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CURRICOLO VERTICALE ISTITUTO COMPRENSIVO “U. SABA” Via Lorenzini, 4 10147 - Torino

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CURRICOLO VERTICALE

ISTITUTO COMPRENSIVO “U. SABA”

Via Lorenzini, 4 – 10147 - Torino

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Rev. Anno Scolastico 2016 17

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CURRICOLO VERTICALE

PREMESSA L’I.C. “U. Saba” prima di procedere alla redazione del proprio curricolo si

è interrogato sul ruolo che oggi la scuola, rispetto a pochi decenni fa, è

chiamata ad assumere all’interno di un contesto storico-culturale in

repentino cambiamento. E’ giunto alla conclusione che la scuola non può

essere solo una delle tante esperienze di formazione, ma deve all’interno di

una struttura complessa come quella in atto, integrarsi con le esigenze del

territorio, e restare al contempo qualcosa di originale e di unico.

La scuola infatti assolve pienamente la sua funzione pubblica quando si

impegna a garantire il successo scolastico di tutti gli studenti dando

attenzione sia alle forme di diversità e disabilità sia valorizzando

l’eccellenza personale.

Il curricolo dell’I.C. “U. Saba” è quindi il prodotto di un ripensamento

sistematico di “fare scuola” che tiene in considerazione questi tre aspetti

nodali:

Trasmettere il patrimonio culturale che ci viene dal passato e i valori

che danno identità, rispetto e passione.

Preparare alla vita adulta aiutando a raggiungere le competenze

necessarie.

Accompagnare aiutando la persona a scoprire il valore di se stessa,

delle cose e degli altri.

GRANDE VARIETA’ DI STIMOLI ED

ESPERIENZE FORMATIVE

VALORIZZAZIONE DEI SAPERI MEDIATICI

MOLTEPLICI CAMBIAMENTI

IN QUESTA SOCIETA’ LIQUIDA

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Per la costruzione del curricolo verticale d’istituto è stata necessaria una

forte interazione tra la scuola primaria e quella secondaria di 1° grado. Il

lavoro è cominciato nell’anno scolastico 2010-11 e, in qualità di documento

dinamico, nel corso del tempo si è arricchito di aspetti tesi a realizzare

pienamente la mission dell’istituto.

Nel corso degli anni si sono potenziati i lavori per dipartimento in

orizzontale e verticale, essi sono diventati lo strumento per realizzare gli

obiettivi formativi delle Indicazioni Nazionali, per la pianificazione degli

interventi didattici e per la condivisione dei criteri e degli indicatori più

efficaci per la valutazione degli alunni, valutazione tesa a dare il giusto

rilievo non solo al prodotto finale ma anche al processo di apprendimento.

Al momento si è elaborato un testo in cui viene fatta una fotografia

dell’esistente, successivamente potrà diventare uno stimolo per introdurre

elementi sempre più innovativi ed efficaci per rendere fattive le I.N.

A questo riguardo l’I.C. ‘U. Saba’ nel proprio Piano di Miglioramento

prevede di consolidare la presenza, in istituto, di gruppi di ricerca-azione e

di innovazione didattica, tesi all’arricchimento del bagaglio metodologico

dell’azione didattica, al potenziamento delle attività di verticalizzazione dei

saperi e, con i giusti tempi e tentativi, alla configurazione di un autentico

”curricolo verticale di istituto delle competenze”.

Un curricolo sviluppato per competenze infatti diventa il quadro di

riferimento per aiutare la scuola a stimolare lo sviluppo in classe di buone

pratiche di insegnamento/apprendimento. Si tratta di una sfida

impegnativa e complessa, ma necessaria se si vogliono integrare saperi e

competenze in modo che i primi possano concentrarsi su conoscenze

essenziali che stimolino e sostengano l’apprendimento, valorizzando le

attitudini e gli stili cognitivi degli studenti.

Alla luce di questa premessa l’Istituto Comprensivo “U. Saba” ha

individuato ed elaborato strumenti e strategie per garantire una continuità

educativa che caratterizzi tutti i suoi ordini attraverso un percorso il più

possibile omogeneo, sviluppando il concetto di "scuola verticalizzata". La

continuità è una esigenza primaria, per promuovere un armonico sviluppo

della personalità degli alunni e la realizzazione di una didattica sempre più

volta alla personalizzazione.

Il lavoro in sinergia tra la scuola primaria e sec. di I grado oltre alla

costruzione di un curricolo verticale integrato, ha quindi generato il

percorso di seguito illustrato:

TEST IN INGRESSO

CLASSI I (secondaria)

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produzione di un quaderno delle vacanze (con i suoi continui

aggiornamenti) per gli alunni in ingresso alla scuola secondaria di 1°

grado;

test in uscita dalla primaria e in ingresso alla secondaria condivisi

nell’ottica di creare una continuità di obiettivi;

attività laboratoriali ponte;

attività di potenziamento estivo sulle competenze linguistiche e

digitali organizzate all’interno dell’I.C. e rivolte alle classi V

elementari e I media (I.C.T. Camp & City Camp)

prerequisiti condivisi;

attività formative compartecipate tra la scuola primaria e secondaria

di I grado

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AZIONI REALIZZATE PER UNA SCUOLA VERTICALIZZATA

TEST IN USCITA

CLASSI V (primaria)

