delta nov2014 n136

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del Delta Finalmente! Taglio del nastro per il collettore Porto Viro pag.6 Protezione civile Dieci giorni da protagonisti Porto Tolle pag. 10 pag. 9 Terremoto politico: “Coppola decaduta” Clamorosa decisione del giudice civile Ma adesso il futuro è tutto da scrivere I si Coppola, bassopolesana, consigliere regionale e assessore con importanti de- leghe, è stata dichiarata decaduta dalla sentenza della Corte di Appello, sezione civile, di Venezia. Una decisione arrivata in un contenzioso che ha già vissuto vari gradi di giudizio, approdando sino in Cassazione e tornando poi in Corte di Appello a Venezia, sezione civile. Al centro di tutto il ricorso che era stato presentato da Luca Rossetto, fedelissimo di Renzo Marangon, rodigino, ex sindaco di Rovigo ed ex assessore veneto, sconfit- to alle scorse elezioni regionali proprio da Coppola. Il ricorso di Rossetto ipotizzava uno sforamento del tetto fissato per legge alle spese elettorali da Coppola nel corso della campagna elettorale. La Corte di Appello, valutando anche una consulenza, ha ritenuto che in effetti sforamento vi sia stato. Dichiarando quindi la decadenza di Isi Coppola dalla carica di consigliere re- gionale. E ora cosa succede? Rispondere non è immediato. Numerosi gli scenari che potrebbero aprirsi. Starà infatti al Consiglio regionale dare corso alla decadenza. Con un atto che potrebbe essere impugnato al Tar. Non solo: contro la sentenza è possibile un ulteriore ricorso in Cassazione. Il tutto senza contare che il presidente della Regione Luca Zaia potrebbe decidere di tenere comunque in giunta l’assessore Coppola. Sullo sfondo di tutto, le imminenti elezioni regionali, fissate per la prossima primavera. TAGLIO DI PO: ECCO LE DUE PIAZZE! E’ stato individuato il progetto vincitore del concorso di idee che è stato bandito per le due piazze cittadine. Saranno completamente ridisegnate, ponendo al centro il pedone. E parte le mostra di tutti i progetti presentati pag. 18 PORTO TOLLE: PRESTO RIAPRE L’ECOCENTRO Dopo quattro anni di incertezza si profila all’orizzonte la riapertura dell’E- cocentro comunale. L’annuncio è arrivato nel corso del consiglio comunale, dove la minoranze resta tuttavia molto critica sulla questione pag. 12 Periodico d’informazione locale. Anno XXI n. 136 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD www.lapiazzaweb.it del Delta 1994 - 2014 continua a pag. 8 Intervento “S ono le 10 di sera e sono in ufficio tra le ultime carte della giornata, che però non è ancora finita. Un uomo è venuto a chiamare l’ambulanza: la moglie era andata a raccogliere l’erba per riparare il tetto, si è fermata in un villaggio a passare la notte e lì è stata sorpresa dalle doglie. In Africa quando si nasce alla fine del mondo di Don Dante Carraro* *Direttore di Medici con l’Africa Cuamm App COUPON del risparmio 10€ 40€ 50€ 30€ 30€ 25€ 50€ 20€ 60€ 40€ 60€ COUPON del risparmio L’EDITORIALE Buon natale e felice anno nuovo La Redazione* F ino a non molti anni fa questo era il tempo in cui si compilava una lista con i nomi delle persone a cui mandare gli auguri per le feste. A volte sui biglietti si scrivevano frasi di rito altre volte, invece, ci si impegnava a fondo per mandare davvero i migliori auguri. Nell’era digitale, invece, tutto passa dai social, Facebook in primis. E accade che, se durante le feste non sei connesso, rispondi a chi ti ha fatto gli auguri per Nata- le quasi a carnevale. L’idea per queste feste in arrivo, allora, potrebbe essere quella di esercitare il proprio diritto alla disconnessio- ne e la propria volontà di presenza dove davvero si vuol essere presenti. Abbiamo tutti più bisogno di vicinanza e di calore, come insegnano le tante storie di volon-tariato che vi raccontiamo in que- sto numero del nostro giornale. Le difficoltà del momento se si affrontano insieme ad altri possono fare meno male e costruire, invece, nuove vie di futuro, di speranza e di pace. E da parte nostra, che ogni mese da più di vent’anni entriamo a casa vostra per raccontarvi come va il mondo, un messag- gio speciale: Sentiti auguri a tutti di Buon Natale e Buon anno nuovo! *[email protected] Sanità Salute pagg. 45-48 Cambia la medicina: c’è bisogno di cure diversificate Locanda Ristorante 7 Mari Via Pirandello 1, 45014 Porto Viro (RO) Tel 0426 324512 Cell. 335 5858184 Chiuso il mercoledi www.locandaristorante7mari.it [email protected] Specialità del territorio SS ROMEA 19 PORTO VIRO tel: 0426 632838 cell: 335 6883452 losteria.portoviro [email protected] chiuso il mercoledi S.S. Romea Km, 67 Porto Viro (RO) Tel. 0426 321933 - 3454630131

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Delta nov2014 n136

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Periodico d’informazione locale. Anno XXI n. 136 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD www.lapiazzaweb.it

del Delta1994 - 2014

Finalmente!Taglio del nastroper il collettore

Porto Viro

pag.6

Protezione civileDieci giornida protagonisti

Porto Tolle

pag. 10

pag. 9

Terremoto politico: “Coppola decaduta”Clamorosa decisione del giudice civileMa adesso il futuro è tutto da scrivere

Isi Coppola, bassopolesana, consigliere regionale e assessore con importanti de-leghe, è stata dichiarata decaduta dalla

sentenza della Corte di Appello, sezione civile, di Venezia. Una decisione arrivata in un contenzioso che ha già vissuto vari gradi di giudizio, approdando sino in Cassazione e tornando poi in Corte di Appello a Venezia, sezione civile.

Al centro di tutto il ricorso che era stato presentato da Luca Rossetto, fedelissimo di Renzo Marangon, rodigino, ex sindaco

di Rovigo ed ex assessore veneto, sconfit-to alle scorse elezioni regionali proprio da Coppola. Il ricorso di Rossetto ipotizzava uno sforamento del tetto fissato per legge alle spese elettorali da Coppola nel corso della campagna elettorale. La Corte di Appello, valutando anche una consulenza, ha ritenuto che in effetti sforamento vi sia stato. Dichiarando quindi la decadenza di Isi Coppola dalla carica di consigliere re-gionale. E ora cosa succede? Rispondere non è immediato. Numerosi gli scenari che

potrebbero aprirsi. Starà infatti al Consiglio regionale dare corso alla decadenza. Con un atto che potrebbe essere impugnato al Tar. Non solo: contro la sentenza è possibile un ulteriore ricorso in Cassazione. Il tutto senza contare che il presidente della Regione Luca Zaia potrebbe decidere di tenere comunque in giunta l’assessore Coppola.

Sullo sfondo di tutto, le imminenti elezioni regionali, fissate per la prossima primavera.

TAGLIO DI PO: ECCOLE DUE PIAZZE!

E’ stato individuato il progetto vincitore del concorso di idee che è stato

bandito per le due piazze cittadine. Saranno completamente ridisegnate,

ponendo al centro il pedone. E parte le mostra di tutti i progetti presentati

pag. 18

POrTO TOLLE: PrEsTOrIAPrE L’ECOCEnTrO

Dopo quattro anni di incertezza si profila all’orizzonte la riapertura dell’E-

cocentro comunale. L’annuncio è arrivato nel corso del consiglio comunale, dove

la minoranze resta tuttavia molto critica sulla questionepag. 12

Periodico d’informazione locale. Anno XXI n. 136 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD www.lapiazzaweb.it

del Delta1994 - 2014

continua a pag. 8

Intervento

ENTRA IN RETE CON NOI! Troverai il nostro giornale prima che venga distribuito con nuove news che riguardano il tuo territorio

“Sono le 10 di sera e sono in uffi cio tra le ultime carte della giornata, che però non è ancora fi nita. Un uomo è venuto a chiamare l’ambulanza: la moglie era andata a raccogliere

l’erba per riparare il tetto, si è fermata in un villaggio a passare la notte e lì è stata sorpresa dalle doglie.

In Africa quando si nasce alla fi ne del mondo

di Don Dante Carraro*

continua a pag. 8

Intervento

“Sono le 10 di sera e sono in uffi cio tra le ultime carte della giornata, che però non è ancora fi nita. Un uomo è venuto a chiamare l’ambulanza: la moglie era andata a racco-

gliere l’erba per riparare il tetto, si è fermata in un villaggio a passare la notte e lì è stata sorpresa dalle doglie.

In Africa quando si nasce alla fi ne del mondo

*Direttore di Medici con l’Africa Cuamm

di Don Dante Carraro*

*Direttore di Medici con l’Africa Cuamm

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L’EDITORIALE

Buon natale e felice anno nuovola Redazione*

Fino a non molti anni fa questo era il tempo in cui si compilava una lista con i nomi delle persone a cui mandare gli

auguri per le feste. A volte sui biglietti si scrivevano frasi

di rito altre volte, invece, ci si impegnava a fondo per mandare davvero i migliori auguri.

Nell’era digitale, invece, tutto passa dai social, Facebook in primis. E accade che, se durante le feste non sei connesso, rispondi a chi ti ha fatto gli auguri per Nata-le quasi a carnevale. L’idea per queste feste in arrivo, allora, potrebbe essere quella di esercitare il proprio diritto alla disconnessio-ne e la propria volontà di presenza dove davvero si vuol essere presenti.

Abbiamo tutti più bisogno di vicinanza e di calore, come insegnano le tante storie di volon-tariato che vi raccontiamo in que-sto numero del nostro giornale. Le diffi coltà del momento se si affrontano insieme ad altri possono fare meno male e costruire, invece, nuove vie di futuro, di speranza e di pace.

E da parte nostra, che ogni mese da più di vent’anni entriamo a casa vostra per raccontarvi come va il mondo, un messag-gio speciale: Sentiti auguri a tutti di Buon Natale e Buon anno nuovo!

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Ambulatoripediatrici, verso la nuova verifica

Sanità

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Salute

pagg. 45-48

Cambia la medicina: c’è bisogno di cure diversificate

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Tel 0426 324512 Cell. 335 5858184Chiuso il mercoledi

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Specialità del territorio

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cell: 335 6883452losteria.portoviro

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chiuso il mercoledi

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accaduto acca-dra rovigo

RovigoPArTE LA CACCIA

AL KILLEr DEI PLATAnI

A dare l’allarme sono stati i tecnici di Asm: qualcuno aveva avvelenato almeno tre platani che si trovano in viale Regina Margherita, in centro a Rovigo. Gli accer-tamenti sono stati immediatamente presi

in mano dalla Forestale. Lo sconosciuto killer ha iniettato una sostanza caustica

nel tronco delle piante dopo avervi praticato un foro con un trapano

ScuolasEnTEnZA sTOrICAPEr I PrOf PrECArI

Una decisione che a livello nazionale riguarda circa 250mila docenti precari

della scuola, centinaia e centinaia a livello polesano. La Corte di giustizia

europea ha infatti preso duramente posi-zione contro questa specie di “precariato

a tempo indeterminato”. All’orizzonte si profi lano maxi risarcimenti e molto

probabilmente una stabilizzazione

RovigoAnZIAnA sfrATTATAPrOTEsTA In PIAZZA

Una manifestazione non eclatante, magari, ma che ha lanciato un segnale

forte contro l’emergenza sfratti. Una anziana rodigina rischia infatti di resta-re senza casa. Così, a fi ne novembre,

è scattata in piazza a Rovigo, sotto al Comune, una manifestazione con

appello al commissario.

ficaroloIsTITUTI, PrEsTOsI sAPrA’ IL fUTUrO

Entro la fi ne dell’anno dovrebbe essere reso noto il futuro degli Istituti Polesani, struttura di Ficarolo che offre un servizio essenziale sia agli anziani che ai non autosuffi cienti che alle persone con disabilità psichiatriche. Due recenti inchieste giudiziarie hanno fatto parlare anche di una possibile chiusura della sezione per gli psichiatrici: per reazione, tante le proteste.

politicarEGIOnALI, I 5 sTELLEsI PrEsEnTAnO

E’ ormai conto alla rovescia verso il voto alle prossime elezioni regionali. I componenti del Movimento 5 Stelle, come al solito, sceglieranno i componenti della propria lista tramite le consultazioni online. A questo scopo si presenteranno nei vari capoluoghi e nelle varie città espo-nendo i contenuti del proprio programma. La corsa è insomma aperta.

GiustiziaIL TrAsLOCO OrmAIE’ ALLE POrTE

I lavori sono conclusi e ormai anche i traslochi di arredi sono stati ultimati: è insomma imminente il trasferimento di parte degli uffi ci giudiziari di Rovigo nella nuova sede “allargata” di via Mazzini. Una scelta improrogabile dopo che sono state assorbite anche le sedi distaccate di Este e di Adria

accaduto acca-dra rovigo

RovigoPArTE LA CACCIA

AL KILLEr DEI PLATAnI

A dare l’allarme sono stati i tecnici di Asm: qualcuno aveva avvelenato almeno tre platani che si trovano in viale Regina Margherita, in centro a Rovigo. Gli accer-tamenti sono stati immediatamente presi

in mano dalla Forestale. Lo sconosciuto killer ha iniettato una sostanza caustica

nel tronco delle piante dopo avervi praticato un foro con un trapano

ScuolasEnTEnZA sTOrICAPEr I PrOf PrECArI

Una decisione che a livello nazionale riguarda circa 250mila docenti precari

della scuola, centinaia e centinaia a livello polesano. La Corte di giustizia

europea ha infatti preso duramente posi-zione contro questa specie di “precariato

a tempo indeterminato”. All’orizzonte si profi lano maxi risarcimenti e molto

probabilmente una stabilizzazione

RovigoAnZIAnA sfrATTATAPrOTEsTA In PIAZZA

Una manifestazione non eclatante, magari, ma che ha lanciato un segnale

forte contro l’emergenza sfratti. Una anziana rodigina rischia infatti di resta-re senza casa. Così, a fi ne novembre,

è scattata in piazza a Rovigo, sotto al Comune, una manifestazione con

appello al commissario.

ficaroloIsTITUTI, PrEsTOsI sAPrA’ IL fUTUrO

Entro la fi ne dell’anno dovrebbe essere reso noto il futuro degli Istituti Polesani, struttura di Ficarolo che offre un servizio essenziale sia agli anziani che ai non autosuffi cienti che alle persone con disabilità psichiatriche. Due recenti inchieste giudiziarie hanno fatto parlare anche di una possibile chiusura della sezione per gli psichiatrici: per reazione, tante le proteste.

politicarEGIOnALI, I 5 sTELLEsI PrEsEnTAnO

E’ ormai conto alla rovescia verso il voto alle prossime elezioni regionali. I componenti del Movimento 5 Stelle, come al solito, sceglieranno i componenti della propria lista tramite le consultazioni online. A questo scopo si presenteranno nei vari capoluoghi e nelle varie città espo-nendo i contenuti del proprio programma. La corsa è insomma aperta.

GiustiziaIL TrAsLOCO OrmAIE’ ALLE POrTE

I lavori sono conclusi e ormai anche i traslochi di arredi sono stati ultimati: è insomma imminente il trasferimento di parte degli uffi ci giudiziari di Rovigo nella nuova sede “allargata” di via Mazzini. Una scelta improrogabile dopo che sono state assorbite anche le sedi distaccate di Este e di Adria

L’INTERVENTO

Presidente Anci Veneto e sindaco di Mirano“In questi giorni in cui e’ stata presentata dal Governo la nuova legge di stabilità, Anci e’ critica su molte

disposizioni che vi sono contenute. Disposizioni che paiono penalizzare ancora una volta i comuni, ciò nonostante continuano, in maniera serrata tra i due soggetti, gli incontri per richieste di modifi ca alla nuova

legge di stabilità. Ulteriori tagli ai comuni non sono giusti né sostenibili. Non sono giusti perché, come spiegato dal presidente nazionale Fassino, è dal 2007 che i comuni continuano a contribuire al risanamento della fi nanza pubblica, per una cifra totale di 16,4 miliardi di euro. E, mentre, la spesa dei comuni diminuisce, quella statale aumenta. I tagli non sono più sostenibili perché, semplicemente, non c’è proprio più nulla da tagliare. I comuni già non riescono a far fronte alle spese indispensabili. Il miliardo concesso dall’allentamento del Patto di stabilità non è suffi ciente ed è vanifi cato dai provvedimenti della legge di stabilità. Legge che, nelle intenzioni del Governo, dovrebbe andare a determinare altri 1,2 miliardi di tagli (più 300 milioni che discendono da provvedimenti del 2013 e 2014). Sono cifre troppo alte che mettono in ginocchio i comuni: sembra che chi scrive la legge non si renda conto che quei soldi servono ai comuni per servizi essenziali. Ma, soprattutto, sbagliano a continuare ad applicare tagli lineari. Bisogna ragionare in termini di costi standard, andando a vedere la spesa per un servizio nel concreto della realtà locale. Se, per esempio, la spesa di un comune per un asilo è già ben al di sotto della media nazionale, perché e come si dovrebbe tagliare ancora? Quest’aspetto tocca in particolar modo il Veneto, dove la maggior parte dei comuni amministra in maniera virtuosa. Viene quasi voglia di riconsegnare la fascia tricolore e far amministrare direttamente il Governo. Che provino loro, a queste condizioni”.

di Maria Rosa Pavanello - Presidente Anci Veneto e sindaco di Mirano

Delta Regione

Clicca su Scarica giornali, scegli l’edizione che ti interessa e sfogliala conLa Piazza la leggi anche sul web aggiornata con le ultime news!

www.lapiazzaweb.it

VeneziaPadovaRovigo Treviso

È un periodico formato da 13 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto.Questa edizione raggiunge le zone di Rosolina, Porto Viro, Taglio di Po, Ariano, Porto Tolle per un numero complessivo di 15.457 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 22120

DIREZIONE - AMMINISTRAZIONEe ConCessionaria di PubbliCità loCale

Padova, via Lisbona 10Tel. 049 8704884 Fax 049 [email protected]

REDAZIONE:Direttore responsabile (ad interim)Germana urbani [email protected] Jovane [email protected]

Chiuso in redazione il 29 agosto 2014Centro Stampa: rotopreSS InternatIonalloreto, vIa breCCIa (an)

Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana

è un marchio registrato di proprietà

srldi

Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin

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DIREZIONE - AMMINISTRAZIONEe ConCessionaria di PubbliCità loCale

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Chiuso in redazione il 27 novembre 2014Centro Stampa: rotopreSS InternatIonalloreto, vIa breCCIa (an)

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PArCO DEL DELTA

pag. 14

Il presidenteGeremia Gennariracconta l’ente

rOsOLInA

pag. 17

Il Comune vuolesicurezza in stradae installerà in duevie i “velobox”

TAGLIO DI PO

pag. 21

Lavori finiti: eccoil nuovo volto di trestrutture del paese

POLITICA

pagg. 26-27

Parte la corsa alla Regione

ACqUIsTI

pagg. 30-31

A Natale scegli il regalo giusto

CULTUrA

pag. 32

Scatti dal mondo di un ambasciatore

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Page 4: Delta nov2014 n136

4 Argomento del mese

LA BAnCA DEL TEmPO COmE fUnZIOnA

Scambiarsi competenze ed idee

Se è vero che il tempo è denaro, questa è l’unica banca dove non circolano monete ma minuti. E gli interessi vengono condivisi

e non applicati. Questa la nuova iniziativa del pa-norama del no profi t polesano che fi n da subito non ha mancato di suscitare curiosità ed interes-se: la banca del tempo. “Rovigo Potluck”, questo il nome dell’insolito istituto di credito, è un luogo in cui le persone possono scambiare competenze, servizi, saperi, utilizzando il tempo come unità di

misura al posto del denaro. Chiunque può aderire. In una banca del tempo, dun-que, ogni socio mette a disposizione un’ora per dare ad un altro socio una certa competenza. Si possono scambiare attività o lezioni in cucina, baby sitting, cura del verde, piccole manutenzioni domestiche, cura degli animali, ripetizioni sco-lastiche, lezioni di lingua, organizzazione di iniziative, prestito di attrezzature, forme di baratto e molto altro. La banca del tempo “Rovigo Potluck” è realizzata grazie ad Arcisolidarietà e Legambiente Veneto ed il suo insolito “sportello” sarà aperto al laboratorio “La Formichina” di Arcisolidarietà, in via Giordano Bruno, 15 a Rovigo, il lunedì e il giovedì dalle 17 alle 19. Per ogni ulteriore informazio-ne, si può scrivere all’indirizzo mail [email protected]. Fr.Ca.

Nella mappa della generosità, il Nordest giganteggia e, con oltre 24mila associazioni no profi t, il Veneto è, in-sieme alla Lombardia, la Regione con il più alto tasso

di volontariato. Anche in Polesine questa vocazione è parti-colarmente radicata, con circa 1.200 associazioni attive sul territorio ed un numero di volontari che nel censimento Istat 2011 viene calcolato in 22mila. Una cifra, è bene chiarirlo, da prendere con le molle, dal momento che molti volontari prestano servizio in più associazioni contemporaneamente. Qualunque sia il loro numero, è evidente che il no profi t sia particolarmente diffuso in provincia di Rovigo.

Delle associazioni polesane, 187 sono organizzazioni di volontariato iscritte al registro regionale, 84 sono associa-zioni di promozione sociale iscritte, mentre 937 non risul-tano iscritte ad alcun registro. Gran parte delle associazioni, circa il 27% opera nei settori tradizionali del volontariato, l’assistenza alla persona e l’ambito socio-sanitario. Da non sottovalutare, poi, il 14% di associazioni dell’ambito sporti-vo che rispecchia la presenza radicata e diffusa delle realtà sportive dilettantistiche locali, che costituiscono in molti con-

testi, specie nei piccoli comuni, insostituibili e spesso unici spazi di aggregazione non solo per i giovani. Consistente an-che la quota di associazioni, pari al 20%, che si occupando di attività ricreative e culturali, di istruzione ed educazione.

Guardando ai benefi ciari dell’opera dei volontari , i più “seguiti”, sono gli anziani, con ben 115 associazioni che si occupano di loro, 72 invece si rivolgono a persone con disabilità fi sica o psichica, 66 alle persone indigenti, 53 agli immigrati, 17 a persone con problemi di alcol o tossicodi-pendenza, 8 a detenuti o ex detenuti.

Per quanto riguarda la geografi a dell’associazioni-smo, la maggior parte delle realtà si concentra nel medio Polesine, l’area centrale della provincia, che comprende il capoluogo, che conta quasi la metà delle organizzazioni. Segue l’alto Polesine, con 365 associazioni. Infi ne, il basso Polesine conta 257 associazioni.

Dal punto di vista anagrafi co, invece, si riscontra una prevalenza di volontari adulti o anziani e una partecipazio-ne più limitata dei giovani al volontariato. Pur non essendo disponibili dati completi e organici sui volontari attivi nel

territorio, meno del 10% dei volontari del territorio sono under 30, circa il 13% delle associazioni dichiara di avere volontari giovani. “Questo – spiega il direttore del Csv di Rovigo Luca Dall’Ara – per tre ordini di fattori. In generale fra i giovani vi è una crescente ritrosia ad appartenere ad organizzazioni, quasi che una tessera potesse condizionarne la libertà. In secondo luogo va considerato anche il muta-mento demografi co in atto, con un progressivo invecchia-mento della popolazione. In sostanza, nelle associazioni si trovano meno giovani perché i giovani sono numericamente minoritari nella società. Vero è che anche da parte delle as-sociazioni troppo spesso vi è un eccesso di rigidità che tende a scoraggiare la partecipazione giovanile. Alcune liturgie del volontariato suscitano diffi denza, mentre la partecipazione e singoli eventi ha tendenzialmente risposte molto positive. Per avvicinare i giovani servono proposte credibili e non al-tisonanti: a volte piccole iniziative portano frutti insperati. Si può dire che giovani costretti a vivere nella precarietà lavorativa e, spesso, affettiva, tendono ad intendere anche il volontariato come qualcosa di precario”.

di francesco Campi

Le associazionicensite sono

1200, non tutte sono iscritte

ai registri

I benefi ciari sonospesso persone

anziane. Il mondo del volontariato è alla vigilia di una riforma

SOLIDARIETÀ I dati pongono la provincia

di Rovigo, come la Regione,ai primi posti per impegno

e per numero di associazionipresenti. Il futuro tuttavia

non appare del tutto roseo:cresce il disimpegno tra

i giovani, restii a impegnarsi e legarsi ad associazioni

Un dato che deve fare rifl ettere: “Oggi una tessera

spaventa i ragazzi” Il Polesine, terra (per ora) di volontari

Piscina di Porto ViroCittadella dello Sportvia XXV aprile n°60

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da settembreriprendono tutti i corsi di nuoto e acquafitness

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Page 5: Delta nov2014 n136

5Argomento del mese

di francesco Campi

In tanti alla fi nestra per vedere cosa accadrà nel settore La legge delega Molti annunci ma nessuna certezza. E timore dei tagli

Il mondo del volontariato è alla vigilia di una riforma. La legge delega “Riforma del Terzo settore, dell’impresa sociale e per la disciplina del Servizio civile universale” è stata approvata a giugno. Clima di attesa quindi fra le associazioni polesane, che si sono incontrate già tre volte per discutere dell’argomento, una ad Occhiobello, una ad Adria ed una a Rovigo. Qui ha partecipato

il sottosegretario alle Politiche sociali, Luigi Bobba. Le aspettative delle associazioni polesane, è emerso negli incontri, sono molto alte, così come lo è l’ottimismo: si spera che la riforma proceda fi nalmente ad una semplifi cazione che tagli la burocrazia.

Ad una promessa ancora da venire, una realtà che si avvicina: con la legge di stabilità, la “Finanziaria”, incombono i tagli alle fondazioni bancarie. Se è vero che ultimamente vi sono state vicende legate alle fondazioni che ne suggerirebbero un maggior controllo da parte degli enti preposti, così come è vero che l’incremento del 20% della tassazione è sui dividendi percepiti, è vero anche che questa sarà retroattiva e che i circa 8 milioni di euro che verranno chiesti con le nuove imposte si traducono in cospicui tagli al terzo settore ai quali non fa riscontro nessun maggior fi nanziamento. E si perderebbero iniziative meritorie come quella appena ripartita in provincia di Rovigo, con cento polesani che lavoreranno grazie al Fondo straordinario di solidarietà, nato nel 2009. Per sei mesi con contratti part time di 16 ore settimanali saranno impegnati in progetti di pubblica utilità: biblioteche, musei, scuole, cimiteri, verde pubblico, assistenza anziani ed altri impieghi individuati dai Comuni per un compenso mensile netto di 500 euro. Il progetto, vede insieme Regione, Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, Provincia, Camera di Com-mercio, Consvipo, 38 Comuni (fra i quali non vi è Rovigo), Federsolidarietà-Confcooperative e Caritas di Adria-Rovigo e Chioggia. Tutti hanno partecipato economicamente, con un investimento totale di circa 750 mila euro.

L’intervista

parla Remo Agnoletto“Volontari sì,supplenti no”“Serve una nuova etica del volontariato”. Ne è convinto Remo Agnoletto, pre-

sidente uscente di Polesine Solidale, l’associazione delle associazioni (l’as-semblea di Polesine Solidale è l’organo d’indirizzo del Centro di servizio per

il volontariato di Rovigo ed il suo bilancio comprende quello del Csv, che ne rappresenta l’attività principale), che ha guidato per tre anni dopo esserne prima stato tesoriere. Da un trentennio nel mondo del volontariato, alla guida del celeberrimo Centro di documentazione polesana, ne ha potuto constatare tutti i cambiamenti, nel bene e nel male. La sua analisi è lucida e nient’affatto buonista.

“Il terzo settore deve essere più cattivo e più lento”, sottolinea con un ossimoro provocativo che riassume un ragionamento approfondito del sistema: “Innanzitutto, non si può più accettare in silenzio di essere l’alibi per il progressivo taglio dei servizi pubblici: la sussidiarietà non signifi ca sostituzione e non si può caricare sulle spalle del volontariato lo svolgimento di intere funzioni essenziali. Dall’altro lato va, invece, recuperato il valore profondo della gratuità del no profi t. Lo stato generalizzato di crisi e la sempre più grave carenza di lavoro hanno portato un numero crescente di persone a vedere nei rimborsi una sorta di stipendio. Un passaggio, questo, che snatura l’essenza stessa del volontariato, ma che in un’ottica di contenimento della spesa pubblica viene in qualche modo agevolato anche dalle istituzioni, che vedono nelle as-sociazioni strutture leggere in grado di svol-gere per loro conto servizi con costi ridotti”. Il terzo ed ultimo punto di un volontariato “sanamente cattivo”, riguarda il modo stesso di aiuto delle persone che, come le defi nisce Agnoletto, “non sono bisognose, ma in debito di giustizia”: “Bisogna passare dalla logica dell’assistenzialismo a quella della responsabilizzazione. Ovvero, accantonare ogni impostazione caritatevole per imboccare una strada che affronti alla radice i problemi ed aiuti le persone più deboli a camminare con le proprie gambe. E’ il cosiddetto welfare rigenerativo, una strada più diffi cile e che offre meno gratifi cazioni immediate, ma nel lungo periodo assicura le più grandi soddisfazioni a chi assiste ed a chi è assistito. In questo senso è importante la lentezza, perché il terzo settore non deve farsi travolgere dall’immediatezza e dalla frenesia della quotidianità, ma osservare e camminare con un passo diverso. Anche in questo caso serve un pizzico di cattiveria, necessaria per educare alla sobrietà”.

Quest’ultimo aspetto formativo è, secondo Agnoletto uno dei valori aggiunti del volon-tariato: “In un mondo dominato da spinte individualistiche e consumistiche, recuperare la cultura della solidarietà, del confronto con gli altri, dell’aiuto gratuito sono fondamentali. E’ per questo che, negli ultimi anni, ci siamo impegnati molto nelle scuole, incontrando oltre 2mila ragazzi. Non tutti i semi che gettiamo germoglieranno, ma è un lavoro necessario e che la scuola, nel momento di diffi coltà che sta vivendo, non è in grado di svolgere a pieno”. La carta vincente in questa battaglia culturale, in un’ Italia dove oltre 2 milioni di giovani tra 25 e 35 anni sono “neet”, fuori da ogni circuito di lavoro o di formazione c’è già, ma deve essere giocata al meglio: “Il servizio volontario europeo è uno strumento po-tentissimo di formazione ed educazione e potrebbe permettere ai nostri giovani di scuotersi dal loro torpore e di scoprire mondi e realtà che nemmeno immaginano”.

“Rifi utiamolo scaricabariledelle istituzioniche non riesconoa fare il proprio”

Fra. Ca.

Il Polesine, terra (per ora) di volontari

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Page 6: Delta nov2014 n136

6 Porto Viro

I rifugiati africani a lezione di territorio e di ambiente nel segno della solidarietà. L’iniziativa portata in campo dal Grup-

po Iniziativa per l’Ambiente di intesa con l’Associazione Integrazione Migranti ha permesso al gruppo di 52 ragazzi di lin-gua francofona e anglofona ospiti a Porto Viro di entrare in contatto e di conoscere con il territorio grazie ad un’escursione guidata all’Oasi di Volta Grimana. Con il prezioso apporto delle insegnanti di italiano volontarie Emilia Laurenti, Leonilde Milani, Georgeta Iscuc, Gioia Bonso, MariaCristina Zanibellato, Chiara Stroppolo, Carla Righetto, Alessandra Dolfin, Simonetta Pregnolato, Remigia Viviani e Cristina Melato che ogni set-timana insegnano loro le basi della lingua italiana con appuntamenti settimanali, è stato individuato un modo semplice di apprendere la lingua anche attraverso la conoscenza del territorio e della fauna migratoria, in particolar modo di quella africana presente nel Delta e nell’oasi. L’escursione all’oasi ha poi permesso ai due gruppi di visitare il sentiero natura, coinvolgendoli nella lettura e nella pronuncia delle schede degli alberi, arbusti e fiori; il tutto condito dall’assaggio di miele su fette biscottate, che il Gruppo Iniziativa per l’Ambiente ha offerto. All’iniziativa hanno preso parte l’assessore all’ambiente di Loreo Stefania Erdmann e di Porto Viro Alessandro Palli con la consigliera delegata al turismo Raffaella Bovolenta.

LA GITA

Una giornata speciale per i 52 migranti africaniI rIfUGIATI ALLA sCOPErTA DELLA mAGIA DELL’OAsI

El.Ca.

Un momento della gita

Un parco lineare lungo il Collettore Pada-no Polesano è oggi a disposizione dei portoviresi e di coloro che sceglieranno

di visitare le bellezze naturali della cittadina. E’ giunta al termine a novembre la realizzazione delle opere di riqualificazione del corso d’acqua nell’ambito del “progettone” e la cittadina può ora godere di una pregevole ciclabile che dal centro collega la cittadella dello sport.

Il taglio del nastro a ritmo della banda cit-tadina si è snodato lungo un percorso a tappe che ha impegnato i visitatori in una piacevole passeggiata. La prima fase si è tenuta all’o-asi del Barbagigio, dove è stata asfaltata la strada bianca, oggi provvista di ciclabile e di illuminazione pubblica, che porta agli impian-ti sportivi Luca Doni. Seguendo il Collettore Padano Polesano, nei pressi di via Signoria è stato possibile ammirare i giochi d’acqua of-ferti dalla fontana posizionata nel corso d’ac-qua. Una piazza con un giardino e un piccolo palco. La ciclabile, lungo la quale sono state posizionate delle panchine belvedere, termina poco dopo la cittadella dello sport, area in cui

sorge la club house gestita dall’associazione di sub Free divers. Gli interventi, conclusi attraver-so due distinti progetti del costo di 184mila e 478mila euro, hanno potuto contare su di un finanziamento regionale di 580mila euro. La pista ciclabile progettata fino al ponte della Gramignara è stata fermata al sottopasso della statale Romea. L’auspicio è ora quello di indivi-duare un finanziamento che permetta di prose-guire il percorso fino a Porto Levante. Il sindaco Thomas Giacon che ha ripercorso la storia non facile del progetto giunto a conclusione, hanno portato i propri saluti i consiglieri regionali Ste-

fano Falconi che ha espresso come Porto Viro rappresenti la capitale del Delta, che ha saputo sintetizzare attività economiche alla salvaguar-dia dell’ambiente e Graziano Azzalin che si è detto particolarmente soddisfatto per un’opera giunta a completamento grazie alla volontà di due amministrazioni contrapposte ma legate dallo stesso fine.

Il presidente del Parco Geremia Gennari ha quindi evidenziato la sinergia tra il Parco e i comuni e il progettista Gianfranco Franchi ha auspicato che la serie di opere possa essere ben custodita e mantenuta nel tempo.

di Elisa Cacciatori

La “prima” è stata una bella passeggiatalungo il pecorso. Ora si pensa a prolungarlo

Servizi L’intenzione adesso è quella di arrivare sino a Porto Levante

Finalmente ci siamo: inaugurato il collettore

Un momento della cerimonia inaugurale del collettore

La casa di cura portovirese Madonna della Salute dopo la perdita della qualifica di presidio ospedaliero si presenta con un

nuovo piano strategico e novità incentrate sull’informatizzazione dei servizi.

