derivazioni opere dipresa

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Opere di presa da acque superficiali e Traverse Fluviali Riccardo Rigon, Roberto Magini, Maurizio Leopardi. From Cyclopaedia, , 1728 Wednesday, May 16, 12

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Opere di Presa, Traverse fluviali, Foronomia

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Page 1: Derivazioni opere dipresa

Opere di presa da acque superficiali eTraverse Fluviali

Riccardo Rigon, Roberto Magini, Maurizio Leopardi.Fr

om C

yclo

paed

ia, ,

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8

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PRESA DA UN LAGO ARTIFICIALE

• Una tipologia ricorrente è riprodotta nella figura che segue. Una galleria, funzionante in pressione, ha lo scopo di prelevare l’acqua da una bocca, o luce, presidiata da una griglia del tipo a sacco.

• L’intercettazione e la regolazione della portata di derivazione è realizzata con paratoie piane, installate alla base del pozzo e comandate, con dispositivi oleodinamici, nella cabina di manovra e di accesso.

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PRESA DA UN LAGO ARTIFICIALE.

• Nel caso di diga a gravità l’opera di presa può essere realizzata predisponendo le griglie sul paramento di monte e collocando la camera di manovra all’interno del corpo della diga stessa.

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PRESA DA UN LAGO ARTIFICIALE.

• Galleria di derivazione preceduta da una torre di presa realizzata entro l'invaso. La torre dotata di bocche di presa dislocate a differente altezza per consentire la derivazione di acqua da differente quota sia in funzione della quota di invaso e sia dalle caratteristiche fisiche, chimiche, e batteriologiche presenti.

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Page 6: Derivazioni opere dipresa

PRESA DA UN LAGO ARTIFICIALE.

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Page 8: Derivazioni opere dipresa

DERIVAZIONI DA CORSI D’ACQUA SUPERFICIALI

• Le traverse sono opere di derivazione da corsi d’acqua che fissano l’alveo e le sponde, con lo scopo prevalente di rialzare i livelli a monte per un'altezza limitata, senza, peraltro, proporsi la creazione di un invaso utile alla regolazione dei deflussi.

• Lo scopo prevalente è quello di rialzare i livelli idrici a monte per alimentare bocche di presa, con esercizio continuo o periodico a copertura di fabbisogni, conseguenti a diverse utilizzazioni (irrigazioni, acquedotti, forza motrice , produzione di energia), e rilasciare in alveo la risorsa non utilizzata

• L’innalzamento della superficie libera può essere conseguito sia con strutture fisse o mobili . Queste ultime sono realizzata da una o più luci provviste di organi di chiusura , paratoie, che vengono sollevate in concomitanza della piena

• Queste ultime sono realizzata da una o più luci provviste di organi di chiusura , paratoie, che vengono sollevate in concomitanza della piena

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Page 10: Derivazioni opere dipresa

DERIVAZIONI DA CORSI D’ACQUA SUPERFICIALI

SCHEMA DI UNA TRAVERSA CON DERIVAZIONE LATERALE

• La presa P costituita da una o più luci, è realizzata in fregio alla sponda fluviale, protetta da griglie e controllata da paratoie,

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Page 11: Derivazioni opere dipresa

DERIVAZIONI DA CORSI D’ACQUA SUPERFICIALI

SCHEMA DI UNA TRAVERSA CON DERIVAZIONE LATERALE

• La presa P è seguita da opere di sghiaiamento S,

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Page 12: Derivazioni opere dipresa

DERIVAZIONI DA CORSI D’ACQUA SUPERFICIALI

SCHEMA DI UNA TRAVERSA CON DERIVAZIONE LATERALE

• Quindi seguono le opere di dissabbiamento D delle portate eccedenti, accidentalmente o casualmente immesse nel sistema

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Page 13: Derivazioni opere dipresa

DERIVAZIONI DA CORSI D’ACQUA SUPERFICIALI

SCHEMA DI UNA TRAVERSA CON DERIVAZIONE LATERALE

• infine viene il complesso delle opere concernenti l’utilizzazione U.

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DERIVAZIONI DA CORSI D’ACQUA SUPERFICIALI: Traverse mobili.

• Schema di traversa mobile costituita da una Paratoie piane

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Page 16: Derivazioni opere dipresa

Piccole traverse fluviali

Riccardo Rigon

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Page 17: Derivazioni opere dipresa

Piccole traverse fluviali

Riccardo Rigon

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Page 18: Derivazioni opere dipresa

DERIVAZIONI DA CORSI D’ACQUA SUPERFICIALI: Traverse mobili.

• Schema di traversa mobile costituita da una Paratoie a segmento

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Page 19: Derivazioni opere dipresa

DERIVAZIONI DA CORSI D’ACQUA SUPERFICIALI: Traverse mobili.

• Derivano dalla doppia esigenza sia di contenere i livelli a monte in corrispondenza della portata dimassima piena, sia di evitare interrimenti

• Alcuni esempi:• A) Schema di traversa mobile, chiusa ed aperta, regolata con paratoia a

segmento

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Piccole traverse fluviali

Riccardo Rigon

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Piccole traverse fluviali

Riccardo Rigon

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Page 22: Derivazioni opere dipresa

DERIVAZIONI DA CORSI D’ACQUA SUPERFICIALI: Traverse fisse.

• Oggi le traverse vengono realizzate con soluzioni strutturali che privilegiano l’utilizzo del calcestruzzo, pur conservando la forma, simile a quelle illustrate precedentemente, ma adottando dei criteri di dimensionamento generalizzabili.

• Nota la portata di piena Q e la larghezza L della traversa, dalla Formula di Poleni, o degli stramazzi, è possibile determinare l’altezza di sfioro h0 sulla soglia

Q = μ ⋅ L ⋅ h0 ⋅ 2g ⋅ h0

• Il coefficiente di efflusso μ , per soglie sagomate come appresso specificato, può assumersi uguale a 0,45÷0,48.