QUADERNO

DELLE VACANZE

ATTIVITA’

PONTE

Giochi

matematici

Mostre/

concorsi

Laboratori

di

accoglienz

a

Tornei

sportivi

Lezioni a

classi

aperte

CURRICOLO

VERTICALE

ATTIATTII

RICERCA-AZIONE

PER DIPARTIMENTI

DISCIPLINARI E PER

AMBITI DI CONOSCENZA

(SCUOLA PRIMARIA E

SEC. 1° GRADO)

PARTECIPAZIONE ALLE

PROPOSTE FORMATIVE

DEL MIUR, USR, E

ORGANIZZATE

ALL’INTERNO DELL’I.C.

Campus

estivi

TEST IN

INGRESSO

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CHE COS’E’ IL CURRICOLO? Il Curricolo rappresenta la continuità dell’itinerario educativo indicato nel

PTOF ed è un documento in cui si riporta tutto ciò che viene effettivamente

realizzato al fine di garantire il successo formativo di ogni alunno, tenuto

conto delle situazioni di partenza, dei bisogni educativi e delle finalità

generali del sistema di istruzione.

A CHE COSA SERVE IL CURRICOLO

PER GLI ALUNNI E LE FAMIGLIE spiega come è

organizzata l’azione didattica della scuola, quali sono i progetti in

atto, come si articola la valutazione, quali sono le competenze da

raggiungere.

PER I DOCENTI riorganizza in modo sistematico le attività

normalmente svolte in classe, (esplicitando i collegamenti fra le

discipline) definisce gli standard di valutazione condivisi e rafforza la

consapevolezza dell’importanza del lavoro in team.

CHI PROGETTA IL CURRICOLO

Il Collegio Docenti tenendo in considerazione i seguenti fattori:

I bisogni educativi dell’utenza ed il contesto in cui si colloca la scuola

Le Indicazioni Nazionali del Ministero per quanto riguarda le

finalità, gli obiettivi di apprendimento ed i traguardi per lo sviluppo

delle competenze

La continuità del percorso formativo dalla scuola primaria alla

scuola secondaria di I grado

COME E’ ORGANIZZATO IL CURRICOLO

Il Curricolo si sviluppa dagli ambiti disciplinari (Primaria) e dalle

discipline (Scuola Sec. I grado) e prevede per ciascuna area un nucleo

fondante dei saperi (Conoscenze ed Abilità) e dei traguardi di competenza

da raggiungere alla fine di ogni segmento scolastico.

Gli obiettivi di apprendimento sono definiti in relazione al termine del

terzo e del quinto anno della scuola Primaria ed al termine del terzo anno

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della scuola secondaria di I grado. Sono obiettivi ritenuti strategici al fine

di raggiungere i traguardi per lo sviluppo delle competenze previsti dalle

Indicazioni.

I saperi essenziali delle discipline si coniugano poi alle competenze

trasversali di cittadinanza, fondendo i processi cognitivi disciplinari con

quelli relazionali, e dunque finalizzando l’azione educativa della scuola alla

formazione integrale del cittadino europeo in grado di trasferire le

conoscenze scolastiche in contesti reali.

SCUOLA PRIMARIA

AMBITI

AREA LINGUISTICO- ESPRESSIVA

AREA STORICO- GEOGRAFICA

AREA MATEMATICO SCIENTIFICO

TECNOLOGICO

SCUOLA SECONDARIA

DISCIPLINE

ITALIANO

LINGUE COMUNITARIE EDUCAZIONE MUSICALE

ARTE ED IMMAGINE SCIENZE MOTORIE

STORIA, EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA,

GEOGRAFIA

MATEMATICA SCIENZE NATURALI E

SPERIMENTALI TECNOLOGIA

FINALITA’

CURRICOLO

OLO

COMPETENZE CHIAVE

PER L’APPRENDIMENTO

TRAGUARDI PER LO

SVILUPPO COMPETENZE

AMBITI

DISCIPLINAR

(Primaria)

OBIETTIVI di

APPRENDIMENTO

Nuclei Fondanti

nucl

VALUTAZIONE

DISCIPLINE

(Secondaria)

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Il Curricolo d’Istituto ha dunque come linee guida i nuclei fondanti dei

saperi (conoscenze ed abilità) riportati nelle “Indicazioni Nazionali – 2012”,

mentre le competenze verso cui tendere sono rappresentate dal quadro

delle otto competenze di cittadinanza da acquisire al termine dell’obbligo di

istruzione (D.M. del 22/08/2007). Esse sono perfettamente integrabili nelle

competenze chiave europee per l’apprendimento permanente definite dal

Parlamento europeo e dal Consiglio dell’Unione europea nella

Raccomandazione del 18 dicembre 2006 (2006/962/CE).

Queste ultime restano un contenitore completo entro il quale il curricolo

verticale di istituto fa riferimento.

