direttiva uso sostenibile dei prodotti fitosanitari e piano di azione nazionale
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Direttiva uso sostenibile dei prodotti fitosanitari e Piano di Azione Nazionale. Vigevano 29 A gosto 2013. Sviluppo sostenibile. è la capacità di soddisfare i bisogni dell'attuale generazione senza compromettere la capacità di quelle future di rispondere alle loro - PowerPoint PPT PresentationTRANSCRIPT
Direttiva uso sostenibile dei prodotti fitosanitari e Piano di Azione Nazionale
Vigevano 29 Agosto 2013
Sviluppo sostenibile
• è la capacità di soddisfare i bisogni dell'attuale generazione senza compromettere la capacità di quelle future di rispondere alle loro
• riconoscere il valore dei servizi ecosistemici, miltifunzionalità,
• frenare la diminuzione della biodiversità
• garantire al tempo stesso l’ approvvigionamento alimentare, la sicurezza alimentare per il consumatore
• la sicurezza alimentare, considerato bene pubblico fornito dai settori agricolo e alimentare a beneficio della società, diventerà un obiettivo strategico della PAC post 2013
Approvvigionamento e sicurezza alimentare
• la sicurezza alimentare rappresenterà nei prossimi decenni la sfida principale per i settori agricolo e alimentare a livello globale
• secondo una previsione dalla FAO, la popolazione mondiale arriverà a quasi 9,5 miliardi di persone entro il 2050 e, per nutrirla, la produzione alimentare mondiale dovrà raddoppiare rispetto agli attuali livelli
• nella UE 79 milioni di persone vivono ancora al di sotto del livello di povertà e che 16 milioni di cittadini ricevono aiuti alimentari attraverso enti di beneficienza.
Comitato Economico e Sociale Europeo sul tema "Sicurezza degli approvvigionamenti nei settori agricolo e alimentare nell'UE" (2011/C 54/04), relatore Armands Krauze,
La nuova norma
DIRETTIVA 2009/128/CE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 21 ottobre 2009 che istituisce un quadro per l’azione
comunitaria ai fini dell’utilizzo sostenibile dei pesticidi
• assicurare un elevato livello di protezione della salute umana e animale e dell’ambiente e garantire la biodiversità
• migliorare il funzionamento del mercato interno attraverso l’armonizzazione delle norme relative all’immissione sul mercato dei prodotti fitosanitari, stimolando nel contempo la produzione agricola
• promuovere l’uso della difesa integrata e di tecniche alternative non chimiche ai PF
Obiettivi
DIRETTIVA 2009/128/CE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 21 ottobre 2009 che istituisce un quadro per
l’azione comunitaria ai fini dell’utilizzo sostenibile dei pesticidi
• PAN/PAR• indicatori• applicazione per aree e/o per colture
RecepimentoDecreto Legislativo n. 150
14 agosto 2012 (GU n.202 del 30-8-2012 - Suppl. Ordinario n. 177)
“Attuazione della direttiva 2009/128/CE che istituisce un quadro per l'azione comunitaria ai
fini dell'utilizzo sostenibile dei pesticidi”
Ambito di applicazione
• definisce le misure per un uso sostenibile dei prodotti fitosanitari
• considera il principio di precauzione• armonizza le disposizioni con le politiche di sviluppo
rurale, dei regimi di sostegno e della condizionalità • si applica fatte salve le norme fitosanitarie
Attuazione
• Ministero delle politiche agricole• Ministero dell'ambiente• Ministero della salute• Regioni e le Provincie Autonome provvedono alla programmazione, all'attuazione, al coordinamento e al monitoraggio delle misure previste
Consiglio tecnico-scientifico Viene istituito entro 60 gg dall’entrata in vigore del decreto è costituito da 23 esperti di nomina di:• 4 Ministero delle politiche agricole, di cui uno con funzioni di
Presidente• 4 Ministero dell'ambiente di cui uno con funzioni di vice Presidente• 4 Ministero della salute• 1 Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca• 1 Ministero dello sviluppo economico• 9 Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le
Province autonome, di cui quattro da individuare nell'ambito del Gruppo difesa integrata
Consiglio tecnico-scientifico
• il Consiglio redige e propone il Piano di azione nazionale per la adozione
• il Consiglio, per lo svolgimento delle proprie funzioni, può avvalersi di esperti esterni
• il Consiglio provvede a consultare periodicamente i portatori di interesse.
