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Gentile Dirigente, Santeramo, 09 aprile 2014 Le scriviamo questa lettera per ringraziarla di aver aderito al progetto “Diritti a scuola”. Con questo progetto ci ha offerto una grande opportunità che ci ha permesso di imparare qualcosa in più e di migliorare le nostre capacità. Il progetto “Diritti a scuola” ci ha permesso di rientrare a scuola un pomeriggio alla settimana per tre ore per imparare qualcosa in più, divertendoci con giochi ed esercizi: le maestre si sono impegnate a farci ripetere la gramma- tica e l’italiano approfondendoli con giochi al computer e alla LIM, esercizi di scrittura, poesie e testi che stimolano la nostra fantasia, attività di gruppo e giochi di squadra. Inoltre abbiamo svolto perio- dicamente delle verifiche che ci hanno permesso di fissare meglio i concetti appresi durante la mattina con le nostre maestre. Questa esperienza ci è piaciuta molto e le chiediamo gentilmente di poter usufruire di questo progetto anche il prossimo anno, non solo noi ma anche tutte le altre classi della nostra scuola. In attesa di una sua cortese risposta, Le inviamo i nostri sentiti ringraziamenti e i nostri più cordiali saluti. Gli alunni del progetto 1 º Circolo Didattico “Hero Paradiso” 70029 SANTERAMO IN COLLE (BA) - Piazza S. Gaspare, 4 Dirigente: Dott.ssa Elena Cardinale PROGETTO DIRITTI A SCUOLA - AVVISO N. 3/2013 P.O. Puglia FSE 2007/2013 - Asse III - “Inclusione sociale” POR DS 13 BA142/143 - A.S. 2013/2014 LA RICETTA IDEALE PER UN PROGETTO DI QUALITÀ? SCEGLI “DIRITTI A SCUOLA”... GLI INGREDIENTI GIUSTI LI TROVI QUA! dal Lunedì al Venerdì presso i plessi “Hero Paradiso” e “Umberto I” Ti Aspettiamo Partecipa anche Tu e... la scuola ti piacerà di più! “DIRITTI A SCUOLA”... ...ED è ANCORA SUCCESSO! La lettera pervenutami dagli alunni della 4ª G mi ha riempito di gioia perché è stata un’ulteriore conferma della validità del pro- getto Diritti a Scuola in cui il nostro Circolo crede fermamente da ben cinque anni, da quando la Regione Puglia ha dato questa grande opportunità alle scuole primarie, secondarie di I e II gra- do. Quest’anno, poi, i progetti approvati sono stati due di tipo “A” , mirati al rinforzo delle competenze nell’ambito linguistico- espressivo e sono stati rivolti a tutte le classi 2ª, 3ª, 4ª, 5ª con una strutturazione congeniale che ha visto l’intervento della docente di Diritti a scuola di mattina nelle classi assegnate e nel pomeriggio dello stesso giorno con gli alunni delle medesi- me classi, creando da una parte un concreto collegamento con le attività mattutine, dall’altra un rinforzo degli argomenti nel piccolo gruppo in forma laboratoriale, con attività alternative divertenti. Le quattro docenti esterne Capodiferro Anna Ma- ria, Dimauro Gabriella, Natale Maria, Vicenti Angela si sono impegnate con dedizione al conseguimento degli obiettivi dei progetti prefissati insieme al Comitato tecnico e agli insegnan- ti di classe, con i quali si è instaurato un autentico rapporto di sintonia negli intenti pedagogico-didattici. Ruolo determinan- te, per questo, ha assunto logisticamente il Comitato tecnico composto dai miei collaboratori Pino Pontrandolfo e Marianna Dimauro e dalle docenti di italiano delle interclassi Sabrina Sette, Tonia Putignano, Anita Giove, Cristina Natuzzi e dalla F.S. Natale Masci; il gruppo di lavoro, da me opportunamente coordinato, ha seguito pedissequamente il progetto creando momenti di effettiva collaborazione fra insegnanti esterne e docenti titolari di classe mediante la strutturazione di una pro- grammazione minuziosa di tutte le attività. Così come eviden- ziato nella lettera dagli alunni della 4ª G, sono state proposte attività originali e accattivanti, prediligendo l’approccio ludico e la didattica laboratoriale in modo che i bambini più demotivati potessero apprendere divertendosi e confrontandosi con gli al- tri. Adeguandoci al bando regionale, in effetti, il nostro progetto ha puntato essenzialmente alla motivazione e allo “stare bene” a scuola dei bambini più a rischio, mediante dei percorsi alter- nativi rispetto a quelli curriculari e tradizionali. Per evitare ri- schi di emarginazione abbiamo inserito nei vari gruppi la figura del “tutor orizzontale”, un alunno o più alunni “brillanti” che a turno sono diventati elemento trainante all’interno del gruppo stesso. Ebbene, tutte le strategie innescate hanno sortito i ri- sultati attesi: gli alunni coinvolti nel gruppo hanno partecipato con piacere all’attività riuscendo ad emergere più facilmente per recuperare “piacevolmente” lacune nell’ambito linguistico- espressivo . Ed ecco, quale tangibile e fruttuosa testimonianza del progetto “Diritti a scuola”, la seconda edizione del giornalino “Scuola viva”, con le sue varie rubriche dove trovano spazio le produzioni più significative degli alunni direttamente coinvol- ti nel progetto di tutte le classi. Anche quest’anno bisogna ap- prezzare la grande disponibilità del personale ATA coinvolto nel progetto che si è prodigato nel proprio ruolo per la buona riuscita di Diritti a scuola. Dato il successo conseguito e raccogliendo la richiesta degli alunni della 4ª G, auspichiamo anche per l’anno prossimo la continuazione del progetto nel I Circolo “Hero Para- diso”, scuola naturalmente predisposta ad ogni tipo di innova- zione che apporti ricchezza culturale e sociale. Il Dirigente Scolastico Dott.ssa Elena Cardinale

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Page 1: “DIRITTI A SCUOLA” - servercms.com · Il progetto “Diritti a scuola” ci ha ... F.S. Natale Masci; il gruppo di lavoro, da me opportunamente coordinato, ha seguito pedissequamente

Gentile Dirigente, Santeramo, 09 aprile 2014Le scriviamo questa lettera per ringraziarla di aver aderito al progetto “Diritti a scuola”. Con questo progetto ci ha offerto una grande opportunità che ci ha permesso di imparare qualcosa in più e di migliorare le nostre capacità. Il progetto “Diritti a scuola” ci ha permesso di rientrare a scuola un pomeriggio alla settimana per tre ore per imparare qualcosa in più, divertendoci con giochi ed esercizi: le maestre si sono impegnate a farci ripetere la gramma-tica e l’italiano approfondendoli con giochi al computer e alla LIM, esercizi di scrittura, poesie e testi che stimolano la nostra fantasia, attività di gruppo e giochi di squadra. Inoltre abbiamo svolto perio-dicamente delle verifiche che ci hanno permesso di fissare meglio i concetti appresi durante la mattina con le nostre maestre.Questa esperienza ci è piaciuta molto e le chiediamo gentilmente di poter usufruire di questo progetto anche il prossimo anno, non solo noi ma anche tutte le altre classi della nostra scuola.In attesa di una sua cortese risposta, Le inviamo i nostri sentiti ringraziamenti e i nostri più cordiali saluti.

