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Soluzioni informatiche www.tecsoftware.it Soluzioni informatiche www.tecsoftware.it Settimanale collegato a www.deanotizie.it - distribuzione gratuita Anno I - n° 25 07 dicembre 2007 pio è stato final- mente recepito an- che nel nostro pae- se con l'emanazio- ne di una legge sui rifiuti, che stabilisce una vera e propria graduatoria di inter- venti per una corretta gestione dei rifiuti: Riduzione il miglior modo per risolvere il problema dei rifiuti è quello di evitare di 4R: Riduzione Riutilizzo Riciclaggio Recupero Il miglior sistema di smaltimento forse ancora non è stato pensato o inventato. Contrapporre, come spesso ancora si fa, la discarica all'inceneritore o anche alla raccolta differenziata denota una visione miope del problema. Il rifiuto non è qual- cosa da smaltire ma da gestire attraver- so un insieme di soluzioni, che potrebbe- ro essere riassunte nella cosiddetta stra- tegia delle 4R: Riduzione, Riutilizzo, Riciclaggio e Recupero. Questo princi- produrli. Riutilizzo bisogna valutare at- tentamente i materiali presenti nei rifiuti che possono essere reimpiegati Rici- claggio è l'operazione che consente di ri- durre la presenza di rifiuti nelle discariche e di reimmettere i materiali nel ciclo pro- duttivo Recupero c'è la possibilità del re- cupero energetico attraverso la termouti- lizzazione di ciò che non è riciclabile. Gli oggetti che usiamo quotidianamente, una volta gettati (Segue a pagina 9) Aut. n. 10661 del 09.11.2007 CUCCARO Autoscuole - Studi di Consulenza Automobilistica Centro Revisioni Veicoli - Stazione Tachigrafo Via Roma, 60 - 81052 Pignataro Maggiore (CE) Felefax 0823 871573 S.S. Casilina Km. 192,00 - 81050 Pastorano (CE) Telefax 0823 653184 Piazza Rosselli 81041 Bellona (CE) Per i tuoi acquisti di Natale -30% e -50% su tutta la merce Piazza Umberto I° - Pignat aro Maggiore Tel. 0823 654154

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Settimanale collegato a www.deanotizie.it - distribuzione gratuitaAnno I - n° 25 07 dicembre 2007

pio è stato final-mente recepito an-che nel nostro pae-se con l'emanazio-ne di una legge suirifiuti, che stabilisceuna vera e propriagraduatoria di inter-

venti per una corretta gestione dei rifiuti:Riduzione il miglior modo per risolvere ilproblema dei rifiuti è quello di evitare di

4R: Riduzione Riutilizzo Riciclaggio RecuperoIl miglior sistema di smaltimento forseancora non è stato pensato o inventato.Contrapporre, come spesso ancora si fa,la discarica all'inceneritore o anche allaraccolta differenziata denota una visionemiope del problema. Il rifiuto non è qual-cosa da smaltire ma da gestire attraver-so un insieme di soluzioni, che potrebbe-ro essere riassunte nella cosiddetta stra-tegia delle 4R: Riduzione, Riutilizzo,Riciclaggio e Recupero . Questo princi-

produrli. Riutilizzo bisogna valutare at-tentamente i materiali presenti nei rifiutiche possono essere reimpiegati Rici -claggio è l'operazione che consente di ri-durre la presenza di rifiuti nelle discarichee di reimmettere i materiali nel ciclo pro-duttivo Recupero c'è la possibilità del re-cupero energetico attraverso la termouti-lizzazione di ciò che non è riciclabile. Glioggetti che usiamo quotidianamente, unavolta gettati (Segue a pagina 9)

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DEA NotizieSede legale e Redazione

via Regina Elena, 28 81041 Bellona CE

Telefax 0823.966794320 28 50 938

[email protected] di Cultura,informazione e politica.

Collegato a www.deanotizie.itAut. Nr. 665/06 del 19.10.2006

Tribunale S. Maria C.V.Direttore Responsabile

Francesco FalcoVice Direttore

Franco ValerianiGrafica: Antonio Scala

A questo numero hanno collaborato:Antonia Aiezza, Ersilia Altieri, AntonioArzillo, Ersilia Altieri, V in_Cel, EnnioCinquegrana, Laura D'Aiello, GennaroDi Fuccia, Sandro Di Lello, Gianfran -co Falco, Francesco Iovino, FedericaLandolfi, Enzo Nat ale, Ketty Negro,Niett a, Piero Pellecchia, Aurora Mi -chela Renna, Gianfranco Ricciardi,Vittorio Ricciardi, Domenico V aleriani,Franco V aleriani, Giusy V astante.

Inno Nazionale it alianoDomenico Valeriani

www.deanotizie.itChi fosse interessato ad inser-zioni o a collaborare, la nostra

sede è invia Regina Elena, 28

81041 Bellona CETelefax 0823 966794

[email protected]

Nel 1847 Goffredo Mame-li scrisse il testo de Il Can-to degli Italiani e lo inviò almaestro Michele Novaro,che lo musicó. Mancava-no pochi mesi ai moti del1848. Durante le CinqueGiornate di Milano diventó

simbolo del Risorgimento. L'inno ebbe ilmerito di diffondere gli ideali del Risorgi-mento e di incitare la popolazione all'in-surrezione contro l'oppressore straniero.Le autorità cercarono di vietarlo perchèconsiderato eversivo censurando l'ultimaparte, dura con gli Austriaci, allora for-malmente alleati. Riportiamo i versi chesuscitarono le proteste da parte degli Au-striaci …Gia' l'Aquila d'Austria le penneha perdute…. In seguito, intonando l'in-no di Mameli, Garibaldi con i Mille intra-prese la conquista dell'Italia meridionalee la riunificazione nazionale. Mameli eragià morto, ma le parole del suo inno era-no più vive che mai. La presa di Romadel 1870, fu seguita da cori che lo canta-vano accompagnati dai bersaglieri che,attraverso la breccia di Porta Pia, entra-rono in Roma nel 1870. Fratelli d'Italia fumolto popolare in occasione della guerralibica del 1911-12 e durante la I GuerraMondiale. Al termine del II Conflitto Mon-

diale fu ripristinato e diventò l'inno nazio-nale della Repubblica Italiana. Riportia-mo la prima parte:

"Fratelli d'ItaliaL'Italia s'è desta

Dell'elmo di ScipioS'è cinta la testaDov'è la vittoria?

Le porga la chiomaChé schiava di Roma

Iddio la creò.Stringiamci a coorte

Siam pronti alla morteL'Italia chiamò".

Goffredo Mameli (Ge-nova 05/09/1827 - Ro-ma 07/07/1849). Goffre-do Mameli fu poeta, pa-triota e scrittore. Egli ful'autore delle parole del

Canto degl'Italiani (1847), piú noto oggicome Inno di Mameli, musicato da Mi-chele Novaro. Mameli durante la sua gio-vinezza, fece parte di alcune memorabiligesta ancor oggi ricordate, come adesempio la cacciata dall'Italia degli Au-striaci nel 1846. Nel 1848 organizzò unaspedizione in aiuto di Nino Bixio e duran-te l'insurrezione di Milano fu al fianco diGiuseppe Garibaldi con il grado di capi-tano. Tornato a Genova si dedicò allacomposizione musicale e fu direttore delgiornale Diario del Popolo, senza dimen-ticare le sue idee irredentiste. La suaopera di patriota la svolse anche a Roma,per la proclamazione della RepubblicaRomana. Nella difesa della Villa del Vascello fu fe-rito da un commilitone in maniera nongrave e morì per infezione il 7 luglio 1849a soli 22 anni. Fu sepolto al Verano ma lesue spoglie furono traslate nel 1941 alGianicolo. L'autore dell'Inno NazionaleItaliano e' ricordato con tre lapidi: sullaparete della sua casa in San Lorenzo(Roma), alla Trinita' dei Pellegrini e sullatomba nel Sacrario dei Caduti al Gianico-lo. Michele Novaro (Genova 23/10/1818 -21/10/1885). Compositore e patriota, mu-sicò l'Inno di Mameli. Persona dall'indolemodesta, non trasse vantaggio da questacomposizione. Egli compose, per la cau-

sa del Risorgimento italiano, altri inni ecanti patriottici. Visse una vita semplice ea Torino, nel 1847, fu secondo tenore emaestro dei cori dei Teatri Regio e Cari-gnano.A Genova fondò la Scuola Corale Popo-lare, ad accesso gratuito. Morì poverotra difficoltà finanziarie e problemi di sa-lute e fu sepolto nella sua città natale nelCimitero di Staglieno, accanto a Giusep-pe Mazzini.

Appello per le sorti di Dea Notizie

L'Associazione Dea S port Onlus, edi -trice di Dea Notizie, da diverso temposta chiedendo un piccolissimo aiuto atutti coloro che desiderano trovare inedicola un giornale che non tratt a dicronaca ma solo di informazione e cul -tura. Il nostro giornale, vuole continua -re il cammino intrapreso, ma st a an-dando avanti con grandissime difficol -tà. Ancora una volt a siamo qui a ricor -dare che la test ata non ha ricevuto al -cun contributo da nessuna Istituzione.Non vi chiediamo sacrifici economicima potreste darci una mano interve -nendo verso qualche esercizio com -merciale o professionale per delle in -serzioni pubblicit arie. Abbiamo prezzibassissimi che trovate a p agina 15. Da -teci una mano. Facciamo in modo cheresti apert a una finestra dove tutti sipossono affacciare. Se anche que -st'appello dovesse essere vanificato,siamo costretti a sospendere le pubbli -cazioni.

