dichiarazione ambientale 2007 stabilimento di mantova · anche come previsto dall'applicazione...
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Informazioni per il pubblico
EniPower Mantova fornisce informazioni sugli aspetti ambientali e tecnici dello Stabilimento ai soggetti interessati e alla popolazione. La Dichiarazione Ambientale viene divulgata all’esterno nel corso di incontri con la popolazione e spedita ogni anno alle Funzioni Pubbliche ed associazioni attuando un progetto annuale di comunicazione; inoltre è sempre disponibile presso lo Stabilimento e sul sito internet della Società www.enipower.eni.it.
Per informazioni rivolgersi a:
Responsabile di Stabilimento ing. Massimo Cucchi Tel. 0376-279250 Fax 0376-279293 Indirizzo e-mail: [email protected]
Rappresentante per la Direzione del Sistema di Gestione Ambiente e Sicurezza, RSPP e Responsabile dell'Unità HSEQPer. Ind. Paolo Tasselli Tel. 0376-279263 Fax 0376-279293 Indirizzo e-mail: [email protected]
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Profilo della società EniLa Società EniPowerLa Società EniPower MantovaPolitiche in ambito di salute, sicurezza ed ambienteLo stabilimento EniPower Mantova
Sintesi degli eventi significativi in campo ambientale
Normative e prescrizioni ambientaliLa FormazioneComunicazioneAudit Ambientali
L’Identificazione degli Aspetti AmbientaliAspetti ambientali diretti· Emissioni in atmosfera· Immissioni· Scarichi idrici· Produzione dei rifiuti· Qualità del suolo e della falda· Impiego di risorse naturali ed energetiche· Rumore· Effetti sull'ecosistema· Sicurezza e salute dei lavoratori operanti nel sito· Aspetti ambientali in condizioni di emergenza
La Significatività degli Aspetti Ambientali
Schede di sintesi del piano di miglioramento
Protocolli ambientali sottoscrittiNorme di riferimentoPrincipali leggi applicabili
Lettera del presidentePresentazione del responsabile di stabilimento
Profilo della società
Modifiche impiantistiche e gestionali significative dal punto di vista ambientale
Il sistema di gestione ambientale
Gli aspetti ambientali
Piano di miglioramento
Protocolli ambientali,norme e leggi di riferimento
Unità di misura ed acronimi
Questo aggiornamento è stato prodotto con il contributo delle seguenti persone:
CENTRALE DI MANTOVA
Paolo Tasselli Responsabile Salute, Sicurezza, Ambiente e Qualità e Rappresentante della direzioneGianandrea Turchi Addetto Sicurezza Prevenzione e ProtezioneMario Benedusi Responsabile Produzione e Distribuzione EnergiaSalvatore Zilli Responsabile Servizi TecniciRoberto Buniotto Responsabile Analisi GestionaliDenis Daniele Tecnologo
SEDE
Cristina Malingher Sicurezza, Ambiente e Assicurazione Qualità EniPower
ed approvato da:
Massimo Cucchi Responsabile Stabilimento di Mantova
Il verificatore accreditato Certiquality srl IT_V_0001 - Via G. Giardino, 4 - 20123 Milano, ha verificato e convalidato questo aggiornamento della Dichiarazione Ambientale in data 20 dicembre 2007EniPower Mantova si impegna a trasmettere all’organismo competente sia i necessari aggiornamenti annuali sia la revisione della Dichiarazione Ambientale completa entro tre anni dalla data della presente, mettendoli a disposizione del pubblico secondo quanto previsto dal Regolamento CE 761/2001.
Dichiarazione di approvazioneEniPower Mantova Centrale di Mantova | Via G. Taliercio 14 | 46100 Mantova
Codice di attivitàNACE E 40.10 Produzione e distribuzione di energia elettricaNACE E 40.30 Produzione e distribuzione di vapore ed acqua caldaQuesto stabilimento è dotato di un sistema di gestione ambientale i cui risultati sono comunicati al pubblico conformemente al Regolamento CE 761/2001 che definisce il sistema comunitario di ecogestione ed audit.
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E n i P o w e r M a n t o v a / D I C H I A R A Z I O N E A M B I E N TA L E 2 0 0 7
La nostra Società, a seguito della liberalizzazione del mercato elettrico, sta realizzando la sua crescita industriale
producendo elettricità e calore dal gas naturale, con l'adozione delle tecnologie più efficienti e a minor impatto
ambientale oggi presenti sul mercato.
Il nostro piano, di sviluppo e di messa in esercizio dei nuovi impianti, e di dismissione dei vecchi impianti tradizionali,
rappresentano l'asse portante di quello sviluppo che contribuirà al miglioramento degli impatti ambientali
della generazione elettrica, miglioramento che, a livello nazionale è atteso e misurato costantemente
anche come previsto dall'applicazione del protocollo di Kyoto.
In tale ambito, gli strumenti volontari di verifica e controllo ed in particolare la Dichiarazione EMAS, adottati
dalla nostra Società, testimoniano la costante attenzione di EniPower Mantova verso le esigenze degli stakeholders,
concretizzata attraverso un dialogo aperto volto a rendere noto l'impegno per la salvaguardia dell'ambiente
a tutela della salute dei lavoratori e delle popolazioni dei Territori che ci ospitano.
Lettera del Presidente
Il PresidentePaolo Leoci
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E n i P o w e r M a n t o v a / D I C H I A R A Z I O N E A M B I E N TA L E 2 0 0 7
La decisione di ottenere la registrazione EMAS, deriva in primo luogo da vincoli prescrittivi contenuti nel decreto VIA
8062 del 20/12/02 recepito nel decreto MAP 008/2003, e in secondo luogo per l'impegno volontario sottoscritto
nell'accordo di programma del 28 Marzo 2003 dal titolo “Accordo per la qualificazione ambientale dell'area industriale
e del polo chimico di Mantova e la promozione della registrazione EMAS per ambiti e comparti del territorio
comunale”. Questa decisione consolida la volontà societaria di operare nell'ottica di un continuo miglioramento
andando a rafforzare il Sistema di Gestione Ambientale già adottato nello Stabilimento di Mantova
con la certificazione ISO 14001 ottenuta nel Settembre del 2000.
L'obiettivo della registrazione EMAS richiede a tutta l'organizzazione dello Stabilimento un ulteriore impegno
nel perseguire i traguardi ambientali che saranno identificati nei prossimi anni comunicandone lo sviluppo,
nell'ottica del continuo miglioramento; la realizzazione della nuova centrale a ciclo combinato, pur apportando
significativi benefici all'ambiente, viene intesa come una tappa intermedia di un processo teso a minimizzare
l'impatto ambientale delle attività dello Stabilimento EniPower Mantova.
La “Dichiarazione Ambientale” vuole essere uno strumento per comunicare, in piena trasparenza, con i collaboratori,
con la cittadinanza, con le Autorità Locali e Nazionali, con le imprese confinanti ed operanti nel Sito multisocietario
e con tutti i portatori di interesse in generale, approfondendo la conoscenza degli aspetti ambientali connessi
all'attività di produzione e distribuzione di energia elettrica e vapore.
Mantova, 24 Novembre 2006
Presentazione del Responsabile di Stabilimento
Il Responsabile dello StabilimentoMassimo Cucchi
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Profilo della società
Modifiche impiantistiche e gestionalisignificative dal punto di vista ambientale
Il sistema di gestione ambientale
Gli aspetti ambientali
Piano di miglioramento
Protocolli ambientali,norme e leggi di riferimento
Unità di misura e acronimi
Condensatore
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P RO F I LO D E L L A S O C I E T À
Profilo della società
Profilo della società Eni
Eni è un’impresa integrata nell’energia, impegnata a cresce-re nell’attività di ricerca, produzione, trasporto, trasforma-zione e commercializzazione di petrolio e gas naturale.Opera nelle attività del petrolio e del gas naturale, dellagenerazione e commercializzazione di energia elettrica,della petrolchimica e dell’ingegneria e costruzioni, in cuivanta competenze di eccellenza e forti posizioni di mercatoa livello internazionale.
Tre i business fondamentali: Exploration & Production,Gas & Power e Refining & Marketing.
Eni è presente in 70 paesi con circa 76.000 dipendenti.
Ogni azione di Eni è caratterizzata dal forte impegno per losviluppo sostenibile: valorizzare le persone, contribuire allosviluppo e al benessere delle comunità nelle quali opera,rispettare l’ambiente, investire nell’innovazione tecnica,perseguire l’efficienza energetica e mitigare i rischi del cam-biamento climatico.
Tutta la storia di Eni, fin dalla sua costituzione nel 1953, èsegnata da grandi sfide vinte e dalla realizzazione di proget-ti apparentemente irrealizzabili. Ai traguardi operativi Eniha affiancato un processo di radicale trasformazione dell’as-setto societario tramite la fusione nella Corporate dellesocietà caposettore e la conseguente creazione di divisionioperative per tutte le principali attività.
In Figura a) è riportata la Struttura societaria dell’Eni:
Divisioni
Fig. a – Struttura societaria Eni
SERVIZI PER L’INDUSTRIA PETROLIFERA
TRASPORTO ITALIA
RICERCA E PRODUZIONE IDROCARBURIE STOCCAGGIO DI GAS NATURALE
APPROVVIGIONAMENTO, TRASPORTO, RIGASSIFICAZIONE, DISTRIBUZIONE E VENDITA
DI GAS NATURALE E PRODUZIONE E VENDITA DI ENERGIA ELETTRICA
RAFFINAZIONE E COMMERCIALIZZAZIONE DI PRODOTTI PETROLIFERI
Refining& Marketing
Gas & Power
Exploring& Production
Snam Rete Gas(Eni 50,04%)
Ingegneria & costruzioni
CORPORATE, SOCIETÀ FINANZIARIE E DI SERVIZI
Altre Attività
PRODUZIONE E VENDITADI PRODOTTI PETROLCHIMICI
Petrolchimica
Saipem(Eni 42,9%)
Snamprogetti(Saipem 100%)
Polimeri Europa(Eni 100%)
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tori nazionali di energia elettrica e al primo posto comeproduttore di vapore tecnologico.
Gli investimenti previsti nel piano quadriennale (2007-2010) porteranno la potenza installata a 5,5 GW con unaproduzione a regime di circa 31 TWh (equivalenti al 10%della produzione nazionale). In particolare il piano prevede:
• il completamento della centrale di Ferrara (due nuovi ciclicombinati con potenza di 390 MW ciascuno);
• la costruzione di una nuova centrale da 240 MW aTaranto.
Dal 1° giugno 2006 la società ha acquisito da EniTecnologiele attività fotovoltaiche, costituite dall’impianto di Nettuno(Roma) per la produzione di moduli con celle fotovoltaicheda silicio.
In Figura b) si riportano gli stabilimenti EniPower presentisul territorio nazionale:
La società EniPower
EniPower (società controllata al 100% da Eni) è stata costi-tuita nel novembre 1999. Ad EniPower sono state conferitecentrali convenzionali (potenza installata di circa 1 GW) daEniChem e Agip Petroli.
EniPower ha in corso di completamento un piano di investi-menti che ha comportato la graduale fermata degli impian-ti tradizionali acquisiti e la loro sostituzione con impianti aciclo combinato, alimentati a gas naturale, che utilizzano lemigliori tecnologie disponibili garantendo standard elevatiper la salute e sicurezza dei lavoratori e per la salvaguardiadell’ambiente.
Ad oggi la Società e le sue controllate (EniPower Mantova eSocietà EniPower Ferrara (SEF)) dispongono di 7 centralielettriche nei siti di Brindisi, Ferrara, Ferrera Erbognone(PV), Mantova, Livorno, Ravenna, e Taranto, con una poten-za installata di circa 4,5 GW che la pone fra i primi produt-
* SEF (Società EniPower Ferrara)** EniPower Mantova
M a n t o v a * *836 MW
F e r r e r a E r b o g n o n e ( P V )1.030 MW
L i v o r n o202 MW
F e r r a r a *Oggi: 61 MW2008: 841 MW
R a v e n n a972 MW
B r i n d i s i1.321 MW
Ta r a n t oOggi: 87 MW2010: circa 300 MW
Fig. b – Ubicazione degli stabilimenti EniPower in Italia
N e t t u n o(fotovoltaico)
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P RO F I LO D E L L A S O C I E T À
Dal 1° gennaio 2007 EniPower S.p.A. e la controllataEniPower Mantova S.p.A hanno stipulato con Eni S.p.A. con-tratti di conto lavorazione in base ai quali EniPower S.p.A. edEniPower Mantova S.p.A. svolgono le attività di generazioneper conto Eni S.p.A. che provvede alla commercializzazionedell’energia prodotta. La salvaguardia dell’ambiente, la tutela della salute e dellasicurezza dei lavoratori, i rapporti con il territorio e con glistakeholders sono elementi fondamentali delle logichegestionali di EniPower. La Società ha da tempo in funzione un sistema formalizzatodi controllo delle condizioni ambientali che coinvolge tuttala struttura aziendale e sistemi di auditing ambientale chegarantiscono il continuo miglioramento dei processi e dellepratiche operative. Nel corso del 2006 e 2007 EniPower hagradualmente modificato il suo ordinamento per renderlopiù funzionale alla propria mission (figura 1).
La società EniPower Mantova
EniPower Mantova S.p.A. è proprietaria degli assets presen-ti nel sito di Mantova, opera per il tramite di un contratto ditolling con EniPower S.p.A. producendo per quest’ultimaenergia elettrica e vapore a fronte di una fornitura esclusivadi gas naturale.
Le politiche aziendali di EniPower Mantova S.p.A. sono deltutto conformi a quelle di EniPower S.p.A. pertanto, nelseguito, si farà riferimento a quest’ultima a meno di peculia-rità specifiche della prima.
Una delle mission peculiari relativamente allo stabilimen-to di Mantova riguarda la produzione di energia (sottofor-ma di vapore) per l’alimentazione del teleriscaldamentodella città.
