dichiarazione di identità della cooperativa - clc l’elemento portante della competitività. un...

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Principi cooperativi

Dichiarazione di identità della cooperativa

Definizione Una cooperativa è un’associazione autonoma di individui che si uniscono volontariamente per soddisfare i propri bisogni economici, sociali e culturali e le proprie aspirazioni attraverso la creazione di una società di proprietà comune e democraticamente controllata. Valori Le cooperative sono basate sui valori dell’auto - aiuto, della democrazia, dell’eguaglianza, dell’equità e solidarietà. I soci delle cooperative credono nei valori etici dell’onestà, della trasparenza, della responsabilità sociale e dell’attenzione verso gli altri. Principi I principi cooperativi sono linee guida con cui le cooperative mettono in pratica i propri valori: 1° Principio: Adesione Libera e Volontaria ittut a etrepa eiratnolov inoizazzinagro onos evitarepooc eLgli individui capaci di usare i servizi offerti e desiderosi di accettare le responsabilità connesse all’adesione, senza alcuna discriminazione sessuale, sociale, razziale, politica o religiosa.

2° Principio: Controllo Democratico da parte dei Soci Le cooperative sono organizzazioni democratiche, controllate dai propri soci che partecipano attivamente alla definizione delle politiche e all’assunzione delle relative decisioni. Gli uomini e le donne eletti come rappresentanti sono responsabili nei confronti dei soci. Nelle cooperative di primo grado, i soci hanno gli stessi diritti di voto (una testa, un voto), e anche le cooperative di altro grado sono ugualmente organizzate in modo democratico.

3° Principio: Partecipazione economica dei soci I soci contribuiscono equamente al capitale delle pro-prie cooperative e lo controllano democraticamente. Almeno una parte di questo capitale è, di norma, proprietà comune della cooperativa. I soci, di norma, percepiscono un compenso limitato sul capitale sot-toscritto come condizione per l’adesione. I soci destinano gli utili ad alcuni o a tutti gli scopi: sviluppo della cooperativa, possibilmente creando delle riserve, parte delle quali almeno dovrebbero essere indivisibili; erogazione di benefici per i soci in proporzione alle loro transazioni con la cooperativa stessa, e sostegno ad altre attività approvate.

4° Principio: Autonomia ed Indipendenza Le cooperative sono organizzazioni autonome, di mutua as-sistenza, controllate dai soci. Nel caso in cui esse sottoscrivano accordi con altre organizzazioni (incluso i governi) o ottengano capitale da fonti esterne, le cooperative sono tenute ad assicurare sempre il controllo democratico da parte dei soci e mantenere l’autonomia della cooperativa stessa.

5° Principio: Educazione, Formazione ed Informazione Le cooperative s’impegnano ad educare ed a for-mare i propri soci, i rappresentanti eletti, i managers e il personale, in modo che questi siano in grado di contribuire con efficienza allo sviluppo delle proprie società cooperative. Le cooperative devono attuare campagne di informazione allo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica, particolarmente i giovani e gli opinionisti di maggiore fama, sulla natura e i benefici della cooperazione.

6° Principio: Cooperazione tra cooperative Le cooperative servono i propri soci nel modo più efficiente e rafforzano il movimento cooperativo lavorando insieme, attraverso le strutture locali e nazionali, regionali ed internazionali.

7° Principio: Interesse verso la comunità Le cooperative lavorano per uno sviluppo durevole e sostenibile delle proprie comunità attraverso politiche approvate dai propri soci.

Organi Sociali

al 31.12.2011

Consiglio di AmministrazioneUbaldo Ganetti, Presidente

Patrizia Di Francesco, VicepresidenteLeonardo Caporioni

Filiberto CardelliDuilio Creatini

Fabrizio MantovaniStefano Profeti

Flavio RosiIgnazio Vicari

Collegio sindacale Rag. Ilio Tramonti, Presidente

Rag. Andrea ScapuzziRag. Federico Paretti

Soci

BALDI LORENZO

BENVENUTI ROSSANO

BIZZI MAURIZIO

BRACALONI ALESSANDRO

CALLAIOLI STEFANO

CARDELLI FILIBERTO

CECCANTI FABRIZIO

CHELI MAURIZIO

CHIMENTI UGO

COLONGO LORENA

CONSERVA VITTORIANO

CREATINI DUILIO

DANZINI FRANCO

DE FRANCESCO SAVERIO

DE SIO GIORGIO MARIA RICCARDO

DEMI ANDREA

DI FRANCESCO PATRIZIA

DI ROCCA RACHELE

DOMENICI MASSIMO

DONATI SERGIO

FABBRO FRANCO

FACCENDA VLADIMIRO

FOIS DANIELE

FRANCINI ALBERTO

FRULLANI MARCO

GANETTI UBALDO

GORI ALESSANDRO

LABELLA MICHELE

LEMMI GIANLUCA

LO GIUDICE NUNZIO

MACCHIONI MAURIZIO

MANNUCCI MAURIZIO

MANTOVANI FABRIZIO

MENCHI ALBERTO

NOTI FANIO

PAPI ANDREA

PARRI ROBERTO

PETRACCHI ROBERTO

PISTOLESI MARCO

PROFETI STEFANO

QUILIGOTTI RICCARDO

RAMACCIOTTI CLAUDIO

RAPEZZI STEFANO

ROSI FLAVIO

SALVADORI DAVID

TABANI ANDREA

TORRI RICCARDO

VIANI LORENZO

VICARI IGNAZIO

Uomini e Donne CLC al 31.12.2011

Dipendenti

BANDINI MICHELE

BEL HASSAN SIDI MOHAMED

BETTARINI DAVIDE

CACCIAPUOTI CARMINE

CAPOVANI MAURIZIO

CARDELLINI FABRIZIO

CEI ROBERTO

CERVIA MASSIMILIANO

CHIMENTI LUIGI

CHTIOUI MOHAMED

COLACIELLO DAVID

CONCOLINO ANTONIO

COSTA FRANCESCO

CROCE ROBERTO

CROVETTI MICHELE

DANI ANDREA

DE BONIS ANDREA

DE SIMONE GENNARO

DELL’OMODARME MASSIMO

DEMI ROBERTO

DESERTI DANIELE

DI PASQUALE RENZO

DI SAURO ANTONIO

ERMINI FRANCO

FANCELLU LUCIANO

FIGLIA MASSIMO

FRASCHI ANDREA

GASPERINI PAOLO

GIANNINI MICHELE

GIOVANNETTI ELISA

GUALERCI NICOLA

LA ROSA GIUSEPPE

LONDI MARCO

MARANGI DONATO

MAZZARA MICHELE

MENCACCI IVAN

MENICAGLI GIAN LUCA

MINUTI FLAVIO

MONDINO SILVIA

MUCCI MARCO

PELLEGRINI SARA

PERNICONI MARCO

RUSSO MATTEO

SALIU BEQIR

SANSONI LARA

TOZZI ENRICO

VOLIANI ALESSIO

La nostra Società Cooperativa ha deciso nei suoi organismi di confermare, per il secondo anno

consecutivo, la redazione del Bilancio Sociale.

Si tratta del proseguimento di un importante e più complessivo processo relativo ai connotati del

comportamento aziendale in tutte le sue attività.

E’ la traduzione delle azioni aziendali che vogliono dimostrare, in una fase storica critica dell’eco-

nomia e non solo, come i valori etici possano essere significativi nei programmi di consolidamento e di

sviluppo dell’impresa.

Nel corso degli anni si sono affermati, nella conduzione aziendale, i due aspetti portanti: da una

parte la forma societaria cooperativa che attinge la propria identità dai valori e dai principi fondanti

anu osrevartta ehc aserpmi’l artla’llad e icos irporp ied aletut al e àteiradilos al ,àtilautum al ilauq

gestione economica accorta si posiziona sul mercato delle costruzioni nel rispetto delle regole, in traspa-

renza, con obiettivi sempre più qualificanti relativamente alle procedure di processo e di prodotto.

In sostanza un modello di sviluppo che vuole coniugare principi etici, morali e di responsabilità

sociale con quelli dell’efficienza, dell’efficacia e della innovazione produttiva per rispondere al meglio

alle esigenze dei nostri interlocutori e del territorio.

Da queste valutazioni e intenti nascono la volontà e gli impegni di Responsabilità Sociale comu-

nicati nel Bilancio Sociale quale strumento strategico utile a mostrare con coerenza le azioni di tutela

della sicurezza dei lavoratori, del rispetto per l’ambiente, della qualità dei prodotti e della sostenibilità

sociale.

Attraverso il Bilancio sociale vogliamo quindi rendere conto a tutti i portatori di interesse quello

che i soli dati economici non possono rappresentare tra cui le capacità della Cooperativa di dare rispo-

ste ai bisogni dei propri soci, le azioni per il continuo radicamento nel sociale, la coerenza delle relazioni

con l’ambiente esterno ed infine la rappresentazione del valore aggiunto per il territorio interessato

dalle nostre attività e le competenze con le quali si affronta il mercato facendo dell’etica cooperativa

l’elemento portante della competitività.

Un impegno quindi, il nostro, che si fonda sui riferimenti sostanziali dei valori economici e culturali

del lavoro, in particolare quello cooperativo, per la crescita e lo sviluppo economico e sociale.

Il Presidente

Ubaldo Ganetti

Bilancio Sociale 2011 1

SommarioLa CLC in numeri: dati di sintesi

IDENTITÀ

• La storia • Attività • Qualificazione • I valori e la missione • La politica aziendale integrata • Le certificazioni • Mercato e competitività • La struttura organizzativa

LA SOSTENIBILITÀ ECONOMICA

• La situazione interna • L’analisi patrimoniale • L’analisi finanziaria • Gli investimenti • Il valore aggiunto generato da CLC • Il valore aggiunto distribuito da CLC • Il consolidamento aziendale

LA SOSTENIBILITÀ SOCIALE

• CLC e il lavoro • CLC e i soci • Il capitale sociale • I vantaggi di lavorare in cooperativa • Coinvolgimento e partecipazione • Comunicazione e informazione • Il progetto InTeGRA • Formazione • Sicurezza sul lavoro • CLC e l’impegno sociale

LA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE

• L’impegno diretto per l’ambiente • Consumi energetici • Consumi idrici • La gestione dei rifiuti • Consumo carburanti • La sensibilità ambientale

L’IMPEGNO PER IL FUTURO

• L’intergenerazionalità • Gli impegni

2 Bilancio Sociale 2011

Guida alla le!uraQuesta seconda edizione del Bilancio Sociale della CLC è una ulteriore occasione per fare un esame dell’attività della Cooperativa in relazione alle proprie strategie di sviluppo sostenibile e al sistema valoriale del mondo cooperativo, anche in un periodo di crisi come quello attuale.Esame significa verifica, ecco che la redazione e la pub-

blicazione del Bilancio Sociale servono per identificare i miglioramenti necessari e pianificare il loro raggiungi-mento nel futuro.Il Bilancio Sociale è lo strumento che affianca il bilan-

cio economico e serve ad illustrare il “valore sociale” dell’attività svolta dalla CLC, analizzandone la ricaduta sui suoi interlocutori, i cosiddetti stakeholder, nonché sulla collettività.Il Bilancio Sociale serve a far conoscere meglio la CLC tanto all’esterno quanto a chi vi lavora; la comunità, le istituzioni, i committenti, i partner commerciali attra-

verso questo strumento possono accrescere la propria fiducia nella Cooperativa; i soci e i dipendenti possono riflettere sugli effetti rilevati dalla collettività del proprio lavoro e del proprio agire.La consultazione del Bilancio Sociale aiuta il lettore a riflettere sull’importanza della minimizzazione dell’im-

patto sull’ambiente e sulla necessità di diffondere una positiva ricaduta sociale nell’azione di ognuno, sia esso persona, organizzazione di persone o impresa.Per aiutare la lettura del Bilancio Sociale si è cercata la massima sinteticità, ricorrendo spesso all’aiuto di grafici e tabelle per individuare con immediatezza il confronto tra i dati, in particolare per evidenziare in maniera intu-

itiva l’evoluzione dei “numeri” nel tempo.

L’analisi e la rielaborazione dei dati e delle informazioni ha permesso di formulare un testo suddiviso in 5 se-

zioni che rispondono in sintesi a queste domande sulla CLC

Qual è la sua identità e dove opera (cap I, “Identità”);

Come garantisce il proprio sostegno (cap II, “la sostenibilità economica”);

Quali sono le interazioni con gli stakehol-der e le ricadute sulla collettività del suo lavoro

(capp. III, “La sostenibilità sociale”);

Quali sono gli impatti della sua attività sull’ambiente e in quale modo si impegna a proteggerlo e salvaguardarlo

(capp. IV, “La sostenibilità ambientale”);

Quali sono le sue strategie per il futuro

(cap. V, “L’impegno per il futuro”).

I dati sono il risultato della elaborazione di do-

cumentazione ufficiale disponibile presso la Coopera-

tiva e sono congruenti con la contabilità analitica, con il controllo di gestione, con il bilancio di esercizio e co-

munque elaborati con metodologie di analisi standar-dizzate e consolidate.

Tutti i soci e i dipendenti coinvolti hanno curato l’analisi dei dati presentati e la redazione del testo e contribuito alla impostazione complessiva del docu-

mento con il coordinamento dell’Ufficio Qualità, Am-

biente, Sicurezza e Responsabilità SocialeIl presente documento analizza e rendiconta gli

eventi relativi all’esercizio 2011.

Bilancio Sociale 2011 3

La CLC in numeri: dati di sintesi

2009 2010 2011

SOSTENIBILITÀ ECONOMICA

Ricavi ! 30.305.150 ! 21.366.814 ! 24.494.733 Utile netto ! 198.370 ! 155.700 ! 48.037Patrimonio netto ! 1.565.510 ! 1.891.466 ! 2.078.201Portafoglio lavori al 31.12 ! 44.064.071 ! 56.750.145 ! 75.332.000

SOSTENIBILITÀ SOCIALE

Numero soci cooperatori 46 49 49Numero dipendenti 36 28 47Ore formazione 941 2.916 4.909Sicurezza: Indice di gravità 1,20 0,18 0,87Sicurezza: Indice di frequenza 39,88 14,08 30,96Valore acquisti ! 24.477.626 ! 15.548.220 ! 18.287.643

SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE

Consumo energia elettrica (KWh) 217.878 257.085 315.050Consumo acqua (mc) 9.075 6.069 5.324Consumo carburante (Tep) 111.00 115,83 141,90

4 Bilancio Sociale 2011

Bilancio Sociale 2011 5

La storiaIl 29 maggio 1997 viene costituita la CLC Soc. Coop.

- Cooperativa Lavoratori delle Costruzioni Società Coo-

perativa - per iniziativa di 15 lavoratori provenienti da una precedente difficile esperienza, sempre nel mondo delle cooperative.

Ogni esperienza rappresenta un insegnamento per il futuro, ed i fondatori hanno inteso dimostrare con grande caparbietà come il settore edile potesse permettere lo sviluppo di un nuovo soggetto economico capace di af-frontare il difficile mercato crescendo e consolidandosi.

Ubaldo Ganetti diviene Presidente della Cooperati-va, portando in azienda la sua lunga esperienza di sindaca-lista, elemento rivelatosi fondamentale per l’organizzazio-

ne di una impresa che vedesse i lavoratori e la produzione di lavoro al centro dei propri obiettivi.

Come si può intuire facilmente la partenza non è semplice, specialmente nel complesso lavoro di organiz-zazione di una struttura bisognosa di essere snella ma al tempo stesso efficiente ed efficace nel districarsi tra le esigenze procedurali e quelle della produzione, ma l’en-

tusiasmo dei soci e dei dipendenti permette di superare, passo dopo passo, ogni difficoltà

Nel mese di Aprile del 1998 la società ottiene l’iscri-zione all’Albo Nazionale Costruttori che ne abilita i re-

quisiti per concorrere ai Lavori Pubblici.Questo primo traguardo raggiunto oltre ad inco-

raggiare gli uomini e le donne della CLC, spinge verso la ricerca di una organizzazione sempre più efficiente e funzionale, per questo alle soglie del 2000 la CLC decide di intraprendere il lungo cammino verso il raggiungimento di una sistema certificato per fare impresa. In quell’anno stesso si ottiene la certificazione ISO 9001.

Nello stesso anno la Cooperativa inaugura la nuova sede legale di via Boccherini che rimane tuttora il centro direzionale di tutta l’attività aziendale.

