dispense di procedura civile (balena) dispense di procedura civile (balena)dispense di procedura...

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Riassunti studiati e scritti da [email protected]

RIASSUNTI DI

PROCEDURA CIVILE

GIAMPIERO BALENA

VOL 1 PARTE GENERALE

ELEMENTI DI DIRITTO

PROCESSUALE CIVILE

(aggiornati alla legge 69 del 18/Giugno/2009)

**GennaroAcquario1980**

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CAPITOLO 1

-IL DIRITTO PROCESSUALE CIVILE e LA FUNZIONE

GIURISDIZIONALE -

1) Il diritto processuale è la branca che disciplina l’insieme dei procedimenti attraverso i

quali si esercita la giurisdizione (ed è una delle funzioni dello Stato).

2) Il diritto processuale serve a disciplinare l’intervento del Giudice ogni volta sia necessario rendere concreto l’assetto degli interessi delineati dal legislatore.

3) Il diritto processuale civile governa l’esercizio della giurisdizione in materia civile.

4) Autorità Amministrative Indipendenti: cioè vi sono organi che (se pur estranei

all’apparto giurisdizionali) sono organizzati in modo autonomo e indipendente rispetto

all’esecutivo, al fine di assicurare una imparzialità analoga a quella che si richiede al

Giudice e che si vedono attribuire funzioni tipiche della giurisdizione consistenti nella

composizione di conflitti e controversie tra privati.

5) Art 102 Cost: la funzione giurisdizionale è esercitata da magistrati ordinari istituiti/regolati dalle norme sull’ordinamento giudiziario. 2°com: non possono essere istituiti Giudici straordinari/speciali, mentre è possibile istituire (presso gli organi giudiziari ordinari) sezioni specializzate per determinate materie (anche con la partecipazione di cittadini idonei estranei alla magistratura).

6) Il diritto sostanziale attribuisce posizioni di vantaggio in presenza di determinati

presupposti di fatto (es: chi abbia subito un danno ingiusto ha il diritto di chiedere il risarcimento da colui che l’ha cagionato con un proprio comportamento doloso o colposo).

7) La giurisdizione interviene allorché (essendo insorto un conflitto) il titolare del

diritto ne lamenti la lesione e chieda all’ordinamento di assicurargli la soddisfazione

del proprio interesse, cioè il conseguimento della concreta posizione di vantaggio che

il diritto sostanziale gli riconosce.

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*In tale situazione si rende necessario il ricorso al processo, nel quale il Giudice è

chiamato ad accertare l’esistenza del diritto di cui viene lamentata la lesione, e successivamente ad assicurare che il diritto stesso possa essere attuato pur contro la volontà del soggetto che l’aveva resa (cd giurisdizione contenziosa).

8) La giurisdizione contenziosa trova il suo presupposto nell’Art 24 Cost: tutti possono

agire in giudizio per la tutela dei propri diritti e interessi legittimi (cd: diritto d’azione). 2°com: la difesa è un diritto inviolabile in ogni stato/grado del procedimento (cd: diritto di difesa). *Tale articolo è alla base del Principio del Contraddittorio: consente di garantire ai sogg interessati di poter partecipare al processo (svolgendo un ruolo attivo) che

possa influire sull’esito dello stesso, subendone gli effetti.

*Si stabilisce anche il diritto alla difesa tecnica: cioè di avvalersi di un intermediario prof qualificato (avvocato) per sostenere le proprie ragioni in giudizio.

3°com: sono assicurati ai non abbienti (con appositi istituti) i mezzi per

agire/difendersi davanti ad ogni giurisdizione.

*In tal modo la costituzione ha inteso consacrare l’esistenza di un autonomo diritto

(diritto di azione che ha natura strumentale).

9) Contrapposto abbiamo la giurisdizione volontaria che si esercitava esclusivamente in

assenza di qualsiasi contrasto tra le parti.

10) Comunque in tutti questi casi, il Giudice è chiamato a valutare le misure e le soluzioni

più idonee a tutelare gli interessi di un determinato soggetto, ed il suo

provvedimento può condizionare la capacità di agire di quest’ultimo con riflessi anche

nei confronti dei terzi che intrecciano con lui rapporti giuridici. Si è dunque in

presenza di funzioni giurisdizionali non necessarie in quanto potrebbero essere

attribuite dalla legge a soggetti privati o alla Pubblica Amministrazione (dato che

sono attività amministrative).

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11) In ultimo abbiamo la giurisdizione arbitrale il cui fondamento risiede nella volontà

delle parti le quali attribuiscono espressamente agli arbitri (attraverso un vero e

proprio mandato) l’incarico di decidere una controversia che potrà in futuro nascere

da un determinato contratto.

*Nell’arbitrato (rituale) l’attività demandata agli arbitri è qualitativamente identica a

quella istituzionalmente affidata al Giudice, con la differenza che l’efficacia

vincolante della loro decisione (il lodo) si ricollega per l’appunto al mandato ricevuto

dalle parti e risente degli eventuali vizi di quest’ultimo.

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CAPITOLO 2

- LA GIURISDIZIONE CONTENZIOSA -

1) La tutela.

1) TUTELA COGNITIVA: mira a conseguire certezza in ordine all’esistenza/inesistenza di un diritto/altra situazione giuridica attiva che l’attore vanti nei confronti del convenuto + a determinare l’obbligo che ne scaturisce in capo allo stesso convenuto + modificazioni giuridiche chieste dall’attore e che si producono nella sfera giuridica del convenuto. Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

a) Ordinaria: intensa come cognizione piena/esauriente, in modo tale che la decisione sia fornita del massimo grado di affidabilità/attendibilità, tale da potervi ricollegare

l’autorità di cosa giudicata (sia per le parti/che per il Giudice).

b) Sommaria: è quella che fornisce uguali garanzie di attendibilità/affidabilità del

risultato finale + può derivare:

- Da modalità semplificate di attuazione del contraddittorio/dalla sua esclusione. Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza - Dal tipo di prove che il Giudice può utilizzare per formare il proprio convincimento.

- Dal fatto che il provv di accoglimento della domanda si fondi esclusivamente su un

comportamento processuale omissivo del convenuto.

(es: mancata comparizione in giudizio a seguito di un ordinanza di convalida di sfratto). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

- Dalla circostanza che l’accertamento del Giudice riguardi solo dei fatti rilevanti per

la decisione.

(es: il Giudice ordina il rilascio del convenuto, senza prima aver esaminato tutte le difese).

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1-Cautelare: costituisce un genus a se, in quanto è strumentale rispetto al processo a cognizione piena/processo di esecuzione forzata. Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

Non cautelare: offre una scorciatoia rispetto alla cognizione ordinaria, ogni volta che sia eccessivo/superfluo una provv a cognizione piena (es: quando il comportamento processuale del convenuto lascia supporre la fondatezza della domanda dell’attore). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

2-Riguardo al contenuto:

a) Provv non cautelare (poiché surroga quello a cognizione piena non può avere lo stesso contenuto, in quanto implica un anticipazione degli effetti che

deriverebbero da una sentenza di accoglimento della domanda).

b) Provv cautelare (ha un contenuto più vario che però non sempre coincide con il provv a cognizione piena).

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3-Riguardo alla stabilità del provv:

a) Tutela cautelare (è provv/strumentale in quanto destinata a produrre effetti per un tempo limitato, al fine di portare instaurare/portare a compimento il

processo di cognizione piena).

b) Tutela non cautelare (se le parti rinunciano ad instaurare/avviare il processo a cognizione piena, essa fornisce una tutela provv destinata ad essere rimpiazzata

da un succ provv a cognizione piena o può divenire definitiva (alla pari di una

sentenza passata in giudicato). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

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2) TUTELA ESECUTIVA: è diretta a conseguire l’effettiva soddisfazione del diritto (già accertato attraverso la tutela cognitiva/titolo esecutivo che si è formato al di

fuori del processo) cioè al conseguimento del bene giuridico riconosciutogli dal diritto

in via coattiva, facendo pur a meno della collaborazione del sogg obbligato (attraverso

una serie di attività che implicano l’uso della forza).

(Es: forzare l’apertura di porte/cassetti/contenitori per effettuare il pignoramento di un oggetto al fine di venderlo).


1-Ha un carattere astratto in quanto implica il possesso di un titolo esecutivo da parte del creditore.

*Titolo esecutivo: tutti/solo i documenti che il legislatore ha esplicitamente

riconosciuto come tali, sono: Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

- Giudiziali (es: le sentenze di condanna che garantiscono il max grado di certezza circa l’esistenza del diritto).

- Stragiudiziali (es: i titoli di credito/ atti pubblici/ scritture private autenticate..). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

2- Si esercita attraverso una pluralità di procedimenti:

a) ORDINARI:

- Espropriazione forzata/generica (serve a realizzare un diritto originario/derivato (dalla violazione di un altro diritto) avente ad oggetto il pagamento di una somma

di denaro).

- Esecuzione in forma specifica (consente l’attuazione coattiva di un obbligo di rilasciare un immobile/consegnare un bene..).

*Il limite dell’esecuzione forzata sta nell’impossibilità di sostituzione da parte di un terzo, in quanto si tratta di obblighi infungibili da parte dell’obbligato. Dunque il legislatore utilizza mezzi di coazione indiretta (misure coercitive) miranti ad

incentivare l’adempimento dell’obbligato. Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

b) SPECIALI: (es: l’esecuzione esattoriale).

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3) TUTELA CAUTELARE: è strumentale alle prime 2 (in quanto serve ad assicurare l’esperimento del processo di cognizione) + è provvisoria (in quanto destinata a durare per il tempo necessario a portare a compimento il processo di cognizione/esecuzione +

avviare il processo esecutivo (quindi utilizzabile ancor prima della sua instaurazione) in

modo tale da evitare un danno irreparabile al diritto che renderebbe inutile la tutela

giurisdizionale. Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

1-Cosa giudicata (sentenza passata formalmente in giudicato): si intende quella che ha

raggiunto un considerevole grado di stabilità , in quanto non è più soggetta alle

impugnazioni ordinarie ma solo ad alcune straordinarie. (Es: se la sentenza avesse accertato che Tizio è debitore di una somma di denaro nei confronti di Caio, questi (dopo il passaggio in giudicato della sentenza) non può contestare l’esistenza del proprio debito (se non adducendo fatti intervenuti dopo quel momento).


Dunque si dice che copre il dedotto e deducibile = cioè si esclude la possibilità di far valere in un altro processo le contestazioni dedotte/disattese dal 1°Giudice + anche

quelle attuali che non siano state fatte valere in quella sede. Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

2-Nella tutela cautelare è possibile distinguere 2 fasi (una deputata alla cognizione,

l’altra all’attuazione del provv) inscindibili tra loro (in quanto la prima serve a

verificare la sussistenza delle condizioni per la concessione delle misure cautelari) -

Tali condizioni sono:

a-Fumus Bonis Iuris: sommarietà della cognizione cautelare (superficiale)

contrapposta alla cognizione ordinaria (piena/esauriente). *Ovvero che il Giudice all’esito della cognizione sommaria, deve essere convinto

dell’esistenza del diritto (e non dire c’è una probabile fondatezza della domanda). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

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b-Periculum in mora: ovvero che la misura cautelare presuppone una situazione di pericolo per il diritto tutelato, che può derivare: - Dalla possibilità che (nel tempo occorrente per portare a compimento il processo

di cognizione/esecuzione) la situazione di fatto venga alterata/modificata in modo

irreversibile, tale da pregiudicare la succ attuazione coattiva del diritto (es: il bene oggetto dell’azione di rivendita viene distrutto).

*Cd Misure cautelari conservative (dirette a cristallizzare una situazione per evitare che la realizzazione del diritto divenga impossbile).


- Dalla possibilità che (tenuto conto della natura/funzione del diritto da tutelare)

la sua soddisfazione tardiva risulti poi inutile per il creditore (es: in caso di

alimenti necessari al creditore).

*Cd Provv cautelari di tipo anticipatorio (che producono effetti in tutto/parte analoghi a quelli che derivano dalla sentenza di accoglimento della domanda,

anticipando il risultato che il titolare del diritto spera di conseguire). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

2) Le azioni di cognizione/esecutive.

1) AZIONI DI COGNIZIONE: tendono ad accertare se la domanda proposta è

fondata/infondata (quindi se accolta/respinta) attraverso l’esame del merito della

causa. Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

1-AZIONE DI MERO ACCERTAMENTO: mira a fare certezza circa l’esistenza/modo di essere di un determinato rapporto giuridico incerto (positivo) oppure circa l’inesistenza di un diritto vantato da altri (negativo).


*Le uniche limitazioni che in incontra sono:

a) L’oggetto (in quanto è necessario che l’azione di accertamento debba vertere su un diritto/status, e non su meri fatti/interpretazione di norme).

b) Interesse ad agire (presupposto necessario per qualunque tipo di azione).

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2-AZIONE E SENTENZA DI CONDANNA: spesso capita che l’attore non si limita a

domandare l’accertamento di un diritto, ma chieda anche al Giudice di verificarne la

lesione (a causa dell’inadempimento del debitore) + di condannare quest’ultimo alla

prestazione di dare/fare per realizzare il proprio interesse.

1-Tale pronuncia costituisce il presupposto per l’attuazione del diritto attraverso:

a) Esecuzione forzata (vera/propria). a-FARE (Nella maggior parte dei casi, la domanda di condanna mira a procurare all’attore un titolo esecutivo che gli consenta (qualora l’obbligato non adempia

spontaneamente) di avviare un processo esecutivo nella forma al contenuto della

domanda stessa (es: nell’espropriazione si tratta di far conseguire al titolare del

diritto il pagamento di una somma di denaro). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

b-NON FARE (In questo caso l’esecuzione forzata non è in grado di impedire il verificarsi della violazione, ma può solo attuare (ex-post) misure riparatorie -

Es: il dovere (in capo agli omnes) di astenersi da comportamenti che possano turbare il godimento della res).


b) Esecuzione coattiva/indiretta (tipico della sentenza di condanna, al fine di agevolare il titolare del diritto all’effettiva realizzazione del proprio interesse,

attraverso le cd: Misure coercitive: cioè strumenti di coazione indiretta della

volontà del debitore, al fine di incentivarlo all’obbligo di adempimento (imposto

dalla sentenza di condanna) attraverso sanzioni penali/civili (al fine di rendere più

gravose le conseguenze del mandato adempimento). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

2-Condanne specifiche:

1-Condana Generica: quando si stata accertata la sussistenza di un diritto (ma sia ancora controversa la quantità della prestazione dovuta), il Giudice (su istanza di

parte) può limitarsi a pronunciare con sentenza la condanna generica alla

prestazione + disponendo con ordinanza che il processo prosegua per liquidazione

(cioè stabilire l’AN del diritto alla prestazione, senza però determinare il QUANTUM che sarà oggetto di una succ sentenza).



* Trattandosi di una sentenza non definitiva (cioè non cost titolo esecutivo), pone un punto fermo sull’esistenza del diritto (cioè è più importante capire di chi è la

resp che invece la quantità del danno).

(Es: la responsabilità dei sinistri per circolazione di autoveicoli). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

*Essendo sentenza non definitiva (anche se passata in giudicato) potrebbe essere vanificata dalla succ sentenza definitiva che accerti invece che non si sia verificato un effettivo danno. Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

*E’ possibile che l’attore chieda direttamente la condanna generica (anziché quella pura/semplice) purché sia riconosciuta la possibilità al convenuto di chiedere

(nella stessa condanna in via riconvenzionale) l’accertamento del quantum (onde

evitare 2 processi sul’An-Quantum). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

2-Condanna Provvisionale: prevede che il Giudice (su istanza di parte + alle stesse condizioni cui è subordinata la pronuncia della condanna generica) possa anche

condannare il debitore al pagamento di una provvisionale nei limiti della quantità

per cui ritiene già raggiunta la prova.

*A diff della Generica, è una condanna a tutti gli effetti (che per il quatum accertato costituisce titolo esecutivo per l’esecuzione forzata).

(Es: nei rapporti di lavoro/assicurazioni). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

3-Condanna con Riserva di Eccezioni: il legislatore prevede che (a fronte di determinate eccezioni del convenuto che non si prestano ad una pronta

risoluzione), il Giudice possa scindere l’oggetto della sua cognizione e decidere

(accogliendo la domanda + pronunciando condanna, senza tenere conto di tali

eccezioni che verranno esaminare in una fase succ del giudizio).

*In tal caso è un accertamento incompleto + di una tutela meramente provv

(assegno/cambiale), comportando un vantaggio per l’attore.

(Es: nella riserva di eccezione del contro-credito).



4-Condanna in Futuro: di regola la sentenza di condanna presuppone una lesione attuale del diritto/l’inadempimento già si sia verificato. Altre volte invece

l’Ordinamento sembra derogare a tale principio ammettendo azioni che mirano ad

ottenere una condanna destinata ad operare in futuro (se/quando l’inadempimento

dovesse verificarsi).

(Es: si consente al locatore/concedente di ottenere il rilascio di una licenza di sfratto (ancor prima che il contratto di locazione sia scaduto),

al fine di procurarsi un titolo esecutivo che potrà utilizzare se/quando al termine il conduttore non lasci spontaneamente l’immobile). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

VANTAGGI: - L’attore ha una sentenza di condanna in grado di poter incidere sulla volontà del convenuto.

- Ha un titolo esecutivo e può accedere dirett al processo esecutivo. Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

SVANTAGGI: - Il convenuto si trova a subire un processo ancor prima che abbia deciso di inadempiere/aver contestato il diritto dell’attore.

*Dunque sarebbe applicabile in quelle ipotesi previste dalla legge/in quei obblighi

di carattere periodico (es gli alimenti). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

3-Le differenze tra Sentenza di Mero Accertamento e Sentenza di Condanna, è che

questa:

a) costituisce titolo esecutivo (cioè mette in moto un processo di esecuzione forzata, al fine di espropriare un bene). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

b) costituisce titolo per liscrizione di ipoteca giu sui beni del debitore.

c) trasforma le prescrizioni brevi in prescrizioni in ordinarie.



3) AZIONE E SENTENZA COSTITUTIVA: è quella che tende all’emanazione di una

sentenza che cost/mod/est un rapporto giuridico preesistente (con effetto tra le

parti/eredi/dante causa) + sono sempre tipiche.

(Es: Art 2932 Cc: in caso di inadempimento dell’obbligo di concludere un contratto preliminare, si consente al Giudice la pronuncia di una sentenza che produca gli stessi effetti del contratto non concluso).


a) Necessarie: sono quelle in cui la modifica di un rapporto sost (diritto indisp) si può ottenere solo attraverso il processo.

(Es: annullamento del matrimonio). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

b) Non necessarie: quelle in cui la modifica del rapporto sost si può ottenere anche al di fuori del processo, attraverso la collaborazione del deb.

(Es: in relazione alla costituzione di servitù coattive). *Tali azioni hanno la caratteristica di condurre ad una sentenza che non si limita ad

accertare il diritto dedotto in giudizio/inadempimento, ma determina essa stessa

(con ulteriore passaggio di natura esecutiva) la modificazione giuridica idonea a

realizzare l’interesse dell’attore. Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

4) SENTENZE DETERMINATIVE: si allude alle rare ipotesi in cui il Giudice è chiamato

a integrare/specificare il contenuto di un diritto/obbligo che virtualmente già

preesiste, ma non è stato ancora determinato.

(Es: quando si deve stabilire la misura degli alimenti in proporzione del bisogno di li domanda + delle condizioni economiche di chi li deve somministrare).


3) Il diritto e l’azione.

1) AZIONE: appartiene alla categoria dei diritti soggettivi pubblici (in quanto ha come destinatario lo Stato) + è il potere (del titolare) di provocare una decisione nel merito del Giudice.



2) Sono elementi del diritto d’azione:

a) LEGITTIMAZIONE AD AGIRE (legitimatio ad causam): serve ad individuare la titolarità dell’azione (cioè a chi essa spetti).

1-L’effettivo titolare del diritto non può agire dirett in giudizio, ma può farlo solo tramite il sostituto processuale.


