deja vu magazine n°2

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Luglio 2012 N°2 Mensile ufficiale del Proclub Deja vu su XBOX360 Sito: https://sites.google.com/site/proclubdejavu Email: [email protected] Deja vù re di coppe Calciomercato Deja vù; Due acquisti importanti in difesa

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Mensile ufficiale del proclub Deja vu

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Luglio 2012

N°2

Mensile ufficiale del Proclub Deja vu su XBOX360

Sito: https://sites.google.com/site/proclubdejavu

Email: [email protected]

Deja vù re di coppe

Calciomercato Deja vù; Due acquisti importanti in difesa

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Luglio 2012

Sommario

Pag. 3 - L’ idea che mi sono fatto (di A.A.)

Pag. 5 - Deja vu, due acquisti in difesa (di M.F.)

Pag. 7 - Crisi di risultati, è il momentum? Che fare? (di M.F.)

Pag. 9 - 11 coppe in 10 giorni (di M.F.)

Pag. 11 - I nuovi tesserati del Deja vu (di M.F.)

Pag. 12 - E’ realmente immorale buggarsi? (di M.F)

Pag. 15 - Riassunto della stagione (di M.F.)

Pag. 17 - Player of the season (di M.F.)

Pag. 19 - Flop of the season (di M.F.)

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L’idea che mi sono fatto

E’ già da un po’ di mesi ormai che gioco alla modalità Pro Club . Bella, nulla da

ridire: si incontrano persone per bene, si gioca, si ride, si scherza... Tuttavia c’è una cosa che proprio non mi va giù. Vi sarà capitato alle volte di avere l’impressione che gli avversari abbiano una marcia in più, vincano i rimpalli anche più improbabili, mentre i vostri giocatori a stento riescono a saltare l’avversario e falliscono gol fatti. Ecco, fin quando ciò capita una tantum, nessun problema. I problemi cominciano a sorgere quando comincia ad aversi l’impressione che funzioni sostanzialmente così: un giorno o due va bene, altri due o tre va male.

Basta dare un’occhiata alla tabella risultati nel menu del club: si noterà, il più delle volte, che a fronte di tante vittorie di seguito, corrisponderanno altrettante sconfitte consecutive. Un po’ come dire: “Hai accumulato 200 punti? Bene, ora te ne scalo 180 (nella migliore delle ipotesi)”. Il gioco di questo passo sicuramente durerà più a lungo, ma a tratti comincia a divenire frustrante.

Ora potreste obiettare che questa è una mia teoria. Bene, allora cercate su google “momentum fifa 12”. Il momentum è un termine proprio della borsa, che, applicato al gioco, significa sostanzialmente che come per opera di una “mano invisibile” si riporta alla normalità una squadra che ha subito una rapida crescita, togliendole repentinamente gran parte dei punti accumulati. Fare ciò a livello informatico è una sciocchezza, dal momento che bastano una serie di script , sapientemente sfruttati per favorire una squadra piuttosto che un’altra ed il gioco è fatto! Gli script in questione gestiranno in maniera diseguale le situazioni causali in-game (contrasti, lanci, tiri, tuffi del portiere)*.

Se neanche i tumulti del web circa questo fenomeno “oscuro” vi convincono, allora provate a chiedere spiegazioni al producer di FIFA 12 David Rutter . Anzi, non vi affaticate, l’hanno già fatto per voi dei giocatori della community italiana**. Volete sapere qual è stata la risposta?

“Quando giochi con la CPU o con un player reale non c’è nessun concetto legato al morale: le squadre non ne sono influenzate nella performance, sono solo le azioni sul campo a farlo, e non c’è nessun concetto legato al momentum. Sapete che abbiamo speso gli ultimi due anni cercando di farvelo capire. Nei forum UK in particolare dove ne abbiamo iniziato a parlare 2, 3 anni fa era stato messo un

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documento di appunti in merito che non era veritiero. Abbiamo fatto diversi sforzi per far capire che ciò che succedeva in campo è in definitiva collegato alle vostre abilità di giocatore, supportate dalle abilità della IA, e allo stesso modo per l’avversario umano o artificiale contro cui giocate non c’è nessun concetto legato al momentum.”