Nel curricolo d’istituto i traguardi per le competenze e i relativi obiettivi di

apprendimento sono organizzati per ambiti e discipline e sono raccolti

nell’allegato A – Primaria e nell’allegato A’ – Secondaria. In particolare

nell’allegato A’ si riportano dei possibili compiti in situazione in cui i

ragazzi possono mettere in gioco le competenze. Inoltre si indicano alla

voce “evidenze” quegli elementi che consentono di elaborare griglie di

osservazione e rubriche valutative.

Quanto riportato negli allegati A e A’ è stato poi impiegato per la

predisposizione dei piani annuali disciplinari riportati negli allegati B e B’

che annualmente sono oggetto di revisione da parte degli insegnanti che si

riuniscono per dipartimenti.

Uno strumento di valutazione dell’efficacia del curricolo è rappresentato

dalla rilevazione annuale degli esiti delle prove Invalsi e dalle prove

sommative d’istituto, ampiamente commentate nel Rapporto di

Autovalutazione di Istituto (RAV).

Conoscenze, Abilità, Competenze si declinano nelle programmazioni

di Interclassi(Scuola Primaria) e Dipartimenti disciplinari

(Scuola Secondaria di I Grado)

Conoscenze: indicano il risultato dell’assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento. Le conoscenze sono l’insieme di fatti, principi, teorie e pratiche, relative a un settore di studio o di lavoro; le conoscenze sono teoriche e/o pratiche.

Abilità: indicano le capacità di applicare conoscenze e di usare know-how per portare a termine compiti e risolvere problemi; le abilità sono descritte come cognitive (uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) e pratiche (che implicano l’abilità manuale e l’uso di metodi, materiali, strumenti).

Competenze: indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale; le competenze sono descritte in termine di responsabilità e autonomia.

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Le diverse parti che compongono il curricolo esplicitano:

che cosa insegnare

come insegnare

come valutare

CHE COSA INSEGNARE

Il Curricolo si articola nei vari ambiti disciplinari (Primaria) e nelle

discipline (Secondaria I grado) e sono fondamentali per elaborare il senso

dell’esperienza, promuovere la pratica consapevole della cittadinanza

attiva, acquisire gli alfabeti di base della cultura.

SCUOLA PRIMARIA

“La scuola primaria mira all’acquisizione degli apprendimenti di base,

come primo esercizio dei diritti costituzionali. Ai bambini e alle bambine

offre l’opportunità di sviluppare le dimensioni cognitive, emotive, affettive,

sociali, corporee, etiche e religiose e di acquisire i saperi irrinunciabili. Si

pone come scuola formativa che, attraverso gli alfabeti caratteristici di

ORGANIZZAZIONE

DEL

CURRICOLO

CHE COSA

INSEGNARE

(obiettivi di apprendimento)

COME

INSEGNARE

(strategie e progetti)

COME

VALUTARE

(in itinere ed in uscita )

Finalità primo ciclo d’istruzione:

promozione del pieno sviluppo della

persona

Elaborare il senso della propria esperienza

Promuovere la pratica consapevole della cittadinanza

attiva

Promuovere l’acquisizione

degli alfabeti di base della cultura

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ciascuna disciplina permette di esercitare differenti stili cognitivi, ponendo

le premesse per lo sviluppo del pensiero riflessivo e critico. Per questa via si

formano cittadini consapevoli e responsabili a tutti i livelli, da quello locale

a quello europeo. La padronanza degli strumenti culturali di base è ancora

più importante per i bambini che vivono in situazioni di svantaggio: più

solide saranno le capacità acquisite nella scuola primaria, maggiori

saranno le probabilità di inclusione sociale e culturale attraverso il sistema

dell'istruzione. (Cfr. Indicazioni Nazionali prot.n.5559 del 04.09.12, p. 25).

SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO La scuola secondaria di I grado rappresenta la fase in cui si realizza

l’accesso alle discipline come punti di vista sulla realtà e come modalità di

interpretazione, simbolizzazione e rappresentazione del mondo.

I saperi diventano perciò il supporto delle competenze intese come

utilizzazione delle conoscenze, superando la tradizionale separazione tra

sapere, saper fare e saper essere.

Le competenze si costruiscono sulla base delle conoscenze che superano le

discipline e attingono a nuclei fondanti, ovvero alle conoscenze essenziali

delle discipline, selezionate in base al loro valore formativo. Alla base delle

scelte educative e didattiche dell’istituto vi sono i principi di continuità, di

orientamento e di inclusione. Tutti gli interventi in questo ambito, a livello

di programmi, di progetti o di azioni, sono tesi a sviluppare nei ragazzi la

maturazione di una propria identità, il senso di autonomia ed il senso

sociale.

COMPETENZE DI

CITTADINANZA

detteranno le linee guida

dell’I.C. Saba

COMUNICARE

COLLABORARE E

PARTECIPARE

ACQUISIRE ED

INTERPRETARE

INFORMAZIONI

RISOLVERE

PROBLEMI

PROGETTARE IMPARARE AD

IMPARARE

COMUNICARE

AGIRE IN MODO

AUTONOMO E

RESPONSABILE

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Al fine di tendere al raggiungimento dei traguardi esplicitati nel Curricolo

e nel RAV, l’I.C. si è posto degli obiettivi a breve e a medio-lungo termine,

che di seguito vengono schematicamente riassunti e che influenzano le

scelte di che cosa insegnare e conseguentemente tutte le azioni formative.