2-Art 81 Cpc: fuori dai casi previsti dalla legge, nessuno può far valere nel processo

in nome proprio un diritto altrui (cioè chiunque si affermi titolare di un diritto può

far valere il proprio diritto sost), tranne nella LEGITTIMAZIONE

STRAORDINARIA (sostituzione processuale): ovvero casi in cui è consentito far

valere nel processo in nome proprio un diritto altrui (cioè quando il sostituto processuale è abilitato ad agire in nome proprio (cioè nel proprio interesse) al fine di ottenere una decisione circa un rapporto giuridico di cui ne è titolare il

sostituito). (Es: nell’azione surrogatoria, il creditore si sostituisce al debitore inerte nell’esercizio dei propri diritti). *E’ legittimazione straordinaria, in quanto è specificato di volta in volta dalla legge. Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

3-Il processo (attivato dal sostituto process) deve avere una struttura Litisconsortile (in quanto deve essere composto dall’attore/2 convenuti). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

4-Sost process FORTE (il sostituto ha il potere di proporre la domanda giu che inizia il processo + di stare da solo nel processo).

Sost process DEBOLE (il sostituto può agire + non può stare da solo nel processo) = nostro Ordinamento. Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

5-Legittimazione ordinaria (basta una semplice affermazione affinché il processo si svolge) Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

Legittimazione processuale (alla semplice affermazione si dovrà accompagnare la sussistenza di un rapporto/qualifica giuridica).



*In quanto non si può decidere il merito di controversia, senza aver prima risolto il rito (cioè bisogna prima verificare se il sogg è creditore, e poi si deciderà sul diritto di credito vantato). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

6-Il sostituto process ha tutti i poteri della parte sostituita, il problema sorge in

tema di prova (cioè se può confessare/prestare giuramento, in quanto sono prove che sono legate a chi ha la disponibilità del diritto, e lui ha solo il potere d’azione).

- CONFESSIONE (può confessare in quanto non può rilasciare una confessione sfav per il proprio assistito).

- GIURAMENTO (chi ha chiesto per prima il giuramento, o giura o perde la lite). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

7-RINUNZIA DEGLI ATTI DEL GIUDIZIO: il sostituto non può rinunziare, se la rinuncia possa incidere negatv sul diritto azionato. *Può invece rinunciare se il termine di prescrizione del diritto all’azione non si ancora maturato.


-RINUNZIA ALL’IMPUGNAZIONE: il sostituto non può rinunziare (a processo iniziato), in quanto produrrebbe uno svantaggio al sostituito. *Ma può benissimo invece impugnare il sostituito, dunque il problema non si pone.

b) INTERESSE AD AGIRE – Art 100: per proporre una domanda/ per contraddire la stessa, è necessario avervi interesse.

1-Deve essere dimostrata nelle Azioni di mero accertamento (in quanto il diritto deve

essere dimostrato), mentre resta assorbita nella:

a) Azione di condanna (in quanto già c’è un credito inadempiuto, e quindi non ho interesse a dimostrare nulla oltre a ciò).

b) Azioni costitutive (in quanto l’interesse è già tipizzato dal legislatore – es: se c’è stato dolo, puoi chiedere l’annullamento del contratto). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.



2-I fatti attraverso cui l’attore esercita l’interesse ad agire (in via di mero

accertamento) sono:

a) VANTI STRAGIU (quando taluno afferma di vantare diritti sul mio stesso bene). b) CONTESTAZIONI STRAGIU (quando taluno contesta un mio diritto). c) SITUAZIONI DI APPARENZA GIU (occupazione di un mio terreno da parte di un contadino, che utilizza il fondo come se fosse proprio). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.



CAPITOLO 3

-IL PROCESSO CIVILE e LA COSTITUZIONE –

1) Le garanzie costituzionali del processo.

Le più importanti garanzie costituzionali, riguardano la maggior parte la magistratura (e

solo in via mediata il processo): Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

1) Art 25 Cost: nessuno può essere distolto dal Giudice naturale precostituito per legge, cioè che:

a) I criteri atti ad individuare il Giudice competente siano prestabiliti dalla legge. b) Il Giudice è naturale in quanto è il più idoneo a conoscere quella controversia. c) Il Giudice deve essere predeterminato rispetto alla controversia. d) Una volta incardinata la causa dinnanzi al Giudice determinato, essa non possa essergli sottratta (es: attraverso l’avocazione).

*Tale principio si ritiene operi solo nei rapporti tra diversi uffici giudiziari (e non

all’interno di ciascun ufficio). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

2) Art 24 Cost: tutti possono agire in giudizio per la tutela dei propri diritti e interessi legittimi (cd: diritto d’azione). 2°com: la difesa è un diritto inviolabile in ogni stato/grado del procedimento (cd: diritto di difesa). *Tale articolo è alla base del Principio del Contraddittorio: consente di garantire ai sogg interessati di poter partecipare al processo (svolgendo un ruolo attivo) che

possa influire sull’esito dello stesso, subendone gli effetti.

*Si stabilisce anche il diritto alla difesa tecnica: cioè di avvalersi di un intermediario prof qualificato (avvocato) per sostenere le proprie ragioni in giudizio.

3°com: sono assicurati ai non abbienti (con appositi istituti) i mezzi per

agire/difendersi davanti ad ogni giurisdizione. Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

3) Art 111 Cost – Norme sulla Giurisdizione:

1°com: La giurisdizione si attua mediante il Principio del Giusto processo regolato dalla legge (introdotto con la Legge Cost 1999): ovvero clausola di sintesi che racchiude le varie garanzie cost che vi devono essere quando si esercita la

giurisdizione civile, quali:



- Indipendenza/Imparzialità del Giudice. - Parità delle parti dinnanzi al Giudice. - Formazione della prova mediante contraddittorio tra le parti. - Ragionevole durata del processo. - Art 2 Cost: la Repubblica riconosce/garantisce i diritti inviolabili dell’uomo.

- Art 3 Cost: i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge

(senza distinzione di sesso/razza/lingua/religione..).

- Art 24 Cost: tutti possono agire in giudizio per la tutela..

*L’Art 111 Cost è rispettato solo quando il processo:

a) E’congegnato in modo tale da rendere l’accertamento del Giudice (alla base della

decisione) il più possibile/conforme alla realtà dei fatti (verità materiale). b) Sia munito di quegli strumenti tali da far concretamente conseguire (alla parte

che ha invocato la tutela/ottenuto il riconoscimento del proprio diritto) tutte

quelle garanzie che il legislatore aveva garantito.

2°com: Ogni processo si svolge nel contraddittorio tra le parti in condizioni di parità (Principio di eguaglianza sostanziale/ parità delle armi) davanti ad un Giudice terzo/imparziale + la legge assicura la ragionevole durata del processo (garantita anche dall’art 6 Conv europea dei diritti dell’uomo - in quanto una decisione (anche se favorevole) che intervenga troppo tardi, può risultare inutile/dannosa per la parte).

(Es: l’imprenditore che non riuscendo ad ottenere in tempi brevi il soddisfacimento dei propri crediti, diventi a sua volta insolvente/fallito). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

*Per agevolare tale principio, si è cercato anche di limitare i ricorsi per Cassazione per impugnazione (attuabili solo in determinati casi), a differenza di quanto enunciato nel 7°comma.

6°com: Tutti i provv giurisdizionali devono essere motivati. *In quanto la motivazione costituisce un requisito indispensabile per ricostruire l’iter

della decisione + verificare se essa risponda ai canoni oggettivi del diritto (evitando

così che il Giudice possa risolvere una controversia in base alle proprie intuizioni

soggettive).



7°com: Contro le sentenze/provv sulla libertà personale pronunciati dagli organi

giurisdizionali (ordinari/speciali) è sempre ammesso il ricorso in Cassazione per violazione di legge.

*Tale principio (implicitamente) presuppone che il Giudice deve decidere secondo la legge (cioè nel pronunciare una causa, deve seguire le norme del diritto (salvo che la legge gli attribuisca il potere di decidere secondo equità). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

*Il giudizio di equità può essere necessario (per le decisioni prese dal Giudice di pace di valore max 1100euro) concordato (cioè previsto dalla legge/volontà comune – ma

solo per i diritti disponibili delle parti).

8°com: Contro le decisioni del Consiglio di Stato/Corte dei Conti, il ricorso in Cassazione è ammesso per i soli motivi inerenti alla giurisdizione.

4) Altri articoli importanti:

Art 101 (2°com) Cost: i Giudici sono soggetti solo alla legge. *Quindi non esistono veri/propri rapporti gerarchici nella magistratura, in quanto i

magistrati si distinguono tra loro solo per diversità di funzioni. Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

Art 102 Cost: la funzione giurisdizionale è esercitata da magistrati ordinari istituiti/regolati dalle norme sull’ordinamento giudiziario.

2°com: non possono essere istituiti Giudici straordinari/speciali, mentre è possibile

istituire (presso gli organi giudiziari ordinari) sezioni specializzate per determinate

materie (anche con la partecipazione di cittadini idonei estranei alla magistratura). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

Art 104 Cost: la magistratura è un ordine autonomo/indipendente da ogni altro potere (esecutivo/legislativo).

2°com: è presieduto dal Presidente della Repubblica + ne fanno parte il 1°Presidente + Procuratore della Corte di Cassazione. Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

Art 105 Cost: spettano al Consiglio Superiore della Magistratura le

assunzioni/assegnazioni/trasferimenti/promozioni/provv disciplinari dei magistrati.

Art 106 Cost: le nomine dei magistrati hanno luogo per concorso.



3°com: su designazione del CSM, possono essere chiamati all’ufficio di consiglieri di Cassazione (per meriti insigni) professori (ordinari univ in materie giu) e avvocati (che hanno 15anni di esercizio + siano iscritti agli albi speciali per le giurisdizioni sup). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

Art 107 Cost: i magistrati sono inamovibili + non possono essere dispensati/sospesi dal servizio/trasferiti se non a seguito di una decisione del Consiglio Superiore della Magistratura.



CAPITOLO 4

-LA DOMANDA e LE DIFESE del CONVENUTO –

1) I fatti rilevanti per la decisione.

I fatti si distinguono in:

a) FATTI PRINCIPALI: sono quelli che rilevano in via diretta per l’accertamento

dell’esistenza/inesistenza del diritto dedotto in giudizio [condizionando (in

positivo/negativo) la fondatezza della domanda cui fanno riferimento].

(Es: il diritto alla risoluzione del contratto per vizi della cosa venduta, presuppone che il contratto sia stato concluso + che esso non sia nullo + che la cosa sia affetta da vizi che la rendono inidonea all’uso cui è destinata..).

*Servono ad identificare la domanda/eccezione. Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

*La loro introduzione nel processo, spetta tanto alle parti (tramite la domanda [se si tratta di fatti costitutivi] oppure tramite l’eccezione [se si tratta di fatti imp/est/mod), ma può spettare anche al Giudice (d’ufficio, per i fatti

imp/est/mod). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

a-Fatti costitutivi: sono quelli dal cui concorso al disciplina sostanziale fa dipendere la nascita del diritto dedotto in giudizio.

(Es: l’avvenuta conclusione del contratto di compravendita). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

b-Fatti impeditivi: hanno la peculiarità di paralizzare l’efficacia dei fatti cost, impedendo loro di determinare la nascita del diritto.

(Es: la conoscenza dei vizi da parte del compratore). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

c-Fatti estintivi: sono quelli idonei a determinare l’estinzione di un diritto anteriormente nato.

(Es: i fatti estintivi dell’obbligazione è l’adempimento). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.



d-Fatti modificativi: producono la modificazione di un diritto già sorto. (Es: ogni modificazione accessoria al contratto che non determini novazione).


*Di regola il Giudice per poter accogliere la domanda, dovrà verificare tanto la sussistenza di tutti i fatti costitutivi, quanto l’insussistenza di quelli impeditivi-estintivi-modificativi.

b) FATTI SECONDARI: sono quelli che rilevano in via indiretta per

l’esistenza/inesistenza del diritto dedotto in giudizio [consentendo al Giudice di

affermare (attraverso un procedimento logico) l’esistenza/inesistenza del fatto

principale].

(Es: nel contratto stipulato da persone incapace di intendere/volere, essi saranno tutti gli episodi anteriori/succ alla conclusione del contratto, idonei a dimostrare il vizio di mente del contraente).

*Riguardano meri elementi di contorno. Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

2) La domanda giudiziale.

1) Domanda giudiziale: è l’atto di parte con cui si fa valere un diritto (cioè si chiede al

Giudice un provv a tutela di una determinata situazione sogg).

*Quindi essa serve a verificare la competenza del Giudice adito, evidenzia i

collegamenti con altre cause (in modo da consentire una trattazione congiunta). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

2) La domanda giudiziale è alla base del Principio tra il chiesto e il pronunciato (cioè la sua funzione è quella di determinare l’oggetto del processo, e dopo il futuro giudicato),

quindi il Giudice è vincolato a pronunciarsi solo su tutta la domanda e non oltre i suoi

limiti, altrimenti vi sarà:

a-Omessa pronuncia (es: una decisione che si limita al mero accertamento, senza alcuna richiesta di condanna). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

b-Ultrapetizione: cioè un provv che va oltre la domanda (es: l’attore chiede 1000, la sentenza gli accorda 2000).



c-Extrapetizione: quando il Giudice si pronuncia in assenza di una domanda/su oggetto diverso da quello della domanda. Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

3) Gli elementi che identificano (sul piano ogg/sogg) la domanda giudiziale, sono:

a-SOGGETTI: cioè occorre stabilire da chi e nei confronti di chi la domanda è proposta. Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

b-OGGETTO: combinazione tra Petitum Immediato (provv richiesto al Giudice - es: la condanna a dare/fare qualcosa) e Petitum Mediato (es: una somma di denaro, un bene mob/imm).

c-TITOLO (Causa Petendi): cioè il diritto/status in forza del quale viene rivendicato il bene giuridico + consiste nella esposizione dei fatti/elementi di diritto costituenti le

ragioni della domanda.

4) La domanda si distingue in:

a) Domanda/diritto auto-determnanto: nel senso che per la sua identificazione è suff il

Petitum Mediato (lo sono le domande basate sul diritto di proprietà/reale di godimento che hanno ad oggetto una prestazione specifica). (Es: nel diritto di proprietà, una volta che l’attore abbia indicato di voler rivendicare la proprietà di un bene, non è importante sapere come ha acquistato la proprietà, in quanto il diritto di proprietà (rispetto ad un bene) non può sussistere più volte in capo allo stesso sogg).


b) Domanda/diritto etero-determinato: cioè la sua individuazione non prescinde dai relativi fatti cost, potendo esso ripetersi un numero indefinito di volte tra i

medesimi sogg (lo sono le domande basate su un diritto di credito che hanno ad oggetto una prestazione generica). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.



5) Nel nostro Ordinamento (salvo eccezioni) è vietato (a processo iniziato) proporre

nuove domande (tranne nel processo ordinario/lavoro in cui si ammettono

modificazioni), ma bisogna distinguere tra:

a) Mutatio libelli: cioè il mutamento della domanda (precluso in ogni caso/momento, a meno che non vi sia l’accettazione del contraddittorio da parte del destinatario della

nuova/diversa domanda). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

b) Emendatio libelli: cioè la mera modifica della domanda.

*Quanto ai soggetti , semmai può capitare che le parti siano state indicate in modo inesatto/incompleto. Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

*Quanto all’oggetto, la giurisprudenza è più rigida sul petitum mediato (cioè l’identità del bene giuridico) che sul petitum immeditato (il provv chiesto). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

*Quanto alla causa pretendi, si ha mutamento ogni volta che vengono dedotti in giudizio fatti nuovi/diversi dagli originali. Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

3) Eccezioni e difese del convenuto.

1) Eccezione: è la deduzione in giudizio di fatti imp/mod/est dei fatti costitutivi allegati

dalla controparte (oppure un fatto imp/mod/est di un altro fatto imp/mod/est). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

2) Di fronte alla domanda, il convenuto può difendersi in vario modo:

a) Eccezioni processuali: eccezioni con le quali si contesta la possibilità di decidere in

merito alla causa (cioè di pronunciarsi sulla fondatezza/infondatezza della domanda),

in conseguenza dell’assenza dei requisiti formali (non è specificato il provv richiesto) o extra-formali (tutto ciò che riguarda la giurisdizione/competenza/cost del Giudice…), per il valido compimento degli atti del processo.

*A seconda dei casi, l’accoglimento dell’eccezione può condurre ad una sentenza di rigetto in rito/di un vizio rimediabile.



b) Mere difese: cioè argomentazioni puramente giuridiche dirette a confutare le

conclusioni dell’avversario, attraverso la contestazione dei fatti (che questi ha allegato alla domanda) oppure attraverso l’allegazione diretta di altri fatti secondari (incompatibili con i primi). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

c) Eccezioni di merito: consistono nell’allegazione di un fatto imp/est/mod diretto a

conseguire (implic/esplic) il rigetto della domanda (cioè tende ad accertare

l’inesistenza di un diritto già dedotto in giudizio).

Art 112 Cpc - Corrisp tra chiesto e pronunciato: il Giudice deve pronunciarsi su tutta la domanda e non oltre i limiti di essa. 2°com: non può pronunciare d’ufficio su eccezioni che possono essere proposte soltanto dalle parti.: In questo caso si introduce la differenza tra fatti rilevabili d’ufficio e fatti non

rilevabili d’ufficio, con riguardo ai poteri del Giudice: Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

a-In senso stretto (non rilevabili d’ufficio): il Giudice non può rilevare d’ufficio l’efficacia dei fatti imp/mod/est (es: l’eccezione dell’interruzione della prescrizione, la compensazione..). *Sono ammesse nella sola fase iniziale del processo di 1°grado. Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

b-In senso lato (rilevabili d’ufficio): il Giudice può rilevare d’ufficio l’efficacia dei fatti imp/mod/est (es: contro-eccezione della interruzione della prescrizione, la annullabilità del contratto..). *Sono consentite anche in Appello.


*REGOLA DELLA RILEVABILITA’ UFFICIOSA DEI FATTI MOD/IMP/EST: la

Corte di Cassazione ha stabilito che di regola le eccezioni sono rilevabili d’ufficio,

tranne:

1-Diversa disposizione di legge (es: prescrizione/compensazione). 2-Far valere (in via d’eccezione) ciò che può essere posto a fondamento di un azione cost.



d) Domanda-Eccezioni riconvenzionali: in ordine ad un provv passibile di giudicato, il

convenuto può:

a-Eccezioni in senso stretto (si limita a contestare la domanda dell’attore allegando fatti im/mod/est del diritto invocato da questi). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

b-Eccezioni riconvenzionali (propone eccezioni fondate su fatti che potrebbero costituire titolo per un autonoma domanda).

c-Domanda riconvenzionale (anziché proporla in un altro giudizio, propone un’altra domanda per rigettare quella dell’attore).

(Es: il convenuto (nei cui confronti è stato chiesto la condanna al pagamento di un debito) potrebbe opporre in compensazione (al debito) l’esistenza di un proprio contro-credito).


*Le domande riconvenzionali possono essere cumulate alla domanda principale e decise nello stesso processo (purché non eccedono la competenza per

materia/valore del Giudice adito)..altrimenti se la domanda principale è fondata su

un titolo non controverso/facilmente accertabile, il Giudice potrà decidere su di essa e rimettere solo la causa (relativa all’eccezione) al Giudice sup...altrimenti

rimetterà entrambe le cause.



CAPITOLO 5

- IL GIUDICE e GLI UFFICI GIUDIZIARI -

1) Nozioni basilari.

1) GIUDICE: con tale termine si vuole indicare sia l’ufficio giudiziario nel suo complesso (Tribunale, Corte d’Appello..), sia il magistrato (persona fisica) che opera in veste di Giudice monocratico/collegiale. Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

2) TRIBUNALE:

1-In seguito alla soppressione delle preture, il Tribunale rimane l’unico Giudice togato

competente in 1°grado (cioè composto da magistrati prof, legati da un rapporto di

servizio con l’Amministrazione). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

2-Ha sede in ogni capoluogo determinato da apposita tabella + è diretto dal Presidente + vi sono un certo numero di magistrati (anche onorari).

3-Inizialmente il Tribunale era collegiale, poi con le riforme del 1990/1998 è diventato

un organo monocratico (che però giudica in composizione collegiale con 3 magistrati). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

4-Ciascun Tribunale è costituito in più sezioni (ciascuna delle quali con un minimo di 5 magistrati + 1 Presidente di sezione), che trattano affari civili/penali/giudizi in grado

di appello/controversie di lavoro/ previdenza/assistenza obbligatorie.

