dirigere l’innovazione. il percorso formativo per...
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Dirigere l’innovazione.Il percorso formativo per
Dirigenti scolastici
PON Per la scuola competenze e ambienti per l’apprendimento
13 dicembre 2016I.C. D’avarna
Le competenze per l’e-leadership5
Le competenze di e-leadership sono utili per:
● sfruttare le opportunità offerte dall’iICT e, in particolare, dalweb;
● assicurare performance più efficienti ed efficaci di diversi tipidi organizzazioni;
● esplorare le possibilità di nuovi modi di condurre processiorganizzativi di business e amministrativi;
● avviare nuovi business;
● valutare dati, informazioni e contenuti digitali;
● gestire dati, informazioni e contenuti digitali.
Fonte: European Forum sull’e-skill – Commissione UE
Cosa vuol dire essere e-leader?6
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Caratteristiche della leadership |2
La forte attitudine dell’e-leader a “vedere” il cambiamento si traduce nella capacità di pensare e realizzare progetti che scardinano i vecchi schemi mentali e innovano i processi
organizzativi.
L’e-leader può:
● avere responsabilità organizzative di vertice (può essere unmanager in una grande organizzazione, un dirigente in unapubblica amministrazione, un imprenditore o una figuravicina all’imprenditore in una impresa);
● essere un livello professionale non di vertice ed esserecomunque in grado di migliorare la sfera d’azione del propriolavoro, apportando un beneficio a tutta l’organizzazione.
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Cosa vuol dire essere e-leader? |3
L’e-leader è una figura professionale propulsiva che spinge le organizzazioni verso l’innovazione e il cambiamento.
Gli e-leader sono coloro che :
● coloro che innovano, e quindi cambiano concretamente larealtà in cui operano. Non sono gli inventori e i creativi, anchese sono la creatività e l’intuito sono fondamentali;
● nelle iniziative di cambiamento, riescono a costruire unasquadra che rende possibili i risultati e che diventa a suavolta, contagiosamente, motore di cambiamento;
● producono cambiamenti con radici solide, dirompenti maflessibili.
● comprendono pienamente il digitale.Fonte: Giuseppe Iacono
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Cosa vuol dire essere e-leader? |4
● L’e-Leadership caratterizza una figura che arricchisce lacultura digitale di particolari attitudini - manifestazioni divocazione e talento - riconducibili alla capacità diimmaginare il cambiamento, a volte anche in manieraradicale, e di contestualizzarlo nell’organizzazione (PubblicaAmministrazione, Scuola, Azienda), in cui opera.
● L’e-Leader parte da una base rappresentata dacompetenze digitali di cittadinanza, conosce i fondamentidell’ICT/digitali, a questa base associa via via skill, soft emanageriali, che ne fanno una figura completa come l’e-Leader.
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«Leader è qualcuno che ha del follower»
(P. Drucker)
«La leadership è costruire relazioni di fiducia con il proprio gruppo di lavoro al fine di guidare, condurre,
le persone verso il raggiungimento degli obiettivi organizzativi, costruendo occasioni di
apprendimento e di crescita, e ricordando che l’obiettivo finale della leadership è quello di
generare nuovi leader»
(G. P. Qualino)
Cosa vuol dire essere e-leader? |6
«I grandi leader ci mettono in movimento. Alimentano le nostre passioni ed ispirano il meglio
che è in noi»
(D. Goleman)
«Il compito fondamentale del leader è quello di innescare sentimenti positivi nelle persone che
gestisce»
(D. Goleman)
Cosa vuol dire essere e-leader? |7
Cosa vuol dire essere e-leader? |8
● L’e-Leadership a scuola è fondamentale per :
1. Identificare percorsi di innovazione che avviino processi di
Digital Transformation. Non semplicemente investire in
tecnologie digitali, ma innovare il modello aziendale
intraprendendo un percorso di revisione dei processi,
dell’organizzazione e della cultura dell’organizzazione;
2. Abilitare digitalmente il personale e gli stakeholders, i diversi
portatori di interesse (studenti, famiglie, società), in modo
che possano costruire nel modo più efficace.
