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“hola, buen camiño peregrino!” Diario di viaggio da BOLZANO a SANTIAGO de COMPOSTELA in bicicletta. Da un’idea di Luca e scritto con la indispensabile partecipazione dei compagni di viaggio: Renzo, Gaetano, Mauro, Luciano e Francesco.

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“hola, buen camiño peregrino!”

Diario di viaggio da BOLZANO

a SANTIAGO de COMPOSTELA in bicicletta.

Da un’idea di Luca e scritto con la indispensabile partecipazione dei compagni di viaggio: Renzo, Gaetano, Mauro, Luciano e Francesco.

“hola, buen camiño peregrino!” Luca Ragona

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LA CONCHA ....................................................................................................3 PARTECIPANTI ............................................................................................. 4 INIZIO DEL VIAGGIO : ITALIA – SPAGNA ................................................. 5

BOLZANO-BERGAMO-VALLADOLID-BURGOS-HONTANAS ............................... 5 1^ TAPPA : HONTANAS - SAHAGUN ........................................................ 11 2^ TAPPA : SAHAGUN - ASTORGA ........................................................... 14 3^ TAPPA : ASTORGA - VILLAFRANCA .................................................... 16 4^ TAPPA : VILLAFRANCA - SARRIA ....................................................... 18 5^ TAPPA : SARRIA – MELIDE ................................................................ 21 6^ TAPPA : MELIDE – SANTIAGO DE COMPOSTELA .............................. 25

SANTIAGO DE COMPOSTELA .......................................................................................... 28

SANTIAGO DE COMPOSTELA - OPORTO .................................................................... 30 FOTO PARTECIPANTI .................................................................................. 31

CREDENCIAL : MAURO MARCHI .............................................................................. 31

COLASION o JORGO : FRANCESCO PRIMERANO .............................................. 32

PENSIONATO : RENZO TAMANINI ........................................................................... 33

il GREGARIO SICULO e/o ECONOMIST: GAETANO VIRZI’ .......................... 34

MANDRAKE (vice capitano) e MECCANICO : LUCIANO FOLDI .................. 35

CAPITANO : LUCA RAGONA ......................................................................................... 36

RIFLESSIONI ........................................................................................................................... 37

CREDENTIAL DEL PEREGRINO ..................................................................................... 38

LA COMPOSTELA .................................................................................................................. 40

“hola, buen camiño peregrino!” Luca Ragona

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LA CONCHA

Il simbolo più importante e famoso del Cammino di Santiago è senza dubbio la Conchiglia o Concha più volgarmente conosciuta come Saint Jacues. La Concha in passato testimoniava l`avvenuto pellegrinaggio, in quanto la si trovava in abbondanza nelle spiagge della Galizia. La Concha divenne così il simbolo del pellegrinaggio verso la tomba di San Giacomo e gli si cominciarono ad attribuire poteri miracolosi, come il potere di guarigione. Diventa il simbolo principale del Cammino e accompagna sempre il pellegrino durante il suo Viaggio, di solito portata legata alla propria bisaccia.

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PARTECIPANTI

da sinistra a destra: GAETANO VIRZI’, FRANCESCO PRIMERANO, RENZO TAMANINI, MAURO MARCHI, LUCIANO FOLDI e LUCA RAGONA.

“hola, buen camiño peregrino!” Luca Ragona

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INIZIO DEL VIAGGIO : ITALIA – SPAGNA

