dicembre 2009

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L!NK - mensile indipendente

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Page 1: Dicembre 2009
Page 2: Dicembre 2009

Editoriale

UN SOLO PADRONE, IL LETTORE

PAROLE SAGGE“Se volete fare questo mestiere,

ricordatevelo bene: è un mestiere che richiede molta umiltà, molta, e il protagonismo è in contrasto con

questa legge fondamentale.”

< IL “PADRE” DELL’INFORMAZIONE

Il giornalista Indro Montanelli.

C i è data la possibilità di creare informa-zione. Un compito arduo che ci lusin-

ga”. In molte occasioni mi è capitato di fermare lo sguardo su frasi emblematiche sul giornalismo. Una in particolare è regola fondamentale della scrittura giornalistica che voglio donare alla gio-vane redazione e a quanti hanno voglia di af-facciarsi in questo mondo: “Chi di voi vorrà fare questo mestiere, si ricordi di sce-gliere il proprio padrone, il lettore”. Questa frase ereditata dal padre dell’informazione, Indro Monta-nelli, era stampata sulle magliette dei colleghi della stampa toscana che il 3 ottobre scorso hanno ma-nifestato per la libertà d’informa-zione a Piazza del Popolo a Roma. Questa regola suggerisce impegno e passione per una notizia semplice, libera e vera. Per un’in-formazione coerente, coraggiosa, determinata ed equilibrata. Bisogna colloquiare con i lettori e non ingannarli con input informativi assillanti e deformati. E non è affatto semplice. “Si dovreb-be poter chiamare ladro chi ruba e somaro chi è ignorante ma non dimenticarsi mai del rispetto che è dovuto ai protagonisti dei nostri articoli,

preoccuparsi di conoscere le ragioni altrui e sfor-zarsi di comprenderle” commenta il Presidente dell’Ordine dei Giornalisti Lorenzo Del Boca. Con-siderazioni tutte che dobbiamo fare nostre per la stesura degli articoli e non solo. Abbiamo un mezzo di comunicazione forte, invidiabile, che ha la possibilità di far giungere Troia oltre i con-fini: partecipiamo insieme alla riuscita di questo

obiettivo e ringraziamo fin da ora gli sponsor che hanno contribuito e contribuiranno alle pubblicazio-ni future. Partiamo dal presuppo-sto che la libera circolazione delle idee e delle opinioni nel nostro paese può darci una possibilità di riscatto dal nostro essere chiusi e conservatori. In questo senso pro-

muoveremo una cultura di rispetto per l’informa-zione. Colgo l’occasione insieme alla redazione per augurare a tutti un Felice Natale e un Sereno Anno e di nuovo Buona Lettura!

Marisa Donnini - direttore > [email protected]

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L a collina troiana si appresta ad esplorare nuovi orizzonti

di sviluppo. Dal 18 dicembre ha aperto le porte lo “Shopping in the city”, progetto che vede la firma di Alka Promoservice e il coinvolgimento di aziende di ogni genere unite in un gigan-tesco centro commerciale, che ha come unica location Troia. Le aziende che aderiranno potranno contare sul sito web www.shoppinginthecity.eu, una consu-lenza 24 ore su 24, corsi di formazione periodici, agevolazioni pubblicitarie presso l’Alka Promo-service e su una grande strategia di promozione già avviata. Tanti i vantaggi per i consumatori che dovranno munirsi della card (già in distribuzione) presso i punti vendita aderenti all’iniziativa: prezzi promo-zionali, una vasta gamma di prodotti, aree mer-ceologiche ed altri servizi.Iniziativa parallela quella ideata dal Comune di Troia e presentata in una conferenza il 10 dicem-bre. Una vetrina per le attività commerciali troia-ne all’interno del “Centro Commerciale Natura-le” attraverso cui i cittadini acquirenti potranno accumulare punti utili per ricevere sconti e con-venienze di ogni tipo.

non solo shopping

SOLIDARIETA’NEL SACCOLa giornata nazionale della colletta alimen-

tare, giunta alla sua tredicesima edizione, si ripresenta anche quest’anno puntualmente du-rante l’ultimo sabato di novembre, in tutta Italia. Tale colletta è una dei progetti atti dal Banco alimentare, una Onlus che, grazie alla semplice opera di volontariato, si occupa della raccolta di fondi alimentari da destinarsi poi alle varie as-sociazioni caritative locali che distribuiscono il raccolto alle persone meno abbienti.I paesi di Capitanata hanno aderito all’iniziativa e, per la prima volta, anche la nostra cittadina troiana, grazie alla volontà di un gruppo di uomi-ni che si è fatto promotore dell’organizzazione.Durante un uggioso sabato (il 28) di fine novem-bre ecco scendere in piazza un nutrito numero di giovani ed adulti volontari che, fiduciosi nel-l’iniziativa, si sono stazionati dinanzi agli otto pun-ti vendita indetti per la nostra città.Eccellenti i tanto sperati risultati che hanno visto in Troia uno dei comuni della provincia di Foggia più solidali, con una raccolta totale di 2456,90 kg tra prodotti di prima necessità per il sostenta-mento e prodotti per l’infanzia.Da parte nostra, continuiamo a credere e a por-tare avanti questi bellissimi atti di solidarietà…

