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4.1. IL PROCESSO DI CONTROLLO DIREZIONALE
Il processo di Controllo Direzionale si articola in quattro sottoprocessi:c
pianificazione strategica
o output ► piano a medio- lungo termine
programmazione operativa e budgeting
o output ► programmi operativi e budget
misurazione dei risultati e reporting
o output► report
valutazione delle performance o risultati
I piani strategici:hanno un orizzonte temporale di riferimento lungo
il linguaggio utilizzato è qualitativo con relativamente pochi e sintetici valori
possono prescindere dal riferimento alle strutture organizzative e alle responsabilità economiche
4.2. IL BUDGET
Il budget è il documento che riassume gli effetti economici-monetari del piano relativo ad uno specifico periodo di tempo, generalmente un anno
Il budget:
sintetizza i risultati dei piani e dei programmi di azione di breve periodo
gli obiettivi che si debbono cogliere
le azioni che si debbono intraprendere
il momento in cui le azioni si debbono svolgere
i responsabili del loro svolgimento
le decisioni razionali di allocazione delle risorse e di distribuzione all’interno dell’impresa
4.3. IL REPORTING E LA VALUTAZIONE DEI RISULTATI (PERFORMANCE)
Il Reporting è il processo periodico (generalmente infrannuale) che
attraverso la rilevazione analitica e la misura dei costi e ricavi
sintetizza le informazioni in formati compatibili con l’articolazione del budget (report economico- finanziari formali)
confronta le misure dei risultati con i risultati attesi (analisi degli scostamenti)
La valutazione dei risultati (performance)
sulla base delle informazioni dei report
di altre informazioni raccolte informalmente
effettua la valutazione e decide le azioni correttive
Le azioni correttive possono utilizzare il meccanismo del feedback, del feed – forward, o del controllo si -no
4.4. PREREQUISITI ORGANIZZATIVI DEL CONTROLLO: I CENTRI DI
RESPONSABILITÀ ECONOMICA
Nelle aziende complesse caratterizzate da una delega delle responsabilità organizzativa
la responsabilità economica globale in capo alla direzione generale è segmentata in responsabilità economiche parziali
tante quante sono le unità operative presenti nella struttura organizzativa (centri di responsabilità)
ciascuna delimitata da ambiti di discrezionalità definiti (leve manovrabili in autonomia)
con responsabilità definite sui risultati (obiettivi da conseguire)
Un centro di responsabilità economica coincide con una unità organizzativa al cui responsabile sono assegnati obiettivi di natura economica, a fronte di risorse sulle quali può intervenire con gradi differenti di discrezionalità
4.5. TIPOLOGIA DEI CENTRI DI RESPONSABILITÀ ECONOMICA
I centri di responsabilità si suddividono in:
Centri di costo (standard)
o responsabilità sui livelli di efficienza connessi ai processi di approvvigionamento e/o di impiego dei fattori produttivi
o compito: nulla o minima differenza fra costi effettivi e costi preventivi (costi standard)
costo preventivo unitario (standard) = quantità unitaria di fattore a preventivo x costo unitario a preventivo)
Esempi: Direzione Acquisti; Direzione Produzione
Centro di spesa (o centro di costo discrezionale)
o unità operativa (generalmente un centro servizi) in cui non è possibile definire a preventivo uno standard di efficienza
TIPOLOGIA DEI CENTRI (SEGUE)
o responsabilità sui limiti di spesa (livello di spesa) correlati ad un livello di servizio da garantire
Esempi: Amministrazione, Gestione del Personale, R&S
Centro di ricavo
o responsabilità: massimizzare i ricavio leve operative volumi, mix, prezzi
Esempio: Direzione commerciale
Centro di profitto
o responsabilità: massimizzare il risultato economico originate dalle decisioni del centro; miglior combinazione tra costi e ricavi controllati
Esempio: unità divisionali
Centri di investimento
o responsabilità sia del reddito che dell’entità del capitale investito
o Obiettivi economici ROI, EVA, ecc.