Gli alunni del progetto

1º Circolo Didattico “Hero Paradiso”

70029 SANTERAMO IN COLLE (BA) - Piazza S. Gaspare, 4

Dirigente: Dott.ssa Elena Cardinale

PROGETTO DIRITTI A SCUOLA - AVVISO N. 3/2013

P.O. Puglia FSE 2007/2013 - Asse III - “Inclusione sociale”

POR DS 13 BA142/143 - A.S. 2013/2014

LA RICETTA IDEALE

PER UN PROGETTO DI QUALITÀ?

SCEGLI “DIRITTI A SCUOLA”...GLI INGREDIENTI GIUSTI LI TROVI QUA!

dal Lunedì al Venerdì presso i plessi

“Hero Paradiso” e “Umberto I” Ti Aspettiamo

Partecipa anche Tu e... la scuola ti piacerà di più!

“DIRITTI A SCUOLA”......ED è ANCORA SUCCESSO!

La lettera pervenutami dagli alunni della 4ª G mi ha riempito di gioia perché è stata un’ulteriore conferma della validità del pro-getto Diritti a Scuola in cui il nostro Circolo crede fermamente da ben cinque anni, da quando la Regione Puglia ha dato questa grande opportunità alle scuole primarie, secondarie di I e II gra-do. Quest’anno, poi, i progetti approvati sono stati due di tipo “A” , mirati al rinforzo delle competenze nell’ambito linguistico-espressivo e sono stati rivolti a tutte le classi 2ª, 3ª, 4ª, 5ª con una strutturazione congeniale che ha visto l’intervento della docente di Diritti a scuola di mattina nelle classi assegnate e nel pomeriggio dello stesso giorno con gli alunni delle medesi-me classi, creando da una parte un concreto collegamento con le attività mattutine, dall’altra un rinforzo degli argomenti nel piccolo gruppo in forma laboratoriale, con attività alternative divertenti. Le quattro docenti esterne Capodiferro Anna Ma-ria, Dimauro Gabriella, Natale Maria, Vicenti Angela si sono impegnate con dedizione al conseguimento degli obiettivi dei progetti prefissati insieme al Comitato tecnico e agli insegnan-ti di classe, con i quali si è instaurato un autentico rapporto di sintonia negli intenti pedagogico-didattici. Ruolo determinan-te, per questo, ha assunto logisticamente il Comitato tecnico composto dai miei collaboratori Pino Pontrandolfo e Marianna Dimauro e dalle docenti di italiano delle interclassi Sabrina Sette, Tonia Putignano, Anita Giove, Cristina Natuzzi e dalla F.S. Natale Masci; il gruppo di lavoro, da me opportunamente coordinato, ha seguito pedissequamente il progetto creando momenti di effettiva collaborazione fra insegnanti esterne e docenti titolari di classe mediante la strutturazione di una pro-grammazione minuziosa di tutte le attività. Così come eviden-ziato nella lettera dagli alunni della 4ª G, sono state proposte attività originali e accattivanti, prediligendo l’approccio ludico e la didattica laboratoriale in modo che i bambini più demotivati potessero apprendere divertendosi e confrontandosi con gli al-tri. Adeguandoci al bando regionale, in effetti, il nostro progetto ha puntato essenzialmente alla motivazione e allo “stare bene” a scuola dei bambini più a rischio, mediante dei percorsi alter-nativi rispetto a quelli curriculari e tradizionali. Per evitare ri-schi di emarginazione abbiamo inserito nei vari gruppi la figura del “tutor orizzontale”, un alunno o più alunni “brillanti” che a turno sono diventati elemento trainante all’interno del gruppo stesso. Ebbene, tutte le strategie innescate hanno sortito i ri-sultati attesi: gli alunni coinvolti nel gruppo hanno partecipato con piacere all’attività riuscendo ad emergere più facilmente per recuperare “piacevolmente” lacune nell’ambito linguistico-espressivo . Ed ecco, quale tangibile e fruttuosa testimonianza del progetto “Diritti a scuola”, la seconda edizione del giornalino “Scuola viva”, con le sue varie rubriche dove trovano spazio le produzioni più significative degli alunni direttamente coinvol-ti nel progetto di tutte le classi. Anche quest’anno bisogna ap-prezzare la grande disponibilità del personale ATA coinvolto nel progetto che si è prodigato nel proprio ruolo per la buona riuscita di Diritti a scuola. Dato il successo conseguito e raccogliendo la richiesta degli alunni della 4ª G, auspichiamo anche per l’anno prossimo la continuazione del progetto nel I Circolo “Hero Para-diso”, scuola naturalmente predisposta ad ogni tipo di innova-zione che apporti ricchezza culturale e sociale.

Il Dirigente ScolasticoDott.ssa Elena Cardinale

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Cara Scuola Viva,siamo gli alunni delle classi quarte che ci troviamo qui a scuola per il rientro pomeridiano del Progetto “Diritti a scuola”.Insieme alla maestra del Progetto, abbiamo pensato di scriverti, così come si fa con un diario, per raccontarti la nostra esperienza e le nostre sensazioni su questo Progetto di Italiano.Per alcuni di noi è stata un’esperienza nuova, all’inizio eravamo un po’ incerti se frequentare o meno, ma per molti non è stata una novità perché parecchi hanno già partecipato l’anno scorso e quindi sapevano già in cosa consisteva, infatti sono stati anche i compagni dell’anno scorso ad invogliare i “nuovi” a partecipare al Progetto.Adesso che siamo arrivati quasi alla fine del nostro per-corso possiamo raccontarti un po’ cosa abbiamo fatto finora e cosa ne pensiamo.Possiamo sicuramente confessarti che è stata un’op-portunità in più che abbiamo avuto, così come ci hanno fatto capire anche le nostre insegnanti.Abbiamo svolto tante attività piacevoli e interessanti: lavori di gruppo, giochi di grammatica a coppie o a squa-dre, giochi linguistici al computer, laboratori creativi, ab-biamo realizzato anche un cartellone sul testo descritti-vo, abbiamo usato le scatole degli aggettivi, dei pronomi e dei verbi, per fare l’analisi grammaticale, abbiamo usu-fruito di software didattici con la LIM, abbiamo svolto attività di consolidamento e di rinforzo e tutto col giusto spirito di collaborazione, infatti ci aiutiamo gli uni gli altri. Quando ci dividiamo in gruppi, uno di noi svolge il ruolo di tutor, cioè una specie di guida, un capo-gruppo.Possiamo dire che veniamo volentieri al progetto, anche perché la maestra ci aiuta se abbiamo qualche difficoltà e ci incoraggia sempre. Inoltre, quando lavoriamo tanto e ci comportiamo bene ci dà qualche premio. Ritenia-mo tutti quanti che questo progetto sia utile, ci serve, adesso ci sentiamo più sicuri e veniamo a scuola più vo-lentieri. Speriamo di poter ripetere l’esperienza anche l’anno prossimo, magari anche con la stessa insegnante.E’ per questo che vogliamo ringraziare chi ci ha dato l’opportunità di frequentare il Progetto “Diritti a scuola”: prima di tutto la nostra attenta Dirigente Dott.ssa Elena Cardinale, ma anche la nostra cara maestra di italiano e i nostri genitori che ci hanno autorizzato a partecipare.GRAZIEEEEEEEEEEE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Gli alunni delle classi quarte