Negli anni 2000 non era ancora linguaggio comune parlare di sistemi certificati per le imprese edili e ciò di-mostra come la CLC abbia creduto, molto prima di altre imprese del settore, che la qualità nel modo di lavorare fosse la migliore garanzia per la “durabilità”, componente sostanziale di ogni impresa cooperativa.

Il cambiamento porta verso strade fino a quel mo-

mento inesplorate e, come prevedibile, ingenera qualche preoccupazione tra soci e dipendenti.

L’impegno maggiore in questi anni, che ovviamente genera le difficoltà gestionali maggiori per il management cooperativo, è la modifica organizzativa interna che a mano a mano si deve spostare da un sistema a blocchi paralleli, spesso autonomi e senza contatto tra loro, (cosa che con il crescere della dimensione aziendale genera sempre maggiori criticità) ad un sistema operante sotto una unica direzione, capace di separare i compiti in settori specializzati ma al tempo stesso mantenerne sotto con-

trollo l’operato e la complementarietà.

CLC infatti in quel periodo continua a crescere e a rafforzare la propria immagine sul territorio soprattutto attraverso la qualità e la trasparenza del proprio operato.

A Maggio 2002 la CLC ottiene l’Attestazione SOA di qualificazione alla esecuzione di Lavori Pubblici, un altro importante traguardo.

Gli anni successivi sono caratterizzati da importanti commesse pluriennali: dal centro commerciale Fonti del Corallo di Livorno alla ristrutturazione dell’ex Ospedale di Sant’Antimo a Piombino, alla centrale termoelettrica Turbogas di Rosignano Solvay

La voglia di eseguire con successo le grandi com-

messe finisce per catalizzare su di esse tutta l’energia che l’azienda può esprimere facendo focalizzare l’attenzione nel presente e lasciando in secondo piano la pianificazione strategica per affrontare le sfide future.

Tra il 2005 e il 2006 il CdA della CLC compie una scelta per quel momento impegnativa, ma di grande ri-lievo per la strategia aziendale futura, l’introduzione della figura del Direttore Generale. Un manager che potesse coordinare sotto un’unica direzione tutte le attività azien-

dali, in maniera tale da poter distinguere “società” ed “impresa”. Riccardo Torri, forte di una lunga esperienza maturata presso altre società, non ultima la cooperativa CMR di Filo (FE) diviene nel 2006 il Direttore Generale della CLC .

La nuova Direzione Generale suggerisce una diver-sa organizzazione della Cooperativa individuando 4 aree direzionali, oltre al supporto di un servizio Acquisti, tutti

operanti sotto la diretta gestione della Direzione Gene-

rale. Le 4 Aree sono: Produzione; Commerciale; Servizi tecnici; Amministrazione e Finanza.

Il problema però che rimane da risolvere è quello ti-pico delle PMI in cui l’area Tecnica e l’area Amministrativa si comportano come “perfette sconosciute” l’una nei con-

fronti dell’altra e questo perché esistono, di fondo, una serie di difficoltà create da incomprensioni di tipo seman-

tico e dalla considerazione diversa che viene data ad uno stesso fenomeno aziendale.

L’opera primaria da intraprendere affinché possano realizzarsi i buoni propositi della Direzione è quella della “demolizione del muro” esistente tra i due ambienti lavo-

rativi. La Direzione decide che per il buon esito del pro-

getto di riorganizzazione e per garantire maggiormente la qualità interna ed esterna dei processi e del prodotto è necessario la realizzazione di un sistema di controllo in-

terno.Nel continuo lavoro di riorganizzazione del sistema,

a partire dal 2006 l’azienda sceglie di introdurre il Con-trollo di Gestione scegliendo di servirsi dello strumento del controllo non come “ispezione” bensì come strumen-

to di “governo”, di indirizzo e di programmazione volto a supportare i processi decisionali, al fine di migliorare le performance aziendali.

Nella stessa ottica, CLC decide che per perseguire la propria strategia aziendale non sia più sufficiente la sola certificazione di qualità ma serva un sistema integrato che

IDEN

TITÀ

6 Bilancio Sociale 2011

leghi la qualità del prodotto e del servizio, alla sicurezza nel luogo di lavoro, alla qualità ambientale, al rispetto dei diritti dei lavoratori nella responsabilità sociale.

Nel 2009 vengono quindi raggiunte le certificazioni ISO 14001, OHSAS 18001, SA 8000 oltre all’adeguamen-

to del sistema di gestione qualità esistente alla nuova nor-ma ISO 9001:2008.

La CLC, fin dalle origini attenta all’aspetto sociale del lavoro nel 2006 ha adottato lo standard ADO (Azienda Donna Oriented) a garanzia del riconoscimento dei diritti di genere in azienda, certificazione accessoria e comple-

mentare alla certificazione ISO 9001: 2008.In questi anni, che segnano l’inizio di una crisi senza

precedenti del nostro paese la CLC dimostra la sua forza e la sua solidità con la realizzazione di cantieri complessi e di notevoli dimensioni: sono gli anni del cantiere Stecca a Livorno per conto di Azimut Benetti, ma anche della Torre 2 a Porta a Terra-Livorno per la ISC e della residenza turi-stico alberghiera Poggio all’Agnello a Populonia.

Nel 2008 la CLC raggiunge per la prima volta nella sua storia un valore dei ricavi superiore a 30 mln !.

Nel 2009 l’area dei servizi tecnici viene rafforzata e si decide di potenziare gradualmente anche il settore che si occupa di analisi e preventivazione, che dal singolo addet-to delle origini oggi conta quattro addetti. Anche l’ufficio acquisti a mano a mano si consolida e vede aumentare le

1997 1998 2000 2002 2006 2008 2009 2010 2011

Nascita Albo Naz. Costrutt. Cert. ISO 9001 Attestazione SOA Riorganizzazione Superati 30 mln ! Cert. ISO 14001, Primo Superati Nuova Sede Superati 20 mln ! aziendale OHSAS 18001, Bilancio 90 dipendenti Cert. Vol. del Bilancio Certificazione ADO SA 8000 Sociale

IDEN

TITÀ

ANNO RICAVI (PRODUZIONE) UTILE; (PERDITA) numero addetti produzione pro-capite

1997 4.031.502,08 12.922,38 68 59.286,80

1998 8.103.920,98 12.446,34 68 119.175,31

1999 9.738.168,51 17.964,03 58 167.899,46

2000 14.534.809,64 44.625,47 61 238.275,57

2001 19.241.713,17 83.697,37 66 291.541,11

2002 20.870.098,00 340.764,00 69 302.465,19

2003 21.185.464,00 43.914,00 70 302.649,49

2004 12.007.150,00 -230.057,00 64 187.611,72

2005 16.257.623,00 -129.916,00 60 270.960,38

2006 15.487.019,00 15.755,00 61 253.885,56

2007 20.981.649,00 -192.714,00 77 272.488,95

2008 30.096.208,00 115.674,00 88 342.002,36

2009 30.305.150,00 198.370,00 82 369.575,00

2010 21.366.814,00 155.700,00 77 277.491,09

2011 24.494.733,00 48.037,00 95 257.839,29

unità impiegate.Grazie al faticoso cammino intrapreso ed al comples-

so delle scelte fatte è possibile vedere quel balzo in avanti che la Direzione da sempre ha auspicato, sia nel numero e nella qualità delle commesse, sia nel ritorno economico e negli utili d’impresa.

Nel 2009 e nel 2010 con lo scopo di capitalizzare sempre più la Cooperativa, l’assemblea dei soci opta per il ristorno ai soci di una parte del margine operativo ristor-no che è destinato all’incremento del capitale, quindi al rafforzamento della capacità patrimoniale della CLC con un capitale sociale che supera 1 mln !.

La politica aziendale basata sulla qualità e la qualità stessa del lavoro permettono alla CLC di affrontare con relativa serenità il periodo di forte crisi che ancora oggi attanaglia il nostro paese, crisi che per il settore dell’edilizia ha raggiunto livelli veramente drammatici.

Nel 2011 la CLC si impegna al raggiungimento della certificazione di genere EGO “Enterprise Gender Orien-

ted”, evoluzione della certificazione ADO intrapresa nel 2006.

Negli anni in cui anche le più prestigiose aziende to-

scane ed italiane sono costrette ristrutturare gli organici e gli investimenti la CLC continua a crescere fino a rag-

giungere il numero record di 95 dipendenti nel corso del 2011.

La tabella seguente riepiloga i dati significativi relativi ai 15 anni di vita della Cooperativa e mostra, se si escludo-

no i picchi del triennio 2001 – 2003 e del biennio 2008 –

2009, un andamento di crescita pressoché costante, anche alla fine della prima decade degli anni 2000 caratterizzati dalla pesante crisi internazionale e nazionale.

Bilancio Sociale 2011 7

IDEN

TITÀ

A!ivitàLa CLC opera, quale impresa generale:• nella costruzione, ristrutturazione e manutenzione di

edifici civili, industriali, commerciali, turistici e delle in-frastrutture;

• nel restauro di beni immobili, monumentali e storici sottoposti a tutela;

• nella realizzazione, sostituzione e manutenzione di reti di distribuzione energetica, teleriscaldamento, tele raffrescamento, acquedotti e gasdotti; lavori in terra e demolizioni;

• nella realizzazione di impianti tecnologici, di opere di difesa e sistemazione idraulica e opere strutturali speciali.

La sede della CLC è ubicata a Livorno, in via Boccherini 11/15.

La Cooperativa conferma la sue attività prevalentemente nell’ambito del territorio toscano anche se tale limite terri-toriale può essere agevolmente superato grazie all’efficien-

za e alla organizzazione aziendale oramai acquisita. Nel 2011 infatti l’impresa ha iniziato a valutare anche l’acqui-sizione di commesse in ambito nazionale ed ha partecipato alla sua prima gara in ambito internazionale in ATI con altre Cooperative attraverso le partnership con i Consorzi. A tale proposito possono e debbono essere ampliate le attività commerciali proprie, con le società collegate ed at-traverso i Consorzi cooperativi.La CLC considera il corpo attivo dei suoi lavoratori, soci e dipendenti, il proprio patrimonio fondamentale, verso il quale attiva continui investimenti in processi di crescita e di formazione finalizzati a migliorare le capacità professionali, tecniche ed operative di ognuno.

La Cooperativa da sempre ritiene che non sia vincente una politica aziendale che miri all’esclusività sui lavori perché ritiene la collaborazione con aziende, cooperative e non, un fattore di crescita e di stimolo per raggiungere obiettivi sempre più elevati in termini di qualità. CLC è inoltre convinta che il benessere possa essere con-

diviso e che un clima di collaborazione tra le imprese possa giovare sia al prodotto finale sia al permettere di cogliere maggiori opportunità di lavoro.

Quali"cazioniL’Attestazione SOA è il documento, rilasciato dalle

Società Organismo Attestazione, che dimostra il possesso dei requisiti di cui all’articolo 8 della Legge 11 febbraio 1994, n. 109. Di fatto, in luogo dell’iscri-zione all’Albo Nazionale Costruttori e in virtù della normativa in ambito di appalti pubblici, l’Attestazione SOA è oggi un documento ne-

cessario per comprovare la capa-

cità dell’impresa di sostenere ogni appalto pubblico di fornitura e posa in opera con importo a base d’asta superiore a ! 150.000,00 (sia esso in appalto o in subappalto).

CLC dopo aver conseguito in data 10 Maggio 2002 l’Attestazione SOA di qualificazione alla esecuzione di La-vori Pubblici, vanta a oggi l’iscrizione a ben 11 categorie di lavoro di cui la OG1 (Edifici civili e industriali) con importo illimitato. Per quanto concerne le attività di tipo ambienta-le, CLC possiede:

8 Bilancio Sociale 2011ID

ENTI

• l’Iscrizione all’Albo Gestori Ambientali Sezione Regio-

nale Toscana per la categoria 10A classe D, attività di bonifica di materiali contenenti amianto in matrice ce-

mentizia;• l’Autorizzazione dall’Albo Nazionale delle Imprese che

effettuano trasporto in conto proprio per la Gestione dei Rifiuti;

• l’Autorizzazione Provinciale al deposito temporaneo presso il proprio magazzino di via Cimarosa.

CLC è inoltre abilitata all’attività di installazione, tra-sformazione, ampliamento e manutenzione degli impianti di cui all’Art. 1, lettere a,b,c,d,e,f,g del D.M. 22-01-08, n.37 (ex legge 46/90).).

I valori e la missioneLa CLC ha ben presente che i valori forniscono una

guida nell’agire a partire da quelli propri del movimento cooperativo quali la mutualità e la solidarietà. Collabora-re e cooperare nell’interesse principale della società e del riconoscimento del valore fondante del Lavoro, sancito dalla nostra Costituzione nel suo primo articolo, nel pieno rispetto dei diritti e delle esigenze della persona umana, senza distinzione alcuna.

Nel proprio agire la Cooperativa intende indicare sem-

pre i propri valori e la propria missione affinché ognuno si riconosca in essi e rafforzi continuamente il proprio legame ed il proprio senso di appartenenza alla CLC.

Significativo è a questo proposito il fatto che la Mis-sione e la Politica Aziendale Integrata siano affisse nella hall e negli ambienti più rappresentativi della sede affinché sia chiaro, anche al visitatore, quali siano i valori della nostra Cooperativa.

Uno degli obiettivi della CLC è quello di dimostrare a chiunque che anche in un contesto difficile come quello

attuale, dove sembra che si possa fare a meno dei principi e della correttezza, si può e si deve fare impresa nel pieno rispetto delle regole, dei diritti e della sicurezza dei lavora-tori, dell’ambiente.

Il Bilancio Sociale di CLC è un’occasione per tutti, soci e dipendenti in primis, per raccontare e far riflettere su come la Cooperativa opera nella società attuale, perché è importante diffondere i propri valori ma siamo convinti sia altrettanto importante mantenere un rapporto proattivo con i soci, i dipendenti, le imprese, la società, insomma con tutti i soggetti che con un termine internazionalmente rico-

nosciuto vengono definiti stakeholder della cooperativa. Costruire in Qualità, in Sicurezza, nel rispetto dell’Am-

biente e dei Tempi di consegna previsti sono gli elementi alla base della grande sfida che CLC si è data per affrontare il mercato dell’edilizia e delle costruzioni, per dare il proprio contributo alla crescita socio-economica del territorio in cui opera.

Lo sviluppo della Società è connotato da un equilibrio tra quantità e qualità ed è misurato non solo in termini di fatturato ma soprattutto con la crescita della professionalità del proprio personale.

Gli uomini e le donne di CLC vengono considerate il centro della vita e dello sviluppo aziendale, sono il mo-

tore e l’essenza fondamentale della crescita quantitativa e qualitativa delle performance aziendali. Il lavoro deve dare qualità alla vita quindi è necessario garantire la qualità stessa del lavoro.

Collocare i propri lavoratori nelle migliori condizioni di lavoro possibili significa per CLC renderli partecipi dell’im-

portanza del loro apporto nell’attività lavorativa e nel con-

tempo poter far esprimere ad ognuno la massima poten-

zialità collaborativa.Il complesso delle azioni appena descritte tendono a

favorire nel tempo sia la crescita imprenditoriale di CLC sia un comportamento aziendale coerente ed univoco, attra-verso l’intreccio e la collaborazione attiva e fattiva tra idea, progettazione e realizzazione, con lo scopo di soddisfare il cliente sia privato che pubblico, in modo efficace e rispet-

CATEGORIA DESCRIZIONE CLASSIFICA IMPORTO

OG1 Edifici civili e industriali VIII Illimitato

OG2 Restauro e manutenzione dei beni immobili sottoposti a tutela V 5.164.569,00

OG3 Strade, autostrade, ponti, viadotti, ferrovie, metropolitane VI 10.329.138,00

OG6 Acquedotti, gasdotti, oleodotti, opere di irrigazione e di evacuazione V 5.164.569,00

OG7 Opere marittime e lavori di dragaggio II 516.457,00

OG8 Opere fluviali, di difesa, di sistemazione idraulica e di bonifica II 516.457,00

OG10 Impianti per la trasformazione alta/media tensione e per la distribuzione di energia elettrica in corrente alternata e continua I 258.228,00

OG11 Impianti tecnologici IV 2.582.284,00

OS1 Lavori in terra I 258.228,00

OS21 Opere strutturali speciali IV 2.582.284,00

OS22 Demolizioni di opere I 258.228,00

Bilancio Sociale 2011 9

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toso degli impegni contrattuali.Il sistema di certificazioni raggiunte da CLC è lo stimo-

lo per raggiungere nel tempo performance sempre migliori, ma per fare questo c’è bisogno di partner e collaboratori che condividano principi e valori.