Dunque la EA smentisce, così come ha smentito che ci siano modi per provare la colpevolezza dei giocatori “pompati” sfruttando i bug di sistema che presenta il gioco. Eppure esistono. Mi chiedo se il loro sia un continuo prenderci in giro, oppure realmente vogliono farmi credere che nel 2012, l’era in cui la tecnlogia ha permesso di creare videogames ormai prossimi alla realtà, non esiste un modo per controllare che i giocatori

non ricorrano a trucchetti per “aiutarsi” nel gioco. Cerco ancora di capire se l’ EA non stia avendo un atteggiamento troppo omertoso nei confronti di giocatori “disonesti” (pur sempre fetta di mercato), come mai, nella modalità pro club, in sala d’attesa si vedono solo le gamertag degli avversari? Come mai un passo indietro rispetto alla “trasparenza” di Fifa11 che in sala d’attesa mostrava anche ruoli e i valori dei CV avversari?

Cara EA ti prego illuminaci, perchè, a noi giocatori onesti, sembra di essere stati ormai abbandonati.

Fonte:

*http://www.youtube.com/watch?v=-9cGoZ8RpdI

**http://www.youtube.com/watch?v=KL7crvdfNJk&feature=youtu.be

AA

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Deja vu, due acquisti in difesa

In tutta la stagione 2012, sino al mese scorso, il club Deja vu, ha cercato

ripetutamente ed inesorabilmente, tra siti, pagine di Facebook e partite classificate, difensori da poter schierare tra le proprie fila.

Dopo tanta perseveranza sono arrivati nello stesso mese due difensori centrali, facendo si che la rosa si impreziosisca di quasi tutti i componenti, mancano ormai all’appello i terzini per rendere l’ organico del pro club invidiabile.

Va infatti sottolineato che sia i difensori sia i terzini, sono ruoli che raramente vengono ricoperti da chi gioca nella modalità pro club, per questo i due colpi di mercato messi a segno dalla squadra, e nello stesso mese, fanno pensare solo a cose positive per il futuro e danno maggior risalto ad un club che era nato per il solo gusto di trovare amici per divertirsi.

Rimane da vedere come reagirà tutta la squadra, che si vede rafforzata con questi ingaggi, perché è vero che i difensori sono importanti (come tutti gli altri ruoli), ma è ancor più importante che i nuovi arrivati, non sentano la pressione del gruppo già formato e che creino affiatamento tra di loro, con il portiere e con il centrocampista difensivo, in quanto, saranno i loro primi punti di riferimento nel gioco.

Molte volte, il Deja vu, ha annoverato giocatori in ruoli importanti tra le sue fila, ma mai un difensore, quindi, forte dell’esperienze passate, positive e negative che ne sono uscite, il club ha deciso di “scommettere” su di loro, le parole dei componenti della squadra

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furono: “adesso prenderemo una valanga di gol, ma credo sia inevitabile dato che dovranno capirsi, conoscere bene i loro ruoli e poi conoscere un po’ noi, l’importante è che noi non gli facciamo sentire la pressione, perché devono imparare e una volta che abbiamo trovato due difensori dovremmo solo avere pazienza, gli inizi saranno duri, ma se li sappiamo aspettare ci divertiremo con due elementi in più e loro faranno altrettanto”.

Nonostante entrambi i nuovi acquisti, non avessero valutazioni elevate del proprio calciatore virtuale, sia Carlo che Marco hanno sin da subito dato una certa sicurezza nelle retrovie. Carlo alternò prestazioni ottime a svarioni difensivi, dove spesso Antimo riuscì a limitare i danni, altre volte anche lui non poteva rimediare.