• La cresta ed il paramento di valle si possono ricavare dalle equazioni proposte da Bazin e/o Creager.

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DERIVAZIONI DA CORSI D’ACQUA SUPERFICIALI: Traverse fisse.

• Sono strutture semplici e meno costose delle traverse mobili, per contro, non consentono una regolazione del livello di monte.

• Tendono ad accumulare detriti a monte della soglia di sfioro; per questo motivo si realizzano nei pressi dell’opera di presa uno o più sghiaiatori, o calloni, muniti di paratoie al fine di pulire dai depositi l’area antistante le luci di presa.

• Planimetricamente le traverse fisse vengono ubicate con asse rettilineo e perpendicolare al corso d’acqua in punti dove questo consente uno sviluppo dell’opera più corto ed economico.

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DERIVAZIONI DA CORSI D’ACQUA SUPERFICIALI: Traverse fisse.

• La realizzazione di una traversa altera la condizione di moto ed il profilo della superficie libera causando, verso monte, un profilo di rigurgito. A valle della traversa la condizione idraulica di passaggio della corrente da veloce a lenta creerà il presupposto per l’insorgere di un risalto idraulico con conseguente erosione dell’alveo. Pertanto è necessario determinare la lunghezza L della platea del dissipatore per prevenire lo scalzamento dell’opera e ripristinare le condizioni energetiche della corrente a valle.

• Infine in funzione del carico h0 e dell’altezza A del petto della traversa viene dimensionato il raccordo circolare tra il profilo del paramento di valle e la platea :

• R = (A ⋅ h0)1/2

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Piccole traverse fluviali

Riccardo Rigon

Schema di una piccola traversa

Compaiono gli stessi elementi con una diversa disposizione planimetrica

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Page 26: Derivazioni opere dipresa

Piccole traverse fluviali

Riccardo Rigon

Schema di una piccola traversa

Wednesday, May 16, 12

Page 27: Derivazioni opere dipresa

Piccole traverse fluviali

Riccardo Rigon

Schema di una piccola traversa

Wednesday, May 16, 12

Page 28: Derivazioni opere dipresa

Piccole traverse fluviali

Riccardo Rigon

Schema di una piccola traversa

Wednesday, May 16, 12

Page 29: Derivazioni opere dipresa

Piccole traverse fluviali

Riccardo Rigon

Filtrazione

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Page 30: Derivazioni opere dipresa

Piccole traverse fluviali

Riccardo Rigon

Filtrazione

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Page 31: Derivazioni opere dipresa

Piccole traverse fluviali

Riccardo Rigon

Schema di una piccola traversa

Wednesday, May 16, 12

Page 32: Derivazioni opere dipresa

Piccole traverse fluviali

Riccardo Rigon

Schema di una piccola traversa

Wednesday, May 16, 12

Page 33: Derivazioni opere dipresa

Piccole traverse fluviali

Riccardo Rigon

Schema di una piccola traversa

Wednesday, May 16, 12

Page 34: Derivazioni opere dipresa

Piccole traverse fluviali

Riccardo Rigon

Legge di conservazione dell’energia

Per calcolare l’afflusso dentro la griglia si assume di poter usare l’equazione dell’energia.

dE

dx= �j

E = z + h +v2

2g

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Page 35: Derivazioni opere dipresa

Piccole traverse fluviali

Riccardo Rigon

Legge di conservazione dell’energia

Per calcolare l’afflusso dentro la griglia si assume di poter usare l’equazione dell’energia.

dE

dx= �j

E = z + h +v2

2g

dissipazione di energia

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Page 36: Derivazioni opere dipresa

Piccole traverse fluviali

Riccardo Rigon

Legge di conservazione dell’energia

Per calcolare l’afflusso dentro la griglia si assume di poter usare l’equazione dell’energia.

dE

dx= �j

E = z + h +v2

2g

energia potenziale

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Page 37: Derivazioni opere dipresa

Piccole traverse fluviali

Riccardo Rigon

Legge di conservazione dell’energia

Per calcolare l’afflusso dentro la griglia si assume di poter usare l’equazione dell’energia.

dE

dx= �j

E = z + h +v2

2g

energia potenziale al fondo

energia potenziale al livello h rispetto al fondo

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Page 38: Derivazioni opere dipresa

Piccole traverse fluviali

Riccardo Rigon

Legge di conservazione dell’energia

Per calcolare l’afflusso dentro la griglia si assume di poter usare l’equazione dell’energia.

dE

dx= �j

E = z + h +v2

2g

energia cinetica

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Page 39: Derivazioni opere dipresa

Piccole traverse fluviali

Riccardo Rigon

Legge di conservazione dell’energia

Wednesday, May 16, 12

Page 40: Derivazioni opere dipresa

Piccole traverse fluviali

Riccardo Rigon

Legge di conservazione dell’energia

Wednesday, May 16, 12

Page 41: Derivazioni opere dipresa

Piccole traverse fluviali

Riccardo Rigon

Legge di conservazione dell’energia

Wednesday, May 16, 12

Page 42: Derivazioni opere dipresa

Piccole traverse fluviali

Riccardo Rigon

Legge di conservazione dell’energia

Wednesday, May 16, 12

Page 43: Derivazioni opere dipresa

Piccole traverse fluviali

Riccardo Rigon

Legge di conservazione dell’energia

Wednesday, May 16, 12

Page 44: Derivazioni opere dipresa

Piccole traverse fluviali

Riccardo Rigon

Legge dei profili

Wednesday, May 16, 12

Page 45: Derivazioni opere dipresa

Piccole traverse fluviali

Riccardo Rigon

Ipotesi di De Marchi

if = j

dh

dx=

Qg A2

dQdx

Fr2 � 1

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Page 46: Derivazioni opere dipresa