L’Ad del nosocomio, Stefano Mazzucca-to, ha voluto fare il punto con i dipendenti del-la struttura per ridisegnare il futuro della strut-tura. “Una volta persa la qualifica di presidio ospedaliero potevamo fare solo due cose: ripiegarci su noi stessi oppure ridisegnare il no-stro ruolo guardando avanti. Abbiamo scelto questa seconda via perché siamo consapevoli che solo con le nostre forze saremo in grado di erogare prestazioni sempre migliori”.

“In parte – ha proseguito Mazzuccato - si tratta di un vero e proprio riposizionamento sul mercato dei servizi sanitari. Abbiamo così inteso esplicitare cosa vogliamo realizzare nel futuro: un atto di trasparenza sia verso i cittadini che verso i nostri dipendenti e col-laboratori”. Lo scopo, come espresso dallo stesso Mazzuccato, d’ora in avanti sarà di

enfatizzare l’iniziativa e le idee dei singoli e il ruolo della comunicazione.

“Credo che per innovare una struttura sanitaria si debbano realizzare almeno due condizioni: valorizzare le idee e l’impegno di ogni persona e costruire una comunicazione intensa in grado di ascoltare, spiegare, coor-dinare. Per questi scopi è anche importante un uso appropriato della tecnologia. Vogliamo costruire una nuova macchina organizzativa moderna, snella, efficace, con poche e buone regole. E vogliamo costruire soprattutto una nuova cultura che pensi ai nostri utenti, alle loro esigenze e alla loro soddisfazione”. L’o-spedale intende quindi porsi sempre più come un punto di riferimento all’interno dell’area di competenza attraverso anche tutta una serie di novità tra i servizi che saranno maggior-mente informatizzati. Tra questi si contano nuovi percorsi di accettazione degli utenti per contrarre i tempi di attesa agli sportelli e il miglioramento del servizio di consegna dei referti.

CASA DI CURA TUTTE lE NOvITà

El. Ca.

Stefano Mazzuccato

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un VENETOin SALUTELa nostra priorità

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8 Porto Viro

Il Natale quest’anno a Porto Viro comincia da piazza Garibaldi e si snoda lungo le strade della città a bordo di una navetta. E’ tutto pronto per la programmazio-

ne delle iniziative e dei mercatini natalizi a cura dell’am-ministrazione e delle Pro loco di Donada e Porto Viro località Contarina che accompagneranno i portoviresi fino al 25 dicembre. Dopo i mercatini natalizi in piazza Marconi l’8 dicembre, l’inaugurazione domenica 14 di piazza Garibaldi, portata a nuovo splendore dopo gli interventi di riqualificazione, rappresenta solo l’inizio di una serie di eventi pensati dall’amministrazione per dare nuovo lustro all’area per troppo tempo messa in ombra dai lavori. Stando a quanto confermato dal sindaco Tho-mas Giacon i mercatini in piazza Garibaldi programmati il 14 e il 21 dicembre sono solo l’inizio delle iniziative pensate nella zona per dare nuova vitalità al piccolo cen-tro situato nel cuore di Porto Viro.

Il 2015 porterà infatti nella piazzetta ogni quindici giorni anche un mercatino permanente di hobbistica e, d’estate, sarà, un punto d’incontro e di svago grazie alla possibilità concessa ai commercianti di espandere le pro-prie attività nella piazza con tavolini e sedie.

Ma non è tutto. Tra le novità in calendario questo Natale giungerà a Porto Viro la navetta dello shopping. A darne notizia è l’assessore alle attività produttive Sil-via Gennari che in collaborazione con le due Pro loco e i commercianti del territorio, ha messo in campo l’iniziativa con l’intento di agevolare gli acquisti nel periodo natalizio all’interno del centro cittadino. Quest’anno per le compere natalizie a Porto Viro l’invito è quindi di lasciare la macchina in garage quindi per le compere e di farsi condurre lungo le vie del paese in una maniera inedita.

Da piazza Marconi attraverso via Roma, lungo

via Mazzini, via I Maggio, via San Pasquale, piazza Garibaldi, corso Risorgimento, piazza della Repubblica e via Gorghi il percorso ricondurrà i passeggeri al punto di partenza di piazza Marconi. Il servizio gratuito attivato

il 7, l’8, il 14 e il 21 dicembre dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18 sarà proposto anche nelle giornate del 13 e 20 dicembre dalle 15 alle 18 con partenza ogni trenta minuti da piazza Marconi e fermate in piazza

Garibaldi e piazza della Repubblica. Al fine di orientare coloro che intenderanno usufru-

ire del servizio le fermate saranno segnalate da cartelli

rossi facilmente riconoscibili dall’indicazione “fermata navetta dello shopping” che permetterà di conoscere, in particolar modo, gli orari e i percorsi, anche se in base a particolari necessità e richieste, sarà possibile effettuare fermate anche in altri punti. Pure la navetta, messa a disposizione dall’Auser di Porto Viro, sarà identificabile con facilità proprio perché sarà allestita come un grande pacco natalizio.

A conclusione della serie di iniziative il giorno della vigilia di Natale andrà in scena in piazza della Repubbli-ca ad opera della Pro loco di Porto Viro località Contarina il presepe vivente. Nonostante la crisi insomma anche quest’anno in città non mancherà assolutamente lo spi-rito natalizio, né le occasioni di divertimento e di svago.

di Elisa Cacciatori

Manifestazioni Tutte le novità

Le Feste? Si fanno in navettagrazie all’autobus del Natale

Dopo i mercatini in piazza Marconiil programma si farà ancora più intensoEcco come fare per salire a bordo!

C’è anche una bellanovità: un mercatinoche sarà dedicatoa hobby e fai da teper gli appassionati

Arriva da Porto Viro l’opinionista più cliccato di Fa-cebook. In una manciata di settimane, per merito di quelle che ormai sono note come le sue “rasse-

gne stampa” in cui racconta senza peli sulla lingua l’I-talia vista da un giovane imprenditore, Nicola Brugiolo è diventato un vero e proprio fenomeno del web. 33 anni, originario di Arzergrande ma da tempo in pianta stabile nel bassopolesine, Brugiolo gestisce un locale a Porto Viro e, durante il periodo estivo, un bar a Rosolina

mare. Prendendosi qualche pausa dal lavoro, lo smartpho-

ne è diventato il mezzo con cui da quest’estate, in un continuo crescendo di followers, è riuscito ad accendere tutta una serie di dibattiti di politica. Con la sua schiet-tezza dai tratti pungenti è riuscito a far breccia tra il popolo dei social network facendosi notare con video a cadenza quasi quotidiana in cui semplicemente esprime la propria opinione. La sua pagina Facebook, aperta

dopo aver raggiunto le cinquemila amicizie sul profilo personale che oltretutto è attualmente seguito da più di 35.500 persone, conta 12.105 preferenze e i suoi video decine di migliaia di visualizzazioni oltre ad innu-merevoli condivisioni.

Recentemente Brugiolo cura pure una rubrica set-timanale radiofonica ed ha avuto un incontro col go-vernatore del Veneto. Spesso è poi ospite di serate in discoteca.

LA sTAr le rassegne stampa di Nicola Brugiolo, esercente, sono ormai un mustHA COmInCIATO PEr GIOCO, E’ DIvEnTATO Un vErO E PrOPrIO “GUrU”

El.Ca.

Nicola Brugiolo, star dei social

segue da pag. 1Il cielo è nero, nerissimo, la luna e le stelle brillano con

una intensità che toglie il fi ato: è la natura che qui rivela la sua forza come in nessun altro posto, in un silenzio solenne. La meraviglia lascia presto il posto allo sconforto: perché quella stessa natura diventa ostile se sei incinta e devi camminare chi-lometri per raggiungere l’ospedale, tra acquitrini impenetrabili anche per un Land Cruiser e insondabili anche per la vista “da cacciatore” dell’autista? perché il buio è solo buio, gli astri luci troppo deboli, ogni crepa in quel silenzio un segnale da ascol-tare con apprensione? Potrebbe essere una iena? Siamo fermi a bordo pista, con i fari lanciamo segnali al drappello di gente che intuiamo avanzare verso di noi. Abraham al mio fi anco so-spira: “Le nostre donne soffrono davvero” e per queste donne lui e l’ambulanza che guida sono un’ancora di salvezza, forse un miracolo, qualcosa di scontato dall’altra parte del mondo. Un’ombra di sollievo passa sul volto della donna che carichiamo a bordo. La vecchietta che l’accompagna mi stringe la mano, gli occhi che ridono tra le rughe: “Hospitala, hospitala?”, “Ospe-dale, ospedale” ripete. “Sì, è là che andiamo“”. A parlare è Arianna, volontaria di Medici con l’Africa Cuamm a Wolisso in Etiopia. Le sue parole ci portano dentro la vita delle tante mam-me e bambini salvate grazie al Progetto “Prima le mamme e i bambini”, un intervento realizzato dal Cuamm per contrastare la mortalità materna e infantile in Africa. Un progetto che coinvolge 4 ospedali, 22 centri di salute periferici in 4 distretti di 4 paesi africani (Angola, Etiopia, Tanzania, Uganda) e si rivolge a una popolazione di 1.300.000 abitanti con l’obiettivo di garantire progressivamente 125.000 parti negli ospedali e nei distretti di riferimento. A tre anni dall’avvio del progetto i risultati sono davvero importanti: 69.803 i parti assicurati per un totale di 139.606 mamme assistite insieme ai loro bambini in tre anni. Risultati che ci rendono orgogliosi perché non solo rappresen-tano il buon lavoro che continuano a fare i nostri operatori sul campo ma sono soprattutto il simbolo della vita: molte di quelle mamme e di quei bambini, infatti, senza un adeguato intervento sanitario, ora non sarebbero vivi. La nostra strada è una sola e ci porta ancora lì, nell’ultimo miglio, dove si consuma la vita di tante persone che non possiamo lasciare sole”.

Per info e donazioni: www.mediciconlafrica.org*Direttore di Medici con l’Africa Cuamm

Intervento

di Don Dante Carraro*

In Africa quando si nasce alla fi ne del mondo

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Page 9: Delta nov2014 n136

9Porto Viro

Isi Coppola è stata dichiarata decaduta dal ruolo di consigliere regionale per aver speso, nel corso della campagna

elettorale del 2010, più di quanto dichia-rato effettivamente e, comunque, più del tetto fissato per legge a 40mila euro.

Proprio per questo sforamento è scatta-ta anche la sanzione amministrativa di cen-todiecimila euro, più tutte le spese legali e del Ctu (il consulente tecnico d’ufficio): lo ha deciso il giudice della corte d’Appello di Venezia accogliendo il ricorso di Luca Ros-setto, fedelissimo di Renzo Marangon, sto-rico sfidante nell’agone politica polesana di Isi Coppola. Pur essendo entrambi in quota Pdl, la signora del Delta ha superato brillan-temente il test dell’urna, più di quattro anni fa, aggiudicandosi quasi 10mila preferenze in più dello sfidante azzurro.

E ora, se il consiglio ratificasse la de-cisione del giudice e la Coppola decadesse, si procederebbe alla surroga. E sarebbe proprio Marangon a sedere sullo scranno di palazzo Ferro Fini come primo dei non elet-ti - dopo anni di strenua attesa e dopo che il procedimento contro Coppola era arrivato più volte in Cassazione, e per altrettante essere tornato indietro. Il tutto, comunque, a pochi mesi dalle elezioni che scompiglie-ranno le carte a palazzo Balbi.

A complicare il quadro c’è poi la no-mina di Isi Coppola ad assessore regionale e le ulteriori deleghe alle Infrastrutture che il presidente Zaia le ha recentemente tra-sferito da Chisso, che è ai domiciliari per la vicenda Mose. Resta da vedere ora che decisione prenderà il governatore, in merito alla permanenza o meno in giunta dell’az-zurra polesana. Per il momento ha preso tempo, decretando che “le motivazioni della sentenza verranno valutate dall’Avvo-catura regionale”.

La Coppola, intanto, non rimane alla finestra e promette battaglia: “Ricorreremo contro la Corte d’appello di Venezia per far rispettare la volontà e l’indicazione degli elettori. Abbiamo a disposizione non uno ma ben due livelli di giudizio, la Cassazio-ne ed il Tar”, ha dichiarato. Sulla vicenda comunque non è ancora scritta la parola fine, dal momento che ci sono varie con-siderazioni che è doveroso fare. In primo luogo quella emessa dalla Corte di Appello di Venezia è una sentenza non definitiva e che quindi potrà legittimamente essere fatta oggetto di impugnazione.

di Elisa Dall’Aglio

Restano aperti numerosi scenari: sono possibiliricorsi al Tar, ma anche alla Cassazione. E intanto il voto è vicino: a primavera

La sentenza Caso rimborsi elettorali. Ma la vicenda non è ancora chiusa

Clamoroso da Venezia:“Coppola decaduta”

Torna al comprensivo di Porto Viro il progetto biennale Comenius. L’istituto, con altre cinque realtà

europee provenienti da Grecia, Francia, Repubblica Ceca, Polonia e Portogallo sarà protagonista nel programma di mobilità internazionale realizzato con lo scopo di sviluppare la conoscenza in ambito scolastico ed educativo attraver-so la lingua inglese.

Il titolo scelto per l’iniziativa è “The European identity through art” e coin-volgerà gli studenti delle secondarie di primo grado “San Domenico Savio” e “Pio XII”, con i docenti e l’insegnanti referente Silvia Fregnan, nella realizza-zione di un percorso di approfondimen-to e conoscenza del patrimonio artistico europeo.

Dopo il meeting di coordinamento a Santarèm, in Portogallo, tra i docenti che partecipano al progetto, e la mobili-tà in Grecia alla scuola partner di Corfù, Porto Viro sarà punto di riferimento per le delegazioni europee ad aprile, mo-mento in cui sarà presentato il periodo storico del Rinascimento.

Il programma prevede che oltre ai lavori realizzati dagli studenti, ad ap-profondire l’argomento saranno le due visite guidate a Venezia e Firenze.

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10 Porto Tolle

In un territorio che ricorda ancora con orrore le conseguenze di due tremende alluvioni (1951 e 1966), l’occhio di

riguardo per le piene del Po è ovviamen-te un fatto scontato. Meno scontato però è l’aspetto pratico del monitoraggio di un Comune enorme come quello di Porto Tolle. L’ondata di maltempo e la conseguente pie-na del Po di metà novembre ha riportato i portotollesi indietro almeno di una quindici-na d’anni, per la precisione al 2000, all’ul-timo serio spavento per l’ingrossamento del Grande Fiume.

A tenere d’occhio per dieci giorni il poderoso flusso d’acqua ci hanno pensato principalmente i volontari della Protezione Civile. Quarantaquattro divise gialle sgar-gianti al servizio del territorio, determinate a limitare al minimo i disagi durante il pe-riodo critico. Molti di loro hanno dormito davvero poco durante i giorni della piena.

Tra questi c’è senz’altro Mario Robbi, coordinatore del gruppo comunale di Porto Tolle. Ora che la preoccupazione è passata giustamente ci ride su: “In effetti sono stati dieci giorni più lunghi degli altri, però posso dire con soddisfazione che tutto è andato liscio e non ci sono state conseguenze ri-levanti per il territorio. Ce la siamo cavata con l’allagamento di un paio di scantinati e del sottopasso della tangenziale a Ca’ Tie-polo”. Il compito principale dei volontari di Protezione Civile è consistito nel presidiare gli argini, controllare i ponti e mettere delle toppe sulle infiltrazioni d’acqua più eviden-ti. Operazioni che hanno richiesto un dispie-

gamento di forze consistente, con squadre in azione ventiquattro ore su ventiquattro con turni di sei ore ciascuno.

Il tutto in coordinamento con ammi-nistrazioni comunale e provinciale, Aipo (Agenzia Interregionale per il fiume Po) e forze dell’ordine. “Da questo punto di vista – racconta ancora Robbi – c’è stato un grande lavoro di squadra. Tutti hanno mostrato grandissima disponibilità, in parti-colare il nostro sindaco che spesso era con noi in sede e quando non c’era ci chiamava per avere aggiornamenti”.

Il favore dei venti e delle maree ha fatto sì che la piena scorresse senza conse-guenze, mentre sono stati due i principali ostacoli per i volontari durante i loro turni: la nebbia e le frotte di curiosi che periodi-camente si riversavano sugli argini per ve-dere con i propri occhi il livello dell’acqua. Fortunatamente le autorità sono riuscite a

di Alessandro Orlandin

I volontari hanno dato un contributodeterminante durante la pienaE’ anche grazie a loro se alla finei disagi sono stati molto contenuti

Impegno Protagonisti importanti per tutti noi

Protezione civile: una grande prova! Dieci giorni passati col fiato sospeso

contenere il secondo dei due fenomeni con ripetuti appelli.

“Nel complesso – sottolinea il coordi-natore portotollese – la popolazione si è di-mostrata comprensiva e disponibile, anche al momento di chiudere alcuni ponti come quelli di Boccasette e di Ca’ Venier in dire-zione Porto Viro. Su quest’ultimo c’è stato qualche problemino visto che si dovevano mettere d’accordo due Comuni, ma poi è intervenuta la Provincia con un’ordinanza apposita”.

Non è comunque mancato qualche occasionale testardo: “Nonostante le tran-senne sul ponte di Scanarello qualcuno ha deciso di passare lo stesso, fortunatamente senza causare problemi”. Lieto fine, quindi. Grazie anche alla protezione civile.

Hanno controllatoi ponti, presidiatogli argini e hannotamponato perditeed infiltrazioni

Non sono stati giorni facili quelli della piena, per i volontari della Protezio-ne civile di Porto Tolle. Da un lato

infatti c’era una emergenza contingente, ossia una delle maggiori piene della storia recente. In pochi onestamente potevano credere che il Grande fiume potesse rom-pere, ma altre ipotesi meno catastrofiche erano ben più verosimili.

Si è temuto per fontanazzi, piccole rotte, problemi di questo tipo. E’ stato ne-cessario presidiare determinate strade, ma anche dare attuazione, come accaduto in tutto il territorio provinciale, alle ordinan-ze del sindaco che impedivano il transito in determinate aree. C’è stata anche la chiusura del ponte stradale, sul cui rispetto è stato necessario vigilare. E’ in questo contestato che i volontari hanno fornito un servizio fondamentale, che le forze dell’ordine da sole non avrebbero potuto garantire, dovendo anche perseguire nel contempo altri fini. ll tutto senza conside-rare gli ostacoli che sono stati ulteriormen-te frapposti a questa attività: in particolare i curiosi che si accalcavano anche laddove non avrebbero dovuto e i falsi allarmi di rotte imminenti e allagamenti che non è stato facile “smontare”.

IL DETTAGLIO

Gran lavoro dei volontariCUrIOsI E fALsI ALLArmI:nOn E’ sTATO fACILE!

Al.Or.

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12 Porto Tolle

Per la Pro Loco di Porto Tolle il Natale 2015 sarà il primo della propria storia senza il Cavaliere Ma-rino Marangon.

Il fondatore e presidente onorario dell’associazio-ne se ne è infatti andato lo scorso 23 novembre all’età di novantacinque anni. Oltre a lasciare la moglie, un figlio e dei nipoti, Marangon lascia un’eredità storica per Porto Tolle e la sua Pro Loco, fatta di idee e di impegno instancabile.

Fu infatti lui a essere tra i promotori più convinti della prima Fiera del Delta, un appuntamento che an-cora oggi costituisce uno dei cardini della vita sociale e culturale di Porto Tolle. Era infatti il 1959 quando su impulso dell’allora sindaco Dino Campion nacque il pri-mo nucleo della Pro Loco e si tenne la prima edizione della fiera. La scomparsa di Marangon è arrivata poco prima dell’assemblea dei soci dell’associazione: “Il Cavaliere ha scritto non solo la storia della Pro Loco, ma anche quella di Porto Tolle. Il suo impegno e la sua dedizione per il territorio e la sua gente rimarranno per sempre un esempio da seguire”.

PrO LOCO

Si è spento Marino Marangon: lutto in paeseADDIO AL PADrE DELLA

“fIErA DEL DELTA”

Al.Or.

Dopo quasi quattro anni di attesa e di incertezza Porto Tolle potrebbe tornare ad avere un centro di smista-mento dei rifiuti. La vicenda dell’Ecocentro di via Po

di Gnocca – tra Ca’ Tiepolo e Donzella – chiuso (o aperto parzialmente ed a singhiozzo) dal febbraio 2011 per ne-cessità di adeguamento, infatti potrebbe avere risoluzione positiva entro la primavera del 2015, stando almeno a quanto fatto sapere dall’amministrazione comunale.

Il vicesindaco Mirco Mancin ha infatti reso noto che lavori di valore pari a 344mila euro prenderanno presto il via e condurranno alla riapertura dell’Ecocentro nell’arco di sei mesi. Una volta tagliato il nastro la gestione passerà ad Ecoambiente per un arco di tempo di quindici anni. Nel frattempo Polesine Acque ha messo mano alle fognature della struttura, uno dei capitoli più annosi della questione. Vale la pena di ricordare che l’Ecocentro chiuse per via di alcune mancanze di carattere tecnico. In altre parole non era più in linea con le evoluzioni normative in materia di raccolta e smistamento dei rifiuti.

Va detto anche che nel corso degli ultimi quattro anni e mezzo più volte sono stati fatti annunci di imminente riapertura poi disattesi. Stavolta però sembrerebbe essere la volta buona. Tra i banchi della minoranza in consiglio comunale sembra comunque permanere un certo scettici-

smo sulla possibilità di risolvere positivamente un problema che ha attraversato due diverse amministrazioni. Circostan-za curiosa fa sì che lo stesso vicesindaco Mancin si fosse assestato su posizioni particolarmente critiche sul tema dell’Ecocentro ai tempi in cui era capogruppo di minoranza. Ora che sta sul fronte opposto deve incassare le osserva-zioni di Roberto Pizzoli: “Mancin si era fatto paladino di una battaglia contro Gianluca Fattorini, che oggi sta con lui nella maggioranza che amministra Porto Tolle, ma c’è anche una sua responsabilità se i lavori sono slittati ulterior-mente in avanti rispetto al previsto. In più non si può fare a meno di notare l’aumento delle tariffe sulle bollette che arrivano ai cittadini, a fronte di un servizio praticamente

dimezzato”.In attesa di sviluppi, rimane attivo il servizio del cosid-

detto “EcoCamion”, una sorta di Ecocentro mobile che ha il compito di svolgere la raccolta dei rifiuti ingombranti quali piccoli elettrodomestici, casalinghi, elementi d’arredo, pile, batterie, olio minerale, contenitori per vernici, pneumatici e biciclette. Attivo dall’aprile 2014, l’EcoCamion continue-rà il suo giro nelle frazioni almeno fino a febbraio 2015. Prossime tappe: 11 dicembre a Ca’ Tiepolo; 24 gennaio a Scardovari e 29 gennaio di nuovo a Ca’ Tiepolo. Per i rifiuti più ingombranti invece resta sempre attivo il servizio gratu-ito a domicilio su prenotazione che si attiva telefonando al call center di Ecoambiente (800186622).

di Alessandro Orlandin

Ma la minoranza rimane molto critica: “Intanto le bollette aumentano e il servizio è dimezzato”

Servizi Dopo quasi quattro anni a singhiozzo la prospettiva ora è concreta

Ecocentro, si vede la luce: sarà riaperto

Oltre a portare nel Delta milioni di metri cubi d’acqua e migliaia di detriti, la pie-na novembrina del Po ha portato in dote

anche un piccolo spunto di innovazione tecno-logica. Infatti la pagina Facebook del gruppo di Protezione Civile di Porto Tolle è nata nel pieno dei giorni dell’emergenza e si è rivelata uno strumento particolarmente efficace all’interno della strategia di comunicazione adottata dalla locale squadra di volontari. D’altra parte ap-pare ormai innegabile come a fronte di una piazza fisica esista anche l’equivalente di una piazza virtuale in cui far correre informa-zioni o semplici voci. Ed è stata proprio una voce, priva di fondamento, a incoraggiare la Protezione Civile di Porto Tolle all’apertura del nuovo canale. Durante il secondo giorno di piena infatti aveva iniziato a diffondersi una notizia falsa e incontrollata di un im-minente rottura di un argine sull’isola della Donzella. Circostanza in realtà inesistente, ma che è riuscita a creare un certo panico in una parte di popolazione. Così, a fronte di un’autorizzazione proveniente direttamente dal sindaco Claudio Bellan, la Protezione

Civile ha avviato un costante e paziente lavoro di informazione alla popolazione via social network. “Si è arrivati ad un punto – spiega Steve Azzalin, volontario esperto in comunicazione – in cui la stessa ammini-strazione comunale si è trovata in difficoltà nell’arginare certe informazioni inesatte o addirittura false. Credo che il nostro sforzo congiunto abbia aiutato a dare un quadro un po’ più chiaro ai nostri concittadini”.

L’accoglienza della pagina Facebook della Protezione Civile è stata notevole, visto che quasi 700 persone vi si sono “ab-bonate” per ricevere aggiornamenti.

“Nei momenti critici della piena – spie-ga ancora Azzalin – abbiamo raggiunto un pubblico di quasi duemila persone, segno di un evidente bisogno di informazione”. Ora che la piena è ormai un ricordo resta uno strumento da valorizzare: “La pagina continuerà a esistere per far conoscere ai cittadini le attività del gruppo di Protezione Civile e per rinsaldare il dialogo col territo-rio. Sempre utilizzando un linguaggio chiaro e alla portata di tutti”.

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14 Ariano

A conclusione del proprio mandato, Gere-mia Gennari, ex sindaco di Porto Viro, oggi presidente dell’Ente parco regionale

del Delta del Po Veneto fa il punto sui principali interventi e sui progetti portati a termine nel corso del suo mandato.

“Nell’ambito della pianificazione e pro-grammazione territoriale – spiega il numero uno dell’ente che ha sede ad Ariano Polesine – a dicembre 2012 è stato adottato il Piano del Parco, ben 15 anni dopo la sua istituzione. Oggi, dopo aver preso in esame le osservazio-ni, tutto giace in Regione per l’approvazione definitiva”.

Altro progetto importante è 2B Park. “E’ uno strumento di assoluta rilevanza – spiega Gennari – perché esalta le bellezze naturali e prevede lo sviluppo sostenibile del territorio, permettendo di avviare con la regione Veneto e la Sovrintendenza regionale dei Beni am-bientali e culturali un percorso con la laguna di Venezia, divenuta col Parco area pilota nel piano del paesaggio”.

E’ stata avviata anche una modifica in integrazione del Piano d’Area essendone in ori-gine Adria, Loreo e Papozze esclusi. Ora invece anche questi territori troveranno giustamente inclusione nel perimetro dell’area protetta.

Le parti veneta e romagnola del Parco hanno presentato la candidatura all’otteni-mento del titolo di Riserva della biosfera alla sede Unesco di Parigi grazie ad un percorso sinergico tra gli enti pubblici e privati delle due regioni. “A luglio – prosgue il resconto del presidente uscente – sono state richieste delle integrazioni, nella normale prassi, che sono

state prodotte immediatamente, e oggi siamo in attesa del riconoscimento che dovrebbe giungere a primavera. Oggetto di discussione è l’interregionalità, elemento che ci vede fa-vorevoli con la parte ferrarese del parco emi-liano, anche se qualche rappresentante spinge per il riconoscimento di parco nazionale; una malaugurata scelta che andrebbe a bloccare gli sforzi finora fatti finora”. Certo è che, come più volte sottolineato in passato, la presenza di due parchi regionali contigui ma distinti costitu-isce un unicum che appare ormai fuori tempo massimo.

Innumerevoli sono i progetti europei e nazionali. Tra questi, “valli e lagune” nel programma europeo Life + per un valore di 4,5 milioni di euro. “Inoltre – dice ancora Gennari – sono stati attivati progetti con la programmazione europea 2007-2013 per la promozione del pescato, per i prodotti tipici per circa 500mila euro e stiamo ultimando la

di Elisa Cacciatori

Geremia Gennari: “Il futuro sarà nella interregionalità,non nel diventare parco nazionale. Grazie alla Regione”

Tempo di bilanci Positivo il lavoro fatto

Il presidente del Parco a fine mandato: “Tanti progetti fatti, tanti da fare”

Geremia Gennari

realizzazione dell’ecomuseo per 1 milione e 800mila euro così pure progetti per piste cicla-bili. Rilevanti sono gli studi del progetto Clima-park per 348mila euro, del progetto Natreg, sullo sviluppo sostenibile, per 200mila euro e del 2Bpark per circa 200 mila euro. E’ in fase di avvio il centro di documentazione cinemato-grafica per circa 300mila euro e finanziamenti sono stati ottenuti tramite il Gal Delta Po e in partnership con le aree protette di Camargue, Ebro, Slovenia, Grecia, Croazia eccetera”.

“L’impegno della Regione nei nostri con-fronti è sempre stato assoluto ed è quindi que-sta un’occasione per ringraziare tutte le varie forme di collaborazione ed in particolare la fon-dazione Cariparo che ci ha sempre sostenuti”.

“Dopo ben 15 anniabbiamo conclusola stesura del piano”

Tanti i progetti che Gennari lascerà da chiudere al suo successo. Come quello del percorso “Il Po e il suo

Delta”, del quale il Parco è capofila, con lo scopo di unire i comuni rivieraschi dalla sinistra Po fino al Delta con atto-ri pubblici e privati, attraverso progetti di sviluppo condiviso per valorizzare il turismo.

“Recentemente poi si è tenuto – spiega Gennari – un incontro al parco dell’Ebro, in Germania, per definire gli accordi di una rete tra parchi del Medi-terraneo che permetta di elaborare pro-getti a livello europeo. In futuro saremo oggetto di finanziamento per oltre 2 milioni di euro per la tutela delle biodi-versità delle aree umide e 900mila euro saranno destinati alle aree golenali e du-nose per la salvaguardia dell’ambiente”.

“Il percorso per la candidatura a bio-sfera – prosegue – ha permesso inoltre una sinergia tra gli operatori turistici del-la nostra area e dei lidi di Comacchio; un risultato che pone i due parchi sulla stessa linea per lo sviluppo sostenibile nel Grande Delta e nell’ottica di progetti che partono da Rosolina mare e arrivano a Comacchio”.

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17Rosolina

Anche il comune di Rosolina sceglie di adottare i velobox per dissuadere dalla velocità i conducenti che sfrecciano lungo

alcune vie del territorio comunale.L’installazione delle due colonnine di

colore arancione ha previsto un investimento di 3.146 euro nell’ambito dei proventi delle sanzioni per le violazioni delle norme al codice della strada, in linea con quanto previsto dal piano sulla sicurezza stradale messo in campo dall’amministrazione comunale di Rosolina. Lo scopo è di portare una maggior sicurezza per i residenti che più volte si sono rivolti alle istituzioni lamentando l’alta velocità nel centro cittadino di alcune vetture. La motivazione che ha disposto e dato direttive circa l’installazio-ne dei dissuasori di velocità risiede proprio, come fa sapere il comandante della polizia locale Patrizio Targa, nella constatazione di un’aumentata percezione di insicurezza nella cittadinanza relativamente alla tutela della pubblica incolumità degli utenti della rete stra-dale comunale. Le due zone identificate per il posizionamento delle due strutture corrispon-

dono a via Borgata Volto e in via Po Brondolo.“Questi strumenti – come espresso dal

comandante Targa - hanno lo scopo di aumen-tare l’effetto dissuasivo della velocità e sono utilizzabili nei centri abitati dove non è pos-sibile utilizzare altri strumenti analoghi. Sono concepiti in modo da risultare visibili agli utenti della strada, mediante una luce lampeggiante gialla. Detto questo, sotto il profilo tecnico si tratta di contenitori destinati ad accogliere gli apparecchi per la misurazione della velocità, che devono essere presidiati dalla Polizia, in modalità automatica”.

Affinchè gli apparecchi siano attivi è quin-di sempre necessaria la presenza degli agenti della polizia.

“L’obiettivo è la sicurezza stradale – conclude Targa - sulle strade indicate si corre troppo e, considerando la presenza di molte abitazioni, la mancanza di marciapiedi oltre alla ristrettezza della sede viaria, per la tutela dell’incolumità dei pedoni è necessario interve-nire anche con detta strumentazione oltre con pattuglie che già da qualche tempo in sinergia con l’arma dei Carabinieri si controllo il territo-rio comunale”.

di Elisa Cacciatori

Saranno finanziati con i proventi delle sanzioniRispondono a una forte richiesta di sicurezza

Sulla strada Si tratta di contenitori che potranno ospitare i velox. A patto che ci siano i vigili

Il Comune punta deciso sui velobox

Uno dei nuovi apparecchi che saranno sistemati in via Borgo Volto e in via Po di Brondolo: nei paraggi ci dovrà essere la polizia locale

A Rosolina si rinsalda la tradizione del-le festa del donatore. L’iniziativa che coincide con la “maronata di san

Martin” di anno in anno permette infatti di consegnare un riconoscimento simbolico ai soci benemeriti.

La ricorrenza quest’anno ha coinciso da un lato con la trentasettesima edizione della festa del donatore dell’Avis comuna-le presieduta da Alessandra De Lazzari e dall’altro, alla ventottesima festa dell’Aido retta da Giovanni Santin. La consegna dei distintivi nel 2014 ha interessato gli avisini benemeriti al 31 dicembre 2013.

E’ questo il caso di Ottavio Aggio, Enri-co Bergo, Ilaria De Grandis, Aurora Fabbian, Antonella Ferro, Fabio Fonsato, Cristina Zanini e Genni Zennario a cui è stato con-segnato da parte della presidentessa del sodalizio il distintivo in rame. L’argento è spettato invece a Giuseppe Alaimo, Giovan-

ni Bergantin, Enrico Bergo, Erika Boscolo, Mauro Destro, Raffaele Mantoan, Mauro Maron, Morano Sambo. Il distintivo in argento dorato è invece stato consegnato a Davide Bonato, Claudia Bovolenta, Fran-cesco Bullo, Katiuscia Chieregato, Sonia Crivellari, Loredana Da Ros, Alessandra De Lazzari, Roberta Dissette, Monica Donà, Stefania Folchi, Ivano Mattiazzi, Lorenzo Paganin, Rita Pregnolato, Anna Salmaso e Daniele Zerbin. Il distintivo in oro a Elena Bellan, Enrico Crivellari, Maristella Donà, Alessandro Ferro, Gabriele Lazzarin, Ste-fano Moretto, Emiliano Pregnolato, Tina Rimondo e Luisa Vendemiati. Mentre il di-stintivo in oro con smeraldo è stato donato a Franco Crivellari, Lino Mancin e Agostino Zanirato. Ancora una volta l’iniziativa ben riuscita, è stata un momento per rinsaldare e diffondere gli importanti i valori portati avanti dall’associazione.

