del belice ••

10
••••• del Belice llfi n • •••••••••• ••••••• ••••••• •• •••••• •••• di FERRUCCIO VIGNOLA La tra ge d ia, quasl a poc a li tt i c a d e l si s ma . non aveva an cor a comp le- tamente co nsuma to i suoi ter r ibili mo menti in izia- L i, c he Salvatore FrOSI- na , se gr etario del nostro Club , a v eva già stabili- to il pr imo collegamento con i ritaryanl poten ti n l. Perché Potenza ? Per- ché qu asi d 'is tinto la città lu c ana ci sembrò emb lema tic ament e riass u- mere il volto s angui n an- te d el S ud sconvolto. Pot e nz a -un paese d i questa Ita lia anti ca ed amara - che fa ti cosam ente cerca la stra da d ella sua ri n ascit a do po tante Ingiustizie, t an te dimen- ticanze, t anti co l pevoli ritardi. Emergeva no già le av- vIsaglie d i una lab o rio- sa fa se di ri pr esa, si parlava di deco ll o, come di cono gli es pe rti, comin- ciava ad affi orare la spera nz a , f rutto dell' o- scuro sa cri fici o della gen te di Luca n ia, ten a ce ed ope rosa come tutte le ge n t I che affondano le propne radici nell'antl - ca e nobile cultura con- tadma. I vorticosi gorghi pa- ra l izz a nt i, quasi re t ag- g io d i un malefico sortl- le g io sec olare, sembra v a- no doma ti, ed ecco Poten- za anco ra tr afi tta mon al- ment e d a un cataclisma natur al e sen z a preceden- ti , che semi n a luttI, dI- sas tr i, dis p er a z Io ne, fiac ca ndo v ol ontà e spI n - to di ripre sa. Riv i via mo do po tred i- ci ann I il *Dr am ma de l Beli c e* c he , come in al- tra art ico lo del Boll e ttl - no testi mo ni a con la su a com pe te nz a Sllv estro Mes- si na, è ben lont an o dal- l ' essere concluso, essen- dos i se mm aI aggravatI ve cch i e nu ov i dis a gi. Ecc o pe rc il Be l ice ch iama Pote nz a. La loro è la no stra tragedia, un a tr agedia antica, co- me antica e com un e è la n os tra cultura. Un d ram - ma che gli sco n volg i men - ti tellurici dell ' u l timo qu arto di secolo ha nno pr epot en te men te por t a t o alla riba lta: * IL DR AMM A DEL SU D * E I ter ri b ilmente ango - s ios o dover consta tare che ne ce ssit ano rovi nos e cala mi tà, int e rm i nabi li elenchi di mo r t i, str azi - a nti scene d i terror e, per far sentire la pro- lO

Upload: others

Post on 27-Mar-2022

13 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

••••• a~ms

del Belice

llfi

n • •••••••••• ••••••• • •••••••• ••••• •••••• •••• di FERRUCCIO VIGNOLA •

La t r a ged ia, quasl a poc a litt i c a d e l si s m a . non aveva ancora comp le­tamente con s um a to i suoi ter r ibili momenti in izia­Li, c he Salvatore FrOSI­na , segretario del nostro Club , a v eva già stabili­to il pr imo collegamento con i ritaryanl poten ti n l.

Perché Potenza ? Per­ché q u asi d 'is tinto la città luc ana ci sembrò emb l e ma tic amente riassu­mere il volto sangui n an­te d el Sud sconvolto.

Pote nza -un paese d i

questa Ita lia antica e d amara - che fa t icosamente cerca la strad a d ella sua ri n ascit a d opo tante Ingiustizie, t an te dimen­ticanze, t anti co l pevoli ritardi.

Emergeva n o già le av­vIsaglie d i una labo rio­sa fa se di ri p r esa, si parlava di decollo, come dicono gli esp e rti, c omin­ciava ad a f f iorare la spera nza , f rutto dell' o­scuro sac r i ficio della g e n te di Luca n ia, ten a ce e d o p e rosa come tutte le

gen t I che affondano le propne radici nell'antl ­ca e nobile cultura con­tadma.