Fonte: Giuseppe Iacono
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Cosa fa un e-leader?
● Ispirare una visione condivisa
● Rendere gli altri capaci di agire
● Sfidare i processi di cambiamento
● Essere in relazione con gli altri
Ottiene il meglio da ogni persona e costruisce sui punti di forza di
ciascuno
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L’e-leader «pensa digitale» e agisce nel digitale
L’e-leader:
● interpreta il contesto rispetto ad una situazioneculturale e tecnologica che cambia;
● ha consapevolezza che la direzione del cambiamentosupportato dalla tecnologica non è deterministica enon è neutra
● favorisce scelte che seguono visione e obiettividell’organizzazione;
● ha consapevolezza che anche i collaboratori devono«pensare digitale»
Fonte: Giuseppe Iacono
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Quali competenze per l’e-leader?
L’e-leader è un professionista poliedrico e il suo profilo è ilfrutto di una integrazione continua di competenze:
● competenze formali: apprese nella scuola enell’università;
● competenze non formali: acquisite nel percorsolavorativo grazie all’esperienza accumulata sul lavorostesso;
● competenze informali: acquisite grazie ad attività diformazione strutturata on-the job.
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Le competenze dell’e-leadership
Le componenti essenziali dell’e-leadership si dividono in 5 aree di competenze.
● Conoscenze digitali: cultura e conoscenze del mondodigitale
● Soft skill: capacità individuali di relazione e dicomunicazione
● Leadership organizzativa: competenze organizzative edi gestione del cambiamento
● Contesto PA: competenze manageriali nel contestodella pubblica amministrazione
● PA digitale: conoscenze dei processi digitali dellapubblica amministrazione.
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1. Conoscenze digitali
Le componenti più rilevanti di questa area di competenzasono le seguenti:
● Digitale come fattore d’innovazione: l’e-leader èconsapevole delle potenzialità del digitale, ma non ènecessariamente uno specialista IT
● Progetti di innovazione digitale: sa gestire progetti diinnovazione;
● Solida cultura digitale e ampia conoscenza dellepossibilità di utilizzo delle tecnologie digitali, ovvero:rete, dati, applicazioni.
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4. Competenze manageriali nel contesto pubblico
Le componenti più rilevanti di questa area di competenzasono le seguenti:
● identificare opportunità di cambiamento e innovazione;
● identificare obiettivi e soluzioni progettuali innovative;
● definire e pianificare le politiche e i processi;
● valutare le soluzioni tecnologiche migliori;
● gestire i canali di finanziamento e i processi dieprocurement.
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4. PA digitale: conoscenze dei processi digitali della pubblica amministrazione
Le componenti più rilevanti di questa area di competenzasono le seguenti:
● tutelare la cittadinanza digitale: assicurare il rispettodei principi di cittadinanza digitale in modo inclusivo ediffuso, attivando tutte le iniziative utili a rendere i dirittidi cittadinanza digitale effettivamente praticabili(identità digitale, privacy e sicurezza, accessoall’informazione)
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4. PA digitale: conoscenze dei processi digitali della pubblica amministrazione |2
Le componenti più rilevanti di questa area di competenzasono le seguenti:
● realizzare progetti di e-government: attivare all’internodella propria organizzazione progetti di innovazione(dematerializzazione, interoperabilità, infrastrutturetecnologiche) e riorganizzazione (reingegnerizzazionedei processi), migliorando le performance e l’efficienzacon attenzione alla qualità e utilità dei risultati(definizione e implementazione di una Agenda Digitale,regionale, progettazione e sviluppo di una Smart City,ecc.)