TORNA lA fESTA DEl DONATORE: EMOZIONI

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Un momento della serata: la festa è stata anche un bel momento di convivialità tra tutti i volontari

Si è concluso di recente il programma educativo portato in campo dall’Anmi ro-solinese presieduta da Remigio Ghezzo a favore degli studenti delle classi terze della scuola secondaria di primo grado Marin Sanudo il giovane. L’associazione,

di fatto, ha da qualche tempo pensato e realizzato un progetto volto ad arricchire, at-traverso visite guidate sui luoghi della Grande Guerra ed incontri tematici, la formazione degli studenti permettendo loro di andare ben oltre l’istruzione possibile con le lezioni frontali e i libri di scuola.

L’ultimo step dell’iniziativa ha portato in campo anche gli alpini con l’iniziativa che prende il nome di “gli alpini a scuola per ricordare la Grande Guerra” e che si è conclusa con una cerimonia a cui hanno partecipato oltre ai soci, gli studenti e gli insegnanti e gli amministratori rosolinesi.

Per l’occasione il presidente Ghezzo ha consegnato al sindaco dei ragazzi Elena Paganin diversi libri sulla prima guerra mondiale che andranno ad arricchire la biblioteca scolastica.

Inoltre, l’associazione ha istituito una sorta di borsa di studio del valore di 150 euro per lo studente che, al termine del concorso di lettura che come di consueto viene organizzato nell’istituto, si saprà distinguere e sarà considerato il più meritevole. Alla giornata conclusiva del percorso ha presenziato anche il delegato regionale Giuseppe Fabrello che, entusiasta per l’iniziativa che ha considerato esemplare, ha anticipato agli studenti la possibilità, per meriti scolastici, di poter salire a bordo dell’Amerigo Vespucci per due settimane.

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18 Taglio di Po

In una sala consiliare gremita di pubblico è stato ufficialmente illustrato, nella serata di sabato 15 novembre, il progetto che si

è aggiudicato il primo premio del Concorso di Idee indetto dall’amministrazione comu-nale di Taglio di Po e avente come tema la riqualificazione di Piazza Venezia e Piazza IV Novembre.

L’assessore ai Lavori pubblici e Urbanisti-ca, Davide Marangoni, ha aperto la serata spiegando le motivazioni che hanno portato l’amministrazione ad indire un concorso di Idee: “Una prima motivazione è di carat-tere politico, ovvero scegliere, in maniera trasparente e meritocratica una forte idea progettuale come avviene nelle maggiori città europee. Una seconda motivazione è di carattere culturale e cioè quella di arri-vare alla soluzione migliore attraverso una chiara competizione di idee, dove quella più interessante vince e prevale”. I cittadini diverranno parte integrante del processo di realizzazione delle due nuove piazze: “Desi-deriamo conoscere le opinioni in merito – ha sottolineato – e, per permettere questa in-terazione, abbiamo predisposto un apposito questionario, scaricabile dal sito Internet del Comune, attraverso il quale chiunque potrà esprimere un’opinione in merito al progetto vincitore. Tali valutazioni saranno prese in considerazione durante la redazione del pro-getto esecutivo”.

La serata è quindi proseguita con l’espo-sizione dell’architetto Tania Crepaldi, che, assieme a Louis Juliette e Helene Alice, ha realizzato il progetto vincitore. L’architetto

ha quindi illustrato il progetto nel quale il protagonista sarà il pedone: “Un’alta per-centuale delle piazze saranno pedonali – ha spiegato – grazie all’estensione della pavi-mentazione e dei sanpietrini fino ai margini degli edifici. Saranno quindi eliminate le bar-riere architettoniche e il transito delle auto, nelle vie dove sarà consentito, sarà a max 20 km/h. I parcheggi saranno localizzati principalmente nell’area nord di piazza IV Novembre”.

Le aree pedonali assumeranno quindi un ruolo prevalente all’interno del contesto urbano e conseguentemente la mobilità, soprattutto carrabile, verrà ristudiata e ade-guata al nuovo assetto. Nella serata è inter-venuto anche l’architetto Marietto Laurenti, vicepresidente dell’Ordine degli Architetti di Rovigo, esprimendo piena soddisfazione per l’iniziativa voluta dall’amministrazione co-munale: “Il Concorso di Idee – ha commen-

di Silvia Boscaro

Per Piazza Venezia e IV Novembre si pensa a portare i sanpietrinisino allo zoccolo degli edifici e a limitare il transito delle auto

Urbanistica Cerimonia in sala consiliare, poi apertura della mostra di idee

Progetto piazze: c’è il vincitoreSarà tutto a misura di pedone

Tutti i partecipanti alla serata,

tato - è uno strumento che ben pochi hanno utilizzato seppur sia di straordinaria utilità, in grado di mettere a disposizione tante idee per un progettualità futura”.

I lavori per la riqualificazione del centro cittadino inizieranno indicativamente entro la fine del 2015 e avranno un costo di circa 300mila euro con la possibilità di lavorare per stralci di 100mila. L’importo sarà quasi del tutto coperto da un contributo di Consvi-po e da due contributi regionali. Il Comune co-finanzierà i lavori per un importo di circa 60mila euro. La serata si è quindi chiusa con l’inaugurazione della mostra dei progetti partecipanti alla gara di idee. La sede dell’al-lestimento è stata la rinnovata sala confe-renze. Una esposizione che senza dubbio si dimostrerà di grande interesse.

La velocità dei veicolinel centro storicosarà limitata

Di nuovo una nuova ottima prestazio-ne per Emanuele Pavanello, taglio-lese classe ’86, istruttore di fitness,

personal trainer e preparatore atletico.L’atleta ha partecipato, lo scorso 15-

16 novembre al 18° Campionato Inter-nazionale di Braccio di Ferro a Riccione. Presenti i migliori atleti italiani e stranieri. Nella spedizione di Pavanello anche Luca-to Nikita di Taglio di Po classificatosi primo con il braccio sinistro e Joel Quirini di 16 anni, di Taglio di Po, classificatosi primo con il braccio sinistro e secondo con il brac-cio destro, entrambi nella categoria Junior cat. 60 kg.

Presente anche Suffer Sonny, di 21 anni sempre di Taglio di Po, per la catego-ria ha gareggiato nella Cat. Junior 65 kg, classificandosi primo con braccio sinistro e destro. Per Pavanello il risultato è stato davvero sorprendente con un piazzamen-to al primo posto per la categoria Senior 80 kg. “Questa trasferta è stata davvero ricca di soddisfazioni – ha commentato Pavanello – sia come atleta, con la con-ferma a livello internazionale, che come allenatore. Vedo crescere i miei allievi e ad ogni competizione il risultato continua a migliorare”.

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21Taglio di Po

Sono stati ultimati e oggi risultano pienamen-te usufruibili tre importanti strutture tagliole-si da tempo oggetto di lavori di riqualificazio-

ne. Grazie all’erogazione di un contributo inserito nel progetto Ecomuseo, finanziato dall’Ente Parco Delta del Po, tre realtà locali ritrovano finalmente una piena funzionalità.

Ad annunciarlo l’assessore ai lavori pubblici e urbanistica Davide Marangoni: “Le tre strutture di nuovo funzionanti sono la sala Conferenze, posta accanto la sede municipale sopra la biblioteca, la chiesetta di San Rocco in Zona Marina e l’area di sosta camper a Mazzorno Destro. Per quanto concerne la sala Conferenze, i lavori sono ufficial-mente terminati solo recentemente dopo il loro inizio, avvenuto circa due anni fa. Ad oggi mancano sono al-cuni step conclusivi da adem-piere secondo le normative di legge. I lavori edili e strutturali sono tutti terminati, abbiamo acquistato alcuni nuovi arredi e le bacheche dove saranno esposte alcune opere artistiche locali. L’apertura ufficiale, con l’inaugu-razione, è prevista per la metà di dicembre con l’intitolazione della stessa ai giudici Giovanni Fal-

cone e Paolo Borsellino”.La seconda struttura interessata dai lavori di

ristrutturazione è stata la chiesetta di San Rocco nella frazione di Gorino Sullam.

“In occasione della ce-lebrazioni per il centenario dallo scoppio della Prima Guerra Mondiale – ha spiegato – la chiesetta è stata di nuovo riaperta al pubblico, con un’inaugura-

zione ufficiale avvenuta l’8 novembre scorso, ed è diventata un vero e proprio monumento com-memorativo ai caduti. I lavori hanno interessato il ripristino del tetto, in parte crollato, e il rinforza-

mento del campanile che si trovava in una situa-zione precaria. E’ stata inoltre rimessa a nuovo la tinteggiatura e sono stati sostituiti i vetri rotti”.

“Infine, - ha concluso Marangoni – è stata rinnovata l’area sosta per i camper di Mazzorno Destro, con il posizionamento di colonnine elettri-che per i camper e gli scarichi. Quest’area diven-terà fondamentale nel prossimo futuro grazie alla contigua pista ciclabile arginale che parte proprio in quella zona e arriverà fino al ponte di barche della Zona Marina”.

Tre strutture insomma molto importanti per la vita e i servizi non solo del centro di Taglio di Po, che assurgeranno a nuova vita grazie all’impegno e ai lavori di riqualificazione.

di Silvia Boscaro

Sono la sala conferenze, che sarà intitolata ai giudici Falcone e Borsellino, la chiesetta di Gorino Sullam e l’area di sostadi Mazzorno

Cantieri chiusi L’assessore Davide Marangoni illustra le realizzazioni

Lavori finiti per tre importanti strutture del paese

Sarà un calendario ricco di proposte quello di queste festività na-talizie 2014 a Taglio di Po. Grazie all’impegno della Pro Loco, dell’associazione La Tagliolese Produttiva e dell’associazione Ta-

glio di Po Nel Cuore, diversi eventi sono in programma. Si comincia con la Cena degli Auguri, tradizionale appuntamento dell’associazione Taglio di Po Nel Cuore, fissato per sabato 13 dicembre, presso il Ristorante King. Per l’intero weekend del 13-14 dicembre, La Tagliolese Produttiva ha ideato la II edizione del Cioccolatajo: un’allestimento estremamente suggestivo, il “Santa Claus Village”, farà da sfondo alla due giorni con un simpatico Babbo Natale a disposizione dei bimbi per la consegna di letterine, truccabimbi, un laboratorio didattico e la pesca di beneficen-za. Piazza IV Novembre ospiterà le bancherelle di cioccolato alle quali saranno abbinati espositori di miele, dolciumi, prodotti da forno. Inoltre, a partire dalla domenica mattina, proseguendo poi nel pomeriggio dalle 14, un corteo di circa 250 mezzi tra moto, vespe e auto storiche sfilerà per le vie del paese: alla guida centauri e piloti vestiti da Babbo Natale. A coronamento delle due giornate ci sarà in Piazza IV Novembre il luna park.

Martedì 23 dicembre, presso la sala conferenze, sarà proitettato, a cura della Pro Loco, il film Frozen: in collaborazione con le scuole prima-rie dell’Istituto Comprensivo, i piccoli, durante la serata addobberanno un abete di Natale con i lavoretti creati a scuola. La visione è aperta a tutti.

Durante il mese di dicembre, inoltre, i Babbi Natale dell’Auser por-teranno in classe doni ai bambini. Il 5 gennaio, dalle ore 21, presso il PalaVigor si terrà il tradizionale Gran Galà della Befana a cura della Pro Loco, con intrattenimento e calze omaggio per tutti i bambini.

vErsO IL nATALEComincia il viaggio nelle Feste Tutte le iniziative organizzateCi sarà anche il Villaggio

Importante ancheil contributo messoa disposizionedell’ente Parco Delta del Po

Il Delta del Po, anche quest’anno, è stato oggetto di

studio e ricerca, at-travero il laboratorio territoriale dal titolo “Attori, strategie terri-toriali e sviluppo loca-le nel Delta del Po”.

Trentasei studen-ti iscritti ai master in Sviluppo locale e Sviluppo territoriale sostenibile (nell’ambito del program-ma Erasmus Mundus della Commissione europea in collaborazione con le Università di Lovanio - Belgio; Parigi - Francia; Campo Grande - Brasile) e in Diritti umani e Governance multi-livello, hanno avuto la possibilità di studiare teorie e pratiche di sviluppo locale sostenibile. Per tre giorni, dal 13 al 15 novembre, i giovani studenti, provenienti da Italia, Romania, Paesi Bassi, Belgio, Repubblica Ceca, Serbia, Moldavia, Bielorussia, Brasi-le, Messico, Nicaragua, Etiopia, Filippine, Nuova Zelanda, Vietnam hanno coniugato l’esperienza pratica per conoscere il Delta del Po con quella teo-rica insegnata all’università. Il programma delle attività, ideato da Marina Bertoncin e Daria Quatrida con Pierpaolo Faggi, geografi del Dipartimento di Scienze storiche geografiche e dell’Antichità dell’Università di Padova, si è articolato tra escursioni sul territorio e lavori di gruppo. Partendo da Cà Vendramin, porta del Delta e simbolo della bonifica, gli studenti hanno sperimentato in prima persona l’incontro con il territorio e analizzato i progetti di sviluppo.

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Partiranno a breve i lavori per la realizzazione del secon-do stralcio della scuola G.

B. Stella. “Attraverso un bando pubblicato per l’individuazione di un professionista incaricato della progettazione esecutiva – spiega l’assessore Davide Marangoni – lo studio aggiudicante è stato quello dell’architetto Andrea Dondi Pinton di Padova. La scelta è stata effettuata attraverso la procedura prevista dal Codice degli appalti e basata sui curriculum pervenuti e sulle proposte migliorative al progetto. Il tecnico avrà tempo circa un mese per la redazione della progettazione e, una volta terminata, sarà aperta la gara per l’aggiudicazione della ditta appaltatrice dei lavori. Lavori che dovrebbero iniziare entro l’estate del 2015 per permettere l’ingresso degli alunni nel 2016.

Al termine di tali lavori la scuola materna Monumento ai Caduti verrà trasferita nella nuova struttura collocata al piano terra, ingresso da via Dan-te”. “Nello specifico – commenta – i lavori riguarderanno la realizzazione di tre aule, della sala refettorio e dell’area ricreativa oltre all’area esterna. Per la realizzazione di questo secondo stralcio l’importo di spesa comples-sivo è di circa 640mila euro, comprensiva dell’adeguamento in termini di precauzioni anti-sismiche. Tale importo avrà la copertura totale grazie ad un contributo regionale destinato all’edilizia scolastica”.

l’assessore spiega l’andamento dell’interventosCUOLA sTELLA, A BrEvE IL vIADEI LAvOrI PEr IL sECOnDO sTrALCIO

Si.Bo.

Con una festa parti-colarmente sentita, sabato 25 ottobre,

il Coro “Voci del Delta” ha festeggiato, nella Sala Eu-ropa, i suoi primi 35 anni di vita. Lo spettacolo ha ripercorso il lungo arco di tempo vissuto attraverso canti e immagini. Si sono infatti ricordati i primi pas-si del gruppo di amici che avrebbero poi dato vita al coro e le prime sere di prova all’Osteria “Da Cide” in località Montesecco.

Infine, si sono volute ripercorrere le grandi soddisfazioni che il Coro ha avuto nel corso di questi anni, esibendosi sia in Italia che all’estero. I momenti di ricordo sono stati allietati dai diversi canti del repertorio del Coro: “O cara mama”, “Suso pel camin”, “La bionda de bonei”, “Inno alla polenta”, “Il Delta canta”. Inoltre sono stati omaggiati gli ex presidenti del Coro, Erminio Girardi, Cesare Moretti, Giuseppe Di Trapani, Tiziano Nicolasi e i poeti locali che hanno collaborato in questi 35 anni come Erminio Girardi, Graziano Uccellatori, Roberta Fava, Giorgio Sartore nonché l’ex corista Gino Lazzarin che ha contribuito con i suoi disegni artistici alla pubblicazione del libro contenente i brani inediti. Durante lo svolgimento della serata è intervenuto, inoltre, Osvaldo Fedini, consigliere regionale Asac, che ha con-segnato una targa di riconoscimento per festeggiare i 35 anni di attività. Presente alla serata anche il sindaco Francesco Siviero.

Il coro festeggia i 35 anniPEr LE “vOCI DEL DELTA” E’ TEmPO DI sPEGnErE LE CAnDELInE

Si.Bo.

Si.Bo.

I protagonisti

L’assessore Marangoni

Page 22: Delta nov2014 n136

2 Cultura Adria

L’opera del cieco di Adria, Luigi Groto, ritorna in volume, dopo 4 secoli dall’ultima stampa, quella veneziana del 1610. Questa nuova

edizione critica è intitolata “Le Rime di Luigi Groto, Cieco d’Adria“ ed è curata da Barbara Spaggiari. L’insigne docente universitaria, con cattedra in fi lologia romanza a Ginevra, per anni si è dedicata alle “Rime” di Luigi Groto curan-done l’edizione critica dopo quattro secoli dalla prima e unica pubblicazione integrale risalente al 1610. Il Groto stesso aveva curato una editio minor delle “Rime, col titolo di “Prima parte”, pubblicate per nove volte tra il 1577 ed il 1605.

A tale scopo ha soggiornato in più occasioni nella città etrusca per studiarne i testi conservati nella biblioteca comunale e nell’archivio antico. Ne è risultata una ponderosa pubblicazione di tutte le “Rime” del Groto in due volumi di quasi duemila pagine a cura dell’editore adriese Apo-geo. L’operazione è stata resa possibile grazie all’intervento della Fondazione Cassa di Rispar-mio di Padova e Rovigo, il cui presidente Antonio Finotti ha voluto scrivere la prefazione all’opera.

Lo stesso presidente Finotti ha presenziato le

due presentazioni, ad Adria presso la sala dell’ex Circolo Unione lunedì 24 novembre, e a Rovigo presso l’Accademia dei Concordi, martedì 25

novembre. La monumentale opera è occasione per riscoprire, come ben sottolinea la curatrice Spaggiari, il troppo trascurato autore adriese la cui fama si è estesa ben oltre i confi ni italiani per rappresentare, soprattutto in Spagna e in Inghilterra, tanta parte della cultura del nostro Seicento. Personaggio di spicco della letteratu-ra cinquecentesca, il Cieco di Adria deve la sua notorietà alle opere drammatiche da lui scritte e rappresentate, oltre che all’attività di oratore e epistolografo testimoniata da due raccolte a stampa, le Orationi volgari (1586) e le Lettere Famigliari (1601). A causa di questa prospettiva parziale, instauratasi precocemente nella storia della critica letteraria, è stata fi nora elusa la questione delle Rime, dal Groto assiduamente composte fi no alla vigilia della morte. Si tratta di oltre mille e trecento poesie, delle quali una Prima Parte uscì in due edizioni curate dall’autore stesso (1577 e 1584).

La Seconda e Terza Parte furono invece rac-colte e edite dal Dei nel 1610, in una silloge per più versi benemerita. Ad esse è legato lo straordi-nario successo del Groto.

di Melania Ruggini

La pubblicazione arriva a quattro secoli di distanzadall’ultima stampa, avvenuta addirittura nel 1610

Il libro Edito da Apogeo, l’opera costituisce una vera pietra miliare

Finalmente le rime del “cieco di Adria”

Si è chiusa in bellezza la rassegna “Musica e Pittura”: giunta alla XIX edizione, è un’iniziativa di Fondazione Banca del Monte di Rovigo, Conservatorio “Francesco Venezze” e Ac-

cademia dei Concordi. Due strumenti, violino e chitarra, sono stati i “protagonisti” del concerto di domenica 23 novembre in occasio-ne di “Danze da suonare”: un interessante confronto tra la lezione cinque-seicentesca e il successivo canone vivaldiano. È all’interno di questi due estremi che ha preso corpo la suite strumentale di danze - sintesi di precedenti ritratti di vita reale colti da svariate tra-dizioni europee - che trova il suo apice in Johann Sebastian Bach. Il programma è stato eseguito dalla violinista Claudia Lapolla e dal chitarrista Mauro Lombardo.

La rassegna, conclusasi il 30 novembre scorso, è proposta come un unico corpus insieme agli incontri di Musica e Poesia, realizzati nel mese di ottobre. I tre enti promotori, Fondazione Banca del Monte di Rovigo, Conservatorio Venezze e Accademia dei Concordi, consolidano la collaborazione proponendo l’elevato messaggio di coesione che rafforza la consapevolezza del valore identitario del territorio , intendendo divulgare la cultura, con par-ticolare riferimento al patrimonio e ai talenti del Polesine. Giunta alla XIX edizione, la tradizionale proposta di coniugare musica e pittura s’innova di continuo in quanto propone un tema diverso ogni anno mentre porta alla conoscenza dei cittadini di Rovigo il patrimonio pittorico della locale Pinacoteca Concordiana, cui si ac-compagnano brani di grande valore musicale, eseguiti da maestri e allievi del Conservatorio, vanto cittadino noto a livello mondiale. Tema della rassegna era il ritratto nel Barocco veneto, tratteggiato sia nell’aspetto fi gurativo che musicale. Attraverso l’arte dei suoni è infatti possibile “dipingere” ritratti naturali e antropici, attraverso lo sviluppo di fi gure melodiche e armoniche che da un lato sotten-dono a canoni ben precisi sul fondamento del basso continuo che

governa sia le composizioni vocali sia quelle strumentali, mentre dall’altro acquistano una straordinaria forza espressiva attraverso sinuose e complesse linee orizzontali da cui scaturisce un ricco catalogo delle molteplici passioni umane, a iniziare dal grande capolavoro dei Madrigali guerrieri e amorosi di Claudio Montever-di, e di numerosi aspetti del mondo naturale, vegetale e animale.

Per quanto riguarda la pittura, il tema del ritratto nel Seicento Barocco veneto è stato messo in luce dai pittori di cui la Pinacoteca dei Concordi conserva ed espone alcune opere.

LA rAssEGnA

Assieme Conservatorio venezze, Concordi e fondazione Banca del Monte

pER “MUSICA E pITTURA” E’ ARRIvATA lA CHIUSURA IN BEllEZZA

Me.Ru.

I l simbolo architettonico per eccellenza della città di Rovigo, il tempio della Beata Vergine del Soccorso, meglio noto come la Rotonda,

potrebbe chiudere a fi ne anno.Il problema è sempre lo stesso: il comune

di Rovigo, proprietario della chiesa, ha dovuto tagliare pesantemente sui fi nanziamenti. E così se nel 2012 destinava qualcosa come 30mila euro, si passa ai 25mila euro dell’anno succes-sivo, mentre quest’anno, in ritardo di 10 mesi, ne sono stati stanziati soltanto la metà, ossia 12.500 euro. E i soldi sono arrivati solo ad ot-tobre. La drastica riduzione dei fondi starebbe provocando dei forti disagi all’ente, dato che il fi nanziamento non è suffi ciente a gestire il monumento e i suoi dipendenti, che tra l’altro si trovano in pesante ritardo con i pagamenti se si pensa che l’ultima mensilità riscossa dai sacristi risale a luglio.

Considerando che la Rotonda si presta anche alle funzioni religiose, c’è da segnalare un altro dato negativo, ossia la riduzione dei fedeli che frequentano le celebrazioni, con la conseguente diminuzione delle offerte. Tuttavia non si dà per vinto Giovanni Boschetti, ex pre-sidente del sindacato che segnala il problema e vuole correre ai ripari: “Il monumento stori-co ed artistico della città non merita di essere trascurato – sottolinea Boschetti - La Rotonda custodisce una galleria della pittura barocca ve-neziana in cui sono visibili grandi tele del 1600 e 1700 dal valore di 5milioni di euro. Inoltre all’interno è presente un organo di Gaetano Callido usato per numerosi concerti importanti”.

La situazione rimane grave: se entro fi ne anno non arriveranno altri aiuti economici da parte del comune, si paventano le dimissioni del cda composto da Orazio Capellari, presidente del sindacato della Rotonda, e da quattro con-siglieri. Gabriele Cappato e Luciano Zanforlini, due dei componenti del cda, hanno già dato le loro dimissioni mentre Graziella Andreotti non intende dimettersi fi nché non sarà il comune a provvedere. Da parte sua racconta come abbia fatto da guida nella chiesa e come abbia de-nunciato alla Soprintendenza i danni al Tempio. “Ho scritto al commissario Claudio Ventrice che non abbandonerò la nave che affonda e che sono pronta a traghettarla da sola fi no al nuovo sindacato; è mio dovere rimanere”. E propone come soluzione al taglio dei fondi l’ingresso a pagamento: in questo caso la Rotonda potreb-be essere addirittura autonoma rispetto alla gestione comunale.

La salvezza potrebbearrivare prevedendol’ingresso all’internosolamentea pagamento

TEMpIO DRASTICO TAGlIO DI fONDIlA ROTONDA pOTREBBE CHIUDERE

Me.Ru.

L’iniziativa si è idealmentelegata agli incontriavvenuti nella cornicedi “Musica e poesia”organizzati a ottobre

E’ stata allestita fi no all’8 dicembre per visitare, a Fratta Po-

lesine, la mostra storico-documentaria “Giacomo Matteotti” in occasione del novantesimo anni-versario della morte del politico socialista e antifa-scista polesano.

Allestita in villa Badoer la mostra, nata per il cinquantenario dell’as-sassinio, fu originariamente presentata il 25 novembre 1976 all’Archivio centrale dello Stato e successivamente a Rovigo, Urbino e in altri centri italiani. Si compone di una vasta selezione documentaria di oltre 385 pezzi, provenienti da più collezioni e archivi di stato, tra cui quello di Rovigo. Come sottolinea lo storico Adriano Romagnolo: “La mostra del 1976 resta una testimonianza unica di collaborazione tra istituzioni e di sinergia di forze, con uno straordinario e ancora validissimo apparato didascalico e soprattut-to iconografi co e costituisce una valida sintesi tra l’esigenza di presentare a un pubblico non iniziato la fi gura del socialista divenuto mito con il suo martirio e quella di promuovere nuovi indirizzi di ricerca in grado di aprire fi loni inesplorati o quasi”. L’istallazione, è stata restaurata grazie alla col-laborazione tra associazioni e istituzioni del Polesine. In abbinamento alla mostra è stato presentato il documentario inedito, realizzato da Romagnolo su “Giacomo e i Matteotti nel Polesine”.

LA mOsTrARivive la fi gura di Matteotti

Me.Ru.

Spesso misconosciutoin patria, all’esteroil talento del letteratoè da tempo noto,stimato e celebrato

22 Cultura

Page 23: Delta nov2014 n136

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Sembra non esserci pace per il Delta. Nella gara contro l’Abano, tredicesima d’andata di serie D, è andato in scena

un altro tsunami, dopo l’esonero dell’alle-natore Luca Tiozzo, avvenuto alla nona giornata. A saltare, il direttore sportivo Fa-bio Artico che ha portato alla corte del pre-sidente Mario Visentini, giocatori del calibro di Cozzolino, Lauria, Capellupo, Pandiani, Procida, Cammaroto.

I motivi? Uffi ciali non ce ne sono. Tra gli uffi ciosi un undici di partenza nella partita persa con l’Abano non gradito, con il forfait di Politti e Baldrocco, sostituiti da Procida e Pandiani, certamente non due under. “Nessuno mi detta la formazione, questo è poco ma sicuro, ne va della mia dignità”, ha detto l’allenatore Alessandro Rossi, dopo la domenica stregata. “E anche contro l’Aba-no ho fatto scelte ponderate dopo il lavoro svolto in settimana. Se qualcuno pensa che mi si imponga la formazione, ha sbagliato tutto”.

La società deltina ha perso un pezzo di organigramma societario non indifferente: del resto, come giudicare negativo il lavo-ro di Artico che ha costruito una squadra di qualità e anche quantità? Un lavoro non

facile per il piemontese cominciato ai primi di luglio quando Lorenza Visentini gli affi dò l’incarico: i due si conobbero nel 2013 al corso per direttore sportivo a Coverciano. Un Artico che dovette correre fi n dall’inizio: doveva costruire una squadra quasi da zero, nell’incertezza della categoria in un periodo di cambiamento societario che se ne andò da Porto Tolle per venire a Rovigo.

Insomma, caos. In più c’era in ballo la questione ripescaggio, data per certa dai Visentini ma che il 31 luglio premiò Torres,

Martina e Aversa Normanna. Poi il suo lavo-ro ha portato alla corte dei Visentini giocato-ri importanti e anche di categoria superiore come Pandiani e Guccione e una batteria di giovani, su tutti i portieri Vimercati e Bianco.

Si doveva occupare del mercato certo, ma dovette far fronte a molteplici emergen-ze, organizzative soprattutto. Il mercato appunto: il punto debole di questo Delta è rappresentato dal centrocampo, ma Artico aveva indicato alla proprietà i suoi suggeri-menti, ma sono arrivati altri giocatori.

di Cristiano Aggio

Delta, altro terremoto: via pure ArticoCALCIO

Organizzato dall’Aiac (associazio-ne allenatori di calcio di Rovigo), delegata del settore tecnico della

Figc, dal 19 gennaio 2015 al 18 aprile, si svolgerà a Rovigo il corso allenatore di base Uefa – B.

Il bando si può scaricare al sito www.assoallenatori.it o www.settoretecnico.fi gc.it e formerà quaranta nuovi allenato-ri, abilitati a guidare formazioni di tutte le categorie dilettantistiche e dei settori giovanili: le lezioni verteranno sulla parte teorica con materie di tecnica e tattica calcistica, metodologia di allenamento, psicologia dello sport, con una serie di stage comprensivi della visione di alcu-ne sessioni di allenamento specifi che, a discrezione del docente. Che sarà Franco Varrella, che già lo scorso anno era stato docente al corso che si era tenuto, sempre in Polesine precisamente a Fratta Polesine. Varrella, classe ’53, da calciatore giocò nelle giovanili della Juventus a fi ne anni sessanta e iniziò la carriera di allenatore nel corso degli anni ottanta, alla guida di formazioni dilettantistiche dell’Emilia-Romagna. Dall’estate 1995 al dicembre 1996 è stato il vice di Arrigo Sacchi. Per informazio-ni è possibile fare riferimento a Giuseppe Nasti (presidente Aiac Rovigo) cell. 335.8110363, Roberto Bacchiega (segretario) cell 347.0677070.

Ecco come fare per partecipareAD APrILE 2015 PArTE A rOvIGOIL COrsO PEr ALLEnATOrI UEfA

Cr.Ag.

Calcio La decisione presa dalla proprietà, nonostante il buon lavoro fatto

Giuseppe Nasti

Ancora gloria per la rodigina Benedet-ta Tridello, che con la maglia della Reyer basket Venezia ha conquista-

to, in Ungheria, l’ambita Coppa Campioni Under 16.

Il prestigioso torneo, organizzato per la terza volta a Sopron, rappresenta una sorta di Euroleague di categoria, vista la partecipazione delle migliori squadre dell’est provenienti da Repubblica Ceca, Slovacchia, Croazia, Lituania, Russia, e dalla stessa Ungheria. In fi nale le venezia-ne hanno battuto 69-65 lo Sparta Praga, trascinate da Elisa Pinzan, autrice di ben 32 punti, dimostrando una forza e una co-esione di gruppo che hanno sorpreso tutti gli addetti ai lavori, sovvertendo i pronosti-ci avversi della vigilia grazie soprattutto ad una prova superba a livello di carattere e di concentrazione.

Il contributo di Benedetta in questa mani-festazione è stato più che positivo: ha giocato cinque partite segnando 21 punti totali. “Per me è stata una esperienza unica, dice la rodi-gina, perché questo torneo è il più importante in Europa in cui partecipano le migliori società che hanno vinto il campionato nazionale: ho affrontato le migliori giocatrici d’Europa con una statura da un 1 metro 85 in su. E’ la prima volta che vince una squadra italiana e sono onorata e orgogliosa di aver contribuito alla vittoria”.

Benedetta Tridello, classe 1999, provie-ne dalla Rhodigium basket e lo scorso anno ha giocato in prestito nella Reyer Venezia,

dove ha vinto lo scudetto e anche quest’an-no veste la maglia orogranata nel ruolo di play-guardia. “Sono contenta di essere alla Reyer, perché mi allena e mi prepara ad es-sere sempre più competitiva”. Ad accrescere la soddisfazione di coach Da Preda e del vice Marco Battisti, il fatto che la Reyer fosse composta da ragazze di un anno più giovani rispetto alle altre atlete partecipanti. “Questo successo, pur di prestigio - dice coach Da Pre-da - rappresenta solo un traguardo intermedio nel progetto di crescita sportiva e umana di ogni atleta e, pertanto, va vissuto come tale.”

Basket. Ha vinto la Coppa Campioni di categoriaUnA rODIGInA sUL TETTO D’EUrOPA

Cr.Ag.

Benedetta Tridello, cestista rodigina, ha

conquistato la Coppa dei Campioni Under 16 con la

maglia della Reyer

Adria Nuoto Partono ke sfi de del nuovo anno

Inizia con Buoni Risultati la Stagione dei Giovani Nuotatori Adriesi. Domenica 16 novembre si è svolta a Rovigo la prima

giornata di gara del girone d’andata del campionato interprovinciale Veneto per i giovani nuotatori appartenenti alle categorie esordienti A e B.

Buon esordio degli atleti Adria Nuoto al primo appuntamento della stagione che pur senza acuti hanno dimostrato di essere sulla strada giusta per prendersi buone soddisfa-zioni nel corso dell’anno.

Le gare sono iniziate con gli esordienti B, tutti alla prima esperienza nella categoria e per questo motivo i loro risultati sono sicu-ramente da considerare di buon auspicio per il seguito della stagione.

Cominciamo con Sofi a Ferrari che ottie-ne due ottimi quarti posti nei 100 stile libe-ro e nei 200 misti mentre Niccolò Pellizzari conquista la 6° posizione nei 50 stile libero e la 7° nei 200 misti.

Giulia Stocco arriva al 10° posto nei 50 stile libero e al 9° nei 100 dorso con due buone prove di carattere.

Nella categoria degli esordienti A spicca la bella medaglia vinta da Federico Dan nei 100 misti dove per un solo decimo deve ac-contentarsi del gradino più basso del podio

mentre nei 100 stile libero ottiene l’ 8° po-sto con un’ottima prestazione cronometrica che vale il personale.

Ricordiamo poi le buone prove di David Pezzot e Tommaso Brunelli alla sua prima gara, giunti rispettivamente 26° e 39° nei 100 stile libero mentre nei 100 misti arriva-no al 12° e 25° posto.

Concludiamo con le ragazze, nei 100 stile libero Anna Tessarin arriva sedicesima, Beatrice Dan ventiseiesima, Sara Tobaldo è trentaduesima e Sara Casetto trentatreesi-ma. Nei 100 misti buona prova di Beatrice Dan e Anna Tessarin che conquistano il 7° e 10° posto mentre Sara Tobaldo e Emma

Casetto arrivano al 21° e 16° posto.La giornata si è conclusa con le staffette

4x50 mista. I ragazzi conquistano la terza piazza del podio ( Dan Federico, David Pezzot, Stefano Belluco e Thomas Ferrari) con una gara in cui mettono in mostra tutta la loro voglia di vincere mentre le ragazze sono seste con una prova di carattere al cospetto di squadre con atlete decisamente superiori dal punto di vista fi sico.

La prima giornata ha quindi dato ottime indicazioni ci sarà da lavorare divertendosi per continuare a crescere e a migliorare.

La prossima prova a metà dicembre nella piscina di Sant’Urbano.