BOLZANO-BERGAMO-VALLADOLID-BURGOS-HONTANAS

29/05/2009 L’appuntamento per la partenza, fissato per lo ore 01:55 viene inevitabilmente modificato a causa del ritardo del capomacchina RENZO, che non si è svegliato in tempo e per sua sfiga non è riuscito a trovare macchine davanti a lui per succhiagli per l’ennesima volta le ruote! Si parte, ma verso Brescia, ci fermiamo per un incidente: fuoristrada con ruote all’aria, cavallo parcheggiato in corsia di sicurezza, ragazza noleggiatrice di furgone a gambe all’aria con sicura frustata al collo. Arrivati i soccorsi l’hanno medicata, messo collare, sdraiata su lettiga e via all’ospedale. Dopo numerose misurazioni effettuate dalla Polizia Stradale, e tragicomico recupero dei mezzi incidentati da parte del soccorso stradale, riprendiamo il viaggio con 1,5 ore di ritardo sulla tabella di marcia e ci avviamo verso l’aeroporto di Orio al Serio (Bergamo). Effettuato check-in delle biciclette e delle borse ottimamente imballate. Colazione al bar, acquisto giornali e via, si parte. Il CAPITANO seduto nelle prime file e tutti i gregari facevano a sgomitate pur di stargli vicino, a tenergli la mano per il decollo!!! In verità hanno fatto a gara a starsene ben lontani, solo COLASION, seduto nella corsia centrale era ad una poltrona di distanza da me: “ non potrebbe essere che anche loro avessero paura, come tutti del resto, e non vogliono farlo vedere?” (dichiarare di aver paura dovrebbe, secondo me essere segno di intelligenza). Vorrà dire che li aspetterò su altri campi! Comunque il viaggio è andato benissimo nessun segnale di panico, nessuna richiesta di aiuto ero tranquillissimo ed ho persino schiacciato un pisolino pensando a DANIELA, al mare di Cesenatico, felice e contenta a sapermi in procinto di intraprende questo viaggio desiderato. Dopo 1h e 50 min atterriamo a VALLADOLID.

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Mentre io ed il vice capitano MANDRAKE prendiamo possesso dei mezzi noleggiati, interloquendo con l’agenzia in uno spagnolo molto fluido, gli altri si premurano di recuperare i bagagli e di caricarli sulla “Furgoneta” di MANDRAKE, mentre io, il

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PENSIONATO e IL GREGARIO SICULO ci accomodiamo sul coche Citroen C2 nera con annesso TOMTOM di mia proprietà e ci avviamo verso l’inizio del camino: BURGOS.

Sosta lungo la strada perche il PENSIONATO lamenta un vuoto di stomaco e bisogno di mangiare. Ci fermiamo in un bar “molto carino” e soprattutto “pulito”: le carte a terra soggiornavano da mesi, ma alla nostra vista il titolare si è premunito di scopa e a spazzato via qualcosa. Un boccadillo con jamòn e cerveza per tutti. Rifocillati per benino, usciamo e incominciamo a sballare le biciclette e le borse assemblandole sommariamente per poi provvedere a disfaci dei cartoni ed imballaggi vari nel cassonetti di BURGOS. Arrivati in città parcheggiamo i mezzi e visitiamo la CATTEDRALE DE BURGOS in stile gotico con suggestive guglie sopra le torri che si vedono da tutta la città. Bello il cortile interno nel quale sono installate delle curiose campane nere molto suggestive ed inquietanti per i suoni /musica che emettono e noi, da veri turisti, non perdiamo l’occasione di farci fotografare, sotto alcune di queste, a mo di cappellaccio nero.

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Terminata la vista, provvediamo alla riconsegna dei mezzi noleggiati all’agenzia della stazione dei treni. Sistemazione delle biciclette, regolazione manubrio, pedali, ecc. ecc. e dopo inaspettati 10 km, da fare per le vie di BURGOS prima di trovare la via del “camino”, iniziamo il nostro viaggio.

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Il paesaggio che ci si presenta, appena lasciato BURGOS, è meraviglioso: strade bianche adagiate su colline verdi molto suggestive, ma primo intoppo, JORGO, cercando di immortale MANDRAKE ed il PENSIONATO si procura una bella botta alla caviglia con conseguente rigonfiamento della stessa, ma il nostro medico al seguito (RENZO) provvede celermente alla medicazione e si riparte subito. Alle 20:30 arriviamo ad HONTANAS e pernottiamo all’HOSTAL FUENTES STRELLA.

La cena la consumiamo in un ristorantino con annessa piscina. Il titolare, un italiano che si è fermato li da un paio dì anni ci prepara una buona insalata mista e un piatto di spaghetti al pomodoro e basilico fresco: ottimo!!

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Il bere incomincia ad essere un simbolo di questo viaggio e dopo 6 cerveza caña, 3 lt di vino tinto, 6 brandy CARLOS PRIMERO, andiamo a letto!

Oggi abbiamo fatto BURGOS – HONTANAS = Km. 40,00

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1^ TAPPA : HONTANAS - SAHAGUN

30/05/2009 Sveglia! Io e JORGO verso le 07.00 siamo già a fare colazione mentre gli altri la prendono con più calma. Partiamo verso le 09:20 con i rimproveri della signora dell’ HOSTAL FUENTES STRELLA per il ritardo con cui iniziamo il “camino” non proprio da “pelegrini”. Lungo il cammino incontriamo il Convento di San Anton. Ho letto che qui un tempo lontano venivano i devoti a chiedere l’intercessione per curare il fuoco di San Antonio. Oggi dell’antico convento resta ben poco.

