cs tutto non e tutto

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P R E M O L I Dott. Arch. Danilo Premoli | via Sighele, 2 | 20133 Milano | tel. 02 73952267 | [email protected] INSTALLAZIONE TUTTO NON È TUTTO Il più sincero omaggio che possiate rendere all’intelligenza del lettore è di spartire il lavoro in due, amichevolmente, e lasciare ch’egli inventi la sua parte, come voi la vostra. [Laurence Sterne, Vita e opinioni di Tristram Shandy, gentiluomo, 1767] L’installazione “TUTTO NON È TUTTO” ha origine da una nuova serie completa di lettere dell’alfabeto, tutte disegnate in una griglia quadrata 16x16. Le lettere vengono quindi riportate e ritagliate in uno schermo in alluminio anodizzato da applicare singolarmente ad apparecchi luminosi con diffusore in vetro. Una seconda serie di lettere viene realizzata ritagliando solo metà del corpo della lettera stessa, sempre in uno schermo in alluminio anodizzato, da applicare poi a identici apparecchi luminosi. Combinando apparecchi luminosi con lettere intere e lettere dimezzate si compongono frasi o parole che mettono in corto circuito segno e significato: il testo “TUTTO NON È TUTTO” risulta così, contemporaneamente, vero e falso: vero perché alla parola “TUTTO” mancano dei pezzi (ma il lettore può leggerla comunque, può, cioè, inventare la sua parte come auspicato da Sterne), falso perché la prima parola “TUTTO” è esattamente uguale alla seconda “TUTTO”. Analogamente, “INTERO”, “TOTALE”, “FINITO” e “PIENO” non dicono la verità, perché ad alcune lettere mancano dei pezzi, mentre “INCOMPLETO” è scritto con lettere perfette e definite.

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Installazione TUTTO NON E’ TUTTO

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P R E M O L I

Dott. Arch. Danilo Premoli | via Sighele, 2 | 20133 Milano | tel. 02 73952267 | [email protected]

INSTALLAZIONE

TUTTO NON È TUTTO

Il più sincero omaggio che possiate rendere all’intelligenza del lettoreè di spartire il lavoro in due, amichevolmente,

e lasciare ch’egli inventi la sua parte, come voi la vostra.[Laurence Sterne, Vita e opinioni di Tristram Shandy, gentiluomo, 1767]

L’installazione “TUTTO NON È TUTTO” ha origine

da una nuova serie completa di lettere

dell’alfabeto, tutte disegnate in una griglia

quadrata 16x16. Le lettere vengono quindi

riportate e ritagliate in uno schermo in alluminio

anodizzato da applicare singolarmente ad

apparecchi luminosi con diffusore in vetro.

Una seconda serie di lettere viene realizzata ritagliando solo metà del corpo

della lettera stessa, sempre in uno schermo in alluminio anodizzato, da

applicare poi a identici apparecchi luminosi.

Combinando apparecchi luminosi con lettere intere e lettere dimezzate si

compongono frasi o parole che mettono in corto circuito segno e significato: il

testo “TUTTO NON È TUTTO” risulta così, contemporaneamente, vero e falso:

vero perché alla parola “TUTTO” mancano dei pezzi (ma il lettore può leggerla

comunque, può, cioè, inventare la sua parte come auspicato da Sterne), falso

perché la prima parola “TUTTO” è esattamente uguale alla seconda “TUTTO”.

Analogamente, “INTERO”, “TOTALE”, “FINITO” e “PIENO” non dicono la verità,

perché ad alcune lettere mancano dei pezzi, mentre “INCOMPLETO” è scritto

con lettere perfette e definite.

P R E M O L I

Dott. Arch. Danilo Premoli | via Sighele, 2 | 20133 Milano | tel. 02 73952267 | [email protected]

[febbraio 2009]

Danilo Premoli, milanese, si è laureato in Architettura al Politecnico di Milano,

dove ha poi conseguito il Master in Design & Management. Si occupa di

progettazione, design e arte collaborando con diverse aziende; i suoi progetti

sono stati selezionati per mostre di design e arte e pubblicati in cataloghi e

riviste. Nel 1999 ha vinto il Premio Smau Icograda Excellence Award a Milano e

nel 1996 il Primo Premio Accent on Design all'International Gift Fair di New

York. Fa parte dell'Osservatorio del Design dell'Adi, Associazione Disegno

Industriale, che si occupa della selezione di prodotti e progetti per il Design

Index e il Compasso d'Oro. Giornalista pubblicista, collabora con quotidiani e

periodici di settore, su carta e online. È autore del volume “Interview. Dieci

anni dopo. Il progetto ufficio all’inizio del nuovo millennio”, 22publishing,

Milano 2008, e ha firmato anche libri d'artista, tra i quali “La poesia fa male”,

scritto con Nanni Balestrini.