Caro Diario...La voce dei bambini sul progetto

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Lunedì 17 marzo presso la nostra scuola è venuto lo scritto-re Giuseppe Bordi a presentarci il libro “Gli acchiappaguai e il segreto del principe”, che noi bambini di quarta abbiamo letto nell’ambito del progetto “Libroforum”. È una storia che tratta l’argomento del bullismo, purtroppo molto attuale nella scuola italiana.Gli abbiamo fatto un’intervista, e lui ha gentilmente risposto alle nostre curiosità.Ringraziamo l’autore per la sua disponibilità a rispondere alle nostre domande, che pubblichiamo così da far conoscere a tutti questa bel-la storia e chi l’ha scritta.

• Com’è iniziata la sua carriera di scrittore? Fin da piccolo sognavo di diventare scrittore, poi, leggendo un

romanzo di Gianni Rodari, ho deciso di scrivere anch’io.

• Le piace lavorare con i bambini? Sì, mi piace lavorare con i bambini perché mi piace quando mi

fanno le domande, così come fate voi, e mi guardano interessati.

• Ha mai vissuto un’esperienza come quella raccontata nel libro?

Il libro tratta l’argomento del bullismo, ma per fortuna io non ho mai vissuto esperienze di questo genere.

• Le è piaciuto scrivere questo libro? Sì, mi sono divertito molto a scrivere questo libro.

• Qual è stato il suo primo romanzo? Il mio primo romanzo è stato proprio “Gli acchiappaguai e il se-

greto del principe”.• È una storia autobiografica o completamente inventata? Si tratta di una storia inventata.

• Ha scritto tanti libri per ragazzi? Ho scritto quaranta libri per ragazzi di tutte le età e diversi testi

teatrali che sono diventati recite scolastiche andate in scena in alcune scuole primarie.

per non perdere il "vizio"di leggere e di... discutere!

• Trailibrichehascritto,qualèilsuopreferito? Il libro che preferisco tra quelli che ho scritto è “Puzzolo”, tanto è

vero che di questa storia ho realizzato uno spettacolo teatrale a Roma.

Classi quarte

INCONTRO CON GIUSEPPE BORDI,AUTORE DEL LIBRO “GLI ACCHIAPPAGUAI E IL SEGRETO DEL PRINCIPE”

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Splendida mattinata trascorsa dagli alunni delle classi quinte del 1° C.D. “Hero Paradiso” in visita alla scuola secondaria di primo grado “ S. Giovanni Bosco – Francesco Netti”.Santeramo in Colle - Noi alunni delle classi quinte della scuola Primaria “Hero Paradiso”, nei giorni del 6 e 7 febbraio del corrente anno scolastico, ci siamo recati in visita alla scuola secondaria di primo grado “Bosco – Netti”, per cono-scere meglio l’ambiente in cui trascorreremo i nostri prossimi tre anni di scuola, in compagnia delle nostre insegnanti di classe e della maestra del Progetto “Diritti a scuola”. Ci siamo avviati col pullman verso le ore 10:30 e appena arrivati siamo stati accolti con un caloroso saluto da una professoressa e da due ragazze, che, dopo averci mostrato la stanza della segreteria e quella del Dirigente Scolastico, ci hanno diretti nei vari laboratori, sotto la loro guida. Abbiamo visitato la palestra, l’auditorium (teatro), il laboratorio scientifico, il laboratorio linguistico di francese, il laboratorio d’arte, il laboratorio di musica e quello di informatica. Ci hanno spie-gato che la scuola “Bosco – Netti” è organizzata secondo un modulo orario setti-

manale di 30 ore e che per i corsi di strumento musicale sono previ-sti due rientri settimanali. L’offerta formativa della scuola prevede lo studio della lingua inglese in tutte le classi e lo studio di una secon-da lingua comunitaria (francese o spagnolo) a seconda dei corsi (se-zioni). Per quanto riguarda invece gli strumenti musicali, l’organiz-zazione varia a seconda del plesso e delle sezioni. Nel plesso “S. G. Bosco” si studiano chitarra, fisar-monica, oboe e tromba. Nel plesso

“F. Netti” si studiano chitarra, clarinetto, tromba, violino, flauto, percussioni, pia-noforte e sassofono. Sono previsti inoltre diversi progetti, curriculari ed extracur-riculari, tra cui quello della fanfara “Netti” di musica. Ci hanno altresì spiegato che sono previsti dei moduli di potenziamento della lingua inglese e di matematica e dei moduli di consolidamento di italiano, matematica e scienze. Nella palestra del plesso Don Bosco, il prof. Leonetti ci ha mostrato e poi fatto eseguire un gioco con la palla. Nel laboratorio di musica della scuola Netti abbiamo osservato

CRONISTI D’ASSALTOI tutor della scuola primaria accolgono i futuri iscritti, ancora frequentanti la scuola dell’infanzia, con fantasiosi laboratori.Santeramo in Colle, mercoledì 29 gennaio 2014.Noi alunni delle classi quinte, accompagnati dalle nostre insegnanti di classe abbiamo organizzato nella nostra scuola Hero Paradiso, una giornata dedicata ai bambini di cinque anni che il prossimo anno lasceranno la scuola dell’infanzia per iniziare la scuola primaria. Il tutto è stato fatto per acco-gliere i futuri ed eventuali iscritti alla nostra scuo-la primaria, accompagnando i piccoli e facendo conoscere loro i vari ambienti della nostra scuola.Ancor prima che i cinquenni arrivassero, noi alunni di quinta abbiamo provato delle canzoni e dei balli che abbiamo preparato per i bambini e abbiamo finito di scrivere dei pensierini dedicati ai piccoli.Verso le ore 10:00, abbiamo accolto i bambini delle scuole “Baby Star”, “Sacro Cuore” ed “Hero Paradiso” nell’atrio, dove abbiamo fatto in loro compagnia delle foto-ricordo. Successivamente, siamo andati insieme in palestra e lì abbiamo coinvolto i bimbi con canti e balli. Un momen-to divertente è stato l’arrivo del papà di una nostra compagna di clas-se, mascherato da Rancho Gonzales, con sombrero e poncho, che ha ballato e suonato la chitarra passando tra noi bambini che lo accompa-gnavamo con nacchere e tamburelli e cantando la canzone dedicata al personaggio che lui rappresentava. Insomma abbiamo ballato e can-tato in cerchio sulle note di “Rancho Gonzales” e “Okey-Cokey”. Dopo aver fatto un percorso ginnico con l’esperta, ogni gruppo di bambini di scuola dell’infanzia, contrassegnato ognuno da un colore diverso (giallo, rosso, verde e arancione) si è sparso a turno in ogni laboratorio che era stato già predisposto appositamente: artistico, scientifico, informatico e musicale. Finito di cantare e ballare, tutti noi alunni di ogni classe quinta ci siamo dedicati ad un laboratorio diverso, accompagnando i bimbi per mano come dei veri tutor. Nel laboratorio artistico abbiamo guidato i

