della tavola la brigata...elio e si produrrà una grossa quantità di energia. questo avverrà tra...

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In occasione dell’open day: la cerimonia per i 150 anni della Tavola periodica di Mendeleev La brigata I 150 anni della Tavola periodica L’evento per i 150 anni della tavola periodica 1-2-3 -4-5- 6 Le interviste alla cena dell’associazi one diabetici 7-8-9 Il receptionist fa rivivere il Granduca di Toscana 10- 11 La ricetta della felicità del Prof Palagi. 12 SOMMARIO Notizie di rilievo: La cena dell’associazione diabettici novembre 2019 Volume VII, numero III Molibdeno, carbonio, idrogeno, argento…la tavola periodica degli elementi racchiude tante cose: chimica, storia, presente, passato, futuro, filosofia e addirittura poesia. Cosa c’entrano la poesia e la filosofia con la tavola periodica degli elementi? Lo si è capito sabato 30 novembre presso la sede centrale dell’IPSSEOA G. Minuto. Qui, gli alunni delle classi 2E, 2F, 5 SC, 5PA, 4AA, coordinati dal prof. Giacomino, hanno dato vita ad un originale contributo, inserito nell’evento internazionale UNESCO, per il 150° anniversario della stesura della Tavola periodica degli elementi. Per capire la portata dell’evento, si pensi che la cerimonia di apertura si è svolta a Parigi presso il padiglione delle conferenze UNESCO e quella di chiusura si terrà in Giappone. Il prof. Giacomino, coadiuvato dai proff. Stefano Giorgi del corso pasticceria, Mauro Angelini e Cesarina Ceragioli del corso Sala e vendita e dal prof. Maurizio Vaira per la parte grafica, ha organizzato una festa intesa in senso tradizionale; così la partecipazione all’evento internazionale è diventata ‘ufficiale’ e all’IPSSEOA G: Minuto è stata dedicata, dall’organizzazione centrale, la menzione nella cartina geografica internazionale delle manifestazioni. L’evento durerà un anno e coinvolgerà tutto il mondo con prestigiosi dibattiti e conferenze . (continua…)

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  • In occasione dell’open day: la

    cerimonia per i 150 anni della

    Tavola periodica di Mendeleev

    La brigata

    I 150 anni

    della Tavola

    periodica

    L’evento per i

    150 anni

    della tavola

    periodica

    1-2-3

    -4-5-

    6

    Le interviste

    alla cena

    dell’associazi

    one diabetici

    7-8-9

    Il

    receptionist

    fa rivivere il

    Granduca di

    Toscana

    10-

    11

    La ricetta della felicità del Prof

    Palagi.

    12

    SOMMARIO

    Notizie di rilievo:

    La cena dell’associazione

    diabettici

    novembre 2019

    Volume VII, numero

    III

    Molibdeno, carbonio, idrogeno, argento…la tavola periodica degli elementi

    racchiude tante cose: chimica, storia, presente, passato, futuro, filosofia e

    addirittura poesia. Cosa c’entrano la poesia e la filosofia con la tavola

    periodica degli elementi? Lo si è capito sabato 30 novembre presso la sede

    centrale dell’IPSSEOA G. Minuto. Qui, gli alunni delle classi 2E, 2F, 5 SC,

    5PA, 4AA, coordinati dal prof. Giacomino, hanno dato vita ad un originale

    contributo, inserito nell’evento internazionale UNESCO, per il 150°

    anniversario della stesura della Tavola periodica degli elementi. Per capire la

    portata dell’evento, si pensi che la cerimonia di apertura si è svolta a Parigi

    presso il padiglione delle conferenze UNESCO e quella di chiusura si terrà

    in Giappone.