Per questo motivo la nostra Cooperativa si impegna fortemente nel diffondere i principi etici insiti alle varie cer-tificazioni in proprio possesso, stimolando e aiutando nella crescita professionale i fornitori e le aziende con le qua-li collabora. Siamo convinti che tutto ciò possa essere un vantaggio per vivere e lavorare tutti insieme in un contesto nel quale sono diffusi e condivisi i valori del rispetto del la-voro e della sicurezza dei lavoratori, del rispetto dei diritti e della tutela dell’ambiente, con un occhio sempre orientato alla funzione sociale d’impresa con la ricaduta positiva sulla società e sul territorio.

Con il nostro modo di operare intendiamo fortifica-re le nostre radici e confermare salde relazioni nel tessuto economico e sociale.

La Politicaaziendale integrata

Da sempre la Cooperativa è attenta a perseguire obiettivi di miglioramento come parte integrante della propria attività e come impegno strategico rispetto alle finalità più generali dell’azienda; la storia della CLC ha di-mostrato che la qualità sia la chiave per raggiungere la soddisfazione del Committente e di tutti i soggetti coin-volti nelle proprie attività, nonché per aggiungere valore ai processi aziendali e di conseguenza rafforzare la propria competitività nei mercati sempre più esigenti.

La CLC ha inteso dimostrare la propria volontà nel dare corso alle scelte di politica aziendale attraverso l’ado-zione degli standard europei in materia di Qualità, Sicu-rezza, Ambiente, Responsabilità Sociale e Pari Opportuni-tà conformandosi alle norme UNI EN ISO 9001, UNI EN ISO 14001, BS OHSAS 18001, SA 8000 e allo standard EGO (Enterprise Gender Oriented).

CLC ha ritenuto che la strategia aziendale più ido-

nea consistesse nella piena implementazione di un Siste-ma di Gestione Integrata delle proprie certificazioni. Una scelta volontaria ed impegnativa sotto tutti i punti di vista che garantisca però il raggiungimento dei propri obiettivi etici e sociali oltre al miglioramento continuo del proprio sistema organizzativo.

La Direzione Aziendale della CLC si impegna altresì a perseguire obiettivi di miglioramento delle proprie attivi-tà promuovendo la cooperazione tra le risorse presenti in azienda e la collaborazione con le organizzazioni sindacali, le imprese e le loro associazioni e con gli Enti Istituzionali preposti.

Il Sistema di Gestione Integrata di CLC si fonda quindi sui seguenti principi:

Qualità:- soddisfare le esigenze e le aspettative dei clienti in un con-

tinuo miglioramento del prodotto e del servizio erogato tramite un costante impegno nel ridurre difetti e prevenire errori, nella consapevolezza che individuarne le cause e le successive azioni correttive possa e debba non solo ridurre costi ma anche incrementare le performance aziendali;

- supportare tali indirizzi da una continua formazione del per-sonale sulle tecnologie di processo e di prodotto adottate dall’azienda.

Sicurezza:- rispettare in modo rigoroso la legislazione antinfortunistica

considerandone essenziali tutti gli aspetti sia nella fase di definizione delle nuove attività, sia nella revisione di quelle esistenti;

- sensibilizzare e formare costantemente i lavoratori alla ri-duzione degli infortuni sul lavoro attraverso la partecipa-zione attiva di tutta la struttura aziendale (dirigenti, preposti, lavoratori etc..) secondo ruoli e competenze dei rispettivi ambiti e con il fine di raggiungere gli obiettivi di sicurezza assegnati;

- gestione degli impianti e delle attrezzature, dei metodi ope-

rativi ed organizzativi in modo da salvaguardare la salute e l’integrità fisica dei lavoratori e dei terzi collaboratori;

- informare e formare i lavoratori in maniera diffusa sui rischi aziendali con aggiornamenti specifici riferiti alle mansioni svolte ed per poter affrontare con rapidità, efficacia e dili-genza le necessità emergenti nel corso delle varie attività il tutto nel rispetto delle leggi e dei regolamenti, delle proce-

dure adottate e degli standard aziendali individuati; - gestire le proprie attività con l’obiettivo di prevenire inci-

denti, infortuni e malattie professionali indirizzando a tale scopo i progetti, la conduzione e la manutenzione di mac-chine ed impianti.

Ambiente:

- rispettare in maniera puntuale la legislazione ambientale nella fase di programmazione di nuove attività e nella ve-

rifica di quelle in corso con gli obiettivi della riduzione dei rifiuti e dei consumi delle risorse energetiche;

- formare e rendere coscienti e consapevoli i lavoratori sulle tematiche ambientali a partire dai luoghi di lavoro propri e di terzi e delle comunità in cui opera l’azienda.

Responsabilità Sociale:

- implementare e mantenere un sistema di gestione della re-

sponsabilità sociale garantendo ai lavoratori il rispetto delle leggi e dei contratti di lavoro applicati, un luogo di lavoro sicuro e salubre, il rispetto dei livelli retributivi , il diritto di aderire e formare sindacati e nel contempo non usufruire o favorire l’utilizzo di lavoro minorile, di lavoro obbligato, di coercizioni mentali o fisiche, punizioni corporali né di vio-

lenze verbali.

Pari Opportunità:- garantire, nel rispetto delle norme e delle prescrizioni legali

in materia, le medesime possibilità di genere in relazione all’accesso al lavoro, alle condizioni di lavoro, alla formazione ed alla retribuzione, nell’ambito di un miglioramento com-

plessivo dello status di lavoro di tutti i lavoratori; sensibiliz-zare il personale interno ed i collaboratori esterni (clienti e

10 Bilancio Sociale 2011

fornitori) sul tema delle “pari opportunità”.L’applicazione dei suddetti principi nella conduzione

quotidiana delle proprie attività si trasforma in vantaggio di competitività economica, sociale e di immagine per l’Azienda.

Il Sistema di gestione Integrata con gli strumenti adot-tati dalla CLC, è periodicamente revisionato, per verificarne l’adeguatezza e l’efficacia attraverso esami dei risultati, che vengono sistematicamente raccolti ed elaborati attraverso riscontri diretti.

La Cooperativa chiede ad ogni operatore (interno ed esterno) un contributo concreto al miglioramento del Si-stema Aziendale anche attraverso segnalazioni tempestive di eventuali disfunzioni e/o inefficienze

Le certi"cazioni

L’innalzamento della qualità del prodotto e del proces-so produttivo in una fase di prolungata recessione, come quella che il Paese sta registrando, può rappresentare se non una leva della crescita per lo meno uno strumento finalizzato a consolidare la capacità competitiva oggi forte-

mente sotto stress.Il recupero di competitività, dunque, passa per molte

strade che hanno un fattore comune, ovvero l’innalzamento qualitativo e la diffusione di sistemi che spingano ad adot-tare una cultura della qualità quanto più ampia ed aperta possibile. E questa appare una sfida non solo delle imprese, ma anche e soprattutto di chi è chiamato a proporre policy che la incentivino.

Le aziende con sistemi di gestione certificati ISO 9001 sono poco più di 90.000 ed i siti produttivi certificati supe-

rano le 131.000 unità. Il livello di presenza della certifica-zione ISO 9001 ovviamente è cresciuto costantemente nel tempo ad indicarne il carattere strategico, ma esso appare per molti versi ancora basso se si tiene conto dell’ampiezza del tessuto produttivo nazionale.

Il mercato potenziale appare molto ampio se si tiene conto che anche non considerando la grande maggioranza di aziende individuali, per lo più di ridotte dimensioni, non sempre adatte allo schema ISO 9001, le società di persone e di capitali sono quasi 2 milioni. Anche volendo restrin-

gere al massimo il campo di azione, escludendo la vasta maggioranza di imprese più piccole, come meno di 10 ad-

detti, quelle che vanno oltre tale dimensione sono quasi 300.000.

Ciò nonostante, il mercato della certificazione di quali-tà in Italia registra una crescita in termini di fatturato, utili e bacino di clientela sempre più ridotti.

La CLC a partire dagli anni 2000, quindi una delle pri-me imprese a farlo, ha avviato e concluso vari percorsi per ottenere quelle certificazioni che potessero darle ricono-

scimento, attraverso valutazioni indipendenti, delle buone pratiche attuate nei processi produttivi.

Il Sistema di Gestione Qualità della CLC, è stato cer-tificato per la prima volta il 20 dicembre 2000 secondo lo Standard ISO 9001:2000 con applicabilità a tutte le attività

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Bilancio Sociale 2011 11

di costruzione di opere civili, idrauliche e infrastrutturali, è stato successivamente revisionato con la predisposizione di un Sistema di Gestione Integrata, con decorrenza dal 28 Settembre 2009, conforme ai severissimi requisiti previsti dagli standard internazionali:

• ISO 9001:2008 per la Qualità del servizio offerto.• OHSAS 18001:2007 Sicurezza e Salute sui luoghi di

Lavoro• ISO 14001:2004 Difesa dell’Ambiente• SA 8000:2008 Responsabilità Sociale

Il Sistema di Gestione Integrato della C.L.C. dimostra l’impegno dell’azienda verso uno sviluppo sostenibile in ogni aspetto della propria attività.

La proposta di schemi di certificazione aggiuntivi a quello relativo al sistema di qualità, sembra oggi uno degli strumenti più diretti e utili per mantenere saldi i rapporti tra organismi di certificazione e imprese in una logica al contempo propositiva e attiva.

I siti produttivi del settore costruzioni (EA 28) con un sistema di gestione certificato sono riepilogati nella tabella seguente:

Da una attenta analisi dei database ACCREDIA (per ISO 9001, ISO 14001, OHSAS18001) e CISQ (per SA 8000) risulta però che al 31.12.2011 solo 5 imprese in Toscana risultano in possesso di un sistema di gestione integrato certificato secondo i quattro schemi Qualità, Ambiente, Sicurezza e Responsabilità Sociale, come quello implementato dalla nostra Cooperativa.

La Cooperativa ha inoltre adottato un Sistema di Ge-

stione Gender Oriented allo scopo di valorizzare e raffor-zare l’occupazione femminile, garantendo la soddisfazione del personale interno e il rispetto delle pari opportunità in azienda. Il sistema ADO è stato integrato fino a divenire, il 15 Giugno del 2011, una vera e propria certificazione di sistema manageriale, la certificazione EGO (Enterprise Gender Oriented).

Dal 2002 Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre de-

ciso di procedere alla Certificazione volontaria del Bilancio confermando la linea di massima correttezza, trasparenza e coinvolgimento interno che caratterizza l’opera della CLC.

Mercato e competitivitàNei paesi dell’Unione Europea la crescita economica

nel 2011 (+1,4%) è stata più contenuta rispetto al 2010 (+2,0%).

Il settore delle costruzioni, anche in ambito europeo, fatica molto ad uscire dalla crisi iniziata nel 2008, tuttavia l’andamento all’interno degli stati membri non è uniforme, anzi, in alcuni paesi gli investimenti in costruzioni nel 2010 e/o nel 2011 hanno ripreso a crescere.

Alcuni paesi come la Germania e la Francia per con-

trastare gli effetti della crisi hanno utilizzato la leva degli investimenti nelle costruzioni, adottando politiche apposi-tamente mirate.

In Italia invece gli investimenti nelle costruzioni nel 2011 hanno registrato una nuova flessione quantitativa (-5,3%) tornando ai livelli degli anni ’70. Tra il 2008 ed il 2011 il settore delle costruzioni ha perso oltre un quinto degli in-

vestimenti (-21,1% in termini reali).Il mercato immobiliare residenziale segnala ancora un

peggioramento. Le abitazioni compravendute tra il 2007 ed il 2011 sono diminuite del 31,2%. Diversi sono i fattori che stanno ostacolando la ripresa del mercato immobiliare: la difficile situazione economica generale, l’ulteriore stret-

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TITÀ

Siti certificatial 31/12/2011 Italia Toscana

ISO 9001 16.951 766

ISO 14001 1.546 90

OHSAS 18001 945 87

SA 8000 121 25

12 Bilancio Sociale 2011

lavori pubblici, le quali sono costrette a fare intenso ricorso all’utilizzo di strumenti finanziari, con conseguente aggravio dei costi finanziari, con dilazioni dei tempi di pagamento ai fornitori nonché con il cospicuo ridimensionamento dell’at-tività di impresa (riduzione investimenti e del numero di dipendenti).

Secondo dati forniti da CCC (Consorzio Cooperative Costruzioni) i bandi pubblicati nel 2011 sono stati 19.455 contro 21.008 del 2010 (-7,39%), per un importo pari a 36,62 miliardi di euro (-14,8% rispetto al 2010) raggiungen-

do così il livello più basso degli ultimi 4 anni sia per importo che per numero.

La decrescita della domanda di investimenti nel settore delle costruzioni, le difficoltà creditizie ma soprattutto la mancanza di prospettive di miglioramento che, nonostante le rassicurazioni dei governi, stentano a mostrarsi, stanno assestando anno dopo anno duri colpi alla tenuta della struttura produttiva. Il numero delle imprese iscritte alle Casse Edili, già contrattosi del 7,6% nel 2009 e del 6,6% nel 2010, mostra un’ulteriore riduzione tendenziale del 6,5% nel 2011. Il numero degli operai iscritti alle Casse Edili, dopo la flessione del 9,8% nel 2009 e dell’8,0% nel 2010, registra un altro risultato negativo (-7,4%). Le ore effettivamente lavorate dagli operai iscritti (-11,2% nel 2009 e -8,4% nel 2010) si riducono ulteriormente del 5,0% nel 2011.

Nella media dell’intero 2011 la produzione è diminui-ta del -2,9% rispetto all’anno precedente (Istat). Secondo i dati Ance il 2011 si è chiuso con una riduzione degli investi-menti in costruzioni del -5,4% ed un’ulteriore diminuzione del -3,8% è prevista per il 2012. In un continuo deteriora-mento dei volumi di attività cantierabili, le aspettative per il 2012 sono prevalentemente orientate verso un’ulteriore riduzione delle nuove commesse.

In questo difficile contesto CLC ha adottato una poli-tica tesa al consolidamento del proprio portafoglio lavori e della produzione, soprattutto attraverso investimenti nelle persone (nell’anno è stato raggiunto il numero massimo mai raggiunto di 95 dipendenti) e rendendo ancora più incisiva l’attenzione della struttura verso il contenimento dei costi attraverso riduzione dei consumi e ottimizzazione dell’organizzazione interna.

Risulta ovvio che pur rimanendo su livelli importanti in termini di portafoglio lavori la situazione sopra descritta non permette alla CLC di “crescere” in maniera del tutto serena. Abbiamo citato poco sopra la grande difficoltà nel vedere rispettati i pagamenti, sia da parte della Pubblica Amministrazione ma anche da parte dei privati, difficoltà che investe anche la CLC che comunque continua a dare segnali incoraggianti e registra nel 2011 una chiusura di bi-lancio con un utile, seppur contenuto, senza dover ricorrere a misure straordinarie per gli occupati.

Gli sforzi organizzativi degli ultimi anni che hanno por-tato a investire soprattutto nei Servizi Tecnici con l’inseri-mento di ulteriori figure impegnate nello studio delle gare e nella preventivazione, hanno contribuito ovviamente a incrementare il portafoglio lavori grazie all’acquisizione di commesse importanti pubbliche e private, sia in forma di-retta sia tramite Consorzi cooperativi.

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ta creditizia (secondo dati di Banca d’Italia le erogazioni di mutui per l’acquisto di case da parte delle famiglie si sono ridotti di un quinto tra il 2007 ed il 2011), e in questi ulti-mi mesi la crescita dei tassi di interesse che rende i mutui troppo onerosi.

Sul quadro di gravissima crisi appena descritto, pesa l’inaccettabile fenomeno dei ritardati pagamenti dei lavori da parte della Pubblica Amministrazione imposti dal rispet-to delle rigide norme sul contenimento del debito pubblico introdotte in Italia dal Governo Berlusconi. Mentre in al-tri paesi europei si è cercato di alimentare gli investimenti pubblici proprio per l’indotto che portano con se e per il forte impulso che garantiscono all’economia, in Italia invece si è fatto delle Pubbliche Amministrazioni un elemento di estrema criticità in grado di mettere a rischio la sopravvi-venza delle imprese di costruzioni operanti nel mercato dei

Bilancio Sociale 2011 13

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TITÀ

Il grande sforzo fatto nel 2011, dimostrato dai risul-tati positivi, dovrà essere mantenuto anche per gli anni a venire, in attesa dell’auspicato miglioramento del contesto socio economico, che troverà la CLC pronta ad affrontare il futuro..

