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1° Vacanza Studio
Spoleto
“ Dialogando sul Confine”
Biologo - Dottorando
L’essenzialità delle membrane per la vita come noi l
Partendo da una prospettiva storico evoluzionistica la formazione spontanea di compartimenti risulta
necessaria per descrivere gli organismi viventi, infatti la distinzione tra ambiente interno ed esterno è
fondamentale per il mantenimento
metaboliche. Il concetto di autopoiesi chimica mette in risalto l’importanza del confine negli esseri
viventi unicellulari e può essere esteso a livelli meta
La specializzazione delle membrane dovuta alla diversità lipidica e alle interazioni lipidi
glucidi ha creato una varietà di funzioni immensa dimostrando la plasticità e la versatilità
dell’involucro cellulare. L’accoppiamento di diverse identità cellulari è stato con
dei motori dell’evoluzione degli organismi superiori e l’organizzazione superiore di diverse entità
cellulari è stata in grado di creare livelli emergenti ibridi (tra cui l’uomo).
La verità riposa sicura, nascosta all'ombra di una tautologia
Sembrano esserci territori che percepiamo “là fuori”, a noi alieni, e pericolosi, dai quali ci difendiamo
con le solide mura del “sé”. Le tradizioni yogiche, a questo proposito, parlano di “gusto dell'Io”,
riferendosi alla confortante sensazione che qualsiasi gesto, persino provocando sofferenza, “ci
appartenga”. E spesso, la domanda terapeutica può essere riassunta così: “
questo confine, modificandolo?”. Il confine (non a caso rappresentato da Giano bifronte) è al tempo
stesso fonte di potere (connette gli elementi del sistema attraverso le differenze processuali) e gabbia
(impedisce il cambiamento mantenend
1° Vacanza Studio AIEMS
Spoleto - 14/17 settembre 2012
“ Dialogando sul Confine”
Matteo Allegretti Dottorando Max Planck Institut - Francoforte
L’essenzialità delle membrane per la vita come noi la conosciamo
Partendo da una prospettiva storico evoluzionistica la formazione spontanea di compartimenti risulta
necessaria per descrivere gli organismi viventi, infatti la distinzione tra ambiente interno ed esterno è
fondamentale per il mantenimento dell’identità cellulare e la separazione delle diverse funzioni
Il concetto di autopoiesi chimica mette in risalto l’importanza del confine negli esseri
viventi unicellulari e può essere esteso a livelli meta-cellulari.
lle membrane dovuta alla diversità lipidica e alle interazioni lipidi
glucidi ha creato una varietà di funzioni immensa dimostrando la plasticità e la versatilità
L’accoppiamento di diverse identità cellulari è stato con
dei motori dell’evoluzione degli organismi superiori e l’organizzazione superiore di diverse entità
cellulari è stata in grado di creare livelli emergenti ibridi (tra cui l’uomo).
Ronnie Bonomelli Psicologo
La verità riposa sicura, nascosta all'ombra di una tautologia
Sembrano esserci territori che percepiamo “là fuori”, a noi alieni, e pericolosi, dai quali ci difendiamo
el “sé”. Le tradizioni yogiche, a questo proposito, parlano di “gusto dell'Io”,
riferendosi alla confortante sensazione che qualsiasi gesto, persino provocando sofferenza, “ci
appartenga”. E spesso, la domanda terapeutica può essere riassunta così: “come
”. Il confine (non a caso rappresentato da Giano bifronte) è al tempo
stesso fonte di potere (connette gli elementi del sistema attraverso le differenze processuali) e gabbia
(impedisce il cambiamento mantenendo inalterati i processi).
Francoforte
a conosciamo
Partendo da una prospettiva storico evoluzionistica la formazione spontanea di compartimenti risulta
necessaria per descrivere gli organismi viventi, infatti la distinzione tra ambiente interno ed esterno è
dell’identità cellulare e la separazione delle diverse funzioni
Il concetto di autopoiesi chimica mette in risalto l’importanza del confine negli esseri
lle membrane dovuta alla diversità lipidica e alle interazioni lipidi-proteine-
glucidi ha creato una varietà di funzioni immensa dimostrando la plasticità e la versatilità
L’accoppiamento di diverse identità cellulari è stato con modalità diverse uno
dei motori dell’evoluzione degli organismi superiori e l’organizzazione superiore di diverse entità
La verità riposa sicura, nascosta all'ombra di una tautologia
Sembrano esserci territori che percepiamo “là fuori”, a noi alieni, e pericolosi, dai quali ci difendiamo
el “sé”. Le tradizioni yogiche, a questo proposito, parlano di “gusto dell'Io”,
riferendosi alla confortante sensazione che qualsiasi gesto, persino provocando sofferenza, “ci
come posso mantenere
”. Il confine (non a caso rappresentato da Giano bifronte) è al tempo
stesso fonte di potere (connette gli elementi del sistema attraverso le differenze processuali) e gabbia
Rosalba Conserva* e Marco Bianciardi** *Epistemologa - Circolo Bateson Roma –
** Psicoterapeuta didatta - Associazione Episteme Torino
Rosalba e Marco leggerano il metalogo di Gregory Bateson "Perchè le cose hanno contorni?", per poi
commentarlo insieme.