Prima giornata di gare per gli esordienti A e B

Fabio Artico

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Page 26: Delta nov2014 n136

1

IL VENETOin PRIMO PIANO

Cambiare la ‘storia’ del Veneto, di una regione governata da un ventennio dal centrodestra, prima con i cinque lustri

a fi rma Giancarlo Galan poi dal 2010 con il leghista Luca Zaia. Alessandra Moretti, che ha vinto la sfi da per le primarie del cen-trosinistra in Veneto, si carica sulle spalle un compito non certo facile, vista anche la tradizione politica del Veneto, ma le urne delle primarie l’hanno designata e comincia la corsa per arrivare all’obiettivo.

“E’ la certezza del merito: il Veneto merita questa vittoria. A vincere non sono io, ma tutti noi veneti”, dichiara. L’euro-parlamentare nella sfi da a tre ha battuto la compagna di partito Simonetta Rubinato e Antonino Pipitone, consigliere regionale dell’Idv. E’ la prima volta che una donna concorre nel confronto diretto per la guida della Regione. E una volta incassata la vittoria rilancia. “IlVeneto merita questa vittoria. Anche il Veneto è Europa. Vogliamo portarlo in Europa, qualcuno dovrà farsene una ragione”.

A fi ne giornata, negli oltre 600 seggi messi in piedi dalla macchina organizzati-va - a forte impronta Pd -, hanno espresso la loro preferenza circa 40mila persone. Un dato considerato “buono”, in linea con quelle che erano le aspettative delle ultime settimane, anche se erano state stampate circa 70mila schede.

“Un grandissimo risultato e un gran-dissimo ringraziamento a tutte le persone che hanno lavorato per raggiungere questo risultato”.

Con queste parole il segretario regiona-le del Partito Democratico Veneto Roger De Menech ha commentato a caldo i risultati delle primarie di fi ne novembre. “Ora - ha ribadito - mettiamo nel mirino la sfi da vera: la sfi da a una Regione ferma rispetto ai successi di un passato troppo lontano; la sfi da ad una Regione lacerata dalle lotte

interne alla sua maggioranza; la sfi da ad un sistema di potere falcidiato dalle inchieste della magistratura. Quasi 40 mila veneti chiedono di cambiare: da domani saremo tutti uniti per offrire ai cittadini e alle impre-se della nostra regione un Veneto giusto, onesto e prospero”.

Si sono espressi per scegliere il candi-dato governatore del centrosinistra oltre 35 mila veneti che chiedono a gran voce di cambiare questa regione.

“Le primarie sono state un grande eser-cizio di partecipazione - ha sottolineato con

soddisfazione il segretario De Menech. “Nonostante i tantissimi gufi , il Pd si

conferma il partito della partecipazione. Abbiamo doppiato il numero rispetto ai tesserati. Il Pd non accetta lezioni di parteci-pazione da nessuno e sfi do qualsiasi partito o movimento a mobilitare tante energie positive come facciamo noi”.

Dall’altra parte della barricata il Gover-natore in carica dichiara che la sua “campa-gna sarà non fare campagna. Farò il gover-natore “h 24”, non sprecherò neanche un istante in discussioni politiche inutili”.

“Non commento le primarie in Vene-to - ha aggiunto interpellato su Alessandra Moretti. Ma ci pensa qualcun altro a com-mentare con il solito stile che lo contrad-distingue. Il segretario della Lega, Matteo Salvini non si è risparmiato una battuta sarcastica rivolta alla Moretti: “Auguri, sono terrorizzato...”.

Eppure lei, già Lady like, a questa sfi da ci crede davvero e è già al lavoro per co-struire un Veneto trasparente, autorevole e vicino ai cittadini.

“Dobbiamo creare - ice nel suo pro-gramma elettorale - una volta arrivati al governo, un uffi cio indipendente guidato da una fi gura di grande competenza e autore-volezza che operi insieme al Commissario nazionale anticorruzione sul fronte della prevenzione del malaffare soprattutto per

di Maria pavan

Ora l’obiettivo è sconfi ggere Luca Zaia. La campagna elettorale per le regionali 2015 è partita

Politica

Alessandra Moretti è il candidato governatore del centrosinistra

Alessandra Moretti

Salvini, segretario della Lega, alla Moretti: “Auguri, sono terrorizzato...”

quello che riguarda le opere pubbliche. Maggiore trasparenza, attività di controllo sugli appalti, amministrazione più snella: questi saranno i compiti affi dati all’uffi cio. La legalità è il punto di partenza per la crescita”.

In campo sanitario Moretti ha in pro-gramma di Metteremo in piedi presidi medici di base, uno ogni 10mila abitanti, aperti dalle 8 alle 20. Dai percorsi di cura

per i pazienti cronici a una gestione delle liste d’attesa che tenga conto delle priorità e delle emergenze fi no agli studi medici aperti anche il sabato e la domenica. “ E’ un altro passo avanti per essere più vicini ai pazienti - spiega la candidata Governa-tore - a partire dai problemi e i disagi che incontrano ogni giorno anche per prenotare un esame o un controllo”.

26

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Page 27: Delta nov2014 n136

1Il Veneto in primo piano

Approvare in tempi rapidi la doppia preferenza di ge-nere. E’ l’appello che il consigliere regionale del PD, Lucio Tiozzo, lancia ai suoi colleghi commentando,

in una nota, il voto regionale che in Emilia Romagna ha registrato un astensionismo mai visto prima. “Di tutti i dati e le discussioni sul voto in Emilia-Romagna, - scrive - credo che quello in grado di mettere tutti d’accordo sia il numero delle donne elette in Consiglio regionale: ben 17 su 50, con una crescita-boom della rappresentanza femminile, che passa dal 20 al 34%. E tutto questo – sottolinea l’esponente democratico - so-prattutto grazie all’introduzione della doppia preferenza di

genere. Siamo di fronte ad un dato lampante, che deve spingere anche il Veneto ad approvare questa norma. Il Veneto – ribadisce - deve dimostrare di essere una Regione aperta al cambiamento. Non vorrei che anche nella prossi-

ma legislatura emergesse ancora una volta uno scenario obiettivamente imbarazzante, come quello che, sem-pre nella tornata di domenica scorsa, si è verifi cato in Calabria. Qui infatti è stata eletta solo una donna su 31 consiglieri: non a caso, malgrado la

strenua battaglia del centrosinistra, era stata rigettata l’intro-duzione della doppia preferenza nella legge elettorale. Una regione come la nostra, che ha l’ambizione di essere mo-

derna ed europea, non può privarsi di una legge elettorale, che consenta maggiori opportunità alle donne che vogliono impegnarsi nell’attività pubblica ed istituzionale. Ciò - precisa l’esponente democratico - non signifi ca aprire corsie privile-giate, perché la doppia preferenza sarebbe facoltativa e non obbligatoria: è questione invece di garantire condizioni di ef-fettiva parità”. Nel concludere la nota Tiozzo invita “tutte le forze politiche, in primo luogo quelle di centrodestra, ad una rifl essione rapida che porti ad una altrettanto rapida appro-vazione della doppia preferenza di genere. E chi si rifi uterà di compiere questo passo di civiltà, abbia almeno il coraggio di spiegare in modo trasparente le motivazioni di un no che, oggettivamente, appare ingiustifi cato”.

Il capogruppo del Pd ha accolto con favore le dieci richie-

di Nicola Stievano

Legge elettorale Occorre garantire condizione di effettiva parità

Tiozzo rilancia: “Subito la doppia preferenza di genere”

fOCUs

Con una doppia iniziativa legislativa e una risoluzione il gruppo consiliare veneto di Italia dei Valori intende fare chiarezza e pulizia sulla questione dei vitalizi per ex consiglieri ed ex parlamentari. Antonino Pipitone e

Gennaro Marotta, i due consiglieri veneti di Italia dei Valori, hanno depositato un progetto di legge regionale che cancella il diritto all’assegno pensionistico non solo per gli ex consiglieri condannati in via defi nitiva (come già prevede il decreto Monti del 2012) ma anche per quanti hanno patteggiato. E nel

contempo annunciano un imminente un progetto di legge, da inviare al Parla-mento nazionale, per vietare il cumulo tra vitalizi erogati da istituzioni diverse (consiglio regionale, parlamento, europarlamento).

“Le recenti inchieste giudiziarie che hanno riguardato i fi nanziamenti e la costruzione del Mose e i conseguenti procedimenti penali che hanno coinvolto politici e amministratori che hanno scelto la via del patteggiamento – spiegano Pipitone e Marotta – pongono una questione di natura etica. E’ giusto che

chi è stato eletto per fare il bene comune dei cittadini e ammette, accettando una pena su richiesta, di aver commesso dei reati connessi al suo ruolo pub-blico, possa benefi ciare di un assegno pensionistico pagato dalla collettività? Secondo noi chi viene condannato, come chi ha patteggiato, non può vantare alcun diritto all’assegno vitalizio. Per questo siamo i primi in Italia a chiedere di estendere, con un atto legislativo, lo stop ai vitalizi anche a chi ha scelto la via della pena su richiesta, cioè il cosiddetto patteggiamento”.

vitaliziIDv, sTOP AL CUmULO E rEvOCA AssEGnO PEr CHI HA PATTEGGIATO

Dopo il voto in Emilia Romagna un dato su tutti è lampante:la presenza femminile passa dal 20 al 34%

ste contenute nel ‘decalogo’ consegnato a consiglieri e as-sessori dalla consigliera di parità del Veneto e dalla commis-sione regionale per le pari opportunità. “Accanto alla riforma elettorale – conclude Tiozzo - è necessario introdurre anche il bilancio regionale di genere, essenziale per fare scelte ed investimenti capaci di promuovere realmente l’ugua-glianza di opportunità tra uomini e donne”.

Lucio TiozzoNon si aprirebbero corsie privilegiate, la doppia preferenza sarebbe facoltativa

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Pollice verso di Asm Set ai fondi per le luminarie a Rovigo: quello di quest’anno ha rischiato di an-nunciarsi come un Natale sottotono, segnato dalla

crisi. Così i negozianti di Corso del popolo si autofinan-ziano per accendere le luci: da fine novembre, infatti, sono state installate contribuendo a conferire alla strada principale un’aura festosa. L’iniziativa presa da questi esercenti fa il paio con un’altra simile messa in piedi sempre in centro città: in via Cavour i titolari hanno sborsato soldi di tasca propria per fare il lifting alla loro strada. Così, tutti i fine settimana di dicembre gli usci saranno rischiarati dalle fiamme delle lanterne appese e farà la sua comparsa il villaggio fantasy degli elfi. E Babbo Natale, è quasi superfluo ricordarlo, sarà il must di tutte le edizioni polesane. Così, se nel capoluogo l’an-ziano lappone distribuirà caramelle, ad Adria grandi e piccoli potranno scrivergli una letterina. Qualsiasi testo andrà bene, quello che conta è che sia stilato o dise-gnato rigorosamente a mano e non con il computer. Le missive potranno essere imbucate nella magica cassetta della posta di Natale, in corso Vittorio Emanuele II.

Con un occhio al profano e uno al sacro, la città etrusca, come ogni anno, ha installato il presepe sull’ac-qua del Canalbianco. La vigilia, come di consueto, il vescovo Soravito benedirà il bambinello.

L’anziano barbuto con la casacca rossa non poteva mancare neppure nel Delta: a Taglio di Po farà la sua apparizione nel corso del week-end del 13 e 14 dicem-bre, a Cioccolatajo. I bambini lo potranno trovare nel Santa Klaus Village ad affiancare le numerose bancarel-le di miele e dolciumi. Il 23 dicembre sarà proiettato, nella sala conferenze, il film Frozen. Mentre Il 5 genna-io toccherà alla Befana distribuire calze e doni, a partire dalle 21 al PalaVigor

Spicca per originalità, invece, l’iniziativa pensata dall’amministrazione comunale a Porto Viro: si tratta della navetta dello shopping, grazie alla quale i cittadini potranno lasciare a casa l’automobile per dedicarsi a comprare i regali. Il punto di partenza e d’arrivo sarà in piazza Marconi, passando per via Roma, piazza Garibaldi e via Gorghi. Le fermate del bus, addobbato per l’occasione, saranno riconoscibili per la presenza di cartelli rossi a segnalarle. Il servizio bus sarà gratuito il 7, l’8, il 14 e il 21 dicembre dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18.

E come da tradizione e fortemente suggestivo il 6 gennaio? a Loreo si svolgerà il Grande falò con la befa-na, “la vecia” che arde al centro del Canale Naviglio e a seguire spettacolo pirotecnico. Uno spettacolo davvero unico da seguire da sotto gli antichi portici.

Rovigo ricchissima di eventi, Adria rilancia e mette al centro il suo classico presepe sull’acqua. I comuni deltini non sono da meno

Il Natale polesano torna in tutto il suo splendore e con tante novità

Dicembre è un mese magico, a det-ta di tutti, siano credenti o meno. E gli adriesi non fanno eccezione,

ben sapendo che, come anno, la cittadina etrusca si vestirà a festa, le strade si riem-piranno di pini addobbati e i negozi di luci e di panettoni.

Adriashopping e la pro loco sono pron-ti allo start, mettendo d’accordo sacro e profano: dal presepe sull’acqua del cana-le, come da tradizione visibile dal ponte del castello, all’incontro con babbo Na-tale, ai doni della Befana, senza contare l’ampia offerta dei negozi per la corsa al regalo: la macchina dello svago si è messa in moto. L’assessore alle attività produtti-ve Federico Simoni spiega che “l’ammini-strazione comunale si prenderà in carico, come ogni anno, il costo delle luminarie non solo in centro ma anche nelle otto frazioni attorno. Inoltre, metteremo a di-sposizione anche operai e attrezzature per appenderle. Adria Shopping sta lavorando da tempo per garantire il pieno successo delle iniziative che coinvolgeranno bambi-ni e adulti”. Il presidente dell’associazio-ne, Enrico Franzoso, fa sapere: “Abbiamo lanciato il concorso per l’allestimento del più bel presepe in vetrina nel periodo dal 13 dicembre al 6 gennaio. Possono par-tecipare tutti i commercianti, aderendo al bando che scadrà il 18 dicembre”. Non poteva mancare una gara anche per i più piccini: “Babbo Natale aspetta i bambini

nelle vie del centro e sarà pronto a parlar loro, raccontando della sua casa in Lappo-nia, e a farsi scattare fotografie. Inoltre, abbiamo pensato che, essendo questo il periodo delle letterine da indirizzargli, grandi e piccoli potranno scrivergli”. Non importa cosa, libero spazio alla fantasia e alla genuinità, l’importante è solo che il testo sia stilato o disegnato rigorosamente a mano e non con il computer. Le missive potranno essere imbucate nella magica cassetta della posta di Natale, in corso Vittorio Emanuele II (di fronte all’ex Cassa di risparmio).

La pro loco il 13 dicembre allestirà in piazza Bocchi il solito mercato dell’hob-bistica e dell’antiquariato, ma in chiave natalizia. “Il nostro fiore all’occhiello” – racconta una volontaria – è il prese-pe sull’acqua del Canalbianco. La vigilia, come di consueto, il vescovo Soravito be-nedirà il bambinello nel corso di una sacra cerimonia”.

Natale Adria

Un mEsE rICCO DI InIZIATIvEA PADOVA IN ANTEPRIMA LA DISCOVERY SPORT

Grande successo di pubblico alla pre-sentazione della nuova Discovery Sport, in anteprima per il Veneto. Ol-

tre mille persone erano presenti venerdì 21 novembre a Padova al Kube – Net Center per la presentazione organizzata dal Grup-po Autoserenissima, concessionario Land Rover per le provincie di Padova, Venezia e Vicenza. A fare gli onori di casa l’ammini-stratore delegato del Gruppo Autoserenissi-ma, Stefano Brunazzetto.Il design della location ha fatto da cornice ad uno spettacolo emozionante. Tra giochi di luci e ombre, passi di danza classica e note di violino suonate dal vivo è stata svelata al pubblico presente la nuova Disco-very Sport, il SUV compatto premium più versatile del mondo, e primo membro della nuova famiglia Discovery.Unica nel segmento, la Discovery Sport abbina linee dinamiche e configurabilità dei 5+2 posti all’integrità ingegneristica e pro-gettuale, il tutto in un veicolo dall’impronta a terra compatta. Con la nuova Discovery Sport debutta un ventaglio di novità Land Rover mirate alla massima resistenza, si-curezza ed efficienza. La Discovery Sport è stata progettata per la massima sostenibili-tà sia ambientale sia in termini di economia di gestione.Fra i particolari caratteristici emergono il co-fano a conchiglia, la griglia a due barre con maglie esagonali e gli stilemi caratteristici

che integrano proporzioni perfettamente bilanciate. Il cofano scende rapidamente, con un gradino pronunciato, verso la linea di cintura, creando un assetto spettacolare, mentre il tetto leggermente assottigliato verso il basso, conferisce al veicolo ancora maggiore dinamismo.

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L’arte del regalo non è facile, specie se ci si riduce agli ultimi giorni per decidere cosa prendere a chi. A quel punto capita sempre di pensare che ci vorrebbe qualcuno capace di dirci cosa potrebbe davvero far piacere alle persone. Perché in fondo quando si compra qualcosa per qualcuno si spera sempre di fare centro.Ecco, dunque, alcuni consigli per gli acquisti raccolti tra gli esperti delle nostre città: i titolari di alcuni dei più

eleganti esercizi commerciali del Veneto.

Il regalo giusto spesso fa tendenza, regala benessere o è una specialità eno-gastronomica d’alta qualitàdi Germana Urbani

IsabellaNinfea Adria

“Secondo me il regalo giusto è quel che riesce a far sognare le persone che lo ricevono. E a questo scopo le ceramiche Thun sono

l’ideale: si può scegliere tra gli addobbi per l’albero oppure andare sulla dolcezza e “adottare” l’Orso Teddy, la nostra mascotte. Se si vuol scegliere un oggetto per la casa la novità di quest’anno sono le lanterne, Virginia casa, ad esempio le propone in ceramica, raffinatissime. E chi vuole davvero stupire con la luce regali una stella di stella di Swarovski che illuminerebbe il cielo di chiunque”.

PieraArte della Tavola Piove di Sacco

“Per un regalo d’effetto che arricchisca le ta-vole di Natale consiglierei, a chi vuol stare nel segno della tradizione e dell’eleganza,

le ceramiche della collezione natalizia Villeroy & Boch. L’ultima novità è la linea dedicata a Cene-rentola, una favola in edizione limitata. Per chi inve-ce ama le linee più moderne un oggetto per la tavola firmato Alessi è sempre di gran classe. Una chicca, invece, sono le tazze della linea Bacimilano con eleganti fasce in silicone per non scottarsi”.

RossellaMela Rossa Mira

“Un gioco per i più piccoli è sempre graditis-simo ma anche i grandi non disdegnano: restano un must i giochi da tavolo come il

Monopoli e il Risico, degli intramontabili! Credo però che la scelta giusta, e anche coraggiosa in questi tempi in cui non si legge molto, sia regalare un libro e proprio a bambini e ragazzi. Così si abituano a ma-neggiarli e ad amarli. Ce ne sono per tutte le fasce d’età: da quelli per la prima infanzia, tattili, cartonati e sensoriali, a quelli del Battello a Vapore dai 5 anni in su. Il libro è un viaggio da fare sin da piccoli”.

Maria StellaStil Bimbi Porto Viro

“Quest’anno il trend che va per la maggiore sia la donna che per le giovanissime è la pelliccetta ecologica, un capo vezzoso molto alla moda.

L’altro elemento moda sui capi di questo autunno-inverno è l’immancabile inserto in ecopelle, un vero must nei capi d’abbigliamento femminili. Anche qui sia per grandi che per piccole donne. E se volete fare un regalo gradito alle teeneger ottimi i completi formati da leggins e maxi maglia. Un buon regalo per un ragazzo, invece, potrebbe essere un capo in felpa colorata, sono intramontabili, pratici e adesso anche molto curati”.

GiancarloEkle Conselve

“Regalare alle persone care qualcosa da indossare è sempre una buona scelta. Quest’anno il nostro con-siglio è scegliere tenendo conto che la stagione non

è per nulla rigida, anzi! Se si punta sulla maglieria, sempre gradita, scegliamo il misto chachemire, leggero e sempre bel-lo. Ma ultimamente abbiamo molti filati che ben sostituiscono la lana e sono giovani e piacevoli. Per le donne sicuramente gli abitini Desigual o Morgan sono molto apprezzati. E se si vuol regalare un bel capo spalla ad un ragazzo ma anche ad un uomo il Parka è irrinunciabile ormai per tutti, pratico per tutte le occasioni. Per la donna, invece, cappottini Gaudì hanno un ottimo rapporto qualità-prezzo”.

Continua alla pagina seguente

Shopping di Natale: i consigli degli esperti

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Natale CompagnoEnoteche Piave Spinea

“Sul regalo il classico la fa sempre da padrone: Amarone, Brunel-lo, Barolo e un po’ di Toscana classica sono i vini più richiesti e anche i più indicati per far bella figura. Se poi guardiamo alle

bollicine il Prosecco va per la maggiore, poi il Franciacorta e lo champagne francese ma, tra i venti, anche il Trento doc, il Ferrari. Se si è invitati a cena e si vuol portare un vino da accompagnare con il dolce occorre fare attenzione. Se accompagnato con pasticceria secca va benissimo un passito tipo un Ramandolo, un Soave o Gambellara o un passito dei Colli Euganei ma se si porta per brindare alla fine di uno dei lunghi pranzi delle Feste meglio scegliere un Moscato Fior d’Arancio: una bollicina che solleva piacevolmente dalla pesantezza”.

LauraArgenteria Touch Conselve

“Quest’anno il gioiello più richiesto è l’anello o il ciondolo Tuum, entrambi oggetti in cui sono incisi i testi del Padre Nostro o dell’Ave Maria. In questi anni le persone stanno apprezzando

molto questi oggetti legati al sacro. Indossarli li fa sentire protetti, forse è anche l’effetto di Papa Francesco e del suo modo di comunicare la fede. Per i più giovani, invece, il trend del momento è sicuramente la linea Ops che crea orologi e braccialetti colorati in policarbonato. Per Natale c’è un’edizione lux con gemme e stampe floreali! Poi, si sa, una donna davanti ad un diamante si scioglie. Chi vuol far colpo senza spendere troppo può farlo scegliendo un modello artigianale o uno di Giorgio Visconti. Un diamante è per sempre”!

MichelaFratelli Magagna Carni

Cartura

“Credo che se si decide di regalare del cibo, si debba sceglie-re solo prodotti d’alta qualità. Non si può semplicemente farsi fare un cesto qualsiasi in un posto qualsiasi. Conosce-

re la filiera del prodotto che si sceglie, oggi è importantissimo per garantirsi. Chi compra da noi, per esempio, sa dove sono i nostri allevamenti e come lavoriamo il prodotto. Credo che chiunque, di questi tempi, ricevesse in dono un trancio di coppa, un buon salame affumicato o dei cotechini sarebbe lieto di aprire il pacco. Ma adesso va molto di moda regalere un buono acquisto. Noi ne proponiamo di diverso “peso” e li confezioniamo come fossero gioielli! Pare piaccia molto a tutti e soprattutto toglie l’imbarazzo della scelta”.

Michele RagazzoMi.Ko, parrucchiere

uomo-donna Robegano

“Se un regalo significa - Ti voglio bene - allora regalare una fidelity card per entrare dal parrucchiere e uscire con un nuovo look penso sia la cosa migliore! È come consigliare

ad un’amica: abbi cura di te stessa, regalati del tempo. Non c’è niente di più prezioso per una persona, donna o uomo, che il piacere di sentirsi belli e in ordine. Aiuta a vivere meglio. Le tendenze colore di quest’anno vedono il rosso acceso farla da padrone e per i tagli va per la maggiore un caschetto sfilato senza spessore sulle punte. Tor-na alla grande la frangia…per chi può permettersela, naturalmente. Se per le feste pensate ad un’acconciatura sappiate che le passerelle hanno abolito tutto ciò che è rigido: via libera a cose morbide e semplici, altrimenti sciolto e mosso sulle punte va benissimo”.

Roberto PeronSunline & Beauty Vigonza

“Cosa c’è di meglio che regalare la Bellezza e il Benessere a Natale? Non c’è modo migliore per iniziare l’anno nuovo che godersi un trattamento

viso e corpo, che abbandonarsi al rito degli olii sottoponendosi ad un trattamento Divina Ambrosia, Choko relax o Affinità elettive? Io credo che regalare un cofanetto con una crema corpo e un buono per un trattamento di questo genere sia davvero un pensiero azzeccato. Ma certo in un centro estetico si può fare molto altro e tutto va bene quando si tratta di sentirsi bene nel proprio corpo: dai piedi alle unghie tutto ha bisogno e diritto alle cure degli esperti. Non resta che scegliere e si va sempre sul sicuro”.

Ivano e Manola Bruggin

La Gusteria Miranese

“Il trend del momento in fatto di food è regalare prodotti d’alta qualità, magari presidi slow food, confezionati però, con grande eleganza. Stop ai cesti di paglia perché oltre alla bontà anche la

presentazione dice molto di un regalo e di chi lo consegna. Noi consiglia-mo sempre di scegliere una varietà di prodotti che aiutino chi li riceve a riscoprire l’importanza della cultura del cibo. Ogni Paese, ogni regione ha delle specialità anche rarissime che nei negozi di quartiere sono spesso valorizzati e comunicati alla clientela nel modo migliore. In un pacco io metterei sicuramente dei formaggi, i pecorini, sardi o toscani, per esem-pio. O del Vezzena stravecchio! Dei salumi, della pasta di germe di grano, dei pomodorini al tonno liguri, biscotti al vino, caffè aromatici… Tutto di nicchia, delizioso e non particolarmente costoso”.

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segue dalla pagina precedente

Che caratteristiche deve avere un regalo per colpire al cuore chi lo riceve? Se è un ogget-to, sicuramente dovrebbe essere “nuovo” nel senso che dovrebbe essere una novità magari creata in edizione limitata per il Natale 2014. Se è un capo d’abbigliamento deve seguire la moda e, se possibile, essere anche di una firma conosciuta. Per i gioielli certamente il classico diamante va sempre benone ma la gamma di idee che si possono trovare sul bancone di

una gioielleria è davvero molto vasta così come i prezzi. Molto apprezzati sono i pacchetti regalo per farsi belle e belli dall’estetista o dal parrucchiere, perché sentirsi bene con se stessi oggigiorno è davvero importante. Ma tornano di gran moda anche i cesti o le belle scatole contenenti prodotti eno-gastronomici d’alta qualità. Un piacere per il palato e per lo spirito!

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1 Cultura veneta

L’ex ambasciatore propone al pubblico uno sguardo sul mondo solare, curioso e malinconico al tempo stesso

La Casa dei Carraresi di Treviso comunica, in anteprima, la mostra d’arte dell’Ambasciatore d’Italia Stefano Benaz-zo, nell’ambito degli eventi collaterali programmati per

l’esposizione “Giappone. Dai Samurai a Mazinga”. A piano terra della storica residenza, con ingresso gratuito, è visibile dal 17 gennaio al 1 febbraio la personale “Stefano Benazzo. La Naturalezza dell’Istante”. Per la prima volta in un luogo prestigioso di Treviso, l’artista propone all’attento pubblico una selezione di fotografi e scattate nel corso del suo agire internazionale.

Stefano Benazzo, classe 1949, è un uomo d’arte pe-rennemente in viaggio. Come diplomatico è stato sempre in itinere, ma oggi che può dedicare, non più la parzialità, bensì la totalità della sua vita alla Musa artistica, continua a esserlo. Un cammino sempre conscio della realtà esisten-te che lo porta a fi ltrare con analiticità quanto gli è attorno. Saper cogliere un istante visivo è la naturale risultante di un processo innato sentito e cresciuto anno dopo anno. La possi-bilità di entrare in contatto con realtà umane e paesaggistiche diverse ha permesso a Benazzo di esplorare l’arte che ferma l’istante, ossia la fotografi a. Una naturalezza che gli consente di cogliere la vera linfa generatrice dell’universo, attraverso un’ispirazione che si crea dalla natura e da tutte le sue forme. Continenti quali Asia, America, Europa hanno codifi cato in un

click frammenti di realtà, di luoghi e sogni che realmente ha vissuto. Benazzo percepisce e identifi ca costanti situazioni che traduce senza mancamenti nella pellicola, tramite una continua lettura personale, perché è necessario senza alcun dubbio osservare, ponderare ma essere pronti a cogliere la situazione migliore.

L’internazionalità lavorativa acquisita si è riversata posi-tivamente lungo tutta la sua vita, permettendogli di bloccare paesaggi e istanti universali. Come Franco Fontana, Benazzo crea un processo costituito da “un’operazione di cancellazio-ne in favore di un’elezione. Quello che rimane è un paesag-gio tra virgolette che non ha località”. In una recente mostra, proprio lo stesso Fontana, nel conoscere l’arte di Stefano, gli ha dedicato una frase positiva dove nella sua essenza lo esor-tava a continuare e perseguire questa passione artistica nella pellicola. Benazzo dunque lavora costantemente traducendo, con sentimento, quello che evidenziò Tiziano Terzani “foto-grafare vuol dire cercare nelle cose quel che uno ha capito con la testa. La grande foto è l’immagine di un’idea”. In sintesi una mostra fotografi ca d’impatto dove Stefano Benazzo, alla prima in uno spazio museale quale Casa dei Carraresi di Trevi-so, capoluogo della Marca, indica nel suo incessante viaggio come sia possibile scoprire, emozionare, catturare attraverso la sua arte.

di Alain Chivilò

Fotografi a artistica Momenti che si stagliano in modo universale sulla linea del tempo

L’istante colto da Stefano Benazzo

La sera e i notturni dagli Egizi al Nove-

Con queste parole il curatore Marco Goldin introduce la sua ultima creazione: “il pro-getto di questa mostra, una volta di più,

nasce dal contatto e dallo sfregamento ruvidis-simo, proprio con la vita. Nasce dal desiderio di raccontare in altro modo qualcosa che è accaduto, pensando a come la notte raccol-ga ogni volto e ogni cosa, in una dispersione che ci fa partecipare, corpo e anima, di quello stesso spazio”. Dunque dal 24 dicembre a Vicenza, Basilica Palladiana, parte “Tutankha-mon Caravaggio Van Gogh. La sera e i notturni dagli Egizi al Novecento”: un’avventura che si concluderà il 2 giugno. Un’apertura insolita per il panorama dell’Italia, che si ferma per le festività, ma che in quest’occasione inau-gura proprio alla Vigilia di Natale. Nel classico stile enciclopedico di Goldin, l’esposizione individua storie di notturni lungo quasi tutta la vita dell’arte, coprendo circa 5000 anni di storia. Divisa in 6 sezioni di carattere tematico e non cronologico, è composta da 115 opere, provenienti da musei e collezioni di tutto il mondo. In una rapida disamina complessiva, la prima sezione con 22 tra sculture e oggetti ricostruisce l’idea che gli Egizi avevano della notte, la seconda “Figure sul limitare della vita. Da una fi nestra viene la notte” racconta la vita di Cristo tra sera e notte con opere tra fi ne Quattrocento e Novecento con nomi quali Tintoretto, El Greco fi no ai contemporanei. La terza con 16 lavori si sofferma sull’incisione seicentesca di Rembrandt e settecentesca di Piranesi, mentre la quarta focalizza l’Ottocen-

to di Turner, Corot, Millet, Monet, Pissarro, arri-vando a Van Gogh e Mondrian. A conclusione, le ultime due sezioni se da un lato una chiude l’iter espositivo della storia dell’arte, l’altra defi nisce una summa di opere. Infatti “Sere e notti del Novecento. Il cielo e lo spirito” omag-gia Rothko, Morris Louis e Noland insieme a Pietro Guccione e Andrew Wyeth, nell’ultima “In queste sere e notti ci si perde. La mostra in una stanza” il curatore unisce esempi di alta rappresentazione millenaria. In sintesi, un nuovo capitolo antologico dell’Arte che la città di Palladio presenterà a lunghe code di visitatori.

Natale museale a Vicenza

Se dovessimo individuare quali arti-sti italiani, a livello internazionale, stiano riscuotendo ulteriori conferme

anche a livello di mercato: Piero Manzoni, Enrico Castellani, Lucio Fontana e Alberto Burri sono i nomi più altisonanti. Partendo da questo presupposto, la Collezione Peggy Guggenheim di Venezia propone fi no al 19 gennaio la mostra “AZIMUT/H. Continuità e nuovo”.

Una sequenza di 77 opere che van-no a tracciare l’arte e gli esponenti tra la fi ne degli anni Cinquanta e Sessanta. Una domanda sorge però spontanea: che cos’è e cosa rappresenta Azimuth? Prima di tutto non bisogna commettere l’errore di considerarlo un gruppo di artisti come Forma 1, Gruppo T e Gruppo N. Azimuth è stata invece una rivista d’arte fondata da Piero Manzoni e Enrico Castellani nel 1959, uscita in soli due numeri (n. 1 nel 1959 e n. 2 nel 1960). Partendo da que-sta nel dicembre 1959, sempre Manzoni

e Castellani aprirono a Milano la galleria “Azimut” senza H fi nale, che propose in un biennio una decina di mostre d’arte. Un’esposizione che rende tributo a quel fervore artistico, individuale di gruppo, che caratterizzò il decennio ‘50/’60. Quasi tutte le principali forme espressive contem-poranee furono esplorate da artisti divenuti icone mondiali. Ai fondatori citati, opere di Lucio Fontana, Alberto Burri, Jasper Johns, Yves Klein, Jean Tinguely, Günther Uecker, Agostino Bonalumi, Mimmo Rotella, Gianni Colombo, Dadamaino e altri. Una mostra che rappresenta e vuole divulgare il fervore

artistico che, dal dopo guerra, unì persona-lità differenti. Partendo da Piero Manzoni con le sue scatole di “Merda d’artista” e gli “Achrome”, attraverso le infi nite estro-fl essioni di Castellani e i chiodi di Uecker, ci si apre all’internazionalità di Klein per chiudere con l’esperienza cinetica italiana dei Gruppi T e N nell’ambito delle ricerche gestaltiche e del movimento. Qui la perce-zione dell’opera non è la stessa ma varia, a seconda di come il nostro corpo si ponga in essa e a come l’occhio umano si focalizzi rispetto a determinate associazioni di linee e colori.

Collezione peggy Guggenheim

“AZIMUT/H. CONTINUITà E NUOvO”

Al.Ch. Al.Ch.

32 Cultura

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1 Cultura veneta

L’ex ambasciatore propone al pubblico uno sguardo sul mondo solare, curioso e malinconico al tempo stesso

La Casa dei Carraresi di Treviso comunica, in anteprima, la mostra d’arte dell’Ambasciatore d’Italia Stefano Benaz-zo, nell’ambito degli eventi collaterali programmati per

l’esposizione “Giappone. Dai Samurai a Mazinga”. A piano terra della storica residenza, con ingresso gratuito, è visibile dal 17 gennaio al 1 febbraio la personale “Stefano Benazzo. La Naturalezza dell’Istante”. Per la prima volta in un luogo prestigioso di Treviso, l’artista propone all’attento pubblico una selezione di fotografi e scattate nel corso del suo agire internazionale.