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Dopo il Convento di San Anton giungiamo ai piedi del temutissimo ALTO DE MONSTERALES, noto anche come Alto de matamulos (ammazzamuli!). E' una salita relativamente breve, ma durissima. Sulla salita solo il GREGARIO SICULO e MANDRAKE riescono a non mettere piede a terra , bravissimi!, mentre, CREDENCIAL, il PENSIONATO, io e COLASION dobbiamo farla parzialmente o quasi tutta a piedi. MAURO qui si riscopre buon samaritano spingendo prima FRANCESCO all’arrivo e poi un altro pellegrino che afferma : se il camino è così, non è un buon camino! La strada che percorriamo è un misto tra tratti di asfalto e sterrato, e dopo numerose soste alla ricerca di fontane per rinfrescarci e riempire le borracce di acqua fresca, arriviamo a SAHAGUN. Alloggiamo a SAHAGUN nell’HOSTAL LA CODORNIZ

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HOSTAL LA CODORNIZ a SAHAGUN

Cena del PELEGRINOS a 10€ + CARLOS PRIMERO= 17,50 €. a testa Gelato e poi a nanna in attesa della tappa del giorno dopo, ripromettendoci di svegliarci alle 07.00 e partire presto, per evitare il caldo che in questi giorni si assesta sui 34° ed i 36°.

Oggi abbiamo fatto HONTANAS - SAHAGUN = Km. 105,00

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2^ TAPPA : SAHAGUN - ASTORGA

31/05/2009 La sveglia ha funzionato, ed oggi dopo colazione, siamo partiti. Erano le 08.20 Dopo circa 40 km di sterrato siamo arrivati a LEON. Visita alla CATTEDRALE e pranzo a base di insalata e 2 paelle con cerveza. Si riprende il viaggio e grazie al mitico TOM TOM che, seppur maltrattato e deriso dalla compagnia, ci permette di uscire da LEON e ritrovare il cammino della conchiglia. D’ora in poi il percorso è solo ed esclusivamente asfaltato e dopo innumerevoli soste alla ricerca di fontane per rinfrescarci dal sole cocente, e dopo saggia decisione del PENSIONATO di lavare le bici ad un distributore, arriviamo ad ASTORGA. Dormiamo nell’hostal HOTEL CORUNA.

HOTEL CORUNA ASTORGA

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Alle 20.00 ci ritroviamo in strada alla ricerca di un ristorantino e conseguente visita alla cittadina. Dopo circa 7 km a piedi per scegliere il miglior ristorantino del luogo, decidiamo di entrare nel più scalcinato e mal rifornito del paese e della SPAGNA tutta! Carne pessima, poca acqua, comunque dopo prosciutto e melone e 6 bistecche (3 vitello e 3 maiale) divise in parti uguali tra tutti, usciamo alla disperata alla ricerca di una pizzeria! Dopo ulteriore girovagare, la troviamo, ed ordiniamo tutti la pizza alla SICILIANA, in onore di GAETANO il “GREGARIO SICULO”. Dopo esserci scolati l’ultima cerveza della giornata, rientriamo in albergo alle 23.30. L’appuntamento è per le 08.30 del giorno dopo.

Oggi abbiamo fatto SAHAGUN – ASTORGA = Km. 111,00 IN 6h 15’ di sole pedalate!

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3^ TAPPA : ASTORGA - VILLAFRANCA