Mameli

Novaro

Parla con il cuore ed anche i sordi ti capiranno

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“Le verità nascoste” di Nuto RevelliSeconda parte Franco Valeriani

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Alcuni falsi nella musicae nel teatro.La canzone "Pregherò"di autore americano fucopiata da Don Backyche la faceva passareper sua. Scoperto fu de-nunciato dall'autore

americano e costretto a restituire tutto ilguadagno. "Il cielo in una stanza" il maes-tro Carlo Donida la faceva passare persua. Denunciato da Gino Paoli, riconobbel'indebita appropriazione e restituì a Paolitutto il guadagno dei diritti d'autore. "AChi" di autore americano, fu presentatacome scritta da Fausto Leali. Mogol affer-mava che le parole erano sue ma, dopoun processo legale, il vero autore risultòPiero Bragli. "Jamballà" composta da Da-rio Baldan Bembo, risultava composta dalmaestro Augusto Martelli il quale, scoper-to dell'appropriazione, promise di restitui-re il guadagno al vero autore che attendeancora. " Una lacrima sul viso" AutoreBobby Solo che, non essendo scritto allaSIAE, subì il furto da parte del maestro

Ezio Leoni. Iscrittosi alla SIAE, Bobby So-lo ritornò ad essere il legittimo proprietariodella canzone. "Zingara" fu composta daGianni Morandi. Se ne appropriò il maes-tro Luigi Alberelli, poi fu Francesco deGregori che la fece passare per sua.Ambedue furono denunciati daGianni Morandi al quale fu fi-nalmente riconosciuta la pro-prietà. Molte operette di Ran-zato come :Il paese dei campanelli,Cin ci la', Mazurka Blu sono dei rifa-cimenti di operette francesi adattatein Italia dallo stesso Ranzato che lefaceva passare per sue. Il repertoriocomico di Eduardo Scarpetta, perbuona parte, è frutto del teatro fran-cese che egli adattava all'ambientenapoletano come: 'Na santarella, 'O Scar-falietto 'Nu turco napulitano, Miseria e No-biltà ecc. Molti napoletani sono convintiche "La canzone del Piave" sia statacomposta da un vecchietto un certo Cio-ciano e che fu acquistata da E. A. Mario(Francesco Gaeta) impiegato alle Poste eTelegrafi di Napoli. Molte sono le canzoni

che E.A.Mario acquistò da poveri compo-sitori bisognosi di guadagno e che egli fa-ceva passare per sue: Santa Lucia Lunta-na, Serenatella a 'na cumpagna 'e scola,Io 'na chitarra e 'a luna ecc, come è ormai

convinzione che Malafemmena e 'ALivella siano state composte daaltro autore che le vendette a To-tò il quale, come E. A. Mario,aveva la possibilità finanziaria diacquistarle. Alessandro volta fu

considerato quasi un rutardatomentale, Charles Darwin un fannullo-

ne, Guglielmo Marconi un elettricista edinfine, Albert Einstein un giovane pocodotato in matematica. Ultima stranezza, per gli sprovveduti,quella inerente la famosa Ave Maria di

Gounod basata su un preludio del primolibro del clavicembalo ben temperato di J.S. Bach. Da queste colonne ci appelliamoalla prof.ssa Rossella Vendemia, nostracollaboratrice, affinchè dia ulteriori deluci-dazioni sull’argomento. Possiamo quindiconcludere con una antica espressione:"Nulla di nuovo sotto questo cielo!"

Origine del nome CamiglianoFrancesco Iovino

Diverse sono le ipotesiriportate sui libri di storialegate all'origine del no-me Camigliano. La primateoria si riferiva alla ver-gine Camilla a causa diun tempio una volta esi-stente sul territorio ed a

lei dedicato, ma questa credenza vienescartata dagli storici locali poiché non vi ènessuna tracciao e in quanto è da ricorda-re che la vergine Camilla non è stata maiconsiderata una dea, nè presso i Romani,nè presso altri popoli. Un'altra teoria, risa-lente intorno al 1750, indicava la parolaCamillianus o Camellianus come derivan-te dall'aggettivo di "Camelus" (il cammel-lo). Ma anche questa tesi non trova ri-scontro perché il sostantivo Camelus nonè "camellianus" ma è "camelinus" e ancheperché non c'è nessuna traccia che possagiustificare, come simbolo il suddetto ani-male, poiché a Camigliano il commercionon era la principale fonte di sostentamen-to per i suoi abitanti, né tanto meno si puòipotizzare un collegamento faunistico conquesto animale. Un'altra teoria è quellache attribuiva l'esistenza di un’ area dedi-cata al dio Mercurio l'origine del nome Ca-millo, o come l'ipotesi che i nomi degli ani-mali sacri a quella divinità potevano averdato origine al nome, ma nell’elenco preso

in esame troviamo citati il capro, l'ariete, ilvitello, il gallo ma non vi è nessuna tracciadel cammello. L'ipotesi più probabile cheabbia originimolto lontane enon semplici latroviamo in untesto storico at-tribuito a JacobBenard nel suovolume "Dic-tionnaire Myto-logique Universel" dell'anno1846, dovespiega alla voce "Camillus" tre declinazio-ni: Camulus, Cadmilos, Camilus e conclu-

de che ciò era da riferirsi al soprannomedel dio della guerra presso i Sanniti. Que-sta spiegazione è data dal fatto che i co-muni di Giano e Bellona sono entrambiconfinanti con il nostro centro, Giano comeè noto nell'antichità aveva il suo tempio inRoma ed apriva le sue porte solo in tempodi guerra, invece Bellona, dea della guerra,era precisamente la personificazione del-l'attività principale della guerra (bellum).Trattandosi di località poste su di un cam-mino percorso da milizie, sannitiche o ro-mane e molto probabile che Camiglianoavrebbe potuto prendere nome da una divi-nità analoga.

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Scelt a dei regali di Nat ale per i bambiniD.ssa Laura D’Aiello Psicologa Psicoterapeuta Esperta in Psicologia Giuridica

"Non c'è niente di piùtriste nel mondo chesvegliarsi il giorno diNatale e non essere unbambino." (E. Bombeck)

La notte del 25 dicem-bre, Babbo Natale, ca-rico di doni, è nei so-

gni di ogni bambino I regali in generefanno sentire i bambini al centrodell'attenzione. La magia delNatale, poi, è congeniale albambino, perché fino ver-so i cinque anni vive trasogno e realtà. Molti geni-tori si chiedono se è megliosvelare o no, la verità suBabbo Natale. Secondo ilmio punto di vista è certa-mente meglio lasciare che ibambini possano vivere serenamentequesto momento magico, infatti la mentedei piccoli mescola spesso interpretazio-ni reali e interpretazioni magiche. Inoltrequesti riti, che si ripetono ogni anno co-me preparare l'albero e il presepe, dan-no ai bambini tranquillità e sicurezza.

Un altro punto importante è orientare ilbambino nella scelta dei regali, perchéoggi i piccoli tendono a chiedere tutto ciòche vedono nella pubblicità. Per cui an-che se apparentemente sembra che sia-no loro a scegliere, in realtà, invece, ilbambino resta affascinato e anche un po'

"ipnotizzato" dagli spot pubblicitari. Unmodo sempre efficace per aiutare ilbambino a esprimere i propri desi-deri può essere di scrivere insieme

la letterina a Babbo Natale. Vaspiegato però al piccolo che non

potranno arrivare tutti i giochiche chiede, perché Babbo

Natale, ha molti bambini ingiro da accontentare. Inquesto modo, si accresce

ancor più nel piccolo l'at-tesa e la sorpresa. Inoltre,è sicu-

ramente meglio evitare di regalare aibambini giocattoli troppo complicati, ocompletamente inadatti, che poi restanolì, inutilizzati, per molto tempo. I giocatto-li troppo complicati, che si muovono dasoli, o ripetono in continuazione le stes-se frasi, possono stupirlo all'inizio, ma

poi lo annoiano. Di solito questo tipo diregali piacciono molto di più agli adultiche ne capiscono il valore e il meccani-smo che li fa funzionare. Per esempio,molte volte, le bambine giocano più vo-lentieri con quelle bambole che ripetonoun'infinità di frasi, proprio quando le pilesono scariche e, finalmente, possono far-le dire quello che vogliono loro!.Attual-mente,ci sono sempre più bambini, in etàscolare, che chiedono in regalo scarpe omagliette firmate. Anche queste sono esi-genze indotte, spesso proprio dai genito-ri. Succede spesso di incontrare mammeche si gratificano vestendo il bambinocon capi firmati, senza tenere conto che,in questo modo, si tende a frenare lacreatività e il gusto del bambino. Il veroproblema è che oggi si tende ad accon-tentare troppo i piccoli, e questo li abituaa pretendere sempre di più. Il problema èche nel momento in cui non è più possi-bile accontentare il bambino, per lui di-venta difficile sopportare anche una pic-cola frustrazione.

