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LA PROVINCIA di Pesaro e Urbino N. 3-4 dicembre 2005 La Provincia di Pesaro e Urbino / Periodico dell’Amministrazione provinciale di Pesaro e Urbino / Direttore responsabile Marcello Ciamaglia / Registrazione Tribunale di Pesaro n. 155 del 21-1-72 POSTE ITALIANE TARIFFA PAGATA PUBBLICITÀ DIRETTA NON INDIRIZZATA DCB / AUT. N. 161 DEL 15-12-05 ALLE FAMIGLIE

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LA PROVINCIAdi Pesaro e Urbino

N. 3-4 dicembre 2005La Provincia di Pesaro e Urbino / Periodico dell’Amministrazione provinciale di Pesaro e Urbino / Direttore responsabile Marcello Ciamaglia / Registrazione Tribunale di Pesaro n. 155 del 21-1-72

POSTE ITALIANETARIFFA PAGATAPUBBLICITÀ DIRETTANON INDIRIZZATADCB / AUT. N. 161 DEL 15-12-05

ALLE FAMIGLIE

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SOMMARIOCOLOPHON

In copertinaPesaro, il globo è in festa(foto Adriano Gamberini)

La Provincia di Pesaro e UrbinoPeriodico dell’Amministrazioneprovinciale di Pesaro e Urbino

n. 3-4 dicembre 2005Registrazione del Tribunale di Pesaron. 155 del 21-1-72Iscrizione al Registro nazionaledella stampa n. 11726

Direttore responsabileMarcello Ciamaglia

Coordinamento redazionaleMilena Bonaparte

RedazioneGiovanna Renzini

Hanno collaborato a questonumeroAnnalisa Piersigilli

Graziella Bertuccioli,Andrea BianchiniLetizia Dini, Lucia Ferrati Gianfranco Filippini, Giorgio GiorginiMaurizio Marinelli, Manuela PetrocelliAntonella Pompilio, Ignazio PucciRoberto Rondina, Odino Zacchilli

Segreteria di redazioneDeborah Papisca

Grafica e impaginazioneOmnia comunicazione

FotografieAdriano Gamberini Archivio Provincia

Vittorio Carotti, Leonardo MattioliMarcello Sparaventi,Alessandro UgoliniFotomoderna

StampaCantelli Rotowebvia Saliceto 22Castel Maggiore (Bo)

Sede redazioneUfficio Informazione, Immagine e Stampaviale Gramsci 4, 61100 Pesarotel. 0721359417 - 0721359421fax [email protected]

GRANDI EVENTILA MEDAGLIA D’ARGENTO DI CIAMPI BRILLA DI VALORE E CORAGGIO pag.4

PER NON DIMENTICARE«NUOVE INDAGINI SUL MASSACRO DI FRAGHETO» 6

EDUCAZIONE ALLA PACEQUANDO L’ARTE SPOSA LA SOLIDARIETÀ 8

LINEA DIRETTA«TORNINO A URBINO I DIPINTI DI RAFFAELLO» 10

FORMAZIONE E LAVORODALLA CANTIERISTICA AI SERVIZI FINANZIATE 69 IMPRESE 12

CENTO BORGHIBELLI CON L’ANIMA, PARTONO I RESTAURI 14

LAVORI PUBBLICIFOLLIE DEL MALTEMPO, OLTRE 20 MILIONI DI DANNI 16

CULTURADOMENICA IN FAMIGLIA,ANZI… A TEATRO 18

TURISMOITINERARI “ACCESSIBILI” PER SUPERARE OGNI BARRIERA 20

SERVIZI SOCIALINUOVA AGENZIA PER TROVARE CASA 22

VIAGGIO NEL VOLONTARIATOUN SORRISO IN CORSIA AIUTA A GUARIRE 22

AMBIENTE«SARÀ IL PARCO DELLA FAMIGLIA,TRATTATELO BENE» 23

SICUREZZAPOLIZIA PROVINCIALE, NUOVE FUNZIONI 24

PUBBLICA AMMINISTRAZIONEUNA “GOVERNANCE” PER LE SOCIETÀ PARTECIPATE 25

PARI OPPORTUNITÀQUANDO LA DIFFERENZA… METTE IN MOTO IL TALENTO 26“LE MODELLE”, AL VIA LA TERZA EDIZIONE

IL CONSIGLIOUNA COMMISSIONE TUTTA AL FEMMINILE 28

TRA LE PAGINE DELLA PROVINCIA“LA NUOVA PROVINCIA BELLA” BIGLIETTO DA VISITA… INTERNAZIONALE 29VITE PARALLELE DI DUE “CITTÀ IDEALI” VIAGGIO NEL TEMPO ILLUMINATI DALLA LETTERATURA

EDITORIALE

Buone feste e auguri a tutti per un sereno2006. È questo l’unico messaggio che avrei

voluto trasmettere ai nostri concittadini e agli amiciche risiedono all’estero. Sono invece costretto arichiamare l’attenzione di tutti sulla situazione dram-matica che stanno vivendo gli enti locali e che inevi-tabilmente si ripercuoterà sull’intera popolazione.La Finanziaria 2006 toglierà oltre 11 milioni di euroalla sola Provincia di Pesaro e Urbino. In un bilancioche era già stretto, in seguito ai trasferimenti di fun-zioni e compiti ai quali non sono corrisposte lenecessarie risorse economiche, il Governo ha effet-tuato pesanti tagli. Nessun finanziamento in vistaper la rete delle infrastrutture.Mi chiedo come faremo a mantenere i livelli deiservizi allo standard attuale, come faremo a garan-tire la sicurezza sulle strade e negli istituti scolastici.La pioggia torrenziale delle settimane scorse haprovocato al nostro territorio oltre 20 milioni dieuro di danni, ai quali si aggiungono quelli avuti lascorsa estate, sempre per la pioggia, e quelli dellecopiose nevicate invernali. Il Governo si vanta «dinon aver messo le mani nelle tasche dei cittadini».A ognuno di noi, a questo punto, sta giudicare.

“La Provincia di Pesaro e Urbino” si può sfogliare anche online

all’indirizzo www.provincia.ps.it/informazione

Intanto, a fronte dei tagli ai servizi, assistiamo impo-tenti alla concessione di contributi a pioggia elargitisenza alcun criterio. Così la famiglia di un multimilio-nario calciatore sposato con una soubrette miliona-ria si vedrà arrivare ben 1000 euro per la nascita delfiglio, così come li avrà il giovane lavoratore precarioche fatica ad arrivare con dignità alla fine del mese.Complimenti, è proprio ciò che serve alle famiglieitaliane…Comunque sono in arrivo le feste e, almeno queste,per il momento non ce le tocca nessuno.Quindi auguri, e che ognuno di voi possa vedererealizzato un proprio sogno, auguri di poter viverein un mondo più equo, auguri ai nostri concittadiniche vivono all’estero, auguri ai nostri concittadiniche vengono dall’estero, auguri a tutti quelli chesono chiamati a governare perché prendano sem-pre le decisioni a favore della gente.

Palmiro Ucchiellipresidente della Provincia

di Pesaro e Urbino

Buone Feste

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GRANDI EVENTI

L’eroico coraggio, lo spiritodi solidarietà, il profondosenso civico.Valori lontani,perché riferiti agli storicieventi della “grande guer-ra”, che risplendono vividie quanto mai presenti nella piccola meda-glia d’argento che da qualche settimanaadorna il gonfalone della Provincia. Un

riconoscimento al valore civile che il presidente dellaRepubblica ha conferito alla Comunità di Pesaro eUrbino durante la sua visita istituzionale del 10 novem-bre.Un giorno di festa e un evento solenne per il capo-luogo tra piazza del Popolo, con il caldo abbraccio dibenvenuto della folla stipata alle transenne e le bandie-

rine tricolore sventolate dagli alunni delle scuole, ilSalone Metaurense della Prefettura, che ha ospitato gliincontri con le autorità, e il Teatro Rossini, per un con-certo di arrivederci alla visita presidenziale.Momento significativo della cerimonia è stato appunto ildono che Carlo Azeglio Ciampi ha offerto alla Provinciaper il valore civile dimostrato dai suoi cittadini durantegli eventi bellici dell’ultimo conflitto mondiale.“Al centro di un’area strategicamente importante,

È ispirato all’arte di Piero della Francesca il dono che la Provincia ha offerto a Carlo AzeglioCiampi, durante la cerimonia ufficiale in Prefettura. Un cofanetto di raso vermiglio dal quale ilpresidente Palmiro Ucchielli ha dischiuso la statuetta del bambino pierfrancescano raffiguratonella “Pala dei Montefeltro”, opera dell’artista Ito Masako. Si tratta del Premio “Il Sogno di Piero”,che ogni anno l’Accademia di Belle Arti di Urbino attribuisce a personalità internazionali dellacultura e della vita civile. «Il dono vuole essere un suggello - ha sottolineato Ucchielli - del legame fra lo stile presidenzialedi statista e una idea di repubblica armonica fiorita nella culla della nostra città rinascimentale». E prosegue la motivazione:«Per Carlo Azeglio Ciampi la fede repubblicana appartiene alla Costituzione, quella Costituzione sorta dal travaglio dellaResistenza che lega la società odierna ai fondamenti dell’ideale di una repubblica umanistica sognata anche in Urbino, sei-cento anni orsono, con chiarezza di concezioni, di edifici, di leggi».

m.b.

Con accanto il sindaco di Pesaro LucaCeriscioli, il presidente della ProvinciaPalmiro Ucchielli, il presidente dellaRegione Gian Mario Spacca e una plateadi autorità, Carlo Azeglio Ciampi ha elo-giato in Prefettura il “modello marchigia-no”, motore del decollo di una econo-mia per lo più agricola verso una “indu-strializzazione rispettosa”: «Non so se ilvostro “segreto” sia stato svelato - hadetto - quel che importa è che continuia funzionare». E non sono mancati gli

apprezzamenti «alla passione creativadei vostri imprenditori e all’impegnocostruttivo dei vostri lavoratori».Senza però dimenticare i nodi che anco-ra soffocano la crescita: «Occorre met-tere mano - ha riconosciuto il presiden-te della Repubblica - al miglioramentodel complesso sistema delle vie dicomunicazione, stradali, autostradali eferroviarie, che attraversano la vostraprovincia e tutta la vostra regione».Da Pesaro, a Urbino «con la sua grandeUniversità e con i suoi ineguagliatimonumenti», fino a Fano, «terza cittàdelle Marche per popolazione, città ope-rosa, anch’essa ricca di splendide testi-

monianze architettoniche della sua lungastoria», il discorso di Ciampi ha abbrac-ciato i principali tesori del territorio.Con un’attenzione speciale all’ateneofeltresco (unita al rimpianto di non averpotuto allargare la visita fino aiTorricini): «Sono al corrente dei vostriproblemi - ha detto - come del vostroimpegno per risolverli e per favorire losviluppo di questo grande centro uni-versitario, legato al nome di Carlo Bo,destinato ad accrescere sempre più,secondo il disegno istituzionale che saràgiudicato più adeguato, il proprio legamevitale con il territorio».

m.b.

LA MEDAGLIA D’ARGENTO DI CIAMPIBRILLA DI VALORE E CORAGGIO

Il presidente della Repubblica in visita a Pesaroha conferito l’onorificenza alla Provinciaper le vittime e gli atti di eroismodelle comunità durante la “grande guerra”

situata sulla Linea Gotica - è la motivazione che haaccompagnato in Prefettura l’onorificenza della meda-glia d’argento - la Comunità provinciale di Pesaro eUrbino partecipava, con eroico coraggio e ardentedesiderio di libertà, alla lotta partigiana, esponendosi aiviolenti rastrellamenti e razzie delle truppe nazifascistee a devastanti bombardamenti, che provocarono laperdita di un numero elevato dei suoi figli migliori e ladistruzione di gran parte del suo patrimonio industria-le ed edilizio. Con generoso spirito di solidarietàumana ed encomiabile senso civico offriva rifugio enascondiglio a numerosi cittadini ebrei, salvandoli dallacattura e dalla deportazione”.«È questa una occasione davvero storica per laProvincia, che ci riempie di orgoglio - ha dimostrato lasua riconoscenza il presidente Palmiro Ucchielli - Unmomento di riflessione che si inserisce in un percorsoche l’Amministrazione provinciale, insieme ai Comuni,ha intrapreso da tempo per la tutela e la promozione

della memoria della Resistenza e delle radici dellaRepubblica. Un’articolata serie di azioni volte allo stu-dio, alla riscoperta, alla diffusione, soprattutto tra i gio-vani, dei valori legati al movimento di Liberazione.Un lavoro che trova nella giornata di oggi, grazie allapresenza di Carlo Azeglio Ciampi e all’onorificenzaconferitaci, il suo culmine pubblico e istituzionale».«Troppo lungo sarebbe descrivere la serie innumerevo-le di episodi, avvenimenti, personali eroismi e terribilitragedie che si susseguirono tra il 1943 e il 1944 - haricordato il presidente Ucchielli - A simbolo di queidrammatici giorni citerò solo il Comune di Casteldelci,da lei decorato recentemente al valore civile. La piccolafrazione di Fragheto in un solo giorno vide dimezzata lasua popolazione, uccisa barbaramente, senza distinzionetra neonati, donne e anziani dalla furia nazista. Questiavvenimenti, e i valori della Resistenza a essi sottesi,costituiscono le radici delle nostre istituzioni e vannoquindi trasmessi in particolare alle giovani generazioni».

mi.bo.