Esempio: Vertice aziendale
LA DELEGA DELLE RESPONSABILITÀ
Fonte:Programmazione e Controllo – Anna Maria Arcari – Copyright 2009 – The McGraw-Hill Companies s.r.l
DIREZIONE GENERALEObiettivi di investimento
DIVISIONE (A)Obiettivi di profitto
Divisione (B)Obiettivi di profitto
Divisione ©Obiettivi di profitto
STAFF ACQUISTIObiettivi di spesa
STAFF AMMINISTRAZIONEObiettivi di spesa
DIREZIONE PRODUZIONE
Obiettivi costo std
DIREZIONE COMMERICALE
Obiettivi di ricavoREPARTO (A)Obiettivi di costo std
RESPONSABILE REPARTO (A)
Obiettivi di costo std
ZONA VENDITA (1)Obiettivi di ricavo
REPARTO (B)Obiettivi di costo std ZONA VENDITA (2)
Obiettivi di ricavo
4.6. IL PRINCIPIO DELLA CONTROLLABILITA’
Processo di scomposizione delle responsabilità economiche:
Principio chiave: la controllabilità
“Il manager è responsabile solo dei valori che riesce
a controllare, cioè sui quali può esercitare una
significativa influenza attraverso le leve gestionali
attributegli dalla delega organizzativa”
CENTRO DI
RESPONSABILIT
À
RELAZIONE
RISORSE
RISULTATI
LEVE
MANOVRABILI
OBIETTIVO
ECONOMICO
FINALITÀ
ISTITUZIONAL
I
CENTRO DI
COSTO
STANDARD
Relazione direttaRisorse/volumi
Prezzi- costo di approvvigionamento di fattori produttiviEfficienza impiego fattori
Minimo scostamentocosti di budget e costi effettivi
Mantenere/ sviluppare efficienza operativa
CENTRO DI
SPESA
Relazione indiretta tra risorse impiegate e risultati ottenuti
Determinanti del livello di spesaQualità del servizio
Rispetto limite di spesa
Efficacia operativa (qualità del servizio)
CENTRO DI
RICAVO
I costi sono dati.Risultati valutati in base ai volumi di attività (ricavi)
Mix di vendita
Volumi di vendita
Massimizzare i ricavi nel rispetto dei limiti di spesa
Efficacia operativa =Rapporto coi i clienti/ mercato
CENTRO DI
PROFITTO
Relazioni dirette caratterizzate da combinazioni discrezionali di risorse (costi) e risultati (ricavi)
Costi controllabili e loro determinanti(efficienza costi variabili, saturazione costi fissi)Ricavi controllabili (volumi, mix, prezzi)
Massimizzare il risultato economico
Efficienza ed efficacia operativa
CENTRO DI
INVESTIMENT
O
Relazioni caratterizzate da combinazioni discrezionali di risorse (costi), risultati (ricavi) e investimenti specifici(capitale investito)
-Costi e ricavi controllabili (determinanti del risultato economico)
- Risorse finanziarie da dedicare ad investimenti
Massimizzazione della redditività del capitale investito (ROI)
Adeguatezza strategica e strutturale aziendale
Fonte:Programmazione e Controllo – Anna Maria Arcari – Copyright 2009 – The McGraw-Hill Companies s.r.l
IL PRINCIPIO DELLA CONTROLLABILITA’ (SEGUE)
Problemi nell’applicazione del principio:
fattori economici e competitivi
contingenze naturali
interdipendenze fra le unità
Molti fattori economici e competitivi (cambiamenti nei gusti dei consumatori, azioni dei concorrenti, cicli economici) non sono direttamente controllabili dai manager
Le contingenze naturali (incidenti, inondazioni, ecc.) derivano da fatti naturali i cui effetti economici devono essere isolati nella misura dei risultati
Le interdipendenze: le unità organizzative non sono mai completamente autonome; i risultati da esse prodotti dipendono dall’utilizzo di risorse di altre unità
IL PRINCIPIO DELLA CONTROLLABILITA’ (SEGUE)
Come possono essere evidenziati /separati i fattori non controllabili?
Gli effetti sulla misurazione di fattori non controllabili possono essere evidenziati con:
analisi delle varianze(pone in luce le cause degli scostamenti)
budget flessibile(isola lo scostamento di volume)
valutazione della performance relativa(confronto fra risultati di unità simili)
valutazione soggettiva della performance (integrazione dei risultati con valutazioni sul contesto)
4.7. FINALITÀ COMPORTAMENTALI ED ORGANIZZATIVE
Finalità comportamentali ed organizzative del processo di budgeting:
responsabilizzazione e motivazione
valutazione delle performance
coordinamento ed integrazione
formazione ed apprendimento
Responsabilizzazione e motivazione
Il budget responsabilizza i manager attraverso la fissazione degli obiettivi generali, parziali e settoriali di impresa
Attraverso la definizione/negoziazione degli obiettivi si incide sulla forza della motivazione
Valutazione delle performance
Gli obiettivi assunti nel budget diventano l’elemento di confronto (benchmark) per la valutazione delle prestazioni
FINALITÀ (SEGUE)
Integrazione e coordinamento
Il budget assicura
o la collaborazione delle unità verso uno scopo comune
o il coordinamento ex ante con la verifica delle incompatibilità degli obiettivi parziali
Formazione e apprendimento
Il budget obbliga all’analisi rigorosa delle funzioni di costo e ricavo di ciascuna unità e dei processi aziendali
Aumenta la consapevolezza delle possibilità di miglioramento delle prestazioni delle unità
4.8. CONFLITTI DI RUOLO
Le istanze che il budget mira a soddisfare sono molte e differenti, ed in una certa misura conflittuali.
