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Dipartimento Processi Organizzativi RISCHIO DA AGENTI BIOLOGICI Vanessa Manni [email protected]

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Dipartimento Processi Organizzativi

RISCHIO DA AGENTI BIOLOGICI

Vanessa [email protected]

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2 CLASSIFICAZIONE DEI RISCHICLASSIFICAZIONE DEI RISCHI

RISCHI PER LA SICUREZZA

dovuti a

StruttureMacchineImpianti elettriciIncendio - EsplosioniSostanze e preparati pericolosi

Organizzazione del lavoroFattori psicologiciFattori ergonomici

RISCHI PER LA SALUTE

dovuti a

RISCHI TRASVERSALI O ORGANIZZATIVI

dovuti a

Agenti chimici

Agenti biologici

Agenti fisici

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3 AGENTI BIOLOGICIAGENTI BIOLOGICI

I microrganismi sono presenti ovunque nell’ambiente, la maggior parte di essi sono innocui per gli esseri umani e svolgono inoltre molte funzioni importanti.

Essi possono essere utilizzati per la produzione di farmaci o per la degradazione di sostanze inquinanti in ambienti contaminati, oltre ad essere responsabili della produzione di circa la metà della quantità di ossigeno che normalmente respiriamo.

Alcuni microrganismi possono esserecausa di infezioni, allergie, o esplicare effetti tossici, costituendo quindi un problema che coinvolge direttamente il settore occupazionale

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Per lungo tempo il rischio biologico in ambitolavorativo è stato considerato soprattutto come RISCHIO INFETTIVO per quei gruppi di lavoratori esposti a microorganismi in ambito sanitario e per quelli a rischio di contrarre zoonosi (veterinari, agricoltori ecc.).

RISCHIO BIOLOGICORISCHIO BIOLOGICO

Successivamente tra i rischi di natura biologica sono stati riconosciuti quelli allergici e tossici.

È stato così possibile ricondurre ad esposizionilavorative a muffe, funghi, endotossine battericheed enzimi, sindromi irritative delle mucose edelle prime vie respiratorie ecc.

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5 RISCHIO BIOLOGICORISCHIO BIOLOGICO

E’ possibile individuare 2 diverse tipologie di rischio biologico in ambito occupazionale:• rischio biologico generico: presente in tutti gli ambienti di lavoro;• rischio biologico specifico: proprio della mansione svolta.

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Il rischio biologico specifico è a sua volta distinguibile in:a) rischio biologico deliberato: si manifesta quando una determinata attività prevede l’uso deliberato, intenzionale, di agenti biologici, per es. si usa un microrganismo nella produzione di generi alimentari; in tal caso l’agente biologico è ben noto e viene intenzionalmente introdotto nel ciclo lavorativo per esservi trattato, manipolato, trasformato o per sfruttarne le proprietà biologicheb) rischio biologico potenziale: deriva da una esposizione non intenzionale, potenziale ad agenti biologici; per esempio separazione dei rifiuti o attività agricole.

RISCHIO BIOLOGICORISCHIO BIOLOGICO

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Servizi sanitari (compresi isolamento e post-

mortem)

Laboratori clinici, veterinari e diagnostici (esclusi i

laboratori di microbiologia) Impianti di smaltimento di rifiuti e raccolta di rifiuti

speciali potenzialmente infetti

Impianti di depurazione delle acque reflue

Industrie alimentari

Agricoltura

Contatto con animali e/o con prodotti di origine

animale

ATTIVITÀ CHE POTENZIALMENTE ESPONGONO ATTIVITÀ CHE POTENZIALMENTE ESPONGONO AD AGENTI BIOLOGICI (ALL XLIV)AD AGENTI BIOLOGICI (ALL XLIV)

