d ietista maria luigia troncon dietista monica cibin linee di indirizzo per la ristorazione nelle...
TRANSCRIPT
Dietista Maria Luigia
Troncon
DietistaMonica Cibin
Linee di indirizzo per la Ristorazione nelle strutture assistenziali
extra ospedaliere
1
REGIONE DEL VENETO:REGIONE DEL VENETO:PIANO TRIENNALE SICUREZZA ALIMENTARE PIANO TRIENNALE SICUREZZA ALIMENTARE
2008-20102008-2010
• obiettivi generali: “la promozione della sicurezza alimentare e nutrizionale”;
• obiettivi specifici: “favorire gli interventi di prevenzione nutrizionale nella produzione alimentare e nella ristorazione collettiva”.
2
REGIONE DEL VENETO:REGIONE DEL VENETO:PIANO TRIENNALE SICUREZZA ALIMENTARE PIANO TRIENNALE SICUREZZA ALIMENTARE
2002-20042002-2004
Direzione Regionale per la Prevenzione ha dato mandato al gruppo di lavoro N. 8 “Nutrizione” (team interdisciplinare di professionisti, dietiste, biologi, medici, veterinari, che operano nei SIAN e in Presidi Ospedalieri della Regione Veneto) di elaborare un documento:
“ Linee di indirizzo per la ristorazione nelle strutture
residenziali extraospedaliere”
3
Sono complementari alle
“Linee Guida in materia di miglioramento della sicurezza e della qualità nutrizionale
nella ristorazione scolastica”
(DGRV n° 3883 del 31.12.2001 e succ. agg. Decreto Regione Veneto della Direzione per
la Prevenzione n.° 517 del 30.12.2003)
LINEE D’ INDIRIZZO PER LA LINEE D’ INDIRIZZO PER LA RISTORAZIONE RISTORAZIONE
NELLE STRUTTURE ASSISTENZIALI NELLE STRUTTURE ASSISTENZIALI EXTRA OSPEDALIEREEXTRA OSPEDALIERE
4
LINEE D’ INDIRIZZO PER LA RISTORAZIONE LINEE D’ INDIRIZZO PER LA RISTORAZIONE NELLE STRUTTURE ASSISTENZIALI EXTRA NELLE STRUTTURE ASSISTENZIALI EXTRA
OSPEDALIEREOSPEDALIERE
Le tematiche sono state sviluppate in chiave di strumento d’ indirizzo e supporto metodologico atto a promuovere standard di qualità del servizio di ristorazione delle strutture residenziali extra-ospedaliere.
5
LINEE D’ INDIRIZZO PER LA RISTORAZIONE LINEE D’ INDIRIZZO PER LA RISTORAZIONE NELLE STRUTTURE ASSISTENZIALI EXTRA NELLE STRUTTURE ASSISTENZIALI EXTRA
OSPEDALIEREOSPEDALIERE
sulla base di queste raccomandazioni la struttura singola può tendere ad un miglioramento continuo della qualità del servizio di ristorazione, trasferendo i contenuti tecnici in un proprio piano aziendale basato sia su strategie di sicurezza e qualità che sulla soddisfazione dell’utente.
6
PREMESSAPREMESSA
• ..fornire uno strumento per definire, migliorare ed uniformare i sistemi di ristorazione dedicati alle persone anziane assistite in comunità, a domicilio, anche veicolando i pasti a domicilio.
7
LINEE D’ INDIRIZZO PER LA RISTORAZIONE LINEE D’ INDIRIZZO PER LA RISTORAZIONE NELLE STRUTTURE ASSISTENZIALI EXTRA NELLE STRUTTURE ASSISTENZIALI EXTRA
OSPEDALIEREOSPEDALIERE
Tali linee costituiscono lo strumento di supporto
per le amministrazioni e per glienti gestori finalizzato a diffondere livelli
omogenei di sicurezza alimentare equalità nutrizionale.