5-La distribuzione del lavoro tra le varie sezioni compete rispettivamente al

Presidente del Tribunale e Presidente della singola sezione. Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.



3) CORTE D’APPELLO: costituisce un giudice collegiale composto da 3 magistrati (cd: consiglieri).

1-Ha sede nei comuni del capoluogo dei distretti indicati dalla tabella. Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

2-E’ competente nelle cause di appello avverso le sentenze del Tribunale.

3-E’ diretta dal 1°Presidente + può essere costituita in più sezioni (ciascuna con un Presidente) una delle quali incaricata esclusivamente della trattazione delle

controversie in materia di lavoro/previdenza + minorenni.

4) CORTE di CASSAZIONE:

1-Ha sede a Roma ed ha giurisdizione tutto il territorio della Repubblica/su ogni altro

territorio soggetto alla sovranità dello Stato. Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

2-Ha la funzione Nomofilachia (cioè di garantire l’esatta osservanza della legge correggendone gli errori di interpretazione).

Assicura l’uniforme interpretazione della legge su tutto il territorio nazionale. Regola i conflitti di competenza/attribuzione tra i giudici.

3-E’ divisa in più sezioni:

a-Sezioni singole (tra cui 5 in la materia civile, di cui 1 solo per le cause di lavoro/previdenze + 1 di contenzioso tributario).

*Decide sempre collegialmente. Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

b-Sezioni unite (in caso di decisioni importanti, è un collegio giudicante di 9 magistrati + Presidente di sezione + 1°Presidente che può restituire il ricorso alla

sezione semplice qualora il contrasto sia stato superato).

*Decide con l’intervento di 9 magistrati.

5) CANCELLIERE: rappresenta il necessario collegamento tra i litiganti e l’organo giurisdizionale (in quanto tutte le istanze che le parti rivolgono al Giudice vanno depositate in cancelleria).

1-Docuementa (attraverso la redazione di un processo verbale) tutte le attività delle parti/organi giu.



2-Assiste il Giudice in tutti gli atti dei quali deve essere redatto il processo verbale (apponendo la propria sottoscrizione dopo quella del Giudice).

3-E’responsabile della pubblicazione della sentenza (che avviene dopo che il Giudice l’ha depositata in cancelleria, mediante annotazione nell’apposito registro. Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

4-Iscrive a ruolo le cause/relativi adempimenti.

5-Rilascia copie/estratti di documenti prodotti dalle parti/Giudice. Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

6-E’ responsabile in caso di: -Rifiuto/ritardo senza giustificato motivo di compiere un atto che gli viene richiesto

dal Giudice/parti.

-Compie un atto nullo con dolo/colpa grave.

6) UFFICIALE GIUDIZIARIO: sono ausiliari dell’ordine pubblico/ordine giudiziario.

a-Funzioni meramente materiali (es: assistenza al Giudice in udienza/ elevazione dei protesti/ esecuzione degli ordini del Giudice). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

b-Funzioni più importanti (es: esecuzione forzata/ notificazioni).

7) CONSULENTE TECNICO: è una persona di particolare competenza tecnica, della cui

collaborazione il Giudice si avvale per il compimento di singoli atti/tutto il processo

(scegliendola tra quelle iscritte in appositi albi istituiti presso ciascun Tribunale).

*Fornisce al Giudice le nozioni specialistiche occorrenti per valutare le istruttorie/per

accertare i fatti rilevanti per la decisione. Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

CUSTODE: persona fisica/ente, cui può essere affidata la

conservazione/amministrazione (secondo la diligenza del buon padre di famiglia) dei beni pignorati/sequestrati qualora la legge non disponga diversamente (es: scegliendo un sogg specifico per la custodia).



*Il legislatore ne disciplina il compenso/ sostituzione/resp civile per danni cagionati alla parti.

*Possono svolgere (senza obbligo di accettare l’incarico) attività tipo es: forzare una

serratura.

NOTAIO: ha specifiche/importanti funzioni nel processo esecutivo, in materia di

vendita con incanto di beni imm/mob iscritti in pubblici registri. *Con la riforma del 2005, tali funzioni sono state attribuite anche agli

avvocati/commercialisti iscritti in appositi elenchi. Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

*All’occorrenza il Giudice può sempre richiedere l’intervento della forza pubblica.

2) La giurisdizione.

1) Art 1 Cpc – Giurisdizione dei Giudici ordinari: la giurisdizione civile (salvo speciali disposizioni di legge) è esercitata da Giudici ordinari secondo le norme del presente codice. *Quindi si tratta di stabilire quali siano i casi in cui si fa eccezione a tale regola

(ovvero quali siano i limiti alla giurisdizione del Giudice ordinario). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

Art 102 Cost: la funzione giurisdizionale è esercitata da magistrati ordinari istituiti/regolati dalle norme sull’ordinamento giudiziario. 2°com: non possono essere istituiti Giudici straordinari/speciali, mentre è possibile istituire (presso gli organi giudiziari ordinari) sezioni specializzate per determinate materie (anche con la partecipazione di cittadini idonei estranei alla magistratura). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.



2) La differenza tra Giudice ordinario e Giudice speciale, la si può ricavare dall’art 102 Cost, in quanto se lo status di un Giudice è istituito/regolato dal CSM (è un Giudice

ordinario), tutti gli altri (sono Giudici speciali). *Quindi la differenza tra Giudice ordinario e Giudice Amministrativo, è che quest’ultimo è un Giudice speciale. Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

*I rapporti tra Giudice ordinario e Giudice Amministrativo sono rapporti tra giurisdizioni diverse seppur comunicanti.

A) Giudice Speciale: - Tribunale amministrativo regionale (TAR). - Commissioni tributarie. - Commissari liquidatori degli usi civili. *Il Giudice Amministrativo è formato dal TAR e Consiglio di Stato.


B) Giudice Ordinario: - Tribunale. - Tribunale minorile. - Giudice di pace. - Corte d’Appello. - Corte di Cassazione.

*Il Giudice pace è un Giudice onorario/non prof, che è stato istituito in sostituzione

del vecchio conciliatore, infatti:

a) Giudice di pace: - E’ previsto un ruolo organico di soli 4700 posti.

- Ha sede in tutti i capoluoghi del territorio.

- E’ richiesta la laurea in giurisprudenza.

- E’ previsto un compenso in base al lavoro svolto/udienze tenute.

- E’ attribuita una competenza civile (per le cause di minore importanza = max

1000 euro).

- Deve decidere secondo equità (e non secondo diritto).

- Dura in carca 4 anni (rinnovabili 1 sola volta).

- E’ prevista l’età compresa 30-70 anni.



b) Conciliatore: - Aveva sede in ogni comune.

- Prestavano la loro opera gratuitamente. Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

3) I limiti (desumibili anche dal Difetto di giurisdizione) sono 3: a) Rapporti tra Giudice ordinario e Giudici speciali. b) Rapporti tra Giudice ordinario e Pubblica Amministrazione. c) Estensione della giurisdizione italiana nel suo complesso.

(1) Rapporti tra GIUDICE ORDINARIO e GIUDICI SPECIALI:

1-Elemento di raccordo è costituito dalla possibilità di impugnare dinnanzi alla Corte

di Cassazione/Consiglio di Stato/Corte dei Conti (per motivi attinenti alla

giurisdizione) tutte le decisioni rese da un Giudice speciale (in grado d’appello/unico

grado). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

2-Manca però una disposizione che consenta (qualora sia stato erroneamente adito un

Giudice privo di giurisdizione) di porre rimedio al vizio facendo trasmigrare la causa

dinnanzi al Giudice competente:

-IERI: L’opinione dominante era che l’accertamento del difetto di giurisdizione implicasse la pura/semplice definizione del processo di rito (salva la possibilità di riproporre ex-novo la domanda davanti al Giudice competente diverso). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

-OGGI: La Corte di Cassazione e Corte Costituzionale hanno ritenuto che il processo continua dinnanzi al Giudice fornito della giurisdizione (consentendo in questo modo di considerare la causa iniziata fin dal primo giorno in cui è stata

proposta, evitando così la decadenza maturata medio tempore). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.



(2) Rapporti tra GIUDICE ORDINARIO e PUBBLICA AMM.

1-Art 103 Cost: il Consiglio di Stato (e gli altri organi della giustizia amm) hanno giurisdizione per la tutela nei confronti della PA degli interessi legittimi e (in particolari materie indicate dalla legge) anche dei diritti soggettivi.

*Dunque il criterio di riparto tra Giudice ordinario e Giudice Amm è:

a-Se è azionato un diritto soggettivo (andiamo di fronte al Giudice ordinario). b-Se è azionato un interesse legittimo (andiamo di fronte al Giudice Amm).


2-Però in particolari materie, il Giudice Amm conosce anche particolari diritti sogg.

Tale questione è stata esaminata nel corso degli anni (dal 1990 fino alla Legge

205/2000). Questo criterio di riparto può non essere agevole per il cittadino (in

quanto è difficile capire dov’è il diritto sogg e dov’è l’interesse legittimo) tale da

comportare alle volte dei conflitti di giurisdizione, quindi per star tranquillo il

cittadino fa la stessa domanda ad entrambi i Giudici (ordinario e Amm) con evidenti

sprechi delle attività processuali. Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

Per risolvere questa questione si è “pompata” la giurisdizione esclusiva, attribuendo

al Giudice Amm materie più delicate (cioè di maggior interesse eco) + operando un

riparto in base alla materia (e non più in base alla natura della situazione sogg), attribuendo al:

a-Giudice Amm (pubb servizi/urbanistica/edilizia /risarcimento del danno ingiusto). b-Giudice ord (ex pubblico impiego). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

3-Però così facendo si violano 3 norme della Costituzione:

a-Art 103 Cost (in quanto si stabilisce che in determinate materie, il Giudice Amm ha giurisdizione anche (e non solo) sui diritti sogg).

b-Criterio della ragionevolezza (art 3 Cost). c-Se diamo la giurisdizione al Giudice Amm sui diritti sogg, non avremo il ricorso per Cassazione per violazione di legge (contro le sentenze del Consiglio di Stato/ Corte dei Conti), ma solo per motivi attinenti alla giurisdizione.



*Per queste ragioni, la Corte Cost nel 2004 ha dichiarato incostituzionale il riparto per blocchi di materia + affermando che si può legitt attribuire al Giudice Amm la giurisdizione esclusiva sui diritti soggettivi solo qualora abbia giurisdizione anche per l’interesse legittimo, cioè:

1-L’Amm deve trovarsi in posizione di supremazia. 2-L’Amm deve esercitare un potere. 3-Vi deve essere(nella materia) una stretta compenetrazione tra diritto sogg e interesse legittimo.


4-Problema della Pregiudiziale Amm: con la sentenza 500/1999 le Sezioni Unite della

Corte di Cassazione hanno introdotto nel nostro Ordinamento la possibilità di

chiedere (al Giudice ordinario) il risarcimento del danno (ex Art 2043 Cc) per

lesione di un interesse legittimo, a causa di un provv della PA.

1-Danno ingiusto non significa però lesione di un interesse soggettivo (in quanto bisogna guardare più all’aspetto del fatto contra-legem che all’ingiustizia subita

dal sogg), e quindi si può ottenere il risarcimento del danno per lesione di un

interesse legittimo violato dal provv della PA (facendo ricorso al TAR entro 60gg

per chiedere l’annullamento del provv), però in caso di scadenza del termine: Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

a-Secondo gli amministrativisti/ Consiglio di Stato (affermavano che se il patto non è impugnato non è illegittimo, e dunque non può aver cagionato un danno

ingiusto, quindi si può ottenere il risarcimento del danno se non si è impugnato in

tempo).

b-Secondo i civilisti/ Cassazione (affermavano invece che si può ottenere il risarcimento del danno anche se non si è impugnato il provv, in quanto dalla non

impugnatività non ne deriva la sua illiceità). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.



2-Nell’estate 2008 le Sezioni Unite della Corte di Cassazione hanno affermato che: a-Nella risarcibilità per lesione di un interesse legittimo, il Giudice Amm ha giurisdizione sia nelle materie di giurisdizione esclusiva/generale, senza però necessariamente aver impugnato tempestivamente il provv amm (dando così ragione ai civilisti). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

b-Se il Giudice Amm dichiara inammissibile la domanda di risarcimento del danno (ove non sia stato tempest impugnato il provv), significa che non ha esercitato il

suo potere giurisdizionale (cioè non ha garantito la tutela) e quindi la sentenza sarà impugnata e cassata dalla Corte per motivi attinenti alla giurisdizione. Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

(3) LIMITI DELLA GIURISDIZIONE ITALIANA.

1-Per sua natura ogni giurisdizione nazionale non può essere illimitata/incondizionata

(in quanto alcune controversie potrebbero condurre a provv difficilmente attuabili

con l’uso della forza, se l’esecuzione dovesse svolgersi al di fuori del suo

territorio)…quindi fino al 1995, la giurisdizione italiana utilizzava come criterio

essenziale quello della cittadinanza italiana del convenuto, poi (a seguito anche delle numerose convenzioni internazionali aderite), la Legge 218/1995 ebbe come obiettivo quello di avvicinare la disciplina comune a quella della Convenzione di Bruxelles (cui è oggetto di esplicito richiamo/rinvio). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

2-I criteri di collegamento: ovvero elementi necessari (cui il legislatore fa

riferimento per definire i limiti della giurisdizione italiana) perché il Giudice possa

conoscere la controversia (a prescindere dalla cittadinanza dell’attore, dunque

anche allo straniero):

a-Generali: validi per ogni controversia (senza riferimento all’oggetto): - Domicilio/residenza del convenuto in Italia. - Esistenza in Italia di un suo rappresentante autorizzato a stare in giudizio. - Accettazione della giurisdizione italiana. Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.



b-Speciali: destinati ad operare in relazione a determinate categorie di

controversie (con riguardo anche all’oggetto):

- La Convenzione di Bruxelles ha affermato che “quando si tratta di una delle materie comprese nel campo di applicazione della Convenzione, si prescinde dalla circostanza che il convenuto sia domiciliato/meno nel territorio di uno Stato contraente (mentre se si tratta di altra materia, la giurisdizione sussiste anche in base ai criteri stabiliti per la competenza per territorio)”. Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

3-Art 4 Legge 218/1995: si consente la giurisdizione italiana sia derogata a favore di

un Giudice straniero/arbitro estero, se:

a-La deroga sia provata per iscritto. b-La causa verta su diritti disponibili. *La deroga è inefficace se il Giudice straniero/arbitro, declinano la

giurisdizione/non possono conoscere la causa. Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

4) Il Difetto di giurisdizione e Regolamento preventivo di giurisdizione.

1-Difetto di giurisdizione – Art 37 Cpc: con tale termine la legge indica la mancanza di potere giurisdizionale del Giudice ordinario in conseguenza delle limitazioni poste al suo potere (cioè a causa dei poteri attribuiti dalla legge all’Amministrazione). *Il difetto di giurisdizione (del Giudice ordinario nei confronti della PA/Giudici

speciali) è rilevabile anche d’ufficio senza limiti temporali, in ogni stato/grado del processo. Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

*Quindi il Giudice ordinario difetterebbe di giurisdizione qualora fosse chiamato ad imporre alla PA un provv/comportamento che invece rientra nella sfera di discrezionalità dell’Amministrazione (es: un cittadino (senza alcuna obbligazione contrattuale) che chiede al Giudice di condannare il Comune alla realizzazione di

un’opera pubblica), in quanto tali situazioni sogg non hanno la consistenza di

diritti/interessi legittimi.



2-Art 11 L.218/1995: ha abrogato l’art 37 (2°com) Cpc + ha stabilito che il difetto di giurisdizione del Giudice italiano nei confronti dello straniero può essere rilevato (in qualunque stato/grado del processo) solo dal convenuto costituitosi (che non abbia espress/tacit accettato la giurisdizione italiana - cioè quando compaia senza eccepire

il difetto di giurisdizione nel 1°atto difensivo)…altrimenti sarà rilevata d’ufficio dal

Giudice quando:

a-Il convenuto è rimasto contumace (cioè ha omesso di costituirsi in giudizio). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

b-Quando la controversie verte su azioni reali aventi ad oggetto beni imm situati all’estero.

c-Quando la giurisdizione italiana è esclusa per effetto di una norma internazionale.

3-Legge n.69 del 18/Giugno/2009: ha stabilito che nel caso in cui il Giudice dichiari il

proprio difetto di giurisdizione, egli debba indicare anche il Giudice nazionale che

ritiene munito di giurisdizione + (entro 3 mesi dal passaggio in giudicato della

sentenza che dichiara il difetto di giurisdizione del Giudice adito), la domanda deve

essere riproposta davanti al Giudice indicato nella pronuncia.

*La riproposizione della domanda davanti al Giudice indicato nella sentenza non equivale all’instaurazione di nuovo/diverso processo. Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

4-Regolamento preventivo di giurisdizione – Art 41 (1°com) Cpc: finché la causa non sia decisa nel merito di 1°grado, ciascuna parte può chiedere alle Sezioni Unite della Corte di Cassazione che risolvano le questioni di giurisdizione (ovvero ai rapporti tra Giudice ordinario/Giudici speciali/Amministrazione).

a-Si consente a ciascuna parte di investire la questione direttamente alla Cassazione (invece di attendere che il Giudice di 1°grado si pronunci sulla giurisdizione e poi

eventualmente impugnare la sentenza). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.



b-L’istanza si propone con ricorso alle Sezioni Unite (comprovata dal deposito di una copia del ricorso (già notificato alle parti) nella Cancelleria del Giudice di 1°grado) + produce la sospensione del giudizio fino a che non interviene la decisione delle Sezioni unite (la quale poi consente alle parti di riassumere il processo entro il termine perentorio di 6mesi dalla comunicazione della sentenza). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

c-Al fine di evitare che il regolamento di giurisd sia utilizzato come pericoloso strumento dilatatorio (nelle mani della parte interessata a guadagnar tempo, in quanto provoca la sosp del giudizio), la riforma del 1990 ha stabilito che il Giudice ha la facoltà (e non più l’obbligo) di sospendere (con ordinanza) il giudizio solo se ritiene l’istanza inammissibile/infondata. Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

d-L’Art 41 trova applicazione solo ai giudizi di cognizione piena (e non anche quelli sommari/natura cautelare che non possono essere sospesi) +

..si riferisce ai rapporti tra Giudice ordinario-Giudici speciali e Giudice ordinario-PA +

..si esclude la Improponibilità assoluta della domanda: che ricorre qualora venga fatta valere in giudizio (nei confronti della PA) una situazione soggettiva non

qualificabile come diritto sogg/interesse legittimo, bensì come interesse semplice. Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

e-Art 41 (2°com) Cpc: a differenza di prima che poteva essere sollevata da ogni

parte, qui si consente solo alla PA (che non sia parte in causa) di chiedere (in ogni

stato/grado del processo fino a che non si sia formato un giudicato positivo sulla

giurisdizione), che le Sezioni Unite dichiarino il difetto di giurisdizione del Giudice

ordinario “a causa dei poteri attribuiti dalla legge all’Amm stessa” (cioè il prefetto può provocare (attraverso un decreto notificato alle parti/Procuratore della Repubblica) la necessaria sospensione del giudizio, escludendo qualunque preventiva valutazione del Giudice circa la fondatezza/ammissione della richiesta di regolamento), mentre le parti possono proporre ricorso solo entro il termine di 30gg dalla notificazione del decreto di sospensione. Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.



3) La competenza.

1) Competenza: è la parte di giurisdizione attribuita a ciascun Giudice + serve a ripartire

il complesso degli affari civili tra i vari uffici giu (tenendo conto delle esigenze di

economicità/efficienza dei processi/interesse delle parti).

*Quando si parla di competenza, si fa riferimento ai rapporti tra diversi uffici giudiziari (in termini di Giudice). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

A) COMPETENZA PER MATERIA: si determina sulla base della natura del rapporto giu dedotto in giudizio (cioè in base alla natura della causa - es: diritti reali imm/ locazioni/ successioni..).