PROGETTO ACCOGLIENZASCUOLA INFANZIA - SCUOLA PRIMARIASIAMO PROPRIO CRESCIUTI...

piccoli nella decorazione delle cornici che sareb-bero diventate un portafoto per la foto-ricordo, che alla fine abbiamo consegnato ad ogni singo-lo bambino insieme ai pensierini preparati per loro in precedenza. In pratica, ognuno di noi si è affiancato ad un bambino di cinque anni e lo ha guidato nella pittura e decorazione della cor-nice, con le tempere. Così è stato fatto per ogni gruppo. Di questo laboratorio hanno preso parte anche le insegnanti del Progetto “Diritti a scuola” che ci hanno dato una mano “dietro le quinte”. Nel laboratorio di scienze c’era un esperto che ha fatto delle dimostrazioni con alcuni esperimenti.

Nel laboratorio di informatica sono state realizzate e colorate, al com-puter, delle maschere col programma Paint e poi sono state stampate col nome dei bambini che le hanno com-pletate. Infine, nel laborato-rio di musica è stata mimata col corpo la scala musicale e poi è stata ballata con una bella coreografia la canzone “Anastasia, la tartaruga”.Verso fine mattinata, quan-do oramai avevamo termi-nato tutti i vari laboratori, abbiamo riordinato le nostre aule insieme alla maestre.Possiamo dire che ci siamo divertiti veramente, inoltre, nel ruolo di tutor ci siamo sentiti utili e più grandi. E’ stata proprio una bella giornata che ci ha fatto rendere conto che noi... SIAMO PROPRIO CRESCIUTI!

Gli alunni delle classi quinte

alcuni strumenti musicali: è stato diver-tente vedere la nostra maestra suonare la batteria nella stanza delle percussioni! In un’altra stanza abbiamo ballato imi-tando un ragazzo ripreso in un filmato proiettato alla LIM. Tutte le stanze per la musica sono dotate di muri insonorizza-ti isolanti. In seguito, nel teatro abbiamo ascoltato alcuni brani eseguiti con i singoli strumenti musicali. Il palco e le gradi-nate dell’auditorium della Don Bosco, invece, già li avevamo ammirati in passato, in quanto abbiamo effettuato delle prove per il Progetto “Natale in continuità”, in rete con la scuola secondaria di primo grado. Nel laboratorio linguistico di france-se del Plesso Don Bosco abbiamo ammirato dei cartelloni prodotti dagli alunni e la professoressa di francese ci ha mostrato e spiegato il funzionamento di alcuni mouse innovativi, utili durante le prove di verifica. L’aula era davvero ben attrez-zata: era dotata di nuovi computer. Alla Netti invece, nel laboratorio linguistico, abbiamo simulato alcuni test con la LIM. Nell’aula d’arte le ragazze - tutor ci hanno mostrato dei lavori realizzati con tecniche diverse e abbiamo anche ammirato un plastico della chiesa della Pietà. Nel laboratorio di scienze, un gruppo di alunni, con vari strumenti e attrezzature di laboratorio hanno eseguito diversi esperi-menti e abbiamo visionato qualche filmato scientifico alla LIM. Nel laboratorio di informatica le ragazze – tutor si sono collegate al sito della scuola “Bosco – Netti” e ci hanno spiegato come fare l’iscrizione e poi ci hanno mostrato le foto dei pro-getti di lingua che prevedevano delle visite in Spagna.Dopo aver visionato tutti gli ambienti della scuola secondaria abbiamo salutato i nostri tutor e ci siamo avviati col pullman verso la nostra scuola, anche perché era già ora di tornare a casa.Da questa esperienza abbiamo dedotto che i docenti della scuola “Bosco – Netti” che abbiamo conosciuto sono motivati ed entusiasti del proprio lavoro e ci hanno saputo trasmettere la giusta curiosità e la voglia di frequentare una scuola nuova per noi, di grado superiore; infatti siamo ansiosi di fare il nostro ingresso in que-sta scuola, non vediamo l’ora, anzi da quando l’abbiamo vista è cresciuto in noi, ancor di più, il desiderio di frequentarla. Certo, sarà un grosso dispiacere lasciare le nostre care maestre e l’ambiente così caloroso e familiare della nostra tanto amata scuola primaria “Hero Paradiso”, dove siamo cresciuti per ben cinque anni.

Gli alunni delle classi quinte

ORIENTAMENTO VERSO LA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

UNO SGUARDO AL PROSSIMO FUTURO

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CRONISTI D’ASSALTO

Martedì 4 febbraio, presso le classi quinte della nostra scuola è venuta la dottoressa Isabella Difonzo per il progetto “Piccoli soccorritori crescono”. Con l’aiuto di un manichino ci ha fatti esercitare sulla pratica della rianimazione cardiopolmonare, chiamandoci a turno a coppie per eseguire una simulazione sul manichino, spiegandoci pazientemente come fare. Per pri-ma cosa ci ha detto di cimentarci con il GAS (guarda, ascolta e senti) per verificare se il “manichino-paziente” respirava. Poi, ci ha spiegato come fare il massaggio cardiopolmonare e la respirazione bocca a bocca. Innanzitutto ci ha mostrato la posi-zione corretta da tenere: ci ha fatti inginocchiare accanto al ma-nichino, un bambino da una parte e uno dall’altra, con le gam-be parallele a esso. Ci ha detto che per eseguire il massaggio bisogna prima di tutto trovare lo sterno, mettere il palmo della mano sopra di esso, dopo aver calcolato 2 cm., poi poggiare le mani incrociate l’una sull’altra, e comprimere verso il basso in senso verticale col palmo, perché è lì che si concentra la forza,

Martedì 1 aprile noi bambini delle classi quarte ci siamo recati presso il Comune del nostro paese per trascorrere una giornata con il Sindaco e il suo staff.Quando siamo entrati nel Municipio, ci ha accolti nel suo ufficio e ci ha fatti accomodare attorno al tavolo in cui solitamente si riunisce la Giun-ta comunale, e ci ha spiegato come lavora e quale ruolo rivestono gli assessori. Inoltre ci ha parlato un po’ di Santeramo e di quello che sta facendo per il nostro paese. Insieme abbiamo discusso anche di cosa dovremmo fare noi per mantenerlo più pulito.Ci siamo divisi in tre gruppi e ogni gruppo ha passato alcune ore in compagnia di alcuni volontari della protezione civile, alcuni agenti del-la polizia municipale e del Sindaco in persona.Il gruppo accompagnato dal Sindaco si è recato a visitare la nuova bi-blioteca comunale, ancora in fase di costruzione, dove abbiamo visitato la sala di lettura: le scale sembravano di vetro e a noi pareva di cadere giù! Ci ha portati anche all’Ufficio Tecnico alla Zona Industriale, dove vengono realizzati i progetti di ristrutturazione di case e scuole. Abbia-mo ringraziato il Sindaco perché sta aggiustando la nostra scuola, e lui ci ha spiegato che ci sono voluti veramente tanti soldi per quei lavori!Il gruppo accompagnato dai volontari della Protezione civile, invece, si è recato alla “Pineta Galietti”, un bosco organizzato con percorso e attrezzi ginnici, pista sterrata e area pic-nic. I volontari ci hanno fatto indossare un caschetto protettivo, poi ci hanno fatto provare le loro ra-diotrasmittenti e alcuni dei loro strumenti: la pala per gli incendi, con cui abbiamo simulato di spegnere un incendio bastonando l’erba, la paletta, il soffiatore, il cannocchiale. Ci hanno anche permesso di sali-