Piccole traverse fluviali

Riccardo Rigon

Esprimendo tutto in funzione dell’energia specifica

Wednesday, May 16, 12

Page 47: Derivazioni opere dipresa

Piccole traverse fluviali

Riccardo Rigon

Esprimendo tutto in funzione dell’energia specifica ... e del numero

di Froude

Wednesday, May 16, 12

Page 48: Derivazioni opere dipresa

Piccole traverse fluviali

Riccardo Rigon

Esprimendo tutto in funzione dell’energia specifica ... e del numero

di Froude

Wednesday, May 16, 12

Page 49: Derivazioni opere dipresa

Piccole traverse fluviali

Riccardo Rigon

Esprimendo tutto in funzione dell’energia specifica ... e del numero

di Froude

Wednesday, May 16, 12

Page 50: Derivazioni opere dipresa

Piccole traverse fluviali

Riccardo Rigon

Notate anche legge di variazione della portata sulla griglia

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Page 51: Derivazioni opere dipresa

Piccole traverse fluviali

Riccardo Rigon

Risulta l’equazione che regola il deflusso dell’acqua sulla griglia

dh

dx=�2 Cq �

�h(H � h)

2H � 3h

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Page 52: Derivazioni opere dipresa

Piccole traverse fluviali

Riccardo Rigon

Schema di una piccola traversa

Wednesday, May 16, 12

Page 53: Derivazioni opere dipresa

Piccole traverse fluviali

Riccardo Rigon

Wednesday, May 16, 12

Page 54: Derivazioni opere dipresa

Opere di presa da acque superficiali eTraverse Fluviali - II

Riccardo Rigon, Roberto Magini, Maurizio Leopardi.Fr

om C

yclo

paed

ia, ,

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8

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Page 55: Derivazioni opere dipresa

Piccole Traverse fuviali

Riccardo Rigon

51

B

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Page 56: Derivazioni opere dipresa

Piccole Traverse fuviali

Riccardo Rigon

52

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Page 57: Derivazioni opere dipresa

Piccole traverse fluviali

Riccardo Rigon

Equazione che regola il deflusso dell’acqua sulla griglia

dh

dx=�2 Cq �

�h(H � h)

2H � 3h

Legge dei profili su una griglia

xv � xm = � 1Cq �

�yv

⇤1� yv

H� ym

⇤1� ym

H

⇥Una soluzione dell’equazione:

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Page 58: Derivazioni opere dipresa

Piccole traverse fluviali

Riccardo Rigon

Legge dei profili su una griglia

xv � xm = � 1Cq �

�yv

⇤1� yv

H� ym

⇤1� ym

H

yv = 0

Una soluzione dell’equazione è:

xv � xm =1

Cq �

�ym

⇤1� ym

H

Inponendo che alla fine della griglia il tirante sia nullo si ottiene:

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Page 59: Derivazioni opere dipresa

Piccole traverse fluviali

Riccardo Rigon

Legge dei profili su una griglia

ym = yc H =32yc

xv � xm =1

Cq �

�ym

⇤1� ym

H

xv � xm =1

Cq �

�yc

⇤1� 2

3

Infine, imponendo che il tirante all’inizio della griglia sia pari al tirante critico, si ha:

Ovvero:

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Page 60: Derivazioni opere dipresa

Piccole Traverse fuviali

Riccardo Rigon

56

Legge dei profili su una griglia

Da cui infine:

�L := xv � xm = 1

Cq� yc

⇥1/3

yc = 3⇤

Q2

g B2

Dove L è la “lunghezza” della griglia (la dimesione parallela alla direzione del moto)

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Page 61: Derivazioni opere dipresa

Piccole Traverse fuviali

Riccardo Rigon

Qmax = 100 m3s�1

57

Un esercizio

Qpr = 2 m3s�1 Portata di progetto

Portata di rispetto (deflusso minimo vitale)Qdmv = 0.2 m3s�1

Portata massima transitabile nell’alveo con tempo di ritorno di 100 anni

Portate di progetto

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Page 62: Derivazioni opere dipresa

Piccole Traverse fuviali

Riccardo Rigon

B = 10 m

Cq = 0.61

� = 0.21

� = 18�

58

Un esercizio

Larghezza dell’alveo (a sezione rettangolare)

Coefficiente di afflusso alla griglia

Frazione della griglia coperta da barre

Pendenza della griglia nella direzione del moto

Caratteristiche geometriche del problema

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Page 63: Derivazioni opere dipresa

Piccole Traverse fuviali

Riccardo Rigon

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Un esercizio

Le soluzioni

yc =�

Q2

g B2

⇥1/3

= 0.16 m

L = 0.72 m

Tirante critico

Larghezza calcolata della griglia

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Page 64: Derivazioni opere dipresa

Piccole Traverse fuviali

Riccardo Rigon

59

Un esercizio

Le soluzioni

yc =�

Q2

g B2

⇥1/3

= 0.16 m

L = 0.72 m

Tirante critico

Larghezza calcolata della griglia

L� = 1.2 m Larghezza della griglia imposta da criteri costruttivi

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Page 65: Derivazioni opere dipresa

Piccole Traverse fuviali

Riccardo Rigon

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#Tirante criticoYc <- function(Qpr,B){ (Qpr^2/(9.8*B^2))^(1/3) }Yc(2,10)

R

Le soluzioni

#Lunghezza della grigliaL <- function(Qpr,B, Cq, omega){ (1/(Cq*omega))/sqrt(3) *(Qpr^2/(9.8*B^2))^(1/3) }L(2,10,0.61,0.21)

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Page 66: Derivazioni opere dipresa

Piccole Traverse fuviali

Riccardo Rigon

Dimensionamento della trappola

x

z

61

Wednesday, May 16, 12

Page 67: Derivazioni opere dipresa

Piccole Traverse fuviali

Riccardo Rigon

Dimensionamento della trappola

L’acqua si considera in moto permanente gradualmente vario con immissione di portata dall’alto su tutta la lunghezza.

In queste condizioni il profilo che viene a generarsi può essere calcolato con l’equazione dei momenti.