L’AZIONE FORMATIVA SI ARTICOLA IN 3 PROGRAMMI

OBIETTIVI OPERATIVI

A BREVE TERMINE

Realizzazione di attività in orario curricolare per classi aperte e/o parallele costituendo gruppi per fasce di livello al fine di proporre interventi mirati ai bisogni educativi di ciascuno

Attività di laboratorio pomeridiane per svolgere attività di recupero/potenziamento e sviluppo delle competenze in area socio-artistico-espressivo -culturale

Realizzazione di attività volte allo sviluppo di competenze digitali

OBIETTIVI I A MEDIO-LUNGO TERMINE

Migliorare i risultati scolastici

Promuovere l’eccellenza

Ridurre il divario tra gli esiti scolastici

Favorire la Cittadinanza attiva

Contenere il bullismo e cyberbullismo

Migliorare le relazioni interpersonali

Favorire una buona educazione digitale

Valorizzare le attitudini personali

PROGRAMMA

INCLUSIONE

PROGRAMMA DI

INTEGRAZIONE NEL

TERRITORIO

SVILUPPO E

POTENZIAMENTO

DELLE COMPETENZE

AZIONE FORMATIVA

FOFOFORMATIVA

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Progetto e laboratori Scuola e Formazione

Lapis (contro la dispersione scolastica)

Scuola dei compiti (recupero disciplinare)

Italiano L2 (Fondazione Agnelli)

Progetto Vita (sostegno nelle relazioni)

Progetto FAMI

No bull- Arti me 4 kids

Provaci ancora Sam (sostegno verticale)

Supporto e rinforzo delle abilità sociali, gruppo sportivo

Rinforzo e apprendimento delle abilità linguistiche

Certificazioni lingue straniere

Giochi matematici

E-twinning (scambi interculturali online)

English Abroad (stage all’estero con paesi anglofoni)

Stage City Camp (“estate ragazzi in inglese”)

ICT Camp (“estate ragazzi per le competenze digitali”)

Opportunità/uso consapevole delle tecn. informatiche

Progetti di didattica innovativa e laboratoriale

Musica e teatro

Progetto coreutico d’istituto

Kangaroo

Crescere in città (Comune di Torino)

ARPA Piemonte

Orti e cortili fioriti (Circoscrizione V)

Consulta dei ragazzi (Circoscrizione V)

Adotta un monumento (Comune Torino)

Progetto “To bee” (fondazione S. Paolo)

PROGRAMMA

INCLUSIONE

SVILUPPO E

POTENZIAMENTO

DELLE COMPETENZE

PROGRAMMA DI

INTEGRAZIONE NEL

TERRITORIO

RIEPILOGO PROGETTI E AZIONI 2016-2017

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COME INSEGNARE

Nel rispetto della libertà di insegnamento, nell’I.C. vengono comunque

privilegiate alcune impostazioni metodologiche di fondo:

La valutazione dell’esperienza e delle conoscenze degli alunni;

L’attuazione di interventi adeguati nei riguardi delle diversità;

Il sostegno ai processi ai processi di esplorazione e scoperta;

L’incoraggiamento attraverso l’apprendimento collaborativo;

La promozione della consapevolezza del proprio modo di apprendere;

La realizzazione di percorsi in forma laboratoriale.

L’istituto si è sempre mostrato aperto ai cambiamenti e alle trasformazioni

dovute alle esigenze di rinnovamento didattico della scuola italiana con

progetti che tengono conto di elementi chiave quali: continuità,

personalizzazione, valutazione e valorizzazione degli apprendimenti.

Per far sì che il sapere risulti effettivamente significativo per gli alunni ci

si prefigge di prendere avvio dalle conoscenze già acquisite per ampliare

man mano un procedimento ricorsivo e riorganizzando le conoscenze in

mappe concettuali.

Affinché le conoscenze acquisite non siano astratte, l’Istituto Comprensivo

programma altresì sul territorio uscite e visite d’istruzione per confrontarsi

con il patrimonio storico, artistico e culturale del territorio e per studiare i

paesaggi ed i fenomeni naturali a partire dal confronto diretto con la realtà.

LINEE

METODOLOGICHE

Personalizzazione degli stili di

apprendimento Cooperative

learning e

peer education

Didattica laboratoriale

e uso dei laboratori I

insegnamento capovolto

(sperimentazioni con classroom e

nuove tecnologie)

Problem solving e problem posing

Ricerca-azione

Superamento dell’ottica

strettamente disciplinare

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LA DIDATTICA LABORATORIALE

L’ I.C.”U.Saba” ha piena considerazione del fatto che la scuola del primo

ciclo deve essere formativa, in quanto occasione di sviluppo della

personalità, ed al contempo operativa in quanto deve favorire l’iniziativa

del soggetto per lo sviluppo della propria personalità.