Stefano Benazzo, classe 1949, è un uomo d’arte pe-rennemente in viaggio. Come diplomatico è stato sempre in itinere, ma oggi che può dedicare, non più la parzialità, bensì la totalità della sua vita alla Musa artistica, continua a esserlo. Un cammino sempre conscio della realtà esisten-te che lo porta a fi ltrare con analiticità quanto gli è attorno. Saper cogliere un istante visivo è la naturale risultante di un processo innato sentito e cresciuto anno dopo anno. La possi-bilità di entrare in contatto con realtà umane e paesaggistiche diverse ha permesso a Benazzo di esplorare l’arte che ferma l’istante, ossia la fotografi a. Una naturalezza che gli consente di cogliere la vera linfa generatrice dell’universo, attraverso un’ispirazione che si crea dalla natura e da tutte le sue forme. Continenti quali Asia, America, Europa hanno codifi cato in un

click frammenti di realtà, di luoghi e sogni che realmente ha vissuto. Benazzo percepisce e identifi ca costanti situazioni che traduce senza mancamenti nella pellicola, tramite una continua lettura personale, perché è necessario senza alcun dubbio osservare, ponderare ma essere pronti a cogliere la situazione migliore.

L’internazionalità lavorativa acquisita si è riversata posi-tivamente lungo tutta la sua vita, permettendogli di bloccare paesaggi e istanti universali. Come Franco Fontana, Benazzo crea un processo costituito da “un’operazione di cancellazio-ne in favore di un’elezione. Quello che rimane è un paesag-gio tra virgolette che non ha località”. In una recente mostra, proprio lo stesso Fontana, nel conoscere l’arte di Stefano, gli ha dedicato una frase positiva dove nella sua essenza lo esor-tava a continuare e perseguire questa passione artistica nella pellicola. Benazzo dunque lavora costantemente traducendo, con sentimento, quello che evidenziò Tiziano Terzani “foto-grafare vuol dire cercare nelle cose quel che uno ha capito con la testa. La grande foto è l’immagine di un’idea”. In sintesi una mostra fotografi ca d’impatto dove Stefano Benazzo, alla prima in uno spazio museale quale Casa dei Carraresi di Trevi-so, capoluogo della Marca, indica nel suo incessante viaggio come sia possibile scoprire, emozionare, catturare attraverso la sua arte.

di Alain Chivilò

Fotografi a artistica Momenti che si stagliano in modo universale sulla linea del tempo

L’istante colto da Stefano Benazzo

La sera e i notturni dagli Egizi al Nove-

Con queste parole il curatore Marco Goldin introduce la sua ultima creazione: “il pro-getto di questa mostra, una volta di più,

nasce dal contatto e dallo sfregamento ruvidis-simo, proprio con la vita. Nasce dal desiderio di raccontare in altro modo qualcosa che è accaduto, pensando a come la notte raccol-ga ogni volto e ogni cosa, in una dispersione che ci fa partecipare, corpo e anima, di quello stesso spazio”. Dunque dal 24 dicembre a Vicenza, Basilica Palladiana, parte “Tutankha-mon Caravaggio Van Gogh. La sera e i notturni dagli Egizi al Novecento”: un’avventura che si concluderà il 2 giugno. Un’apertura insolita per il panorama dell’Italia, che si ferma per le festività, ma che in quest’occasione inau-gura proprio alla Vigilia di Natale. Nel classico stile enciclopedico di Goldin, l’esposizione individua storie di notturni lungo quasi tutta la vita dell’arte, coprendo circa 5000 anni di storia. Divisa in 6 sezioni di carattere tematico e non cronologico, è composta da 115 opere, provenienti da musei e collezioni di tutto il mondo. In una rapida disamina complessiva, la prima sezione con 22 tra sculture e oggetti ricostruisce l’idea che gli Egizi avevano della notte, la seconda “Figure sul limitare della vita. Da una fi nestra viene la notte” racconta la vita di Cristo tra sera e notte con opere tra fi ne Quattrocento e Novecento con nomi quali Tintoretto, El Greco fi no ai contemporanei. La terza con 16 lavori si sofferma sull’incisione seicentesca di Rembrandt e settecentesca di Piranesi, mentre la quarta focalizza l’Ottocen-

to di Turner, Corot, Millet, Monet, Pissarro, arri-vando a Van Gogh e Mondrian. A conclusione, le ultime due sezioni se da un lato una chiude l’iter espositivo della storia dell’arte, l’altra defi nisce una summa di opere. Infatti “Sere e notti del Novecento. Il cielo e lo spirito” omag-gia Rothko, Morris Louis e Noland insieme a Pietro Guccione e Andrew Wyeth, nell’ultima “In queste sere e notti ci si perde. La mostra in una stanza” il curatore unisce esempi di alta rappresentazione millenaria. In sintesi, un nuovo capitolo antologico dell’Arte che la città di Palladio presenterà a lunghe code di visitatori.

Natale museale a Vicenza

Se dovessimo individuare quali arti-sti italiani, a livello internazionale, stiano riscuotendo ulteriori conferme

anche a livello di mercato: Piero Manzoni, Enrico Castellani, Lucio Fontana e Alberto Burri sono i nomi più altisonanti. Partendo da questo presupposto, la Collezione Peggy Guggenheim di Venezia propone fi no al 19 gennaio la mostra “AZIMUT/H. Continuità e nuovo”.

Una sequenza di 77 opere che van-no a tracciare l’arte e gli esponenti tra la fi ne degli anni Cinquanta e Sessanta. Una domanda sorge però spontanea: che cos’è e cosa rappresenta Azimuth? Prima di tutto non bisogna commettere l’errore di considerarlo un gruppo di artisti come Forma 1, Gruppo T e Gruppo N. Azimuth è stata invece una rivista d’arte fondata da Piero Manzoni e Enrico Castellani nel 1959, uscita in soli due numeri (n. 1 nel 1959 e n. 2 nel 1960). Partendo da que-sta nel dicembre 1959, sempre Manzoni

e Castellani aprirono a Milano la galleria “Azimut” senza H fi nale, che propose in un biennio una decina di mostre d’arte. Un’esposizione che rende tributo a quel fervore artistico, individuale di gruppo, che caratterizzò il decennio ‘50/’60. Quasi tutte le principali forme espressive contem-poranee furono esplorate da artisti divenuti icone mondiali. Ai fondatori citati, opere di Lucio Fontana, Alberto Burri, Jasper Johns, Yves Klein, Jean Tinguely, Günther Uecker, Agostino Bonalumi, Mimmo Rotella, Gianni Colombo, Dadamaino e altri. Una mostra che rappresenta e vuole divulgare il fervore

artistico che, dal dopo guerra, unì persona-lità differenti. Partendo da Piero Manzoni con le sue scatole di “Merda d’artista” e gli “Achrome”, attraverso le infi nite estro-fl essioni di Castellani e i chiodi di Uecker, ci si apre all’internazionalità di Klein per chiudere con l’esperienza cinetica italiana dei Gruppi T e N nell’ambito delle ricerche gestaltiche e del movimento. Qui la perce-zione dell’opera non è la stessa ma varia, a seconda di come il nostro corpo si ponga in essa e a come l’occhio umano si focalizzi rispetto a determinate associazioni di linee e colori.

Collezione peggy Guggenheim

“AZIMUT/H. CONTINUITà E NUOvO”

Al.Ch. Al.Ch.

ANTIPASTOTortino di radicchio igp di Chioggia con fonduta di

formaggio e tartara di mazzancolle

Piccola cattalana di crostacei e verdurine marinate

Code di aragostina scottate con crema di polentina

morbida e calamaro

PRIMI PIATTIRisottino di scampi e carciofi

Pasticcio di zucca e gamberi

SECONDO PIATTOSorbetto al limone

Rombo al forno con patate e scampo

e gambero gigante alla griglia

Dolce natalizio spumante Caffe amaroAcqua vino

€.50,00

Aperitivo , con champagne e ostriche di bretagna ANTIPASTODegustazione di affumicati salmone, spadatonno e crostini scottatiChenelle di baccala’ mantecato su polentina croccanteVellutata di vongole sgusciate al timo

Astice in thermidor

PRIMO PIATTIRisotto carnaroli con funghi porcinie cape santé dell adriaticoSorbetto al limone

SECONDI PIATTOFiletto di rombo in crosta di patate al rosmarinoAnanas flambato al porto con gelato alla vanigliaChampagne e Vino in bottigliaMusica e ballo con dj paguroCottilon e cappellini in omaggio €.75,00

Menù di Natale Cenone di San Silvestro

Locale immersonel verde a5 minuti daRosolina MareCompletamente Rinnovato ...

Tantissime Specialità di pescePizze cotte nel forno a legnaE dolci fatti in casa

Page 34: Delta nov2014 n136

1 sport piazza

Una festa bellissima è stata la CXP organizzata la settimana prima presso la storica pista di Atletica Leggera all’Arcella in-titolata all’olimpionico Daciano Cobachini che si è riempita di

colori e di gioia come non mai; le stime sul numero di partecipanti variano tra le 1400 e i 1600 presenze: un grande risultato se con-sideriamo la stagione che sta andando verso l’inverno, con le prime serate nebbiose a ricordarcelo.

Sicuramente questo successo è dovuto anche alla presenza del Sindaco di Padova Massimo Bitonci che non ha voluto mancare alla partenza anche se poi non ha corso come voleva, causa un fastidioso torcicollo (siamo tutti umani).

Fondamentale anche la partecipazione alla serata di Ruggero Pertile, straordinario campione nello sport e nella vita che dopo aver dato il via al gruppone è rimasto tutta la sera a disposizione dei runners che se lo sono coccolato nell’incontro organizzato da Assin-dustria Sport.

OTTIMA lA SERATA IN ARCEllA

Dopo la presentazione della new-entry Eumedica, continua per vecchi e nuovi iscritti la possibilità, dopo aver compilato la sceda nell’apposito form presente nel sito, di versare la quota diretta-

mente al Villaggio CXP: dopo il pagamento e la consegna della scheda verrà consegnata la tesserina provvisoria che dovrà essere utilizzata per il ritiro del Gilet presso lo stand di Un Sesto Acca.

Una raccomandazione per gli utilizzatori dell’Acqua Goccia di Car-nia: è più che evidente che gli organizzatori non possono portare al Villaggio CXP ogni settimana 2000 bottigliette per accontentare tutti e quindi dobbiamo iniziare a “razionare” la disponibilità, dato che c’è sempre qualcuno che ne approfi tta un pò troppo allegramente, lasciando sistematicamente a secco (è proprio il caso di dirlo) chi arriva dopo; pertanto sarà offerta ai Runners che corrono alle varie andature iniziando dai 5.00 Km al minuto, la prossima settimana solo ai 5.30, la terza solo ai 6.00 e la quarta ai camminatori... e i 4.30? per loro ci sono a disposizione fi no ad esaurimento gli integratori Pro Action presso il gazebo Un Sesto Acca riservato a chi affronta l’allenamento alle andature più veloci. Ricordiamo che comunque il Thè offerto dagli Alpini è sempre a disposizione di tutti.

COSA OffRE Il vIllAGGIO CXpA fi ne novembre la “Corri x Padova” ha fat-to tappa a la Mandria, un’occasione per tutti per visitare questo straordinario centro

sportivo, che sta assumendo importanza a livello nazionale ed internazionale per la sua ricettività ottimale offerta alle persone disabili.

Già molte federazioni del mondo paralimpi-co hanno eletto qui la loro base per allenamenti, stages e manifestazioni; in avvio dei lavori per la costruzione di un centro benessere polivalente, di una pista per l’atletica leggera e tante altre strut-ture che diventeranno patrimonio impiantistico della nostra città.

Per appassionati e non solo Padova capitale di chi ama la corsa

CXP, continua la festa dei runners che tutti i giovedì si godono la cittàAnche il sindaco Bitonci indossa le scarpe e si unisce al gruppo

L’aspetto educativo dell’Associazione si com-pleta con la gestione, in collaborazione con la Polizia Municipale, della bellissima struttura per l’educazione stradale che è stata utilizzata come

zona di riscaldamento, tutta illuminata per l’occa-sione, con grande gioia di Luigino Vendramin (il ciclista con la bandiera della CXP che “chiude” i camminatori) che svolge ogni giorno attività di istruttore volontariato (da bravo pensionato) inse-gnando ad andare in bici e rispettare il codice del-la strada ai bambini di tutte le scuole della città.

Foto di Francesco Pertini – Fotoclub Padova

34 Sport

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1 sport piazza

Una festa bellissima è stata la CXP organizzata la settimana prima presso la storica pista di Atletica Leggera all’Arcella in-titolata all’olimpionico Daciano Cobachini che si è riempita di

colori e di gioia come non mai; le stime sul numero di partecipanti variano tra le 1400 e i 1600 presenze: un grande risultato se con-sideriamo la stagione che sta andando verso l’inverno, con le prime serate nebbiose a ricordarcelo.

Sicuramente questo successo è dovuto anche alla presenza del Sindaco di Padova Massimo Bitonci che non ha voluto mancare alla partenza anche se poi non ha corso come voleva, causa un fastidioso torcicollo (siamo tutti umani).

Fondamentale anche la partecipazione alla serata di Ruggero Pertile, straordinario campione nello sport e nella vita che dopo aver dato il via al gruppone è rimasto tutta la sera a disposizione dei runners che se lo sono coccolato nell’incontro organizzato da Assin-dustria Sport.

OTTIMA lA SERATA IN ARCEllA

Dopo la presentazione della new-entry Eumedica, continua per vecchi e nuovi iscritti la possibilità, dopo aver compilato la sceda nell’apposito form presente nel sito, di versare la quota diretta-

mente al Villaggio CXP: dopo il pagamento e la consegna della scheda verrà consegnata la tesserina provvisoria che dovrà essere utilizzata per il ritiro del Gilet presso lo stand di Un Sesto Acca.

Una raccomandazione per gli utilizzatori dell’Acqua Goccia di Car-nia: è più che evidente che gli organizzatori non possono portare al Villaggio CXP ogni settimana 2000 bottigliette per accontentare tutti e quindi dobbiamo iniziare a “razionare” la disponibilità, dato che c’è sempre qualcuno che ne approfi tta un pò troppo allegramente, lasciando sistematicamente a secco (è proprio il caso di dirlo) chi arriva dopo; pertanto sarà offerta ai Runners che corrono alle varie andature iniziando dai 5.00 Km al minuto, la prossima settimana solo ai 5.30, la terza solo ai 6.00 e la quarta ai camminatori... e i 4.30? per loro ci sono a disposizione fi no ad esaurimento gli integratori Pro Action presso il gazebo Un Sesto Acca riservato a chi affronta l’allenamento alle andature più veloci. Ricordiamo che comunque il Thè offerto dagli Alpini è sempre a disposizione di tutti.

COSA OffRE Il vIllAGGIO CXpA fi ne novembre la “Corri x Padova” ha fat-to tappa a la Mandria, un’occasione per tutti per visitare questo straordinario centro

sportivo, che sta assumendo importanza a livello nazionale ed internazionale per la sua ricettività ottimale offerta alle persone disabili.

Già molte federazioni del mondo paralimpi-co hanno eletto qui la loro base per allenamenti, stages e manifestazioni; in avvio dei lavori per la costruzione di un centro benessere polivalente, di una pista per l’atletica leggera e tante altre strut-ture che diventeranno patrimonio impiantistico della nostra città.

Per appassionati e non solo Padova capitale di chi ama la corsa

CXP, continua la festa dei runners che tutti i giovedì si godono la cittàAnche il sindaco Bitonci indossa le scarpe e si unisce al gruppo

L’aspetto educativo dell’Associazione si com-pleta con la gestione, in collaborazione con la Polizia Municipale, della bellissima struttura per l’educazione stradale che è stata utilizzata come

zona di riscaldamento, tutta illuminata per l’occa-sione, con grande gioia di Luigino Vendramin (il ciclista con la bandiera della CXP che “chiude” i camminatori) che svolge ogni giorno attività di istruttore volontariato (da bravo pensionato) inse-gnando ad andare in bici e rispettare il codice del-la strada ai bambini di tutte le scuole della città.

Foto di Francesco Pertini – Fotoclub Padova

Damy Cucciolo di circa 3-4 mesi, taglia media contenuta, circa 12-15

chili. Ancora cuccioli non voluti ed abbandonati

a causa della mancata sterilizzazione. Questo maschietto aspetta una famiglia che lo voglia

adottare.

Per le adozioni: Loretta, associazione protezione animali di Chioggia Onlus - 3289620233

Oliver Maschio di 3 mesi circa. Futura taglia grande, 25 Kg circa, ultimo di 5 fratellini. Sembra che nessuno si interessi a lui. Oliver è una meraviglia tutta bianca. Futura taglia Labrador, dal carattere socievole. Passate in rifugio e venite a vederlo.

Diesel Maschietto piccolo, circa 5-6 kg, circa 3 anni. Sembra un volpinet-

to, tutto peloso e tanto piccino. E’ stato legato ad un distributore

in tarda serata! Ora Diesel cerca casa ed affetto.

Il suo carattere è tranquillo e buono.

Jack Un anno, maschio, taglia media contenuta, circa 15 kg.

Jack ha una storia di abbandono tormenta-ta. Ora è un ospite fi sso a.p.a in cerca di casa. Carattere buono, equilibrato, adatto

per tutti i contesti familiari. Se cerchi un peloso d’amare Jack è perfet-to. Saprà ricambiare in modo esagerato il

bene che gli vorrai.

Argo Bassottone maxi, maschio. Circa 3-4 anni recuperato in un maneg-gio, visibilmente disorientato. Argo è un peloso tranquillo, non aggressi-vo e molto denutrito. Moltissimi visitatori del rifugio lo ignora-no. Argo non è un peloso bellissimo, ma ha un carattere d’oro. Cerchiamo una persona che apra il suo cuore e vada oltre al fatto estetico!

Nino Cucciolo maschio bellissimo, circa 2-3 mesi, futura taglia medio-contenuta. Max 15 kg. Questo cucciolo è penalizzato, gli manca

un pezzettino di zampetta. Davanti Nino è un cucciolo normalissimo e fa esattamente tutto quello che fanno i suoi 2 fratellini. Cerchiamo

qualcuno che gli voglia bene, anche con la sua piccola imperfezione.

Simba Maschio, di circa 2-3 anni. taglia medio-contenuta, circa 15-18

kg. Carattere un po’ schivo, diffi dente. Non dà confi denza subito alle persone,

ma dopo capisce che si può fi dare e si lascia coccolare. L’inverno è arrivato

vogliamo lasciare che soffra dentro una gabbia? Cerchiamo una famiglia

amorevole.

Maya Femmina, sterilizzata, circa 8 kg, 2 anni. Carattere peperino e un po’ diffi dente. Maya nei 2 anni della sua vita è stata un pacchetto postale. Spostata da una famiglia all’altra comprese pensioni di ogni tipo. Per Maya serve un posto sereno ed equilibrato. Basterebbe solo un po’ di pazienza e Maya diventerebbe la compagnia ideale.

Prossimamente: I consigli dell’esperto

scrivici alla mail:[email protected]

Tel. 049 8704884

Jack. Mini cagnetto maschio giovane circa 2 anni tg piccola circa kg. 10 forse meno. Questa meraviglia è arrivato all’a.p.a dopo avere vissuto l ‘abbandono. I volontari non hanno storia ,ma vorrebbero scrivere la parolina magica nel suo appello. Per jack cerchiamo una famiglia tutta per lui che lo ami e lo coccoli come un fi glio.

Italia. Femmina taglia media circa kg.20 4-5 anni Carattere buono e molto coccola. Italia ha un passato

da scordare ed un futuro da scrivere. Oggi avrei voluto fare delle foto legata a qualche palo per intenerire il

cuore di alcune persone, ma non avrebbe senso Guardate i suoi occhi e vi perforeranno il cuore

ugualmente.

Argos, energiA “trAspArente” Al servizio dellA fAmigliA e dell’impresA

Affidabilità, competenza, capillarità dei servizi, trasparenza della fatturazione, competitività delle tariffe: tutti buoni motivi per scegliere Argos Energia.

www.argosenergia.com Numero verde 800-178997

Le chiavi vincenti di una società in espansione: tanti sportelli, una presenza capillare sul territorio, rapporto personalizzato con il cliente, tariffe gas e luce chiare e competitive, risparmio con l’autolettura

Messaggio pubblicitario

Nel cuore del Nordest, Argos Energia Spa (www.argosenergia.com) festeggia il de-cennale di attività nel settore della forni-tura di gas naturale ed energia elettrica per famiglie e imprese.Oggi la società di Sarmeola di Rubano, alle porte di Padova, ha un portafoglio di 100 mila clienti gas e luce in tutta Italia, ma si prepara a un ulteriore salto di qualità nei servizi offerti e nella presenza territo-riale. Attualmente sono operativi sportelli a Padova (Sarmeola, Fossona, Monselice, Conselve), Vicenza (Noventa Vicentina e lo stesso capoluogo berico), Rovigo (Adria), Treviso (Castelfranco) e Pordenone. Nei prossimi mesi la società sbarcherà anche a Roma (dove si trova la sua sede legale) e Milano, città in cui la presenza commercia-le di Argos è già consolidata. «Devo dire con piacere che, nonostan-te l’attuale quadro economico genera-le dell’Italia sia complicato, da quando siamo nati, nel 2004, siamo in crescita costante – spiega Alberto Peruzzo, presi-dente della società –. La chiave vincente di

Argos è semplice e tutta incentrata sulla fiducia e sulla percezione dei nostri clien-ti. Gli elementi decisivi sono infatti la ca-pillarità della rete di vendita e la forza del servizio di customer service. In altri termini, a determinare il successo di Argos Energia è la qualità del servizio che siamo in grado di offrire, più che lo stesso sconto del 15% sulle forniture che garantiamo per sempre a tutti i nostri clienti».Sia per le utenze private sia per le azien-de, Argos offre tre tipologie di contratto: solo Gas, solo Elettricità, Luce + Gas. A tutte le categorie di clienti e per ogni ti-pologia di contratto la società riconosce a vita uno sconto del 15% rispetto alle tariffe correnti.Ma i veri punti di forza di Argos, come detto, sono la forza e la qualità della rete di vendita e di assistenza. Innanzitutto, gli sportelli sono gestiti direttamente da personale aziendale, e non affidati a ter-zi. L’assistenza telefonica viene garantita attraverso il numero verde gratuito 800-178997, attivo dalle 8 alle 20 dal lunedì al

venerdì, e dalle 9 alle 12,30 il sabato.Anche l’area clienti online sul sito www.ar-gosenergia.com è gestita direttamente da addetti Argos ed è ottimizzata per rendere intuitivi e immediati il fai-da-te e il con-trollo di ogni fase della fornitura. A partire dall’autolettura, che garantisce all’utente il controllo totale dei suoi consumi e del-la relativa spesa, mettendolo al riparo da qualsiasi brutta sorpresa in bolletta. E an-che quest’ultima è trasparente e semplice da leggere: tutte le voci sono comprensibili e ogni mese si paga solo quanto effettiva-mente consumato. In questo modo è facile tenere d’occhio la spesa.«Con noi il cliente è tutelato a 360 gradi – continua Peruzzo –, perché non solo co-nosce direttamente la persona con cui ha

stipulato il contratto, ma può anche con-tattarla personalmente per ogni esigenza di informazione o chiarimento. La nostra filosofia è semplice: l’utente, che sia una famiglie o un cliente business, si deve sen-tire sempre accolto e ascoltato. Il risulta-to di tutto questo è che ogni sua esigenza trova sempre accoglienza diretta e qua-lificata. Il suo interlocutore non sarà mai impreparato, né tanto meno gli risponderà un call center ubicato chissà dove, senza alcun legame con il territorio e con il ser-vizio erogato». Affidabilità, competenza, capillarità dei servizi, personalizzazione del rapporto, trasparenza della fatturazione, competi-tività delle tariffe: tutti buoni motivi per scegliere Argos Energia.

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RUBRICHEneWS - SI vIaGGIare - SalUte e beneSSere - tenDenZe - eSpertI & proFeSSIonIStI - oroSCopo e CrUCIpIaZZa www.lapiazzaweb.it

Se la vedessero i maghi di Hollywood, c’è da giurarci, Fratta avrebbe già una, dieci, cento repliche. Perché il suo centro costellato di ville e palazzetti veneti è così

ricco di scorci e di contesti armoniosi che sembra fatto appo-sta per girarci dei fi lm a sfondo storico. A far la diva sotto la luce dei rifl ettori Fratta Polesine, che fra gli architetti che l’hanno resa seducente annovera anche tale Andrea Palladio, c’è comunque abituata. L’ultima produzione cinematografi ca ambientata a Fratta risale al 2004 quando Villa Badoer ha ospitato il set del fi lm “Notte senza fi ne” di Elisabetta Sgarbi, con Laura Morante e Toni Servillo, secondo dei tre episodi della trilogia “Amore - tradimento - incesto”. Il sogno nel cassetto è un fi lm sulla vita di Lucrezia Gonzaga che nella cittadina visse nel ‘500, quando al posto della palladiana Villa Badoer c’era ancora il palazzo-castello che la gentidon-na mantovana condivise con il marito, il capitano di ventura

veneziano Giampaolo Manfrone.A Fratta è appena calato il sipario sulla grande rievocazio-

ne dedicata alla Carboneria (“Le giornate della Carboneria”, che da tredici anni rievocano un fatto storico importante, ov-vero l’arresto da parte austriaca di un primo nucleo di patrioti carbonari avvenuto l’11 novembre 1818, è l’unica manife-stazione di questo genere in Italia), che ora, con l’avvicinarsi del Natale, la cittadina polesana si accinge a rimettere il fard per riproprorre ai suoi ammiratori un ricco calendario di even-ti. Che spazieranno nella memoria di più periodi storici. Si va dalla mostra storico-documentaria dedicata nel sontuoso salone di Villa Badoer a Giacomo Matteotti, il parlamentare socialista illustre fi glio di Fratta fatto assassinare da Mussolini nel 1925 (a Fratta c’è ancora la sua casa-museo e, nel cimi-tero, comunale, la tomba di famiglia dove è stato sepolto), alla mostra fotografi ca dedicata a Giandomenico Tiepolo e

alla sua famosa Via Crucis, quella rubata (e mai più ritro-vata) dalla chiesa parrocchiale di Fratta nella notte fra l’11 e il febbraio 1999. Si tratta di un viaggio fra arte, storia e memoria con al centro un’opera d’arte che è ancora nel cuore di tutti gli abitanti di Fratta. La mostra si tiene, dal 7 al 14 dicembre, al palazzo del Manegium (ovvero palazzo Grindati Boniotti, sede del museo etnografi co). L’appendice sarà de-dicata ad una curiosa esposizione di vecchi ferri da stiro.

L’excursus storico allestito quest’anno dal Comune di Fratta e da associazioni locali propone anche un salto nel primo Novecento con uno sguardo carico d’affetto agli emi-granti di allora: tanti, tantissimi anche a Fratta e in Polesine. Povera gente che partiva con la classica valigia di cartone alla volta delle Americhe, del Nord Europa o dell’Australia. L’evento “Mamma mia dammi cento lire...”, sottotitolato

Continua alla pagina seguente

LA CITTADINA CARA AL PALLADIOE A LUCREZIA GONZAGA

E FAMOSA PER LE SUE VILLE VENETEIN VISTA DELLE FESTIVITÀ NATALIZIE

PROPONE UN RICCO “MENU” CULTURALEDEDICATO ALLA FIGURA DI MATTEOTTI

ALLA PERDUTA VIA CRUCIS DEL TIEPOLOALL’ARCHEOLOGIA E ALL’EMIGRAZIONE

MA NON MANCHERANNO EVENTIPIÙ TRADIZIONALI COME CONCERTI

MOSTRE DI PRESEPI ARTISTICIE RAPPRESENTAZIONE DELLA NATIVITÀ

C’È PURE UNA MOSTRADI VECCHI FERRI DA STIRO

Natale a Fratta luminarie sulla storia

nella Foto Di CopeRtina (e sotto) Villa Molin aVeZZÙ, la noBile ResiDenZa DoVe l’11 noVeMBRe 1818 gli

austRiaCi aRRestaRono il nuCleo CaRBonaRo Di FRatta. a DestRa alCune iMMagini Della ManiFestaZione

“le gioRnate Della CaRBoneRia). sotto: luCReZia gonZaga, Villa BaDoeR e giaCoMo Matteotti (Con

uno sCoRCio Della sua Casa Museo). nella pagina seguente: Dall’alto Due sCoRCi Di FRatta, Villa

BaDoeR, un MoMento Della RieVoCaZione CaRBonaRa a Villa Molin aVeZZÙ, l’esteRno Di Casa Matteotti e Due

iMMagini Di Villa BaDoeR (FRa Cui un inteRno)

polesine

Page 37: Delta nov2014 n136

“Storie di vita e di migrazione fra novelle e poesie”, incontro inserito nella Settimana dei beni culturali in Polesine, si tiene alle 16 di domenica 14 dicembre nella sala consilia-re del municipio, che pure è una villa storica affacciata sullo Scortico, il corso d’acqua che attraversa Fratta. Immancabile anche una rivisitazione della Natività: il 26 dicembre, alle 15, si terrà lungo le vie del centro stori-co la rappresentazione del presepe vivente, suggestiva messa in scena con personaggi in costume calati nella realtà della Betlemme del tempo che, in caso di maltempo, sarà rinviata al 28 dicembre.

Ad un periodo ancora più lontano si rifà, invece, l’incontro “Tessere e fi lare nell’età del Bronzo” che esperti di archeologia am-bienteranno sabato 20 dicembre alle 15,30 nella ideale cornice del Museo Archeologico Nazionale, istituzione culturale di cui Frat-ta va fi era per la ricchezza dei reperti della tarda età del Bronzo esposti, in particolare quelli rinvenuti in quarant’anni di ricerche archeologiche nel villaggio di Frattesina e nelle sue necropoli. Nell’occasione sarà inau-gurato un nuovo telaio verticale che si rifà ai modelli dell’epoca. Lo ha costruito un arti-

giano locale, Carlo Prando, in collaborazione con l’associazione culturale Manegium. Poco prima, alle 15, Federica Gonzato, direttrice del museo, terrà una conferenza su “Trame preziose dal Mediterraneo a Frattesina”. Appuntamento culturale di rilievo anche il 7 dicembre: lo stesso Museo Archeologico Nazionale propone alle 11 la proiezione di un video dedicato agli scorci più suggestivi di Fratta realizzato dal Fotoclub Adria, mentre alle 15,30 il professor Gianfranco Cordella presenterà “Magico Iran”, un documentario di viaggio sull’Iran archelogico e moderno.

Non di sola storia sarà comunque con-dito il Natale a Fratta Polesine. Per chi non sa rinunciare alle atmosfere più familiari, ovvero a mercatini, luminarie, albero di Na-tale, vetrine illuminate e cioccolata a gogò (una goduria specialmente per i bambini) è previsto un 8 dicembre da incorniciare: la magia del Natale più popolare andrà in onda, sempre sotto i soliti familiari rifl ettori, nel centro storico della cittadina che i patrizi della Serenissima vollero così bella e così unica. Lo spettacolo, se così si può chiamare, si ripeterà durante tutte le giornate festive che precederanno il Natale e anche durante

le vacanze. Il 14 dicembre, nella graziosa chiesetta di San Francesco, sarà alzato il sipario sulla ventesima mostra dei presepi artistici, un appuntamento che ormai ha fi -delizzato un pubblico numeroso. Lo stesso giorno alle 16 nella casa Sacra Famiglia i protagonisti saranno gli allievi della scuola di musica che offriranno un saggio della loro bravura.

Il 20 dicembre alle 20,45 nella chiesa parrocchiale dedicata ai santi Pietro e Pao-lo è in programma un grande concerto di Natale.

Domenica 21 dicembre sarà ancora lo straordinario scenario architettonico e na-turale del centro storico a fare da sfondo all’evento “Dai quattro cantoni per cantare il Natale”, canzoni e nenie natalizie lungo le vie e sotto l’albero. Il 22 dicembre la città, sindaco Tiziana Virgili in testa, farà gli auguri a tutti alle 19 nella sala civica “Giacomo Matteotti”: una bella usanza. Ma il momen-to più atteso, e qui anche l’aristocratica Frat-ta deve inchinarsi, è l’arrivo di Babbo Nata-le con i suoi pacchi di doni. E’ atteso la vigilia di Natale in piazza Matteotti. Verso le 17, puntualità del servizio slitte permettendo.

IL FASCINO DEL MULINO

Non v’è dubbio che “Le giornate della Carboneria” rappresentino per Fratta il momento cruciale dell’attività culturale annuale. Hanno fruttato persino un gemellaggio con Brno, la città morava dove si trova lo Spielberg, il carcere duro dove fi nirono i carbonari arrestati per

cospirazione dagli Austriaci l’11 novembre 1818 a Villa Molin Avezzù. Evento questo ricordato con la riproposizione in chiave teatrale nella stessa Villa Avezzù Molin del banchetto durante il quale avvenne l’arresto dei patrioti seduti al tavolo di Cecilia Monti e del marito, il generale francese Jean Baptiste D’Arnaud. La domenica più vicina all’11 novembre poi Fratta si veste d’Ottocento per riproprre anche all’aperto i fatti dell’epoca. Una manifestazione curatissima. Durante le giornate carbonare aprono i battenti alle visite anche alcune ville private che appartennero a nobili legati alla Carboneria. Dal punto di vista turistico Fratta offre molto altro. Inserita in un percorso ciclabile che tocca molti altri interessanti centri polesani, la città cara a Lucrezia Gonzaga oltre alle sue splendide ville, a Casa Matteotti, al Museo Archeologico Nazionale, alle sue chiese, presenta inte-ressanti aspetti ambientali. Come il Mulino del Pizzon, oggi anche ristorante e locanda, posto alla confl uenza dello Scortico con il Tartaro - Canal Bianco. Un piccolo tesoro di archeologia industriale dove è stato allestito anche un interessante museo etnografi co.