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8 RISCHIO DA AGENTI BIOLOGICIRISCHIO DA AGENTI BIOLOGICI

Il recepimento a livello nazionale delle direttive comunitarie con la promulgazione del D.Lgs. 626/1994, ha colmato una lacuna nel corpo

legislativo italiano in tema di tutela della salute in ambito professionale

TITOLO VIII ex D.Lgs. 626/1994

Recepimento della Direttiva Europea 2000/54/CE

Titolo X del D.Lgs 9 Aprile 2008, n° 81 (Testo Unico sulla salute e

sicurezza sul lavoro)

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9 TITOLO X D.LGS 81/2008TITOLO X D.LGS 81/2008

CAPO I Campo di applicazioneDefinizioni

ClassificazioneComunicazioneAutorizzazione

CAPO II Obblighi del Datore di Lavoro

CAPO III Sorveglianza Sanitaria

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10 CAMPO DI APPLICAZIONECAMPO DI APPLICAZIONE

Le norme del presente titolo si applicano a tutte le attività lavorative nelle quali vi è rischio di esposizione ad agenti biologici

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Virus Batteri

Parassiti Funghi

Colture cellulari Ecc

AGENTI BIOLOGICIAGENTI BIOLOGICI

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12 DEFINIZIONIDEFINIZIONI

Agente Biologico: Qualsiasi microrganismo, anche se geneticamente modificato, coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni, allergie o intossicazioni

Microrganismo: Qualsiasi entità microbiologica, cellulare o meno, in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico

Coltura cellulare: Il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari

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13 CLASSIFICAZIONECLASSIFICAZIONE

Classificazione analitica dei microrganismi in base alla loro pericolosità per l’uomo

(art. 278; All. XLVI)

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14 CLASSIFICAZIONE AGENTI BIOLOGICICLASSIFICAZIONE AGENTI BIOLOGICI

InfettivitàCapacità di sopravvivere alle difese dell’ospite e di moltiplicarsi in esso (penetrazione e moltiplicazione)PatogenicitàCapacità di produrre malattia a seguito di infezione (produzione di malattia)TrasmissivitàCapacità di essere trasmesso da un soggetto portatore o malato ad un soggetto non infetto (contagio di soggetti suscettibili)NeutralizzabilitàDisponibilità di efficaci terapie o misure profilattiche (vaccini) per prevenire la malattia

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15 CLASSIFICAZIONE AGENTI BIOLOGICICLASSIFICAZIONE AGENTI BIOLOGICI

Gruppo I

Agente che presenta poche probabilita' di causare malattie in soggetti umani;

Es. Lattobacilli

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16 CLASSIFICAZIONE AGENTI BIOLOGICICLASSIFICAZIONE AGENTI BIOLOGICI

Gruppo II

Agente che può causare malattie in soggetti umani e costituire un rischio per i lavoratori; è poco probabile che si propaga nella comunità; sono di norma disponibili efficaci misure profilattiche o terapeutiche

Es. Morbillo, Salmonella, Legionella

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17 CLASSIFICAZIONE AGENTI BIOLOGICICLASSIFICAZIONE AGENTI BIOLOGICI

Gruppo III

Agente che può causare malattie gravi in soggetti umani e costituisce un serio rischio per i lavoratori; l'agente biologico può propagarsi nella comunità, ma di norma sono disponibili efficaci misure profilattiche o terapeutiche;

Esempio: HIV**, antrace, HBV, HCV

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18 CLASSIFICAZIONE AGENTI BIOLOGICICLASSIFICAZIONE AGENTI BIOLOGICI

Gruppo IV

Agente biologico che può provocare malattie gravi in soggetti umani e costituisce un seriorischio per i lavoratori e può presentare un elevato rischio di propagazione nella comunità; non sono disponibili, di norma, efficaci misure profilattiche o terapeutiche

Es. Virus Ebola, Lassa, Vaiolo

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Agente biologico Classificazione Rilievi

