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1 Corso di Sapone Artigianale teoria e pratica del sapone naturale fatto in casa www.glialchimisti.com

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Corso di Sapone Artigianale

teoria e pratica del sapone naturale

fatto in casa

www.glialchimisti.com

Page 2: Dispense Nuove

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Parte 1a

Chimica del Sapone

I componenti del sapone

Il sapone è un sale di sodio o di potassio che viene prodotto ed usato per sciogliere lo sporco nei processi di pulizia.

Il processo di saponificazione fa riferimento alle reazione di un idrossido di un metallo alcalino (base) con un grasso o un olio e porta alla formazione di un sale carbossilico (sapone) e un alcol (glicerina). Entrambi fanno parte del sapone finito quando esso è prodotto artigianalmente. Come vedremo, non sempre invece avviene nel sapone industriale.

Le basi usate per produrre il sapone sono l’Idrossido di Sodio (NaOH, soda caustica) e l’Idrossido di Potassio (KOH, potassa caustica): sono chiamate basi forti perché hanno molecole molto instabili e che quindi reagiscono facilmente legandosi con altre molecole. In questo caso con le molecole degli acidi grassi presenti nei diversi grassi e oli.

Da qualunque grasso o olio, vegetale, animale, si può ottenere il sapone, ognuno però doterà il sapone di caratteristiche diverse:

x in base alla propria composizione in acidi grassi, alcuni esempi tra i principali acidi grassi: l’acido laurico rende il sapone duro, molto

schiumoso e pulente, ma che può essere poco delicato sulla pelle; l’acido linoleico invece crea saponi ammorbidenti e delicati ma molli; l’acido miristico saponi duri e schiumosi molto pulenti; l’acido oleico crea saponi ammorbidenti, ottimi per la pelle ma

Acido grasso

Formula di base Formula espansa per la reazione

Laurico C12H24O2 CH3(CH2)10COOH

Miristico C14H28O2 CH3(CH2)12COOH

Palmitico C16H32O2 CH3(CH2)14COOH

Stearico C18H36O2 CH3(CH2)16COOH

Oleico C18H34O2 CH3(CH2)14(CH)2COOH

Linoleico C18H32O2 CH3(CH2)12(CH)4COOH

Linolenico C18H30O2 CH3(CH2)10(CH)6COOH

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viscidi e con poca schiuma; l’acido palmitico crea saponi duri, pulenti con schiuma stabile; l’acido ricinoleico rende il sapone idratante, ammorbidente ottimo per la pelle, con molta schiuma stabile ma molto molle; l’acido stearico crea saponi durissimi, durevoli con poca ma stabile schiuma.

x in base alla quantità di elementi saponificabili che contiene e delle sue caratteristiche nutritive, vitaminiche e minerali: maggiore è la quantità di elementi insaponificabili, maggiori saranno le proprietà del grasso o dell’olio che passeranno, restando immutate, nel sapone finito; a seconda della composizione in vitamine e nutrienti del grasso di base, il sapone avrà determinate caratteristiche adatte alle diverse esigenze ed ai diversi tipi di pelle.

La reazione chimica

Durante la reazione chimica avviene dunque la reazione tra molecole instabili di acidi grassi e di un alcale forte: si tratta di idrolisi e come tale porta alla formazione di un sale, che in questo caso specifico è il sapone. Oltre al sale, durante la reazione, si forma anche la glicerina: nel sapone artigianale essa non viene separata dal risultato finale, ottenendo così saponi naturalmente ricchi di glicerina e, dunque, idratanti. Nella produzione industriale del sapone invece, anche nelle produzioni di saponi da farmacia o da erboristeria, la glicerina viene separata dal sapone mediante l’utilzzo di cloruro di sodio (sale da cucina) per poter essere poi rivenduta all’industria farmaceutica, cosmetica e militare per altre produzioni: spesso per mantenere una minima qualità nel sapone ne viene aggiunta un po’ in seguito. Da qui la composizione di alcune saponette nel cui INCI è indicata anche la glicerina (oltre al cloruro di sodio): non sono più ricche dei saponi artigianali, bensì più povere!

Ecco lo schema di una generica reazione di saponificazione:

CH2COOR CH2OH

| |

CHCOOR + NaOH CHCOONa + CH2OH

| |

CH2COOR CH2OH

grasso + base forte = sale-sapone + glicerina

L'azione detergente del sapone è determinata dalla struttura molecolare dello stesso in cui esiste una parte lipofila apolare ( coda ) ed una parte idrofila polare ( testa ). Lo sporco grasso viene aggredito dalle code lipofile e ridotto in particelle ove le stesse code affondano; le particelle sono disperse nell'acqua per mezzo delle teste idrofili. L'azione meccanica porta al completo distacco dello sporco.

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Le proprietà detergenti dipendono dalla capacità del sapone di formare emulsioni in cui le molecole del sapone stesso inglobano le particelle di sporco in un involucro solubile in acqua che ne permette la dispersione.

Il numero di saponificazione

In base alla composizione ed al numero di molecole saponificabili di un grasso, varia il suo numero di saponificazione. Ogni grasso ha un suo numero di saponificazione.

Ossia il numero di milligrammi di idrossido di sodio necessario per neutralizzare gli acidi grassi liberi e saponificarne gli esteri in un grammo di grasso.

Si tratta di un dato fondamentale per la preparazione del sapone, che ci consente di ottenere saponi perfetti, a regola d’arte, con qualunque grasso utilizziamo: basta moltiplicare la quantità di un determinato grasso, per il suo numero di saponificazione. Otterremo così la quantità di idrossido di sodio necessaria per saponificare, quella quantità, di quel grasso.

I metodi moderni di produzione del sapone

Vi sono diversi metodi di produzione del sapone artigianale secondo le conoscenze moderne: alcuni prevedono l’uso dell’idrossido di sodio, altri dell’idrossido di potassio, noi affronteremo unicamente la preparazione con idrossido di sodio (è la soda caustica ed è semplice ed economica da reperire in commercio), di saponi solidi, utilizzeremo un metodo “a freddo”, molto semplice ed eccellente per mantenere il più possibile le proprietà degli oli utilizzati. Per ottenere saponi liquidi, invece, si può utilizzare sia l’idrossido di potassio (a freddo o a caldo), che l’idrossido di sodio (solo con il metodo a caldo), che rende il sapone praticamente pronto all’uso in un paio d’ore. Si può anche procedere alla trasformazione del sapone solido in sapone liquido.

Con il metodo a freddo si riduce al minimo l’utilizzo di calore esterno utilizzato per agevolare la reazione, sfruttando il calore prodotto dalla reazione stessa, la maturazione del sapone è più lunga, la reazione avviene in parte durante la preparazione ed in parte durante il primo giorno di riposo, ed i vantaggi sono una più semplice preparazione ed un minor rischio di snaturare le materie prime con cui è composto. Nel metodo a caldo invece la reazione avviene interamente durante la preparazione, poiché si utilizza calore esterno per continuare a scaldare la pasta di sapone, l’invecchiamento può essere più breve, ma non è consigliato per i saponi che contengono molti oli di pregio saponificati. E’ questo il metodo utilizzato nella produzione dei saponi industriali, è utilizzato però con saggezza anche da piccoli produttori di sapone artigianale.

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Parte 2a

A B C del Sapone

I grassi di base

In pratica per preparare il sapone (da ora in avanti parleremo di sapone intendendo sapone solido con metodo a freddo) ci servono tre ingredienti di base: un grasso, l’acqua, la soda caustica. I grassi o il grasso che usiamo come base, si chiamano appunto grassi di base.

Ci sono grassi più indicati di altri ad essere una base per il sapone, in base alle proprie caratteristiche una volta saponificati (che dipendono dalla loro composizione in acidi grassi): un buon grasso di base è un grasso che crea un sapone di buona consistenza (né troppo duro, né friabile, né troppo molle), con un buon potere lavante ma non aggressivo sulla pelle. Naturalmente nella base di un sapone si possono anche mettere grassi che non hanno singolarmente tutte queste caratteristiche, ma che compensano l’un l’altro i loro difetti.

L’olio di oliva si può considerare a pieno titolo il miglior grasso di base che possiamo usare, in generale, una buona ricetta dovrebbe contenerne almeno il 50-60%. Il suo difetto principale è nel produrre saponi dalla scarsa schiumosità, caratteristica che però non influisce assolutamente sul suo potere lavante, e che può essere facilmente corretta dall’utilizzo nella base del sapone, anche di un grasso che crea saponi con maggiore schiumosità.

Abbiamo poi delle categorie “speciali” di sapone, come i saponi-shampoo o i saponi da barba, che richiedono particolari caratteristiche aggiuntive a quanto sopra, per la cui formulazione occorre una buona dimestichezza con le proprietà dei grassi saponificati.

Shampoo solidi: nello shampoo serve che ci sia molta schiuma fine, serve anche utilizzare grassi che saponificati lascino pochi residui per evitare pesantezza ai capelli, serve al tempo stesso che non si tratti di un sapone troppo aggressivo visto che sono molto delicati. Una buona ricetta di shampoo solido dovrebbe sempre contenere almeno tre oli: oliva, cocco, ricino. Ci sono ovviamente delle eccezioni, ma sono poche.

Saponi da barba: un sapone da barba deve avere una schiuma molto stabile e ricca, anche qui ci viene in soccorso l’olio di cocco, a cui unire grassi che diano stabilità alla schiuma (ce ne è una vasta scelta).

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Le aggiunte facoltative

Oltre alla base poi ci sono gli ingredienti facoltativi, che caratterizzano il sapone nella sua “frivolezza” (profumo, colore) oppure con una “azione trattante” aggiuntiva (oli essenziali, grassi di surgrassage da non saponificare, farine e granuli esfolianti).

