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Dicembre 2003 1 MIUR Direzione generale per l’organizzazione dei servizi nel territorio Direzione generale per gli ordinamenti scolastici Risorse Iniziative Dati Problemi Proposte Iniziative istituzionali del Iniziative istituzionali del MIUR a favore degli alunni in MIUR a favore degli alunni in situazione di situazione di handicap handicap nella nella prospettiva europea prospettiva europea

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Dicembre 2003

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MIUR Direzione generale per l’organizzazione dei servizi nel territorio

Direzione generale per gli ordinamenti scolastici

Risorse

Iniziative

Dati

Problemi

Proposte

Iniziative istituzionali del MIUR a Iniziative istituzionali del MIUR a favore degli alunni in situazione di favore degli alunni in situazione di handicaphandicap nella prospettiva europea nella prospettiva europea

Iniziative istituzionali del MIUR a Iniziative istituzionali del MIUR a favore degli alunni in situazione di favore degli alunni in situazione di handicaphandicap nella prospettiva europea nella prospettiva europea

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MIUR - Direzione generale per l’organizzazione dei servizi nel territori

- Direzione generale per gli ordinamenti scolastici

Nel bilancio dell’esperienza di integrazione scolastica, accanto a realtà positive, ce ne sono altre in cui i diritti di cittadinanza sono ancora deboli per chi vive una situazione di disagio. Risulta consolidata, comunque, la volontà di continuare il processo di integrazione, migliorandone l’efficacia e dando spazio all'analisi della qualità dei risultati ottenuti, nella consapevolezza che se l’integrazione scolastica fa bene agli alunni con disabilità*, il convivere questa esperienza di comunità, fa crescere tutti.

Nel bilancio dell’esperienza di integrazione scolastica, accanto a realtà positive, ce ne sono altre in cui i diritti di cittadinanza sono ancora deboli per chi vive una situazione di disagio. Risulta consolidata, comunque, la volontà di continuare il processo di integrazione, migliorandone l’efficacia e dando spazio all'analisi della qualità dei risultati ottenuti, nella consapevolezza che se l’integrazione scolastica fa bene agli alunni con disabilità*, il convivere questa esperienza di comunità, fa crescere tutti.

L'integrazione è un processo complesso che coinvolge competenze e sensibilità di diversi soggetti.Riuscita ed efficacia sono correlate alla qualità delle diverse azioni e alla loro stretta cooperazione.

Premessa

Occorre puntare:alla progettualità che viene dagli insegnanti e dalla scuola come comunità educante;

alla puntuale definizione del profilo e delle competenze dei diversi soggetti;

alla valorizzazione delle buone pratiche come modello flessibile e riproducibile. * Secondo la definizione concordata con le Associazioni

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Piena realizzazione dell’integrazione scolastica e allargamento delle opportunità formative per gli alunni disabili, promuovendo le azioni adeguate e rimuovendo gli ostacoli, attraverso:

Piena realizzazione dell’integrazione scolastica e allargamento delle opportunità formative per gli alunni disabili, promuovendo le azioni adeguate e rimuovendo gli ostacoli, attraverso:

il potenziamento delle strutture organizzative nel territorio, di supporto all’integrazione,

la maggiore sinergia tra le scuole e gli altri soggetti, a cui sono attribuite specifiche competenze,

l’ampliamento degli interventi di formazione, rivolgendoli a tutto il personale della scuola e non solo agli insegnanti di sostegno.

monitoraggio e la verifica dei risultati raggiunti

ObiettiviObiettivi

MIUR - Direzione generale per l’organizzazione dei servizi nel territorio

Direzione generale per gli ordinamenti scolastici

avvio di indagini quantitative e qualitative

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La complessità dei bisogni del soggetto disabile richiede una strategia da percorrere insieme ad altri soggetti, con prospettive e competenze che si devono armonizzare. Questo processo è particolarmente delicato e complesso nell’attuale fase di transizione.Le strutture di supporto all’integrazione scolastica vanno riorganizzate, anche alla luce delle ultime disposizioni, in particolare quelle che hanno modificato il rapporto tra Stato, Regioni ed enti locali, nonché l’assetto organizzativo dell’amm. centrale e periferica e delle istituzioni scolastiche.

