dea notizie 58 · ta la medaglia d'oro al valor militare alla memoria. la motivazione del...
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Settimanale collegato a www.deanotizie.it - distribuzione gratuitaAnno III N. 58 10 aprile 2009
La crisi sp aventa e ci affidiamo ai maghiEgregio Direttore, giovedì scorso sonostato a fare un giro alla Fiera settimana-le di Santa Maria C.V., a parte la calcadi gente che vaga tra gli stand e comprase non niente, ben poco, una cosa miha molto colpito: le file di persone in at-tesa di farsi leggere le carte. Un feno-meno forse che si sta sviluppando inmancanza di certezze "terrene", per co-sì dire, e parlo di soldi che mancano, la-vori non ne parliamo, l'amore forse, chein un mondo così alla deriva è diventatouna chimera, o la salute, messa in qual-che modo a repentaglio anche dallestrettezze economiche. Devo dire chesecondo me non si tratta di un fenome-no soltanto campano, perché di recentesono stato prima a Roma e poi a Milano.Ebbene, stessa scena attorno a PiazzaNavona e. ancora più sbalorditivo, nelricco capoluogo lombardo: file di perso-ne ansiose di saperne qualcosa di più aibanchetti dei cartomanti della zona diBrera. Lei cosa ne pensa? Marino da CapuaCaro Marino, non solo le carte, c'è an-che il fenomeno dei biglietti "gratta evinci", dei videogiochi ai quali si attacca-no sin dal primo mattino ragazzi, giova-ni e attempati signori e signore nella di-sperata attesa dello scroscio milionario,c'è l'aumento delle vendite di alcol, per
non dire di droghe leggere e pesanti. E'un tempo triste, nel quale si registranoper un motivo o per un altro, persino"giorni cattivi". Che cosa dire che nonsia stato già detto e ripetuto, ma nonsufficientemente ascoltato e neanchecreduto? Che una ragionevole dose disogno fa bene alla vita, ma un sognoprolungato e spac-ciato per realtà, e aportata di mano, fini-sce non più per cu-rare, ma per drogarela vita stessa dellepersone e delle co-munità. A tratti si hal'impressione di vi-vere come in unmondo paralizzato,in attesa quasi di un"peggio" che devearrivare. La crisieconomica spaven-ta, c'è paura di per-dere quel che si ha,ed è questa paurache sembra portarvia tutte le altre cer-tezze. Del resto, seal denaro avevamoaffidato un po' tuttodella nostra esisten-
ANALISI DELLIQUIDO SEMINALEPER DIAGNOSI DI
INFERTILITA’ANALISI CLINICHE - CHECK - UP
D.ssa CARLA DE ROSA & C. s.a.s.Via Luciani (Parco Agorà)
Vitulazio (CE) - T elefax 0823 990 286Si effettuano prelievi domiciliari GRA TUITI
za, adesso che traballa finisce per se-gnare sinistramente i suoi contraccolpi.Ripenso ad Eric Fromm, al suo Essere eAvere, best seller degli anni '80. Ci ave-va insegnato come distinguere questidue verbi che rappresentano due filoso-
24-27 Aprile 2009 - USCIT A A1 CAPUAInfo: 335 343 994/92 - 340 397 9196
Orario: Festivi 09,00 - 22,00 Feriali 16,00 - 22,00
Lettera al Direttore
Continua a pag. 13
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Bellona (CE) segnalando la
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DEA NotizieSede legale e Redazione
via Regina Elena, 2881041 Bellona CE
Telefax 0823.966794320 28 50 938
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Settimanale di Cultura,informazione e politica
Collegato a www.deanotizie.itAut. Nr. 665/06 del
19.10.2006Tribunale S. Maria C.V.
Direttore ResponsabileFrancesco Falco
Vice DirettoreFranco V aleriani
Grafica: Antonio Scala
Riccardo Grazioli Lante della RovereDr. Domenico Valeriani - Collaboratore da Bellona
Riccardo Grazioli Lantedella Rovere nacque aRoma il 21-04-1887.Unico figlio maschio diGiulio Grazioli, che ag-giunse al proprio co-gnome quello della ma-dre, Caterina LanteMontefeltro della Rove-
re, e di Maria, figlia del Marchese Igna-zio Lavaggi. Conseguita la maturità clas-sica si iscrisse all'Accademia Navale diLivorno. Fu imbarcato, come allievo, sul-le Navi Scuola: Amerigo Vespucci, Etnae sulla Regia Nave da battaglia ReginaElena. Nel 1909 partecipò ad una crocie-ra in Estremo Oriente imbarcato sull'A-riete Torpediniere Puglia. L'anno se-guente, promosso Sottotenente di Va-scello, fu distaccato presso il Comandodi Marina di Pechino. Nel 1911, all'età diventiquattro anni, fu assegnato sull'Arie-te Corazzato Marco Polo per parteciparealla guerra italo-turca. Il 23 ottobre 1911compì un'ardita missione con le forze dasbarco a terra, sostituendo l'Ufficiale,che comandava la batteria da sbarco, fe-rito in battaglia. Il 28 ottobre morì adHoms, oggi Al Khums, al suo posto dicombattimento dopo aver strenuamentecontrastato, con la batteria ai suoi ordini,un attacco di ingenti forze nemiche. Il pi-
roscafoE n r i -c h e t t ad e l l aR e g i aM a r i n ar i p o r t òin Italiale spo-glie del-l'eroe alquale fuconferi-
ta la Medaglia d'Oro al Valor Militare allamemoria. La motivazione del conferi-mento dell'alta onorificenza militare ripor-ta quanto segue: "Il 23 ottobre ad Homs,dopo aver compiuto arditamente unamissione a terra sul terreno battuto dalfuoco nemico, sbarcato una seconda vol-ta per raccogliere notizie, affidò ad altril'incarico avuto di portarle a bordo e di
propria iniziativa accorse a sostituire ilComandante della batteria da sbarco ri-masto ferito. Rianimò ed infuse nuovoardimento negli uomini esausti per leperdite subite, le fatiche ed il digiuno;provvide a raccogliere il materiale grave-mente danneggiato e, malgrado l'oscuri-tà della notte e il non interrotto fuoco ne-mico, attraverso gravi difficoltà del terre-no, ricondusse la batteria al completo neitrinceramenti. Il 28 ottobre, pure adHoms, esempio ai suoi di eroica fermez-za, comandò la batteria da sbarco dellasua nave esponendosi arditamente alfuoco nemico per dirigere il tiro, finchécadde mortalmente ferito". - Homs, 23-28 ottobre 1911. Ancora oggi si può no-tare una targa marmorea commemorati-va posta sul prospetto di Palazzo Gra-zioli in via del Plebiscito a Roma in me-moria dell'eroe Riccardo Grazioli Lantedella Rovere.
Augurano Buona Pasqua
Auguriamo una felice e serena Pasqua
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L'austerità dei Borboni - I parteProf. Antonio Martone - Collaboratore da Pignataro Maggiore
È tempo di crisi,l'argomento delgiorno, di questimesi e quasi certa-mente dell'anno incorso. Come uscir-ne? Il governo haadottato delle mi-sure; l'opposizioneafferma che sonoinsufficienti perché
non sono strutturali. Certo, la situa-zione è difficile: siamo convinti che,purtroppo, i ricchi diventeranno anco-ra più ricchi, i poveri ancora più po-veri! Cosa fare? Cosa proporre? Sia-mo andati a rileggere un bell'articolodal titolo "L'austerità secondo i Bor-boni" a firma di Achille Di Lorenzo,pubblicato sul "Roma" in due puntateil 20 marzo e il 6 aprile del 1976; daesso si evince "come Ferdinando II
riordinò le finanze dello Stato e quellenon meno dissestate della sua Casa".Forse non è inutile far conoscere al-cuni passaggi di quello scritto: essipotrebbero essere molto istruttivi per igovernanti di oggi: sì, questi potreb-bero prendere insegnamenti dall'an-cora diffamato Borbone FerdinandoII; ed è da notare che l'operazione diriordino delle finanze dello Stato fucompiuta da un Re che contava ap-pena una ventina di anni: un giovin-cello dunque a confronto con gli at-tuali "soloni" dei nostri governi, sia didestra che di sinistra. Veniamo aldunque. Quando Ferdinando II salì altrono nel 1831, trovò le finanze delloStato in grave disordine, cagionatodalle precedenti vicissitudini politiche(i moti carbonari spinsero prima Fer-dinando I, poi suo figlio Francesco I, aricorrere all'Austria che inviò le sue
truppe a difesa del Regno meridiona-le: naturalmente il mantenimento ditali truppe gravava sulle finanze delloStato!) e non in minore disordine rin-venne gli interessi della Casa Reale.Ecco allora il proclama del Re ai na-poletani: "... Per quanto triste essa sia(la situazione della Tesoreria genera-le) noi non ne facciamo un mistero... IIdeficit effettivo che esiste nel 1831 èdi ducati 1.128.167... Fedeli alla no-stra promessa di fare ogni personalesacrificio (qui è opportuno sottolineareche si tratta appunto di "sacrificio per-sonale"!), noi abbiamo già concedutoun rilascio dalla Nostra Cassa di du-cati 180 mila (altri ducati 190 mila fu-rono prelevati dalla - "prendanoesempio dal "tiranno" (!) FerdinandoII" - somma che lo Stato metteva adisposizione per il mantenimento del-la Casa Reale). Segue
Via Aldo MoroP.co Mary Anna
Bellona (CE)Telefax 0823 990916Cell. 339 716 6541
Buona Pasqua
Rinnovato il Consiglio direttivo dell'A.V .I.S. D.ssa Stefania Castellone - Collaboratrice da Giugliano
L'assemblea dellasezione comunaleAVIS di Bellona haproceduto al rinnovodel Consiglio direttivoche era giunto al ter-mine del mandato. Ilnuovo Consiglio, perdeliberazione dell'as-
semblea, risulta formato dai seguenti 13consiglieri: Addelio Gianpiero, CafaroAngelo, Cafaro Domenico, Diana Anna-maria, Di Gaetano Nataly, Di GiacomoRaffaele, Glorioso Mario, Graziano Ga-briele, Iadicicco Michele, Magliocca Gio-van Battista, Ottobrino Ugo, Salerno Ste-fano, Vendemia Antonio. Nella prima ri-unione del C. D. si è provveduto all'as-segnazione delle cariche sociali che ri-sultano così distribuite: presidente: Di
Giacomo Raffaele (foto);vice presidente Cafaro An-gelo; amministratore: Sa-lerno Stefano; vice ammi-nistratore: Glorioso Mario;segretario: Graziano Ga-briele; vice segretario: Ca-faro Domenico. Tenuto
conto che la sezione di Bellona effettuaraccolte anche in altri centri limitrofi sonostati nominati delegati i seguenti consi-glieri: Diana Annamaria per il comune diLiberi; Di Gaetano Nataly per i comuni diFormicola e Pontelatone; Vendemia An-tonio per il comune di Camigliano. Il neopresidente ha ringraziato tutti per la fidu-cia accordatagli e ha ricordato l'ottimolavoro fatto dal direttivo precedente pre-sieduto da Ugo Ottobrino. Grazie al loroimpegno la sezione dell'AVIS comunale
di Bello-na haraggiun-to tra-g u a r d i
veramente eccezionali che la posiziona-no ai primi posti della provincia per leraccolte effettuate. Nel corso dell'anno2008 sono state raccolte 852 sacche disangue che sono state consegnate aicentri trasfusionali della Regione. Per ilcorrente anno si spera di migliorare ulte-riormente questi risultati. Inoltre la sezio-ne è sempre vicina ai donatori con l'or-ganizzazione di diverse attività come gi-te sociali, festa del donatore, ecc. Attual-mente i donatori che lo desiderano pos-sono sottoporsi, gratuitamente, al mo-mento della donazione, a visita cardiolo-gica con elettrocardiogramma.
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Annibale, il nemico di Roma - III puntataFranco Valeriani - Giornalista - Collaboratore da Bellona
Roma. Capua possedeva industrie, unfiorente commercio ed un esercito di 50mila uomini ed era vicina ai porti di Na-poli, Pozzuoli e Cuma, dove sarebberoarrivati irinforzi peri Cartagi-nesi. Eral'anno 216a.C. e letruppe diAnn iba lea v e v a n oraggiuntole alture ad est del fiume Volturno. Nellevicinanze del monte Merculone, pressoun villaggio denominato Bellona, in ono-re della dea Bellona sorella del dio Mar-
Gli Ozi di CapuaLa richiesta di Maar-bale di marciare allavolta di Roma lasciòAnnibale indifferente.Convinto di non averei mezzi adatti per ab-battere la solida cinta
muraria di Roma decise di punire Ca-pua, alleata fedele di Roma. Dopo la vit-toria di Canne i Cartaginesi ripresero ilcammino diretti verso la fiorente e po-tente "regina del Volturno". Furono spe-diti messaggeri per chiedere ai capuanila neutralità promettendo che la città sa-rebbe stata messa a capo di una fede-razione di città meridionali. Ma i capuanidecisero di non tradire l'alleanza con
te, si scontrarono con un drappello ro-mano decimandolo. Devastarono il tempio del dio Mercurioedificato sul monte Merculone e quellodella dea Bellona in contrada Casale,compiendo razzie, furti e violenze tra iresidenti del villaggio. Prima di attraver-sare il Volturno sostarono sul colle Pa-lombara, nei pressi di Triflisco, dove, suordine di Annibale crocifissero molti pri-gionieri Romani. Costruirono un pontesul Volturno che dedicarono ad Anniba-le e ripresero il cammino accampandosiin una spianata ricca di uliveti e frutteti,presso S. Angelo in Formis, ai piedi delmonte Tifata non molto lontano da Ca-pua. Dall'accampamento i Cartaginesi sirecavano in città e molti ufficiali alloggia-vano nelle case vicine. Pare che lo stes-so Annibale avesse ceduto ai piaceri delriposo a Capua dove ebbe un'avventuragalante con una giovane donna, Himilleche gli diede un figlio rimasto a lui sco-nosciuto. Capua era ricca di templi, ave-va due Fori, due Teatri ed e un Anfitea-tro. Le donne capuane, particolarmentebelle ed avvenenti, mostravano unaspetto dolce e sul corpo cospargevanobalsami ricavati dalle rose che a Capuafiorivano due volte l'anno. I Cartaginesi godettero gli agi invernali ei diletti che una città può offrire. Spessosi recavano in piazza Seplasia, pressol'Anfiteatro, per acquistare merci deipaesi vicini. Capua fu un luogo di pia-cevole riposo, un riposo che fu il peg-giore nemico. Molti i casi di avversità da parte dei ca-puani che preparavano attentati comeaccadde con Pacùvio Calàvio dissuasoda suo padre a deporre il pugnale con ilquale intendeva uccidere Annibale. In-tanto a Roma circolava voce che i nemi-ci avevano deciso di inviare in Italia nu-merosi rinforzi: 40 mila uomini, 40 ele-fanti, 50 mila talenti d'oro e vettovaglie.Nel frattempo gli emissari Cartaginesicontinuavano ad adoperarsi per convin-cere Capua a rompere l'alleanza conRoma. (continua)
Il ritorno delle rondiniFranco Valeriani - Giornalista - Collaboratore da Bellona
Con l'arrivo della primavera è ripreso ilvolo delle rondini che volano sulle nostreteste dal 21 marzo al 21 settembre. Pro-vengono dall'Africa o dall'Asia meridio-nale e, fra tutti gli uccelli, sono quelli piùfamiliari e benvoluti e sono il simbolo del-la leggerezza tanto che, di una personadal passo svelto, si dice :"sembra unarondine". Appena giunte si mettono all'o-pera per costruire il nido ed il luogo, dasempre preferito, sono le gronde. C'è chiporta nel becco fuscelli, chi paglia e chifango ed in pochi giorni "la casa"è pron-ta per accogliere i piccoli che verranno.Erano migliaia i nidi sotto le gronde delleresidenze bellonesi e, fra le tante , ricor-diamo il palazzo Marra in piazza Umber-to I e quello in Via XX settembre, la casaparrocchiale, le case di piazza IV no-vembre, di Via 54 Martiri e Via Sorrenti-no. Ma, dove i nidi di rondini abbondava-no era il tratto tra Via Vittorio Emanuelee Via Mazzini. Osservare le rondini al la-voro lungo quest'ultimo tratto di strada,era uno spettacolo meraviglioso. Al ter-mine "dell'opera" si notavano centinaia
di nidi da dove sporgevano le teste dirondini appena nate in attesa delle madriin cerca di cibo. In questi anni le rondinisono diminuite nel cielo di Bellona e ciò
suscita tantamal incon iatra i cittadinidai capellib i a n c h i ,quando la vi-ta aveva unsapore diver-so e nel cuo-re si alimen-tavano tantes p e r a n z e ,mentre nel
cielo limpido e sereno, volavano, cin-guettando, migliaia di rondini. Per conso-larci non ci resta che cantare una vec-chia canzone . "Rondini al nido" che di-ce: "Sotto la gronda della torre antica,una rondine amica ritorna tutti gli anni,sempre alla stessa data. Mia piccina, fo-sti tutta la mia vita, sei fuggita e non tor-ni più".