I materiali

Per quanto riguarda i materiali, non servono molte cose, ma ve ne sono di fondamentali:

- termometro da immersione con un range da +30°a +100° almeno

- bilancia con precisione ad 1 grammo almeno

- frusta o frullatore a immersione

- forme dove mettere il sapone

- pentola

- brocca di vetro o contenitore in plastica resistente al calore

- cucchiaio

Sui primi due, c’è poco da dire, i termometri da cucina (quelli da carne) di solito vanno bene, le bilance si trovano in tutti i ferramenta e supermercati. Per quanto riguarda la frusta o il frullatore, è una scelta di tempo: con la frusta alcuni oli impiegano molto tempo ad arrivare alla fase di reazione (nastro), mentre con il frullatore ad immersione il tempo massimo non supera mai i 20 minuti. La pentola è il contenitore dove si scaldano i grassi e dove poi avverrà la reazione, deve quindi essere di un materiale che non reagisca con la soda caustica: sono da evitare pentole di alluminio, rame, ferro, teflon. Una pentola d’acciaio va invece benissimo, idem per il cucchiaio. La forma del sapone è decisamente la parte più personalizzabile: esistono infiniti contenitori adatti allo scopo, dalle forme di silicone da forno, agli stampi di legno, a tutti i contenitori di plastica flessibile e resistente al calore, ai tubi di patatine… occorre fare attenzione all’alluminio (che sia ricoperto da una pellicola di plastica); qualunque cosa può diventare una forma da sapone, basta che sia resistente al calore e flessibile quanto basta perché il sapone ne esca, una volta solidificato, oppure usa e getta.

N.B. Tutti gli utensili con cui si prepara il sapone sono tranquillamente riutilizzabili per uso alimentare!

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La sicurezza

Fare il sapone non è un’attività rischiosa, non più di molte altre, sicuramente però occorre essere attenti nel maneggiare la soda caustica, che oltre ad essere l’ingrediente principale del sapone è anche una sostanza molto corrosiva e ustionante!

Prima di tutto è importante essere tranquilli, non avere fretta, in modo da ricordarsi tutte le fasi e non andare in confusione. Poi è bene essere certi che nessun animale o bambino potrà avere accesso al tavolo dove preparerete tutti gli ingredienti e dove metterete la soluzione di soda e acqua.

Per proteggere i mobili ed il tavolo potete utilizzare dei vecchi giornali, invece per la vostra persona occorrono tre cose:

- guanti in lattice, o quelli per pulire

- mascherina per naso e bocca antipolvere

- occhiali o mascherina di protezione per gli occhi

Come mascherina è sufficiente la mascherina di livello più basso (la 3M gialla, per intenderci) che ha un costo piuttosto contenuto, per gli occhi, se si indossano occhiali da vista, sono sufficienti, altrimenti va bene qualunque mascherina (anche quella da sci) che ripari da eventuali (rarissimi) schizzi.

E’ importante non toccare mai con le mani nude la soda caustica (perché reagisce anche solo con poche gocce d’acqua) ed evitare di respirarne i vapori a lungo.

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Parte 3a

Preparazione

La produzione pratica del sapone solido a freddo:

Prima di tutto occorre pesare tutti gli ingredienti e prepararli pronti sul tavolo. Poi solitamente la prima operazione da fare è sciogliere la soda caustica nell’acqua mescolando bene con un cucchiaio: meglio versare la soda nell’acqua e non viceversa per evitare che le scaglie schizzino fuori. Prima di farlo è bene indossare la mascherina antipolveri. Appena la soda si scioglie, la soluzione inizia a scaldarsi, arriverà circa a 110° ma può variare, dipende dalla concentrazione e dalla temperatura esterna. Una volta che tutte le scaglie di soda sono sciolte, si pone il recipiente a raffreddare in un posto sicuro. Quindi si portano i grassi che si desidera usare alla temperatura giusta miscelandoli tutti insieme. L’accortezza principale è relativa alle temperature di esercizio che le due principali componenti devono raggiungere. Nel metodo di produzione a freddo si lavora a temperature comprese tra 40° e 50° sia per la soluzione alcalina sia per i grassi. É sempre bene che la temperatura della soluzione sia di qualche grado inferiore rispetto alla miscela dei grassi. Le temperature variano in funzione del tipo di grasso che utilizziamo, in presenza di una maggiore quantità di oli insaturi o polinsaturi è preferibile attestarsi a temperature inferiori ai 45°, per miscele composte da grassi saturi o cere, sia liquide che solide, è bene lavorare con temperature superiori ai 45°. Quando i due componenti arrivano alla giusta temperatura si procede a versare la soluzione nei grassi tenendoli costantemente sotto agitazione: ecco la funzione del frullino ad immersione, di consentire alle molecole di idrossido di sodio disciolte nell’acqua di legarsi alle molecole degli acidi grassi presenti negli oli. La miscelazione deve avvenire velocemente affinché si possa raggiungere la giusta consistenza dell’amalgama. Questa fine miscelazione si chiama nastro è si ha quando la pasta di sapone raggiunge una consistenza tale da poter scrivere sulla sua superficie. A questa fase si può arrivare con tempi differenti a seconda delle temperature di partenza e dei grassi utilizzati. Con i grassi saturi si ottiene il nastro più rapidamente ed anzi si deve essere accorti a non fare ammassare troppo la pasta di sapone per evitare di avere problemi nel colare il sapone nello stampo; con i grassi insaturi, al contrario, il tempo del nastro è più lungo. Ecco perchè è bene lavorare con temperature di partenza più alte con grassi saturi e temperature minori con i grassi insaturi.

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Una volta giunti al nastro, dopo aver effettuato eventuali aggiunte di componenti facoltativi come oli, profumi, fiori secchi o farine, si deve prontamente versare il sapone nello stampo e tenerlo più al caldo possibile per permettere alla reazione di saponificazione (una reazione esotermica) di non disperdere calore. É quindi nello stampo che avviene la vera e propria fase di saponificazione la quale abbisogna di 24h, durante le quali non bisogna entrare in contatto con il sapone in quanto molto caustico. Durante questo tempo il sapone passa attraverso la cosiddetta “fase di gel” in cui ad una temperatura molto alta si abbina una consistenza trasparente “gellosa” del composto: è una fase fondamentale della preparazione del sapone. Passate 24 ore si può sformare il sapone (facendo attenzione perché è ancora un po’ caustico), e dopo ulteriori 24 ore si può anche tagliarlo in saponette pronte per l’essicazione. Per non disperdere il profumo delle saponette parte della fase di invecchiamento ed essicazione può avvenire avvolgendole in confezioni di carta, che lascino evaporare l’umidità senza far perdere l’aroma. Il restante tempo di invecchiamento (minimo due mesi) serve perché l’acqua, che non subisce trasformazioni chimiche, asciughi.

La produzione pratica del sapone liquido a caldo:

Fino al momento del nastro, la preparazione è identica a quella del sapone solido a freddo ma, la reazione, invece che terminare nello stampo, prosegue nella pentola cuocendo la pasta di sapone a bagnomaria e aggiungendo al termine della cottura l’acqua necessaria a lasciarlo liquido. Solo al termine della preparazione si aggiungono gli oli essenziali e gli altri ingredienti aggiunivi.

Preparazione della ricetta

Esistono infinite ricette per la preparazione del sapone, infinite combinazioni di grassi e oli, profumi, altre aggiunte, per comporre qualunque tipo di sapone: per iniziare però è sempre meglio affidarsi a ricette sicure, già testate da altri, in modo da non sprecare preziose materie prime e tempo...

Occorre munirsi di carta e penna, decidere la quantità di sapone che si desidera preparare e calcolare proporzionalmente gli ingredienti della ricetta: le ricette presenti sul nostro blog ad esempio sono tutte per 1 kg di grassi, se si desidera prepararne solo ½ kg si dimezzeranno le quantità di grassi, se invece si desidera prepararne 4 kg occorrerà quadruplicarle.

Quando si varia la quantità di grassi con cui si prepara una ricetta è sempre meglio ricalcolare la soda necessaria in base ai numeri di saponificazione dei grassi, per evitare che eventuali arrotondamenti

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sfalsino il risultato, calcolando poi sul risultato finale lo sconto di soda che la ricetta prevede.

Lo sconto della soda

Lo sconto della soda è un modo per mantenere nel sapone una maggiore quantità di caratteristiche dei grassi di base, che in parte non vengono saponificati: può variare dal 2% all’8% a seconda delle esigenze, ma è meglio non esagerare per evitare di mettere a rischio l’efficacia del sapone. Per calcolare la quantità di soda necessaria dopo lo sconto si fa così:

TOTALE SODA * PERCENTUALE DI SCONTO = SCONTO DELLA SODA

TOTALE SODA – SCONTO DELLA SODA = SODA SCONTATA

se ad esempio abbiamo una ricetta che prevede l’uso di 100 gr di soda e vogliamo scontarla del 4%:

100 gr * 4% = 4 gr Æ 100 gr – 4 gr = 96 gr SODA SCONTATA

Quella ottenuta sarà la quantità di soda da usare nella preparazione della soluzione.

La quantità d’acqua necessaria per preparare la

soluzione

L’acqua o l’infuso (o altri liquidi acquosi che si desidera utilizzare) necessaria per la preparazione del sapone in genere è il 30% del peso dei grassi. Se prepariamo una ricetta da 1 kg di grassi dovremo fare una soluzione di soda e acqua con 300 gr di acqua.

Seguendo questa linea generale è difficile sbagliarsi, ma per chi, una volta acquisita un po’ di esperienza, voglia cimentarsi a preparare ricette ad “acqua ridotta” ecco qualche regola base.

Si riduce l’acqua in una ricetta perché il sapone essichi in minor tempo e per accelerare il nastro in saponi molto ricchi di grassi insaturi.

Per lavorare in sicurezza e non fare disastri occorre tenere presente la proporzione tra soda e acqua: la percentuale della soda sul totale della soluzione (acqua + soda) non deve superare il 48%. Questo significa che in una ipotetica ricetta con 100 gr di soda su 1 kg di grassi, e una quantità di acqua standard di 300 gr, potremo ridurre la quantità d’acqua fino a 108 gr e non meno, poiché 108 rappresenta la minima quantità di acqua necessaria perché la soluzione non abbia una percentuale superiore al 48% di soda caustica. Il peso totale della soluzione è uguale al peso dell’acqua sommato al peso della soda caustica.