Ultime disposizioni di ordine giuridico, amministrativo e

didattico

Legge 15 /3/ 1997, n. 59; D.lgs 31/3/1998, n. 112; DPR 18/6/1998, n.233; D.lgs 30/7/1999, n 300; DPR 8/3/1999 n. 275;Legge 8/11/2000, n. 328;D.I. 1/2/2001, n. 44;Legge cost. 18/10/2001, n. 3:Legge 28/3/2003, n. 53.

Ultime disposizioni di ordine giuridico, amministrativo e

didattico

Legge 15 /3/ 1997, n. 59; D.lgs 31/3/1998, n. 112; DPR 18/6/1998, n.233; D.lgs 30/7/1999, n 300; DPR 8/3/1999 n. 275;Legge 8/11/2000, n. 328;D.I. 1/2/2001, n. 44;Legge cost. 18/10/2001, n. 3:Legge 28/3/2003, n. 53.

Il contestoIl contestoIl contestoIl contesto

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- Direzione generale per gli ordinamenti scolastici

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In questa fase si stanno rielaborando a livello territoriale diverse proposte organizzative, che tengono conto delle nuove funzioni e competenze assegnate agli organismi centrali e territoriali, al fine di raggiungere un nuovo equilibrio che possa portare all’ottimizzazione degli interventi destinati agli alunni disabili.

Il quadro d’insieme, assai variegato e vitale, richiede un’analisi complessa e capillare sul territorio per verificare tutte le situazioni, anche quelle singole e registrarne le caratteristiche e le difficoltà.

Accanto al lavoro costante di monitoraggio avviato dalla Direzione attraverso gli USR, sembra opportuno avviare indagini quantitative e qualitative, basate su campioni rappresentativi, avvalendosi anche del contributo di altri soggetti, come le Associazioni sull’handicap, che con la loro capillare articolazione sul territorio possono integrare le nostre conoscenze, soprattutto rispetto ai punti critici, permettendoci di intervenire in modo più tempestivo e mirato.

La transizioneLa transizioneLa transizioneLa transizione

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Iniziative del MIUR: l’OsservatorioIniziative del MIUR: l’Osservatorio

Il Ministro Moratti, con D.M. 26.04.2002, ha ricostituito l’Osservatorio permanente per l’integrazione scolastica delle persone in situazione di handicap, con compiti consultivi e propositivi in materia di:

monitoraggio del processo di integrazione scolastica;

accordi interistituzionali volti a sostenere la continuità, l’orientamento scolastico e professionale, il collegamento con il mondo del lavoro;

piena attuazione del diritto della formazione delle persone in situazione di handicap;

sperimentazione e innovazione metodologico-didattica e disciplinare;

iniziative legislative e regolamentari.

Si è ritenuto altresì opportuno costituire un ORGANISMO TECNICO di supporto all’osservatorio (D.D.G del 4/11/2002), che segua le problematiche relative all’integrazione scolastica degli alunni in situazioni di handicap, con particolare riferimento agli aspetti ordinamentali, organizzativi e operativi.

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- Direzione generale per gli ordinamenti scolastici

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Il Seminario di studio e produzione, svoltosi il 10-11-12 Novembre 2003 a Imola, sul seguente tema:

Organizzare la qualità dell’integrazione scolastica degli alunni con disabilità

Altre iniziative Altre iniziative del MIURdel MIUR

Altre iniziative Altre iniziative del MIURdel MIUR

Il Forum telematico con le Associazioni, da avviare, come supporto integrativo di conoscenza e interpretazione delle esigenze dell’utenza.

Il progetto di ricerca che prevede un’indagine qualitativa e quantitativa sui modelli di integrazione scolastica, basata su un campione rappresentativo di scuole.

Il monitoraggio, avviato in collaborazione con gli USR, sulle attività attività realizzate a favore dell’integrazione scolastica con le risorse specifiche assegnate dal MIUR.

L’area tematica handicap, aperta nel sito istruzione.it, per un quadro organico e ragionato, di norme, documenti e iniziative.

