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MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITÀ CULTURALI E DEL TURISMODIREZIONE GENERALE PER LE BIBLIOTECHE, GLI ISTITUTI CULTURALI ED IL DIRITTO D’AUTORE

AUDIZIONE PRESSO UFFICIO DI PRESIDENZA 7ª COMMISSIONE (Istruzione)

SULL'AFFARE ASSEGNATO (N. 62) PREROGATIVE DEL NUOVO ISTITUTO PER LA TUTELA DEI DIRITTI DEGLI

ARTISTI INTERPRETI (NUOVO IMAIE)

I DIRITTI CONNESSI

Oltre alla categoria dei diritti d'autore, che riconoscono all'autore un fascio di facoltà esclusive di utilizzazione economica dell'opera, esistono una serie di diritti “vicini” attribuiti a chi, con la sua attività di impresa o con la propria creatività e professionalità, interviene sull'opera stessa.Questi diritti, chiamati appunto "connessi" perché legati al diritto d'autore, sono contemplati nel Titolo II della LDA (artt. Da 72 a 101), intitolato “Disposizioni sui diritti connessi all'esercizio del diritto d'autore”.

Titolari dei diritti connessi sono i produttori fonografici, gli artisti interpreti ed esecutori (AIE) e i produttori di opere cinematografiche ed assimilate.

L’attività di gestione ed intermediazione di tali diritti è svolta da operatori specializzati. Per gli AIE: l’IMAIE fino al 14 luglio 2009 ed il Nuovo IMAIE da quella data fino all’intervento dell’art. 39 del D.L. n. 1/2012.

DALL’IMAIE AL “NUOVO IMAIE”L’IMAIE è stato dichiarato estinto con decreto del Prefetto di Roma del 30 aprile 2009 a causa di “un’assoluta impossibilità (…) di raggiungere lo scopo per il quale è stato istituito “ .

Successivamente all’avvio da parte del Tribunale di Roma del procedimento di liquidazione del predetto Istituto mutualistico, ed al fine di assicurare la realizzazione degli obiettivi previsti dalla legge n. 93 del 1992 e garantire il mantenimento dei livelli occupazionali dell’IMAIE in liquidazione, è intervenuto l’art. 7 del D.L. n. 64/2010 convertito dalla L. n. 100/2010 che, nel prevedere la costituzione del “Nuovo IMAIE”, ha stabilito che “ a decorrere dal 14 luglio 2009 sono considerati trasferiti al nuovo IMAIE compiti e funzioni attribuiti ai sensi di legge ad IMAIE in liquidazione .

Secondo il comma 1 del predetto art. 7 il Nuovo IMAIE è un’associazione con personalità giuridica di diritto privato che opera sotto la vigilanza congiunta del Dipartimento per l’informazione e l’editoria della Presidenza del Consiglio, del Ministero dei beni e le attività culturali e del turismo e del Ministero del lavoro e delle politiche sociali cui è stato anche attribuito il compito di riordinare con proprio decreto l’intera materia del diritto connesso.

Il comma 2 ha disposto il trasferimento al nuovo IMAIE, a decorrere dalla data di costituzione, del personale di IMAIE in liquidazione nonché, al termine della procedura di liquidazione, dell’eventuale residuo attivo e dei crediti maturati (il cui ammontare attualmente non dovrebbe superare i 30 mln di euro).

Secondo il quadro normativo di riferimento l’IMAIE, fino al 14 luglio 2009, ed il Nuovo IMAIE, da quella data e fino al 2011, hanno gestito in regime di esclusiva, nell'interesse generale della categoria e nell'interesse dei singoli, la riscossione e la ripartizione dei compensi di pertinenza degli artisti interpreti ed esecutori ed in particolare quelli di cui agli articoli 71-septies, 71-octies, 73, 73-bis, 80, 84 e 180-bis della legge n. 633 del 1941, e agli articoli 5 e 7 della legge n. 93 del 1992.

LE COMPETENZE DEL NUOVO IMAIE Il Nuovo IMAIE opera sotto la vigilanza congiunta della Presidenza del Consiglio dei Ministri –DIE, del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo e del Ministero del lavoro e delle politiche sociali che ne approvano:

il regolamento elettorale;

i criteri di ripartizione dei compensi;

Il regolamento di cui all’art. 7 della L. 93/92;

il regolamento di iscrizione;

lo statuto;

il bilancio preventivo e consuntivo;

Tra i compiti dell’Istituto, tenuto conto dell’intervento di liberalizzazione del mercato, rientra quello di incassare dai produttori i compensi per “copia privata” spettanti agli AIE e di ripartirli agli aventi diritto e lo svolgimento per attività di studio e di ricerca, nonché per fini di promozione, di formazione e di sostegno professionale degli artisti interpreti o esecutori (art. 7 L. 93/92). Tale attività è dedicata a tutta la categoria degli AIE ed è finanziata da un fondo costituito dalle somme derivanti dai diritti non esercitati e da quelle relative agli AIE non individuabili, nonché dalla quota del compenso per copia privata video di cui al comma 3 dell’art. 71 octies LDA.