La stru!uraorganizzativa

CLC basa il proprio sistema di valori sulle persone e sulla loro centralità nell’attività imprenditoriale, questo signi-fica valorizzare la creatività, il potenziale innovativo, credere nel lavoro di squadra, nel miglioramento continuo, nel ri-spetto e nell’aggiornamento delle procedure aziendali.

Nella Cooperativa Lavoratori delle Costruzioni è es-senziale il ruolo dell’essere umano nel processo di creazio-

ne di valore dell’impresa nel tempo. L’Assemblea dei Soci rappresenta ovviamente per CLC

l’organo che detta gli indirizzi della Cooperativa, oltre ad eleggere il Consiglio di Amministrazione di durata trienna-le.

Il Consiglio di Amministrazione ha il compito della ge-

stione ordinaria e straordinaria della Cooperativa, secon-

do le indicazioni e gli indirizzi impartiti dall’assemblea, della quale ne esegue le deliberazioni. Il CdA è composto da 9 membri, di cui 8 scelti tra i soci lavoratori e 1 tra i soci sovventori, elegge tra i suoi componenti il Presidente e il Vicepresidente.

La responsabilità gestionale e operativa della Coope-

rativa è affidata invece al Comitato di Direzione composto dal Direttore Generale, Direttore di Produzione, Direttore Commerciale, Direttore Amministrazione e Finanza e Di-rettore Servizi Tecnici. Tale modello separa i due fondamen-

tali ruoli dell’impresa, l’amministrazione e la dirigenza, l’una con funzione di indirizzo e controllo, l’altra con funzione di esecuzione. La separazione tra le due funzioni garantisce maggiore obiettività nelle scelte e nella funzione di con-

trollo che deve rimanere prerogativa dell’organo di diretta emanazione dell’assemblea dei soci (il consiglio).

Di seguito è riportato l’organigramma della CLC: un organigramma funzionale, a limitata estensione verticale, che vede l’integrazione del processo di controllo nelle at-tività direzionali, cosa che consente a tutti i dipendenti di contribuire allo sviluppo aziendale, cooperando con la Di-rezione grazie all’assenza di difetti di comunicazione tipici di una azienda a molteplici livelli gerarchici, e al breve lasso di tempo che intercorre tra il “dire” e il “fare” sia nell’assunzio-

ne delle decisioni strategiche sia di quelle operative. Laddove esiste chiarezza e una reale consapevolezza

del proprio ruolo all’interno di un processo produttivo, è possibile non solo pianificare e programmare le singole fasi d’attività in nome dell’efficienza (ovvero ottenere i migliori risultati con il minore impegno di risorse), ma è anche pos-sibile individuare i punti critici per attivare concreti processi di miglioramento.

Lo schema organizzativo della CLC evidenzia un mo-

dello snello, flessibile e professionale, funzionale al settore, alla Cooperativa e alle esigenze di mercato; una struttura in grado di assicurare una corretta gestione per gli anni a venire.

Bilancio Sociale 2011 15

SOST

ENIB

ILIT

À EC

ON

OM

ICA

La situazione internaLa presentazione dei principali dati di sostenibilità economica della cooperativa all’interno del bilancio so-

ciale è una necessità per due ragioni. In primo luogo, in questa sede è possibile rileggere i principali andamenti economici e patrimoniali in chiave

più qualitativa di quanto non sia possibile fare nel bilancio di esercizio e nei documenti che lo accompagnano, con in più l’importante possibilità di mettere a confronto più anni, valutando l’andamento storico della coo-

perativa. In secondo luogo, bisogna ricordare che il conseguimento degli obiettivi economici e finanziari deve essere

considerato requisito prioritario nei confronti dei soci e di tutti i portatori di interesse, per esprimere appieno la missione sociale della cooperativa.

CLC opera in tutta la regione, mantenendo buona parte della ricchezza prodotta all’interno del territorio di riferimento.

In un settore caratterizzato da una forte crisi, nel 2011 la CLC ha registrato un significativo incremento del va-lore della produzione rispetto al 2010.

Si può notare inoltre che la CLC ha registrato una buona tenuta dei margini di contribuzione a valore assoluto, mentre il risultato netto ha subito ovviamente una riduzione legata all’incremento degli oneri finanziari.

Tutto ciò ha consentito comunque alla cooperativa di “accantonare” oltre 160 mila euro di autofinanziamento stretto (somma di ammortamenti e risultato d’esercizio)

Descrizione 2009 2010 2011

Valore della produzione ! 30.305.150 ! 21.366.814 ! 24.494.733

Margine di contribuzione ! 924.951 ! 954.338 ! 913.510

Risultato netto ! 198.370 ! 155.700 ! 48.037

Autofinanziamento stretto ! 373.896 ! 333.002 ! 163.416

L#analisi patrimoniale

Il patrimonio netto aziendale consiste nelle fonti di finanziamento proprie della cooperativa ed è il princi-pale indicatore della solidità aziendale. Nel corso degli ultimi anni la Cooperativa ha attuato una politica mirata alla propria patrimonializzazione.

Infatti il Patrimonio netto che nel 2009 ammontava ad euro 1.565.510 passa ad euro 1.891.466 nel 2010

con un +20,80 % e ad euro 2.078.201 nel 2011 con un +9,87% sul precedente anno.

Analizzando il trend del Patrimonio netto si rileva quanto esso si stia costantemente consolidando grazie, da un lato, all’aumento del capitale sociale e, dall’altro, per l’accumulo dei risultati netti d’esercizio all’interno della voce “Riserve varie al netto perdite precedenti esercizi”.

Quindi, il decremento dell’utile di esercizio del 2011 è compensato dall’incremento delle riserve e dall’in-

gresso di nuovo capitale sociale.Il mix del Patrimonio netto vede il capitale sociale

mantenere un rapporto percentuale molto alto e l’au-

mento delle riserve derivano dall’aver completamente assorbito già nel 2010 le perdite dei precedenti eserci-zi.

Quanto appena ricordato sta a significare che la co-operativa ha la propensione ad investire (o far restare) gli utili all’interno dell’azienda e ciò sia al fine del con-

solidamento sia della patrimonializzazione, in vista di in-

vestimenti significativi o per fronteggiare ancora la crisi.Dal grafico delle Passività dello Stato Patrimoniale

si evidenzia quanto il capitale proprio abbia consolida-to la sua percentuale d’importanza sul totale passività segnando nel 2011 +0,7% rispetto al 2010, le Passività correnti sono aumentate sia a valore assoluto sia in per-centuale rispetto al 2010 (con una aumento di 1,1 punti percentuali) ma rimangono comunque stabili rispetto al 2010 mentre le Passività a medio e lungo termine sono ovviamente diminuite (dal 79,3% del 2010 si passa al 78,0% del 2011).

2009 2010 2011

Capitale sociale ! 974.873 ! 1.151.078 ! 1.294.450

Riserve varie al netto perdite esercizi precedenti ! 392.267 ! 584.688 ! 735.714

Risultato d’esercizio ! 198.370 ! 155.700 ! 48.037

TOTALE PATRIMONIO NETTO ! 1.565.510 ! 1.891.466 ! 2.078.201

16 Bilancio Sociale 2011

Anni

2008

2009

2010

2011

Crediti

6.911.004

10.643.741

10.241.786

9.690.992

Valore dellaproduzione

30.096.208

30.305.150

21.366.814

24.494.733

Rotazione crediti

4,35

2,84

2,08

2,52

Giorni didilazione

84

128

175

145

Variazione in ggsu anno x-I

-

44

47

-30

SOST

ENIB

ILIT

À EC

ON

OM

ICA

L#analisi "nanziariaGli oneri finanziari indicano l’impatto del ricorso

al credito per il finanziamento dell’impresa sul bilancio complessivo e in particolare le somme pagate dalla co-

operativa in interessi e altri oneri relativi al credito.

L’andamento di questo indicatore è in rapporto all’andamento generale dei tassi d’interesse, ma sostan-

zialmente in CLC rimane costante nel tempo, ad esclu-

sione del 2008, dove però sono stati inseriti in bilancio interessi passivi relativi a un mutuo per un intervento immobiliare.

La situazione finanziaria, riferita ai debiti finanziari a breve termine (verso banche e altri finanziatori), si presenta, negli anni, nel seguente modo. Nel 2009 il de-

bito era pari a euro 2.891.087, nel 2010 ammontava ad euro 3.638.142 con un +25,84% circa e nel 2011 è di euro 3.748.842 con un incremento pari a solo 3 punti percentuali sul precedente anno.

Il saldo della “liquidità corrente” (debiti – crediti) porta l’esposizione netta della CLC soc. coop. ai se-

guenti valori:

• 2009 pari a -2.171.808 euro• 2010 pari a -2.611.705 euro con una variazione tra

i due anni pari a +20,25%• 2011 pari a -3.080.044 euro con una variazione ri-

spetto al precedente anno pari al 17,93%.

La posizione finanziaria netta (idem eccedenza o carenza di liquidità) sul patrimonio netto è sostanzial-mente stabile nell’ultimo triennio registrando un valore nel 2011 pari a 1,1/1, con un valore della posizione finanziaria netta passato da euro –1.720.524 nel 2009 a – 2.351.106 nel 2011. Ciò significa, riferendosi al 2011, ma anche al biennio 2009-2010, che per 1 euro di capitale netto i “terzi” hanno prestato 1 euro e 10 centesimi.

Valutando inoltre la situazione crediti e debiti si ha che la dilazione del credito concessa alla clientela (sui valori puntuali al 31/12 di ogni singolo anno considera-

to) è stata la seguente:

Per quanto riguarda la dilazione concessa dai for-nitori a CLC, prendendo come valore degli acquisti

il totale della ricchezza acquistata ad esclusione degli oneri diversi di gestione, si ha che:

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Bilancio Sociale 2011 17

Anni

2008

2009

2010

2011

Debiti

10.047.472

10.665.603

7.711.498

10.054.038

Acquisti

24.536.712

24.477.626

15.548.220

18.287.643

Rotazione debiti

2,44

2,30

2,02

1,82

Giorni didilazione

149

159

181

201

Variazione in ggsu anno x-I

-

10

22

20

Quanto precedentemente accennato, in relazione al costo del denaro e all’aumento dell’indebitamento, trova spiegazione in parte nelle precedenti tabelle dalle quali si evince comunque che nel 2010 la differenza tra

Gli investimentiLa situazione critica del settore costruzioni, caratte-

rizzata da una situazione di incertezza sulle effettive possibilità di ripresa e sul futuro economico del Paese, ha ridotto notevolmente le possibilità di investimento dell’Impresa.

La movimentazione degli investimenti della coopera-

tiva riguarda soprattutto beni da destinare alla “produ-zione”. Gli investimenti immobiliari riguardano, per l’an-

no 2007, l’acquisto del capannone di via Cimarosa da destinare a magazzino e spogliatoi, e per il 2008/2009 un incremento “per lavori interni”.

2011 licenze d’uso software 5.360impianti generici e ponteggi 42.466impianti specifici 39.038tettoie, baracche, box e simili 25.670attrezzatura varia e minuta 1.165autovetture e autocarri (riscatti da leasing) 28.100mobili e macchine ufficio elettroniche 16.053piccole attrezzature 34.000nuovi veicoli e mezzi d’opera (in leasing) 15.568

TOTALE 207.400

Il valore degli investimenti 2011 è costituito princi-palmente dall’acquisto di mezzi d’opera (in leasing).

Sono state acquistate piccole attrezzature per ol-tre 60.500 Euro, non inserite tra le immobilizzazioni in quanto di valore unitario inferiore a 516 Euro.

Sono stati stipulati quattordici nuovi contratti di le-

asing per l’utilizzo di:

• tre autocarri per un valore complessivo di oltre 65.000 Euro;

• dieci autovetture per un valore complessivo di oltre 201.000 Euro;

• un mini escavatore per un valore complessivo di 32.000 Euro

Gli investimenti suddetti rappresentano appunto la volontà di CLC di crescere in maniera sostenibile cre-

ando le condizioni lavorative migliori per i propri soci e dipendenti, e garantendo nel contempo i clienti e la collettività in genere sulla qualità del servizio offerto.

SOST

ENIB

ILIT

À EC

ON

OM

ICA

giorni di dilazione concessi alla clientela e quelli con-

cessi dai fornitori è di soli 6 giorni mentre nel 2011 aumenta a 56 giorni.

18 Bilancio Sociale 2011

+ ricavi delle vendite e delle prestazioni

+ capitalizzazioni

+ altri ricavi

- scorte iniziali p.f.

+ scorte finali

= GIRO LAVORO (A)

+ proventi finanziari

+ proventi straordinari

- oneri straordinari

TOTALE PROVENTI NETTI (B)

GIRO LAVORO + PROVENTI NETTI (C=A+B)

- acquisti merci

- servizi e godimento beni terzi

- oneri diversi di gestione

TOTALE RICCHEZZA ACQUISTATA (D)

VALORE AGGIUNTO (E=C-D)

Anno 2009

Valore %

! 14.764.582

! 50.828

! 479.537

! 62.313.1282

! 77.323.385

! 30.305.150

! 89.939

! 3.207

! 495

! 92.651

! 30.397.801 100,00

! 4.066.456 13,38

! 20.411.170 67,15

! 303.192 1,00

! 24.780.818

! 5.616.983 18,48

Anno 2010

Valore %

! 28.609.438

-

! 312.962

! 77.327.742

! 69.772.156

! 21.366.814

! 3.056

! 7.793

! 21.534

- ! 10.685

! 21.356.129 100,00

! 3.464.386 16,22

! 12.083.834 56,58

! 374.750 1,75

! 15.922.970

! 5.433.159 25,44

Negli ultimi tre anni si rileva che il Valore Aggiunto generato dalla cooperativa sostanzialmente resta sta-

bile nel tempo e con valori assoluti di tutto rispetto. Il valore aggiunto prodotto dai Soci lavoratori e

dipendenti è in crescita a valore assoluto e in misura

Il valore aggiunto generato da CLC

Il Valore aggiunto rappresenta la capacità della CLC di creare ricchezza, attraverso la propria attivi-tà caratteristica, straordinaria e finanziaria, a vantaggio dei diversi portatori di interesse.

Adottando la metodologia proposta nel 2001 dal GBS - Gruppo di Studio per il Bilancio Sociale - il Va-

lore aggiunto viene inteso come differenza tra ricavi e

Valore aggiunto globale

Valore aggiunto globale / ricavi

Valore aggiunto globale / (n. occupati)

2009

5.616.983

18,53%

63.829

2010

5.433.159

25,43%

70.561

2011

5.791.117

23,64%

60.959

Anno 2011

Valore %

! 21.230.140

-

! 403.208

! 69.763.411

! 72.624.796

! 24.494.733

! 7.032

- ! 63.303

! 702

- ! 56.703

! 24.438.030 100,00

! 5.482.911 22,44

! 12.804.732 52,40

! 359.270 1,47

! 18.646.913

! 5.791.117 23,70

SOST

ENIB

ILIT

À EC

ON

OM

ICA

costi della produzione che non costituiscono remune-

razione per i portatori di interesse cioè i costi sostenu-

ti direttamente per l’acquisizione di beni e servizi ne-

cessari al conseguimento del volume degli stessi ricavi.Il Valore Aggiunto è il punto di contatto tra il Bi-

lancio Sociale e il Bilancio Economico e indica un dato desumibile dai documenti di contabilità generale che serve ad evidenziare quanta ricchezza è stata generata dalle attività e dal lavoro della CLC; il Bilancio Sociale descrive come questa “ricchezza” sia stata ridistribuita e con quale ricaduta per la collettività (gli stakehol-der).

percentuale registra nel 2011 un incremento pari a +6,58%.

Tutto quanto sopra è ancor meglio apprezzabile dalla lettura della successiva tabella che evidenzia il calcolo completo del Valore Aggiunto.

Bilancio Sociale 2011 19

Il valore aggiuntodistribuito da CLC

La CLC nello svolgimento della sua attività deve es-sere in grado di contemperare due grandi categorie di interessi: quelli di profittabilità e quello di rispondenza alle esigenze dei diversi stakeholder con i quali interagi-sce sistematicamente.