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COMPRO ORO
Buona Pasqua e Festa Patronale
Dipingendo tra la gente illustrando ai ragazzi come nasce un quadro
L'Associazione Dea Sport Onlus di Bel-lona, con il Patrocinio morale della Città,in collaborazione con l’Assessorato allaCultura retto dalla D.ssa Arianna Di Gio-vanni e l’Istituto Autonomo Comprensivodel quale è Dirigente Scolastico il Prof.Luca Antropoli, organizza una mostraestemporanea di pittura dal titolo: "Dipin-gendo tra la gente ed illustrando ai ra-gazzi come nasce un quadro". L'appun-tamento è per mercoledì 15 aprile p.v. (ilgiorno successivo la festa patronale). Loscopo della mostra è quello di tenere ag-gregati ed impegnati i ragazzi in un gior-no particolarmente sensibile. Ecco il pro-gramma: Ore 08,00 - 09,00 timbro e vi-sione delle tele. Ore 09,00 partenza deipittori per recarsi, con cinque ragazzi,
sul posto preventivamente prescelto. Igiovani assisteranno alla realizzazionedell'opera. Ore 13 pausa pranzo offertodall'Associazione organizzatrice. Ore14,30 I pittori ritornano sul luogo di lavo-ro per ultimare il quadro che sarà conse-gnato agli organizzatori entro le ore17,30. Ogni pittore, per la sua operacompleta di cornice in legno, riceverà unrimborso spesa. Alla ripresa delle lezioniscolastiche, i ragazzi che hanno parteci-pato, devono realizzare un disegno so-migliante il più possibile al quadro delquale hanno assistito alla realizzazione.Detti disegni dovranno essere conse-gnati ai Responsabili dell'AssociazioneDea Sport Onlus che li faranno giudicaredai pittori partecipanti alla manifestazio-ne. Di ogni gruppo, colui che risulteràvincitore, in base alla classifica stilatadai pittori, riceverà come premio un buo-
Mostra estemporanea di pitturano spesa da 30 euro mentre al secondoil buono sarà di 20 euro. Gli altri tre rice-veranno una targa di partecipazione. Altermine si gusterà il buffet. La data dellamanifestazione della premiazione è dastabilire in base alle esigenza scolasti-che dei ragazzi. Il progetto verte ad al-lontanare i giovani da possibili devianzeper avvicinarli all'arte della pittura. Ecco l'elenco dei pittori che partecipano: Addonisio Giulia - CapuaAltieri Antonio - S. Maria C.V.Badia Nicola - S. Angelo in FormisBasile Francesco - CasertaCarmine Franco - S. Andrea del PizzoneCiccarelli Michele - VitulazioCostanzo Francesco - FiuggiDella Corte Pasquale - NapoliDiana Claudio - Casal di PrincipeIngino Domenico - AvellinoMaglio Giovanni - Mercogliano (AV)Marziale Antonio - CampobassoMastrantoni Gianni - Priverno (LT)Pelosi Giuseppe - AvellinoPerazzi Otello - FrosinoneSapio Ferdinando - NapoliSmeraglia Mario - S. Nicola la StradaTroisi Soccorso - Atripalda (AV)Vecchio Giuseppe - Castelforte (LT)Zito Pasquale - CasapullaOltre a questi pittori possono aggiunger-si altri ma l’organizzazione, pur riservan-do la stessa validità del regolamento,non garantisce il rimborso spesa. Gli ar-tisti realizzeranno quadri dalla misuraminima di cm.50x70 completi di cornicein legno e dipingeranno vedute di Bello-na. I quadri si offriranno a chi verserà ilrimborso spesa all’Artista che lo ha rea-lizzato. Chi fosse interessato a parteci-pare deve contattare l'Associazione DeaSport Onlus di Bellona. Le info sono ri-portate a pag. 2 di questa rivista.
Bellona
Promessa di matrimonio
Il 28 Marzo 2009, alle ore 17,30,nella Sala Consiliare del Comunedi Giano Vetusto, il Sindaco Anto-nio Feola ha celebrato la Pro-messa di Matrimonio che univa lanostra validissima CollaboratriceCecilia D'Iorio e Giuseppe Galli-
na. Oltre al Primo Cittadinoerano presenti anche il Vi-cesindaco Vitaliano Cucca-ro e l'Ufficiale Amministrati-vo Donato Aletto. Inoltre,erano presenti i genitoridella sposa: Raffaele D'Io-rio e Giovanna Cuccaro, igenitori dello sposo: Raf-
faele Gallina e Gemma Migliozzi,tantissimi amici e parenti per au-gurare la più sincere Felicitazionia Cecilia e Giuseppe. Gli auguri anche dal Direttore,dallo staff redazionale e dai Col-laboratori di "Dea Notizie".
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“Quote Latte”D.ssa Ersilia Altieri - Collaboratrice da Capua
Il compagno della vitadoverosamente richie-de maggiore attenzio-ne e continuando a in-teressarcene provia-mo ad affacciarci adaltra natura di quest’a-limento, ricordandoperò che, nel quadro
della regolamentazione comunitaria sullatte, non viene fatto generalmente alcunriferimento alla specie animale d’originedel latte. Mentre per i provvedimenti di di-sciplina del mercato, presenti nella legis-lazione agricola si applicano le “quote lat-te” al solo latte vaccino, magari perché,non esiste una tradizione di consumoumano significativo come prodotto ali-mentare del latte di diversa origine. Pri-mo fra tutti va presentato il latte d’asinache è da considerarsi il più simile in com-posizione e caratteristiche al latte mater-no, infatti dai tempi più remoti…nel 1845il Regno Borbonico accolse l’Imperatricedi tutte le Russie Alessandra che qui cu-rò il suo malanno “la tubercolosi”, ed in-sieme alla cura della buon aria respirata
contribuì alla guarigione il latte d’asinache un contadino mungeva ogni mattinadavanti al medico di corte… Costituisceda sempre quindi, una valida alternativa
alimentare natu-rale soprattuttoper i neonati,che non posso-no disporre dellatte materno osono affetti daallergie alle pro-
teine del latte vaccino. Esso aiuta a rego-larizzare la microflora intestinale grazieall’azione svolta dal lisozima e dal latto-sio; previene poi le malattie cardiovasco-lari ed è indicato anche per le personedebilitate o anziane, che grazie alle so-stanze probiotiche presenti nella compo-sizione del latte traggono benefici perl’assorbimento intestinale del calcio; co-stituisce inoltre una buona base per lapreparazione di una bevanda fermentataprobiotica e sta diventando un importan-te elemento della dermo-cosmesi. Abbia-mo poi, il latte di capra che presenta al-cune differenze importanti nei confronti di
quello di mucca. La percentuale di latto-sio è simile a quella del latte vaccino,mentre esistono differenze notevoli nellaquantità (molto variabile a seconda dellerazze e delle zone di produzioni) ma so-prattutto nella qualità dei grassi e delleproteine. Le molecole di grasso sono piùpiccole rispetto a quelle del latte vaccinoe conseguenzialmente di più facile dige-
stione; il suocolore parti-co la rmen tebianco è do-vuto all’as-senza tra igrassi deip r e c u r s o r idella vitaminaA, i caroteni.
Riguardo al colesterolo, la differenza dicontenuto tra questo e gli altri latti è inin-fluente, a tal proposito non dimentichia-mo che, il latte d’origine animale è un ali-mento povero di colesterolo, bisognereb-be assumerne 30 litri per arrivare allaquantità giornaliera massima! Circa leproteine, il latte di capra produce cagliatenon molto consistenti, perché meno riccodi caseina, rendendo difficile la produzio-ne di formaggi adatti a lunghe stagiona-ture. Tra i latti d’origine animale vi è an-che, quello di cavalla che sembra rendela pelle liscia, morbida ed elastica. E’ pro-pagandato anche per problemi tipo pso-riasi o eczema ma ciò non è supportatodall’evidenza scientifica.
Insonnia, no al fai da teDr. Alfonso Di Stasio - Farmacista - Collaboratore da Camigliano
In molti casi, per vincerel'insonnia, serve solo im-parare di nuovo a dormirecon le regole giuste, edevitare gli errori disturba-sonno. Per archiviare lenotti in bianco, dunque,
soprattutto quando si tratta di una condi-zione ormai cronica, il rimedio non è tan-to il sonnifero, quanto terapie psicologi-che brevi, di circa tre mesi, seguite dacontrolli periodici. Lo sottolinea la psico-loga esperta di disturbi del sonno Ales-sandra Devoto, coautrice con CristianoViolani, docente di psicologia clinica al-l'università La Sapienza di Roma, del li-bro "Curare l'insonnia senza farmaci.Metodi di valutazione e intervento cogni-tivo comportamentale". Questo non vuol
dire che i farmaci possono essere sem-pre sostituiti con l'intervento psicologico.Al contrario di quanto spesso si pensa,infatti, lo psicologo è più utile per le per-sone con forme croniche di insonnia.Quando invece le notti in bianco sono le-gate ad un passaggio difficile della vita -un lutto, un divorzio, la perdita del lavorooppure, in positivo, un matrimonio, unapromozione - pillole e gocce sono le piùindicate. "I farmaci - sottolinea la psico-loga - funzionano bene in brevi periodi.Per questo, nel caso di problemi acuti dicui è chiara la causa esistenziale, sonoutili ad eliminare ilproblema evitando ilrischio di cronicizza-zioni". (fonte dica33)
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I piatti da pesce del Museo Provinciale Camp ano di CapuaDott.ssa Eliana Vollaro - Archeologa - Collaboratrice da Caserta
Sede legale: Via N. Sauro, 142Stabilimento e Sede Commerciale: Via A. De Gasperi, 91
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Orario e Convenzioni alla penultima p agina
"Così è opportunofare la sarda farci-ta: dilisca la sardae trita del cumino,grani di pepe,menta, noci e mie-le. Riempi e cuci-la. Avvolgila nelle
carte e così poggiala sopra il vaporedel fuoco", scriveva nel I sec. d.C. ilgrande gastronomo dell' impero ro-mano Apicio. Ecco, tra ingredientinoti al palato del buongustaio di og-gi, ritroviamo le origini di una ricettache ha tecniche, odori e sapori fami-liari. Una simile delizia doveva esi-stere già nel IV sec. a.C. e dobbia-mo immaginarla servita nei festosipiatti da pesce in ceramica campanaa figure rosse, di cui un ricco "servi-
zio" è esposto nelle vetrine della sa-la XV del Museo Provinciale Campa-no di Capua. La collezione è consi-
derata, per il numero di esemplari ela varietà delle figurazioni, tra le piùinteressanti e importanti d'Europa. Ipiatti da pesce hanno una forma euna decorazione tipica: sulla superfi-cie interna del vaso sono dipinti tuttii protagonisti della tavola ittica medi-terranea di 2500 anni fa come scor-fani, cefali, razze, seppie, calamari esarde, raffigurati in una sorta di giro-tondo attorno ad una cavità centrale,utile a raccogliere il condimento cheaccompagnava il cibo posato sullatesa del vaso. Secondo alcuni questipiatti nascerebbero come "strumenti"del Kottabos, un gioco consistentenel farli affondare in un bacino riem-pito d'acqua centrandoli con getti espruzzi. Questa forma di stoviglia na-sce in ambiente attico e dopo unaserie di sperimentazioni formali e de-corative giungerà alla forma canoni-ca; sarà molto apprezzata nel mer-cato mediterraneo e asiatico, dandoavvio anche ad una produzione diimitazione in Sicilia e in Italia centro-meridionale. I piatti esposi nel Mu-seo non rappresentano solo dei "gra-ziosi" oggetti, ma sono un invito apartecipare con l'immaginazione adun'antica mensa e vogliono ricordarea tutti i commensali che…il pesce alcartoccio non l'abbiamo inventatonoi!
Ente Provincia Casert a
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Divertire con un po' di autoironiaSmitizzare, divertire, far meditare, anche con un po' di autoironia, e giocare conil termine design: questo è in sintesi l'anima del libro che i futuri designer, gli ap-passionati e i normali lettori possono trovare in libreria firmato da Roberto Mar-catti, nato a Milano nel 1960, laureato in Architettura al Politecnico di Milano do-ve oggi insegna Design del Territorio. L'autore si è chiesto:come definire oggi ildisegn? E partendo dal concetto che oggi viviamo la condizione di cittadini glo-bali, dove tutto si muove a grandissima velocità e la quotidianità subisce ognigiorno nuove trasformazioni, risponde che il designer deve essere in grado di af-frontare questi cambiamenti e deve interrogarsi per primo su quelli che potreb-bero essere i probabili sviluppi di queste mutazioni. A fare da guida, le parole diimportanti uomini e donne del passato e di oggi che Roberto Marcatti ha inseri-to in questo frasario, in cui, le parole "...servono, come i sassolini di Pollicino, arintracciare la strada della disciplina per non perdersi nella confusione delle im-magini". In questa raccolta di aforismi, dunque, Roberto Marcatti ha inserito idubbi, i sogni, le speranze o le incertezze che i protagonisti del design hannovissuto in questi anni, ma anche i giudizi che personaggi famosi del mondo del-lo spettacolo, della cultura o dell'economia hanno dato di questa arte.
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Le anfore nel mondo anticoD.ssa Angela Izzo - Conservazione dei Beni Culturali - Collaboratrice da Calvi Risorta
Nell’antichità uno deicontenitori da trasportopiù usato era l’anfora.Questo recipiente in ter-racotta aveva solita-mente un corpo affuso-lato munito di due mani-ci ed era destinato perlo più alla conservazio-ne e al trasporto di vino,
olio, prodotti del pesce e in minor misura difrutta, pinoli, etc. Nel corso dei secoli la suaforma rimase quasi invariata: collo allunga-to che terminava in un orlo ingrossato chepermetteva la chiusura ermetica del vasoed evitava la fuoriuscita del contenuto; fon-
do a punta che permetteva di impilare facil-mente i contenitori durante il trasporto; paretidel vaso molto spesse così da non consenti-re facili danni e rotture. Oggi le anfore costi-tuiscono uno dei reperti archeologici più atte-stati sia in siti di terra che sottomarini, poichéè proprio da relitti di navi antiche che proven-gono esemplari integri e a volte posizionaticosì come erano stati caricati al momento del-l’imbarco. Le anfore prodotte già nel mondofenicio e punico a partire dalla metà dell’VIIIsec. a.C., ebbero una diffusione notevolissi-ma nel mondo greco e romano, soprattuttopoi nelle province più ricche dell’Impero, qua-li la Gallia, la penisola iberica e il Nordafrica.Molto spesso si rinvengono sulle anfore iscri-
11° edizione - Concorso di fumetto e grafica Mariella Bovenzi - Collaboratrice da Pignataro Maggiore
“We all live in a yellowsubmarine” è il titoloscelto per l’undicesi-ma edizione del con-corso di fumetto e gra-fica promossa dall’as-sociazione culturaleIMAGO. Il concorso èdedicato agli appas-
sionati di disegno e ai piccoli giovaniaspiranti “Hugo Pratt”, ed è aperto a tut-te le scuole. I partecipanti dovrannomettere alla prova le loro abilità con di-verse tecniche di disegno e progettazio-ne, fumetto e grafica e dare libero sfogoalla loro creatività e inventiva, trovandoe ricercando nuove tecniche d’espres-sione. Il tema di quest’anno ha uno slo-gan forte e che ci riguarda da vicino: rin-
noviamo l’energia! In particolare focaliz-zando l’attenzione sullo spreco delle ri-sorse energetiche e sul loro riutilizzo.Grazie a questa e a molte altre iniziative,anche i più piccoli vengono educati gio-cando, sullo spinoso tema del riciclo del-l’energia. I lavori dovranno essere inviaticon un allegato che presenti il progetto eil gruppo o il singolo autore entro il 18aprile con allegata la scheda di adesioneche si può trovare insieme al bando diconcorso sul sito: www.scuolacomix.com.I vincitori, divisi per età, saranno poi pre-miati, sia da una giuria, sia dai visitatoridella mostra, in occasione dell’XI NapoliComicon e i lavori esposti durante la mo-stra del fumetto. Non mi resta che invita-re tutti a prendere carta e pennarelli e asciogliere la fantasia.
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zioni impresse, dipinte o graffite che forni-scono importanti informazioni sia sulle offici-ne di produzione sia sul contenuto del reci-piente. I bolli, solitamente di forma quadratao rettangolare, venivano impressi sull’argillafresca, prima della cottura e generalmentedisposti sulle anse o sul collo o sull’orlo delvaso. Si hanno bolli molto semplici con le so-le iniziali dei fabbricanti dell’anfora, oppurebolli con il nome o il simbolo della città pro-duttrice, ad esempio, di olio o vino contenutinel recipiente. Le iscrizioni dipinte, i cosid-detti tituli picti, sono poste generalmente sulcollo e sulla pancia ed indicano il nome del-la merce trasportata, i nomi di persona, i da-ti di provenienza del prodotto, le unità pon-derali. I graffiti, invece, si ritrovano in parti-colar modo sui tappi posti a chiusura delleanfore, menzionano spesso i nomi dei pro-prietari delle navi che imbarcavano le anforeo dei commercianti che seguivano il lorosmercio. Una volta terminato l’uso delle an-fore c’era il problema, allora come oggi, del-lo smaltimento dei vuoti. A Roma, ad esem-pio, la testimonianza archeologica di taleproblema è costituita dal deposito del MonteTestaccio; si tratta di una collina artificiale,alta circa 40 metri, formatasi nel corso del-l’età imperiale grazie all’accumulo dei coccidelle anfore scaricate presso il vicino appro-do sul Tevere. Le anfore potevano anche es-sere riutilizzate come materiale da costruzio-ne per pozzi o cisterne, mentre i frammentiminutissimi o addirittura la polvere dei coc-ci, erano largamente usati nella preparazio-ne delle malte. Inoltre, anfore di medie di-mensioni erano inserite nelle volte o nelleparti superiori di edifici per alleggerire le mu-rature. Un uso ulteriore di tale vaso era quel-lo di contenere le ceneri dei cremati e le os-sa degli inumati, soprattutto di neonati obambini.