    Il prof. Giacomino, coadiuvato dai

    proff. Stefano Giorgi del corso

    pasticceria, Mauro Angelini e Cesarina

    Ceragioli del corso Sala e vendita e dal

    prof. Maurizio Vaira per la parte

    grafica, ha organizzato una festa intesa

    in senso tradizionale; così la

    p a r t e c i p a z i o n e a l l ’ e v e n t o

    internazionale è diventata ‘ufficiale’ e

    all’IPSSEOA G: Minuto è stata

    dedicata, dall’organizzazione centrale,

    la menzione nella cartina geografica

    internazionale delle manifestazioni.

    L’evento durerà un

    anno e coinvolgerà

    tutto il mondo con

    prestigiosi dibattiti e

    c o n f e r e n z e .

    (continua…)

  • Pagina 2 LA BRIGATA

    Indagando nella vita del chimico, sono emerse figure straordinarie:

    1) la figlia Liuba,. una donna bellissima ma soprattutto molto affascinante, che andò in sposa ad uno dei

    maggiori poeti russi del 900, Blok, e che, amante della recitazione e dell’arte, lasciò il poeta per viaggiare,

    ispirando in lui poesie strazianti.

    2) Primo Levi, che ha scritto ‘Il sistema periodico’, nel quale spiega ad un amico come la tavola di

    Mendelev consenta di vincere la materia e comprenderla, cosa necessaria per comprendere l’universo e

    se stessi e come, quindi, essa rappresenti la più alta e la più solenne di tutte le poesie digerite al liceo,

    dotata perfino di rime.

    3) Stanislao Cannizzaro, un chimico ma anche grande politico italiano che partecipò ai moti siciliani, e che

    abbracciò completamente l’idea di Avocado e il cui assistente, durante un congresso internazionale,

    distribuì a tutti i presenti delle dispense sulla teoria della singolarità degli elementi, lasciandoli folgorati da

    queste letture e accelerando le conoscenze scientifiche.

    3) Borodin che, insieme a Mendelev, faticò molto per affermare le nuove teorie e modernizzare la Russia

    rurale e tecnologicamente poco avanzata, e che apprezzò molto la scienza italiana definita generosa nel

    mettere a disposizione i suoi laboratori, a differenza di Germania e Francia.

    Per quanto riguarda la tavola periodica, sono emerse molte curiosità:

    1) la prima tavola di Mendelev aveva 62 elementi con due elementi mancanti: l’elemento con peso

    atomico 68 e quello con peso atomico 65 e questo fatto è essenziale perché permise di porre la domanda

    giusta, dove, un ricercatore deve sempre porsi la domanda giusta per poter risolvere il problema. Con la

    tavola di Mendelev, appunto, si pose la domanda giusta: qui manca questo elemento che deve avere delle

    caratteristiche simili a quello di sopra; a quel punto lo scienziato sa dove cercare e infatti nel giro di due o

    tre anni dei ricercatori francesi riuscirono ad individuare gli elementi mancanti e così si diede una

    definitiva consacrazione a questo sistema e Mendelev iniziò ad essere considerato il più grande chimico

    dell’era moderna.

    2) La grandezza di Mendelev fu di dare un senso a tutte le sostanze allora conosciute, facendo notare che

    c’era una periodicità nelle proprietà di questi elementi. Cioè gli elementi non erano uno diverso dagli altri,

    ma ad un certo punto si assomigliavano. Mendelev, che era un giocatore, disegnò, sulle carte da gioco, i

    simboli degli elementi e cominciò a metterle in ordine. La leggenda vuole che una volta in sogno vide

    un’organizzazione tra gli elementi e l’organizzazione consiste nel metterli in ordine secondo il peso

    atomico o massa crescente. 3) Una meditazione particolare è quello che ci dice ancora la tavola periodica: organizzando tutti gli

    elementi in base al peso atomico, i primi elementi sono l’idrogeno e l’elio e noi adesso sappiamo,

    attraverso degli studi di astrofisica, quando e come sono stati generati questi elementi. Ebbene, in base

    alla teoria del big bang, che ormai viene universalmente accettata, l’origine degli elementi idrogeno ed elio