Il termine stakeholders apparve per la prima volta nel 1963 in un memorandum interno allo Stanford Re-

search Institute (SRI) per indicare “quei gruppi senza il cui appoggio l’organizzazione cesserebbe di esistere”. Letteralmente il termine “stake” significa posta, scom-

messa, e gli stakeholder in generale rappresentano tutti i soggetti detentori di un interesse nei confronti dell’at-tività produttiva e che sono in grado di condizionarne le scelte strategiche ed operative.

Ecco che allora gli stakeholder diventano soggetti chiave del processo di gestione strategica della CLC e quindi interlocutori privilegiati della Cooperativa stessa

SOST

ENIB

ILIT

À EC

ON

OM

ICA

DISTRIBUZIONE DEL VALORE AGGIUNTO

Valore aggiunto globale

destinato:

1. AL LAVORO (soci e dipendenti)

2. AI FINANZIATORI (per interessi passivi)

3. ALLA PUBBLICA AMMNISTRAZIONE (imposte sul reddito)

4. ALL’AZIENDA

a) Ammortamenti accantonamenti

b) Risultato netto

Anno 2009

Valore %

! 5.616.983 100,0

! 4.599.381 81,9

! 349.093 6,2

! 294.613 5,2

! 175.526 3,1

! 198.370 3,5

Anno 2010

Valore %

! 5.433.159 100,0

! 4.489.506 82,6

! 327.559 6,0

! 283.092 5,2

! 177.302 3,3

! 155.700 2,9

Anno 2011

Valore %

! 5.791.117 100,00

! 4.934.310 85,20

! 372.208 6,43

! 321.183 5,55

!115.379 1,99

! 48.037 0,83

che è tenuta a valutare le loro esigenze, le loro aspet-tative, i loro obiettivi nell’orientare il corso e le vicende dell’attività.

Il Valore aggiunto è quindi distribuito tra tutti gli stakeholder che si dividono in interni ed esterni; fanno parte della prima categoria:

• i soci • i dipendenti• la cooperativa (per la remunerazione del capitale

di rischio) mentre si ricomprendono nella catego-

ria di stakeholder esterni:• la pubblica amministrazione• i finanziatori (per la remunerazione del capitale di

credito).

Un ruolo molto importante è giocato da colo-

ro che lavorano direttamente nella CLC. Questi non hanno infatti soltanto un interesse economico ad en-

trare in contatto con la Cooperativa, poiché, facen-

done stabilmente parte di, ne condividono gli aspetti della vita quotidiana e sono coinvolti nelle relazioni interpersonali che toccano interessi profondi, aspetta-

tive, strategie ed espressioni della personalità. E’ riconosciuto che il legame duraturo di un rap-

porto di lavoro stabile contribuisce a definire l’identità sociale del lavoratore, non solo il suo livello di benes-sere materiale.

E’ evidente che per la CLC i lavoratori rappre-

sentano la risorsa fondamentale e, a loro volta, questi hanno un interesse oggettivo allo sviluppo della Coo-

perativa stessa, che può fornire opportunità di cresci-ta economica, di sviluppo professionale e di carriera, oltre a rappresentare una garanzia di sicurezza per il loro futuro.

L’analisi del rapporto tra lavoratori e impresa costituisce quindi un aspetto centrale dell’analisi del management, non solo negli aspetti quantitativi, che riguardano l’occupazione e le retribuzioni, ma an-

che negli aspetti meno facilmente quantificabili, ma altrettanto importanti, relativi alla qualità del lavoro, alla sicurezza del posto, ai livelli di soddisfazione e di

consenso, alle possibilità di crescita professionale e di condivisione di una cultura di impresa.

Da un analisi della distribuzione del valore aggiun-

to distribuito ai differenti stakeholder si può notare che, come previsto dagli scopi mutualistici, la coope-

rativa ha distribuito in massima parte alla forza lavoro (intesa come Soci e dipendenti), il valore aggiunto ge-

nerato, passando dal 81,88% del 2009, all’82,63% del 2010, all’85,20% nel 2011.

Il bilancio 2011 di CLC segna un aumento della quota destinata ai finanziatori (Banche per finanzia-

menti a breve e medio-lungo termine ed altri finan-

ziatori) pari al 6,43% contro il 6,03% del 2010 ed il 6,21% del 2009, e nel contempo aumenta la percen-

tuale per la pubblica amministrazione che era rima-

sta pressoché invariata nell’ultimo biennio (5,55% nel 2011, 5,21% nel 2010 e 5,25% nel 2009).

Risulta pertanto che la quota “trattenuta” dalla cooperativa si è notevolmente ridotta nel 2011 se-

gnando un valore di 2,82 e più precisamente sotto

20 Bilancio Sociale 2011

ANALISI DELLA DISTRIBUZIONEDEL VALORE AGGIUNTO

GLOBALE AL LAVORO

Soci

Dipendenti

TOTALE

Anno 2009Valore !

3.291.786

1.307.595

4.599.381

Anno 2010 Valore ! Variazione 2010/09

3.307.7676 15.990 0,49%

1.181.730 -125.865 -9,63%

4.489.506 -109.875 -2,39%

Anno 2011 Valore Variazione 2011/10

3.240.563 67.213 -2,03%

1.693.747 512.017 43,33%

4.934.310 444.804 9,91%

SOST

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forma di ammortamenti ed accantonamenti (che in-

cidono per 1,99% nel 2011 contro il 3,26% nel 2010 e il 3,12% nel 2009) ed utile (0,83% nel 2011, 2,87% nel 2010 e 3,53% nel 2009), quindi con –3,31 punti percentuali sul 2010.

Nel corso del 2011 i Soci della cooperativa han-no potuto usufruire di 3.240.563 euro di valore ag-giunto (ovvero a copertura del loro costo lordo del lavoro) con un decremento del 2,03% circa sull’anno

precedente.Come si ricordava in precedenza, la cooperativa

per remunerare il proprio capitale di rischio ha assor-bito per ammortamenti e risultato netto (idem “auto-

finanziamento stretto” o “cash–flow”) nel 2011 euro 163.416 pari al 2,82 % del valore aggiunto globale.

Di seguito la rappresentazione grafica della distri-buzione del valore aggiunto netto per l’anno 2011:

Bilancio Sociale 2011 21

EQUILIBRIO FINANZIARIO (Basilea 2) 2009 2010 2011

Patrimonio netto/Stato patrimoniale attivo 1,71% 2,25% 2,40%

Debiti/Valore della produzione 10,63% 18,11% 15,57%

Crediti commerciali netti + magazzino/Valore della Produzione 2,90 3,74 3,36

Oneri finanziari/Valore della produzione 1,15% 1,53% 1,52%

EQUILIBRIO FINANZIARIO PATRIMONIALE 2009 2010 2011

Indice di tesoreria (prova acida) 0,65 0,76 0,66

Indice di liquidità (attivo corrente/passivo corrente) 4,95 5,25 4,94

Indice di copertura stretto delle immobilizzazioni totali nette 0,60 0,73 0,77

Indice d’indebitamento (debiti finanziari/capitale proprio) 4,68 5,13 4,24

Il consolidamento aziendale

Accanto alla ricerca dello sviluppo, la Cooperativa non perde di vista il consolidamento aziendale che è perseguito sia attraverso la costante ricerca del migliora-mento delle prestazioni economiche, sia con una attenta gestione della finanza aziendale.

La tabella che segue evidenzia che l’andamento dei parametri dell’“equilibrio finanziario patrimoniale” dà in-

dicazioni di segno contrastante, infatti mentre si ha un trend negativo dell’indice di liquidità nel breve periodo, di contro l’indice di copertura delle immobilizzazioni e l’in-

dice di indebitamento segnano valori in leggera ripresa. Nel triennio il valore del leverage – indice di inde-

bitamento, calcolato come rapporto fra i debiti finanzia-

Si è provveduto anche ad elaborare gli indicatori nell’ottica bancaria con riferimento alla così detta Basilea 2.

Si può notare che sul fronte della redditività, come già in precedenza accennato, si ha una marginalità delle commesse sostanzialmente costante che passa da un 3,05 % circa del 2009 ad un considerevole 3,73% del 2011.

SOST

ENIB

ILIT

À EC

ON

OM

ICA

ANALISI REDDITIVITA’ (Basilea 2) 2009 2010 2011

Autofinanziamento stretto/Totale attivo 5.410.425 5.616.983 5.433.159

Margine operativo lordo 3,05% 4,47% 3,73%

ri più gli accantonamenti ai fondi e il patrimonio netto, è rimasto pressoché stabile segnando comunque una riduzione significativa dal 2010 al 2011 (-0,89) dovuta prevalentemente al processo di capitalizzazione della cooperativa.

Giova comunque ricordare che da una analisi con-

dotta dall’Osservatorio Cerved Group sui bilanci 2011 si rileva che con il rallentamento dell’attività produttiva, è rallentato anche l’indebitamento complessivo delle socie-

tà analizzate, cresciuto tra 2010 e 2011 a ritmi dell’1,6% (3,6% nell’anno precedente), con tassi intorno al 3% tra le società con fatturato oltre 10 milioni di euro.

Le dinamiche osservate tra le PMI non indicano forti differenze settoriali tra 2011 e 2010, mentre le tendenze di più lungo periodo sono maggiormente diversificate: tra 2007 e 2011 l’indebitamento è infatti cresciuto di più nelle costruzioni (+8,5%) e nei servizi (+6,4%), rispetto a quanto osservato nell’industria (+2,8%).

Bilancio Sociale 2011 23

CLC e il lavoroL’impegno di CLC è quello di rafforzare il rapporto

con il proprio personale e valorizzare le competenze interne.

Il trend di crescita ha segnato nel triennio 2006-2008 un valore medio del +20% , con un incremento di 27 unità lavorative ma si è sensibilmente ridimensio-

nato nel biennio 2009-2010. La politica del potenziamento delle risorse umane

della Cooperativa in questi anni è stata infatti impronta-

ta all’equilibrio ed alla cautela, per le negatività della crisi in atto ma nell’ultimo anno il management ha mantenu-

to l’obiettivo ambizioso di riprendere la crescita sia in termini di produzione che di occupazione.

31/12/10 Assunti Usciti 31/12/11

Dirigenti 2 0 1 1

Quadri 5 0 0 5

Impiegati 31 14 2 43

Operai 39 14 7 46

77 95

SOST

ENIB

ILIT

À SO

CIA

LE

CLC ha continuato a credere nel lavoro tanto che nel 2011 ha segnato un incremento di 18 unità corri-spondente a un +23,37%.

La mole di lavoro svolto ogni anno dalla CLC non permetterebbe l’impiego esclusivamente dei soli soci, ragione per cui la Cooperativa conta anche su dipen-

denti non soci. L’organico globale di CLC a fine 2011 è composto da un totale di n. 95 dipendenti + 1 am-ministratore (7 donne e 89 uomini), di cui 20 a tempo determinato (21,05% rispetto a 7,80% del 2010).

Una parte del personale utilizzato dalla coopera-

tiva viene assunta inizialmente con contratto a tempo determinato, al fine di riuscire a fare fronte alla fluttua-

zione del portafoglio lavori in particolar modo in un periodo particolare come quello attuale contrassegna-

to da segnali di crisi in tutto il paese.

L’organizzazione del personale della CLC è artico-

lata in modo da mantenere il miglior equilibrio possibile tra la parte amministrativa e quella della produzione, affinché la prima offra il massimo della funzionalità alla seconda, senza però appesantire la struttura.

Al 31 dicembre 2011 la parte tecnico- amministra-

tiva è costituita da 25 unità lavorative di cui 1 dirigente e 3 quadri, mentre la parte afferente alla produzione è costituita da 70 unità di cui 2 quadri.

Il movimento dell’organico, durante l’anno 2011 è stato il seguente:

Le risoluzioni dei rapporti di lavoro nell’anno 2011 sono state 10 le cui motivazioni sono riepilogate nella tabella seguente:• n. 1 pensionamento soci• n. 6 scadenza contratto• n. 3 dimissioni NON soci

CLC, tuttavia, è una cooperativa che va a mano a mano rinnovandosi. L’età media del personale in forza (soci cooperatori + dipendenti) nel 2011 è di 45 anni, con un massimo di 64 e un minimo di 24 anni.

Ciò testimonia una realtà in continua crescita e conferma la volontà di inserire giovani lavoratori, favo-

rendo così dinamismo e voglia di crescere.

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24 Bilancio Sociale 2011

Al fine di attrarre le risorse migliori, la politica delle assunzioni intende garantire uguali opportunità a tutti i candidati, evitando qualsiasi tipo di discriminazione.

La valutazione dei candidati è basata sulle compe-

tenze, la formazione, le precedenti esperienze maturate, le aspettative e il potenziale, declinandoli sulle specifiche esigenze aziendali.

Per tutti i neoassunti viene organizzato uno specifico incontro formativo introduttivo per l’illustrazione degli aspetti relativi a mansione, sicurezza, sistema di gestione integrato e nell’occasione sono consegnate la Politica Aziendale Integrata oltre ad un estratto del CCNL.

L’anzianità lavorativa si attesta su una media di 7 anni.

In merito ai titoli di studio, si può evidenziare che l’indicatore di elevata scolarità (ossia il numero di lau-

reati e diplomati sul totale dipendenti) è in costante crescita e registra nel 2011 un valore pari a 54,74% rispetto al 50,65% registrato nel 2010.

L’organico in forza nel 2011 presenta la seguente composizione::

CLC e i sociIl compito di ogni cooperativa è quello di garantire

lavoro, quindi benessere e prosperità per i propri soci. Per questa ragione in CLC soci e dipendenti ven-

gono continuamente stimolati e motivati a rafforzare il senso di appartenenza alla Cooperativa e quindi a contribuire, ognuno secondo le proprie possibilità e ca-pacità professionali, al mantenimento e alla crescita della stessa.

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LELo Statuto della CLC, nel “Titolo III” – SOCI, e all’art.

6 “Requisiti dei Soci”, definisce che possono essere soci: « …. Coloro che abbiano maturato una capacità pro-fessionale nei settori di cui all’oggetto della cooperati-va o che comunque possano collaborare al raggiungi-mento dei fini sociali con la propria attività lavorativa o professionale».

I soci sono quindi i lavoratori stessi e soltanto su di loro si fonda il successo della Cooperativa.

Chi intende essere ammesso come socio della CLC dovrà presentare al Consiglio di Amministrazione do-

manda scritta con i propri dati anagrafici, la capacità pro-

fessionale e le competenze, l’ammontare delle azioni che si propone di sottoscrivere e la dichiarazione di attenersi allo statuto e ai regolamenti della cooperativa. Il consiglio di amministrazione, accertata l’esistenza dei requisiti di cui all’articolo 6 dello statuto e la inesistenza di cause di incompatibilità ivi indicate, delibera entro sessanta giorni sulla domanda e stabilisce le modalità ed i termini per il versamento del capitale sociale. A seguito della deli-bera di ammissione e della conseguente comunicazio-

ne della stessa al soggetto interessato, gli amministratori provvederanno all’annotazione nel libro dei soci. In caso di rigetto della domanda di ammissione, il consiglio di amministrazione dovrà entro sessanta giorni motivare la deliberazione e comunicarla agli interessati.

Al 31 dicembre 2011 la CLC impiega n. 95 dipen-

denti e n.1 amministratore, di cui 49 soci e 47 non soci.Dal 2005 al 2011 è in costante crescita il numero

dei soci (+12 unità), dato il trend comunque positivo del valore della produzione, segno evidente del consolida-mento della cooperativa.

Lo statuto della CLC prevede anche la possibilità da parte di persone fisiche (non impiegate nell’azienda) o giuridiche, di poter sostenere la Cooperativa come “So-

cio Sovventore” (titolo IV, dell’Art. 18 dello Statuto) e nel 2011 CLC vanta il sostegno di 4 soci sovventori.

I soci sovventori rappresentano una risorsa per CLC grazie al capitale apportato (21,42% del totale) ma an-

che come stimolo dato dalla fiducia da parte di terzi nel lavoro e nei risultati della nostra Cooperativa.

Dall’analisi dei dati riassunti nei grafici precedenti si

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Bilancio Sociale 2011 25

Lo scambio mutualistico intrattenuto con i soci, o più semplicemente il costo del lavoro per CLC ha un valore, per l’anno di riferimento, di 4.934.310 !, suddiviso tra i dipendenti soci per 3.240.563 ! e i dipendenti non soci per 1.693.747 !.