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Quella del lupomannaro è una leg-genda secondo cuii maschietti che ve-nivano al mondo lanotte di Natale, sa-rebbero divenuti lu-pi mannari. Si rac-
conta che nei mesi di gennaio e feb-braio, nelle notti di plenilunio, alcunevolte si sentiva dalle case, un mistotra lamento e ululato, che provenivadalla strada. Infatti un tizio affermavache una notte, avendo sentito quellostrano lamento, si affacciò alla fine-stra e vide avanzare sotto di essa unostrano essere. Al chiarore della lunapiena, si riusciva a vedere qualcosa
Il Lupo MannaroSandro Di Lello - Appassionato di tradizioni antiche - Collaboratore da Bellona
che aveva l'aspetto umano con indos-so vestiti tutti laceri e, dagli strappi sivedeva la pelle ricoperta da peli irsuti.Cosparsi anche sul viso e sulle mani.Queste ultime ed i piedi mostravanogli artigli, mentre gli occhi erano rico-perti di uno strano rossore, il muso ele orecchie allungate e avanzava gof-famente a mo di quadrupede. Standoa quanto si racconta, sembra chequesto strano essere diventava moltoaggressivo e mostrasse una forza er-culea capace di sradicare alberi, can-celli, recinzioni e quant'altro gli capita-va a portata di mano. Sentiva un fortebisogno di refrigerarsi e per questoruzzolava nelle pozzanghere. Si rac-conta che bastava fargli fuoruscire al-
cune gocce di sangue e sarebbe gua-rito per sempre. Un coraggioso paesano fissò un agoad una canna di bambù e la tenne sulbalcone. Quando gli si presentò l'oc-casione, di soppiatto uscì sul balcone,prese la canna e praticò un paio dipunture sulla schiena del suddetto uo-mo-lupo, con l'ago fissato all'estremitàdella canna. Il povero uomo, di lì a po-co riprese completamente le sembian-ze umane e, rivolgendosi alla personache lo aveva salvato, gli disse: "Gra-zie compare! In realtà, effettivamentevi sono individui che nelle notti di ple-nilunio, essendo maggiore il magneti-smo che la luna esercita sulla terra ,avvertono forti malori e per questo, sidimenano; i muscoli si contraggonodando loro una enorme forza e nonsono in grado di intendere e di volere. Ne scaturisce un istinto animalescoche li spinge a mordere, a graffiarechiunque hanno a portata di mano.Emettono suoni indecifrabili dalla boc-ca, e, nel momento di maggiore crisi,hanno ben poco di umano. Questa è la ragione per cui i portatoridi tale handicap, vengono definiti lupimannari.
Conoscere l'It alia: CapriTatiana Cafaro - Collaboratrice da Bellona
Qualche giorno inpiù di sole e la men-te inizia subito aviaggiare verso luo-ghi attraenti ed affa-scinanti quali la Co-s t i e r aAmalfita-na, Ischia
e Capri. Proprio quest'isolaha "un non so che" di magicoche ha attirato nel passatoimperatori come Tiberio, chevisse diversi anni sull'isola,monaci o scrittori, quali Mo-ravia e Ungaretti, musicisti ed intellet-tuali che trovavano qui l'ispirazione perla creazione delle loro opere. Oggi éamata dal mondo intero e i turisti cheapprodano su quest'isola ogni anno so-no migliaia. A Capri ci si può dedicareal mare e alla natura, fare escursionisubacquee per godere dei fondali ricchidi fauna e flora e poi passeggiare ver-so la Certosa di S.Giacomo, fatta co-struire dai monaci nel 600 dove, tra l'al-
Buona Pasqua
tro, producevano profumi, o visitare igiardini di Augusto. Chi ama la monda-nità deve obbligatoriamente passareper la "piazzetta" che un tempo era se-de del mercato ma che oggi é "il salot-to del mondo" dove si possono facil-
mente incontrarepolitici, calciatorio intellettuali. Peruna visita legatapiù alla storiapossiamo osser-vare alcune di-more storiche co-me Villa San Mi-
chele ad Anacapri che é stata la casadel medico e scrittore svedese AxelMunthe e che oggi éun museo, oppure"la casa rossa. Adesso non ci restache organizzarci ededicare uno o piùgiorni alla conoscen-za di quest'isola spe-ciale!
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Gli Ausiliari della sost a augurano
Buone Feste a tutti gli Utenti
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Società condannat a per aver chiesto soldi per rate p agateAvv. Giusy Vastante - Collaboratrice da Bellona
Il Giudice di Pace diRogliano (CS) condan-na una Società Finan-ziaria perché chiedeuna quota di credito daun contraente non-ostante quest'ultimo
avesse eseguito la prestazione di me-rito. E' stata condannata al risarcimen-to dei danni subiti dall'istante oltre allaliquidazione delle spese del giudizio.Tale Cataldo si rivolge ad una SocietàFinanziaria chiedendo ed ottenendo,avendone i requisiti, l'accesso al credi-to. La somma è di modesta entità ed'accordo con la società rateizza lasomma presa in prestito in 36 soluzio-ni, ritenendo che fosse questo il lassodi tempo giusto per evadere senzaproblemi il debito contratto. Cataldo,
mediante bollettini postali, paga la pri-ma rata dopo ben tre mesi dalla stipuladell'accordo stesso. Il beneficiario delprestito paga le trentasei rate con pre-cisione. Al pagamento dell'ultima ratautile il Cataldo, così come prassi rite-neva chiusa la partita con la Società,avendo regolarizzato la propria posi-zione. A distanza di qualche settimanala Società Finanziaria, presso cui l'i-stante aveva accesso il prestito, gli in-via una raccomandata che gli intima acorrispondere due rate, precisamentela penultima e l'ultima, il cui versamen-to non risulta essere effettuato. Catal-do, spedisce a mezzo fax, all'indirizzodella Società in questione, la ricevutadi pagamento, con gli estremi delle duerate . Nonostante ciò la Società Finan-ziaria si rivolge ad una Società di ri-
scossione credito, allo scopo evidentedi ottenere dal contraente quanto dallastessa considerato non ancora onora-to. A questo punto Cataldo decide diadire la Magistratura competente perchiedere il ristoro dei danni. Il suo le-gale redige apposito atto di citazione,in cui porta alla cognizione del Giudiceadito, i presupposti di fatto e le ragionidi diritto, a suffragio della tesi di Catal-do. Il contenzioso si risolve in tempiaccettabili nonostante la domanda ri-convenzionale promossa dalla Socie-tà. Il Giudice condanna la Società al ri-sarcimento dei danni, nella misura di350,00 per aver posto in essere evi-dentemente una indebita richiesta.Condanna inoltre la Società alla liqui-dazione delle spese del Giudizio,quantificabili in 270,00.
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Stemma araldico della Marina Milit are ItalianaDr. Domenico Valeriani - Collaboratore da Bellona
Lo stem-ma araldi-co dellaG lo r i osaM a r i n aMilitare ècompostoda unoscudo di-viso inq u a t t r op a r t i ,
ognuno delle quali occupata dal bla-sone di una delle quattro Repubbli-che marinare (Amalfi, Genova, Pisae Venezia). Nella prima parte, su sfondo rosso, illeone alato simbolo di San Marco(Venezia) che brandisce una spada,nella seconda la croce rossa su fon-do bianco di Genova, nella terza lacroce bianca su fondo blu di Amalfie, nell'ultima parte,la croce bianca sufondo rosso sim-bolo di Pisa, il tuttosormontato da unacorona turrita e ro-strata, emblemache il senato roma-no conferiva ai co-mandanti vincitoridi battaglie navali.
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Desideriamo augurare una particolare
BUONA PASQUAai Componenti le Forze
dell’Ordine che durante igiorni di fest a sono
sottoposti ad un lavorosnervante per vigilare sulla
nostra tranquillità.
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Ricette di Niett aCollaboratrice da Bellona
Per le mie piccole amiche.
Come fare l’uovo strap azzato
Fatti aiutare dalla mam-ma ad accendere il for-nello e scalda un padel-lino antiaderente. Versa
nel padellino un cucchiaio di latte. Rom-pi l'uovo e aggiungilo al latte caldo, poiunisci un pizzico di sale e mescola velo-cemente con il cucchiaio di legno fino ache l'uovo non si è rappreso leggermen-te. Servi con una fetta di pane integrale.Variante: Se vuoi puoi aggiungere all'uo-vo, durante la cottura, dadetti di pro-sciutto e di formaggio, o un cucchiaio disalsa di pomodoro.
Fagottini di lattugaa sorpresa
Lava molto bene le foglie di lattuga e lealtre verdure, poi deponile su uno strofi-naccio a asciugare raschia le carote conun coltellino togliendo le due estremità.Dividi a metà il peperone ed elimina i fi-lamenti interni e i semini (attenzione, irri-tano gli occhi). Sbuccia il cetriolo. Tagliaa quadratini tutte le verdure e tritale conla mezzaluna. Metti il trito di verdura inuna ciotola, aggiungi il sale e l'olio e me-scola accuratamente. Ed ecco il toccodel gourmet: unisci le foglioline di basili-co e l'origano. Riempi ogni foglia di lattu-ga con qualche cucchiaio di questa farci-tura, arrotola e fermala con uno stuzzi-cadenti. Hai fatto dei dolci involtini.
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Il dott. Carmine Antropoli Dirigente Medico Responsabile di S truttura Semplice
Chirurgia Generale ad Indirizzo Gastroenterologico Chirurgia Colonproctologica
Bellona sempre circondato da numerosiamici che affettuosamente stringono lamano che lui porge con un sorriso, siaper ringraziarlo per il suo operato profes-sionale che per quello amministrativo. Ilsuo profondo senso di umanità lo dimo-
stra quando molti pazien-ti dopo la visita presso ilsuo ambulatorio in via IVNovembre di Santangeloin Formis non riescono afargli accettare qualsiasitipo di ricompensa, perlui è sufficiente una stret-
ta di mano. Grazie Carmine per quantohai fatto e continui a fare. La notizia, ap-pena si è divulgata, ha suscitato compia-cimento poiché è difficile trovare chi nonapprezzi il Carmine uomo e chirurgo. IComponenti l'Associazione Dea SportOnlus di Bellona che annovera CarmineAntropoli tra i Soci Onorari e la Redazio-ne della rivista Dea Notizie della quale èCollaboratore, porgono a Carmine le lorofelicitazioni con un ad maiora ed un sen-tito grazie per la sua ineguagliabile dis-ponibilità.
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La Frutteria e Girarrosto“Mario ‘O Ponte”
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Il dott. Carmine Antropoli, dopo gli invi-diabili successi politici: due volte elettoConsigliere Provinciale, nonché Sindacodella Città di Capua, incarico che ancoraassolve, è stato nominato Responsabiledi Struttura Semplice di chirurgia oncolo-gica presso l'Ospedale Carda-relli di Napoli dove svolge lasua Professione da oltre unventennio. Apprezzato dai col-leghi e dai superiori, lo specia-lista santangiolese, ma nativodi Bellona, risulta il più giovanechirurgo. Ha effettuato oltreduemila interventi di alta chirurgia ri-scuotendo successi ed apprezzamenti.Chi conosce il dott. Antropoli, Carmineper tutti, sa di trovare in lui una spiccatapersonalità che riesce a mettere a pro-prio agio anche la persona più ansiosa epreoccupata come è chi a lui si rivolge.Oltre ad apprezzare Carmine per la suaprofessione, lo si apprezza anche, forseprincipalmente, per la sua innata dote diumanità, comprensione e il profondosenso dell'amicizia. Infatti spesso acca-de di vederlo, in piazza dei Giudici o a
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Parliamo di: Mimmo Sant acroce - Ferdinando Sapio
Ferdinando SapioReferenze: BADIARTE
Via IV Novembre, 148 81045 S. Angelo in formis (CE)
Telefono 0823 960336 Cellulare 380 3547936
L'Istituto d'Arte di Napoli ha permesso a Ferdinando Sapio diottenere la prep arazione tecnica che è servit a solo a perfe -zionare ed a rendere più espressiva quella dell'arte innat a,che prima il ragazzo e poi l'uomo hanno este -riorizzato con le opere, dando all'osservatoreil piacere di cogliere quei sentimenti vibranti,propri di un artist a. Maestro di pittura e scul -tura, cerca nel cromatismo pittorico e nelleforme scultoree il senso della vit a. Infatti il co -lore e la materia app aiono fusi in quei casola -ri solati dove albergano sentimenti di sempli -cità e di amore, dove l'uomo riesce ancora aconservare con la natura quella p ace interiorecert amente ambit a dall'artist a
Mimmo Sant acroceVia Leonardo da V inci, 182
81020 San Nicola la S trada (CE) Tel. 0823 443519
Biografia:Mimmo Santacroce è nato a Maddaloni il 1943; vive ed operaa San Nicola la Strada. Pittore luminoso dalla tematica serenae festosa, è molto bene sottolineato nelle parole di AntonioMaiorano: "Posso dire con estrema sincerità che i quadri diMimmo Santacroce sono un inno alla vita, un canto d'amore,sono pennellate di gioia, di poesia, gocce di teneri pensieri,prerogative dell'uomo in armonia con l'arte, con se stesso e lafamiglia, con la società". Nella sua lunga vita d'artista ha rice-vuto lusinghieri riconoscimenti da parte della critica e del pub-blico. Ha preso parte a numerose manifestazioni artistiche incampo nazionale ed internazionale. Hanno scritto di lui: Ar-mando Virgilio, Antonio Maiorano, Silvana Caiani, GiuseppeQuenzatti, Gino Leonardo, Ferdinando Mosconi, Antonio Mal-mo, Salvatore Candalino, Giovanna Ferrante Sorrentino, LellaDurando e Anna Giordano. Sue opere si trovano esposte inpermanenza presso collezionisti privati, gallerie d'arte e musei.
Via Triflisco - BELLONA (CE)Info: 333 339 6579
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Nel Regno Unito la tra-dizione pasquale è unafesta cristiana moltosentita dal momentoche coincide con l'ini-zio della primavera,anticamente celebratacon riti per la fecondità
e il rinnovamento del ciclo vitale. Proprioin relazione a questo particolare signifi-cato, nei paesi anglosassoni è molto for-te l'usanza di regalare le uova, simboloper eccellenza della vita che si rinnova.Così, ogni anno, nel periodo pasquale,in molte città, tra cui a Preston (nellaContea di Lancashire, Nord-Ovest del-l'Inghilterra), i bambini si divertono a farrotolare le uova su un prato o lungo unpendio, finché tutti i gusci non siano sta-
ti rotti, oppure si rallegrano nel cercare ingiardino le uova che il coniglio pasqualeha prima colorato e poi nascosto. Il coni-glio è un altro simbolo tipico della Pas-qua: ha origini antiche e per tradizione èconsiderato, insieme alla lepre, l'animalepiù fertile e quindi quello che meglio rap-presenta la primavera e il rinnovamentodella vita.
Ma,oltre questi simboli ed usanze, in In-ghilterra ci sono due giornate particolar-mente sentite, ossia quella del GiovedìSanto e del Venerdì Santo.Il Giovedì Santo è definito Maundy Thur-sday, letteralmente, il giovedì del manda-to, dalla parola latina "mandatum", chevuol dire "comandamento", in riferimentoal comandamento istuito da Gesù nell'Ul-tima Cena. La tradizione inglese prevedeche in questo giorno abbia luogo una ce-rimonia religiosa durante la quale la regi-na Elisabetta II distribuisce un sacchettocontenente monete appositamente co-niate e dal valore legale, a pensionati diambo i sessi, scelti dal clero e da ministrivari. Generalmente la Maundy ThursdayCeremony ha luogo nell'abbazia di West-minster, la chiesa gotica più grande ebella di Londra.
Il Venerdì Santo (Good Friday), invece,vige l'usanza di cucinare dei dolcettichiamati "hot cross buns", di antichissi-ma tradizione e che un tempo si era soli-ti mangiare come protezione contro ilfuoco. Questi dolcetti sono dei panini fat-ti con cannella e uvetta e sopra vi è unacroce di glassa di zucchero per ricordarela passione di Cristo. Ad essi è legatauna leggenda che narra di una vedovache aveva un figlio marinaio che, primadi partire, chiese alla madre di cucinargligli "hot cross buns" per festeggiare il suoritorno previsto nel giorno del VenerdìSanto. Il ragazzo morì, ma la madre,sperando nel ritorno del figlio, continuò apreparare questi dolcetti ogni anno, tantoche si accumularono sempre di più inuna cesta. Alla morte della vedova, il suocottage fu trasformato in un pub, The wi-dow's son Inn, che si trova nella zona estdi Londra, nel quartiere di Bow: nel pubsi conservano quasi duecento esemplaridi questi dolci ed ogni anno marinai pre-valentemente inglesi vengono qui peraggiungere un nuovo dolcetto nella cestae per cantare e recitare una preghieraper la vedova e suo figlio. E, per dirla all'inglese,…. HAPPY EASTER a tutti!!
La Pasqua nella tradizione ingleseD.ssa Ylenia Galluccio – Lingue, culture e letterature moderne - Collaboratrice da Capua
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fie esistenziali. Il libro nasceva da un'a-nalisi concreta, condotta su una societàoccidentale che si avviava a sposareanima e corpo l'avere, il successo, il va-lere e l'apparire. Raccomandava di pun-tare decisamente sull'essere, sulla suacrescita integrale, la sola che ci avrebbemesso al riparo dalle inevitabili variazio-ni dell'avere. Abbiamo dimenticato quel-la lezione e oggi siamo qui ad affidaread uno stupido gioco il compito di ri-spondere alle nostre domande fonda-mentali, prima fra tutte: chi sono io, chesenso ha il mio vivere, quali sono leaspirazioni, gli affetti, gli amori che con-feriscono importanza alla mia persona.Se solo riuscissimo a poggiare meglio ipiedi per terra! Se solo tornassimo a rimirare il fenome-no uomo, persona, convivenza! Se solorestituissimo a noi stessi quella gran-dezza espropriataci! Se solo ragionassi-mo un po' con la nostra testa! Altro checarte: inviteremmo tre amici per unoscopone e sarebbe, una bella partita, ilmiglior modo di impiegare il tempo libe-ro dopo la fatica e tener lontano il peri-colo di una morte a rate. Appunto, lamorte dell'Io.