PROGETTO “PICCOLI SOCCORRITORI CRESCONO”LA RIANIMAZIONE CARDIOPOLMONARE E LA RESPIRAZIONE BOCCA A BOCCA

per cinque volte contando a voce alta. Dopo aver contato, bisogna fare la respirazione bocca a bocca, chiudendo le narici con due dita di una mano, altrimenti l’aria fuoriesce, e sollevando il mento con l’altra per iperestendere il collo, prendere l’aria e soffiare nella bocca lentamente e pro-fondamente. Se il paziente non si riprende, bisogna ripetere la procedura. La dottoressa ci ha detto anche che, quando il paziente comincia a svegliarsi, bisogna metterlo in posizione di sicurezza, per evitare che possa perdere coscienza un’altra volta, spostandolo di lato con la testa rivolta verso l’alto e met-tendogli una gamba piegata sull’altra.Tutti noi ragazzi abbiamo fatto entrambe le esperienze alter-nandoci e scambiandoci di posto accanto al manichino.Ringraziamo la Dottoressa Isabella Difonzo per averci resi par-tecipi di questa esperienza utile e interessante.

Classi quinte

VISITA AL COMUNE DI SANTERAMOUNA MATTINATA SPECIALE CON IL NOSTRO SINDACO E LE FORZE DELL’ORDINE

re su alcune giostre poste nell’area giochi situata davanti a un’enorme masseria che sembrava un castello.Il gruppo accompagnato dalla polizia municipale, invece, si è recato in macchina con i vigili a fare un giro di ispezione per il paese. Durante il percorso, ci hanno spiegato in cosa consiste il loro lavoro e il significato di alcuni segnali stradali, poi ci hanno mostrato vari luoghi di Santera-mo che non conoscevamo. Hanno anche fatto delle multe a qualche au-tomobilista indisciplinato! Al rientro ci hanno pure offerto dell’acqua, perché la giornata era molto calda. Ringraziamo il Sindaco, la Protezione civile e la Polizia municipale per averci permesso di fare questa magnifica e indimenticabile esperienza.

Classi quarte

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Gli scrittori siamo noiRacconto di avventuraUN SUBACQUEO CORAGGIOSOE LA SUA AVVENTURA MARINAUn giorno di estate, un coraggioso subacqueo di nome Valerio Angstron, bello e alto, dal fisico atletico e muscoloso, mentre aiutava suo padre Carlos Alzacar, esperto marinaio, a gettare le reti nel mare, vide un luccichio. Scrutò che era una bottiglia di cristallo e quando Valerio si tuffò per prenderla, notò che dentro c’era una vecchia mappa di un tesoro nascosto in una nave, nei fondali del mare del Madaga-scar. Nuotò fino alla riva per chiedere al padre di dargli una tuta da subacqueo, una bombola d’ossigeno e tutto ciò che poteva servirgli per affrontare l’avventura in mare che si stava apprestando a compiere. Carlos si raccomandò col figlio:– Figliolo, sii forte e coraggioso come tuo padre, ma mi raccomando

torna presto!Valerio aggiunse:– Padre, non temere, so cosa fare, vedrai che tornerò sano e salvo e

porterò con me il tesoro. Addio!Detto ciò Valerio si affrettò e si immerse in acqua e nuotò e nuotò fino ad arrivare negli abissi del mare del Madagascar, pieno di alghe e pesci misteriosi, alla ricerca del famoso forziere del “Violet”, cioè una nave affondata, contenente una cassa di gioielli, bracciali, orecchini, molto oro e soprattutto la collana a forma di cuore blu, cioè “il potere del mare”. Valerio, il subacqueo, ad un certo punto, intravide la famosa nave, ma mentre si stava avvicinando gli apparvero tre squali affamati che lo volevano assalire. Valerio andò incontro agli squali, vide che avevano dei denti aguzzi e molto affilati come la lama di un coltello, ma non si arrese, estrasse dalla sua muta un pugnale che gli aveva re-galato il padre e un coltello dalla tasca sinistra. Con forza e coraggio si avventò contro di loro. Era indescrivibile la confusione di pensieri e di sentimenti che Valerio provò quando fu sbalzato dalla testa di uno degli squali. Sebbene nuotasse bene, il respiro gli riusciva difficile, anche per l’enorme paura. Valerio saltò addosso allo squalo, lottò con tutte le sue forze, fu scaraventato ancora una volta dalla coda di un altro squalo, finendo contro un masso roccioso con tale forza da perdere i sensi per qualche istante, poi si riprese e riuscì ad aggrapparsi saldamente ad

una delle tre bestie marine, fu così che con grinta infilzò entrambi le armi nel collo del primo squalo. Continuò nello stesso modo anche con gli altri due. Dopo una dura lotta i tre squali morirono, perché persero molto sangue e anche perchè le armi erano impregnate di una soluzio-ne velenosa. Gli squali precipitarono pesantemente sul fondale marino, proprio in prossimità della nave. Valerio si addentrò in quell’ammasso di ferri ormai arruginiti, vide il forziere, lo aprì e trovò il tanto desidera-to tesoro. Con gran velocità prese la collana. In quel momento si trovò a passare un grosso delfino che aiutò Valerio a portare il forziere a riva. Valerio si sentì un grande subacqueo perchè era soddisfatto della sua impresa e pensò che suo padre Carlos al suo rientro gli avrebbe detto:– Figlio, sei stato un vero eroe!

Gli alunni delle classi quinte

tra realta’...