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Azioni comunitarieAzioni comunitarie

A livello europeo, l’Italia fa parte dell’European Agency for development in special needs education.

L’Agenzia, con sede in Danimarca, è un organismo indipendente, finanziato per metà dagli Stati Membri e per metà dalla Comunità Europea.

La finalità dell’Agenzia è quella di coordinare e integrare le varie esperienze dei paesi della Comunità in materia di handicap.

L’Agenzia ha una doppia composizione:

  l’Associazione dei Representative Board, composta da un delegato per ognuno dei Ministeri della P.I. dei Paesi membri, con funzioni di indirizzo politico e di tramite con i rispettivi governi.

lo staff dei Working Partners, composto da tecnici provenienti dai Paesi membri, con funzioni operative.

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I dati (aggiornati al 17/9/2003)

Materna

Elementare

Media

Superiore

10.789 1,59

57.635 1,95

49.192 2,19

31.121 2,66

n.alunni rapporto alunni-posti di sostegno

Totale alunni in situazione di handicap 148.737

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Analisi dei dati sull’integrazione (Rapporto 2003) Analisi dei dati sull’integrazione (Rapporto 2003)

I risultati conseguiti mostrano livelli altissimi di inserimento, con un costante aumento del numero degli alunni, che ad oggi hanno quote di presenza superiori al 2% nelle scuole elementari e medie e di poco inferiori all’1% nelle scuole all’1% nelle scuole secondarie superiorisecondarie superiori

Più rilevante la crescita della presenza nelle scuole che non appartengono alla fascia dell’obbligo: nella scuola dell’infanzia: incremento del 46% in 13 anni; nelle scuole superiori: aumento di 7 volte della presenza dall’inizio degli anni 90.

Con la legge sulla parità, l’accoglienza degli alunni in situazione di handicap è divenuta uno dei requisiti essenziali per ottenerla; pertanto è prevedibile un aumento progressivo anche in tali scuole.

La scelta operata dall’Italia della piena integrazionepiena integrazione degli alunni disabili nelle scuole (siamo i primi e gli unici nel mondo) si avvia verso il raggiungimento degli obiettivi prefissati, considerato che si stima intorno al 2% la quota di bambini alla nascita affetti da patologie che portano a disabilità.

Attualmente il rapporto alunni disabili/posti di sostegno si situa intorno a 2, con il minimo nelle scuole dell’infanzia con 1,59 e il massimo nelle scuole superiori con 2,6. Questi dati tuttavia possono variare in corrispondenza con l’eventuale concessione delle deroghe.

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Assistenza di base

Concorrenza di più tipi di assistenza

Numero di alunni disabili per scuola

Accordi di programma

Somministrazione dei farmaci

Certificazioni e Diagnosi Funzionali

Coinvolgimento del personale della scuola

Barriere architettoniche

Competenze nei trasporti

Rispetto della privacy

Indicatori della qualità dell’integrazione

Evoluzione dei GLIP

Problemi e proposteProblemi e proposte

I problemi ancora aperti riguardano tematiche di carattere generale e altre di carattere più specifico, nelle aree in cui s’intersecano le competenze di più soggetti.

L’attività didattica va ricondotta al suo naturale ambito formativo, esonerandola dallo svolgere un ruolo di supplenza rispetto ad inadempienze di altri soggetti.

L’integrazione scolastica si realizza pienamente qualora si verifichi la piena cooperazione dei soggetti istituzionali ed il pieno assolvimento dei compiti da parte di tutti i soggetti, nelle rispettive aree di competenza.

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Il problema riguarda l’ausilio materiale, previsto nel profilo contrattuale del collaboratore scolastico, come funzione aggiuntiva, non obbligatoria. Nello stesso contesto normativo si precisa però che tale assistenza dovrà essere garantita. La mancata chiarezza della norma genera disfunzioni che possono pregiudicare l’integrazione scolastica.

Il Contratto collettivo nazionale di lavoro del comparto scuola, siglato il 16 Maggio 2003, alla Tabella A, ha chiarito la questione, riformulando i compiti dei collaboratori scolastici in merito all’assistenza di base e abrogando le funzioni aggiuntive facoltative, sostituite con incarichi attribuiti dal Dirigente scolastico, con diritto a compenso.