ATTIVITÀ FOTOVOLTAICHEClaudio Valentini
OPERAZIONIPaolo Leoci
SICUREZZA AMBIENTE
E ASSICURAZIONEQUALITÀEzio Bini
PIANIFICAZIONEAMMINISTRAZIONE
E CONTROLLOFrancesco Panetta
PERSONALEE ORGANIZZAZIONE
Francesco Cuomo
COORD. ACCORDICOMMERCIALI
DI SITO E ASSISTENZA NORMATIVA
Claudio Simoni
AMMINISTRATORE DELEGATOEnrico Grigesi
Fig. 1 – Ordinamento Società EniPower S.p.A.
COLLEGAMENTIRELAZIONI ESTERNE
Silvia Pellecchia
PRESIDENTEFrancesco Zofrea
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La Politica HSE dello stabilimento EniPower di MantovaIn accordo alla politica societaria, ciascuno stabilimento integra i principi e le politiche HSE della Società con obiet-tivi di intervento rivolti alle particolari realtà locali nelle quali è presente lo stabilimento attraverso la sottoscrizionedi specifici accordi volontari; Mantova ha sottoscritto l’”Accordo di Programma per la qualificazione ambientale del-l’area industriale e del polo chimico di Mantova e la promozione della registrazione EMAS per ambiti e comparti delterritorio comunale”.Il Comitato di Direzione nella sua riunione annuale di Riesame del Sistema di Gestione, ha verificato e confermato ildocumento della Politica di Ambiente e Sicurezza dello stabilimento di Mantova:
Politiche in ambito di salute, sicurezza ed ambiente
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P RO F I LO D E L L A S O C I E T À
Veduta dello stabilimento.
Lo Stabilimento EniPower Mantova
Lo stabilimento EniPower Mantova è situato all’interno delsito multisocietario del polo chimico di Mantova.EniPower Mantova con le proprie produzioni soddisfa le esi-genze energetiche delle Società coinsediate nel sito, non-ché parte di quelle nazionali.Nello Stabilimento EniPower Mantova operano quattrounità: PROD (Produzione), SETE (Servizi Tecnici), HSEQ(Salute, Sicurezza, Ambiente e Qualità), ANGE (AnalisiGestionali e Servizi Ausiliari).Trovano occupazione 70 persone (dato al 31/12/2006) sud-divise tra dirigenti, quadri, impiegati e operai come indica-to in figura 2.
Fig. 2 – Qualifica del personale EniPower MantovaRipartizione personale per qualifica
1 Dirigenti
8 Quadri
29 Operai
32 Impiegati
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Profilo della società
Modifiche impiantistiche e gestionalisignificative dal punto di vista ambientale
Il sistema di gestione ambientale
Gli aspetti ambientali
Piano di miglioramento
Protocolli ambientali,norme e leggi di riferimento
Unità di misura e acronimi
Il fiume Mincio con il santuario delle Grazie (frazione di MN).
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M O D I F I C H E I M P I A N T IS T I C H E E G E S T I O N A L I S I G N I F I C AT I V E DA L P U N TO D I V IS TA A M B I E N TA L E
Sostituzione bruciatori cicli combinatiNel primo semestre del 2007 sono stati sostituiti i bruciato-ri delle turbine a gas delle due unità a ciclo combinato conun tipo di tecnologia più avanzata ed innovativa; tale risul-tato è stato conseguito grazie ad una ricerca applicata svi-luppata tra EniPower ed Ansaldo mediante prove e simula-zioni eseguite sugli impianti di Mantova e Brindisi. I nuovibruciatori hanno consentito di abbattere le emissioni diOssidi di Azoto (NOX) a valori inferiori a 30 mg/Nmc, antici-pando il rispetto delle prescrizioni contenute nel DecretoAutorizzativo MAP (ex Ministero delle Attività Produttive,ora Ministero dello Sviluppo Economico) n. 008/2003.
Revamping caldaia B6È stato sostituito il sistema di accensione dei bruciatori agas naturale della caldaia installando torce pilota anch’essea gas naturale; in tal modo è stato completamente elimina-to il gasolio utilizzato per l’accensione dei bruciatori. È stato realizzato un intervento sostanziale al sistema dicontrollo del funzionamento della centrale B6 che ne con-sente la gestione remota dalla sala controllo del ciclo com-binato, migliorando l’affidabilità, la supervisione dell’im-pianto e l’efficienza del sistema.
Sintesi degli eventi significativi in campo ambientale
Rete di monitoraggio ambientaleAdesione volontaria il 2 Maggio 2007 alla integrazione delsistema di monitoraggio ambientale proposto dal Comunedi Mantova ed acquisto di un analizzatore di polveri sottiliPM 2,5. Anche questa apparecchiatura sarà data in gestioneall’ARPA, dipartimento di Mantova, perfezionando la con-venzione in essere per quelle di proprietà EniPowerMantova.
ProduzioneLa produzione totale, definita energia elettrica equivalentetotale, è stata calcolata sommando all’energia elettrica netta(esclusi gli autoconsumi di centrale) prodotta dagli alterna-tori il contenuto energetico del vapore sotto forma diexergia1. Il risultato della somma rappresenta quindi l’e-nergia elettrica equivalente2 totale che sarebbe stata pro-dotta qualora non fosse stato distribuito vapore ai clientidel sito multisocietario.Vi è da sottolineare che mentre la produzione di vapore èlegata esclusivamente ai consumi degli impianti di PolimeriEuropa e SOL (società coinsediate nel sito), quella dell’ener-gia elettrica è funzionale, oltre ai consumi degli impianti delsito, alle esigenze del mercato elettrico. Di seguito, in figura 3, sono indicate le produzioni diEniPower Mantova a partire dal 2003, suddivise per tipologia.
1 Exergia: si definisce exergia la quantità di energia elettrica che sarebbe prodotta qualora il vapore distribuito ai clienti fosse utilizzato completamentein turbina per produrre solamente energia elettrica. A titolo di esempio una turbina dalla quale si prelevano 10 t/h di vapore con una pressione di 50 barper i clienti produce una minor quantità di energia elettrica, circa 3 MW, di una turbina di pari caratteristiche in cui una analoga quantità di vapore vienelasciata espandere completamente.
2 Per il calcolo dell’energia elettrica equivalente sono stati utilizzati i seguenti coefficienti: per il vapore a 5 Bar 0,1767 MWh/t e per il vapore a 18 Bar 0,2384 MWh/t.
Modifiche impiantistiche e gestionali significative dal punto di vista ambientale
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5.500.000
5.000.000
4.500.000
4.000.000
3.500.000
3.000.000
2.500.000
2.000.000
1.500.000
1.000.000
500.000
0
2003 2004 2005 2006 1° sem 2007
Vapore 18 bar 1.153.242 1.178.248 1.222.460 1.177.124 600.191Vapore 5 bar 1.588.825 1.540.014 1.419.000 1.374.062 688.484
Energia elettrica netta 494.585 478.691 4.209.258 5.057.900 2.174.060Energia elettrica equivalente 555.716 553.050 542.200 523.451 264.754
Energia elettrica equivalente totale (netta+equivalente) 1.050.301 1.031.741 4.751.458 5.581.351 2.438.814
Produzioni annue Vapore in t. / E.E. in MWh
Fig. 3 – Produzione energia elettrica e vapore
Fig. 4 – Bilancio di massa stabilimento EniPower Mantova anno 2006
RIFIUTI
Pericolosi 452 tNon pericolosi 2.448 t
EMISSIONI IN ATMOSFERACO2 2.031.640 tSO2 0 tNOx 1.080 tPolveri 0,47 t
ENERGIA ELETTRICANETTA PRODOTTA
5.057.900 MWh
VAPORE TECNOLOGICO
DISTRIBUITO A RETE2.505.561 t
ADDITIVI E CHEMICALS82 t
COMBUSTIBILI 885.633 tep
Gas Naturale 885.620Prodotti petroliferi 0BTZ 0Gasolio 13
ACQUA DEMINERALIZZATA2,453 mln m3
ACQUE DI RAFFREDDAMENTO0,804 mln m3
EFFLUENTI LIQUIDI
Scaricati 0,720 mln m3
Evaporazione 0,223 mln m3
VAPORE CONDENSATO DI RITORNO0,546 mln m3
Nella figura 4 è stato riportato il bilancio di massa EniPower Mantova nel 2006.
Profilo della società
Modifiche impiantistiche e gestionalisignificative dal punto di vista ambientale
Il sistema di gestione ambientale
Gli aspetti ambientali
Piano di miglioramento
Protocolli ambientali,norme e leggi di riferimento
Unità di misura e acronimi
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Sala controllo
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I L S IS T E M A D I G E S T I O N E A M B I E N TA L E
Di seguito sono illustrate nel dettaglio le applicazioni delSistema di Gestione Ambientale nelle sue principali caratte-ristiche.
Normative e prescrizioni ambientali
Il Responsabile di Stabilimento assicura l'individuazione e lacorretta gestione delle prescrizioni derivanti dalla normati-va applicabile e delle altre prescrizioni sottoscritte che sonoapplicabili. Sono inoltre correttamente individuati e valuta-ti tutti gli aspetti ambientali relativi a modifiche, anche lievi,di processo o modalità di esercizio degli impianti.
Il sistema di gestione ambientale
La Formazione
Il Responsabile di Stabilimento garantisce la formazione el'informazione a tutto il personale sulle tematiche ambientalie di sicurezza, sulla base del programma annuale predisposto.Tutto il personale ha eseguito l'addestramento alla lottaantincendio presso il campo prove dei vigili del fuoco diPolimeri Europa.È stato realizzato il corso per operatori carroponte/parancocui hanno partecipato 15 unità di EniPower Mantova.È stato realizzato il corso sulla gestione rifiuti cui ha parteci-pato il Comitato di Direzione, la RSU (RappresenzaSindacale Unitaria) e il RLSA (Rappresentante dei Lavoratoriper la Sicurezza e l'Ambiente). È stato organizzato un corso di formazione specifico per ilpersonale che gestisce il servizio elettrico, tenutosi presso ilCentro di Formazione di Polimeri Europa da personale delCESI, della durata di 24 ore sul tema della normativa in temadi lavori su impianti elettrici.Nella figura 5 sono state indicate le ore di formazione ero-gate a tutto il personale in materia di Salute, Sicurezza edAmbiente (HSE). Il significativo aumento delle ore formati-ve registrato nel 2006 è dovuto alla partecipazione del per-sonale al corso CESI, che ha impegnato 664 ore su un totaledi 995, pari al 66,7%.
Il sistema di gestione ambientale
EniPower Mantova ha ottenuto la Registrazione EMAS n. IT -000674 il 22 Maggio 2007.
Fig. 5 – Formazione HSE
1000
800
600
400
200
0
2003
360
2004
164
2005
185
2006
955Ore erogate
1° sem 2007
160
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E n i P o w e r M a n t o v a / D I C H I A R A Z I O N E A M B I E N TA L E 2 0 0 7
Comunicazione
EniPower Mantova mantiene un'attiva comunicazione versoi propri dipendenti sia verso l'esterno con gli organismi pre-posti alla tutela ambientale, alla sorveglianza delle attivitàaziendali ed altri soggetti interessati. Verso l'esterno è garantita anche un'attività di comunicazio-ne a fronte di segnalazioni, anche telefoniche, verso chiun-que segnali un potenziale evento anomalo. Nel 2006 non visono state segnalazioni.Il 4 Dicembre 2006 EniPower Mantova ha partecipato allaFesta di Santa Barbara, protettrice dei Vigili del Fuoco e Santaprotettrice dello stabilimento, organizzata da PolimeriEuropa. Nel corso della cerimonia sono stati benedetti sia gliuomini sia i mezzi delle squadre del Pronto Intervento. Anche nel 2007 EniPower Mantova ha partecipato alla gior-nata della Sicurezza organizzata con Polimeri Europa, cuihanno partecipato i Dirigenti dell'ASL. Nel corso della mani-festazione sono stati apprezzati dall'ASL i risultati infortuni-stici di questi anni e sono stati premiati sia i responsabili siai lavoratori delle unità che non hanno registrato infortuni.Il 6 Ottobre 2007 EniPower Mantova ha aderito all'iniziativaCentrali Aperte organizzando visite guidate alla nuova cen-trale a ciclo combinato; la manifestazione era aperta aidipendenti, al mondo della scuola ed alla società civile. Vi hanno partecipato 180 persone che hanno apprezzato latecnologia installata ed i miglioramenti ambientali con ladiminuzione delle emissioni ed il minor consumo di acquadel nuovo impianto.
Centrali Aperte è stato anche un momento di incontro deivertici EniPower con i Rappresentanti delleAmministrazioni Locali, primo fra tutti il Sindaco diMantova. Durante l'incontro è stato illustrato lo stato diavanzamento dell'impianto per la fornitura di calore allacittà (teleriscaldamento) ed il suo allineamento con i tempiprevisti dal progetto.
Audit Ambientali
Il Sistema di Gestione è sottoposto periodicamente adaudit allo scopo di verificarne la conformità alle procedurestabilite ed ai requisiti richiesti dalla norma.Nel corso del 2006 e nel primo semestre 2007 si sono svol-te le seguenti audit:• 18 Ottobre 2006 verifica dell'Ente Certificatore per il rin-
novo del certificato n. 3295 ISO 14001:2004; rinnovato.• 30 Novembre 2006 audit interna del SGA ISO
14001:2004.• 1 Dicembre 2006 audit Ente Certificatore del sistema
GHG (emissioni gas ad effetto serra) per la certificazionedelle quote di CO2 dell'anno 2006.
• 12 Dicembre 2006 audit dell'Ente Certificatore per la con-valida della Dichiarazione Ambientale ai fini dellaRegistrazione EMAS.
• 4 Luglio 2007 audit interna del SGA ISO 14001:2004.• 18 Ottobre 2007 audit interna del sistema GHG (emissio-
ni gas ad effetto serra).