Bordetella pertussis 2 V

Virus del morbillo 2 V

Virus della poliomielite 2 V

Virus HIV 3 D

Virus Ebola 4

Febbre gialla 3 V

Aspergillus fumigatus 2 ACandida albicans 2 AClostridium botulinum 2 TClostridium tetani 2 T,VEscherichia coli 2

Haemophilus influenzae 2 VHelicobacter pylori 2

Blastomyces dermatitidis 3 ACorynebacterium diphtheriae 2 T,V

ALLEGATO XLVI ALLEGATO XLVI

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21CLASSIFICAZIONE AGENTI BIOLOGICICLASSIFICAZIONE AGENTI BIOLOGICI

Allegato XLVIAllegato XLVI

Comprende un elenco di tutti gli agenti biologici patogeni per l’uomo (Gruppi 2-3-4)

E’ costituita in relazione agli effetti sull’individuo sano, non tiene conto degli stati individuali eventualmente predisponenti a determinate patologie:

E’ il medico competente che sulla base degli accertamenti anamnestici e delle visite terrà

conto di tali fattori predisponenti nell’idoneità del lavoratore alla specifica mansione

Fattori fisiologici: Es. Gravidanza Fattori patologici: Immunodeficienze, patologie croniche, ipersensibilità

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22 FONTI DI INQUINAMENTO BIOLOGICO FONTI DI INQUINAMENTO BIOLOGICO

Presenza umana quali personale, pubblico (fonti di peli,

pelle, saliva, starnuti, ecc)

Ingresso nell’ambiente indoor di aria outdoor

variamente contaminata

Crescita di microrganismi su idonei substrati indoor

(esempio substrati umidi, materiali di costruzione,

materiali di arredamento) e successiva dispersione

Impianto di condizionamento centralizzato che oltre a

contribuire a veicolare bio-aerosol, può esso stesso

diventare fonte di inquinamento biologico se non

sottoposto a corretta manutenzione

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23 BIOAEROSOLBIOAEROSOL

Materiale particellare di origine biologica disperso

nell’aria

COSTITUENTI:

Microrganismi (batteri, funghi, virus, ecc.)

Loro parti (tossine)

Pollini

Parti di animali (peli, scaglie, ecc.)

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Oltre all’uomo, un’ulteriore sorgente di infezione è

rappresentata da animali malati, che hanno

contratto un particolare tipo di malattie denominate

ZOONOSI

salmonellosi, brucellosi, carbonchio, rabbia, ecc.

FONTI DI INQUINAMENTO BIOLOGICOFONTI DI INQUINAMENTO BIOLOGICO

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25 FONTI DI INQUINAMENTO BIOLOGICOFONTI DI INQUINAMENTO BIOLOGICO

Interazione con pazienti infetti, manovre invasive,

raccolta/smaltimento rifiuti

Contatto con materiali biologici, strumenti

diagnostici e terapeutici

Analisi microbiologiche, anatomia patologica

Attività di servizio veterinario

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26 VALUTAZIONE DEL RISCHIO (Art. 271)VALUTAZIONE DEL RISCHIO (Art. 271)

Informazioni disponibili relative alle caratteristiche dell'agente biologico e delle modalità lavorative, ed in particolare: a)della classificazione degli agenti biologici  b)dell'informazione sulle malattie che possono essere contratte; c)dei potenziali effetti allergici e tossici; d)della conoscenza di una patologia della quale è affetto un lavoratore, in correlazione all'attività lavorativa svolta;e)delle eventuali ulteriori situazioni rese note dall'autorità sanitaria competente che possono influire sul rischio;f) del sinergismo dei diversi gruppi di agenti biologici utilizzati. Ripetuta ogni tre anni oppure in occasione di

modifiche dell'attività lavorativa

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Nelle attività, quali quelle riportate a titolo esemplificativo nell'allegato XLIV, che, pur non comportando la deliberata intenzione di operare con agenti biologici, possono implicare il rischio di esposizioni dei lavoratori agli stessi, il datore di lavoro può prescindere dall'applicazione delle disposizioni di cui agli articoli 273, 274, commi 1 e 2, 275, comma 3, e 279, qualora i risultati della valutazione dimostrano che l'attuazione di tali misure non è necessaria