Dalla prima p agina
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Dopo la nascit a, quando tornare al lavoro?D.ssa Anna Iodice - Pediatra - Collaboratrice da Salerno
La scelta della ministrafrancese, Rachida Dati, ditornare all'Eliseo a cinquegiorni dal parto (cesareoper giunta), ha scatenatoil dibattito. Le femministesostengono che abbiacompromesso decenni di
lotte sui congedi di maternità. SégolèneRoyal, ex candidata alla presidenza, ladifende in un'intervista al Journal du Di-manche: lei per prima, nel 1992, ha datoalla luce il suo quarto figlio mentre eraministro ed è stata fotografata, ancorasul letto d'ospedale, con i dossier del mi-nistero in mano. Sono molte le donneche potrebbero trovarsi in una situazionesimile. Lavoratrici autonome e libere pro-fessioniste, ad esempio, sono spessocostrette a rimettersi all'opera veloce-mente, magari a un mese dalla nascitadel loro piccolo, se non proprio dopo cin-
que giorni. Troppo presto? Quella di Ra-chida Dati è una decisione rispettabilema non certo da prendere ad esempio.Tornare al lavoro subito dopo il parto èsconsigliabile per diverse ragioni: è ilmomento in cui mamma e bebè inizianoa conoscersi e a creare un rapporto. Perla donna, inoltre, non va bene affaticarsi,a maggior ragione dopo un cesareo. Sitratta, infatti, di un intervento chirurgicoche richiede un periodo di convalescen-za e la ferita va tenuta sotto controllo peril rischio di emorragie. Il ritorno al lavoronon favorisce l'allattamento. Per il picco-lo, essere nutrito al seno è un'opportuni-tà. L'alimento materno è ricco di elemen-ti che lo proteggono dalle infezioni, pre-viene allergie e obesità e migliora lo svi-luppo del sistema nervoso. Nei primi duemesi, la produzione dell'alimento mater-no si setta in base alla richiesta del bam-bino. Non attaccarlo regolarmente ogni
volta che reclama il latte significa osta-colare questo meccanismo naturale.Tornare in ufficio dopo la nascita, d'altraparte, non è certo una scelta condanna-bile. Rachida Dati si è trovata in una si-tuazione difficile: donna all'apice dellacarriera, che rischia di perdere posizionie deve occuparsi del bambino senza po-ter contare su un uomo. Come lei, chinon ha la possibilità di nutrire al seno ilpiccolo, non deve colpevolizzarsi. Non èdetto, comunque, che la scelta di torna-re al lavoro comprometta l'allattamento.Anzi negli ultimi tempi ci sono varie ten-denze che risolvono il problema dell'al-lattamento. Per esempio c'è chi si fa por-tare, dai familiari o dalla baby sitter, ilpiccolo sul luogo di lavoro al momentodella poppata, e chi chiede il part-time.Una possibilità, poi, è quella di utilizzareil tiralatte mettendo da parte il proprioalimento per il bebè.
Buona Pasqua
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600 studenti al concerto di Giosy Cento il prete cant autoreProf. Paolo Mesolella - Giornalista - Collaboratore da Calvi Risorta
Saranno seicento, o forse di più, i ra-gazzi delle scuole medie e superioriche il 16 aprile prossimo, riempiranno ilteatro "Padre Semeria" di Sparanise,per il concerto di Giosy Cento, il pretecantautore. Al concerto organizzato dal"Galilei", infatti, parteciperanno anchealunni delle scuole di Calvi, Francolise,Pignataro, Teano e Sessa Aurunca.Tutti attratti da don Giosy, il parrococantautore di Grotte di Castro (VT). Al-cuni per la curiosità di ascoltare il con-certo di un prete, tutti gli altri perchédon Giosy lo hanno già ascoltato in unodei suoi tanti concerti che tiene in giroper l' Italia. Verrà da un tour in Albaniae dopo il concerto, sarà diretto a Napo-li dove lo aspetta un altro concerto. Isuoi testi, particolarmente adatti ai gio-vani, affrontano tematiche sociali chevanno dal problema della droga, allasolitudine, dall'amore, alla ricerca diDio. Canterà le sue canzoni ed intrat-
terrà i presenti con i suoi bellissimi vi-deo. L'ultimo dei suoi 45 album e dellesue 700 canzoni lo ha dedicato a donTonino Bello, il vescovo santo di Molfet-ta che si è distinto per la sua umiltà ebontà. Un patrimonio discografico im-menso con album come "Una vita fir-mata", "Io sono un nomade", "Giovaneamico" e "Dio di frontiera" che sono ri-masti nel cuore di migliaia di giovani.Trentatrè anni di canzoni da "Una lucetra le mani" del 1977 ad Un patner co-me Dio" di oggi. Canzoni come "Viag-gio nella vita", "Samuel", "la rete", "Co-me un soffio di vento", sono diventate diculto non solo tra i giovani. Scrisse lasua prima canzone "Emmaus" 35 annifa, ad essa sono seguiti un centinaio didischi, musicassette e CD incisi per leedizioni Paoline. Ormai Giosy Cento èdiventato un capofila nel suo genere.Abbiamo visto i suoi video su You Tube:alcuni sono davvero belli come "Uomo
Dio Gesù" e "Un soffio di vento": dellepoesie in musica: quella poesia e quel-la musica sincera che manca ai giova-ni di oggi. "Mi piace sentirmi chiamare"Il prete che canta", ha scritto donGiosy, soprattutto prete per tutti coloroche non hanno più bisogno di un uomoche parla o canta. Prete per chi, in fondo, cerca risposteeterne, all'eterno interrogarsi del cam-mino umano. Ora mi stancano i viaggi,ma non il cantare, non gli occhi limpididei ragazzi, non i loro silenzi e i loro en-tusiasmi. Dietro i sabato sera, dietro fumo, al-cool, aids, sesso e moda ci sono gio-vani veri in ricerca". Sentire il concertodi un prete per gli studenti sarà un'e-sperienza interessante. Si può essereinfatti increduli di fronte ad un prete checanta musica pop, ma un concerto diDon Giosy è un'esperienza che i giova-ni non dimenticano facilmente.
Sparanise
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Ho visto cose che voi robot non potreste immaginareD.ssa Pina Caliento - Collaboratrice da Calvi Risorta
Di recente ho visto un filmd’animazione, si tratta diWall E, è uscito nelle salequalche tempo fa, ha vintol’Oscar come miglior filmd’animazione, e mi ha fattoriflettere. Ho pensato che,da questo film, la razza
umana non ne uscisse benissimo. Proietta-ti in un futuro neanche troppo lontano, gliuomini vivono in orbita nello Spazio perchéla Terra è troppo arida e non c’è vita, co-municano tra loro solo per mezzo di stranetecnologie, senza guardarsi neanche infaccia, la loro unica preoccupazione è quel-la di ingurgitare qualsiasi cosa e così in-grassano a tal punto da non riuscire più amuoversi in libertà. Così ci vorrà un esserenon umano, il robottino Wall E, ad insegna-re (di nuovo) agli uomini cosa sono i senti-menti. Quando ascolto le terribili notizieche passano al telegiornale penso a Wall E
e ho un fremito. Poi penso che gli uomininon possono davvero aver perso del tuttoqualsiasi valore o sentimento. Penso pureall’androide che, nel film Blade Runnerdell’’82, si sente migliore degli uomini e di-ce di aver visto cose che gli umani nonpossono immaginare. Ebbene, l’altro gior-no, uscita di casa, alla fermata dell’autobusho visto una ragazza che spiegava un pro-blema di matematica alla sua compagna.Preso l’autobus ho visto un ragazzino, in ri-tardo, salire al volo completamente senzafiato ed una signora che gli chiedeva comestesse accarezzandogli la guancia. Ho vi-sto una ragazzina dall’aria molto antipaticaalzarsi, invece, dal suo posto per far sede-re un’anziana. Dal finestrino ho visto due uomini molto di-stinti abbracciarsi come se non si vedes-sero da anni. Ho visto un ragazzo bellissi-mo leggere un libro su un muretto. Ho vistodue donne parlare fitto e sorridere come se
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Buona Pasqua
nascondessero incredibili segreti. Ho vistoun uomo dall’aria malinconica accarezzareun randagio. Ho visto un bambino affac-ciarsi dalla sua auto e salutarmi con la ma-no. Ho visto una coppia litigare e un’altrabaciarsi. Ho visto due ragazzi guardarsi incagnesco per poi sorridere e darsi il cin-que. Ho visto una giovane donna dall’ariatriste tenere sotto braccio una vecchietta.Scesa dall’autobus ho visto un padre por-tare le valigie del figlio. Ho visto una madreasciugare le lacrime della figlia che non vo-leva andare a scuola. Ho visto una ragazzadare metà del suo panino a un cane. Ho vi-sto un gruppo di ragazzi cantare e ridere acrepapelle. Ho visto un ragazzo fare l’ele-mosina a un uomo rannicchiato su un mar-ciapiede. Ho visto due anziani camminaretenendosi per mano. Ho sentito il ghiacciodell’inverno sgocciolare via e un nuovovento caldo muovermi i capelli. Ho visto labellezza nelle piccole cose.
Bellona. 1° Forum della Cultura
L’Assessorato al-la Cultura e allaPubblica Istruzio-ne, del quale èdelegata laProf.ssa AriannaDi Giovanni, or-ganizza il 1° Fo -rum Della Cultura,
che si terrà mercoledi 22 aprile, alle ore17,30, nella biblioteca Comunale di Bello-na, presso il Palazzo del Comune. Scopodella manifestazione è quello di progettareinsieme percorsi comuni di valorizzazionedel patrimonio storico ed artistico della no-stra Città, per condividere le iniziative pro-grammate dall’Assessorato alla Cultura,per contibuire alla crescita culturale e civile,individuale e collettiva della comunità citta-dina attraverso un lavoro sinergico, respon-sabile e collettivo.
Droga, arriva il vaccino anticocainaEntro poche settimane, al massimopochi mesi, sarà avviata anche in Ita-lia la sperimentazione di un "vaccinoanticocaina". Lo ha annunciato a sorpresa il diret-tore del "Dipartimento nazionale poli-tiche antidroga", Giovanni Serpelloni,a un convegno dedicato proprio alladroga più di moda nel ventunesimosecolo, la polverina che garantiscealte prestazioni mentali e fisiche e ilcui consumo si sta diffondendo a ve-locità supersonica in tutti gli ambien-ti. Molte le attese sugli esiti della spe-rimentazione, anche se il farmacolo-go Silvio Garattini invita alla cautela.L'annuncio è stringato: "il vaccino an-ticocaina va portato avanti, perchépuò essere un valido strumento chesi aggiunge al supporto psicologico,che resta tuttora l'unico in grado dicontrastare il consumo". "Non può essere la panacea - ha ag-
giunto - ma è una risorsa e occorresperimentarlo. Non ci possono essere ostacoli ideo-logici". Il riferimento è alle polemicheche hanno accompagnato le notiziesul vaccino, sperimentato già negliStati Uniti. Per sgombrare il campo,Serpelloni sottolinea che "si tratta diuna sperimentazione assolutamentecorretta" e che ha già l'ok del Comi-tato etico, necessario per poterla av-viare. Non si sbilancia a rivelare al-tro, spiegando che a giorni si potràsapere qualcosa di più, ma aggiun-ge che la sperimentazione è già sta-ta avviata, da poco, in Spagna, pae-se che si contende con la Gran Bre-tagna il primato del consumo di co-caina in Europa. Il "vaccino", in quattro dosi, una ini-ziale ed altre tre di richiamo, bloccala sensazione di piacere nel cervellooriginata dalla sostanza.
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Buone Feste
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Personaggi e storie del cinema
Pier Paolo Pasolini e il mito di MedeaD.ssa Miriam D’Aiello - Collaboratrice da Vitulazio
Scritta e diretta daPasolini, la Medeavenne realizzata nel1969, due anni dopol’Edipo re. Affronta ilmito dell’eroina col-chica che per vendi-care l’amore tradito diGiasone uccide i suoi
figli. I poeti antichi e moderni hanno uti-lizzato tre interpretazionii: 1)-il caratteresoprannaturale del personaggio (Medeademonica); 2)-il conflitto tra civiltà orien-tali e occidentali (Medea barbara); 3)-laviolenza del sentimento amoroso (Me-dea innamorata). La Medea di Pasolini siinquadra nella seconda tipologia, che va-lorizza il conflitto di culture. Girata inCappadocia, (Corinto è ricreata nellaPiazza dei Miracoli di Pisa), sottolinea at-traverso la duplice ambientazione loscontro fra due universi inconciliabili,una continua polarità tra cultura primitivae sacrale, cultura moderna e razionalisti-ca, Es ed Ego, terzo mondo ed occiden-te, e per sottolineare ciò, l’autore, si ser-ve di tecniche cinematografiche e conti-nue antitesi tra Medea (e il suo mondo
magico, ctonio, legato al fuoco) e Giaso-ne (e il suo mondo razionale, legato al-l’acqua). Per gli interpreti il regista si èavvalso di attori non pro-fessionisti presi dai luo-ghi in cui è stato girato ilfilm. Medea invece è ilsoprano Maria Callas,Giasone l’atleta Giusep-pe Gentile, Creonte è Gi-rotti. Il film inizia con Gia-sone che parte per unaspedizione in Colchidealla conquista il VelloD’oro, Medea che da subito se ne inna-mora, gli consegna il Vello D’oro e insie-me scappano per la Grecia. La donnabarbara che, sotto pulsione dell’eros en-tra nel mondo razionale borghese di Gia-sone in modo brusco e disorientato, tan-to che una volta sbarcati nel campo gre-co, ella cerca il “centro” per cercare un“rito di fondazione” ma i greci la derido-no. Giasone recandosi a Corinto, per ri-vendicare il trono del padre, si unisce anuove nozze con Glauce, figlia del re diCorinto. Proprio a Corinto Medea ap-prenderà delle nuove nozze di Giasone,dai canti nunziali dei bambini per le stra-de, e ancora sotto l’impulso d’amore pia-
nificherà la sua vendetta. Il film presentauna prima versione della morte di Glau-ce, intesa come sogno, allucinazione,
poi una seconda versione co-me realtà vissuta. Medea, es-sendo stata cacciata da Creon-te da Corinto, realizza il suopiano di morte mandando isuoi due figli a recare doni aGlauce. Sarà poi lei stessa amacchiarsi del delitto di infanti-cidio, laverà i corpi dei bambini,li cullerà e poi li ucciderà. Pa-solini fornisce una lettura per-
sonale e nuova alla tanto discussa ucci-sione dei figli: Medea non vive il drammasentimentale euripideo, ma è ancora unavolta vittima del disorientamento cultura-le. Ella ha ucciso all’inizio in un rito sa-crale, ha ucciso per amore di Giasone ilproprio fratello e infine uccide i suoi figli(alla scena dell’omicidio il regista alludesolo con l’immagine di un coltello e l’in-terruzione angosciosa del canto del pe-dagogo). Il film si conclude con l’incendiodel palazzo di Corinto e con la fuga diMedea sul carro alato del sole, pronun-ciando” Niente è più possibile ormai”.Per l’ultima volta Medea è associata alfuoco e al sole.
Buona Pasqua
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Buon CompleannoVenerdì 10 aprile
Danuta Bontòrfesteggia il
Compleanno.Gli auguri più
affettuosi e cari da p arte di: Marcin,
Agnieszka, Paolo, Michele,Anit a, Edyta e Kacper . A costoro si aggiunge
anche lo S taff della nostra Redazione.
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Ottobre 1943: Pagina dolorosa nella storia di Pignataro Maggiore - III parte
Rag. Vittorio Ricciardi - Collaboratore da Pignataro Maggiore
Uno dei soldati, senti-to il vecchietto pro-nunciare parole offen-sive in lingua ameri-cana, gli si avvicinò,sferrandogli un violen-to colpo alla fronte colcalcio del fucile, ucci-dendolo all'istante. I
familiari che, dopo qualche ora lo tra-sportavano al cimitero con una carriolaa mano, giunti alla curva di San GiorgioRosso, a causa di un violento bombar-damento aereo, furono costretti ad ab-
bandonarlo sulla siepe del fondo con-dotto da Vincenzo Penna, fuggendo sul-le montagne di Giano. All'arrivo della V^Armata americana, un reparto ingleseprovvedeva a seppellire la salma del po-vero vecchietto; solo dopo nove giorni ifamiliari furono autorizzati a scavare perriprendersi il corpo ormai in stato diavanzata decomposizione e dargli cri-stiana sepoltura. Altri ancora dovevano seguire la stessaorribile sorte. In contrada Arianova,presso la masseria Fratta, venivanomassacrate altre dieci persone. I tede-
schi avevano catturato 12 persone, dicui quattro pignataresi: Mattia Di Gaeta-no e suo figlio Francesco, entrambi pre-levati nella loro casa colonica in contra-da Pezzasecca, Antonio Vagliviello e Si-meone Vagliviello; le altre persone cattu-rate erano militari sbandati o sfollati chevagavano per le campagne. (tra i fore-stieri vi erano un ragazzo di 16 anni esuo padre). I tedeschi li tenevano rinchiusi in un vec-chio frantoio. Ad un certo momento li fe-cero uscire all'aperto a pochi metri dal-l'aia ordinano loro di prendere pala epiccone e scavare ognuno una fossa;mentre tutti eseguivano l'ordine ricevuto,sotto la minaccia delle armi, Mattia DiGaetano e il figlio, approfittando di un at-timo di distrazione dei tedeschi, tentava-no una disperata fuga, zigzagando attra-verso il fitto oliveto; solo il figlio riuscì afarla franca, il padre fu raggiunto e ri-condotto tra gli altri; Simeone Vagliviellofu risparmiato, forse per la sua gravemalformazione fisica; tutti gli altri invece,scavata la fossa, venivano barbaramen-te trucidati con raffiche di mitra e sep-pelliti nella fossa da loro stessi scavata.L'ultimo ad essere abbattuto fu il ragaz-zo di 16 anni, il quale prima di essereseppellito, fu avvolto in una coperta. Erail giorno 14 di Ottobre. Alcuni giorni prima, durante i combatti-menti tra l'artiglieria tedesca e quella al-leata, le schegge di una granata, scop-piata all'imbocco di Vicolo Testa, investi-vano in pieno la Sig.ra Chiara Natale(detta Petètta), uccidendola all'istante; lasalma veniva trasportata al cimitero conuna carriola a mano: erano le ore 17,00del 7 Ottobre.Firmato: Antonio Formicola (Com. VV.UU.) Le vicende fin qui raccontate dalComandante Formicola sono un impor-tante contributo alla conoscenza dellevicissitudini del nostro paese, in queltragico periodo bellico, e saranno ogget-to di possibili ulteriori approfondimenti alfine di ricavare un quadro organico e piùdettagliato degli accadimenti. Fine.