Quando il club vide Marco giocare, capì di avere in squadra due difensori di altissimo livello, in primis perché già comunque si stavano comportando egregiamente l’uno senza l’altro (quasi mai agli inizi facevano coppia), poi perché ci si accorse che nel momento in cui avessero giocato assieme si sarebbero compensati a vicenda.

La consapevolezza che assieme sarebbero divenuti forti è derivata quando si esaminarono i movimenti ed i comportamenti dell’ uno e dell’ altro:

Carlo; difensore aggressivo, incontrista e soprattutto capace di scegliere i tempi giusti di una scivolata anche all’interno dell’ area.

Marco; difensore attendista, capace di coprire i buchi che la difesa crea, aspetta al varco l’avversario ed interviene con enorme tempismo sul portatore di palla, pulito e calmo, tanto da uscire dalla difesa con palla al piede ed impostare con tranquillità.

Sia pur vero che per trovarli il Deja vu ha atteso più di 3 mesi, sia pur vero che era disposto ad attendere che trovassero il giusto equilibrio ed affiatamento in campo, ma adesso che i difensori ci sono, si stanno imparando a fidare delle doti del compagno di reparto e ne conoscono le debolezze per rimediare in tempo, il Deja vu, si ritiene fortunato nonostante l’attesa di aver trovato 2 difensori bravi, ma soprattutto due persone che si sono inserite bene nel gruppo, sentiamo quindi il dovere di ringraziare Carlo e Marco, sia per le prestazioni già date, sia per le future, benvenuti nel Proclub Deja vu.

MF

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Crisi di risultati, è il “momentum ”? Che fare?

Come spiegato nell’articolo “l’idea che mi sono fatto”, scritto da A.A., ad un certo

punto del gioco, il pro club era divenuto ingestibile; capitava di vedere ad ogni partita, a favore di avversari; rimpalli, rigori inesistenti ed anche difensori della cpu non appoggiare al nostro portiere, ma tirare in porta (di testa) colpendo con molta forza.

Questo è continuato per una settimana, ritrovandoci da 1700° al mondo a poco meno di 5000°, ci sentivamo inermi di fronte a tutto quello che stava capitando, di 20 partite ne avevamo vinte solo 3 e se pareggiavamo i punti erano 0, chiaro che la calata dai 5500 ai 4200 è stata un’ autentica mazzata.

E’ nato un forte senso di disprezzo per il gioco, troppo palese il “momentum” e troppo incisivo, troppa mancanza di risultati ci rendeva nervosi, questo certo non aiutava le nostre prestazioni, si può dire infatti che ci siamo comportati esattamente come voleva l’ Electronic Arts, cadere nella loro trappola per allungare il gioco.

Fu in quel momento che non sapevamo più cosa fare, tanto da chiederci se buggarci (per ovviare al programma che falsa risultati) o gettare il gioco. L’ idea di pompare i nostri giocatori, ad ogni sconfitta, stava divenendo sempre più allettante, tanto da farci capire e “giustificare” chi aveva il calciatore buggato, come spiegherò più avanti in “E’ realmente immorale buggarsi?”.

Come spesso avviene, in un vero gruppo, c’è sempre chi riesce a mantenere la calma e far ragionare tutti; sta di fatto che la proposta di Lorenzo (trinità) venne fatta con queste parole:

“è chiaro che c’è poco da fare, buggarsi è far parte di chi rovina il gioco, e fino ad ora siamo riusciti a starne alla larga, buggarsi non mi sembra la soluzione, certo ti batti alla pari, ma non credo sia la cosa giusta. Siamo scesi a 4200 perché troviamo gente taroccata, non ci possiamo fare nulla, cerchiamo solo di fare un buon gioco e non pensiamo al risultato. Essere tra i primi 5000° club al mondo per non avere buggati in squadra non è poco, se poi vogliamo salire con il ranking vedo solo una via d’uscita; la coppa. Inutile starci a logorare, se il gioco lo hanno fatto così e se è pieno di buggati, inutile pure starci a combattere per prendere un pareggio, perché alla fine ci da 0 punti, se perdi ce ne levano dai 60 ai 70 se vinci ti da 20 o 30. Personalmente la coppa la vedo come una via d’uscita, perché il pareggio non esiste o vinci o perdi, almeno i 0 punti li