Piergiorgio Aquilino

TROIA DIVENTA UN “CENTRO

COMMERCIALE”

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PER QUESTA PUBBLICITA’

[email protected]

G iardinetto torna tristemente alla ribalta. Dopo l’inchiesta di Gianni Lannes, in onda

su Rai1 nel 2007, in cui si denunciava la “bomba ecologica” così definita successivamente dagli inquirenti, oggi quei rifiuti pericolosi provenienti da Germania, Francia, Corea del Sud, Italia Set-tentrionale che interes-sano un’area di circa 70 km, tornano a far parlare di loro. Si tratta dell’en-nesimo sequestro (dopo il primo del ’99), questa volta preventivo (il 5 ot-tobre ’08 ne venne ri-chiesto un altro, che non venne accordato dal GIP di Lucera) disposto dal Procuratore luceri-no Massimo Lucianetti. Dopo l’inchiesta che nel 2004 portò a sei assolu-zioni e una condanna, un nuovo procedimento oggi ha portato al seque-stro degli otto capannoni della “IAO” con coper-tura in amianto, di tutta l’area adibita a discarica – dove sono riversate circa 250.000 tonnellate di

SCACCO A GIARDINETTOPOLI

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PRIMO PIANO

rifiuti speciali e tossici –, e all’iscrizione nel registro degli indagati di tre persone, due amministratori ed un tecnico della ditta che gestisce il sito.Un territorio devastato “dalle logiche del profit-to” come ci dice Carmela Lombardi, presidente

del Comitato “Salute e Terri-torio”: un gruppo di cittadini troiani, formatosi proprio du-rante questa vicenda, che non vuole più “guardare e restare fermo”.Qual è stata la reazione del comitato di fronte all’ultimo sequestro della discarica di Giardinetto?E’ stato un secondo duro colpo. Se prima c’era la spe-ranza che potesse non esse-re così grave, oggi sentirselo dire da un magistrato ci fa rendere conto che purtrop-po è una certezza, come se la bell’aria del nostro paese

fosse scomparsa tutta d’un tratto. Anche la rea-zione praticamente nulla dei cittadini ci sconcer-ta.Perché, cosa vi aspettate dalla gente?

< I RIFIUTISacchi di rifiuti tossici e speciali

a Giardinetto - Troia. Sotto confernza stampa del

procuratore di Lucera.Foto di Gianni Lannes.

Page 5: Dicembre 2009

V ia S.Benedetto, 11 71029 T roia (Fg)

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A ntonio Jr. Ciarmoli > [email protected]

Maria Rosaria Catallo > [email protected]

Ci aspettiamo quantomeno dei segnali di atten-zione. Se questi signori hanno avuto vita facile, è proprio per l’indifferenza delle persone.E invece adesso il Comitato come pensa di muo-versi?Dobbiamo lavorare sulle coscienze: essere at-tenti, cercare di capire quello che ci succede, comprendere anche i collegamenti tra queste vicende e tutto un sistema capitalistico che le produce. Quanto prima saremo in piazza per una giornata di sensibilizzazione ed informazione, distribuiremo volantini.Chiederete quindi la bonifica dell’area inquina-ta? Il Decreto Legislativo 152 del 2006 -in materia am-bientale - introduce il criterio “chi inquina paga”; pertanto spetta al responsabile dell’inquinamen-to attuare tutta la procedura di analisi prima del-la bonifica. Nel caso in cui il responsabile della contaminazione non provvede, ovvero non sono individuabili e non provvedono né il proprietario del sito né i soggetti interessati, gli adempimenti previsti dal decreto sono realizzati d’ufficio dal Comune e se questi non provveda, dalla Regio-ne. Nel nostro caso bisognava individuare, attra-verso le indagini preliminari, le sostanze presenti nel sito per poter stendere un preciso piano di caratterizzazione. Alla fine di gennaio 2009 la dit-ta IAO ha presentato il piano di caratterizzazione che però non è stato approvato perché lacuno-so. Infine il sequestro ha bloccato il tutto. Quin-di come ben potete intuire il Comitato non può certo entrare nel merito della bonifica ma può solo lottare perchè la bonifica venga fatta.In consiglio comunale si è costituita una commis-sione di studi sul caso. Come giudicate il lavo-ro svolto in questi mesi? Voi in che modo avete contribuito?C’era una nostra rappresentanza all’interno del-la commissione, tuttavia non ritengo sia stato fat-to un buon lavoro: si doveva raccogliere docu-mentazione, seguire l’iter giudiziario. Ma in realtà hanno dominato solo i contrasti tra maggioranza e opposizione – presentando infine due relazioni differenti - e la strafottenza di alcuni consiglieri, che spesso non sono stati presenti. Dopo le ele-zioni, inoltre, ancora non si sono votati i membri