ANCHE PER IL CAPO DELLO STATO «VANNO MIGLIORATE LE VIE DI COMUNICAZIONE CHE ATTRAVERSANO L’INTERA REGIONE»

QUEL SOGNO DI PIERO DONATO AL PRESIDENTE

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PER NONDIMENTICARE

Un gemellaggio nel 2006, inizia-tive comuni sui versanti delturismo, dello sviluppo econo-mico e culturale e degli scambigiovanili, potenziamento dellerelazioni con la Federazionedelle associazioni dei marchi-

giani emigrati in Belgio e promozione di eventi chevedano protagoniste la miniera di Perticara e quella diMarcinelle, per la conoscenza della storia e cultura deirispettivi territori. Sono i punti più significativi dell’ac-cordo di collaborazione siglato tra la Provincia diPesaro e Urbino e la Provincia di Hainaut (Belgio),presenti il presidente Palmiro Ucchielli, l’assessoreper i rapporti con i cittadini della provincia nel mondoSauro Capponi, l’assessore alla cooperazione interna-zionale Renzo Savelli, gli assessori della provincia belgaJean Pierre De Clercq e M. Gerald Moortgat, due rap-presentanti della Federazione dei marchigiani emigra-ti in Belgio, Amilcare Venturi e Brunello Battistelli erappresentanti delle associazioni di categoria (tra ipunti dell’accordo c’è infatti anche la cooperazionetra imprese). Il ruolo delle associazioni di marchigianiin Belgio è stato sottolineato dal presidente Ucchielli:«I nostri concittadini che vivono all’estero sono unimportante punto di riferimento, un tramite, per lerelazioni che la Provincia potrà avere nei loro territo-ri. Stiamo ricostruendo, attraverso un excursus stori-co e culturale, l’identità della provincia, che passaanche attraverso le miniere. Questo pezzo di storia ciaccomuna e riteniamo interessante individuare unpercorso di iniziative comuni tra Perticara eMarcinelle».

g.r.

Il dovere della memoria, ma anche il diritto allaconoscenza. Il diritto di sapere perché. Peresempio perché, ecome, il 7 apriledel 1944 sulle col-line di Fragheto unreparto tedesco massacrò 31 civili, tra cuidonne e bambini, uno di appena 40 giorni e uno

di 18 mesi. Sulla strage nazifascista diventata il simbolo nel territoriodi Pesaro e Urbino degli orrori della seconda guerra mondiale, laProvincia ha chiesto alla Procura militare di La Spezia che venganoriaperte le indagini: per valutare le responsabilità penali, per dare giu-stizia ai familiari delle vittime, perché si possa guardare con fiducia alfuturo conoscendo le verità del passato.Una richiesta che poggia sul voluminoso dossier che raccoglie i risulta-ti di una ricerca storica internazionale realizzata dall’Amministrazioneprovinciale e coordinata dallo studioso Andrea Bianchini. Le indaginihanno coinvolto in Germania il consulente Carlo Gentile, che hasvolto perizie negli archivi tedeschi, inglesi e americani. In quelli italia-ni sono stati spulciati anche i fascicoli del cosiddetto “armadio dellavergogna”.Tutta la documentazione si è affiancata ai dati raccolti dalComune di Casteldelci e dai ricercatori locali. Ora il materiale è in

La richiesta della Provincia alla Procura militare di La Spezia

mano all’avvocato Lorenzo Valenti chedovrà trasmettere lo scottante fascicoloalla magistratura militare.«Una iniziativa - spiega il presidente dellaProvincia Palmiro Ucchielli - attraverso laquale si vuole restituire alla popolazionedi Fragheto un diritto negato per 60 anni.Questo non per il naturale trascorreredel tempo, per il naturale oblio che spes-so avvolge il passato, ma per una esplici-ta volontà di occultamento. La Provincia

ha così deciso di impegnarsi a sollevare quel velo di omertà e promuo-vere una complessa azione di ricerca.Alla luce dei risultati, ora sta allaProcura militare di La Spezia verificare se i responsabili della stragesono ancora in vita e quale coinvolgimento ebbero nel massacro. Nelcaso in cui i riscontri fossero tali da portare all’apertura di un proces-so a loro carico, per gli enti locali e per gli eredi delle vittime si profi-lerà la possibilità di costituirsi pare civile nel processo. Sarebbe unaoccasione unica non solo per dare giustizia ai defunti, ai sopravvissutie ai loro familiari, ma anche per chiarire definitivamente tutti gli aspet-ti della vicenda».Il dossier ha confermato che «si trattò di una rappresaglia nazistacontro i partigiani della zona, con la collaborazione della polizia segre-ta tedesca composta di italiani - spiega lo storico Andrea Bianchini -Non agì un reparto speciale, come si era sempre pensato, ma loSturm-Bataillon OB Südwest della Wermacht che attuò in questaoccasione un massacro integrale, con l’eliminazione sistematica diqualsiasi persona, anche neonati, come appunto accadde a Fragheto.Risulta che l’unità era comandata dal capitano di fanteria Hans-AchimBorchert. L’aspetto sconcertante è che si trattò di una violenza fina-lizzata alla violenza, perché la guerra, come tutte le guerre, aveva fini-to per “legittimare” la convinzione di appartenere a una razza supe-riore alla quale tutto era concesso».La ricerca storica della Provincia si inserisce nelle iniziative del pro-getto “Le radici della nostra libertà”, avviato lo scorso anno in occa-sione del 60° anniversario della Liberazione, della Repubblica e dellaCostituzione.

Milena Bonaparte

È stata un’esperienza toccante e altempo stesso formativa quella vissuta da50 studenti della scuola media diNovafeltria, vincitrice (insieme alla scuo-la media di Mercatino Conca), del con-corso scolastico provinciale inserito nelprogetto “Sulle tracce della... libertà”,promosso dagli assessorati alla Pubblicaistruzione e alle Attività culturali, in col-laborazione con l’Istituto di StoriaContemporanea della provincia di

Pesaro e Urbino (Iscop) e la Bibliotecaarchivio “Vittorio Bobbato”.Gli allievi hanno visitato il campo di con-centramento di Fossoli (nel comune diCarpi, in provincia di Modena), accompa-gnati dal responsabile dei “Viaggi dellaMemoria” dell’Iscop Paride Dobloni e daun ex internato,Antonio Buratta, che perla prima volta è tornato sul posto, riviven-do i momenti drammatici di quel periodoe raccontando ai giovani la propria espe-rienza. Presenti anche l’assessore provin-ciale alla Pubblica istruzione RenzoSavelli, il direttore dell’Iscop AndreaBianchini, il presidente della ComunitàMontana dell’Alta Valmarecchia RolandoRossi, il sindaco di Novafeltria Gabriele

Berardi e l’assessore alla pubblica istru-zione.Buratta è rimasto internato a Fossolidall’11 al 21 giugno 1944, per poi esseretrasferito, insieme ad oltre un migliaio diprigionieri politici, a Mauthausen. Dopoun mese di permanenza nel lager austria-co, è stato spostato a S.Valentin, dove halavorato come operaio alla costruzionedi carri armati fino alla liberazione delcampo, il 6 maggio 1945, due giorni primadella liberazione di Mauthausen, ultimolager nazista ancora in funzione nel TerzoReich. Il suo internamento nei lager nazi-sti è durato quasi un anno. Al ritorno aNovafeltria pesava 37 chili.

g.r.

A FOSSOLI CON UN EX INTERNATO

PERTICARA E MARCINELLEACCORDO CON IL BELGIO

«NUOVE INDAGINI SUL MASSACRO DI FRAGHETO»

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Presentato dossier con i risultatidella ricerca storica internazionale condotta negli archivi tedeschi

In alto, ingiallite dal tempo, le storiche immagini di Fragheto nei giorni sucessivi alla strage (archivio Biblioteca Bobbato, Pesaro)In basso, le celebrazioni del 61° anniversario dell’eccidio

Da sinistra Paride Dobloni dell’Iscope l’ex internato Antonio Burattacon gli studenti della scuolamedia di Novafeltria

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EDUCAZIONEALLA PACE

Arte e solidarietà. La rima non c’è ma ilbinomio è piaciuto molto a pittori, scul-tori e poeti del territorio provinciale chein massa hanno aderito alla prima edizio-ne dell’iniziativa benefica “Arte per lapace” promossa dall’Amministrazione di viale Gramsci in collabora-zione con la Consulta per la pace, la cooperazione e la solidarietàinternazionale.Natale Patrizi, Sante Arduini, Anna Rosa Basile, Tonino Guerra,Leonardo Nobili, Marcello Antonelli e Mario Logli sono solo alcunidegli artisti più conosciuti che hanno donato una o più opere all’astabenefica che poco prima di Natale è stata battuta per vendere le lorocreazioni. Erano più di 160, tra quadri, sculture, maioliche, disegni amatita ma anche fotografie e terrecotte, le opere rimaste esposte alpubblico dal 10 al 22 dicembre nella sala consiliare Adele Bei. Maanche la partecipazione dei cittadini all’iniziativa non è stata da meno:in molti infatti sono intervenuti per dare il loro contributo all’asta disolidarietà.Sono tre i progetti di cooperazione allo sviluppo che saranno finan-ziati nel continente africano. Nei villaggi nigeriani di Keita, Zinder e

Tanout il ricavato sarà destinato alla costruzione di silos per la con-servazione delle scorte alimentari e pozzi per l’approvvigionamentoidrico, in Mali andrà alla cooperativa agricola di Youvarou, compostada sole donne, mentre in Tanzania verrà realizzata una mensa scola-stica a Iringa. Un bel risultato che, come sottolinea l’assessore allacooperazione internazionale Renzo Savelli, «si inserisce nel quadro diuna progetto di solidarietà più ampio, dal nome “Pesaro, una provin-cia di pace”. Iniziative come l’asta maanche la mostra fotografica in corso sulpopolo Sahrawi hanno l’obiettivo di sen-sibilizzare e stimolare i Comuni nelladirezione dell’aiuto a quelle popolazionibisognose del nostro sostegno. Unavolontà che gli artisti e i cittadini dellaprovincia hanno ampiamente dimostratocon la loro ammirevole partecipazioneall’”Arte per la pace”».

Annalisa Piersigilli

All’asta più di 160 operedonate da autori della provinciaIl ricavato finanzieràprogetti di sviluppo per l’Africa

QUANDO L’ARTE SPOSA LA SOLIDARIETÀ

A Papa Giovanni Paolo II è stata dedicata una strada, più esattamente il tratto della strada provin-ciale 52 che da Serra Sant’Abbondio conduce all’Eremo di Fonte Avellana. Lo ha deciso la giuntaprovinciale in ricordo della visita che Carol Wojtyla compì il 5 settembre 1982 a Fonte Avellanaper chiudere le celebrazioni del millenario ed elevare a Basilica Minore la chiesa dell’Eremo.Intitolando a Giovanni Paolo II questo tratto di strada, di 6,7 chilometri, la Provincia intende così«rendere indelebile alle generazioni future il ruolo e le gesta di cui è stato protagonista».

INTITOLATA UNA STRADA A PAPA WOJTYLA

1) Mario Logli “Natura morta sul davanzale”, 20052) Agrà (Natale Patrizi), “Omaggio alle Marche: F.Tombari, P.Volponi, M. Giacomelli, G. Leopardi”, 20023) Marcello Antonelli, “Vitalità”, 19824) Leonardo Nobili, “Il volto dell’anima”, 19895) Tonino Guerra “Prova d’Autore”6) Sante Arduini “Terre”, 2000

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LINEA DIRETTA

Il “Forum delle idee”, promosso dalla Provincia per confrontarsi con la gente e“costruire insieme il futuro del nostro territorio” ha avuto come ospite d’onore, oltrea Vittorio Sgarbi, un altro grande personaggio, Lucio Dalla. Il cantautore, che nella suacasa di Rancitella, dove soggiorna per alcuni periodi l’anno, ha composto “Cambio”,uno degli album di maggiore successo, con all’interno il noto brano “Attenti al lupo”(la “casetta piccola così” è proprio quella del paesino urbinate, ndr), ha evidenziatoun’importante caratteristica della città ducale. «Ci sono città - ha detto - in cui legrandi trasformazioni culturali hanno arricchito il tasso di energia ed Urbino è una di

queste, perché ha un altissimo potenziale energetico. Sarebbe importante chiamare a raccolta protagonisti del pensiero, per con-frontarsi in questo luogo speciale, che dovrebbe essere ‘venduto’ più come città che produce arte, che come città d’arte». Undibattito ricco di spunti, in cui il presidente della Provincia Palmiro Ucchielli, il sindaco di Urbino Franco Corbucci, l’assessore regio-nale alla Cultura Giampiero Solari e la docente di Sociologia della Comunicazione all’Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo” sisono confrontati,alla presenza di un numerosissimo pubblico,sul tema “Urbino città ideale e città reale: il futuro che si apre al mondo”.

g.r.

Il monito è stato lanciato dal noto critico d’arte VittorioSgarbi al “Forum delle idee” promosso dalla Provincia adUrbino:«Riportare nella città di Raffaello i quadri del suo

figlio più illustreoggi ospitati neivari musei d’Italiae del mondo, inoccasione di ungrande evento

espositivo che rilanci Urbino a livello internazionale».Un appello rivolto con forza, che è stato subito raccol-to dal presidente della Provincia Palmiro Ucchielli, dal-l’assessore regionale allacultura Giampiero Solarie dal sindaco di UrbinoFranco Corbucci, i qualihanno scritto al Ministrodei Beni culturali RoccoButtiglione, «chiedendo ilsuo autorevole interventoaffinché si giunga alla rea-lizzazione ad Urbino diuna grande mostra suRaffaello, tenendo contoche la città di Forlì cele-bra il ‘suo’ pittore Marco

Palmezzano e che Fabriano celebraGentile da Fabriano». Un evento, quelloipotizzato, che consentirebbe di far ritro-vare alle opere di Raffaello il loro natura-le contesto e le loro profonde radici sto-riche: quelle di Urbino, culla della culturain cui l’artista ha mosso i suoi primi passi,che vedrebbe nuovamente innalzata la suadignità insieme a quella delle città delRinascimento italiano.«Non è certo nostra idea sottrarre opere adaltre città - spiegano Ucchielli, Solari e

Corbucci - ma vorremmodisporle, in accordo con la comu-nità internazionale, a Palazzo Ducaledi Federico da Montefeltro, rinascimen-tale signore di Urbino,dove sono custodi-

te opere d’ar-te del Trecento e

del Seicento e dovesplendono alcuni dei capola-

vori più significativi del Rinascimentoitaliano». Peccato che di opere di Raffaello ve ne siacustodita soltanto una, la “Muta”. «Ho accompagnato ilregista russo Sokurov ad una visita a Palazzo Ducale - haraccontato Sgarbi al Forum delle idee - e si è molto stu-pito di trovarvi un solo dipinto di Raffaello. Ha assicura-to che farà di tutto per far tornare ad Urbino i quadriospitati in Russia. Ha persino ipotizzato di proporre ungemellaggio all’Hermitage: l’Italia potrebbe far avere perqualche mese i quadri del padre di Raffaello in cambiodi alcune opere del grande pittore». Il dibattito è anda-to di giorno in giorno arricchendosi. La proposta di ungrande evento su Raffaello è stata rilanciata da VittorioSgarbi, che è anche presidente dell’Accademia di BelleArti di Urbino, dalle pagine de “Il Giornale”, evidenzian-do come «questo progetto, o meglio, questa ‘visione’,sarebbero convenienti non solo a Raffaello e Urbino,maall’Italia, in un piano organico, etico e concettualmentealto della sua proiezione nel futuro come luogo di civiltàe bellezza». Da qui l’esortazione a funzionari pubblici edirettori dei musei italiani a superare l’atteggiamentosuperbo e accentratore spesso adottato in occasione dirichieste di opere d’arte.

