dati a chi appartengono? Beh... fate caso ai copyright su GoogleMap...
- utenti preoccupati per privacy e per diritti sui propri dati- le aziende sanno che il controllo sui dati potrebbe essere la fonte principale per ottenere un vantaggio competitivo...qualche esempio: nukri.com, 99acre, yahoo
movimento del FreeSoftware… prossimamente FreeData?...
La gestione dei dati è la competenza chiave delle compagnie web 2.0. Infoware invece di Software
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Il futuro?
Molte evoluzioni del WEB 2.0, soprattutto nell’entertainment.
WebTV, GLOGSTER… sempre più video, sempre più sintesi…
WEB 3.0 (vedremo meglio in seguito)
termine coniato per descrivere il web semantico
permette di organizzare le informazioni del mondo
può ragionare sulle informazioni e creare nuove conclusioni
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L’intelligenza collettiva: esempi di cose che non vorrei veder fare a voi
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Ora c’è anche il GLOG: www. glogster.com
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il podcast (1)
• Podcasting:sistema che permette di scaricare in modo
automatico documenti (generalmente audio o video)
chiamati podcast, utilizzando un programma ("client")
in genere gratuito chiamato aggregatore o feed
reader.
• Un podcast è perciò un file, messo a disposizione su
Internet per chiunque si abboni ad una trasmissione
periodica e scaricabile automaticamente
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il podcast (2)
• Da dove nasce il termine «podcast»?
• Associazione con iPod perché lettore molto diffuso
– Per questo motivo si è cercato di renderlo "neutro",
utilizzandolo come acronimo di "Personal Option
Digital casting"
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WEB 3.0
Un ulteriore approfondimento
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Web 3.0: approfondimenti
• Web 3.0: significati diversi volti a descrivere l'evoluzione
dell'utilizzo del Web e l'interazione fra gli innumerevoli
percorsi evolutivi possibili.
– trasformare il Web in un database (faciliterebbe
l'accesso ai contenuti da parte di applicazioni non
browser),
– sfruttare le tecnologie basate su intelligenza
artificiale, web semantico, Geospatial Web, o Web 3D.
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da quando se ne parla?
• 2006: articolo di Jeffrey Zeldman critico verso il Web 2.0 e le sue tecnologie associate come AJAX.
• 2007, l'agenzia digitale brasiliana CUBO ha definito il Web 3.0 come l'abilità per i clienti di comunicare con le aziende, sia in maniera diretta utilizzando blog e altre applicazioni Web 2.0, che in maniera indiretta, come se fossimo i possessori di dati psicografici analizzati dal Web semantico e da altri strumenti di marketing come Microtargeting/Silent Marketing.
• materia di crescente interesse e dibattito a partire dalla fine del 2006 sino ad oggi.
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Motori di ricerca semantici?
• …anziché digitare in una casella di testo parleremo ad un
monitor, che ci risponderà come se fosse il nostro
consigliere personale. E’ ricerca web semantica.
• Avete presente quel che vediamo nei film di fantascienza da
anni? L’uomo che entra nella casa del futuro e parla al
computer che controlla tutto?
– Google ci sta già lavorando da un pezzo (se fate qualche
ricerca troverete addirittura dei video su YouTube)
– Microsoft ci sta puntando (con l’acquisto di Powerset).
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Serve un Web Crawler semantico?
• chiariamo il significato dei termini con un esempio pratico: anziché inserire nella
casella di ricerca del motore una serie di parole, si potrà effettuare la ricerca in
modo “più umano” e meno informatico/logico.
• Domanda: “Quali agenzie di web advertising ci sono a Milano?”.
Risposta del motore: “Eccoti le prime 20 agenzie che emergono dalla ricerca, ce
ne sono però altre 250. Cosa vuoi fare?”
Se poi voleste indagare veramente che cos’è la semantica fatevi un giro su
wikipedia.
• L’obiettivo? Il rapporto con il mezzo tecnologico si umanizza, in qualche modo.
Inevitabilmente si verrà ad instaurare anche una sorta di rapporto fiduciario con
lo strumento.
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Innovazioni associate
Applicazioni Web-based e desktop• Le tecnologie Web 3.0, come software
intelligenti che utilizzano dati semantici, usate su piccola scala da molte aziende con l'intento di manipolare i dati più efficientemente.
• ci si è concentrati anche nel fornire tecnologie Web semantiche al pubblico generico.
Alcune start-up:• Radar Networks e Powerset
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RadarNetworks e Twine
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Bing http://it.bing.com/
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CUIL
Era stato creato da quattro ex dipendenti di Goolgle: www.cuil.comPer molti avrebbe dovuto essere “l’anti-google”… ma è naufragato.
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Evoluzione verso il 3D
• ulteriore possibile percorso del Web 3.0 è verso la
visione tridimensionale coniata dal Web3D
Consortium:
– trasformare il Web in una serie di spazi in 3D, in
linea con ciò che ha già realizzato Second Life
• potrebbe aprire nuovi modi di connettersi e di
collaborare utilizzando spazi 3D condivisi.
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Web 3D Consortium
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web 20 e Scuola/Università?
Intanto siamo ancora «fermi» al web 2.0…
Due video, molto interessanti:• DID YOU KNOW?• K12 STUDENTS
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Conclusioni
Perché ci siamo interessati a questi strumenti?• Utile conoscerli e saperli utilizzare• Molto spesso questi strumenti (wiki, podcast…) sono
utilizzati per far conoscere risultati di ricerca, software (es. free, per la statistica, per l’elaborazione dati), per fornire istruzioni, per la didattica (il mio sito www.mtcube.com )
• Sono strumenti per trattare i dati (come Excel lo è per manipolarli)– condividerli (share)– conservarli (storage)
• indipendentemente dal tipo (testo, audio, filmati, numeri, file)
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