IL LOGO DEL COMITATO >

per una nuova commissione: il comitato ha già inviato una lettera per sollecitarne la ricostituzio-ne. Il gruppo a questo punto che somme tira da tutta questa storia?Siamo fermamente convinti che tutti dovrebbero essere partecipi della cosa: dobbiamo pensare al nostro futuro ma anche al nostro presente. Ognuno deve aprire gli occhi perché il territorio è un bene comune, come lo è una casa per la famiglia che la abita. Colgo l’occasione infine per comunicare che tutti i martedì ci riuniamo nella sala “Sant’Andrea” di Sant’Anna alle 20: gli incontri sono aperti a tutti!

IL SITO > www.saluteterritorio.it

l ! nkmensile indipendente

In attesa di registrazione

EditoreCentro Sociale e CulturaleITALSUD “AMBARADAM”Via S.Benedetto, 11 - 71029 Troia (Fg)

- C.F. 94055080710

Direttore responsabileMarisa Donnini [email protected]

In redazione - TroiaPiergiorgio Aquilino, Mario Beccia, Maria Rosaria Catallo, Antonio Jr. Ciarmoli, Giambattista Ciarmoli

In redazione - FoggiaAlessandro Volpe

Collaboratori di redazioneAlfonso Bortone, Francesca Donnini, Lorenza Guadagno

Hanno collaboratoPaolo Delli Carri, Giovanni Guadagno, Carmela Lombardi, Pasquale Paglia

Direzione grafica & pubblicitàGLAM staff - [email protected]

Grafico Mario Beccia

Vignettista Luigi Iannelli

Stampa Tip. Mauro - Troia

Tiratura 1.500 copie

DiffusioneFree press distribuito porta a porta a Troia e in oltre 50 luoghi di ritrovo della provincia di Foggia.

AMBARADAMby Zinghillo pub

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< I PROTAGONISTI & IL LOGO[da sx] Silvana De Lillo, Grazia Salandra,

Giovanni Guadagno, Rosaria Catalano, Adriana Salandra, Angelo Catallo. Foto di Elisa Liguori.

RISATE... “DO MED’CH” Il vero teatro troiano è targato “La Melagrana-

ta”. In vernacolo, per la precisione. L’associa-zione di promozione sociale e culturale, iscritta al n.54 dell’albo regionale delle A.P.S, annuncia una nuova ed inedita rappresentazione, ricca di motti di spirito, colpi di scena e comicità nella nostra fantastica lingua dialettale. Dunque tan-te risate e sano divertimento non mancheranno per gli amanti del genere. Tutto questo è “Do méd’ch” (dal medico), titolo della commedia in un unico atto ambientata appunto in una sala d’attesa di uno studio medico. Gli attori che si avvi-cenderanno sono sei, tra cui anche Giovanni Guadagno, autore e regista delle opere in-terpretate finora dal”La Mela-granata”, nei panni di P’pp’néll u Colonnèll, spavaldo millantatore messo alla berlina per i suoi stessi atteggiamenti da smar-giasso; Angelo Catallo sarà invece l’intellettuale M’lijucc Vottafò°ch e Silvana De Lillo la signora Francesca; le sorelle Grazia e Adriana Salan-dra impersoneranno rispettivamente Marjétt e Gn’si°n; sul palco anche una suora, Domenica, particolarmente vivace e peperina, interpretata da Rosaria Catalano.Sulla falsa riga di “U’ r’sarij” (il rosario), altra com-media che ha riscosso grande successo fra il pubblico (replicata ben 8 volte!), anche “Do mèd’ch” non racconterà propriamente una “storia”, quanto un insieme di aneddoti, detti e vicende attraverso le quali si mostrerà uno spac-cato sociale sulla realtà troiana. Verrà allestita presso l’Auditorium dell’I.T.C. “Giannone” nei giorni 5 e 6 gennaio 2010, con due spettacoli al giorno: alle ore 18,00 e alle 20,30.Ma “La Melagranata” non vuol dire solo teatro o comunque mero intrattenimento. Difatti, il presi-dente Armando Zurlo, ci tiene a ribadire che at-traverso la stessa commedia e gli altri spettacoli in vernacolo già realizzati dall’associazione (tra i tanti ricordiamo - oltre al già citato “U r’sarij” - anche “A buttigl d l’ogl”, “Na quarti°n, nu cund