Il rispetto del rapporto mutualistico, definito all’art. 2513, comma 1 lettera b del Codice Civile, che stabilisce che una Cooperativa per poter beneficiare delle rela-tive agevolazioni fiscali deve dimostrare la “condizione di prevalenza” ovvero che gli emolumenti destinati ai lavoratori soci superano il 50% del costo globale del lavoro, al quale vanno aggiunte le eventuali prestazioni di servizio di professionisti incaricati di svolgere funzioni at-tinenti elle attività caratteristiche della Cooperativa (nel nostro caso professionisti dell’edilizia, come geometri, periti, ingegneri, architetti), è ampiamente dimostrata.

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evince che la base sociale va a mano a mano consoli-dandosi negli anni, anche durante l’ultimo triennio ca-ratterizzato dalla crisi dei mercati e del settore edile in particolare. Ovviamente l’impiego di personale cresce con il crescere delle commesse.

Alla data del 31/12/2011 la popolazione dei soci co-

operatori è composta da 49 persone di cui 46 uomini (pari al 93,9 % sul totale) e da 3 donne (pari al 6,1% sul totale).

Nell’anno preso in esame l’età media dei soci di CLC è di 48 anni (51 per i membri della direzione e 48 per il CdA) con una età massima di anni 64, minima di anni 34 e con l’età più “frequente” pari ad anni 47 (n. 7 su n. 49). L’età media degli organismi dirigenti e della parte principale dei soci oscilla tra i 40 e 50 anni, età che rappresenta maturità ma anche entusiasmo e voglia di investire sulle proprie capacità.

La cooperativa è iscritta dal 30 marzo 2005 all’Albo Società Cooperative al n. A123704 nella sezione coo-perative a mutualità prevalente, categoria produzione e lavoro.

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26 Bilancio Sociale 2011

Il capitale socialeIl capitale sociale è costituito dalle quote di parte-

cipazione nella cooperativa dei soci lavoratori e dei 4 sovventori. Rappresenta quindi il valore economico della partecipazione dei soci nella cooperativa, quindi in qual-che modo misura la fiducia dei soci stessi nella CLC.

I soci cooperatori detengono 5.330,2302 quote, (di cui 729 nuove quote attribuite nel 2011) le quali, molti-plicate per un valore nominale (Stabilito dallo statuto) di 200 !, portano ad un valore di 1.066.046,00 !.

I soci sovventori invece detengono 456,81 quote, le quali moltiplicate per un valore nominale (stabilito dal-lo Statuto) di 500 ! portano un valore di 228.405,00 !.

Il capitale sociale ammonta quindi a euro 1.294.450,00.

L’arrivo di nuovi soci permette di far registrare un trend positivo della crescita del Capitale Sociale negli anni, ma come gran parte delle cooperative di produ-

zione e lavoro (e delle medio/piccole imprese industriali italiane), anche la CLC risente di una ridotta capitalizza-

zione in relazione al volume di produzione svolta. Uno degli obiettivi che l’assemblea dei soci, il Cda

e la Direzione aziendale si pongono, è infatti quello di capitalizzare l’azienda attraverso l’incremento, di anno in anno, delle riserve patrimoniali. Particolare attenzione viene quindi rivolta nell’ammissione di nuovi soci lavora-tori mediante il coinvolgimento dei dipendenti nella vita sociale della cooperativa.

Con lo scopo di capitalizzare sempre più la Coope-

rativa, alla fine del 2009 e del 2010 l’assemblea dei soci ha optato per il ristorno ai soci di una parte del margine operativo (! 154.123 nel 2009 e ! 147.651 nel 2010), ristorno che è stato destinato all’incremento del capitale, quindi al rafforzamento della capacità patrimoniale della CLC.

I vantaggi di lavorarein cooperativa

In premessa di questo capitolo abbiamo afferma-to che obiettivo della cooperativa è la garanzia della continuità della occupazione, il vantaggio di lavorare in cooperativa si esprime proprio in questo concetto: il lavoro viene inteso come valore per la salvaguardia della dignità delle persone e del benessere delle famiglie.

La garanzia del lavoro, quindi del benessere, è il fine di chi vive e lavora nella cooperativa, dove benessere viene inteso non soltanto sotto l’aspetto economico ma anche, e soprattutto, dal punto di vista della ricerca delle migliori condizioni di vivibilità nell’ambiente lavorativo.

La famiglia, la dignità umana, le esigenze della perso-

na sono sempre al centro dell’attenzione nell’organizza-zione del lavoro; è per questo motivo che la politica del personale in CLC è stata improntata ad un rapporto di piena e reciproca collaborazione, ovviamente nel rispet-to dei ruoli e delle responsabilità di ognuno, operando SO

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Bilancio Sociale 2011 27

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sempre nel principale interesse della Cooperativa e del suo patrimonio che moralmente appartiene alle gene-

razioni future. A questo proposito sono state concesse flessibilità

di orario per poter venire incontro alle richieste dei la-

voratori con particolari esigenze, si è provveduto a for-nire il servizio mensa (sia tramite accordi con aziende della ristorazione sia con l’erogazione di buoni pasto) e sono stati concessi, compatibilmente con le esigenze aziendali, tre part-time.

CLC è convinta che le migliori condizioni di lavoro favoriscono una maggiore redditività dei soci e dipen-

denti

La Cooperativa concede la massima fiducia ai pro-

pri dipendenti cercando di metterli a proprio agio e cer-cando di soddisfare per quanto possibile le specifiche esigenze, richiedendo in cambio solo la massima serietà, la correttezza e l’impegno.

Quanto appena affermato trova riscontro in diverse azioni ed iniziative intraprese dalla Cooperativa in me-

rito ai temi di: Valorizzazione del lavoro e dei risultati ottenuti at-

traverso il principale strumento principale offerto alle cooperative a mutualità prevalente: il Ristorno.

Come noto il ristorno ai soci può essere effettuato solamente al verificarsi di alcune condizioni, prima tra tutte la chiusura del bilancio dell’impresa in utile. Il ri-storno rappresenta il riconoscimento del risultato del lavoro dei soci dipendenti proprio perché è legato sia alla qualità che alla quantità di lavoro effettuato nell’an-

no. Si tratta infatti di premiare il valore del lavoro svolto attraverso l’erogazione ai soci di una parte dell’utile.

I soci di CLC, nel biennio 2009-2010, hanno inteso reinvestire volontariamente il ristorno nell’aumento del patrimonio della Cooperativa che in questo modo viene a valorizzarsi accrescendo la propria solidità e autono-

mia finanziaria. Questo utilizzo del ristorno, oltre alla va-

lorizzazione del lavoro di ogni singolo socio è sinonimo di solidità per la cooperativa oltre che di attaccamento e fiducia nella stessa da parte dei soci.

Assistenza sanitaria integrativa: La CLC ritiene che uno dei diritti fondamentali degli uomini sia il diritto alla salute.

Per dare un segno tangibile del principio secondo cui “Una cooperativa è un’associazione autonoma di in-

dividui che si uniscono volontariamente per soddisfare i propri bisogni…” la CLC ha stipulato una convenzione con INSIEME SALUTE TOSCANA affinché ogni socio potesse usufruire di una ulteriore assistenza sanitaria, at-traverso una Mutua Sanitaria Integrativa.

Così come per le cooperative, anche la mutua sa-

nitaria non ha fini di lucro e si ispira ai principi della solidarietà, della partecipazione, della mutualità volonta-ria e all’equa ridistribuzione dei servizi, in base ai fondi finanziati dai contributi dei soci. Ai soci di CLC è quindi garantita una indennità o il rimborso delle spese effet-tuate per ricoveri in strutture sanitarie pubbliche e pri-vate, per visite specialistiche, diagnostica strumentale e di laboratorio.

L’iscrizione a questa forma di assistenza è inoltre consentita ai familiari dei soci lavoratori i quali possono farvi ricorso attraverso propri contributi.

Benefit ulteriori sono rappresentati dalle convenzio-

ni attivate con aziende della ristorazione che forniscono pasti direttamente presso la sede oppure con l’eroga-zione del buono pasto a tutti i dipendenti.

CLC periodicamente stringe accordi con aziende di vario genere che prevedono agevolazione per i soci in materia finanziaria o per acquisti.

Ogni anno inoltre CLC acquista alcuni biglietti per assistere a concerti musicali che vengono dati in omag-gio ai soci.

28 Bilancio Sociale 2011SO

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Coinvolgimentoe partecipazione

CLC ritiene fondamentale il coinvolgimento di tutti i soci e i dipendenti al fine del miglioramento continuo necessario per una crescita sostenibile della cooperativa. CLC ha pertanto attivato un monitoraggio costante del grado di soddisfazione di tutti i dipendenti al fine di co-

struire assieme a loro un percorso di continuo migliora-mento, attraverso questionari a cadenza bi/trimestrale.

La direzione aziendale, con questo meccanismo, ha inteso verificare il soddisfacimento dei dipendenti cor-reggendo gli aspetti che influiscono sulla percezione po-

sitiva non soltanto delle condizioni lavorative ma anche della partecipazione alla vita aziendale. Da Agosto 2009

infatti è stato introdotto il sistema di verifica del grado di soddisfazione tramite schede di valutazione con un punteggio variabile da 0 a 4.• A Maggio 2011 la Scheda di rilevazione soddisfazio-

ne personale è stata modificata integrandola con una nuova domanda (“Il luogo e l’orario di lavoro sono compatibili con le proprie condizioni familiari?”) per verificare la presenza di eventuali situazioni familiari particolari e garantire a tutti i lavoratori la possibilità di espletare la propria attività lavorativa compatibil-mente con le proprie esigenze personali.I risultati, già incoraggianti fin dalle prime rilevazioni,

hanno permesso di migliorare le performance dell’azien-

da nei confronti dei propri lavoratori e hanno permesso di registrare un aumento generale sotto ogni aspetto.

Di seguito si riporta una tabella che illustra il risultato del lavoro fatto dal 2009 al 2011.

Giu 09 Set 09 Feb 10 Mar 10 Mag 10 Set 10 Gen 11 Ago 11

Sei soddisfatto della tua condizione lavorativa? 3,19 2,56 2,55 2,74 2,76 2,85 2,90 3,01

Sei soddisfatto dell’attuale organizzazione aziendale? 2,88 2,56 2,89 2,83 2,83 2,92 3,04 2,92

Ritieni di avere a disposizione mezzi, strumenti e competenzeper svolgere il tuo lavoro? 2,69 2,56 2,83 2,92 2,86 2,81 3,06 3,00

L’ambiente di lavoro è sufficientemente sicuro e salubreper lo svolgimento delle tue mansioni? 2,69 2,56 2,83 2,92 2,86 2,81 3,06 3,00

Ritenete che la Cooperativa sia attenta alla formazione del personale? 2,38 2,33 2,97 3,10 2,93 3,20 3,34 3,35

Vi sentiti coinvolti/formati sulle attività e gli obiettiviche la Cooperativa persegue? 2,81 2,48 3,00 2,81 2,59 2,75 3,00 2,99

Ti ritieni tutelato da possibili comportamenti discriminatori legatial sesso, età, fede politica o religiosa all’interno della Cooperativa? 3,06 3,15 3,03 3,09 3,04 3,20 3,05 3,14

Il luogo e l’orario di lavoro sono compatibili con le proprie condizioni familiari? - - - - - - - 2,83

TOTALE 2,87 2,67 2,92 2,96 2,89 2,99 3,09 3,07

Al fine di rafforzare la partecipazione attiva dei soci alla vita della cooperativa si è provveduto ad effettua-re incontri, presso la sede sociale e presso i luoghi di lavoro, cercando di rafforzare lo spirito cooperativo e democratico, consentendo a tutti i soci di partecipare direttamente alle problematiche organizzative, sociali ed economiche della cooperativa.

L’Assemblea dei SociL’Assemblea è l’organo sovrano della cooperativa, i

suoi compiti e le sue attribuzioni sono definite nello Sta-tuto Sociale (art.31).

L’Assemblea é l’organo della società dove la gestio-

ne della cooperativa trova la sua massima espressione poiché nelle sue sedute si approvano le linee guida stra-tegiche, i programmi pluriennali di sviluppo, i bilanci con-

suntivi, si prendono insomma le decisioni più importanti per la vita aziendale.

Nel corso del 2011 sono state convocate n. 4 as-semblee generali di cui una straordinaria nelle quali, si è registrata un’alta partecipazione degli aventi diritto al voto, (95% in media) sinonimo questo di forte attacca-mento ed interesse per i soci alla vita della Cooperativa.

Il Consiglio di AmministrazioneIl Consiglio di Amministrazione è l’organo che ha

il compito della gestione ordinaria e straordinaria della Cooperativa, secondo le indicazioni e gli indirizzi imparti-ti dall’Assemblea, della quale ne esegue le deliberazioni.

Come per l’assemblea dei soci, anche le competen-

ze del Consiglio di Amministrazione sono definite nello statuto sociale (art.38).

Il Consiglio di Amministrazione è composto da n. 9 soci eletti in assemblea, in rappresentanza dei soci cooperatori (che devono essere la maggioranza) e dei soci sovventori.

Nel corso del 2011 si sono tenute n. 12 riunioni del CdA, a dimostrazione del dinamismo di CLC e della volontà di coinvolgimento degli organi sociali.

La comunicazione sociale, assieme a quella aziendale, anche alla luce di quanto evidenziato nel paragrafo suc-cessivo, vengono considerate elementi importantissimi nella vita della Cooperativa ed è per questo motivo che anche nelle sedute delle assemblee e del CdA, effettuate nel corso del 2010, si è dedicata parte del tempo all’in-

formazione sui risultati ottenuti dalla Cooperativa e sulle future strategie.

Bilancio Sociale 2011 29

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Comunicazionee informazione

Una delle strategie adottate per garantire i risultati raggiunti dalla CLC è l’impegno nella crescita della coesio-

ne dei soci e dei dipendenti nella Cooperativa, in modo che tutti possano sentirsi parte attiva dell’impresa quindi artefici del suo futuro.

Con questo spirito si possono affrontare in maniera più adeguata i periodi di difficoltà che ciclicamente inte-

ressano il mondo delle costruzioni e dell’edilizia. Uno degli elementi più importanti nella riorganizza-

zione dell’azienda è quindi l’adozione di iniziative volte a rafforzare la partecipazione dei soci e dei dipendenti nella vita della Cooperativa.

Si è molto investito in termini di tempo e di iniziative affinché ogni socio ed ogni dipendente sentisse la propria responsabilità all’interno della azienda.

L’impegno profuso da CLC nell’informazione e nel coinvolgimento dei propri uomini e delle proprie don-

ne è servito a rendere sempre più compatta la propria base sociale, affinché ognuno si sentisse attore dei risultati raggiunti dalla Cooperativa.Per intensificare le occasioni di l’informazione per i soci sull’andamento della Coope-

rativa e sulle notizie che interessano l’azienda, nel mese di agosto 2010 si è dato vita alla pubblicazione: “CLC COMUNICA”, periodico informativo destinato a soci e dipendenti.

Le finalità di questo strumento sono contenute nella

lettera di presentazione redatta dal presidente del CdA Ubaldo Ganetti e pubblicata nel primo numero nell’ago-

sto del 2010.La nascita di questo progetto vuole impegnare la Co-

operativa ad implementare non solo obiettivi di qualità nella operatività caratteristica ma anche nelle attività che sono a supporto e/o a servizio delle costruzioni. Ciò dob-

biamo farlo tutti insieme, con spirito di gruppo e con la convinzione che la crescita della società passa attraverso il continuo migliora-mento sia delle attività di prodotto e di processo, sia dalla professionalità e dalla competenza, sia dai valori e dai principi delle nostre donne e dei nostri uomini.

Attraverso CLC COMUNICA, oltre a dare informa-

zione a tutti i dipendenti sulle novità che interessano la Cooperative, viene descritto l’ultimo cantiere concluso, vengono date notizie utili, spesso in materia previdenziale e tributaria, e vengono suggeriti consigli pratici per ridurre i consumi energetici in ambito familiare.

Oltre allo strumento sopra descritto sono stati am-

pliati i contenuti del sito istituzionale (http://www.clc-coop.com) allo scopo di far pervenire le informazioni (chi siamo, cosa facciamo, come possiamo soddisfare le esigenze del committente e/o cliente, ecc…) al maggior numero di utenti, tanto per dare alla Cooperativa più visi-bilità all’esterno, quanto per favorirne lo sviluppo anche in settori e mercati al momento inesplorati.

Sul Sito Internet oltre alla presentazione della Coo-

perativa e alle notizie si trova una sezione dedicata alle realizzazioni (sia in corso, sia concluse) nella quale oltre alle informazioni sull’opera vengono riportati i nomi e cognomi dei dipendenti della CLC a cui è stato affidato il lavoro, affinché chi consulta il sito possa sapere chiara-

mente chi ha la responsabilità del cantiere e dell’esecuzio-

ne dell’opera.