01/06/2009 La partenza da ASTORGA avviene dopo aver atteso l’apertura, alle 09.30, del negozio di bici per l’acquisto di n.2 copertoni + n.1 bottiglia per il SICULO che l’aveva persa il giorno prima, ed avventurasi solo con una, sarebbe stato un suicidio, vista la calura che imperversava in quei giorni. Tragitto bello ed impegnativo con salita dai 900 mt di ASTORGA ai 1.515 mt della CRUZ DE FERRO. Durante il percorso ci siamo fermati al EL ACEBO a mangiare affettato misto e formaggio, pane a volontà, acqua e 2 lt. di vino bianco, fresco come al solito. Discesa verso PONFERRADA e proseguimento verso VILLAFRANCA in modo tale di portare a termine la rincorsa ad 1 giorno di vantaggio sulla tabella di marcia (mai soluzione fu poi così benedetta). Lungo il cammino i paesaggi si presentano molto suggestivi, e di conseguenza, il viaggio si preannuncia ancor più affascinante! Transitiamo per CASCABELOS e dopo ennesima sosta ad un bar per bere acqua e limonata, nonché foto del PENSIONATO con mucca finta da inviare per mms alla CHIARA, proseguiamo lungo la strada asfaltata che costeggia per diversi km un canale d’acqua e con il sole cocente sopra di noi, diventa per noi un dolce richiamo. Tolte scarpe e calze ci immergiamo i piedi : fantastico!! L’acqua fredda ci rigenera, senti scorrere il sangue dai piedi in su, lungo i polpacci, e poi su, per le cosce, fino ad arrivare all’inguine, e li, dopo tanto tempo che si nascondeva, riemerge il verme solitario, dando segni di ripesa dopo giorni di letargo. Forse anche PENSIONATO ha avvertito il risveglio ma riteneva fosse la solita voglia di “pisciare” dopo tanto bere! Lungo la strada troviamo inoltre innumerevoli piante stracolme di ciliegie, che non chiedono altro di essere raccolte, e noi, senza farcelo dire più volte, ci fermiamo a mangiarle come quando da bambini si andava a rubarle sull’albero del contadino. Naturalmente gli ultimi a cedere a tanta bontà, siamo stati noi dal ventre tartarugato: io, il PENSIONATO e COLASION. Ad ALTO transitiamo su di un ponte e notato che lungo l’argine sottostante è stato ricavato uno spiazzo per bambini per fare il bagno, deviamo decisamente, via scarpe e calze (la maglietta era tolta dalla mattina) i pantaloncini ed olè, nel fiume a bagnarci! Risaliti in strada incontriamo un vigile molto disponibile ad illustrarci gli ultimi chilometri per raggiungere VILLAFRANCA : mancavano ancora 8 km di continui saliscendi e ci aspettavano, alternativamente, 4 km di discesa e 4 km di salita. Il PENSIONATO, al solo sentire “saliscendi”, sbianca in volto, ma con coraggio tira fuori le unghie, cerca dentro se le ultime forze e porta a conclusione anche questa tappa! Arrivati a VILLAFRANCA io ed il mio vice MANDRAKE andiamo a cercare le camere all’HOTEL PARADONTES e dopo aver trattato il prezzo con un “non troppo sveglio “ addetto alla reception, prendiamo le camere. Trattativa partita da 120 a camera a successivi 50 euro a testa per finire a : 37,50 euro la singola e 53,50 euro la doppia.

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Camere molto belle che RENZO immortala, con la sua ormai defunta macchina fotografica, per poi farle vedere alla sua bella al rientro in Italia. Accettiamo, inoltre, l’offerta allettante di cenare in Hotel a 15 euro a testa. Alle 20 ci rivediamo tutti al ristorante, naturalmente dopo aver scattato alcune istantanee sui divani del PARADONTES. La cena si rivela anch’essa molto buona, ottima rapporto qualità prezzo! Esageriamo come sempre con il vino : 60 euro!!

HOTEL PARADONTES – VILLAFRANCA Ora, sazi, ci concediamo una passeggiatina per il paesino e dopo ultima bevutina nei salotti dell’hotel, tutti a nanna perché l’indomani ci attende una dura e lunga tappa! Sono le 23.30 vedo in TV “Porta a porta” e metto la sveglia del cellulare alle 7.15.

Oggi abbiamo fatto ASTORGA - VILLAFRANCA = Km. 86 in 5h 48 alla media di 14,8 km/h

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4^ TAPPA : VILLAFRANCA - SARRIA