�⌅⇤

⌅⇥

dhdt =

if�j� 2 Q

gA2 · dQdx

1�Fr2

dQdx := q0 = Qpr+Qdmv

B

62

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Page 68: Derivazioni opere dipresa

Piccole Traverse fuviali

Riccardo Rigon

Variazione del l ’altezza del la superficie libera rispetto al fondo della trappola.

dh

dx=

if � j � 2 QgA2 · dQ

dx

1� Fr2

Dimensionamento della trappola

Si noti che il valore “2” è l’unica differenza tra l’equazione derivata dalla conservazione della quantità di moto rispetto all’equazione dei profili derivata dalla legge di conservazione dell’energia

63

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Page 69: Derivazioni opere dipresa

Piccole Traverse fuviali

Riccardo Rigon

dh

dx=

if � j � 2 QgA2 · dQ

dx

1� Fr2

Dimensionamento della trappola

Si noti che il valore “2” è l’unica differenza tra l’equazione derivata dalla conservazione della quantità di moto rispetto all’equazione dei profili derivata dalla legge di conservazione dell’energia

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Page 70: Derivazioni opere dipresa

Piccole Traverse fuviali

Riccardo Rigon

Dimensionamento della trappola

65

Symbol Name nickname Unith altezza della superficie libera relativa al fondo h [L]if pendenza del fondo if [ ]J cadente piezometrica j [ ]Q portata fluente nella sezione a distanza x Q [L3 s�1]Qpr portata di progetto Qpr [L3 s�1]Qdmv portata di deflusso minimo vitale QdmvA sezione bagnata sb [L2]B larghezza della trappola B [L]g accelerazione di gravita g [L s�2]Fr numero di Froude f [ ]

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Page 71: Derivazioni opere dipresa

Piccole Traverse fuviali

Riccardo Rigon

Dimensionamento della trappola

La soluzione dell’equazione precedente si può facilmente affrontare

applicando un semplice schema alle differenze finite. Suddiviso

l’asse delle x in N e denominato con un indice i il valore delle

variabili nei punti segnati dalle barre verticali blu,

x

z

66

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Page 72: Derivazioni opere dipresa

Piccole Traverse fuviali

Riccardo Rigon

Dimensionamento della trappola

La soluzione dell’equazione precedente si può facilmente affrontare

applicando un semplice schema alle differenze finite (metodo di

Eulero) . Suddiviso l’asse delle x in N e denominato con un indice i

il valore delle variabili nei punti segnati dalle barre verticali blu, la

versione discreta dell’equazione risulta:

hi�1 = hi +i� if � 2

g Qi q0

1� Fr2i

�x

Qi �Qi�1 = q0 � x =Qpr + Qdmv

B�x

67

Wednesday, May 16, 12

Page 73: Derivazioni opere dipresa

Piccole Traverse fuviali

Riccardo Rigon

Dimensionamento della trappola

La soluzione dell’equazione precedente si può facilmente affrontare

applicando un semplice schema alle differenze finite (metodo di

Eulero) . Suddiviso l’asse delle x in N e denominato con un indice i

il valore delle variabili nei punti segnati dalle barre verticali blu, la

versione discreta dell’equazione risulta:

hi�1 = hi +i� if � 2

g Qi q0

1� Fr2i

�x

Qi�1 = Qi � q0 � x = Qi �Qpr + Qdmv

B�x

68

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Page 74: Derivazioni opere dipresa

Piccole Traverse fuviali

Riccardo Rigon

Dimensionamento della trappola

Si noti che l’integrazione è fatta seguendo l’indice i nel verso

decrescente. Infatti il moto dell’acqua nella trappola è subcritico

(grazie alla presenza della soglia) e sono le condizioni di valle che

determinano l’altezza della superficie libera.

hi�1 = hi +i� if � 2

g Qi q0

1� Fr2i

�x

Qi�1 = Qi � q0 � x = Qi �Qpr + Qdmv

B�x

69

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Page 75: Derivazioni opere dipresa

Piccole Traverse fuviali

Riccardo Rigon

70

Dimensionamento della trappola

La pendenza del fondo nella trappola è fissata dalle condizioni progettuali e

pari a:

if = 0.05

La perdita di carico nel moto (turbolento) per unità di lunghezza può essere

calcolata con la formula di Gauckler-Strikler:

�⌅⌅⌅⌅⌅⇤

⌅⌅⌅⌅⌅⇥

j = Q2i

K2s R4/3

h i A2i

Rhi = L hi2hi+L

Ai = L hi

Wednesday, May 16, 12

Page 76: Derivazioni opere dipresa

Piccole Traverse fuviali

Riccardo Rigon

71

Dimensionamento della trappola

La pendenza del fondo nella trappola è fissata dalle condizioni progettuali e

pari a:

if = 0.05

La perdita di carico nel moto (turbolento) per unità di lunghezza può essere

calcolata con la formula di Gauckler-Strikler:

Legge di Gauckler-Strickler

�⌅⌅⌅⌅⌅⇤

⌅⌅⌅⌅⌅⇥

j = Q2i

K2s R4/3

h i A2i

Rhi = L hi2hi+L

Ai = L hi

Wednesday, May 16, 12

Page 77: Derivazioni opere dipresa

Piccole Traverse fuviali

Riccardo Rigon

72

Dimensionamento della trappola

La pendenza del fondo nella trappola è fissata dalle condizioni progettuali e

pari a:

if = 0.05

La perdita di carico nel moto (turbolento) per unità di lunghezza può essere

calcolata con la formula di Gauckler-Strikler:

Raggio idraulico per sezione rettangolare

�⌅⌅⌅⌅⌅⇤

⌅⌅⌅⌅⌅⇥

j = Q2i

K2s R4/3

h i A2i

Rhi = L hi2hi+L

Ai = L hi

Wednesday, May 16, 12

Page 78: Derivazioni opere dipresa

Piccole Traverse fuviali

Riccardo Rigon

73

Dimensionamento della trappola

La pendenza del fondo nella trappola è fissata dalle condizioni progettuali e

pari a:

if = 0.05

La perdita di carico nel moto (turbolento) per unità di lunghezza può essere

calcolata con la formula di Gauckler-Strikler:

Sezione bagnata

�⌅⌅⌅⌅⌅⇤

⌅⌅⌅⌅⌅⇥

j = Q2i

K2s R4/3

h i A2i

Rhi = L hi2hi+L

Ai = L hi

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Page 79: Derivazioni opere dipresa

Piccole Traverse fuviali

Riccardo Rigon

74

Dimensionamento della trappola

dh

dx=

if � x2q20

L2h2( LhL+2h )4/3

ks2� 2xq2

0L2gh2

1� q20x2

L2gh3

L’equazione risultante è pertanto:

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Page 80: Derivazioni opere dipresa

Piccole Traverse fuviali

Riccardo Rigon

75

Dimensionamento della trappola

Se si tiene conto del fatto che la corrente si trova in condizioni subscritiche e

quindi l’integrazione parte da valle, ed introducendo quindi una nuova

variabile:

y = T � x

dove T è la lunghezza della trappola

dh

dy= �

if � (T�y)2q20

L2h2( LhL+2h )4/3

ks2� 2(T�y)q2

0L2gh2

1� q20(T�y)2

L2gh3

0 � y � T

Wednesday, May 16, 12

Page 81: Derivazioni opere dipresa

Piccole Traverse fuviali

Riccardo Rigon

76

Dimensionamento della trappola

Che discretizzata è:

dh

dy= �

if � (T�y)2q20

L2h2( LhL+2h )4/3

ks2� 2(T�y)q2

0L2gh2

1� q20(T�y)2

L2gh3

(hi � hi�1) = �

if � (T�i�y)2q20

L2h2i�1

„Lhi�1

L+2hi�1

«4/3ks2� 2(T�i�y)q2

0

L2gh2i�1

1� q20(T�i�y)2

L2gh3i�1

�y

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Page 82: Derivazioni opere dipresa

Piccole Traverse fuviali

Riccardo Rigon

Dimensionamento della trappola

Le due equazioni alle differenze possono essere implementate in R

Qui il codice R .....

77

Alternativamente, sempre in R, si può usare il pacchetto deSolve,

che usa il metodo di Runge-Kutta e altre del IV ordine e altri metodi

per integrare equazioni differenziali ordinarie.

Wednesday, May 16, 12

Page 83: Derivazioni opere dipresa

Piccole Traverse fuviali

Riccardo Rigon

Dimensionamento della trappola

Un aspetto da non trascurare, nell’integrazione, è che se il flusso sullo

sfioratore è in corrente critica, allora in quel punto, il numero di Froude è

uguale ad 1 e l’equazione dei profili non puo’ essere usata. Per poterla usare,

bisogna partire da una posizione leggermente a monte.

x

z

78

Wednesday, May 16, 12

Page 84: Derivazioni opere dipresa

Piccole Traverse fuviali

Riccardo Rigon

Dimensionamento della trappola

Tra questa posizione a monte e la posizione sulla soglia in cui si ha l’altezza

critica si può usare un bilancio dell’energia specifica

x

z

79

Wednesday, May 16, 12

Page 85: Derivazioni opere dipresa

Piccole Traverse fuviali

Riccardo Rigon

Dimensionamento della trappola

Tra questa posizione a monte e la posizione sulla soglia in cui si ha l’altezza

critica si può usare un bilancio dell’energia specifica

Tirante critico

80

hc = 3

�Q2

pr

g L2

Hc =32hc =

32

3

�Q2

pr

g L2

H1 = h1 +Q2

1

2g L2 h21

Wednesday, May 16, 12

Page 86: Derivazioni opere dipresa

Piccole Traverse fuviali

Riccardo Rigon

Dimensionamento della trappola

Tra questa posizione a monte e la posizione sulla soglia in cui si ha l’altezza

critica si può usare un bilancio dell’energia specifica

81

hc = 3

�Q2

pr

g L2

Hc =32hc =

32

3

�Q2

pr

g L2

H1 = h1 +Q2

1

2g L2 h21

E n e r g i a spec i f i ca ne l punto critico

Wednesday, May 16, 12

Page 87: Derivazioni opere dipresa

Piccole Traverse fuviali

Riccardo Rigon

Dimensionamento della trappola

Tra questa posizione a monte e la posizione sulla soglia in cui si ha l’altezza

critica si può usare un bilancio dell’energia specifica

82

hc = 3

�Q2

pr

g L2

Hc =32hc =

32

3

�Q2

pr

g L2

H1 = h1 +Q2

1

2g L2 h21

Energia specifica in h1

Wednesday, May 16, 12

Page 88: Derivazioni opere dipresa

Piccole Traverse fuviali

Riccardo Rigon

Dimensionamento della trappola

Come spesso accade nei problemi costruttivi, lo sfioratore deve essere

costruito ;-) e pertanto non se ne conosce l’altezza. Per un momento dunque, il

problema del calcolo della posizione della superficie libera deve essere

abbandonato per definire l’altezza di a.

Per farlo :

- Si assegna un valore che sembra ragionevole di h1,

- conoscendo il valore di hc

- si determina a come a = h1 - hc

Il problema di trovare h1 dunque, in realtà non si pone. Q1 si calcola di

conseguenza 83

Wednesday, May 16, 12

Page 89: Derivazioni opere dipresa

Piccole Traverse fuviali

Riccardo Rigon

84

R: Dimensionamento della trappola

Yc <- function(Qpr,B){ (Qpr^2/(9.8*B^2))^(1/3) }

#Calcolo della soglia

hc<-Yc(2,1.2)hc > 0.66

a <- 2.2-0.66 > 1.54

h1 = 2.2mNell’esempio illustrato in precedenza una posizione ragionevole è quella di

assegnare:

Wednesday, May 16, 12

Page 90: Derivazioni opere dipresa

Piccole Traverse fuviali

Riccardo Rigon

Dimensionamento della trappola

A questo punto usando il metodo di integrazione preferito si calcola h2

h3

85

Wednesday, May 16, 12

Page 91: Derivazioni opere dipresa

Piccole Traverse fuviali

Riccardo Rigon

Dimensionamento della trappola

h3 = h2 + 3-5 cm

h3

86

Wednesday, May 16, 12

Page 92: Derivazioni opere dipresa

Piccole Traverse fuviali

Riccardo Rigon

Posizionamento della paratoia

Il problema successivo è quello di pozionare la paratoia a battente per

evitare che in condizioni di piena il flusso al dissabbiatore sia limitato.