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Come si calcola:

In questo esempio noi abbiamo:

100 gr di TOTALE SODA

48 % di SODA MASSIMA CONSENTITA IN SOLUZIONE e quindi:

52 % di ACQUA MINIMA CONSENTITA IN SOLUZIONE

formula:

(TOTALE DELLA SODA * PERCENTUALE MINIMA DI ACQUA IN SOLUZIONE) / PERCENTUALE MASSIMA DI SODA IN SOLUZIONE

dunque:

(TOTALE SODA 100 * ACQUA MINIMA 52) / SODA MASSIMA 48 = 108 gr

Profumazione ed altre aggiunte facoltative

Tutto ciò che è aggiunto per arricchire il sapone, va inserito nell’impasto al momento del nastro: in questo modo ridurremo al minimo la perdita di proprietà da parte degli ingredienti aggiunti.

La profumazione: visto che trattiamo del sapone naturale, la profumazione che ad esso daremo dovrà essere composta di oli essenziali. Gli oli essenziali sono sostanze volatili presenti in natura che vengono estratte dalle piante per pressione, distillazione (spesso) o per enfleurage (raramente), essi racchiudono in sé l’aroma della pianta da cui sono estratti. Esistono poi gli “Assoluti”, si tratta sempre di sostanze aromatiche naturali, ma sono estratte con l’ausilio di solventi: si utilizzano come sostituti per quegli oli essenziali che hanno un costo proibitivo, come ad esempio la rosa, il gelsomino, la vaniglia… Oli essenziali, assoluti e miscele degli stessi sono l’unico metodo naturale di profumazione.

Ciò che invece viene chiamato fragranza, profumo, aroma senza specificare che sia derivato da oli essenziali, è una ricostruzione in laboratorio del profumo di un determinato fiore, albero o frutto, alla cui base non vi sono però tali fiori alberi o frutti, bensì idrocarburi derivati dal petrolio. Da qui l’incompatibilità ambientale dei profumi sintetici ed i rischi che essi comportano per la nostra salute. Naturalmente crediamo che, se in un mondo ideale, già tutti i detergenti fossero fatti con sapone naturale, benché profumati sinteticamente, il nostro pianeta e la nostra salute ne trarrebbero un grandissimo beneficio comunque.

Bene, posto questo, la dose di oli essenziali consigliata per 1 kg di grassi nel sapone è di 15/20 ml. Non si tratta di una quantità tassativa, a seconda del nostro gusto possiamo diminuirla o aumentarla.

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Devo aggiungere, però, che, come per tutte le cose, poco è sempre più sostenibile di molto: infatti oggi siamo sopraffatti da profumi (sintetici) praticamente ovunque e questo fa sì che il nostro olfatto si sia assuefatto agli odori forti, ma una rieducazione dei nostri sensi è necessaria perché torniamo ad apprezzare i delicati profumi della natura, senza sfruttare eccessivamente i suoi doni, ed a condurre una vita più sostenibile.

Un cucchiaino di farina macinata fine fine può aiutare a fare da fissativo naturale per gli oli essenziali che mettiamo nel nostro sapone: basta versarla nel misurino dove abbiamo miscelato e misurato gli oli essenziali della nostra ricetta, anche se non ci sono da aspettarsi risultati miracolosi.

Al sapone possiamo inoltre aggiungere nutrienti come il latte o il miele, oli preziosi che non vogliamo vengano saponificati, piccoli semini o farine per un effetto colorato o scrub, polveri che colorino il sapone.

Per i nutrienti, occorre ricordare che lo zucchero presente nel latte e nel miele tende ad accelerare il nastro e dunque a far ammassare più in fretta il composto, quando si usano è dunque necessario prestare molta più attenzione e fare l’aggiunta un attimo prima del nastro piuttosto che un attimo dopo. Il latte, inoltre, essendo acquoso deve essere considerato nel calcolo dell’acqua per la soluzione (anche se viene aggiunto dopo) e contribuisce al peso totale di liquido.

Per colorare il sapone, parimenti che per la profumazione, diamo per scontato che in un sapone naturale non si intendano usare coloranti sintetici: possiamo colorare di tonalità di giallo-arancione con le spezie come il curry, lo zafferano o la curcuma, di rosso-arancione usando oli non raffinati come l’olio di palma, dare un effetto naturale inserendo semini tritati nell’impasto o fiori e foglie essicate tritate.

In alternativa, le miche sono i coloranti minerali più sostenibili che consigliamo. Invece i colori viola acceso dei saponi alla lavanda, o giallo canarino del sapone al limone che troviamo in commercio, ovviamente non possono dipendere dal colore della pianta, ma si tratta di coloranti sintetici aggiunti.

La scelta degli oli e grassi di base e in aggiunta al

nastro:

Ogni grasso o olio conferisce diverse caratteristiche al sapone, a seconda della sua composizione in acidi grassi e delle sue caratteristiche nutritive e vitaminiche. Di seguito sono elencati i principali oli e grassi vegetali e animali, con il dettaglio delle percentuali di acidi grassi di cui sono costituiti (in media) ed una breve descrizione delle caratteristiche che questi componenti hanno sul sapone e in altri utilizzi cosmetici.

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Nelle tabelle 3 e 4 troverete un riassunto delle caratteristiche del sapone creato con i diversi oli e grassi, il loro nome scientifico e i numeri di saponificazione.

GrassiVegetali:

Olio di Albicocca (noccioli) Oleico 58-74% Linoleico 20-34% Palmitico 4-7% Contribuisce a ottenere una schiuma stabile, saponi emollienti e idratanti. È un olio delicato e leggero, ricco di vitamina A e minerali. Viste le sue proprietà è meglio usarlo come aggiunta al nastro nel sapone. È anche un buon olio da massaggio per la sua caratteristica di penetrare bene nella pelle senza ungere, ha una fantastica texture adatta a tutti i tipi di pelle.

Olio di Anguria (semi) Arachidonico 47% Oleico 23% Pentadecanoico 13% Alfa Linoleico 7%

Olio di Arachidi Oleico 48% Linoleico 32% Palmitico 11% Stearico 2% Saponi con buona schiuma stabile, emollienti e molli. Va usato in quantità non eccessive perché rende molle e fa irrancidire facilmente il sapone. Possiede una buona quantità di vitamina E è emolliente e lenitivo.

Olio di Argan oleico 46% linoleico 34% palmitico 13% stearico 5% linolenico 0,1% Nel sapone ne basta molto poco, ha nastro breve e produce una schiuma media, se usato in elevate quantità dona saponi poco cremosi ma molto gelatinosi e addolcenti. La sua funzione migliore però è esplicata direttamente sulla pelle per le sue proprietà ristrutturanti, nutrienti

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antiossidanti: ricco di vitamina E e di squalene un idrocarburo che agisce come protettivo della pelle, combatte l’invecchiamento cutaneo. Se ottenuto da argan torrefatto ha un intenso profumo di nocciola.

Olio di Avocado Oleico 36-80% Palmitico 7-32 % Linoleico 6-18% Stearico 1.5% Produce un sapone duro con una buona schiuma, dal nastro molto breve, con una buona detergenza, schiuma media e ottima cremosità: per la pelle è fantastico, delicato ed oleoso. Usato al nastro per arricchire il sapone, anche in piccola quantità lo rende idratante e curativo per pelli sensibili, l’olio di avocado contiene vitamina A, D e E, proteine e aminoacidi che lo rendono anche un buon olio da massaggio idratante. Si usa anche nei trattamenti per i capelli come idratante e fortificante.

Olio di Babassu Laurico 40-50% Myristico 11-27% Palmitico 5-11% Oleico 10-20% Stearico 1-7% Contribuisce a produrre un sapone duro, dalla schiuma ricca e fine, molto cremoso, che arriva al nastro velocemente. Crea un sapone piuttosto delicato, che non lascia sensazione di unto ed ha una buona detergenza. Se non fosse per il costo elevato sarebbe un ottimo olio di base.

Olio di Baobab Oleico 33-41% Palmitico 23-27% Linoleico 24-34% Stearico 3-9% Per un sapone duro, dal nastro medio, con poca schiuma stabile, molto cremoso e delicato. Un buon olio di base da inserire con percentuali del 15-20% oppure al nastro Olio di Borragine Linoleico 40.6% Gamma Linolenico 20.5% Oleico 16.8% Palmitico 10.9% Icosenoico 4.2% Docosenoico 2.5%

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Contribuisce ad una schiuma stabile, nel sapone è emolliente, va usato al nastro per saponi destinati a pelli secche o irritate. Tende a irrancidire in fretta, e a far irrancidire il sapone, l’olio deve essere conservato in luogo fresco e al buio. È una delle più preziose risorse di acido gamma-linolenico e contiene anche diverse vitamine (vitamina F) e minerali. È usato in cosmetica per nutrire e idratare la pelle matura quando è necessario un rinnovamento cellulare.

Burro di Cacao Stearico 31-38% Oleico 32-36% Palmitico 25-30% Linoleico 3% Per saponi durissimi, con stabile ma scarsa schiuma, poco cremosi, ammorbidenti e idratanti, accelera il nastro. Se usato in quantità elevate può essere sensibilizzante e rendere il sapone troppo friabile e poco lavante. Se aggiunto in dosi moderate, al nastro, agisce lasciando una pellicola protettiva che mantiene idratata la pelle. E’ un grasso saturo, benché vegetale, ha un naturale profumo di cacao, contiene naturali antiossidanti che aiutano a non farlo irrancidire. Usato puro è un buon idratante che fonde alla temperature corporea, lasciando la pelle morbida e setosa.

Olio di semi di Canapa Linoleico 57% Linolenico 21% Oleico 12% Palmitico 6% Stearico 2% Produce saponi dalla stabile schiuma, emollienti, delicati, dalla consistenza molle e di un bel colore verde. Rallenta il nastro. Anche usato solo in aggiunta al nastro dona al sapone delicatezza. Va usato in piccole percentuali perchè rende il sapone più soggetto a irrancidimento. L’olio, che fresco è verde, si conserva nel frigo o in freezer, con il tempo il colore schiarisce. È ricco di proteine, vitamine, minerali ed acidi grassi essenziali, che lo rendono adatto a tutti gli usi per la pelle e per i capelli. L’olio usato in cosmetica non contiene THC e non è soggetto a restrizioni legali.