02/06/2009 La colazione che ci aspetta alla mattina, ritengo sia stata la migliore fatta lungo il “cammino”. Anche COLASION ha gradito il ricco buffet! Partiamo alle 9.15 dopo aver cambiato la camera d’aria di VIRZI’. La tappa è annunciata dura, infatti i primi 42 km sono solamente ed inesorabilmente di lunga, lenta , ma costante SALITA da percorrere sotto il sole e su strada solamente asfaltata. La salita fino a O CEBREIRO stronca le gambe, anche se il dislivello totale da VILLAFRANCA è di soli 900 m, ma sono tratti di strada di continui ed inesorabili saliscendi. Lungo il percorso a MANDRAKE gli scappa il bisogno “grosso”, e ci fermiamo in un piazzale lungo la strada (vedi foto), affinché faccia i suoi bisognini. GAETANO, che nel percorso ha condiviso con MANDRAKE il letto, il mangiare, l’appoggio della bicicletta ecc. ecc. si premunisce di procurargli della carta igienica. LUCIANO, al rientro dalla “cagata” riconsegna il rotolo a GAETANO affinché lo riponesse nella borsa, ma all’improvviso dei “MINCHIA”, ed altre parole di origine siciliana, si levano nell’aria, squarciando il cielo sopra noi, gli uccelli impauriti scappano dagli alberi! Domandiamo : ma cosa è successo GAETANO? Risposta: LUCIANO mi ha ridato il rotolo sporco di merda!, e, mentre imprecando, stacca alcuni metri “usati” dal rotolo tutti noi ci pieghiamo dalle risate! FANTASTICO!!!

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Carta igienica a parte, riprendiamo, più allegri di prima ed arriviamo a SARRIA verso le 17.00. Decidiamo, dopo aver cercato l’hotel, di uscire quasi subito alla ricerca del “sello” per la CREDENCIAL. Troviamo alloggio all’OCA HOTELS ed anche questo albergo soddisfa le esigenze di noi pellegrini.

OCA HOTELS SARRIA Sfortunatamente quel giorno, a quell’ora si sta svolgendo un funerale, e la chiesa è piena all’inverosimile, ed allora mentre COLASION e CREDENCIAL attendono che la funzione finisca, noi andiamo a farci una, due e tre CERVEZE ad un piccolo bar/ristorantino nei pressi. Accompagniamo la birra mangiando alcune fette di pane con dell’ottimo JAMON (forse il migliore che ho mangiato). La sosta in questo bar si rivela per il PENSIONATO molto proficua perché gli viene fatto capire, dalla bionda sorridente cameriera, che “SPAGNOLITA” non vuol dite esattamente “RAGAZZA SPAGNOLA” ma ……… !!! ed ogni volta che la ragazza passava nelle vicinanze, sorrideva a RENZO, senza naturalmente alcuno scopo, ma così, divertita, che l’avesse chiamata “SPAGNOLITA”. Dopo questa simpatica parentesi facciamo un giro per la cittadina alla ricerca di un ristorantino per la sera e dopo averlo trovato rientriamo in hotel per ritrovarci alle 21.30 e, in taxi raggiungiamo il ristorante ROMA

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RISTORANTE ROMA a SARRIA La cena anche in questo ristorante è buona, ordiniamo della pasta con frutti di mare (non ne ricordo il nome), e ce la servono in una grande padella (foto), mentre a FRANCESCO sale la voglia di SPAGHETTI. E’ accontentato, 200 grammi di spaghetti in ½ kg di sugo di pomodoro con carne!

Oggi abbiamo fatto VILLAFRANCA – SARRIA = Km. 85 in 5h 22 alla media di 15,4 km/h

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5^ TAPPA : SARRIA – MELIDE

03/06/2009 Oggi tempo incerto, coperto e quasi freddo, comunque dopo abbondante colazione partiamo alla volta di PALAIS DE REI decisi a fare solo dello sterrato dopo tanto asfalto.

Il percorso è molto bello ed impegnativo, comunque raggiungiamo la località programmata per la fine della tappa, ma visto che le gambe “giravano”, proseguiamo il percorso verso SANTIAGO fino a d arrivare al paese di MELIDE.

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Lungo il sentiero troviamo la pietra miliare o cippo chilometrico indicante i -100 km a SANTIAGO ed immortaliamo l’evento con la foto qui sotto.

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Arriviamo alle 16.30 e troviamo alloggio presso l’ HOTEL CARLOS, al prezzo di 25 euro la singola e 40 euro la doppia. Giretto pomeridiano per il paese, e poi, verso le 20, andiamo nel noto ristorantino “PULPERIA” EZECHIELE” (menzionato anche su riviste specialistiche). Cena a base di insalata mista, dell’ ottimo “PULPO” nonché “BACALAO”, del formaggio, buonissimo pane a volontà, il tutto irrorato da 2 litri d’acqua, 5 litri di vino ed 1 bottiglia di grappa lasciata sul tavolo a disposizione.