87

Wednesday, May 16, 12

Page 93: Derivazioni opere dipresa

Piccole Traverse fuviali

Riccardo Rigon

4

Posizionamento della paratoia

Durante la piena, la portata passa comunque

con altezza critica all’inizio della griglia

h4 = hc piena + htrap � a

hc piena = 3

�Q2

piena

gB2

ahtrap

hc

88

Wednesday, May 16, 12

Page 94: Derivazioni opere dipresa

Piccole Traverse fuviali

Riccardo Rigon

Posizionamento della paratoia

La portata che affluisce al dissabbiatore in tali condizioni è:

Qds =23

Cq L⇤

2g�h3/2

4 � (htrap � a)3/2⇥

89

Wednesday, May 16, 12

Page 95: Derivazioni opere dipresa

Piccole Traverse fuviali

Riccardo Rigon

Portata di rispetto

Per garantire Qdmv è sufficiente aprire un foro, per esempio di sezione

quadrata, per esempio in corrispondenza della sezioni in cui si verifica

(nelle condizioni di progetto) l’altezza h1 della superficie libera. L’efflusso

da tale foro, avverrà con velocità torricelliana, diminuita di un opportuno

fattore per la perdita di energia localizzata all’imbocco del foro:

vAA = C�

2g y1

90

Wednesday, May 16, 12

Page 96: Derivazioni opere dipresa

Piccole Traverse fuviali

Riccardo Rigon

Portata di rispetto

Da cui:

l

l =

�Qdmv

C�

2g y1

91

Wednesday, May 16, 12

Page 97: Derivazioni opere dipresa

Piccole Traverse fuviali

Riccardo Rigon

92

Calcoli

Essendo:

h1 = 2.2

C = 0.61

Qdmv = 0.2

#Calcolo foro per il deflusso minimo vitale

l <- function(Qdmv,C,y){ sqrt(Qdmv/(C*sqrt(2*9.81*y))) }l(0.2,0.61,2.2)

> 0.2233931

Wednesday, May 16, 12

Page 98: Derivazioni opere dipresa

Piccole Traverse fuviali

Riccardo Rigon

Dimensionamento del dissabbiatore

93

Wednesday, May 16, 12

Page 99: Derivazioni opere dipresa

Piccole Traverse fuviali

Riccardo Rigon

Dimensionamento del dissabbiatore

94

Wednesday, May 16, 12

Page 100: Derivazioni opere dipresa

Piccole Traverse fuviali

Riccardo Rigon

Dimensionamento del dissabbiatore

95

Il dimensionamento del dissabbiatore deve tener

conto della velocità di sedimentazione delle

particelle.

Wednesday, May 16, 12

Page 101: Derivazioni opere dipresa

Piccole Traverse fuviali

Riccardo Rigon

Dimensionamento del dissabbiatore

96

Nell’ipotesi che queste siano sferoidali, ciascuna

delle particelle è soggetta alla forza peso ridotta

della spinta di Archimede e a forze di resistenza

idrodinamica.

Symbol Name nickname UnitR Resistenza idrodinamica ri [M L T�2 ]P’ forza peso ridotta della spinta di Archimede fpr [M L T�2 ]Cf coe⇥ciente di resistenza idrodinamica cri [ ]A sezione e⇥cace di resistenza sri [L2]⇥ densita delle particelle dp [M L�3 ]�s peso specifico delle particelle psp [M L�2 T�2 ]� peso specifico dell’acqua psa [M L�2 T�2 ]Vp volume delle particelle vp L3

w0 velocita di caduta delle particelle in acqua ferma vc L T�1

v0 velocita di caduta delle particelle vc L T�1

u velocita orizzontale dell’acqua voa L T�1

Y tirante idrico nel dissabbiatore L

Wednesday, May 16, 12

Page 102: Derivazioni opere dipresa

Piccole Traverse fuviali

Riccardo Rigon

Dimensionamento del dissabbiatore

97

Nell’ipotesi che queste siano sferoidali, ciascuna

delle particelle è soggetta alla forza peso ridotta

della spinta di Archimede e a forze di resistenza

idrodinamica.

R = Cf A �w2

0

2

P � = (�s � �) Vp

Wednesday, May 16, 12

Page 103: Derivazioni opere dipresa

Piccole Traverse fuviali

Riccardo Rigon

Dimensionamento del dissabbiatore

98

Nell’ipotesi che queste siano sferoidali, ciascuna

delle particelle è soggetta alla forza peso ridotta

della spinta di Archimede e a forze di resistenza

idrodinamica.

R = Cf A �w2

0

2

P � = (�s � �) Vp

Resistenza idrodinamica

Wednesday, May 16, 12

Page 104: Derivazioni opere dipresa

Piccole Traverse fuviali

Riccardo Rigon

Dimensionamento del dissabbiatore

99

Nell’ipotesi che queste siano sferoidali, ciascuna

delle particelle è soggetta alla forza peso ridotta

della spinta di Archimede e a forze di resistenza

idrodinamica.

R = Cf A �w2

0

2

P � = (�s � �) Vp Forza peso

Wednesday, May 16, 12

Page 105: Derivazioni opere dipresa

Piccole Traverse fuviali

Riccardo Rigon

Dimensionamento del dissabbiatore

100

Nell’ipotesi che queste siano sferoidali, ciascuna

delle particelle è soggetta alla forza peso ridotta

della spinta di Archimede e a forze di resistenza

idrodinamica.