I vorticosi gorghi pa­ra l izza nt i , quasi re t ag­g io d i un malefico sortl­leg io secolare, sembra v a­no doma ti, ed ecco Poten­za ancora trafi t t a mon al­mente d a un cataclisma naturale sen z a preceden­ti , che semi n a luttI, dI­sas tr i, dis p er a z Io ne, fiac c a ndo v olontà e spI n ­to di r i p r e sa.

Riv i via mo d opo tred i­ci ann I il *Dram ma de l Belic e* c he , come in al­tra art i c o lo del Boll e ttl ­

no testimoni a con la su a compe t e nza Sllvestro Mes­s i na, è ben lont ano dal­l ' essere concluso, essen­dos i semm aI aggravatI vecch i e nuov i dis a gi.

Ecco p e rc h é il Be l ice c h iama Pote nza. La loro è la nostra tragedia, una tr agedia antica, co­me antica e com une è la n os t r a cultura. Un d ram­ma che gli scon volg i men ­ti tellurici dell ' u l timo quarto di secolo ha nno prepoten te men te por t a t o alla riba lta: * IL DR AMM A DEL SU D *

E I terri b ilmente ango­s ioso dover consta tare che necessit ano rovi nos e calami tà, inte rm i nabi li elenchi di mo r t i, strazi ­a nti scene d i terrore, per far sentire la pro­

l O

prta voce, per sperare che qualcuno l'ascolti.

Ld Valle del BelIce ha ra c colto l'appello. hd sentIto Il gndo di ,jo lO f e del fratelli delle

altre rE'glùnl del Sud.

ta" che sul dolore e SUI

l u t t i pc ssa no ngog l iosa-

me n re p:-osperare germI

de I l il s p ec u l a Z io n e o sple­

ga r 5 I 11 velo dell ' obllo - ,

ia s to lla dirà s e per I l

Sud e le sue gen t i i l

sole è tornato a s punta­

re. .. Anche per questo

la Valle de l Bel i.ce

chiama Potenza I

l ome poteva esserE' dIversamente' Quando Froslna parla

delle telefonate con l'a­ JB3JEIL][CJE mico GlOvanni Salettl, preSidente del Rotary di Potenza, non na sconde «TREDICI ANNIcommozione e gioia. Due uomini che ancora non DOPO IL SISMA>}SI conoscono fisica me nte, che hanno ViSSutO comu­ di silvestr o rnessina ni esperienze che lascia­no segni profondi e d in­delebili, s'Incon trano A tredic i an n i da quel- membra. Ci sono qua s i qua­

-sotto i l segno de l Ro t a­ la trag ica no tte del 15 r a ntami la baraccati che

ry- per darsi una mano, gennaio del 1968, quando aspettano "il dono d e lla

p e r camminare i ns ie me. la t e r r a imp a z z ita trasfor- casa", ma c 'è s o pratt;.J tto

Con loro s'inco n trano mò i l Belice in un immenso la preoccupazione c h e

due Clubs, due po p ol a z 0 ­ r: imi tero, mettendo in gi­ l'Italia possa dimenti ca re

nI che vogliono rinasce­ noc chi o 70 mi la persone la tragedia d i que sta gen­

re per lasciarsi alle senza f ortuna, c 'è anc o ra te, le c ui baracche di ven­

s palle il buio del tunnel Ch i do rm e sotto un tetto tano ogni giorno pi ù preca­

c!te stanno percorrendo. di ete r n i t e sopravvive rie, in c o nd izi oni igieni­

Quando questa nu ova fra quattro pa r eti di le­ che indescrivibili, prive

tr a gedia attenue r à le gn o gre z zo , c on il gel o d i a c qua, spe s so di luc e,

sue grigie tinte, il Club c h e la notte attanagl ia Le scoperchiate dal vento e

di Potenza e quello di r---------------------------------------~ infradic i te dal­

Castelvetrano -Valle del la pioggi a , spac ­

Bellce- celebreranno il cate dal s o le.