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Credete sia possibile,oggi, una nuova formadi dittatura in Germa-nia? No. Repressione,asservimento, tortura,umiliazione … sonoconcetti lontani dallanostra realtà, qualco-
sa di mostruoso e irripetibile per le co-scienze decontaminate. Eppure, esistonoaspetti primordiali dell’uomo che, se por-tati all’estremo, costituirebbero il più gran-de pericolo di un nuovo terrore. Tutto que-sto viene analizzato ne “L’Onda” del regi-sta Dennis Gansel, film ambientato in unliceo tedesco dove, nella settimana a te-ma, il professor Rainer Wenger introducei suoi studenti nel senso dell’ autocraziasfidandoli con un esperimento di dittatura,per dimostrare l’esatto contrario dellaconvinzione comune. Il suo progetto pre-vede la creazione di un gruppo, una mas-sa di individui che seguano un’ideologiacomune, che si aiutino l’un l’altro, difen-dendosi reciprocamente e che si identifi-chino in quell’ideale. È la base di parten-za per costituire una coesione compatta,poi bisogna identificare il gruppo con unnome, l’Onda appunto, e un’uniforme,jeans e camicia bianca, per enfatizzare ilsenso di uguaglianza e appartenenza; in-fine, bisogna essere rappresentati da unlogo, uno stemma. I ragazzi si immedesi-
“L ’Onda” - Al limite del terroreLe recensioni di Fabiana Salerno - Collaboratrice da Bellona
mano completa-mente nel pro-getto, ne sonoentusiasti, tranneun paio di loroche vedono inesso l’embrionedi una degenera-zione; Herr Wen-ger va fermato,con i suoi discor-si da improvvisa-
to dittatore plagia i ragazzi, fino a diven-tarne vittima egli stesso. Atti di vandali-smo, discriminazione verso chi non è par-te dell’Onda, violenza contro chi minacciail gruppo, sono sintomi gravi di un’empa-tia fuori dalle righe che ha provocato laspersonalizzazione dei ragazzi. L’intentoiniziale era quello di un progetto istruttivo;lo è stato: il gruppo esclude quel senso dialienazione che molti soffrono, basato suregole egualitarie che innescano forza eunione contro le minacce esterne; ed èfacile far sfociare questi concetti nella vio-lenza più insensata, creando dalla baseciò che viene spregiativamente chiamato“regime autoritario”. Si tratta di un equili-brio labile tra la paura che questo accadae la sua fortuita concretizzazione. La for-za del gruppo può tradursi in pericolo; ilterrore è dietro l’angolo, anche in quellodi una scuola.
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La Galleria delle cose rareD.ssa Graziella Rispoli - Conservazione dei Beni Culturali - Collaboratrice da Capua
"Raccomando, con re-gale parsimonia, di spe-dire a Napoli solo queibeni il cui valore fossesuperiore alla spesa ditrasporto". Fu questa lavolontà di Carlo di Bor-bone che, salito al trono,decise il trasferimento
dal ducato di Parma e Piacenza del ric-co patrimonio d' arte ereditato dalla ma-dre, Elisabetta Farnese. Avori, maioli-che, argenti, cristalli, ambre, monete ful-cro della raccolta è un cofanetto realiz-
zato dall' argentiere Manno Sbarri per ilcardinale Alessandro Farnese per custo-dire manoscritti. Si tratta di uno scrignodecorato con ignudi e ghirlande, impre-ziosito da ovali in cristallo di rocca realiz-zati su disegno di Perin del Vaga. Sul co-perchio sono raffigurate le dodici fatichedi Ercole. Tra gli oggetti più curiosi il pri-mato spetta al centrotavola raffigurante"Diana sul cervo", un esempio di orefice-ria munito di un meccanismo che, azio-nato da una chiave, oggi dispersa, per-metteva al gruppo scultoreo di ruotare.Questo manufatto era posto al centro dei
sontuosi banchetti poiché permettevaagli ospiti di versare del vino nella testasmontabile del cervo e di berlo. Di ottimafattura è il "Toro Farnese" (foto) raffigu-rante il supplizio di Dirce, regina di Tebe,
punita dai figliastri diAntiope, nati dall'unione con Giove eper questo torturati.La scultura derivadal famoso gruppomarmoreo rinvenutopresso le Terme diCaracalla, durante
gli scavi effettuati per volere di Paolo III.Negli inventari sono citati col nome di"cavalieri e paternostri" coroncine forma-te da undici grani ognuna, testimonianzadella forte pratica devozionale della fa-miglia. Nota a tutti è la "Tazza Farnese",una sottocoppa d' argento incisa per ilcardinal Odoardo Farnese eseguita daAnnibale Carracci raffigurante il tema delSileno ebbro. Di uso comune ma ricerca-to per la sua originalità è il ventaglio inavorio completamente intagliato. L'impu-gnatura è decorata con motivi vegetali eanimali, la parte superiore raffigura unuccello avente due zaffiri come occhi.Del tutto insolita è una coppa ricavata dalcorno di un rinoceronte decorata conscene amorose e animali esotici. I cornidi rinoceronte erano molto di moda nellecorti europee per le loro proprietà afrodi-siache. Questi sono solo alcuni esempidella stupefacente collezione che il Mu-seo di Capodimonte ospita e quindi valeproprio la pena visitarlo.
Regalate un vaso fioritoD.ssa Vincenzina Del Prete - Architetto - Collaboratrice da Aversa
Alcuni esempi di vasi allamoda. Tante forme insvariati colori Sono en-trati a far parte a tutti glieffetti della categoria"oggetti che arredano".Ideali per ogni ambiente.
Dagli interni all'esterno. Soggiorno, cuci-na, bagni e giardini. Ce ne sono di tutti icolori e di tutte le forme. Sono i vasi. E lanovità è che sono "fioriti". Fà davvero ten-denza, oggi, regalare un vaso fiorito. Sco-priamo le forme più alla moda. Un vasoper ogni angolo da dedicare al design.Iniziamo da "Bunch", disegnato da Fuka-sawa, è simile a un mazzo di fiori, con glisteli raccolti come in un bouquet. Il vaso,in ceramica lucida, è ispirato all'arteorientale dell'ikebana dove foglie, rami ofiori vengono accostati per ottenere com-
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posizioni stilizzate. E' disponibile nei colo-ri bianco e nero. Poi arriva l'"Uovo", comefonte d'ispirazione. Wenders sorprendeancora. Il designer olandese ha progetta-to Egg, vaso in porcellana, utilizzando in-soliti oggetti. Ecco la forma e una linea ditre vasi disponibile in diverse dimensioni.E c'è anche "Trinava" disegnato dall'archi-tetto egizio-americano Rashid. Questo va-so a tre bocche permette di realizzarecomposizioni di fiori e rami rigorose e or-dinate dalle suggestioni vagamente orien-tali. Il vaso è realizzato in fine bone china,ed è disponibile in bianco o verde. Ed ec-co "Bulbo" firmato List Amstrup. Il vaso la-vorato in ceramica, grazie al design dalleforme morbide, ricorda un bulbo e sembradavvero far nascere il fiore. Adatto perbouquet di rose a stelo corto. La prossimavolta, pensate anche al vaso.
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Marito in affitto!Antonietta Falco - Collaboratrice da Vitulazio
Non è la solita trovataproveniente dall'Ameri-ca, non è di sicuro il no-me di un nuovo film, èsemplicemente la ri-sposta ovvia per supe-rare alcune difficoltà.
Stiamo parlando di mogli che hanno ma-riti eternamente sdraiati sul divano aguardar la tv, oppure uomini in giro sem-pre per lavoro, lasciando a casa mogliee figli e mille lavoretti domestici incom-piuti… allora la soluzione arriva da sem-plici persone che per mettere a disposi-zione il loro saper fare, hanno apertoun’agenzia. Non stiamo parlando di ac-compagnatori per signore ricche o in-
trattenitori notturni, stiamo parlando pro-prio di "mariti" che vengono in vostrosoccorso, casalinghe disperate con ma-riti pelandroni, single incallite, donne se-parate, ma anche uomini previdenti chenon vogliono rinunciare ai loro hobbysenza lasciare a casa mogli insoddisfat-te. Ad esempio, se non ne volete sape-re di andare a fare la coda per pagare lemulte arretrate all'agenzia di recuperocrediti, il marito a tempo può fare anchequello. Si compra una rivista e si mettein fila per voi. Questi "mariti in affitto" sono anche eco-nomici rispetto alla chiamata di un pro-fessionista del settore. Per un’ora di la-voro il costo si aggira sui 15 - 20 euro.
La cosa davvero strana molte volte sonogli stessi mariti che chiamano i "mariti inaffitto" per far sbrigare pratiche che dasoli non si potrebbe. La prima agenzia in Italia è nata a Mon-za, Torino e a quanto pare sembra chevada benissimo, ora si trovano anche aTeramo, Roma, Novara, Imola. Unico la-to negativo, questi uomini rapidi e invisi-bili come i sommergibili arrivano a desti-nazione con il loro grottesco armamen-tario di black & decker, motoseghe, chia-vi del sedici, pappagalli, bulloni, rondel-le, brugole. Al ritorno a casa, il maritoviene messo di fronte all'impietoso con-fronto: quello sì, dice la moglie, che è unometto che ci sa fare…
La lezione di Arcosanti per uscire dalla crisiDr. Raffaele Sarno - Collabotarore da Sparanise
In questi mesi, ci si stainterrogando sulle mo-dalità più opportuneper uscire dalla crisieconomica che sta col-pendo il mondo. Pro-babilmente, uno deimodi per affrontare
questa situazione sarebbe quello di ge-stire nella maniera migliore le risorseenergetiche, provando ad ottimizzarel’utilizzo di spazi e materiali. Ovveromeno spreco. Per poter realizzare tuttociò, non occorre avere idee innovative.Ci spieghiamo meglio: l’idea c’è già dadiversi anni. Negli anni ’70, infatti, l’ar-chitetto torinese Paolo Soleri ha ideatouna nuova concezione della città. Ilsuo progetto prevedeva la costruzionedi una città per 5000 abitanti nel pienodeserto dell’Arizona che fosse indipen-dente dalla rete elettrica della regionegrazie all’utilizzo di pale eoliche e pan-nelli solari. Da quell’idea è nato un la-boratorio che ha preso il nome di Arco-santi. Il tutto deve essere messo in at-to seguendo la filosofia dell’arcologia,disciplina che unisce i principi di archi-
tettura ed ecologia. Tutti possono dareil proprio contributo attraverso la parte-cipazione ad un workshop della duratadi 5 settimane. In questo modo, i par-tecipanti possono conoscere le idee diSoleri attraverso la metodologia dellearning by doing: non si tratta quindi dilezioni puramente teoriche, ma ancheall’insegna del duro lavoro fisico permettere in pratica quello che si studia.Le case sono costruite da studentisenza particolare esperienza e con l’u-tilizzo di materiali trovati nel terreno cir-costante. La parola che ruota attornoalla filosofia di Soleri è “frugalità”. Que-sto concetto ad Arcosanti viene messoin atto soprattuttocon la concezionedel “fare di più conmeno”. In particola-re, meno risorseenergetiche, menoinquinamento e me-no spreco di spazioe materiali. La stra-da da percorrere ècomunque ancoralunga. In oltre tren-
t’anni è stato realizzato il 5% di quantoprevisto dal progetto originario. Altroaspetto interessante è il fatto che il tut-to si autofinanzia attraverso l’afflussodei turisti e la vendita di campane diceramica e di bronzo costituite da unasottile vela di metallo, che permette lo-ro di suonare con la sola forza del ven-to. Una lezione preziosa soprattutto inquesto periodo: un invito a gestire almeglio l’ambiente che ci circonda. Conil risparmio, il sacrificio e la forza di vo-lontà. E facendo in modo che progetticome quello di Arcosanti non restinosolo ideali. Anche così si può usciredalla crisi.
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Musicoterapia: una speranza per alleviare l'AlzheimerM. Cecilia D'Iorio - Musicista - Collaboratrice da Giano Vetusto
La malattia di Alz-heimer rappresen-ta il sessanta percento di tutte le de-menze, le Unità diValutazione Alzhei-mer distribuite sulterritorio nazionale
hanno come obiettivo la sommini-strazione di farmaci e la ricerca ditecniche che rallentino il decorsodella malattia, ma l'I.P.A.B. "S.Eufe-mia" di Roma (inaugurato nel 2005),è stato il primo istituto in Italia a in-trodurre un protocollo di cura basatosulla musicoterapia. Questa cura siapplica ai malati di Alzheimer nellostadio iniziale, con i quali la terapiafarmacologica si sia dimostrata effi-cace, e a coloro con i quali la terapianon sortisce più alcun effetto. Dopola valutazione preliminare multidi-
mensionale del pa-ziente, sotto il profi-lo medico, psicolo-gico e sociale, sipassa al percorsoterapeutico riabilita-tivo di musicotera-pia. I pazientiascoltano la musicain un ambiente confortevole, insono-rizzato e con illuminazione di tipo dif-fuso. La musica è riprodotta da unimpianto stereofonico, il paziente èaccomodato su una poltrona, o dis-teso se preferisce, e può partecipareattivamente all'ascolto, guidato daun musicoterapeuta che ha un po' lefunzioni di un "direttore d'orchestra".Il repertorio tipo di una seduta deveessere mozartiano o esclusivamenteclassico. Altri generi di musica, adesempio come il rock, potrebbero ac-
centuare i motivi di aggressività delsoggetto. Il valore terapeutico dellamusica consiste nel trasmettere alpaziente una serie di messaggi, maè anche quello di fornirgli uno stru-mento per comunicare il proprio sta-to d'animo a chi gli sta intorno; è se-darlo dai problemi della sfera com-portamentale che costituiscono unadelle cause principali del processodella malattia. La musicoterapia per-mette di percorrere nuovi circuitineuronali sopravvissuti a un danno,di recuperare e riabilitare quelli an-dati in disuso o compromessi in par-te. Coinvolgendo lo stato emotivo lamusica può combattere l'assenza dicomunicazione, e può essere un vei-colo privilegiato con il quale il malatodi Alzheimer riprende a comunicarea livello di sensazione, sensibilità tat-tile e di capacità visiva.
The Beat for Men - La fragranza dell'uomoTeam Paolo Fasulo - Bellona
Dopo l'addio ai dopo-barba e la sco-perta dei profumi per uomo eccoche anche Burberry promuove "TheBeat for Men", promettendo energiaed innovazione per il giovane crea-tivo e spontaneo attraverso una fra-
granza dalla texture legnosa. "Vole-vamo creare una fragranza cheesprimesse un'eleganza spettinata,un look spontaneo, uno stile e un at-teggiamento che siano giovani, mo-derni e dinamici", dichiara Bailey,creative director della maison. Il pro-fumo è intenso e l'essenza legnosae fumosa, contrasta con il vetiver ele foglie di violetta. Il flacone in vetroe metallo color canna di fucile e gra-fite in rilievo interpreta gli scacchi diBurberry, mentre l'astuccio è realiz-zato a "scatola di fiammiferi" conombre metalliche di grigio e nero. L'uomo "profumato"? Sì, ma nontroppo.