La pianificazione.
Profilo della società
Modifiche impiantistiche e gestionalisignificative dal punto di vista ambientale
Il sistema di gestione ambientale
Gli aspetti ambientali
Piano di miglioramento
Protocolli ambientali,norme e leggi di riferimento
Unità di misura e acronimi
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Fior di loto.
L’IDENTIFICAZIONE DEGLI ASPETTI AMBIENTALI
Gli aspetti ambientali diretti ed indiretti sono stati identifi-cati in funzione della specificità dei gruppi di produzioneistallati, del sito industriale in cui è collocato lo Stabilimentoe del territorio mantovano.
Aspetti ambientali diretti
Si considerano aspetti ambientali diretti tutti gli aspetti chesono sotto il controllo dell'organizzazione come di seguitoindicato:
• emissioni in atmosfera• scarichi idrici• produzione dei rifiuti• qualità del suolo e della falda• utilizzo risorse naturali ed energetiche• rumore
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G L I A SP E T T I A M B I E N TA L I
• effetti sull'ecosistema- odori- amianto- campi elettromagnetici- impatto visivo- sostanze lesive per l'ozono
• sicurezza e salute dei lavoratori operanti nello Stabilimento• aspetti ambientali in condizioni di emergenza• cantiere per la realizzazione dell'impianto di cessione calo-
re alla rete di teleriscaldamento della città di Mantova.
EMISSIONI IN ATMOSFERA
EmissioniLe emissioni in atmosfera sono generate prevalentementedalla combustione del Gas naturale nelle due turbine a gasdell'impianto a ciclo combinato e nella caldaia di riserva B6.
Nelle successive figure viene riportato, per ogni gruppo diproduzione, il confronto tra i valori medi annuali emessi equelli autorizzati:
Gli aspetti ambientali
Fig. 6 – Emissioni NOx delle caldaie tradizionaliConfronto tra valori medi annui e limiti delle emissioni di NOx
8007006005004003002001000
Concentrazionemg/Nmc
2003
414312132350
650
2004
418301116365
650
2005
3630
116485
650
2006
232–*–*–*
650
Caldaie B6Caldaia B4PackageCaldaia B5NOx - valore limite (mg/Nm3)
1° sem 2007
171–*–*–*
650
* Il trattino indica che la caldaia è stata definitivamente messa fuori servizio.
29
E n i P o w e r M a n t o v a / D I C H I A R A Z I O N E A M B I E N TA L E 2 0 0 7
Fig. 7 – Emissioni SO2 caldaie tradizionaliConfronto tra valori medi annui e limiti delle emissioni di SO2
1.800
1.500
1.200
900
600
300
0
Concentrazionemg/Nmc
2003
1.077753894
1.700
2004
678958869
1.700
2005
610
723
1.700
2006
0–*–*
1.700
Caldaie B6Caldaia B4Caldaia B5SO2 - valore limite (mg/Nm3)
1° sem 2007
0–*–*
1.700
* Il trattino indica che la caldaia è stata definitivamente messa fuori servizio.
Fig. 8 – Emissioni polveri caldaie tradizionaliConfronto tra valori medi annui e limiti delle emissioni di Polveri
60
40
20
0
Concentrazionemg/Nmc
2003
21,810,617,9
50
2004
5,419,55,8
50
2005
2,80
5,8
50
2006
0,1–*–*
50
Caldaie B6Caldaia B4Caldaia B5Polveri - valore limite (mg/Nm3)
1° sem 2007
N.D.–*–*
50
* Il trattino indica che la caldaia è stata definitivamente messa fuori servizio.
L'analisi delle polveri della caldaia B6 saranno eseguite durante la sua marcia prevista a Novembre per la fermata del CC1.
30
G L I A SP E T T I A M B I E N TA L I
Fig. 9 – Emissioni CO caldaie tradizionaliConfronto tra valori medi annui e limiti delle emissioni di CO
300
250
200
150
100
50
0
Concentrazionemg/Nmc
2003
1,01,00,2
250
2004
1,61,00,3
250
2005
1,40
0,3
250
2006
40,9–*–*
250
Caldaie B6Caldaia B4Caldaia B5CO - valore limite (mg/Nm3)
1° sem 2007
46,3–*–*
250
* Il trattino indica che la caldaia è stata definitivamente messa fuori servizio.
Dalle figure 6, 7, 8, 9 si evince che:• I valori medi delle concentrazioni di NOx mostrano un
trend in diminuzione. La caldaia B6, unica rimasta in servi-zio degli impianti tradizionali, ha mantenuto valori infe-riori ai limiti autorizzati di circa il 74%. Tale risultato è statoottenuto con l'utilizzo di apposite tecnologie ed unagestione orientata alla ottimizzazione della combustionenella configurazione con solo gas naturale.
• Le emissioni di SO2 sono state azzerate con l'adozione delGas Naturale (Metano) come unico combustibile.
• I valori medi delle concentrazioni di polveri sono stati incontinua diminuzione sino a raggiungere un valore mini-mo, con l'adozione del Gas Naturale (Metano) comeunico combustibile.
• I valori medi delle concentrazioni di CO sono aumentatiper ottimizzare l'emissione di NOx e si sono stabilizzatiintorno al 18% del limite di legge ammesso.
Fig. 10 – Emissioni NOx impianto a ciclo combinatoConfronto tra valori medi annui e limiti delle emissioni di NOx
60
50
40
30
20
10
0
Concentrazionemg/Nmc
2003
–**–**
50
2004
–**–**
50
2005
37,033,0
50
2006
36,532,1
50
CC1CC2
NOx - valore limite (mg/Nm3)
1° sem 2007
23,929,0
50
** Il trattino indica che i cicli combinati non erano ancora in servizio.
IMPIANTO A CICLO COMBINATO (CC1 E CC2)
31
E n i P o w e r M a n t o v a / D I C H I A R A Z I O N E A M B I E N TA L E 2 0 0 7
Dalle figure 10 e 11 si evince che:• I valori delle concentrazioni sulle medie orarie di NOx per
entrambe le unità sono inferiori ai limiti autorizzati: del52% per il CC1 e del 58% per il CC2 grazie all'installazionedi nuovi bruciatori in anticipo sulla prescrizione del limitesulla media giornaliera di 30 mg/Nmc. I valori medi di COsono pressoché prossimi allo zero grazie all'utilizzo dellamigliore tecnologia disponibile al momento della realiz-zazione dell'impianto. Le modifiche introdotte sul CC2non hanno influito sulla formazione del CO, come dettogià prossimo allo zero.
• I valori delle concentrazioni sulle medie orarie di CO sonopressoché prossimi allo zero grazie all'utilizzo dellamigliore tecnologia disponibile sui bruciatori.
Va precisato che oltre ai limiti delle concentrazioni darispettare per i parametri NOx e CO, il Decreto autorizzati-vo MAP n. 08/2003 fissa il quantitativo massimo annuo diemissioni di NOx, come somma delle emissioni di tutte leunità autorizzate (ciclo combinato e caldaia B6), in 1800tonnellate/anno. Nel 2006 questa quantità è stata di 1080t (inferiore del 40% al limite prescritto) e nel 1° semestre2007 di 374 t.
Lo stabilimento EniPower Mantova è stato autorizzato dalMinistero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio, in data28 dicembre 2004, ad emettere gas ad effetto serra ai sensidel D.Lgs. 12 novembre 2004. n° 273. L'autorizzazione otte-nuta (n. 241) non comprendeva il CC2, perché a queltempo non ancora funzionante; EniPower Mantova ha otte-
Fig. 11 – Emissioni CO impianto a ciclo combinatoConfronto tra valori medi annui e limiti delle emissioni di CO
60
50
40
30
20
10
0
Concentrazionemg/Nmc
2003
–**–**
50
2004
–**–**
50
2005
0,81,0
50
2006
0,30,7
50
CC1CC2
CO - valore limite (mg/Nm3)
1° sem 2007
0,050,04
50
** Il trattino indica che i cicli combinati non erano ancora in servizio.
nuto l'assegnazione delle quote per il triennio 2005 - 2007con Delibera n. 11/2007 per gli impianti nuovi entranti. Congli impianti in esercizio (anno 2007) la quantità assegnata èdi 2.030.305 t.
Nella figura 12 è evidenziato il trend delle emissioni: men-tre le quantità emesse di CO sono rimaste praticamentecostanti, quelle di NOx sono in costante diminuzione, quel-le di SO2 si sono azzerate e quelle delle polveri vi sonomolto vicine.Questi risultati positivi per l'ambiente sono stati raggiuntigrazie ai nuovi impianti, alla loro tecnologia e alla loro ele-vata efficienza, oltre che alla sostituzione dell'olio combu-stibile con il gas naturale.Un discorso a parte riguarda la CO2, non soggetta a limite inconcentrazione ma autorizzata come gas ad effetto serra,che con l'entrata in servizio del nuovo impianto a ciclo com-binato è aumentata di circa 3 volte, a fronte però di unaumento di circa 6 volte dell'energia totale prodotta, que-sto significa che il dato di emissione specifica è in continuomiglioramento come di seguito rappresentato.
Il 2006 costituisce quindi l'anno di riferimento per le suc-cessive analisi delle performance ambientali, perché è ilprimo anno in cui l'assetto di marcia ha rispecchiato lostandard produttivo previsto da EniPower Mantova e con-gruente con l'autorizzazione n. 8 rilasciata dal Ministerodelle Attività Produttive il 24 Giugno 2003 per “la costru-zione e l'esercizio di un impianto a ciclo combinato dicirca 780 MW”.
32
G L I A SP E T T I A M B I E N TA L I
Fig. 12 – Andamento quantità emissioni annueEmissioni t/anno
3.000
2.500
2.000
1.500
1.000
500
0
CO2 t/anno x 1000
2003
1.1322.910
582
670
2004
1.1512.149
1829
646
2005
1.310229
422
1.823
2006
1.080–*
0,4729
2.032
NOxSO2
PolveriCOCO2
1° sem 2007
374–*
0,1813
899
* Il trattino indica la cessazione dell'utilizzo dell'Olio Combustibile.
Fig. 13 – Indici di emissioneIndice emissioni g/kWheq
3,00
2,50
2,00
1,50
1,00
0,50
0,00
CO2 Kg/kWheq
2003
1,0782,7710,0550,0020,638
2004
1,1162,0830,0170,0280,626
2005
0,2760,0480,0010,0050,384
2006
0,193–*
0,0000,0050,364
NOxSO2
PolveriCOCO2
1° sem 2007
0,153–*
0,0000,0050,368
* Il trattino indica la cessazione dell'utilizzo dell'Olio Combustibile.
Per valutare il miglioramento ambientale generato dall'en-trata in esercizio del nuovo impianto a ciclo combinato e lafermata di quelli tradizionali è quindi necessario riferirsi agliindici di emissione, espressi come quantità di sostanzeemesse in funzione dell'energia prodotta al netto dei con-sumi di centrale. L'andamento degli indici di emissione èriportato nella figura 13.Il miglioramento ambientale connesso alla produzione di ener-gia elettrica mediante la gestione finalizzata degli impianti tra-
dizionali e la messa in esercizio delle unità a ciclo combinato, èben evidenziato anche dalla riduzione degli indici di emissionea partire dal 2003; in particolare per il 2006 sul 2005:• 100% di riduzione per gli indici delle polveri e dell'anidri-
de solforosa• 31 % di riduzione per ossidi di azoto• 6 % di riduzione dell'anidride carbonica• Costante il CO.
33
E n i P o w e r M a n t o v a / D I C H I A R A Z I O N E A M B I E N TA L E 2 0 0 7
IMMISSIONI
La qualità dell'aria del territorio mantovano è determinatadalla presenza più o meno rilevante di alcuni inquinantiprodotti dalle attività industriali, dal traffico veicolare, dagliimpianti di riscaldamento, dalle centrali termoelettriche.Il territorio è interessato da una tipologia di emissioni inatmosfera provenienti da fonti industriali diverse, fra lequali prevalgono quelle da centrali termoelettriche, indu-strie chimiche, metalmeccaniche, del pannello truciolare, diproduzione del vetro, della ceramica, della carta e raffineria.
SCARICHI IDRICI
Le acque prelevate da EniPower Mantova per le centrali sonotutte fornite da POLIMERI EUROPA e sono utilizzate per ilreintegro dei circuiti chiusi delle torri di raffreddamento dei
macchinari, per gli usi di tipo domestico e come materiaprima per la produzione di vapore (acqua demineralizzata).Gli scarichi di EniPower Mantova sono convogliati nel siste-ma fognario del sito multisocietario e successivamente nelcorso d'acqua superficiale fiume Mincio. L'autorizzazioneallo scarico è cointestata alle tre Società POLIMERI EUROPA,EniPower Mantova e SOL. La gestione degli scarichi è gover-nata da una apposita procedura intersocietaria. Annualmente sono analizzate le acque di scarico nei poz-zetti di controllo stabiliti nell'autorizzazione; in tabella 1sono riportati i risultati delle analisi eseguite da laboratorioaccreditato SINAL nel Novembre 2006. Le concentrazioni dei contaminanti ricercati sono inferioridi un ordine di grandezza ai limiti di legge. A riprova dellabuona gestione degli scarichi si sottolinea che nel corsodell'ultimo anno non si sono registrate criticità in EniPowerMantova, né ai punti di scarico nel fiume Mincio del sitomultisocietario.