loro gemellaggio, sarà E come se tut­

quel giorno- la festa del­ to questo no n ba­

la speranza e d e lla fidu­ stasse c'è la

Cla nel domani che Cl plaga della di­

auguriamo migliore dopo s o ccupazione gio­

tante lunghe e fre dde va ni l e, c'è una

notti d ' attesa. situazione econo-

La storia domani di - mica e s ociale

rà s e , -dopo g io r ni in piena disgre­

della paura, r avviva ti gazione, c i s o no

dai baglior i ' d i t an ta carenze e r i t ar­

u ma na solidarietà , resi di dell'appa r a to

inc ert I d alla p reoccupa ­ buroc ratico, e

c 'è sop ra tuttozione "sp e riamo i n fo nda­

11

Jna de l' 1 sa

.:: he rl­

s e l. ar e anche

c h e f: \.;­

t">t- I • ...~a h ' "" une..

rlu ­

II ì l ­

a a [' e z Z I . Mar ·

• <" . " a ~ ...a I e -e-- .=., a - d ... e v

.... 03 .. ,...,.. i: . ..J.rr L ,

'ùS , I>m e

3S 1 quaran ­

r )f.- I e agli

S 3r;, a E= ' gr I famI g ll a

r-sone h é' "erl ­

? r .l '-l" a dra t I

. r - ""

I I :. a r a l , a quar ­• '1 ~ - . E Sa""!? de, Par 18­

C' ~ g ! ! El ' q 1111 ­

l,are ~ , : , o n l f lnura

s' an z. C!\. . vari o tltol u

5 1 pre vedeva

!a u= ;;:r~z ne dI c i r ca 14

ml1~ 3 •. ~gg~. a finor a so­

no s~ r eal ' zzati poco

men ~ l 2 _a allogg1 pa­

pa ar. ;} più di 2 .300

a! gg, co I l cont r ibuto

de. . ;:;::.3 ::.o , c i rea 4 mil a

so ,o . fi _ ~rs d1 c ostruzio­

ne, -~n ~~e ne sono n e c essa­

rl -seco:1do e ef.fett i ve

e s _genze e l e r i c h ieste

de_.e arl.e a inistrazio­

n1 c al tri 18 mi-

La. Pere .: canto ritardo?

o. 1. paes non hanno

lo a =tSsegnare, mentr~

con in ano conflitti in­

terp-ecat1vi per stabilre

ChI ha diri tto alla casa,

e a Pa!e~o l e pratiche si

b oceano per mesi perché

l' ~spet arato alle zone

terremotate no n ha pers o na­

le a suff l c ienza.

A S. Ninfa s o no stat

consegnati 208 alloggi po­

p olari, 248 a Gibellina.

114 a Poggioreale .Ma non

t u tti sono abitabili. In

mol ti - le inchieste della

mag i s t ratura ordinaria di

questI giornI lo dimostra­

no- filtrano rivoll dI ac­

qua dal tetto , pavimentl

sono sconnesi, gl i scanti­

n at i e le cisterne del ga­

s ol io piene di acqua.

La situazione é la stes­

sa dappertutto. E' dal pri­

mo gIorno del t erremoto

c he va av an t i così. E nien­

te lascia sperare c he qual­

c osa possa camb Iare,

I n 13 anni nel Belice

sono stati spesi 879 mil i­

ardi e 50 mi lion i. Per fa­

re che cosa? Il primo pro­

getto era fantascientifi­

co; c ostruire un solo nu­

cleo urbano a ragglera che

raggruppasse tutti vec­

chi centrI distrutti e ri­

costruiti su una valle chi­

amata "asse attrezzato

Ventitudue miliardi si vo­

latizzarono solo per i p r o ­

ge t t l .

Dovevano nascere ospeda­

lI, scuole, anche le case.

Ma le ammIni s trazioni comu­

na! I si opposero al trasfe­

riment I) I n altre zone. MI­

l I ard I SE-' ne andarono per

I ()str<llre upere di contenl­

ment<J dI terrenI fr a nOSI,

a Poggioreale e a S. Nin­

fa. Sorsero viadotti farao­

nici, superstrade, SVinco­

li sopraelevati a quadrifo­

glio che finiscono nel nul­

la e sui qual i passano in

media non più di tre mac­

chine l'ora.