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Auguri di
Buona Pasqua
e Felice
Festa Patronaleai cittadini di Bellona dalDr. Domenico V aleriani
Capogruppo della Maggioranza
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Donne al di sopra dei 50 anni: "occhio al cuore"Prof. Antonino Scialdone - Docente in Cardiologia SUN Caserta - Collaboratore da Vitulazio
Spalle scoperte e scarpe scomode: il must dell'est ate D.ssa Anna Cervino - Scienze del benessere - Collaboratrice da Caserta
Le malattie cardio-vascolari sono sotto-valutate, sottodia-gnosticate e ancorapoco studiate nelledonne. Non solo, ledonne non sonoconsapevoli che lemalattie cardiova-
scolari sono il loro principale "killer": Laloro attenzione è rivolta soprattutto ai tu-mori della mammela e della sfera geni-tale. In Europa le malattie cardiovasco-lari uccidono più donne (55%) che uomi-ni (43%) e nonostante ciò sono ancoraconsiderate patologie tipicamente ma-schili. La diagnosi di eventi cardiovasco-lari (angina pectoris ed infarto miocardi-
co) nelledonne ar-riva spes-so in ritar-do e que-sto com-porta unr i t a r d onell'avviodi un trat-t a m e n t oadeguato.Le donne continuano ad essere sotto-rappresentate negli studi clinici sulle ma-lattie cardiovascolari, rendendo più diffi-cile l'ottenimento di dati conclusivi utili aifini della prevenzione e del trattamento.La percezione del rischio cardiovascola-
re delle donne è effettivamente poca, maanche da parte degli operatori sanitari viè una mancanza di consapevolezza. Lecause della alta mortalità delle donne aldi sopra dei 50 anni per malattia cardio-vascolare sono l'assenza di precocitàdella diagnosi e del trattamento. La dia-gnosi di infarto miocardico nelle donneviene sempre fatta più tardi rispetto aquanto accade negli uomini. Se un uomodi 50 anni manifesta un dolore toracico sipensa immediatamente ad un infarto, seil soggetto è una donna si pensa all' in-farto come ultima possibilità. In Americail processo di sensibilizzazione sulle ma-lattie cardiovascolari nelle donne è ini-ziato da tempo, mentre in Europa si stainiziando da pochi anni.
Cosa rendequesta esta-te veramen-te fashion?La risposta èsemplice: lespalle scoper-te e calzature
poco comode! Si avete capitobene: le scarpe devono esserepiuttosto scomode! Ma partia-mo dalle spalle, un dettaglioche sin dal 1800 rappresentaun'icona della sensualitàfemminile. Non a caso mol-ti stilisti hanno tolto le ma-niche alle proprie creazio-ni, dando all'estate un piz-zico di pepe.Ovviamente tutto questo verrà valo-rizzato da collane, non tanto vistose,giusto per dare un tocco in più disensualità. Molti stilisti hanno propo-sto abiti senza spalline né maniche,oltre ad abiti con monobretella. Molto
usate anche le stoffe con borchie,canotte con spalline molto fine e
paillettes incorporate. Impazza-no anche le nuovissime canot-te stile origami giapponesi.E poi via alle tinte forti come ilrosa shocking, il blu cobalto edil rosso vivo.Unico divieto: mai i colori smortio tendenzialmente "invernali."Quanto alle scarpe il blu, forse ri-cordando il mare, è super trendy,magari con un bel tacco a spil-lo.Le zeppesono une v e r -
green pur-chè molto alte,
con colori forti e fib-bie in acciaio. In-somma popolo del-la moda armatevi dicoraggio: l'estate2009 è si all'inse- Tel. 0823 965 336
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gna della sensualità, del glamour adogni costo e delle spalle scoperte, maper vestire tutto questo non si può ri-nunciare alle scarpe scomode!
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Record di siti falsi nel2008
La Fifa e Scarlett Johans-son, ma anche l'universitàdi Yale, Google e il Black-Berry: sono solo alcunedelle ultime vittime del"cybersquatting", ovvero la
registrazione di domini falsi che sfruttanoil nome di celebrità e aziende famose, at-tirando e confondendo i navigatori. Il fe-nomeno nel 2008 ha registrato cifre re-cord, secondo quanto rileva l'Organizza-zione mondiale per la proprietà intellet-tuale (Wipo) dell'Onu, che l'anno scorsoha giudicato 2329 casi. Colpiti in partico-
lare i siti sulla candidatura di Madrid perle Olimpiadi 2016, ma anche la Bbc, co-sì come l'Arsenal football club e nomi diaziende quali eBay o Nestlé. Oltre all'uti-lizzo illegittimo dei siti e il furto di click,obiettivo dei "cybersquatter" è accapar-rarsi nomi di dominio web che corrispon-dono a marchi o personaggi per riven-derli ai diretti interessati.
Microsof t ci riprovaNuova offerta per Yahoo! Microsoft dinuovo all'assalto di Yahoo! Non sonopassate nemmeno due settimane dalladimissioni del Ceo del motore di ricerca,Jerry Yang, e il gigante del software di
Redmond ci riprova con una offerta ba-sata sulla sostituzione di alcuni managere 20 miliardi di dollari. Una notizia chefonti ben informate, in serata, hanno bol-lato come "una finzione totale". Intanto ilmiliardario Usa Carl Icahn ha fatto shop-ping di azioni e ha aumentato il suo pe-so all'interno di Yahoo!. La scorsa estatel'azienda creata da Bill Gates aveva vistorespingersi un'offerta da 47,5 miliardi didollari, poi il Ceo di Microsoft, Steve Ball-mer, si era detto non più interessato al-l'acquisto, ma allo stesso tempo avevamostrato interesse per l'acquisto del set-tore delle ricerche on-line del motore diSunnyvale.
L’Esperto informa... ticoDr. Gianfranco Falco - Ingegnere informatico - Collaboratore da Bellona
Dottore posso?... Si, mi dicaDr. Silvio Di Rubbo - Medico - Collaboratore da Bellona
L'ipotiroidismo può es-sere frequente nelledonne anziane?L'ipotiroidismo nellepersone anziane è tut-t'altro che raro, specienelle donne. Il proble-ma del rischio ipotiroi-
deo nell'anziano è emerso da nonmolto. Anche nelle poche omogeneecasistiche di comunità vi è una note-vole variabilità: lo studio di Framin-gham mostra, ad esempio, in 1256donne sopra i 60 anni, una prevalenzadel 3% di ipotiroidismo manifesto edell' 8,5% di forme subcliniche, mentrelo studio di Kisa su 1442 donne dellastessa età mostrava rispettivamente lo0,55% e lo 0,95%; cioè 6-8 volte me-no. Non si va tuttavia molto lontano dalvero affermando che, dopo i 60 anni,l'ipotiroidismo manifesto può incideredallo 0,5 al 5%. Ma forse l'interessemaggiore sta nel conoscere l'inciden-za di quello subclinico. Si deve tenerpresente che la comparsa di anticorpiantitiroide in persone clinicamente eormonalmente eutiroidee può prece-
dere di anni la comparsa delle manife-stazioni cliniche. Il quadro clinico suo-le presentarsi in modo assai variegato,ma vi è accordo sul ritenere che in 2/3dei casi esso sia silente o atipico. È
per questoche vienespesso mi-sconosciu-to e varia-mente at-tribuito adaltre pato-logie . Perlo più essov i e n escambiato
con il deterioramento mentale e fisicodella senescenza con cui condivide ef-fettivamente vari caratteri. Ma è so-prattutto al settore neuropsichico chedeve essere rivolta l'attenzione. Ac-canto ai sintomi classici della sonno-lenza e del difetto della termogenesi,hanno la maggior evidenza lo statoansioso-depressivo con astenia neu-ro-astenica e muscolare e la lenta in-voluzione delle facoltà affettivo-ideati-
ve che conducono ad alcuni dei qua-dri. Il quadro ormonale è decisivo perla diagnosi. Esso va però correttamente interpre-tato per evitare errori di sopra e sotto-valutazione. Nell'anziano il test piùsensibile è ancora il dosaggio di TSH.Va tenuto presente che piccole dimi-nuzioni di TSH sono indotte dal digiu-no e dai corticosteroidi, mentre un cer-to aumento si osserva nella guarigio-ne di gravi malattie extratiroidee.La terapia non differisce da quella dei
soggetti più giovani. Essa tuttavia de-ve essere molto più cauta nelle dosi enella loro progressione fino alla doseottimale, che di solito è un po' inferio-re all'usuale. Essa intende mantenereil TSH a livelli alto-normali.Usualmen-te si inizia con 25 microg salendo di al-trettanto ogni 2-4 settimane in relazio-ne alle eventuali ripercussioni cardio-circolatorie indotte dal brusco aumen-to della gittata sistolica sull'efficienzamiocardica e sulla portata coronarica.Sarà utile anche il controllo degli enzi-mi (transaminasi, CPK-MB, LDH ecc.)e delle lipoproteine aterogene.
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Che ridere!D.ssa Antonella Aquaro - Psicologa - Collaboratrice da Pastorano
Nel settembre del2001 Richard Wise-man e "The BritishAssociation for theAdvancement ofScience" hanno datoil via ad un esperi-mento teso ad indivi-
duare qual è la barzelletta più divertentedel mondo. Hanno allestito un sito divisoin due sezioni, nella prima i naviganti in-seriscono la loro barzelletta preferita,nella seconda introducono alcuni datipersonali, quali età, sesso, nazionalità, edanno un giudizio su barzellette selezio-nate in modo casuale. Dai dati emersi siè potuto evincere che le barzellette piùvotate sono quelle che destano in chi lelegge un senso di superiorità. Inoltre, se-condo uno studio compiuto nel 1997 dal-lo psicologo Gregory Mayo, le barzellet-te, influenzano la percezione che gli in-dividui, oggetto dell'ironia, hanno di sestessi. Seguendo tale linea, Jens For-ster, ha sottoposto ad un test di intelli-genza 80 donne con capelli di colore dif-ferente, a metà di loro venivano fatte
leggere barzellette che si basavano sul-lo stereotipo delle donne bionde e scioc-che. Sorprendentemente le donne bion-de che avevano letto le barzellette, otte-
nevano un Q.I., sensi-bilmente inferiore ri-spetto alle altre.Freud nel 1905 scris-se "Il motto di spirito eil suo rapporto conl'inconscio", nel qualesostiene che il motto
di spirito è una valvola di sfogo per i pen-sieri sul tema sessuale, sulla violenza esulla discriminazione, che normalmentevengono rimossi perché socialmenteinaccettabili. Un'altra popolare teoriaruota intorno al concetto di incongruità.Fanno ridere tutte quelle cose che ci sor-prendono per il fatto di essere “fuori po-sto” o inaspettate. In conclusione si puòaffermare che persone diverse, ridono dicose differenti, le donne ridono maggior-mente dei difetti dell'uomo e viceversa,gli anziani delle problematica relative al-l'invecchiamento e così via. Non vi èdubbio, però, che ridere fa bene alla sa-
lute. Chi combatte lo stress con l'umori-smo ha un sistema immunitario più forte,una probabilità inferiore del 40% di esse-re colpito da ictus o infarto. Ridere inol-tre, aumenta la concentrazione nella sa-liva di immunoglobulina A, una proteinache protegge dalle infezioni delle vie re-spiratorie. I ricercatori consigliano perciò,di ridere almeno 15 minuti al giorno. Ahdimenticavo! la barzelletta votata come lapiù divertente dal 47% delle persone èquesta: “Sherlock Holmes e il dottor Wat-son vanno in campeggio, montano la ten-da sotto un cielo stellato e vanno a dor-mire. Nel mezzo della notte SherlockHolmes sveglia il dottor Watson: "Wat-son, guarda le stelle e dimmi cosa ne de-duci". Watson: "Vedo milioni di stelle, edanche se solo poche di esse avessero unpianeta, è molto probabile che qualcunosia simile alla terra, e se ci sono anchepochi pianeti simili alla terra, è molto pro-babile che esista della vita simile alla no-stra...". "Sei un idiota, Watson - l'inter-rompe Sherlock Holmes - qualcuno harubato la tenda". Cosa ne pensate?
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I Citt adini chiedono... l’Esperto rispondeDonato Bencivenga - Sindacalista - Collaboratore da Bellona
Non ci siamo tro-vati d'accordo conun collega su alcu-ne formalità del ri-scatto di laurea. Inparticolare, vor-remmo sapere inquale data vengo-no accreditati sulla
posizione Inps gli anni riscattati. Alladata di inizio del riscatto o, in caso dirateizzazione in 5 anni, alla fine dei 5anni? V. De CaroGli anni di riscatto vengono accreditatialla fine del percorso di pagamento.Per coprire tutto il periodo interessatooccorre versare l'intera somma. Ses'interrompe il pagamento, l'Inps prov-
vede ad un accredito parziale, propor-zionale alle quote versate dall'interes-sato.
Sono una dipendente di una pubblicaamministrazione di 46 anni e, natural-mente, i miei contributi vengono versa-ti all'Inpdap. Prima di essere assunta,però, ho accettato di fare per 3 annil'insegnante supplente, pur di guada-gnare. Secondo lei, questo servizio siricongiunge automaticamente al servi-zio di ruolo? A. Forte CasertaSe, durante quei 3 anni, i contributi so-no stati versati all'Inpdap, per lei non visono problemi, perché il ricongiungi-mento è automatico. Se, invece, sonostati versati all'Inps, deve chiederne,
con onere a suo carico, il trasferimentoall'Inpdap. Nel frattempo, per sincerarsisulla situazione, chieda un estrattoconto ad uno dei due Enti.
Mi sono sposata a 19 anni, contro lavolontà dei miei, con un uomo di 40 an-ni, di cui ero molto invaghita. Dopoquasi 30 anni di matrimonio ci siamoseparati consensualmente nel 2001,mantenendo dei corretti rapporti forma-li. Vorrei sapere se, nel malcapitato ca-so che il mio ex marito dovesse venirea mancare, avrei diritto alla pensione direversibilità, pur in mancanza di ufficia-lità burocratica della nostra separazio-ne? D. G. Sì, ne avrà diritto.
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"Sono content a di essere me stessa"Racconto breve di Maddalena Di Lillo da Vitulazio
Quante volte ho imma-ginato di essere comeloro? Quante volte misono svegliata convintadi esserlo? Purtroppo,dispiace ammetterlo,aveva ragione chi mi di-ceva che non erano af-fatto come apparivanoai miei occhi; solo ora
me ne rendo conto, osservandoli di per-sona nelle loro azioni quotidiane. Li ve-devo così grandi, intelligenti, belli, buoni,forti, addirittura immortali per quanto nonlo fossero. Così un giorno mi ostinai avolerli vedere da vicino: visitare e capirecome funziona il loro mondo, gli edifici incui trascorrono gran parte del tempo, co-noscere le loro abitudini, i posti più fre-quentati, insomma, volevo sapere dav-vero tutto di loro. Varcate le soglie dellacittà fui travolta da una puzza terribileche per poco mi fece svenire: fuoriusci-va dalle automobili create da loro e, non-ostante l'intelligenza, non erano riusciti asalvaguardare il pianeta da quell'inqui-namento che avevano provocato. Mi in-trufolai, approfittando della finestra aper-ta, in una delle tante case che avevo
ammirato arrivando lì. Era davvero ac-cogliente, ma non ugualmente i loro pa-droni, difatti appena mi videro preseroun libro e iniziarono a scacciarmi fino afarmi uscire da dov'ero entrata. Pensaiche in realtà non erano perfetti comeavevo immaginato: anche loro potevanoavere le loro paure e io, malgrado le miedimensioni, dovevo averli spaventatitanto da provocare una reazione esage-rata; oppure ognuno di loro aveva il pro-prio modo di comportarsi e quello erauno dei tanti strambi modi di salutare.Provai in un altro luogo, lo stadio. Miavevano sempre detto che in quell'enor-me costruzione si svolgeva un giocosportivo che appassionava e coinvolge-va molti: il calcio. Entrai dall'alto perché sapevo che eraun campo scoperto. Ciò che vidi fu spaventoso: gente cheurlava, che si insultava, che si picchia-va, che sbranava con gli occhi quei po-chi giocatori che in campo cercavano difare del loro meglio per non deluderequei… quelle bestie… solo così poteva-no essere definiti. Rimasi tanto sconvol-ta, così delusa che, nonostante fossistata lì per poche ore decisi di tornarenel mio mondo. Come se non li avessi conosciuti abba-stanza, sulla strada del ritorno imboccaiun sentiero disabitato, svolazzando su egiù, ma due loro cuccioli mi stavano in-
seguendo con un retino nel tentativo dicatturarmi. Spaventata e davvero delu-sa, iniziai a sbattere le mie alette colora-te per seminarli prima di arrivare al miomeraviglioso prato, dove, finalmente,avrei rivisto solo farfalle, come me, svo-lazzare serene da un fiore all'altro con lenostre alette multicolori in pace l'unacon l'altra. Sfinita, ci riuscii e arrivata alprato, inebriata di felicità, urlai: "sonocontenta di essere me stessa!".
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LaureaIl 3 Aprile DanielaSalzillo da ha con-seguito la LaureaSpecialistica pres-so l'Università de-gli Studi di Napoli"L'Orientale" in Fi-losofia, Politica eComunicazione
con un elaborato in Estetica Musica-le sul tema "Musica e conoscenza.Prime teorie musicali tra mitologia,etica e religione". L'elaborato è sta-to premiato con 110su110. I genitoriArcangelo e Marisa, orgogliosi deltraguardo raggiunto dalla loro figlia,gioiscono con familiari e amici.