6

Racconto di avventuraL’avventura del tesoro

di Barba NeraMolti anni fa, il capitano di una ciurma di quattordici pirati, Edward Kenway, un uomo di alta statura, con occhi sfolgoranti come carboni accesi, si diresse con il suo vascello, su un’isola deserta, alla ricerca del tesoro di Barba Nera, il più famoso e più forte pirata di tutti i tempi, scomparso ormai da diversi anni. Edward entrò, attraversan-do un passaggio segreto, in una grotta misteriosa che, secondo la mappa in suo possesso era proprio la grotta che conservava il famoso tesoro che, tanti pirati, prima di lui avevano cercato, ma che mai nessuno era riuscito a portarsi via, a causa degli innumerevoli tra-bocchetti e pericoli vari che quella grotta presentava. Sempre atten-to a non inciampare, il bel capitano, seguito dalla sua ciurma, acce-se la sua torcia per farsi strada. La luce proiettava ombre sulle pareti disegnando figure gigantesche e mostruose. L’aria era impregnata da un odore di muffa, di umidità e si sentiva in lontananza un leggero e ritmico gocciolare. La luce della torcia illuminò sulla sinistra un corridoio stretto e più basso di quello che Edward stava percorrendo: sembrava molto lungo. Il cuore di Edward batteva all’impazzata e la sua fronte era fredda e sudata.Uno dei suoi pirati, Manvik Jumart, il migliore e il più affidabile della ciurma, gli suggerì:– Capitano, torniamo indietro, questo ambiente è ricco di insidie, ho

un brutto presentimento!.Edward rispose:– Siamo o non siamo dei veri pirati!? E allora? Così, con coraggio, Edward proseguì senza esitazione e si diresse lentamente verso quel corridoio così tenebroso.Tutto ad un tratto vide dei grossi ragni velenosi. In un batter d’oc-chio, l’intera ciurma si ritrovò circondata da insetti giganti carnivori che erano pronti ad aggredirli. C’erano ragni di ogni specie, scor-pioni, serpenti, ma anche libellule, mosche, api, calabroni e cer-vi volanti. Si trovavano in corrispondenza del soffitto della grotta. Edward pensò che muovendosi i ragni e gli altri insetti gli avrebbe-ro attaccati, quindi giocò d’astuzia: rimase dapprima immobile, poi lanciò un coltello sui sassi, facendo cadere i ragni e intrappolando-li, gettando su di loro una fitta rete. Manvik Jumart, poi gli passò uno spray disintregrante velenoso e con questo distrussero i nemici. Durante l’impresa, sfortunatamente, un masso cadde sul piede di Edward, ferendolo gravemente, ma in un angolo della grotta c’era uno scheletro con i resti di un abito e con questi si fasciò il pie-de. Edward e la sua ciurma, alla fine riuscirono a prendere la cassa del tesoro di Barba Nera che conteneva gioielli, smeraldi e monete d’oro, la portarono nella nave e ripartirono. Nel tragitto, però, si abbattè un uragano e una rabbiosa e paurosa ondata raggiunse la poppa della nave e la travolse con violenza, sospingendola lontano da ogni presenza umana. Fortunatamente il vascello era a prova di scoglio, fu sballottato per un po’, ma superò la tempesta. Dopo aver affrontato la burrasca, vittorioso Edward fece ritorno insieme ai suoi quattordici temerari pirati nel paese d’origine con il bel forziere contenente il malloppo del grande pirata Barba Nera.

Gli alunni delle classi quinte

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L’AQUILA E IL TOPOLINOUn’aquila un giorno guardando in giù dal suo alto nido, vide un topolino che passeggiava cantando: ”la, la, la… la, la, la”.“Che buffo animale” disse fra sé. “Di certo non sarà bello e affascinante come me!”Spinta dalla curiosità, spalancò le sue ampie e grandi ali e discese. Quando fu vicina al topolino,gli chiese:”Chi sei? Come ti chiami?”.“Sono il topolino” rispose tremando il povero animaletto, cercando di ripararsi dietro un albero.“Fammi sentire la tua voce. Se è bella come il tuo viso bisognerà tapparsi le orecchie!”L’aquila saltando, aiutandosi con le ali, cercava di farsi strada fra i rami per avvicinarsi al topolino. Ma fra i rami dell’albero un pastore aveva preparato delle trappole appiccicose. L’aquila si trovò all’improvviso con le ali appic-cicate ai rami dell’albero.Il topolino disse: ”Aquila, fra poco verrà il pastore, ti cat-turerà e ti rinchiuderà in una gabbia. Oppure ti ucciderà per vendicare gli agnelli che gli hai mangiato. Tu che vivi nel cielo, libera da ogni pericolo, che bisogno avevi di scendere giù per prendermi in giro?”

Classi terze

Racconto di fantascienzaLA RIVOLTA DEI ROBOTNel 2600 la Terra era popolata da robot, che vivevano in-sieme agli uomini in pace, collaborando con loro e aiutan-doli nella vita di tutti i giorni. I robot erano stati costruiti in una fabbrica di metalli, che ne aveva costruiti talmente tanti che gli umani erano stati costretti ad acquistarne almeno uno per famiglia. Gli esseri uma-ni si facevano aiutare in tutto e per tutto dai robot, senza preoc-cuparsi se si stancavano perché li consideravano solo pezzi di latta, senza cuore, senza anima e senza sentimenti.Col passare del tempo, però, i robot, che invece un cuore ce l’avevano, cominciarono a sen-tirsi maltrattati e sfruttati dagli esseri umani, soffrendo di que-sta situazione, così ad alcuni cominciarono ad arrugginirsi i circuiti e i robot impazzirono. Allora dichiararono guerra agli umani e scoppiò una rivolta. Gli umani, non riuscendo a controllare la furia dei robot da soli, decisero di chiedere aiuto ai loro amici cyborg, esseri umani con parti metal-liche artificiali trapiantate attraverso esperimenti scienti-fici. I cyborg decisero di aiutarli, ma solo se essi avessero dimostrato maggior rispetto nei confronti dei loro simili, così costruirono dei disintegratori per distruggere comple-

Alcuni hanno paura dei ladri. Il maestro Gianni, quando era piccolo aveva pau-ra dei ladri, perché gli avevano rac-contato che i ladri rapivano i bambini. Una notte mentre il maestro Gianni dormiva con suo fratello nella stan-zetta, sentì un rumore ed ebbe paura, le sue orecchie diventarono tese e si nascose sotto le coperte. Il maestro sentì un altro rumore e per la paura voleva andare nel letto dei genitori. Il maestro però non volevafare lafiguradelfifoneequindirimasenelsuo letto.Dopoun po’ sentì un altro rumore e decise di alzarsi per andare a vedere. Mentre andava in cucina, si scontrò con qualcuno e stava per gridare ,ma una mano lo bloccò sulla bocca e disse:” sc sc sc”. Era una mano profumata di zucchero e appiccicosa. La mano era di suo fratello che si era svegliato per andare a mangiare la torta di ricotta preparata dalla mamma. Il maestro capì che non doveva avere paura dei ladri e che non bisogna avere paura, se non si conosce il motivo della paura!