Il proge!o INTEG$Consapevole della necessità di trasformare in azioni

pratiche l’impegno profuso per giungere alla Certificazio-

ne Integrata dei Sistemi Qualità, Ambiente, Sicurezza Re-

sponsabilità Sociale e dare continuità alle azioni intraprese nell’ottica del miglioramento continuo, la C.L.C. Soc. Coop. ha deciso di lanciare nel 2010 il progetto InTeGRA (Innova-zione Tecnica e Gestione Responsabile d’Azienda). Scopo del progetto InTeGRA è quello di dare maggiore enfasi a tutte le attività in corso e/o in programma e rendere i

propri soci e dipendenti partecipi attivamente di un pro-

getto di ampio respiro che possa far loro comprendere i cambiamenti in atto all’interno della Cooperativa e possa essere considerato punto di riferimento e strumento di buona pratica per tutti gli interlocutori esterni.

L’idea di realizzare un progetto nasce dall’esigenza di diffondere ad un pubblico più vasto le tematiche della cer-tificazione integrata, sia verso i soci e dipendenti ma soprat-tutto verso il pubblico, inteso principalmente come fornitori,

30 Bilancio Sociale 2011

subappaltatori ma anche enti pubblici e privati con cui en-

triamo costantemente in contatto.Il progetto InTeGRA deve essere considerato un con-

tenitore di attività, una fabbrica di idee, una macchina in continuo movimento necessaria, così come l’acronimo stes-so suggerisce, a integrare la Certificazio-

ne Qualità, Ambiente, Sicurezza, Responsa-bilità Sociale con le prassi operative e consuete della Co-

operativa.La realizzazione del

progetto InTeGRA deve essere considerata un’iniziativa importante che segue l’impegno della Direzione azienda-

le nel dare priorità a interventi finalizzati a promuovere la crescita aziendale attraverso la sperimentazione di stru-

menti efficaci e innovativi di sensibilizzazione che preve-

dono lo scambio e la condivisione di buone pratiche.

L’obiettivo che si pone il progetto InTeGRA è quello di:

• disseminare i concetti di Certificazione Integrata e im-

presa virtuosa• creare attenzione sulle buone pratiche, tipo quelle

messe in atto dalla nostra Cooperativa • stimolare a riconoscerle ed a privilegiare le imprese

che le applicano • riflettere per sviluppare una coscienza collettiva orien-

tata al rispetto delle regole

Obiettivo implicito del progetto InTeGRA è quello di far scaturire un ciclo virtuoso che coinvolge soci dipen-

denti e fornitori contribuendo a incrementare il livello di soddisfazione interna e migliorare la qualità del lavoro e della vita di ognuno di noi.

Il progetto si è articolato nel biennio 2010-2011 in interventi mirati e iniziative specifiche con l’obiettivo di:1. Sviluppare la conoscenza dei temi legati alla Qualità,

all’Ambiente, alla Sicurezza e alla Responsabilità So-

ciale2. Promuovere la diffusione di buone prassi 3. Ampliare il senso di appartenenza alla Cooperativa4. Favorire il riavvicinamento a concetti di educazione

civica e solidarietà5. Migliorare la percezione dei rischi sul lavoro e dei ri-

schi per l’ambiente6. Sensibilizzare circa l’importanza della sicurezza negli

ambienti lavorativi, promuovendo la cultura della le-

galità e della prevenzione7. Innalzare il livello delle competenze tecniche per af-

frontare al meglio le sfide future riducendo i reclami/contenziosi e innalzando il grado di soddisfazione del Cliente

8. Creare solide basi per il futuro della nostra Coopera-

tiva

FormazioneCLC consapevole dell’importanza di garantire la sod-

disfazione del cliente, ma in generale di tutti gli stakehol-ders, continua a investire nella qualità del proprio perso-

nale partendo ovviamente dalla formazione. Il miglior servizio che un’impresa possa rendere al

cliente è quello di dimostrarsi preparata a rispondere ad ogni esigenza con la piena consapevolezza di offrire pro-

dotti nel miglior rapporto qualità/prezzo, di quali siano le norme da osservare, di come ottimizzare l’organizzazione del lavoro e di come minimizzare sprechi e consumi.

Soltanto una adeguata formazione garantisce l’aggior-namento continuo per rispondere con efficacia ed effi-

cienza alle esigenze dei clienti. La formazione è anche lo strumento attraverso cui

garantire la crescita professionale dei lavoratori, quin-

di la loro soddisfazione nel veder migliorare le proprie performance e quelle dello svolgimento del lavoro quo-

tidiano. E’ possibile notare come CLC stia incrementando

sempre più le ore di formazione rivolte al proprio per-sonale, raggiungendo il cospicuo numero di 4.909 ore effettuate nel 2011 (+68,34% rispetto al 2010, +421% rispetto al 2009)

La formazione, ha interessato tutti i soci e dipendenti e si è svolta tanto presso la sede delle CLC quanto presso centri specializzati o sedi di associazioni di categoria, coin-

volgendo soci e dipendenti.

Le tematiche trattate non sono solo relative alla sicu-

rezza nei luoghi di lavoro ma riguardano anche l’aggior-namento tecnico, le tematiche ambientali e le tematiche relative alla gestione della società cooperativa come stru-

mento di promozione della responsabilità sociale d’im-

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Sicurezza sul lavoroLa sicurezza resta uno degli argomenti di maggiore

attenzione e priorità nel settore delle costruzioni, dove ancora oggi purtroppo si registrano situazioni di abuso e di utilizzo di mano d’opera non qualificata, non formata o addirittura irregolare.

La sicurezza sui luoghi di lavoro è un dovere e solo attraverso essa si garantisce la dovuta tranquillità operativa, tanto più nel settore delle costruzioni, dove è alto il rischio di incidente per le cadute dall’alto, per l’utilizzo di attrezza-ture meccaniche e di macchine operatrici, per la presenza di carichi sospesi.

Visto il settore di riferimento, particolare attenzione viene riposta nella formazione sulla sicurezza individuale e dell’ambiente di lavoro, nell’ottica della politica di Gestione Integrata. Il lavoro fatto da CLC sulla sicurezza non diviene quindi solamente una mera rispondenza agli adempimen-

ti di legge, peraltro sempre più stringenti, ma un continuo aggiornamento organizzativo e strutturale che mira ad otti-mizzare la gestione dei sistemi integrati di regole.

Nell’anno 2011 sono state effettuare 625 ore di for-mazione sul tema della sicurezza.

A dimostrazione che lo sforzo profuso nella tematica della sicurezza produce effetti positivi, si evidenzia che gli infortuni con assenza dal lavoro sono passati da n. 9 del 2006 a n. 5 del 2011, con una riduzione dei giorni di as-senza per infortunio da 385 a 140.

È necessario evidenziare che i dati riscontrati nel 2010 (2 infortuni con 26 gg di assenza per infortunio) sono risultati minimi che la cooperativa intende comun-

que perseguire, consapevole delle criticità del settore del-le costruzioni e che l’aumento dei valori dal 2010 al 2011 non rappresenta una mancanza di impegno nel prefiggersi obiettivi di miglioramento delle condizioni di salute e si-curezza dei propri lavoratori.

Formazione in materia di sicurezza è stata fatta anche al personale interno e videoterminalista, con lezioni che indicano al lavoratore quali accorgimenti, quali posture e quali adempimenti devono essere adottati o svolti per un corretto utilizzo delle strumentazioni e della seduta nella relativa postazione di lavoro.

Come già citato, molte delle ore di formazione per il personale sono state dedicate alla materia “sicurezza” con enorme vantaggio sulla riduzione delle assenze da lavoro per infortunio.

Tutto quanto sopra motiva ancor di più CLC a pro-

seguire sulla strada della formazione, visti gli innegabili ri-sultati ottenuti, che vanno a vantaggio prima di tutto dei lavoratori, poi della cooperativa (in quanto si riducono le ore di assenza e aumentano quelle produttive), ma anche in favore della collettività dato l’abbattimento dei costi so-

ciali attraverso la riduzione dei costi INAIL.

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32 Bilancio Sociale 2011

CLCe l#impegno sociale

Proprio perché stabilito nei principi fondanti del mon-

do cooperativo, CLC ritiene che tutta la società debba beneficiare positivamente della propria azione, per questo motivo la Cooperativa entra in contatto con la collettività anche attraverso il mondo della cultura, dello sport, dell’as-sociazionismo e del volontariato, sviluppando rapporti di collaborazione e mettendo a disposizione supporti orga-nizzativi e finanziari.

Nel campo della cultura e della formazione oltre ad effettuare proprie iniziative, la Cooperativa si impegna a so-

stenerne altre organizzate da istituzioni e associazioni. Par-ticolarmente qualificante è la collaborazione con la scuola, attraverso il sostegno e la collaborazione in progetti desti-nati ai ragazzi degli istituti medi superiori.

Vediamo le iniziative intraprese nell’anno 2011:

Formazione per i giovani

Nell´ambito del progetto di orientamento professio-

nale, “Orientamento al mondo del lavoro”, coordinato dall´Agenzia Itinera Formazione, sono state effettuate visite guidate presso aziende del territorio, allo scopo di far os-servare e interagire i giovani con realtà imprenditoriali della nostra città. In particolare la CLC ha accolto gli studenti dell´Istituto Geometri Buontalenti organizzando visite gui-date alla sede e in cantiere, nelle quali sono stare descritte agli studenti tutte le fasi di realizzazione di un intervento edilizio, dalla progettazione alla realizzazione. L´attività di orientamento ha interessato le classi I e II dell’Istituto su-

periore livornese. Nel corso del 2011,considerato l’importanza di favorire

nelle giovani generazioni scelte libere, informate e consape-

voli in aderenza alle aspettative personali ma fondate sulla

conoscenza del contesto locale e vista la rilevante neces-sità di garantire un’adeguata conoscenza e valorizzazione delle professioni e del lavoro, CLC ha dichiarato il proprio interessamento e la propria adesione al progetto Orienta 2011-2012 elaborato da IM.O.FOR. Toscana.

CLC ha inoltre dato il proprio sostegno al progetto IFTS “Tecnico superiore per l’ambiente, l’energia e la sicu-

rezza in azienda” proposto dalla ATS guidata da Sintesis, con l’obiettivo di sviluppare tematiche necessarie a indivi-duare e applicare la normativa nazionale su ambiente, ener-gia e sicurezza, valutare l’impatto delle prestazioni aziendali sull’ecosistema, salvaguardare la salute e la sicurezza negli ambienti di lavoro.

Pubblicazioni

Nel 2011 CLC ha contribuito alla ristampa della pub-

blicazione “Tra storia e leggenda, la Cripta della Chiesa di San Jacopo ed il suo territorio” presentata il 15 dicembre 2011, nella Sala degli Specchi di Villa Mimbelli, che intende valorizzare il patrimonio artistico e culturale e religioso del-la città, attraverso la riscoperta di questa importante testi-monianza storco/architettonica.

In occasione dello svolgimento del Palio 2011, CLC ha collaborato come sponsor alla pubblicazione “74ª edizione del Palio Marinaro”, realizzata per raccontare la storia e il futuro di questa manifestazione che sta a cavallo tra la storia ed il folklore della città labronica.

L’impegno della CLC sia in campo ambientale che nella diffusione delle proprie esperienze lavorative e dei risulta-ti raggiunti è comprovato inoltre per il 2011 dalla pubbli-cazione di un dettagliato articolo su Pantheon, Periodico dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Livorno, re-

lativo alla realizzazione della Nuova Biblioteca comunale di Rosignano Solvay, un edificio caratterizzato da una struttura portante in c.a. e legno lamellare con murature di tampona-mento completamente realizzate in balle di paglia pressate locali (primo edificio pubblico in Italia) con applicato inter-namente un intonaco a base di argilla ed esternamente un intonaco a base di calce. SO

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Impegno nel sociale

Da alcuni anni CLC sostiene con un contributo eco-

nomico l’Associazione Cure Palliative Onlus di Livor-no, associazione che assiste i pazienti terminali in stretta collaborazione con l’Unità Funzionale di Cure palliative dell’Ospedale di Livorno e A.P.I.CI. Associazione Provin-ciale Invalidi Civili e Cittadini anziani, una associazione senza fini di lucro di utilità sociale che tutela i diritti delle persone disabili ed anziane, favorendone la loro attiva par-tecipazione alla vita sociale del paese. L’associazione presta la sua opera a sostegno delle problematiche dei portatori di handicap e degli anziani, sviluppando forme di assistenza e di servizi autogestiti.

Singole esperienze di solidarietà, che unite si moltipli-cano e contagiano. E’ la sintesi dell’esperienza che ha visto coinvolti alcuni dipendenti CLC, la mattina di sabato 19 no-

vembre 2011. Più volte tra donatori di sangue già presenti in azienda, ci eravamo riproposti di creare un gruppo sta-bile affiliato ad AVIS e finalmente è arrivato il momento. Un passaparola, un invito ed un primo gruppo di colleghi si è ritrovato di buon mattino davanti alla sede del nuovo centro trasfusionale dell’ospedale di Livorno. Ottimi am-

bienti da poco rinnovati, molto confortevoli ed attrezzati. Una simpatica e preparata tutor dell’Avis ci ha condotto nei preparativi per la donazione.

L’AVIS (Associazione Volontaria Italiana Sangue) è un’associazione di volontari, persone che si impegnano quotidianamente nell’attività di sensibilizzazione alla dona-zione e di educazione alla salute. Donare volontariamente e con consapevolezza permette di concretizzare la propria disponibilità verso gli altri, ma anche verso se stessi, poiché

così facendo si alimenta un patrimonio collettivo di cui cia-scuno può usufruire al momento del bisogno.

CLC, anche con la collaborazione diretta di dipendenti e soci, sostiene il progetto di cooperazione internazionale “dall’Acqua per l’acqua” curato dal Centro Mondialità Svi-luppo Reciproco di Livorno, con il quale si realizzano pozzi di acqua potabile in Africa grazie alla raccolta dei tappi in plastica delle bottiglie.

Con le quantità raccolte dalla Associazione nell’anno 2011 è stato possibile realizzare 4 pozzi in 2 villaggi della Tanzania (Chilonwa – Nzali) nel distretto di Dodoma Rural. Nel 2011 sono stati raccolti in tutta Italia 331.510 Kg, di aver incassato 11.880,00 ! (da gennaio a dicembre 2011).

Impegno nella promozione dello sport

Convinti che lo sport sia uno dei migliori veicoli per la crescita psicofisica, ma anche per la diffusione dei sentimen-

ti di rispetto degli altri e delle regole, CLC durante l’anno collabora e sostiene alcune tra le più importanti manife-

stazioni sportive nelle varie discipline che si svolgono nel livornese.

CLC ha partecipato, come tutti gli anni, alla sponsoriz-zazione della 31° (trentunesima) edizione della Maratona della città di Livorno (podismo), svoltasi Domenica 13 No-

vembre 2011, come sponsor alla pubblicazione e striscioni pubblicitari.

Un filmato pubblicitario della CLC è stato mandato in onda su Granducato TV in occasione della Coppa Risi’atori di Livorno (gara remiera).

Per la Coppa Barontini di Livorno (gara remiera) CLC ha partecipato alla preparazione dell’allestimento collabo-

rando gratuitamente al trasporto di alcune strutture delle torri faro.

CLC ha sostenuto in qualità di sponsor l’associazione di Triathlon “4 Mori Livorno”, segnalando l’ottimo risultato della squadra. CLC si congratula in particolar modo con l’atleta Marcella Chiavaccini che Domenica 3 Aprile 2011, a Montecatini, ha padroneggiato tutta la gara (Duathlon - bici e corsa) salendo sul secondo gradino del podio a pochi secondi dalla prima. Naturalmente come già fatto a Marina di Pisa la settimana prima, ha confermato la sua posizione al primo posto nella sua categoria, portando un rilevante punteggio alla squadra che sta risalendo la classifica Italiana.

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L#impegno dire!oper l#ambiente

“Due cose riempiono l’animo con sempre nuovo e crescente stupore e venerazione, quanto più spesso e accuratamente la riflessione se ne occupa: il cielo stellato sopra di me, e la legge morale in me.” (Kant)

Ogni attività umana ha un impatto sull’ambiente cir-costante.