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Progetto - laboratorio "IO e Mamma" Insegnanti Catia Tartaglione e Lorella Mone
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Via Vinciguerra, 45 - Bellona (CE)Tutti i nostri generi ortofrutticoli
provengono da terreni coltivati in proprioBuona
Festa Patronale
Il giorno 30 marzo 2009 si è concluso "Ioe mamma". Un percorso esperienzialeche si è svolto presso la scuola dell'infan-zia statale. Dal mese di gennaio, protago-nisti dei vari incontri sono stati gli alunnidell'ultimo ciclo insieme alle loro madri. Lascuola dell'infanzia, quale primo ambienteeducativo, dopo la famiglia, con cui i bam-bini entrano in relazione, non può non av-vertire l'esigenza di insistere e lavoraresul rapporto genitori-figli, attuando inter-venti a sostegno della genitorialità. Conattività mirate la psicologa d.ssa Anna La-mo e la sua collaboratrice volontaria, psi-cologa dott.ssa Angela Del Prete, hanno,proposto alle mamme spunti di riflessione,consigli pratici e soluzioni, inerenti la ge-stione di problematiche quali la trasmis-sione delle regole, la paura, i capricci, larabbia, le coccole, l'affettività e l'aggressi-vità; quindi come gestire le situazioni incui le emozioni più forti dei propri figli tro-vano espressione. Alla domanda: cosad'importante avete imparato? Alcunemamme hanno così risposto: mamma
Orietta: "Ero partita con un po' di diffiden-za. Noi mamme pensiamo a volte chenessuno può insegnarci come fare il no-stro mestiere. Sono venuta e mi sono re-sa conto che ho trovato risposte e confer-me, realizzando che mio figlio aveva pro-prio bisogno di fare qualcosa da solo conme". Mamma Celeste: "È stata un'espe-rienza utile, senza fini terapeutici. Mi èservito soprattutto per aiutare mia figlia amostrarsi in pubblico senza aver paura delgiudizio degli altri". Mamma Rosa: "A meè piaciuto perché alcune cose le davo per
scontate, e poi mi sono resa conto chenon era proprio così. Ad esempio ho sem-pre pensato che l'uso delle armi-giocattoloeducasse alla violenza. Invece ho capitoche, con buon senso, sono per mio figliouna valvola di sfogo delle sue energie".Mamma Maria Teresa: "Inizialmente mio fi-glio non voleva partecipare ma poi l'hoportato ed ho consolidato il mio legamecon ognuno di loro. L'ho fatto con tutto ilcuore. La cosa più importante che ho im-parato è che il rimprovero non deve esse-re mai punitivo, ma educativo. Dare la re-gola in positivo". Mamma Sara: "Ho impa-rato a giocare, a divertirmi ed immedesi-marmi in lei e nei suoi pensieri". Si è trattato, dunque, di un laboratorioesperienziale basato sul mettersi in gioco,sullo stare in-sieme, sul riscoprirsi e rico-noscersi pubblicamente manifestandodubbi, debolezze e timori, legati alla quoti-diana gestione del ruolo genitoriale ed allaenorme responsabilità educativa che nederiva. Il comprendersi, il guardare senzagiudicare ha assunto vitale importanzanella costruzione dello spazio d'incontro,uno spazio "libero e protetto" in cui l'osser-vare silenzioso ha consentito di lasciaredepositare interiormente le impressioni,che la relazione emotivo-relazionale, ha divolta in volta offerto, creando, così, la pos-sibilità di ascoltarsi per ascoltare l'altro erielaborare attraverso le varie dimensionidel gioco, della drammatizzazione e dell'e-spressione grafico-pittorica, i diversiaspetti di ogni Sé. Ringraziamo tutte lepersone che direttamente ed indirettamen-te hanno sostenuto il progetto: il Dirigentescolastico, prof. Luca Antropoli, che pre-senziando all'incontro ha evidenziato "ilsuccesso dell'iniziativa per il suo forte im-patto emotivo, affettivo e culturale, sia peri genitori coinvolti, sia per gli alunni, am-pliandone le personali competenze cogni-tive, relazionali e sociali". Ringraziamo ladott.ssa Anna Lamo e la dott.ssa AngelaDel Prete per la professionalità dimostratae le docenti tutor per l'organizzazione ed ilcoordinamento delle attività. Ma di certotutto il merito del successo dell'ambiziosoprogetto è delle mamme e dei loro bambi-ni, nostri alunni.
Giornalisti-PubblicistiCommozione per la consegna dei primi tesserini ai nostri Collaboratori
Lunedì 06 Aprile 2009 alle ore 10,30 all’Hotel PalazzoAlabardieri sito in V ia Alabardieri di Napoli è avvenu -ta la consegna dei tesserini ai nuovi Giornalisti-Pub -blicisti, tra i quali c’erano: la Dott.ssa Aurora MichelaRenna da V itulazio ed il Dott. Francesco Gaudio daNapoli. I due giovani hanno dimostrato ottime cap aci -tà, scrivendo articoli, sempre interessanti e grade -veoli, sul nostro periodico “Dea notizie” e sul sitowww.deanotizie.it. Alla cerimonia hanno assistito p a-renti e amici che mostravano commozione per l’am -bito traguardo raggiunto. Ai due Colleghi, le più sin -cere Felicit azioni sia personali che a nome della Re -dazione di Dea Notizia. Siamo orgogliosi della V ostraappartenenza alla nostra Grande Famiglia.Il Direttore
Aurora Renna nell’attesa della consegna del tesserino ci ha riferito :
“Sono emozionata. Grazie per avermi soste -nuta e incoraggiata nel raggiungere un gran -de obiettivo. Dedico questo primo passo aLei, alla Redazione di Dea Notizie e alla miafamiglia perchè grazie all'amore dei nostricari siamo ogni giorno persone migliori.Grazie per l'attenzione e il tempo che dedicaa noi aspiranti Giornalisti-Pubblicisti. Lagrinta che ci insegna attraverso le parole e ifatti La rendono un Direttore esemplare”.
Destinaci il 5 X mille dell'Irpef segnalando la Partit a Iva02974020618 a te non cost a nulla per noi è t anto
Bellona
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Per il cervello umano il denaro è come una drogaD.ssa Laura D’Aiello - Psicologa Psicoterapeuta Esperta in Psicologia Giuridica - Collaboratrice da Vitulazio
Il tuo tempo libero tra professionalità e sorrisi
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Secondo le ultime ricercheprovenienti dall’Universitàdi Bonn e del California In-stitute of Technology pub-blicate da poco sulla rivistaProceedings of the Natio-
nal Academy of Science , sembra cheanche il solo pensiero di guadagnare dipiù vada a stimolare i centri cerebrali re-
sponsabili del piacere. Un’affermazionedel genere non è certo cosa nuova ma,stando a quanto raccontano gli scienzia-ti che hanno svolto lo studio, la particola-rità della ricerca risiede nel fatto che l’ef-fetto dipendenza si manifesta a prescin-dere da quello che è il potere di acquistodel denaro. La pulsione del possedere è naturalmen-
te dilagata in grandissima parte della no-stra società. La nostra stessa cultura èfondata sulla competizione per accumu-lare mentre la storia occidentale è la sto-ria della violenza per depredare. Ciò nonva delegato esclusivamente a lontane ci-viltà guerriere, ma va osservato anchenella cultura di casa nostra, dove la sma-nia di possedere è ben descritta adesempio nei romanzi di Verga, per laproprietà, per la roba..Scoprire adessoche ciò ha anche una ragione scientificaci conforta…La zona del cervello interessata “alla ric-chezza” sarebbe quindi la corteccia pre-frontale ventromediale, ovvero quella de-putata alle funzioni cognitive superiori.Ma che cosa significa ciò? I risultati del-lo studio danno una risposta all’interro-gativo, descrivendo come il cervello del-l’uomo sia suscettibile, per sua natura,all’illusione della ricchezza molto più cheai reali benefici che possono derivarne. Ilteam di ricercatori, in collaborazione conun team di economisti, hanno registratoin un gruppo di soggetti volontari, l’attivi-tà cerebrale durante lo svolgimento diuna serie di test volti a valutare la perce-zione di differenti aumenti di salario inbase a scenari economici più o meno fa-vorevoli. Il risultato delle scansioni cere-brali ha dimostrato che tutti i soggettipartecipanti attivavano maggiormente lacorteccia prefrontale vetromediale quan-do veniva loro proposto un aumento an-che quando questo non era particolar-mente vantaggioso.
Cultura e SocialitàDopo quattro mesi è ancora viva l’eco
Carissimo Franco Anche se con ritardo, ma era nei mieipensieri, volevo congratularmi con teed i tuoi collaboratori della Associa-zione Dea Sport Onlus da te presie-duta per la significativa manifestazio-ne “Cultura e Società” che ha vistoprotagonisti, per l' assegnazione diun attestato di benemerenza, tante
persone che hanno rivolto laloro attenzione al sociale , al-l'arte , alla scienza, alla solida-rietà ed alla cultura.Ti ringrazio perchè hai volutoche anch'io facessi parte diquesto gruppo di meravigliosiamici. Sperando di non delu-dere in futuro te, i miei concit-tadini Vitulatini e tutti i lettoridella tua rivista “DEA NOTI-ZIE”, colgo l'occasione per au-gurare a tutti una serena Pas-
qua 2009. Sono certo che, come me,tanti vorranno sostenere le iniziativeche l'Associazione Dea Sport Onlusvorrà intraprendere con la diffusionedella rivista che si presenta di altoprofilo culturale e sociale finalizzataall' evoluzione ed allo sviluppo dellaconoscenza delle nostre generazioni.
Antonino Scialdone
Bellona
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Successo per l'incontro oncologicoProf. Paolo Mesolella - Giornalista - Collaboratore da Calvi Risorta
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la relazione del dott.Giacomo Zacchia,c o n s i g l i e r edell'A.S.I. Caserta,che ha parlato del-l'Asl e di quanto hafatto per avviare laResidenza Sanita-ria per Anziani diVia Bizzarri, unastruttura che è di-ventata un fiore al-l'occhiello per la co-munità calena e chesi spera continui an-cora per molto asvolgere la sua fun-zione sociale per la
città di Calvi, è in-tervenuto il dott.Fiorenzo Di Giro-lamo, specialistain Dermatologia eVenereologia, chenel suo interes-sante interventoha affrontato ilproblema dellemalattie della pel-le ed in particolareha parlato del me-lanoma, il tumoredella pelle, illu-strando con l'ausi-lio di diapositive, il
modo per prevenirlo e curarlo. Quindi ha preso la parola il Dott. Gio-vanni Sarcinella assessore alla sani-tà della Città di Bellona che ha postol’accento sulle esperienze vissuteunitamente al dott. Di Girolamo circala prevenzione in genere. Inoltre so-no intervenuti il dott. Angelo D'Argen-zio, responsabile dell'U.O.C. Epide-miologia dell'Asl Ce2 e, la dott.ssa
Sabato 28 marzo2009 nella sala con-siliare di Calvi Ri-sorta, gremita dipersone, si è tenutala conferenza delDott. Fiorenzo Di
Girolamo sulla "Prevenzione oncolo-gica sul territorio: aspetti sociali e sa-
nitari". La conferen-za, organizzata dal-l'Associazione DeaSport Onlus di Bel-lona, si è avvalsadel patrocinio dellaRegione Campa-nia, della Provinciadi Caserta, della
Città di Bellona e dell'Asl Ce2. Dopo
Buona Pasqua
Laura Passeretti, Dirigente dell'Am-ministrazione penitenziaria. Ha con-cluso l'incontro l'on. Oliviero che haassicurato il suo impegno ed il suo in-teressamento politico affinché l'Aslcon i suoi servizi sanitari diventi piùefficiente e più vicina ai bisogni deicittadini. Ha moderato l'incontro Mau-ro Severino, primo Presidente del-l'Associazione Dea Sport Onlus. Erano presenti numerosi medici di fa-miglia e pediatri. Durante la mattinatadi domenica, sempre nell'ambito delprogetto di prevenzione oncologica,nella stessa aula consiliare del Co-mune, il dott. Di Girolamo ha effettua-to una cinquantina di visite dermato-logiche gratuite.
Gennaro Oliviero
Angelo D'Argenzio
Fiorenzo Di Girolamo
Mauro Severino
Giovanni Sarcinella
Fiorenzo Di Girolamo, GiacomoZacchia, Laura Passeretti
Calvi Risort a
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Sapevate che...Se il poeta non illude non è un poeta
(G.Leopardi)
La fame è il migliore condimento delcibo. (M.T. Cicerone)
Chi vuole essere stimato deve stima-re se stesso.
E' meglio nascondere l'ignoranza chemostrarla in pubblico.
La speranza serve a condurci al ter-mine della vita (G. Byron)
La pigrizia è una falsa amica
La stima si ottiene con molta fatica esi perde con molta facilità (Emerson)
Non ti opporre a chi nell'ira abbando-na la ragione (Mantegazza)
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Modello 730. Si p arteDr. Luigi Gerardo De Crescenzo - Commercialista - Collaboratore da Vitulazio
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Si avvicina il periododelle denunce dei red-diti e, ai nastri di par-tenza è già pronto ilmodello 730/2009 cheproseguendo un per-corso ormai consolida-to incontra sempremaggiore gradimento
da parte dei contribuenti. E' facile dacompilare, richiede infatti pochi calcoli,non va allegata alcuna documentazioneche, però, deve essere conservata alme-no fino al 31 dicembre 2013, periodo en-tro il quale il Fisco ha facoltà di richie-derla, ma soprattutto il rimborso o l'ad-debito delle imposte dovute avviene di-rettamente in busta paga o sul rateo dipensione nel giro di pochi mesi. Il mo-dello è distribuito gratuitamente dagli uf-fici comunali o dall'Agenzia delle Entratee può essere anche prelevato dal sitowww.agenziaentrate.it. Gli ammessiPossono utilizzare il modello 730 i lavo-ratori dipendenti e i pensionati, i contri-buenti che percepiscono indennità sosti-
tutive di redditi da lavoro dipendentequali il trattamento di integrazione sala-riale, l'indennità di mobilità ecc., i lavora-tori con contratto di lavoro a tempo de-terminato per un periodo inferiore all'an-no (la presentazione deve, però, essereeffettuata o al sostituto d'imposta se ilrapporto di lavoro dura almeno dal mesedi aprile al mese di luglio 2009 o al Cafsolo se il rapporto di lavoro dura almenodal mese di giugno a quello di luglio2009), i contribuenti che posseggonosoltanto redditi assimilati a quelli di lavo-ro dipendente, già definiti redditi di colla-borazione coordinata e continuativa, isoci di cooperative di produzione e lavo-ro, di servizi e agricole, i soggetti impe-gnati in lavori socialmente utili, i sacer-doti della chiesa cattolica, i parlamentarinazionali, esclusi i membri del parlamen-to europeo, i giudici costituzionali e gli al-tri titolari di cariche pubbliche elettivequali i consiglieri regionali, provinciali,comunali ecc., i produttori agricoli solose esonerati dalla presentazione della di-chiarazione dei sostituti d'imposta (mo-
dello 770 semplificato e ordinario), Irap eIva. Gli esclusi non possono utilizzare ladichiarazione semplificata e devono pre-sentare il modello Unico i contribuentiche nel 2008 hanno posseduto redditi diimpresa anche in forma di partecipazio-ne e redditi di lavoro autonomo per i qua-li è richiesta la partita Iva. Sono altresìesclusi i possessori di partita Iva, i nonresidenti in Italia nel 2008 e/o nel 2009,chi deve presentare la dichiarazione deiredditi per conto dei contribuenti decedu-ti, le colf e gli altri lavoratori i cui datori dilavoro non sono obbligati ad effettuare leritenute d'acconto e chi deve infine pre-sentare almeno una delle dichiarazioniIva, Irap e 770. I redditi da dichiarare Ilmodello 730 può essere utilizzato per di-chiarare i seguenti redditi posseduti nel2008: terreni, fabbricati, capitale e di la-voro dipendente, redditi di lavoro auto-nomo diversi da quelli derivanti dall'eser-cizio di arti e professioni abituali, alcuniredditi assoggettabili a tassazione sepa-rata come i redditi di capitale percepitidagli eredi, le indennità di fine rapportoerogate da soggetti non abilitati per leg-ge ad effettuare le ritenute d'acconto ecosì via.
LE FOLLIE DELL ’EURO - GIANLUCA e VINCENZOVia Luciani, Parco Agorà - V itulazio (CE)
GIANLUCA e VINCENZO AuguranoBuona Pasqua e Fest a Patronale
Le strade di Bellona: V ia MazziniIns. Gino Di Nardo - Collaboratore da Udine
Nel cuore di molti bel-lonesi è vivo il ricordodei vicoli e delle viedove hanno vissuto laloro fanciullezza. Unadi queste è Via Mazzi-ni, dove in un Bar-Ta-bacchino, si potevano
acquistare sigarette, oppure ordinareun caffé con anice o un bicchierino diferrochina Bisleri. Nell’attesa di esse-re serviti, i clienti potevano osservaretre immagini alla parete, che sembra-vano li sorvegliassero con i loro sguar-di severi, erano: il Re Vittorio Ema-nuele III, la Regina Elena e il capo delgoverno Benito Mussolini. Durante la Quaresima, il proprietariodel bar-tabacchino, appendeva ad un
altezza di 10-12 metri al centro dellastrada una grande bambola, il doppioo il triplo di una normale, e legava allagonna di questa cibi, ben visibili, chedovevano essere consumati durante ilperiodo Quaresimale: aringhe, bacca-là salato, pesce azzurro ed essiccato,peperoni e zucchi-ni. Rimaneva so-spesa da mercoledìdelle Ceneri all'ulti-ma domenica diQuaresima. Ai fan-ciulli suscitava cu-riosità e diffidenza.Nel prossimo nu-mero tratteremoVia Caporale DiLello.