Natale a Fratta luminarie sulla storia

POLESINE

3Sì, viaggiare

segue dalla pagina precedente

37Sì, viaggiareRUBRICHEneWS - SI vIaGGIare - SalUte e beneSSere - tenDenZe - eSpertI & proFeSSIonIStI - oroSCopo e CrUCIpIaZZa www.lapiazzaweb.it

Se la vedessero i maghi di Hollywood, c’è da giurarci, Fratta avrebbe già una, dieci, cento repliche. Perché il suo centro costellato di ville e palazzetti veneti è così

ricco di scorci e di contesti armoniosi che sembra fatto appo-sta per girarci dei fi lm a sfondo storico. A far la diva sotto la luce dei rifl ettori Fratta Polesine, che fra gli architetti che l’hanno resa seducente annovera anche tale Andrea Palladio, c’è comunque abituata. L’ultima produzione cinematografi ca ambientata a Fratta risale al 2004 quando Villa Badoer ha ospitato il set del fi lm “Notte senza fi ne” di Elisabetta Sgarbi, con Laura Morante e Toni Servillo, secondo dei tre episodi della trilogia “Amore - tradimento - incesto”. Il sogno nel cassetto è un fi lm sulla vita di Lucrezia Gonzaga che nella cittadina visse nel ‘500, quando al posto della palladiana Villa Badoer c’era ancora il palazzo-castello che la gentidon-na mantovana condivise con il marito, il capitano di ventura

veneziano Giampaolo Manfrone.A Fratta è appena calato il sipario sulla grande rievocazio-

ne dedicata alla Carboneria (“Le giornate della Carboneria”, che da tredici anni rievocano un fatto storico importante, ov-vero l’arresto da parte austriaca di un primo nucleo di patrioti carbonari avvenuto l’11 novembre 1818, è l’unica manife-stazione di questo genere in Italia), che ora, con l’avvicinarsi del Natale, la cittadina polesana si accinge a rimettere il fard per riproprorre ai suoi ammiratori un ricco calendario di even-ti. Che spazieranno nella memoria di più periodi storici. Si va dalla mostra storico-documentaria dedicata nel sontuoso salone di Villa Badoer a Giacomo Matteotti, il parlamentare socialista illustre fi glio di Fratta fatto assassinare da Mussolini nel 1925 (a Fratta c’è ancora la sua casa-museo e, nel cimi-tero, comunale, la tomba di famiglia dove è stato sepolto), alla mostra fotografi ca dedicata a Giandomenico Tiepolo e

alla sua famosa Via Crucis, quella rubata (e mai più ritro-vata) dalla chiesa parrocchiale di Fratta nella notte fra l’11 e il febbraio 1999. Si tratta di un viaggio fra arte, storia e memoria con al centro un’opera d’arte che è ancora nel cuore di tutti gli abitanti di Fratta. La mostra si tiene, dal 7 al 14 dicembre, al palazzo del Manegium (ovvero palazzo Grindati Boniotti, sede del museo etnografi co). L’appendice sarà de-dicata ad una curiosa esposizione di vecchi ferri da stiro.

L’excursus storico allestito quest’anno dal Comune di Fratta e da associazioni locali propone anche un salto nel primo Novecento con uno sguardo carico d’affetto agli emi-granti di allora: tanti, tantissimi anche a Fratta e in Polesine. Povera gente che partiva con la classica valigia di cartone alla volta delle Americhe, del Nord Europa o dell’Australia. L’evento “Mamma mia dammi cento lire...”, sottotitolato

Continua alla pagina seguente

LA CITTADINA CARA AL PALLADIOE A LUCREZIA GONZAGA

E FAMOSA PER LE SUE VILLE VENETEIN VISTA DELLE FESTIVITÀ NATALIZIE

PROPONE UN RICCO “MENU” CULTURALEDEDICATO ALLA FIGURA DI MATTEOTTI

ALLA PERDUTA VIA CRUCIS DEL TIEPOLOALL’ARCHEOLOGIA E ALL’EMIGRAZIONE

MA NON MANCHERANNO EVENTIPIÙ TRADIZIONALI COME CONCERTI

MOSTRE DI PRESEPI ARTISTICIE RAPPRESENTAZIONE DELLA NATIVITÀ

C’È PURE UNA MOSTRADI VECCHI FERRI DA STIRO

Natale a Fratta luminarie sulla storia

nella Foto Di CopeRtina (e sotto) Villa Molin aVeZZÙ, la noBile ResiDenZa DoVe l’11 noVeMBRe 1818 gli

austRiaCi aRRestaRono il nuCleo CaRBonaRo Di FRatta. a DestRa alCune iMMagini Della ManiFestaZione

“le gioRnate Della CaRBoneRia). sotto: luCReZia gonZaga, Villa BaDoeR e giaCoMo Matteotti (Con

uno sCoRCio Della sua Casa Museo). nella pagina seguente: Dall’alto Due sCoRCi Di FRatta, Villa

BaDoeR, un MoMento Della RieVoCaZione CaRBonaRa a Villa Molin aVeZZÙ, l’esteRno Di Casa Matteotti e Due

iMMagini Di Villa BaDoeR (FRa Cui un inteRno)

polesine

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Page 39: Delta nov2014 n136

1 Concerti e non solo

Gran Teatro Geox di padova, 11 dicembre 20142CELLOs

Giovedì 11 dicembre 2014 sul palco del Gran Teatro Geox di Padova saliranno i 2CELLOS, il duo di violoncellisti sloveno-croato che reinterpreta con il violoncello i più grandi successi della storia del rock e del pop.Con la loro musica i 2Cellos hanno stupito e conquistato alcuni tra i più grandi musicisti del pianeta: “la cosa più emozionante vista dal vivo dai tempi del concerto londinese di Jimi Hendrix al Marquee Club negli anni Sessanta” così il grande Elton John ha detto a proposito dei 2CELLOS, che

ha chiamato in mol-ti dei suoi tours e ha coinvolto anche nel docufi lm “Elton John – The Million Dollar Piano”.

N e l l ’ u l t i m o disco, “In2ition” ci sono collaborazioni eccellenti: Steve Vai nella rivisita-zione di “Highway to Hell” degli AC/DC, in “Clocks” dei Coldplay la star cinese del pianofor-te Lang Lang, che ad inizio febbraio in occasione del capodanno cinese ha suonato con i 2CELLOS davanti a 950 milioni di tele-spettatori, l’attrice Naya Rivera in “Su-permassive Black Hole” dei Muse e

Zucchero Fornaciari in “Il Libro dell’amore”, rivisitazione di “The Book of Love” dei Magnetic Fields e diventata famosa grazie a Peter Gabriel e “ov-viamente” Sir Elton John nella rivisitazione di “Oh well” dei Fleetwood Mac.

Un nuovo successo planetario senza precedenti per questi due giovani artisti, unitisi nel 2011, i cui nomi sono Luka Šulic’ e Stjepan Hauser, forti di un’eccellente preparazione classica, si scatenano nelle interpretazioni di grandi successi del rock, suonando pezzi di stars e bands di culto come AC/DC, Michael Jackson, Coldplay, Nirvana, Guns N’ Roses, Muse e tanti altri utilizzando solamente i loro due violoncelli. Dopo aver impressionato il pub-blico della rete e conquistato grandi musicisti, i 2Cellos si sono confermati anche dal vivo con concerti e tournée da tutto esaurito.

15 gennaio pADOvA – Gran Teatro GeoxPOsTICIPATO A GEnnAIO 2015 IL COnCErTO DI AnAsTACIA A CAUsA DI UnA fOrTE LArInGITE

Ripianifi cate a Gennaio 2015 le date italiane di Anastacia, costretta a cancellare 3 delle 4 date a causa di una forte laringite, a Roma, Firenze e Padova. Anche la data di Milano verrà replicata a vantaggio degli spettatori del 27 ottobre 2014.

Che Anastacia sia un’artista fuori dal comune si è capito da tempo. Ma è dai dettagli che si comprende la vera grandezza della star e della persona. Costretta a cancellare tre delle quattro date del suo tour italiano, completamente sold out, a causa di una pesante laringite peggiorata pro-prio nel corso del concerto che si è tenuto al Fabrique di Milano, ha deciso di riprogrammare non solo i 3 concerti cancellati (previsti a Roma il 29 ottobre, Firenze il 30 e Padova il 1 novembre), ma in particolare quello di Milano che sarà un concerto speciale con cui Anastacia ringrazierà i suoi fans che l’hanno così calorosamente sostenuta durante la sua esibizione di lunedi scorso. Un caso unico, per un’artista che lo è altrettanto.

Anastacia ha dichiarato dopo aver dovuto rinviare le date del tour ita-liano dopo uno spettacolo molto emozionante a Milano: “Sono veramente addolorata di dover dire a tutti voi che devo per forza, su istruzioni del mio medico, spostare il resto del tour del mio tour europeo. Ho cercato di fare tutto quanto in mio potere per salvare la mia voce e continuare con gli spettacoli, come previsto, ma le istruzioni dei medici sono che non sarò in grado di cantare per le prossime 3 o 4 settimane. Questo purtroppo non ci dà abbastanza tempo per riprogrammare le date di questa parte dell’anno a causa delle vacanze di Natale e la disponibilità delle strutture.

Milano … sto tornando per te! Con la voce !!! Ero devastata all’idea di non poter dare a voi ragazzi la vera Resurrezione/Esperienza così insieme a tutti gli altri territori, ci vediamo presto … come avete detto voi ragazzi “Sono troppo dura da rompere … e allora grazie, grazie, grazie. mi sento così in colpa di dover farvi aspettare ancora ma il “RESURREC-TION TOUR 2015” sarà ancora più grande e migliore che mai. Vi amo tutti”

QUESTE LE NUOVE DATE del 201511 gennaio ROMA Auditorium Parco della Musica 12 gennaio FIRENZE

– ObiHall 14 gennaio MILANO Fabrique 15 gennaio PADOVA – Gran Teatro Geox

verona, Teatro Nuovo, 13 dicembre 2014CAssAnDrA WILsOn, LA sIGnOrA DEL JAZZ

Trent’anni di carriera alle spalle, due Grammy, un’infi nità d’altri premi, l’approvazione del pubblico e della critica, ed il titolo di “America’s best singer” attribuitole dal Times: la cantante e cantautrice Cassandra Wilson dalla voce scura, ruvida e calda, ha la capacità di fondere con naturalezza jazz, blues, country e world music. Classe 1955, Cassandra Wilson inizia la sua carriera musicale nei primi anni ’80 come vocalist per diversi gruppi jazz, tra cui quelli di Abbey Lincoln e Dave Holland, nel cui entourage incontra il sassofonista Steve Coleman e diventa la voce uffi ciale del M-Base Collective.

Dopo diversi albums composti di materiale originale, la svolta arriva nei primi anni ’90, con la fi rma per la storica Blue Note: il repertorio diven-ta più orientato verso il blues, e comprende estratti dal repertorio pop.

Brani originali anche per l’ultimo LP, “Another Country”, co- prodotto

con il chitarrista padovano residente a New York: Fabrizio Sotti. Registrato in Italia, New Orleans e New York, è stato pubblicato nel 2012. A Verona, Teatro Nuovo, il 13 dicembre 2014, sarà accompagnata da Gregoire Maret (armonica), Brandon Ross (chitarra), John Cowherd (pianoforte), Lonnie Plaxico (contrabbasso), John Davis (batteria). Il concerto di Cassandra Wilson è inserito all’interno della rassegna CultNet rassegna che coinvolge i maggiori teatri del Triveneto, organizzata da Veneto Jazz in collaborazione con Eventi.

tutte le info: www.ecoveneto.it - www.picklook.com

In vEnETO EvEnTI

MILLE E ANCORA MILLE...Pagina a cura di Graziano Edi Corazza

“50 AnnI DI rOCK: 1964 / 2014” nUOvO AGGIOrnAmEnTO ED EBOOK A DICEmBrE 2014

E LIBrO In InGLEsE nEL 2015

Graziano Edi Corazza, il nostro musicologo, è sempre in giro per librerie, radio e tv per presentare “50 anni di rock! 1964/2014”.

Il libro è nuovamente aggiornato. Uscirà per Natale 2014 od al massimo nel nuovo anno 2015.

“Si tratta di non aumentare il numero di pagine, 700, ma semplicemente di aggiungere - dice Edi - fatti e dischi del 2014.”

Inoltre sempre per non tradire il progresso è pronto anche l’ebook aggiornato.

E per non farsi mancare niente Corazza dichiara che nel 2015 uscirà per il mercato mondiale il libro in inglese dal titolo

“50 YEARS of ROCK”.Il nostro musicologo giornalista ha iniziato dieci anni fa a

scrivere il “suo” libro di rock di 700 pagine (650 pagine scritte e 50 pagine di foto vintage).

Dopo avere ascoltato 15 mila dischi circa, visto 1140 con-certi, e letto decine di libri sul rock, ha terminato il libro (giusto giusto) in occasione del cinquantesimo compleanno del rock.

Il libro, pubblicato dalla AltroMondo Editore di Vicenza elen-ca ed analizza minuziosamente, in oltre 35 capitoli, tutti i generi e sottogeneri della famiglia del rock.

Nelle ultime pagine del libro un glossario spiega i termini musicali espressi nell’opera.

1141

Nella foto il chitarrista Filippo Piva

ed il bassista Luca Belloni

39Concerti e non solo

Page 40: Delta nov2014 n136

1 Crucilibro

di Germana Urbani · www.einaudi.it<>www.guinti.it<>www.skira.net<>www.guanda.it<

Eroe - Eroina Vanda, abbandonata dal marito Marta, trentenne siciliana Luisa Casati Dora Bruder, quindicenne

L’autoreL’alta società pariginaUn instancabile ottimismoAldo, il maritoAlter Ego

ParigiMilano e VeneziaMilanoNapoli e RomaLocation

I testimoni, la storiaGli artisti di inizio ‘900Un gruppo di amiciI ricordi, i giorni passati insiemeCo-Protagonisti

Dora, un’adolescente ebraica di origine francese in fuga nella Parigi

dell’Occupazione, forse con l’illusione di sfuggire ad Auschwitz scompare. A partire dall’annuncio di ricerca dei

genitori l’autore inizia la sua inchiesta

Luisa era nata ricchissima nel lusso di una borghesia settentrionale benestante e operosa. Già a 14 anni sfoggiava una fi sionomia impressionista, “sembrava la

modella ideale per Egon Schiele”

Dopo aver scoperto che la sua “grande occasione” lavorativa è in realtà una

bufala di dimensioni ciclopiche, Marta decide di non dire niente ai suoi e di

cercarsi un lavoro qualsiasi, in attesa di una nuova opportunità

Il marito di Vanda se n’è andato di casa, lasciandola in preda a una tempesta di rabbia impotente e

domande che non trovano risposta. Vive a Roma con una sconosciuta.

Si sono sposati forse troppo giovani, ma allora andava così. Oggi la

famiglia è un peso.

Intrigo

Patrick Modiano cerca indizi, i più lontani nel tempo, effettuando ricerche

in uffi ci, tra documenti personali, lettere, testimonianze, registri di polizia e archivi, ma dopo anni raccoglie solo

lacunose ricostruzioni

La ragazza, rimasta orfana ricchissima, sposa Camillo Casati

Stampa. Dopo aver avuto una bambina La Marchesa Casati è

“ormai pronta ad assumere il ruolo di moderna femme fatale della Belle Epoque italiana, il suo mito si andava

consolidando”

Si ritrova a fare tante cose fi nché decide di chiedere aiuto a un santo speciale... Armata di un gruppo di

amici fedeli e di un instancabile otti-mismo, Marta decide di conquistarsi

il suo posto al sole .

Niente è piú radicale dell’abbandono, ma niente è piú tenace di quei lacci invisibili che

legano le persone le une alle altre. E a volte basta un gesto minimo per far riaffi orare quello che si è

provato a mettere da parte. Ma si può perdonare?

Finale

Un’inchiesta appassionata che vuole dare un volto, una voce, una storia ad

una persona scomparsa tra le pieghe di una storia troppo feroce

Una biografi a appassionata che riscopre una donna regina

dell’eleganza, pioniera e anticipatrice di moda che ispirò gli

artisti più in voga dell’epoca

Un romanzo che parla della tenacia che serve a realizzare un sogno, anzi il sogno della vita e di tutto

l’aiuto di cui si ha bisogno per farlo

Una storia emozionante e fortissima, il racconto magistrale

di una fuga, di un ritorno, di tutti i fallimenti che sembrano insuperabili ma che ci fanno

compagnia per la vita

Cosa dire del libro

Patrick ModianoDora BruderGuanda, pp.142

€ 14.50

Luca ScarliniMemorie di un’opera d’arte

Skira, pp.112€ 14.00

Giorgio PonteIo sto con Marta!

Giunti, pp.420€ 16.00

Domenico StarnoneLacci

Einaudi, pp. 138€ 17.50

Leggere…

Domenica Starnone Giorgio Ponte Luca Scarlini Patrick Modiano

Un libro è come un profumo: strettamente personale

Finale

Leggere

Regalare un romanzo a Natale signifi ca donare una storia che parli al cuore e faccia sognare come non mai

40 Crucilibro

Page 41: Delta nov2014 n136

Tutti i giornidalle 18.30 alle 2.00

Mercoledì chiuso

Via Pignara, 1745011 Adria (Rovigo)www.orsolounge.it

www.facebook.com/orso.adria #orsopub

A PADOVA IN ANTEPRIMA LA DISCOVERY SPORT

Grande successo di pubblico alla presen-tazione della nuova Discovery Sport, in anteprima per il Veneto. Oltre mille

persone erano presenti venerdì 21 novem-bre a Padova al Kube – Net Center per la presentazione organizzata dal Gruppo Auto-serenissima, concessionario Land Rover per le provincie di Padova, Venezia e Vicenza. A fare gli onori di casa l’amministratore de-legato del Gruppo Autoserenissima, Stefano Brunazzetto.Il design della location ha fatto da cornice ad uno spettacolo emozionante. Tra giochi di luci e ombre, passi di danza classica e note di violino suonate dal vivo è stata svelata al pubblico presente la nuova Discovery Sport,

il SUV compatto premium più versatile del mondo, e primo membro della nuova fami-glia Discovery.Unica nel segmento, la Discovery Sport ab-bina linee dinamiche e configurabilità dei 5+2 posti all’integrità ingegneristica e pro-gettuale, il tutto in un veicolo dall’impronta a terra compatta. Con la nuova Discovery Sport debutta un ventaglio di novità Land Rover mirate alla massima resistenza, sicurezza ed efficienza. La Discovery Sport è stata proget-tata per la massima sostenibilità sia ambien-tale sia in termini di economia di gestione.Fra i particolari caratteristici emergono il co-fano a conchiglia, la griglia a due barre con maglie esagonali e gli stilemi caratteristici che integrano proporzioni perfettamente bi-lanciate. Il cofano scende rapidamente, con un gradino pronunciato, verso la linea di cin-tura, creando un assetto spettacolare, men-tre il tetto leggermente assottigliato verso il basso, conferisce al veicolo ancora maggiore dinamismo.

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Purtroppo, quando si rimane vittima di un incidente stra-dale le conseguenze non sempre si traducono in un lieve danno alla salute (vedi il colpo di frusta). Infatti, nono-

stante norme sempre più severe per chi si mette alla guida, non tende a diminuire la percentuale di sinistri dai quali deriva-no gravi lesioni invalidanti alle persone coinvolte. Ovviamente, il danneggiato grave che non abbia una piena responsabilità nella realizzazione dell’incidente avrà diritto ad essere risarcito. Tuttavia, una volta accertata la natura della lesione ed i postu-mi ad essa connessi, bisognerà quantifi care correttamente il danno che, rispetto alle microlesioni, richiederà un maggiore impegno e conoscenza della materia. Come prima cosa, il macroleso (persona che ha subito gravi lesioni) avrà diritto ad ottenere il cd. danno non patrimoniale (Corte Cass. Sez. unite nn.26972;26973;26974;26975 del 2008), che si suddivide in due sottovoci: invalidità permanente e inabilità temporanea. Per determinare l’ammontare di queste fi gure si dovrà far riferimento alle Tabelle risarcitorie adottate dal Tribunale di Milano, che vengono aggiornate di anno in anno (Corte di Cass. Civ. ord. n. 134/2013). Queste

Incidente stradale: il risarcimento delle lesioni gravi

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DOTT. LUCA MULAS

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Talvolta le parti chiedono l’intervento dell’avvoca-to solo dopo la sottoscrizione del preliminare. Il contratto preliminare viene spesso sottovalutato;

invece esso costituisce una fase fondamentale delle trattative, di cui la stipula del contratto defi nitivo è solo la conclusione: è già con il preliminare che le parti assu-mono una serie di doveri ed obblighi reciproci.

Gli elementi essenziali tipici del contratto (il con-senso delle parti, l’esatta indicazione dell’immobile con dati catastali, il prezzo e l’eventuale consegna all’ac-quirente di una fi dejussione per gli immobili in corso di costruzione), possono essere integrati da ulteriori clausole accessorie che, pur non essenziali, sono di ri-levante importanza: ad esempio la data di consegna dell’immobile, che potrebbe essere posticipata rispetto al contratto defi nitivo per esigenze del venditore, che a sua volta debba acquistare una nuova casa; gli im-pianti, per i quali è opportuno fi n dal preliminare che venga disciplinata la condizione e conformità; i diritti di prelazione eventualmente esistenti sull’immobile,

che dovranno essere rispettati; la conformità catastale delle planimetrie e dei dati catastali, per i quali si potrà prevedere espressamente l’aggiornamento a spese del venditore qualora non esatti; la regolarità edilizia degli immobili.

Da non sottovalutare poi la disciplina delle spese condominiali: l’acquirente è obbligato, solidalmente con il venditore, al pagamento dei contributi relativi all’anno in corso e a quello precedente; pertanto è opportuno che venga previsto l’obbligo di dimostrare l’avvenuto pagamento delle spese.

Può essere consigliabile regolamentare l’intervento in assemblea per la delibera di spese straordinarie. Infi -ne è opportuno svolgere prima della sottoscrizione del preliminare una serie di accertamenti a garanzia della libertà dell’immobile da formalità pregiudizievoli (ipote-che, pignoramenti, servitù, ecc.).

Prima della sottoscrizione quindi è consigliato rivol-gersi ad un professionista per la verifi ca della corretta regolamentazione degli interessi delle parti.

Il preliminare di compravendita di immobili

DIRITTO IMMOBILIARE

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E’ frequente, in ambito familiare, che i genitori per-mettano ad un fi glio/a che si sposa, di utilizzare in forma gratuita un immobile di loro proprietà. Nella

maggior parte dei casi le parti, forti dei legami affettivi, non sottoscrivono un contratto e pertanto non prevedono né regole né durata dell’utilizzo. Tale contratto anche se non redatto in forma scritta si considererà concluso con la semplice consegna o messa a disposizione dell’im-mobile. La iniziale fi ducia reciproca con la conseguente mancata regolamentazione dei rapporti contrattuali po-trà divenire nel tempo fonte di confl ittualità.

Andiamo ad esaminare una delle più frequenti ipo-tesi.

Cosa accadrà al contratto di comodato gratuito (non scritto) per uso della famiglia in ipotesi di separazione della coppia? Potrà l’immobile dato in comodato gratu-ito dai suoceri essere assegnato alla nuora o al genero che ivi vivrà con i fi gli minori o maggiorenni, non eco-nomicamente autosuffi cienti? In caso di assegnazione

dell’abitazione quanto durerà il diritto della nuora o del genero di abitare gratuitamente in tale alloggio? Quan-do potranno i suoceri rientrare in possesso del loro immo-bile? Le questioni di cui sopra, in passato non trovavano una soluzione univoca, ora si va sempre più affermando un orientamento preciso. Il coniuge, con cui vivranno i fi gli minori o maggiorenni non economicamente auto-suffi cienti, ha diritto all’assegnazione della casa, anche qualora la stessa sia stata concessa in uso gratuito dai suoceri come casa familiare.

Tale diritto persisterà sino a quando i fi gli maggioren-ni non saranno divenuti economicamente autosuffi cienti.

Per contro la legge tutela i concedenti l’uso gratu-ito prevedendo, in ipotesi di sopravvenuto urgente ed imprevisto bisogno, il diritto di chiedere la restituzione immediata dell’immobile. Numerose sono le questioni che si palesano nella pratica, il contratto di comodato gratuito non deve essere sottovalutato, è auspicabile l’intervento preventivo di un esperto.

AVV. ALBERTA GARBIN

Comodato gratuito di un immobile e crisi della famiglia

DIRITTO DI FAMIGLIA

Chi è vittima di un incidente stradale ha diritto al risarci-mento dei danni. Ciò può apparire banale, ma in realtà le voci di danno che possono essere risarcite non sono

così scontate. I danni che trovano ristoro nel nostro ordina-mento sono essenzialmente di due tipologie: il danno patri-moniale e il danno non patrimoniale. Il danno patrimoniale a sua volta può essere diretto o indiretto. Nella prima categoria, vi rientrano tutti quei pregiudizi che incidono direttamente sulla sfera patrimoniale del soggetto leso: i danni arrecati alla vettura, il rimborso delle spese mediche, delle spese soste-nute per il noleggio di un’auto sostitutiva, i ratei del bollo auto e dell’assicurazione. Sono invece indiretti quei danni che incidono sulle aspettative di guadagno del danneggiato: si pensi ai giorni di malattia nei quali non si sia potuto fruire degli straordinari o dei buoni pasto, oppure, nel caso di lavo-ro autonomo, non si sia prodotto reddito o questo sia stato inferiore. Rientra nel danno patrimoniale anche il c.d. fermo tecnico, ovvero la mancata fruizione del veicolo per il tempo occorso per la riparazione nonché il deprezzamento commer-ciale dell’auto incidentata.

Il danno non patrimoniale si presenta come la categoria

più delicata, che impone una attenta attività di valutazione ed è per questo che è importante affi darsi a professionisti preparati. Rientrano in quest’ambito il danno biologico, il danno morale e il danno esistenziale. Il danno biologico è la lesione all’integrità psico-fi sica suscettibile di una valutazione medico-legale e si distingue in danno biologico temporaneo e permanente. Quello temporaneo solitamente coincide con i giorni di malattia certifi cati dal medico curante, quello per-manente è la diminuzione cronica di una propria funzione psico-fi sica (ad esempio, il classico colpo di frusta solitamente è quantifi cato in un 2%).

Il danno morale consiste nella sofferenza psichica, nel turbamento e nelle ansie patite a causa di un incidente strada-le; esso, secondo la Giurisprudenza, spetta in tutti i casi in cui venga leso un diritto costituzionale protetto, come appunto quello alla salute. Il danno esistenziale si riferisce invece a quei cambiamenti nello stile di vita che il sinistro e le lesioni da esso conseguite hanno comportato nel quotidiano del sogget-to leso. L’aver cambiato abitudini, il non poter più praticare lo stesso sport, aver perso la serenità familiare sono tutti aspetti suscettibili di una valutazione economica a fi ni risarcitori.

AVV. STEFANIA CESTARI

I danni risarcibili a seguito di un sinistro stradale

DIRITTO D’IMPRESA

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AVV. TOMMASO LA ROSA

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Tabelle hanno il vantaggio di considerare già al loro interno anche la componente del danno morale che, nonostante non sia più stato risarcito separatamente per qualche anno (si pensava che esso rientrasse nella nozione di danno non patrimoniale), oggi è tornato ad essere una fi gura autonoma. Oltre al “morale”, il macroleso potrebbe avere diritto anche alla cd. personalizza-zione del danno, qualora riesca a provare che le lesioni subite abbiano determinato, sotto il profi lo esistenziale, uno “stravolgi-mento” peggiorativo delle proprie abitudini di vita. Meritevole di apprezzamento è anche il danno patrimoniale da ridotta capacità lavorativa. Difatti, il danneggiato che sia in grado di dimostrare in maniera effettiva che, per il futuro, avrà una diminuzione delle sue entrate economiche da lavoro, avrà il diritto di essere risarcito anche per tale pregiudizio. Da ultimo, nella scala dei danni risarcibili, vi è il cd. danno patrimoniale (si parla anche di danno emergente) in sé e per sé inteso, vale a dire l’effettiva diminuzione del patrimonio subita a causa dell’incidente. In tale categoria, ad esempio, è compreso il rimborso di tutte le spese mediche sostenute per le cure del caso e considerate congrue a seconda della lesione riportata.

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Page 45: Delta nov2014 n136

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L’Editoriale

Nonostante le differenze biologiche uomini e donne,a parte l’ ecce-zione della sfera riproduttiva,per

molto tempo sono stati considerati equivalenti dal punto di vista bio-fi siologico,con la donna considerata,così come il bambino come un “piccolo uomo”.

Questo ha fatto sì che le speri-mentazioni , gli studi di intervento ed i grandi trials con farmaci ,per la maggior parte riguardassero individui maschi e di contro un bassissimo numero di donne.

L’ attenzione alle donne è stata confi nata,possiamo dire fi no agli inizi del secolo scorso, all’ apparato genitale e alle mammelle defi nendo una sorta di medicina bikini che comunque ha avuto un suo esito positivo negli screening per la prevenzione dei tumori dell’utero e della mammella.

E’ nel 2001 infatti che viene rico-nosciuta dall’ Istituto Medico Americano una medicina delle differenze biologico-sessuali che studiando le diverse manife-stazioni cliniche delle malattie,derivanti dalla fi siopatologia diversa nei due ses-si, ne tiene conto ai fi ni della diagnosi e della terapia.

Vi sono differenze di prevalenza e di incidenza per le varie patologie.

di Francesco noce*

LA MedicinA di Genere versO LA terApiAAd persOnAM

*Presidente dell’Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Rovigo

Continua a pag.

Cambia la medicina: uomini, donne e bambini hanno bisogno di cure diversifi cate

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Ambliopia o occhio pigro

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Le apnee ostruttive del sonno

Continua a pag. 47

Ortopedia, che cos’è la terapia con onde d’urto

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stuDiO DietistiCODott.ssa Rita smanioRovigo, Badia Polesine, solesino, Monselice, Battaglia terme, tel. 3491250982

È accertato da numerosissimi studi che lo sport è ideale per pro-teggere e migliorare l’effi cienza cardiovascolare, controllando il colesterolo HDL, l’iperovimento aumenta il dispendio di calorie,

attiva il metabolismo e contribuisce ad una sensazione di benessere generale.

lo sport come medicina naturaleMuoversi a scopo salutare rappresenta uno dei principali elementi della ricetta per stare bene

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L’Editorialesegue da pag.

Il cervello degli uomini è più grande di quello delle donne,ma il rapporto fra so-stanza grigia (deputata alla risoluzione dei problemi e alle funzioni cognitive) e bianca è maggiore nelle donne,che hanno anche mag-gior plasticità neuronale nel riparare danni cerebrali ad esempio dopo un ictus cerebrale.

La malattia di Alzheimer è più frequente nelle donne così come la miastenia gravis, mentre la malattia di Parkinson ha una mag-giore frequenza negli uomini. Le donne sono più soggette a malattie cardiache,la sintoma-tologia dell’ infarto è più subdola nella donna, che più spesso manifesta un dolore dorsale,irradiato alla mascella o alla mandibola,spesso mascherati da sintomi di infl uenza che traggono in inganno e infi ne arrivano tardi in Ospedale per ricevere cure adeguate perché sottostimano la sintomatologia e hanno ancora cose da sistemare in casa.

Sono anche più soggette ad ammalarsi di depressione,di osteoporosi,di malattie sessualmente trasmesse, di malattie tiroidee, di cefalea e di emicrania,di calcolosi,di malattie autoimmuni legate a fattori di rischio o meglio dei markers tipicamente donna.

La proteina C reattiva è più elevata nella donna, l’anemia,la sindrome metabo-lica che si accompagna alla depressione alla ipoestrogenemia e l’artrite reumatoide sono accomunate da un problema ormonale e infi ammatorio;sono carenti di un enzima gastrico che metabolizza l’ etanolo per cui presentano più alcool nel sangue.

Il tumore della mammella,molto raro negli uomini, rappresenta il 50% degli 87000 nuovi casi ogni anno in Italia dei tumori che colpiscono le donne, percentua-le che se da un lato trova spiegazione in una diagnostica precoce,dall’ altro aumen-ta perché le culle del nostro paese sono vuote, e viene meno la protezione ormonale di questa ghiandola nelle sue funzioni; è in aumento nelle donne anche il cancro del polmone dovuto al fatto che ormai le donne fumano quanto o più degli uomini.

Le donne vivono più a lungo ma si ammalano di più l’ 8,5% contro il 5,3% degli uomini,quindi vivono più anni di malattia e di disabilità (6% contro 3%), utilizzano di più il sistema sanitario ed assumono più farmaci verso cui presentano più effetti indesiderati e più gravi.

Nei due sessi vi sono differenze farmacocinetiche e farmacodinamiche per cui gli stessi farmaci hanno effetti diversi e quindi indicazioni diverse. Ad esempio è stato dimostrato che l’ aspirina che consente una buona prevenzione dell’ infarto miocardico e dello stroke ischemico nell’uomo,si rivela effi cace solo nella prevenzio-ne dello srtoke ischemico nelle donne di età oltre 65 anni e farmaci per la cura dell’ ipertensione arteriosa hanno effetti diversi e così via.

Ma sbaglia chi pensa che la medicina di genere sia la medicina delle donne; essa prende in considerazione sia la donna che il maschio e tien conto,oltre alla dif-ferenza del sesso, del vissuto, dell’ambiente,dello stile di vita, delle predisposizioni genetiche, degli aspetti culturali e sociali e quindi della sfera individuale per confi -gurare una medicina equamente attenta sia alla donna che all’uomo ed arrivare a terapie appropriate e il più possibile mirate ad personam.

L’equità della salute non consiste nel dare le stesse cure a tutti, ma la cura appropriata a ciascuna persona con la stessa possibilità di accesso alle cure.

LA MedicinA di Genere versO LA terApiA Ad persOnAM

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stuDiO DietistiCODott.ssa Rita smanioRovigo, Badia Polesine, solesino, Monselice, Battaglia terme, tel. 3491250982

di Francesco noce*

*Presidente dell’Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Rovigo

segue da pag. OdOntOiAtriA, LA stOriA e Le nOrMe in MAteriA

di Dott. Bruno noce* *Presidente dentisti rovigo

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Gli antiossidanti hanno funzione primaria di prevenire i RADICALI LIBERI. Quindi: A - Ritardano l’invecchiamento cellulare.

B - Prevengono malattie cardio-vascolari (partico-larmente la vitamina E). C - Riducono il rischio del cancro (vitamina A). D - Ritardano l’insorgenza di cataratta, opacita’ del cristallino, prevengono la degenerazione maculare (vitamina C-E). E - Prevengono malattie neurodegenerativeMA COSA SONO I RADICALI LIBERI?I radicali liberi sono molecole caratterizzate dalla presenza di elettroni spaiati, quindi responsabili della instabilita’ e reatti-vita’ delle molecole. Vengono prodotti dal nostro organismo durante le reazioni chimiche del metabolismo ossidativo ed in presenza di ossigeno. Le specie radicaliche cosi’ forma-te sono all’origine dei processi ossidativi che danneggiano le membrane cellulari, il DNA ed alterano i meccanismi di riparazione biologica. Si formano molti radicali liberi nei pro-cessi infi ammatori, nelle malattie metaboliche (es: obesita’, diabete), nell’eccessivo esercizio fi sico, nelle diete squilibrate e per cause esterne (es: fumo di sigaretta, inquinamento ambientale, radiazioni ionizzanti, pesticidi, solventi industria-li, ozono, luce ultravioletta). Gli ANTIOSSIDANTI esplicano la loro attivita’ esercitando un effetto di prevenzione nella for-mazione di radicali liberi e/o neutralizzando quelli gia’ for-mati. Una dieta variegata e ricca di frutta e verdura consente di integrare le naturali difese antiossidanti e contribuisce a preservare lo stato di salute dell’organismo. Gli ANTIOSSIDANI VITAMINICI sono: Vitamina C (acido ascor-bico) che si trova nei peperoni, peperoncini, prezzemolo, brassicacee, kiwi, agrumi, ciliegie, fragole, melone.

suggerimenti del medico nutrizionistaFrutta e verdura sono essenziali perchè sono anche fonte di Antiossidanti

Dott.ssa Floriana Bertanispecialista in scienza dell’alimentazione e Dietologia - Poliambulatorio san Martino - Via Carrarese 66/6 Piove di saccotel. 339 3558149

Dott.ssa Floriana Bertani

- Vitamina E (tocoferoli e tocotrienoli) che si trova in olio di germe di grano, oli di semi, frutta secca, germe di grano, olio extravergine d’oliva- Vitamina A (betacarotene) che si trova in carote, zucca, spinaci, peperoni, latte, uova.Gli ANTIOSSIDANTI MINERALI sono: - Selenio che si trova nel pesce, crostacei, frutti di mare, carni, fegato, cereali, legumi, carote, zuc-

chine. - Zinco che si trova nelle ostriche, germe di grano, crusca, semi di lino, fegato di maiale, prosciutto, pinoli.Gli ANTIOSSIDANTI FENOLICI sono: - Fenoli che si trovano nel vino rosso (resveratrolo) - Fla-vonoidi che si trovano nel the’ verde. Come cucinare le verdure per non perdere il loro patrimonio di sostanze salutari (ANTIOSSIDANTI):1- Ideale e’ consumare verdure crude.2- Le verdure congelate non hanno le stesse proprieta’ di quelle fresche perche’ prima della congelazione subiscono processi rapidi di bollitura (pochi minuti a 100° C).3- La cottura ideale e’ quella a vapore.4- La cottura peggiore e’ la bollitura in pentola.5- La cottura in olio delle verdure rende biodisponibili so-stanze salutari come le vitamine liposolubili ed i carote-noidi (attenzione pero’ al punto di fumo ed al contenuto calorico).