Olio di Cocco Laurico 39-54% Myristico 15-23% Palmitico 6-11% Caprilico 6% Oleico 4-11% Stearico 1-4% Linoleico 1-2%

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Per saponi duri, bianchi e ricchi di schiuma. Accelera il nastro. Produce saponi molto schiumosi anche in acque molto dure (fa la schiuma anche in acqua di mare!), ma se usato in larghe quantità può rendere la pelle secca. L’olio di cocco è un grasso saturo benché vegetale (come il burro di cacao e l’olio di palma). È solido fino a 25 gradi di temperatura, e liquido a temperature più alte. L’olio di cocco se idrogenato (saturato) produce un sapone ancora più duro perdendo un po’ di potere schiumogeno. È solido a temperature sotto i 34 gradi e liquido a temperature più alte. L’olio di cocco frazionato è ottenuto mediante una distillazione al vapore per aumentare la proporzione di acidi grassi a catena corta. È leggero, non è unto, non macchia, è liquido con lunghissima durata. Ha un ottima resa nel sapone. Sconsigliato usarlo nel sapone in percentuali superiori al 30%, benché in percentuali minori sia un ottimo ingrediente per rendere schiumoso e duro il sapone e per i saponi-shampoo. E’ molto adatto ai saponi per il lavaggio della biancheria.

Olio di Cotone Linoleico 52-54% Oleico 18-19% Palmitico 13-22% Stearico 3-13% Myristico 1% Crea saponi con schiuma stabile e densa, molto durevole, saponi idratanti e delicati con proprietà emollienti. Irrancidisce facilmente se non è conservato al fresco e al secco.

Olio di Enotera Linoleico 65-75% Gamma Linolenico 9-11% Oleico 7-10% Palmitico 5-8% Stearico 1-3% Per saponi con schiuma stabile, emollienti. È un olio dalla texture molto delicata, è una delle maggiori fonti di acido gamma linolenico, è noto per la sua azione contro la pelle secca, eczemi e psoriasi. Buono se aggiunto al nastro.

Olio di Girasole Linoleico 68-70% Oleico 16-19% Palmitico 7% Stearico 4-5% Rende il sapone idratante, delicato, con poca schiuma ma stabile, molle, rallenta molto il nastro. Contiene moltissima vitamina E che è un naturale conservante, ed è ricco di proprietà emollienti. E’ un riempitivo

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per saponi economici, ma occorre fare attenzione a compensare le sue caratteristiche con quelle di un grasso saturo.

Olio di Germe di Grano Linoleico 55-60% Oleico 13-21% Palmitico 13-20% Stearico 2% Ha un bel colore arancio-ambrato. È un olio che rende il sapone idratante e dalla schiuma densa a bolle fini, rende il sapone cremoso delicato e setoso. Il nastro avviene rapidamente. Mantiene un buon profumo di cereale anche dopo la saponificazione.

Olio di Jojoba Oleico 10-13% (è una cera liquida) Per saponi molli e dalla schiuma non ricca se usato da solo, ma aiuta a renderla duratura e stabile se abbinato ad altri oli, crea un sapone calmante, emolliente e idratante, di ottima qualità. È una cera liquida, ottima per ammorbidire la pelle, a causa del suo costo elevato è solitamente usato al nastro o nei saponi-shampoo. Se usato in quantità superiori al 3% fa ammassare molto velocemente la pasta di sapone. Dona però un sapone di qualità elevatissima soprattutto nelle preparazioni di shampoo, per cui vale la pena usarne un po’ di più.

Burro di Karité Oleico 40-55% Stearico 35-45% Linoleico 3-8% Palmitico 3-7% Produce saponi molto duri, con poca schiuma stabile, idratanti e delicati. Accelera il nastro. È spesso usato in aggiunta al nastro e comunque contiene molti componenti insaponificabili che, non reagendo con l’alcale, rimangono nel sapone e nutrono la pelle. Mantiene il tipico odore di karité anche nel sapone finito. Consigliato al nastro o in dosi del 10-15%. È ottimo nel trattamento delle pelli secche, delle macchie scure, delle rughe e di tutti gli inestetismi cutanei.

Olio di Kukui (noce di) Linoleico 42% Oleico 20% Palmitico 6% Per saponi molli con buona detergenza, dalla schiuma scarsa ma stabile, ammorbidenti, delicati, di ottima qualità.

Olio di Lampone (semi di) Linoleico 55-58% Alpha Linolenico 35%

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Saponi molli e idratanti, emollienti. Usare preferibilmente al nastro.

Olio di Lino (semi di) Alpha Linolenico 53% Linolenico 16% Oleico 14-21% Linoleico 7-19% Palmitico 3-9% Stearico 2-7% E’ ricco di vitamine E, C, B1 e B2, minerali e ottimi acidi grassi. Tende ad irrancidire in fretta e a fare lo stesso con il sapone se usato in percentuali troppo alte. Saponi molli ed emollienti, ottima scelta nei saponi-shampoo,ma sempre a piccole percentuali (5% max).

Olio di Macadamia Oleico 54-63% Palmitico 7-10% Stearico 2-6% Linoleico 1-3% Dà un sapone con schiuma costante, ammorbidente, idratante, dal tocco delicato.

Olio di Mais Linoleico 45-58% Oleico 28-37% Palmitico 11-14% Stearico 2-3% Per saponi con schiuma stabile, emollienti, idratanti, di consistenza molle, se usato con altri grassi contribuisce migliorarne la schiuma. E’ un riempitivo per saponi economici, ma occorre fare attenzione a compensare le sue caratteristiche con quelle di un grasso saturo.

Olio di Mandorle dolci Oleico 64-82% Linoleico 20-28% Palmitico 6-8% Stearico 2% Sapone delicatissimo, buon detergente, emolliente, idratante, ammorbidente, poca schiuma ma durevole a bolle fini, spesso usato al nastro in aggiunta, ma può anche essere usato in grandi quantità tra i grassi di base. Il tempo di nastro è medio, il sapone risulta molto cremoso ma molle. È perfetto anche come emolliente nei balsami e nelle creme, o come olio da massaggio e veicolo per gli oli essenziali.

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Burro di Mango Oleico 34-56% Stearico 26-57% Palmitico 3-18% Linoleico 1-13% Il burro di mango è giallognolo e non ha profumo, è un buon idratante e si presta ad essere usato come aggiunta al nastro, anche in piccole percentuali migliora molto la qualità del sapone. Crea saponi duri, abbastanza schiumosi e lavanti ma abbastanza delicati.

Olio di Melograno (semi) Linolenico 31-86% Linoleico 1-24% Oleico 1-17% Stearico 2-16% Palmitico 1-9%

Olio di Neem Oleico 50% Palmitico 18% Stearico 15% Linoleico 13% Dà un sapone con schiuma costante, ammorbidente. Va usato in piccole quantità per non far ammassare troppo velocemente il sapone e perché il suo forte odore persiste nel sapone finito. Sulla pelle è trattante per diversi problemi di irritazione, tra cui la forfora. E’ ottimo nella creazione di saponi-shampoo antiforfora.

Olio di Nocciola Oleico 65-85% Linoleico 7-11% Palmitico 4 - 6% Stearico 1-4% Crea saponi con stabile schiuma, emollienti, idratanti, e di consistenza molle. Rallenta il nastro ed è meglio usarne piccole quantità, meglio se al nastro. Ha una delicata naturale fragranza di nocciola e contiene vitamine, minerali e proteine. Usato puro si assorbe facilmente senza lasciare la pelle unta poiché è tra i grassi più insaturi che ci siano in natura.

Olio di Noce Linoleico 51-55% Oleico 28% Palmitico 11% Stearico 5% Alpha Linoleico 5%

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Nel sapone abbrevia il nastro, ma crea saponi molli e leggermente collosi, con schiuma fine e molto cremosi e idratanti. Usato puro è un olio emolliente, noto per le sue proprietà rigeneranti ed idratanti per pelli secche, dà tono e previene le rughe, aiuta ad ammorbidire la pelle danneggiata dal sole.

Olio di Oliva Oleico 63-81% Palmitico 7-14% Linoleico 5-15% Stearico 3-5% Produce saponi duri, con poca schiuma, ottima detergenza, umettanti, ammorbidenti, idratanti, se extravergine restano viscidi al tatto. Può essere usato come unico grasso di base per il sapone con ottimi risultati. L’olio di oliva attrae idratazione aiutando la pelle a mantenersi morbida ed elastica. Tradizionalmente I saponi di “marsiglia” o “castiglia” erano fatti usando solo olio di oliva. Ha moltissime qualità emollienti e nutrienti, è ricco di insaponificabili (sostanze che non reagiscono con la soda e restano inalterate nel sapone) è emolliente, curativo, protegge e lascia respirare la pelle.

L’olio di sansa ha la stessa composizione dell’olio di oliva in acidi

grassi, ma contiene in maggiore proporzione ingredienti insaponificabili. Questo influisce lievemente sul suo numero di saponificazione e abbrevia il tempo necessario al nastro. L’olio ha un colore verdastro che rimane nel sapone fatto con esso. Alcuni preferiscono questo olio al puro olio di oliva per la saponificazione, effettivamente il sapone risulta più duro e più liscio. Nonostante si tratti di un grasso raffinato e quindi meno sostenibile dell’olio estratto per spremitura, è comunque un ottimo olio di base per il sapone ed ha il grande vantaggio di non comportare deforestazione e di essere sovente originario dell’Italia o di paesi limitrofi.

Olio di Palma (frutto) Palmitico 43-45% Oleico 38-40% Linoleico 9-11% Stearico 4-5% Myristico 1% Produce saponi duri, consistenti, con poca schiuma ma durevole, se usato da solo, friabili, dalle proprietà ammorbidenti, delicati e cremosi: saponi che puliscono bene ma delicatamente. Accelera il nastro. È un sostituto dei grassi animali nei saponi interamente vegetali, e allo stesso modo si può sostituire con grasso animale qualora lo si ritenga poco etico. Deriva dalla polpa del frutto delle palme da olio tropicali, è solido alle basse temperature, diventa viscido al caldo e un liquido dorato e limpido alle alte temperature nella sua versione non raffinata è di colore arancione intenso ed ha un forte odore che in parte permane nel sapone.