Giovanna Renzini

La proposta di un grande evento espositivolanciata dal critico d’arte Vittorio Sgarbi al “Forum delle idee” è stata subito raccolta da Provincia, Comune e Regione

LUCIO DALLA: «ATTENTI AL LUPO L’HO COMPOSTA QUI»

Far tornare ad Urbino anche la “Pala di SanBernardino” realizzata da Piero della Francesca perl’omonima chiesa urbinate, trafugata nel 1811 daisoldati di Napoleone e depositata nella pinacotecadi Brera, dove si trova attualmente. E’ la richiesta delconsiglio provinciale di Pesaro e Urbino e delComune di Urbino, che in due ordini del giornohanno chiesto ufficialmente al ministro dei Beni cul-turali Rocco Buttiglione la restituzione della famosis-sima opera commissionata da Federico daMontefeltro a Piero della Francesca. La richiesta direstituzione della Pala era stata avanzata già nel 2004dal critico d’arte Vittorio Sgarbi e successivamentedal presidente della Provincia Palmiro Ucchielli, ilquale, dopo un’interrogazione del capogruppo Ds inconsiglio provinciale Giorgio Londei, aveva interessa-to l’allora ministro Giuliano Urbani. Dal capo di gabi-netto del ministro era giunta comunicazione che larichiesta era stata inoltrata al direttore generale peril patrimonio storico-artistico e demoetnoantropo-logico. Poi la nuova presa di posizione di VittorioSgarbi (che ha anche lanciato la proposta di una peti-zione popolare) e dei vari gruppi consiliari diProvincia e Comune di Urbino.

NUOVO APPELLO PER LA PALA DI SAN BERNARDINO

«TORNINO A URBINO I DIPINTI DI RAFFAELLO»

1) Ritratto di cardinale - Madrid, Prado2) Le Tre Grazie - Chantilly, Musée Condé3) Madonna del Belvedere - Vienna,Kunsthistorisches Museum4) Dama con liocorno - Roma, Galleria Borghese5) Ritratto di giovane con mela - Firenze, Uffizi6) Madonna della seggiola - Firenze, Galleria Palatina7) Ritratto di Baldassarre Castiglione - Parigi, Louvre

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FORMAZIONE E LAVORO

C’è un’azienda di Saltara che utilizzanuovi materiali edili e procedure all’a-vanguardia per migliorare l’isolamentotermico, acustico e sismico degli edifici.E c’è un’impresa di Fano che noleggiamacchinari e attrezzature per per-sone non abili, così come una diPesaro che impiega tecnologieinnovative nella costruzione diapparecchi per studi dentistici. Nonmancano aziende che operano nella can-tieristica navale (dalla manutenzionedelle imbarcazioni alla progettazione e

realizzazione dell’intera struttura) edaltre di Cagli, Novafeltria e Fermignanoche hanno riscoperto vecchie tradizioni,producendo e commercializzando pro-dotti tipici locali. Spaziano nei settori più

diversi le 69 imprese che riceverannocontributi a fondo perduto, per un tota-le di 900mila euro, messi a disposizionedalla Provincia utilizzando le risorse delFondo Sociale Europeo per il “Sostegnoalla creazione d’impresa”. Ben 264 sonostate le domande di finanziamento per-venute al Servizio Formazione e Lavoroda parte di imprese costituitesi nel2003-2004, esaminate da un appositonucleo di valutazione che ha stilato lagraduatoria per assegnare i fondi, pari al50% delle spese di impianto, macchinari,attrezzature e gestione tecnica sostenu-te (l’elenco delle imprese è sul sitowww.formazionelavoro.provincia.ps.it,alla voce “Graduatorie”).

QUASI LA METÀ È... DONNADelle 69 imprese finanziate, la maggiorparte è costituita da giovani di età com-presa tra i 18 ed i 32 anni, con prevalen-za di donne (il 49%). Il 32% delle neoaziende opera nei servizi, il 22% nelcomparto produttivo-artigianale, il 2%nell’industria, il 44% nel commercio. Leimprese individuali sono il 29%, le coo-perative il 3%. Quanto alle zone di dislo-cazione, il 45% si trova nelle aree mon-tane e collinari.«Con queste nuove imprese - evidenzial’assessore alla Formazione e LavoroMassimo Galuzzi - salgono a 471 leaziende del territorio provinciale che dal2000 ad oggi hanno ricevuto finanzia-menti dalla Provincia utilizzando lerisorse Fse. Si tratta di uno strumentoimportante e molto efficace. Il fatto chela maggior parte delle imprese sia costi-tuita da giovani e donne dimostra unaforte vivacità del tessuto economicoprovinciale».

PIERO GUIDI:«FATE GLI ESPLORATORI»I rappresentanti delle neo imprese sonostati ricevuti dal presidente PalmiroUcchielli e dall’assessore MassimoGaluzzi, alla presenza di due notiimprenditori del territorio, che hannoportato la loro testimonianza: lo stilistaPiero Guidi e Maurizio Testuzza, titolaredi Adria Sail di Fano, che opera nella can-tieristica navale.Due racconti appassionati, che hannoripercorso con umiltà la lunga stradaverso il successo: dalle difficoltà degliesordi alle sfide di tutti i giorni, senzamai arrendersi di fronte ai problemi.

«Insieme ai progetti - ha detto PieroGuidi - ci vuole magia. La mia magia èstata cambiare la fibbia ad una cinta. Funotata, piacque e mi venne chiesto dipreparare un campionario. Da lì partì ilprimo ordine, di 300 mila lire. Cominciòper passione e prosegue con passione.Per fare l’imprenditore bisogna avere un50-60% di incoscienza e di fiducia.Dovete fare i ricercatori e gli esplorato-ri, perché i problemi saranno quotidiani.Ma la ricetta è credere in se stessi, capi-talizzare quello che si fa. La cosa piùimportante è realizzare un marchio, chediventi la vostra bandiera, la vostranazione, la vostra casa, la vostra filosofia,una cosa straordinaria su cui ricono-scersi e far riconoscere l’azienda».

MAURIZIO TESTUZZA:«MOTIVATE I COLLABORATORI»«Siete fortunati per questo aiuto finan-ziario che avete avuto agli inizi, perché èin questa fase che si incontrano le mag-giori difficoltà», ha detto ai neo impren-ditori Maurizio Testuzza, che dieci anni farealizzò l’imbarcazione con cui Soldinifece il giro del mondo e lo scorso annosi è aggiudicato con la sua azienda ilprimo premio al Salone Nautico diGenova.«Per me - ha aggiunto - la magia è scop-piata il giorno che mio padre mi chiesedi ritirare una moquette in una barca avela. Quando vidi l’imbarcazione, chiesisubito di poter incontrare i progettisti efare un’esperienza di lavoro gratuita nelloro studio. Ho lavorato con loro per 11anni a disegnare barche, per poi fareesperienze con altre aziende e quindifondare la mia attività».La ricetta del successo? «Oltre allevostre capacità, sarà fondamentale il rap-porto che avrete con i collaboratori.Dovrete far comprendere i vostri obiet-tivi a tutti i livelli, perché i traguardi siraggiungono quando c’è voglia di fare epartecipazione da parte di tutti. Le sod-disfazioni vanno condivise».

Giovanna Renzini

DALLA CANTIERISTICA AI SERVIZIFINANZIATE 69 IMPRESE

Contributi a fondo perduto per 900.000 euro. Le testimonianze di Piero Guidi e Maurizio Testuzza

Sono 174 i giovani laureati che, grazie all’iniziativa della Provincia con il contributo del Fondo SocialeEuropeo, usufruiranno di “Borse per esperienze lavorative” e di “Assegni per progetti di ricerca” dasvolgere all’interno di imprese, associazioni o organizzazioni senza fini di lucro del territorio, per-cependo assegni mensili. Un nucleo di valutazione ha esaminato i progetti presentati assegnandopunteggi sulla base di una serie di parametri. Dei 174 giovani, 115 sono gli assegnatari delle “Borseper esperienze lavorative” e 59 di “assegni per progetti di ricerca”.Obiettivo delle due iniziative è quello di favorire un sempre più stretto legame tra Università,mondo della formazione e sistema produttivo. Ciò nella convinzione che la ricerca e l’innovazionecostante rappresentino l’unica via possibile per sostenere una competizione giocata sulla qualità.

BORSE E ASSEGNI DI RICERCA PER 174 LAUREATI

Sono 167 i corsi di formazione, interamen-te gratuiti, che prenderanno il via nei pros-simi mesi nell’ambito del nuovo program-ma formativo 2005-2006 finanziato dallaProvincia con le risorse del Fondo SocialeEuropeo. Dei nuovi corsi, 99 saranno riser-vati a disoccupati/inoccupati, mentre 68verranno rivolti ad occupati sia nel settoreprivato che nelle pubbliche amministrazio-ni. Riguardo alla dislocazione territoriale,64 si svolgeranno nelle aree interne. Oltrea materie come lingue straniere, informati-ca e sicurezza nei luoghi di lavoro, sonoprevisti numerosi ambiti innovativi, come icorsi “Marketing turistico-guide culturaliterritoriali”,“Management d’impresa - pro-gettazione grafica e comunicazione”,“Tecnico di geoprocessing (tecnico di rilie-vo con metodologia satellitare)”. Per nonparlare dei 13 corsi rivolti esclusivamentealle donne, tra cui quelli per “Segretariacommercio estero over 45”,“Addetto ter-male - Operatore fitness termale”,“Assistenza domiciliare anziani e handicap-pati: il ruolo della badante”. Anche per lealtre attività formative è comunque riser-vato ampio spazio alla presenza femminile:nella maggior parte dei corsi, almeno il50% degli allievi deve essere rappresentatoda donne. Come negli scorsi anni, sonoprevisti vari corsi anche per le fasce debo-li (immigrati, disabili, ex detenuti).Seguendo le indicazioni del Fondo SocialeEuropeo, particolare attenzione è riservataalla “formazione permanente”, con 43corsi rivolti ad occupati e disoccupati “perun aggiornamento delle competenze pertutto l’arco della vita”, in modo da essereal passo con i cambiamenti del mondo dellavoro. Inoltre, sulla base di competenzeattribuite dalla Regione, per la prima voltala Provincia avvierà quest’anno anche corsiper “Operatore socio sanitario”, gestiti daiCentri per l’impiego, l’orientamento e laformazione di Pesaro, Fano e Urbino insie-me alle Zone territoriali sanitarie e agliAmbiti sociali.L’elenco completo dei corsi è visibile sulsito www.formazionelavoro.provincia.ps.ite sul portale www.provincialavoro.it (inquest’ultimo è possibile anche iscriversion-line).

AL VIA I NUOVI CORSIDEL FONDO SOCIALE

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Piero Guidi Maurizio Testuzza

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CENTO BORGHI

“Ci sono dei paesi di cui non si può mai dire che si è finito di conoscerne l’anima”. Uno scrittolasciato da Carlo Bo che diventa “frase guida” della Provincia per la tutela e il recupero del patri-monio storico del territorio. E l’operazione “Cento borghi” l’ha fatta sua nel progetto di riscoper-ta della memoria collettiva per restituire ai luoghi la loro identità perduta attraverso restauri,interventi di valorizzazione di centri urbani, riusi delpatrimonio urbanistico, ma anche cataloghi per gli stu-diosi, guide rivolte ai viaggiatori, percorsi e visiteaccompagnate da eventi culturali. L’intervento interes-sa paesi, castelli, siti archeologici, piazze, antichi mulini,angoli legati alla religiosità, suggestivi paesaggi.Tanti tas-selli da strappare all’oblio e all’abbandono e, attraversoapprofondite ricerche tra le pieghe dei ricordi e dellastoria, da rimettere a nuovo per fare emergere la specificità dei luoghi documentan-done identità, radici, memorie e valori.Gli interventi messi in cantiere e già finanziati dall’assessorato ai beni storici, artisti-ci, archeologici, progetto “Cento borghi” prevedono lavori in 11 comuni: il restaurodella chiesa di Castacciaro del Poggio a Carpegna (60.000 euro) dove si aprirà il“museo dei quindici borghi” che costellano il comune; la ristrutturazione della portae della guardiania del castello di Montefabbri a Colbordolo (100.000 euro) chediventerà spazio per la conservazione delle memorie locali; il completamento delripristino di palazzo del Capitano a Isola di Fano (76.000 euro) e della chiesa baro-nale del castello di Frontone (20.000 euro); la sistemazione e il riuso di alcuni loca-li del Palazzo comunale di Mombaroccio dove valorizzare l’antica arte del ricamo (18.000 euro);il restauro degli affreschi del chiostro di Sant’Agostino a Mondolfo (10.000 euro); il recupero difontanili e abbeveratoi a Montecopiolo che, attraverso itinerari e pannelli documentari dell’anticaciviltà contadina, diventerà il “paese dell’acqua” (28.000 euro); la valorizzazione di una parte delcentro storico di Piagge tra cui un ipogeo protocristiano (40.000 euro); la risistemazione dellapiazzetta del borgo della Stacciola a San Costanzo, il “paese della memoria” (25.000 euro); ilrestauro della chiesa della Santissima Trinità di Badia Mont’Ercole a Sant’Agata Feltria (38.000euro); infine la ristrutturazione dell’antica torre circolare di Maciano a Pennabilli che diventerà una