La piena consapevolezza della responsabilità da parte di ognuno di limitare il consumo di risorse e di minimiz-zare la ricaduta sull’ambiente del proprio agire, impone a CLC di controllare attentamente ogni propria attività e di adottare ogni accorgimento necessario per ridur-re le emissioni in atmosfera, ridurre la produzione di rifiuti e raccogliere in maniera differenziate quelli inevi-tabilmente prodotti nei cantieri e nelle sedi operative.

Oltretutto una corretta gestione del consumo ener-getico, dell’utilizzo dell’acqua e della raccolta differenziata porta ad un risparmio economico per la Cooperativa ed un indubbio vantaggio per la collettività. Per i motivi appena descritti possiamo affermare, anche con i numeri che seguono, che rispettare l’ambiente CONVIENE”.

La dimostrazione del crescente impegno nel rispetto dell’ambiente da parte della CLC è evidenziato da alcuni indicatori di performance ottenuti nel biennio 2009-2010 che confrontati con quelli del 2011 evidenziano il miglio-

ramento, in termini relativi, dei vari indicatori.

Consumi energetici

Attraverso controlli mensili la Cooperativa effettua il costante monitoraggio dei consumi elettrici della propria sede e di ogni cantiere dislocato sul territorio regionale.

Dall’analisi dei dati, in relazione ai macchinari uti-lizzati e alle fasi di lavorazione, si definiscono a mano a mano, accorgimenti, azioni ed investimenti mirati alla

2009 2010 2011

Energia elettrica (KWh) 217.878 257.085 315.050

Tep 54,46 64,27 78,76

riduzione dei consumi e al risparmio energetico. Negli scorsi anni, ad esempio, sono stati installati

pannelli solari per la produzione di acqua calda a ser-

vizio dei bagni e delle docce negli spogliatoi del ma-

gazzino. Continua anche nel 2011 la campagna di sensibi-

lizzazione ai soci e dipendenti attraverso il periodico informativo aziendale “CLC Comunica” nel quale si trova un’apposita rubrica di informazione sul risparmio energetico per le famiglie.

Presso la sede è stata inoltre adottata una proce-dura di verifica per lo spegnimento dei fan coil al di fuori degli orari di lavoro mediante installazione di un apposito timer sulla linea elettrica dedicata, regolato in base agli orari di apertura e chiusura della sede azien-

dale.Nel corso del 2011 è stata predisposta l’installazio-

ne di crepuscolari, timer, sensori di presenza e fotocel-lule a comando dell’illuminazione dei piazzali degli uffici sede e del magazzino di via Cimarosa. Nel contempo tutte le 16 lampade a ioduri metallici da 400 W presenti a illuminazione dei piazzali esterni sono state sostituite con lampade a basso consumo energetico da 75 W.

La cooperativa sta inoltre valutando seriamente la concreta possibilità di installare un impianto foto-voltaico di oltre 100 Kwp sulla copertura della sede. L’impianto si propone di garantire sia un significativo ri-sparmio energetico per la CLC che una rendita econo-

mica aggiuntiva dovuta all’incentivo assicurato dal GSE sull’energia prodotta. In generale l’applicazione della tecnologia fotovoltaica consente:

• produzione di energia elettrica senza alcuna emis-sione di sostanze inquinanti;

• risparmio di combustibile fossile;• nessun inquinamento acustico;• soluzioni di progettazione del sistema compatibili

con le esigenze di tutela architettonica e ambienta-

le;• il possibile utilizzo per l’installazione dell’impianto di

superfici marginali (tetti, solai, terrazzi,…)

36 Bilancio Sociale 2011SO

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La gestione dei rifiuti

CLC raccoglie in maniera differenziata i rifiuti pro-

dotti tanto nella sede aziendale quanto nei cantieri. Tutti gli uffici della sede e del magazzino sono do-

tati di contenitori per la raccolta differenziata della carta (servizio Cartonetto, effettuato in collaborazione con A.AM.P.S., l’Azienda dei servizi ambientali di Livor-no). In più presso la sede sono presenti bidoni separati per la raccolta differenziata della plastica, dei tappi in PE, delle pile esauste e del materiale riciclabile.

Tutti gli uffici mobili dei cantieri vengono dotati di n.2 bidoni per la raccolta differenziata dei rifiuti non provenienti da attività di costruzione: plastica-allumi-nio-vetro, rifiuti indifferenziati.

La CLC inoltre, in ogni cantiere, opera la suddivisio-

ne dei rifiuti prodotti che vengono raccolti in maniera differenziata, distinguendoli secondo le caratteristiche di provenienza e pericolosità, e conferiti separatamente alle aziende specializzate nella raccolta dei rifiuti, com-

pilando gli appositi formulari in modo che ogni dato possa essere verificato e, ovviamente, tenuto sotto controllo.

Consumo carburanti

Anche i consumi dei veicoli aziendali e delle mac-chine operatrici vengono tenuti costantemente sotto controllo e nell’acquisto dei macchinari si ricercano sempre quelli che garantiscono le migliori performan-

ce in termini ambientali.

L’aumento nominale dei consumi di carburante da parte della CLC passato da 130.000 a 147.992 risul-ta legato indissolubilmente all’aumento del parco auto aziendali passato da 28 a 35 oltre che dall’aumento della distribuzione spaziale delle commesse generato da un espansione del raggio di azione economico aziendale.

In realtà riportando il dato ad una equivalenza chilometrica e considerando il residuo di carburante effettivo al 31.12 dovuto alla riserva nei serbatoi dei mezzi bifuel la cui dotazione è passata dal 3% al 20% , è certamente riscontrabile un sostanziale mantenimen-

to della percentuale di consumi di carburante prodotti dalla CLC, se non un’ apprezzabile riduzione dovuta alla sempre maggiore attenzione nel controllo di gestione e alle pratiche ambientali poste in opera dalla coope-

rativa.In tale ottica la CLC ha dichiarato il proprio impe-

gno, nel Piano di miglioramento ambientale, a modifi-

care il parco auto aziendale sostituendo gradualmente tutte i mezzi obsoleti alimentati a gasolio con mezzi bifuel con alimentazione benzina-gpl o benzina-me-tano.

Consumi idrici

Anche in merito ai consumi idrici effettuati in ogni cantiere, nel magazzino e nella sede viene svolta una costante rilevazione finalizzata a verificare quali fasi delle lavorazioni portano ad un maggiore consumo, al fine di studiare accorgimenti che ottimizzino l’uso di questa fondamentale risorsa naturale.

Nel corso del biennio 2010-2011 tutti i lavabi e le docce presenti nei servizi igienici di sede, magazzino e cantieri sono stati dotati di riduttori di flusso e i WC di scarichi a doppio comando, in maniera da garantire un riduzione fino al 50 % del consumo di acqua.

2009 2010 2011

Acqua (mc) 9075 6069 5324

2009 2010 2011

Rifiuti prodotti (ton) 17.950 12.649 11.057

% rifiuti non pericolosi 99,97 99,96 99,99

% avviati al recupero n.d. n.d. 98,17

2009 2010 2011

Gasolio (litri) 124.575 130.000 147.992

Benzina (litri) n.d n.d. 5.735

GPL n.d. n.d. 6.387

Metano (kg) n.d. n.d. 195

Tep 111,00 115,83 141,90

Parco auto aziendale 2009 2010 2011

n. autovetture 28 28 35

% auto bifuel 3,57 17,85 20,00

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La sensibilità ambientaleLa certificazione ambientale ISO 14001 ottenu-

ta da CLC nel 2009 stimola e induce la Cooperativa alla costante ricerca del miglioramento delle proprie performance ambientali; per questo ogni occasione viene utilizzata per attivare un’azione che porti verso un migliore utilizzo delle risorse impiegate per la vita dell’azienda.

Uno degli esempi può essere l’utilizzo dei prodotti “verdi”.

La CLC nel corso del 2011 ha utilizzato sia negli uffici che nei cantieri l’80,99% di carta marcata FSC (Forest Stewardship Council), il marchio che identifica i prodotti contenenti legno proveniente da foreste gesti-te in maniera corretta e responsabile secondo rigorosi standard ambientali, sociali ed economici.

Descrizione 2009 2010 2011

Carta utilizzata 1945 2054 2151,34

% carta FSC 0,00% 3,82% 80,99

Anche nell’approvvigionamento dei materiali CLC predilige il ricorso ad aziende certificate ISO 14001 ed EMAS, al fine di dare il proprio contributo alla dif-fusione della certificazioni di qualità ambientale tra le imprese.

Descrizione 2009 2010 2011

Fornitori certificatiISO 14001 2,76% 5,51% 6,18

In termini di impegno indiretto nei confronti dell’ambiente la CLC ha promosso diverse iniziative con l’obiettivo comune di sensibilizzare i propri soci e dipendenti, oltre che l’opinione pubblica e gli stakehol-der in genere, verso comportamenti sostenibili che fac-

ciano comprendere gli effetti e gli impatti che le scelte adottate possono avere sull’ambiente.

Nello specifico nel corso del 2011, nell’ambito del progetto InTeGRA, è stato organizzato per tutti i soci e i dipendenti un corso formativo della durata di 2 ore in collaborazione con A.AM.P.S. (Azienda Ambientale di Pubblico Servizio di Livorno). Il corso dal titolo “Edu-cazione al comportamento ambientale” è servito per facilitare la comprensione e l’acquisizione delle cono-

scenze necessarie ad una corretta gestione dei rifiuti. Tutti i tecnici della CLC sono stati coinvolti per 114

ore nel corso del 2011 in un corso, finanziato dalla Provincia di Livorno e organizzato dall’ELSE - Ente Li-

vornese Scuola Edile, dal titolo “La gestione dei rifiuti nel cantiere Edile” con l’obiettivo di divulgare le nozio-

ni normative e tecniche di base per una gestione dei rifiuti, con particolare attenzione alle terre e rocce di scavo, prodotti nell’ambito del cantiere edile.

Per quanto riguarda il risparmio energetico nel corso del 2011 la CLC ha partecipato al Earth Hour. L’obiettivo di Earth Hour 2011 è coinvolgere Istituzio-

ni, Cittadini e Aziende ad andare “Oltre l’ora” impe-

gnandosi non solo a spegnere le luci durante l’Earth Hour ma anche, manifestando attraverso diverse azioni o attraverso degli eco-consigli, l’impegno nei confronti del pianeta. Il cittadino che rinuncia all’ auto un giorno a settimana, una scuola che installa pannelli solari sul tetto, un comune che costruisce piste ciclabili, ed ogni piccola azione contribuisce a proteggere l’unico pianeta che abbiamo.

Altra iniziativa pubblicizzata nel 2011 è stata la “Settimana Europea dei Rifiuti”, un progetto promosso da una ventina di paesi dell’Unione Europea, grazie al supporto del programma LIFE+, volto a sensibilizzare la cittadinanza sul tema della “prevenzione” dei rifiuti, per aumentare la consapevolezza sulle eccessive quan-

tità di scarti prodotti e accrescere la conoscenza delle possibili strategie di riduzione, mettendo in risalto le connessioni esistenti tra riduzione dei rifiuti, sviluppo sostenibile e lotta contro i cambiamenti climatici.

CLC ha partecipato inoltre a M’illumino di meno, la Giornata del Risparmio Energetico 2011, special edi-tion per i 150 anni dall’unità d’Italia. Come ogni anno la trasmissione radiofonica Caterpillar invita comuni, as-sociazioni, scuole, aziende e case di tutt’Italia ad aderire all’iniziativa creando quel “silenzio energetico”, per fare spazio, dove possibile, ad un’accensione virtuosa, a base di fonti rinnovabili. Serve sempre di più imparare a ri-sparmiare, a produrre meglio e a pretendere energia pulita per tutti.

Nel corso del 2010 la CLC aveva aderito al pro-

getto LACRe (Local Alliance for Climate Responsibility), un progetto promosso dalla Provincia di Livorno che si pone come obiettivo principale quello di contribuire alla lotta ai cambiamenti climatici attraverso la realiz-zazione di partnership pubblico-privato che, facendo perno sulla Responsabilità Sociale di Impresa, promuo-

vano strategie efficaci per ottenere una riduzione delle emissioni di gas serra.

Nel corso del 2011 è avvenuto, da parte della Pro-

vincia di Livorno e i firmatari del protocollo, il moni-toraggio del percorso di riduzione delle proprie emis-sioni di gas climalteranti (carbon footprint), finalizzato all’aumento del benessere e allo sviluppo sostenibile del territorio locale di riferimento.

Bilancio Sociale 2011 39

L#intergenerazionalitàLa cooperativa è una società di persone che si or-

ganizzano per fare impresa e che non possono prescin-

dere dalla intergenerazionalità come principio e come valore.

Come principio confermando quello cosiddetto della “porta aperta” in quanto il ricambio generazionale è opportuno ed indispensabile sia in termini economici sia in termini culturali e di nuove conoscenze.

Come valore in virtù della creazione di un patrimo-

nio cooperativo sotto forma di riserve indivisibili che rimane a disposizione delle future generazioni.

Tra i compiti dei Soci che sono la centralità della Cooperativa, vi sono anche quelli di trasmettere alle nuove generazioni un comportamento consapevole e coerente rispetto ai valori e gli obiettivi condivisi quali: coesione sociale, identità, collaborazione e senso di ap-

partenenza ad un movimento più ampio.Ai nuovi ed ai giovani in particolare spetta racco-

gliere la cultura, quella del lavoro ma non solo, creata in cooperativa per intercettare ed interpretare i nuovi bisogni dei lavoratori mantenendo sempre alto il livello di attenzione nei loro confronti in quanto persone.

Dare continuità alle specificità degli individui, uomini e donne, attraverso l’applicazione pratica del concetto di merito e valorizzare le capacità di ognuno attraverso collocazioni gratificanti è importante per far esprimere il massimo delle potenzialità collaborative e senso di protagonismo.

La Cooperativa è quindi da considerarsi un model-lo di impresa dinamico per opportunità di lavoro, per la possibilità di realizzare aspirazioni personali, per miglio-

rare le proprie condizioni di vita ed essere, attraverso la continua interpretazione dei cambiamenti della società e dei mercati, sempre in grado di affrontare al meglio le sfide che ci riserva il futuro.

Gli impegniI nostri impegni futuri devono trovare ancoraggio

nella centralità del rapporto sociale.La salvaguardia della stabilità interna, della coesione

e della identità aziendale vanno continuamente prati-cate e coniugate con l’economicità, la professionalità

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e soprattutto con le motivazioni sociali dei singoli e le rispettive capacità ed i valori.

Dobbiamo confermare nel tempo, per dare du-

rabilità e sostenibilità, un equilibrio tra competenze professionali e qualità morali del lavoratore socio nella convinzione che le nostre persone costituiscono l’ele-

mento strategico di competitività ed efficienza.Mantenere un alto livello di buona reputazione

dell’azienda è il migliore dei modi per avere basi soli-de per un costante ricambio generazionale, lavorando concretamente e seriamente per dare l’opportunità alla Cooperativa di svilupparsi ed evolversi attraverso azioni che valorizzino il principio del merito quale prio-

ritario investimento nel lavoro.Cogliere le opportunità che si presentano trami-

te il radicamento con il territorio che per noi significa esprimere tutte le capacità di fare sistema cioè instau-

rare relazioni positive con gli organismi istituzionali e le altre imprese al fine di integrare le varie specificità e

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ROpresenziare il mercato con una maggiore competitività. Una visione coerente con il modello di crescita in cui crediamo ovvero di sviluppo sobrio ed equilibrato.

Interagire nell’ambito del mondo cooperativo esprimendo la massima capacità di fare rete certi della condivisione di obiettivi e valori comuni per affrontare il mercato con il favore di una collaborazione proficua, un’ottimizzazione delle risorse ed in maniera più strut-turata.

Nella convinzione di crescere in maniera armonica ed equilibrata, dobbiamo perseguire l’efficienza come impegno per il rispetto della qualità, dell’ambiente, del-la sicurezza e dei tempi di consegna dei lavori quali elementi di promozione dell’azienda ed a garanzia dei nostri clienti.

Dare continuità alla credibilità aziendale e societa-

ria attraverso il rispetto delle regole, la correttezza nel-le relazioni al fine di emergere e cercare di eccellere in un mercato particolare come quello delle costruzioni.

Via L. Boccherini, 11 - 57124 LivornoTel. 0586 868711 - Fax 0586 867376

e-mail: [email protected] - www.clc-coop.comP. Iva e Cod. Fisc. 01222090498

Il Bilancio Sociale 2011è disponibile

sul sito internet:

www.clc-coop.com

Progetto Grafico: Stefano Lucarelli, LivornoStampa:

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