Assistenza di baseAssistenza di base

Problema

Proposta

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Accanto agli alunni disabili che, per le carenze segnalate, non hanno un’assistenza adeguata, si può verificare il caso in cui la concorrenza tra le diverse assistenze di cui può aver diritto un alunno disabile, in particolare se grave, può creare sovrapposizioni e disfunzioni. Può accadere che abbia diritto all’insegnante di sostegno, all'assistenza di base, specialistica, per la comunicazione (minorazione sensoriale) e infermieristica.

Tutti questi servizi dovrebbero confluire in un unico disegno e garantire un'assistenza qualitativamente e quantitativamente adeguata, che presuppone una presa in carico globale del minore.

ConcorrenzaConcorrenza di più di più

tipi di assistenzatipi di assistenza

Problema

Proposta

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A volte il numero dei disabili è superiore alle risorse umane e finanziarie disponibili per l’assistenza. Non va inoltre sottovalutato il fatto che la concentrazione di un’alta percentuale di alunni disabili nella stessa scuola, in particolare negli Istituti Professionali, comporta il rischio del riformarsi di classi o scuole speciali.

Sarebbe opportuno riequilibrare l’assegnazione di risorse finanziarie e delle funzioni aggiuntive, in base anche ad indicatori che segnalino la presenza di alunni con disabilità grave o in base all’esistenza di una alta percentuale di alunni disabili nella stessa scuola.

Presenza di unPresenza di un’’ alta alta percentuale di alunni disabili percentuale di alunni disabili

nella stessa scuolanella stessa scuola

Problema

Proposta

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La legge 328, ridefinisce le competenze per tutte le situazioni sociali di difficoltà, ponendo al centro il progetto di vita della persona ed il dovere dell’integrazione tra i servizi.

Necessità di rivedere le linee d’indirizzo nazionali, nel rispetto di quelle regionali e comunali, in relazione alla responsabilità del settore scolastico, sanitario, sociale e degli Enti Locali, ognuno per il settore di propria competenza.

Accordi di programmaAccordi di programma

Dalla legge 104/92 alla legge 328/2000.

Problema

Proposta

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Sono state più volte segnalate difficoltà in relazione a casi di alunni che, per particolari patologie cliniche, sono costretti ad assumere in modo regolare farmaci in orario scolastico. Si tratta di situazioni in cui la mancata somministrazione rende difficile o addirittura impedisce la frequenza scolastica degli alunni interessati

L’esercizio di tale diritto è stato assicurato solo per via giudiziale, nell’a.s. 2001-2002, a seguito dell’accoglimento di una richiesta cautelare, in sede di reclamo, con l’ordinanza n.2779/02 del Tribunale di Roma - Prima Sezione Lavoro, che ha imposto alla ASL l’assegnazione di un infermiere presso la sede scolastica.

Sarebbe opportuno stipulare accordi in materia a livello locale, con ASL ed EELL.

Somministrazione dei farmaci Somministrazione dei farmaci in orario scolasticoin orario scolastico..

Problema

Proposta

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Esiste una eccessiva differenziazione interpretativa dei sintomi, in particolare nell’area psichica, cognitiva e comportamentale, con effetti di una forte disarmonia tra le ASL sulle certificazioni cliniche. Rischio che nella categoria “handicap” entri anche il “disagio sociale”

L’art. 35, comma 7, della legge finanziaria n.289/2002, prevede che, a differenza del sistema precedente, (DPR del 24/02/94, secondo cui alla certificazione provvedeva lo specialista o lo psicologo presso le ASL) all’individuazione dell’alunno disabile devono provvedere le ASL sulla base di accertamenti collegiali, con modalità e criteri che verranno definiti con DPCM. L’art. 94, comma 3, della stessa legge, prevede altresì che le persone con sindrome di Down possano essere certificate anche dal proprio medico di base.

Attualmente il suddetto DPCM sta seguendo il suo iter procedurale, in vista della prossima pubblicazione.