Tab 1 – Caratteristiche qualitative acque di scarico in fogna di raffreddamento EniPower MantovaParametro analizzato Unità Valore Valore Valore Valore Valore
di misura limite Pozzetto Pozzetto Pozzetto PozzettoBCB49 (B6) 19 bis (CC) 44 (CC) 58 (CC)
1-2 Dicloroetano mg/l <0.00003 <0.00003 <0.00003 <0.00003Arsenico mg/l ≤ 0.5 <0.0001 0.0075 0.0011 <0.0001Azoto Nitrico (N) mg/l ≤ 20 0.6 0.5 0.04 0.5Azoto Nitroso (N) mg/l ≤ 0.6 0.02 0.02 1.8 0.07Azoto Totale (N) mg/l ≤ 15 1.5 1.3 3.1 3Cadmio (Cd) mg/l ≤ 0.02 <0.0001 <0.0001 <0.0001 <0.0001Cianuri (Cn) mg/l ≤ 0.5 <0.005 <0.005 0.01 0.03Cloroalcani (C10-C13) mg/l <0.001 <0.001 <0.001 <0.001Cloruri (Cl) mg/l ≤ 1200 16.1 1.7 46.8 8.9Composti aromatici totali mg/l ≤ 0.2 0.0008 <0.0003 0.00131 0.00147Composti organoalogenati mg/l <0.01 <0.01 <0.01 <0.01Composti organostannici mg/l <0.00001 <0.00001 <0.00001 <0.00001COT (C) mg/l 3.7 2 5.4 2.3Cromo mg/l ≤ 2 0.0007 0.0006 0.0006 <0.0001Diclorometano mg/l <0.0001 <0.0001 <0.0001 <0.0001Esaclorobenzene mg/l <0.00001 <0.00001 <0.00001 <0.00001Fenoli volatili mg/l ≤ 0.5 <0.00005 <0.00005 <0.00005 <0.00005Fluoruri (F) mg/l ≤ 6 <0.1 0.1 0.1 <0.1Fosforo Totale (P) mg/l ≤ 10 0.1 0.1 0.5 <0.1IPA mg/l <0.00001 <0.00001 <0.00001 <0.00001Mercurio mg/l ≤ 0.005 <0.0001 <0.0001 <0.0001 <0.0001Nichel mg/l ≤ 2 0.0044 0.0012 0.004 0.0011Nonilfenoli mg/l <0.00005 <0.00005 <0.00005 <0.00005Pentaclorobenzene mg/l <0.00001 <0.00001 <0.00001 <0.00001Piombo mg/l ≤ 0.2 0.0017 0.0008 0.0023 0.0008Rame mg/l ≤ 0.1 0.0099 0.0016 0.014 0.010Zinco (Zn) mg/l ≤ 0.5 0.048 0.062 0.071 0.035
34
G L I A SP E T T I A M B I E N TA L I
La quantità di acqua utilizzata da EniPower Mantova conl'entrata in servizio nei nuovi impianti è passata dai circa 8milioni di mc del 2005 agli 0,7 del 2006. Con il nuovo asset-to impiantistico si è confermata quindi la previsione di ridu-zione di circa 10 volte della quantità di acqua utilizzata.
Fig. 14 – Scarichi idrici
8.000.0007.000.0006.000.0005.000.0004.000.0003.000.0002.000.0001.000.0000
Quantità annue (mc)
2003
7.080.000
2004
7.960.000
2005
5.510.000
2006
720.517
Acque di scarico (mc)
1° sem 2007
138.412
PRODUZIONE DEI RIFIUTI
I rifiuti del sito EniPower Mantova sono classificati secondoquanto stabilito dal D.Lgs. 152/06 come:• Rifiuti assimilabili agli urbani: rifiuti di composizione ana-
loga agli urbani, non provenienti perciò direttamente dal-l'attività industriale, che sono oggetto di raccolta differen-ziata ed inviati ad idoneo smaltimento.
• Rifiuti speciali non pericolosi: rifiuti provenienti dall'atti-vità industriale e dai servizi che non possono essere con-siderati assimilabili agli urbani, ma non contaminati dasostanze pericolose.
• Rifiuti speciali pericolosi: rifiuti provenienti da attivitàindustriali, composti da materiali che sono contaminatida sostanze pericolose.
L'attività di gestione dei rifiuti è affidata a terzi, che curanola completezza del ciclo a partire dal trasportatore fino allosmaltitore finale.
Nella tabella 2 sono elencati, per tipologia e quantità, i rifiu-ti prodotti da EniPower Mantova.
Il trend del primo semestre 2007 indica un risparmio ancherispetto al 2006.
Nella figura 14 è riportato l'andamento quantitativo degliscarichi idrici.
Fiori di loto e profilo della città di Mantova.
35
E n i P o w e r M a n t o v a / D I C H I A R A Z I O N E A M B I E N TA L E 2 0 0 7
Tab 2 – Elenco rifiuti prodotti da EniPower MantovaTipologia rifiuto Codice CER P/NP Quantità Quantità Quantità Quantità Quantità
2003 t 2004 t 2005 t 2006 t 1° sem 07 t
Altri residui di filtrazione e assorbenti esauriti 070210 P 0,7 -- -- -- --Ceneri leggere di olio combustibile e polveri di caldaia 100104 P 2 1,7 10,5 -- --Fanghi acquosi da operazioni di pulizia caldaia diversi da quelli di cui alla voce 100122 100123 NP 914,4 805,7 416,5 -- --Scarti di olio minerale per motori, ingranaggi e lubrificazione, non clorurati 130205 P 2,5 2,5 -- -- --Altri oli per motori, ingranaggi e lubrificazione 130208 P -- -- 2,4 17,7 --Oli isolanti e termoconduttori, contenenti PCB 130301 P 0,2Imballaggi in plastica 150102 NP 3,2 3,1 2 --Imballaggi in legno 150103 NP -- -- 8,7 8,2 8,5Imballaggi in materiali misti 150106 NP -- -- 0,6 8,4 6,6Assorbenti, materiali filtranti (inclusi filtri dell’olio non specificati altrimenti), stracci e indumenti protettivi, contaminati da sostanze pericolose 150202 P 1,5 2,1 1,9 5,2 4,9Trasformatori e condensatori contenenti PCB 160209 P 13,6 -- 9,4 -- 8,1Apparecchiature fuori uso, diverse da quelle di cui alle voci da 160209 a 160213 160214 NP -- -- 23,6 -- 9,8Rifiuti inorganici, contenenti sostanze pericolose 160303 P 0,5 -- -- -- --Rifiuti inorganici, diversi da quelli di cui alla voce 160303 160304 NP 0,5Sostanze chimiche di laboratorio contenenti o costituite da sostanze pericolose, comprese le miscele di sostanze chimiche di laboratorio 160506 P 0,1Sostanze chimiche di scarto diverse da quelle di cui alle voci 160506, 160507 e 160508 160509 NP -- -- -- 0,1 --Batterie al piombo 160601 P 8Rifiuti contenenti olio 160708 P 0,4 0,7 94,4 1,7 0,6Soluzioni acquose di scarto, diverse da quelle di cui alla voce 161001 161002 NP -- 86,3 1,1 3,1 1,8Rivestimenti e materiali refrattari provenienti da lavorazioni non metallurgiche, contenenti sostanze pericolose 161105 P 1,7 -- -- 35,5 --Rivestimenti e materiali refrattari provenienti da lavorazioni non metallurgiche, diversi da quelli di cui alla voce 161105 161106 NP 4,3 1,9 -- -- --Ferro e acciaio 170405 NP 128,2 105,7 59,7 44,5 19Rifiuti metallici contaminati da sostanze pericolose 170409 P -- -- -- 8,1 67,5Cavi, diversi da quelli di cui alla voce 170410 170411 NP 5,1 -- -- -- --Terra e rocce, contenenti sostanze pericolose 170503 P -- -- 430,7 366,5 350,2 Terra e rocce diverse da quelle di cui alla voce 170503 170504 NP 7463,8 111045,9 360,0 2319,2 1475,9Materiali isolanti contenenti amianto 170601 P 6,4Altri materiali isolanti contenenti o costituiti da sostanze pericolose 170603 P 7 5,7 26,5 16,9 14,1Materiali da costruzione contenenti amianto 170605 P -- -- -- 0,5 --Rifiuti dell’attività di costruzione e demolizione, contenenti PCB 170902 P 1,3 -- -- -- --Rifiuti misti, dell’attività di costruzione e demolizione, diversi da quelli di cui alle voci 170901, 170902 e 170903 170904 NP 115,9 -- 164,9 60,7 332,5Rifiuti biodegradabili 200201 NP 6,4 -- -- -- --Fanghi delle fosse settiche 200304 NP 6,5 -- -- -- 4,6
36
G L I A SP E T T I A M B I E N TA L I
Fig. 15 – Produzione rifiuti pericolosi ripartizione tra attività ordinarie e straordinarie
7006005004003002001000
Quantità annue in t
2003
15
16
2004
2
11
2005
545
31
2006
428
24
Da attività straordinarie
1° sem 2007
418
42Da attività ordinarie
Fig. 16 – Produzione rifiuti non pericolosi ripartizione tra attività ordinarie e straordinarie
Quantità annue in t
2003
8.622
26
2004
111.958
91
2005
941
96
2006
2.380
69
Da attività straordinarie
1° sem 2007
1.808
51Da attività ordinarie
120.000
100.000
80.000
60.000
40.000
20.000
0
Nella figura 15 è riportata la quantità di rifiuti pericolosiprodotti da EniPower Mantova, suddivisa tra aliquota attri-buibile ad attività ordinarie (vale a dire correlate alla condu-zione delle centrali termiche) e straordinarie (vale a direderivanti da attività specifiche e non direttamente legatealla gestione dell'impianto, come le bonifiche). Come sievince dal grafico, a fronte di una sostanziale costanza nellaproduzione di rifiuti ordinari, vi è una grande variabilitànella quota proveniente dalle attività straordinarie. Nellospecifico, la gran parte di queste ultime è così ripartita:• Nel 2005 sono iniziate le bonifiche dei terreni inquinati delle
aree delle zone XII e XVI, che hanno comportato la produzio-ne di circa 430 tonnellate di rifiuti pericolosi. Con la cessazio-ne dell'utilizzo di Olio Combustibile sono iniziate le attivitàdi bonifica dei serbatoi di stoccaggio che hanno comportatouna produzione di circa 94 tonnellate di rifiuti pericolosi.
• Nel 2006 sono proseguite le bonifiche dei terreni inquina-ti delle aree delle zone XII e XVI, che hanno comportato laproduzione di circa 370 tonnellate di rifiuti pericolosi. A
seguito della manutenzione del rivestimento del caminodella caldaia B6 sono state prodotte circa 35 tonnellate dirifiuti pericolosi (materiali refrattari). La messa in sicurez-za degli impianti dismessi (centrali B4 e B5) ha comporta-to lo svuotamento dell'olio lubrificante contenuto nellegrosse macchine rotanti con la produzione di circa 18tonnellate di rifiuti pericolosi (olio di lubrificazione).
• Nel primo semestre del 2007 sono proseguite le bonifi-che dei terreni inquinati delle aree delle zone XII e XVI,che hanno comportato la produzione di circa 350 tonnel-late di rifiuti pericolosi. L'inizio delle attività di costruzio-ne dell'impianto di cessione di calore alla città (teleriscal-damento) e di revamping della centrale B6, ha prodottocirca 68 tonnellate di rifiuti pericolosi.
Nella figura 16 è riportata la quantità di rifiuti non pericolo-si prodotti da EniPower Mantova, anch'essa suddivisa tra ali-quota riferibile ad attività ordinarie e straordinarie.L'andamento del grafico mostra un trend in diminuzione
37
E n i P o w e r M a n t o v a / D I C H I A R A Z I O N E A M B I E N TA L E 2 0 0 7
Fig. 17 – Produzione rifiuti pericolosi ripartizione tra smaltiti e recuperati
7006005004003002001000
Quantità annue in t
2003
29
2
2004
13
0
2005
483
93
2006
434
18
Pericolosi smaltiti
1° sem 2007
452
8Pericolosi recuperati
per i rifiuti “ordinari”, che, comunque, costituiscono unaminima parte del totale. Viceversa, i rifiuti “straordinari”,dopo l'impennata del 2004 dovuta alla costruzione deinuovi cicli combinati, mantengono un trend in aumento(riferimento anno 2005) dovuta allo smaltimento di mate-riali prodotti dagli scavi del ciclo combinato non riutilizza-bili e dalla costruzione dell'impianto di teleriscaldamento.
Nel dettaglio:• Nel 2003 sono state prodotte circa 7460 tonnellate di terre
e rocce da scavo durante la costruzione dei nuovi cicli com-binati. Il lavaggio di una caldaia tradizionale ha prodottocirca 900 tonnellate di rifiuti non pericolosi (fanghi acquosi).
• Nel 2004 si è registrata la produzione massima di terreni deicantieri per la costruzione dei cicli combinati: circa 111000tonnellate. Il lavaggio di una caldaia tradizionale ha prodottocirca 800 tonnellate di rifiuti non pericolosi (fanghi acquosi).
• Nel 2005 sono state prodotte circa 360 tonnellate di terree rocce da scavo durante la costruzione dei nuovi cicli
combinati e 165 tonnellate di rifiuti misti da attività dicostruzione e demolizione (calcestruzzo). Il lavaggio diuna caldaia tradizionale ha prodotto circa 400 tonnellatedi rifiuti non pericolosi (fanghi acquosi).
• Nel 2006 è stato smaltito un cumulo di terreno prove-niente dagli scavi dei cicli combinati non riutilizzabile dicirca 2320 tonnellate. Ad esse vanno aggiunte circa 60tonnellate di rifiuti misti da attività di costruzione edemolizione (calcestruzzo).
• Nel primo semestre del 2007 sono state prodotte circa 1475tonnellate di terre e rocce da scavo e 330 tonnellate di rifiutimisti da attività di costruzione e demolizione (calcestruzzo),tutte provenienti dal cantiere del teleriscaldamento.
Nella figura 17 è riportato il rapporto tra rifiuti pericolosirecuperati e rifiuti pericolosi smaltiti ad impianti autorizzati.
Nella figura 18 è riportato il rapporto tra rifiuti non pericolosirecuperati e rifiuti non pericolosi smaltiti ad impianti autorizzati.