Piano d’azione nazionale (PAN)• è approvato con decreto del MiPAAF, di concerto con il
MATTM e il Ministero della salute e d’intesa con le Regioni e PA su proposta del consiglio entro il 26 novembre 2012;
• definisce obiettivi, misure, modalità e tempi per ridurre i rischi e gli impatti dell'utilizzo dei prodotti fitosanitari su salute umana, ambiente e biodiversità
• promuove lo sviluppo e l'introduzione della difesa integrata e biologica
PANGli obiettivi del Piano riguardano i seguenti settori:• la protezione degli utilizzatori dei prodotti fitosanitari
e della popolazione interessata• la tutela dei consumatori• la salvaguardia dell'ambiente acquatico e delle acque
potabili• la conservazione della biodiversità e degli ecosistemi
PANla stesura del PAN tiene conto dell’impatto sanitario, socio-economico, ambientale ed agricolo delle misure previste e delle specifiche condizioni esistenti a livello nazionale, regionale e locale. Nella redazione del Piano tiene conto, altresì:• delle restrizioni d’uso in aree ed ambiti particolari,• dell’applicazione del principio di precauzione, ove ne
sussistano i presupposti;• della definizione di indicatori per il monitoraggio e la
valutazione delle misure in esso previste;
Contenuti rilevanti del PAN
• formazione per tutti gli utilizzatori professionali, i distributori e i consulenti sull’impiego dei prodotti fitosanitari
• informazione e sensibilizzazione. Il Piano definisce programmi di informazione e di sensibilizzazione della popolazione sui rischi e i potenziali effetti acuti e cronici per la salute umana, per gli organismi non bersaglio e per l’ambiente dei prodotti fitosanitari nonché sull’utilizzo di alternative non chimiche
• Controllo delle attrezzature 5/3 anni
Contenuti rilevanti del PAN• riduzione dell'uso dei prodotti fitosanitari o dei rischi in
aree specifiche quali– le aree utilizzate dalla popolazione quali parchi, giardini,
campi sportivi e le aree ricreative, i cortili e le aree verdi all’interno dei plessi scolastici, le aree gioco per bambini e le aree adiacenti alle strutture sanitarie;
– le aree protette di cui al d.lgs 152/2006, parte III, allegato 9, e altre aree designate ai fini di conservazione per la protezione degli habitat e delle specie;
– le aree trattate di recente frequentate dai lavoratori agricoli o ad essi accessibili.
Difesa fitosanitaria a basso apporto di PF
Difesa integrata obbligatoria, gli utilizzatori professionali di prodotti fitosanitari, a partire dal 1° gennaio 2014, applicano i principi generali della difesa integrata
obbligatoria, di cui all'allegato III
Difesa integrata volontaria, la difesa integrata volontaria rientra nella produzione integrata come definita dalla legge 3 febbraio 2011, n. 4
Agricoltura biologica, l'applicazione delle tecniche di agricoltura biologica disciplinata dal regolamento (CE) n. 834/2007
Compiti Aziende - Allegato III
• tecniche colturali adeguate • varietà resistenti/tolleranti• materiale di moltiplicazione sano e certificato• concimazioni equilibrate• prevenire la diffusione di organismi nocivi• salvaguardare gli organismi utili
Compiti Aziende - Allegato III
• sistemi di monitoraggio degli organismi nocivi• sistemi di previsione e di avvertimento• soglie d’intervento• metodi di lotta alternativi• utilizzo di prodotti selettivi a minore impatto
sulla salute e l’ambiente• strategie anti-resistenza
Compiti Aziende/PAN
• dimostrare di conoscere le principali avversità aziendali• dimostrare di disporre del collegamento o poter ricevere dati
meteorologici dettagliati per il territorio sul quale sono insediate• realizzare autonomamente o partecipare ai monitoraggi comprensoriali • conoscere gli esiti dei monitoraggio realizzati a carattere comprensoriale• conoscere eventuali soglie di intervento delle avversità oggetto dei
monitoraggi• conoscere le strategie anti-resistenza, tenere il registro dei trattamenti
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tra i vincoli che si potranno introdurre per la difesa integrata obbligatoria non ci saranno limitazioni nella
scelta dei prodotti fitosanitari
• attuazione dell’ allegato III• facile da applicare e misurare• bassa incidenza• Condizionalità ????
IPM obbligatoria
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Rispetto delle norme tecniche di coltura con limitazione nella scelta delle sostanze attive
IPM volontaria
necessità di misure di accompagnamentoda prevedersi nella prossima programmazione 2014-20
Cosa sta facendo Regione Lombardia
Valutazione tecnico economica di• programmi di confusione sessuale• applicazione di modelli previsionali• biobed• trappole a controllo remoto• valutazione di attrezzature innovative• Rete di assistenza tecnica• Check list di autovalutazione
IPM volontaria ipotesi• Introdurre registro trattamenti elettronico
Scenario futuro
• rispetto della norma• necessità di una difesa soddisfacente • riduzione del portafoglio dei PF• necessità di formazione• confronto con i portatori di interesse
Rete di collaborazione
programmazione/PAR
rete di assistenza tecnica
centri di ricerca
organizzazioni di produttori
portatori di interessi
professionisti
innovazione di processso
Confronto fra le diverse valutazioni d’impatto realizzate dalla Commissione, dall’ENEA e dall’ECPA
%Sostanze che incontrano i criteri di
cut-off
%Sostanze
candidate alla sostituzione
%Totale delle
sostanze
Valutazione della Commissionesostanze presenti in Allegato I nel 2006 5 15 20Valutazione ENEAsu 141 sostanze in Allegato I nel dicembre 2007 6 14 20Valutazione ENEAsu 113 sostanze ancora in fase di valutazione nel dicembre 2007
7 22 29
Valutazione ENEASul totale delle sostanze considerate (= 254)
7 18 25
Valutazione ECPA (European Crop Protection Association)su tutte le sostanze eccetto quelle presenti nella IV lista
30 > 50 60