TUTTI I TERMINIDELL’ IMPLANTOLOGIA

DENTALEspiegati semplicemente

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Si parla spesso di implantologia: sempre più persone fanno ricorso a questa tecnica in grado di riabilitare il cavo orale con uno o più elementi dentari artificiali.

I vantaggi degli impianti sono numerosi.

Gli impianti sostituiscono i denti naturali sia dal punto di vista estetico (nessuno noterà la differenza!) sia dal punto di vista funzionale. Sono infatti stabili e resistenti, e perciò permettono di masticare normalmente e senza rischi.

In questo breve glossario cercheremo di fare chiarezza su tutti quei termini un po’ complicati e tecnici che spesso si sentono o si leggono in ambito implantologico. Partiamo subito!

INTRODUZIONE

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ALVEOLO

ANESTESIA

Gli alveoli sono le cavità presenti a livello delle ossa mascellari che permettono l’alloggiamento dei denti.

L’anestetico è un presidio medico che ti consentirà di non sentire alcun dolore durante le manovre odontoiatriche.

Anche in caso di interventi di implantologia, una semplice anestesia locale è più che sufficiente per permettere al dentista il posizionamento dell’impianto.

Oltre all’anestesia locale, esiste anche un’anestesia definita topica: essa consiste nell’uso di gel o spray anestetici che hanno lo scopo di rendere indolore anche l’inserimento dell’ago che dovrà essere utilizzato per l’anestesia vera e propria.

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BIOMATERIALE

CARICO DIFFERITO

Può essere innestato nel caso in cui il supporto osseo a disposizione non sia sufficiente per posizionare correttamente un impianto. Questi materiali, essendo biocompatibili, sono in grado di stimolare la nuova produzione di osso e accelerare la guarigione dei tessuti.

L’implantologia a carico differito prevede che il carico degli impianti (ovvero l’inserimento della protesi dentaria) sia successivo al posizionamento degli impianti stessi.

L’attesa può andare dai 3 ai 6 mesi, a seconda dei casi, periodo durante il quale non si avranno i denti, o al più si avranno delle protesi mobili.

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CARICO IMMEDIATO

IMPIANTI ALL ON FOUR

Questa tecnica di implantologia consente il posizionamento di una protesi provvisoria entro 24-36 ore dall’inserimento dell’impianto. Dopo alcuni mesi verrà posizionata la protesi dentaria definitiva.

Per potersi sottoporre a questa metodica, è necessario che l’osso sia “di buona qualità” e che non ci siano problemi di tipo parodontale.

Il termine All on Four tradotto significa “tutto su quattro”. Questa tecnica implantologica consente il posizionamento di una protesi per riabilitare un’intera arcata (superiore o inferiore indifferentemente) tramite l’inserimento di quattro impianti. Si tratta di un intervento che viene effettuato unicamente sui pazienti edentuli, ovvero senza denti.

Va chiarito come una quantità di osso sufficiente e di buona qualità sia assolutamente indispensabile per ottenere un buon risultato in ambito implantologico.

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IMPIANTI ALL ON SIX

IMPIANTI ZIGOMATICI

È una tecnica implantologica che permette la riabilitazione di un’intera arcata tramite una protesi fissa avvitata (chiamata Toronto bridge) posizionata su sei impianti.All on Six significa infatti “tutto su sei”.

Gli impianti zigomatici possono essere impiegati in casi di edentulia totale (mancanza di tutti i denti) associata a una grave atrofia della componente ossea dei mascellari.

Il posizionamento di impianti zigomatici necessita di una tecnica chirurgica molto complessa, che può coinvolgere anche un chirurgo maxillo-facciale e non solo un medico odontoiatra specializzato in implantologia.

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IMPIANTO DENTALE

IMPRONTA

Non è altro che una piccola vite che viene inserita nelle ossa mascellari (mascella e mandibola) e che “mima” la funzione della radice di un dente.Su questa vite verranno poi posizionati dei manufatti protesici che andranno a sostituire i denti mancanti.

L’impronta è un calco che riproduce le arcate dentarie e i tessuti che le circondano. In implantologia la presa dell’impronta, insieme alle immagini radiologiche, è un passaggio fondamentale per il corretto posizionamento di un impianto.

Può essere effettuata con diversi materiali, il più noto e utilizzato dei quali è l’alginato: si tratta di una polvere che, miscelata nelle giuste dosi con dell’acqua, costituisce una pasta.

Questa, posizionata su un portaimpronta, viene posta sulle arcate dentarie e lasciata indurire per il tempo necessario (solitamente alcuni minuti).Nei casi in cui è richiesta una maggiore precisione vengono utilizzati siliconi

o altri materiali come i polieteri. Questi materiali, di più difficile lavorazione, sono anche più costosi.

Negli ultimi anni è stata sviluppata una metodica che permette di prendere l’impronta in maniera digitale: si utilizza un particolare scanner, che “scatta” una serie di immagini che poi verranno elaborate da un software in grado di complessare le scansioni per costruire un modello 3D.

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OSTEO-INTEGRAZIONE

PANORAMICA

Questo termine, coniato alla fine degli anni Sessanta dal professor Per-Ingvar Branemark, esemplifica la salda unione tra un osso e un impianto (non solo in ambito dentale ma anche protesico).

Un impianto osteointegrato godrà di una notevole stabilità e sarà in grado di rimanere in sede (a meno che non intervengano problematiche particolari come la perimplantite).

L’ortopantomografia, nota comunemente come panoramica, è un’indagine radiologica di routine.

Essa permette di visualizzare in maniera generale lo stato di salute dei tessuti duri (ossa e denti).In ambito implantologico deve poi essere integrata da una TAC o meglio ancora da una CBCT.