Fig. 18 – Produzione rifiuti non pericolosiripartizione tra smaltiti e recuperati
Quantità annue in t
2003
3.119
5.530
2004
1.595
110.454
2005
900
137
2006
2.335
113
Non pericolosi smaltiti
1° sem 2007
1.584
265Non pericolosi recuperati
120.000
100.000
80.000
60.000
40.000
20.000
0
38
G L I A SP E T T I A M B I E N TA L I
Fig. 19 – Disposizione punti di raccolta dei rifiuti EniPower Mantova
Particolare dell’elettrodotto a 380 kV.
La politica di EniPower prevede l'orientamento alla riduzionedella produzione dei rifiuti e alla massimizzazione del lororecupero, ma è prevedibile che sino al 2010 non si stabilizzila quantità di rifiuti prodotta correlata ai processi produttivi,in quanto attualmente EniPower Mantova è impegnata conattività straordinarie in parte già pianificate (la fine dellabonifica delle porzioni delle zone XII e XVI contaminate daPCB, la costruzione dell'impianto di cessione calore alla retedi teleriscaldamento cittadino) ed in parte da pianificare (labonifica dei serbatoi di stoccaggio e servizio ex OlioCombustibile, la demolizione degli impianti definitivamentefermati B1/B2/B4/B5/Package).
In figura 19 sono evidenziati i punti di raccolta dei rifiutidello stabilimento EniPower Mantova.
39
E n i P o w e r M a n t o v a / D I C H I A R A Z I O N E A M B I E N TA L E 2 0 0 7
QUALITÀ DEL SUOLO E DELLA FALDA
EniPower Mantova ha terminato il piano di caratterizzazio-ne dei suoli che ha evidenziato la contaminazione da PCB diporzioni delle zone XII e XVI (Conferenza dei Servizi del 30Maggio 2002).Le attività di bonifica delle zone XII e XVI sono iniziate nel2004 e sono tuttora in corso.Al 30 Giugno 2007 sono state asportate 1053 t di terreni emacerie da demolizioni dalla zona XII e 245 t dalla zona XVI.I costi sino ad oggi sopportati sono stati complessivamente1.166.400 €, di cui 932.400 € per la zona XII e 234.000 € perla zona XVI. Poiché non sono stati ancora raggiunti gli obiettivi previstiper la qualità del terreno nella zona XII, il 10 Settembre èstato trasmesso al Ministero dell'Ambiente e della Tutela delTerritorio e del Mare la variante di progetto come richiestonella Conferenza di Servizi decisoria del 27 Luglio 2007. Il controllo delle acque di falda è eseguito mediante il cam-pionamento dei 13 piezometri (vedi figura 20) realizzati daEniPower Mantova nelle quattro zone di proprietà.
Ad oggi sono state realizzate sette campagne di controllocoordinate, l'ultima delle quali nel mese di Giugno 2007 edi cui risultati sono in attesa di validazione da parte delMinistero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e delMare. Le analisi della sesta campagna hanno confermato la conta-minazione della falda ed evidenziato la migrazione dellesostanze contaminanti: idrocarburi totali e benzene sotto lazona XVI; non vi è comunque correlazione con la qualità deiterreni di proprietà e nessuna di queste sostanze è utilizza-ta nei processi produttivi di EniPower Mantova. In conside-razione dei risultati di queste cinque campagne, EniPowerMantova ha eseguito l'analisi di rischio sito specifica che haevidenziato l'assenza di rischi per i lavoratori. EniPowerMantova ha anche presentato un progetto di bonifica dellafalda sottostante la zona XVI che non è stato accolto dalMinistero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e delMare (verbale delle conferenze dei servizi di Luglio 2007).
Nella figura 20 è riportata la disposizione geografica dei 13piezometri realizzati da EniPower Mantova.
Fig. 20 – Disposizione piezometri EniPower Mantova
40
G L I A SP E T T I A M B I E N TA L I
Tab 3 – Consumo prodotti diversi dai combustibili Dettaglio chemicals UM Frase Simbolo 2003 2004 2005 2006 1° sem
di rischio di pericolo 2007
IMPIANTO A CICLO COMBINATO (CC1 + CC2)NALCO 1800 (Inibitore di corrosione per acqua di caldaia) Kg R22, R34, R43 C 0 1.789 8.510 4.880 0NALCO 72215 (Soluzione alcalina per acqua di caldaia) Kg R35 C 0 0 4.530 9.110 2.420NALCO 1250 (Deossigenante per acqua di caldaia) Kg R22, R38, R43 Xi 0 1.970 5.330 4.300 0NALCO 23212 (Antincrostante per acqua di raffreddamento) Kg -- -- 0 800 1.810 3.310 2.100NALCO 8506 (Disperdente antialghe per acqua di raffreddamento) Kg R22, R36, R41 Xi 0 203 260 330 430NALCO 356 (Inibitore di corrosione per acqua di caldaia) Kg R21, R22, R34 C 0 0 0 11.310 9.910Ipoclorito di Sodio al 14% (Agente ossidante per acqua di raffreddamento) Kg R31, R34 C 0 241 26.012 35.442 17.385Elimin – Ox (Deossigenante per acqua di caldaia) Kg R43, R52, R53 Xi 0 0 2.835 3.630 4.060PROTOKLENZ (Detergenza per pulizia compressori aria turbogas) l R22, R38, R41 Xi 0 0 200 180 200Olio di lubrificazione Kg -- -- 0 0 2.580 1.260 1.260Totale consumi ciclo combinato Kg 0 5.003 52.067 73.752 37.765
IMPIANTI TRADIZIONALI (B4/B5/B6/PACKAGE)Elimin – Ox (Deossigenante per acqua di caldaia) Kg R43, R52, R53 Xi 6.161 7.976 7.629 6.577 3.410NALCO 356 (Inibitore di corrosione per acqua di caldaia) Kg R21, R22, R34 C 8.060 8.480 9.570 2.945 2.260Fosfato trisodico (Alcalinizzante per acqua di caldaia) Kg -- -- 1.375 1.050 1.465 325 50Vanamix (Catalizzatore di combustione per olio combustibile) Kg -- -- 26.398 13.320 1.608 –* –*PE 1008 (Disgregante per asfalteni serbatoi di olio combustibile) Kg -- -- 4.961 3.703 291 –* –*Gamapol 1462 (Catalizzatore e disgregante R52, R53,per olio combustibile) Kg R65, R67 Xi 3.282 5.928 –* –* –*Olio di lubrificazione Kg -- -- 1.780 1.700 250 720 360Totale consumi impianti tradizionali Kg 52.017 42.157 20.813 10.567 6.080TOTALE CONSUMI IMPIANTI Kg 52.017 47.160 72.880 84.282 43.845
Simbolo di Pericolo ai sensi della Direttiva CEE 379/88: C = Corrosivo Xi = Irritante Xn = Nocivo T = Tossico F = Infiammabile N= Pericoloso per l'Ambiente
* Il trattino indica la cessazione dell'utilizzo dell'Olio Combustibile.
Tutti i prodotti utilizzati da EniPower Mantova sono corre-dati della relativa scheda di sicurezza che è disponibile sul-l'impianto per una rapida consultazione.
Nella tabella 3 sono riportati i consumi dei chemicals, delgasolio del gruppo elettrogeno e dell'olio di lubrificazione.
41
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IMPIEGO DI RISORSE NATURALI ED ENERGETICHE
Nel sito EniPower Mantova non vi sono attività di sfrutta-mento del suolo; le risorse naturali impiegate sono ricondu-cibili ad acqua e combustibili fossili.
ACQUALe acque prelevate da EniPower Mantova per le centralisono tutte fornite da POLIMERI EUROPA e sono utilizzateper il reintegro dei circuiti chiusi delle torri di raffredda-mento dei macchinari, per l'alimentazione dei sistemiantincendio, per usi di tipo domestico e come materiaprima per la produzione di vapore.
Acqua industrialePOLIMERI EUROPA preleva l'acqua dal fiume Mincio tramiteun canale di presa e ne esegue la distribuzione alle utenze
nel sito multisocietario. L'acqua pozzi potabile è prelevatadalla falda profonda.
Nella figura 21 sono indicati i consumi di acque ad uso indu-striale:
Con l'entrata in servizio dell'impianto a ciclo combinato ela fermata definitiva delle caldaie tradizionaliB1/B2/B4/B5/Package, è stato possibile chiudere i relativisistemi di raffreddamento a circuito aperto, realizzandoun minore consumo di acqua industriale di circa 10 volte;il consumo di acqua pozzi è stato ridotto invece del 30%.I consumi di acqua demineralizzata e le condense recupera-te sono legati agli assetti degli impianti utilizzatori di POLI-MERI EUROPA ed hanno un trend costante.
Riferendosi agli indici (figura 22) si può apprezzare la lororiduzione realizzata grazie ai nuovi assetti impiantistici sta-bilizzatisi nel 2006.
Acqua demineralizzata
Acqua pozzi
Acqua industriale
Totale acque ad uso industriale
12,000
8,000
4,000
0,000
Consumi annui in mc/MWheq
2003
2,080
0,108
6,639
8,827
2004
2,330
0,210
7,712
10,252
2005
0,528
0,043
1,087
1,658
1° sem 2007
0,497
0,012
0,080
0,589
Acqua industriale
Acqua pozzi
Acqua demineralizzata
Fig. 21 – Consumi di acque ad uso industriale
12.000.000
10.000.000
8.000.000
6.000.000
4.000.000
2.000.000
0
Consumi annui in mc
2003
6.973.134
113.539
2.184.957
2004
7.956.926
216.544
2.404.202
2005
5.162.504
205.076
2.507.070
1° sem 2007
195.329
28.718
1.213.676
2006
735.093
68.980
2.453.443
Fig. 22 – Indici consumo acque ad uso industriale
2006
0,439
0,012
0,132
0,583
42
G L I A SP E T T I A M B I E N TA L I
Acqua potabile
Fig. 23 – Consumi di acqua potabile bevibile
12.000
8.000
4.000
0.000
Consumi annui in litri
2003
8.826
2004
9.904
2005
9.393
1° sem 2007
4.290
Acqua potabileL'acqua potabile bevibile, poiché lo stabilimento non ha ilcollegamento con l'acquedotto di Mantova, è fornita da unaditta terza che ha in gestione anche il sistema di distribuzio-ne con apparecchiature alimentate da contenitori sigillatidella capacità di 18,9 litri di acqua ciascuno e dotate di
sistema di raffrescamento automatico dell'acqua erogata.Nel futuro non sono previste particolari variazioni rispettoai quantitativi del 2006 (figura 23).
Nella figura 24 si riporta il bilancio di massa delle acque neiprimi 6 mesi del 2007.
2006
8.448
Fig. 24 – Bilancio di massa delle acque stabilimento di Mantova, 1° semestre 2007
Acqua demineralizzata
1.213.676 m3
Acqua pozzi28.718 m3
Scarichi idrici138.412 m3
Condense di recupero323.117 m3
Evaporazione170.135 m3
Vapore alla retea 5 bar
688.484 m3
Vapore alla retea 18 bar
600.191 m3
Spurghia recupero163.618 m3
TOTALEOUTPUT
1.760.840 m3
Acqua industriale195.329 m3
TOTALE INPUT1.760.840 m3
43
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Fig. 25 – Consumo combustibili
900.000
800.000
700.000
600.000
500.000
400.000
300.000
200.000
100.000
0
Consumo annuo t.o.c.e. / anno
2003
97.184
7.636
15
144.139
2004
68.977
1.365
6
181.390
2005
3.265
7.173
6
780.028
1° sem 2007
–*
–*
3
394.087
Olio combustibile ATZ
Olio combustibile BTZ
Gasolio
Gas naturale
Fig. 26 – Consumo specifico combustibile
0,300
0,250
0,200
0,150
0,100
0,050
0,000
0,050- 0,05- 0,01- 0,15- 0,2- 0,25- 0,3- 0,35
Consumo specifico t.o.c.e. / MWheq Variazione %
2003
0,237
2004
0,244
2,90%
2005
0,166
- 30,00%
1° sem 2007
0,162
- 31,60%
Consumo specifico
Variazione rispetto al 2003
COMBUSTIBILI FOSSILI
Con l'entrata in servizio del nuovo impianto a ciclo combina-to l'unico combustibile utilizzato è il Gas Naturale (Metano). Con il revamping della caldaia B6 realizzato nel corso del 2007si è eliminato anche il piccolo consumo di gasolio necessarioper alimentare le torce pilota di accensione dei bruciatori.
In figura 25 è rappresentato il consumo dei combustibili.
2006
–*
–*
13
885.621
* L'utilizzo di olio combustibile è terminato nel 2005.
2006
0,159
- 32,90%
Dal 2006 l'utilizzo esclusivo del gas naturale nei cicli combi-nati costituisce il principale presupposto per un ulterioremiglioramento della prestazione ambientale. Inoltre l'eleva-to rendimento di questi impianti consente di ridurre l'utiliz-zo delle risorse energetiche; in figura 26 è illustrato il trendin diminuzione del consumo specifico di combustibili cioèdel consumo di combustibili a parità di energia elettricaprodotta. Rispetto al 2003, nel 2006 si registra una riduzio-ne del consumo specifico di circa il 33%.
44
G L I A SP E T T I A M B I E N TA L I
GAS TECNICINella successiva figura 27 sono illustrati i consumi di gastecnici, cioè i gas che sono di supporto nel processo produt-tivo. Nello Stabilimento EniPower Mantova si utilizzano leseguenti tipologie:• aria compressa: aria essiccata utilizzata per l'azionamen-
to organi di regolazione (ad esempio valvole per regolarela portata dei fluidi, il livello di serbatoi, la pressione nellelinee,…) o per l'azionamento di utensili ad aria o per tuttigli usi richiedenti aria compressa di bassa qualità (soffia-ture, flussaggi di linee,…)
• azoto: gas utilizzato nella bonifica di tubazioni o apparec-chiature contenenti sostanze infiammabili e per il raffred-damento dell'alternatore della centrale B6.