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Per far spazio a coltivazioni intensive di palma da olio intere porzioni di foresta pluviale vengono abbattute, alcune specie animali rischiano l’estinzione e intere popolazioni sono prive della sussistenza. Scegliere un olio di palma etico è estremamente importante quando si decide di utilizzarlo nella saponificazione (spesso lo è quello proveniente dall’Africa).

Olio di Palma (noccioli) Laurico 47-48% Oleico 15-18% Myristico 14-16% Palmitico 8-9% Caprilico 4% Stearico 3% Linoleico 2% Per saponi duri e ricchi di schiuma, accelera il nastro. Deriva dal nocciolo del frutto della palma da olio ma la sua composizione e le sue proprietà non sono simili. È invece molto simile all’olio di cocco, infatti è irritante se usato nel sapone in dosi troppo elevate. È solido a temperatura ambiente. E’ molto usato nell’industria cosmetica. Il suo uso pone gli stessi problemi ecologici e sociali dell’olio di palma.

Olio di Pesca (noccioli) Oleico 55-75% Linoleico 15-35% Palmitico 5-8% Saponi con ricca schiuma, ammorbidenti, idratanti. Si può usare allo stesso modo dell’olio di noccioli di albicocca.

Olio di Prugna (noccioli) Oleico 69% Linoleico 20% Palmitico 6% Contiene moltissima vitamina E, 3 volte di più dell’olio extra vergine di oliva, ha un leggero profumo di mandorla e frangipani, che permane lievemente nel sapone. Il tempo di nastro è medio, se usato in alte percentuali crea un sapone molle e friabile, che non produce schiuma, ma delicato, e dalla consistenza setosa e oleosa. Aggiunto al 10% conferisce eccellenti qualità al sapone.

Olio di Ricino Ricinoleico 90% Linoleico 3-4% Oleico 3-4% Per saponi ricchi di schiuma, ammorbidenti e idratanti con un buon potere pulente, se usato in larghe quantità può essere irritante: abbrevia il nastro, rende il sapone molle. E’ molto adatto per la preparazione di

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saponi-shampoo e saponi da barba: si può dire addirittura che sia uno degli ingredienti base del sapone-shampoo. È l’unico olio quasi interamente composto da acido ricinoleico, tale acido grasso non si trova in nessun altro olio e possiede una elevata affinità con le molecole d’acqua: questo ne fa un eccellente umettante per attrarre e mantenere l’idratazione della pelle. Deve essere usato in piccole percentuali per evitare saponi troppo mollicci che non si solidificano e crea comunque difficoltà al sapone ad uscire dallo stampo. È usato spesso anche per balsami, oli per capelli e altre dense emulsioni per la pelle e i capelli.

Olio di Riso Linoleico 32 - 47% Oleico 32 - 38% Palmitico 13-23% Stearico 2-3% Linolenico 1-3% Produce una bella schiuma nel sapone, anche se può renderlo più difficile da staccare dagli stampi. L’olio di riso è idratante ed è una buona scelta per saponi destinati a pelli mature, pelli delicate o sensibili, e per i saponi-shampoo, sia come grasso di base che come aggiunta al nastro. E’ ricco di vitamina E e di antiossidanti, ed è usato anche come olio da massaggio.

Olio di Rosa Mosqueta

Oleico 16-22% Linoleico 35-54% Linolenico 20-26%

Olio di Senape

Raramente è inserito in ricette per il sapone, ma può essere ottimo per saponi anti-acne per le sue proprietà antibatteriche e antimicotiche, produce un sapone duro di colore giallo in cui persiste un leggero odore tipico di senape. L’olio si può anche usare sulla pelle ma solo se diluito perché può essere irritante.

Olio di Sesamo Linoleico 39-47% Oleico 37-42% Palmitico 8-11% Stearico 4-6% Produce saponi molli dalla schiuma costante, idratanti, delicati e ammorbidenti per la pelle. È buono come aggiunta al nastro, lascia nel sapone un forte profumo di noci.

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Olio di Soia Linoleico 46-54% Oleico 22-27% Palmitico 9-12% Alfa Linoleico 7% Stearico 4-6% Per saponi con buona detergenza, molli, abbastanza delicati, ma senza particolari proprietà. Produce poca schiuma, accelera il nastro. Spesso si tratta di soia transgenica, modificata per aumentarne la quantità di acido oleico contenuto.

Olio di Vinaccioli Linoleico 58-78% Oleico 12-28% Palmitico 5-11% Stearico 3-6% È usato come aggiunta al nastro, ma può essere usato anche in larghe quantità nel sapone come grasso di base. Rende il sapone molle e poco schiumoso. Rallenta il nastro. È un olio leggero che si assorbe facilmente sulla pelle senza lasciare la pelle unta.

Olio di Zafferanone o Cartamo Linoleico 70-80% Oleico 10-20% Palmitico 6-7% Stearico 2% Per saponi molli ma dalla schiuma durevole, idratanti, delicati che rendono la pelle morbida. È un olio insaturo ottimo per le sue caratteristiche idratanti, irrancidisce facilmente.

Grassi Animali:

Burro vaccino Oleico 29% Palmitico 27% Stearico 12% Myristico 11% Caprico 3% Laurico 3% Linoleico 2% Per saponi duri, bianchi cremosi e molto schiumosi, delicati sulla pelle. può anche essere usato come unico grasso per queste sue caratteristiche che ne fanno un ingrediente perfetto, ma conferisce al sapone un odore

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caratteristico che può non piacere: usato al 10% dà invece ottimi risultati senza essere troppo odoroso, fino al 20% con metodo a caldo.

Cera d’api Contiene molti insaponificabili. La cera d’api conribuisce a rendere duro il sapone. Usata dall’1 al 3% del totale dei grassi agisce come un emulsionante durante il raggiungimento del nastro, aiuta a prevenire lo sbriciolamento del sapone durante la stagionatura, se usata in percentuali troppo alte rende il sapone poco schiumoso e, al contrario, friabile. La cera naturale non raffinata mantiene il profumo del miele che permane durante la saponificazione più che usando il miele stesso. Un sapone di sola cera d’api (risulta un insieme di granuli anziché una saponetta intera) sarà un buon ingrediente emulsionante per creme e balsami fatti in casa (occorre solo aggiustare il ph al termine della preparazione del sapone).

Olio di Emù Linoleico 14% Myristico 0.4% Oleico 50% Palmitico 21% Stearico 9% È usato come ingrediente aggiuntivo al nastro. Sulla pelle è cicatrizzante e aiuta l’assorbimento nella pelle degli altri ingredienti delle creme. È un olio di origine animale che si ottiene da un uccello australiano simile allo struzzo, che sul dorso ha una grande quantità di grasso come riserva per l’inverno.

Lanolina (contiene moltissimi insaponificabili) Per saponi molto solidi, ammorbidenti, dalla consistenza setosa, accelera il nastro, non produce schiuma. È quasi totalmente insaponificabile e rimane quasi inalterata dopo il processo di saponificazione. È sensibile alle alte temperature, quindi è bene aggiungerla dopo la reazione quando la temperatura non superi i 45 gradi. È anche usata come emulsionante per le crème. Si ottiene dalla cera presente nella lana di pecora raffinata e purificata per uso cosmetico. È un buon emolliente, lubrificante e protettiva capace di assorbire acqua per il 50% del suo peso.�Se usata in eccesso può essere sensibilizzante della pelle.

Sego bovino Oleico 37-43% Palmitico 24-32% Stearico 19-25% Myristico 3-6% Linoleico 2-3%

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Rende il sapone molto duro, abbastanza delicato, non molto schiumoso: ottima scelta per saponi da mani o da bucato. Accelera il nastro.

Strutto suino Oleico 44-46% Palmitico 26-28% Stearico 13-14% Linoleico 6-10% Myristico 1-2% Il sapone risulterà meno duro che con il sego bovino, ma solido, la schiuma stabile, un sapone molto lavante. Accelera il nastro. È un grasso economico che produce una bella schiuma e un sapone bianco adatto all’uso per il bucato.

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Parte 4a

Tabelle Nomenclatura Inci: oli, grassi, cere, vegetali e

animali:

la dicitura SODIUM o POTASSIUM seguita dal nome inglese di un olio o grasso con desinenza –ATE è il sapone solido o liquido ottenuto da quel determinato olio o grasso, per esempio:

x SODIUM OLIVATE è il SAPONE SODICO (solido) DI OLIO DI OLIVA

x POTASSIUM COCOATE è il SAPONE POTASSICO (liquido) DELL’OLIO DI COCCO

x SODIUM PALM KERNELATE è il SAPONE SODICO DELL’OLIO DI NOCCIOLI DI PALMA

In alternativa troverete il nome del grasso utilizzato e SODIUM HYDROXYDE oppure POTASSIUM HYDROXYDE:

x OLEA EUROPEA, AQUA, SODIUM HYDROXYDE, PARFUM è un tipico inci di sapone solido di olio di oliva.

Di seguito in ordine alfabetico i grassi, oli, cere vegetali e animali usati nel sapone o in altre preparazioni cosmetiche con il loro nome INCI e la traduzione.