BELLI CON L’ANIMAPARTONO I RESTAURI

Finanziati interventi in undici comuni per restituire a centri storici castelli, piazze, chiese e luoghi dimenticatiidentità, memorie e antiche radici

Nuovi spazi a disposizione della comunità per iniziative sociali e culturaliDal “paese dell’acqua” a Montecopioloal totem “democratico” di Pennabillifino al museo del ricamo a Mombaroccio

sorta di “totem della democrazia e della plura-lità” per la tradizione locale dei primi “statutidemocratici” del 1406 (50.000 euro).«Il nostro progetto - spiega l’assessore Paolo

Sorcinelli - si propone di contribuire a promuovere lo sviluppo sosteni-bile e la qualità della vita del territorio attraverso la valorizzazione dellaricca presenza di beni culturali, storici e artistici, archeologici, architetto-nici, demoetnoantropologici e urbanistici, a cominciare dai contestiomogenei rappresentati dai piccoli e piccolissimi centri e nuclei urbani.Dalla individuazione alla catalogazione dei beni, dai restauri alla valoriz-zazione, dalle destinazioni d’uso al riuso: si tratta di una complessa azio-ne che si basa sul convincimento che il recupero del patrimonio esisten-te debba essere promosso contro la continua espansione e il consumo del territorio. Per capiremeglio il tipo di operazione basta visitare il Borghetto di San Costanzo, il “paese della memoria”, unasorta di prefigurazione di quanto si cercherà di fare nel resto della provincia: restituire cioè all’utiliz-zo della comunità un angolo, una piazza, un luogo di particolare valore paesistico, un monumento, unbene artistico che rivesta un significato nella identità e nella memoria collettive».

Milena Bonaparte

C’è ancora tempo per catturare emo-zioni con un... click. È stata prorogata al30 aprile la scadenza del concorso foto-grafico dedicato ai beni culturali dellaprovincia: dalle città ai borghi, dai monu-menti ai paesaggi, dalle bellezze artisti-che alle testimonianze archeologiche.“Feel and click, cattura un’emozione”,dunque, chiama di nuovo a raccolta tuttigli appassionati dell’obbiettivo. Nessunanovità per quanto riguarda il regolamen-to. Le immagini vanno consegnateall’Ufficio beni storici, artistici, archeologi-ci della Provincia, in viale Gramsci 4 (tel.

0721359757-359756; email [email protected]). È necessario alle-gare una scheda con i dati sull’autore, lalocalità, il soggetto fotografato e la datainsieme a un breve commento della foto-grafia. Saranno presi in considerazionesolo stampe a colori da negativo (nel for-mato minimo 12 x 18 cm), diapositive acolori e file digitali non elaborati ad altadefinizione (minimo 300 dpi) in cd-rom.Non è possibile inviare più di 6 immagi-ni, legate indifferentemente a uno stessosoggetto o a soggetti diversi. Il materialenon verrà restituito e la Provincia se neriserva in esclusiva l’utilizzo a fini promo-zionali in campo culturale e turistico,citando sempre l’autore della fotografia.

«Il concorso ha lo scopo di cogliere,attraverso l’obbiettivo personale e origi-nale di centinaia di persone, i trattisalienti, anche inediti, del ricco patrimo-nio di beni culturali del territorio, peruna eventuale mostra e una pubblicazio-ne in grado di dare una rappresentazio-ne completa della provincia e delle suestraordinarie bellezze - sottolinea l’as-sessore ai beni storici, artistici, archeolo-gici Paolo Sorcinelli - Il materiale già arri-vato è assai interessante ma riteniamoche, per raggiungere in pieno lo scopo,sia necessario riaprire i termini del con-corso e sollecitare una partecipazioneancora più ampia».

m.b.

FEEL AND CLICK,RIAPERTA LA CACCIA ALLE EMOZIONI

1) Mombaroccio, Palazzo comunale2) Fossombrone, Palazzo del Capitanodi Isola di Fano3) Pennabilli,Torre di Maciano4) Colbordolo, Castello di Montefabbri5) Carpegna, Chiesa di Castacciaro6) San Costanzo, Borgo della Stacciola7) Montecopiolo, fonti e abbeveratoi8) Sant’Agata Feltria, Chiesa SS Trinità9) Frontone, Chiesa del Castello

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LAVORI PUBBLICI

La neve,e poi la pioggia torrenziale, i fiumiche straripano, gli allagamenti, le frane.

L’ondata di maltemposembra non avere fine inqueste ultime settimanedi 2005. Tanto che unaprima stima dei danni hatoni drammatici: oltre 20

milioni di euro. Una situazione a dirpoco allarmante per la quale la Provinciaha richiesto alla Regione e al Governo lostato di emergenza. Ma i finanzianti,anche in questo caso, non si vedonoall’orizzonte.Per fare fronte alle richieste di aiuto e ainumerosi interventi lungo le strade, la“macchina” operativa della Provincia halavorato sodo. Giorno e notte, senzarisparmio di energie. Sono stati mobilita-ti: da una parte la speciale “task force”protezione civile, pronto intervento edifesa del suolo, istituita a febbraio, che facapo direttamente al presidente della

Provincia Palmiro Ucchielli ed è compo-sta dall’ingegner Raniero De Angelis(responsabile area 3 mobilità, infrastrut-ture, edilizia, patrimonio, protezione civi-le), coordinatore, dall’ingegner LucianoZengarini (responsabile servizio acquepubbliche, rischio idrogeologico e sismi-co), dall’architetto Stefano Gattoni (usoe tutela del suolo), dall’ingegnerMassimiliano Magnani (collaborazionetecnica) e dal geometra Fabio Bertulli(responsabile operativo); dall’altra dalservizio viabilità della Provincia, direttodall’assessore ai lavori pubblici GiuseppeLucarini e dall’ingegner Sandro Sorbini. Intutto circa 150 persone, compreso ilcorpo di Polizia provinciale alla guida delcomandante Daniele Gattoni, e i mezzidell’Amministrazione, insieme a quelli disettanta imprese private.La rete dei collegamenti è stata interrot-ta in oltre 70 strade. Per diversi giornisono rimasti chiusi i transiti intervallivi

FOLLIE DEL MALTEMPOOLTRE 20 MILIONI DI DANNI

della Santagatese, della Faggiola, traCarpegna e San Sisto, della Paganica, delTargo e della Valzangona, mentre gli alla-gamenti, poi rientrati, hanno interrottoper qualche ora la Fogliense e laMetaurense, oltre a tutti i ponti sulMetauro. Grazie al monitoraggio dellasituazione e all’acquisizione continua deilivelli idrometrici e pluviometrici prove-nienti dalle stazioni dislocate lungo i corsid’acqua, si è fatto il possibile per fronteg-giare la progressione della piena, un even-to eccezionale che ha messo la strutturaa dura prova. Costantemente sotto con-trollo anche i movimenti franosi, per

esempio quelli sul Colle Ardizio di Pesaroe a Montecalvo in Foglia, con i tecniciimpegnati a prevedere la possibile evolu-zione dei dissesti in funzione degli inter-venti di salvaguardia della pubblica incolu-mità. La Provincia è intervenuta inoltre inaiuto dei Comuni per liberare le strade diCasteldelci e Montecopiolo, le zone alla-gate a Ca’ Gallo, Tombaccia di Fano e alCentro per l’impiego e la formazione pro-fessionale di Pesaro. Si è intervenuti infineper il ripristino degli argini alle foci delMetauro e del Foglia insieme alla ricogni-zione di tutte le arginature per verificarele eventuali diffusioni del fenomeno.Un impegno eccezionale, dunque, per una“calamità” a dir poco eccezionale.

m.b.

Richiesto dalla Provincialo stato di emergenzaGli interventi della task force contro allagamenti e frane

Decollano i piani di edilizia agevolata 2004-2005. La Provincia ha approvato ibandi di concorso legati agli interventi di nuova costruzione, recupero, acquistoe acquisto con recupero per alloggi da destinare all’affitto a canone “concertato”e alla vendita. I fondi disponibili ammontano a 9.767.560,02 euro, di cui6.260.596,02 per la locazione e 3.507.024 per l’assegnazione in proprietà.L’importo massimo per ciascun Comune che entrerà in graduatoria è di1.252.107 euro per la locazione e di 701.404,80 euro per la proprietà.«I programmi di edilizia agevolata - spiega l’assessore ai lavori pubblici GiuseppeLucarini - hanno l’obiettivo di intervenire per abbassare i costi sia degli affitti siadelle vendite e servono per calmierare il mercato che, anche nel nostro territo-rio, ha prezzi molto elevati. I due bandi della Provincia si rivolgono principalmen-te a cooperative edilizie e a imprese e, in riferimento alla locazione, anche aiComuni, che sono gli unici referenti per le procedure di assegnazione».E l’assessore Lucarini precisa: «I criteri seguiti per la valutazione hanno lo scopodi soddisfare il fabbisogno abitativo delle categorie meno abbienti e con maggio-re disagio sociale, in particolare giovani coppie, single, anziani, soggetti svantaggia-ti, e le richieste di case in locazione a canone “concertato” da parte di famigliesottoposte a provvedimenti di sfratto».Le domande di contributo vanno presentate all’ufficio Erp della Provincia entro90 giorni dalla data di pubblicazione del bando sul Bollettino ufficiale dellaRegione. Ed entro 60 giorni dalla scadenza del termine di presentazione delledomande, la Provincia provvederà a ordinarle in una graduatoria unica, assegnan-do a ogni intervento un massimo di 100 punti. Per maggiori informazioni ci si puòrivolgere all’ufficio Erp della Provincia (tel. 0721359454).

Più ampio, stabile e sicuro. Così èapparso il ponte di Bellisio il 22 novem-bre, vestito a festa per la cerimonia diinaugurazione. Grazie all’intervento diripristino della Provincia, lungo uno deiprincipali snodi di collegamento fra ilterritorio di Pesaro e Urbino e quellodi Ancona è ripreso a scorrere il traffi-co.Al taglio del nastro sono intervenu-ti il presidente della Provincia PalmiroUcchielli, il presidente della Provincia diAncona Enzo Giancarli, il sindaco diPergola Giordano Borri e il primo cit-tadino di Sassoferrato Luigi Rinaldi (idue comuni attraversarti dall’infrastrut-tura viaria), i presidenti dei consigli pro-vinciali di Pesaro e Urbino LeonardoTalozzi e di Ancona Antonio Righi insie-me agli amministratori locali e ai tecni-ci che hanno realizzato l’opera.L’intervento di ripristino è costato498.400 euro:alla spesa ha contribuito laProvincia di Ancona per 232.500 euro. Ilservizio Viabilità dell’Amministrazioneprovinciale si è occupato della progetta-zione e della direzione dei lavori, realiz-zati dall’impresa Casavecchia di Cagli.All’opera hanno contribuito anche i tec-nici della Protezione civile e sicurezzasul lavoro della Provincia che, durantel’intervento di ripristino, hanno messo adisposizione e montato un ponte prov-visorio in acciaio per il transito dei vei-coli fino a 35 quintali.

m.b.

EDILIZIA AGEVOLATA,VIA LIBERA AI BANDI

BELLISIO, IL PONTE RIAPERTO AL TRAFFICO

Una nuova rotatoria rende più scorrevole e sicura la viabilità del territorio. Èstata inaugurata il 26 luglio a Tavullia, all’incrocio tra la strada provinciale 38 evia Cella. L’opera è della Provincia che prosegue così la sua “rivoluzione” deltraffico. Nella foto, il taglio del nastro: da sinistra, l’assessore ai lavori pubblici

della Provincia Giuseppe Lucarini, il sindaco di Tavullia Bruno Del Moro, il presidente della Provincia Palmiro Ucchielli e alcu-ni rappresentanti della ditta Ifi che ha finanziato il verde e gli arredi. «Come già espresso in diverse occasioni - ha sottoli-neato il presidente Ucchielli - la Provincia ha sempre prestato massima attenzione ai problemi della sicurezza stradale indi-viduando nelle rotatorie lo strumento più adatto per risolvere i problemi di circolazione negli incroci e innalzare così il livel-lo di garanzia per gli utenti della strada». Lungo la provinciale sono stati realizzati anche nuovi marciapiedi.

m.b.