1-Il criterio della materia prevale su quello del valore. Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

2- La competenza civile (a prescindere da quella attribuita al Tribunale dei minorenni

+ in unico grado alla Corte d’Appello), viene ripartita:

a) Competenza del Giudice di Pace:

- Cause relative a beni mobili (max 2,500 euro). - Cause di risarcimento del danno prodotto dalla circolazione di veicoli/natanti (max 15mila euro) - Cause relativa all’osservanza delle distanze stabilite dalla legge (alberi/siepi). - Cause relative alle modalità d’uso dei servizi di condominio di case. - Cause relative al’ordinanza/ingiunzione di pagamento di sanzioni amm.


b) Competenza del Tribunale:

In senso Negativo (con riferimento a tutte quelle cause per le quali non sia prevista la competenza di altro Giudice).

In senso Positivo: - Cause di valore indeterminabile. - Cause in materia di imposte/tasse. -Cause riguardo lo stato/capacità delle persone (separazione personale/divorzio/interdizione/inabilitazione).

- Querela di falso. - Esecuzione forzata.



B) COMPETENZA PER VALORE: fa riferimento al rilevo economico della causa. 1-La competenza per materia/valore servono a determinare in senso verticale, quale fra i Giudici ordinari (Giudice di pace-Tribunale-Tribunale per i minorenni-Corte

d’Appello) possa conoscere una determinata causa. Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

2-Art 10 Cpc: il valore della causa (ai fini della competenza) si determina dalla

domanda (indipendentemente dall’esito cui conduce).

(Es: se l’attore ha chiesto la condanna al convenuto di 1000euro, il valore resta così

fissato anche se il Giudice accoglie la domanda per 500euro). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

2°com: in caso di pluralità di domande (proposte nello stesso processo contro la

stessa parte), il valore è dato dalla somma delle domande + aggiunto degli interessi scaduti/ spese/danni subiti anche anteriormente. Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

*Per le cause relative a somme di denaro (il valore è quello indicato

dall’attore/Giudice), beni mobili (stesso.. solo che il convenuto ha la facoltà di contestare in prima difesa il valore dichiarato/presunto), beni immobili (il valore è quello indicato da coefficienti del reddito dominicale (terreni) rendita catastale

(fabbricati). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

C) COMPETENZA PER TERRITORIO: si determina in base al rapporto tra territorio e Giudice che vi esercita la propria giurisd + opera in senso orizzontale (giacché mira a ripartire il contenzioso tra i vari uffici giudiziari diffusi nel territorio nazionale, conducendo non di rado ad una pluralità di fori concorrenti, quindi la scelta spetta

all’attore). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

1- Di regola i criteri di competenza (per materia/valore) operano a prescindere dalla

volontà delle parti, mentre la competenza per territorio: E’ derogabile quando:

a-L’accordo risulti da atto scritto. b-Si riferisce ad uno/più affari determinati.



E’ inderogabile quando: a-Quando è obbligatorio l’intervento del PM. b-Nei processi ad esecuzione forzata. c-Nei procedimenti in Camera di Consiglio. d-Espressamente previsto dalla legge.


2-A sua volta, la competenza territoriale si distingue:

a-Fori generali: applicabili a qualunque causa + individuati in base a elementi soggettivi, cioè se il soggetto è: -Persona fisica (la competenza spetta al Giudice nel luogo in cui il convenuto ha la residenza/domicilio, in caso contrario è competente il Giudice del luogo di

residenza dell’attore). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

-Persona giuridica (si ha riguardo al luogo in cui essa ha la sede/uno stabilimento e rappresentate autorizzato a stare in giudizio per l’oggetto della domanda). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

- Società priva di pers giu/Associazioni non riconosciute (si ha riguardo al luogo in cui esse svolgono la propria attività in modo continuativo).

b-Fori speciali: applicabili alle sole cause aventi un determinato soggetto/oggetto: -Esclusivi (prevalgono su quelli generali)


-Facoltativi-Concorrenti (offrono all’attore solo un opzione in più, senza escludere la possibilità di ricorrere ai criteri generali).

-Cause in materia di obbligazione (è competente anche il Giudice del luogo in cui è sorta/deve eseguirsi l’obbligazione dedotta in giudizio).

-Cause relative a diritti reali su beni immobili (la competenza è determinata con riguardo al luogo ove è posto l’immobile/azienda).

-Cause in cui è parte un amm dello Stato.



D) COMPETENZA FUNZIONALE: riguarda un determinato rapporto tra il

Giudice/causa + il rapporto tra i vari gradi di impugnazione (1°grado -> Appello ->

ricorso per Cassazione).

(Es: se dobbiamo proporre appello contro una sentenza del Tribunale di Napoli, andiamo alla Corte d’Appello di Napoli).

*Questa competenza può farsi valere anche al di fuori dei limiti previsti dall’Art 38 Cpc - Incompetenza (che stabilisce che tutte le competenze se non si rilevano subito, non si possono più far valere). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

2) Incompetenza – Art 38 Cpc.

1-Nel caso in cui viene adito un Giudice incompetente, avremo:

a-Incompetenza per violazione dei criteri per materia/valore/territorio inderogabile (criteri forti): essa è rilevabile dalle parti (cioè convenuto)/d’ufficio dal Giudice, entro la 1°udienza di trattazione (in quanto dopo il vizio resta sanato/irrilevante). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

b-Incompetenza per violazione dei criteri per territorio derogabile (criteri deboli): essa è rilevabile solo dal convenuto, al suo primo atto difensivo (a pena di decadenza).

*Il convenuto dovrà indicare esattamente l’ufficio giudiziario che ritiene

competente. Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

*Il Giudice si limiterà a disporre (con ordinanza) la cancellazione della causa a ruolo

+ la competenza dell’ufficio giudiz individuato (se la causa è stata riassunta entro

i succ 3 mesi), in base a ciò che risulta dagli atti/sommarie informazioni.

*Al di fuori di queste eventualità, la questione della competenza deve sempre essere decisa con sentenza (in quanto può implicare la definizione del processo). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.



3) La sentenza sulla competenza, può essere:

a-Dichiarativa (qualora affermi la competenza del Giudice adìto). b-Declinatoria (ove dichiari l’incompetenza di tale Giudice + definendo il processo dinnanzi a lui).

*In entrambi i casi la sentenza può essere soggetta a impugnazione/regolamento di competenza (cioè direttamente alla Corte di Cassazione). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

4) Il Codice del 1940, ha escluso che il giudizio abbia fine con la sentenza di

incompetenza + che l’attore è costretto a riproporre ex-novo la domanda dinnanzi al

Giudice reputato competente (in quanto ciò lo esporrebbe al rischio che la questione

relativa alla competenza si trascini all’infinto), quindi:

a-Si consente la continuazione del processo davanti al Giudice ad quem (cioè quello reputato competente dal precedente Giudice ad quo, purché la causa venga tempestivamente riassunta entro il termine di 3mesi + non si tratti di competenza per materia/territorio inderog (altrimenti potrà investire la questione alla Corte di Cassazione chiedendole d’ufficio il regolamento di competenza). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

b-Si impedisce che anche il nuovo Giudice ad quem possa a sua volta dichiararsi incompetente e spogliarsi della causa (potrà però investire la questione dinnanzi alla

Corte di Cassazione, chiedendo d’ufficio il regolamento di competenza). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

5) Principio della Perpetuatio Iurisdictionis – Art 5 Cpc: si stabilisce che la

giurisdizione/competenza si determinano con riguardo alla legge vigente/stato di fatto

esistente al momento della proposizione della domanda.. rimanendo irrilevanti i succ

mutamenti della legge/stato medesimo.

*In quanto può capitare che i criteri fissati dal legislatore (per l’attribuzione della

giurisdizione/competenza; es: residenza/domicilio del convenuto) possano mutare nel

tempo. Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

*Il mutamento della domanda originaria/proposizione di domande nuove, implicano il

sopravvenire del difetto di giurisdizione/incompetenza (spogliando in questo modo il

Giudice dalla causa).



4) Astensione-ricusazione-responsabilità del Giudice.

1) Uno dei principi fondamentali del processo è rappresentato dalla terzietà/imparzialità del Giudice, ma qualora questi valori vengono compromessi, il Giudice: Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

a) ASTENSIONE OBBLIGATORIA: è obbligatorio quando:

-Ha un interesse diretto nella causa/in un'altra vertente su identica questione. -Se lui/coniuge, è parente fino al 4°grado/rapporti di affiliazione con una delle parti/difensori.

-Grave inamicizia/rapporti di credito-debito con una delle parti/difensori. -Abbia già conosciuto la causa in un altro grado del processo. -E’ tutore/curatore/amm/procuratore/agente/datore di lavoro di una delle parti. Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

*E’ consentito alle parti di proporre istanza di ricusazione del Giudice, qualora questi abbia omesso di astenersi (altrimenti non si avrà alcuna ripercussione sul processo,

salvo sul piano disciplinare del magistrato). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

b) ASTENSIONE FACOLTATIVA: al di fuori dei casi dell’astensione obbligatoria, in

ogni altro caso in cui esistono gravi ragioni di convenienza, l’astensione è rimessa

all’iniziativa del Giudice (mediante richiesta di autorizzazione al Capo dell’ufficio). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

2) Procedimento:

1-Il ricorso deve contenere i motivi/mezzi di prova + depositato in Cancelleria max 2 gg (se si conosce chi saranno i Giudici che tratteranno la causa) o max prima dell’inizio della discussione (se ancora non si conoscono). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

2-La ricusazione sospende il processo + implica la sottrazione della causa al Giudice ricusato + l’investitura al Giudice competente. *Però la Giurisprudenza riconosce al Giudice ricusato, il potere di valutare

l’ammissibilità/fondatezza dell’istanza (per evitare che sia stata avanzata per

motivi diversi).



3-La decisione spetta poi al Presidente del Tribunale (se ricusato è un Giudice di pace)/ Collegio (se ricusato è un magistrato del Tribunale/Corte).

4-Il Giudice ricusato deve essere sentito + verifica delle prove. Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

5-La decisione è presa nella forma dell’ordinanza non impugnabile, la quale dichiara la ricusazione:

a-inammissibile/infondata (in tal caso il Giudice dovrà provvedere alle spese + pena pecuniaria al ricusante).

b-accogliere (si designa il magistrato da sostituire). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

6-L’ordinanza viene poi comunicata dal Cancelliere alle parti (le quali possono provvedere alla riassunzione della causa entro 3 mesi). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

NOTA: LA LEGGE 69 DEL 18 GIUGNO 2009 HA RIDOTTO I TEMPI DA 6 MESI a 3

MESI!

3) Responsabilità civile dei magistrati (per gli atti da loro compiuti).

1-Le fattispecie che danno luogo a risarcimento del danno patrimoniale, sono un

comportamento/atto/provv posto in essere con

- Dolo/Colpa Grave (grave violazione di legge determinata da negligenza). - Diniego di giustizia (se il magistrato rifiuti/ometta/ritardi il compimento di atti del suo ufficio senza motivo entra 30gg dalla istanza di parte). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

2-Non è mai fonte di resp l’attività di interpretazione di norme di diritto/valutazione del fatto/prove. Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

3-Legge del 13Aprile n. 117/1988 ha escluso che l’azione risarcitoria venga proposta direttamente nei confronti del magistrato, ma ne risponde civilmente (come scudo) lo Stato (o meglio il Presidente del Consiglio dei Ministri – a meno che il danno non costituisce reato). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.



4-In una prima fase il Tribunale si limita a valutare l’ammissibilità della domanda di risarcimento (la quale può essere esclusa se non vengono rispettati i presupposti richiesti dalla legge/in caso di manifesta infondatezza della domanda).

5-Se la resp del magistrato viene accertata e lo Stato condannato al risarcimento, lo

stesso Stato (entro 1 anno) dovrà esercitare l’azione di rivalsa contro il magistrato. *Il risarcimento (salvo non si tratti di un fatto doloso) non può superare 1/3 di tutto lo stipendio del magistrato. Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

6-Entro 2 mesi (dalla comunicazione della dichiarazione di ammissibilità della domanda

di risarcimento) è previsto che il Procuratore Generale presso la Corte di Cassazione deve esercitare l’azione disciplinare per i fatti che hanno dato luogo alla domanda medesima. Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.



CAPITOLO 6

- IL PUBBLICO MINISTERO -

I compiti del PM nel processo civile.

1) Pubblico Ministero: è un organo dello Stato istituito per garantire l’attuazione della legge da parte degli organi giurisdizionali in quelle materie in cui vi è necessità di garantire la tutela di interessi generali/sociali, che non può essere lasciata alla esclusiva iniziativa dei privati. Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

2) A differenza del processo penale, nel processo civile il PM può esercitare l’azione civile quando:

-Nelle cause che egli stesso avrebbe potuto proporre, allorché sia stato preceduto nell’azione da un altro legittimato.

-Nelle cause matrimoniali (tranne nella separazione personale). -Nelle cause riguardanti lo stato/capacità delle persone. -Negli altri casi previsti dalla legge (es: proced per querela di falso). -Nei processi dinnanzi alla Corte di Cassazione.


*Art 112 Cost: il PM ha l’obbligo di esercitare l’azione penale (senza farsi condizionare da influenze esterne/politiche.. al fine di promuovere l’avvio dei procedimenti

necessari per l’accertamento della resp + inflazione delle sanzioni previste dalla legge). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

*Art 408 Cpp: il PM ha l’obbligo di richiedere al Giudice un decreto di archiviazione, quando a suo giudizio la notizia di reato appare infondata. Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

3) In tutti questi casi il Giudice deve ordinare che gli atti siano comunicati al PM, affinché possa esercitare l’azione civile (il cui mancato intervento sarebbe motivo di nullità insanabile + rilevabile d’ufficio).

*Per la giurisprudenza, il mancato intervento del PM (pur quando ne sia venuto a

conoscenza) non comporta nullità. Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.



*L’intervento è invece facoltativo in ogni causa in cui egli ravvisa un pubblico interesse.

4) Se ricorrano una delle ipotesi sopraccitate,il PM può agire ma ha una posizione analoga a quella delle parti private (es: anche quello di impugnare autonomamente la sentenza), mentre negli altri casi (tranne nei processi dinnanzi alla Corte di

Cassazione, nei quali il PM si limita ad esporre oralmente le proprie conclusioni) ha una

posizione subordinata a quella delle parti (cioè finalizzata solo alla ricerca della verità materiale - es: produrre documenti, dedurre prove/conclusioni..). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

a-Può proporre la Revocazione straordinaria: cioè nelle cause in cui l’intervento del PM

è obbligatorio, le sentenze (pronunciate in grado d’appello/ unico grado/è scaduto il

termine d’appello) possono essere impugnate per revocazione dal PM se:

1-La sentenza è stata pronunciata senza che il PM è stato sentito. 2-La sentenza è l’effetto della collusione posta in opera dalle parti per frodare la legge. Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

b-La peculiare posizione del PM (rispetto a quella delle parti) consiste (per le cause da

egli stesso proposte) di essere esente da spese processuali + di poter impugnare indip dalle conclusioni che aveva formulato. Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

c-Al fine di assicurare il coordinamento fra i vari uffici del PM, è stata istituita

(presso la Procura generale della Corte di Cassazione) una Direzione nazionale antimafia al vertice della quale vi è un Procuratore nazionale antimafia (il quale ha compiti di coordinamento/direttiva vero le 26 procure distrettuali antimafia a loro

volta istituite presso le Procure della Repubblica dei Tribunali capoluoghi di distretto

di Corte d’Appello). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.



- COMMISSIONI TRIBUTARIE -

1) Art 102 Cost: la funzione giurisdizionale è esercitata da magistrati ordinari istituiti/regolati dalle norme sull’ordinamento giudiziario.

2°com: non possono essere istituiti Giudici straordinari/speciali, mentre è possibile istituire (presso gli organi giudiziari ordinari) sezioni specializzate per determinate

materie (anche con la partecipazione di cittadini idonei estranei alla magistratura). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

2) Il problema ora era stabilire che fine facevano i Giudici speciali entrati in vigore nella Costituzione? Ti tale problema se ne occupa la 6°Disposizione transitoria finale della Carta Cost: la

quale prevede che entro il termine perentorio di 5 anni dall’entrata in vigore della Cost,

bisogna sottoporre a revisione le giurisdizioni speciali esistenti; cioè in questi 5 anni il legislatore poteva:

1-Cancellare le giurisdizioni speciali. 2-Trasformarle in sezioni specializzate (problema resstava nel capire chi le gestiva poi queste sezioni). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

3) Ma il legislatore non fece nulla di tutto ciò, allora intervenne la Corte Cost che:

1-Valutò se questi Giudici sp erano conformi/meno alla Cost (cioè se violavano la 6°Disp transitoria) +

2-Valutò caso per caso (con particolare riguardo ai requisiti

dell’indipendenza/imparzialità del Giudice sp) +

3-Dichiarò la incostituzionalità di alcune giurisdizioni speciali (in quanto la loro legge istitutiva prevedeva la commistione tra dipendenza dalla PA e esercizio della funzione

giurisdizionale). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.



4) Inizialmente la Corte Cost affermò che questi non erano Giudici (e in quanto tale non

potevano risollevare le questioni di legittimità cost) +

..poi nel 1972 ci fu la Riforma delle Commissioni Tributarie (dichiarandoli Giudici sp ma andando in conflitto con l’Art 102 Cpc) +

..infine la Corte Cost intervenne di nuovo (cambiando idea) affermando che la Riforma del 1972 non fece altro che revisionare le Comm Tributarie (secondo la 6°Disposizione) dichiarandoli Giudici sp ma rendendoli più conformi alla Cost. Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.



CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA

1) CSM: è un ordine autonomo/indipendente da ogni altro potere (Sistema di autogoverno dell’ordine giudiziario) + assicura l’autonomia/indipendenza dei magistrati + si compone di 27 membri (di cui 3 di diritto [Presidente della Repubblica (che presiede) – 1°Presidente – Presidente della Corte di Cassazione] + 16 membri [eletti da tutti i magistrati ordinari] + 8 membri [eletti dal Parlamento in seduta comune scelti tra: prof universitari in materie giuridiche/avvocati dopo 15 anni di esercizio].

*I membri elettivi durano in carica 4 anni e non sono immediatamente rieleggibili. Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

2) I consiglieri elettivi non possono (finché sono in carica) essere iscritti negli albi professionali/ far parte del Parlamento/ Consiglio regionale + non sono punibili per le opinioni espresse nell’esercizio delle loro funzioni/oggetto della discussione. Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

3) Il CMS scade ogni 4 anni (ma continua fino all’insediamento del nuovo Consiglio).

*L’elezione dei membri assegnati al Parlamento, si procede a scrutinio segreto + con la maggioranza dei 3/5 dell’Assemblea + dopo maggioranza dei 3/5 dei votanti. Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

*L’elezione dei magistrati invece partecipano tutti i magistrati con voto

personale/segreto/diretto, sulla base di 3 collegi unici nazionali, che eleggono: a) 2

magistrati (che esercitano funzioni di legittimità presso la Corte di Cassazione e

Procura generale).

b) 4 magistrati ( che esercitano le funzioni di PM presso gli uffici giudiziari di

merito). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

c) 10 magistrati (che esercitano presso questi uffici le funzioni di merito).

*Sono stati introdotti i magistrati requirenti e giudicanti, in sostituzione dei magistrati del Tribunale e di Appello.



*Il Presidente del Consiglio deve assicurare l’indipendenza dell’ordine giudiziario dalle parti politiche + assicurare la funzione delle istituzioni giudiz.


*Il Vice-Presidente del Consiglio viene eletto dal collegio fra i componenti designati dal Parlamento + ha poteri suoi/delegati dal Capo dello Stato + compone (con il

1°Presidente + il Procuratore generale della Cassazione) il Comitato di presidenza

(che ha il compito di promuovere l’attività/attuazione delle deliberazioni del Consiglio

e gestione dei fondi in bilancio). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

*La validità delle deliberazioni è necessaria la presenza di almeno 15 consiglieri (tra cui 10 magistrati + 5 componenti eletti dal Parlamento) + le sedute sono pubbliche (tranne in quei casi di sicurezza/tutela del diritto alla riservatezza dei terzi).


*Il Ministro di Giustizia (prima era Ministro di Grazie e Giustizia) è competente alla

predisposizione delle strutture materiali necessarie all’amm della giustizia +

organizza il numero degli uffici + assegna ai magistrati i rispettivi uffici (solo dopo

aver sostenuto un corso + aver superato un concorso per titoli) + può formulare

richieste tipo assunzione/trasferimenti dei magistrati (deciso poi dal CSM).

