determinanti naturali e antropogenici della diversità di piante e animali
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SECONDA PARTE. Determinanti naturali e antropogenici della diversità di piante e animali. Biodiversità =f(fattori biotici e abiotici). Frammentazione degli habitat. “Habitat loss” vs. “fragmentation”. Perdita di habitat – riduzione dell’area - PowerPoint PPT PresentationTRANSCRIPT
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Determinanti naturali e antropogenici della diversità di piante e animali
SECONDA PARTE
Biodiversità=f(fattori biotici e abiotici)
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Frammentazione degli habitat
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• Perdita di habitat – riduzione dell’area
• Frammentazione – riduzione di un habitat continuo in vari frammenti
I due processi hanno conseguenze diverse ma spesso si verificano in modo congiunto
“Habitat loss” vs. “fragmentation”
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Habitat loss
Habitat fragmentation
“Habitat loss” vs. “fragmentation”
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“Habitat loss” vs. “fragmentation”
Caso più comune
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• Patch – Frammento di habitat focale• Corridoio –Habitat lineare che connette i patch• Matrice – Uso del suolo che domina il paesaggio e che ha
sostituito l’habitat
Tre elementi base in paesaggi frammentati
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1. Riduzione dell’area
2. Riduzione della connettività
3. Modificazione della forma (effetto margine)
Tre principali processi
Conseguenze
Popolazione Comunità
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Effetti a livello di popolazione
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Le popolazioni diventano esse stesse frammentate
Ridotta dispersione
1. Riduzione del flusso genico (Inbreeding e riduzione della diversità genetica)
2. Eventi catastrofici possono estinguere localmente piccole popolazioni
3. Aumento del disturbo dalla matrice
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Dinamica “sink-source”: ecologia della metapopolazioni
Ogni popolazione locale nel patch deriva dal bilancio fra immigrazione e emigrazione
Habitat intatto Habitat frammentato
Popolazione Metapopolazione
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Dinamica “sink-source”: ecologia della metapopolazioni
Metapopolazionee= probabilità di estinzionec= probabilità di colonizzazione
se e > c la popolazione si estinguerà
La relazione fra e e c definisce la soglia di estinzione
Modelli di dinamica popolazione Tempo
Den
sità
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PVA: Quantitative Risk Analysis (PVA): Si parte da dati di demografia per capire quali siano le relazioni fra l’ambiente e la probabilità di sopravvivenza di metapopolazioni
4 eventi possono influenzare la sopravvivenza di una popolazione:1) Catastrofi naturali2) Fattori genetici: drift, inbreeding,…3) Fluttuazioni nell’ambiente4) Fluttuazioni demografiche
Modelli PVA sono specie-specifici
Ecologia della metapopolazioni
Applicazione dei modelli PVA: Valutazione del rischio di estinzione
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Quanto habitat è necessario e con quale configurazione per evitare l’estinzione?
Quali fasi della vita della specie sono più minacciate? Quanti individui sono necessari per avere delle popolazioni vitali (ad programmi
di re-introduzione)?
Quanti individui possono essere prelevati senza impattare la sopravvivenza della specie?
Ecologia della metapopolazioni
MVP = Dimensione della popolazione sotto la quale la probabilità di estinzione cresce in modo consistente, oppure il numero di popolazioni locali necessarie per il mantenimneto di una metapopolazione
Minimum Viable Population (MVP)
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Picchio nelle foreste boreali americane
• Nidifica solo in alberi con età >80 anni
• Minacce: Riduzione dell’habitat
Anni
Prob
abili
tà d
i per
sist
enza
(%)
Condizione attuale (senza interventi di conservazione)
Introduzione di una sistemadi riserve con alberi vecchi
0
100
50
Esempio PVA
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PRO:-Ottimo strumento per la conservazione di singole specie (animali)
Ecologia della metapopolazioni
CONTRO:-Necessità di conoscere molti parametri demografici e di distribuzione
della specie in esame-Difficoltà di conoscere la dispersione-Sensitività dei risultati sulla base della qualità dei dati (parametri della
popolazione)-Maggiore applicazione per la conservazione dei vertebrati
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Effetti a livello di comunità: riduzione dell’area
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Relazione specie-area (SAR)
0 5 10 15 20 25 30 35 40 450
5
10
15
20
25
30
35
40
45
50
Area
Num
reo
di s
peci
e
Uno dei pattern più frequenti in natura
Cosa succede quando riduciamo l’area?
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Relazione specie-area
4 pattern generali:
1) SAR di piccole unità di campionamento in un singolo biota
2) SAR fra grandi zone biogeografiche continentali
3) SAR fra isole di un arcipelago
4) SAR fra habitat frammentati
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1. SAR di piccole unità di campionamento in un singolo biota
1-100 m2
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Verona, Padova, Rovigo...