(segue nel prossimo numero)

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Del travertino di Bellona si racconta cheera un "ammaliatore", faceva innamorarecoloro che lo lavo-ravano. E' una pie-tra dura marmoreache era estratta dauna cava alle faldedel Monte Rageto.A Bellona erano intanti che amavanoquesta pietra dellaquale si hanno an-cora tracce moltovisibili ed i proprietari di questi cimeli sonoorgogliosi di possederli. Lavoravano que-sta pietra gli scalpellini tra i quali ricordia-mo coloro che qualche decennio addietroerano ancora tra noi: Carusone Agostino,D'Errico Gennaro, Di Gaetano Antimo eDomenico, Di Nardo Alessandro, FasuloPasquale, Fusco Agostino e Pompeo,Giacobbone Michele, Giudicianni Giusep-pe e Secondino, Giuliano Giacomino, In-gicco Graziano, Marra Carlo e Domenico,Parisi Francesco e Raffaele, Rossi Ame-deo, Augusto, Gabriele e Giuseppe. Lasuddetta cava era gestita da un innamo-rato del travertino, Orlando Giudicianni(foto a sinistra) che in compagnia di un al-tro cultore di questa pietra, Giuseppe Ca-sale, (foto a destra) trasformarono il me-stiere di scalpellino nella professione discultore. I due "compari" (così si solevano

chiamare) erano conosciuti in tutta la re-gione per le sculture che riuscivano a rea-

lizzare con il traverti-no di Bellona. Moltesono le loro opereche resteranno persempre. Venivachiesto, spesso, ilrestuaro di statue emonumenti. L’ultimorestauro realizzatofu quello che i due“artisti” bellonesi ef-

fettuarono al Monumento agli Eroi di Ca-serta (nella foto). Mentre Orlando Giudi-cianni dobbiamo menzionarlo tra i nostri

ricordi, con GiuseppeCasale, (Peppeniello)spesso conversiamo insua compagnia ed ognivolta il discorso cadesu questa pietra famo-sa. Oltre al Casale, tracoloro che sono anco-

ra in vita e che hanno lavorato il travertino,citiamo: Aurilio Pasqualino, Cioppa Anto-nio, Fusco Luigi, Ingicco Vincenzo, RossiAlfredo. Dalle nostre ricerche risulta che iltravertino di Bellona è menzionato: "LaChiesa Madre di Bellona fu edificata nellontano 1630 ad unica navata con cupolae, sull'architrave, fu fissata una statua inpietra locale: il famoso travertino di Bello-

na, utilizzato da Luigi Vanvitelli, e suo figlioCarlo, per costruire la maestosa Reggia diCaserta e da Domenico Fontana per il Pa-lazzo Reale di Napoli". "Lungo Via Sorren-tino si notano molti edifici di antica fattura,fra cui il Palazzo Rossi, risalente al 1746,abbellito da un artistico portale in traverti-no di Bellona". "Il 20 Gennaio del 1752, ini-ziarono i lavori per la costruzione dellaReggia e fu posta la prima pietra in traver-tino di Bellona". "Nel 1777 Due leoni in tra-vertino di Bellona, furono scolpiti da Ange-lo Brunelli e oggi si possono ammirare so-pra l'ingresso del Casino del Belvedere diSan Leucio". "Il 10 Ottobre 1778 Tomma-so Solari scolpì "li Mostri Marini di pietra diBellona (travertino ndr) posti in opera nelprospetto del Gran Canalone di Sala diCaserta". "Nel 1800, nello spiazzo davantila scalinata della chiesa parrocchiale diSan Leucio furono posizionati gli scalini intravertino di Bellona". "La Stele nel Mau-soleo dei 54 Martiri di Bellona, su progettodell’ing. Giovanni Della Cioppa, è in tra-vertino". "A Bellona, in alcuni palazzi e cor-tili la pavimentazione e le scale furonorealizzate in travertino utilizzato anche perla pavimentazione delle strade. I pozzi daiquali si attingeva acqua potabile avevanol'appoggio del secchio in travertino di Bel-lona".

(Continua nel prossimo numero)

II travertino di BellonaRicerche di Sandro Di Lello, Franco Falco e Franco Valeriani

Salvatore Antropoli: "Le mie rondini"Antonio Arzillo

Grande sorpresa ha su-scitato la presentazionedel libro/romanzo "Lemie rondini" avvenutasabato nei giorni scorsipresso la sede dell'As-sociazione Arma Aero-nautica di Bellona, sita

in Piazza Rosselli. Autore Salvatore An-tropoli, nato a Bellona e residente aPontelatone da circa 30 anni. L'evento,patrocinato dai comuni di nascita e di re-sidenza, è stato organizzato dal Consi-glio Direttivo della citata Associazione epresentato dalla prof.ssa Anna Solari diCapua. coadiuvata dalla prof.ssa Arian-na Di Giovanni, Assessore alla Cultura eall'Istruzione del Comune di Bellona, edal giornalista del Mattino, prof. AurilioCarmine di Formicola. Salvatore Antro-poli, dopo aver conseguito il diplomapresso l'Istituto Magistrale S. Pizzi diCapua, si è adattato al lavoro di gruistapresso una ditta locale. In questo suo

primo romanzo, edito da: "Altro MondoEditore", l'autore racconta la storia digiovane ragazzo "nomade" Tim, il qualeincontra l'amore e la solidarietà del vec-chio Joe che uniti al suo coraggio, lo aiu-

teranno a crescere e asuperare, di volta in vol-ta, le difficoltà della vita.In un'atmosfera dal sa-pore "bucolico ed agre-ste" grazie ai valori sanie genuini dell'anzianoJoe prima, e dei perso-naggi che man mano in-

contra, Tim cresce arricchendo il suo ba-gaglio di esperienze di valori volti allasemplicità e alla genuinità. Il neo scritto-re ha già presentato ad alcune case edi-trici altri due romanzi, "Il monastero sulfiume", storia romanzata di Bellona e deisuoi Martiri e "La fontana magica", storiadi un contrabbandiere agricolo. Entrambigli scritti hanno suscitato interesse sia daparte di AltroMondo editore che di Libro

Italiano Word di Ragusa ma, come perqualsiasi produzione il tutto richiede unosforzo economico che a volte può far de-sistere un autore dal far diventare realtàun sogno così bello. Un augurio alloscrittore-operaio affinché: le rondini, ilfiume, la fontana, il vento, emblemi diquella natura che quotidianamente ac-compagna Salvatore, possano un giornoessere maggiormente apprezzati nellalettura dei suoi scritti.

Vuoi esternare i tuoi

Auguri ad una persona

cara? Bastano 10 euro

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to del merito personale o un titolo d'inco-raggiamento nell'interesse della colletti-vità". "Un'iniziativa quale l'Android Chal-lenge, commenta il docente, rientra cer-tamente in tale esclusione e, quindi a es-sa non si applica la speciale disciplinache potrebbe aver scoraggiato Google,con la conseguenza che sarebbe auspi-cabile un'immediata sua riapertura an-che al pubblico italiano". Il concorso in-ternazionale partirà il 2 gennaio 2008;entro due mesi da quella data i parteci-panti potranno inviare a Google i proprisoftware. I 50 migliori saranno premiaticon 25 mila dollari ciascuno. Questi 50saranno chiamati a sviluppare ulterior-mente i propri software per concorreread altri dieci premi da 275 mila dollari ealtrettanti da 100 mila dollari.

Per l'Italia e Android nontutto è perduto. C'è unascappatoia per aggirarel'esclusione decisa daGoogle per il nostro pae-se, ed altri, dal concorsointernazionale da 10 milio-ni di dollari per lo sviluppo

di una piattaforma per cellulari "Android".A suggerirla è il ricercatore in informaticagiuridica e diritto delle nuove tecnologiee docente alla facoltà di Giurisprudenzadell'Università di Bologna. Google avevacomunicato nei giorni scorsi chedall'"Android Challenge" erano esclusi,oltre che gli italiani, anche gli abitanti del-la regione canadese del Québec per nonmeglio specificate "restrizioni locali", pro-babilmente legate alla necessità di im-

mobilizzare su un conto corrente l'interoammontare del premio, e di assegnarlodavanti a un notaio. Da qualche giorno lapossibile soluzione sta facendo il giro deiblog nazionali: Scorza "suggerisce" ai le-gali che assistono Google di leggere l'ar-

ticolo 6 del Dpr 430del 2001, che regola iconcorsi e le opera-zioni a premio, e cheesclude da queste re-strizioni i concorsi perla produzione di ope-re letterarie, artistiche

o scientifiche, la presentazione di proget-ti o studi in ambito commerciale o indu-striale. Il premio, in questi casi, vieneconsiderato come "corrispettivo di pre-stazione d'opera" o come "riconoscimen-

Domanda: E’ possibile annullare le restrizioni di Google?Risponde Gianfranco Falco - Ingegnere informatico