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teatro

e na canzon°n” e il monologo interpretato dalla professoressa Carmela Moffa) si ha la possibilità di riscoprire e al contempo promuovere la bellez-za del troiano “originale”, oltrechè il valore delle vecchie tradizioni, usi, costumi e detti caratte-ristici della nostra cittadina. Inoltre, i proventi di tutte le manifestazioni sono sempre stati devoluti in beneficienza e per questa volta l’associazione ha scelto di contribuire economicamente al pro-

getto della “Confraternita del-l’Addolorata” ed in particolare per la conservazione dei quadri settecenteschi del pittore troia-no Giovanni Petruzzi.Nel programma del”La Mela-granata” per il prossimo anno ci sono già diverse iniziative come, ad esempio, un labora-torio di maschere di cartapesta

con l’artista locale Tonino Cibelli, e un altro di lettura di fiabe anche in troiano dedicato ai più piccoli. Per il momento però, vediamoci tutti il 5 e 6 gen-naio “Do mèd’ch” non per una visita - strano, ma vero - ...ma per una risata!

Mario Beccia > [email protected]

IL REGISTA >Giovanni Guadagno.

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IL NATALE CHEASPETTAVAMOL‘esclusione sociale, fenomeno dilagante

nell’attuale contesto sociale, troppo spesso nega diritti e libertà a soggetti tra i più vulnerabi-li, quali quelli affetti da disagio/disturbo mentale. Causa scatenante di tale fenomeno è rappre-sentata dalla discriminazione, dovuta a sua vol-ta allo stigma ed al pregiudizio ancora presenti sulla malattia mentale e sulle persone affette. Nell’ambito del programma di contrasto a tale cultura disumana, l’associazione di volontariato “Tutti in Volo - onlus” con il patrocinio del Comu-ne di Troia organizza la 1^ edizione de “Il natale che aspettavi”, contenitore di eventi atti a sensi-bilizzare la collettività su tali questioni e promuo-vere l’integrazione sociale dei soggetti coinvolti.La manifestazione si svolgerà nella settimana di Natale dal 24 al 30 dicembre presso il Chiostro di San Benedetto. Creatività e commercializ-zazione di prodotti si mostreranno attraverso lo scambio di competenze, interessi ed identità. Programma:- collettiva d’arte permanente “mettiamoci in mostra“ (dal 24 al 30 dicembre);- Mercatino d’artigianato permanente (dal 26 al 30 dicembre)- Spettacoli musicali a cura dei “Secret”, degli “Skantinato58”, degli Zampognari di Panni, del gruppo “Voci fuori dal coro” e dei Cheese Hor-se” ;- Artisti di strada e “Scatta una foto con Babbo Natale” per i più piccoli ;- Stand eno-gastronomico di degustazione di prodotti tipici locali a cura della S.P.Q.T. s.r.l., stand di Amnesty International, stand della be-neficenza.Un grazie a Roberto, Francesca e Filomena, vo-lontari dell’Associazione “Tutti in volo - onlus”, organizzatori dell’evento; al Comune di Troia ed in particolare all’Assessore Renato Ciccarelli; alla SPQT s.r.l. di Mario Ciarmoli; alla soc. coop. “Giardinetto” di Giorgio Mercuri; all’agenzia di viaggi “Raemi” di Giannelli s.a.s.; alla “CMC” au-tomazione industriale, meccanica e impiantisti-ca generale di Ciliberti e a tutta la redazione di “L!NK - mensile indipendente”.

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natale 2009

“Christmas Party”. I Cavalli di Troia orga-nizzano una serata piena di musica e

divertimento. Prevista la notte di Natale (il 25 di-cembre, dalle 23.30) al nuovo Club House della stessa associazione in Via San Paolo, 55 in dire-zione Foggia. Alla console: Dj set Raf Boccone from Groovebox + voice: Deny Love from Domus Area. Per la notte di San Silvestro invece “Spu-meggiante Capodanno 2009” dalle 21.30, stesso posto.

“Rompi il silenzio”. Le Voci fuori dal coro, gruppo interparrocchiale composto da

circa 25 ragazzi diretti dal maestro Francesco Bellanti, tornano in scena. Nella scaletta sono previsti brani prettamente natalizi alternati a canzoni a sfondo sociale. Il concerto si terrà nel-l’Auditorium del’I.T.C. Giannone, il 29 dicembre alle ore 20.00. Il ricavato dalle offerte libere sarà destinato ad un progetto delle Missionarie Com-boniane nel mondo.

“Natale in Mentis!” è la serata organizzata per il 27 dicembre dalla giovanissima

associazione “Attiv@mentis” che ha voluto ri-prendere la tradizione di organizzare feste all’Au-ditorium della scuola superiore del Giannone. L’evento avrà inizio alle 22:00 e si dividerà in due parti: prima si esibiranno i gruppi musicali pro-venienti da tutta la provincia, poi arriverà il mo-mento “disco-dance”. Prevendite 5€ a persona, inclusa una consumazione. Info: 320.6719565.