    è avvenuta 13, 7 miliardi di anni fa, con la primordiale esplosione. Cioè nel giro di un secondo sono stati

    generati questi due elementi e basta. Poi si sono formati degli agglomerati dei due elementi che hanno

    dato origine a delle stelle gigantesche che poi sono esplose e sono nati i primi elementi: il carbonio,

    l’ossigeno, l’azoto; poi, nei primi 100 milioni di anni, questi elementi si sono ancora aggregati tra loro e

    hanno dato origine a tutto il resto degli elementi. Questo processo continua ancora ma l’idrogeno e l’elio

    hanno avuto origine in quel momento là. A questo punto si sfocia nella filosofia, per cui se si chiede ad una

    persona: quando sei nato? Quella può rispondere, per esempio, il 12 marzo 1955, però se si chiede al suo

    dito:’ e tu quando sei nato?’ E si va dentro e si trova l’atomo di idrogeno che si è legato alla molecola del

    glucosio, per esempio, quell’idrogeno risponderà: io sono nato 13,7 miliardi di anni fa. Questo dà da

    pensare e questo ce lo dice la tavola periodica.

    4) Attualmente nella Francia meridionale si sta organizzando il progetto ITER, con reattori nucleari che

    realizzeranno la fusione dell’atomo cioè quello che è successo 13,7 miliardi di anni fa e che succede

    continuamente nel nostro sole. La fusione nucleare verrà realizzata dal reattore ITER con idrogeno ed

    elio e si produrrà una grossa quantità di energia. Questo avverrà tra una ventina d’anni e, mentre la

    scissione nucleare, come dimostrano Hiroshima e Nagasaki, crea sostanze radioattive, con la fusione,

    invece, non si creano sostanze radioattive e si risolverebbero tutti i problemi energetici. Anche questa

    straordinaria frontiera ci è stata indicata dalla Tavola periodica.

  • Ecco la scansione della cerimonia: introduzione del prof. Giacomino, lettura delle lettere a Cannizzaro, in

    francese, dalle quali emerge un rapporto abbastanza stretto tra la cultura scientifica russa e quella italiana;

    addirittura Mendelev chiede del materiale a Cannizzaro da poter studiare per poter introdurre in Russia il

    sistema di misura internazionale (a cura delle alunne Dalle Luche Rebecca 4 AA e Zocco Chiara 4AA);

    Lettura di un estratto del ‘Il sistema periodico’ di Primo Levi (a cura di Iachetta Sara 2 E, Isolani Martina

    2E); lettura, in russo e poi in italiano, delle poesie di Blok per Liuba (a cura Giulia Shupen, Davide Ribolini

    e Davide Bennati V SC); magie sul tema tavola periodica (a cura di Mago Luca Funzione); degustazione dei

    cocktail ‘Ljuba’ e ‘Mendelev’ (a cura degli alunni della classe VSC) e della torta con la riproduzione della

    Tavola periodica realizzata dalla V pasticceria.

    Alla cerimonia hanno partecipato la dirigente scolastica prof.ssa Sonia Casaburo e il segretario dell’Ordine

    dei chimici della Toscana Dott. Patrizio Gracci, il quale, intervistato dagli alunni Davide Bennati e Nadia

    Bogazzi del progetto Laboratorio multimediale La Brigata, si è detto fiero ed orgoglioso di aver

    partecipato all’iniziativa. Il dott. Gracci ha sottolineato che l’invito alla partecipazione non è stato accolto

    neanche da istituti tecnici importanti come quello di Prato o di Empoli, mentre un istituto alberghiero, in

    cui la chimica per fortuna è presente, noma è una materia sicuramente meno importante che negli istituti

    tecnici, ha realizzato un’iniziativa veramente interessante.

  • Come è stata

    progettata la torta

    ispirata alla Tavola

    Periodica?