Borsa di studio "Anglena per V itulazio"Vin_Cel

Il prof. Vincenzo De Felice, Preside dellafacoltà di Scienze Matematiche, Fisichee Naturali dell'Università del Molise èstato designato dal Consiglio Di-rettivo dell'Associazione An-glena di Vitulazio qualePresidente della Commis-sione giudicatrice dellaBorsa di Studio "Anglenaper Vitulazio", diretta aglialunni delle scuole primarie esecondarie di I e di II grado residenti nelterritorio comunale di Vitulazio.La tema-tica da sviluppare riguarda "Una propo-sta per migliorare la vivibilità del tuo pae-se",ed ha visto cimentarsi oltre 50 allievidei tre ordini di scuola. Insieme al Presi-dente della Commissione hanno esami-nato gli elaborati il prof. Antimo Scialdo-

ne,in rappresentanza del Sindaco di Vi-tulazio, il prof. Antimo Pezzulo in rappre-sentanza del Dirigente Scolastico di Vitu-

lazio, e 4 componenti dell'Asso-ciazione Anglena nelle per-

sone di Luca Antropoli,Giuseppe Merolillo, MariaScialdone e GiuseppeTaddeo. Hanno concesso

il loro Patrocinio all'iniziatival'Amministrazione Comunale di

Vitulazio e l'Amministrazione Provincialedi Caserta.Principale sponsor della Bor-sa di Studio è stata la Società AutostradeMeridionali che ha dimostrato la suagrande sensibilità verso i nostri giovani everso le tematiche socio-ambientali assi-curando un contributo sostanzioso. Ai 6 vincitori sarà corrisposta una som-

ma complessiva di � 1.500,00 sulla ba-se oltre che della qualità degli elaborati,anche del rendimento scolastico e delreddito familiare. La manifestazione finale di consegna deipremi e degli attestati di partecipazioneper tutti i concorrenti avrà luogo il giorno15 dicembre 2007 alle ore 18,00 nell'Au-ditorium Giovanni Paolo II di Vitulazioconcesso come sempre dal nostro parro-co Don Pietro Lagnese. Siamo ancora in attesa di conoscere ilprogramma definitivo della serata e so-prattutto dei nominativi degli alunni vinci-tori che saranno resi noti nel corso dellamanifestazione conclusiva a cui stannolavorando tutti i componenti dell'Associa-zione Anglena che ha promosso questalodevole iniziativa.

Una recente indaginedi mercato, accoppiataa rilevazioni a campio-ne, ha mostrato lasconvolgente rivela-zione che il 55% delle365.000 pillole delgiorno dopo, commer-

cializzate in Italia da un anno a questaparte, sono state vendute a ragazzetra i 14 e i 19 anni. Si denota che èsempre più forte la tendenza delleadolescenti a non prevenire adeguata-

mente con metodi di contraccezione:vuoi un momento di euforia, vuoi il fi-danzatino che snobba il preservativo,oggi, più che stare tranquilli e spensie-rati, si preferisce rincorrere la pilloladel giorno dopo, saltando da farmaciain farmacia, sperando che il farmacistachiuda un occhio, anzi due. Ricordia-mo che la suddetta pillola, a base dilevonorgestrel, può essere prescrittadal proprio medico curante o dalle va-rie strutture di continuità assistenziale,quali pronto soccorso o guardia medi-

ca, e può essere ceduta, da parte delfarmacista, solo ed esclusivamentedietro presentazione di "ricetta medicanon ripetibile".

Pillola del giorno dopo, sempre più usat a dalle under 20Dr. Alfonso Di Stasio - Farmacista

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Se aveste vissuto nel-l'epoca dell'antica Babi-lonia e vi foste seria-mente ammalati, il vo-stro medico, accumu-lando le sue funzioni aquello di un sacerdote,vi avrebbe chiesto di

soffiare nel naso di una pecora. Poiavrebbe ucciso la pecora e, dopo aver"letto" nel suo fegato, avrebbe predettol'esito della malattia. Gli antichi rispetta-vano il fegato e lo consideravano co-me il centro dell'anima. Oggi lo siriconosce come organo straordi-nario, non è romantico come ilcuore o profondo e misterioso co-me il cervello, ma è il capo-chimicodel corpo, il serbatoio e il distributo-re del carburante, il centro di con-trollo del veleno. Le sue moltepliciattività sono così complesse che ci si puòperdere in un labirinto, prime fra tutte lesue funzioni è: seconda linea di difesa delcorpo contro la malattia essendo la dige-stione la prima linea. Il fegato compie lasua magia chimica depurando tutte le so-stanze che si integrano nella circolazionegenerale, mantiene la purezza del flussosanguigno filtrando i veleni nocivi, ma

Il finocchietto selvatico Secondo Plinio, sarebbe uno dei rimedipiù antichi scoperti dall'uomo. Venivaconsiderato un antidoto contro i veleni, unaiuto per la vista ed uno stimolatore per illatte delle nutrici. Il finocchietto selvatico,sfuggito alle colture degli orti e dei giardi-

ni si è largamenteriprodotto e diffusoe ne esistono mol-te varietà che pro-ducono frutti più omeno dolci, pepatio amari. Racchiu-de una sostanza

stimolante e digestiva contenuta soprat-tutto nei semi, che vengono usati crudiper aromatizzare pesci, insaccati, erbe,verdure, sott'oli in genere, castagne e oli-ve e anche per preparare ottimo liquoredigestivo.Le ombrelle e i rami si accompagnanoabitualmente alle carni suine. In cucina, inuovi germogli si usano insieme alle pa-tate e ad altre verdure spontanee per lapreparazione di minestre. Da soli, affoga-ti con le sarde, il peperoncino e l' aglio percondire gli spaghetti, dopo averli fatti sal-tare in padella con il pan grattato.

quando questa capacità è diminuita letossine penetrano nel torrente circolatorioprovocando la malattia. Un fegato nonperfettamente funzionante è definito stea-totico cioè grasso, vi è in esso un accu-mulo di trigliceridi le cui cause principalisono: alcol > 20-30 g/die; obesità e insu-lino-resistenza; uso di farmaci e prodottierboristici; esposizione a tossici ambien-tali; infezione da epatite C; disordini con-geniti del metabolismo lipidico; diete mol-to drastiche non bilanciate; interventi chi-

rurgici di by-pass in-testinale; nutrizioneparenterale protatta;

gravidanza; causesconosciute. Attual-

mente in Italia il pazientetipico è il giovane maschio con

obesità viscerale, ma è presente an-che in circa il 20% di bambini obesi. Fon-damentale è diagnosticare precocementela presenza di fegato grasso evitando ilsuo potenziale evolutivo come fattore as-sociato alla fibrosi e fattore di rischio perl'epatocarcinoma. Il primo approccio tera-peutico consiste in una corretta alimenta-zione ed un adeguato stile di vita, com-preso l'esercizio fisico e riduzione e/oabolizione delle bevande alcoliche, im-

portanti sono i programmi di educazionedi massa con particolare attenzione aibambini. L'alimentazione e la nutrizionenon sono la stessa cosa, l'uomo è nutritonon dagli alimenti che assorbe ma soltan-to da quello che può digerire e assimilarequindi nella steatosi epatica importante èla qualità dei nutrienti. Ingerite zucchericomplessi; considerate il rapporto acidigrassi saturi/polinsaturi; introducete quoti-dianamente fermenti lattici e fibre; arric-chite la dieta di antiossidanti magari consupplementazone di vitamina E presentein natura nei germi dei cereali e nella car-ne mentre la vitamina C è nelle patatespecialmente le novelle, verdura a foglia,peperoni, agrumi da ultimo ma non menoimportante il selenio, tra i più ricchi gli ali-menti di origine marina. In conclusione ifattori vecchi e arcinoti, come i virus e l'al-col, cedono il posto o si dividono la re-sponsabilità con altre cause nell'indurredanno epatico. Fra queste certamente icambiamenti degli stili di vita con un trendcrescente verso l'obesità e le malattie me-taboliche, ed in quest'ambito, che interes-sa soprattutto i giovani e i bambini, la cor-rezione delle abitudini alimentari attraver-so ampie campagne educazionali e form-ative può migliorare le prospettive future.

Le ricette di Niett aCiambelline ai semi di finocchietto

Ingredienti per 6 persone: 1 chilo di fari-na, 125 grammi di zucchero, 100 grammidi anice, due cucchiai di semi di finoc-chietto, 80 grammi di strutto ammorbiditoe un pizzico di sale. Disponete la farina afontana sulla spianatoia e versate al cen-tro lo zucchero, l' anice, i semi di finoc-chietto, lo strutto ammorbidito e il sale.Amalgamate bene il tutto, in modo da ot-tenere un impasto alquanto consistente ericavatene dei bastoncini da modellare aforma di "8", di "treccia" o semplicementea "ciambella" Cuocete in forno già caldo a200° fino a quando avranno acquist ato unbel colore dorato.

Il nostro fegato è sempre più grassoD.ssa Ersilia Altieri

Aiutateci ad aiutarec.c.p. 33785874

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Ventricelle di stoccafisso ripiene

Ingredienti per 4 perso-ne: 8 ventricelle pulitedi media misura, 200 gr.di pane grattugiato, 2mazzetti di prezzemolotritato, 50 gr. di formag-

gio grattugiato, 2 acciughe tritate, 10 cl. diolio d'oliva, 1 cipolla tritata, 500 gr. di po-modori freschi, una manciata di olivebianche, sale fino da cucina. Preparatel'impasto unendo al pan grattugiato l'agliotritato, il prezzemolo tritato, il formaggiograttugiato, le acciughe, l'olio d'oliva,quindi mescolate. Stendete le ventricellesu di un piano, riempitele con l'impasto eavvolgetele con del filo da cucina. A partepreparate un soffritto con la cipolla, l'aglioe il prezzemolo tritato. Fate rosolare e ag-giungete i pomodori lavati e tagliati apezzi. Fate cuocere 10-15 minuti. Adagia-te le ventricelle nel sugo aggiungendoqualche mestolino di acqua e le olivebianche. Aggiustate di sale e lasciatecuocere per dieci minuti a fuoco moltobasso.Quando sono cotte, servite assieme alsugo e spolverate di prezzemolo tritato.