EVENTISOTTO

L’ALBERO

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“Trovo questo vostro movimento utile a dare una valida testimonianza dell’altra parte

di Foggia, quella combattiva e radicata amore-volmente alla propria città... dobbiamo difende-re la nostra città e questo è il modo giusto per farlo”. Il commento riecheggia in una pagina di Facebook. Le parole sono di una ragazza che ha do-vuto subire l’aggressione di una “baby gang” -come ammette. Una storia che va a scrivere con tante altre un bilancio assai tri-ste: come quella di Angelo De Rosa, 17 anni, ucciso dopo una lite tra coetanei a Foggia oppu-re la vicenda della ragazzina di 14 anni, vittima dello stupro del “branco”.Notizie battute ormai troppo spesso, bocconi amari, episodi di cui “siamo stati tutti almeno una volta vittime” e che van-no a comporre inesorabilmente una “inconsueta escalation di violenza”, come recita il comu-nicato diffuso alla stampa dei promotori del “Forum dei Gio-vani” a Foggia. I ragazzi, capeggiati da Pao-lo Delli Carri - responsabile del movimento - portano avanti tra le altre cose, la proposta della costituzione del forum inserito nell’amministrazione comunale come organo consultivo, pro-positivo e operativo di iniziative che hanno da tempo consegnato al sindaco Mongelli – che firmò pubblicamente una sottoscrizione d’impe-gno per la costituzione formale - un documento di proposte insieme ad una bozza di statuto. Al momento, aspettano convocazione e “risposte concrete”, per far “entrare i giovani nei palazzi”. Intanto questo gruppo, al quale hanno aderi-to finora circa 30 movimenti e associazioni, di

AVAST!IL GRIDO DEI GIOVANI FOGGIANI

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Cronaca giovane

rimanere alla finestra non ha voluto neanche sentirne parlare. Proseguire la “sfida”, continua-re un percorso tortuoso, in cui sullo sfondo domi-na una città in cui “non è certo la prima volta

che episodi simili avvengono”. Gli episodi sono quelli raccontati all’inizio, ai quali vogliono as-solutamente “reagire per dire basta all’imbarbarimento che coinvolge, in modo sempre più preoccupante, adolescenti e giovani del nostro territorio”. Ed è proprio nella rete, ancora su Facebook, che è maturata la loro idea: un sit-in contro la violenza che imperversa, riba-dendo fin dall’inizio “che si va al di là del singolo evento pur volendo rispondere all’urgen-za e all’inquietudine che esso ci comunica” individuando un’opportunità “ per stringerci insieme, per dare un segnale a noi stessi, alla cittadinanza per testimoniare che ci sono forze giovani positive”. Nella pagina virtuale dell’even-to creata all’indomani della proposta, si è rincorso un tam tam di commenti, discussioni, testimonianze per “dei proble-mi seri dinanzi ai quali la città e le istituzioni locali non possono chiudere gli occhi” come scrive Tiziana.Si è costruito così un appunta-

mento che hanno chiamato “Giovani uniti con-tro la violenza”, il quale ha potuto contare già dalla fase che l’ha preceduto su un impegno da parte di tanti: da Roberta e Davide che si sono occupati della stampa dei volantini, ad Antonio della grafica, il coinvolgimento delle scuole di cui si è occupato Leonardo, i banner e i contatti con le associazioni che ha curato Paolo, fino al coinvolgimento tramite internet e la stampa che

< LO STAND & IL LOGONelle foto momenti della manifestazione in piazza.

Sotto il logo del forum.

Page 9: Dicembre 2009

< L’OPERAZIONE A.B.Dopo il primo appuntamento

del 1/11, la storia si ripete il 20/12 sull’isola pedonale

A ntonio Jr. Ciarmoli > [email protected]

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è stato affidato a Valentina e Damiano. Un percorso di partecipazione attiva che ha visto così il suo coronamento il 6 dicembre nel C.so Vittorio Emanuele (l’Isola Pedonale): equi-paggiati con un gazebo, una lavagna di carta su cui timidi quattordicenni si avvicinavano per lasciare un messaggio, volantini distribuiti da una ragazza “conosciuta solo su Facebook”, fogli per le adesioni. Paolo, soddisfatto della manifestazione, confes-sa sommessamente che non “c’era la folla che ci si aspettava, ma ho visto una buona collabo-razione e tanta speranza”. Tanta speranza scalfi-ta nei volti, nell’animo di “chi vuole farsi sentire”, di chi si ribella e di chi non si vuol piegare allo stato delle cose. Lo striscione che hanno realiz-zato per l’occasione, recita uno slogan, come a rassicurare tutti, i passanti, la città: “Noi non ab-bassiamo la testa . AVAST!”.