VALUTAZIONE DEL RISCHIOVALUTAZIONE DEL RISCHIO

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Art. 273: Misure Igieniche

VALUTAZIONE DEL RISCHIOVALUTAZIONE DEL RISCHIO

Art. 275 Misure specifiche per i laboratori e gli stabulari c.3:Nei laboratori comportanti l'uso di materiali con possibile contaminazione da agenti biologici patogeni per l'uomo e nei locali destinati ad animali da esperimento, possibili portatori di tali agenti, il datore di lavoro adotta misure corrispondenti almeno a quelle del secondo livello di contenimento.

Art. 274 Misure specifiche per strutture sanitarie e veterinarie, c. 1 e 2: 1.Il DL, in sede di V.R., presta particolare attenzione alla possibile presenza di agenti biologici nell'organismo dei pazienti o degli animali e nei relativi campioni e residui e al rischio che tale presenza comporta in relazione al tipo di attività svolta.2. Il DL definisce e provvede a che siano applicate procedure che consentono di manipolare, decontaminare ed eliminare senza rischi per l'operatore e per la comunità, i materiali ed i rifiuti contaminati.

Art. 279: Sorveglianza Sanitaria: Prevenzione e controllo

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29 MISURE GENERALI DI TUTELAMISURE GENERALI DI TUTELA

Sorveglianza Sanitaria (capo III Art.279)

Prevenzione e controllo

Registro degli esposti e

degli eventi accidentali

Registro dei casi di

malattia e decesso

Informazione Formazione (art.278)

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30 INFORMAZIONI E FORMAZIONE (INFORMAZIONI E FORMAZIONE (art.278)art.278)

Nelle attività in cui la V.R. evidenzia rischi per la salute dei lavoratori, il datore di lavoro fornisce ai lavoratori, sulla base delle conoscenze disponibili, informazioni ed istruzioni, in particolare per quanto riguarda:a) i rischi per la salute dovuti agli agenti biologici utilizzati;b) le precauzioni da prendere per evitare l'esposizione;c) le misure igieniche da osservare;d) la funzione degli indumenti di lavoro e protettivi e dei DPI ed il loro corretto impiego;e) le procedure da seguire per la manipolazione di agenti biologici del gruppo 4;f) il modo di prevenire il verificarsi di infortuni e le misure da adottare per ridurne al minimo le conseguenze.

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31 INFORMAZIONI E FORMAZIONEINFORMAZIONI E FORMAZIONE

Il datore di lavoro assicura ai lavoratori una formazione adeguata in particolare in ordine a quanto indicato per l’informazione.

L'informazione e la formazione sono fornite prima che i lavoratori siano adibiti alle attività in questione, e ripetute, con frequenza almeno quinquennale, e comunque ogni qualvolta si verificano nelle lavorazioni cambiamenti cheinfluiscono sulla natura e sul grado dei rischi.

Nel luogo di lavoro sono apposti in posizione ben visibile cartelli su cui sono riportate le procedure da seguire in caso di infortunio od incidente.

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32 SORVEGLIANZA SANITARIASORVEGLIANZA SANITARIA

Qualora l’esito della valutazione del rischio ne rilevi la necessità, i lavoratori esposti ad agenti biologici

sono sottoposti alla sorveglianza sanitaria

Il datore di lavoro, su conforme parere del medico competente, adotta misure protettive particolari per quei lavoratori per i quali, anche per motivi sanitari individuali, si richiedono misure speciali di protezione, fra le quali:a) la messa a disposizione di vaccini efficaci per queilavoratori che non sono già immuni all'agente biologico presente nella lavorazione, da somministrare a cura del medico competente;b) l'allontanamento temporaneo del lavoratore