2. SAR di piccole unità di campionamento in un singolo biota
1, 10, 100, 1000 km2
Check-list
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Discontinuità fra gli habitat
3. SAR fra vere isole
0.1, 10, 100, 1000 km2
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Discontinuità fra gli habitat meno chiara
4. SAR fra habitat frammentati
0.1, 10, 100, 1000 km2
La matrice è maggiormente permeabile
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Relazione specie-area
S = cAz
log S = log c + z log A
La relazione è spesso non lineare
0 5 10 15 20 25 30 35 40 450
5
10
15
20
25
30
35
40
45
50
Area
Spec
ies
rich
ness
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1) Habitat diversity hypothesis
2) Disturbance hypothesis
3) Equilibrium hypothesis
Meccanismi
Perché osserviamo questa relazione?
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Assume che la diversità di specie sia controllato dalla disponibilità di habitat
1) “Habitat diversity hypothesis”
Area
Div
ersi
tàde
gli h
abita
t
Diversitàdegli habitat
Num
ero
di
spec
ie
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Disturbance Hypothesis:Il disturbo riduce la diversità
Fenomeni di disturbo che interessano l’intera comunità sono più comuni nelle aree piccole e hanno conseguenze più severe
2) “Disturbance hypothesis”
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3) Equilibrium hypothesis
Equilibrium Hypothesis:La diversità dipende da due fattori: area e connettività
La frammentazione degli habitat modifica questi due fattori riducendo in modo diverso la diversità a seconda della dominanza dell’uno o dell’altro
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1. Distanza dal patch più vicino
Connettività
Diverse misure
2. Copertura dell’habitat nel paesaggio
3. Hanski’s index
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3) Equilibrium hypothesis
Matrice Island or patch of suitable habitat
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3) Equilibrium hypothesis
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Numero di specie
Imm
igra
tion
rate
3) Equilibrium hypothesis
Extinction rate
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Numero di specie
Extinction rateIm
mig
ratio
n ra
te
3) Equilibrium hypothesis
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Number of Species
Buona connettività Extinction rateIm
mig
ratio
n ra
te
3) Equilibrium hypothesis
Scarsa connettività
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Number of Species
Imm
igra
tion
rate
Extinction rate
3) Equilibrium hypothesis
Buona connettività
Scarsa connettività
Patch piccoli
Patch grandi
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Simberloff & Wilson:
Artropodi
Se il modelle fosse valido le specie dovrebbero ricolonizzare grazie all’immigrazione
Effetto della connettività Far islands still below
equilibrium
Esperimento per testare equilibrium hypothesis
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Effetto dell’area
L’area è stata ridotta
Esperimento per testare equilibrium hypothesis
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Effetto matrice: diversa permeabilità a seconda dell’uso del suolo
Connettività: limitazioni
ForestaMatrice
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ArativoForesta
Connettività: limitazioni
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Arbusteti
Connettività: limitazioni
Foresta
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Isolamento ha effetti negativi
• Riduce la dispersione• Riduce le chance di
ricolonizzazione• Riduce il flusso genico
Mitigare gli effetti della ridotta connettività
Cosa fare?
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Da cosa dipende la loro efficacia?
Corridoi possono ridurre l’isolamento
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![Page 43: Determinanti naturali e antropogenici della diversità di piante e animali](https://reader036.vdocuments.net/reader036/viewer/2022062723/56813e11550346895da7f29e/html5/thumbnails/43.jpg)
Corridoi: pro e contro
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PRO
• Riduce l’isolamento• Facilita il movimento • Aumenta la chance di
colonizzare un nuovo patch• Puo’ costituire un habitat
CONTRO
• Non sempre permette un buon movimento
• Espone gli animali a vari rischi • Facilità la dispersione di
specie esotiche, malattie e aumenta il disturbo
• Costosi• Possono costituire delle
barriere per alcune specie
Corridoi: pro e contro
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Corridoi: pro e contro
Diversa efficacia a seconda della matrice
Land uses in the matrix
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Maggiore
Margine/habitat interno
Area effects are sometimes related to edge effects
Margine
Minore
Margine/habitat interno
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Meno margine
Forma
Più margine
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• Positivo• Negativo
Effetto margine
Specie che utilizzano zone di margine
Aumenta il disturbo (invasione di specie esotiche)
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Dinamiche temporali
Dopo una perturbazione le specie non si estinguono in modo immediato
Esistono delle risposte piú o meno veloci a seconda delle caratteristiche delle specie
Alcune specie scompaiono subito altre impiegano più tempo
Perché?
Pop
olaz
ione
Tempo
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Debito di estinzione
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Debito di estinzione
![Page 52: Determinanti naturali e antropogenici della diversità di piante e animali](https://reader036.vdocuments.net/reader036/viewer/2022062723/56813e11550346895da7f29e/html5/thumbnails/52.jpg)
Come possiamo testare l’esistenza di questo debito?