Urbanisti ed archi tetti

sperimentarono sulla pelle

delle popolazioni del Beli­

ce (e sul Bilancio del lo

Stato) le loro visioni av­

veniristiche. A Partan na e

a Salemi ci sono dedali di

strade nuovissime nelle

quali ci si perde. Le ba­

rncche in molti punti sono

attraversate da cavalcav ia

arditi e fantascientifici.

Il campo sportivo di S.

Ninfa (gradinato, tenn is,

pallavolo, piste in tar ­

tan) é costato un miliardo

e mezzo, il centro sanita­

r lO é bell issimo ma pri vo

di attrezzature. Ed intan­

to alcuni bambini continua­

no ad andare a scuola in

baracche e l'unico luogo

per partorire è i l lontano

ospedale di Mazara del Val­

lo, perché que 110 di Ca­

stelvetrano, che dovrebbe

fare fronte alle esigenze

degli 80 mila abitanti del

quarto comprensor io (la

maggior parfe dei centri

del Belice), rimane l 'eter­

no inc om p i to. Perché tutto

questo?

Perché l'intervento pub­

blico non ha s aputo dare

priori tà alle cose da fa­

re, non ha pensato all e

conseguen ze d i dee l s i ù n i

affrettate, si é mostratu

prl v(, di quals1 8s 1 raZl o nQ­

Iltà. Si é partItI dal ~rp ­

supposto della inc a paCità

delle popol azIoni meridio­

nali all'autogoverno e ven­

ne i nventato l' Ispettl~rato

alle zone terremotate,

direttamente dipendente

dal Mi ni s tero dei Lav o rI

Pubblici, c he ha scavalca­

to t ut te le competenze del­

la Regi one, in barba allo

stesso Statuto Siciliano.

Tutto i l ve rm i naio di cor­

ruz ione e ineffic ienze nel

proc essso di ricostruzi one

nella Va ll e de l Belice,

che sta venendo alla luce

in questi g iorn i attraver­

so numerosi arresti' é sta­

to alleva t o a11 'ombra del­

l'Ispettora to alle zone

terremotate. Certo, si é

inserita la mafia. Ma il

sistema di potere mafioso

alligna l à dove manca il

c ontrollo d emocra ti co. L' I­

spettora t o é stato ideato

propri o per sfuggire ad

ogni controllo democratlco.

Nel c o rso di quest i 13

lunghi anni, attorno alle

baracche dei terremotati é

cresciuta un a fauna di

sciacalli e di insett I ve­

lenosi c he con i loro espe­

dienti hanno Inventato 11

"mestiere" di terr emotato.

Certo, per un lungo perio­

do costoro hanno avuto il

gioco f acile ver s o le popo­

lazioni esasperate · dai ri­

tardi inamm iss ibili e dal­

l e constatazione de gl i

sprechi e de l le ruberie d I

ogn i t l po . E ' sta to cos ì

po s s ibile che fiori sse tut­

ta una lette ratura sui t e r­

remota t i, ma c ià che Oggl

preme -ed é l'aspetto pi Ù

pOSltlvO dell'Intero ·'pro­

blema Belice"- è constata­

re c ome terremotati non

SI siano lasciati prendere

dallo sc onforto, non siano

scappati e siano rimasti

nelle baracche per combat­

tere la battaglia per la

ricostruzione e la rinasci­

ta della loro Valle. Cer­

to, in questi anni é anda­

to avan ti i l processo di

, ... .. I .. ...

I l.!...