ABBRACCI GRATIS A FOGGIAsensusvivendi

L orenza Guadagno > [email protected]

Un occhio attento. Braccia morbide. Un bel sorriso. Aggiungiamo qualche cartello, macchinette fotografiche, sguardi increduli, denti bianchi che sfuggono all’apertura del sipario delle labbra. Una domanda: “Questa sera regalo abbracci, mi abbracciate?”. Quei ragazzi con zaini e splendenti sorrisi di tangibile affetto, quella sera, in quel posto, con quei fogli con su scritto “abbracci gratis”, han-no tagliuzzato con il coltello del calore e dell’allegria l’indifferenza della gente.

Page 10: Dicembre 2009

< L’ABBRACCIO AI MILITARI

Dal 2001 si stima che siano morte

circa 50.000 persone,vittime della guerra

in Afghanistan.

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Avete mai visto un Premio Nobel per la fisica prendere in giro Isaac Newton o un Premio

Nobel per la letteratura bruciare una biblioteca? No di certo, ma in compenso vedrete un Premio Nobel per la Pace che fa la guerra. Stiamo parlando del Presidente degli Stati Uniti Barack Obama, che entusiasta e sorpreso ha ri-cevuto il premio dall’Accademia svedese il 10 dicembre 2009 dichiarando: “So che altri avreb-bero meritato questo onore più di me”. Nel pri-mo dicembre il presidente Obama ha dichia-rato l’ulteriore invio di 30.000 soldati nei territori afghani ed un conseguente aumento dei finan-ziamenti militari, giustificandosi al ritiro del premio con una affermazione già tragicamente sentita nel passato: “Le forze del male vanno sconfitte, la guerra è necessaria per la pace”. Un Bush di colore, lo si potrebbe definire. Il nuovo piano costerà, per ammissione dello stesso presidente, 30 miliardi di dollari in più rispetto alla strategia ereditata dai suoi predecessori, fondi che vanno ad aggiungersi ai 130 miliardi già inseriti nel bud-get federale per la guerra di Kabul. Questa cifra, quindi, andrà a sfondare il tetto di mille miliar-di di dollari per le due guerre Iraq-Afghanistan. Una cifra stratosferica ed una incredibile beffa ai pacifisti e a chi credeva in lui come presidente “pacificatore”. Continuare le due guerre è inuti-le, insensato quanto dannoso, per gli americani

PACE NON FATTA

stessi e per le popolazioni afghane. La guerra nei fatti l’hanno vinta i talebani, che attualmente hanno trovato posto nel governo fantoccio di Karzai – dopo la farsa elettorale del 20 agosto -, si trovano tra le forze dell’ordine e sono capi indiscussi della produzione e distribuzione di op-pio nel Paese. Le vittime stimate della Guerra in Afghanistan dal 2001 ad oggi sono 49.850, di cui 10.000 civili (5.000 per mano dei bombardamenti statunitensi nell’invasione del 2002). E sono chiari gli interessi di carattere economico che gli ame-ricani hanno già da tempo: attraverso l’Afgha-nistan passano i più importanti gasdotti ed oleo-dotti dell’Asia centrale. Non a caso i primi due consiglieri del presidente afroamericano sono lo stratega militare supremo David Petraeus e l’ex consigliere di Carter Zbigniew Brzezinski, le vere “menti” della Guerra al terrore inaugurata da George Bush. Obama al ritiro del Nobel si con-cede una citazione di Martin Luther King, che si starà probabilmente rivoltando nella tomba. Ma non era proprio Luther King a dire che “la pace non è solo un fine remoto da raggiungere, ma un mezzo per raggiungere quel fine”?Speriamo realmente nella istituzione di un Premio Nobel all’ipocrisia.

Alessandro Volpe > [email protected]

Globo

SCRIVI A L!NKLa redazione è APERTA a quanti abbiano voglia di mette-re nero su bianco le proprie idee, segnalare un evento, difendere una causa, alzare la voce, incazzarsi o anche semplicemente raccontare un aneddoto o condividere un’esperienza...

[email protected]

Page 11: Dicembre 2009

LINKNET.ILCANNOCCHIALE.IT

< TROIAUno scorcio dal “cisternone”.

Foto di Francesco Aquilino.