La scelta è quella di far vivere i bambini ed i ragazzi l’aspetto operativo-

progettuale-cooperativo attraverso la progettazione di attività laboratoriali.

In questo contesto è diventata indispensabile la formulazione di una

programmazione didattica in grado di rivalutare un approccio al sapere per

aree pluridisciplinari e interdisciplinari. Questa scelta è legata

all’opportunità che il laboratorio offre di coinvolgere il maggior numero di

alunni, nell’ottica di una didattica sempre piu’ attenta all’inclusivita’ di

tutti, rimotivare al lavoro anche i ragazzi più deboli nello studio e

richiedere l’impiego di abilità e potenzialità che difficilmente una lezione

tradizionale potrebbe stimolare. Con riferimento agli obiettivi formativi

generali, nonché alle competenze da raggiungere in uscita dalla quinta

elementare e terza media, si propone accanto alla didattica tradizione

frontale, la sperimentazione di una didattica laboratoriale che sia didattica

del fare.

Il bambino ed il ragazzo attraverso queste pratiche sperimenta, ricerca,

acquisisce un metodo di lavoro e competenze diverse, si confronta con gli

altri e si autovaluta, attraverso:

Metodologia basata sull’esperienza (uso di metodi sperimentali

induttivi);

Metodologia fondata sulla comunicazione (linguaggi verbali e non

verbali);

Metodologia fondata sulla ricerca (ricerche guidate che, partendo da

dati conosciuti ed elaborati attraverso l’esperienza e la

comunicazione, sviluppino le capacità di proporre ipotesi e ricercare

soluzioni ai problemi);

Metodologia basata sulla progettazione e sull’attuazione pratica dei

progetti.

Tenendo presente che deve essere l’alunno che costruisce, ricerca e produce

un suo modello di interpretazione della realtà, l’intervento dell’insegnante

è finalizzato a stimolare tale dinamica, introducendo attività di

apprendimento a partire dalle conoscenze/competenze che l’alunno

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possiede, in relazione ai traguardi di conoscenze/competenze da

raggiungere.

Per la gestione dei laboratori e/o progetti, oltre che dell’apporto di docenti

interni, la scuola si avvale talvolta della collaborazione di Associazioni

della Circoscrizione e della Agenzie Formative presenti sul territorio.

COME VALUTARE

Introduzione:

Premesso che la valutazione è un processo che si articola in tanti momenti

verifica-valutazione-comunicazione-accertamento delle competenze, di

seguito si illustra come finora l’Istituto ha proceduto in questo ambito e

quali sono gli intenti.

Valutazione in ingresso:

La valutazione fa parte del processo di apprendimento-insegnamento.

Infatti esso inizia proprio con un atto valutativo, la valutazione in ingresso

che serve a contestualizzare il curricolo rispetto ai bisogni degli alunni di

ogni singola classe.

Nell’ottica della verticalizzazione dei saperi dal 2011/2012 sono state

predisposti, attraverso un lavoro in sinergia con gli insegnanti dei due

ordini di scuola, dei test in uscita dalla scuola Primaria ed in ingresso alla

scuola Secondaria di I grado. Tale lavoro si è focalizzato sui saperi

METODOLOGIE PER L’ATTUAZIONE DEL

CURRICOLO

Esperienziale

Comunicativa

Partecipativa

Ludico–espressiva

Esplorativa (di ricerca)

Collaborativa (di gruppo)

Interdisciplinare

Trasversale (di integrazione)

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irrinunciabili e, per la predisposizione delle prove, si è fatto riferimento ai

prerequisiti di seguito illustrati, che sono stati concordati con gli insegnanti

dei due ordini di scuola:

ITALIANO

Essere in grado di scrivere sotto dettatura usando una grafica

leggibile;

Leggere un brano in modo corretto e abbastanza scorrevole;

Produrre in forma scritta frasi corrette ortograficamente e

sintatticamente;

Capacità di individuare in una frase gli elementi morfologici ( analisi

grammaticale completa) e i principali elementi sintattici (soggetto,

predicato, complemento oggetto, complementi di luogo e di tempo);

Individuazione dei nodi fondamentali nella comprensione del testo

(luoghi/momenti/messaggi/personaggi).

STORIA

Conoscenza del concetto di tempo (anteriorità e posteriorità).

Conoscenza della terminologia specifica della disciplina.

GEOGRAFIA

Conoscenza del concetto di spazio.

Conoscenza della terminologia relativa agli aspetti geografici.

Capacità di leggere una carta.

MATEMATICA E SCIENZE

Saper leggere e scrivere i numeri naturali e decimali;

Saper eseguire le 4 operazioni fondamentali con i numeri interi e

decimali;

Conoscere il significato di alcuni termini come metà, triplo,

doppio,…

Conoscere il diverso significato delle 4 operazioni e saperle usare in

modo appropriato all’interno di semplici problemi;

Saper osservare-confrontare e ordinare numeri e misure;

Conoscere il significato di misura e saper usare le diverse unità per

esprimere lunghezze, aree, volumi, capacità , massa, tempo;

Saper calcolare mentalmente le più semplici operazioni;

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Potenziare l’operazione di divisione tra numeri interi e tra numeri

decimali;

Conoscere con padronanza le tabelline;

Saper fare le equivalenze.