13 l', -,

sVlluopo e trasfo rma z ione

d 11 'ag~lcoltura; so no sta­

ti m iantati al tre migl i 'ì ­

I a d I o;: ta r I d I v igne r ,

reg.a I ; c 'é sta t a La ,',) ­

s tr~zlone ell e cant in e sv­Cla!l ; 51 é estesa a n,; h~'

la zo ",, :ecn a. a tut to q uP ­

sto . eVI entemen te, é la

Lonseg enza d I u na presa

d'a tto del la inconsistenza

de l ~e promesse e degli l m­

pegnl l ega t i al famoso

" acche to d i industriallz­

zaZ lone" de l 1970, che pre­

edeva lO m' l a posti di la­

vo r o n e !.la Valle ( fra cui

ue del centro elettro­

metall rgIca) , La criSI

e conomica ha reso evidente

che quella strada non era

percorrib~ e . Di qu i, quin­

di, la re es i tà di impo­

s tare na po I i ti ca di sv 1­

Iuppo economico f ondata

s:Jl le va orizzazioni delle

r i sorse locall in s t r etto

lega e con la r i c o struzIo­

ne del cent!" l te rremotati,

['eslgenza che il Beli ce

non l' anga nuo vamente so­

lo, che sul l'i ntera Valle

non cali un calcolato ed

Inspleg bI le s i l e nz io.

Ro- A R'f t'O TI Z \ t

b oUCtt i V10 dQL \·\()ta,} C\. \.lb .:\1'

éa~h.dV~ t. rdVlO Vd LL ~ dQL ~~ L i(.e.

-J\~Q.l:\o"t: r~r.,.\).c.G i O v \S ",oLa

- ~ i r~ ttO \" ~ ~ Q ~ ~o Yl ~ b; Lt p \ ~ ho 'p i ~c.~ Ha

Lo V1~o

~~ IVd tor ( f "O ~ ì ~

- ~ ~.2.0 \a \'0 S,6

.. d Vldt~a Li p<HI

~ ~d \ v~ t o)oq Lo <..0 )0 t o

- ~r8tic.~e. dI. bct.Pf>C2 b \l~~0

- i \1\ ~ ..!\ i "'3.2. ;0 VI e eh 1:>12 ~r~ bu~ lo Q.. J~V1 itlO'"~ìo md Id Cd~ h~

; ..c3 \4Ge.s.c..O ~ o \.f b lb,;,~o $. d \ 1/.,) to H! Lo c..u.,. t-o J....

/ / ''''''/oPnù hl(lJ1U>o " clclo.Jlt~1b t't( 1>'"0)"''0 I "'.J<f ;/l',It V-'Hdr 'loj ,lc/tjh/b.wfo -1~dlwbI#fP ..t~

J / St:JCI ' J~I ClUb Q4.p' I~ JiI~k' ,:;F ~(.lIo,,'3Jd­Z/D /(R. .

TAKE TlME TO SERVE

111

DAP ZA

...RICEVIAMO...

" ~ "­" ­ '"'­

"­........

" " .~~

..... " }~

1t

Quando il Bollettino era g la completo. a b biamo ricevuto dal Club di POT EN ZA que s ta documentazi eon che pubb lichiamo. * *RINGRAZIAMO GLI AMICI POTENTI NI PER LA STIMA DIMOSTRATAC I

15 ~ y

~~ '~

ROTARY INTERNATIONAL Sen'lC{' AbQVI! Sel! - Re Projiu MO$r Who Servf<s BelI

210' OIS T .ETTO - CLUB DI POTENZA

lL PREHlDE..."'TE 85100 Potanu. -If'. :? PI. . .. . " .-. - ........ -_.-.. _. .

~t l.....c Gl...-~_4Q '.>../ r:,-~ r.t.M.r~ ,~ \ ~. ii-.. ' l'' ~ . ', il • . ' ~ '/.,. I~_ ~~ '\.oIVYV'- '( - w~~ o~_

T~ et,.....(.. , ~{k-.. tJ~ r ..:. O'1h' ~ ~ ì .'1.'0

\ , 1\ ' ",,,,, V\~ O'rr-. ~ ~~~ 1.0 ~ J/.oW-__VA/:\ ~ ()l(.,e

~~ t.ow. ~~<.. - t ~<l ILA.' ~tt,.

lMTw.. ~'""r\~ ~~ . ,T\''''-r~ o1ij~J<.,l"t~~ o.&~ cf- ~r...\ ~\ ~~fFvt~ a.. ~ J'lji t...:. ow~~IA.~ M?~~ · ~ ~~~t., r ov) f~ ~ ~ ~i:~~~~

~- .,)lJl~ J

\;)~~

I \~ :. , n le h,-' .;? l 1.<_' Li , 'l: ..'r ,ì <1

-C.. • 1 ~ .~ t tl non ho [l "lE ! .