4) Il CSM ha una funzione “paranormativa”: esercitata attraverso circolari a contenuto generale/astratto che adeguano le vecchie norme dell’ordinamento giu alle nuove leggi

(al fine di integrare quelle lacune dovute all’incompletezza degli interventi legislativi). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

5) Le deliberazioni del CSM a contenuto amministrativo sono adottate con decreto del Presidente della Repubblica controfirmato dal Ministro (o in alcuni casi con il decreto del Ministro della Giustizia).

*Esse sono impugnabili dinnanzi al Giudice amm. *Con la sentenza Settembre/1995 la Corte Costituzionale ha affermato che il Giudice amm può imporre (anche coattivamente) il rispetto della statuizione nella sua pronuncia nominando (in caso di inottemperanza del CSM) un commissario ad acta nella persona del Ministro della Giustizia (il quale esercita l’azione disciplinare assieme al Procuratore Generale presso la Corte di Cassazione).



6) Le pronunce che il Consiglio assume nell’esercizio dei poteri disciplinari sono impugnabili di fronte alle Sezioni Unite Civili della Corte di Cassazione.

*In mancanza di disciplina specifica, si applicano le norme del Cpp. Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

7) Il Capo della Stato ha il potere di procedere allo scioglimento del Consiglio qualora ne sia impossibile il funzionamento (sentito il parere dei Presidenti del Senato-Camera dei Deputati-Comitato di presidenza).



CAPITOLO 7

- NESSI TRA AZIONI e PROCESSI -

1) La litispendenza e continenza di cause.

1) LITISPENDENZA – Art 39 Cpc: abbiamo 2 significati:

1-Pendenza di una lite dinnanzi ad un Ufficio Giu [che si verifica nel processo di cognizione (dalla data della notifica dell’atto di citazione) mentre nei processi che iniziano con ricorso (dalla data del deposito del ricorso)].

*In tal caso di prevede che i 2 processi si riuniscono (senza eliminarne uno). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

2-Pendenza di una lite dinnanzi a Uffici Giu diversi: il Giuquello succ adito (in qualunque stato/grado del processo + anche d’ufficio) dichiara con ordinanza la litispendenza + dispone la cancellazione della causa dal ruolo. Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

-Litispendenza: quando 2 cause sono identiche (stessi sogg/petitum/causa petendi) ma pendono contemporaneamente dinnanzi 2 Giudici diversi (cioè uffici giudiziari). *Tale situazione è inaccettabile per il legislatore (in quanto implica un notevole

spreco di attività processuali + può dar luogo a giudicati contrastanti).

2) CONTINENZA di CAUSE – Art 39 (2°com) Cpc: quando una causa contiene in se

un'altra causa:

-Se il Giudice prev adito (a quo) è competente anche per la 2°causa (allora il 2° Giudice (a quem) ne dichiara (con ordinanza) la continenza + fissa un termine perentorio entro il quale le parti devono riassumere la causa davanti al 1°Giudice - criterio della prevenzione). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

-Se il Giudice prev adito non è competente per la 2°causa (egli stesso dichiara (con ordinanza) la continenza + fissa il termine per la riassunzione della causa davanti al 2°Giudice – criterio dell’assorbimento).



-Continenza: quando 2 cause sono diverse (hanno elementi diversi) ma pendono dinnanzi allo stesso Giudice (ufficio giudiziario). (Es: nello stesso processo io compratore chiedo l’adempimento del contratto, mentre il venditore chiede la nullità del contratto).

*In tal caso il legislatore opta per la riunione delle 2 cause (al fine di evitare

contrasti di giudicato). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

NOTA: CON LA LEGGE 69 DEL 18 GIUGNO 2009, LITISPENDENZA E CONTINENZA

VENGONO DECISE DAL GIUDICE CON ORDINANZA (E NON CON SENTENZA).

3) LISTISPENDENZA INTERNAZIONALE:

A) Art 7 Legge 218/1995: disciplina il caso in cui la domanda è proposta prima dinnanzi al Giudice straniero, per poi pendere la lite dinnanzi al Giudice ita. *In tal caso il Giudice ita (se ritiene che il Giudice stra è competente + il provv

straniero possa produrre effetto per l’Ordinamento ita) sospende il processo + dichiara Litispendenza + cancella la causa a ruolo = nessun problema di conflitto!

(altrimenti continua il processo). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

*La pendenza della causa dinnanzi al Giudice straniero si determina secondo la legge dello Stato in cui il processo di svolge. Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

B) Art 64 Legge 218/1995: disciplina il caso in cui la domanda è proposta prima dinnanzi al Giudice ita, e poi dinnanzi al Giudice straniero. *In tal caso il Giudice italiano e straniero non sospendono il processo = problema di conflitto (cioè avremo 2 processi che continuano parallelamente + 2 sentenze)

risolto:

1-La sentenza del Giudice straniero non sarà riconoscibile se il processo dinnanzi al Giudice ita pende ancora.


2-La sentenza del Giudice straniero non sarà riconoscibile se contraria alla sentenza del Giudice ita (come causa ostativa).



Caratteristiche:

1-Può essere rilevata solo dalle parti (senza limiti di tempo + in ogni stato/grado del processo).


2-Prima ancora il Giudice italiano verifica che sussistono le condizioni per il riconoscimento, cioè controlla se:

a-Il Giudice straniero ha competenza (in base ai criteri di conflitto italiano) a conoscere la controversia? b-Il provv del Giudice straniero sarà riconoscibile dall’Ordinamento italiano? Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

3-Il Giudice italiano non chiude il processo, ma lo sospende, per evitare che: a-Il Giudice straniero si dichiari sfornito di giurisdizione. b-Il Giudice straniero faccia una sentenza che non è idonea a produrre effetti nell’Ordinamento italiano. *In tal caso si può riassumere la causa dinnanzi al Giudice italiano che l’aveva

sospesa. Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

4-Nell’Ordinamento italiano (si ha Litispendenza quando vi sono stessi

sogg/petitum/causa pretendi), mentre nell’Ordinamento Comunitario (si ha

Litispendenza nei casi come l’art 39 (2°com) Continenza).

2) La connessione di cause.

1) CONNESSIONE: quando 2/+ domande/cause hanno in comune 1/+ elementi

identificativi (sogg/petitum/causa pretendi) senza essere però identiche, altrimenti ricorrerebbe l’ipotesi di litispendenza.

(Es: un creditore ereditario agisce contro più coeredi per ottenere (da ciascuno di loro) l’adempimento del debito del de-cuius). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

*In tal caso il legislatore consente il cumulo/trattazione congiunta delle diverse cause in un unico giudizio:



a-Cumulo oggettivo (quando l’attore formuli più domande contro lo stesso

convenuto). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

b-Cumulo soggettivo (quando l’attore formuli più domande contro una pluralità di convenuti).

2) Tipi di connessione:

1-Connessione soggettiva: cioè quando più domande (anche non connesse) vengono proposte contro la stessa persona/tra le medesime parti, nello stesso processo. *In tal caso le domande si sommano tra loro (Cumulo oggettivo + interessi scaduti/spese/danni anteriori alla proposizione si sommano al capitale). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

2-Connessione oggettiva propria: quando le domande hanno in comune l’oggetto/titolo dal quale dipendono.

*Cumulo soggettivo: le cause contro più persone (diverse, che dovrebbero essere proposte davanti a Giudici diversi) se sono connesse per l’oggetto (petitum mediato)/ titolo (causa pretendi) possono essere proposte davanti al Giudice del luogo di residenza/domicilio di una di esse. Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

*Concorso di azioni: si verifica quando più domande (anche se in parte diverse),

mirano ad un risultato coincidente, tale che il diritto dedotto con l’una

estinguerebbe inevitabilmente anche il diritto dedotto con l’altra.

(Es: in una vendita a catena, l’acquirente finale che ha subito un danno a causa del vizio della cosa, faccia valere nello stesso giudizio la resp contrattuale del suo dante-causa ed extracontrattuale del produttore).

*Si dirà in questo caso Cumulo alternativo: situazione in cui l’accoglimento di una domanda risulta incompatibile con l’accoglimento dell’altra, dato che è identico

l’oggetto. Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.



3-Connessione impropria: cioè il rapporto tra 2/+ cause (non riconducibili ad un unico rapporto sostanziale) la cui decisione dipende (tot/parz) dalla risoluzione di

identiche questioni.

*In tal caso vi è la possibilità che le cause (pur riguardando parti diverse) vengano

cumulate in un unico processo. Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

3) Altri tipi di connessione:

A) Connessione qualificata (Pregiudizialità-dipendenza): quando una causa è

subordinata ad un'altra. (Es: l’attore ha formulato più domande in modo alternativo, una in via principale e

l’altra in via subordinata al mancato accoglimento della prima) Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

1-Pregiudizialità Tecnica: è il legale tra 2 rapporti autonomi/distinti (seppur collegati) tale che l’uno è elemento della fattispecie cost/mod/imp/est dell’altro

rapporto.

(Es: vi è pregiudizialità-dipendenza tra la domanda di pagamento di un credito del de-cuius e la domanda di accertamento della qualità di erede (da parte dello soggetto da cui proviene la prima domanda).


2-Pregiudizialità Logica: relazione che esiste tra un singolo diritto ed l’intero rapporto giuridico da cui esso trae origine (tale che la statuizione relativa all’accoglimento del singolo diritto, fa stato sulla esistenza/validità dell’intero

rapporto giuridico).

(Es: la causa avente ad oggetto l’accertamento della esist/inesist/valid/invalid del contratto è pregiudiziale rispetto a quella concernente l’adempimento di una singola prestazione derivante dal contratto stesso).


Le conseguenze sono: 1-Non si applica l’Art 34 Cpc (quindi non ci sono i limiti ogg del giudicato). 2-Si applica il criterio della continenza qualitativa (e non connessione).



*Accertamento incidentale – Art 34 Cpc: se il Giudice è competente a conoscere anche la questione pregiudiziale, ritiene la causa.. altrimenti se l’accertamento della questione pregiudiziale spetta (per materia/valore) ad un Giudice superiore, rimette tutta la causa dinnanzi a questi + assegnando alle parti un termine perentorio per la riassunzione + favorendo il Simultaneus Processus. Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

B) Connessione per accessorietà: quando il rapporto che intercorre tra 2 cause (connesse sogg/ogg) è tale che la decisione della domanda accessoria dipende dalla

decisione di quella principale.

(Es: domanda principale (risoluzione del contratto di compravendita), mentre quella accessoria (di restituzione del bene).

*La domanda accessoria può cumularsi a quella principale dinnanzi al Giudice territorialmente competente per quest’ultima.


C) Connessione per garanzia: cioè quando un soggetto (garante) è obbligato a tenere indenne un altro soggetto (garantito) dalle conseguenze eco negative che possono derivare dall’eventuale soccombenza di quest’ultimo (in una causa promossa nei suoi

confronti da una terzo).

(Es: il compratore che è stato convenuto in giudizio da un soggetto che vanta di essere il vero proprietario della cosa, ha diritto di essere garantito

(e chiamare in causa) il venditore…in caso contrario (e se viene poi condannato) perde il diritto alla garanzia (se il venditore poi prova che

esistevano ragioni suff per respingere la domanda). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

*La domanda di garanzia può proporsi al Giudice territorialmente competente per la domanda principale (solo però se l’obbligo di garanzia discende dalla

legge/medesimo rapporto giuridico su cui si fonda la domanda principale = garanzia

propria). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.



*Se il valore della causa di garanzia eccede la competenza del Giudice della causa principale, allora questi è tenuto a rimettere entrambe le cause al Giudice superiore, assegnando un termine per la loro riassunzione. Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

D) Connessione per compensazione (contro-credito): cioè quando il convenuto è chiamato in giudizio (per il pagamento di una somma di denaro) oppone in

compensazione un proprio credito.

*Se l’eccezione eccede la competenza per valore del Giudice adito (e se la domanda è fondata su un titolo non controverso/facilmente accertabile),

questi può rimettere solo la decisione (relativa all’eccezione di comp) al Giudice

competente..altrimenti rimette tutta la causa dinnanzi a quest’ ultimo (assegnando un

termine per la riassunzione). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

*Quindi se l’attore non contesta il contro-credito, l’eccezione rimane tale (e non amplia l’oggetto del giudizio) ma sel l’attore contesta l’eccezione allora sorge una causa pregiudiziale (che va ad accumularsi a quella originale) su cui sarà competente il Giudice adito (se non eccede la sua competenza) o il Giudice superiore (su tutta la causa).


E) Connessione per riconvenzione (contro-domanda): quando il convenuto (anziché rigettare la domanda proposta dall’attore), formula a sua volta una contro-domanda

(facendo valere un diritto diverso da quello oggetto della domanda principale, benché

ad esso collegato).

*La relazione tra domanda principale e quella contrapposta può essere

Incompatibile/Compatibile/Accoglimento della domanda principale. Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.



4) Il Simultaneus Processus.

A) Cause separate proposte davanti a Uffici giudiziari diversi. Connessione: se sono proposte davanti a Giudici diversi più cause le quali (per ragione

di connessione) possono essere decise in un solo processo, il Giudice fissa (con

ordinanza) alle parti un termine perentorio per la riassunzione della causa accessoria

davanti al Giudice della causa principale (e negli altri casi dinnanzi a quello

preventivamente adito). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

*Davanti al Giudice a quem, la connessione può essere eccepita da ciascuna delle parti/rilevata d’ufficio, solo entro la 1°udienza.

*Il Giudice a quem deve rifiutare la dichiarazione di connessione quando lo stato della causa principale non consentirebbe l’esauriente trattazione/decisione delle

cause connesse. Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

*In caso di connessione qualificata tra cause spettanti al Giudice di pace e cause spettanti al Tribunale, le relative domande possono essere proposte innanzi al Tribunale affinché siano decise nello stesso processo. Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

B) Cause separate proposte davanti allo stesso Ufficio giudiziario. Se le cause pendono dinnanzi allo stesso Giudice (questi può anche d’ufficio disporre direttamente la riunione), mentre se le cause connesse pendono dinnanzi ad un altro Giudice/altra sezione dello stesso Tribunale (il Giudice/Presidente della sezione devono riferire al Presidente il Tribunale il quale (sentite le parti) ordina con

decreto che le cause siano chiamate alla medesima udienza davanti allo stesso

Giudice/sezione, per la loro riunione). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

*Il Giudice ha la possibilità di valutare se il simultaneus processus sia/no conveniente (in quanto le cause sono diverse, non uguali). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.



*Per quanto riguarda le materie di lavoro/previdenza/assistenza obbligatoria/controversie dinnanzi al Giudice di pace, la riunione è obbligatoria (tranne quando rende troppo gravoso/ritarda il processo). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

5) Potere di separazione delle cause cumulate – Art 103-104 (2°com) Cpc: il Giudice può

disporre (nel corso della istruzione/ decisione) la separazione delle cause (se vi è

istanza di tutte le parti/quando la continuazione della loro riunione

ritarderebbe/renderebbe più gravoso il processo) + può rimettere al Giudice inferiore

le cause di sua competenza (in tal modo ciascuna causa torna a svolgersi

autonomamente dinnanzi al Giudice inferiore). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.



CAPITOLO 8

- LE PARTI e i DIFENSORI -

1) Nozione di parte + legittimazione processuale.

1) Parte (parte in senso processuale): è il soggetto che agisce nel processo in nome proprio e nei cui confronti si producono gli effetti (favorevoli/sfavorevoli) dei provv del Giudice. *La qualità di parte può acquistarsi in vari modi (per aver dato vita al processo attraverso l’atto introduttivo (attore)…oppure per essere stato destinatario di questo atto (convenuto)..oppure il sostituto processuale che agisce (in nome proprio) facendo valere un diritto altrui.. oppure il terzo che interviene nel processo). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

2) Capacità di esser parte: cioè di assumere la qualità di parte. *Coincide con la capacità giuridica (a tutti i sogg/enti). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

Capacità processuale: intesa come capacità d’agire nel processo. *Sono capaci di stare in giudizio, le persone che hanno il libero esercizio dei loro diritti che li fanno valere (mentre le altre persone [minore d’età/interdetto-inabilitato/fallito] non possono stare in giudizio se non tramite un soggetto che li rappresenta (genitore/tutore/curatore per il fallito). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

*La capacità processuale coincide con la capacità d’agire sostanziale (cioè la capacità processuale di stare in giudizio+porre in essere gli atti del processo + coincide con la

capacità d’agire = maggiore età). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

2) Rappresentanza processuale.

1) Rappresentanza: il rappresentante è colui che agisce in nome e per conto del sogg rappresentato (tramite Procura).

Sostituzione processuale: il sostituto fa valere in nome proprio un diritto altrui.



2) Tipi di rappresentanza:

1-Rappr Sostanziale: è il potere che conferisce ad un soggetto (es: all'institore), di compiere in nome dell'imprenditore tutti gli atti di pertinenza all'esercizio

d'impresa. Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

2-Rappr Processuale: -Legale - art 75 (2°com) Cpc: in cui determinate persone legalmente incapaci (minore/interdetto-inabilitato/fallito) possono stare in giudizio solo se

rappresentate/assistite/autorizzate. Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

-Volontaria - art 77 Cpc: il Procuratore Generale/quello proposto a determinati affari, non possono stare in giudizio quando questo potere non è stato loro

conferito espress per iscritto dal proponente (cioè tramite PROCURA).

(tranne per gli atti urgenti/ misure cautelari/ per chi non ha la residenza-domicilio nello Stato). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

*La rappresentanza process volontaria non possa mai andar disgiunta da quella sostanziale (pena l’invalidità della procura). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

*La rappresentanza processuale compete al rappresentate in via esclusiva (rappr legale), in via concorrente (rappr volontaria).

3-Rappr Organica Art 75 (3°com) Cpc: ..le associazioni/comitati (che non sono persone giuridiche) stanno in giudizio per mezzo delle persone a cui compete la

presidenza/direzione degli stessi (in base a degli accordi).

(Es: l’amministratore del condominio che attribuisce un limitato poter di rappresentanza (sost e process) ai singoli condomini). *In tal caso non vi è un effettiva distinzione, bensì una sorta di immedesimazione tra rappresentante e rappresentato.




3) Il curatore speciale: se manca la persona a cui spetta la rappresentanza/assistenza

(oppure vi sono ragioni di urgenza) può essere nominato (all’incapace/persone

giu/associazioni non riconosciute) un curatore speciale che li rappresenti/assista finché non subentra il sogg cui spetta la rappresentanza/assistenza…oppure quando vi è conflitto d’interessi tra rappresentante e rappresentato (es: quando il rappresentante di una società debba agire contro quest’ultima). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

1-Al curatore sp spetta la legittimazione process al posto della parte (quando ha la rappresentanza) o accanto ad essa (quando deve assisterla). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

2-Il curatore sp può essere nominato su iniziativa dei sogg/pross congiunti/rappr (in caso di conflitti)/PM. Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

3-La competenza spetta al Giudice di pace/Presidente dell’Ufficio giu (Tribunale/Corte d’Appello/Corte di Cassazione) davanti al quale s’intende proporre

la causa + assume le informazioni/ sente le parti/ provvede con decreto. Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

4-Il decreto di nomina deve essere comunicato dall’Ufficio al PM (affinché possa

attivarsi per chiedere i provv per la costituzione della rappr/assistenza

dell’incapace/persona giu/ass non riconosciuta).

4) Difetto di rappresentanza – Art 182 Cpc: il Giudice quando rileva un difetto di

rappresentanza/assistenza/autorizzazione (o un vizio che determina la nullità della

procura del difensore), assegna alle parti un termine perentorio per la costituzione

della persona alla quale spetta la rappresentanza/assistenza/per il rilascio delle

necessarie autorizzazioni (salvo si verifichi una decadenza).

1-Il difetto di legittimazione processuale è sempre rilevabile d’ufficio. Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.



2-Sembra che il termine per porre rimedio al vizio, sia a discrezione del Giudice, ma non

è così in quanto:

a-Se il difetto di legittimazione proviene dall’attore (la sua capacità processuale è un requisito indispensabile per l’instaurazione del processo, sicché il suo difetto è

sanabile a condizione che il sogg legittimato dichiari di voler ratificare l’operato

dell’attore incapace, altrimenti il processo si chiude con una sentenza meramente

processuale). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

b-Se il difetto di legittimazione proviene dal convenuto, allora: -Se trova origine in un vizio dell’atto introduttivo (es: è stato citato in giudizio un soggetto erroneamente indicato quale rappresentante del convenuto), quindi si

tratterà di nullità dell’atto introduttivo.