L’APERTURA DEL MERCATO DELLA GESTIONEDEI DIRITTI CONNESSI (ART. 39 DEL D.L. N. 1/2012)

L’art. 39 del D.L. n. 1/2012 convertito, con modificazioni, dalla L. 24/03/2012 n. 27, ha statuito che “ l'attivita' di amministrazione e intermediazione dei diritti connessi al diritto d'autore di cui alla legge 22 aprile 1941, n. 633, in qualunque forma attuata, e' libera”, rinviando ad un decreto la definizione dei requisiti minimi che gli operatori del mercato devono possedere per operare.Con DPCM del 19/12/2012 sono stati individuati i requisiti minimi: attualmente sono 5 gli operatori accreditati nell’elenco appositamente istituito dal DIE (Nuovo IMAIE-SCF-ITSRIGHT-AFI-ARTISTI 7607).

LE QUESTIONI APERTEDALL’INTRODUZIONE DELL’ART. 39 DELD.L. N. 1/2012

L’avvio del processo di liberalizzazione ha innescato dei problemi interpretativi e di coordinamento con la disciplina previgente ed ha fatto sorgere delle criticità rispetto ad alcuni degli Istituti propri della LDA che non hanno potuto trovare definizione nel DPCM sui requisiti minimi poiché da quello esulavano. Tali problematiche attengono:

alla qualificazione di un artista quale primario o comprimario, aspetto rilevante proprio in presenza di una moltitudine di operatori;

all’eccezione per copia privata, se essa rientri o meno nell’ambito della liberalizzazione;

all’individuazione di criteri certi utili ad individuare il soggetto legittimato alla riscossione dei compensi;

alla finalità pubblicistica/ mutualistica attribuita per legge al Nuovo IMAIE (l’art. 7 della legge n. 93/92 risulta vigente);

alla permanenza della vigilanza sul Nuovo IMAIE post liberalizzazione (l’art. 7 della L. n. 100/2010 risulta vigente);

all’eventuale regolamentazione da approntare per gli AIE che non hanno conferito mandato.

IL DECRETO DI RIORDINO DELLAMATERIA DEL DIRITTO CONNESSO(1/2)

La necessità di rendere operativa la liberalizzazione e scongiurare la paralisi del settore ha indotto il Governo ad intervenire attraverso l’esercizio della competenza attribuita alle Amministrazioni preposte alla vigilanza del Nuovo IMAIE dall’art. 7 del D.L. 30 aprile 2010, n. 64 relativamente al riordino della materia del diritto connesso.

La tematica è stata sottoposta all’attenzione del Comitato Consultivo permanente per il Diritto d’Autore (CCPDA), massimo organo consultivo del Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, che ha operato con l’ausilio di una commissione speciale.

Un primo schema di provvedimento è stato inoltrato alle organizzazioni di categoria interessate che hanno potuto così elaborare proposte ed osservazioni, ulteriormente approfondite nell’ambito di una serie di audizioni.

Il CCPDA ha quindi espresso il 1° ottobre 2013 il proprio parere sullo schema di provvedimento rivisto alla luce di quanto emerso nelle consultazioni , trasmettendo gli atti alle Amministrazioni competenti (MiBACT – PCM_DIE –MLPS). In tale parere l’organo evidenzia le introduzioni di maggior rilievo (vedere slide successiva) manifestando altresì la necessità di un intervento “di più ampio respiro che esula dalla presente sede poiché oggetto di un provvedimento legislativo o comunque avente rango normativo primario”.

IL DECRETO DI RIORDINO DELLAMATERIA DEL DIRITTO CONNESSO(2/2)

Attraverso l’elaborazione dello schema finale di decreto di riordino della materia del diritto connesso si intende adempiere ad un precetto di legge nonché dare risposta ad alcune delle questioni aperte dal processo di liberalizzazione attraverso :

la predisposizione di una disciplina transitoria fino al 31/12/2014 per la definizione di artista primario e comprimario (art. 1);

La previsione di accordi tra gli intermediari per la determinazione dei criteri di ripartizione dei compensi e l’introduzione di una disciplina di uniformità in caso di mancato raggiungimento dell’accordo (art. 2);

l’applicazione (art. 3) della liberalizzazione anche al compenso per copia privata, contemplata dalla LDA tra le eccezioni e limitazioni applicabile anche ai diritti connessi;

l’obbligo per l’utilizzatore, il produttore e per i distributori di comunicare agli intermediari i dati relativi alle opere, con introduzione di provvedimenti in caso di mancato adempimento (art. 4);

Il riferimento alla data di utilizzo dell’opera per l’individuazione del soggetto preposto alla riscossione dei compensi spettanti agli AIE (principio della competenza contabile art. 6).

Si evidenzia che rimangono escluse dal provvedimento in parola tutte le questioni che richiedono unintervento normativo di rango primario .

LE PROPOSTE DEL NUOVO IMAIEIl Nuovo IMAIE ha elaborato una proposta tesa a uniformare il settore

audio/video e nella quale si riserva all’Istituto:la rappresentanza degli artisti che non conferiscono mandato a nessun intermediatore;la gestione del Fondo di cui all’art. 7 della L.n. 93/92 a sostegno della categoria degli AIE;la gestione di una banca dati unica completa dei dati relativi all’opera e l’indicazione della collecting scelta dall’AIE;il compito di determinare i compensi spettanti agli AIE ed i criteri di ripartizione dei compensi.