NUOVA ROTATORIA A TAVULLIA

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CULTURA

La domenica pomeriggiocon mamma e papà perriscoprire il piacere dellafamiglia unita. Unita daldivertimento, dalla cono-scenza e dalla cultura.La tvresta spenta, il cinema può

attendere, così come la passeggiata in città. La nuovaproposta è: “Ragazzi e genitori insieme a teatro”, unarassegna a base di burattini, marionette, pupazzi e attoriin carne e ossa che la Provincia ha organizzato in 14 pal-coscenici del territorio, la “rete” ormai collaudata deisipari per tutti i pubblici e tutte le stagioni.Il cartellone, che ha preso il via il 4 dicembre per pro-seguire fino al 9 aprile, coinvolge il Teatro dellaConcordia di San Costanzo, il Teatro di Cantiano, il

DOMENICA IN FAMIGLIAANZI... A TEATRO

Battelli di Macerata Feltria, il Conti di Acqualagna, ilTeatro dei filodrammatici di Apecchio, il Tiberini di SanLorenzo in Campo, il Teatro sociale di Novafeltria, ilDal Foco di Pergola, il Vittoria di Pennabilli, lo Zuccaridi Sant’Angelo in Vado, il Teatro comunale di Gradara,il Bramante di Urbania, il Mariani di Sant’Agata Feltriae il Teatro comunale di Cagli. Gli spettacoli iniziano alle17,30, il biglietto costa 1,50 euro (nessuno escluso).«Una rassegna di teatro per ragazzi originale - sottoli-nea l’assessore alle attività culturali SimonettaRomagna - proprio per il risvolto aggregativo e socia-lizzante dell’iniziativa che offre l’opportunità di avvici-nare genitori e figli nell’unico giorno della settimanalibero da impegni di lavoro e studio. Gli spettacoli sononati per i bambini ma possono divertire anche i gran-di. Una occasione preziosa per vivere insieme un

momento di svago che arricchisce lo spirito e allargagli orizzonti culturali».I gruppi in palcoscenico sono tutti marchigiani, fattaeccezione per la Compagnia Piccole voci di Cesena, ehanno dalla loro una provata abilità di coinvolgere lospettatore in una performance di evasione, sogno edivertimento. La rassegna è partita il 4 dicembre a SanCostanzo con i burattini di Angelo Aiello e Luca Ronga;l’11 dicembre è stata la volta di “Pulcinella e l’organet-to” a Cantiano con Luca Ronga; mentre il 18 dicembreil Battelli di Macerata Feltria ha divertito piccoli e gran-di con “La valigia dei burattini” del Teatro del canguro(Renato Patarca e Nicoletta Briganti con la collabora-zione di Lino Terra). Lo stesso spettacolo aprirà il 2006al Conti di Acqualagna il 6 gennaio; il 22 gennaio appun-tamento ad Apecchio con “Fagiolino” messo in scena daVladimiro Strinati; sarà la volta dei “Tre porcellini”(Compagnia Piccole voci) il 15 gennaio al Tiberini di SanLorenzo e il 5 febbraio a Novafeltria; mentre il 19 feb-braio spettacolo di burattini a Pergola con RiccardoCanestrari e Luca Fantini della Compagnia il Melarancio;seguirà il 12 marzo a Pennabilli e il 19 marzo aSant’Angelo in Vado “Giove, Giove” della Bottega fanta-

stica di Renzo Guerra; a Gradara il 26marzo andrà in scena “E la luna sorrise”con Ombretta Zaglio del Teatro del rim-balzo; infine “Circus on ice” il 26 marzo a Urbania, il 2aprile a Sant’Agata Feltria e il 9 aprile a Cagli, uno spet-tacolo di figura, pupazzi e burattini del Teatro pirata conDiego Pasquinelli, Pamela Sparapani e Giacomo D’Alelio.La rassegna è organizzata dalla Provincia (assessoratoalle attività culturali), dall’Istituzione Teatro comunaledi Cagli e dal Teatro stabile delle Marche - Fondazione“Le città del teatro”. Informazioni e biglietti www.info-pointspettacoli.it.

Milena Bonaparte

Ragazzi e genitori insiemeuniti dalla simpatiadi burattini, marionettee tante divertenti sorpreseSpettacoli in 14 comuni

I quattro elementi di Empedocle, dall’an-tichità classica approdano ai giorni nostrinella scultura “Energia per l’uomo” diAlessandro Marcucci Pinoli, in arte Nani

di Valfesina. Imponenti aste che svettano verso il cielocon la carica di quattro colori simbolo: «Il giallo rap-presenta il gas - spiega l’autore - il rosso il fuoco, il bluil petrolio e il verde le fonti “pulite” di energia, comequella eolica e solare».La scultura rende unica la rotatoria di Apsella diMontelabbate, dove è stata inaugurata il 27 giugnodalla Provincia. È alta 14 metri, di cui due interrati.Una singolare installazione in ferro che si affianca adaltri “arredi urbani” ideati da Pinoli, come le opereche si possono ammirare all’ospedale di Urbino, allabiblioteca San Giovanni di Pesaro, all’ambasciata diSpagna a Roma e in collezioni private.

m.b.

QUANDO L’ENERGIA SVETTA VERSO IL CIELO

Abbraccia i cartelloni teatrali di noveComuni, la “rete” dei palcoscenici dellaProvincia, e li offre allo spettatore comeanteprima da assaporare, appuntamentodi evasione da mettere in agenda, facile

lettura per conoscere le ultime novità della stagione.È la nuova guida tascabile pubblicata dal Teatro stabile delle Marche- Fondazione “Le città del teatro” e dall’assessorato alle attività cul-turali della Provincia in occasione della riapertura autunnale dellescene piccole e grandi del territorio. I protagonisti, gli autori, letrame, le locandine, i luoghi degli spettacoli: non manca nessunadelle informazioni utili all’appassionato o al semplice curioso perorientarsi nel grande palcoscenico della terra dei teatri. Le rassegnehanno preso il via tra ottobre e novembre a Cagli, Macerata Feltria,Pergola, Novafeltria, Sant’Angelo in Vado, Sant’Agata Feltria, SanCostanzo, San Lorenzo in Campo e Urbania per concludersi tramarzo e aprile. Nelle novità del 2006 si potrà ammirare per esem-pio una inedita Lucrezia Lante Della Rovere in “Scoppio di amore eguerra”, un dramma ambientato alle porte di Roma durante l’occu-pazione nazista, “Variazioni sul cielo” di e con Margherita Hack, larappresentazione teatrale del best seller di Stefano Benni “Il barsotto il mare”, Milena Vukotic in scena con “Il piccolo portinaio”,“LaMandragola” interpretata da Mario Scaccia e “I ragazzi irresistibili”,ovvero Johnny Dorelli e Antonio Salines.Per maggiori informazioni e per acquistare i biglietti basta navigare finoal sito www.infopointspettacoli.it. Altrimenti gli uffici provinciali delTeatro stabile delle Marche hanno sede a Fano, in corso Matteotti 4,tel. 0721.830145, fax 0721.830146, [email protected].

mi.bo.

UN PALCOSCENICO TUTTO DA SFOGLIARE

Diciotto eventi espositivi e undici conferenze. Sono i numeri di “Segnali d’arte”, la rassegna natadalla rete dello Spac, il Sistema provinciale di arte contemporanea, al quale aderiscono 14Comuni del territorio. Il calendario è stato intenso e variegato: mostre, istallazioni, videoproie-zioni e la novità rappresentata dalle conferenze sull’arte che hanno fatto incontrare critici, storici eartisti attorno a uno stesso tavolo per cercare di capire quale evoluzione e ruolo ha oggi l’arte con-temporanea. Qualche esempio: Fossombrone ha ospitato l’incontro tra giovani artisti e giovani criti-ci, a Pietrarubbia c’è stata la conversazione con Armando Ginesi sul futuro della scultura,a Fermignanocon Giuseppe Zigaina sul legame con Pasolini tra arte e letteratura, a Cagli con Pratesi e Watanabesul concetto di “arte pubblica”.La rassegna “Segnali d’arte” è iniziata a maggio ed è terminata il 6 novembre a Urbino con la con-ferenza di Bruno Corà e Paolo Icaro.«Si è realizzata inoltre l’idea di offrire percorsi culturali che associano all’arte contemporaneal’occasione di scoprire una provincia ricca di storia, di bellezze artistiche e di scenari naturali -

aggiunge Simonetta Romagna - ma anche una provincia ricca di fermenti culturali che concorrono a determinare una buonaqualità della vita. Ci auguriamo che il progetto possa realizzarsi anche il prossimo anno e ringraziamo i Comuni per il buonlavoro svolto. Infine invitiamo tutti a visitare le interessanti raccolte permanenti dei nostri centri Spac».

I SEGNALI D’ARTE LANCIATI DALLO SPAC

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TURISMO

Promuovere un turismo accessibile a tutti, dedicando maggiore attenzione alle pro-blematiche dell’ospitalità verso quelle persone che presentano bisogni speciali. E’ laparola d’ordine che la Provincia si è data, insieme ad altri 14 partner europei, ade-rendo ad un progetto pilota di inclusione sociale, denominato Care (AccessibileCities of European Regions), che prevede l’inserimento del nostro territorio in una“rete” di 15 itinerari europei rivolti ai turisti con bisogni speciali (disabili, anziani,donne in stato di gravidanza, personecon temporanee difficoltà motorie,celiaci). La qualità del turismo, e più ingenerale la qualità della vita di cittadini eospiti, è sempre più improntata ai con-cetti di “responsabilità”, “sostenibilità”, “etica” ed “accessibilità”. Da qui la volontàdell’Amministrazione provinciale di essere in prima fila in questo ambito, promuoven-do un itinerario,“Da Rossini a Raffaello attraverso le Valli del Foglia e del Metauro”, incui l’offerta turistica (hotel, ristoranti, musei, monumenti etc.) viene presentata analiz-zando accuratamente tutti gli aspetti che possono garantire la piena fruibilità dellestrutture per ogni tipo di turista, secondo un protocollo concordato a livello europeocon tutte le principali associazioni che si occupano di queste tematiche. Il progetto

“Care”, con i suoi 15 itinerari “accessibili”, verrà promosso alla Bit diMilano, sui siti internet dei vari paesi europei ed in tutte le agenzie viag-gi specializzate.

«Si tratta - evidenzia l’assessore al Turismo e vicepresidente della Provincia GiovanniRondina - di un tentativo pilota di offerta accessibile nella provincia di Pesaro eUrbino. Ci impegniamo affinché questo itinerario non sia l’unico, ma venga affianca-to da tanti percorsi che offrano valide risposte a tutti coloro che hanno bisogni spe-ciali e che vogliono scoprire senza grosse difficoltà il nostro bellissimo territorioricco di arte, storia, natura ed enogastronomia».L’itinerario “Da Rossini a Raffaello attraverso le Valli del Foglia e del Metauro” partedalla centralissima Piazza del Popolo di Pesaro e prevede una visita al Teatro Rossini,alla Biblioteca San Giovanni, alla Chiesa di S.Agostino e al Museo di ArteContemporanea “La Pescheria”. Lasciata Pesaro ed imboccata la strada per Urbino,viene consigliata una tappa a Colbordolo e alla “Fattoria del Borgo” di Montefabbri(che propone attività didattiche legate all’agricoltura biologica), per poi arrivare adUrbino, sulla piazza Duca Federico. D’obbligo una visita a Palazzo Ducale, alla GalleriaNazionale delle Marche e all’Oratorio San Giovanni. Fuori Urbino, prevista una tappaalla “Corte della Miniera”, agriturismo con Museo che svolge attività didattiche legateal disegno su carta e pietra, alla pittura su terracotta, all’aquilonistica e alla manipola-zione dell’argilla. Sulla strada del ritorno verso la costa, non può mancare una visita alMuseo del Balì di Saltara, per poi arrivare a Fano dove è possibile ammirare laCattedrale romanica e le numerose testimonianze di fastigia romane.

Giovanna Renzini

Il progetto europeo prevede un viaggiotra Foglia e Metauro rivolto a disabilianziani e persone con difficoltà motorie

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ITINERARI “ACCESSIBILI”PER SUPERARE OGNI BARRIERA

“Pesaro. Una città che fa scuola”. È questo il titolo delfrizzante cd rom sul turismo realizzato da 50 studen-ti dell’Istituto professionale statale per il commercio eil turismo “Branca” di Pesaro, con il patrocinio della

Provincia. Un cd giovane per i giovani, disponibile in mille copie e in quattro lin-gue (italiano, inglese, francese e tedesco), che vuole rappresentare un veicolo dipromozione del territorio attraverso brevi testi, informazioni utili, immagini sug-gestive. Ce ne è per tutti i gusti: itinerari per gli sportivi e gli amanti della natura,locali notturni più gettonati, pizzerie e ristoranti a portata di ogni tasca (ma anchefacili ricette da realizzare in proprio), feste in spiaggia, monumenti da ammirare eluoghi da non perdere. Una vera e propria “carta di identità” del territorio, a cuigli allievi del “Branca” hanno lavorato per tre anni, aiutati dagli insegnanti e dailoro coetanei dell’Istituto alberghiero “Santa Marta”. Le bellissime immagini sonodi Danilo Billi e Paolo Mulazzani.

UN CD PER I GIOVANIDEGLI STUDENTI DEL “BRANCA”

C’erano anche Salvatore Vergari e HansSchwering alla cerimonia per i 30 annidel gemellaggio tra la Provincia di Pesaroe Urbino e la città di Wolfsburg. I duemaggiori artefici del sodalizio del 1975sono arrivati insieme al sindaco diWolfsburg Rolf Schnellecke e a JürgenBäuerle, presidente della Provincia diRastatt, con la quale nel 2006 ricorrerà ildecennale del gemellaggio: ben 8 sonoinfatti i Comuni del nostro territorioche hanno instaurato sodalizi con altret-tanti comuni della provincia tedesca. Ladelegazione è stata accolta dal presiden-te della Provincia Palmiro Ucchielli e dalvice presidente e assessore al Turismo

Giovanni Rondina. La ceri-monia è stata precedutada un incontro degli ospi-ti con i rappresentanti diProvincia, Camera di

Commercio e associazioni di categoriasui temi dell’economia. In particolare, ilsindaco di Wolfsburg ha lanciato la pro-posta di realizzare nella sua città, dovelavorano 7 mila italiani, un grande centrocommerciale che veda convergere l’inte-resse di imprese italiane e tedesche.Non va dimenticato che Wolfsburg e laprovincia di Rastatt sono importantirealtà economiche: la prima è la patriadella Volkswagen, mentre nella secondahanno sede la Mercedes e la Bosch (cherealizza anche attrezzature per la lavora-zione del legno). I rappresentanti dellaProvincia, della Camera di Commercio edelle forze economiche, così come i sin-

daci degli 8 comuni gemellati con la pro-vincia di Rastatt, si sono detti disponibiliad una cooperazione per sviluppare lerispettive realtà economiche. Un nuovotassello che si aggiunge ai momenti diintegrazione susseguitisi in questi anninel campo della cultura (l’Istituto italia-no di cultura ha festeggiato il 20esimoanniversario), dell’arte, del turismo, degliscambi giovanili. Il sindaco di Wolfsburgha poi consegnato al presidenteUcchielli una scultura con lo stemmadella propria città. Molto apprezzato ilconcerto degli allievi del Conservatoriodi musica di Pesaro, diretti dal maestroVincenzo Piaggesi: Andrea Magrini(tromba), Andrea Mazzoleni (tromba),Alessandro Fraticelli (corno), AndreaRighi (trombone), Alessandro Conti(basso tuba).