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33MISURE TECNICHE, ORGANIZZATIVE, MISURE TECNICHE, ORGANIZZATIVE,

PROCEDURALI (ART. 272)PROCEDURALI (ART. 272)Evitare l’uso dell’agente pericoloso, o sostituirlo

con uno meno pericoloso (dove possibile)

Limitare al minimo il numero di lavoratori esposti

Progettare adeguatamente i processi lavorativi anche attraverso l’uso di dispositivi di sicurezza atti a

proteggere dall’esposizione accidentale ad agenti biologici

Adottare misure di protezione collettiva

Adottare dispositivi di protezione individuale (D.P.I.)

Adottare misure igieniche per prevenire la propagazione di un agente fuori dal luogo di

lavoro

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Definire procedure di emergenza

Verificare la presenza di agenti biologici sul luogo di lavoro fuori dal contenimento fisico primario

Elaborare idonee procedure per prelevare, manipolare e trattare campioni di origine umana

ed animale campioni in sicurezza di agenti biologici nel luogo di lavoro

MISURE TECNICHE, ORGANIZZATIVE, MISURE TECNICHE, ORGANIZZATIVE, PROCEDURALI (ART. 272)PROCEDURALI (ART. 272)

Utilizzare il segnale di rischio biologico rappresentato nell’allegato XLV

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Predisporre i mezzi necessari per la raccolta, lo smaltimento e l’immagazzinamento dei rifiuti mediante l’impiego di contenitori adeguati ed

identificabili eventualmente dopo idoneo trattamento dei rifiuti stessi

Elaborare idonee procedure per manipolazione e trasporto campioni in sicurezza di agenti biologici

nel luogo di lavoro

MISURE TECNICHE, ORGANIZZATIVE, MISURE TECNICHE, ORGANIZZATIVE, PROCEDURALI (ART. 272)PROCEDURALI (ART. 272)

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36 MISURE IGIENICHE (ART. 273)MISURE IGIENICHE (ART. 273)

•Servizi sanitari adeguati provvisti di docce con

acqua calda e fredda, nonché, se del caso, di

lavaggi oculari e antisettici per la pelle; 

•Indumenti protettivi od altri indumenti idonei, da

riporre in posti separati dagli abiti civili, tolti quando

il lavoratore lascia la zona di lavoro, disinfettati,

puliti e, se necessario, distrutti; 

•Dispositivi di protezione individuale, ove non siano

monouso, controllati, disinfettati e puliti dopo ogni

utilizzazione.

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Nelle aree di lavoro in cui c'è rischio di

esposizione è vietato assumere cibi e

bevande, fumare, conservare cibi, usare

pipette a bocca e applicare cosmetici

MISURE IGIENICHEMISURE IGIENICHE

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38ESEMPI DI INTERVENTI DI ESEMPI DI INTERVENTI DI

PREVENZIONE/PROTEZIONE PREVENZIONE/PROTEZIONE

Rimozione della causa dell’inquinamento

(esempio eliminazione di materiali

contaminati, eliminazioni delle sorgenti di

incubazione) Manutenzione periodica dei sistemi di

condizionamento tramite pulizia e sostituzione

dei filtri, pulizia delle condotte, uso di

disinfettanti opportuni con particolare

attenzione ai punti di raccolta della condensaAdeguato numero di ricambi d’aria

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Adeguata pulizia dei luoghi di lavoro

Nei locali aperti al pubblico si dovrà prevedere

oltre ad una quotidiana pulizia dei pavimenti,

finestre, sportelli per il pubblico, banchi e tavoli

da lavoro e assicurare opportuno numero di

ricambi d’aria; è opportuno anche provvedere a

periodica disinfezione degli ambienti di lavoro

ESEMPI DI INTERVENTI DI ESEMPI DI INTERVENTI DI PREVENZIONE/PROTEZIONE PREVENZIONE/PROTEZIONE

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40 ESEMPI DI INTERVENTI DI ESEMPI DI INTERVENTI DI PREVENZIONE/PROTEZIONE PREVENZIONE/PROTEZIONE

Analisi su apparecchi e strumenti di lavoro (telefoni, computer) hanno rilevato in percentuali elevate la presenza di agenti biologici, anche potenzialmente patogeni, che possono dar luogo a:

dermatiti

eruzioni cutanee

affezioni del tratto respiratorio

infezioni degli occhi

ecc.

