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Áffascinafo aálfa cultura edenicasin dall'adolescenza, l'imperatore
Adriano fece diversi viaggi in Grecie accrebbe lo splendore di Atenecostruendo mirabili monumenti.
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L'AMANTE DELLA GRECIA
Ad Atene Adriano promosse la costruzionedi nuovi edifici, come una grande biblioteca,il Panhellenion e il tempio di Zeus,l'Olympieion. A sinistra, busto dell'imperatoreconservato nelle Gallerie degli Uffizi, a Firenze.Sullo sfondo, incisione del XIX secolo chericostruisce Atene ai tempi di Adriano.
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RRIDGCMAN/ACI
AMATODAGLI ELLENILa riconoscenzadella Grecianei confronti diAdriano è evidentesul rovescio diquesta moneta.Qui l'imperatoreè salutato dauna donna cherappresenta laprovincia romanadell'Acaia, cheallora includevaAtene. Incisionedi FrancescoFanelli.1695.
ell'anno 125 d.C. Atene era infibrillazione perché attendevaun'importante visita ufficialeda parte dell'imperatore di Ro-ma. Adriano si trovava già in
Grecia da alcuni mesi: era andato a caccianell'agreste Arcadia, aveva pregato Apollonel santuario di Delfi e ammirato la gioven-tù guerriera di Sparta mentre questa si alle-nava sulle sponde dell'Eurota. Al propriopassaggio aveva fornito prove evidenti del-la sua munificenza, riempiendo le casse del-le città con doni o promuovendo la costru-zione di nuovi edifici.E così quando Adriano giunse ad Atenevenne degnato di tutti gli onori: in via
del tutto eccezionale gli fu promesso
CRONOLOGIA
L'AMICODEIGRECI
L'ACCADEMIADI PLATONEIl maestroconversa coni discepoli nellasua scuola diAtene. Mosaicorinvenuto nellavilla di T. SiminiusStephanus aPompei.
ACROPOLIDI ATENEAdriano si eraformato ad Atene,che consideravala culla delmondo classico.Nell'immagine,vista dall'altodella collinadell'Acropoli.
che sarebbe stato iniziato ai famosi misterieleusini — culti segreti delle dee Demetra ePersefone — senza dover prima sottoporsiai digiuni previsti né praticare i riti purifi-catori che gli altri erano obbligati a portarea termine. La visita venne celebrata con unaserie di spettacoli eseguiti, secondo la tradi-zione, nell'antico teatro di Dioniso. Dal suoscranno imperiale Adriano poté apprezzarecome il palco del teatro fosse stato ampliatoe abbellito in suo onore con fregi in rilie-vo. L'imperatore rimase molto soddisfattodel suo viaggio, soprattutto perché capì cheAtene, anche se impoverita, ancora mante-neva l'atmosfera di studiata grazia in cui ognipiacere, intellettuale o sensuale che fosse,conservava la stessa importanza che aveva
T111-112 117Durante il governo di Traiano muore in CiliciaTraiano, cugino del padre, mentre è di ritorno dallaAdriano viaggia in Grecia campagna contro i parti.per studiare e viene eletto Adriano gli succedearconte di Atene. sul trono imperiale.
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128 131-132 138124-125Adriano visita il L'imperatore si reca in Nel quarto viaggio in Dopo una lunga agoniaPeloponneso e la Grecia Grecia per la terza volta. Grecia Adriano consacra l'imperatore Adrianocentrale, e presiedele feste ateniesi delle
Visita Atene e Sparta,le città più beneficiate
l'Olympieion di Atene efonda il sinedrio panellenico,
muore a Baia, vicino Napoli.Prenderà il suo posto
Grandi Dionisie. dalla sua colitica l'assemblea dei greci. Antonino Pio.
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ODEON DI ERODE. PIEDIDELL'ACROPOLI, VICINO AL TEATRODI DIONISO, SI ERGE L'ODEONCHE ERODE ATTICO FECECOSTRUIRE NEL 161 D.C.