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unix medica1 OK

L’osteoatrosi (OA) è una delle principali cause di disa-bilità in tutto il mondo secondo l’American Academy of Orthopaedic Surgeons. Si stima che quasi una

persona su due possa sviluppare artrosi sintomatica del ginocchio nel corso della vita. L’OA è una malattia dege-neativa catatterizzata da fenomeni distruttivi della cartila-gine articolare che porta dolore e limitazione funzionale spesso invalidante. Può coinvolgere uno o più comparti del ginocchio (mediale, laterale ed anteriore).

Il trattamento dell’OA del ginocchio prevede alcuni cambiamenti di stile di vita per ridurre lo stress sull’artico-lazione. Ruolo fondamentale hanno inizialmente terapie fi siche, farmaci per il controllo del dolore, farmaci anti-infi ammatori non steroidei (FANS), infi ltrazioni di steroidi e/o di acido ialuronico

Se i sintomi non rispondono a soluzioni non chirurgi-che si potrebbe essere un candidati alla chirurgia.

L’intervento chirurgico più comune per l’OA del ginoc-chio è la sostituzione totale del ginocchio (protesizzazio-ne totale), entrata nella pratica clinica circa trent’anni fa. Durante questa procedura, l’articolazione viene sostituita con un impianto artifi ciale. Questa opzione di trattamen-to di solito è offerta a pazienti con artrosi avanzata del ginocchio.

Negli ultimi anni lo sviluppo tecnologico ha permesso lo sviluppo di modelli protesici che possano riprodurre al meglio la fi siologia articolare e di modelli che possano sostituire solo il comparto logorato del ginocchio (protesi

monocompartimentale), così da poter essere meno invasi-vi e garantire riprese più veloci e complete.

Per questi pazienti, MAKOplasty® Partial Knee Re-surfacing può essere la soluzione più appropriata. Essa sfrutta una tecnologia innovativa per diminuire l’invasività e migliorare il posizionamento della protesi monocompar-timentale, permettendo un posizionamento ben tre volte più accurato rispetto alla tecnica routinaria e permetten-do un risparmio di sostanza ossea: tutto ciò si traduce in migliori risultati sulla ripresa e sul controllo del dolore. Questo strumento offre al chirurgo la soluzione per il trat-tamento di pazienti per i quali un tempo non vi erano cure adeguate. Si riducono inoltre i tempi di degenza ospeda-liera a 2-3 giorni.

Dopo la consueta valutazione clinica del paziente, si procede all’acquisizione di una TAC 3D, mediante la quale il chirurgo può pianifi care il posizionamento ottimale della protesi. Una volta pianifi cato l’intervento al computer, si passa al tavolo operatorio, dove un sistema di telecamere ad infrarossi permette al chirurgo di riprodurre fedelmente il lavoro preimpostato. L’operazione viene seguita su un monitor ed è eseguita dal medico mediante un braccio robotico guidato dal software, che effettua la fresatura per l’alloggio della protesi.

Con questa metodica si limitano gli errori dovuti al gesto chirurgico e all’imprecisione dello strumentario. Con-cluso l’intervento, il paziente inizia il recupero funzionale a distanza di poche ore.

il robot: nuove frontiere in chirurgia protesica del ginocchio

Laurea in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Padova nel 2002Specializzazione con il massimo dei voti in Ortope-

dia e Traumatologia presso la Scuola di Specializzazio-ne dell’Università degli Studi di Padova.Medico Sociale del Petrarca Rugby e responsabile del trattamento degli atleti per gli infortuni al ginocchio dal novembre 2003 al 2012.Da gennaio 2008 presta servizio nel Reparto di Chi-rurgia del Ginocchio del Policlinico di Abano Terme, diretto dal Dr. Roberto Nardacchione.Socio di ESSKA 2000 (European Society of Sports Trau-matology, Knee Surgery and Arthroscopy): ha parteci-pato all’attività scientifi ca di questa importante società con diversi studi sulle patologie del ginocchio e sul loro trattamento. Svolge l’attività ambulatoriale presso il Poliambulatorio Delta Medica di Monselice e Uni X Medica di Piove di Sacco. Attività chirurgica presso il Policlinico di Abano Terme.

Dott. Emanuele Furlan

Il trattamento può prevedere alcuni cambiamenti di stile di vita per ridurre lo stress sull’articolazione

Dott. emanuele Furlan - Ortopedia Piazza Dossetti 1, Piove di sacco (Pd)www.unixpoliambulatorio.ittel. 049 9708688

Delta Medica srlMonselice (PD) - Via Rialto, 14 tel. 0429 783000www.deltamedica.it

Lo Studio, con esperienza più che venten-nale, è organizzato per dare una pronta e disponibile assistenza con l’obiettivo

di identifi care il problema sanitario e le possibili cause con lo scopo di offrire le mi-gliori terapie. Si utilizzano le più aggiornate procedure e metodologie avvalendosi di col-laboratori altamente qualifi cati e tenendo in considerazione le possibilità economiche del paziente.Lo Studio Dentistico è situato al centro della città di Spinea in via Roma, 147 di fronte al Municipio.Lo studio è raggiungibile comodamente tramite le linea Actv, con fermata sulla stessa via Roma, oppure per coloro che utilizzano l’auto è disponibile un parcheggio privato o parcheggi pubblici gratuiti.Nei prossimi numeri vi farò conoscere i miei collabo-ratori.

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Dr. lorenzo VecchiatoMedico Chirurgo - OdontoiatraVia Roma, 147 - 30038 spinea (Ve)tel e Fax 041-998877

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L’intervento

Il codice penale all’articolo 348 stabilisce che: “ chiunque abusivamente esercita una professione, per la quale è richiesta una speciale abilitazione dello stato, e’ punito con la reclusione fino a sei mesi o con la multa da euro 103 ad euro 516”. La pro-fessione di dentista, infatti, forse più di ogni altra, e’ influenzata e sovente messa in cattiva luce da pratiche professionali scorrette purtroppo radicate

da malcostumi lavorativi che da sempre accompagnano lo svolgimento corretto delle pratiche odontoiatriche e vanno con queste di pari passo. Ci si riferisce, in particolare, alla sostituzione della figura del dentista con altri soggetti che non hanno le competenze per poter subentrare al professionista. L’esercizio della professione e’ abusivo non solo allorché il soggetto sia sfornito del titolo richiesto (laurea in odontoiatria od in medicina e chirurgia ante 1985) ma anche quando non sono state adempiute le formalità prescritte come, ad esempio, l’iscrizione all’Albo degli Odontoiatri. L’esempio emble-matico e’ quello dell’odontotecnico che esegue operazioni proprie dell’Odontoiatra “mettendo le mani in bocca al paziente” andando oltre le proprie competenze. L’ Odontotecnico e’ infatti colui il quale, sui modelli ottenuti dalle impronte fornite dai dentisti, costruisce protesi dentarie impiegando materiali utilizzati nella scienza propria dell’odontotecnica. A differenza dell’odontoiatra quindi, all’odontotecnico e’ fatto assoluto divieto di operare a contatto col paziente. L’odontotecnico ha quindi il compito di: realizzare le protesi dentarie che gli vengono prescritte e di consegnarle al dentista che provvederà all’inserimento di tali manufatti protesici in bocca al paziente; non può operare prendendo il posto di un odontoiatra ed utilizzare strumenti come il trapano, le frese ecc.; non può prescrivere farmaci, per alleviare il dolore o per qualsiasi motivazione; e soprattutto non può avere un contatto diretto con il paziente. Tale fenomeno non può essere sottovalutato anche perché è pressoché esteso su tutto il territorio italiano. La confusione e’ spesso incrementata anche dalla similitudine dei due termini odontotecnico ed odontoiatra, il primo e’ un diploma professionale di scuola secondaria di secondo grado conseguito presso istituti professionali, il secondo è una laurea conseguita presso una Università della durata di ben sei anni. L’opera di sensibilizzazione operata dai mezzi di comunicazione di massa sta portando nella collettività una sempre maggior consapevolezza sul fenomeno dell’abusivismo operato da alcuni odontotecnici. Cio’ ha portato ad un numero sempre crescente di denunzie per attività abusiva. Ma non in tutti i casi ci si rivolge ad un abusivo per mancanza di conoscenza ed informazione, in taluni casi la consapevolezza e’ proprio l’elemento distintivo. Chi si rivolge scientemente ad un abusivo lo fa credendo di risparmiare sempre a discapito della salute. A ciò si aggiunga l’aspetto fiscale dato che l’abusivo non può emettere fattura e non può nemmeno essere assicurato. Infine ma non in ordine di importanza il fenomeno del “prestanomismo” dove non è il paziente ad essere consapevole della condizione di irregolare ma lo è addirittura il sanitario. In definitiva il fenomeno dell’abusivismo è questione annosa e lungi dall’essere debellata. È’ all’esame delle camere in questi giorni l’inasprimento delle pene con l’arresto fino a due anni, 50.000 euro di multa e la confisca delle attrezzature. Vorrei infine ricordare che l’Ordine dei Medici si costituisce sempre, con l’ ANDI, parte civile nei processi di abusivismo ed infine controllate sempre nel sito della Fnomceo che chi vi mette le mani in bocca sia un professionista regolarmente abilitato ed iscritto all’Albo degli Odontoiatri. *Presidente dentisti Rovigo

AttenziOne ALL’eserciziO AbusivO deLLA prOfessiOne!di Dott. Bruno noce*

Page 47: Delta nov2014 n136

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Presso l’Ambulatorio Oculistico della Dottoressa Maria Grazia Crivellari, sito in via Contarini 39, vengono effettuate valutazioni ortottiche e tests

per individuare l’ambliopia.Queste valutazioni vengono eseguite in collabo-

razione con l’Ortottista ed Assistente in Oftalmologia, Dottoressa Elisabetta Piccolo.

L’Ortottista è il professionista sanitario che si occupa della valutazione e della riabilitazione dello strabismo e dell’ambliopia a qualsiasi età, della pre-venzione delle anomalie muscolari e dei disturbi visivi in età scolare e pre-scolare, della rieducazione del pa-ziente ipovedente e inoltre partecipa alla prevenzione dell’astenopia (affaticamento visivo) che può colpire chi lavora al videoterminale.

La prima valutazione verrà eseguita dall’Oculista che valuterà il Visus ovvero “quanto” vedono gli occhi.

In seguito, nella valutazione ortottica verranno osservati i movimenti oculari ed eseguiti alcuni tests per capire se gli occhi “lavorano” assieme.

Quindi vengono instillate delle gocce con lo scopo (mediante la dilatazione della pupilla) di osservare il fondo retinico e bloccare la messa a fuoco (ottenendo cosi il difetto visivo reale).

E’ importante individuare un apparato visivo affet-to da disturbi nella prima infanzia (periodo plastico, entro i 5 anni) poiché verrebbero altrimenti compro-messe le informazioni che raggiungono il cervello causando possibili problematiche a livello di appren-dimento e rapporti sociali.

Una delle anomalie sensoriali più comuni è l’am-bliopia (occhio pigro).

E’ una condizione sia di un singolo occhio o di entrambi, in cui non si arriva a vedere 10/10.

Attraverso i passaggi della visita sopra descritti,è possibile prevenirla o “curarla” attuando una terapia mirata a stimolare l’occhio che vede meno….

ambliopia o occhio pigroE’ una condizione sia di un singolo occhio o di entrambi,in cui non si arriva a vedere 10/10

Dott.ssa Maria Grazia Crivellari OculistaVia Contarini 39, 45014 Porto ViroVia Don Minzoni 13, 30014 Cavarzeretel:0426 631629, cell: 3391337446

La Dott.ssa Maria Grazia

Crivellari

che interessa in Italia più del 5% della popolazione ed in molti casi sono persone che non sanno di esserne affette. Considerando che il russare riguarda il 30% degli adulti ma oltre i 60 anni può interessare il 60% degli uomini e il 40% delle donne.

Una alta percentuale della popolazione generale si reca dall’odontoiatra almeno una volta all’anno per visi-te di controllo, igiene orale professionale o per eseguire terapie. Per tale motivo noi odontoiatri possiamo intercet-tare precocemente tramite la nostra accurata anamnesi, i segni e i sintomi dell’OSAS e consigliando al paziente il trattamento più idoneo.

Il dentista può quindi assumere un ruolo strategico anche nello screening della patologia OSAS, potenzial-mente più efficace rispetto ai centri specialistici del sonno, numericamente ed operativamente di fatto impossibilitati ad affrontare un problema a così alta epidemiologia.

La sindrome delle apnee notturne è un disturbo abba-stanza diffuso, in cui la respirazione del paziente si interrompe una o più volte oppure rallenta eccessiva-

mente durante il sonno.Le pause possono durare da pochi secondi ad alcuni minuti. Possono essere anche più di 30 in un’ora. Di solito la respirazione riprende, in alcuni casi con un russare sonoro.

Recenti lavori scientifici hanno dimostrato come i Disturbi respiratori nel sonno e in particolare la Sindrome delle Apnee Ostruttive nel Sonno (Obstructive Sleep Ap-nea Syndrome-OSAS), inizialmente considerati in ambito neurologico, possono inserirsi nella patogenesi di molti quadri clinici, che rientrano nelle abituali competenze di varie specialità (cardiologia, Endocrinologia, Neurologia, Pneumologia etc.)

Da alcuni anni anche l’odontoiatra è entrato a far par-te del pool di specialità interessate, grazie all’efficacia che si è riscontrata nella terapia delle forme lievi e moderate dell’OSAS per via occlusale, con l’uso di dispositivi intraorali nell’adulto e con il trattamento ortodontico nel bambino.

Il bite (dall’inglese “morso”) è l’ apparecchio mobile trasparente più usato per trattare questa patologia nell’a-dulto. E’ molto simile al paradenti utilizzato dai pugili, realizzato su misura in base alle impronte dei denti di ogni singolo paziente. È capace di contrastare i problemi di scor-retta occlusione delle arcate dentarie, fino a patologie più serie che possono comportare uno spostamento della man-dibola dalla sua posizione naturale e quindi sintomi quali mal di schiena, mal di testa e dolori cervicali. Se i denti non sono allineati, infatti, ne risente l’intera postura del corpo.

Un problema quello delle apnee ostruttive nel sonno

le apnee ostruttive nel sonno (Osas)

studio dentistico “Dott. Ottavo Franco Bellucco”igiene e profilassi, trattamenti sbiancanti, con-servativa ed endodonzia, chirurgia e parodon-tologia, protesi mobile e fissa, implantologia, ortondonzia pedodonziaVia Contarini, 54 – Porto Viro (Ro)tel. 0426 632640

Il dr. Ottavo Franco Bellucco medico chirurgo specialista odontostomatologia

Nuovi ruoli dell’Odontoiatria

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Gli antiossidanti hanno funzione primaria di prevenire i RADICALI LIBERI. Quindi: A - Ritardano l’invecchiamento cellulare.

B - Prevengono malattie cardio-vascolari (partico-larmente la vitamina E). C - Riducono il rischio del cancro (vitamina A). D - Ritardano l’insorgenza di cataratta, opacita’ del cristallino, prevengono la degenerazione maculare (vitamina C-E). E - Prevengono malattie neurodegenerativeMA COSA SONO I RADICALI LIBERI?I radicali liberi sono molecole caratterizzate dalla presenza di elettroni spaiati, quindi responsabili della instabilita’ e reatti-vita’ delle molecole. Vengono prodotti dal nostro organismo durante le reazioni chimiche del metabolismo ossidativo ed in presenza di ossigeno. Le specie radicaliche cosi’ forma-te sono all’origine dei processi ossidativi che danneggiano le membrane cellulari, il DNA ed alterano i meccanismi di riparazione biologica. Si formano molti radicali liberi nei pro-cessi infi ammatori, nelle malattie metaboliche (es: obesita’, diabete), nell’eccessivo esercizio fi sico, nelle diete squilibrate e per cause esterne (es: fumo di sigaretta, inquinamento ambientale, radiazioni ionizzanti, pesticidi, solventi industria-li, ozono, luce ultravioletta). Gli ANTIOSSIDANTI esplicano la loro attivita’ esercitando un effetto di prevenzione nella for-mazione di radicali liberi e/o neutralizzando quelli gia’ for-mati. Una dieta variegata e ricca di frutta e verdura consente di integrare le naturali difese antiossidanti e contribuisce a preservare lo stato di salute dell’organismo. Gli ANTIOSSIDANI VITAMINICI sono: Vitamina C (acido ascor-bico) che si trova nei peperoni, peperoncini, prezzemolo, brassicacee, kiwi, agrumi, ciliegie, fragole, melone.

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Dott.ssa Floriana Bertanispecialista in scienza dell’alimentazione e Dietologia - Poliambulatorio san Martino - Via Carrarese 66/6 Piove di saccotel. 339 3558149

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chine. - Zinco che si trova nelle ostriche, germe di grano, crusca, semi di lino, fegato di maiale, prosciutto, pinoli.Gli ANTIOSSIDANTI FENOLICI sono: - Fenoli che si trovano nel vino rosso (resveratrolo) - Fla-vonoidi che si trovano nel the’ verde. Come cucinare le verdure per non perdere il loro patrimonio di sostanze salutari (ANTIOSSIDANTI):1- Ideale e’ consumare verdure crude.2- Le verdure congelate non hanno le stesse proprieta’ di quelle fresche perche’ prima della congelazione subiscono processi rapidi di bollitura (pochi minuti a 100° C).3- La cottura ideale e’ quella a vapore.4- La cottura peggiore e’ la bollitura in pentola.5- La cottura in olio delle verdure rende biodisponibili so-stanze salutari come le vitamine liposolubili ed i carote-noidi (attenzione pero’ al punto di fumo ed al contenuto calorico).

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L’osteoatrosi (OA) è una delle principali cause di disa-bilità in tutto il mondo secondo l’American Academy of Orthopaedic Surgeons. Si stima che quasi una

persona su due possa sviluppare artrosi sintomatica del ginocchio nel corso della vita. L’OA è una malattia dege-neativa catatterizzata da fenomeni distruttivi della cartila-gine articolare che porta dolore e limitazione funzionale spesso invalidante. Può coinvolgere uno o più comparti del ginocchio (mediale, laterale ed anteriore).

Il trattamento dell’OA del ginocchio prevede alcuni cambiamenti di stile di vita per ridurre lo stress sull’artico-lazione. Ruolo fondamentale hanno inizialmente terapie fi siche, farmaci per il controllo del dolore, farmaci anti-infi ammatori non steroidei (FANS), infi ltrazioni di steroidi e/o di acido ialuronico

Se i sintomi non rispondono a soluzioni non chirurgi-che si potrebbe essere un candidati alla chirurgia.

L’intervento chirurgico più comune per l’OA del ginoc-chio è la sostituzione totale del ginocchio (protesizzazio-ne totale), entrata nella pratica clinica circa trent’anni fa. Durante questa procedura, l’articolazione viene sostituita con un impianto artifi ciale. Questa opzione di trattamen-to di solito è offerta a pazienti con artrosi avanzata del ginocchio.

Negli ultimi anni lo sviluppo tecnologico ha permesso lo sviluppo di modelli protesici che possano riprodurre al meglio la fi siologia articolare e di modelli che possano sostituire solo il comparto logorato del ginocchio (protesi

monocompartimentale), così da poter essere meno invasi-vi e garantire riprese più veloci e complete.

Per questi pazienti, MAKOplasty® Partial Knee Re-surfacing può essere la soluzione più appropriata. Essa sfrutta una tecnologia innovativa per diminuire l’invasività e migliorare il posizionamento della protesi monocompar-timentale, permettendo un posizionamento ben tre volte più accurato rispetto alla tecnica routinaria e permetten-do un risparmio di sostanza ossea: tutto ciò si traduce in migliori risultati sulla ripresa e sul controllo del dolore. Questo strumento offre al chirurgo la soluzione per il trat-tamento di pazienti per i quali un tempo non vi erano cure adeguate. Si riducono inoltre i tempi di degenza ospeda-liera a 2-3 giorni.

Dopo la consueta valutazione clinica del paziente, si procede all’acquisizione di una TAC 3D, mediante la quale il chirurgo può pianifi care il posizionamento ottimale della protesi. Una volta pianifi cato l’intervento al computer, si passa al tavolo operatorio, dove un sistema di telecamere ad infrarossi permette al chirurgo di riprodurre fedelmente il lavoro preimpostato. L’operazione viene seguita su un monitor ed è eseguita dal medico mediante un braccio robotico guidato dal software, che effettua la fresatura per l’alloggio della protesi.

Con questa metodica si limitano gli errori dovuti al gesto chirurgico e all’imprecisione dello strumentario. Con-cluso l’intervento, il paziente inizia il recupero funzionale a distanza di poche ore.

il robot: nuove frontiere in chirurgia protesica del ginocchio

Laurea in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Padova nel 2002Specializzazione con il massimo dei voti in Ortope-

dia e Traumatologia presso la Scuola di Specializzazio-ne dell’Università degli Studi di Padova.Medico Sociale del Petrarca Rugby e responsabile del trattamento degli atleti per gli infortuni al ginocchio dal novembre 2003 al 2012.Da gennaio 2008 presta servizio nel Reparto di Chi-rurgia del Ginocchio del Policlinico di Abano Terme, diretto dal Dr. Roberto Nardacchione.Socio di ESSKA 2000 (European Society of Sports Trau-matology, Knee Surgery and Arthroscopy): ha parteci-pato all’attività scientifi ca di questa importante società con diversi studi sulle patologie del ginocchio e sul loro trattamento. Svolge l’attività ambulatoriale presso il Poliambulatorio Delta Medica di Monselice e Uni X Medica di Piove di Sacco. Attività chirurgica presso il Policlinico di Abano Terme.

Dott. Emanuele Furlan

Il trattamento può prevedere alcuni cambiamenti di stile di vita per ridurre lo stress sull’articolazione

Dott. emanuele Furlan - Ortopedia Piazza Dossetti 1, Piove di sacco (Pd)www.unixpoliambulatorio.ittel. 049 9708688

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Lo Studio, con esperienza più che venten-nale, è organizzato per dare una pronta e disponibile assistenza con l’obiettivo

di identifi care il problema sanitario e le possibili cause con lo scopo di offrire le mi-gliori terapie. Si utilizzano le più aggiornate procedure e metodologie avvalendosi di col-laboratori altamente qualifi cati e tenendo in considerazione le possibilità economiche del paziente.Lo Studio Dentistico è situato al centro della città di Spinea in via Roma, 147 di fronte al Municipio.Lo studio è raggiungibile comodamente tramite le linea Actv, con fermata sulla stessa via Roma, oppure per coloro che utilizzano l’auto è disponibile un parcheggio privato o parcheggi pubblici gratuiti.Nei prossimi numeri vi farò conoscere i miei collabo-ratori.

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Page 48: Delta nov2014 n136

L’autunno rappresenta il miglior momento per prevenire le malattie da raffreddamento che si presentano puntuali appena arriva l’inverno. L’in-

fl uenza, la principale patologia che si contrae in que-sta stagione, è un’infezione virale del tratto respirato-rio molto contagiosa che si trasmette per via aerea, quindi, attraverso goccioline di saliva e muco causate da sternuti e/o tosse. Generalmente questa malat-tia, presenta raffreddore, mal di gola, tosse, talvolta febbre, dolori articolari e muscolari e mal di testa. Si stima che, ogni anno, un elevato numero di persone, soprattutto quelle che hanno un sistema immunitario defi citario, si ammalano di infl uenza. Risulta, quindi, importante pensare di difendere il nostro corpo con una giusta prevenzione che possa aiutarci a rafforzare il nostro sistema immunitario così da contrastare il virus infl uenzale e rendere meno intensi i sintomi del raffreddore. A tal scopo ci si può riferire a un effi cace rimedio naturale: l’ECHINACEA,…Questa, grazie alle se proprietà immunostimolanti e antivirali è una delle piante medicinali più indicata nella cura di raf-freddore, infl uenza, mal di gola e come coadiuvante nel trattamento delle infezioni del tratto urinario poi-ché rinforza le difese dell’organismo. In erboristeria si trovano varie formulazioni, sarà suffi ciente chiedere alla propria erborista di fi ducia per avere indicazioni precise e competenti in merito. Vi sono anche altri rimedi naturali per potenziare il nostro organismo.

ROSA CANINA: è una fonte di vitamina C fon-damentale per la nostra salute, poiché oltre a rinforzare le difese immunitarie ha anche un’azione antiossidante;

RIBES NIGRUM: conosciuto per le sue proprietà antinfi ammatorie e antiallergiche, il ribes migliora i distur-bi respiratori e ha un’azione rinforzante su tutto il sistema immunitario;

MANGANESE: è un minerale molto utile nella formazione di anticorpi;

I SEMI DI POMPELMO: contengono numerose sostanze attive che insieme forniscono all’organismo proprietà antimicrobiche, antibatteriche e antivirali. Possono essere utilizzati in caso di raffreddore, in-fl uenza, sinusite, mal di gola, otite oppure anche per acne, stomatiti e diarrea.

Come prevenire la sindrome influenzaleIn erboristeria si trovano vari rimedi naturali per rendere meno intensi i sintomi

la Finestra naturaleVia Pava, 17 Galta di Vigonovo (Ve)tel: 049 9832493www.erboristerialafinestranaturale.it

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Oreste tombolini - tecnico ortopedico Medisan s.a.s.Via Gramsci, 76 - 30035 Mirano (Ve)tel: 0415700930 - Fax 0415704063www.medisansrl.it - [email protected]

Oreste Tombolini,tecnico ortopedico

Dr. a.nanni Rosolia - Dott.sa Flori FadelliCentro di Psicologia Cognitiva e ComportamentaleVia G.Matteotti 79, Conselve Pdtel. 3455698160 [email protected]

training psicologico che aiuti la persona a pren-dere consapevolezza di quali siano gli ostacoli che le impediscono di mantenere un atteggiamento positivo nei confronti del cibo. Il cibo, quindi, non verrà più utilizzato come un modo per distrarsi da emozioni negative, ma è importante aiutare la persona a sentire il “senso di sazietà” e distinguere la fame fi sica dalla fame mentale: questo non è un processo immediato ma richiede allenamento e pratica. Molte persone pensano di avere fame anche quando in realtà non è così.

Negli ultimi anni i training psicologici, in concomi-tanza ad una dieta bilanciata, hanno fi nalmente dato la possibilità a molte persone di raggiungere obiettivi duraturi e consolidati senza il peso dello stress che spes-so consegue in questi casi. Durante i training vengono insegnate diverse tecniche, che la persona è in grado di mettere in pratica fi n da subito e che la aiutano a cambiare il proprio atteggiamento mentale, con riscon-tri positivi anche in altri ambiti della vita personale e relazionale.

Chi non ha intrapreso almeno una volta nella sua vita una “dieta” con i migliori propositi e poi nel metter-la in atto si è reso conto di non saper resistere a un

determinato cibo, complice la convinzione “tanto è solo per una volta” oppure “ricomincio domani”? Ma ecco che ,dopo tale gesto, arrivano inesorabili i sensi di colpa e una caduta dell’autostima.

Se l’immagine mentale che abbiamo di noi stessi è quella di “una persona in sovrappeso” e se tale immagi-ne continua ad accompagnarci durante il giorno, la nostra mente ci porta a rimanere ancorati a questa condizione, facendoci mettere in atto tutta una serie di comporta-menti disfunzionali. A volte sembra facile riuscire a con-trollare il regime alimentare adottato, ma poi basta una delusione, un momento di stress, una discussione... ed il frigorifero è lì ...invitante, pronto a consolare una parte di noi. Il cibo soddisfa bisogni che non sono solo fi sici e risulta quanto mai complesso il legame tra emozioni e cibo.

Primo passo utile da fare è cambiare l’immagine mentale che abbiamo di noi stessi: dobbiamo cominciare a pensare “come se” fossimo già una persona magra. Dico “pensare” perché sono proprio loro, i nostri pen-sieri, a creare l’ atteggiamento mentale nei confronti del cibo e di conseguenza a spingerci verso determinati comportamenti .

L’attuale tendenza nei confronti di persone che desi-derano perdere peso è quella di un approccio multidiscipli-nare : per raggiungere e mantenere il peso desiderato è necessario affi ancare ad un’educazione alimentare , un

i tranelli della dietaChe cosa impedisce a una persona di raggiungere e mantenere il peso desiderato? Sono state almeno due le spinte per questo gran-

de progetto:-La certezza della validità e dell’effi cacia di

un modello a lungo studiato.-La consapevolezza che il territorio in cui esso

nasce è scarso di iniziative di spessore e qualità in ambito “Sanitario”.

L’idea è diventata realtà almeno sei mesi fa e la risposta è stata entusiasmante: la struttura, le collabo-ratrici e gli operatori, il servizio, la strumentazione, il modello gestionale e di marketing sono stati da subito premiati nei risultati e nella soddisfazione dell’utenza.

E’ stato presentato per la prima volta in Italia, a Chioggia, un format che ha suscitato interesse anche all’estero ma che avrà sempre sulla laguna veneta il suo punto di riferimento e di coordinamento.

Una struttura che mette insieme, in maniera sinergica, Medicina e Odontoiatria “tradizionale” e “non convenzionale” in un ambiente in cui non esiste niente di “alternativo” ma solo “integrativo”, in modo che l’offerta da parte della Clinica Polifunzionale sia la più ampia possibile e che dalla collaborazione di più realtà nasca la risposta più qualifi cata, in ambito me-dico e odontoiatrico, verso la domanda di un pubblico sempre più attento sia all’aspetto professionale che economico delle proposte.

Presentazione clinica “sorriso e salute”

Poliambulatorio sorriso e saluteDr. sanitario Dott. Raimondo PischeVia Giovanni da Verrazzano n.38 - 30015 Chioggia (Ve)tel: 331 6820570 - [email protected]

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Le onde d’urto focali, introdotte in medicina agli inizi degli anni novanta per la cura dei calcoli renali (li-totripsia urologica), da più di un decennio vengono

impiegate anche per curare molte patologie dell’apparato muscolo scheletrico (tendini ed osso principalmente). Me-todica non invasiva, le onde d’urto sono, in molti casi, una valida opzione terapeutica per la cura di molte patologie, anche in fase acuta, grazie alle sue proprietà benefi che di tipo antinfi ammatorio, antidolorifi co ed “anti-edema” (cioè per contrastare il “gonfi ore”), nonché per stimola-re la riparazione tissutale. In tempi più recenti, infatti, si sono mostrate effi caci anche nell’ambito della rigenera-zione cutanea, accelerando il processo di guarigione di piaghe, ulcere e ferite “diffi cili” di varia origine, anche post-traumatica.

Che cosa sono le onde d’urto?Le onde d’urto sono onde acustiche (impulsi sono-

ri, di natura meccanica), prodotte da appositi generatori (i litotritori), ed in grado poi di propagarsi nei tessuti, in sequenza rapida e ripetuta. Sono caratterizzate da una particolare forma d’onda (prima fase di pressione positiva, seguita da un altrettanto rapida fase, meno ampia, di pres-sione negativa), che le differenzia dagli ultrasuoni e che, nel suo complesso, è responsabile degli effetti biologici positivi applicabili in campo terapeutico.A livello microsco-pico, la stimolazione con le onde d’urto è paragonabile ad una sorta di “micro-idromassaggio” profondo sui tessuti e sulle cellule, in grado di indurre queste ultime a reagi-re positivamente, con produzione di sostanze ad azione antinfi ammatoria e di fattori di crescita, che stimolano la rigenerazione dei tessuti stessi, a partire dalle cellule sta-minali. Grazie a questi effetti biologici di base, da più di un

decennio l’uso delle onde d’urto si è ampiamente diffuso, dal campo urologico, anche all’ambito ortopedico, fi siatri-co e riabilitativo Ben tollerate, non invasive, ripetibili e di grande effi cacia clinica, le onde d’urto focali, in taluni casi opportunamente selezionati, si dimostrano essere anche un’alternativa all’intervento chirurgico. Inoltre:

- Le onde d’urto focali possono agire in modo sinergi-co (cioè di rinforzo) con altre terapie, o anche di potenzia-mento ed accelerazione dei risultati attesi da un intervento chirurgico;

- il trattamento con onde d’urto eseguito in prima istanza non preclude la possibilità di poter poi intervenire con altre soluzioni terapeutiche (ad esempio chirurgiche).

La durata di ogni seduta può variare dai 10-15 mi-nuti nel caso di applicazioni sui tessuti “molli” (tendini, muscoli e cute), a tempi maggiori (fi no anche ad un’ora) per i trattamenti sull’osso. Il paziente viene generalmente fatto accomodare in posizione supina sul lettino o seduta. Durante tutta la durata della terapia il paziente è sotto costante e diretto controllo medico, in modo da modifi -care il livello di energia anche in funzione della sensibilità del paziente. Le onde d’urto sono sicure ed effi caci. Il trattamento con onde d’urto focali è una metodica non invasiva, ambulatoriale, sicura e di comprovata effi cacia. La terapia è pressoché priva di effetti collaterali di rilievo clinico e ben tollerata. I vantaggi che ne derivano per il paziente sono ormai internazionalmente riconosciuti e comprovati da circa 15 anni di esperienza nella pratica clinica quotidiana. Nel caso di trattamenti sull’osso, per cui si applicano energie maggiori e per una durata di tempo superiore, è possibile che il dolore risulti più intenso e che sia necessario ricorrere ad anestesia locale.