R = Cf A �w2

0

2

Fattore di formaCf = f(Re =w0 D

�)

Wednesday, May 16, 12

Page 106: Derivazioni opere dipresa

Piccole Traverse fuviali

Riccardo Rigon

Dimensionamento del dissabbiatore

101

Nell’ipotesi che queste siano sferoidali, ciascuna

delle particelle è soggetta alla forza peso ridotta

della spinta di Archimede e a forze di resistenza

idrodinamica.

R = Cf A �w2

0

2

Numero di Reynolds

Cf = f(Re =w0 D

�)

Wednesday, May 16, 12

Page 107: Derivazioni opere dipresa

Piccole Traverse fuviali

Riccardo Rigon

Dimensionamento del dissabbiatore

102

Nell’ipotesi che queste siano sferoidali, ciascuna

delle particelle è soggetta alla forza peso ridotta

della spinta di Archimede e a forze di resistenza

idrodinamica.

R = Cf A �w2

0

2 Velocità di caduta delle particelle

Cf = f(Re =w0 D

�)

Wednesday, May 16, 12

Page 108: Derivazioni opere dipresa

Piccole Traverse fuviali

Riccardo Rigon

Dimensionamento del dissabbiatore

103

Nell’ipotesi che queste siano sferoidali, ciascuna

delle particelle è soggetta alla forza peso ridotta

della spinta di Archimede e a forze di resistenza

idrodinamica.

R = Cf A �w2

0

2d i a m e t r o d e l l e particelle

Cf = f(Re =w0 D

�)

Wednesday, May 16, 12

Page 109: Derivazioni opere dipresa

Piccole Traverse fuviali

Riccardo Rigon

Dimensionamento del dissabbiatore

104

Nell’ipotesi che queste siano sferoidali, ciascuna

delle particelle è soggetta alla forza peso ridotta

della spinta di Archimede e a forze di resistenza

idrodinamica.

R = Cf A �w2

0

2

viscosità dell’acqua

Cf = f(Re =w0 D

�)

Wednesday, May 16, 12

Page 110: Derivazioni opere dipresa

Piccole Traverse fuviali

Riccardo Rigon

Dimensionamento del dissabbiatore

105

Nell’ipotesi che queste siano sferoidali, ciascuna

delle particelle è soggetta alla forza peso ridotta

della spinta di Archimede e a forze di resistenza

idrodinamica.

R = Cf A �w2

0

2

s e z i o n e d e l l e particelle

A =� D2

4

Wednesday, May 16, 12

Page 111: Derivazioni opere dipresa

Piccole Traverse fuviali

Riccardo Rigon

Dimensionamento del dissabbiatore

106

Nell’ipotesi che queste siano sferoidali, ciascuna

delle particelle è soggetta alla forza peso ridotta

della spinta di Archimede e a forze di resistenza

idrodinamica.

R = Cf A �w2

0

2

d e n s i t à d e l l e particelle

� � 2650 kg m�1

Wednesday, May 16, 12

Page 112: Derivazioni opere dipresa

Piccole Traverse fuviali

Riccardo Rigon

Dimensionamento del dissabbiatore

107

Nell’ipotesi che queste siano sferoidali, ciascuna

delle particelle è soggetta alla forza peso ridotta

della spinta di Archimede e a forze di resistenza

idrodinamica.

R = Cf A �w2

0

2

P � = (�s � �) Vp

P e s o s p e c i f i c o d e l l e particelle

Wednesday, May 16, 12

Page 113: Derivazioni opere dipresa

Piccole Traverse fuviali

Riccardo Rigon

Dimensionamento del dissabbiatore

108

Nell’ipotesi che queste siano sferoidali, ciascuna

delle particelle è soggetta alla forza peso ridotta

della spinta di Archimede e a forze di resistenza

idrodinamica.

R = Cf A �w2

0

2

P � = (�s � �) Vp

Peso specifico dell’acqua

Wednesday, May 16, 12

Page 114: Derivazioni opere dipresa

Piccole Traverse fuviali

Riccardo Rigon

Dimensionamento del dissabbiatore

109

Nell’ipotesi che queste siano sferoidali, ciascuna

delle particelle è soggetta alla forza peso ridotta

della spinta di Archimede e a forze di resistenza

idrodinamica.

R = Cf A �w2

0

2

P � = (�s � �) Vp Volume delle particelle

Vp =43�

�D

2

⇥3

Wednesday, May 16, 12

Page 115: Derivazioni opere dipresa

Piccole Traverse fuviali

Riccardo Rigon

Dimensionamento del dissabbiatore

110

Assumendo che le due forze siano in equilibrio:

R = P �

w0 =

�43

D(�s � �)⇥ Cf

Da cui si ottiene:

Wednesday, May 16, 12

Page 116: Derivazioni opere dipresa

Piccole Traverse fuviali

Riccardo Rigon

Dimensionamento del dissabbiatore

111

Il valore di velocità di caduta ottenuto in

precedenza è valido però per acqua in quiete. Se

l’acqua è in moto (turbolento) .

v0 = w0 �u

5.7 + 2.3 Y

ve loc i tà e f f e t t i va d i caduta

Wednesday, May 16, 12

Page 117: Derivazioni opere dipresa

Piccole Traverse fuviali

Riccardo Rigon

Dimensionamento del dissabbiatore

112

Il valore di velocità di caduta ottenuto in

precedenza è valido però per acqua in quiete. Se

l’acqua è in moto (turbolento) .

v0 = w0 �u

5.7 + 2.3 Y

Espressione empirica

Wednesday, May 16, 12

Page 118: Derivazioni opere dipresa

Piccole Traverse fuviali

Riccardo Rigon

Dimensionamento del dissabbiatore

113

Il valore di velocità di caduta ottenuto in

precedenza è valido però per acqua in quiete. Se

l’acqua è in moto (turbolento) .