Tre sono i conflitti di ruolo che normalmente sorgono:
programmazione contro motivazione
motivazione contro valutazione
programmazione contro valutazione
Programmazione contro motivazione
Il budget operativo deve includere obiettivi raggiungibili
Obiettivi realistici ma facili pongono mete poco significative e poco motivanti
Viceversa
Obiettivi troppo difficili o improbabili portano alla frustrazione e demotivazione
Gli obiettivi del budget devono essere realistici, ma contenere anche un accettabile livello di sfida per l’organizzazione
CONFLITTI DI RUOLO (SEGUE)
Motivazione contro valutazione
Due sono le prassi relative alla modificabilità degli obiettivi entro il periodo di budget:
1) gli obiettivi di budget debbono rimanere immutati per non perdere il loro valore motivazionale
Oppure:2) di fronte a eventi ambientali incontrollabili e
di rilevante impatto gli obiettivi devono essere modificati e gli effetti degli eventi isolati
Varianze non controllabili dai manager immodificabilità obiettivi frustrazione
viceversa
Modificabilità rischio di impegno scarso
Programmazione contro valutazione
La programmazione ed il controllo & valutazione sono effettuati l’uno a inizio periodo di budget e l’altro al termineGli obiettivi fondati su ipotesi realistiche a inizio periodo dovrebbero essere rivisitati a termine ex post facto e riformulati in funzione degli eventi avvenuti non prevedibili.Si dovrebbero quindi avere 2 livelli di budget, uno iniziale ed uno finale, il che è una esigenza conflittuale
4.9. DIFFICOLTÀ DEGLI OBIETTIVI E PERFORMANCE MANAGERIALI
Fonte:Programmazione e Controllo – Anna Maria Arcari – Copyright 2009 – The McGraw-Hill Companies s.r.l
Si ritiene che le performance migliorino all’aumentare del grado di difficoltà degli obiettivi di budget. Quando però la difficoltà è percepita troppo alta la performance manageriale peggiora drasticamente.Quindi gli obiettivi associati al budget ottimo possono non essere raggiungibili.
BUDGET
BUDGET REALISTICO
BUDGET OTTIMO
PERFORMANCEEFFETTIVA
GRADO DI DIFFICOLTA’ DEGLI OBIETTIVI DI BUDGET
FACILE DIFFICILE
PE
RF
OR
MA
NC
E
Nell’area “budget realistico – budget ottimo” le performance migliorano decisamente, anche associate a livelli crescenti di scostamenti sfavorevoli.