:il ~, , _.... ! .; : ~I c .t r, i; :.: .lL'_ 'n mo! ~) ,! : ..:

~: :. , . '. " ~ : c' I.: r. -: ( l • [I I ,:._ . l : .) 1n : n I

.'''''': ~" . ' ~. _.. _ , l _ l

q uu ran to llC or d i

(\ u te' c no sce rl ù Gl i es n. e'I o la

5... ll .::; é~~U!. è 1(1 par t? ': l pazione ddlJ \':,lit e del Be li.ce è d i s uo i r ota.:-vùnl. Eg l l mi dèscr ive v,1

miche , le .

le ten-loil i ore ch e la ge;Hè di

Lucan i:.t s ta va vi v en o non

[:"v,- v . parole pe r r ingraz1 a r e

rowry ni de l Be ic e Pèr a o r o

lnizi riva di p res enza e di

a m le i t: -: a .

scusa S I.: risp -: ndL al a tu a l e L r a a l oi!

';):i;SLne deì nos tro Boll etun-:-. Pç[ n n gr aziarti d ' ua nto ci

l n v ii.. d e ll e te stimonian z che ci fa i avere, d e ll a solidarietà

" J , mic zi a stabilltasi t ra dUè zone così provate, d i que s o

"m- ::-to na [ O Su d".

Ll ... s tro Bo ll e tti no e in ;r.1n p a r t e de d i -a to a l .e r r emoto

che h a sconvolto la vos t ra ter a è vuoI cont e ner e un gndo

di al a me e di all 'erta: " Ch e il é3 e lice n on si ripet a " .

Con questo augur io de i ro t aryani del Belice e mio persona­

le, spero che presto pos s a i n con trarti nella tua città,

a v vtat a a serena rip r esa, 1n u n a festa d i a mi ci z i a e di

spe r a nza. Brinderemo a ssieme , rot a r y an i delle due zone, ad

un a vven ire p iù p rospe ro e fe lic e.

tuo SALVATORE FROSI NA

--

~----~~~~~~--~~---------------------------------~

• L

- ,

~ ~ second i d i in tern ai ì I

n è ln c as a , ai pri mi plani . v e d e le pareti spaccarsi e crollare ; -hl abita ai pian i a l t i ved la casa osc illare paurosamente e non -e a fa a muov e r si. Un boat di c rol li . di s t r t ur e pi eg ate. distorte, sollecit ate oltre pr e vl _1ùne, ac ompag na uc l lv d ~l mobili che si spezzano, masse r i-Zl c h e cadone è Si rompo no .

FI NALMEN TE lL SIL ENZIO. BREVE ... .. .. . .... . .

a gen e reag isce come l' i s i n to gli su gg erisce, q u a si tutti con . d ~-uga .

FlU m" di auto si allont a na no dalla Città, con i n gorghi pauros i ••••• p " hi. r est ano in ca o; a, pochi..ancor a i n Città .. .. .. . ** **** *** **** *** * ** ********* **

/ ''"(

I

ì

POTENZA è una Citt à di 55.000 a b itanti, con un n uclec c! '.';, :-­ste costruzioni sulla cresta di u na colli na, a 850 mt. sul 11Vt:l

d e l mare.

At torno a questi edifici, in pie tr a e mattoni, affacc iantesi s ull a Via p rincipale ( Vi a Preto r i a) si è sviluppata la città: pr ma c o n costruzion i mode ste, poi con cost ruzion i moderne, se mp re p i ù grand i, pi ù alte .. ...

Nel 1840 Pot e nz a con t av a circa 11. 000 abitanti e NON er<1 Ll primo cen t ro de lla Basilicata.

Nel 1960 La popo la zione e ra di circa 30.000 abitan o.

Nel 1981 La popolazione è di circa 55.000 a bita n t i.

Lo svi l u p po ed ilizio è sta t o come dovun q ue: selvaggio, scons id erdto .

*** ******* ********* ********.~

t' T