-Se è imputabile unicamente al convenuto (dunque si rifletterà solo sulla sua costituzione in giudizio/sugli atti da lui compiuti). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

3-Sembra che la sanatoria non possa disporsi dopo che si sia avverata una decadenza,

ma non è così in quanto la sanatoria ben può operare retroattivamente e senza limiti temporali, finanche quando il vizio venga rilevato in fase d’impugnazione (a meno che (trattandosi di un difetto di legittimazione dell’attore o convenuto) non sia scaduto il

termine di decadenza entro cui andava proposta l’azione/l’impugnazione). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

4-L’Art 182 si deve applicare ai vizi della rappresentanza legale/organica/volontaria (cioè tramite falsus procurator).


5-Il termine difetto di autorizzazione non determina la nascita di un nuovo potere, ma consente invece l’esercizio di un potere già esistente + condiziona solo l’efficacia e non la validità dell’attività processuale (dunque la eventuale sua mancanza può essere

sanata in qualunque momento con effetti pienamente retroattivi senza incontrare

ostacolo in alcun termine di decadenza, a meno che il Giudice non l’abbia già rilevata). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.



3) Rappresentanza e difesa tecnica.

1) Nel nostro Ordinamento la parte (se pur munita di capacità processuale) non può agire

essa stessa nel processo (in quanto difetta dello ius postulandi), ma deve avvalersi del patrocinio di un difensore. Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

a-Davanti al Tribunale/Corte d’Appello, le parti devono stare in giudizio col ministero di un procuratore legalmente esercente (iscritto nell’albo degli avvocati) + davanti

alla Corte di Cassazione è prescritto il ministero di un avvocato iscritto in apposito albo.

*Tranne qualora la parte sia essa stessa un avvocato (con procura del Giudice adito). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

b-Davanti al Giudice di pace le parti possono stare in giudizio personalmente nelle cause il cui valore non eccede € 516,46 (negli altri casi è richiesto il

ministero/assistenza di un difensore..salvo che il Giudice non autorizzi la parte a

stare in giudizio di persona). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

2) MINISTERO (coincide con la rappresentanza): il difensore agisce in sostituzione della parte compiendo atti in nome/per conto di questa per mezzo di una procura (fornita dalla parte = rappresentanza tecnica). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

ASSISTENZA: il difensore-assistente è quello che si affianca alla parte/altro suo difensore-procuratore, per fornire la propria consulenza giuridica e perorare le tesi difensive del patrocinato, per mezzo di un mandato (fornito dalla parte senza

particolari forme, dunque anche verbalmente). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.



*In passato queste funzioni erano distinte in 2 autonome figure: il procuratore legale e l’avvocato. Poi il R.d.l 1578/1933 introdusse il principio secondo cui ai fini dell’iscrizione all’albo degli avvocati era necessario superare un apposito esame surrogato da un esercizio della professione di almeno 6 anni (riunendo le 2 figure in 1 sola, l’avvocato). Infine la L. 27/1997 ha soppresso l’albo e la figura del procuratore legale, lasciando solo quella dell’avvocato. Oggi le 2 funzioni vengono attribuite (in genere) ad 1/+ difensori oppure a 1 difensore (la rappresentanza) e l’altro difensore (l’assistenza). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

3) L’avvocato.

a-Per poter svolgere la professione, bisogna essere iscritti nell’albo di avvocati (costituito presso ciascun Tribunale) + il possesso della laurea in Giurisprudenza + il superamento di un apposito esame di abilitazione (dopo un biennio di pratica presso uno studio legale e di frequenza degli uffici giudiziari) + prestare giuramento dinnanzi al Presidente del Tribunale. Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

b-L’avvocato risiede nel capoluogo del circondario del Tribunale cui è assegnato (salvo non venga autorizzato a risiedere in altra località del medesimo circondario) + è

soggetto al potere di vigilanza/disciplinare del locale Consiglio dell’ordine (ma nel contempo può (indip dall’albo di iscrizione) esercitare la propria professione davanti a

tutti gli uffici giudiziari della Repubblica).

*Tranne le giurisdizioni superiori (Corte Costituzionale, Corte di Cassazione, Consiglio di Stato, Corte dei Conti, Tribunale militare, Tribunale superiore delle acque pubbliche) per le quali è richiesta l’iscrizione in apposito albo tenuto dal Consiglio nazionale forense (e conseguibile di solito dopo almeno 10 anni di prof).


c-Se il difensore assume la rappresentanza di una parte in un processo (fuori dalla circoscrizione del Tribunale cui è assegnato) egli ha l’onere di eleggere domicilio nel luogo in cui ha sede l’autorità giudiziaria presso la quale è in corso il giudizio (in caso

contrario, si determina una sorta di elezione di domicilio ex-lege presso la cancelleria

dell’ufficio giudiziario interessato).



4) La procura.

1-Il difensore-rappresentante deve sempre essere munito di apposita procura scritta,

essa può essere:

a) Generale (qualora si conferita per un numero indefinito di controversie, anche future).

b) Speciale (qualora si riferisca ad una particolare causa/procedimento). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

2-La procura deve essere rilasciata per atto pubblico/scrittura privata autenticata (da un notaio/altro pubb ufficiale).

*Solo la procura speciale può essere apposta in calce (cioè alla fine) o a margine (in tal caso l’autografia della sottoscrizione dela parte deve essere certificata dallo

stesso difensore destinatario del mandato) per atti quali

(citazione/ricorso/contro-ricorso/ comparsa d risposta o intervento..) + non ha

carattere tassativo. Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

3-La procura del difensore dell’attore deve essere rilasciata dopo la notificazione dell’atto introduttivo del giudizio ma anteriormente alla costituzione della parte rappresentata (a meno che non si tratti di uno dei casi in cui è prescritto che la citazione sia sottoscritta dal difensore munito di mandato speciale).

*L’esistenza della procura condiziona non l’instaurazione del processo, ma solo la

costituzione in giudizio della parte rappresentata. Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

4-I vizi della rappresentanza tecnica sono sanabili nel corso del processo (vuoi da parte del Giudice, vuoi su iniziativa della parte interessata) con effetti ex-nunc (cioè senza efficacia retro-attiva). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

5-Tanto la revoca (ad opera della parte che l’aveva conferita) sia la rinuncia (da parte dello stesso difensore) non hanno effetto nei confronti dell’altra parte finché non sia

avvenuta l’effettiva sostituzione (con nomina/costituzione in giudizio di un nuovo

difensore).



CAPITOLO 9

- IL PROCESSO CON PLURALITA’ DI PARTI -

1) Il litisconsorzio.

1) LITISCONSORZIO: indica la presenza nel processo di una pluralità di parti (+ di 2)

le quali potrebbero avere un interesse/posizione processuale in tutto-in parte comuni

(ai fini dell’economia processuale).

(Es: un’azione confessoria servitutis proposta nei confronti dei più comproprietari del preteso fondo servente). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

2) Distinzione:

A) LITISCONSORZIO ATTIVO-PASSIVO-MISTO: a seconda che la pluralità di parti riguardi: più attori/ più convenuti/ entrambi contemporaneamente.


B) LITISCONSORZIO NECESSARIO: quando la decisione deve pronunciarsi nei confronti di più parti, le quali devono agire/ essere convenute nello stesso processo + qualora ciò non avvenga (cioè quando il processo sia stato instaurato senza la

presenza di tutti i litisconsorti necessari) il Giudice deve ordinare alle parti l’integrazione del contraddittorio fissando a tal fine un termine perentorio per la loro costituzione (la cui scadenza condurrebbe all’estinzione del processo). (Es: la sentenza di scioglimento della comunione che fosse pronunciata senza la partecipazione di alcuni condomini, risulterebbe inutile per tutti). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

*Secondo la dottrina questa è una norma in bianco (in quanto omette di precisare quand’è che la decisione non può pronunciarsi che in confronto di più parti + in quali

ipotesi possa configurarsi il litisconsorzio). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

*Nell’ambito del processo di 1°grado (le conseguenze della sua violazione sono molto modeste) mentre nella fase dell’impugnazione (si prevede che sia dichiarata la nullità della sentenza + che la causa torni dinnanzi al Giudice di 1°grado).



C) LITISCONSORZIO ORIGINARIO (facoltativo): più parti possono agire/essere convenute nello stesso processo, quando tra le cause che propongono esiste

connessione per l’oggetto/titolo dal quale dipendono (litisconsorzio proprio in quanto presuppone una connessione oggettiva propria), oppure quando la decisione dipende (tot/parz) dalla risoluzione di identiche questioni (litisconsorzio improprio in quanto corrisponde ad una connessione impropria). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

*In tal caso il litisconsorzio è riferita alla genesi del cumulo soggettivo di cause,

rimessa alla volontà dell’attore/attori. Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

D) LITISCONSORZIO UNITARIO (quasi necessario): caratterizzato dall’essere facoltativa la partecipazione di tutti i soggetti, (Es: le impugnazioni nelle delibere di Spa, si stabilisce che (tutti possono [ma non devono] impugnare) + che tutte le impugnazioni relative alla medesima deliberazione (anche se separatamente proposte) devono essere istruite congiuntamente e decise con un'unica sentenza).

..ma è necessario quando (avendo agito/essendo stati convenuti più contitolari), il cumulo sia stato concretamente realizzato. Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

*In tal caso non si applica il Principio della scindibilità delle cause da parte del Giudice - Art 103 (2°com).

*L’inscindibilità del cumulo può essere applicata a tutte le fattispecie in cui (al di fuori dei casi di litisconsorzio necessario) siano proposte in unico processo (da parti

diverse) più domande connesse per identità dell’oggetto/titolo, in quanto basate su

un medesimo rapporto plurisoggettivo.

(Es: con un'unica domanda di rivendica, più contitolari del medesimo diritto reale). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.



E) LITISCONSORZIO NECESSARIO (meramente processuale): non differisce troppo dal litisconsorzio unitario, sebbene si fondi su presupposti dirversi:

(Es: morta una delle parti (dopo l’inizio del processo) la causa debba essere proseguita da/nei confronti dei suoi eredi (indipend dal diritto contenuto nel giudizio). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

*In tal caso la sentenza cmq è destinata a produrre effetti nei confronti di tutti i

successori universali (altrimenti sarebbe nulla senza la partecipazione di taluno di

essi).

*Litisconsorti pretermessi: cioè si esclude la possibilità che la sentenza possa fare stato nei confronti di quei soggetti (contitolari del rapporto giuridico) che non abbiamo acquistato la qualità di parte nel processo. Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

2) Litisconsorzio successivo per intervento di terzi.

1) Oltre che dall’origine, il litisconsorzio può instaurarsi anche nel corso del processo

allorché intervenga un terzo di propria iniziativa (intervento volontario) o su istanza di una delle parti/Giudice (intervento coatto). *L’intervento implica un ampliamento soggettivo del giudizio + il sorgere di una/più cause nuove connesse a quella originaria. Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

2) Distinzione.

A) INTERVENTO VOLONTARIO:

- Principale: quando il terzo afferma un proprio diritto, in contrasto sia con l’attore sia con il convenuto. (Es: il terzo che intervenendo in un giudizio (in cui le parti si contendono la proprietà di bene) esercita a sua volta un azione di rivendica dello stesso bene, sostenendo di averne acquistato la proprietà in base ad un titolo autonomo – es: per usucapione).



- Adesivo autonomo (litisconsortile): quando il terzo (pur facendo valere un diritto autonomo) assume una posizione uguale/parallela a quella di una delle parti.

*In tali casi la connessione può riguardare:

-Solo il titolo (es: un terzo subacquirente (intervenendo nel giudizio in cui un creditore ha proposto domanda revocatoria dell’atto di compravendita) non si limiti a sostenere le ragioni del proprio dante causa, ma chieda altresì di accertare che l’eventuale accoglimento dell’azione revocatoria non potrebbe pregiudicare il proprio acquisto (per l’anteriorità della trascrizione di quest’ultimo).


-Titolo e oggetto (es: la domanda originaria (confessoria/negatoria servitutis) sia stata proposta da taluno dei comproprietari del fondo e che nel corso del processo intervenga un altro comproprietario, proponendo a sua volta un identica domanda).

- Adesivo dipendente: quando il terzo (senza far valere un proprio diritto/proporre una domanda + avendo interesse alla vittoria di una delle parti + per non subire gli

effetti riflessi di una sentenza sfav), partecipa al giudizio sostenendo le ragioni di una delle parti. Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

*Un punto molto importante è dato dalla possibilità del terzo di impugnare/meno la

sentenza:

a) Intervento principale/adesivo autonomo (terzo può impugnare la sentenza, poiché propone una domanda propria e dunque è parte di essa). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

b) Intervento adesivo dipendete (il terzo non può impugnare la sentenza in quanto ha una legittimazione secondaria (salvo non sia investito di legittimazione straordinaria

ad agire – ma può impugnare solo dopo che l’hanno impugnata le parti titolari del

rapporto).



B) INTERVENTO COATTO su ISTANZA DI PARTE: ciascuna parte può chiamare nel

processo un terzo al quale ritiene comune la causa/dal quale pretende di essere garantita.

C) INTENRVENTO COATTO su ISTANZA DEL GIUDICE: quando il Giudice ritiene

che il processo si svolga nei confronti di un terzo al quale la causa è comune, ne ordina l’intervento. Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

In concreto si ha l’intervento coatto:

1-In presenza di connessione per alternatività/incompatibilità tra il rapporto giuridico (oggetto del processo) e quello di cui è titolare il terzo (cioè quando l’esistenza del diritto/obbligo attribuito al terzo escluderebbe la fondatezza della domanda

originaria, in quanto è identico il rispettivo petitutm (bene giuridico perseguito) o la causa pretendi). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

2-Quando il terzo sia indicato quale contitolare del rapporto plurisoggettivo già oggetto del processo, sicché le parti originarie potrebbero avere interesse ad estendere nei suoi confronti gli effetti del futuro giudicato.

(Es: qualora l’azione confessoria/negatoria servitutis fosse stata proposta da uno dei comproprietari del fondo, la chiamata in giudizio degli altri assicurerebbe al convenuto una maggiore utilità dell’eventuale sentenza di rigetto, ponendolo al riparo da ulteriori domande analoghe). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

3-Quando il terzo sia titolare di un rapporto giuridico dipendente da quello oggetto del processo (in tali casi l’intervento coatto potrebbe rappresentare uno strumento di tutela del terzo (se si tratti di un soggetto che subirebbe cmq gli effetti indiretti

della decisone, anche se non partecipasse al giudizio). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.



*L’intervento coatto (tranne nella 3°ipotesi) deve comportare quanto meno un allargamento oggettivo del processo che conduca il Giudice a decidere anche sul rapporto facente capo al terzo (stabilendo al tal fine se sia/meno necessaria la proposizione di un apposita domanda). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.



CAPITOLO 10

- LE MODIFICAZIONI RIGUARDANTI LE PARTI -

1) L’estromissione.

1) ESTROMISSIONE: ovvero una serie di vicende processuali (piuttosto eterogenee tra

loro) caratterizzate dall’affetto di far uscire una parte del processo, che continua tra

le altre parti. Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

1- Estromissione del garantito – Art 108 Cpc: se il garante compare/accetta di

assumere la causa in luogo del garantito, questi può chiedere (qualora le parti non si

oppongono) la propria estromissione + è disposta dal Giudice con ordinanza.

*Si tratta di un fenomeno di segno opposto rispetto all’intervento, giacché conduce alla perdita della qualità di parte.


2-Estromissione dell’obbligato – Art 109 Cpc: se nel processo si discute a quale di più

parti spetti una certa prestazione (cioè chi sia il reale titolare del diritto

controverso), allora se l’obbligato si dichiara pronto ad eseguire la prestazione a

favore di chi ne ha diritto, il Giudice può ordinare il deposito della cosa/somma

dovuta + estromettendo dopo l’obbligato. Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

*In entrambi casi la sentenza pronunciata dopo l’estromissione, produce i suoi effetti anche nei confronti del sogg estromesso.


*Si può parlare di estromissione anche quando il giudizio (con pluralità di parti) venga definito con sentenza nei confronti di una sola di esse.

(Es: perché il Giudice ha ritenuto inammissibile l’intervento del terzo).



2) Successione nel processo.

1) SUCCESSIONE NEL PROCESSO a TITOLO UNIVERSALE - Art 110 Cpc: si ha

successione nel processo quando una parte viene meno per morte/altra causa, il processo è proseguito dal successore universale/nei suoi confronti (se parte passiva). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

1-I presupposti principali sono 2: l’estinzione della parte durante il processo + il verificarsi di un fenomeno di successione universale. Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

2-La parte che subentra a quella originaria, acquisisce la legittimazione ad agire/a contraddire in sua vece nei giudizi già pendenti. Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

3-Per “Altra causa” s’intende le ipotesi di estinzione degli enti (es: fusione/ incorporazione di società).

*In quanto il più delle volte le modificazioni di un ente (pub/priv) a seconda dei casi

si traducono nel trasferimento solo di alcuni rapporti (es: cessione di un azienda) oppure non implicano la immediata estinzione dell’ente originariamente parte del processo.


4-In generale (il successore universale subentra anche nel diritto controverso) altre volte invece (la sua legittimazione viene riconosciuta anche senza entrare nel diritto controverso, al solo fine di ottenere una sentenza che dichiari l’impossibilità di

decidere sul merito della domanda + si provveda alle spese processuali (es: nei

rapporti intrasmissibili strettamente personali - giudizio di separazione

personale/divorzio). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

2) SUCCESSIONE NEL DIRITTO CONTROVERSO a TITOLO PARTICOLARE – Art 111

Cpc:

1°com: Se il trasferimento è per Atto tra vivi, il processo prosegue tra le parti originarie + gli effetti si estendono anche al successore.



*Si verifica quando (in pendenza di una lite) il diritto in contestazione viene trasferito ad un terzo, in tal caso il processo prosegue tra le parti originarie + si verifica un ipotesi di sostituzione processuale del dante causa rispetto al suo avente causa (al quale cmq si estendono gli effetti della pronunzia + che può in ogni caso intervenire/essere chiamato in giudizio). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

2°com: Se il trasferimento è per Mortis Causa, il processo è proseguito dal successore universale/in suo confronto (se parte pass). *Dunque ci sarà una successione a titolo particolare (subentrano gli eredi)+ il bene è l’oggetto di un legato..allora in tal caso il processo è proseguito tra la parte rimasta viva e gli eredi della parte deceduta. Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

4°com: La sentenza pronunciata tra le parti orig sarà efficace anche nei confronti del success a titolo particolare (indip se sia/meno intervenuto nel

processo), il quale potrà impugnare la sentenza salvo le norme su:

a) Acquisto in buona fede (trasferimento dei beni mobili = quindi acquisto a titolo originario).

In tal caso la sentenza non è opponibile nei confronti del succ (in quanto ha acquisto l’oggetto in buona fede, non sapendo che l’oggetto era una res-litigiosa). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

b) Trascrizione della domanda giudiziale (cioè se il succ ha trascritto in suo favore l’atto d’acquisto di un bene imm anteriormente alla trascrizione della domanda giudiziale in cui si controverte, il suo acquisto non potrà essere pregiudicato dall’eventuale soccombenza nel processo del dante causa = la sentenza non è

opponibile nei confronti del succ). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

Importante:

1) Il successore a titolo particolare, può:

1-Intervenire/essere chiamato in causa (diventa parte del processo) + se le parti lo consentono, si può avere l’estromissione della parte (originaria) che stava in giudizio per conto del successore a titolo particolare.

2-Se pregiudicato dagli effetti della sentenza, può impugnare la sentenza anche se non acquista la qualità di parte.



2) Che succede se proposta la domanda di annullamento/rescissione di un contratto con

cui si è trasferita la proprietà del bene, si aliena il bene nelle more del processo (si applica/no l’art 111 Cpc)??

*In quanto nel giudizio volto all’annullamento del contratto, l’oggetto non è il diritto

di proprietà del bene (quindi se la parte si vende il bene, non si parla di successione

nel diritto controverso). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

a) Alcuni autori (bisogna far prevalere il dato economico, quindi l’Art 111 Cpc si applica anche quando l’oggetto del processo non è lo stesso del trasferimento).

b) Altri autori (affermano l’Art 111 Cpc si applica solo quando l’oggetto del processo coincide con l’oggetto del trasferimento - es: l’azione di rivendica).