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WOLFSBURG, 30 CANDELINE UN GRANDE GEMELLAGGIO

La guida “Lonely Planet”dedicata all’Italia, il piùimportante punto di rife-rimento per i turistiinglesi e americani, diffu-sa in cinque lingue in

tutto il mondo, segnala nell’ultima edi-zione, nella sezione Marche-Umbria, lecittà di Urbino e di Pesaro. Alla voce“Web resource” viene consigliato alturista il sito del turismo dellaProvincia di Pesaro e Urbinowww.turismo.pesarourbino.it, defi-nendolo «bello e completo».Un’ulteriore conferma della qualitàdel portale, che registra una media di5.000 contatti al giorno dall’Italia edall’estero.

NUOVO SITO SU LONELY PLANET

Da sinistra, il Palazzo Ducale e il Duomo di Urbino,il Teatro Rossini di Pesaro e la Villa del Balì a Saltara

ph. Adriano Gamberini

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AMBIENTESERVIZI SOCIALI

Un punto di riferimento per lavoratori extracomunitari, prove-nienti da altre regioni o per quelli che operano nelle aziendedel territorio e sono ospiti del Centro di prima accoglienza.Uno strumento per aiutare le fasce più deboli della cittadinan-

za a trovare un alloggio. L’Agenzia sociale per la casa è frutto di una collaborazione tra la Provincia,i Comuni di Pesaro e Fano,Assindustria, la Camera di commercio e le associazioni sindacali.«È un esempio concreto di intervento nel settore delle politiche sociali - sottolinea l’assessoreGraziano Ilari - Attraverso questa nuova struttura cercheremo di incentivare il mercato degli affit-ti, tramite un fondo di garanzia sostenuto da soci pubblici e privati, e sollecitando allo tempo stessoi proprietari al contenimento dei relativi canoni. Faremo insomma da intermediari tra le parti duran-te la stesura dei contratti». L’Agenzia sociale per la casa si trova a Pesaro in via Della Rovere 13(sede dell’assessorato ai servizi sociali del Comune), per informazioni telefonare allo 0721387324.

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Un servizio in aiuto delle fasce più deboli realizzato in collaborazione con i sindacatiAssindustria e Camera di commercio

NUOVA AGENZIA PER TROVARE CASA22

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VIAGGIO NELVOLONTARIATO

UN SORRISO IN CORSIA AIUTA A GUARIRE

Il nome scientifico già faridere: gelotologia. Cos’èuna cura medica a base digelati? Un buon iniziodirei se aggiungiamo inve-

ce che deriva dal greco “ghelos” o risata. Ma è meglioconosciuta come comicoterapia. E i suoi luminari nonsono altro che simpatici clown con il naso rosso, ilcamice colorato e una stravagante parrucca. Girano incoppia per le corsie degli ospedali seminando battutee gag comiche tra i degenti. Perché, come sostieneappunto la gelotologia, ridere fa bene ed è scientifica-mente correlato allo stato di salute dell’uomo.A Pesaro sono due le associazioni che, attrezzati consiringone di cioccolato al latte e bolle di sapone, fannovisita ai reparti di pediatria ed ematologia dell’ospeda-le San Salvatore: “Viviamo in positivo”, nata nel 2004(tel. 3383537560) e “Ridere per vivere”, operativa dal2000 (tel. 071949065). Entrambi hanno sede in provin-cia di Ancona ma fanno parte di un network di volon-tariato a livello nazionale. «Il nostro gruppo è una fami-glia di ben 67 nasi rossi: il più giovane ha 17 anni, il piùgrande 60 - racconta il presidente di “Vip” Raffaele

Mandolini in arte “clown Mithril”- e ci piacerebbe esse-re ancora di più. Per chi fosse interessato abbiamo inprogramma un corso per nuovi associati il 3, 4, 5 feb-braio 2006 a Senigallia». Ma anche la dottoressa Pippi,alias Silvia Marchionni, di “Ridere per vivere” ha qual-cosa da dire: «Oltre agli interventi di comicoterapiaall’ospedale di Pesaro, operiamo anche a Fano, Jesi eAncona. E poi organizziamo corsi di clownerie, improv-visazione teatrale e abbiamo anche un centro di docu-mentazione sulridere, la bibliori-sovideoteca». Gliimpegni delledue associazionisono tanti e la prossimaprimavera ne avranno unoin più perché l’assessoratoai servizi sociali ha in pro-gramma un incontro perspiegare a tutti che “c’ètanta medicina nel diverti-mento”.

Annalisa Piersigilli

Associazioni di clown dottorial lavoro all’ospedale San Salvatore La risata è la loro medicina

Un pomeriggio dello scorso novembre ilparco della Pace si è finalmente risveglia-to, purtroppo sotto un cielo carico dipioggia. Ordinato e pulito, dalle aree disosta pic-nic ai nuovi giochi per i più pic-coli, dalle fontanelled’acqua allo spaziorecintato dedicato aiquattro zampe. Masarà solo con l’arrivodella primavera che il parco rifiorirà intutti i sensi. I bambini delle scuole diPesaro si stanno già preparando. È più diun mese infatti che, con l’aiuto del Centrodi educazione ambientale, studiano inclasse cos’è un parco urbano, che tipo diuccelli vi fanno il nido o i mammiferi,insetti o anfibi che, passeggiandoci,potrebbero incontrare. Dai banchi poi,nei prossimi mesi, passeranno alle lezioniall’aria aperta, immersi nel verde delparco alle pendici del colle San Bartolo. Epotranno così leggere i pannelli didatticidelle piante più caratteristiche, faremerenda sulle panchine nuove, divertirsicon i laboratori tenuti dagli operatori delCentro di educazione ambientale.

Impareranno a riciclare lacarta, a tingere i tessuti con lepiante e a riutilizzare i rifiuti.Ma il parco della Pace è di tuttied è un luogo di benessere

relax anche per mamme, nonni, ragazzi esportivi. Lo sottolinea anche l’assessoreai beni ambientali e gestione rifiuti SauroCapponi: «Vorrei che quest’area verdediventasse il parco della famiglia.Qual è lamia speranza? Che tutti se ne prendanocura come fanno con la loro casa. Bastacon gli atti vandalici e ognuno facciaappello alla sua coscienza di buon cittadi-no».Illuminato da lampioncini e munito divideosorveglianza al cancello d’ingresso,fino al 30 marzo il parco può essere visi-tato dalle 7,30 alle 19 mentre da aprile asettembre dalle 7,30 alle 21.

Annalisa Piersigilli

«SARÀ IL PARCO DELLA FAMIGLIATRATTATELO BENE»

Fa da controaltare a quella più famosadi San Leo. E adesso, da quando è ter-minato il primo stralcio di lavori per ilsuo recupero architettonico e ambien-tale, sarà anche illuminata. E di certonon passerà inosservata passandolungo la strada della Valmarecchia. Larocca di Maioletto restaurata saràinaugurata entro l’estate del 2006quando anche il camminamento perraggiungerla verrà messo in sicurezzae diventerà quindi un po’ più sempliceraggiungerla. La Provincia ha acquista-to i ruderi della rocca nel 1990 e hainvestito più di 400 mila euro in que-sto restauro con l’obiettivo di valoriz-zarla turisticamente. Sono stati recu-perati, sin dal sottosuolo, i resti dellemura e i due torrioni.

a.pi.

MAIOLETTO,LA ROCCA SI ILLUMINA

L’Atlante fotografico “I funghi della Provincia di Pesaro eUrbino”, realizzato dall’amministrazione provinciale in stret-ta collaborazione con il gruppo “Bresadola” di Pesaro, faseguito al primo volume pubblicato nel 2004 e va ad arric-chire la specifica collana ambientale. E’ composto da 200schede sui funghi epigei ed ipogei, realizzate dagli espertiMarco Maletti e Paolini Romano. Un interessante strumentodi consultazione per conoscere meglio i funghi, insostituibilinell’ecosistema naturale e prelibatezze per il nostro palato.

FUNGHI, UN ATLANTE FOTOGRAFICO

Le raccomandazioni della Provincia dopo l’inaugurazione dei cinque ettari di verde alle pendici del colle San Bartolo

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PUBBLICA AMMINISTRAZIONESICUREZZA

Varata la “governance” delle partecipate. La Provincia ha istituito unanuova unità organizzativa incaricata del “governo” delle società in cuipossiede partecipazioni. La struttura, inserita nel settore “Controllo digestione,benchmarking, certificazione di qualità”, è coordinata dal diret-tore generale dell’ente Roberto Rondina. Ne fanno parte i direttori diarea, il dirigente del servizio competente, il funzionario responsabile del“Controllo di gestione”, il capo ufficio del settore “Partecipazioni insocietà e consorzi”. La nuova unità organizzativa potrà inoltre avvalersi della consu-lenza di professionisti esperti in materie economico-aziendali. Le società partecipatedella Provincia sono Megas, Megas net, Megas trade, Fiere di Pesaro, Patrimonio fiere,Società aeroportuale “Fanum Fortunae”,Aerdorica, Consorzio navale marchigiano, Sil(Soggetto intermediario locale del Pattoterritoriale dell’Appennino centrale),Codma e Cosmob.«Il tema della “governance” - spiega ildirettore generale Roberto Rondina - è quanto mai attuale e strategico per gli entilocali. L’esigenza di razionalizzare la gestione dei servizi, l’evoluzione normativa chespinge verso la loro esternalizzazione, la scarsità di risorse finanziarie a disposizionesono fattori che induconosempre più gli enti locali adadottare il modello di“Comune e Provincia hol-ding”. E così le amministra-zioni devono occuparsinon più solamente dellagestione dei servizi in eco-nomia, ma anche dell’indi-rizzo e del controllo dellesocietà partecipate attra-verso le quali gestiscono i servizi pubblici e altre attivitàdi interesse pubblico.«A questo proposito - puntualizza Rondina - si riscontraper gli enti locali l’inesistenza, nella maggior parte deicasi, di un sistema integrato di verifiche che permetta diindirizzare e controllare l’attività delle società partecipa-te e di poter incidere efficacemente sulla loro gestione».

mi.bo.

Negli ultimi anni il ruolodella polizia provinciale ha

acquistato sempre maggio-re importanza, viste lenuove funzioni attribuitealle Province con la rifor-ma del titolo V della Costituzione. L’attività degli agentispazia su vari versanti: vigilanza stradale nel territorio dicompetenza, tutela ittico-venatoria, tutela della sicurezza(attività di pubblica sicurezza, quando richiesta dallaPrefettura, ma anche sopralluoghi per l’idoneità dellestrutture ricettive e partecipazione ad attività antincen-dio nel periodo estivo), tutela del suolo e del territorio,tutela ecologica-ambientale (controllo associato strada eambiente sul trasporto dei rifiuti, controllo delle emis-sioni sonore e di quelle atmosferiche emesse dagli inse-diamenti produttivi), fino al supporto amministrativo.Nato 6 anni fa, il corpo di polizia provinciale di Pesaro eUrbino, che conta 25 agenti, è stato il primo ad esserecostituito nelle Marche. Un’occasione per riflettere sulruolo e sulle prospettive di sviluppo è stata la prima“Conferenza nazionale della polizia provinciale”, pro-mossa a Pesaro dall’Upi (Unione delle Province d’Italia)e dalla Provincia, con il patrocinio dell’Associazionenazionale Comuni d’Italia (Anci).Sia il presidente Palmiro Ucchielli che il sindaco di Pesaro

Luca Ceriscioli ed il presidente della Regione MarcheGian Mario Spacca hanno evidenziato la necessità di lavo-

rare insieme, polizia statale, provinciale emunicipale,unendo gli sforzi, coordinandopersonale e risorse per rispondere sem-pre più efficacemente al bisogno di sicu-

rezza dei cittadini, nei più svariati versanti. Come eviden-ziato da Ucchielli, «le Province hanno assunto un ruolosempre più importante anche nei settori della poliziaamministrativa locale e della sicurezza, tanto che i loropresidenti sono presenti all’interno del Comitato provin-ciale per l’ordine e la sicurezza pubblica istituito pressoogni Prefettura. È necessario però, a livello nazionale eregionale, rafforzare il ruolo delle polizie locali, comerichiesto nella proposta di legge nazionale presentata daRegioni, Province e Comuni». Sinergia è stata la parolad’ordine anche del sindaco Luca Ceriscioli, secondo cui«in un clima di risorse decrescenti bisogna far fronte conazioni di coordinamento per dare risposte ai nostri cit-tadini». Una pronta risposta è giunta dalla Regione, il cuipresidente ha annunciato l’approvazione, a breve, di unalegge regionale sulla polizia amministrativa locale, cheraggrupperà tutti gli ambiti della sicurezza: da quellaurbana a quella ambientale, da quella sociale alla sicurez-za sul lavoro.