A Tina , amica solare e disponibile,tantissimi auguri di buononomastico. Con affetto

Antonietta

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Le pareti di destra edi sinistra ospitano,ognuna, due nicchienelle quali sono si-stemate, a destral'Arcangelo Raffaelee S. Lucia ed a sini-stra S. Antonio ed iCuore di Gesù. L'a-

spetto attuale dell'interno della chiesanon è quello originale, infatti in origineal centro della parete destra esistevaun pulpito ligneo e sotto di esso era si-stemato un confessionale anch'esso inlegno. Al centro della parete di sinistraesisteva un altare sul quale era siste-mata la statua del Cuore di Gesù.La volta a botte era arricchita da tre de-corazioni a stucco, sistemate in sensoverticale al centro della stessa, che so-no state perdute a seguito dai terremo-ti del 1980 e del 1984. La decorazionecentrale era costituita da un rosonementre le altre due rappresentavano, ri-spettivamente lo stemma della Diocesidi Capua e lo stemma del VescovoFrancesco Capezzuto, nato "in pago"Leporano l'11 settembre 1789. Al di

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puana). I Santi in contesto sono: S. AGA-TA, Vergine e Martire, Patrona Principa-le di Capua si festeggia il 5 febbraio; S.ROBERTO BELLARMINO, Vescovo eDottore della Chiesa, Patrono Principaledella Diocesi, si festeggia il 17 settem-bre; S. STEFANO, Protomartire, Patronosecondario della Diocesi, si festeggia il26 dicembre. Don Nicola Bonacci, nomi-

nato parroco della Parroc-chia di Leporano con regioplacet del 22 dicembre1922, nella sua "Novellastoria del rinascente San-tuario di Leporano" ci tra-manda un elenco dei parro-ci, suoi predecessori, a par-tire dal 1604. Dalla lettura didetto elenco apprendiamoche: "ultimo parroco che hafunzionato sull'antico tem-pio" è stato "Don Leonardo

Caserta"; probabilmente , detto sacerdo-te è stato anche il primo parroco dellanuova chiesa.Attualmente le funzioni di parroco sono

affidate al Rettore dell’omonimo Santua-rio, don Franco Amico, il quale, il prossi-mo 21 dicembre compirà 50 anni di ordi-nazione sacerdotale.

Parte quarta

sotto delle finestre un cornicione abbelli-sce il perimetro interno della chiesa e aldi sotto di detto cornicione esiste una fa-scia, abbastanza alta, dove una volta erariportata la seguente scritta:

MARIA E' LA MISTICA SCALAPER LA QUALE DIO DISCESE

SULLA TERRA E PER LA QUALE GLI UOMINI SALGONO AL CIELO.

Detta scritta fu cancellatadurante i lavori di consoli-damento e ristrutturazioneresisi necessari a seguitodei terremoti del 1980 e1984. Dei sei santi raffigu-rati, come già precedente-mente descritti, tre di essisono "quasi esclusivamen-te Santi della Diocesi, (diCapua nota del relatore)che hanno avuto - ed han-no nel Cielo particolari le-gami con la Diocesi: ricordiamo semprel'affermazione di S. Agostino: < Le ono-ranze tributate ai Santi allora soltanto so-no vere celebrazioni, quando si seguonogli esempi dei Santi>." (Cfr. Liturgia delleore e messe proprie della Chiesa Ca-

LA CHIESA PARROCCHIALE DI LEPORANOGennaro Di Fuccia

Disegno di legge per i non udentiD.ssa Giusy Vastante

Promuovere una parteci-pazione piena e compiutadelle persone sorde (in Ita-lia circa 70.000) alla vitacollettiva, assicurandonel'integrazione sociale, eco-nomica e politica, in attua-

zione della recentissima Convenzione diNew York sui diritti delle persone con dis-abilità. E' questo lo copo del disegno di leggeapprovato dal Consiglio dei Ministri del13 settembre scorso, in via preliminare. Ilprovvedimento, che è stato predisposto

in stretta collaborazione con le associa-zioni di tutela e promozione dei diritti di ta-li persone, verrà completato da un suc-cessivo regolamento che disciplinerà indettaglio i seguenti aspetti: interventi dia-gnostici precoci, abilitativi e riabilitativi pertutti i bambini nati o divenuti sordi. Le mi-sure sono volte a favorire la diffusione distrumenti e modalità di accesso all'infor-mazione ed alla comunicazione; garanzieper l'uso effettivo della lingua italiana deisegni (LIS) per favorire la comunicazionenei rapporti con la Pubblica Amministra-zione e nei giudizi civili e penali.

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Giuseppe Martucci, unodei più insigni musicistid'Italia, nacque a Capuail 6 Gennaio 1856 (daltrombettista Gaetano eda Orsola Martucciello)e morì a Napoli il 1 Giu-gno 1909. Fu tra i pochi

autori della sua epoca che non composeopere liriche ed anche per questo motivo lasua produzione è rimasta per molti decen-ni avvolta nell'oblio.Apprezzato pianista, fu allievo, al Conser-vatorio di Napoli, di Beniamino Cesi e Pao-lo Serrao. Nonostante la sua prematuramorte, ad appena 53 anni, Giuseppe Mar-tucci raggiunse fama internazionale comepianista-concertista, direttore, compositoreed insegnante. Egli si adoperò per diffon-dere in Italia la conoscenza dei sinfonistitedeschi e di Wagner; nel 1888 al TeatroComunale di Bologna diresse, per la primavolta in Italia, il "Tristano e Isotta". La suaabilità al pianoforte impressionò artisti qua-li Liszt e Anton Rubinstein. Negli anni in cuil'Italia musicale si dedicava quasi esclusi-vamente al melodramma, Martucci fu tra i

pochissimi a coltivare la musica pura, di-ventando uno dei pochi esponenti del sin-fonismo italiano del periodo tardoromanti-co. Nel 1881 Martucci fu nominato professoreal Conservatorio di Napoli. In seguito, oltrea dirigere il Liceo Musicale di Bologna, eb-be l'onore della Direzione del Teatro Co-munale di Bologna nonché, fino al 1909,del Conservatorio di Napoli. Nella sua produzione orchestrale, sinfoni-

co-vocale e stru-mentale emergo-no: l'oratorio "Sa-muel", le 2 Sinfo-nie in Rem e inFaM, il Concertoin Sibm per piano-forte e orchestra,il Quintetto in doper archi e piano-forte, le numerosepagine pianistiche(quali il Notturno

dell'op. 76, la Novelletta dell'op. 82, la Ta-rantella dell'op. 44). In tutta l'attività com-positiva dell'artista capuano ritroviamo dei

tratti distintivi: raffinatezza lirica, scritturarazionale, ispirata cantabilità. I programmisvolti da Martucci come pianista e direttored'orchestra rappresentarono il contributopiù vario e vasto al rinnovamento della cul-tura e del costume musicale italiano, in par-ticolare con la valorizzazione dei due mag-giori esponenti del secondo Romanticismoeuropeo, Wagner e Brahms. Giuseppe Martucci è ricordato in molte cit-tà per la sua opera e la sua maestria: a No-vara esiste il Centro Studi Martucciano;una delle due sale da concerto del Conser-vatorio di San Pietro a Majella di Napoli èintitolata a Giuseppe Martucci; il Conserva-torio Statale di Musica di Salerno porta ilnome del Maestro capuano; Bologna ricor-da gli anni vissuti dal maestro in quella cit-tà con lapidi e iscrizioni commemorative. Credo che sia giusto favorire le iniziativetese a rinverdire la produzione musicaledel Maestro capuano, attraverso esecuzio-ni delle sue composizioni orchestrali e ca-meristiche, a testimonianza di un rinnovatoe forte interesse nei confronti dell'opera diGiuseppe Martucci, vanto della nostra piùvalida tradizione musicale campana.

Giuseppe Martucci, illustre musicist a capuano Prof. Piero Pellecchia

La fest a è più bella se adintrattenere c'è una

persona qualificat a con esperienza decennale.

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Cabaret

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Dalla prima pagina.hanno tempi sorprendentemente lunghiper dissolversi. Ma mentre alcuni mate-riali come il vetro, composto di mineralinaturali ha un basso impatto ambientale,altri come la plastica degradandosi cedo-no sostanze dannose all'ambiente. Perquesto, oltre ad evitare di gettare i rifiutiper terra, per esempio quando andiamoin gita, dovremmo fare ogni giorno atten-zione alla scelta degli oggetti che acqui-stiamo preferendo quelli realizzati in ma-teriali naturali, perchè il loro smaltimentorisulta meno dannoso per l'uomo e l'am-biente. Ecco i tempi impiegati da alcunimateriali per biodegradarsi: Giornali dai 3 ai 12 mesi Polistirolo 1000anni vetro 400 anni Accendino 100 anniCard in plastica 1000 anni Chewing gum5 anni Filtro di sigarette 1 o 2 anni Fiam-miferi 6 mesi Fazzoletti di carta 3 mesiResti di frutta da 3 a 6 mesi Buste e piat-ti di plastica da 100 a 1000 anni Lattinedi alluminio dai 10 ai 100 anni.

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Distrattona! Il tempo p assa

e tu fingi di non avvedertene.

Fermalo!