CAPITOLO 11

- GLI ATTI del PROCESSO -

1) Forma degli atti in generale.

1) Processo/Procedimento: è intenso come quel complesso di atti tra loro

correlati/preordinati a rendere possibile la pronuncia di un provv giurisdizionale, a cui

sono strumentali.

*Dunque gli atti del processo sono normalmente privi di una propria autonomia

funzionale. Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

2) Atti processuali: sono tutti quegli atti posti in essere dai soggetti del processo

(parti/organi giu [Giudice, cancelliere]/PM) + consistono nella cost/mod/est di un

rapporto processuale.

(Es: dalla notificazione dell’atto di citazione discende l’onere di costituzione (per l’attore/convenuto) + il dovere del Giudice di decidere). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

3) Libertà di forme – Art 121 Cpc: gli atti del processo (per i quali la legge non richiede

forme determinate) possono essere compiuti nella forma più idonea al raggiungimento

del loro scopo (Principio della Strumentalità della forma: ovvero che la forma sia idonea allo scopo cui l’atto è destinato - quindi si parlerà più di strumentalità che di libertà). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

*Non assume molto rilievo la nozione di “Forma” (però con il Dpr 123/2001, si prevede la possibilità di compiere tutti gli atti del processo come documenti informatici sottoscritti con firma digitale, sicché alla forma scritta tradizionale si aggiungerà quella del documento informatico).




4) Contenuto e sottoscrizione degli atti di parte – Art 125 Cpc: salvo che la legge

disponga altrimenti, la citazione/ricorso/contro-ricorso/comparsa/precetto, debbono indicare l’ufficio giudiziario/parti/oggetto/ragioni della domanda/conclusioni/istanza + (nell’originale e nelle copie da notificare) debbono essere sottoscritti dalla parte (se

sta in giudizio personalmente) oppure dal difensore-procuratore.

1-Nell’Originale (la mancanza di sottoscrizione, comporta l’inesistenza dell’atto introduttivo). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

2-Nella Copia notificata (la mancanza di sottoscrizione, comporta la nullità dell’atto introduttivo).

3-E’ prevista la sanatoria della sottoscrizione dell’atto introduttivo da parte del

difensore. Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

5) Contenuto del processo verbale – Art 126 Cpc: il processo verbale deve contenere

l’indicazione delle persone intervenute + circostanze di luogo/tempo nelle quali gli atti che documenta sono compiuti + la descrizione delle attività svolte/rilevazioni fatte/ dichiarazioni ricevute. 1-Il processo verbale è sottoscritto dal Cancelliere (ma se partecipano anche altri intervenuti, allora da loro lettura del verbale + invitandoli a sottoscrivere + facendo

espressa menzione della loro impossibilità/rifiuto di firmare). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

2-In genere in una singola udienza il Giudice esamina una pluralità di casi, rischiando di chiudere spesso quell’udienza frettolosamente. Oggi il Codice prevede che il processo

si snodi tra un udienza e l’altra (iniziando da quella che l’attore deve indicare nell’atto

introduttivo del giudizio… proseguendo poi con quelle fissate dal Giudice). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

3-E’assicurata (a pena di nullità) la pubblicità solo della udienza di discussione (mentre le altre non sono pubbliche, nelle quali vi partecipano solo i difensori/parti

interessate, interloquendo solo su espressa autorizzazione). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.



4-Per ogni udienza il Cancelliere redige apposito verbale (sotto la direzione del Giudice che poi sottoscrive assieme al Cancelliere). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

6) Trasmissione degli atti a mezzo telefax:

La Legge 183/1993 consente di utilizzare il luogo dell’originale, copie “foto-riprodotte” di atti del processo trasmessi a distanza (a mezzo telefax) da un avvocato ad un altro

avvocato (ma anche di provvedimenti da un Giudice ad una altro).

Perché la copia trasmessa si consideri conforme/equivalente all’originale, è necessario:

a) Che la procura sia stata conferita agli avvocati (chi ha redatto/trasmesso l’atto + chi l’ha ricevuto). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

b) Che l’originale rechi l’indicazione/sottoscrizione leggibile dell’avvocato estensore + che tali elementi risultino anche nella copia.

c) Che l’originale sia stato dichiarato conforme all’atto trasmesso da parte

dell’avvocato che l’ha redatto/trasmesso. Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

d) Che la copia sia sottoscritta dall’avvocato ricevente.

2) I termini.

1) Tutta la fase del procedimento, comporta una serie scadenze/limitazioni temporali,

quali:

a) PRECLUSIONE (riguarda le attività delle parti): perdita/estinzione del diritto di

compiere un atto processuale, dovuto:

a) Mancato esercizio del diritto (entro il termine previsto). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

b) Incompatibilità con un’attività già svolta. Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

c) Avere già esercitato il diritto. *Pena, l’invalidità degli atti posti in essere in violazione della preclusione.



b) TERMINI (riguarda l’attività delle parti/dell’ufficio giu (Giudice-Cancelliere-

UfficialeGiu-Consulente tecnico..): possono determinare (una volta scaduti) la

decadenza dal potere di compiere certe attività processuali (in definitiva una preclusione). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

1-In base alla fonte, abbiamo: a) Termini legali (previsti dalla legge). b) Termini giudiziali (previsti dal Giudice, nei soli casi in cui la legge lo consente).


2-In base alla funzione, abbiamo: 1-Termine Acceleratorio: consente al sogg di realizzare l’atto solo entro una determinata scadenza (al fine di rendere più rapido lo svolgimento del

procedimento): Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

-Termini perentori: quelli che prescrivono il compimento di un atto entro/non oltre un periodo stabilito dalla legge. *Non possono essere prorogati, salvo che la legge disponga diversamente. Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

-Termini ordinatori: quelli che fissano il periodo di tempo entro il quale un atto deve essere compiuto (ma il loro superamento non comporta alcuna conseguenza processuale (in quanto l’atto è cmq validamente compiuto), ma al max vi sarà una

sanzione disciplinare). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

*Si consente al Giudice l’abbreviazione/proroga (anche d’ufficio) purché prima della scadenza (1 volta, per una durata non superiore al termine originario).

2-Termine Dilatatorio: prescrive che un atto potrà essere compiuto solo dopo il suo decorso (al fine di garantire alle parti di disporre del tempo necessario per organizzare la loro difesa). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.



3-Restituzione del termine: rimedio di carattere eccezionale con il quale si

restituisce alle parti (max 1 volta) la possibilità di esercitare un potere che si era

estinto per decorso del termine process a pena di decadenza:

a) Carattere Generico: quando la parte dimostra di non averlo potuto osservare per caso fortuito/forza maggiore/non imputabile alla parte

(es:catastrofi/alluvioni) + con richiesta presentata entro 10 gg dallo scadere del

fatto. Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

b) Istituti specifici: (sentenza contumaciale/ decreto penale di condanna) sul presupposto che l’imputato può aver avuto solo una conoscenza presuntiva (e non

effettiva) del provv + con richiesta presentata entro 30 gg dallo scadere del

fatto. Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

2) Il computo dei termini.

1-Il termine processuale (di qualunque natura sia) può essere fissato dalla

Legge/Giudice, in relazione ad un certo numero di ore/giorni/mesi/anni oppure con riferimento ad un determinato momento/fase del processo (es: il regolamento di giurisdizione può essere proposto finché la causa non sia decisa nel merito in primo grado). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

2-Quando si tratta di ore/giorni, non si calcola l’ora/giorno iniziale (dies a quo) ma solo quello finale (dies ad quem), a meno che la legge non specifichi un termine libero (in tal caso si devono includere anche l’ora/giorno iniziale).

*Per il computo dei mesi/anni si osserva il calendario comune. Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

3-I giorni festivi si computano nel termine (se però il giorno finale viene a coincidere con un giorno festivo/sabato, allora la scadenza è prorogata di diritto al 1°giorno non

festivo seguente). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.



4-La Legge 742/1969 stabilisce che “il decorso dei termini processuali relativi alle giurisdizioni ordinarie/amministrative è sospeso di diritto dal 1 Agosto al 15 Settembre di ciascun anno, e riprende dalla fine del periodo di sospensione”.

*Vale solo per i termini processuali (cioè quelli relativi ad un processo già

iniziato/ancora definito in una sua fase). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

3) I provvedimenti del Giudice.

1) Forma dei provv in generale – Art 131 Cpc: la legge prescrive in quali casi il Giudice

pronuncia Sentenza/Ordinanza/ Decreto.

2°com: in mancanza di tali prescrizioni, i provv sono dati in qualsiasi forma idonea al

raggiungimento del loro scopo (inteso sempre nell’ambito di uno dei tre modelli indicati,

dovendosi quindi escludere la possibilità di creare forme atipiche di provv). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

3°com: dei provvedimenti collegiali è compilato sommario processo verbale (da cui

risulta l’unanimità della decisione/dissenso (succintamente motivato) che qualcuno dei

componenti del collegio (da indicarsi nominativamente) abbia eventualmente espresso

su ciascuna delle questioni decise).

..se taluno dei membri del collegio lo richiede, il verbale (redatto dal meno anziano dei

componenti togati del collegio + sottoscritto da tutti i componenti del collegio stesso),

è conservato a cura del Presidente in plico sigillato presso la cancelleria/ufficio. Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

2) SENTENZA: tipico provv decisorio (prescritto dal legislatore) ogni volta che si deve decidere sulla domanda/domande/questione attinente al merito della causa/processo

(es: sulla giurisdizione/competenza) dal quale potrebbe derivare la definizione del

processo. Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.



1-Distinzione in base all’oggetto: a) Di merito (quella che pronuncia la fondatezza della domanda

accogliendola/rigettandola). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

B) Processuale (verte solo su questioni attinenti al processo). Distinzione in base all’impugnazione: Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

a) Definitiva (che chiude il giudizio perché il Giudice decide interamente nel merito/ oppure declina la propria competenza/ afferma non di non poter decidere nel

merito in quanto riscontra un difetto dei presupposti process/condizioni

dell’azione). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

b) Non definitiva (che non chiude il giudizio,perché il Giudice decide solo parzialmente nel merito/ risolve una o più questioni processuali).

2-Contenuto della sentenza - Art 132 Cpc: la sentenza è pronunciata in nome del popolo

italiano e reca l’intestazione “Repubblica italiana” + deve contenere:

1-Indicazione del Giudice che l’ha pronunciata (Ufficio giudiziario/magistrato

persona fisica)-parti-difensori. Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

2-Conclusioni del PM/parti. Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

3-Concisa esposizione dello svolgimento del processo + motivi di fatto/diritto

della decisione.

4-Il dispositivo (cioè la decisione) + data della deliberazione + sottoscrizione del

Giudice. Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

5-La motivazione è obbligatoria (prevista dalla Cost, in quanto serve a ricostruire

l’iter logico delle conclusioni del Giudice).



*Una riforma del 1977 ha previsto che sono necessarie le sottoscrizioni del Presidente (in caso di morte firma il componente più anziano del collegio) e dell’estensore (in caso di morte firma il Presidente). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

2-La sentenza (una volta pronunciata) vincola anche il Giudice che la promana (non può ritratta, ma può essere riformata/annullata solo attraverso i rimedi espressamente contemplati dalla legge (cioè le impugnazioni, entro limiti di tempo) + se è una

sentenza di merito (essa fa stato a ogni effetto tra le parti/eredi/aventi causa). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

3-La sentenza acquista rilevanza giuridica dal giorno della sua pubblicazione (da parte del Giudice che ne deposita l’originale in cancelleria dove il Cancelliere appone

data/firma dando atto in calce dell’avvenuto deposito + informa poi le parti

(costituite entro 5 giorni) mediante un biglietto di cancelleria contenente il

dispositivo). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

3) ORDINANZA: provv ordinatorio che il Giudice emana nel corso del procedimento per regolarne lo svolgimento + per risolvere le questioni procedurali che possono insorgere tra le parti (cd funzione ordinatoria del processo da parte del magistrato). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

Forma, contenuto e comunicazione dell’Ordinanza - Art 134 Cpc:

1-Dev’essere succintamente motivata. Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

2-Se pronunciata in udienza (deve essere inserita nel processo verbale), mentre se

pronunciata fuori dell’udienza (è scritta in calce al processo verbale/in foglio

separato (indicante data/sottoscrizione del Giudice/Presidente se è collegiale) + il

Cancelliere ne da comunicazione alle parti). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

3- E’ revocabile/modificabile da parte dello stesso Giudice che l’ha pronunciata.



*L'avviso può essere effettuato a mezzo telefax/posta elettronica nel rispetto della normativa, concernente la sottoscrizione/trasmissione/ricezione dei documenti informatici/teletrasmessi.

4) DECRETO - Art 135 Cpc:

1-E’ pronunciato d’ufficio/su istanza (anche verbale) di parte. Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

2-Se pronunciato su ricorso (può estendersi in calce), oppure se l’istanza è proposta

oralmente (è inserito nel processo verbale). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

3-Non è motivato (salvo che la legge non disponga diversamente). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

4-E’datato/sottoscritto dal Giudice/Presidente (nel caso di collegio). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

5-La motivazione (ove necessaria) deve essere sommaria (non ampia (sentenza) o

succinta (ordinanza), potendo il Giudice limitarsi ad indicare quei fatti che lo hanno

convinto ad adottare quel provv).

*Analogamente all’ordinanza, anche per il decreto è prevista la

modificabilità/revocabilità del provv. Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

Differenze:

*L’ordinanza (viene solitamente impiegata per i provv resi nel contraddittorio tra le parti), il decreto (per quelli pronunciati su questioni ove non è previsto che le parti siano sentite - anche se alle volte le decisioni in Camera di Consiglio sono prese con

decreto, anche quando il procedimento camerale ha struttura bilaterale e dunque

presuppone l’instaurazione del contraddittorio). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

*Nella maggior parte dei casi, l’ordinanza/decreto hanno ad oggetto la direzione del processo (es: si pensi alla fissazione delle varie udienze/ assegnazioni dei termini/ proroga-abbreviazione dei termini/nomina-sostituzione di un consulente tecnico..ecc).



4) Le comunicazioni/notificazioni.

1) COMUNICAZIONE - Art 136 Cpc: attività attraverso la quale il Cancelliere dà notizia

a determinati sogg (parti/PM/testimoni/consulente tecnico..) di un certo atto/fatto

del processo (es: l’intervento di un terzo/un provv del Giudice) + consiste nella

consegna (diretta/indiretta) di una copia del biglietto di cancelleria recante le indicazioni prescritte. Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

La comunicazione avviene attraverso:

1-Consegna diretta (da parte del Cancelliere, che documenta mediante una ricevuta apposta dal destinatario sulla copia del biglietto conservata nel fascicolo d’ufficio).

2-Notificazione (ad opera dell’ufficiale giudiziario). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

3-Presa visione del provv da comunicare (attestata dal destinatario con l’apposizione della data/propria firma a margine o in calce all’originale). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

*La Comunicazione (proviene dal Cancelliere + contiene la notizia abbreviata

dell’atto/fatto).

La Notificazione (proviene dall’ufficiale giu + contiene la copia conforme dell’atto). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

*La riforma del 2005 ha previsto che le comunicazioni di cancelleria possano effettuarsi anche a mezzo telefax/posta elettronica, purché nel rispetto della normativa concernente la sottoscrizione/trasmissione/ricezione dei documenti

informatici/digitali (tramite dunque posta elettronica certificata). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.



2) NOTIFICAZIONE – Art 137 Cpc: procedimento preordinato a conseguire la certezza

legale della conoscenza di un atto da parte di uno/più soggetti determinati, ogni volta

che tale certezza sia necessaria perché si producono (in tutto/in parte) gli effetti

propri dell’atto (es: per l’atto di citazione) oppure altri effetti relativi al processo in

cui l’atto s’inserisce (es: la notificazione della sentenza fa decorrere il termine per

l’impugnazione) consegnando/trasmettendo direttamente al destinatario una copia

conforme dell’atto da notificare + documentando la relativa attività nell’originale

dell’atto stesso. Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

3) Procedimento:

1-Le notificazioni vengono eseguite dall’Ufficiale giu, il quale ha una competenza circoscritta al suo mandamento ove ha sede l’ufficio cui è addetto, solo in tale ambito

territoriale (se però si avvale del servizio postale, egli può eseguire senza limitazione

la notifica di tutti gli atti stragiudiziali/di competenza delle autorità giudiziarie). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

2-Legge 53/1994 prevede che alla notificazioni di atti in materia civile/amministrativa/stragiudiziale, possono provvedere gli stessi avvocati a ciò autorizzati. Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

3-Perché il procedimento abbia inizio è necessaria l’istanza di parte/richiesta del PM/Cancelliere (che può essere proposta anche verbalmente dalla parte stessa/suo difensore munito di procura). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

4-Lo svolgimento del processo deve essere poi documentato in apposita relazione (che l’ufficiale giu deve stillare in calce all’originale e alla copia dell’atto (relata di notifica) + deve essere datata/sottoscritta dallo stesso ufficiale che certifica l’esecuzione della notifica/la persona ala quale è consegnata la copia/le sue

qualità/luogo della consegna (tranne in caso di irreperibilità del destinatario). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

5-La notificazione è nulla qualora non siano osservate le disposizioni circa la persona alla quale deve essere consegnata la copia (ma l’invalida notifica di citazione può

essere rinnovata su ordine del Giudice + entro un termine perentorio + la

rinnovazione impedisce ogni decadenza).



*La notificazione non sarà nulla, ma inesistente se eseguita presso il destinatario

sbagliato. Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

6-Vari tipi di notificazione:

a-La notificazione può avvenire nelle mani del destinatario (infatti l’ufficiale giu deve eseguire di regola la notifica mediante consegna della copia nelle mani del

destinatario/presso la casa di abitazione/ovunque si trovi nell’ambito della

circoscrizione dell’ufficio giudiziario al quale è addetto…il rifiuto del destinatario

equivale a notificazione avvenuta). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

b-La notificazione può avvenire presso il domiciliatario (la notificazione è eseguita mediante consegna di copia alla persona/presso la casa di abitazione/luogo di

lavoro/temporanea dimora (mediante consegna in plico chiuso ad un

convivente/portiere/chi ne fa le veci - purché non un minore di 14anni/incapace)/

oppure deposito nella casa del Comune (dove il destinatario ha l’abitazione/lavora) +

affissione dell’avviso del deposito alla porta dove egli abita/lavora + comunicazione

a mezzo racc con avviso di ricevimento). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

c-Il destinatario che non ha residenza/domicilio/dimora nello Stato della Repubblica,

la notificazione può avvenire attraverso la spedizione di una copia dell’atto a mezzo posta raccomandata + consegna di una 2 copia al PM (affinché ne curi la

trasmissione al Ministro degli esteri per il recapito al destinatario).

*Dopo tali formalità, la notificazione si ha per eseguita nel 20°giorno successivo

(indipendentemente dalla prova dell’effettiva ricezione dell’atto da parte

dell’interessato). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.



d-La notificazione alle persone giuridiche/società prive di personalità giu/associazioni non riconosciute/comitati (deve avvenire nella loro sede mediante consegna della copia al rappresentante/persona incaricata di ricevere le

notificazioni/portiere dello stabile della sede).