    L’idea della torta ispirata

    alla tavola periodica è

    v e nu t a d a l p r o f

    Giacomino . abbiamo

    pensato di fare un pan di

    s p a g n a c h e , i n

    pasticceria, è la cosa più

    semplice da modellare ,

    gli abbiamo dato la

    forma di tavola periodica

    sulla quale abbiamo

    messo tutti gli elementi,

    cercando anche di

    essere fedeli nella riproduzione dei colori, per dare l’idea della Tavola periodica che tutti conosciamo.

    La torta, il prof. Giorgi con Nadia e il dott. Gracci con Davide

    L’intervista al prof. Stefano Giorgi.

    A cura di Nadia Bozzi della classe VSC

    L’intervista al segretario dell’ordine dei chimici

    dott. Pietro Gracci.

    Cosa pensa di questa iniziativa?

    Sono fiero ed orgoglioso di aver partecipato alla

    vostra iniziativa. Io mi sono dato fare per queste

    manifestazioni ma l’invito non è stato accolto

    neanche da assessori alla cultura molto

    importanti, non ci hanno risposto istituti tecnici

    importanti come quello di Prato o di Empoli ed è

    assolutamente interessante e curioso che un

    istituto alberghiero in cui la chimica per fortuna

    c’è ma è una materia sicuramente meno

    importante che negli istituti tecnici, abbia preso

    questa iniziativa. Quindi vi faccio i complimenti

    dal più profondo del cuore.

  • Altra prelibatezza: in esclusiva il cocktail

    progettato dagli alunni con i proff. Ceragioli

    Cesarina e Mauro Angelini

    PASSIONE DI LJUBA

    Long drink

    4 cl the aromatizzato alla cannella, cardamomo

    e zenzero

    3 cl purea di passion fruit

    1,5 cl succo di mirtillo

    2 cl sciroppo di zucchero

    2,5 cl ginger ale

    Decorazione 1/2 frutto della passione, ribes,

    menta fresca

    cannucce

    Il gioco ideato dal

    prof. Giacomino:

    pesca la carta

    dell’elemento e

    prendi il pezzo di

    t o r t a

    corrispondente.

    I giochi di fumo dei

    tecnici di sala e

    cucina

    L’ideatore dell’evento prof. Rocco Giacomino

  • Un po’ di gossip: il look dei vip

    presenti

    Il sempre elegante prof. Piccini non si smentisce, nei toni del blu. La scatenata prof.ssa

    Ferrari con look leopardato in pandant

    Le interviste

    realizzate in

    occasione della

    c e n a

    dell’associazion

    e diabetici

  • Intervista al professor Barontini a cura di Nadia Bogazzi

    Sappiamo che lei fa parte della giuria ed è un maestro in questo mestiere, può raccontarci

    delle esperienze che ha avuto?

    Le mie esperienze sono iniziate in questa scuola, come voi. Sono stato studente di questa scuola dal 1982

    al 1987, poi sono stato insegnante in questa scuola dal 1996 al 2011, per poi trasferirmi a Bagnone. Sono

    stato un allievo del professor Caldana e del professor Mecatti, sono stato un collega del professor

    Angelini; abbiamo lavorato anche insieme in Versilia, poi ho fatto le mie esperienze all’estero e poi ho

    iniziato l’insegnamento e ormai sono più di 20 anni che insegno.

    Intervista al professor Paganini a cura di Diego Ferulli

    Visto che lei è un maestro di questo settore e questa sera fa parte della nostra giuria, ci

    piaceva sapere qualche curiosità sulla sua storia e il suo mestiere.

    Questo è un mestiere che si impara con il tempo, però c’è una curiosità: io ho iniziato a fare questo

    lavoro dopo aver fatto un’altra scuola; più precisamente, prima ho fatto il ‘chimico’, poi, finito il chimico,

    avevo questa passione per la cucina e ho ricominciato a studiare all’alberghiero. Poi nel 1980 ho iniziato

    ad insegnare. Ora ho finito anche di insegnare e faccio altre cose, naturalmente.