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La fede non ha età nè colore della pelleEnnio Cinquegrana

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CHIUSO IL LUNEDI

I fatti di cronaca riporta-ti dai media negli ultimimesi hanno messo inevidenzia le discrimina-zioni razziali nei con-fronti di extracomunitarie atti di violenza e di ag-gressioni di stranieri neiriguardi di italiani; natu-ralmente non si può far

di tutta un'erba un sol fascio perché anchea Camigliano, da tempo, vi sono stranieriche si comportano bene, lavorano e sonoperfettamente integrati nel contesto paesa-no. Parlano italiano, si esprimono anche indialetto napoletano e ciò li rende ancorapiù vicini a noi. L'integrazione degli stranie-ri onesti culmina o meglio si completa colprocesso di conversione religiosa, che na-turalmente non è per nessuno obbligatoria,in un Paese libero e democratico come ilnostro. Tanto si parla di intercultura religio-sa e di libertà di culto per cui è normale as-sistere a conversioni al Cristianesimo, daparte di persone di altre fedi religiose, inpiena libertà e coscienza. Paolo, un giova-ne 22enne, di nazionalità albanese, daquattro anni vive a Camigliano ove lavoracome muratore in un’impresa edile e tantoè ben integrato che conosce tutti i compae-sani i quali, a loro volta, lo stimano e non lohanno mai etichettato come "l'albanese".Paolo è un bravo ragazzo, dedito al lavoro,educato e con obiettivi chiari da persegui-re; domani, 8 Dicembre, nella chiesa ma-dre di San Simeone, il 22enne riceverà dal-le mani del parroco don Antonio Nacca, ilSacramento del Battesimo, facendolo en-trare nella cristianità. A fargli da padrino sa-rà il suo datore di lavoro, Roberto, che gli èstato sempre accanto e disponibile nelleesigenze del figlioccio. Quando si riceve ilBattesimo in età adulta si ha la consapevo-lezza di avvicinarsi ad una fede religiosa da

praticare e poter scegliere il Dio in cui cre-dere, mentre, è consuetudine secolare nelCattolicesimo impartire il Battesimo a pochigiorni dalla nascita. Così facendo si diventacristiani non per scelta, ma perché si è figlidi genitori della stessa religione. Anche Ge-sù fu battezzato da Giovanni e, iniziando lasua missione, esigeva analoga conversionein vista del Regno. La molteplicità delle im-magini e delle letture teologiche del battesi-mo mettono in luce il fatto chenella chiesa primitiva la prassibattesimale è rivolta a personecredenti, avviene cioè sulla basedi una confessione di fede per-sonale. La chiesa ha però co-minciato molto presto a battez-zare anche i bambini, probabil-mente già in epoca apostolica.La prassi del battesimo dei bam-bini si è progressivamente imposta nelle co-munità cristiane ed è oggi quella comunenella maggioranza delle chiese. Resta peròil fatto che la forma originaria del battesimocristiano, ampiamente attestata nel NuovoTestamento, è quella del "battesimo deicredenti", cioè quella di chi, giunto alla fede,chiede di essere battezzato. Ogni cristiano

è battezzato e il suo nome viene definito:“nome di battesimo". Nei primi secoli dellastoria della chiesa si giungeva al battesimoattraverso la fede suscitata dalla predica-zione e modellata dalla catechesi. La se-quenza, allora, era: annuncio dell'evange-lo, catechesi battesimale, confessione difede e battesimo. Da quando, per ragionidiverse, il battesimo dei bambini è diventa-ta prassi cristiana generalizzata, la sequen-za è cambiata: battesimo, catechesi post-battesimale e confessione di fede. Il batte-simo, infine, è uno e irripetibile, poiché è si-gillo della grazia di Dio. Il credente sa perfede che egli è per sempre nelle mani delSignore e nemmeno la morte riuscirà ad in-taccare questa realtà. Il rapporto tra batte-simo e fede è vitale e centrale. Non c'è bat-tesimo se non c'è fede e non c'è fede che,prima o poi, non chieda il battesimo. A Pao-lo auguriamo ogni bene, che possa un gior-no sposarsi e formare una famiglia, magaria Camigliano, poichè la cittadinanza non èper niente razzista. Anche i camiglianesi, inpassato, hanno pravato l’amara esperienzadell’emigrazione partendo con la classicavaligia di cartone, in cerca di fortuna. APaolo gli auguri dalla Redazione

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ESPERIENZA -PROFESSIONALITA’ - COMPETENZA - CONVENIENZA

Anche in It alia l’eBay prestitiGianfranco Ricciardi

Anche in Italia si po-tranno ottenere (o con-cedere) prestiti tra pri-vati e a tassi concorren-ziali sfruttando il cosid-detto "peer to peer":sulle orme dell'ingleseZopa, ecco due società

italiane che avviano lo stesso meccani-smo anche da noi. Una è la filiazione ita-liana proprio di Zopa attiva dal 14 no-vembre con una fase ad invito e da gen-naio 2008 con l'apertura a tutti. L'altra èBoober, proprietà di una società olande-

se che ha creato una joint venture per l'I-talia con Centax, per realizzare un sito incui offre la possibilità per tutti di prestaree prendere in prestito denaro tramite ilweb a tassi più bassi di quelli bancari. Lafilosofia di base è uguale per entrambi:creare una comunità nella quale coloroche richiedono un prestito e quelli che in-vestono il proprio denaro prestandolo adaltri possono interagire direttamente traloro. Con alle spalle le garanzie di leggeed economiche fornite dai siti. Ma comefunziona? Il meccanismo è simile a quel-lo britannico. Zopa che sta per "Zona di

Possibile Accordo", mette in contatto chiha capitali da investire e chi cerca finan-ziamenti. Dopo l'iscrizione si può accede-re al sistema prestiti. Si inserisce la som-ma desiderata (tra i 1.500 e i 15mila eu-ro), il periodo di pagamento (tra 1 e 3 an-ni), e si ottiene il calcolo del tasso appli-cato. La documentazione di chi intendechiedere prestiti viene valutata per affida-bilità con molta attenzione. Più si è solvi-bili, minore sarà il tasso, e viceversa. Inomi dei debitori restano comunque sco-nosciuti a chi presta denaro. Simile lapiattaforma di Boober.

Secondo le ultime indagi-ni condotte dall'ISTAT sul-le separazioni e i divorzi, idati rilevati presso tutti iTribunali di Italia sonosconcertanti. Negli anni2005/2006 le separazionisono state 82.291 e i di-

vorzi 47.036 con conseguente registrazio-ne di un forte aumento dei fenomeni nel-l'ultimo decennio e di una evidente crisi divalori( non si dimentichi che la famiglia èuno dei capisaldi sociali della vita civile inuno stato di diritto). Secondo queste inda-gini statistiche,rispetto all'anno 1995 le se-parazioni sono aumentate del 57,3% e i di-vorzi del 74% e la maggiore tendenza siregistra al Nord rispetto al Sud. La Cam-pania non è una delle regioni con più se-parazioni e divorzi, ma le province di Na-poli e Caserta sono distanziate di poco daidati registrati al Nord. e rivelano 4,2 se-parazioni ogni 1000 coppie. Naturalmentela diversa propensione alla rottura giuridi-co-formale della unione varia anche se-condo le caratteristiche socio economiche

Separazioni e divorzi in aumentoAvv. Enzo Natale

delle regioni interessate. Non tutte le separazioni si convertono indivorzi e si contano sulle punta delle dita lecoppie che decidono poi di ritornare insie-me e ricomporre l'unione coniugale. Il pro-cedimento costantemente scelto è quellodella separazione consensuale dove i co-niugi civilmente e reciprocamente decido-no di separarsi e concordano anche lecondizioni( allontanamento dal domicilioconiugale, destinazione beni comuni, affi-damento prole e assegno alimentare); dal-le statistiche è emerso che si sono chiuseconsensualmente l'85% delle separazionie il 77% dei divorzi. Quelle giudiziali sono determinate nellamaggior parte dei casi dalla intollerabilitàdella convivenza ed incompatibilità di ca-rattere, mentre per tradimenti ed addebiti il14,6% a carico del marito e del 3,5 % a ca-rico della moglie. A intraprendere più frequentemente l'ini-ziativa è la donna,mentre l'uomo,una voltaconseguita la separazione,è interessatopiù al divorzio. Ma,cosa più strana che stameravigliando sempre più i matrimonialisti

e gli esperti di coppia,la crisi coniugaleche prima aveva inizio nel triennio e porta-va inevitabilmente alla separazione entro ilsesto anno,oggi coinvolge sempre più leunioni di lunga durata. L'età media è quella compresa tra i 40 e 49anni per l'uomo, e tra i 30 e 39 anni per ladonna. Il più delle volte la scelta tra con-sensuale e giudiziale è subordinata ai tem-pi e ai costi. La procedura che porta allaseparazione consensuale o al divorziocongiunto è più semplice, meno costosa esi conclude in tempi ragionevolmente bre-vi (presso il Tribunale di S.Maria C.V. me-diamente in gg. 150/180), mentre quandosi instaura un contenzioso per l'accerta-mento anche delle colpe, si allungano ver-tiginosamente i tempi (più anni) e aumen-tano notevolmente i costi. In definitiva, il fenomeno come statistica-mente accertato non è confortante e impo-ne riflessioni e approfondimenti che vannooltre il problema strettamente giuridico- euna domanda è d'obbligo:"perché l'unioneconiugale è in crisi?". Ai lettori la risposta.