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Abbiamo cenato con 86 euro arrotondati a 90 per magnanimità dell’ECONOMIST GAETANO. Dopo cena rientriamo in albergo confortando “CREDENCIAL” sulla vendita di KAKA’ dal MILAN al REAL MADRID e avvertendo RENZO del possibile risveglio nella notte da parte di MAURO con la frase :“ABBIAMO VENDUTO KAKA’” di LORELLA memoria. Tutti a letto consapevoli che l’indomani si concludeva la nostra fatica, terminava il nostro “camino”, perché arrivavamo a SANTIAGO de COMPOSTELA.

Oggi abbiamo fatto SARRIA - MELIDE= Km. 68 in 5h 24 alla media di 12,4 km/h

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6^ TAPPA : MELIDE – SANTIAGO DE COMPOSTELA

04/06/2009 Partenza da MELIDE verso le 8.30 dopo aver fatto una brutta colazione, ma gratis, nel bar dell’hotel. Il percorso si annuncia oggi molto faticoso ed impegnativo, variegato ed attraente, per i numerosi paesetti incontrati.

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Lungo il cammino si intensificano gli incontri con i pellegrini a piedi ed in bicicletta. Si vede, dalla moltitudine di gente, che SANTIAGO è alle porte. Dopo numerosi saliscendi, arriviamo al MONTE DE GOZO, dove io e GAETANO, lasciamo la pietra che ci portiamo dietro dalla CRUZ DE FERRO (circa 200 km)

Ancora pochi chilometri e giungiamo finalmente a SANTIAGO!!!

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Oggi abbiamo portato a termine il nostro “CAMINO” con la tappa MELIDE- SANTIAGO DE COMPOSTELA = Km. 61 in 4 h 37’ alla media di 13 km/h TOTALE DEL PERCOSO DA BURGOS A SANTIAGO : 556 KM Lungo il cammino non abbiamo avuto nessun inconveniente di rilievo, tranne la caviglia gonfia di COLASION nelle prime 2 giornate, 4 forature, nessuna rottura meccanica ne caduta dalla bicicletta. solo alcuni immancabili graffi, soprattutto al sottoscritto, ai polpacci, che almeno “colorano” il cammino, evidenziandone le difficoltà.

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04/06/2009

SANTIAGO DE COMPOSTELA

Dopo le foto di rito, davanti alla basilica di SAN GIACOMO, passiamo dall’ufficio del pellegrino a ritirare la COMPOSTELA, esibendo la CREDENCIAL in nostro possesso, a dimostrazione del percorso fatto da BURGOS a SANTIAGO, vidimata dai numerosi SELLI che MAURO ha provveduto, per tutti, a farsi fare durante il viaggio, ogni qualvolta se ne presentava l’occasione.

Oggi l’alloggio è stato trovato dal PENSIONATO, un bell’alberghetto vicino alla CATTEDRALE, che si chiama “25 de luglio” e, onore degli onori, stasera dormiamo insieme, io e lui, nella stessa camera!

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Hotel 25 De Julio No hay ninguna foto disponibile!

(Traduzione: non ho nessuna foto disponibile) La sera è di festa, per l’invito a cena di RENZO, a festeggiare la meritata pensione. Anche qui abbiamo cenato bene, in un bel ristorante, naturalmente brindando con CARLOS PRIMERO.

Ora cominciano un po di problemi, per il fatto che i collegamenti, tra Spagna e Portogallo non sono buoni, e dopo aver cercato i mezzi, per andare da SANTIAGO a OPORTO, optiamo di partire il giorno dopo verso le 14.00 con un treno locale che da Santiago ci porta a LUGO (città di confine tra SPAGNA e PORTOGALLO), e da qui, con un altro che ci porterà a OPORTO.