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4. PA digitale: conoscenze dei processi digitali della pubblica amministrazione |3
Le componenti più rilevanti di questa area di competenzasono le seguenti:
● attivare processi di OpenGovernment: praticare latrasparenza (accesso alle informazioni e dati aperti), lapartecipazione (ascolto e consultazione), lacollaborazione e la accountability utilizzando latecnologia come fattore abilitante per il rapporto con icittadini e per l’efficacia dei processi di innovazioneinterna.
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Come formare gli e-leader?
Non esistono percorsi formativi che possano formare gli e-leader.
● Gli e-leader non nascono come tali, ma sono il risultatodi un complesso e articolato percorso di crescita in cuisi combinano:
● attitudini personali;
● esperienze;
● percorsi formativi.
● Gli e-leader si possono solo coltivare creando uncontesto favorevole per la loro crescita.
Fonte: Giuseppe Iacono
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Le competenze digitali29
Link al sito web
Le competenze digitali |230
Link al documento
DigComp 2.0: Digital Competence Framework for Citizens
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Link al documento
DigComp 2.0: Digital Competence Framework for Citizens |3
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Link al documento
Area 1. Informazione e data literacy
Le competenze utili ad identificare, localizzare, recuperare,
conservare, organizzare e analizzare le informazioni digitali,
giudicare la loro importanza e lo scopo.
● Navigare, ricercare e filtrare dati, informazioni e
contenuti digitali
● Valutare dati, informazioni e contenuti digitali
● Gestire dati, informazioni e contenuti digitali
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Area 2. Comunicazione e collaborazione
Le competenze utili a comunicare in ambienti digitali, condividere risorse attraverso strumenti on-line, collegarsi
con gli altri e collaborare attraverso strumenti digitali, interagire e partecipare alle comunità e alle reti.
● Interagire con le tecnologie digitali
● Condividere con le tecnologie digitali
● Impegnarsi nella cittadinanza con le tecnologie digitali
● Collaborare attraverso le tecnologie digitali
● Netiquette
● Gestire l’identità digitale
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Area 3. Creazione contenuti digitali
Le competenze necessarie a creare e modificare nuovi contenuti (da elaborazione testi a immagini e video); integrare e rielaborare le conoscenze e i contenuti; produrre espressioni
creative, contenuti media e programmare; conoscere e applicare i diritti di proprietà intellettuale e le licenze
● Sviluppare contenuti digitali
● Integrare e rielaborare contenuti digitali
● Copyright e licenze
● Programmazione
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Area 4. Sicurezza
Le competenze per la protezione personale, protezione dei dati, protezione dell’identità digitale, misure di sicurezza,
uso sicuro e sostenibile
● Proteggere i dispositivi
● Proteggere i dati personali e la privacy
● Tutelare la salute e il benessere
● Proteggere l’ambiente
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Area 5. Problem solving
Le competenze utili ad identificare i bisogni e le risorse digitali, prendere decisioni informate sui più appropriati
strumenti digitali secondo lo scopo o necessità, risolvere problemi concettuali attraverso i mezzi digitali, utilizzare creativamente le tecnologie, risolvere problemi tecnici,
aggiornare la propria competenza e quella altrui
● Risolvere problemi tecnici
● Identificare I bisogni e le risposte tecnologiche
● Usare creativamente le tecnologie digitali
● Identificare i gap di competenza digitale
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Open Government
Nuovo concetto di Governo a livello centrale e locale, basato su modelli, strumenti e tecnologie che consentono alle amministrazioni di essere “aperte” e “trasparenti” nei confronti dei cittadini. L’Open
Government prevede che tutte le attività dei governi e delle amministrazioni dello stato debbano essere aperte e disponibili, al
fine di favorire azioni efficaci e garantire un controllo pubblico sull’operato.
E’ un modello di amministrazione che chiama gli enti e le istituzioni pubbliche a ripensare gli schemi operativi e i processi decisionali consolidati, in particolare dal punto di vista delle modalità e degli strumenti attraverso i quali si espleta la relazione con il cittadino.
Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Open_government
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Open Government |2
«La mia amministrazione si impegna a dare vita a un grado di apertura
(openness) nel governo senza precedenti. Lavoreremo assieme per assicurare la
fiducia pubblica e per stabilire un sistema basato sulla trasparenza, sulla partecipazione pubblica e sulla
collaborazione. L’apertura rafforzerà la nostra democrazia e promuoverà
l’efficienza e l’efficacia dell’amministrazione.»
Fonte: B. Obama, Memorandum for the Heads of Executive Departments andAgencies on Transparency and Open Government, 2009
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I pilastri dell’ Open Government
● Trasparenza
● Promuovere la responsabilità degli amministratori
● Rapida apertura dell’informazione
● Invito alle Amministrazioni a sollecitare feedback deicittadini
● Partecipazione
● Cittadini coinvolti nei processi decisionali
● Informazioni e competenze collettive dei cittadini
● Collaborazione
● Consentire a istituzioni e cittadini di progettare eattuare le politiche pubbliche «insieme»
● Co-progettazione dei servizi (User GeneratedContent)
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La gestione della partecipazione47
La partecipazione del territorio migliora l’efficacia delle azioni della
scuola e ne migliora la qualità delle decisioni. Partecipazione significa
collaborazione, ma anche co-progettazione.
La partecipazione è necessaria ma va utilizzato un approccio adeguato.
Accountability e rendicontazione sociale
La PA avvia processi di accountability se:
● risponde delle proprie azioni di fronte ai cittadini;
● difende le norme di comportamento e integrità, siaspiegando e sia assumendosi la responsabilità delleproprie decisioni e delle proprie azioni.
Il RAV e il relativo piano di miglioramento è un passoessenziale per l’accountability e la rendicontazione sociale.
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La legge 107 e i dati
«oggetto della pubblicazione a partire dal 2016,compaiono i dati relativi - rilasciati in formato aperto - a:
● bilanci delle scuola;
● dati pubblici afferenti al Sistema nazionale divalutazione;
● Anagrafe dell’edilizia scolastica;
● dati in forma aggregata dell’Anagrafe degli studenti;
● provvedimenti di incarico docenza;
● piani di offerta formativa;
● dati dell’osservatorio tecnologico;
● materiali didattici;
● opere autoprodotte dagli istituti scolastici.
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Cosa sono gli open data?
Sono dati aperti che possono essere liberamente utilizzati, riutilizzati eridistribuiti da chiunque, soggetti eventualmente alla necessità dicitarne la fonte e di condividerli con lo stesso tipo di licenza con cui sonostati originariamente rilasciati. Gli aspetti più importanti sono:
● disponibilità e accesso: i dati devono essere disponibili nel lorocomplesso, in un formato utile e modificabile;
● riutilizzo e ridistribuzione: i dati devono essere forniti a condizioni talida permetterne il riutilizzo e la ridistribuzione. Ciò comprende lapossibilità di combinarli con altre basi di dati;
● partecipazione universale: tutti devono essere in grado di usare,riutilizzare e ridistribuire i dati. Ad esempio, la clausola ‘noncommerciale’, che vieta l’uso a fini commerciali o restringe l’utilizzosolo per determinati scopi (es. quello educativo) non è ammessa.
Fonte: http://opendatahandbook.org/guide/it/what-is-open-data/
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Cosa sono gli open data? |253
Open data per l’accountability55
Open data per l’accountability: alcuni esempi
● London Datastore: https://data.london.gov.uk/
● Open EXPO : http://dati.openexpo2015.it/it
● Italia sicura:http://italiasicura.governo.it/site/home.html
● Open ricostruzione: http://www.openricostruzione.it/
● Open Coesione: http://www.opencoesione.gov.it/
● Open Toscana: http://open.toscana.it/
● Open Canada: http://open.canada.ca/en
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Grazie!Stefania Farsagli
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