Da segnalare che l'Idrogeno del sistema di raffreddamentodell'alternatore della centrale B6 è stato sostituto con l'Azoto.
RUMORE
Non si segnalano variazioni rispetto alla situazione precedente.
EFFETTI SULL’ECOSISTEMA
Gli effetti sull'ecosistema considerati nel seguente docu-mento sono:
• le emissioni odorigene;• le sorgenti ionizzanti;• le sostanze persistenti (Amianto, PCB, gas lesivi per lo
strato di ozono);• l'impatto visivo.
Qui di seguito sono illustrate le sostanze/sorgenti/emissionieffettivamente presenti nello stabilimento. In particolareè da segnalare l'assenza di gas halon e sorgenti ionizzanti(generalmente utilizzati nei sistemi antincendio), CFC eCHFC (generalmente utilizzato nei sistemi di condiziona-mento).
ODORINel gas naturale sono presenti naturalmente alcunesostanze fortemente odorigene anche a bassissime con-centrazioni. Durante alcune manovre sulle linee del gasnaturale (blocco dell'impianto, messa in marcia ed arre-sto) si può avvertire questo odore che scompare pocodopo. Ad oggi non sono mai pervenute lamentele riferitea tali operazioni.
Azoto
Aria compressa
Idrogeno
Fig. 27 – Gas tecnici
18.000.000
16.000.000
14.000.000
12.000.000
10.000.000
8.000.000
6.000.000
4.000.000
2.000.000
0
Consumi annui in mc
2003
n.d.
15.927.575
1.734
2004
n.d.
17.143.707
1.870
2005
95.993
7.901.600
2.312
1° sem 2007
0
3.660.067
–*
2006
27.038
6.974.087
238
* Nel 2006 l'idrogeno di raffreddamento dell'alternatore della B6 è stato definitivamente sostituito con azoto.
45
E n i P o w e r M a n t o v a / D I C H I A R A Z I O N E A M B I E N TA L E 2 0 0 7
GAS LESIVI PER LO STRATO DI OZONOEniPower Mantova non detiene CFC (CloroFluoroCarburi),ma nei gruppi di refrigerazione delle strutture di serviziodelle vecchie unità (non più in marcia) è contenuto ilCHF2Cl (più comunemente R22), sostanza controllata lesivadell'ozono stratosferico compresa nella tabella B, gruppo Idella Legge 28/12/1993 e nell'allegato I, gruppo VIII delRegolamento (CE) n. 2037/2000 del Parlamento Europeo edel Consiglio.Attualmente la quantità totale detenuta nei gruppi di refri-gerazione è di Kg 30 e possono essere utilizzati sino al 31
Censimento SF6
AREA GISapparecchiatura: montante n° peso unitario (kg)
STLE - 1 1 1055,0STCS B 1 700,0STTRM - 1 1 870,0STTRM - 2 1 890,0STTRS 1 1035,0
quantità apparecchiatura (kg): 4.550quantità nell' area GIS (kg): 4.550
AREA SOTTOSTAZIONE 220 KVapparecchiatura: interruttore n° peso unitario (kg)
"ELF" SP4 - 1 3 20,0quantità apparecchiatura (kg): 60quantità nell' area SOTTOSTAZIONE 220 KV (kg): 60
AREA TRASFORMATORIapparecchiatura: TA n° peso unitario (kg)
TAG245 MAGRINI (linea) 3 7,5TAG245 ABB (macchina) 6 9,0
quantità apparecchiatura (kg): 77apparecchiatura: TV n° peso unitario (kg)
TVBe 245 MAGRINI (linea) 3 9,3quantità apparecchiatura (kg): 28
quantità nell' area TRASFORMATORI (kg): 104
QUANTITÀ TOTALE (kg): 4.714
Dicembre 2008. Nel piano di miglioramento di EniPowerMantova è prevista l'eliminazione di tutto l'R22 entro il 31Dicembre 2007.La gestione di tali sostanze lesive per lo strato di ozonoavviene tramite registro redatto ai sensi del DPR 147/06.Inoltre, all'interno della sottostazione GIS, della sottostazio-ne a 220 kV (dismessa), nei trasformatori e negli interrutto-ri di macchina e di linea è presente il SF6 (EsaFluoruro diZolfo), gas ad effetto serra. Segue una tabella riepilogativadel censimento di tale sostanza.
46
G L I A SP E T T I A M B I E N TA L I
gliato tutte le loro caratteristiche dichiarate dal costruttore,sono gestite in conformità alle normative vigenti e periodi-camente controllate; annualmente è trasmesso all'Ente dicontrollo l'aggiornamento del censimento e l'eventualecomunicazione di dismissione delle apparecchiature.
Nel primo semestre del 2007 sono stati smaltiti gli ultimidue trasformatori contenenti olio con una concentrazione>500 ppm.
CAMPI ELETTROMAGNETICIDopo l'indagine sui campi elettromagnetici eseguita nel2005, nel Luglio 2007 è stata completata all'interno dellostabilimento, eseguendo le misurazioni in 27 punti dell'im-pianto.La relazione del CESI, esecutore dell'indagine, evidenzia chein 4 punti si sono registrati superi dei valori limite ammessidalla norma europea presa come riferimento (Direttiva2004/40/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 29aprile 2004).Nei 4 punti non vi è presenza di personale, 3 di questi sonosegregati e comunque va ricordato che l'intensità delcampo magnetico dipende dalla distanza dalla fonte diemissione e diminuisce rapidamente man mano che ci siallontana: già alla distanza di un metro l'intensità si riduce dicirca dieci volte. È stata comunque prevista la segregazione dell'ultimopunto e l'installazione di cartellonistica di sicurezza.
IMPATTO VISIVONon vi è nessuna variazione rispetto alla situazione prece-dente: la proposta per la realizzazione delle due barrierepiantumate, contenuta in un progetto articolato compren-dente la simulazione virtuale della sua realizzazione, haavuto parere positivo dall'ente Parco del Mincio ed è in atte-sa di autorizzazione da parte delle Autorità Competenti.
Quantità presente
Quantità rimossa
Fig. 28 – Amianto
200
150
100
50
0
m3
2003
159
20
2004
159
0
2006
159
0
1° sem 2007
147
12
AMIANTONello stabilimento EniPower Mantova, in ottemperanza allenormative vigenti, è stato effettuato il censimento deimateriali contenenti amianto (MCA) corredato di relativamappatura e nominato il responsabile della custodia dell'a-mianto, che è stato oggetto di una specifica formazione.Nel 1995 è cominciata la rimozione della maggior partedell'amianto presente. La maggior parte dell'amianto ancora presente è confinatosotto le lamiere di rivestimento (skin kasing) delle caldaietradizionali dismesse: B1/B2/B4/B5/Package e di alcunelinee di trasferimento dell'olio combustibile, per un totaledi circa 159 m3.Nel primo semestre del 2007 sono stati rimossi circa 12 mcdi amianto presente nei materiali di alcuni attraversamentidi cavi elettrici della sala tecnica e della cabina elettricadella centrale B6, e nelle pavimentazioni della sala control-lo B4/B5 ed uffici palazzina B6. L'eliminazione totale dell'a-mianto residuo sarà contestuale alla demolizione delle vec-chie centrali.Nella figura 28 è riportato l'andamento della rimozione del-l'amianto.
PCBQuesta sostanza è contenuta:• in concentrazione compresa tra 50 e 500 ppm nell'olio di
14 trasformatori in servizio;• in concentrazione inferiore a 50 ppm in altri 8 trasforma-
tori in servizio. Tutti questi trasformatori sono stati acquisiti con gli impian-ti tradizionali, mentre il nuovo impianto a ciclo combinatoe le strutture di servizio non hanno la presenza di apparec-chiature contenenti PCB.
Tutte le apparecchiature contenenti PCB sono censite in undatabase in formato elettronico contenente in modo detta-
2005
159
0
47
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SICUREZZA E SALUTE DEI LAVORATORI OPERANTI NEL SITO
La Sicurezza e la Salute dei lavoratori rappresenta un princi-pio fondamentale della politica dello StabilimentoEniPower Mantova cui corrispondono attività finalizzate.
Nel 2007 è terminato l'aggiornamento della valutazione deirischi, del piano di emergenza e del carico d'incendio degliedifici.
Sono state tenute le riunioni specifiche di sicurezza previstenel piano annuale.
RUMOREIl rumore è costantemente monitorato come previsto dallanormativa e nel Novembre 2006 sono terminati i controllifonometrici sull'impianto che sono stati utilizzati per lacompilazione del Registro dei Dati Ambientali e per la valu-tazione dell'esposizione dei lavoratori. La valutazione dell'esposizione dei lavoratori è stata fattautilizzando il fattore di attenuazione determinato dall'uti-lizzo dei dispositivi di protezione individuale in dotazione,come indicato dal D. Lgs. 195/2006.Il risultato della valutazione dei rischi è che nessun lavora-tore è esposto ad un rumore superiore agli 80 dB(A) atte-nuati.
Nella figura 29 è riportato sinteticamente il risultato dell'e-sposizione dei lavoratori.
Condotta del vapore al condensatore.
Fig. 29 – Valore di esposizione al rumore dei lavoratori
40
30
20
10
0
Numero persone
Compresi tra 75 e 80 dB(A)
26
3
0
29
Minore di 75dB (A)
21
12
7
40
Produzione
Servizi tecnici
Staff
Totale
48
G L I A SP E T T I A M B I E N TA L I
INFORTUNIL'obiettivo societario di EniPower, perseguito sin dalla costi-tuzione della società, è quello di raggiungere e mantenerenel tempo l'assenza di infortuni.
Le azioni di intervento sono aggiornate annualmente in fun-zione delle criticità emerse e delle modifiche impiantisti-che/organizzative avvenute.
Nelle figure 30 e 31 sono riportate le situazioni degli infor-tuni verificatisi nello Stabilimento EniPower Mantova utiliz-zando per la rappresentazione grafica gli indici di frequenza(IF) e di gravità (IG). L'obiettivo dello stabilimento è naturalmente costituito dalraggiungimento e mantenimento del valore zero perentrambi i parametri.
La dicitura n.d. riportata nei grafici indica che il datoEniPower per il 1° semestre 2007 non è al momento dispo-nibile.
IF = INDICE DI FREQUENZA = numero infortuni x 1.000.000 / Ore Lavorate.IG = INDICE DI GRAVITÀ = numero giorni di assenza causati da infortunio x 1.000 / Ore Lavorate.
30,00
20,00
10,00
0,002000 2001 2002 2003 2004 2005 1° sem 2007
Fig. 30 – Indici di frequenza degli infortuni
8,42 25,87 0 8,9 0 0 9,29 0
7,31 19,56 8,67 6,32 4,51 1,1 5,21 n.d.
Indice di frequenza
Indice di frequenza (IF) Stabilimento EniPower Mantova
Indice di frequenza (IF) società EniPower
0,15 0,78 0,01 0,21 0 0 0,29 0
0,16 0,82 0,22 0,31 0,05 0,16 0,05 n.d.
Indice di gravità (IG) Stabilimento EniPower Mantova
Indice di gravità (IG) società EniPower
1,00
0,80
0,60
0,40
0,20
0,00
Fig. 31 – Indici di gravità degli infortuni
Indice di gravità
2006
2000 2001 2002 2003 2004 2005 1° sem 20072006
Nel corso del 2006 in EniPower Mantova si è verificato 1evento lesivo, con 31 giorni di assenza, non direttamentelegato all'attività lavorativa: nello scendere una rampa discale un lavoratore ha avuto un problema muscolare.
ASPETTI AMBIENTALI IN CONDIZIONI DI EMERGENZA
Gli aspetti correlati alle situazioni di emergenza erano statielencati e descritti nella precedente Dichiarazione Ambientale.
Il Comando provinciale dei Vigili del Fuoco ha comunicato(19 Maggio 2006) di essere in attesa della nomina dellaapposita Commissione da parte del Comitato TecnicoRegionale dei Vigili del Fuoco che dovrà effettuare il sopral-luogo presso lo stabilimento Polimeri Europa, oltre chepresso lo stabilimento EniPower Mantova, ai fini del succes-sivo rilascio contestuale dei rispettivi Certificati diPrevenzione Incendi.
Controllo sistema di sicurezza antincendio.
49
E n i P o w e r M a n t o v a / D I C H I A R A Z I O N E A M B I E N TA L E 2 0 0 7
CANTIERE PER LA REALIZZAZIONE DELL'IMPIANTO DI CESSIONE CALORE ALLA RETE DI TELERISCALDAMENTONel mese di febbraio 2007 sono cominciati i lavori per larealizzazione dell'impianto di cessione calore alla rete diteleriscaldamento della città di Mantova.Essenzialmente l'impianto consiste in un circuito chiuso diacqua demineralizzata che, dopo essere stata riscaldata finoad una temperatura di circa 120°C, in appositi scambiatoriche sfruttano il calore di condensazione del vapore uscentedai cicli combinati, viene rilanciata tramite una batteria dipompe alla rete di teleriscaldamento cittadina (già esisten-te). Completano l'impianto un serbatoio di stoccaggio del-l'acqua demineralizzata e un vaso di espansione. Il cantiere per la realizzazione di tale impianto, completa-mente affidato ad una ditta appaltatrice e sottoposto alregime della Direttiva Cantieri (D.Lgs. 494/96), data la rela-tiva semplicità dell'impianto stesso, non ha comportatoaspetti ambientali di particolare rilevanza, ad eccezionedella produzione di rifiuti.Le attività di scavo, propedeutiche alla realizzazione deimanufatti dell'impianto (eseguite in zona IV già dichiaratanon contaminata ai sensi dell'ex DM 471/99), infatti hannoprodotto quantitativi di terreno solamente in parte ricollo-
cabile sul posto. La quantità di terreno eccedente la ricollo-cazione, è stata smaltita come rifiuto non pericoloso, sullabase dei risultati dei controlli analitici eseguiti.La gestione delle attività di scavo è stata eseguita in confor-mità alle prescrizioni ARPA contenute nei verbali degli incon-tri tecnici e non ha comportato nessuna situazione anomala.