TECNOLOGIA

Saper utilizzare in modo autonomo gli strumenti da disegno: righello

e compasso;

Saper effettuare misurazioni;

Saper riconoscere le principali figure piane.

INGLESE

Conoscere, comprendere, utilizzare e scrivere vocaboli e frasi

riferibili ai principali ambiti della vita quotidiana ( casa, scuola,

tempo, numeri e colori);

Conoscere la grammatica (Be : present simple; articoli a/an,

imperativo);

Comprendere vocaboli riguardanti le aree lessicali dei numeri, dei

colori, dei cibi, delle bevande e degli oggetti scolastici;

Capire, formulare ed eseguire semplici istruzioni.

MUSICA

Riconoscimento dei suoni, senso ritmico, memoria del ritmo.

SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE

Spirito di collaborazione.

Capacità di ascolto.

Comprensione e rispetto di semplici regole.

Acquisizione di semplici schemi motori.

ARTE E IMMAGINE

Capacità di percepire posizioni nello spazio e di coordinazione visuo-

motoria.

Conoscenza dei colori dello spettro solare.

Capacità operative con matite, matite colorate e pennarelli.

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OBIETTIVI TRASVERSALI

Saper usare il diario saper organizzare il materiale scolastico;

Saper gestire in modo ordinato i propri quaderni;

Saper rispettare i tempi di lavoro assegnati;

Saper leggere e comprendere le consegne;

Valutazione in itinere:

Nel corso dell’anno scolastico vengono effettuate osservazioni e verifiche

sull’andamento degli allievi con strumenti diversi: prove strutturate e non,

interrogazioni, esercitazioni pratiche. I dati raccolti da tutte queste

osservazioni servono a valutare il profitto degli allievi, ma ancora di più

aiutano a tenere sotto controllo e registrare l’efficacia del lavoro e delle

proposte dell’insegnante.

Per quanto riguarda il momento della verifica ovvero la raccolta

sistematica di dati attraverso strumenti diversi, strutturati e non, il

docente in questa fase si limita a misurare dei fenomeni, a registrare dei

comportamenti e a raccogliere dei dati. E’ importante che le prove di

istituto, almeno quelle di inizio, intermedio e fine percorso, siano

strutturate e di tipo oggettivo centrate sui processi di apprendimento e sui

saperi irrinunciabili.

Soltanto a questo punto si procede alla formulazione della valutazione. Ma

esprimere un giudizio non può essere il risultato di una semplice media

aritmetica delle prove, deve necessariamente essere un atto di

responsabilità del docente, basato su dati quantitativi e qualitativi assunti

nel tempo e interpretati alla luce di criteri condivisi a livello di istituto.

Infatti il giudizio valutativo deve rendere conto anche dell’andamento

dell’apprendimento in relazione ai progressi, ai misconcetti e alle lacune

pregresse, all’ impegno, alla motivazione, alle capacità critiche ed alle

abilità metodologiche.

Quindi l’I.C. “U.Saba” nel suo lavoro per dipartimenti, e negli incontri

collegiali ha cercato di tendere all’oggettivazione della valutazione, ovvero a

un giudizio in cui inevitabilmente esistono dei margini di discrezionalità e

soggettività ma che, sulla base di criteri trasparenti e condivisi, agiscano

allo stesso modo per tutti gli allievi (vedi rubriche allegate).

Come già precedentemente accennato in questo corrente a.s. a livello di

dipartimenti, vi è stato l’avvio di un lavoro in équipe che ha permesso di

elaborare griglie e rubriche di valutazione sia per le prove strutturate (che

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sono più semplici da leggere ed interpretare, poiché prevedono risposte

univoche con un punteggio predeterminato) sia per le prove non strutturate

(questionari a risposta aperta articolata, saggi brevi, testi e relazioni,

interrogazioni). Queste ultime hanno il vantaggio di fornire indicazioni

sulla capacità di ragionamento, di operare collegamenti, relazioni ed

informazioni che vanno oltre la conoscenza e l’abilità strumentale. Tuttavia

essendo più difficili da interpretare è necessario dotarsi di strumenti

rigoroso di lettura che aiutino a tenere sotto controllo la discrezionalità

delle valutazioni implicite, pertanto si è reso fondamentale predisporre

solidi criteri di lettura e di “accettabilità” delle risposte condivisi da tutto il

Collegio Docenti.

La pratica ha dimostrato che è possibile arrivare a una buona univocità di

lettura dei risultati delle prove non strutturate tra docenti diversi, se a

monte è stata costruita e condivisa una precisa griglia di lettura dei

risultati attesi e se si sono corrette collegialmente un certo numero di

prove, al fine di “tararne” la lettura e l’interpretazione.

Per la preparazione di prove e griglie di valutazione degli apprendimenti si

sono definiti i processi ed i contenuti tesi all’accertamento dei saperi

irrinunciabili riportati sui piani annuali e costantemente revisionati.