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Buona Pasqua
Buona Pasqua
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Cercansi volont ari per ospedale pediatrico di Gornja BistraD.ssa Aurora Michela Renna - Giornalista - Collaboratrice da Vitulazio
Nella sua residenzadi Caiazzo (CE), ab-biamo incontrataNunzia Silvestro,Referente per le Re-gioni Campania ePuglia per conto del-la Fondazione Inter-nazionale Onlus "Il
Giardino delle Rose Blu", che sostienebimbi con malattie genetiche in Croaziae con situazioni di disagio in Bosnja esul territorio italiano. Nunzia, con il suodolce sorriso ma dal volto preoccupatadi chi tenta di nascondere le preoccupa-zione delle sofferenze altrui. ci ha riferi-to: "Abbiamo bisogno tutto l'anno ed inparticolare per settimane vuote, di vo-lontari disponibili per l’animazione pres-so l’ospedale pediatrico di Gornja Bistra
(Zagabria) . Vi in-vito a visitare ilsito per consulta-re il calendarioper le partenze.Un'altra urgenza,continua Nunzia,riguarda il pro-getto per le ado-zioni a distanzaper le famiglie diSarajevo. Lo
scorso dicembre siamo stati di nuovo neiterritori della ex Yugoslavia, dilaniati dal-la guerra. C'è ancora tanta povertà. Conun versamento di 75,00 euro a bimestre,è possibile sostenere un bambino e tut-ta la sua famiglia. Nel 1993 , proprio daSarajevo è iniziata la grande avventuradi Don Ermanno D'Onofrio, psicologo e
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psicoterapeuta, che ha saputo coinvol-gere giovani provenienti da tutt'Italia, cisono state 3500 partenze per l'ospedaledi Gornja Bistra, un traguardo stupendo.Prima di salutarci desidero approfittaredell’opportunità che Dea Notizie mi offreper porgere i miei auguri per le prossimefestività. Particolarmente in tale occasio-ne ricordate che potreste dare la speran-za della vita privandovi di un solo caffè algiorno". Conclude la Volontaria. Chi vo-lesse contattare Nunzia Silvestro: 3394763059 oppure: [email protected] Per conoscere meglio l’impegno dellaFondazione Internazionale Onlus "IlGiardino delle Rose Blu" abbiamo rivoltoalcune domande a Nunzia Silvestro che,unitamente alle risposte, riporteremo nelprossimo numero in edicola il 24 p.v.
La corrida degli orroriMarco Gigliofiorito - Collaboratore da Castrocielo (FR)
Per i più fervidi sostenito-ri, la corrida non è solouno spettacolo per turisti,ma ha un significato mol-to più profondo, antico,artistico. Rappresenta l'e-terna lotta, quella tra la vi-
ta e la morte. Per altri milioni di persone,la corrida è molto più semplicementeuno spettacolo raccapricciante, disuma-no. I poveri bovini sono fatti soffrire inu-tilmente solo per divertire ed impressio-nare le migliaia di visitatori che ogni an-no, da secoli, assistono alla "corrida detores" (corsa dei tori). Questa forma dispettacolo, nata in Spagna nel XIV seco-lo, allora praticata solo da aristocratici, sirifà alla tauromachia (tauros = toro; ma-chia = battaglia), nata nei paesi del Me-diterraneo nel II millennio a. C. Ben pre-sto questa rappresentazione si è radica-ta in Spagna e nel 1670 è nata a Sivigliala prima scuola per toreri, diventando co-sì una disciplina da insegnare, per quan-to crudele sia. Si è diffusa anche in altripaesi del mondo, come nel sud della
Francia,nel Por-togallo en e l l ' A -m e r i c adel Sud.Purtrop-po sono
vittime di questa barbara usanza circa30.000 tori l'anno. C'è chi afferma che iltoro sia onorato ad avere una morte tan-to dignitosa, che sia per lui motivo di or-goglio morire in una piazza soffrendo trale grida eccitate del pubblico. Sincera-mente credo che nessun toro nasca conquest'aspirazione! Prima di entrare nel-l'arena i poveri animali sono tenuti albuio, drogati e feriti per renderli più vul-nerabili nella lotta. Mentre subiscono va-rie torture secondo una feroce procedu-ra, il torero si prepara all’impari sfida, af-fidandosi a Dio nella piccola cappella si-tuata all'interno della Plaza de Tores. La-sciato libero il toro nell'arena per qualcheminuto entrano prima del torero "los pi-cadores", persone a cavallo che, con
lunghe lance, feriscono e svigorisconol'animale. Entra poi il superbo torero, checon la sua"capote", un panno rosso daun lato e giallo dall'altro, aizza il toro. Hainizio poi il cosiddetto "tercio de banderil-las", dove il torero conficca appunto seipiccole lance, sul dorso dell'animale.Nell'ultima parte, denominata "tercio demuleta", il torero impugna con una manoun altro drappo di colore scarlatto, men-tre nell'altra mano, posta dietro la schie-na, brandisce una spada che servirà adare il colpo mortale all'animale, doveben assestato tra le possenti scapoleraggiungerà il cuore. "El matador ha ma-tado el toro". Gli spettatori in visibilioemettono urla di gioia ed approvazionementre il toro è trascinato, ancora ago-nizzante, via dai cavalli. L'atroce delitto èstato compiuto e purtroppo ancora oggimigliaia di tori, soprattutto in occasione difeste patronali, continuano ad essere as-sassinati con il solo scopo di allietare eattirare il pubblico, ma soprattutto per gliinsensibili scopi di lucro di allevatori e or-ganizzatori.
Buona Pasqua
Nunzia Silvestro
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L'infertilità maschile Dr. Roberto Benincasa - Biologo - Collaboratore da S. Maria C.V.
stesso tempo, non poter concepire figli.Si può parlare di sterilità di coppia quan-do, dopo un periodo che va da un annoa diciotto mesi di rapporti sessuali rego-lari e non protetti, non si è riusciti a con-cepire. L'incidenza del fenomeno ha su-bito negli ultimi 20 anni un incremento, acausa anche dell'influenza di fattori etio-logici come agenti chimici e inquinamen-to ambientale, fumo, alcool, uso di dro-ghe, abitudini alimentari, fattori psico-emozionali. Inoltre i condizionamenti so-ciali, legati alla nuova posizione della fi-gura femminile nel contesto della vita la-vorativa hanno orientato a programmarela gravidanza in epoca più tardiva rispet-to alle passate generazioni. La possibilità di procreare, inoltre, si ri-duce progressivamente con l'avanzaredegli anni: le donne raggiungono il mas-simo picco di fertilità tra i 20 e i 24 anni,hanno un primo declino verso i 30 anni;superati i 40 si verifica un vertiginoso ab-bassamento. Anche l'uomo, intorno ai 40
anni, inizia un fisiologico e irreversibilepeggioramento delle caratteristiche delsuo liquido seminale. Per quanto riguarda l'infertilità maschile,anche se negli ultimi anni gli uomini han-no preso maggior coscienza del loro ruo-lo primario nelle difficoltà legate al con-cepimento, la quasi totalità non fa pre-venzione e non consulta preventivamen-te il medico, dato oltremodo allarmantetenendo conto che la maggior parte deicasi di infertilità maschile hanno origineda patologie uro-genitali, che in diversicasi si possono prevenire o curare. Unsecondo dato preoccupante è che unabuona percentuale di uomini non si sot-topone a visita specialistica nemmeno aseguito di una diagnosi di infertilità. Seb-bene l'infertilità maschile diventi oggettodi attenzione da parte degli uomini solonel momento in cui cercano un figlio, iproblemi che potranno portare ad altera-zioni riproduttive possono sorgere fin dabambini.
Fino a qualche annofa, la sterilità ma-schile era conside-rata un tabù. Quan-do una coppia nonriusciva a concepirefigli, di solito era so-lo la donna che si ri-volgeva al ginecolo-
go per sottoporsi a visite e approfondi-menti con esami strumentali e di labora-torio. Per ottenere un coinvolgimentodell'uomo è subentrata la consapevolez-za che solo un 50% dei casi di mancatagravidanza è da attribuire al fattore fem-minile, mentre il fattore maschile è re-sponsabile del 40%; in un 10% dei casisi parla di sterilità idiopatica o inspiega-ta, valore che, con l'avvento di nuove in-dagini diagnostiche, tenderà progressi-vamente a diminuire. Inoltre è servito an-che chiarire che c'è una netta distinzionetra sterilità e impotenza. Un uomo puòavere un'intensa attività sessuale e, allo
Buona Pasqua
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Al via la settimana della culturaProf. Antonio Scarano - Collaboratore da Sparanise
Parte anche a Spara-nise dal 21 al 25aprile prossimo laSettimana della Cul-tura. Grazie, infatti,alla Biblioteca-eme-roteca "don France-sco D'Angelo" del-l'ITC, anche a Spara-
nise si terranno personali di pitture, mo-stre didattiche, documentari, concerti edincontri con l'autore. Perfino un convegnosulla figura di Don Giovanni Minozzi.Presso la sede della Biblioteca si alterne-ranno numerosi artisti, poeti e scrittori chepresenteranno le loro opere. Si partemartedì 21 aprile alle ore 18 con la Per-sonale di pittura della prof.ssa MarilenaTaddeo di Vitulazio, quindi vi sarà l'aper-tura della mostra didattica sull'Antica Ca-les: dodici grandi pannelli realizzati alcunianni fa sulle aree sacre, sulle terrecotte fi-
gurate, sulla ceramica calena a vernicenera, sulle necropoli e sulla cosiddetta"Fanciulla di Cales". Durante la presenta-zione sarà anche distribuito gratuitamen-te il catalogo della mostra sull'antica Ca-les. Alle ore 18.30 il poeta Angelo Veltre,vincitore del Premio Nazionale di poesia"Fabrizio de Andrè 2009, presenterà lasua "Fabbrica delle parole". A fine serata,verrà distribuita la guida alla biblioteca.Mercoledì 22 aprile, alle ore 10, AntonellaRicciardi presenterà il libro "Palestina,una terra troppo promessa". Nel pomerig-gio alle ore 18.30 Antonio Zannini presen-terà il suo ultimo libro "Discorsi e poesiedella Memoria" e verrà distribuita una co-pia ai presenti. Giovedì 23 aprile alle ore11.30 la musicista scrittrice Marcella Boc-cia presenta "Diario dall'India" ed il docu-mentario "Roof of the word" sulla difficilesituazione del Tibet. Marcella Boccia saràaccompagnata da Mario Nicoletti Diret-
tore Artistico della Casa discografica Vir-gin. Alle ore 18.30 Alfonso Lombardi pre-senterà il libro "La strada di casa" sulcampo di concentramento nazista di Spa-ranise. Venerdì 24 aprile alle ore 11, con-vegno "la pedagogia di Padre GiovanniMinozzi" fondatore dell'Opera Nazionaleper il Mezzogiorno d'Italia e di centinaia diorfanotrofi distribuiti in tutta Italia. Al con-vegno interverranno, tra gli altri: prof. Lu-ciano Verdone, pedagogista e scrittore,dott. Michele Leone, Presidente dell'As-sociazione "Amici di Don Minozzi", DonAntonio Giura, Presidente dell'Opera Na-zionale per il Mezzogiorno d'Italia ed dott.Alvaro Vitale, Presidente dell'Associazio-ne ex alunni dell'O.N.M.I. La rassegna,promossa dal direttore della Bibliotecaprof. Paolo Mesolella e dalla DirigenteDonatella Mascagna, si avvale della col-laborazione delle Associazioni culturaliCaserta 24 Ore ed Archeoclub Cales.
Sparanise
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Ambulanza 118 Anziani 800.911.315 contro le truffeAuto clonate 800 400 406.Avis - Bellona 339 7386 235 Carabinieri 112 Carabinieri Vitulazio 0823 967 048Carabinieri Capua 0823 961 010Carabinieri Allievi BN 0824 311 452Carabinieri Pignataro 0823 871 010Centro antiveleni Na 081 545 3333Centro Ustioni Roma 06 59 041Corpo forestale 1515Droga ed alcool - 800 178 796Droga Recupero - 081 553 4272Guardia Forestale 0823 279 099Guardia medicaPignataro 0823 654 586Ospedale Santobono Napoli 081 747 5563Polizia di Stato 113Prefettura CE 0823 429 111Protezione Civile Bellona telefax 0823 965 263 - 338 143 3675Rangers d'Italia - 333 103 4804Reg. Campania 081 796 1111Rifiuti ingombranti (Bellona) 800 519 787Sangue 339.738 6235 - 339.774 2894SOS aereo Napoli 081 780 4296Telefono azzurro 081 599 0590Usura - racket 800.999.000Vigili del Fuoco 115 - 0823 466 666Violenza donne 1522
Ospedali: (P .S.=Pronto Soccorso)Arienzo P.S.- 0823 803 111Aversa P.S.- 081 500 1111Capua - 0823.996 222Caserta - Militare - 0823 469 588Caserta P.S.- Civile - 0823 231 111CUP 800 911 818 Castelmorrone - 0823 391 111Marcianise P.S.- 0823 518 1111NA - Cardarelli P.S. - 081 7471111CUP - 800 019 774S. Maria C.V. P.S.- 0823 891 111Prenotaz.: 0823 795 250Sessa P.S. -0823 934 111 Venafro - 0865 903 974
FarmacieBellona : Chirico P. Carlo Rosselli, 5 - 0823966 684Camigliano : Di Stasio Piazza Kennedy, 20823 879 003Capua :Apostolico - via Duomo, 32 - 0823 961224 Corvino P.zza Dei Giudici 0823 961 902 Costanzo C.so Appio, 67 - 0823 961 781Russo Fuori P. Roma, 101 0823 961 162Vecchione - G. P. di Malta 0823 961 364Pastorano :Anfora V.Italia-0823 879 104Pignat aro MaggioreFusco - Masiello, 38 - 0823 871 167Rega - R. Elena, 63 - 0823 871 025Vitulazio : Cioppa Via Ruggiero, 13 - 0823 990 038
Capua Farmacie turno festivo e prefestivo
11.04.09 - Corvino 12.04.09 - Costanzo
13.04.09 - Corvino 18.04.09 - Russo19.04.09 - Vecchione
Pignat aro Maggiore Turno festivo e fuori orarioLa Farmacia aperta la domenica, di segui-to indicata, coprirà il fuori orario la settima-na successiva.Domenica 12 Aprile 2009 FuscoDomenica 19 Aprile 2009 Rega
S. Maria C.V. - FarmacieAntonone via Lavoro, 1410823 812 260Beneduce via G. Paolo I, 18 - 0823 843 701Bovenzi via Mazzocchi, 48 - 0823 846 520Tafuri via Avezzana, 0823 846 803Iodice viale Kennedy, 58 - 0823 589 137Merolla via A. Moro, 43 - 0823 841 758Salsano S. Francesco - 0823 798 583Simonelli via Anfiteatro, 78 - 0823 845 383
S. Maria C.V. Farmacie T urno notturne10.04.09 - Iodice11.04.09 - Beneduce12.04.09 - Bovenzi13.04.09 - Salsano14.04.09 - Antonone15.04.09 - Iodice16.04.09 - Merolla17.04.09 - Simonelli18.04.09 - Tafuri19.04.09 - Antonone20.04.09 - Iodice21.04.09 - Bovenzi22.04.09 - Merolla23.04.09 - Salsano
Avis - Calendario 2009La Sezione di Bellona comprende i gruppidi: Camigliano, (Ref. Vendemia Antonio340 309 6194) - Formicola, (Ref. Di Gaeta-no Nataly 340 067 6479) Liberi, (Ref. Dia-na Annamaria 338 294 9647)
BellonaMaggio 16-17 - Giugno 13-14Luglio 11-12 - Agosto 1-2Settembre 5-6 - Ottobre 10-11Novembre 14-15 - Dicembre 12-13
CamiglianoGiugno 21 - Settembre 27
FormicolaGiugno 7 - Ottobre 4
LiberiMaggio 24 - Novembre 29
Orario dei treni sulle tratte:Triflisco - Napoli
05:04 triflisco 05:57 na c.le06:02 triflisco 07:00 na c.le07:17 triflisco 08:20 na c.le09:12 triflisco 10:08 na c.le12:12 triflisco 13:16 na c.le13:45 triflisco 14:47 na c.le14:27 triflisco 15:25 na c.le
Numeri ed indirizzi utili
Costo inserzioniPrima pagina: mm. 45 x 87 euro 100Ultima pagina: mm. 45 x 87 euro 50Pagina interna: mm. 45 x 87 euro 30Per spazi maggiori il costo vienecalcolato in proporzione.Auguri, Annunci, Necrologi mm. 40 x 58euro 30; con foto euro 40I costi sono IVA inclusa e si intendonoa pubblicazione. Si accettanoinserzioni a numeri alterni.
Per alcuni contenuti ci siamo avvalsidella collaborazione di
GOVERNO INFORMA e ricerche su Internet.Ciò per offrire notizie più esaurienti ai lettori
Ritorneremo in edicolail 24 aprile 2009
Museo Camp ano di Capua (CE) .
Orario di apertura al pubblico :Giorni feriali: 9.00 - 13.30Domenica: 9.00 - 13.00
Apertura sportello informazioni: martedì e giovedì 15.00 - 18.00Chiusura: Lunedì e festività civili e religio-se (S. Patrono 5 febbraio)
Indirizzo:Via Roma 68 - 81043 Capua (CE)Tel.: 0823 620035 - 0823 620076Fax: 0823 620035E-Mail:museocamp [email protected] a.itSito web: www.provincia.casert a.it/museocamp ano
Tariffe: Biglietto intero: Euro 4,13Biglietto ridotto: Euro 2,07
Riduzioni e Convenzioni:50% per soci Touring Club Italiano e grup-pi di almeno 10 paganti30% per tessera Campania Artecard (Euro.2,90)
Gratuito: Cittadini di età inferiore ai 18 anni e supe-riore ai 60 anni, soci I.C.O.M e scolare-sche. La prima domenica del mese per icittadini residenti in provincia di Caserta.
15:33 triflisco 16:27 na c.le17:34 triflisco 18:31 na c.le19:07 triflisco 20:03 na c.le19:56 triflisco 21:17 na c.le
Napoli T riflisco06:20 na c.le 07:27 triflisco 07:43 na c.le 08:41 triflisco10:56 na c.le11:52 triflisco12:28 na c.le 13:24 triflisco13:48 na c.le 14:48 triflisco15:14 na c.le 16:09 triflisco15:49 na c.le 16:42 triflisco17:06 na c.le 18:02 triflisco19:11 na c.le 20:06 triflisco
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