Chiediamo al Dott. Bortolato informazioni sulle Onde d’urtoterapia con onde d’urto

Dott. Mario Bortolato - primario ortopedicoConsulente Poliambulatorio Vespucci - sottomarina di Chioggia (Ve)Consulente - Casa di cura Villa erbosa - BolognaConsulente - istituto Clinico s. anna - Brescia

Dott. Mario Bortolato • Riabilitazione neurologica

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Struttura convenzionata con il SSN Direttore sanitario: Dott. Mario Bortolato

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elevato contenuto in calcio, proteggono la salu-te dei denti, la cui struttura è prevalentemente composta proprio da questo minerale. L’impor-tante è avere l’accortezza di ricorrere allo spaz-zolino dopo il consumo per eliminare i residui di lattosio, che si deposita sullo smalto e alimenta la fl ora batterica del cavo orale. Via libera a carne bianca, pesce e legumi, in particolare i fagioli, contengono ferro e magnesio utili alla salute di denti e gengive. Parlando di carboidra-ti invece è bene prediligere quelli integrali, in quanto pane e pasta bianchi aumentano i de-positi di placca e la formazione di tartaro. Non devono mancare verdure quali bieta, spinaci, insalata, che stimolano la salivazione e aiutano

a pulire la bocca. Allo stesso scopo è molto utile la frutta, come la mela, oltre ai frutti di bosco che contengono sostanze antibatteriche.

Sedano e carote idratano e al tempo stes-so eliminano la placca, mentre rapanelli, pomo-dori e ciliegie contengono fl uoro che rinforza lo smalto dentario.

Anche un bicchiere di rosso a pasto aiuta a tenere in forma il sorriso, i polifenoli di cui è ricco sono i grado di inibire la capacità dei batteri di aderire alla superfi cie dentale.Quali cibi possiamo invece ritenere dannosi per i denti?

Ogni alimento ha un proprio livello di acidi-tà, capace di indebolire lo strato protettivo che

riveste la dentatura. Gli agrumi, per esempio, contengono acido citrico, fortemente abrasivo per lo smalto. Questo non vuol dire che debba-no essere evitati, anzi, ma è opportuno risciac-quare la bocca subito dopo averli ingeriti. Da evitare invece le bibite gassate, energy drink, aceto e birra che hanno un’azione corrosiva. Inoltre è opportuno limitare il consumo di ca-ramelle e dolciumi in genere, patatine e tartine servite spesso con l’aperitivo, perché lasciano residui il cui effetto dannoso viene moltiplicato dall’alcol. Riassumendo, è consigliabile avere una dieta che predilige le verdure, che hanno un potere abrasivo e svolgono una funzione de-tergente sulla superfi cie dentale e sulla lingua.

“a dieta con il sorriso”,alimentazione e salute oraleLa presenza di carie nei denti dei nostri antenati era evento raro, per-ché?

Prima dell’avvento del fuoco, gli uomini mangiavano cibi non cucinati che avevano un alto potere abrasivo e quindi aiutavano a tenere puliti i denti. Successivamente, con l’inseri-mento dei cibi cotti e raffi nati invece, essendo morbidi, tendevano a non pulire i denti, avendo un basso valore abrasivo. Ecco perché oggi è importante l’utilizzo dello spazzolino alla fi ne di ogni pasto. Lo spazzolino sostituisce ciò che una volta faceva la dieta ricca di cibi duri e non cotti. Esiste un legame tra alimentazione e salute dei denti?

Mangiare in modo scorretto può generare carie ed esporre a patologie gengivali di diver-sa importanza, che possono arrivare fi no alla perdita dei denti. L’occasione più dannosa è il momento dell’aperitivo, rito molto amato degli italiani. Proprio questo target, che in realtà è quello che più tiene all’estetica, riserva poche attenzioni alla propria igiene orale. Carenze di magnesio, zinco, ferro, manganese, selenio, vitamine C ed E possono determinare gengiviti e malattie parodontali e ridurre le difese immu-nitarie. Quali sono i cibi da preferire?

Innanzitutto latte e derivati che, per il loro

studio Dentistico Dr.ssa alessia Bertiambulatorio di adria: Via A.Mario, 10Adria (RO) tel. 0426 908221

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Dott.ssa Alessia Berti

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Le onde d’urto focali possono essere ap-plicate solo in presenza di calcifi cazioni?

NO, la presenza di calcifi cazioni tendinee o legamen-tose non è il requisito fondamentale per poter prescrivere il trattamento con onde d’urto.Le onde d’urto focali sono in grado in taluni casi, contestualmente agli effetti tera-peutici, di disgregare calcifi cazioni tendinee o in prossimità di legamenti ed articolazioni, attraverso un processo di “scioglimento”(grossolanamente paragonabile all’azione di un anticalcare), a differenza di quanto avviene per i cal-coli renali che, con il litotritore, vengono invece frantumati.

Quali sono le principali indicazioni?Tutte le affezioni infi ammatorie delle strutture tendi-

nee e muscolari, in particolare: tendiniti della spalla (pe-riartrite calcifi ca e non), epicondilite ed epitrocleite (gomito del tennista e gomito del golfi sta), pubalgia, tendinite del gran trocantere, tendinite rotulea al ginocchio, tendinite achillea (achillodinia), sperone calcaneare (tallonite), fascite plantare. In traumatologia, per la mancata guari-gione della frattura ossea, (pseudoartrosi o ritardo di con-solidazione), dopo l’insuccesso del trattamento chirurgico o dell’uso di apparecchi gessati. Le onde d’urto trovano indicazione anche in medicina estetica per la riduzione dei localizzati di grasso (braccia, addome, gambe, mento); riduzione degli inestetismi della cellulite (pelle a buccia di arancia); miglioramento della circolazione locale del san-gue; aumento dell’elasticità della pelle

L’autunno rappresenta il miglior momento per prevenire le malattie da raffreddamento che si presentano puntuali appena arriva l’inverno. L’in-

fluenza, la principale patologia che si contrae in que-sta stagione, è un’infezione virale del tratto respirato-rio molto contagiosa che si trasmette per via aerea, quindi, attraverso goccioline di saliva e muco causate da sternuti e/o tosse. Generalmente questa malat-tia, presenta raffreddore, mal di gola, tosse, talvolta febbre, dolori articolari e muscolari e mal di testa. Si stima che, ogni anno, un elevato numero di persone, soprattutto quelle che hanno un sistema immunitario deficitario, si ammalano di influenza. Risulta, quindi, importante pensare di difendere il nostro corpo con una giusta prevenzione che possa aiutarci a rafforzare il nostro sistema immunitario così da contrastare il virus influenzale e rendere meno intensi i sintomi del raffreddore. A tal scopo ci si può riferire a un efficace rimedio naturale: l’ECHINACEA,…Questa, grazie alle se proprietà immunostimolanti e antivirali è una delle piante medicinali più indicata nella cura di raf-freddore, influenza, mal di gola e come coadiuvante nel trattamento delle infezioni del tratto urinario poi-ché rinforza le difese dell’organismo. In erboristeria si trovano varie formulazioni, sarà sufficiente chiedere alla propria erborista di fiducia per avere indicazioni precise e competenti in merito. Vi sono anche altri rimedi naturali per potenziare il nostro organismo.

ROSA CANINA: è una fonte di vitamina C fon-damentale per la nostra salute, poiché oltre a rinforzare le difese immunitarie ha anche un’azione antiossidante;

RIBES NIGRUM: conosciuto per le sue proprietà antinfiammatorie e antiallergiche, il ribes migliora i distur-bi respiratori e ha un’azione rinforzante su tutto il sistema immunitario;

MANGANESE: è un minerale molto utile nella formazione di anticorpi;

I SEMI DI POMPELMO: contengono numerose sostanze attive che insieme forniscono all’organismo proprietà antimicrobiche, antibatteriche e antivirali. Possono essere utilizzati in caso di raffreddore, in-fluenza, sinusite, mal di gola, otite oppure anche per acne, stomatiti e diarrea.

Come prevenire la sindrome influenzaleIn erboristeria si trovano vari rimedi naturali per rendere meno intensi i sintomi

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L’autunno rappresenta il miglior momento per prevenire le malattie da raffreddamento che si presentano puntuali appena arriva l’inverno. L’in-

fl uenza, la principale patologia che si contrae in que-sta stagione, è un’infezione virale del tratto respirato-rio molto contagiosa che si trasmette per via aerea, quindi, attraverso goccioline di saliva e muco causate da sternuti e/o tosse. Generalmente questa malat-tia, presenta raffreddore, mal di gola, tosse, talvolta febbre, dolori articolari e muscolari e mal di testa. Si stima che, ogni anno, un elevato numero di persone, soprattutto quelle che hanno un sistema immunitario defi citario, si ammalano di infl uenza. Risulta, quindi, importante pensare di difendere il nostro corpo con una giusta prevenzione che possa aiutarci a rafforzare il nostro sistema immunitario così da contrastare il virus infl uenzale e rendere meno intensi i sintomi del raffreddore. A tal scopo ci si può riferire a un effi cace rimedio naturale: l’ECHINACEA,…Questa, grazie alle se proprietà immunostimolanti e antivirali è una delle piante medicinali più indicata nella cura di raf-freddore, infl uenza, mal di gola e come coadiuvante nel trattamento delle infezioni del tratto urinario poi-ché rinforza le difese dell’organismo. In erboristeria si trovano varie formulazioni, sarà suffi ciente chiedere alla propria erborista di fi ducia per avere indicazioni precise e competenti in merito. Vi sono anche altri rimedi naturali per potenziare il nostro organismo.

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training psicologico che aiuti la persona a pren-dere consapevolezza di quali siano gli ostacoli che le impediscono di mantenere un atteggiamento positivo nei confronti del cibo. Il cibo, quindi, non verrà più utilizzato come un modo per distrarsi da emozioni negative, ma è importante aiutare la persona a sentire il “senso di sazietà” e distinguere la fame fi sica dalla fame mentale: questo non è un processo immediato ma richiede allenamento e pratica. Molte persone pensano di avere fame anche quando in realtà non è così.

Negli ultimi anni i training psicologici, in concomi-tanza ad una dieta bilanciata, hanno fi nalmente dato la possibilità a molte persone di raggiungere obiettivi duraturi e consolidati senza il peso dello stress che spes-so consegue in questi casi. Durante i training vengono insegnate diverse tecniche, che la persona è in grado di mettere in pratica fi n da subito e che la aiutano a cambiare il proprio atteggiamento mentale, con riscon-tri positivi anche in altri ambiti della vita personale e relazionale.

Chi non ha intrapreso almeno una volta nella sua vita una “dieta” con i migliori propositi e poi nel metter-la in atto si è reso conto di non saper resistere a un

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Primo passo utile da fare è cambiare l’immagine mentale che abbiamo di noi stessi: dobbiamo cominciare a pensare “come se” fossimo già una persona magra. Dico “pensare” perché sono proprio loro, i nostri pen-sieri, a creare l’ atteggiamento mentale nei confronti del cibo e di conseguenza a spingerci verso determinati comportamenti .

L’attuale tendenza nei confronti di persone che desi-derano perdere peso è quella di un approccio multidiscipli-nare : per raggiungere e mantenere il peso desiderato è necessario affi ancare ad un’educazione alimentare , un

i tranelli della dietaChe cosa impedisce a una persona di raggiungere e mantenere il peso desiderato? Sono state almeno due le spinte per questo gran-

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L’idea è diventata realtà almeno sei mesi fa e la risposta è stata entusiasmante: la struttura, le collabo-ratrici e gli operatori, il servizio, la strumentazione, il modello gestionale e di marketing sono stati da subito premiati nei risultati e nella soddisfazione dell’utenza.

E’ stato presentato per la prima volta in Italia, a Chioggia, un format che ha suscitato interesse anche all’estero ma che avrà sempre sulla laguna veneta il suo punto di riferimento e di coordinamento.

Una struttura che mette insieme, in maniera sinergica, Medicina e Odontoiatria “tradizionale” e “non convenzionale” in un ambiente in cui non esiste niente di “alternativo” ma solo “integrativo”, in modo che l’offerta da parte della Clinica Polifunzionale sia la più ampia possibile e che dalla collaborazione di più realtà nasca la risposta più qualifi cata, in ambito me-dico e odontoiatrico, verso la domanda di un pubblico sempre più attento sia all’aspetto professionale che economico delle proposte.

Presentazione clinica “sorriso e salute”

Poliambulatorio sorriso e saluteDr. sanitario Dott. Raimondo PischeVia Giovanni da Verrazzano n.38 - 30015 Chioggia (Ve)tel: 331 6820570 - [email protected]

sorriso e salute

77

Le onde d’urto focali, introdotte in medicina agli inizi degli anni novanta per la cura dei calcoli renali (li-totripsia urologica), da più di un decennio vengono

impiegate anche per curare molte patologie dell’apparato muscolo scheletrico (tendini ed osso principalmente). Me-todica non invasiva, le onde d’urto sono, in molti casi, una valida opzione terapeutica per la cura di molte patologie, anche in fase acuta, grazie alle sue proprietà benefi che di tipo antinfi ammatorio, antidolorifi co ed “anti-edema” (cioè per contrastare il “gonfi ore”), nonché per stimola-re la riparazione tissutale. In tempi più recenti, infatti, si sono mostrate effi caci anche nell’ambito della rigenera-zione cutanea, accelerando il processo di guarigione di piaghe, ulcere e ferite “diffi cili” di varia origine, anche post-traumatica.

Che cosa sono le onde d’urto?Le onde d’urto sono onde acustiche (impulsi sono-

ri, di natura meccanica), prodotte da appositi generatori (i litotritori), ed in grado poi di propagarsi nei tessuti, in sequenza rapida e ripetuta. Sono caratterizzate da una particolare forma d’onda (prima fase di pressione positiva, seguita da un altrettanto rapida fase, meno ampia, di pres-sione negativa), che le differenzia dagli ultrasuoni e che, nel suo complesso, è responsabile degli effetti biologici positivi applicabili in campo terapeutico.A livello microsco-pico, la stimolazione con le onde d’urto è paragonabile ad una sorta di “micro-idromassaggio” profondo sui tessuti e sulle cellule, in grado di indurre queste ultime a reagi-re positivamente, con produzione di sostanze ad azione antinfi ammatoria e di fattori di crescita, che stimolano la rigenerazione dei tessuti stessi, a partire dalle cellule sta-minali. Grazie a questi effetti biologici di base, da più di un

decennio l’uso delle onde d’urto si è ampiamente diffuso, dal campo urologico, anche all’ambito ortopedico, fi siatri-co e riabilitativo Ben tollerate, non invasive, ripetibili e di grande effi cacia clinica, le onde d’urto focali, in taluni casi opportunamente selezionati, si dimostrano essere anche un’alternativa all’intervento chirurgico. Inoltre:

- Le onde d’urto focali possono agire in modo sinergi-co (cioè di rinforzo) con altre terapie, o anche di potenzia-mento ed accelerazione dei risultati attesi da un intervento chirurgico;

- il trattamento con onde d’urto eseguito in prima istanza non preclude la possibilità di poter poi intervenire con altre soluzioni terapeutiche (ad esempio chirurgiche).

La durata di ogni seduta può variare dai 10-15 mi-nuti nel caso di applicazioni sui tessuti “molli” (tendini, muscoli e cute), a tempi maggiori (fi no anche ad un’ora) per i trattamenti sull’osso. Il paziente viene generalmente fatto accomodare in posizione supina sul lettino o seduta. Durante tutta la durata della terapia il paziente è sotto costante e diretto controllo medico, in modo da modifi -care il livello di energia anche in funzione della sensibilità del paziente. Le onde d’urto sono sicure ed effi caci. Il trattamento con onde d’urto focali è una metodica non invasiva, ambulatoriale, sicura e di comprovata effi cacia. La terapia è pressoché priva di effetti collaterali di rilievo clinico e ben tollerata. I vantaggi che ne derivano per il paziente sono ormai internazionalmente riconosciuti e comprovati da circa 15 anni di esperienza nella pratica clinica quotidiana. Nel caso di trattamenti sull’osso, per cui si applicano energie maggiori e per una durata di tempo superiore, è possibile che il dolore risulti più intenso e che sia necessario ricorrere ad anestesia locale.

Chiediamo al Dott. Bortolato informazioni sulle Onde d’urtoterapia con onde d’urto

Dott. Mario Bortolato - primario ortopedicoConsulente Poliambulatorio Vespucci - sottomarina di Chioggia (Ve)Consulente - Casa di cura Villa erbosa - BolognaConsulente - istituto Clinico s. anna - Brescia

Dott. Mario Bortolato • Riabilitazione neurologica

• Riabilitazione ortopedica• Riabilitazione pre-post opera-toria• Riabilitazione reumatologica• Riabilitazione dello sportivo• Riabilitazione pediatrica• Riabilitazione posturale• Riabilitazione senologica• Riabilitazione respiratoria• Riabilitazione urologica perineale• Riabilitazione a domicilio• Riabilitazione funzionale globa-le di mantenimento di gruppo• Riabilitazione della colonna vertebrale• Riabilitazione della mano, gomito, spalla

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vIA vESpUCCI N°135/136 30015 SOTTOMARINA DI CHIOGGIA (vE)TEl. 041.490754 - fAX. 041.5548329

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Struttura convenzionata con il SSN Direttore sanitario: Dott. Mario Bortolato

Aut. san. Nr 53 de 15/7/13

POLIAmBULATOrIO vEsPUCCI

elevato contenuto in calcio, proteggono la salu-te dei denti, la cui struttura è prevalentemente composta proprio da questo minerale. L’impor-tante è avere l’accortezza di ricorrere allo spaz-zolino dopo il consumo per eliminare i residui di lattosio, che si deposita sullo smalto e alimenta la fl ora batterica del cavo orale. Via libera a carne bianca, pesce e legumi, in particolare i fagioli, contengono ferro e magnesio utili alla salute di denti e gengive. Parlando di carboidra-ti invece è bene prediligere quelli integrali, in quanto pane e pasta bianchi aumentano i de-positi di placca e la formazione di tartaro. Non devono mancare verdure quali bieta, spinaci, insalata, che stimolano la salivazione e aiutano

a pulire la bocca. Allo stesso scopo è molto utile la frutta, come la mela, oltre ai frutti di bosco che contengono sostanze antibatteriche.

Sedano e carote idratano e al tempo stes-so eliminano la placca, mentre rapanelli, pomo-dori e ciliegie contengono fl uoro che rinforza lo smalto dentario.

Anche un bicchiere di rosso a pasto aiuta a tenere in forma il sorriso, i polifenoli di cui è ricco sono i grado di inibire la capacità dei batteri di aderire alla superfi cie dentale.Quali cibi possiamo invece ritenere dannosi per i denti?

Ogni alimento ha un proprio livello di acidi-tà, capace di indebolire lo strato protettivo che

riveste la dentatura. Gli agrumi, per esempio, contengono acido citrico, fortemente abrasivo per lo smalto. Questo non vuol dire che debba-no essere evitati, anzi, ma è opportuno risciac-quare la bocca subito dopo averli ingeriti. Da evitare invece le bibite gassate, energy drink, aceto e birra che hanno un’azione corrosiva. Inoltre è opportuno limitare il consumo di ca-ramelle e dolciumi in genere, patatine e tartine servite spesso con l’aperitivo, perché lasciano residui il cui effetto dannoso viene moltiplicato dall’alcol. Riassumendo, è consigliabile avere una dieta che predilige le verdure, che hanno un potere abrasivo e svolgono una funzione de-tergente sulla superfi cie dentale e sulla lingua.

“a dieta con il sorriso”,alimentazione e salute oraleLa presenza di carie nei denti dei nostri antenati era evento raro, per-ché?

Prima dell’avvento del fuoco, gli uomini mangiavano cibi non cucinati che avevano un alto potere abrasivo e quindi aiutavano a tenere puliti i denti. Successivamente, con l’inseri-mento dei cibi cotti e raffi nati invece, essendo morbidi, tendevano a non pulire i denti, avendo un basso valore abrasivo. Ecco perché oggi è importante l’utilizzo dello spazzolino alla fi ne di ogni pasto. Lo spazzolino sostituisce ciò che una volta faceva la dieta ricca di cibi duri e non cotti. Esiste un legame tra alimentazione e salute dei denti?

Mangiare in modo scorretto può generare carie ed esporre a patologie gengivali di diver-sa importanza, che possono arrivare fi no alla perdita dei denti. L’occasione più dannosa è il momento dell’aperitivo, rito molto amato degli italiani. Proprio questo target, che in realtà è quello che più tiene all’estetica, riserva poche attenzioni alla propria igiene orale. Carenze di magnesio, zinco, ferro, manganese, selenio, vitamine C ed E possono determinare gengiviti e malattie parodontali e ridurre le difese immu-nitarie. Quali sono i cibi da preferire?

Innanzitutto latte e derivati che, per il loro

studio Dentistico Dr.ssa alessia Bertiambulatorio di adria: Via A.Mario, 10Adria (RO) tel. 0426 908221

ambulatorio di Rosolina: Via S.D’Acquisto, 19Rosolina (RO) tel. 0426 340110

Dott.ssa Alessia Berti

berti ok

Le onde d’urto focali possono essere ap-plicate solo in presenza di calcifi cazioni?

NO, la presenza di calcifi cazioni tendinee o legamen-tose non è il requisito fondamentale per poter prescrivere il trattamento con onde d’urto.Le onde d’urto focali sono in grado in taluni casi, contestualmente agli effetti tera-peutici, di disgregare calcifi cazioni tendinee o in prossimità di legamenti ed articolazioni, attraverso un processo di “scioglimento”(grossolanamente paragonabile all’azione di un anticalcare), a differenza di quanto avviene per i cal-coli renali che, con il litotritore, vengono invece frantumati.

Quali sono le principali indicazioni?Tutte le affezioni infi ammatorie delle strutture tendi-

nee e muscolari, in particolare: tendiniti della spalla (pe-riartrite calcifi ca e non), epicondilite ed epitrocleite (gomito del tennista e gomito del golfi sta), pubalgia, tendinite del gran trocantere, tendinite rotulea al ginocchio, tendinite achillea (achillodinia), sperone calcaneare (tallonite), fascite plantare. In traumatologia, per la mancata guari-gione della frattura ossea, (pseudoartrosi o ritardo di con-solidazione), dopo l’insuccesso del trattamento chirurgico o dell’uso di apparecchi gessati. Le onde d’urto trovano indicazione anche in medicina estetica per la riduzione dei localizzati di grasso (braccia, addome, gambe, mento); riduzione degli inestetismi della cellulite (pelle a buccia di arancia); miglioramento della circolazione locale del san-gue; aumento dell’elasticità della pelle

Page 50: Delta nov2014 n136

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cio due bei gemelli. L’uomo li guar-da un po’ in silenzio poi dice: “Ok! Prendo questo a destra!”• Durante una violenta discussio-ne con i genitori un adolescente si scatena contro le restrizioni im-postegli. “Voglio divertirmi, voglio

avventura, soldi e donne!” grida “A casa tutto questo mi è negato, quindi me ne vado, e non cercate di fermarmi!” Detto questo, il ra-gazzo si avvia verso la porta, ma il padre lo insegue. “Ti ho detto di non cercare di fermarmi!” “E chi

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Avvocati… • Un avvocato e un ingegnere stanno pescando ai Caraibi. L’av-vocato dice: “Io sono qui perché la mia casa è bruciata e con lei tutto ciò che possedevo. L’assicurazione ha pagato tutto”. E l’ingegnere: “Ma guarda la coincidenza. Io sono qui perché la mia casa e tutti i miei beni sono stati distrutti da un’inondazione, e la mia assicura-zione ha pagato per tutto”. L’av-vocato rimane un po’ perplesso e poi chiede: “Ma come diavolo hai fatto a provocare l’inondazione?”Pierino…• È il primo giorno di scuola, il maestro chiama Pierino e gli dice: “Ascoltami con attenzione, io non amo dire molte parole, quindi quando io ti faccio un cenno alzan-do la mano e indicandoti, ti alzi e vieni subito qui, chiaro?” Pronta-mente Pierino risponde: “Sì, però quando io scuoto la testa vuol dire che non ho voglia e non vengo.”Le grandi domande della vita…• Zucchero soffre di diabete?• Aumentare le imposte sulla casa si-gnifica ritrovarsi con troppe finestre?• La via Crucis che CAP ha?

Chuck Norris…• Quando sul suo pickup Chuck Norris aziona le quattro frecce, non è per indicare che sta per fermarsi, ma per indicare che sta per svolta-re in quattro direzioni diverse.• Le ciabatte di Chuck Norris sono addestrate a riportargli il cane quando serve.All’università…• Esaminando ed esaminatore. “Mi dice che cos’è la frode?” “Profes-sore, vorrei spiegarlo con un esem-pio: se le mi bocciasse, commette-rebbe una frode!” “E come mai?” “Semplice, perché il codice penale definisce il reo di frode come colui che approfitta dell’ignoranza altrui per procurargli un danno!Umorismo demenziale…• Un calvo si guarda allo specchio e dice: “Quasi cinquant’anni e ne-anche un capello bianco.”• Lui: “Lo leggo nei tuoi occhi che non vedi l’ora di sposarmi!” Lei: “Analfabeta!”Nuovi papà…• Un neopadre è nella sala d’attesa del reparto maternità che aspetta fremente. Arriva una infermiera tutta sorridente che porta in brac-

CrittograficoA numero uguale corri-sponde lettera uguale. Completate lo schema.

Soluzioni:

ORIZZONTALI

1. Piccolo soldo - 7. Disossano, lavorano la terra - 8. Spada

- 11. Poco... sale - 12. Avanti Cristo - 13. Nome maschile -

14. Como - 15. Si ripete nel brindisi - 16. Congiunzione...

telegrafica - 17. Cagliari - 18. Roditore... dormiglione - 20.

Carezze, coccole.

VERTICALI

1. Corpulenti, compatti - 2. Materiale per sacchetti - 3. Non

è più - 4. Si usano per produrre sigarette - 5. Aggettivo

per... rimpicciolire - 6. In provincia di Napoli - 9. Oggetto per

esperimenti - 10. Derivato del vino - 16. Epoche - 18. Gorizia

- 19. Preposizione semplice.

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vuole fermarti? Se aspetti un minuto, vengo con te!Suocere… • Sono appena tornato da un viaggio di piacere: ho accom-pagnato mia suocera all’aero-porto.

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Page 51: Delta nov2014 n136

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Page 52: Delta nov2014 n136

Pacchetto NATALE

24.12.2014 - 28.12.2014Prezzo per persona 2 notti 3 notti

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Pacchetto CAPODANNO 28.12.2014 - 1.1.2015Prezzo per persona 2 notti 3 notti

Sava Hoteli Bled Hotel Golf ****Superior / 396 € Hotel Park**** 289 € 376 €Terme Ptuj Grand Hotel Primus****Superior / 358 €Terme 3000-Moravske Toplice Hotel Livada Prestige***** / 437 € Zdravilišče Radenci Hotel Radin**** / 313 €

Hotel Golf: Festa della vigilia (30/12/2014), Buffet di gala di S. Silvestro e musica dal vivo per salutare l’anno nuovo ballando Hotel Park: Festa della vigilia (30/12/2014), Cena di S. Silvestro servita alla vista del lago con musica dal vivo Terme 3000: Hotel Livada Prestige: cena di gala servita (antipasti) e buffet con piatti del Prekmurje Terme Ptuj: Cena di S. Silvestro servita per buongustai a all inclusive alla piscina (incluse bevande selezionate!), Musica da ballo, Brunch di

Capodanno (01/01/2015) Terme Radenci: Degustazione di vini e spumanti selezionati (31/12/2014 mattina), S. Silvestro con programma musicale e capolavori

culinari, Brunch di Capodanno (01/01/2015), Regalino a sorpresa

Pacchetto EPIFANIA 1.1. - 6.1.2015Prezzo per persona 2 notti 3 notti Notte aggiunta

Sava Hoteli Bled Hotel Golf ****Superior 158 € 216 € 72 €Terme Ptuj Grand Hotel Primus****Superior 136 € 204 € 68 €Terme 3000-Moravske Toplice Hotel Livada Prestige***** 148 € 222 € 74 € Zdravilišče Radenci Hotel Radin**** 102 € 153 € 51 €

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Page 53: Delta nov2014 n136

53A tavola 5A tavola 3

La rubrica di cucina

I negozi si stanno preparando per le festività natalizie e noi ci adeguiamo iniziando a pensare a quali piatti preparare. Protagonisti saranno sicuramente gli ingredienti immancabili delle feste, ma anche quelli tipici del nostro territorio e soprattutto i prodotti stagionali: gli gnocchi beneaugurali, il cotechino di Natale, le castagne ed il radicchio. In questa ricetta proponiamo semplici e delicati gnocchetti di ricotta, più leggeri dei classici di patate, aromatizzati con un po’ di farina di castagne e profumati alla cannella. Per condire, nostrano radicchio (preferibilmente quello tondo di Chioggia (VE), perché meno amaro del fratello lungo di Treviso (PD)) e del gustoso cotechino. Un piatto bilanciato nel gusto e ricco di sapore, proprio grazie alla semplicità degli ingredienti che lo compongono. Insomma un buon inizio per il pranzo di Natale.

GNOCCHETTI DI RICOTTA E CASTAGNE CONDITI CON RADICCHIO DI CHIOGGIA E BRICIOLE DI COTECHINO

Per gli gnocchetti:

40g farina di castagne

85g farina di grano tenero 00

250g ricotta vaccinacannella

sale

Ingredienti per 2 persone

Per il condimento:

1 cespo radicchio di Chioggia (VE) – 350g circa210g cotechino precotto¼ cipolla bianca7g burro aromatico alle erbe1 cucch.no miele millefi ori1 cucc.no gomasiosemi di fi nocchiosalviacannella

Mondare e affettare il radicchio. Affettare la cipolla e ciocerla in

padella con il burro; unire il radicchio e iniziare a cuocere bagnando con acqua. Cuocere il cotechino nel suo

involucro, ponendolo in una pentola con acqua

bollente per circa 20 minuti. Toglierlo dalla

confezione, scolarlo dal liquido e tagliarlo a pezzetti, quindi unirlo

nella padella con il radicchio. Insaporire con salvia, cannella e

gomasio; addolcire con il miele ed unire, per ultimi,

i semi di fi nocchio. Nel frattempo preparare gli gnocchetti: setacciare le

farine, unire la ricotta ed insaporire con sale

e cannella. Impastare a formare un composto

leggermente umido ma lavorabile, tirare dei

cordoncini e ricavare gli gnocchetti (lunghezza

circa 1 cm). Cuocere gli gnocchetti in acqua

bollente salata, man mano che vengono a galla trasferirli nella

padella con il radicchio (evitare di scolarli per

mantenere la morbidezza dell’acqua di cottura).

Mescolare bene, aggiungere il parmigiano

e servire.

Procedimento

MANUELA E SILVIA BIZZO

WEB: spizzichiandbocconi.blogspot.com

Page 54: Delta nov2014 n136

54 Oroscopo1 Oroscopo

BILANCIADAL 2 3/09AL 22/10FASCINO Vi atten-

Dono ConosCenZe in-teRessanti gRaZie alla VostRa

spiCCata soCialitÀ. Buone pRospet-tiVe peR i single Da CoglieRe al Volo. SALUTE sentite FoRte il Bisogno Di ConFeRMe e tenDete aD esseRe pos-sessiVi. attenti a non alZaRe MuRi Dell’inCoMuniCaBilitÀ.

SCORPIONEDAL 23/10

AL 22/11FASCINO sentite

FoRte il Bisogno Di Con-FeRMe e tenDete aD esseRe posses-siVi. attenti a non alZaRe MuRi Dell’inCoMuniCaBilitÀ. SALUTE CeRCHeRete il Ben-esseRe FisiCo attRaVeRso la CuRa Dell’aliMentaZione, pRoVate RiCette non ConVenZionali senZa esageRaRe

SAGITTARIODAL 23/11

AL 21/12FASCINO siete Mag-netiCi e attiRate un iM-pRessionante nuMeRo Di

pRetenDenti. goDeteVi il FaVoRe Degli astRi Con passioneSALUTE Vi sentite pRopRio in FoRMaMa attenti a non esageRaRe Col Fit-ness. anCHe la Mente Va a Mille, È pRopRio un Bel peRioDo

CAPRICORNODAL 22/12AL 20/01

FASCINO alla Vos-tRa RelaZione ManCa Fantasia eD entusiasMo e Questo È peRiColoso peRCHÉ l’aMoRe potReBBe esseReeVanesCente. SALUTE CeRCate Di pRatiCaRe Delle DisCipline CHe possano aMMoRBiDiRVi CoMe il nuoto, il tai-CHi o Massaggi e aRoMateRapia

ACQUARIODAL 21/01AL 19/02FASCINO ViVRete

un’inieZione Di FiDuCia CHeVi RipagHeRÀ Delle pas-sate inCoMpRensioni. saRete spuMeggianti e

aFFasCinanti. SALUTE ReCupeRate FoRMa FisiCa e Mentale attRaVeRso la CoRsa, la DanZa e la MeDitaZione. sentiteVi liBeRi Di FaRe CiÒ CHe Vi passa peR la testa

PESCI DAL 20/02 AL 20/03FASCINO Fate at-

tenZione ai VostRiatteggiaMenti: RisponDeRe a tono eingaggiaRe lotte FRontali potReBBe non esseRe la stRategia giusta. SALUTE non CHieDete tRoppo al VostRo CoRpo e RegalateVi inVeCe QualCHe passeggiata Rilassante in spaZi apeRti e luMinosi

ARIETEDAL 21/03

AL 20/04FASCINO il VostRo natuRale entusiasMo

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AL 20/05FASCINO sBilanCiateVi un po’ Di piÙ negli aFFetti puR ValutanDo aD-eguataMente il CanDiDato. ottiMo peRioDo peR FaRe nuoVe ConosCenZe. SALUTE la gRinta CHe Vi ContRaDDis-tingue È ai MassiMi liVelli, iniZiate unBel pRogRaMMa Di Fitness senZa poRVi gRossi liMiti

GEMELLIDAL 21/05AL 21/06FASCINO pRiMa Di iMpegnaRe seRia-

Mente il CuoRe CHieDeteVi se ne Vale VeRaMente a pena. non siate tRoppo sBaRaZZini, Valutate Con CuRa. SALUTE gaMBe e aRtiColaZioni potReBBeRo DaRVi pRoBleMi. tenetesotto ContRollo il neRVosisMo e sCegliete una DisCiplina spoRtiVa DolCe

CANCRODAL 22/06AL 22/07

FASCINO le Coppie Collau-Date RitRoVeRanno slanCio

gRaZie aD un atteggiaMento Meno intiMista. aFFRontate

tutto Con intRapRenDenZa.SALUTE sentite il Bisogno Di aR-Monia e Fl essuositÀ, sCegliete la DanZa, il pilates Ma anCHe DisCipline CHe si RiVolgono a CoRpo e spiRito

LEONEDAL 23/07

AL 23/08FASCINO sentite FoRte il Bisogno DiConQuista e le noVitÀ

sono DietRo l’angolo. sVagHi, aVVentuRe e RitoRni Di Fi-aMMa Vi teRRanno iMpegnati. SALUTE siete pieni Di VitalitÀ e il CoRpo CHieDeRÀ piÙ spaZio e teMpo peR il MoViMento. iMpostate una Bella taBella Di eseRCiZi tosti

VERGINEDAL 24/08AL 22/09FASCINO Questo Mese potReBBe pResentaRe Di-

VeRsi aspetti ConFlittuali nelle sFeRe piÙ intiMe. la VostRa tRanQuillitÀ tRaBalla. CoRaggio.SALUTE attenZione al neRVosisMo, non pensate tRoppo ai pRoBleMi e Date piÙ spaZio al CoRpo e al MoVi-Mento, Vi aiuteRÀ.

OroscopoIL 2014 ORAMAI VOLGE ALLA FINE

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