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dimentichiamo, andiamo ai rigori male che va, il portiere lo abbiamo, i rigori li sappiamo tirare, poi non dimentichiamo che eravamo arrivati a 5500 proprio con la coppa e perché il gioco lo sappiamo fare”.

Queste parole, con queste spiegazioni, ci hanno dato la consapevolezza che:

1) Eravamo talmente accecati dalla voglia di riprenderci i nostri punti, che stavamo giocando tutte le partite che ci capitavano, senza prestare attenzione agli avversari se avessero giocatori buggati in rosa

2) La crisi di risultati non solo ci faceva essere tesi già prima dell’inizio della partita, ma stava causando tensione all’interno del gruppo, con il rischio che con una parola sbagliata questo si potesse spezzare

3) Quella stessa tensione ci faceva sbagliare cose basilari; passaggi laterali a un metro di distanza, tiri pieni di rabbia a due metri dalla linea della porta che inevitabilmente uscivano, quando in realtà bastava sfiorare il pallone

Tutto questo, messo assieme al “momentum”, ci ha fatto capire che non avevamo dimenticato da un giorno all’altro come si gioca al calcio, ma ci ha reso consapevoli che la casa americana, grazie al programma sopra citato, era riuscita nel suo intento, farci perdere punti e calma al fine di “allungare” il gioco, se solo avessimo avuto più esperienza, avremmo saputo che prima o poi dei punti ci sarebbero stati “rubati”, ma avremmo anche saputo che restando calmi, forse non ne avremmo persi così tanti; fatto sta che ne abbiamo fatto tesoro ed esperienza, non gettiamo alle spalle le negatività, ma grazie a queste ne maturiamo e ci rafforziamo.

Adesso riscendiamo in campo per divertirci e fare un buon gioco, se sappiamo realmente giocare i risultati arrivano, come detto adesso sappiamo restare calmi e sappiamo reagire con una risata alle cose assurde che capitano in questo gioco.

MF

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11 coppe in 10 giorni

In questa stagione il pro club, ha scelto di disputare più partite di coppa rispetto a

quante programmate nella tabella mensile (si sarebbero dovute disputare solo 2 giornate di coppa, Domenica 1 e Lunedì 2 Luglio).

La prima e la seconda giornata dell’evento, rispettivamente programmate, furono di forte impatto emotivo, tutta la squadra era pronta a giocarsi la partita con lo spirito di chi voleva divertirsi, ma anche con la voglia di vincere, ogni partita era come una finale, tanto che nel primo giorno il club si arricchì di 3 trofei.

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Nel secondo giorno, ci si accorse che i risultati raggiunti, avevano dato forti motivazioni al club, queste, avevano dato la forza non di ripetere l’impresa, ma superarla, infatti si arrivò a prendere 4 coppe in una serata.

Così come scritto in precedenza, in “Crisi di risultati, è il “momentum”? che fare?” scritto da M.F., il Deja vu, ha ritenuto giusto non rispettare la programmazione mensile, quindi si è rimessa a disputare partite di coppa, dal 19 al 26 Luglio, come visionabile dalle tabelle.

Questa volta i risultati non sono stati belli, tantomeno il gioco, il club ed i suoi tesserati, hanno risentito a lungo del “periodo no” che ha fatto cambiare programma, tanto che, per vedere i primi trofei si è atteso il Lunedì 23 Luglio, ove la squadra ha sollevato al cielo 3 volte il trofeo, ritrovando fiducia, compattezza e non per ultimo il gioco.