    Michelen intervista a cura di Diego Ferulli e Filippo Bertonelli

    Sappiamo che lei ha una stella Michelin e vorremmo sapere come si è formato e le sue

    esperienze lavorative.

    Tutto nasce da questa scuola, la scuola alberghiera è una base importante su cui far forza per andare

    avanti in questo lavoro, con tanta passione e dedizione ed impegno perché in questo lavoro queste sono

    cose molto importanti, ho iniziato tutto con il professor Paganini al Byron e poi ‘Il carpaccio’ di Paraccucci

    a Parigi, il San Domenico ad Imola, ‘Alen Ducas’ a Parigi, l’’Enoteca Pinchiorri’, poi sono tornato a casa e

    tutto procede. Però la cosa fondamentale sono l’impegno, la dedizione e la passione per un lavoro ed un

    settore che comporta tanto tempo e tanto impegno. Senza passione non si fa nulla; però tutto parte dalla

    scuola

    Un ricordo della nostra scuola

    Il ricordo della scuola è molto importante; al di là del rapporto che mi lega al professor Paganini che va oltre il rapporto da alunno a professore, avendo, poi, lavorato insieme e con il professor Caldana, la

    scuola è una base importante perché senza fondamenta non si costruisce nulla e la scuola è un momento

    importante per la professionalità e la vita lavorativa di tutti i giorni.

    Gli alunni Bogazzi, Frulli, Alberini, Bertonelli con i proff. Paganini e Barontini e con il

    ristoratore con stella Michelin.

  • Durante la cena sono state

    girate le ultime scene del

    filmato ‘Safety, quality.

    Delivery’ che parteciperà

    al concorso della Baker

    Hughes e che mostra il

    rispetto della normativa di

    sicurezza nei settori

    cucina, sala, accoglienza

    Intervista al sign. Bosoni. A cura di Diego Ferulli della VSC e di Filippo Bertonelli della

    classe IVSC.

    Sappiamo che lei stasera ha portato il suo vino, quali caratteristiche ha?

    È un vino nero in purezza, viene macerato per 24 ore sulle bucce, nasce dalla selezione di uve tutte di

    collina. È il nostro vino di

    maggior pregio.

    Per me questa sera è un

    onore che questo vino

    venga servito in questa

    scuola alberghiera che

    penso sia la numero uno

    nel nostro territorio

    toscano ligure. I ragazzi

    della scuola alberghiera

    sono il futuro anche per

    l ’ agr ico ltura perché

    l ’ a g r i c o l t u r a è

    enogastronomia. Un

    domani voi sarete futuri

    r i s t o r a t o r i , f u t u r i

    sommelier, coloro che

    daranno valore ai nostri

    prodotti, sia vini, che olio e prodotti della terra.

    Stasera avere qui il mio vino, l’’Etichetta nera’ che quest’anno ha vinto il premio di vino migliore d’Italia,

    che io ho dedicato a mio padre che mi ha trasmesso la passione per la terra e soprattutto l’amore per il

    vino. Salire sul palco per ritirare il premio è stata un’emozione immensa e questa sera è un’emozione

    che voi presentiate questo vino e poi darete un giudizio, voi che un domani sarete coloro che

    presenterete ai clienti dei ristoranti dove lavorerete i vini del nostro territorio. Voi avete una ricchezza

    in mano, il nostro territorio è ricco di vini, di prodotti della terra, sta a voi presentarli e valorizzarli.

    Prima di tutto dovete presentare il vino dei produttori della zona e valorizzare quelli, come fanno in Trentino; in Trentino è difficile trovare un vino toscano o un vino ligure e anche noi dovremmo essere

    forti e presentare prima di tutto i nostri vini, poi avere, come corredo, anche prodotti che vengano da

    fuori.

    Io vengo dall’Accademia della vanga’ cioè non ho studiato, ma ho solo vangato

    Quanto lavoro c’è dietro un vino come questo?