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05/06/2009

SANTIAGO DE COMPOSTELA - OPORTO

Deciso già da ieri il programma odierno, relativamente al viaggio da intraprendere per il rientro in ITALIA, oggi, dopo aver fatto colazione e acquistato souvenir da portare per ricordo a casa, ci accingiamo a seguire la messa del pellegrino, che si tiene nella CATTEDRALE. Verso mezzogiorno, con Luciano, Renzo, Mauro, Gaetano e Francesco, entriamo nella Cattedrale, che troviamo occupata quasi interamente. Nella suggestiva basilica, riconosciamo visi di pellegrini già incontrati nei giorni prima, felici di aver portato a termine il loro pellegrinaggio. Ci sistemiamo in piedi, non molto lontano dall’altare. Sacerdoti confessano i fedeli fino all’inizio della funzione. La cerimonia è solenne, in certi momenti anche emozionante. Al termine assistiamo alla cerimonia del BUTAFUMERO: è difficile non restarne meravigliati, non ho mai visto tanta gente così attenta (preoccupata?) in una Chiesa. Il BUTAFUMERO: cioè un’enorme incensiera, appesa al soffitto della cattedrale, che viene fatta oscillare lungo la navata centrale della chiesa (si dice che una volta avesse il compito di coprire gli odori dei pellegrini appena giunti in cattedrale).

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FOTO PARTECIPANTI

CREDENCIAL : MAURO MARCHI addetto alle timbrature delle CREDENCIAL o Charta Peregrini o Credenziale del Pellegrino

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COLASION o JORGO : FRANCESCO PRIMERANO esperto di cucina e “colazioni”.

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PENSIONATO : RENZO TAMANINI vecchio saggio della compagnia!

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il GREGARIO SICULO e/o ECONOMIST: GAETANO VIRZI’ responsabile della cassa comune.

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MANDRAKE (vice capitano) e MECCANICO : LUCIANO FOLDI tecnico addetto alla manutenzione delle mountain bike, collaboratore del capitano alla ricerca e trattativa quotidiana di camere per dormire.

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CAPITANO : LUCA RAGONA addetto all’organizzazione ed alla logistica del “camino”

“hola, buen camiño peregrino!” Luca Ragona

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RIFLESSIONI

Da domani questa esperienza irripetibile sarà solo un ricordo, ma un ricordo che rimarrà indelebile negli anni, perché mi invoglierà a continuare su questa strada, riprogrammare con questi AMICI altre avventure pere stare insieme e godersi la vita! Chissà se per alcuni miei compagni ciò a significato qualcosa, qualche sensazione che non hanno voluto svelare, se li ha fatti riflettere, pensare o che forse questo CAMINO rimanga per loro come il fiore che viene conservato tra le pagine di un libro e, dove riaprendolo, quando ne sentiranno la nostalgia, risentiranno il suo delicato profumo. Personalmente lo spirito del Camino di Santiago ritengo sia stato anche:

lo scambio del saluto del pellegrino “BUEN CAMINO” segno della Pace e dell’incoraggiamo ad avere “ANIMO” nel proseguire il viaggio per raggiungere la meta!

assaporare il misticismo dei pellegrini giovani e vecchi, antichi e moderni. un’esperienza, personalmente vissuta più sotto il lato umano che prettamente spirituale, e comunque originale. I lunghi tratti percorsi pedalando in silenzio sono serviti a capirsi, vedersi dentro, vedere che persona sei ed in sostanza per darsi una regolata.

può aiutare a riscoprire, con spirito di umiltà, quali sono le cose essenziali nella vita e quali invece sono superflue, superficiali, e perché no, forse anche impedimenti, ostacoli alla capacità di vivere una vita autentica.

imparare a dare un valore alla semplicità dei piccoli gesti giornalieri, l’autenticità e la verità delle relazioni, l’amicizia, la gioia della gratuità e della condivisione.

sperimentare la precarietà e l’insicurezza del non sapere come sarà il CAMINO, quali difficoltà potrai incontrare, dove dormirai la sera;

imparare a “dipendere” anche da altri, essere tolleranti e saper convivere con persone che in certe occasioni ti offrono una mano, un aiuto spontaneo.

assaporare il gusto delle tante sorprese che ogni giorno il Camino ti può riservare, senza necessariamente riuscire a controllare e programmare tutto, come siamo abituati a fare nella nostra quotidianità;

gustare la gioia di vivere un’esperienza all’interno di un mondo globale, poliglotta, multietnico, di essere a contatto con persone di diverse generazioni con le quali entrare naturalmente in sintonia e che, di quando in quando rincontri lungo il Camino (vedi spagnoli di Barcellona).

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CREDENTIAL DEL PEREGRINO

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“hola, buen camiño peregrino!” Luca Ragona

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LA COMPOSTELA