Giovanna Renzini

Dal 2000 al 31 ottobre 2005 la poliziaprovinciale di Pesaro e Urbino haredatto 6216 verbali per violazione delcodice della strada, 133 per violazionedelle norme sulla pesca, 348 per viola-zione delle norme in materia diambiente, 65 per abbattimento abusivodi piante, randagismo, cave e strutturericettive, mentre negli anni 2004-2005sono elevate 112 sanzioni per violazio-ne delle norme sulla caccia. I dati sonostati resi noti dal comandante DanieleGattoni alla prima “Festa del corpo dipolizia provinciale”, voluta dal presiden-te Ucchielli «per ringraziare gli agentiper la passione e l’impegno costante a

favore della collettività».La cerimonia, che ha segui-to di qualche settimana la“Conferenza nazionaledella polizia provinciale”, è servita anchea fare il punto sulle operazioni svoltenegli ultimi mesi.Tra queste, l’importanteoperazione “Tiber Oil”, che ha visto lapolizia provinciale di Pesaro e Urbinocollaborare con il Noe (Nucleo operati-vo ecologico) di Perugia ed il Corpoforestale dello Stato nelle indagini con-cluse con l’arresto in Umbria di un’inte-ra famiglia che per anni ha truffato offici-ne meccaniche delle province di Perugia,Pesaro e Urbino (soprattutto di

Novafeltria, Talamello eCarpegna) e Forlì-Cesena, raccogliendo iloro rifiuti tossici e get-

tandoli nel Tevere. Un’attività in siner-gia, in cui grande importanza ha avuto lacollaborazione delle aziende e delleofficine meccaniche truffate, in tuttouna cinquantina.A breve l’azione di vigi-lanza sul territorio verrà potenziataaffiancando agli agenti di polizia provin-ciale circa 60 guardie volontarie (ecolo-giche, venatorie, ittiche) tra quelle chelavorano per conto delle associazioni,che verranno formate attraverso unapposito corso.

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L’obiettivo è unire le forze per l’incolumità dei cittadini

POLIZIA PROVINCIALENUOVE FUNZIONI

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DATI E OPERAZIONI EFFETTUATE

UNA “GOVERNANCE” PER LE SOCIETÀ PARTECIPATE

La nuova struttura garantirà alla Provincia indirizzo e controllo nella gestione dei servizi

Roberto Rondina

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PARIOPPORTUNITÀ

Far emergere la ricchezza chenasce dalla differenza, in particola-re quella fra uomini e donne, da cuiderivano stili manageriali diversi,

accenti diversi su competenze e attitudini, un diverso modo di viverel’organizzazione del lavoro e di contribuire all’evoluzione dei sistemi.È questo l’obiettivo di “Metti in moto il talento”, un progetto con-giunto e integrato (valutazione, sviluppo, valorizzazione) che laProvincia sta portando avanti e che intende proporre come esempioalle altre amministrazioni e al mondo imprenditoriale.Alla base dell’i-niziativa c’è la volontà di mettere le persone al centro dei processi,modificando “le regole”, cioè i sistemi di valutazione dei dipendentifinora in uso e facendo crescere una cultura della valorizzazione degliindividui e del self-empowerment.

Questa maggiore attenzione che l’amministrazione provinciale intende dedicare alcontributo, unico, delle persone che ci lavorano, si intreccia con gli obiettivi dellaconsigliera di parità Camilla Fabbri, attenta a promuovere la valorizzazione delle dif-ferenze di genere negli ambienti di lavoro, sia enti pubblici che imprese. Da qui ilprogetto comune “Metti in moto il talento”, nella convinzione che mettere al cen-tro le competenze dei dipendenti e le loro specificità rappresenti anche una levacompetitiva per lo stesso sistema e per il raggiungimento delle strategie delle orga-nizzazioni.«Su questo piano - spiega il presidente Palmiro Ucchielli - la Provincia ha lavoratonel corso di questi anni per dare attuazione a quelle che costituiscono due prioritàdell’Amministrazione: la riorganizzazione della macchina amministrativa e la qualitàdella vita nei luoghi di lavoro, sviluppando percorsi innovativi nell’ambito del benes-sere organizzativo e nelle attività di sviluppo delle risorse umane».

Il presidente della Provincia PalmiroUcchielli è stato recentemente nominatocoordinatore per le politiche giovanilidell’Upi nazionale (Unione delle Provinced’Italia). Obiettivi principali dell’Upi sutale versante sono quelli di sollecitaretutte le Regioni a dotarsi di una legge suigiovani, così come di chiedere, insiemeall’Anci (Associazione nazionale deiComuni d’Italia) una legge nazionale edun ministero dedicato alle politiche gio-vanili. Nel marzo 2005 il Consigliod’Europa ha ribadito la sua politica di

investimento nelle risorse umane, sotto-lineando il ruolo chiave dei giovani: èstato così siglato il Patto Europeo per laGioventù, un documento che si proponedi migliorare l’istruzione, la formazione,la mobilità, l’inserimento lavorativo e l’in-clusione sociale dei giovani. In questadirezione si sta muovendo da tempoanche l’assessorato alle Politiche giovani-li e comunitarie della Provincia, cheanche nel 2006 continuerà a lavorare percreare nei giovani una maggiore consape-volezza dei valori democratici che sono

alla base dell’identità europea. Questi itemi che si dibatteranno nella secondaedizione del “Meeting internazionale deigiovani” di Urbino, che rappresenterà unmomento di confronto per Comuni,Province e Regioni italiane ed europeecon l’obiettivo di rafforzare cultura, stra-tegie e temi comuni per dare voce ecorpo alla centralità dei giovani nelleazioni di governo a tutti i livelli.

Adottare strumenti che consentano di tenere contodelle peculiarità di uomini e donne nelle politiche di svi-

luppo del territorio: questo il senso del “bilancio di genere”, che permette di integrare la prospettiva dell’uguaglianza tra uominie donne in tutte le fasi e a tutti i livelli delle politiche pubbliche da parte degli attori coinvolti nei processi decisionali. È uno degliobiettivi del protocollo d’intesa a cui ha aderito anche l’amministrazione provinciale, che si propone la costruzione di una “rete”tra Province e Comuni per la diffusione di azioni sulle pari opportunità e lo scambio di buone prassi. Il protocollo è stato firma-to dall’assessore alle Pari opportunità Simonetta Romagna e dall’assessore alle Pari opportunità della Provincia di Genova, capo-fila della rete, Marina Dondero. Della “rete” fanno parte anche le Province di Modena, Siena,Torino, Firenze, Parma, Ferrara, LaSpezia,Alessandria, Milano e i Comuni di Genova,Aosta,Torino, Rimini, Firenze, Cuneo.

Prende il via la terza edizione del progetto “Le Modelle. Antiche Donne &Contemporanee. Percorsi di genealogia femminile” organizzato dalla Provincia(assessorati alla Cultura, Pari opportunità e Politiche giovanili) in collaborazione con

la Consigliera alle Pari Opportunità, lescuole superiori del territorio provinciale,la Regione Marche e i Comuni di Pesaro,Fano e Urbino.Al progetto, che nelle scor-

se edizioni ha visto una grande partecipazione di pubblico, specialmente giovanile,hanno aderito 12 scuole superiori della provincia, per un totale di oltre 1200 stu-denti e 23 insegnanti. Ricco e articolato il programma della rassegna, nata con loscopo di trasmettere, soprattutto alle nuove generazio-ni, il patrimonio di idee e conquiste delle donne nelcorso dei secoli, fondamentale per lo sviluppo dellanostra società e cultura. Il programma prevede incontricon le scuole e conferenze spettacolo aperte a tutti.

LEZIONE IN CLASSEGrazie alla preziosa collaborazione avviata neglianni passati con la “Casa delle Donne” di Pesaroe con le donne delle associazioni sindacali, nelle12 scuole superiori aderenti all’iniziativa verranno tenute, da esperte in varisettori, delle lezioni di approfondimento sulla cultura di genere, la storia, illavoro, la legislazione, le pari opportunità. Nel corso degli incontri, a cui sisono già iscritti 850 ragazzi, saranno presentati due importanti documenti fil-mati. Il primo in collaborazione con l’Udi (Unione donne italiane) e presenta-

to in anteprima nazionale, intende ripercorrere in maniera sintetica, ma suggestiva, la storiografia occidentale vistada un’ottica femminile, includendo anche la narrazione delle tappe fondamentali della storia dell’emancipazione ebrevi spunti di riflessione sulla cultura di genere e sul pensiero della differenza. Il secondo filmato, “Una mattina mison svegliata. Donne e resistenza nella provincia di Pesaro e Urbino”, già presentato con successo in occasione dellecelebrazioni del 60° anniversario della Liberazione, è un prezioso documento storico che attraverso intervistedirette alle partigiane del territorio, racconta la partecipazione attiva delle donne alla resistenza e il loro fonda-mentale contributo nella conquista della libertà e della democrazia nel nostro Paese.

CONFERENZE SPETTACOLOProseguono anche gli applauditi incontri pomeridiani con le protagoniste del mondo di ieri e di oggi, cioè quelle“Modelle” della storia passata e presente che con il loro punto di vista, il loro pensiero, la loro intelligenza e capa-cità hanno rappresentato e rappresentano tuttora veri e propri modelli femminili. Dopo Cecilia Paine & MargheritaHack, Virginia Woolf e Sandra Petrignani, Anna Freud & Manuela Fraire, Artemisia Gentileschi & Natalia Aspesi, DorothyParker & Lucia Poli (per citarne solo alcune), quest’anno, da sabato 4 marzo a sabato 8 aprile 2006 si avvicenderan-no sui palcoscenici dei teatri di Pesaro, Fano e Urbino, cinque coppie di donne protagoniste di ieri e di oggi, tra cuiHanna Arendt & Ida Dominijanni, Tina Modotti & Patrizia Pulga, Carla Lonzi & Laura Lepetit. Il calendario definitivodelle conferenze è sul sito www.provincia.ps.it, alle voci “politiche giovanili” e “pari opportunità”.

QUANDO LA DIFFERENZA… METTE IN MOTO IL TALENTO

Un progetto per far emergere le peculiarità di uomini e donne in enti pubblici e imprese

I GIOVANI E I DIRITTI UMANI

E LA PARITÀ FINISCE IN “RETE”

“LE MODELLE”AL VIA LA TERZA EDIZIONE

Coinvolti 1200 studentidi dodici istituti superiori

SopraIda Domini Jannie Hanna Arendt

A destraTina Modotti

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TRA LE PAGINEDELLA PROVINCIAIL CONSIGLIO

Non solo amministratrici, ma anche rappresentati della società e delmondo del lavoro. Ha un nuovo volto femminile la “Commissione perle pari opportunità tra uomo e donna” fresca di debutto in Provincia.Tra le conferme spicca la consigliera provinciale Ds AntonellaAmaranti alla presidenza, ma le si affiancano numerose new entry.Formano il rinnovato organismo, che ha il compito di valorizzare ilmondo femminile e rimuovere qualsiasi discriminazione tra i sessi, lecinque consigliere provinciali (insieme alla presidente Amaranti, Paola

Bartolucci, Silvana Carloni, Elisabetta Foschi eMarinella Topi), l’assessore alle pari opportunitàSimonetta Romagna, la consigliera di paritàCamilla Fabbri, sei rappresentanti del Consiglio

delle donne elette, un organismo di recente istituito dalla Provinciaper riunire le amministratrici del territorio, (Nancy Feduzi, AlessiaMorani, Margherita Mencoboni, Lucia Pretelli, LetiziaValli e Gloriana Gambini), Daniela Barbaresi in rappre-sentanza dei sindacati confederali, Cristina Petroccioneper le associazioni di categoria e Mounya Allali per leassociazioni degli immigrati.Compiti della commissione sono: acquisire conoscenzesulla condizione femminile nella provincia; presentareinterventi e proposte per garantire la presenza delledonne nella vita sociale e politica; operare per rimuo-vere e superare le forme di emarginazione presenti

nella società; valorizzare e diffondere la cultura della differenza; esprimere pareri eosservazioni sull’attività dell’Amministrazione provinciale.La commissione potrà essere allargata alle rappresentanti delle associazioni femmi-nili del territorio che, di volta in volta, saranno coinvolte nella discussione.

Milena Bonaparte

Volti nuovi, passaggi di consegne. Negli ultimi mesi ci sono stati alcuni avvicendamenti nei seggi del consiglio pro-vinciale. Ecco le ultime novità da sala “Pierangeli”. Con le elezioni regionali di aprile il consigliere AlmerinoMezzolani (Ds) è stato chiamato all’incarico di assessore alla sanità marchigiana, lasciando così il posto al primodei non eletti della lista, Federico Talè, assessore ai servizisociali del Comune di Mondavio. Inoltre, in seguito alle dimis-sioni del capogruppo di Forza Italia Pierugo Boni, è rientratonell’assise di viale Gramsci Settimio Bravi, sindaco “azzurro” diSant’Angelo in Vado, mentre capogruppo Fi è stato nominatoil consigliere Mauro Falcioni, assessore del Comune di Fano.

m.b.

UNA COMMISSIONE TUTTA AL FEMMINILE

Confermata alla presidenza la consigliera Antonella Amaranti

PASSAGGI DI CONSEGNE IN SALA “PIERANGELI”

Un portfolio fotografico di ben 140immagini, esaurienti didascalie, quattrosezioni (storia, arte, territorio e vita)introdotte da schede monografiche eduno schema redazionale in grado di dareuna visione complessiva di tutto ciò che ilterritorio può offrire. Sono le caratteristi-che del volume “La Nuova ProvinciaBella” realizzato dalla Provincia di Pesaroe Urbino, che verrà utilizzato come stru-mento di auto presentazione, nonché direferenzialità nei rapporti istituzionali,negli scambi internazionali e negli eventi turistici in ambi-to nazionale ed estero, sottolineando, soprattutto attra-verso una comunicazione visiva di forte suggestione, levalenze culturali, turistiche e storiche del territorio.Stampata in carta patinata e in tre lingue (italiano, ingle-se e tedesco), la pubblicazione si presenta in una vestecompletamente rinnovata rispetto alla prima edizionedel 1998, la cui scorta disponibile è andata esaurita. Ilprogetto, realizzato avvalendosi quasi completamentedelle risorse umane interne all’ente, è stato coordinatodall’Ufficio Comunicazione della Provincia, di cui è

responsabile Stefania Geminiani, con la collaborazionedegli Uffici Cultura,Turismo e Informazione, immagine,stampa e marketing territoriale. Il volume è stato ideato

e curato da Dante Piermattei, le fotogra-fie sono di Adriano Gamberini ed Elio eStefano Ciol, mentre le schede monogra-fiche sono state realizzate da GiovannaRenzini.A seguire le varie fasi, un gruppodi lavoro costituito da MarcelloCiamaglia, Adriano Gamberini, StefaniaGeminiani, Silvia Melini, Dante Piermatteie Ignazio Pucci.“La Nuova Provincia Bella”, che si aprecon il saluto del poeta Tonino Guerra edell’ex cancelliere tedesco GerahardSchroder, cittadino onorario di Pesaro,

vede, oltre agli interventi del presidente della ProvinciaPalmiro Ucchielli, del vice presidente e assessore alTurismo Giovanni Rondina e dell’assessore alle Attivitàculturali - Editoria Simonetta Romagna, anche il contri-buto del noto regista Leandro Castellani che, nel sotto-lineare come questo territorio sia un vero e proprioparadiso terrestre, evidenzia come “sembri impossibileche mare e montagna, arte e vita, agricoltura e industriariescano a combinarsi in maniera così geniale”.Il volume è in vendita presso il bookshop dell’UfficioTurismo in via Rossini.