1. Monitoraggio delle comunità nel tempo
2. Utilizzo di mappe storiche di uso del suolo
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1. Monitoraggio delle comunità nel tempo
Raramente abbiamo questi dati
![Page 54: Determinanti naturali e antropogenici della diversità di piante e animali](https://reader036.vdocuments.net/reader036/viewer/2022062723/56813e11550346895da7f29e/html5/thumbnails/54.jpg)
2. Utilizzo di mappe storiche di uso del suolo
Spesso abbiamo solo una fotografia della comunità al tempo t
Conosciamo più spesso l’evoluzione nel tempo della frammentazione
![Page 55: Determinanti naturali e antropogenici della diversità di piante e animali](https://reader036.vdocuments.net/reader036/viewer/2022062723/56813e11550346895da7f29e/html5/thumbnails/55.jpg)
2. Utilizzo di mappe storiche di uso del suolo
Possiama sfruttare questa informazione
![Page 56: Determinanti naturali e antropogenici della diversità di piante e animali](https://reader036.vdocuments.net/reader036/viewer/2022062723/56813e11550346895da7f29e/html5/thumbnails/56.jpg)
Impact of habitat fragmentationon plant communities:
local vs. dispersal processes
Marini L., Bruun H.H., Heikkinen R.K., Helm A., Honnay O., Krauss J., Kühn I., Lindborg R., Pärtel M., Bommarco R. (in press) Traits related to species persistence and dispersal explain changes in plant communities subjected to habitat loss. Diversity and Distributions
Applicazione: studio degli effetti della frammentazione
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Impact of grassland fragmentation on plants
Large number of studies testing area and connectivity effect onoverall plant species richness
Area ConnectivityPl
ant s
peci
es
richn
ess
Metapopulation ecology has mainly considered mobile animals and therefore stressed the importance of dispersal processes
However...
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Local vs. dispersal processes
For plants, it is expected that species’ ability to both persist locally and disperse are critical in shaping communities
One approach to clarify this is to explore species richness responses to fragmentation for groups of species with shared life-history traits
Sourcepopulation
Occupied patch
Unoccupied patch
Dispersal processesLocal within patch processes
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Local processes
Asymmetric competition for light Plant height (short vs. tall)
Increase dispersal success
Starting hypotheses
Asexual reproduction
Dispersal processes
Persistence in the seed bank
Traits
Clonal vs. annual
Persistent vs. transient
Animal (directional) vs. abiotic agent (random)
Seed number(low vs. high)
Processes favouring species robustness to habitat fragmentation
Careful to avoid collinearity between traits!
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2. To use traits to understand the relative importance of local vs. dispersal processes
AIMS
1. To test for interactions between traits: do any combination of traits provide higher robustness to habitat fragmentation?
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Data
Extinction debt mostly paid in all regions [Krauss et al. (2010) Ecol. Lett.]
Homogenization of taxonomy and plant life-history traits across regions
Orthogonal gradients in area and connectivity (Hanski connectivity index in all regions)
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Methods: Mixed model approach in two steps
Species richness~ Trait*Area, random=~1|country/site
Species richness~ Trait A*Trait B*Area, random=~1|country/site
I. Testing ecologically meaningful interactions between traits
II. Testing interactions between single traits and area (or connectivity)
Area
Spec
ies
richn
ess
TallShort
Connectivity
Spec
ies
richn
ess
AnnualClonal
...
?
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Results
No interactions between traits
Negative effect of habitat loss but no effect of connectivity
The effect of area was modified by three traits:1. Plant height (short vs. tall species)2. Clonality (annual vs. clonal)3. Dispersal agent (abiotically- vs. animal-dispersed species)4. Seed bank5. Seed number
Area Connectivity
Spec
ies
richn
ess
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Results: trait effect
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Plant sensitivity to habitat fragmentation
Higher sensitivity to habitat loss for:
1. Small species (low competitive ability for light)
2. Perennial clonal (trade-off between clonality and dispersal?)
3. Abiotically-dispersed species (random vs. animal directional dispersal)
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Plant sensitivity to habitat fragmentation
Results match well with other recent studies
Lindborg et al. (2012) Ecography
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Plant sensitivity to habitat fragmentation
Results match well with other recent studies
Montoya et al. (2008) Science
Negative Ωj implies a negative response to habitat loss
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Conclusions
Our trait-based analyses gain insights into the potential mechanisms leading to plant extinction due to habitat fragmentation
The importance of within-patch local processes have been probably underestimated in fragmentation research so far
The interaction between local persistence and dispersal shaped plant communities
Old idea of competition-colonization trade-off?