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La congiuntiva e'una lamina mucosache ricopre sia lasuperficie anterioredell'occhio sia la su-perficie posterioredelle palpebre acontatto col globooculare. Le infiam-mazioni della con-giuntiva o congiunti-

viti costituiscono una delle patologie ocula-ri piu' frequenti,cio' accade perche' la con-giuntiva quale sistema di difesa anterioredel bulbo oculare e' molto esposta all'am-biente.Quali sono i segni clinici di un pa-ziente con congiuntivite? Soggettivamentei pazienti lamentano un senso di fastidiooculare,prurito o bruciore o senso di corpoestraneo,lacrimazione piu o meno inten-sa,talora fotofobia.Non vi e' mai riduzionedella capacita' visiva. Obbiettivamente, siriscontra iperemia della congiuntiva tarsa-le,secrezione e/o essudazione,talora tuma-fazione della mucosa, iniezione della con-

giuntiva bulbare accentuata verso i fornici edi colore rosso vivo.Il dolore e' assente. Lecongiuntiviti dal punto di vista clinico in ba-se al decorso sono divise in: ACUTE, SUB-ACUTE, CRONICHE. Dal punto di vista pa-togenetico a seconda dei fattori fattori ezio-logici sono divise in congiuntiviti da agentifisici, chimici e biologici (da batteri, virus).Le congiuntiviti batteriche sono divise in:CATARRALE ACUTE, CATARRALI CRO -NICHE, PURULENTA, PSEUDOMEM-BRANOSA O MEMBRANOSA. La formacatarrale acuta è contagiosa, spesso inte-ressa prima un occhioe poi l'altro, il pazientelamenta bruciore, sen-sazione di corpoestraneo, vi è arrossa-mento intenso, la se-crezione catarrale èabbondante, le palpebre possono divenireedematose. La durata della malattia è di10-12 giorni. La forma cronica presenta unfastidio continuo più o meno marcato, bru-ciore, talora secchezza o senso di sabbia

negli occhi, la secrezione è modesta o as-sente. La congiuntivite purulenta è un pro-cesso infiammatorio molto grave con ede-ma palpebrale imponente, secrezione mar-cata con probabile compromissione cor-neale. Nelle forme pseudo membranose siforma una sotile membrana di fibrina che sidistacca dalla mucosa sottostante che ap-pare iperemica talora sanguinante ma so-stanzialmente integra. Nella forma mem-branosa vi è infiltrazione delle palpebre chedivengono tese e dure, la membrana di fi-brina si distacca con molta difficoltà la-sciando escare sanguinanti. Le forme vira-li a differenza delle batteriche sono caratte-rizzate da scarsa secrezione congiuntivalee frequente interessamento corneale. Negliultimi anni si è assistito ad un incrementodelle congiuntiviti dovuto ad un aumentodell'inquinamento ambientale con maggio-re sensibilità oculare, c'è da dire inoltre chevi è la tendenza a fare un abuso più che unuso di colliri decongestionanti molto spessocortisonici con riduzione anche delle difeseimmunitarie.

Le congiuntivitiD.ssa Ketty Negro Oculista

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Definito dai Greci il "cibodegli dei", raccomandatodal matematico e filosofoPitagora come alimentoper una lunga vita, il mie-le oggi è un nettare allaportata anche di noi co-muni mortali. Ricco di vi-tamine, sali minerali, glu-

cosio, fruttosio, aminoacidi essenziali, ste-roidi e antibatterici, questo alimento eserci-ta varie funzioni terapeutiche: azione pro-tettiva, disintossicante, diuretica, digeren-te, azione decongestionante e calmantedella tosse. Esistono vari tipi di miele. Ilmiele di acacia, dal colore chiaro e traspa-rente, utile per le infiammazioni delle mu-cose dell'apparato respiratorio e gastroin-testinale. Miele di castagno, dal color noce

chiaro, sapore amaro, stimola la circolazio-ne del sangue. Ottimo nel caffè. Miele diabete, indicato per combattere l'alito catti-vo. Nessuno fa i miraco-li. Miele di rosmarinoraccomandato in casi didisturbi gastrici. In que-sti casi allontanarsi dalpubblico. Miele di euca-lipto, antisettico dei pol-moni, delle vie urinarie edell'intestino. Cicatriz-zante, indicato nelle af-fezioni della bocca eadatto per il catarro e l'influenza. Miele diarancio, colore chiaro, profumato, ottimoper le persone ansiose, nervose, per i casidi insonnia. Insomma indicato per le "gior-nate no". Miele Millefiori, raccolto a fine pri-

mavera, fine estate, ottimo nei dolci, si con-siglia come sostituto dello zucchero. Mieledi timo, ottimo per le indigestioni. Miele d'e-rica ricco di ferro. Miele di lavanda, un buonantisettico per bronchi e polmoni. Pur con-tenendo un alto valore energetico, (308 ca-lorie per 100 g.) è meno calorico dello zuc-chero raffinato (392 ogni 100 g.). Di invernonon c'è cosa migliore di una bella bevandacalda infatti il miele diluito con acqua tiepi-da, latte o tè allevia i consueti mal di goladella stagione invernale. Resta solo da sta-bilire chi avrà il coraggio di alzarsi dal caldoletto, soffocante dalle piume d'oca, per pre-pararla. Da persona intelligente quale sei,hai già capito che stasera toccherà a te edomani pure. Si consiglia per i casi indicatidi consultare il proprio medico evitando il faida te.

Dolce come il… T utte le proprietà del mieleAurora Michela Renna

Ailano: il p aese dalle case biancheFederica Landolfi

All'appello ci siete tutti.Possiamo iniziare il nostroviaggio tra i borghi fortifi-cati, gli antichi conventi, gliinsediamenti sanniti, le cit-tà romane, i castelli me-dievali e il verde dei boschidell'Alto Casertano. Prima

tappa, AILANO: comune di 1.470 abitantiche sorge su una piccola sommità del Ma-tese nord-orientale e dista 55 chilometri daCaserta, capoluogo della omonima provin-cia. Ha una superficie di 15,5 chilometriquadrati per una densità abitativa di 94,58abitanti per chilometro quadrato. Pugno dicase alla sommità di un colle, borgo me-dioevale con stradine a gradoni, situatonella media valle del Volturno, Ailano è undelizioso e gradevole paesino, un piccolocentro arroccato su se stesso immediata-mente riconoscibile per il colore bianco del-le case sovrastate dal campanile dellaChiesa madre (vedi foto panorama). Non ci

sono notizie certe sulla nascita di Ailanoanche se il suo territorio fu abitato fin datempi remoti, a cui risalgono un pugnale edalcune punte di freccia oggi conservatipresso il Museo Campano di Capua. All'in-terno dell'abitato, e nelle zone circostanti ilpaese sono state rinvenute tombe di etàsannitica e, in località Zappini, dove sonostate ritrovate due statuette in bronzo raffi-guranti Ercole e Marte, sorgeva un santua-rio preromano.Si ritiene che ilborgo sia sor-to sulle rovinedella Villa Ae-butiana, allacima della col-lina, e che la villa diventò Castello facenteparte, durante la dominazione normanna,della baronia di Prata. Infatti a questo pe-riodo risalgono le prime notizie di un ca-stello fortificato denominato Aylanum. Leattività economiche principali sono l'agricol-

tura con la produzione di grano, granone,fagioli bianchi e rossi, foraggi, olio, frutta,ortaggi, vino e l'allevamento. A valle dell'a-bitato di Ailano, in località Acqua Solfurea,c'è una sorgente di acqua minerale che, fi-no a prima della guerra, era sfruttata ancheper bagni termali. Oggi la sorgente, posta inun vecchio recinto e dotata di una antichis-sima fontana, è meta di visitatori per il ca-ratteristico gusto dell'acqua che vi sgorga eper i suoi benefici effetti dermatologici. IlSanto patrono è S.Giovanni Ap. ed Ev., an-che se San Giovanni, che ricade il 27 di-cembre. A tal proposito, è tradizione ognianno accendere la sera del 26 dicembre inonore di S. Giovanni un grande fuoco all'a-perto in Piazza Regina Margherita. I festeg-giamenti civili si hanno invece 4-5-6 maggiodi ogni anno. DA VEDERE: Monastero diSanta Maria in Cingla; Chiesa di S. Giovan-ni Evangelista; Cappella di Santa Marta;Porta di San Giovanni. Prossima tappa:l'antica città romana della Valle, Alife.