4.1O. EFFETTI DELLA PARTECIPAZIONE SULLA EFFICACIA DEL BUDGETING (STILI DI DIREZIONE)
Tre sono gli stili di partecipazione al processo di definizione del budget, connessi agli stili di direzione:
stile direttivo o non partecipativo (budget imposti)
stile partecipativo (budget partecipativi)
stile misto (negoziale)
Stile direttivo o non partecipativo (modalità top- down )
Il budget è preparato dall’alta direzione, con l’ausilio del controller o della funzione Amministrazione
Il budget e imposto alle funzioni (modalità top-down)
Vantaggi
o Tempi brevi di elaborazioneo Costi di preparazione inferiorio Snellezza del processo
o Visione globale e sistemica dei vincoli organizzativi ed economico finanziari
EFFETTI DELLA PARTECIPAZIONE (SEGUE)
Svantaggi
o bassa conoscenza delle relazioni nelle attività operativi e vincoli
o no coinvolgimento
o contrasto con la delega
Stile partecipativo (budget partecipativi)modalità bottom- up
Concorso di tutti i manager responsabili, partendo dalla preparazione dei budget funzionali
Vantaggi
o conoscenza delle relazioni nelle attività operative e vincoli (riduzione asimmetria informativa)
o partecipazione e coinvolgimento
o realismo settoriale degli obiettivi
Svantaggi
o aumento tempi e costi
o visione settoriale
o obiettivi “facili”, poco impegnativi
EFFETTI DELLA PARTECIPAZIONE (SEGUE)
Stile misto (negoziale)
E’ probabilmente il più frequente, anche se con una ampia varietà di combinazioni fra stile direttivo e partecipativo
Comporta una fissazione degli obiettivi a livello top e un processo di suggerimento/revisione/ negoziazione con i livelli inferiori di management
Vantaggi
o budget realistici (riduzione dell’asimmetria informativa attraverso la revisione)
o budget accettati e condivisio coinvolgimento
Svantaggi
o aumento tempi e costi rispetto ai budget imposti
4.11. IL PROCESSO RAZIONALE DI PREDISPOSIZIONE DEL BUDGET: SCELTE CRITICHE
Le scelte critiche di progettazione del processo di budgeting sono fortemente influenzate
dalla complessità dell’azienda
dallo stile di direzione
Nelle aziende semplici il processo di predisposizione del budget è generalmente svolto dal proprietario con l’aiuto della direzione amministrativa, e lo stile è generalmente quello direttivo
Nelle imprese più complesse le scelte critiche sono:
calendario di budget
reiterazioni
composizione e funzionamento dei comitati di budget
definizione del ruolo del controller
interventi di revisione
SCELTE CRITICHE (SEGUE)
Calendario di budget
definizione di una tempistica che definisca per ogni fase quando (tempi), chi (attori), che cosa (attività richieste e output)
durata del processo (normalmente alcuni mesi, 3-4)
Reiterazioni
numero di ripetizioni del ciclo per la verifica di fattibilità tecnico economica dei programmi
la durata del processo è influenzata dal numero di reiterazioni
(Per molte aziende la prima fase di verifica si conclude con il rough-cut budget bozza sintetica del master budget)
SCELTE CRITICHE (SEGUE)
Comitato di budget (ove istituito)
organo che ha la responsabilità di attivare, coordinare e condurre le attività per redigere il master budget
può essere un organismo apposito, oppure coincidere con un organismo esistente (consiglio di amministrazione, comitato di direzione)
normalmente costituito dall’amministratore delegato e dai responsabili di business (imprese pluribusiness) o dall’amministratore delegato e dai responsabili di funzione (direttore commerciale, direttore produzione, ecc.), più eventualmente il controller
Se il comitato di budget ha il mandato di negoziare gli obiettivi di budget
risolve e dirime i conflitti fra le varie unità organizzative relativi alla allocazione di risorse
chiede la revisione coordinata dei programmi di azione delle unità organizzative
SCELTE CRITICHE (SEGUE)
Ruolo del controller
Il ruolo essenziale del controller è un ruolo tecnico di coordinamento del processo:
attivare il processo di budgeting
fornire dati storici e supporto alle unità organizzativeidentificare le metodologie di stima e previsione dei valori di budget
consolidare i dati o i programmi nel master budget, evidenziare i vincoli economico-finanziari e valutare la correttezza formale dei valori di budget
Estensione del ruolo:il controller può talvolta assumere anche un ruolo di supporto al processo decisionale e negoziale. In tal caso
partecipa ai processi decisionali di allocazione delle risorse e degli obiettivi
valuta la correttezza gestionale delle stime di budget
partecipa al processo di valutazione delle performance manageriali
SCELTE CRITICHE (SEGUE)
Interventi di revisione
Per revisione del budget si intende la possibilità di aggiornare modificandoli, i valori inseriti nel master budget dopo che è stato approvato e quindi nel periodo di budget
Le forme di revisione hanno manifestazione tipica nel
budget flessibile
revised budget
budget scorrevole
Budget flessibile
o I valori che sono espressione del volume di attività sono espressi in funzione di diverse ipotesi di volume
o a preventivo il meccanismo consente di simulare l’impatto delle variazioni di volume sui risultati economici
o a consuntivo il budget flessibile redatto in funzione del volume di attività effettiva è confrontato con il budget per l’identificazione dello scostamento di volume di costo e di ricavo
SCELTE CRITICHE (SEGUE)
Revised budget
o E’ un master budget rivisto ed aggiornato profondamente. Di fatto è un rifacimento del master budget
Il budget scorrevole
Prevede la revisione sistematica dei valori di budget per mantenere una visibilità costante sui risultati economici futuri