ADANSONIA DIGITATA (BAOBAB) SEED OIL OLIO di BAOBAB

ALEURITES MOLUCCANA (KUKUI) NUT OIL OLIO di KUKUI (NOCE)

ALGOOQUIAN PACAAN (PECAN) NUT OIL OLIO di PECAN

ANACARDIUM OCCIDENTALE OIL OLIO di ANACARDO

ARACHIS HYPOGAEA OIL OLIO di ARACHIDI

ARGANIA SPINOSA (ARGAN) OIL OLIO di ARGAN

AZADIRACHTIN INDICA (NEEM) OIL OLIO di NEEM

BALANITES AEGYPTIACA OLIO di BALANITE

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BEEF TALLOW SEGO BOVINO

BEESWAX CERA d' API

BERTHOLLETIA EXCELSA (BRAZIL) NUT OIL OLIO di NOCE BRASILIANA

BORAGO OFFICINALIS (BORAGE) SEED OIL OLIO di BORRAGINE

BRASSICA HIRTA OLIO di SENAPE BIANCA

BRASSICA JUNCEA OLIO di SENAPE INDIANA

BRASSICA NAPUS, BRASSICA CAMPESTRI OLIO di COLZA O RAVIZZONE /CANOLA (COLZA OGM)

BRASSICA NIGRA OLIO di SENAPE NERA

BRASSICA OLERACEA ITALICA (BROCCOLI) SEED OIL

OLIO di BROCCOLI

BUTTER BURRO VACCINO

BUTYROSPERMUM PARKII (SHEA BUTTER) FRUIT

BURRO di KARITE

BUTYROSPERMUM PARKII (SHEA) SEED OIL

OLIO di KARITE

CALODENDRUM CAPENSE (YANGU) OIL OLIO di YANGU

CALOPHYLLUM INOPHYLLUM (TAMANU) OIL OLIO di TAMANU

CAMELINA SATIVA (CAMELINA) SEED OIL OLIO di CAMELINA

CAMELLIA OLEIFERA (CAMELLIA) SEED OIL OLIO di CAMELIA

CANDELILLA (EUPHORBIA CERIFERA ) WAX CERA CANDELILLA

CANNABIS SATIVA (HEMP) SEED OIL OLIO di CANAPA

CAPRYLIC/CAPRIC TRIGLYCERIDE OLIO di COCCO FRAZIONATO

CARAPA GUIANENSIS (ANDIROBA) NUT OIL OLIO di ANDIROBA

CARICA PAPAYA (PAPAYA) SEED OIL OLIO di PAPAYA

CARNAUBA (COPERNICIA CERIFERA) WAX CERA CARNAUBA

CARTHAMUS TINCTORIUS (SAFFLOWER) SEED OIL

OLIO di ZAFFERANONE O CARTAMO

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CARYOCAR BRAZILIENSIS (PEQUI) SEED OIL

OLIO di PEQUI/CARIOCAR

CEIBA PETANDRA OLIO di COTONE DI JAVA/KAPOK

CERA ALBA CERA d' API

CHICKEN FAT GRASSO di POLLO

CITRULLUS LANATUS (WATERMELON) SEED OIL

OLIO di COCOMERO (SEMI)

COCOS NUCIFERA (COCONUT) OIL OLIO di COCCO

COD-LIVER OIL OLIO di MERLUZZO (FEGATO DI)

COFFEA ARABICA OLIO di CAFFE

CORYLUS AMERICANA (HAZEL) SEED OIL OLIO di NOCCIOLA

CUCUMIS MELO L. OLIO di MELONE

CUCURBITA PEPO (PUMPKIN) SEED OIL OLIO di ZUCCA (SEMI)

CYNARA CARDUNCULUS OLIO di CARCIOFO

ELAEIS GUINEENSIS (PALM) KERNEL OIL OLIO di PALMA (NOCCIOLI)

ELAEIS GUINEENSIS (PALM) OIL OLIO di PALMA

EMU OIL OLIO di EMU

EUTERPE OLERACEA FRUIT OIL OLIO di BACCHE DI ACAI

GARCINIA INDICA (KOKUM) SEED BUTTER BURRO di KOKUM

GLYCINE SOJA (SOYBEAN) OIL OLIO di SOIA

GOAT BUTTER BURRO CAPRINO/OVINO

GOAT TALLOW SEGO CAPRINO

GOOSE FAT GRASSO di OCA

GOSSYPIUM SEED OIL OLIO di COTONE

GUIZOTIA ABYSSINICA OLIO di GUIZOTIA NIGER-SEED

HELIANTHUS ANNUUS (SUNFLOWER) SEED OIL

OLIO di GIRASOLE

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HERRING OIL OLIO di ARINGA

HIPPOPHAE RHAMNOIDES (SEABUCKTHORN) OIL

OLIO di OLIVELLO SPINOSO

JATROPHA CURCAS OLIO di JATHROPA

JESSENIA POLYCARPA OLIO di JESSENIA

JUGLANS REGIA (WALNUT) SEED OIL OLIO di NOCE

LANOLIN LANOLINA

LESQUERELLA GRANDIFLORA OLIO di LESQUERELLA

LICANIA RIGIDA OLIO di OITICICA

LIMNANTHES ALBA OLIO di LIMNANTE

LINUM USITATISSIMUM (LINSEED) SEED OIL

OLIO di LINO

LUFFA CYLINDRICA OLIO di LUFFA

MACADAMIA (MACADAMIA TERNIFOLIA) SEED OIL

OLIO di MACADAMIA (NOCE)

MADHUCA LATIFOLIA BURRO di MOWRAH/BASSIA

MANDHUCA LATIFOLIA BURRO di BASSIA

MANGIFERA INDICA (MANGO) SEED BUTTER

BURRO di MANGO

MANGIFERA INDICA (MANGO) SEED OIL OLIO di MANGO

MAURITIA FLEXUOSA (BURITI) FRUIT OIL OLIO di BURITI

MORINGA (MORINGA OLEIFERA) OIL OLIO di MORINGA

MYRISTIC FRAGRANS BURRO di NOCE MOSCATA

NIGELLA SATIVA (BLACK CUMIN) SEED OIL OLIO di CUMINO NERO

OENOTHERA BIENNIS (EVENING PRIMROSE) OIL

OLIO di ENOTERA

OLEA EUROPAEA (OLIVE) FRUIT OIL OLIO di OLIVA

OLEUM PAPAVERIS (POPPY) SEED OIL OLIO di PAPAVERO (SEMI)

ORBIGNYA COHUNE OLIO di COHUNE

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ORBIGNYA OLEIFERA (BABASSU) SEED OIL OLIO di BABASSU/BABACU’

ORYZA SATIVA (RICE) BRAN OIL OLIO di RISO

PANICUM MILLACEUM OLIO di MIGLIO

PASSIFLORA INCANATA (PASSION FLOWER) SEED OIL

OLIO di PASSIFLORA

PERILLA OCYMOIDES (PERILLA) SEED OIL OLIO di PERILLA

PERSEA GRATISSIMA (AVOCADO) OIL OLIO di AVOCADO

PONGAMIA GLABRA (KARANJA) SEED OIL OLIO di KARANJA

PORK TALLOW SEGO SUINO

PRUNUS AMYGDALUS DULCIS (SWEET ALMOND) OIL

OLIO di MANDORLE DOLCI

PRUNUS ARMENIACA (APRICOT) KERNEL OIL

OLIO di ALBICOCCA (NOCCIOLI)

PRUNUS AVIUM (CHERRY) KERNEL OIL OLIO di CILIEGIO (NOCCIOLI)

PRUNUS DOMESTICA (PLUM) KERNEL OIL OLIO di PRUGNA (NOCCIOLI)

PRUNUS PERSICA (PEACH) KERNEL OIL OLIO di PESCA (NOCCIOLI)

RIBES NIGRUM (BLACKCURRANT) FRUIT OIL

OLIO di RIBES NERO

RICINODENDRON RAUTANENII (MANKETTI) OIL

OLIO di MANKETTI

RICINUS COMMUNIS (CASTOR) SEED OIL OLIO di RICINO

ROSA CANINA (ROSEHIP-WILDROSE) FRUIT OIL

OLIO di ROSA MOSQUETA

RUBUS IDAEUS (RED RASPBERRY) SEED OIL

OLIO di LAMPONI ROSSI

RUBUS OCCIDENTALIS OLIO di LAMPONI NERI

SCLEROCARYA BIRREA OLIO di MARULA

SCLEROCARYA BIRREA (MARULA) KERNEL OIL

OLIO di MARULA (NOCCIOLI)

SCLEROCARYA BIRREA (MARULA) OIL OLIO di MARULA

SESAMUM INDICUM (SESAME) SEED OIL OLIO di SESAMO

SHEEP TALLOW GRASSO di PECORA

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SHOREA ROBUSTA BURRO di SAL

SHOREA STENOPTERA (ILLIPE) SEED BUTTER

BURRO di ILLIPE

SIMMONDSIA CHINENSIS (JOJOBA) SEED OIL

OLIO di JOJOBA

STRUTHIO CAMELUS OIL OLIO di STRUZZO

THEOBROMA CACAO (COCOA) SEED BUTTER

BURRO di CACAO

THEOBROMA GRANDIFLORUM (CUPUACU) BUTTER

BURRO di CUPUACU

TRITICUM VILGARE (WHEAT) GERM OIL OLIO di GERME DI GRANO

VACCINIUM MACROCARPON (CRANBERRY) SEED OIL

OLIO di MIRTILLI

VITIS VINIFERA (GRAPE) SEED OIL OLIO di VINACCIOLI

ZEA MAYS OIL OLIO di MAIS

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Caratteristiche del sapone ottenuto con diversi grassi: NOME

GRASSO CONSISTENZA DEL SAPONE

QUANTITA’ E QUALITA’

DELLA SCHIUMA

DURATA NASTRO

PROPRIETA’ DEL SAPONE

TRA I GRASSI DI BASE O AL NASTRO?