Lo spirito combattivo, ma misto alla serenità che il gruppo aveva ritrovato, fece di nuovo vincere un trofeo nell’ultimo giorno utile, ossia il giorno in cui si decise di ripartire con il campionato, portando così, nell’arco di un mese, il totale dei trofei a 11.

Qualunque difficoltà si presenti al Deja vu, grazie alla maturità dei componenti ed alloro spirito combattivo, si cerca sempre con raziocinio di risolverlo, assieme si stringono i denti, per poi assieme ringraziarsi dell’ aver superato l’ennesima difficoltà.

MF

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I nuovi tesserati del Deja vu

Un difensore come non si vedeva dai tempi di Vierchowod, incontrista nato, possente e abbastanza rapido, un gigante con poca calma, ma molto tempismo, sradica spesso il pallone all’avversario, ma mai con le buone. Nonostante la sua aggressività, indovina sempre i tempi delle scivolate anche se all’interno dell’area, non conosce la parola tecnica, ma conosce ed insegna la parola sicurezza. Le sue entrate stanno diventato “leggendarie”, mai un fallo pur entrando in maniera rude, più o meno come un boscaiolo tirolese abbatte gli alberi, lui abbatte i difensori, gli avversari raccolgono tibie e malleoli, ma l’arbitro non ha coraggio di fischiargli fallo e dopo 3/4 interventi “puliti” lo senti dire “du minchia vulivi passare scimunito, ca ci sugno io, o difensore chiù forte au mundo”.: BECCHINO

Difensore dai piedi buoni, attendista, sa come e quando intervenire, i sui contrasti sono sempre puliti e spesso gioca d’ anticipo, è in grado d’ aspettare fino all’ultimo secondo pur di avere la consapevolezza che toglierà il pallone all’ avversario.

Spesso capita di vederlo immolarsi avanti al giocatore che tira, un muro umano che con la sua calma e tecnica imposta già dalla difesa, raramente si spinge in avanti, ma con i rischi che ne seguono.

Fisico da Samuel, piedi da Chivu (ma al contrario del rumeno lui li sa usare tutti e due) e stacco alla Lucio (dei tempi migliori), bravo anche come QLS, la sua calma non lo fa innervosire mai, lo si sente pacato anche nei dialoghi.: CAMOMILLA

MF

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E’ realmente immorale buggarsi?

Pur essendo un club formato da gente dai sani principi, a volte c’ è capitato di chiederci

se valeva la pena tradire il nostro credo, oppure continuare a non truccarci, pur sapendo che ormai c.ca il 70% degli utenti è buggato e che ad una certa soglia di punti subentra il famigerato “momentum”.

Facendo due conti; se la media ipotetica sopra citata fatta, sia solo vicina alla realtà, significa che 7 partite su 10 che disputiamo, le effettuiamo verso giocatori taroccati; quindi altissime probabilità di sconfitta. Continuando il ragionamento e basandolo sulle medie degli incontri avuti nel nostro club, parlando di punti, più o meno uscirebbero dei dati così:

Punteggio club iniziale = 5200

1) Partita contro buggati (sconfitta) (- 69 punti) 2) Partita contro buggati (sconfitta) (- 65 punti) 3) Partita contro “puliti” (pareggio) (0 punti) 4) Partita contro buggati (sconfitta) (- 63 punti) 5) Partita contro buggati (sconfitta) (- 55 punti) 6) Partita contro buggati (sconfitta) (- 48 punti) 7) Partita contro buggati (pareggio) (0 punti) 8) Partita contro “puliti” (vittoria) (+ 26 punti) 9) Partita contro buggati (sconfitta) (- 30 punti) 10) Partita contro “puliti” (vittoria) (+ 22 punti)

Sconfitte = - 330 punti

Vittorie = + 48 punti

Differenza = - 282 punti

Punteggio club finale = 4918 (10 partite, tempo stimato di gioco c.ca 200 min.)