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Il catasto onciario vide laluce ad opera di Carlo IIIdi Borbone, Re di Napolie di Sicilia (1734/1759),poi sovrano di Spagna, alfine di rimediare al disor-dine del sistema di prelie-vo fiscale in vigore fin

verso la metà del XVIII secolo. La istitu-zione dello stesso risale al 4 ottobre 1740,con una serie di disposizioni normativeemesse tra il 1741 ed il 1742. Fu chiama-to conciario perché utilizzò come metromonetario l'oncia, moneta di calcolo nonreale, attraverso la quale venivano calco-lati redditi ed imposte. L'oncia era corri-spondente a tre carlini, sottomultipli delducato, che era poi la moneta reale. Lacreazione di tale strumento ebbe non po-che difficoltà atteso che con ordinanza del28 settembre 1742 molte Università (Co-muni) venivano diffidate a provvedere con

assegnato un termine di quattro mesi. Piùtardi, ancora, nel maggio 1753 una nuovaordinanza del Re prevedeva l'invio di appo-siti commissari per glienti inadempienti. Siha motivo di ritenereche il nostro fu tra iComuni inadempientise si tien conto che ilcatasto onciario delComune di PignataroMaggiore fu formato,nell'anno 1754. Oc-corre aggiungere chementre una copia ve-niva inviata, con la do-cumentazione (rivele ed apprezzi), alla Re-

Pignat aro Maggiore: Cat asto onciario del 1754Vittorio Ricciardi

gia Camera della Sommaria a Napoli, l'al-tra rimaneva presso l'Università. La copiadel nostro antico documento, infatti, è an-cora oggi ben custodita presso la CasaComunale. Volendo fare una critica, a po-steriori, occorre rilevare che dal punto divista pratico il sistema impositivo risultònon certamente efficace lasciando sco-perta ogni tutela per i meno abbienti; ve-nivano tassate le teste dei capifamiglia ,contadini ed artigiani e le braccia, il reddi-to di lavoro dei maschi dai quattordici an-ni in su. Venivano esentati i proprietari edi professionisti mentre i redditi terrieri era-no colpiti in misura minima aggravando ilsistema con disuguaglianze e privilegi.

Continua nel prossimo numero.

Il nostro tour natalizioprosegue in Molise : quinel piccolo borgo diMontenero di Bisacciaogni Natale, da 24 anni,viene allestito un prese-pe vivente nelle grotte dipietra arenaria che un

tempo costituivano le locali abitazioni. Daqueste caverne si dipartono una serie divie, tracciate con sassolini e ricoperte daneve artificiale, che salgono verso l'alto,verso la capanna indicata da una stella diquindici metri che si vede da tutti i paesivicini. Nelle grotte scavate nel tufo sono ri-evocati gli antichi mestieri, si vendonoprodotti tipici e si assiste alla rappresenta-zione della Natività. Veneto : la città diBussolengo, offre, ogni anno, la possibili-tà di visitare il "Villaggio di Nat ale Flo -ver ". Si tratta di un luogo fantastico che siarticola in una serie di stanze, ognuna conun diverso arredamento, e boschetti magi-ci dove i bambini possono incontrare fate

Io Viaggio! Altri mercatini nat alizi in It alia e all'esteroAntonia Aiezza

e gnomi che si aggirano tra casette incanta-te e boschi fantastici. Nel villaggio si posso-no anche visitare gli Alberi-Casa in cui glignomi hanno le loro abitazioni. L'ambienta-zione è particolare e ottima è l'accoglienzadegli artigiani locali che producono candelee palle di vetro personalizzate, biglietti augu-

rali con fiori pres-sati e tanto altro…iltutto condito da nu-merose animazioniche si svolgonoper tutta la duratadel Natale. L'aper-tura del villaggio èprevista per il 4

Novembre. Spostandoci dall'Italia, ma rima-nendo sempre in Europa, il nostro viaggioprosegue in Austria : da Vienna a Graz, pas-sando per Linz e Salisburgo si parte alla sco-perta delle più tipiche tradizioni natalizie au-striache. Uno dei mercatini più tipici e tradi-zionali è quello che si svolge a Vienna nellapiazza della Rathaus, qui tra le 140 casette

di legno e giganti abeti i visitatori gustanovin brulè alla cannella, cornetti alla vani-glia, dolci al rum e noci. Germania : Stoc-carda, Norimberga, Esslingen, Rathen-burg Ob Der Tauber sono i nomi delle cit-tà tedesche che ospitano i mercatini nata-lizi più famosi. Quello più antico è il mer-catino di Dresda che ha origini dal 1434. ANorimberga invece si svolge quello più fa-moso al mondo, perché questa città è lapatria dei giocattoli; Esslingen, è una pic-cola cittadina vicino Stoccarda, che offreai suoi visitatori una particolare ambienta-zione, tutta medievale; infine Rathenburg,circondata da alte mura, in un'atmosferamedievale tipica di questa cittadina, acco-glie i visitatori con le sue bancarelle nata-lizie e il "Museo di Natale" unico nel suogenere, aperto tutto l'anno. Per questavolta il nostro tour natalizio si ferma, maproseguirà con nuove proposte natalizienei prossimi articoli. Non esitate a contat-tarmi per dubbi, chiarimenti e suggeri-menti all'indirizzo [email protected].

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brogio Bencivenga foto 6; Ambrosio Casale foto7, Ambrogio V igliucci foto 8; Concett a Bonacci fo -to 9; Concett a Farfalla, Amalia Pagano foto 10;Amalia V arone foto 2 lato sx, Lucia De Lucia, Lu -cia Iannucci, Lucia T amburrino foto 1 1; Lucia V a-gliviello foto 12; V enanzio Aiezza detto Enzo.

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Ambulanza 118Anziani 800.911.315 numero verdecontro le truffeAuto clonate 800 400 406.Avis - Bellona 328 211 71 30Carabinieri 112Carabinieri Vitulazio 0823 967048Carabinieri Capua 0823 961010Carabinieri Allievi BN 0824 311452Carabinieri Pignataro 0823 871010Centro antiveleni Na 081 5453333Centro Ustioni Roma 06 59041Droga ed alcool - 800 178 796Droga Recupero - 081 5534272Guardia Forestale 0823 279099Guardia medica 0823 654586Mat. ingombranti 800 465 650Ospedale Santobono Napoli081 7475563Polizia di Stato 113Prefettura CE 0823 429111Protezione Civile Bellona telefax 0823 965263Rangers d'Italia - 333 103 48 04Reg. Campania 081 7961111Rifiuti ingombranti 800 465 650Sangue 339.7386235 - 339.774 28 94SOS aereo Napoli 081 7804296Telefono azzurro 081 5990590Usura - racket 800.999.000Vigili del Fuoco 115 - 0823 466676Violenza donne 1522OspedaliArienzo - 0823 803111Aversa - 081 5001111Capua - 0823.996222Caserta - Militare - 0823 469588Caserta - Civile - 0823 231111CUP 800 911 818Castelmorrone - 0823 391111Marcianise - 0823 5181111NA - Cardarelli - 081 7471111CUP - 800 019 774S. Maria C.V. - 0823 891111Prenotaz.: 0823 795250Venafro - 0865 903 974FarmacieBellona : Chirico P. Carlo Rosselli, 50823 966 684Camigliano: Di Stasio Piazza Ken-nedy, 2 - 0823 879 003Capua:Apostolico - via Duomo, 320823 961 224Corvino - Piazza Dei Giudici, 10

0823 961 902 - 625 914Costanzo - Corso Appio, 670823 961 781Russo - Via Fuori Porta Roma, 1010823 961 162Vecchione - Gran Priorato di Malta0823 961364Pastorano: AnforaViale Italia - 0823 879 104Pignat aro MaggioreFusco - Masiello,38 - 0823 871 167Rega - R.Elena,63 - 0823 871 025Vitulazio : CioppaVia Ruggiero, 13 - 0823 990 038Capua Farmacie turno festivo eprefestivo dal 08 al 16 dicembre200708.12 - Apostolico09.12 Corvino15.12 Costanzo16.12 RussoPignat aro Maggiore Turno festivo e fuori orarioLa Farmacia aperta la domenica, diseguito indicata, coprirà il fuori orariola settimana successiva.Domenica 09 dicembre FUSCODomenica 16 dicembre REGAS. Maria C.V. - FarmacieAntonone via Lavoro, 1410823 812260Beneduce via Giovanni Paolo I, 180823 843701Bovenzi via Mazzocchi, 480823 846520Tafuri via Avezzana, 0823 846803Iodice viale Kennedy, 58 -0823 589137Merolla via A. Moro, 43 - 0823841758Salsano San Francesco 0823 798583Simonelli via Anfiteatro, 780823 845383S. Maria C.V. Farmacie notturnedal 07 al 20 dicembre 2007 07 - ANTONONE08 - TAFURI09 - SALSANO10 - SIMONELLI11 - BENEDUCE12 - TAFURI13 - IODICE14 - MEROLLA15 - SALSANO16 - BOVENZI

17 - SIMONELLI18 - SALSANO19 - ANTONONE20 - BOVENZICalendario Avis BellonaDicembre 15-16Ospedali - Pronto SoccorsoArienzo 0823.803.111Aversa 081.500.1111Caserta 0823 231111Marcianise 0823. 518.1111Napoli Cardarelli 081.747.111.11S. Maria C. V. 0823 891377

Orario dei treni sulla tratt a Triflisco - Napoli 05:04 triflisco 05:57 na c.le06:02 triflisco 07:00 na c.le07:17 triflisco 08:20 na c.le09:12 triflisco 10:08 na c.le12:12 triflisco 13:16 na c.le13:45 triflisco 14:47 na c.le14:27 triflisco 15:25 na c.le15:33 triflisco 16:27 na c.le17:34 triflisco 18:31 na c.le19:07 triflisco 20:03 na c.le19:56 triflisco 21:17 na c.leNapoli T riflisco06:20 na c.le 07:27 triflisco 07:43 na c.le 08:41 triflisco10:56 na c.le11:52 triflisco12:28 na c.le 13:24 triflisco13:48 na c.le 14:48 triflisco15:14 na c.le 16:09 triflisco15:49 na c.le 16:42 triflisco17:06 na c.le 18:02 triflisco19:11 na c.le 20:06 triflisco

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