In figura 32 è riportata l'incidenza dei rifiuti attribuibili al tele-riscaldamento (terre e rocce da scavo e rifiuti misti da attivitàdi costruzione e demolizione) rispetto al totale prodotto nelprimo semestre del 2007. Si può apprezzare il significativoapporto delle attività straordinarie sul totale (circa 97%),causa dell'eccezionalità dell'aumento dei rifiuti prodotti.
Fig. 32 – Suddivisione rifiuti non pericolosi Prodotti nel 1° semestre 2007
da attività ordinarie
da attività straordinarie
51 t - 3%
1.808 t - 97%
50
G L I A SP E T T I A M B I E N TA L I
LA SIGNIFICATIVITÀ DEGLI ASPETTIAMBIENTALI
La valutazione degli aspetti ambientali diretti permette dideterminare la significatività degli impatti ambientali adessi connessi. In questa Dichiarazione è stato eseguito l'ag-giornamento a fronte delle variazioni impiantistiche edorganizzative introdotte nel 2007.
Valutazione degli aspetti legati ad attività valutate in condizioni normali / anomaleLa valutazione viene effettuata utilizzando lo stesso algorit-mo di quella precedente con i criteri indicati nell'appositaprocedura di Società.
Nella figura 33 è illustrato il risultato della valutazione degliaspetti ambientali diretti in condizioni normali ed anomale
Impatto visivo
Rumore esterno stabilimento
Sostanze pericolose per l’ozono/PCB
Produzione rifiuti
Contaminazione suolo
Amianto
Radiazioni elettromagnetiche
Rumore e vibrazioni
Emissioni di odori
Emissioni in atmosfera
Risorse naturali ed energetiche
Scarichi idrici
Risorse idriche
0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20
Fig. 33 – Significatività degli aspetti ambientali diretti in condizioni normali e anomale
Aspetto ambientale attualmente trascurabileSono sufficienti i controlli gestionali esistenti / impiantistica istallataPotrebbero essere opportuni appositi controlli gestionali/interventi impiantistici di lungo periodoSono necessari appositi controlli gestionali / interventi impiantistici di lungo periodoSono necessari interventi impiantistici nel medio periodo
Sala campionamento acque e vapore.
51
E n i P o w e r M a n t o v a / D I C H I A R A Z I O N E A M B I E N TA L E 2 0 0 7
derivante dall'applicazione della metodologia sopra indica-ta. La soglia di significatività è stata fissata nel valore 15; ilsuperamento di questo valore comporta anche la necessitàdi effettuare interventi di miglioramento.
Rispetto alla precedente, sono variate le valutazioni per iseguenti parametri:• rumore esterno stabilimento variata da 15 a14;• sostanze pericolose per l'ozono/PCB variata da 5 a 6;• produzione rifiuti variata da 8 a 7;• rumore e vibrazioni variata da 16 a 14;• emissioni in atmosfera variata da 18 a 15.
Valutazione degli aspetti connessi alle situazioni di emergenzaGli aspetti ambientali connessi alle situazioni di emergenzasono stati valutati nella precedente DichiarazioneAmbientale, che rimane invariata non essendo intervenuticambiamenti.
Nella tabella 4 sono riassunti i risultati della valutazione:
Un’ansa del fiume Mincio.
Tab. 4 – Valutazione della significatività degli aspetti ambientali diretti in condizioni di emergenza
Aspetto ambientale in condizioni di emergenza Valutazione
Rottura tubazione gas naturale NON SIGNIFICATIVO
Emissioni in atmosfera superiori ai limiti autorizzati NON SIGNIFICATIVO
Rottura tubazione vapore NON SIGNIFICATIVO
Contaminazione terreno NON SIGNIFICATIVO
Incendio dei trasformatori o di parti di impianto NON SIGNIFICATIVO
52
G L I A SP E T T I A M B I E N TA L I
Distribuzione prodotto - vapore
Distribuzione prodotto - EE
Smaltimento rifiuti
Gestione scarichi idrici
Approvvigionamento utilities
Approvvigionamento combustibili
Approvvigionamento chemicals
Laboratori analisi fumi
Laboratori analisi acque
Prestazioni meccaniche
Prestazioni elettrostrumentali
Prestazioni edili
Prestazioni controlli ND
Pronto intervento
Controllo dispositivi antincendio
Prestazioni ingegneria
Prestazioni pulizia/facchinaggi
Prestazioni residuali0 1 2 3 4 5 6
Fig. 34 – Significatività degli aspetti ambientali indiretti
Aspetto trascurabileAspetto pienamente sotto controllo dell’organizzazioneAspetto parzialmente sotto controllo dell’organizzazione – ad oggi non sono necessari interventiAspetto parzialmente sotto controllo dell’organizzazione – sono da prevedere interventi a medio periodoAspetto fuori controllo dell’organizzazione – sono necessari interventi a breve/medio periodo
7 8 9 10
Individuazione e valutazione degli Aspetti Ambientali indirettiL'individuazione degli aspetti ambientali indiretti avvieneper ogni attività verso la quale l'azienda, pur non avendo uncontrollo gestionale totale, può esercitare un'influenza par-ziale (per esempio le attività svolte da terzi).
Gli aspetti ambientali indiretti sono stati valutati utilizzan-do un diverso algoritmo di calcolo rispetto a quello relativoagli aspetti ambientali diretti, ed è lo stesso di quella prece-dente con i criteri indicati nell'apposita procedura diSocietà.Nella figura 34 è illustrato il risultato della valutazione degliaspetti ambientali indiretti dall'applicazione della metodo-logia sopra indicata.
La soglia di significatività è stata fissata nel valore 7; il supe-ramento di questo valore comporta anche la necessità dieffettuare interventi di miglioramento.
Rispetto alla precedente, sono variate le valutazioni per iseguenti parametri:• smaltimento rifiuti variata da 5 a 6;• distribuzione prodotto - vapore variata da 6 a 5;• distribuzione prodotto - EE variata da 6 a 5;• approvvigionamento utilities variata da 6 a 5;• gestione scarichi idrici variata da 6 a 5;• approvvigionamento combustibili variata da 6 a 5;• prestazioni elettrostrumentali variata da 5 a 6.
Profilo della società
Modifiche impiantistiche e gestionalisignificative dal punto di vista ambientale
Il sistema di gestione ambientale
Gli aspetti ambientali
Piano di miglioramento
Protocolli ambientali,norme e leggi di riferimento
Unità di misura e acronimi
53
54
P I A N O D I M I G L I O R A M E N TO
Ogni anno la Direzione dello Stabilimento di Mantova ela-bora un piano di miglioramento triennale a partire dall'esa-me dell'impatto delle proprie attività nel campo della sicu-rezza, salute ed ambiente. Il piano di miglioramento rappre-senta uno strumento chiave del Sistema di GestioneAmbiente e Sicurezza e contiene la programmazione degliinterventi previsti e l'individuazione delle responsabilità,delle risorse, e dei tempi necessari al suo completamento,costituendo anche lo strumento di gestione di interventiprevisti dai protocolli sottoscritti negli anni passati con glienti locali.
Piano di miglioramento
Tab. 5 – Riepilogo degli aspetti ambientali inseriti nel piano di miglioramentoAspetti ambientali esaminati Valutazione Aspetti ambientali oggetto
della significatività di miglioramentoUtilizzo risorse naturali - acqua Non significativoScarichi nei corpi idrici Non significativoUtilizzo di risorse naturali ed energetiche Non applicabileEmissioni in atmosfera Significativo XQualità del terreno e della falda Non significativoEmissioni di odori Non significativoRumore e vibrazioni Non significativo XRumore esterno stabilimento Non significativo XImpatto visivo Non significativo XRadiazioni elettromagnetiche Non significativoAmianto Non significativoContaminazione del suolo Non significativo XProduzione dei rifiuti Non significativoCFC- HCFC Non significativo XPCB Non significativo X
La tabella 5 illustra un prospetto riassuntivo in cui si riportala valutazione degli aspetti ambientali diretti e si indicanoquelli che sono stati inseriti nel piano di miglioramento. La priorità è stata assegnata agli aspetti ambientali significa-tivi, ma il piano comprende miglioramenti anche per quellivalutati con aspetti non significativi.
Per tutti gli interventi inseriti nel piano di miglioramento èstata elaborata una scheda riassuntiva con l'evidenza delleresponsabilità, risorse, tempistiche e stato di avanzamento.
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E n i P o w e r M a n t o v a / D I C H I A R A Z I O N E A M B I E N TA L E 2 0 0 7
Schede di sintesi del piano di miglioramentoSintesi degli obiettivi di miglioramento ambientale
Scheda n° 1 – EmissioniAspetto Obiettivo Responsabile Traguardi Data di Stato di avanzamentoambientale intervento ed interventi previsti raggiungimento al 30 giugno 2007
Costi approvati Previsione Risultato conseguito
Emissione di sostanze inquinanti in atmosfera
Riduzionedelle emissioni di NOx.< 30 mg/Nmc.
Responsabile di Stabilimento
4.000.000 euro
Traguardi:I. Sostituzione sul CC1 degli attuali
bruciatori con altri di tipoottimizzato in grado di garantireil limite di 30 mg/Nmc anzichégli attuali 50 mg/Nmc.
II. Sostituzione sul CC2 degli attualibruciatori con altri di tipoottimizzato in grado di garantireil limite di 30 mg/Nmc anzichégli attuali 50 mg/Nmc.
Interventi previsti1. Inserimento a budget dei costi
previsti2. Installazione su CC1 3. Installazione su CC2
Agosto 2007
Settembre 2006
Entro Aprile 2007Entro Agosto 2007
OBIETTIVO RAGGIUNTOComunicazione ad ARPA del 20/07/07,prot. n. 834.Valori medi di NOxgiornalieri mesi di Aprile (CC1) e Maggio (CC2) 2007CC1= 24.3 mg/NmcCC2= 22.5 mg/NmcSi verificherà la suacostanza nel tempo.
Settembre 2006
Febbraio 2007Maggio 2007
Scheda n° 2 – EmissioniAspetto Obiettivo Responsabile Traguardi Data di Stato di avanzamentoambientale intervento ed interventi previsti raggiungimento al 30 giugno 2007
Costi approvati Previsione Risultato conseguito
Emissione di sostanze inquinanti in atmosfera
Miglioramentodel sistema dimonitoraggio in continuodelle emissionidella caldaia B6
Servizi TecniciArea specializzazionestrumentale
200.000 euro
Traguardi:Sostituzione del SME della caldaiaB6 al fine di ripristinarne lafunzionalità anche nelle condizionidi funzionamento intermittentecome unità di riserva.
Interventi previsti1. Richiedere autorizzazione
della RAC2. Emissione del contratto
di acquisto3. Montaggio e collaudo4. Utilizzo del nuovo sistema
e verifica del risultato atteso
31/12/2007
Agosto 2006
Marzo 2007
Settembre 2007*Dicembre 2007*
Verifica in corso
Affidabilità
Settembre 2006
Luglio 2007
Marzo 2008*Aprile 2008*
Note: CC1, CC2 = Unità n. 1/2 dell’impianto a Ciclo CombinatoL'obiettivo è stato raggiunto in anticipo sui tempi previsti. I risultati analitici del 1° mese indicano per il CC1 un valore di NOx pari all'81% del limite e per il CC2 il 75%.
Note: *lo slittamento dei tempi fissati per il raggiungimento dell'obiettivo è dovuto al prolungarsi dei tempi di sottoscrizione del contratto e di fornitura/installazione delle apparecchiature costituenti lo SME.
56
P I A N O D I M I G L I O R A M E N TO
Scheda n° 3 – Ecosistema: Olio CombustibileAspetto Obiettivo Responsabile Traguardi Data di Stato di avanzamentoambientale intervento ed interventi previsti raggiungimento al 30 giugno 2007
Costi approvati Previsione Risultato conseguito
Sostanze pericolose
Note: La quantità totale di Olio combustibile contenuta nei serbatoi di stoccaggio e di servizio è di circa 650 m3.*Vi sono state difficoltà nello svolgimento delle attività non attribuibili ad EniPower Mantova: infatti la ditta vincitrice dell'appalto ha rinunciato al lavoro dopo la firma del contratto ed EniPower Mantova sta verificando la correttezza legale di questo atteggiamento. EniPower Mantova in Settembre ha stipu-lato il contratto di bonifica con una nuova ditta, operante da tempo negli stabilimenti petrolchimici e nelle raffinerie dell'Eni. E' stata aggiornata la data per la fine della bonifica a Marzo 2008.
Riduzione del12% della quantità di OlioCombustibilecontenuta neiserbatoi di stoccaggio e di servizio.
Servizi TecniciArea tecnologia
250.000 euro
Traguardi:Bonifica del serbatoio di stoccaggio DA 458.
Interventi previsti1. Elaborazione proposta
di investimento per bonifica DA458
2. Emissione contratto di appalto3. Bonifica serbatoio
31/12/2007
Settembre 2006
Marzo 2007*Marzo 2008*
Settembre 2006
Settembre 2007*In corso
Scheda n° 4 – Ecosistema: impatto visivoAspetto Obiettivo Responsabile Traguardi Data di Stato di avanzamentoambientale intervento ed interventi previsti raggiungimento al 30 giugno 2007
Costi approvati Previsione Risultato conseguito
Impatto visivo
Riduzionedell’impattovisivo dovutoalle strutturedell’impianto a ciclocombinato.
Analisi gestionali e servizi ausiliari
600.000 euro
Traguardi:Realizzazione di una collinettapiantumata e di barriere visiverispetto alle abitazioni che siaffacciano su Via Brennero.