CCertificazioni e Diagnosi ertificazioni e Diagnosi FunzionaliFunzionali

Problema

Proposta

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Permane nelle scuole un fenomeno diffuso di delega all’insegnante di sostegno e di isolamento dell’alunno disabile, con conseguenze negative sul piano della comunicazione, dell’autonomia, della socializzazione e della vita relazionale, oltre che dell’apprendimento.

Da intensificare gli interventi di formazione estesi anche agli insegnanti curricolari, ai dirigenti scolastici e ai collaboratori scolastici, per migliorare il clima di accoglienza nella scuola, al fine di rafforzare la concezione della scuola intesa come comunità educante che si fa carico collegialmente dell’integrazione degli alunni disabili.

CCoinvolgimento oinvolgimento di tutto il personale della scuoladi tutto il personale della scuola

Problema

Proposta

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- Direzione generale per gli ordinamenti scolastici

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Secondo i dati rilevati nel Febbraio 2002, esistono ancora barriere architettoniche nel 70% degli edifici scolastici.

Negli atti di indirizzo del piano di riparto dei fondi per l’edilizia scolastica, di cui alla legge 23/96, è stata indicata questa problematica tra le priorità.

RRimozione imozione delledellebarriere architettonichebarriere architettoniche

Problema

Proposta

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Il d.lgs 112/98 trasferisce ai Comuni le competenze in ordine al supporto organizzativo all’istruzione degli alunni disabili della scuola inferiore e alle Province per la scuola superiore. E’ in contestazione la competenza circa il trasporto degli alunni disabili della scuola superiore, in quanto le Province sostengono che, non essendo originariamente compito dello Stato, ma del Comune, la relativa competenza non è stata loro trasferita.

La questione, in seguito ad incontri tecnici con i rappresentanti degli Enti Locali, è stata sottoposta all’attenzione della Conferenza Unificata.

CCompetenze ompetenze riguardo i trasporti riguardo i trasporti

tra Comune e Provinciatra Comune e Provincia

Problema

Proposta

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Risulta in alcuni casi una scarsa attenzione a questo aspetto, nella trasmissione degli atti e nei comportamenti degli operatori scolastici, sia nelle relazioni con soggetti esterni che negli incontri interni.

Si dovrà provvedere a sensibilizzare le istituzioni scolastiche autonome sulla tutela, ai sensi della legge 675/96, del trattamento dei dati relativi all’ handicap, di cui la scuola viene in possesso.

RRispetto della ispetto della privacyprivacy

Problema

Proposta

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Le metodologie che si stanno utilizzando e gli indicatori cui si sta facendo riferimento per valutare a livello nazionale il servizio scolastico non tengono conto adeguatamente del fenomeno dell’integrazione scolastica.

Ai fini della valutazione del sistema scolastico, andrebbero evidenziati degli indicatori di qualità dell’integrazione scolastica; in caso diverso si rischia di penalizzare le scuole che praticano una politica dell’accoglienza, in quanto potrebbero avere maggiori costi, maggiori tempi, maggiori difficoltà nel raggiungimento dei risultati.

IIndividuare ndividuare gligliindicatori della qualità indicatori della qualità

dell’integrazione scolastica.dell’integrazione scolastica.

Problema

Proposta

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Esempio anticipatore di concertazione. Esperienze in via di trasformazione, ma da non disperdere, anche perché tuttora finanziati con i fondi della legge 104.

Il monitoraggio effettuato sulla situazione in evoluzione, indica le seguenti tendenze: mantenimento dei GLIP esistenti, in cui confluiscono i GLH provinciali; costituzione di una struttura regionale di coordinamento; diffusione sul territorio dei centri di documentazione delle esperienze e della formazione e dei centri territoriali misti, per la fornitura di materiali e attrezzature.

Si è svolto il 10-11-12 Novembre ad Imola, un SEMINARIO DI STUDIO E PRODUZIONE, nel quale sono state elaborate proposte per un riassetto degli organismi a livello territoriale, al fine di rendere più efficiente il servizio, ottimizzando le risorse disponibili.

I GLIPI GLIP

Problema

Proposta

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