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ERODEATTICOAmico ecollaboratoredi Adriano, questoretore, politicogreco e riccomecenate adottòun nome romano:Lucio VibullioIpparco TiberioClaudio AtticoErode. Busto alMuseo del Louvre.
avuto nel passato. Tredici anni prima Adrianoaveva già trascorso del tempo ad Atene perla propria formazione, mentre un cugino delpadre, l'imperatore Traiano, controllava gliingranaggi del potere a Roma. Aveva alloraavuto l'impressione che nulla fosse cambiatodall'epoca d'oro di Pericle, sette secoli prima,quando Atene si trovava al culmine del suosplendore ed era stato eretto il Partenone. Vi-vaci conversazioni continuavano ad animarele scuole filosofiche, e i ragazzi ad allenarei propri muscoli sulla sabbia delle palestre.Tutto ciò aveva riportato il futuro imperatoreal periodo in cui Socrate s'inebriava nellasala da ginnastica osservando la bellezza delfanciullo Carmide attraverso il suo mantelloscoperto, prima d'iniziare con lui il celebre
;, dialogo sulla saggezza (scritto da Platone eche un giovane Adriano aveva potuto leggerenell'edizione trascritta dal filosofo).Insomma, il tempestoso cuore di Adriano,
ricolmo di letture classiche — non a caso lochiamavanograeculus (il grechetto) —, avevaproiettato la sua visione idealizzata del-la Grecia classica su una realtà contem-poranea ben più decadente. Ma è anche
Erode Attico,il collaboratore
ADRIANO non avrebbe potuto portare atermine i suoi progetti urbanistici ad Ate-ne se non avesse potuto contare sull'aiutoentusiasta di alcuni membri dell'aristocra-zia locale come Erode Attico, intellettualeche era nato da una famiglia ricchissima(discendente, a quanto si diceva, del ge-nerale Milziade, che sconfisse i persiania Maratona).
ERODE ATTICO finanziò numerose ope-re pubbliche in tutta la Grecia. Per fa-re un esempio, ad Atene sovvenzionòparte della costruzione dello stadioPanatenaico, meglio conosciuto comeKallimarmaro (dal bel marmo), oltreall'impressionante odeon che sorge sulpendio dell'Acropoli e che oggi, in estate,accoglie gli spettacoli del Festival elle-nico di Atene ed Epidauro,
vero che gli ateniesi avevano sempre cercatodi entrare nelle sue grazie e per questo gliavevano concesso la cittadinanza onoraria,proclamandolo persino arconte (magistratosupremo) nel 112 d.C.
Il progetto dell'Olympieion
Durante la sua prima visita Adriano ebbe oc-casione di ammirare i monumenti dell'Acro-poli, i cui marmi brillanti si alzavano verso ilcielo sereno, abitato dagli dei. Eppure il suocuore voleva lasciare un'impronta indele-bile nella città che considerava la sua cullaspirituale. Per questo, ormai imperatore, sipropose una sfida immensa. Lo sguardo diAdriano si posò sulla pianura bagnata dall'I-lisso: lì giaceva, incompiuto, l'Olympieion,un tempio consacrato a Zeus olimpio la cuicostruzione era in ritardo di sei secoli. Lecapanne si ammassavano accanto alle pietreed erano il segno evidente del lungo periododi decadenza in cui era sprofondata la cittàdall'Età classica.Per l'imperatore era ovvio che bisognava
sistemare il quartiere e riedificare il santua-rio, e quindi pensò di trasformare una città
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LA TORRE DEI VENTINell'agorà romana di Atene s'innalzaquesto curioso monumento, noto cometorre dei Venti o orologio di Andronicodi Cirro. L'edificio, eretto nel I secolo a.C.,conteneva al suo interno una clessidra,o orologio idraulico.K. VOLNA / ALAW, i AO
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UNA STATUADI ZEUS
L'intenzionedi Adriano eracreare per il suoOlympieion unamagnifica statuadi Zeus simile aquella presente neltempio del dio aOlimpia, ricostruitonell'incisione sopraqueste righe.