“LA NUOVA PROVINCIA BELLA”BIGLIETTO DA VISITA… INTERNAZIONALE

Quattro sezioni e suggestive immaginiper raccontare in tre lingue la storia l’arte, il territorio e la vita quotidiana

Un omaggio all’opera dello scultore Giancarlo Lepore. Un omaggio tutto da sfogliare eammirare che racchiude i recenti traguardi raggiunti dalla ricerca espressiva dell’artistache dalla “Casalaboratorio” di Borgo Pace, la sua abitazione atelier, si irradia nei maggio-ri centri espositivi italiani ed esteri. E il catalogo “Giancarlo Lepore, xilografia e scultu-ra”, che la Provincia ha presentato nella sua sede di Urbino il 28 novembre, documen-ta l’ultimo evento di cui lo scultore è stato protagonista.La mostra che a maggio ha rein-ventato le sale del castello di Rastatt, una iniziativa realizzata dal landkreis tedesco fra leattività di gemellaggio con la Provincia di Pesaro e Urbino (assessorato al turismo) proprio per valo-rizzare la figura di un artista che ha operato per lunghi anni sia in Italia sia in Germania.Lepore racconta così nel catalogo la ricerca creativa della “Casalaboratorio”, immersa nei boschi

dell’Alpe della luna:“Il mio lavoro, che già era legato ai temi naturali, ha cominciato a essere una cronaca dello scorrere delle sta-gioni. Nelle ultime figure in vetro si riflette la luce del sole invernale, delle forme bizzarre del ghiaccio nei giorni di neve. Nel legnoinvece si sente il vento caldo, il segno secco della roccia e del tronco contorto. La terracotta riporta ai colori che esplodono conil fiore nelle giornate che si allungano e la lamiera ossidata registra il carattere del bosco in autunno. Una storia che si ripete ognivolta diversa, popolata dalle ombre lunghe sui campi, da un battito di ali tra le foglie. Un omaggio allo scorrere delle vicende del-l’uomo da un punto di vista privilegiato ma per niente distante dalle cose del mondo”.

m.b.

GIANCARLO LEPORE, GEMELLAGGIO D’ARTE

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Da sinistra, Settimio Bravi, Federico Talè e Mauro Falcioni

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Page 16: di Pesaro e Urbino - provincia.pu.it · (foto Adriano Gamberini) La Provincia di Pesaro e Urbino Periodico dell’Amministrazione provinciale di Pesaro e Urbino n.3-4 dicembre 2005

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TRA LE PAGINEDELLA PROVINCIA

I “Ritratti in bianco e nero” di FrancoAndreatini hanno preso il largo. È proprioil caso di dirlo visto che la terza parte delle“Storie di una Pesaro d’altri tempi”, rac-contate dalle fotografie d’epoca, sonodedicate alla vita balneare lungo il litoralecittadino, dagli anni Dieci fino ai mitici anniSessanta.«Il volume parte con alcune guide turisti-che - spiega l’autore - dove, con enfasi elessico fiorito, si descrive Pesaro e la zonamare in pieno sviluppo, con i suoi viali, vil-lini e il Kursaal, simbolo per eccellenzadella vita estiva».Quindi l’obbiettivo fotografico si spostasull’altra struttura-simbolo della zonamare:Villa Marina che, inaugurata nel 1928come Colonia dei postelegrafonici, è stataper decenni un punto di riferimento per ilturismo “sociale” di migliaia di giovani pro-venienti da ogni parte d’Italia.«Il terzo capitolo è dedicato al rilancio delturismo nel Dopoguerra - sottolineaFranco Andreatini - La “vocazione turisti-ca” di Pesaro riprende vita a metà deglianni Cinquanta quando, in pienaRicostruzione, si parte anche con l’ediliziaalberghiera che in pochi anni trasformeràl’aspetto di tutta la zona mare».Infine i personaggi più o meno noti delperiodo: albergatori, ristoratori, il decanodei concessionari di spiaggia,due bagnini disalvataggio, simboli dell’italian-lover in ver-sione “on the beach”, un cantante gira-mondo, un precursore della modernaimprenditoria legata a un prodotto tipica-mente estivo, il gelato, e i locali da ballodove si eleggevano miss a raffica.Ricordi e immagini, quasi tutte inedite, diuna Pesaro lontana che rivive tra le paginedi un volume da donare e conservare.

È la sua terza raccolta di versi ad arrivare in libreria. Un piccolo edelicato volume che offre in copertina un disegno dell’autricequando era bambina. Si intitola “In cerca di poesia” il nuovo librodi Bianca Bonazzoli, presentato dalla Provincia (assessorato alleattività culturali, editoria, pari opportunità) il 29 settembre tra gliappuntamenti della rassegna “Palinsesto cultura”.«Il mondo di Bianca Bonazzoli - scri-ve Maria Lenti nella nota critica che chiude il volumetto - si è configurato in unadimensione di limpidità scoperta, di messa al bando di ogni conflitto e di ogni scon-trosità, rischiando anche il crinale del verso-diario, del verso-racconto per necessitàdi dire e di salvare il suo tempo privato, o il tempo di un silenzio pieno di premureper la propria (e altrui) vita, senza il quale a lei sembra impossibile gustare e sentire ilvalore del quotidiano e della propria esistenza. È la cifra stilistica già riscontrata nelleraccolte precedenti (“Poesie in presa diretta” del 1985 e “Le poesie” del 1991) conla differenza che in questa sua ultima proposta viene privilegiato il succo, tutto inte-riore, di una esperienza rispetto all’esperienza stessa». Bianca Bonazzoli è nata e vivea Pesaro, dove ha ricevuto premi e riconoscimenti insieme al calore dei suoi lettori.

Un’antologia letteraria per sfogliare volti inediti della provincia. Poesie, romanzi, racconti, lettere che tracciano una mappa del ter-ritorio nelle sue peculiarità sociali e antropologiche che si sono succedute nel tempo. È il nuovo volume di Nando Cecini, pubbli-cato dall’assessorato ai beni storici, artistici, archeologici, progetto “Cento borghi” e dall’assessorato alle attività culturali, editoria.Immergendosi nel volume “La provincia illuminata”, sottotitolo “Congiunture letterarie nella provincia di Pesaro e Urbino dall’XIal XX secolo” (Metauro Edizioni), si può scoprire, tanto per fare un esempio, l’esistenza di Sterleto, un borgo fortificato,oggi scom-parso e dimenticato, che nel Duecento sorgeva nelle vicinanze di Pergola.“Le pagine letterarie che compongono il volume ripercorrono con scrupolo le ramificazioni viarie e i centri più o meno piccoli edanno un’idea precisa delle trasformazioni dell’assetto geo-politico lungo i secoli che vanno dal Duecento alle soglie del Duemila- scrive l’assessore ai beni storici, artistici, archeologici, progetto “Cento borghi” Paolo Sorcinelli nella presentazione dell’opera -Dalle sortite letterarie scaturisce, a ben vedere, una mappa del territorio che è possibile leggere da diversi punti di vista: mobilitàdei viaggiatori, interessi paesaggistici e artistici, poli di attrazione culturale, relazioni interpersonali e vicende politiche. In questamaniera i lettori potranno avere un quadro composito attraverso il quale sarà possibile delineare l’atmosfera e la visione del ter-ritorio pesarese e urbinate nelle diverse peculiarità sociali e antropologiche dei tempi”.

m.b.

“Scintille di sole” è un libro di poesie che regala emozioni, per-ché riesce a toccare l’anima di chi lo legge tirando fuori quel-l’arcobaleno di sentimenti che attraversano la vita: dall’amorealla sofferenza, dall’accettazione alla speranza, dalla delusionealla gioia.Autrice della pubblicazione (edita dalla Otma Edizionidi Milano) è la pesarese Barbara Colapietro, alla sua seconda

esperienza letteraria, dopo la raccolta “E il mio cuore ha ripreso a cantare”.Colpisce nella giovane scrittrice, che dal 1994 crea poesie e racconti in forma difiaba, l’immediatezza della sua ispirazione poetica, la spontaneità con cui parla diamore e solitudine, facendo intravedere sempre, anche nei momenti più bui, unraggio di luce.“Barbara Colapietro - scrive l’editore Otmaro Maestrini nella prefazione - traccianei suoi versi un percorso dentro la poesia, dentro il sogno della vita, dentro lavita che sa vestirsi a festa non appena il cuore si apre a un respiro più ampio,menoegoista e possessivo, illuminato da una luce che viene dall’alto e che si allunga indirezione dell’immenso”.

g.r.

Hanno la cadenza musicale di una nenia,giocano con il lettore quasi fossero scio-glilingua e filastrocche, incantano per larigorosa ricerca linguistica. Sono i “Versialfabetici”, l’ultima raccolta della poetes-sa urbinate Maria Lenti presentata il 16novembre in Provincia nella rassegna“Palinsesto cultura”, organizzata dall’as-sessorato alle attività culturali, editoria,

UN TUFFO IN BIANCO E NERO NELL’ESTATE D’ALTRI TEMPI

“SCINTILLE DI SOLE” PER L’ANIMABONAZZOLI, IN CERCA DI POESIA

Due “città ideali” allo specchio. Due tentativi, i meglio riusciti, di raggiungere quel-l’equilibrio tra forma urbana e paesaggio tanto vagheggiato e teorizzato nelRinascimento. Urbino, la più celebrata, e la toscana Pienza che svetta nella Vald’Orcia. L’una e l’altra si richiamano a vicenda, anche per la collaborazione e l’ami-cizia che legarono gli illustri “committenti”, da una parte il duca Federico daMontefeltro, dall’altra papa Pio II, Enea Silvio Piccolomini, entrambi umanisti diprofonda cultura e sensibilità che sembra si siano voluti cimentare su chi per primo,e meglio, riuscisse a realizzare l’ideale di città.Un inedito parallelismo che emerge dalle pagine del volumetto “La valle magica”(casa editrice “Le Balze” di Montepulciano) curato dall’architetto Roberto Biagianti,toscano di origini e studi, scrittore per passione, che dirige il settore urbanistica eterritorio della Provincia di Pesaro e Urbino.Del fascino della Val d’Orcia parlano le vicende storiche, nel periodo che va dal XIIIal XVI secolo, le testimonianze monumentali e architettoniche, i paesaggi di un ter-ritorio che un anno fa è stato riconosciuto dall’Unesco patrimonio dell’umanità. Lalotta tra Siena e Firenze, Ghino di Tacco, i centri storici, la via Francigena, le rocche,le abbazie, le fortezze, le suggestive vallate sono i protagonisti di un racconto cherimanda idealmente alla Urbino rinascimentale e al suo Duca, per focalizzare paral-lelismi, dualismi e intrecci artistici e culturali.Federico da Montefeltro e Pio II, due personalità del Quattrocento entrate “nellastoria dell’urbanistica italiana e adesso anche mondiale - scrive Roberto Biagianti -per aver perseguito l’ideale di perfezione urbana, puntando l’uno su un modello diPalazzo a forma di città, l’altro su quello di Città a forma di piazza”.Un piccolo saggio, con testi in italiano e inglese, e insieme un prezioso vademecumper un itinerario parallelo alla scoperta di due vallate unite dalla storia.

Milena Bonaparte

VITE PARALLELE DI DUE “CITTÀ IDEALI”

QUANDO IL VERSO È ALFABETICOpari opportunità. L’opera è pubblicatadalla casa editrice Quattroventi di Urbino(112 pagine). “Quest’ultimo libro di poe-sie di Maria Lenti - scrive il criticoVitaliano Angelini - dopo il video-testo ‘Alungo ragionarne insieme’, è sorpresa egià il titolo,‘Versi alfabetici’, è una premes-sa.Vuoi per quel tanto di rigorosa ricercalinguistica che ormai è una connotazionedella poetessa urbinate, vuoi per gli assun-ti di filastrocca popolare a cui si è riman-dati inaspettatamente, il libro scandisceparole che danno forma a una musicalità

attraverso la quale si rende concreto ilsuperamento della stessa occasionepoetica, del fatto reale, dell’avvenimento,dell’esperienza individuale e privata.“All’improvviso e in sincrono con la let-tura, infatti, chi legge si trova dentro lacadenza musicale della nenia o, in alcunicasi, dello scioglilingua ed è investito dalpotere evocativo e di reminiscenza pro-prio della poesia, ma non solo della poe-sia, anche dell’arte figurativa, soprattuttodell’arte figurativa”.

m.b.

VIAGGIO NEL TEMPO ILLUMINATI DALLA LETTERATURA

“La scrittura va sola peril mondo”, definito dal-l’autore “trattatello fan-tasioso di scritturacreativa” (Manni Editori2005), è il nuovo volu-me dello scrittore fanese GabrieleGhiandoni. Fresco di stampa, il libro èstato presentato il 19 ottobre inProvincia tra gli appuntamenti della ras-segna “Palinsesto cultura” organizzatadall’assessorato alle attività culturali,editoria, pari opportunità.

GHIANDONI E LA SCRITTURA CREATIVA

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Page 17: di Pesaro e Urbino - provincia.pu.it · (foto Adriano Gamberini) La Provincia di Pesaro e Urbino Periodico dell’Amministrazione provinciale di Pesaro e Urbino n.3-4 dicembre 2005