ALBICOCCA (OLIO DI NOCCIOLI)

MOLLE POCA STABILE

LUNGO EMOLLIENTE IDRATANTE

NASTRO O BASE 5%

ANGURIA (OLIO DI SEMI)

MOLLE POCA LUNGO NASTRO O BASE 5%

ARACHIDI (OLIO DI SEMI)

MOLTO MOLLE MEDIA STABILE

LUNGO EMOLLIENTE LENITIVO

BASE MAX 30%

ARGAN (OLIO) MOLLE MEDIA BREVE ADDOLCENTE NASTRO

AVOCADO (OLIO)

DURO MEDIA MOLTO BREVE

DELICATO CURATIVO DETERGENTE

BASE NASTRO

BABASSU (OLIO)

DURO RICCA FINE

MOLTO BREVE

DELICATO CREMOSO DETERGENTE

BASE NASTRO

BAOBAB (OLIO)

DURO POCA STABILE

MEDIO DELICATO CREMOSO

BASE NASTRO

BORRAGINE (OLIO)

MEDIO STABILE MEDIO DELICATO EMOLLIENTE

NASTRO O BASE 5%

CACAO (BURRO)

MOLTO DURO POCA STABILE

MOLTO BREVE

AMMORBIDENTE IDRATANTE

NASTRO O BASE MAX 10%

CANAPA (OLIO)

MOLLE MEDIA STABILE

LUNGO EMOLLIENTE DELICATO

NASTRO O BASE 5%

COCCO (OLIO)

MOLTO DURO MOLTO RICCA

MOLTO BREVE

DETERGENTE SECCANTE

BASE MAX 30%

COTONE (OLIO)

DURO DENSA STABILE

MEDIO IDRATANTE DELICATO EMOLLIENTE

BASE

ENOTERA (OLIO)

MEDIO STABILE MEDIO EMOLLIENTE DELICATO

NASTRO O BASE 5%

GIRASOLE (OLIO DI SEMI)

MOLLE POCA STABILE

MOLTO LUNGO

IDRATANTE DELICATO EMOLLIENTE

BASE MAX 30%

GERME DI GRANO (OLIO)

MOLLE DENSA FINE

BREVE IDRATANTE BASE MAX 20% O NASTRO

JOJOBA (CERA LIQUIDA)

MOLLE POCA STABILE SE ABBINATO

MOLTO BREVE

CALMANTE EMOLLIENTE IDRATANTE

BASE MAX 5% SAPONI-SHAMPOO

KARITE’ (BURRO)

MOLTO DURO POCA STABILE

BREVE IDRATANTE DELICATO

BASE MAX 20% O NASTRO

KUKUI (OLIO) MOLLE POCA STABILE

LUNGO DETERGENTE AMMORBIDENTE DELICATO

BASE MAX 10% O NASTRO

Page 36: Dispense Nuove

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LAMPONE (OLIO DI SEMI)

MOLLE POCA LUNGO IDRATANTE EMOLLIENTE

NASTRO

LINO (OLIO DI SEMI)

MOLLE POCA MEDIO EMOLLIENTE BASE MAX 5% SAPONI-SHAMPOO

MACADAMIA (OLIO)

MEDIO POCA MEDIO AMMORBIDENTE IDRATANTE

BASE NASTRO

MAIS (OLIO DI SEMI)

MOLLE POCA, STABILE, LA MIGLIORA SE ABBINATO AD ALTRI

LENTO EMOLLIENTE IDRATANTE

BASE MAX 30%

MANDORLE DOLCI (OLIO)

MOLLE POCA STABILE FINE

LENTO DELICATO EMOLLIENTE IDRATANTE AMMORBIDENTE DETERGENTE

BASE NASTRO

MANGO (BURRO)

DURO MEDIA BREVE DETERGENTE DELICATO IDRATANTE

BASE NASTRO

MELOGRANO (OLIO DI SEMI)

MOLLE NASTRO

NEEM (OLIO) MEDIO BUONA COSTANTE

BREVE AMMORBIDENTE TRATTANTE

BASE MAX 10% NASTRO SAPONI-SHAMPOO

NOCCIOLA (OLIO)

MOLLE STABILE LUNGO EMOLLIENTE IDRATANTE

BASE MAX 5% NASTRO

NOCE (OLIO) MOLLE FINE CREMOSA

BREVE IDRATANTE CREMOSO

BASE MAX 5% NASTRO

OLIVA E SANSA (OLIO)

DURO (SE EVO BAVOSO)

POCA LUNGO DETERGENTE IDRATANTE AMMORBIDENTE UMETTANTE DELICATO

BASE EVO AL NASTRO

PALMA (OLIO DEL FRUTTO)

MOLTO DURO POCA STABILE

MOLTO BREVE

DETERGENTE AMMORBDENTE DELICATO CREMOSO

BASE

PALMA (OLIO DI NOCCIOLI)

MOLTO DURO RICCA MOLTO BREVE

DETERGENTE SECCANTE

BASE MAX 30%

PESCA (OLIO DI NOCCIOLI)

MOLLE RICCA MEDIO AMMORBIDENTE IDRATANTE

BASE MAX 30% O NASTRO

PRUGNA (OLIO DI NOCCIOLI)

MOLLE POCA MEDIO DELICATO SETOSO

BASE MAX 10% O NASTRO

RICINO (OLIO) MOLTO MOLLE RICCA IN ABBINAMENTO, SCARSA DA SOLO

BREVE AMMORBIDENTE IDRATANTE DETERGENTE SE ALTA % PUO’ IRRITARE

BASE MAX 20% SAPONI-SHAMPOO

Page 37: Dispense Nuove

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RISO (OLIO) MOLLE RICCA LUNGO IDRATANTE BASE MAX 20% O NASTRO

ROSA MOSQUETA (OLIO DI BACCHE)

MOLLE NASTRO

SENAPE (OLIO DI SEMI)

DURO BASE MAX 5% E NASTRO

SESAMO (OLIO DI SEMI)

MOLLE STABILE LUNGO IDRATANTE DELICATO AMMORBIDENTE

BASE MAX 5% NASTRO

SOIA (OLIO) MOLLE POCA BREVE DETERGENTE DELICATO

BASE E NASTRO

VINACCOLI (OLIO)

MOLLE POCA LUNGO DELICATO EMOLLIENTE

BASE E NASTRO

ZAFFERANONE O CARTAMO (OLIO)

MOLLE STABILE LUNGO IDRATANTE DELICATO AMMORBIDENTE

BASE MAX 10% E NASTRO

BURRO VACCINO

DURO RICCA MEDIO DELICATO CREMOSO IDRATANTE

BASE E NASTRO

CERA D’API DURO FRIABILE NULLA IMMEDIATO

NUTRIENTE BASE MAX 5%

EMU (GRASSO)

DURO TRATTANTE NASTRO

LANOLINA DURO NULLA AMMORBIDENTE SETOSO

NASTRO

SEGO BOVINO

MOLTO DURO POCA BREVE DETERGENTE DELICATO

BASE

STRUTTO SUINO

DURO STABILE BREVE DETERGENTE POSSIBILE SECCANTE

BASE

Page 38: Dispense Nuove

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Numero di saponificazione e nome INCI dei principali grassi vegetali e animali:

n° sap. Nome Inci

BURRO ALBICOCCA (NOCCIOLI) 0,0970 Prunus armeniacae (Apricot) Kernel OilOLIO ALBICOCCA (NOCCIOLI) 0,1300 Prunus armeniaca (Apricot) Kernel OilOLIO ANACARDO 0,1350 Anacardium Occidentale oilOLIO ANDIROBA 0,0917 Carapa guianensis (Andiroba) Nut OilOLIO ANGURIA 0,1350 Citrullus vulgaris OilCERA API 0,0670 BeeswaxOLIO ARACHIDI 0,1350 Arachis hypogaea oilOLIO ARGAN 0,0931 Argania spinosa (Argan) OilOLIO AVOCADO 0,1320 Persea gratissima (Avocado) OilOLIO BABASSU 0,1760 Orbignya oleifera (Babassu) Seed OilOLIO BACCHE DI ACAI 0,0944 Euterpe oleracea Fruit OilOLIO BALANITE 0,1330 Balanites AegyptiacaOLIO BAOBAB 0,1430 Adansonia digitata (Baobab) Seed OilBURRO BASSIA 0,1370 Mandhuca LatifoliaOLIO BORRAGINE 0,1300 Borago officinalis (Borage) Seed OilOLIO BROCCOLI 0,0840 Brassica oleracea italica (Broccoli) Seed OLIO BURITI 0,1490 Mauritia flexuosa (Buriti) Fruit Oil

BURRO CACAO 0,1360Theobroma cacao (Cocoa) Seed Butter Deodorized

OLIO CAFFE 0,0903 Coffea ArabicaOLIO CAFFE VERDE 0,0951 Coffea arabica (Green Coffee) OilOLIO CAMELIA 0,1340 Camellia oleifera (Camellia) Seed OilOLIO CAMELINA 0,1320 Camelina sativa (Camelina) Seed OilOLIO CANAPA 0,1350 Cannabis sativa (Hemp) Seed OilCERA CANDELILLA 0,0380 Candelilla (Euphorbia cerifera ) WaxOLIO CARCIOFO 0,1380 Cynara cardunculusCERA CARNAUBA 0,0610 Carnauba (Copernicia cerifera) WaxOLIO CILIEGIO (NOCCIOLI) 0,1350 Prunus avium (Cherry) Kernel OilOLIO COCCO 0,1780 Cocos Nucifera (Coconut) OilOLIO COCCO FRAZIONATO 0,2340 Caprylic/Capric TriglycerideOLIO COCCO VERGINE 0,1250 Cocos nucifera (Virgin Coconut) OilOLIO COCOMERO (SEMI) 0,1350 Citrullus Lanatus (Watermelon) Seed OilOLIO COHUNE 0,1780 Orbignya cohuneOLIO COHUNE 0,1780 Orbignya cohuneOLIO COLZA (OGM)/CANOLA 0,1240 Brassica napus, Brassica campestriOLIO COTONE 0,1370 Gossypium spp oilOLIO COTONE DI JAVA/KAPOK 0,1370 Ceiba petandraOLIO CUMINO NERO 0,0951 Nigella sativa (Black Cumin) Seed OilBURRO CUPUACU 0,0944 Theobroma grandiflorum (Cupuacu) ButterOLIO ENOTERA 0,1300 Oenothera biennis (Evening Primrose) OilOLIO GERME DI GRANO 0,1350 Triticum vilgare (Wheat) Germ OilOLIO GIRASOLE 0,1340 Helianthus annuus (Sunflower) Seed OilOLIO GUIZOTIA NIGER-SEED 0,1350 Guizotia abyssinicaBURRO ILLIPE 0,1360 Shorea stenoptera (Illipe) Seed ButterOLIO JATHROPA 0,1400 Jatropha curcasOLIO JESSENIA 0,1410 Jessenia polycarpaOLIO JOJOBA 0,0640 Simmondsia chinensis (Jojoba) Seed OilOLIO KARANJA 0,0903 Pongamia Glabra (Karanja) Seed OilBURRO KARITE 0,1260 Butyrospermum parkii (Shea Butter) FruitOLIO KARITE 0,1280 Butyrospermum parkii (Shea) Seed Oil