v0 = w0 �u

5.7 + 2.3 Y

velocità dell’acqua nel sedimentatore

Wednesday, May 16, 12

Page 119: Derivazioni opere dipresa

Piccole Traverse fuviali

Riccardo Rigon

Dimensionamento del dissabbiatore

114

Il valore di velocità di caduta ottenuto in

precedenza è valido però per acqua in quiete. Se

l’acqua è in moto (turbolento) .

v0 = w0 �u

5.7 + 2.3 Y

A l t e z z a d e l l a superficie libera nel canale

Wednesday, May 16, 12

Page 120: Derivazioni opere dipresa

Piccole Traverse fuviali

Riccardo Rigon

Dimensionamento del dissabbiatore

115

Il tempo massimo necessario a sedimentare per

delle particelle è allora:

Ts =Y

v0

Y

Wednesday, May 16, 12

Page 121: Derivazioni opere dipresa

Piccole Traverse fuviali

Riccardo Rigon

Dimensionamento del dissabbiatore

116

Il tempo massimo necessario a sedimentare per

delle particelle è allora:

Ts =Y

v0

Y

Wednesday, May 16, 12

Page 122: Derivazioni opere dipresa

Piccole Traverse fuviali

Riccardo Rigon

Dimensionamento del dissabbiatore

117

La lunghezza del dissabbiatore che ne risulta è,

conseguentemente:

Y

L � u Ts =u H

v0

Wednesday, May 16, 12

Page 123: Derivazioni opere dipresa

Piccole Traverse fuviali

Riccardo Rigon

Dimensionamento del dissabbiatore

118

Una scelta standard è:

Y

L = 1.5u H

v0

Wednesday, May 16, 12

Page 124: Derivazioni opere dipresa

Piccole Traverse fuviali

Riccardo Rigon

119

B

Sfioratore Terminale

Nonostante le accortezze che si sono avute, può ugualmente accadere che la

portata che giunge al dissabbiatore sia superiore alla portata di progetto:

Wednesday, May 16, 12

Page 125: Derivazioni opere dipresa

Piccole Traverse fuviali

Riccardo Rigon

120

Al fondo vi è nuovamente uno sfioratore per

sfiorare la portata di progetto:

Sfioratore Terminale

Wednesday, May 16, 12

Page 126: Derivazioni opere dipresa

Piccole Traverse fuviali

Riccardo Rigon

121

Il gradino si costruisce per una portata inferiore a

quella di progetto, per es. 0.9 Qpr, nello stesso

modo in cui si è calcolato lo sfioratore della

trappola:

hc = 3

�(0.9 Qpr)2

g Bs

Sfioratore Terminale

Wednesday, May 16, 12

Page 127: Derivazioni opere dipresa

Piccole Traverse fuviali

Riccardo Rigon

122

Anche in questo caso, si pùo installare una

paratoia per impedire alla portata in eccesso di

defluire.

Sfioratore Terminale

Wednesday, May 16, 12

Page 128: Derivazioni opere dipresa

Piccole Traverse fuviali

Riccardo Rigon

123

B

Sfioratore Capacità in eccesso

Nonostante le accortezze che si sono avute, può ugualmente accadere che la

portata che giunge al dissabbiatore sia superiore alla portata di progetto:

Wednesday, May 16, 12

Page 129: Derivazioni opere dipresa

Piccole Traverse fuviali

Riccardo Rigon

124

B

Sfioratore Capacità in eccesso

La portata in eccesso viene smaltita attraverso uno sforatore laterale.

Wednesday, May 16, 12

Page 130: Derivazioni opere dipresa

Piccole Traverse fuviali

Riccardo Rigon

125

Sfioratore Capacità in eccesso

�⌅⇤

⌅⇥

dhdx =

if�j� Q2

g A2dQdx

1�Fr2

dQdx = �Cq

⇥2 g (h� hp)3/2

In questo caso si usa la legge di conservazione dell’energia:

Wednesday, May 16, 12

Page 131: Derivazioni opere dipresa

Piccole Traverse fuviali

Riccardo Rigon

126

Sfioratore Capacità in eccesso

Con le condizioni al contorno a valle:

�Qv = Qpr

h = hmax

Wednesday, May 16, 12

Page 132: Derivazioni opere dipresa

Piccole Traverse fuviali

Riccardo Rigon

127

Sfioratore Capacità in eccesso

L’incognita di progetto è, in questo caso, la lunghezza dello sfioratore laterale.

Pertanto, nell’integrazione, che parte da valle, con la Qpr, ci si ferma, dopo quei

passi di integrazione che consentono di ottenere Qmax

Infine si determina la lunghezza dello sfioratore come somma di tutti gli

intervalli di integrazione.

Lsf =M�

i=1

�xi

dove M è il numero di passi di integrazione necessari a sfiorare Qmax - Qpr

Wednesday, May 16, 12

Page 133: Derivazioni opere dipresa

Piccole Traverse fuviali

Riccardo Rigon

128

Un ultima nota

La pendenza del fondo del dissabbiatore deve essere modesta ( < 1% ), mentre il

fondo della condotta di sghiaiamento deve avere pendenza maggiore per

garantire la pulizia dello sghiatore quando si apre l’opportuna paratoia.

Wednesday, May 16, 12

Page 134: Derivazioni opere dipresa

Piccole Traverse fuviali

Riccardo Rigon

129

Un ultima nota

La scelta di H tiene conto di :

La velocità nella condotta al fondo deve essere di 4/5 m/ s per garantire

l’efficenza della pulizia all’apertura della paratoia.

Wednesday, May 16, 12

Page 135: Derivazioni opere dipresa

BIBLIOGRAFIA

• Maurizio Leopardi, “Impianti Idraulici : Acquedotti e Fognature”, UNIVERSITA’ DI L’AQUILA, FACOLTA’ DI INGEGNERIA, Dipartimento di Ingegneria delle Strutture, delle Acque e del Terreno, a.a. 2004-2005

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Page 136: Derivazioni opere dipresa

R. Rigon

Wednesday, May 16, 12