Classe terza

Gli scrittori siamo noi ...e fantasiatamente i robot malvagi; ma durante il tragitto, i cyborg furono attaccati dai robot che distrussero i disintegratori. I cyborg cominciarono a sentirsi persi e disperati, ma in loro soccorso arrivarono i loro amici androidi, robot buoni dall’aspetto umano. Gli androidi, però, erano contro la vio-lenza e la distruzione, perché non volevano uccidere i loro simili, pertanto, con l’aiuto dei cyborg decisero di costruire

un teletrasportatore indistrutti-bile fatto di materiale lunare, in grado di trasferire tutti i robot sul Pianeta dei Diritti, un paese pacifico al momento disabitato perché i suoi abitanti erano in vacanza. Quando però i Dirittia-ni tornarono a casa e trovarono il loro pianeta invaso dai robot, si recarono sulla Terra per recla-mare ai terrestri di riprendersi i loro robot. Allora gli umani pro-posero un’alleanza ai Dirittiani: se gli scienziati del Pianeta dei Diritti avessero accettato di lavo-rare insieme agli scienziati terre-

stri per trovare una soluzione, i robot sarebbero ritornati sulla Terra. Così gli scienziati teletrasportarono di nuovo i robot sulla Terra e con un’arma svita bulloni non elettro-nica chiamata Gallik li smontarono e gli impiantarono dei nuovi microchip, programmati per impedire di nuovo la rivolta. Fu così che da allora non si è più sentito parlare di rivolta di robot su nessun pianeta e gli umani e i robot vissero per sempre in pace e armonia fra loro sulla Terra.

Classi quinte“Le paure del maestro Gianni”

“IL LADRO”

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MASCHERANDOBuongiorno miei cari amici,spero che siate tutti felici.Fra qualche giorno Carnevale sara 'e qualche scherzo qualcuno fara '.Anche gli amici di tutto han preparato:stelle filanti, coriandoli e zucchero filato.Le nostre care maestre sodohan lavoratomaschere a strisce e coloratehanno realizzato.Ci sara ' un gran parapigliaper l'arrivo dei carri, che meraviglia!Io, per voi un regalo ho preparato:ad una simpatica filastrocca ho pensatoche qui per voi oggi ho portato.

Classi Quarte

MAMMA SEI LA MIGLIOREMamma per me tu sei la nu-mero uno,sei la migliore perché entri nel mio cuore.Quando tu mi guardi,mi leggi negli occhi,e quando sbaglio mi perdoni.Sono tanto felice che mi hai messo al mondo,e quando ti faccio arrabbia-re mi fai rattristare.Quando commetto un errore tu mi correggi con amore,e mi aiuti sempre nel momento del bisogno.Sei come un bellissimo fiore che sboccia nel mio cuore,

Poeti in erba

A CARNEVALENelle piazze, in ogni viac'e' un'allegra compagnia.Ci sono maschere colorate,si fan scherzi e tante risate.Lancera' stelle filanti,che sembreranno aeroplani volanti,salutera' i carri festantie i ragazzi vestiti da cantanti.Mamma mia che maschere belle,sto ridendo a crepapelle.C'e' un bimbo sorridenteche getta coriandoli su tutta la gente.A Carnevale c'e' molta allegriae noi la viviamo in compagnia.C'e' anche uno strano tipo.Sapete cosa gli dico?"Tutta questa allegriaogni tristezza porta via!"

Classi Quarte

e pensi sempre prima alle mie necessità e poi alle tue.Mamma, quando cado tu mi sollevi,e quando mi sorridi, mi tra-smetti allegria.Sei indistruttibile e non ti perdi mai d’animodavanti alle difficoltà.Con questa poesia voglio ringraziarti per tutto ciò che fai per me: spero che ti goda al meglio il giorno della

tua festa, il tuo giorno migliore.Ti voglio tanto bene.Auguri mamma.

Classi quarte

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Io con Te

Papà, quando sono in tua compagniail tempo presto vola via.Sono tante le coseche con te vorrei fare!Una corsa nel verde pratoper sentirmi più amato,un giro in biciclettacosì la giornata è perfetta,una lunga passeggiataper una scherzosa chiacchierata...Quando questo accadràil mio sogno si realizzeràe il mio cuore di gioia esulterà.

Gli alunni delle classi quarte

LA SPERANZA DI UN SOGNOPer Auschwitz un treno partì e tanta gente lì morì.Era notte quando io sono stato catturato e sul treno della morte mi hanno deportato con un bi-glietto di sola andata.C’era la guerra e tante esplosioni, vestiti e occhiali sparsi per terra.Gli Ebrei morivano di fame, erano come scheletri che camminavano e lavoravano sen-za sosta.Il fumo degli inno-centi portati nei forni crematori non cessava mai di salire nel cielo. C’era la neve e fa-ceva molto freddo, non c’era niente da mangiare.Anch’io sono stato bruciato e adesso volo nel cielo da solo.Ora la mia cenere è nel mondo e an-cora vedo morire tante persone.Adesso desidero che torni la pace e che non suc-ceda più la tragedia accaduta ad Auschwitz:mai più guerra, mai più distruzione, e mai più san-gue umano versato con crudeltà.

Classi quinte

Le rime divertenti…inventate dai noi bambinidi classi terze

Casa, casinasembri come una pallina,quando viene la mattina,corri, corri in cucina!

La scuola grande,sembra un gigante,che è molto pesantee cammina tremolante.

Poeti in erba

IL MIO PAPA’Quando i miei occhi ti hanno incontratosin da subito ti ho amato.Quando le tue mani hanno accarezzato il mio visoè sbocciato il mio primo sorriso.Quando le tue braccia mi hanno cullato,dolcemente mi sono addormentato.Quando il mondo ho iniziato ad esplorarela mia fantasia hai saputo stimolare.Quando incontrerò le prime difficoltàtu mi guiderai verso la felicità.TU SEI E SARAI SEMPRE IL MIO PAPA’.

Gli alunni delle classi quarte

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Gli alunni delle classi terzepresentano…

CAPPUCCETTO ROSSOLa fiaba di “Cappuccetto Rosso” è un testo narrativo, fan-tastico, leggendario, perciò rispecchia la struttura di tutti i testi narrativi: inizio – sviluppo – fine.Anche la fiaba di “Cappuccetto Rosso”, quindi, può essere modificata in parte o tutta.Questo è quello che ha fatto Antonella Petrera quando ha cambiato la fiaba trasformandola in “Cappuccetto gRosso”

PERSONAGGI E ATTORI

CAPPUCCETTO gROSSO interpretato da Angela Borromeo.Cappuccetto gRosso è una bambina che vuole essere corag-giosa a tutti i costi, e si oppone a chiunque non creda al suo lato eroico, ama particolare il CIBO che consuma per scac-ciare le paure, vuole essere audace, ma è ingenua, e non sa riconoscere il pericolo.

CACCIATORE interpretato da Filippo Giordano è un perso-naggio fiero, è un po’ sbruffone.

LUPO DE PUPIS interpretato da Nicola Cifarelli è un pove-ro lupo, trasandato, affamato, giocherellone, calcolatore e astuto, comico e spietato soprattutto quando decide di cuci-narsi Cappuccetto nel calderone.

NONNA interpretata dalla voce di Antonella Petrera.E’ una nonna comica con la voce fuoricampo.

MAMMA interpretata dalla voce di Antonella Petrera.E’ una mamma, come la nostra mamma: attenta, premurosa e raccomanda a Cappuccetto sempre dei suoi insegnamenti. E’ una voce fuoricampo.

INCONTRO CON GLI ATTORI

Come mai Cappuccetto Rosso e’ diventato Cappuccetto gRosso?Cappuccetto è gRosso perché affronta le paure mangiando sempre e di tutto.