già ammirevole in una che fosse davvero per-fetta, senza che il piccone dovesse intaccarel'anima eterna dell'Acropoli.E se il Partenone era sublime, l'Olympieion
sarebbe stato ancora più splendido e immen-so. Le cento e più colonne corinzie del tempio,con le rigogliose foglie di acanto — un orna-mento che non avevano le colonne dorichedel Partenone —, dovevano imporsi come ilsimbolo di quella rinascita della Grecia in cuisperava l'imperatore, che a ragione si con-siderava più di un mero "Pericle romano".Inoltre l'Olympieion sarebbe stato il centronevralgico di un ampliamento urbanisticonoto come Adrianopoli (la città di Adriano),che si sarebbe esteso lungo l'Ilisso e avrebbe
Adriano voleva chel'Olympieion fosse unPartenone nuovo e più bello
TESTA DI ADRIANO. ETHNIKO ARCHAILOGIKO MOYSEIO, ATENE.DEA /ALBUM
finito per ospitare la stessa popolazione dellavecchia Atene. Anche le élite locali, conta-giate dall'entusiasmo dell'imperatore, uni-rono le loro forze e si misero all'opera: la cittàavrebbe di nuovo provato quell'esaltazionegioiosa delle grandi imprese di un tempo,come quando era alla testa di un prosperoimpero nell'Egeo.Solo alcuni anni più tardi, nel 132 d.C.,
l'Olympieion venne perciò consacrato du-rante una grande festa e in presenza di espo-nenti di tutte le città greche. In tale solenneoccasione, Adriano occupò un posto d'onoresotto il portico del tempio, mentre il sofistaPolemone di Laodicea elencava nel suo discor-so inaugurale i titoli che Atene aveva concessoal sovrano: evergete (benefattore), olimpio(come Zeus, padre degli dei) e filelleno (amicodei greci). Nel frattempo all'interno del tem-pio gli scultori ancora lavoravano all'enormestatua criselefantina — d'oro e avorio — dedi-cata a Zeus, vicino alla quale erano già stateultimate le statue, più discrete, di Adriano.In una cesta era poi possibile ammirare unautentico pitone moluro, che sarebbe statoconsacrato in ricordo di Erittonio, il mitolo-gico re di Atene che aveva il corpo di serpenteed era chiamato «nato dalla terra".
L'unione di tutti i greci
Intanto, non lontano dall'Olympieion e in unaltro santuario dedicato a Zeus Panhellenios(di tutti i greci), si teneva un'assemblea incui si parlava dei problemi, soprattutto eco-nomici, che affliggevano le città greche delMediterraneo. I presenti avevano trovato unaccordo dopo difficili negoziazioni prelimi-nari, forse iniziate durante la visita prece-dente dí Adriano in Grecia e in Asia Minore,nel 128 d.C. Le città greche erano gelose delleloro istituzioni e tradizioni locali e ancoracovavano rancore contro l'Atene imperialistadel passato. Tuttavia poco a poco s'imposerola razionalità e il fervore di Adriano. Fu l'ini-zio del grande progetto comune del sinedriopanellenico, il Panhellenion: una federazioneche includeva tutte le città greche con riu-nioni regolari ogni anno e con il suggello digiochi panellenici simili alle Panatenee, legrandi feste ateniesi dell'Età classica.Adriano volle potenziare Atene anche
come punto di riferimento negli studi. Perquesto è sintomatico che, accanto all'agorà,o mercato di epoca romana, Adriano facesse
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TEMPIO DI ZEUS OLIMPICO
Adriano volle trasformare questotempio, che s'innalza tra le duecolline di Atene, l'Acropoli e il monteLicabetto, nel più maestoso dellaGrecia. Nell'immagine, le colossali15 colonne corinzie, alte 17 metri,che oggi sono ancora in piedi.NCRCÚLES 7AW15 A! A!.5Y ; 4:,'.
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Al PIEDI DELL'ACROPOLI
Tra gli attuali quartieri di Monastiraki ePlaka, ad Atene, a nord dell'agorà romanae ai piedi dell'Acropoli, sono presenti i restidella fastosa biblioteca di 122 metri dilunghezza e 82 di larghezza che l'imperatoreAdriano fece erigere nell'anno 132 d.C.