Questi non sano numeri presi a caso, ma la media dei punti dati e tolti al club, quando si incontrano questi giocatori e si effettuano questi risultati.

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Sono quasi del tutto inevitabili le sconfitte contro squadre aventi giocatori pompati, malgrado tutto siamo capaci di riuscire raramente a pareggiarvi contro, ma come si può notare il pareggio serve solo a farci dire: “meno male non ci siamo fatti togliere i punti da loro”.

Club onesti, seppur pochissimi, ve ne sono, ma ormai a fine stagione stanno sparendo anche questi, perché; essendo a fine Fifa12, prima di prendersi un ban, possono giocarsi anche loro una piccola canche di vincere qualcosa, con l’aiuto del bug, sanno che tanto la casa statunitense non farà più in tempo a sanzionarli.

Quando riusciamo a stappare la vittoria, i punti a certi livelli, sono veramente pochi e neppure si avvicinano a colmare una sconfitta (per far si che una sconfitta si annulli con i punti, servono almeno 4 vittorie, se il 70% degli utenti è buggato, ecco che vi è l’impossibilità di poter riuscire a mantenere il club costantemente a un dato livello).

E’ ben chiaro che così Fifa12 perde di giocabilità, quindi longevità, non vedo perché, e come, ci si possa divertire nel vedere il proprio club cadere a picco, grazie alla poca tutela che l’ Electronic Arts ha verso i propri clienti, ma va fatto notare, che nella definizione “clienti” vi sono i buggati, anzi, ahimè ne sono la maggioranza.

Nonostante il ragionamento abbia portato a questi numeri amari, non vorremmo ne fare la fine di molti, ne tanto meno cadere al tranello “lo fanno tutti lo faccio anche io”, noi abbiamo la nostra personalità e la nostra etica, quella stessa etica che ci ha uniti per giocare assieme, facendoci crescere un forte rispetto reciproco.

Al di là dell’etica, vi è la pratica, dobbiamo buttare Fifa12 in quanto ci sono troppi giocatori buggati?, dopo mesi di fatica per dare lustro al club, dobbiamo vederlo cadere come un castello di sabbia in balia della tormenta?; è qui che mi soffermo e penso: “se perdiamo perché giochiamo male è giusto, se perdiamo perché siamo stati più sfortunati, fa parte del calcio”. Non penso che si possano solo vincere le partite, le sconfitte servono per rendere le vittorie belle e non monotone, anche se è un gioco è uno sport e come tale ci sono anche le sconfitte, ma se queste derivano da trucchi allora mi chiedo altro: ”perché devo vedere altri vincere senza capirne di calcio?, hanno fatto una triangolazione o hanno un’idea di gioco?, no hanno solo lanciato lungo a quello che aveva i valori a 127, se ci buggassimo pure noi, non combatteremo ad armi pari con questa gente? ”.

Perdere con players scorretti è una doppia presa in giro, una da parte dell’ Electronic Arts, perché abbiamo pagato il gioco e non ci da garanzia sul gameplay, è una presa in giro anche dal club che usa il bug, perché al non saper giocare è troppo facile rispondere sapendosi buggare.

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A quanto pare per l’ Electronic Arts truccarsi il giocatore non è un reato, perché non fa nulla per toglierli dai server (sono in continua crescita), allora l’etica la posso mettere da parte, perché contro i mulini a vento nessuno ha mai vinto una battaglia, se tutti ci buggassimo, in realtà nessuno sarebbe più forte dell’altro, ma a quel punto, ad armi pari, tornerebbe a vincere non il più disonesto, ma chi saprebbe esprimere un gioco migliore (praticamente lo spirito per cui era nato Fifa).

Sembra che senza bug la modalità pro club non abbia senso, perché non ha motivo di esistere e creare una squadra che debba essere distrutta da chi imbroglia e non merita, dobbiamo ringraziare l’ Electronic Arts per quando sia riuscita a fare e poi distruggere, aveva creato un gioco bellissimo, ma ha regalato i server ad una clientela orrenda.