Valutazione in sommativa:

La valutazione è quel processo di comparazione e di interpretazione dei

dati relativi all’apprendimento in base a criteri predefiniti: validi,

attendibili, equi e trasparenti.

La valutazione è sempre personale ed è legata a ciascun alunno cioè deve

essere condotta a partire dai suoi risultati, definibile in base a criteri fissati

per tutti, ma questi stessi risultati non devono mai essere interpretati in

base a quelli degli altri allievi.

La valutazione tiene conto degli andamenti nel tempo, sempre in funzione

della promozione, considerando se vi siano stati progressi e se questi sono

stati continui o discontinui, se vi siano stati regressi e perché siano

avvenuti.

Nelle valutazioni scolastiche usuali viene valutato il profitto, esso misura

prevalentemente conoscenze ed abilità disciplinari, attraverso strumenti e

prove tradizionali e si esprime per mezzo di voti numerici assegnati

appunto alle discipline, che oscillano tra una polarità positiva e una

negativa, poi in base agli esiti di profitto, vengono assunte decisioni sulla

carriera scolastica dell’allievo.

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La valutazione del profitto tuttavia non chiarisce precisamente che cosa

sappia e sappia fare l’allievo e la qualità del suo apprendimento. Inoltre

uno stesso giudizio sintetico può avere significati profondamente diversi.

La valutazione delle competenze, invece è essenzialmente diversa dalla

valutazione del profitto e risponde anche a queste ultime esigenze. La

competenza si vede solo in quanto “agita”, è quindi necessario mettere gli

alunni in condizione di svolgere un compito significativo che preveda la

soluzione di un problema, la messa a punto di un prodotto materiale o

immateriale in autonomia e responsabilità, utilizzando le conoscenze, le

abilità, le capacità personali, sociali, metodologiche in possesso o

reperendone di nuove. Quindi per l’accertamento delle competenze diventa

importante anche l’osservazione degli allievi in contesti ordinari, osservare

come discutono, come articolano pensieri, ipotesi, argomentazioni, in che

modo affrontano problemi, crisi e difficoltà, come si relazionano con gli altri

e come trasferiscono apprendimenti, ecc. attraverso delle vere e proprie

“prove autentiche” .

La valutazione delle competenze si esprime allora mediante brevi

descrizioni che rendono conto di che cosa l’allievo sa, sa fare, in che

condizione e contesto e con che grado di autonomia e responsabilità lavora,

rispetto a una competenza specifica e non strettamente legata ad una sola

disciplina.

Le descrizioni della padronanza delle competenze vengono differenziate in

livelli che rendono conto del dispiegarsi della competenza da uno stadio

embrionale (principiante) a uno stadio molto elevato (esperto). Le

descrizioni dei livelli sono fissate a priori e valgono per tutti, questo

permette di avere a disposizione degli standard di riferimento per ogni

allievo e quindi di orientare anche il curricolo e le proposte didattiche. Per

quanto riguarda l’accertamento del livello di competenza raggiunto occorre

individuare e raccogliere degli indicatori, intesi come dati o comportamenti

osservabili, che danno informazioni sullo sviluppo delle competenze. Questo

è l’oggetto della ricerca e della sperimentazione che l’Istituto si è posto

nell’a.s. 2017/18. Pertanto sono in corso dei percorsi formativi (presso il

Ce.se.Di, l’AVIMES e altre associazioni) a cui prendono parte alcuni docenti

del dipartimento di lettere e di matematica sia della Primaria sia della Sec.

di I grado, al fine di elaborare delle rubriche di valutazione da impiegare a

livello di istituto.

Tuttavia già da un po’ di anni nell’ambito dell’I.C. sono state elaborate e

sperimentate delle griglie valutative nell’ottica di privilegiare i processi

piuttosto che i soli risultati delle proposte didattiche che vengono utilizzate

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nei laboratori pomeridiani a classi aperte, laboratori progettati per lo

sviluppo delle competenze (vedi allegato Registro).

Con un curricolo ed una didattica orientata alle competenze gli studenti

vengono messi più di frequente in situazioni di compiti significativi e

quindi la valutazione non si limita alle conoscenze ed abilità possedute

(valutazione del profitto), ma tende maggiormente conto degli aspetti di

competenza (accertamento delle competenze).

Il Certificato delle Competenze

Il motivo per cui si è cominciato ad affermare che le conoscenze acquisite a

scuola devono diventare “competenze” è collegato alla critica di modi di

apprendere privi di una vera comprensione delle conoscenze e tendenti al

verbalismo, alla mera capacità di parlare di certi argomenti, senza averne

vera consapevolezza e senza sapersene servire al di fuori del contesto

scolastico.

Alla luce di queste considerazioni l’istituto ha progettato soprattutto nei

laboratori pomeridiani a classi aperte dei compiti in situazione attraverso i

quali è possibile accertare i livelli di competenza raggiunti. A livello

interno è stato predisposto un documento che certifica le competenze

relative ai diversi “ambiti disciplinari” e le competenze cosiddette

“trasversali” che si ispirano alle competenze chiave di cittadinanza, di cui

ogni persona ha bisogno per la realizzazione dello sviluppo sociale, della

cittadinanza attiva, dell’inclusione sociale e dell’occupazione:

IMPARARE AD IMPARARE: ogni ragazzo deve acquisire un

proprio metodo di studio e di lavoro.