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PARODONTOIl parodonto è l’insieme di tutti quei tessuti che danno sostegno e supporto al dente.Fanno parte del parodonto:

Le gengive, che circondano i denti e ricoprono l’osso alveolare;

Il legamento parodontale, che “avvolge” le radici dei denti connettendole all’osso;

Il cemento radicolare, che ricopre le radici dei denti (così come lo smalto fa a livello della corona);

L’osso alveolare, ovvero l’osso che circonda i denti e che poi di fatto si compenetra con le ossa mascellari.

In implantologia è fondamentale che il parodonto goda di ottima salute. In caso contrario, infatti, l’efficacia dell’impianto potrebbe venire irrimediabilmente compromessa.

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PERIM-PLANTITE

Si tratta di un’infiammazione che può affliggere i tessuti che circondano gli impianti.È solitamente provocata da un accumulo di batteri, legato principalmente a una cattiva igiene orale.

La proliferazione batterica causa, così come avviene anche nella parodontite, un riassorbimento osseo. Mancando il supporto necessario, quindi, l’impianto perde stabilità e può andare perso.La perimplantite, infatti, è la principale causa di fallimento degli impianti.

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PROTESI MOBILE

Può rappresentare un’alternativa all’implantologia in caso di edentulia (mancanza di denti) totale o parziale.

Esistono quindi protesi totali e parziali: le prime sono le ben note “dentiere”, che permettono la riabilitazione di un’intera arcata in un paziente edentulo; le protesi parziali, invece, sopperiscono ovviamente a una edentulia parziale. Quest’ultimo tipo di protesi si avvale di ganci metallici che si ancorano agli elementi dentari vicini, in modo da garantire la stabilità.

Va sottolineato, tuttavia, come una stabilità maggiore sia ottenuta tramite l’implantologia, che quindi resta in ogni caso l’opzione più efficace per la riabilitazione dentale.

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PROTESI FISSA

RIALZODEL SENOMASCELLARE

Così come la protesi mobile, anche la protesi fissa permette la riabilitazione delle arcate dentarie con totale o parziale edentulia. Come suggerisce il nome, la protesi fissa – una volta posizionata – non può essere rimossa (a meno che non lo si debba fare in caso di necessità). Questa tipologia di protesi può essere cementata ai denti vicini, purché questi siano in condizioni idonee al sostegno della protesi, oppure possono essere avvitate sugli impianti.

Definito anche “sinus lift”, il rialzo del seno mascellare è un intervento che può essere indicato prima del posizionamento di un impianto. Si effettua questo genere di pratica nel caso in cui lo spessore dell’osso mascellare non sia sufficiente per consentire l’installazione di un impianto.

GLOSSARIO

Come abbiamo visto, la presenza di un adeguato supporto osseo è di importanza fondamentale per il successo dell’intervento implantare: senza osso, infatti, l’impianto è destinato ad andare perso.

Con il rialzo del seno mascellare, effettuato grazie all’uso di biomateriali (naturali o sintetici), è possibile aumentare lo spessore dell’osso fino ad ottenere gli spessori necessari per posizionare un impianto.

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SEDAZIONECOSCIENTE

Si tratta, così come il nome suggerisce, di una tecnica che permette la sedazione del paziente.Può essere ottenuta somministrando, tramite una mascherina, una miscela di ossigeno e protossido di azoto o attraverso la perfusione di alcuni farmaci per via endovenosa (in questo caso è necessaria la presenza di un anestesista).

Questa metodica è molto utile nei soggetti cosiddetti odontofobici, che quindi hanno “paura del dentista”. La sedazione cosciente permetterà a questi pazienti di rilassarsi completamente, pur mantenendo un normale stato di coscienza (al contrario di quanto avviene con l’anestesia generale).

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TCCONE BEAM(CBCT)

La Tomografia Computerizzata Cone Beam, abbreviata con l’acronimo CBCT, è una metodica radiologica sviluppata appositamente per l’ambito odontoiatrico, soprattutto per l’implantologia.Questa tecnica di imaging consente un’ottima visualizzazione dei tessuti duri e molli che compongono il cavo orale ed è addirittura possibile, grazie a software molto sofisticati, ricostruire immagini 3D.

Da non sottovalutare, poi, il fatto che la CBCT fornisca una dose di radiazioni molto inferiore rispetto a una normale TAC, ottenendo comunque dei risultati strabilianti in termini di definizione di immagine.

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TITANIO Il titanio è il materiale che viene utilizzato per la realizzazione degli impianti.Questo metallo possiede delle proprietà caratteristiche che gli permettono di essere utilizzato con successo in ambito odontoiatrico:

Biocompatibilità, per cui il materiale non interagisce in maniera negativa con i tessuti a cui è vicino.

Leggerezza: il titanio è il metallo più leggero (addirittura 4 volte più leggero delle leghe auree!).

Resistenza: il titanio è conosciuto anche e soprattutto per questa sua peculiarità che gli permette di sopportare notevoli sforzi.

Bassa conducibilità termica, che permette di evitare irritazione a livello dei tessuti dentari.

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TORONTOBRIDGE

TRANSFERDA IMPRONTA

Si tratta di una protesi fissa che viene avvitata sugli impianti dentali. Essa può essere posizionata sia su impianti All on Four sia su quelli All on Six.

Si tratta di un cilindro in materiale metallico che viene avvitato all’impianto durante la fase di presa dell’impronta. Il transfer consente di stabilire la reale posizione dell’impianto per permettere poi all’odontotecnico di realizzare il manufatto protesico.

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