Oli e Grassi vegetali

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n° sap. Nome Inci BURRO KOKUM 0,1340 Garcinia indica (Kokum) Seed ButterOLIO KUKUI (NOCE) 0,1350 Aleurites moluccana (Kukui) Nut OilOLIO LAMPONI NERI 0,0917 Rubus OccidentalisOLIO LAMPONI ROSSI 0,0917 Rubus Idaeus (Red Raspberry) Seed OilOLIO LESQUERELLA 0,1200 Lesquerella grandifloraOLIO LIMNANTE 0,1200 Limnanthes albaOLIO LINO 0,1350 Linum usitatissimum (Linseed) Seed OilOLIO LUFFA 0,1330 Luffa cylindricaOLIO MACADAMIA (NOCE) 0,1370 Macadamia (Macadamia ternifolia) Seed OilOLIO MAIS 0,1350 Zea Mays oil

BURRO MANDORLE DOLCI 0,0980 Prunus amygdalus dulcis (Sweet Almond) Oil

OLIO MANDORLE DOLCI 0,1370 Prunus amygdalus dulcis (Sweet Almond) OilBURRO MANGO 0,1340 Mangifera indica (Mango) Seed ButterOLIO NOCE 0,1360 Juglans regia (Walnut) Seed OilOLIO NOCE BRASILIANA 0,0958 Bertholletia excelsa (Brazil) Nut OilBURRO NOCE MOSCATA 0,1170 Myristic fragransOLIO OITICICA 0,1380 Licania rigidaOLIO OLIVA 0,1330 Olea europaea (Olive) Fruit OilOLIO OLIVELLO SPINOSO 0,1160 Hippophae rhamnoides (Seabuckthorn) OilOLIO PALMA 0,1390 Elaeis guineensis (Palm) OilOLIO PALMA (NOCCIOLI) 0,1550 Elaeis guineensis (Palm) Kernel OilOLIO PAPAVERO (SEMI) 0,0958 Oleum Papaveris (Poppy) Seed OilOLIO PAPAYA 0,0931 Carica papaya (Papaya) Seed OilOLIO PASSIFLORA 0,0951 Passiflora incanata (Passion Flower) Seed OilOLIO PECAN 0,0938 Algooquian pacaan (Pecan) Nut OilOLIO PEQUI/CARIOCAR 0,0951 Caryocar braziliensis (Pequi) Seed OilOLIO PERILLA 0,1350 Perilla ocymoides (Perilla) Seed OilOLIO PESCA (NOCCIOLI) 0,0944 Prunus persica (Peach) Kernel OilOLIO PRUGNA 0,1280 Prunus domesticaOLIO RAVIZZONE (COLZA NON OGM) 0,1240 Brassica napus, Brassica campestriOLIO RIBES NERO 0,1340 Ribes nigrum (Blackcurrant) Fruit OilOLIO RICINO 0,1270 Ricinus communis (Castor) Seed OilOLIO RISO 0,1300 Oryza sativa (Rice) Bran OilOLIO ROSA MOSQUETA 0,1330 Rosa canina (Rosehip) Fruit OilBURRO SAL 0,1320 Shorea robustaOLIO SENAPE BIANCA 0,1250 Brassica hirtaOLIO SENAPE INDIANA 0,1230 Brassica junceaOLIO SENAPE NERA 0,1230 Brassica nigraOLIO SESAMO 0,1350 Sesamum indicum (Sesame) Seed OilOLIO SOIA 0,1340 Glycine soja (Soybean) OilOLIO TAMANU 0,1480 Calophyllum inophyllum (Tamanu) OilOLIO VINACCIOLI 0,1340 Vitis vinifera (Grape) Seed OilOLIO VINACCIOLI, CHARDONNAY 0,0903 Vitis vinifera (Grape) Seed OilOLIO VINACCIOLI, RIESLING 0,0938 Vitis vinifera (Grape) Seed OilOLIO YANGU 0,1350 Calodendrum capense (Yangu) OilOLIO ZAFFERANONE O CARTAMO 0,1350 Carthamus tinctorius (Safflower) Seed OilOLIO ZUCCA (SEMI) 0,1340 Cucurbita pepo (Pumpkin) Seed Oil

Oli e Grassi vegetali

Page 40: Dispense Nuove

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n° sap. Nome Inci BURRO CAPRINO/OVINO 0,1670 Goat ButterBURRO VACCINO 0,162 ButterCERA CERA D'API 0,068 Cera albaGRASSO LANOLINA 0,0700 LanolinGRASSO OCA 0,1370 Goose fatGRASSO PECORA 0,1380 Sheep TallowGRASSO POLLO 0,1390 Chicken fatOLIO ARINGA 0,1350 Herring oilOLIO EMU 0,1350 Emu OilOLIO MERLUZZO (FEGATO DI) 0,1320 Cod-liver oilOLIO STRUZZO 0,1350 Struthio camelus oilSEGO BOVINO 0,1400 Beef TallowSEGO CAPRINO 0,1380 Goat TallowSEGO SUINO 0,1380 Pork Tallow

Oli e Grassi animali

Page 41: Dispense Nuove

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Occorrente per fare il sapone:

1. Acqua del rubinetto (o di sorgente se è a portata di mano!)

2. Soda caustica

3. Una pentola d’acciaio

4. Un frullatore ad immersione

5. Stampi per dare forma al sapone (vecchi tupperware, tubi di

patatine, oppure si possono fare stampi di legno o

acquistare stampi di silicone)

6. Una bilancia digitale da cucina

7. Un termometro che arrivi da 35 a 100 gradi almeno

8. Mestoli, cucchiai e cucchiaini di acciaio o legno (almeno 1

meglio 2)

9. Guanti di gomma, mascherina, occhiali protettivi

10. Almeno 2 barattoli di plastica resistente o di vetro per

pesare la soda e fare la soluzione

11. Una brocca resistente al calore di plastica o di vetro

12. Oli, Burri, Cere ed Oli Essenziali a scelta

MATERIALI DA EVITARE: ALLUMINIO, RAME, FERRO, TEFLON

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Fasi della preparazione del sapone: SE SI DESIDERA USARE INFUSI AL POSTO DELL’ACQUA, OPPURE ALTRI INGREDIENTI ACQUOSI COME LA BIRRA, CHE NECESSITANO DI TRATTAMENTI TERMICI PRIMA DI ESSERE USATI, OCCORRE PREPARARLI QUALCHE ORA PRIMA IN MODO CHE POSSANO RAFFREDDARSI COMPLETAMENTE

1. preparare la ricetta facendo il calcolo della soda necessaria: nelle ricette di sapone per uso personale è meglio scontare la soda, ossia praticare una riduzione percentuale sul totale (dal 2% all’8%) negli shampoo solidi è meglio evitare di scontare la soda, salvo che nelle ricette destinate a capelli secchi e rovinati

2. organizzare su un tavolo libero da altro, tutti gli ingredienti che si intendono usare: oli di base, oli essenziali, eventuali infusi e aggiunte al nastro, soda, bilancia, pentola, frullatore a immersione, cucchiaio, contenitore per la soluzione, materiale di protezione e stampi

3. indossare i guanti e la mascherina di protezione, eventualmente anche gli occhiali

4. pesare la soda

5. pesare l’acqua o l’infuso o la birra o il liquido che si vuole usare

6. versare la soda nell’acqua e mescolare bene fino a che ogni scaglia sia sciolta, coprire il contenitore della soluzione e lasciarlo a raffreddare in un luogo sicuro

7. mentre la soluzione si raffredda, pesare e far sciogliere eventuali grassi solidi e pesare tutti i grassi ed oli, mettendoli infine in un'unica pentola d’acciaio, dove avverrà poi la reazione

SE SI DESIDERA AGGIUNGERE OLI ESSENZIALI OD ALTRO AL NASTRO, MISURARE LA QUANTITÀ NECESSARIA E TENERLA A PORTATA DI MANO PRONTA PER ESSERE USATA

8. quando la temperatura della soluzione è vicina a 45° o comunque alla temperatura ideale (che dipende dalla ricetta), far scaldare su fiamma bassa anche i grassi fino a che raggiungano anch’essi circa 45° (come sopra)

9. versare la soluzione della soda nei grassi (tolti dal fuoco) e mescolare velocemente con un cucchiaio e poi con il frullatore a immersione, fino a quando il composto non assuma una consistenza simile alla maionese e sulla sua superficie si possa “scrivere”, solo allora è il momento del nastro

AGGIUNGERE VELOCEMENTE CIÒ CHE DI DESIDERA, OLI ESSENZIALI ED ALTRO E MESCOLARE ANCORA UN PO’ CON IL FRULLATORE AD IMMERSIONE (QUALCHE COLPETTO E BASTA) 10. versare il composto negli stampi scelti cercando di rendere omogenea la

riempitura dello stampo, avvolgere gli stampi in una coperta e posizionarli al caldo per almeno 24 ore senza scoprirli (d’inverno va bene uno sgabello vicino al termosifone o alla stufa, in estate una stanza molto calda)

11. dopo 24 ore sformare il sapone e lasciarlo asciugare n un posto fresco e asciutto ancora 24 ore, maneggialo con cautela poiché è ancora caustico, poi sarà possibile tagliarlo. Lasciare seccare le forme di sapone almeno due mesi prima dell’uso per avere una migliore qualità e maggiore durata. Per mantenere il profumo è possibile avvolgere ogni formina in confezioni di carta perché possa continuare ad asciugare senza perdere aroma

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Oli Essenziali conservanti:

Oli essenziali conservanti: di seguito una tabella elencante la quantità minima percentuale necessaria per ogni olio essenziale a garantire una

sufficiente azione antisettica e antibatterica che possa agevolare la durata delle preparazioni (suggeriti per la preparazione di creme):

olio essenziale quantità minima %

olio essenziale quantità minima %

timo 0.070 rosmarino 0.430 tea tree 0,080

origano 0.100 cumino 0.450

arancio dolce 0.120 neroli 0.475

lemongrass 0.160 betulla 0.480

cannella cinese 0.170 lavanda 0.500

rosa 0.180 melissa 0.520

chiodi di garofano

0.200 ylang ylang 0.560

eucalipto 0.225 ginepro 0.600

menta 0.250 finocchietto 0.640

rosa geranio 0.250 aglio 0.650

olmaria 0.330 limone 0.700

anice stellato 0.370 cajeput 0.720

giaggiolo 0.380 sassafrasso 0.750

cannella 0.400 eliotropo 0.800

timo selvatico 0.400 pino 0.860

anice 0.420 prezzemolo 0.880

senape 0.420 viola 0.900

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