Marpa Crisciani Psicologo Psicoterapeuta - Milano
Hic sunt leones: quattro passi al buio oltre il confine
"Spazio, ultima frontiera". Così iniziava ogni episodio della classica serie fantascientifica Star Trek. La
tensione all'avventuroso superamento di ogni confine è stata sempre il carburante alla base di tutte le
esplorazioni e ricerche. Con questo spirito tra l'incosciente e l'ardito mi spingerò in territori famosi
trasgredendo ai convenzionali confini tra le discipline - tra scienze hard, soft e filosofie - senza
l'intenzione di dimostrare nuove verità indistruttibili, ma piuttosto di alimentare il dubbio - nella
speranza di porre le basi di suggestioni e riflessioni future, sfidando i confini dello stesso concetto di
confine
Valerio Eletti Esperto di complessità - Roma
Confini del confine
Sarà una sorta di performance il cui spunto è una serie di 3 o 4 frasi tagliate sul paradigma della poesia
visiva degli anni Settanta (Ugo Carrega, per intenderci), scelte casualmente da alcuni partecipanti alla
vacanza fra le 888 da me preselezionate, discusse tutti insieme e infine chiosate da me riguardo
l'origine di ciascuna delle frasi scelte.
Francesco Farina Dirigente scolastico - Firenze
I confini entro cui ci è dato possedere la vita
Alcuni versi tratti dal Faust II di Goethe e dalla prima delle Elegie Duinesi di Rilke,l'”Adagietto” della V
sinfonia di Mahler, un dialogo dal Settimo sigillo di I. Bergman sembrano mostrare ciò che sempre
rimarrà inespresso nelle ragioni che la ragione può dare dei confini della vita.
Possono aiutarci a comprendere come siano i confini a dare un senso alla vita e non a limitarlo,
perché è nell'accettazione delle sfide che per il loro apparire a noi si pongono, che risiede il senso del
nostro vivere.
Valeria Fassi Psicologa e psicoterapeuta sistemica
Metafore di confine
Parlerei di come le idee di confini (aperti, chiusi, e maggiormente apribili e chiudibili, mai totalmente),
sottenda tutto il mio lavoro con le coppie e le famiglie. Di come un terapeuta possa aiutare le persone
ad esplorare i confini, a guardare cosa c'è oltre il confine (come potrebbe essere la vita dopo una
separazione, dopo la fine o il fallimento di qualcosa di importante), di come i confini delle coppie e
delle famiglie siano in continua trasformazione, e di come pensare virtualmente che esistano possa
aiutarci a fare delle scelte.
Francesco Pelillo Designer creativo - Umanista scientifico autodidatta - Lerici
Spirito Materia: dove sono i confini?
Da decenni inseguo il sogno di vedere ri-unificati Scienza e Umanesimo nello sforzo che tutti facciamo
per la comprensione della realtà. Per questo, ho individuato nella separazione concettuale tra cosa sia
lo "spirito" e cosa sia la "materia" la ragione di tutte le inesattezze e le incomprensioni che emergono
in continuazione tra gli addetti ai lavori dei due campi di indagine. Pertanto, vorrei cercare di
dimostrare l'inesistenza di un vero confine tre queste due entità e quindi proporre l'esistenza di una
sola legge che regola tutte le loro manifestazioni
Rosanna Pizzo Counselor sistemico - Catania
Attraverso i miti: significato e confini della Formazione alla Cura
La formazione alla cura, un processo che coinvolge , chi cura e chi è curato , un continuo
travalicamento di confini, che dura tutta la vita, al di là del training strutturato e connotato come
tale. Una metafora raccontata attraverso il miti: da Chirone, il Guaritore ferito, ad Edipo, fino al
mitologema del labirinto di Cnosso all’interno di un epistemologia con la e minuscola, con l’idea che
“la sonda è sempre conficcata nel cuore dell’osservatore” e con l’esortazione batesoniana di fermarsi
“Dove esitano gli angeli”, contro il mito arrogante del sapere e della finalità cosciente.
Giusi Venuti Filosofa esperta di bioetica - Messina
Cogit-Azioni. Uno studio su Bioetica e Teatro
Intento del lavoro è quello di interrogarsi su alcuni temi della bioetica clinica (relazione medico-
paziente; salute e malattia; decisioni intorno all’inizio-fine vita) in cui a creare problema è sempre il
concetto di confine inteso come ciò che definendo secondo categorie che sono più ideologiche che
scientifiche (eterno dibattito su sacralità e qualità della vita) limita l’approccio interdisciplinare da cui
la bioetica (intesa potterianamente come “conoscenza” di come usare la conoscenze) dice, pure, di
essere mossa. I più recenti dibattiti sembrano, infatti, procedere su un livello di astrazione teorica tale
da ignorare il tema dell’embodiment (ciò di cui parliamo è sempre qualcosa che accade nel corpo che
siamo). Mi chiedo, allora, in tal senso, in che modo il lavoro che gli attori teatrali fanno sul corpo e sulle
emozioni possa contribuire ad una più sensata presa teorica di questi temi.
INOLTRE
La vacanza studio spoletina è stata notevolmente arricchita dalle attività del Laboratorio
Visivo coordinato da Monica Delmonte, e dalla proiezione del film-documentario “An ecology
of mind: a daughter’s portrait of Gregory Bateson” messo gentilmente a disposizione dal
Circolo Bateson e dedicato alla vita e al pensiero del famoso antropologo inglese.
Nella foto ci sono tutti i partecipanti alla 1° Vacanza-Studio del gruppo facebook AIEMS