8
PREMESSAPREMESSAIn particolare si è focalizzata l’attenzione
sui seguenti aspetti :
• Gestione e controllo del servizio di ristorazione;
• Sicurezza e Qualità degli alimenti;
• Nutrizione corretta delle persone che usufruiscono del servizio;
• Fruibilità, Gradimento e Modalità di somministrazione dei pasti;• Formazione del personale addetto alla preparazione dei
pasti e del personale d’assistenza.9
DESTINATARIDESTINATARI• Fruitori delle linee d’ indirizzo:
Amministrazioni delle strutture residenzialiextraospedaliere;
Residenze Socio Assistenziali;
Centri di ospitalità e strutture socio-assistenziali per anziani;
Amministrazioni comunali;
Servizi competenti delle aziende Ulss;
Gestori del servizio di ristorazione.10
DESTINATARIDESTINATARI
• Soggetti coinvolti per il loro ruolo specifico professionale:
MMG, Geriatri;
Psicologi e Psichiatri;
Personale sanitario di assistenza;
Personale addetto alla preparazione dei pasti;
Logopediste, Assistenti Sociali;
Servizi di Dietetica delle aziende Ulss ecc.11
• Ospiti delle strutture
• Parenti degli ospiti
• Associazioni di Volontariato operanti nella strutture
SOGGETTI DA INFORMARESOGGETTI DA INFORMARE
12
ARGOMENTIARGOMENTI La nutrizione dell’anziano
I criteri di elaborazione del menù di base
Il prontuario Dietetico
Le modalità della veicolazione dei pasti domiciliari
Il Capitolato d’appalto del servizio di ristorazione con le modalità di aggiudicazione
Le Schede Prodotto
Il test MUST per la valutazione della malnutrizione nell’anziano
Il protocollo per la gestione della disfagia
Le schede rilevazione della qualità del pasto
Il corso di formazione del personale addetto alla cucina e all’assistenza 13
Aggiudicazione del capitolato:Aggiudicazione del capitolato:
IL SERVIZIO VERRA’ AGGIUDICATO SECONDO CRITERI SIA ECONOMICI DI QUALITA’ COME DALL’ART.
83, dlgs 163/200683, dlgs 163/2006
Mediante punteggio :
1) Prezzo 60 puntiAll’offerta del prezzo più basso verranno attribuiti 60 punti mentre alle restanti offerte saranno attribuiti punteggi proporzionalmente inferiori.
2) Qualità 40 punti Con valori di qualità con tabella riportata pag. 68 14
ALLEGATIALLEGATI
A1: Capitolato d’appalto del servizio di ristorazione nelle strutture residenziali extraospedaliere
A2: Prontuario dieteticoA3: Test di screening per adulti a rischio
malnutrizione MUSTA4: Protocollo gestione disfagia IN 5 FASIA5: Scheda rilevazione qualità del pastoA6: Corso di formazione per gli addetti alla
ristorazione CUCINA E ASSISTENZA 15
A1: CAPITOLATO D’ APPALTO DEL SERVIZIO DI RISTORAZIONE NELLE STRUTTURE RESIDENZIALI EXTRAOSPEDALIERE
• Suggerisce i criteri per impostare correttamente una gara d’appalto che tenga conto dell’aspetto qualitativo del servizio piuttosto che di quello economico anche in relazione al Dlg.s 157/95
• Indica gli strumenti di verifica da parte dell’ente appaltante sul servizio fornito
• Valorizza l’aggiornamento e la formazione continua del personale addetto alla ristorazione.
16
Il capitolato è un documento operativo da utilizzare per un’efficace
controllo della gestione del servizio
tra l’Amministrazione
e la Ditta appaltatrice
A1: CAPITOLATO D’ APPALTO DEL SERVIZIO DI RISTORAZIONE NELLE
STRUTTURE RESIDENZIALI EXTRAOSPEDALIERE
17
È l’unico strumento in grado di
PREVENIRE ELEMENTI di DISCREZIONALITÀ
ed episodi di CONTENZIOSO
con le DITTE APPALTATRICI
A1: CAPITOLATO D’APPALTO DEL SERVIZIO DI RISTORAZIONE NELLE STRUTTURE
RESIDENZIALI EXTRAOSPEDALIERE
18
Le schede prodotto
in ogni singola scheda vengono definite le caratteristiche delle materie prime in relazione alla
Qualità intesa come:•Igienica
•Merceologica•Nutrizionale
•OrganoletticaPer permettere la scelta più adeguata dei componenti i
pasti
A1: CAPITOLATO D’APPALTO DEL SERVIZIO DI RISTORAZIONE NELLE
STRUTTURE RESIDENZIALI EXTRAOSPEDALIERE
19
A2: PRONTUARIO DIETETICOA2: PRONTUARIO DIETETICO
• E’ la raccolta delle “diete” standardizzate e a composizione in nutrienti definita, atte a garantire la nutrizione ottimale dell’utente
• Deve essere personalizzato per ogni struttura in modo da garantire la copertura dei fabbisogni nutrizionali ed edonistici dell’ospite
20
A2: PRONTUARIO DIETETICOA2: PRONTUARIO DIETETICO
• E’ il risultato del lavoro di gruppo dei MMG delle strutture, del personale di assistenza, del personale tecnico esperto in nutrizione e del personale addetto alla preparazione e somministrazione dei pasti.