    Ogni volta che facciamo un vino è come una donna quando partorisce: una donna per arrivare al parto

    impiega 9 mesi, io considero un vino un parto di 2 anni, perché un vino è pronto dopo 2 anni; ogni volta

    che arriva la vendemmia per me è come un parto, un parto che si prepara quando stacchi l’uva poi ci

    sono le ‘doglie’ e viene fuori il vino ed inizio ad allattare questo bambino che è il vino, che io curo come

    se fosse un figlio, forse anche di più. Viva le donne e viva il vino.

  • Manfredi propone agli amici di dire le loro idee in merito alla sicurezza del proprio reparto e di come curare la qualità

    , in relazione alle attività che si svolgeranno per preparare e servire la cena.

    comicia , Bertonelli di sala:

    Dobbiamo controllare le sedie, i tavoli, gli infissi, vedere se ci sono degli intonaci scrostati e se i soffitti non presentano

    distacchi di intonaci che potrebbero cadere sui tavoli e sulle persone.

    Interviene Bracciotti, sempre di sala e ricorda che bisognerà calzare scarpe antiscivolo, controllare gli estintori della

    sala, vedere se sono stati controllati ogni sei mesi, vedere se le uscite di emergenze sono aperte e sgombre da

    impedimenti. Controllare tutto il percorso fino all’uscita esterna.

    Storico aggiunge che bisogna aver pronto tutta l’attrezzatura per asciugare liquidi che potrebbero versarsi sul

    pavimento , compreso il cartello di indicazione pavimento sdrucciolevole.

    Bertonelli riprende la parola e dice che è necessario avere a portata di mano e pronto all’uso il defibrillatore ed

    assicurarsi che alla cena ,tra il personale, sia presente qualcuno che lo sappia usare.

    Grilli di accoglienza dice che al defibrillatore ci pensa lui e controllerà anche la cassetta di pronto soccorso. Inoltre, sia

    postazione di accoglienza ed il guardaroba dovranno essere ordinati e non creare possibilità di scambio di indumenti

    consegnati all’arrivo.

    Spataro: Stiamo andando bene. Vediamo in cucina.

    Rocchi alza la mano e chiede di parlare:

    Innanzitutto bisognerà controllare se tutti gli impianti e le apparecchiature sono in buono stato e ben funzionanti, se è

    tutto pulito, se le prese ed i fili sono in buono stato, se le valvole generali del gas sono ben segnalate, se gli estintori

    sono al loro posto e sono stati controllati ogni sei mesi, se le porte REI della compartimentazione antincendio sono

    funzionanti.

    Spataro: come fai a ricordarti tutte queste cose?

    Rocchi: sono stato attento quando abbiamo fatto i corsi sulla sicurezza.

    Del Francia: Bisognerà pulire tutto perfettamente, dobbiamo adoperare lo sgrassante e l’igienizzante e seguire

    l’HACCP; adoperare guanti e mascherine.

    Vignali: il pavimento dovrà essere perfettamente asciutto, dobbiamo essere pronti ad intervenire se si versa dell’acqua

    e tenere sempre le scarpe antiscivolo.

    Con il puntale rinforzato, precisa Yazay.

    Le mie scarpe sono un po’ strette, interviene Bracciotti, lo devo dire al Professore.

    Yazay continua: le uscite di emergenza dovranno essere apribili immediatamente e bisognerà fare attenzione a non

    lasciare nulla davanti o lungo i percorsi di evacuazione.

    Giusto, dice Bertonelli: controlliamo anche se le piantine con le vie di fuga sono presenti nei nostri locali, in cucina , in

    sala e nella zona accoglienza. Ci dovranno essere anche le indicazioni dei percorsi da seguire in caso di evacuazione ed il

    cartello delle istruzioni per i comportamenti in caso di terremoto , incendio o altro. Anzi, agli ospiti, potremmo fargli

    fare una bella esercitazione antisismica, come quella che facciamo ogni mese in classe e nei laboratori, dicendogli di

    mettersi sotto i tavoli, al via dello Chef.