Interventi previsti1. Autorizzazione del progetto
da parte del Parco del Mincio.2. Rilascio dell’autorizzazione
a Costruire da parte del Comune di Mantova.
3. Appalto delle opere.4. Realizzazione della collinetta
in area III e delle opere di piantumazione esterne.
31/12/2007
27 Aprile 2006
Gennaio 2007*
Aprile 2007*Dicembre 2007*
Fatto
in attesa*
Note: *L'attività è sospesa in attesa dell'autorizzazione alla costruzione da parte del Comune di Mantova.
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E n i P o w e r M a n t o v a / D I C H I A R A Z I O N E A M B I E N TA L E 2 0 0 7
Scheda n° 5 – Sicurezza dei lavoratori e dei cittadini: rumoreAspetto Obiettivo Responsabile Traguardi Data di Stato di avanzamentoambientale intervento ed interventi previsti raggiungimento al 30 giugno 2007
Costi approvati Previsione Risultato conseguito
Rumore negliambienti di lavoro e all’esternodellostabilimento
Riduzione dei valoridi esposizione delpersonale operantesull’impiantonell’area dicontrollodegasatori < 80 dB(A).
Riduzioneimmissione rumore esterno (valore notturno) < 60 dB(A).
Servizi tecniciarea dispecializzazionemeccanica
20.000 euro
Traguardi:Realizzazione di sistemi di abbattimento del rumore per gli sfiati dei degasatori.
Interventi previsti1. Progettazione di un sistema
fonoassorbente da istallaresugli sfiati
2. Emissione contratto3. Montaggio del sistema
fonoassorbente4. Esercizio degli sfiati
con le modifiche apportate e verifica del risultato atteso
31/12/2006
Gennaio 2006
Marzo 2006Aprile 2006
Maggio 2006
OBIETTIVO RAGGIUNTO
Fatto
FattoFatto
Fatto – Risultati:Degasatore 1da 80,9 dB(A) a 75,9 dB(A)
Degasatore 2da 80,9 dB(A) a 75,4 dB(A)
Esterno posizione 5da 62,5 a 56,5 dB(A)
Esterno posizione 6da 58 a 54 dB(A)
Esterno posizione 7da 57 a 53 dB(A)
Scheda n° 6 – Contaminazione del suolo: PCBAspetto Obiettivo Responsabile Traguardi Data di Stato di avanzamentoambientale intervento ed interventi previsti raggiungimento al 30 giugno 2007
Costi approvati Previsione Risultato conseguito
Contaminazionedel suolo
Eliminare n.16apparecchi:n. 2 trasformatoricontenenti unaquantità di PCB > 500 ppm
n. 9 trasformatoricontenenti unaquantità di PCB > 50 <500 ppm
n. 5 trasformatoricontenenti unaquantità di PCB < 50 ppm
ResponsabileServizi Tecnici
250.000 euro
Traguardi:Eliminazione dei 2 trasformatoricontenenti una quantità di PCB > 500 ppm
Eliminazione dei 14 trasformatori rimanenti
Interventi previsti1. Emissione RAC2. Emissione Ordine 3. Stipula contratto 4. Smaltimento di n. 10 trasformatori5. Sostituzione di n. 4 trasformatori
con n. 4 in resina
31/12/2008*31/12/2006
31/12/2008*
30/11/2006
31/12/200731/12/2008*
Attività in corsoFebbraio 2007
in corso
eseguitoeseguitoeseguitoin corsoda eseguire
Note: RAC = Richiesta Apertura Commessa . PCB = Policlorobifenili* L'attività ha avuto difficoltà per l'approvvigionamento dei 4 trasformatori in resina. È stata aggiornata la data di conseguimento dell'obiettivo portandola al 31Dicembre 2008.
Note: Gli obiettivi per l'immissione di rumore nell'ambiente esterno e l'esposizione dei lavoratori all'interno sono stati raggiunti con la modifica impianti-stica realizzata. All'esterno il rumore è al di sotto dei limiti previsti e nessun lavoratore è esposto a rumore superiore a 80 dB(A) attenuati, cioè con l'uso di dispositivi di protezione individuali in dotazione.
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P I A N O D I M I G L I O R A M E N TO
Scheda n° 8 – Ecosistema: Sostanze lesive per lo strato di OzonoAspetto Obiettivo Responsabile Traguardi Data di Stato di avanzamentoambientale intervento ed interventi previsti raggiungimento al 30 giugno 2007
Costi approvati Previsione Risultato conseguito
Detenzionesostanzepericolose
Azzeramento della quantità di sostanze lesivedello strato di Ozono
Responsabile di Produzione
Traguardi:I. Eliminazione di 3 Kg di R22
dell’impianto di refrigerazionedella ex centrale B4/5.
II. Eliminazione di 15 Kg di R22dell’impianto di refrigerazionedella ex centrale B4/B5.
III. Sostituzione di 30 Kg di R22dell’impianto dicondizionamento dellacentrale B6 con R407 o simili
Interventi previsti1. Emissione Ordine 2. Stipula contratto 3. Eliminazione R224. Sostituzione R22
31/12/200731/01/2007
31/05/2007
31/12/2007
31/12/200631/12/200631/12/200731/12/2007
OBIETTIVO RAGGIUNTO21/11/2007
21/11/2007
21/11/2007
EseguitoEseguitoEseguitoEseguito
Scheda n° 7 – Contaminazione del suolo: Olio CombustibileAspetto Obiettivo Responsabile Traguardi Data di Stato di avanzamentoambientale intervento ed interventi previsti raggiungimento al 30 giugno 2007
Costi approvati Previsione Risultato conseguito
Contaminazionedel suolo
Riduzione del 26%della quantità disostanza pericolosacontenuta nelle linee di trasporto.
ResponsabileServizi Tecnici
250.000 euro
Traguardi:I. Eliminazione di 872 m
di linea da darsena aserbatoi di stoccaggio.
II. Eliminazione di 750 m di linea da IES in strada A.
III. Eliminazione di 1911 m di linea da IES a serbatoi di stoccaggio.
Interventi previsti1. Emissione OACQ/RAC2. Emissione Ordine 3. Stipula contratto 4. Eliminazione linee
31/12/200831/01/2007
31/12/2007
31/12/2008
31/03/200830/04/200830/06/200831/12/2008
Attività in corso31/01/2007
31/03/2007
Da realizzare
Da realizzare Da realizzare Da realizzare Da realizzare
Note: La quantità totale di Olio Combustibile contenuta nelle linee di trasporto è di circa 109 mc.RAC = Richiesta Apertura Commessa . OACQ = Ordine Acquisto
Profilo della società
Modifiche impiantistiche e gestionalisignificative dal punto di vista ambientale
Il sistema di gestione ambientale
Gli aspetti ambientali
Piano di miglioramento
Protocolli ambientali,norme e leggi di riferimento
Unità di misura e acronimi
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P ROTO CO L L I A M B I E N TA L I , N O R M E E L EG G I D I R I F E R I M E N TO
Protocolli Ambientali sottoscritti
– “Accordo per la qualificazione ambientale dell'area indu-striale del polo chimico di Mantova e la promozione dellaregistrazione EMAS per ambiti e comparti del territoriocomunale” firmato il 28 Marzo 2003 tra: il Comune diMantova, la Regione Lombardia, la Provincia di Mantova,l'Associazione degli industriali della Provincia di Mantova,le Imprese dell'area industriale e del polo chimico diMantova, la C.C.I.A.A. di Mantova, le OrganizzazioniSindacali, l'Agenzia Regionale per la Protezionedell'Ambiente della Lombardia, l'Azienda Sanitaria Localedella Provincia di Mantova, il Parco del Mincio e laFondazione per l'Università di Mantova.
– Adesione al progetto e21 di sviluppo della cittadinanzadigitale in Agenda 21 locale comunicata il 28 Giugno 2004.
– Partecipazione al comitato tecnico scientifico, istituitodal Comune di Mantova, per valutazioni di impattoambientale delle nuove centrali termoelettriche nel terri-torio del Comune di Mantova con un proprio rappresen-tante in data 8 Giugno 2004. (attività conclusa)
– Accordo con ARPA Lombardia, dipartimento di Mantova,per la dislocazione e la dotazione strumentale di due cen-traline per il rilevamento della qualità dell'aria in data 25Agosto 2004. (attività conclusa)
– Adesione alla campagna di rilevamento e caratterizzazio-ne delle polveri atmosferiche nel Comune di Mantova indata 29 Luglio 2004. (attività conclusa)
– Convenzione con ARPA Lombardia per la gestione di n. 2centraline di monitoraggio della qualità dell'aria in data 5Aprile 2005.
– Partecipazione alla Commissione Tecnica, istituita dalComune di Mantova, per valutazioni su Turbogas “con-sortile” con un proprio rappresentante in data 13Dicembre 2005. (attività conclusa)
– Adesione volontaria il 2 Maggio 2007 alla integrazionedel sistema di monitoraggio ambientale proposto dalComune di Mantova ed acquisto di un analizzatore dipolveri sottili PM 2,5. Anche questa apparecchiatura saràdata in gestione all'ARPA, dipartimento di Mantova, per-fezionando la convenzione in essere per quelle di pro-prietà EniPower Mantova.
Norme di riferimento
Il Sistema di Gestione di Ambiente e Sicurezza descritto siriferisce ai requisiti ed ai principi indicati nelle seguentinormative:– Norma UNI ISO 14004:2004
Sistemi di gestione ambientale – Linee guida generali su principi, sistemi e tecniche di supporto
– Norma UNI EN ISO 14001:2004Sistemi di gestione ambientale – Requisiti e guida per l’uso
– Norma UNI EN ISO 19011Linee guida per gli audit dei sistemi di gestione per la qualità e/o di gestione ambientale
– Regolamento (CE) n° 761/2001 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 marzo2001 sull’adesione volontaria delle organizzazioni a unsistema comunitario di ecogestione e audit (EMAS)
– REGOLAMENTO (CE) n°196/2006della Commissione del 3 Febbraio 2006 che modifical’allegato I del regolamento (CE) n° 761/2001delParlamento europeo e del Consiglio per tener contodella norma europea EN ISO 14001:2004 e che abroga ladecisione 97/265/CE
– Contratto collettivo nazionale di lavoro – energia e petrolio
– Accordo Integrativo Aziendale– Codice di comportamento dell’ENI
Protocolli ambientali, norme e leggi di riferimento
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Principali leggi applicabili
EMISSIONI IN ATMOSFERA
Invariato.
SCARICHI IDRICI
Invariato.
SMALTIMENTO DEI RIFIUTI
Invariato.
RUMORE
Invariato.
CONTAMINAZIONE DEL SUOLO E DELLA FALDA
Invariato.
CAMPI ELETTROMAGNETICI
Direttiva 2004/40/CE del Parlamento Europeo e del ConsiglioPrescrizioni minime di sicurezza e di salute relative all'espo-sizione dei lavoratori ai rischi derivanti dagli agenti fisici(campi elettromagnetici).
SOSTANZE LESIVE PER LO STRATO DI OZONO/GAS AD EFFETTO SERRA
DPR 147/06Regolamento concernente modalità per il controllo ed ilrecupero delle fughe di sostanze lesive della fascia di ozonostratosferico da apparecchiature di refrigerazione e di con-dizionamento d'aria e pompe di calore, di cui al regolamen-to CE n. 2037/2000.
Regolamento (CE) n. 842/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 maggio 2006 su taluni gas fluorurati ad effetto serra
SALUTE E SICUREZZA
Legge 3 Agosto 2007, n. 123Misure in tema di tutela della salute e della sicurezza sullavoro e delega al Governo per il riassetto e la riforma dellanormativa in materia.
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Profilo della società
Modifiche impiantistiche e gestionalisignificative dal punto di vista ambientale
Il sistema di gestione ambientale
Gli aspetti ambientali
Piano di miglioramento
Protocolli ambientali,norme e leggi di riferimento
Unità di misura e acronimi
Unità di misura ed acronimi
Unità di misura e prefissi utilizzati nel testo
Acronimi utilizzati nel testo
AIA Autorizzazione Integrata AmbientaleBAT Best Available TechnologyCCGT Combined Cycle Gas TurbineCFC Cloro Fluoro CarburiD.Lgs. Decreto LegislativoDPI Dispositivi di Protezione IndividualeEM EniPower MantovaEMAS Environmental Management and Audit SchemeGHG Greenhouse Gases (gas a effetto serra)GRTN Gestore della Rete di Trasmissione NazionaleHSEQ Health Safety and Evironment
(Salute, Sicurezza, Ambiente e Qualità)
IPPC Integrated Pollution Prevention and Control(prevenzione e controllo integrato dell’inquinamento)
ISO International Standard OrganizationPCB PoliclorobifeniliPE POLIMERI EUROPAREST Responsabile di StabilimentoRTN Rete di Trasmissione NazionaleTEP Tonnellate equivalenti di petrolioUNFCCC United Nations Framework Convention
on Climate Change (Convenzione quadro delle Nazioni Unite sul cambiamento climatico)
Tab. 6 – Unità di misura usate nel testoGrandezza Unità Simbolo Sottomultipli Multipli
micro milli kilo Mega Giga Tera10–6 10–3 103 106 109 1012
Corrente elettrica Ampere A mADensità di flusso magnetico Tesla T μT mTEnergia Joule J kJ MJ GJ TJEnergia Wattora Wh kWh MWh GWh TWhLunghezza metro m mm kmPeso grammi g μg mg kgPortata in peso Chilogrammi/ora kg/h t/hPortata in volume Metri m3/h l / h
Cubi/oraPotenza Watt W kW MW GW TWPotenziale elettrico Volt V μV mV kVPressione bar bar mbarVolume (1) Metri cubi m3 l
(1) Nel testo si cita anche volume in condizioni standard (volume di un gas riferito ad una temperatura di 15 °C e una pressione atmosferica di 1 bar) e volume in condizioninormali (volume di un gas riferito ad una temperatura di 0 °C e una pressione atmosferica di 1 bar).
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