• E’ lo standard di riferimento e favorisce l’adozione di un metodo uniforme e validato di nutrire l’ospite.
21
TABELLE DIETETICHE E MENÙTABELLE DIETETICHE E MENÙ
Sono lo strumento di lavoro del personale tecnico della ristorazione:
• tabelle dietetiche : indicano la quantità dei singoli componenti il pasto (pasta, pane, carne, verdura, condimento ecc.) in relazione al contenuto calorico delle diete;
• menù: è la traduzione in preparazioni culinarie (primo piatto, secondo piatto ecc.) delle indicazioni contenute nelle tabelle dietetiche;
22
REQUISITI GENERALI DI UN REQUISITI GENERALI DI UN MENMENÙÙ
EQUILIBRATO
COMPLETO
VARIO
GUSTOSO/APPETIBILE
RISPETTOSO DELLE ABITUDINI E TRADIZIONI
(ricette locali tipiche, menù speciale per festività)
23
A3: TEST DI SCREENING PER ADULTI A A3: TEST DI SCREENING PER ADULTI A RISCHIO MALNUTRIZIONERISCHIO MALNUTRIZIONE
• L’allegato riporta un esempio di documentazione (MUST) atta a valutare il rischio di malnutrizione in popolazione adulta;
• questo esempio di test permette di identificare gli ospiti a rischio di malnutrizione per eccesso o per difetto.
24
A4: PROTOCOLLO GESTIONE A4: PROTOCOLLO GESTIONE DISFAGIADISFAGIA
L’allegato contiene il protocollo per la
gestione della disfagia :
• fase di attenzione
• fase di screening
• fase di valutazione specialistica
• interventi assistenziali
• consigli dietetici
25
A5: SCHEDA RILEVAZIONE A5: SCHEDA RILEVAZIONE QUALITÀ DEL PASTOQUALITÀ DEL PASTO
La scheda proposta serve a garantire:
• sicurezza e qualità del pasto fornito• la conformità a quanto previsto dal capitolato
d’appalto nel caso di gestione indiretta• la rilevazione dei resi alla distribuzione• la rilevazione della quantità di pasto consumata
dall’ospite
26
A5: RILEVAZIONE GRADIMENTOA5: RILEVAZIONE GRADIMENTO DA PARTE DELL’OSPITEDA PARTE DELL’OSPITE
o sull’appetibilità del cibo e sul suo gradimento
o sulla conformità del menù
o sulla sua presentazione
o sulla grammatura27
SCHEDA RILEVAZIONE QUALITA’ DEL PASTO E DEGLI SCARTI
SCHEDA DI VALUTAZIONE DEL GRADIMENTO PER L’OSPITE
SCHEDA RILEVAZIONE QUALITA' COMPLESSIVA DEL SERVIZIO PASTI A DOMICILIO
RILEVAZIONE GRADIMENTO DA PARTE DELL’OSPITE
28
A6: CORSO DI FORMAZIONE PER A6: CORSO DI FORMAZIONE PER GLI ADDETTI ALLA GLI ADDETTI ALLA RISTORAZIONE E RISTORAZIONE E ALL’ASSISTENZAALL’ASSISTENZA
• Indica gli argomenti fondamentali da trattare nei corsi di formazione ed aggiornamento per il personale che opera nelle case di Riposo.
Gli obiettivi formativi:
• Aggiornare le conoscenze teorico-pratiche inerenti l’alimentazione dell’anziano
• Identificare gli ospiti a rischio di malnutrizione.
29
Grazie Grazie dell’attenzionedell’attenzione 30
Meglio aggiungere vita ai giorni Meglio aggiungere vita ai giorni che non giorni alla vita.che non giorni alla vita.
Rita levi MontalciniRita levi Montalcini