    Spataro: Sarebbe bello ma non esageriamo, l’importante è sapere cosa fare in caso di pericolo e dare le istruzioni

    corrette, con calma e precisione.

    Va bene, aggiunge sorridendo Bertonelli , divertito per la sua battuta provocatoria.

  • Perché ha deciso di abolire la pena di morte?

    Perché ognuno abbia una seconda chance.

    Lo sa che grazie a lei la Festa della Toscana si celebra il 30 novembre?

    Si, ma perché la scuola non era chiusa? C’era la scuola aperta e doveva essere chiusa perché io ho abolito

    la pena di

    morte e

    questo va

    festeggiato

    Il receptionist più grande di tutti i tempi fa

    rivivere il Granduca di Toscana Pietro

    Leopoldo, che abolì la pena di morte.

  • Dopo la celebratissima cerimonia per i 150

    anni della Tavola periodica, la fama del prof.

    Giacomino ha travalicato i confini nazionali e

    ora il prof (ma questo titolo appare ormai

    riduttivo) attende la conferma per la star of

    fame ad Hollywood, mentre Melissa e Belen

    rosicano.

  • La ricetta della felicità.

    Del prof. Palagi

    Date un’occhiata alla classifica di serie A.

    Un estratto della sceneggiatura ideata dal

    prof. Giacomino per il concorso della Baker

    Hughes

    1^ scena. Di Nello: Spataro, dobbiamo preparare una cena per ottanta persone, la faremo tra cinque giorni; sarà

    a base di pesce ed il menù l'ho ben definito. Tu dovrai occuparti di organizzare il coordinamento tra le

    operazioni di cucina, sala e ricevimento , dovrai fare in modo che ogni attività sia fatta in totale

    sicurezza senza perdere d'occhio la qualità degli interventi e dell'intero evento. tra due giorni mi

    presenterai una relazione particolareggiata di come pensi sia possibile operare . Dovrai organizzare la

    squadra completa e controllare le operazioni.

    (S.G.) Va bene Chef ( Gaetano accetta per dovere ma è visibilmente preoccupato) .

    2^ scena.

    Spataro.Gaetano. è in classe, chiaramente preoccupato e pensa a come risolvere la faccenda. Viene

    visto da Manfredi Filippo (M.F.) che gli chiede che problemi ha. S.G. gli spiega il fatto e cioè che deve

    organizzare la grossa cena studiando e controllando l'aspetto totale della sicurezza e della qualità e gli

    confessa che non ha la più pallida idea di come operare .

    Manfredi.Filippo.: Non ti preoccupare Gaetano, so come fare. ( in modo deciso e convinto)

    S.G: Davvero ? e dimmi un po.

    M.F.: Ti ricordi della visita che abbiamo fatto al Nuovo Pignone?

    S.G : Certo, innanzitutto non si chiama Nuovo Pignone ma Baker Hughes e poi che c'entra con la

    nostra cena?

    M.F. : C'entra , c'entra. Loro costruiscono e revisionano grosse turbine a gas però ,ricordi che in ogni

    reparto , all'entrata, c'era un grosso tabellone in cui l'operazione che veniva effettuata era controllata

    sotto l'aspetto della sicurezza, qualità e consegna. Noi potremmo fare nello stesso modo: la cena potrà

    essere studiata sotto l'aspetto della sicurezza, della qualità e della consegna e questo, lo possiamo fare

    per le attività di cucina, di sala e di ricevimento.

    S.G. appare ancora perplesso ma subito dopo si illumina e dice: hai ragione, Filippo, può funzionare.

    Raduno la squadra e studiamo tutte le operazioni , quelle in cucina, in sala ed al ricevimento, sotto

    l'aspetto della sicurezza, della qualità e della consegna che poi sarebbe l'evento.

    I due amici si separano salutandosi evidentemente soddisfatti.