Noi regaleremo alla casa americana i nostri 70 euro anche per Fifa13, non fosse altro che il calcio ci ha uniti e la nostra onestà ci compatta ancor di più, nonostante i ragionamenti e la pratica dicano BUGGATEVI , noi continueremo ad affrontare ogni avversario con la coscienza pulita, ciò che realmente conta per noi è il gioco e farlo assieme, quando la sconfitta arriverà per mano di avversari buggati, noi avremo ugualmente la testa alta, noi non ci truccheremo mai.

All’ Electronic Arts diciamo, non baratterai la tua politica di mercato con la nostra integrità morale, ne per 70 euro, ne per nessun altro importo o risultato, ma sappi, che nell’ attesa di un degno sostituto, giocheremo a Fifa, sino al suo naturale declino, che avverrà senza nostri rimpianti, ma consci del fatto che non l’abbiamo distrutto noi.

MF

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Riassunto della stagione

L’ inizio della stagione è stato costellato di successi, così come organizzato già

dal mese precedente, scegliemmo di non disputare le prime 2 giornate di campionato, in modo da poter effettuare partite di coppa, quindi ci concentrammo i primi 2 giorni solo per quell’ obiettivo.

Ottenemmo dei risultati in coppa al di sopra delle nostre aspettative, mettendo così in bacheca 7 coppe in 2 giorni.

Quindi tornammo a disputare le partite di campionato per vedere se riuscivamo a migliorare la 26° posizione del mese precedente e anche per raggiungere i punti stabiliti in tabella.

Al contrario delle partite disputate in coppa, non riuscimmo a giocare belle partite, tanto che le nostre

prestazioni, non ci facevano ne salire ne scendere dalla classifica. Continuammo a lottare per guadagnare qualche punto, ma ogni nostro sforzo veniva vanificato; da gol subiti al 90°, dalla nostra poca lucidità sotto porta e per la prima volta sentivamo l’assenza di un Coc che sapesse aiutare il centrocampo a recuperar palla e che poi riuscisse anche smistare palloni o sulle fasce o in attacco.

Cominciammo così ad annaspare, guardavamo la posizione in classifica, il punteggio del club ed il relativo ranking, questo visionare i dati ci stava facendo perdere più punti del solito, noi tutti respiravamo aria di tensione, soprattutto avevamo voglia di rivalsa ad ogni partita, e quando giungeva una nuova sconfitta, ci sembrava di barcollare ed ormai prossimi a cadere sul tappeto.

Solo la consapevolezza dell’ unione del gruppo, ha permesso a Lorenzo (trinità), (come già riportato in “Crisi di risultati è il “momentum”? che fare?”) di farci ragionare e

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lasciare il campionato per fare nuovamente partite di coppa, almeno fin quando non avevamo sbollito la nostra ira e voglia di riscatto.

Solo tranquillizzandoci, anche grazie alle ulteriori 4 vittorie in coppa, abbiamo poi capito che seppur siano tante le sconfitte, seppur si perda “prestigio” del club, questo è un gioco e come tale deve essere vissuto, gli altri preferiscono buggarsi?, a noi non importa, noi siamo differenti non vogliamo vittorie facili, anzi, abbiamo saputo apprezzare nostre sconfitte, perché ci siamo divertiti in ogni partita, in quei 20 minuti abbiamo riso ed abbiamo costruito un gioco, quel gioco che gli utenti disonesti, non sanno neppure pensare, perché la mia teoria sui buggati è la seguente:

“se devi ricorrere a trucchi per sperare di vincere, non ti divertirai mai; non saprai mai se quel passaggio o quel gol che hai realizzato tu lo avresti saputo fare onestamente, resterai sempre col dubbio, ma pur di cercare la vittoria non ti curi di questo, non cerchi il gioco, perché non sai farlo, se sapevi giocare a calcio e vedevi Fifa per quello che è, ossia un gioco, non ti saresti mai taroccato. In realtà se pensi solo a vincere, ogni tuo pareggio equivale ad una sconfitta, per gli avversari sai che è una vittoria, il comportamento di chi vuole solo vincere ad ogni costo e con ogni mezzo, non è da vincente, ma da fallito.”