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BIBLIOTECA AMBROSIANA / SCALA. FIRENZE
ADRIANONELL'AGORAGRECA
Questa sculturadi Adriano, di cuisi conserva soloil corpo, mostral'imperatore vestitocon un'armaturafinementedecorata. Eesposta nell'agoràdi Atene.
erigere una nuova biblioteca, la più grandemai costruita in città. Qui tutto sembravaorganizzato per permettere la meditazionee lo studio: le esedre, spazi semicircolari concomode sedute per i seminari; le colonne inmarmo di Frigia, che reggevano le galleriesuperiori dov'erano conservati i libri; il cor-tile porticato con giardino e un grande spec-chio d'acqua centrale dove si poteva leggerein tranquillità... E così chi fosse andato almercato e avesse ricercato altro oltre al cibo,avrebbe dovuto varcare soltanto un propileodi quattro colonne corinzie in marmo caristio,
o cipollino, per ammirare l'alabastro e l'oroche abbellivano i locali. Una simile estasipreparava l'anima a inedite e stimolantiavventure intellettuali.
Rivitalizzare Atene
Prima di Adriano altri romani si eranorecati ad Atene per studiare e formarsi.Tuttavia la maggioranza di loro si eraaccontentata di contemplarne i monu-menti o portare con sé qualche ricordo(un fregio, una colonna) senza preoc-cuparsi della crescente miseria degli
L'arcodi Adriano
VICINO ALL'ATTUALE viale ReginaAmalia, ad Atene, s'intravede un arcoromano di circa 20 metri di altezza. Eeretto con il marmo del monte Pente-lico, lo stesso usato per il Partenone,e i conci sono uniti da fascette, senzacemento né malta.
SU CIASCUN LATO dell'apertura centra-le, quasi cancellate dall'inquinamento,si possono leggere le due iscrizioni:«Questa è Atene, l'antica città di Te-seo» (lato nord-ovest) e «Questa è lacittà di Adriano, e non di Teseo» (latosud-est). I testi indicano che si trattadella porta d'ingresso ad Adrianopoli,la zona di Atene costruita da Adriano,Se consideriamo che l'arco non è maistato protetto, è un vero miracolo chesi sia conservato fino ai nostri giorni.
abitanti. Va anche detto che, per alcuni, leesuberanti costruzioni e le altre opere voluteda Adriano costituivano soltanto uno stra-vagante gesto di ottimismo nel contesto diuna decadenza quasi irreversibile. Il sinedriopanellenico, per esempio, non ebbe grandeattività dopo la morte dell'imperatore.Ciononostante Adriano fece qualcosa di
più oltre a dare una nuova vita ad Atene: nelpromuovere il legame culturale della cittàcon l'eredità del V secolo a.C. — l'epoca d'o-ro di Pericle, Fidia o Socrate — la trasformònel vero centro spirituale di tutto il mondoellenico e nel simbolo eterno della culturaclassica, che è come ancora oggi continu-iamo a considerarla.
Persapernedi più
JUAN PABLO SÁNCHEZFILOLOGO CLASSICO
SAGGI
Adriano. Roma e AteneAndrea Carandini, Emanuele PapiUTET, Torino, 2019.
AdrianoJames Morwood. II Mulino, Bologna, 2015.
ROMANZI
Memorie di AdrianoMarguerite Yourrenar. Einaudi, Torino, 2014.
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BIBLIOTECA
DI ADRIANO
Nel 267 gli eruliattaccarono Atene edistrussero la biblioteca.Successivamente l'areavenne trasformatain una chiesa e poinella residenza delgovernatore ottomano,finché nel XX secolofurono condotti i primiscavi archeologici.
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ATENE,CITTÀROMAN
NEL II SECOLO D.C. Adriano, grande amantedi tutto ciò che era greco, intraprese ad Ateneun monumentale progetto urbanistico. L'imperatorecostruì acquedotti, una colossale biblioteca, unabasilica, nuove porte per la città e diversi templi.In questa pagina sono indicati alcuni deí principalimonumenti dell'Atene romana sino al III secolo d.C.
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TEATRO DI DIONISO
O ODEON DI ERODE ATTICOMONUMENTO DI FILOPAPPO
COLLINA DELLA PNICE
10 STOA
11 ODEON DI AGRIPPA :
TEMPIO DI ARES
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