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Per la prima edizione di L!NK, a novembre, mi è toccato distribuire il giornalino in buona

parte del centro storico. “Mario, fatti sopra Troia” mi è stato detto. “Perchè c’è anche una <sotto Troia>?” ho pensato. Ebbene sì, esiste, ma non viene chiamata così: la zona “nuova” del paese è meglio nota come “quartiere S.Secondino” o più semplicemente “giù”. Comunque sia, disqui-sizioni linguistiche a parte, con 48 kili e mezzo di zainetto-bomba-L!NK sulle spalle ho intrapreso il mio cammino su per la collina. E’ stata un’espe-rienza entusiasmante, nonostante tutto. Il guaio era: “Riuscirò a fare il porta a porta in tutto questo dedalo infinito di viuzze e vicoletti?”. Sì. Ce l’ho fatta, alla fine. Ma non potete imaginare, ragazzi, quante abi-tazioni disabitate e cassette postali, zeppe di vo-lantini pubblicitari, che non erano state aperte da una vita! Avrò visto suppergiù una quarantina di cartelli “vendesi” e molti, forse troppi, nonnini solitari alla tv... Certe parrocchie (S.Vincenzo) ri-schiano seriamente la chiusura. Qualcuno però “Mbra doij terr” - sulla soglia della porta di casa propria - mi ha visto. Gli porgo una copia. “Che è, sta da pagare il gasso?” doman-da. “No, no... è L!NK, una free press”.“Ecch’è?” con più enfasi. Mi adeguo: “Nu giurnalin!”. “Ah, mè mè... è gratìs?” , “Ovvio, è free press!” mi ver-

STORIE

NON E’ UN PAESEPER VECCHI

rebbe da ribattere, ma mi limito al “Certo!”. “E’ buon, è buon”. Prego.

Ma è un paese solo per vecchi? Dove sono “gli altri”? Tutti “giù”? No, di certo. qualcuno “mezz’ a chiazz’” lo trovi sempre. E qui viene il bello.Mentre scendevo per il corso, distribuivo le ul-time copie rimaste alla persone che incontra-vo. Imparata la lezione, le anticipavo dicendo: “Giornalino gratuito, vuole?”. La maggior parte prendeva, ringraziandomi gentilmente. Uno stra-no signore però, senza neanche sentirmi, come mi vede tendere la mano, mi fa di sfuggita: “No, no grazie... so’ cattol’ch!” e va via con noncha-lance. Mi butto via dal ridere. Sicchè, ho la fac-cia da Testimone di Geova? Senza offese, ov-viamente.Insomma, nonostante la fatica della salita poi si sia fatta sentire, il bilancio a lavoro concluso è stato positivo e divertente. Del resto lo diceva anche il Baglioni nazionale: “Strada facendo... vedrai...”(!).Buona “passeggiata” a tutti.

M ario Beccia > [email protected]

IL BLOG

Leggere, Pensare, Scrivere... indipendenti

Page 12: Dicembre 2009

La nostra scuola è stata scenario, a fine otto-bre, di un incidente alquanto increscioso, che

ha determinato la diffamazione della stessa e del ragazzo protagonista. Di conseguenza, dopo tutto quello che abbiamo letto e sentito tramite i mass media locali e nazionali, noi studenti del “Volta” vogliamo fare chiarezza sull’accaduto, intervistando Vincenzo Maddalena, il feritore.

Allora Vincenzo, ci puoi descrivere dettagliata-mente cosa è successo quella mattina?Volentieri. Stavo rimettendo in ordine i libri che avevo sul banco e riponendoli in cartella, per fare spazio ho dovuto togliere la valigetta della pistola, poggiandola sul banco. In seguito l’ho aperta perché mi ero ricordato che c’era un col-po in canna. Per evitare incidenti, temendo che qualche altra persona la prendesse e, ignaro che fosse carica, sparasse, ho deciso di scarica-re l’ultimo piombino, e l’unico metodo per farlo, nelle pistole ad aria compressa, è sparare. Quin-di ho aperto la finestra, ho mirato verso l’asfal-to sottostante, e ho fatto fuoco. Incosciente di quello che era successo, ho chiuso la finestra e ho riposto l’arma sotto il banco. Il rappresentante della nostra classe mi aspettava dietro la porta per chiuderla, poiché tutta la classe si era già av-viata verso l’aula magna per assistere alla visione di un filmato. Avendo trovato la stessa aula oc-cupata, nel tragitto per spostarci in un’altra aula video, siamo stati fermati dal vicepreside, che ha chiesto le chiavi della nostra classe al rappresen-tante, senza dirci il perché. Girandomi, verso la cattedra dei collaboratori scolastici, ho notato, seduto e silenzioso, un ragazzo che sanguinava leggermente. Subito gli ho chiesto cosa gli fosse accaduto e la risposta mi ha spiazzato del tutto. Mi disse che era stato probabilmente colpito da un piombino di una pistola, mentre era fuori, sot-to la tettoia del corridoio che collega la palestra all’istituto. In quel momento non seppi più che pensare, la mia prima ipotesi fu che qualcuno si fosse impossessato della mia pistola e avesse sparato al ragazzo, ma poi mi resi conto che la nostra aula era chiusa e che soprattutto la nostra classe era riunita al completo. Successivamente