PROGETTARE: ogni ragazzo deve essere capace di utilizzare le

conoscenze apprese per darsi obiettivi significativi e realistici. Ciò richiede

capacità di individuare priorità, valutare i vincoli e le possibilità esistenti,

definire strategie di azione, fare progetti e verificarne i risultati.

COMUNICARE: ogni ragazzo deve poter comprendere messaggi di

genere e complessità diversi nelle varie forme comunicative e deve poter

comunicare in modo efficace utilizzando i diversi linguaggi

ACQUISIRE, INTERPRETARE L’INFORMAZIONE E INDIVIDUARE COLLEGAMENTI E RELAZIONI: ogni

ragazzo deve poter acquisire ed interpretare criticamente l’informazione

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ricevuta valutandone l’attendibilità e l’utilità, distinguendo fatti ed

opinioni.

RISOLVERE PROBLEMI: ogni ragazzo deve saper affrontare

situazioni problematiche e saper contribuire a risolverle.

COLLABORARE E PARTECIPARE: ogni ragazzo deve saper

interagire con gli altri comprendendone i diversi punti di vista.

AGIRE IN MODO AUTONOMO E RESPONSABILE: ogni

ragazzi deve saper riconoscere il valore delle regole e della responsabilità

personale.

LA VALUTAZIONE SI ARTICOLA IN:

VALUTAZIONE DIAGNOSTICA

INIZIALE,

VALUTAZIONE FORMATIVA IN

ITINERE

VALUTAZIONE SOMMATIVA

FINALE

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CONCLUSIONI

Il Collegio dei Docenti dell’I.C. “U. Saba” ha elaborato questa terza stesura

del curricolo in ottemperanza alle “ I.N. 2012” e secondo il Regolamento

dell’Autonomia. Esso ha come linee guida i nuclei fondamentali e le

coordinate culturali proposte dal capitolo “Cultura Scuola Persona.

Il curricolo d’istituto nel ripensare l’esperienza di “fare scuola”, dà forte

risalto a questi tre aspetti:

1. GRADUALITA’ e CONTINUITA’: la sperimentazione delle Indicazioni per il Curricolo presuppone

confronto, adattamento, riflessione, valorizzazione dell’esistente,

ricerca e valutazione dell’efficacia culturale e formativa della scuola.

Soprattutto richiede uno scambio di conoscenze tra scuola elementare e

scuola media sulla base delle peculiarità dei rispettivi ordini di

insegnamento. Infatti il curricolo è lo strumento attraverso il quale, in

piena coerenza con il PTOF, la scuola costruisce le tappe del percorso

formativo nel quale sia assicurato un percorso graduale di crescita

evitando la frammentazione dei saperi e consentendo l’acquisizione di

conoscenze, abilità, competenze adeguati alle potenzialità di ciascuno

2. AUTONOMIA: nelle scelte di attività didattiche, di metodi, di organizzazione del

tempo scuola, delle risorse, negli strumenti e nelle modalità di verifica

e di valutazione, affinchè tutto sia funzionale al raggiungimento dei

traguardi di sviluppo delle competenze

3. CENTRALITA’ DELLA PERSONA: Il bambino prima ed il ragazzo poi sono al centro nei versanti

cognitivi, affettivi, relazionali, corporei, estetici, etici, spirituali e

religiosi.

FARE SCUOLA ……

GRADUALITA’ e CONTINUITA’

AUTONOMIA

CENTRALITA’ DELLA PERSONA

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Il Profilo in uscita dello Studente al termine del primo ciclo di istruzione è

il perno che dà coerenza a ciò che si progetta all’interno dell’I.C. e che

attribuisce a tutti i docenti compiti educativi e formativi comuni.

“Lo studente al termine del primo ciclo di istruzione, attraverso gli

apprendimenti sviluppati a scuola, lo studio personale, le esperienze

educative vissute in famiglia e nella comunità, è in grado di iniziare ad

affrontare in autonomia e con responsabilità le situazioni di vita tipiche

della propria età, riflettendo ed esprimendo la propria personalità, le

situazioni di vita tipiche della propria età, riflettendo ed esprimendo la

propria personalità in tutte le dimensioni”

(dalle Nuove Indicazioni per il curricolo nel primo ciclo di istruzione - 2012).

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ALLEGATI

Allegato A.

Scuola Primaria- traguardi per le competenze e i relativi obiettivi di apprendimento per ambiti

Allegato A’.

Scuola sec. I grado - traguardi per le competenze e i relativi obiettivi di apprendimento per discipline

Allegato B.

Scuola Primaria - Piani annuali disciplinari

Allegato B’.

Scuola sec. I grado - Piani annuali disciplinari

Allegato C.

Esempi di Rubriche di Valutazione

Allegato D.

Registro predisposto per l’accertamento delle competenze nei laboratori pomeridiani

Redatto da Prof.ssa Alessandra Delù