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Lavarsi frequentemente le mani (asciugandosele con salviette monouso o getti di aria calda)

Evitare di sfregarsi gli occhi dopo avere usato la tastiera

Evitare di usare sempre lo stesso straccio per le varie operazioni di pulizia

Preferire un’opera di sanificazione periodica con disinfettanti specifici persistenti rispetto all’utilizzo dell’alcol etilico (molto volatile)

Ricordare che gli schermi a causa delle cariche elettrostatiche tendono ad attirare polveri e microrganismi, richiedono frequenti interventi di pulizia

ESEMPI DI INTERVENTI DI ESEMPI DI INTERVENTI DI PREVENZIONE/PROTEZIONE PREVENZIONE/PROTEZIONE

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42 CONTENIMENTO (All. XLVII)CONTENIMENTO (All. XLVII)

Insieme di misure tecniche organizzative e procedurali da adottare per ridurre al minimo le

possibilità di contagio

I livelli di contenimento dipendono dalla classe dell’agente biologico e dal

tipo di contatto prevedibile

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43 CONTENIMENTOCONTENIMENTO

Barriere di contenimento primario: misure di protezione collettiva (filtri hepa, aree in depressione, mescolatori di sicurezza, ecc.)

Barriere di contenimento secondario: dispositivi di protezione individuale (DPI): guanti, indumenti protettivi, facciali, ecc.

Più sono efficaci le barriere primarie, meno sono necessarie quelle secondarie

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44 CONTENIMENTOCONTENIMENTO

Può essere ottenuto con:

Barriere fisiche: isolamento, cappe biologiche, sterilizzazione, ecc.

Barriere chimiche: detersivi, disinfettanti

Barriere biologiche: vaccinazione

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45 DISPOSITIVI DI PROTEZIONE COLLETTIVADISPOSITIVI DI PROTEZIONE COLLETTIVA

Filtri Hepa/Ulpa

Aree in Depressione

Cappa Biologica

Disinfezione/ Sterilizzazione

Contenitori rigidi per taglienti o pungenti

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46 PRECAUZIONI UNIVERSALIPRECAUZIONI UNIVERSALI

Decreto del Ministero della Sanità del 28-9-90:

(Norme di prevenzione del contagio professionale da HIV nelle strutture sanitarie e assistenziali pubbliche e private)

Tutti gli operatori sanitari e non, la cui attività può comportare un contatto con i liquidi organici dei pazienti, devono adottare misure di barriera

idonee e comportamenti atti a prevenire l’esposizione della cute e delle mucose, nei casi in cui sia prevedibile un contatto accidentale e

osservare le norme previste da tale decreto

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47 PRECAUZIONI UNIVERSALIPRECAUZIONI UNIVERSALI

Liquidi organici: tutti i tipi di materiale biologico ed in particolare:

Sangue

Secrezioni vaginali

Liquido pericardico

Liquido Amniotico

Latte materno

Qualsiasi altro liquido contenente sangue

Tutti i pazienti, da questo punto di vista, devono considerarsi potenzialmente infetti

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48 PRECAUZIONI UNIVERSALIPRECAUZIONI UNIVERSALI

GuantiSempre indossati prima di venire a contatto con il paziente o nell’esecuzione di procedure con accesso vascolare. Vanno sostituiti ad ogni paziente

Lavaggio Mani Dopo aver rimosso i guanti, occorre lavare accuaratamente le mani con acqua e sapone