*Se invece sono indicate le generalità della persona fisica cui compete la

rappresentanza dell’ente, è possibile eseguire la notificazione direttamente nelle

sue mani.

e-Le notificazioni delle pubbliche amministrazioni (gli atti introduttivi di giudizi promossi nei confronti di un’amministrazione dello Stato devono essere notificati

all’amministrazione stessa nella persona del Ministro competente presso l’ufficio

dell’Avvocatura dello Stato nel cui distretto ha sede l’autorità giu innanzi alla quale

è portata la causa). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

*L’Avvocatura dello Stato può considerarsi in linea di principio la domiciliataria di

tutte le notificazioni dirette alle amministrazioni dello Stato (in caso di violazione

si prevede al nullità della notificazione, ma sanabile con effetti retroattivi con la

costituzione in giudizio dell’amm/rinnovazione della notifica).

f-Notificazione a mezzo posta (è obbligatoria per l’ufficiale giu quanto agli atti da notificare fuori dal comune in cui ha sede il proprio ufficio, a meno che non sia la

parte a chiedergli espress/l’autorità giu a disporre che la notifica sia eseguita di

persona). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

*L’ufficiale giu deve scrivere la relazione di notificazione in cui deve essere

menzionato l’ufficio postale attraverso il quale avviene la spedizione della copia (e

alla presentazione a tale ufficio della copia dell’atto da notificare) in busta chiusa

sulla quale vengono apposti l’indicazione del destinatario/numero registro

cronologico (sul quale l’ufficiale giu annota gli atti da notificare)/sottoscrizione

dell’ufficiale giu/timbro dell’ufficio + avviso di ricevimento (che verrà allegato

all’originale e costituirà prova dell’avvenuta notificazione). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.



g-Legge 53/1994 consente che l’avvocato (con procura) di compiere alcune forme di

notificazione (egli può eseguire la notifica solo avvalendosi del servizio postale +

dopo avere scritto la notifica sull’originale/copia lo presenta all’ufficio postale +

l’impiegato postale appone il timbro di vidimazione in calce all’originale/copia e

inserisce quest’ultima nella busta ) oppure l’avvocato può eseguire la notifica

direttamente consegna di copia dell’atto al domicilio del destinatario (se questi è un

avvocato che abbia la qualità di domiciliatario di una parte). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

h-Notificazione per pubblici reclami consentita (tranne nei giudizi dinnanzi al Giudice di pace) per gli atti stra-giudiziali, allorché la notificazione nei modi ordinari

sarebbe sommariamente difficile per il rilevante numero dei destinatari/difficoltà

di identificarli tutti.

*L’autorizzazione compete al Capo dell’ufficio giu dinnanzi al quale si procede, su

istanza della parte interessata + sentito il PM (bisogna depositare una copia

dell’atto nella casa comunale del luogo in cui ha sede l’ufficio giu adito +

pubblicazione di estratto nella Gazzetta Ufficiale + il Giudice porta a conoscenza

dei destinatari). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

i-Si consente al Giudice (quando lo consentono le circostanze particolari/esigenze di

celerità/riservatezza/tutela della dignità) di ordinare (anche d’ufficio con decreto

steso in calce all’atto) che la notificazione sia eseguita in modo diverso da quello

stabilito dalla legge (anche a mezzo telegramma collazionato).



5) Invalidità degli atti processuali.

1) Sono cause di invalidità degli atti:

A) ANNULLABILITA’: è una forma di invalidità meno grave della nullità + l’atto è

provvisoriamente efficace/produce effetti fino all’emanazione del provv (costitutivo)

del Giudice.

1-E’ rilevabile solo dalle parti. Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

2-E’ previsto un termine di prescrizione/decadenza della legge, trascorso il quale l’atto diventa inattaccabile.

3-Opera Ex-tunc (cioè risolve tutti gli effetti, anche quelli già prodotti).

B) NULLITA’: è la forma più grave di invalidità degli atti + è irrimediabile + comporta

la radicale/definitiva inefficacia dell’atto (fin dal momento della sua conclusione). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

*Nel processo civile la nullità è molto simile all’annullabilità del diritto sostanziale, il quale afferma: - L’atto nullo non produce effetti/non è sanabile/è rilevabile da chiunque, in ogni stato/grado del processo. Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

- L’atto annullabile produce effetti/sanabile (fino alla scadenza medio tempore)/ è rilevabile solo dalle parti, entro un termine perentorio.




1) Art 156 Cpc: Non può essere pronunciata la nullità per inosservanza di forme

di alcun atto del processo, se la nullità non è comminata dalla legge.

*Cioè sono tassative, e al di fuori di questi casi l’atto è solo irregolare. Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

2°com: Può essere pronunciata quando l’atto manca dei requisiti formali indispensabili per il raggiungimento dello scopo.

(Es: la notificazione serve a portare a conoscenza legale un atto ad un destinatario). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

3°com: La nullità non può mai essere pronunciata, se l’atto ha raggiunto lo scopo cui è destinato (cd Sanatoria per convalidazione oggettiva). (Es: la nullità della notificazione resta sanata, se il destinatario pone in essere un’attività process che ne presuppone l’avvenuta conoscenza). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

*1°DIFF (Art 156/3°com è in contrasto con il Diritto Sostanziale (che afferma che la nullità non è sanabile).

*La norma distingue tra:

- Nullità Formali (derivanti dall’inosservanza delle forme prescritte per il compimento di un atto) Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

- Nullità Non Formali (derivanti da un difetto di legittimazione del soggetto che promana l’atto (es: capacità della parte).



2) Art 157 Cpc: La nullità non può pronunciarsi senza istanza di parte, se la

legge non dispone che sia pronunciata d’ufficio. Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

2°com: Solo la parte nel cui interesse è stabilito il requisito può opporre la

nullità dell’atto (per la mancanza del requisito stesso), ma deve farlo nella

1°istanza/difesa succ all’atto/notizia di esso.

*In mancanza di tempestiva eccezione, la nullità si considera sanata (cd Sanatoria per convalidazione soggettiva). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

3°com: La nullità non può essere opposta dalla parte che vi ha dato

causa/quella che vi ha rinunciato anche tacitamente.

*2°DIFF (Art 157/2°-3°com sono in contrasto con il Diritto sostanziale (che afferma che la nullità può essere rilevata da chiunque vi abbia interesse + in ogni tempo). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

1) Quindi tale articolo afferma che di regola le nullità:

1-Non sono rilevabili d’ufficio + Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

2-Possono essere eccepite solo dalla parte interessata (e non dalla parte che vi ha dato causa/ che vi ha rinunciato tacit) + Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

3-Deve essere eccepita nella 1°difesa succ all’atto nullo/notizia di esso. Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.



2) La norma distingue tra:

1-Nullità Assolute (rilevabili d’ufficio dal Giudice, in ogni stato/grado del processo).


2-Nullità Relative (rilevabili solo su istanza di parte). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

3) Distinzione tra:

a) Limite positivo (la nullità può essere eccepita dalla parte nel cui interesse è posto il requisito mancante).


b) Limite negativo (..non può essere eccepita dalla parte che ha concorso a cagionare la nullità/abbia rinunciato implic a proporre l’eccezione). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

c) Limite temporale (..deve essere eccepita nella 1°istanza di difesa succ alla conoscenza).

3) Art 161 Cpc - Nullità della sentenza: la nullità delle sentenza può essere

fatta valere nelle forme/termini dell’Appello/ricorso per Cassazione (cd Principio di Conversione dei motivi di nullità in motivi di impugnazione)…in mancanza

il vizio rimane sanato. Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

*Cioè i vizi della sentenza non possono farsi valere quando siano decorsi i termini

per proporre impugnazione + la sentenza sia passata in giu. Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

*3°DIFF (Art 161/1°com è in contrasto con il Diritto Sostanziale (che afferma che

la nullità non è sanabile + si può far valere in ogni tempo).

2°com: questa disposizione non si applica quando la sentenza manca della

sottoscrizione del Giudice.



*La dottrina (afferma che il 2°com comporta inesistenza), mentre il Balena (afferma che si tratta di sentenza radicalmente nulla, cioè:

1-E’ una nullità che sopravvive al passaggio in giudicato (in quanto anche se la sentenza priva di sottoscrizione passa formalmente in giudicato (perché non è

impugnata), la nullità non si sana + potrebbe essere fatta valere anche in un altro

processo). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

2-Non è inesistente, in quanto la si può impugnare: Art 354 Cpc: “..se la Corte d’appello ritiene che il Giudice dell’appello rileva il difetto di sottoscrizione della sentenza da parte del Giudice di 1°grado, rimette la causa a quest’ultimo”. *Quindi il legislatore ha ammesso implicitamente l’impugnazione, dunque se è

appellabile = la sentenza esiste! Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

3-Per il Balena, la sentenza è inesistente, quando: a-Non è stata depositata. b-Proviene da un sogg che non è Giudice.

*Quindi nel 2°com la sentenza si può (ma non si deve) impugnare nelle

forme/termini previsti per i mezzi di impugnazione. Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

4) Art 159 Cpc - Estensione della nullità: la nullità di un atto non importa quella

degli atti precedenti/né successivi che ne sono indip.

*Dunque si propaga solo agli atti successivi dipendenti dall’atto nullo. Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

2°com: La nullità di una parte dell’atto non colpisce le altre parti che ne sono

indip (Principio di Conservazione). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

3°com: Se il vizio impedisce un determinato effetto, l’atto può cmq produrre

altri effetti ai quali è idoneo (Principio di conversione).



*Tranne se non colpisce un Atto propulsivo: cioè atti di impulso che devono necessariamente essere compiuti affinché il procedimento vada avanti). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

*Se poi il Giudice rileva una nullità è tenuto a disporre quando sia possibile la rinnovazione (non solo dell’atto nullo) degli altri atti cui la nullità si estende al fine di evitare che essa si riverberi sulla decisione.


C) IRREGOLARITA’: si riferisce ai vizi innocui perché non influenti sull’efficacia

dell’atto, i quali hanno come unica conseguenza l’obbligo delle parti/Giudice di

provvedere alla regolarizzazione dell’atto medesimo. Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

D) INESISTENZA: quando l’atto è privo di quei requisiti minimi indispensabili per

essere ascritta al novero della sentenza.

- La sentenza che ancora non è stata depositata in Cancelleria. - Non ancora pubblica. - Pronunciata da chi non è più Giudice. Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

E) INEFFICACE: quando la sentenza è inidonea a produrre effetti, quando:

a) Sentenza priva di dispositivo/ dispositivo impossibile-non comprensibile. (Es: la sentenza con la quale si condanna un sogg a donare il sangue). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

b) Sentenza pronunciata a contraddittorio non integro (solo nel litisconsorzio “dettato da ragioni di ordine sost”) (Es: la sentenza dello scioglimento di una comunione senza la partecipazione di tutti

i comunisti, non produce effetti).

.In tal caso anche se la sentenza passa in giudicato non produce effetti.

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2) Provv resi in forma erronea.

1-Il nostro Codice disciplina il Principio della libertà della forma (cioè in mancanza di apposita disposizione della legge, il provv può essere emanato nella forma più idonea

(tra le tre previste) al raggiungimento dello scopo). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

2-Cosa succede se il Giudice emana un provv in una forma diversa da quella stabilita dal legislatore (cioè emana una sentenza al posto dell’ordinanza/decreto)? Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

1°Problema: Cosa succede se il legislatore prescrive al Giudice di adottare una forma diversa dalla sentenza? Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

Risposta: visto l’Art 111 (7°com): contro le sentenze è sempre ammesso il ricorso per

Cassazione per violazione di legge, allora ciò comporta che il provv (anche se adottato in forma diversa dalla sentenza) è ricorribile in Corte di Cassazione, purché sia un provv decisorio (che incide sui diritti sogg) e definitivo (cioè che non sia impugnabile). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

(Es: il provv cautelare è un provv desirorio (in quanto dirime una controversia, stabilendo provv chi ha torto/chi ragione), ma non è definitivo (in quanto inidoneo al giudicato), quindi non ricorribili ai sensi dell’Art 111 (7°com).

2°Problema: Cosa succede se il Giudice adotta una forma diversa dalla sentenza? 1-Dobbiamo capire se:

a) Se il Giudice ha emesso un ordinanza, questa deve avere i requisiti di forma/contenuto della sentenza oppure suoi propri? Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

b) Quali sono i mezzi di controllo (cioè prevale la forma o la sostanza)?

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*Forma (è un ordinanza, e dunque non impugnabile). Sostanza (è un ordinanza ma ha il contenuto di una sentenza, dunque

impugniamola come fosse una sentenza).

2-L’opinione della Giurisprudenza è quella della Prevalenza della sostanza sulla forma cioè:

1-L’impiego di una forma erronea non implica la nullità del provv (purché quest’ultimo abbia i requisiti minimi di forma/contenuto della sentenza).


*La sentenza resa in luogo dell’ordinanza/decreto (è sempre salvabile), mentre l’ordinanza/decreto rese in luogo della sentenza (sono sempre nulli quanto meno in relazione alla sottoscrizione). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

*Infatti la sentenza se resa dal Giudice monocratico nulla quaestio (il quale sottoscrive sia l’ordinanza/sentenza), mentre se resa dal Collegio (allora le ordinanze (sono sottoscritte solo dal Collegio), mentre le sentenze (sono sottoscritte dal Presidente + Estensore). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

2-Se un provv è adottato in forma di ordinanza (ma doveva essere adottato in forma di sentenza), prevale come sentenza, dunque si può appellare (entro un termine perentorio, trascorso il quale si forma il giudicato).

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CAPITOLO 13

- LE SPESE del PROCESSO -

1) Le spese.

1) Il processo è fonte (diretta/indiretta) di varie spese per le parti (tra cui le somme di

denaro da pagare allo Stato/organi pubb).

(Es: Imposta di bollo-registro/ corrispettivo per le notificazioni da parte del Pubb uff/ rilascio di copie di atti-provv da parte del Cancelliere/ compensi ai consulenti tecnici o altri ausiliari del Giudice/ difensori..).


2) L’importo di tali spese (spesso cospicuo) non è rigidamente commisurato al valore del

processo, ma è in proporzione della gravosità del processo. Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

3) Il Codice stabilisce che “ciascuna parte deve provvedere alle spese degli atti process che compie/chiede + è tenuta ad anticipare quelle occorrenti per gli atti necessari al processo quando l’anticipazione è posta a suo carico dalla legge/magistrato”. Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

(Es: tra le spese oggetto di anticipazione c’è il contributo unificato di iscrizione a ruolo dovuto (per ciascun grado di giudizio) dalla parte che per prima si costituisce in giudizio).

4) Per la ripartizione delle spese si usa il Criterio della soccombenza: il Giudice ogni volta che pronuncia sentenza (con la quale chiude il processo davanti a se) condanna la

parte soccombente al rimborso delle spese a favore dell’altra parte + liquida

l’ammontare insieme con gli onorari di difesa + il difensore (con procura) al momento

del passaggio in decisione della causa, inserisce nel fascicolo di parte un apposita nota

da cui risulta in modo specifico le spese/oneri (con riferimento alle voi della tariffa

prof).

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*Per le spese successive (che non potrebbero essere incluse nella condanna) è previsto

che esse siano liquidate dal Cancelliere (con nota in margine alla sentenza, per quel che concerne le spese della sentenza) oppure Ufficiale giu (con una nota in margine all’atto, per quanto riguarda le spese di notificazione della sentenza/titolo esecutivo/precetto) + è ammesso reclamo presso gli uffici cui appartengono. Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

*In definitiva chi perde paga, sopportando le proprie spese + le spese dell’altra

parte/parti. Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

*Quando vi sia una pluralità di parti soccombenti, il Giudice può ripartire le spese tra loro in proporzione del rispettivo interesse nella causa, oppure può condannarle (tutte/solo alcune di esse) in solido allorché abbiano un interesse comune. Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

5) Innanzitutto è consentito al Giudice di escludere (nella condanna) la ripetizione delle

spese sostenute dalla parte vincitrice che ritenga eccessive/superflue + che una parte

(indip dalla soccombenza, quindi anche se vittoriosa) possa essere condannata al

rimborso delle spese provocate dall’altra parte per violazione del dovere di

lealtà/probità. Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

6) Compensazione: consente di compensare (parzialmente/per intero) le spese tra le

parti quando vi è soccombenza reciproca/ concorrono altri giusti motivi.

*La riforma del 2005 ha precisato che tali giusti motivi devono essere esplicitamente

indicati nella motivazione. Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

*Il criterio della soccombenza non è utilizzabile in relazione al processo esecutivo, le

cui spese sono poste a carico di colui che subisce l’esecuzione.

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7) Vi sono 2 ipotesi per le quali si prevede un vero/proprio obbligo di risarcimento del

danno:

a) Quando risulta che la parte soccombente ha agito/resistito in giudizio con

malafede/colpa grave (cd lite temeraria). *In tal caso è previsto che il Giudice (su istanza di parte vittoriosa) condanni il soccombende alle spese + risarcimento dei danni (da liquidarsi anche d’ufficio con sentenza). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

b) Quando venga accertata l’inesistenza del diritto per cui è stato eseguito un provv

cautelare/trascritta domanda giudiziale/iniziata-compiuta esecuzione forzata. Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

c) Quando l’attore/creditore procedetene (risultato alla fine soccombente) abbia agito

senza la normale prudenza.

*In questi casi il Giudice (su istanza della parte danneggiata) condanna il responsabile al risarcimento dei danni, liquidandone anche in questo caso l’importo (pure d’ufficio) nella stessa sentenza. Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

8) Per evitare che il vincitore si faccia pagare dal soccombente e poi ometta di pagare il

proprio difensore, si consente al difensore (munito di procura) di chiedere la distrazione in proprio favore degli onorari non riscossi + spese che dichiara di avere anticipate.

DISTRAZIONE DELLE SPESE – Art 93 Cpc: Il difensore (con procura) può chiedere

che il Giudice (nella stessa sentenza in cui condanna alle spese), distragga in favore suo/degli altri difensori gli onorari non riscossi + le spese che dichiara di avere anticipate (es: contributo unificato (per iscrivere la causa a ruolo) /diritti/ onorari).

*E’ un ipotesi di Sostituzione processuale (in quanto il difensore di sostituisce agli altri difensori, facendo valere in nome proprio un diritto altrui).

*E’ una AZIONE DIRETTA (il soccombente dovrebbe pagare la parte vittoriosa + questa dovrebbe poi pagare il difensore = il soccombente paga direttamente al difensore), dunque si salta un anello della catena.

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*Solo per il fatto di avere proposto la domanda di distrazione, il difensore non diviene parte del processo (dunque non potrebbe impugnare in nome proprio la sentenza di merito…tranne quando il Giudice (pur pronunciando domanda di condanna in favore della parte patrocinata dal difensore istante) non abbia accolto la domanda di distrazione. Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

*Però la parte rappresentata potrebbe opporsi alla richiesta di distrazione, qualora avesse già provveduto essa stessa a soddisfare (in tutto/in parte) il credito vantato dal difensore.

9) Il Dpr 115/2002 ha esteso a tutti i processi civili il patrocinio a spese dello Stato

(che in precedenza era riservato alle sole controversie in materia di

lavoro/preprevidenziale), con 2 requisiti:

a) Titolarità di un reddito irpef non superiore a 9,723 euro. b) Non manifesta infondatezza delle ragioni che si intende far valere.


*L’istanza di ammissione è rivolta al competente Consiglio dell’ordine degli avvocati,

direttamente dall’interessato/tramite il difensore (il quale può essere liberamente

scelto dall’elenco degli avvocati per il patrocinio a spese dello Stato). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

*Lo stesso Consiglio dell’ordine (se ne ravvisa i condizioni) ammette in via

anticipata/provvisoria al patrocinio (in caso contrario, l’interessato può riproporla al

magistrato competente che deciderà con decreto). Riassunti scritti da GennaroAcquario1980 ([email protected]). Disponibili tutti i riassunti di Giurisprudenza.

*Il provv di ammissione (di cui è prescritta la trasmissione anche al competente ufficio

finanziario affinché possa verificare la veridicità delle allegazioni) vale per ogni

fase/grado del processo.

GennaroAcquario1980 ([email protected])

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DOMANDE

1) Ufficio giudiziario (Tribunale, Corte d’Appello e Corte di Cassazione).

2) La giurisdizione (Art 102 Cost).

3) Differenza tra sentenza, ordinanza, decreto.

4) Le Commissioni Tributarie.

5) Differenza tra comunicazioni e notificazioni.

6) Distrazione delle spese (Art 93 Cpc).

7) Difetto di rappresentanza (Art 182 Cpc).

8) Difetto di giurisdizione (Art 37 Cpc).

9) Regolamento preventivo di giurisdizione (Art 41 Cpc).

10) Competenza e incompetenza (Art 38 Cpc).

11) Litisconsorzio, Litispendenza e Continenza.

12) Azioni di mero accertamento.

13) Art 111 Cost (e confronto tra il comma 2 e 7).

14) Legge Pinto 1991.

15) Diritto di azione e diritto di difesa.

16) Le azioni costitutive.

17) Il Pubblico ministero.

18) CMS (Consiglio Superiore della Magistratura).

19) Caratteri del diritto di azione.

20) Le eccezioni del convenuto.

21) Fatti principali e fatti secondari.

22) Capacità processuale.

23) Differenza tra Rappresentanza e Sostituzione processuale.

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