Ma e’ proprio vero che mangiando di tutto e di piu’ si su-perano le paure?Non è vero: il cibo è un bisogno primario perciò non bisogna mangiare sempre di tutto e di più, ma…

BISOGNAMANGIARE CON MODERAZIONE

GLI ALIMENTI DELLA DIETA MEDITERRANEA.

DALLE FAVOLE AI PROVERBI...Dagli insegnamenti delle favole...

“LA GALLINA DALLE UOVA D’ORO” - “IL CANE INGORDO”:Chi troppo vuole nulla stringe

“LA VOLPE E LA CICOGNA”: Chi la fa l’aspetti

“IL PASTORELLO BUGIARDO”:Chi bugiardo è ritenutoanche se dice il vernon è creduto

“LA LEPRE E LA TARTARUGA”:Chi la dura la vince

...alla saggezza dei nostri nonni

Ci la fatiche nan te spante, u pane nan te manche(Se il lavoro non ti spaventa, il pane non ti mancherà)La vécchie na vuléve murje: chiù stave e cuiù mbarave(La vecchia non voleva morire perché aveva sempre qualcosa da imparare)Jnghie l’acque, quanne chiove(Cogli l’occasione quando si presenta)Mazze e panelle fascene i fighje belle(Nell’educazione dei figli, la severità e la dolcezza fanno crescere bene)Na mamme cambe cint file, cint file na cambene na mamme(Una mamma è in grado di accudire cento figli, cento figli non riescono ad accudire una mamma) La figghje mute la mamme l’antende(La mamma comprende ciò che la figlia non dice)Ogne scaravasce a mamme j piasce(Ogni figlio piace alla sua mamma)

Gli alunni delle classi terze

teatrotutti a

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Ecco FrancaLa signora Francaè la collaboratrice della nostra classe.E’ una donna di media statura e di corporatura un po’ robusta. Ha i capelli con le meches e una fran-gia sulla fronte che la fa somigliare a Cleopatra. I suoi occhi sono marroni, sempre truccati, il naso è dritto e piccolo, la bocca sempre sorridente. Alla signora Franca piacciono i gioielli, in particolare gli orecchini da cui non si se-para mai. Franca è molto affettuosa e disponibile con noi, non appena la chiamiamo si precipita nel-la nostra classe: ci porta le fotocopie già tagliate, le circolari, ci aiuta in bagno, tiene puliti gli ambienti… è proprio infaticabile. La signora Franca ha anche una memoria infallibile: conosce il nome dei bam-bini di tutta la scuola!

Gli alunni delle classi seconde

Ecco PieroIl signor Piero è il nostro collabo-ratore scolastico. È un po’ bas-sino, dalla corporatura magra e scattante. I suoi capelli sono biondi, lisci e corti; i suoi occhi sono chiari di un colore indefini-to, ha il naso a patata e sotto la sua bocca sorridente c’è un pizzetto biondo. E’ molto simpa-

TESTO DESCRITTIVO: E’ PRIMAVERAE’ arrivata la Primavera!La natura si risveglia: il cielo è sempre più azzurro! Gli alberi si riempiono di gemme e di delicate foglioline per poi esplodere in un trionfo di fiori colorati. Il sole è pieno di raggi luminosi e riscaldati. Gli uccellini tornano a svolazzare liberi e a cinguettare allegri nel cielo limpido.Anche il prato si riveste di primule colorate. Nell’aria si sen-te l’odore della terra bagnata e dei fiori appena sbocciati.

Gli alunni delle classi seconde

Con gli occhi dei bambini...Testo descrittivo sull’inverno

MATTINO D’INVERNO

E’ domenica mattina. Sono nella casa di campagna di mia nonna. E’ una giornata di pieno inverno e già ieri sera prima di andare a letto la strada era scivolosa e piena di brina. Stava fioccando una neve fangosa, i cri-stalli di ghiaccio sembravano diamanti trasparenti e puri e le poche foglie attaccate ai rami nudi e scheletriti formavano tra la nebbia un sottile velo ricamato. Il sole d’inverno, pigro e assonnato, la sera prima era andato a dormire presto. Ma ormai e’ mattina e sono curioso di ammirare il paesaggio. Chissà, cosa troverà?! Forse tanta neve? Magari! Mi affaccio alla finestra della cu-cina di nonna e uno spettacolo meraviglioso appare ai miei occhi. Ho trovato una bianca coperta soffice e alta che copre tutta la campagna. Non riesco a resistere alla tentazione e subito esco fuori casa, attrezzato di guan-ti, stivali per la neve, sciarpa, cappello e il mio piumino preferito. Accipicchia! Pur senza vento, c’è un freddo a punte d’aghi, quel freddo che si insinua nel colletto, che mangia l’orlo degli orecchi, che fa del naso un ghiaccio-lo. Ma non importa, adesso il mio unico pensiero è gio-care con la neve, fare un fantastico pupazzo e godermi questo magnifico mattino d’inverno.

Gli alunni delle classi quarte

tico: quando viene nella nostra classe scherza con noi e ci fa ridere! Piero non è solo il colla-boratore della nostra scuola: ri-para gli oggetti, fa piccoli lavori di falegnameria, fa addirittura il D.J. durante le nostre feste! E’ proprio un uomo “tutto fare”. Piero sa anche suonare la chi-tarra elettrica: ci ha raccontato che la sua è una vera passione.

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Gioca con noiINDOVINA INDOVINELLOSe fa brutto o se fa belloio riparo, son l’____________.In collina o in montagnasto nei ricci, son la_________.Scorre, scroscia, bagna,sciacqua...tu mi bevi, sono l’__________.Son pratolinabianca e piccina,nei prati a Marzomi trovi fiorita.Sai il mio nome?è____________.

Noi bambini delle classi seconde abbiamo realizzato un cartellone con i nostri lavori sulla grammatica: “La citta' dell’ortografia” detta anche “Mangiaerrori”.Attraverso la lettura del libricino della “La citta' dell’ortografia”abbiamo imparato a superare alcuni errori che facevamo spesso: dalle doppie ai suoni mp, mb, le parole capricciose come scuola cuore taccuino... le parole della famiglia acqua, gli accenti, la suddivisione in sillabe, l’uso dell’H... poi ci siamo divertiti a rappresentarli con tanti bei disegni per capire meglio tutte le regole. Eccoci al lavoro!

Completa il cruciverbaORIZZONTALI2. Il contrario di agitata.4. Gn non vuole mai la i tranne nella parola...6. Pulizia. 7. Si compera prima di salire sul treno. 9. Vi lavorano i minatori.

VERTICALI1. Il plurale di sindaco. 3. Se uno vende, l’altro...4. La forma di questo cruciverba.5. I maleducati non conoscono le buone...7. Il naso si allunga quando si dicono...8. Esce dalla lampada di Aladino

Cerca le seguentiparole nel quadrato:

ammonisce palcoscenicoascia pescieradiscesa pescivendolofantascienza sciabolafruscio sciacallomascella scienziato

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