Mascherine, occhiali, coprifacciaDevono essere indossati durante l’esecuzione di procedure che possono determinare l’emissione di gocce di sangue o altri liquidi biologici

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SCOPO:

La distruzione della flora patogena in un determinato ambiente o substrato, quindi distruzione del microrganismo

DISINFEZIONEDISINFEZIONE

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Principali sostanze disinfettanti disponibili

Acqua ossigenata

Alcoli

Aldeidi

Ipoclorito di sodio

Cloro

Iodio

Iodofori

Polifenoli

Sali di ammonio quaternario

Clorexidina

DISINFEZIONEDISINFEZIONE

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51 CRITERI DI SCELTA PER IL DISINFETTANTECRITERI DI SCELTA PER IL DISINFETTANTE

Efficacia: spettro di azione, grado di attività

Utilizzo: facilità d’uso, compatibilità con i substrati, costo contenuto

Innocuità per chi lo impiega

Efficienza: elevato potere di penetrazione

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Intervento di bonifica ambientale più radicale in quanto rivolto ad uccidere qualsiasi forma

vivente

STERILIZZAZIONESTERILIZZAZIONE

Metodo di scelta per tutti i casi nei quali è necessaria la massima sicurezza (materiali e

strumenti chirurgici, farmaci che devono essere iniettati, colture di germi patogeni, rifiuti infetti

che devono essere eliminati)

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Fisico

Calore – secco o umido –

Radiazioni ionizzanti e ultraviolette

PROCEDIMENTI DI STERILIZZAZIONEPROCEDIMENTI DI STERILIZZAZIONE

Chimico

Ossido di etilene e aldeide glutarica

Meccanico

Filtrazione

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54 DISINFESTAZIONEDISINFESTAZIONE

Ha come scopo l’eliminazione dei vettori

I mezzi di cui disponiamo per l’attuazione pratica di tale metodica si dividono in: Disinfestanti integrali – (agiscono sia contro gli insetti che contro i ratti) Anidride solforosa e Acido cianidrico. Insetticidi – Piretrine, Composti clorurati organici, Composti organofosforici.Ratticidi – Alfa-naftil-tiourea e Preparati anticumarinici.

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55

Guanti

Indumenti di protezione (Camici)

Dispositivi di protezione del volto e delle vie

respiratorie

DPI PER GLI AGENTI BIOLOGICIDPI PER GLI AGENTI BIOLOGICI

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56 DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (DPI)DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (DPI)

Caratteristiche nel DLG.s 475/92

Rischi di morte o di lesioni gravi e di carattere permanente

III categoria

Inquinamento atmosfera respirabile o deficienza di ossigeno

Aggressioni chimiche e radiazioni ionizzanti

T > 100 °C

T< - 50 °C

Cadute dall’alto

Tensioni elettriche

Agenti Biologici

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57 ENTI ISTITUZIONALIENTI ISTITUZIONALI

http://www.ispesl.it

http://www.iss.it

http://www.medlav.unimo.it

http://www.unipd.it/ammi/spp/index.html

http://www.unipv.it/safety/welcome.html

http://www.cdc.gov/

http://www.ccohs.ca/

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58 www.ispesl.itwww.ispesl.it

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59 www.ispesl.itwww.ispesl.it

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60 www.ispesl.itwww.ispesl.it

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61 www.ispesl.itwww.ispesl.it

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62 www.ispesl.itwww.ispesl.it

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63 www.iss.itwww.iss.it

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64 http://www.medlav.unimo.it/ov/http://www.medlav.unimo.it/ov/

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65 http://www.unipd.it/ammi/spp/http://www.unipd.it/ammi/spp/index.htmlindex.html

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66 http://www.unipv.it/safety/http://www.unipv.it/safety/welcome.htmlwelcome.html

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67 http://www.cdc.gov/http://www.cdc.gov/

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68 http://www.ccohs.ca/http://www.ccohs.ca/

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