andammo in aula video e ci ordinarono di non uscirne per nessun motivo, mentre aspettavamo l’arrivo dei Carabinieri per iniziare l’interrogatorio. Per primi furono convocati tre miei compagni di classe, e poi chiamarono me. Dopo avermi fat-to molte domande e avermi portato in questura per verbalizzare le mie dichiarazioni, le forze del-l’ordine stabilirono che si era trattato di un vero e proprio incidente, poiché il piombino, che era stato sparato per terra, era a sua volta rimbalza-to e aveva colpito accidentalmente il ragazzo. Ma la domanda principale che si sono posti tutti è: perché hai portato la pistola a scuola?Avendola acquistata di mattina, venerdì mat-tina per la precisione, ed avendola riposta in cartella, ho dimenticato di lasciarla a casa. Di conseguenza lunedì mattina l’ho erroneamente portata a scuola. Vincenzo, sinceramente, cosa si prova ad esse-re “famosi” tristemente?E’ stato tutt’altro che piacevole, ovviamente. Ma aldilà del mio errore, mi ha deluso profondamen-te essere stato additato come “bullo” o come protagonista di una “sparatoria” in stile far west, da quasi tutti i mass media, e in particolare da giornali locali come l’Attacco, evidentemente solo in cerca di scoop e non di vere e proprie no-tizie. E così il pensiero della gente è stato influen-zato negativamente, perché so che s’è parlato quasi ovunque dell’accaduto, anche nel mio paese (Troia n.d.r.) e solo le persone veramente informate sui fatti mi hanno “difeso”. Ovviamen-te nei limiti del possibile, poiché lo ammetto, l’er-rore c’è stato e di certo non era da trattare con leggerezza. Ti saresti punito?Si, perché ho sbagliato – è la risposta secca del ragazzo, che scuotendo la testa continua - poi-ché mi rendo conto che ciò che è successo avrebbe potuto avere risvolti molto più gravi, a partire dai danni fisici al ragazzo che ho acciden-talmente colpito.

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< LA SCUOLAL’incidente avvenne la mattina

del 26/10/09 nel Liceo Scientifico “Alessandro Volta” di Foggia.

In foto l’aula magna.

intervista

G li studenti del Liceo “A.Volta” > [email protected]

LA “VOLTA”DEL FERITORE

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CASA MANGIeddormi

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Luigi Iannelli > [email protected]

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I l futuro è dei giovani, si sa. Nel calcio come del resto in qualsiasi altro sport. Da due anni la società sporti-

va locale il G.S. Troia, ha affiancato alla prima squadra che milita nel campionato di terza categoria, la compagine degli allievi, che partecipa al campionato provinciale. Iniziativa questa tutta d’applaudire, che garantirà un futuro alla nostra squadra, ma soprat-tutto darà a 25 ragazzi la possibilità di effettuare un’attività sportiva ed educativa totalmente gratuita per le famiglie. Dopo un primo campionato transitorio che sicuramente non’è sta-to brillante per il risultato conseguito, nonostante l’ottimo lavoro dell’allora mister Cornacchia, da più di un mese è iniziato il secondo campionato. Passa-to un anno, la squadra sembra aver fatto passi da gigante. Dopo 5 giornate ci ritrovia-mo al primo posto con 5 vittorie, ben 21 goal fatti, e solo tre goal subiti. Un rullino di marcia più che sod-disfacente, quasi insperato all’inizio del campionato. Il merito è sicuramente dei ragazzi, ma naturalmente es-

GLI ALLIEVIFANNO CENTRO

senziale è l’apporto del nuovo mister Vincenzo D’angelo, nuovo nel suo primo incarico da mister ma sicuramente molto esperto dopo anni ed anni di calcio giocato an-

che in categorie superiori. Il mister è affiancato da Alfonso Bortone, responsabile del settore

giovanile del G.S. Troia, e da Gianfranco D’imperio dirigente accompagnatore.

La rosa dei giocatori è composta da 25 ragazzi nati tra il 1993/94 tutti motivati ed uniti. Tra questi mi va di indicarne tre in particolare: Luca Paglia, Gio-vanni Lombardi, Daniele Salandra. Questi tre ragazzi, nelle prime partite si sono messi particolarmente in mo-

stra, tanto che a breve parteciperan-no ad una selezione organizzata dalla

F.C. Juventus. A loro auguro un grosso in bocca al lupo, come lo auguro a tutta la

squadra per il proseguimento di un campio-nato che sia al pari del suo inizio.

A lfonso Bortone

SPORT

< LA SQUADRALa rosa del G.S. Troia allievi

con il nuovo mister Vincenzo D’Angelo.

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“IL NATALE CHE ASPETTAVI”Dal 24 al 30 dicembre dalle 18.00 alle 24.00

Chiostro di S.Benedetto TROIA (FG)