Il giorno 26 Luglio, nel pomeriggio il club decise di effettuare l’ultimo tentativo in coppa per poi tornare a giocare il campionato, tentativo che poi si rivelò efficace e vincente, quel giorno per l’ 11 volta vincemmo il trofeo, tornando poi a fare ciò che si era lasciato, il campionato.

Non è stata una scelta facile ritornare a disputare il campionato, a soli 6 giorni dalla fine dello stesso, anche perché la tabella era ferma a 2421 punti dei 3300 prefissati, fu con enorme spirito di partecipazione e volontà che si tornò a giocare e a fare calcio, non si cercava la vittoria con ossessione come prima, ma volevamo solo divertirci e costruire buone manovre di gioco, da li sarebbero arrivati i risultati, anche se l’assenza degli ulteriori 7 giorni e mezzo dal campionato, si faceva sentire sul traguardo che ci eravamo prefissati. Malgrado tutte le avversità incontrate e le scelte fatte, il Deja vu ha raggiunto l’ obiettivo arrivando a 3341 punti e portandosi in 43° posizione, nel campionato.

MF

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Player of the season

Come nel mese precedente, si è confermato il miglior giocatore della

stagione appena terminata.

Nel corso del campionato scorso, più volte il titolo di migliore della serata è andato a giocatori differenti, ma Antimo ha vinto il premio 6 volte, sono state disputate partite di coppa per un totale di 9 giorni, ove il titolo non viene assegnato in quella modalità.

Resta il fatto che Antimo, portiere sempre più esperto, ed alle volte eccessivamente sicuro; tanto da fargli sottovalutare interventi degli avversari che poi vanno a segno, ha meritato questo premio, non fosse altro che per la sua tenacia di resistere contro i tiri dei giocatori buggati, la costanza nelle presenze ed anche nei salvataggi.

Una nota speciale va fatta ai difensori Carlo e Marco, che gli danno una grandissima mano in difesa, pur essendo appena entrati già sanno come aiutarlo, soprattutto Marco.

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MF

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Flop of the season

In questo mese i peggiori sono:

Un difensore importante e bravo, nonostante abbia vinto una volta il premio “player of the night” merita anche questo di premio, per la poca comunicabilità e presenza, poche partite disputate, ma quelle effettuate sono ad alto livello, nell’attesa che riesca ad avere più loquacità e presenze.

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Al contrario del suo compagno di reparto, Marco impara a comunicare quando sa di poter essere presente o meno, molte le sue presenze, è un difensore puro, pulito e dal sangue freddo, il Deja vu ha ritrovato una certa serenità nelle retrovie, quando lui può giocare.

Le belle note sono tante anche perché è in grado di fare il QLS, ma proprio per questo non è mai riuscito a vincere il premio giornaliero nell’arco del campionato, come successe lo scorso mese per lo stesso motivo (fare il QLS) a Lorenzo, che pur sacrificandosi come Marco oggi, non vinse mai il premio.

Quindi come detto nel magazine precedente nella stessa medesima rubrica, riporto la stessa motivazione, sapendo che il premio arriverà anche per lui: “Non merita di essere il peggiore assieme a Carlo, ma la dura legge dei numeri vuole questo”.

MF

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Sito: https://sites.google.com/site/proclubdejavu

Email: [email protected]

Il calcio non è saper segnare, non è saper dribblar e, non è primeggiare ad ogni costo, è il saper giocare rispettando compa gni ed avversari.